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Autore: Oggetto: Visibilità e prestigio: l'importanza della Tv.

Livello Giro di Lombardia




Posts: 108
Registrato: Dec 2004

  postato il 17/01/2005 alle 15:08

Sei sicuro? Pensi che il Giro d’Italia schiacci l’interesse per la Sanremo e il Lombardia?
Come dire, più mi innamoro del Giro meno interesse provo per la Classicissima?
Per me l’appetito viene mangiando, sono allora portato a pensare che a soffocare Sanremo e Lombardia siano il calcio parlato e str-parlato, la formula uno tanto più seguita quanto più è noiosa, penso che a penalizzare questo sport sia il fatto che esso è radicato in regioni specifiche, come l’arco alpino intero, l’appennino tosco-emiliano, il triveneto, le marche, ed allora le emittenti nazionali che si accingono a trasmetterlo devono fare i conti con il vuoto di ascolti che si determinerà negli altri bacini d’utenza.


Sono d'accordo, il bacino di appassionati del ciclismo è più ristretto rispetto a quello di altri sport. Dal punto di vista mediatico, in Italia, sembra che, non ci fosse il calcio, tutto si ridurrebbe a poca cosa. Di tutta la "Domenica sportiva", programma storico del nostro sport, quale sapzio viene riservato al calcio (in primis alle quattro cinque grandi squadre (milanesi, torinesi, romane)), e quale spazio viene riservato agli altri sport? Negli ultimi anni, per fare spazio al calcio in tutte le salse possibili sono spariti dal palinsesto della rete di stato via via, il tennis, il rugby, il basket, lo sci e chi più ne ha più ne metta. X fortuna il ciclismo in Italia è la Sanremo, il Lombardia e il Giro altrimenti, ne sono convinto, avrebbe fatto la fine degli altri sport. Un esempio è presto fatto: prendiamo lo sci: finchè c'è stato Tomba, si poteva assistere a tutte le gare di coppa del mondo, addirittura erano in diretta perfino gli slalom americani che in Italia si davano all'ora di cena, in prime time. Adesso che Tomba non c'è più, si devono cercare con il lanternino le gare di coppa del mondo che si svolgono in Italia. Sfido chiunque a chiedere ad uno sciatore incontrato su di una qualunque pista di sci delle Alpi, il vincitore degli ultimi due slalom di coppa del mondo o il nome del nostro atleta attualmente più vincente (Giorgio Rocca, n.d.a). Forse qualcuno in più si ricorderà di Ghedina (che ho conosciuto alla "Pedalata con i campioni" pre-Mondiale di Verona e che tra l'altro è un appassionato di ciclismo), e delle sue vittorie (credo 11) ma nulla più.
Per fortuna il ciclismo non è fatto solo di nomi, ma di grandi corse, di epiche imprese che sono restate nella mente di noi appassionati e nella storia dello sport perchè legate alla storicità delle rispettive gare. Sono convinto che se fermate uno in bicicletta (da corsa) e gli chiedete se sa il nome del vincitore dell'ultima Sanremo e dell'ultimo Lombardia non vi deluderà. Come del resto saprà il nome del vincitore del Giro o del Tour. E' ovvio e innegabile che il Giro, il Tour e la Vuelta abbiano più visibilità nei rispettivi paesi: sono eventi che coinvolgono l'intero territorio della nazione, e assurgono, nelle tre settimane di durata, l'attenzione delle televisioni perchè, come detto anche da Davide fanno tendenza, "moda" e ascolti. E l'ascolto porta lo sponsor, e lo sponsor porta il vil danaro. Il Tour è la gara più importante, su questo non c'è dubbio. Però lancio una provocazione: luglio è sempre stato un mese molto povero di sport. Ricordatemi un evento importante che si svolge a luglio in concomitanza con il Tour. La finale dei campionati europei o mondiali di calcio. Al massimo le semifinali, 3 partite in tutto. In questo momento non ricordo altro. Guardiamo che eventi ci sono a maggio o a settembre. Sicuramente molti di più. Per non parlare di fine marzo o inizio ottobre.
E' poi ovvio che la Sanremo e il Giro di Lombardia abbiano meno visibilità del Giro d'Italia. Non perchè siano corse meno importanti ma perchè durano solo un giorno e, soffocate dagli altri eventi, si perdono nel marasma di chi, in buona fede o per ben altri interessi, volge le proprie attenzioni verso lo sport di serie A. Supponiamo che sabato 19 marzo ci fosse un anticipo Milan-Juve, secondo voi a quale dei due eventi verrebbe dato maggior risalto dai media nazionali?
Ma questo non inficia la cosa più importante: la classica di Primavera, la classica delle foglie morte, il Giro, non sono corse solo italiane. Sono corse "mondiali". Così come il Tour, la Roubaix, La Liegi o la Vuelta, sono patrimonio di tutti, non solo dei francesi o dei belgi o degli spagnoli.
E' per questo che il vero scandalo degli ultimi anni è stata la lotta dei diritti televisivi tra Rai e televisioni spagnole. Questo ha provocato nell'ordine: la scomparsa delle formazioni spagnole al Giro con il relativo depauperamento della lista partenti del giro, la scomparsa della visibilità del Giro in Spagna e della Vuelta in Italia. Mi chiedo: stando agli ultimi due anni, come può uno spagnolo che magari ha 20 anni ritenere il Giro più importante della sua corsa di casa? Non l'ha mai visto! Non conosce il Mortirolo, le Dolomiti, le tappe avvallonate dell'Appennino, il Terminillo o il Blockhaus. Mentre saprà tutto della Sierra Nevada, della Pandera o dell'osservatorio di Calar Alto. Ma questo non perchè la Vuelta sia più importante, o più bella del Giro, ma solo perchè interessi ben più biechi e che nulla hanno a che fare con lo sport e con il ciclismo in modo particolare, non gli hanno messo a disposizione gli strumenti necessari per il confronto. L'unico appiglio che gli può dire quale delle due corse è più prestigiosa resta la storia. La storia dello sport più bello del mondo, perchè tale è il ciclismo. La storia delle imprese dei ciclisti di un tempo, dei Bartali, dei Coppi, degli Anquetil, dei Merckx, dei Bahamontes, degli Ocana, e dei più recenti Indurain, Moser, Saronni, Hinault, Lemond, Fignon fino a Bettini, Pantani, Armstrong e Cunego.
La storia delle loro imprese e quella di chi con loro ha fatto la corsa. E in tal senso, non si può non dire che il palmares del Giro sia ben più alto di quello della Vuelta, e che, se si confronta quello della Sanremo e della Classica di S.Sebastian, c'è un abisso.
Adesso mi fermo e lascio a voi le considerazioni che ho fatto, ma vista l'importanza che mi sembra abbia assunto questo argomento aprirei un nuovo thread.
Ciao ciao,
Helios

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 17/01/2005 alle 15:27
beh helios il tuo sfogo e le tue amari,ma verissime considerazioni sono quelle di tutti coloro che amano il ciclismo e che nn si spegamo come sport,spesso estremamente piu'noiosi del nostro,riescano ad attrarre un bacino d'utenza imparagonabile al ciclismo!
sicuramente il fatto che siano sport piu'protetti garantisce ed anzi tende ad isolare sport come la formula uno,il motociclismo,il calcio da tutti gli altri....ma la risposta alla tua malinconica domanda sta nello stesso post che hai scritto quando ricordi che ai tempi di tomba(e della compagnoni)lo sci aveva ben altra'visibilita'rispetto ad oggi(anche se sono tra quelli che ho seguto col cuore in gola e sofferto per l'inforcata di rocca ieri a wengen)cosi'come l'ascesa dell'evento mediatico ciclistico era evidente e proporzionale alle memorabili imprese di pantani ed il successo attuale del motociclismo sono dovute alle mirabilie del fuoriclasse pesarese rossi contornate da protagonisti assoluti come biaggi,melandri,capirossi e gli altri per nnn parlare della formula uno e dello strapotere della nostra azienda di cui siamo piu'fieri...
mi dirai che pero'il calcio ultimamente sta mostrando,nonostnte si cerchi di insabbiare il tutto,molte falle e scandali che scuoterebbero il fascino di qualsiasi sport,vero,ma qui la risposta e'da ricercare nella cultura di tutti noi ormai profondamente calciofila,e che nessun problema potra'mai scalfire...purtroppo!
e premesso tutto cio'capisci bene che una rete che ormai somiglia a tutto tranne che ad un'azienda nazionale,ma che invece necessita sempre piu'di liquidita'che vanno ben oltre il canone,vista l'agguerrita concorrenza,la scelta dei programmi,e tra essi quelli sportivi,sara'sempre piu'fatta in base a meri discorsi di auditel che sottointendono una maggiore resa economica....a discapito del fascino e della storia di avvenimenti che meriterebbero ben altro risalto

 

[Modificato il 17/01/2005 alle 15:55 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Non registrato



  postato il 17/01/2005 alle 16:55
Grandissimo Helios

Non aggiungo altro, direi soltanto cose che hai già detto tu!!

P.S.: Non solo la Domenica Sportiva in TV, ma anche il Guerin Sportivo nella carta stampata farebbero bene a cambiare le proprie denominazioni in "Domenica Calcistica" e "Guerin Calcistico". Gli altri sport, negli eventi che contano, hanno i 5 minuti (troppi?) finali e le pagine a margine dell'ultima.
Bah...

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 5547
Registrato: Nov 2004

  postato il 17/01/2005 alle 18:32
Che il calcio tiri più degli altri sport è vero... Io non ricordo come fosse nel passato ma certo oggi sport ormai seguitissimi come ciclismo, basket e volley (sopratutto femminile) hanno allungato gli orizzonti televisivi. Certo è normale che alcune corse abbiano maggior visibilità di altre all'estero. Si l'estero, perchè secondo me il problema è li. In effetti il Giro, fino al 2004 non lo vedeva nessuno all'estero. Da ora non è così. Il pro tour serve anche per questo...

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Claudio Chiappucci




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Registrato: Dec 2004

  postato il 17/01/2005 alle 19:57
Ciao helios,

sono d'accordo con te. Solo ritengo che lo spazio riservato allo sci sia comunque molto ampio (benchè innegabilmente ristretto alle gare italiane e alle principali gare straniere tipo Wengen, Kitzbuehel e Chamonix) rispetto a quello riservato ad altri sport come il basket. Mi ricordo ancora che una volta la rai aveva trasmesso la final four di eurolega, cosa che oggi non riuscirei neanche a immaginare.

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
Registrato: Jul 2004

  postato il 18/01/2005 alle 23:57
Colpevolmente in ritardo mando il mio plauso ad Helios e mi fa piacere che una mia frase sia servita da "assist" per delle riflessioni veramente ben argomentate e condivisibili, che anche per questo motivo lasciano poco spazio alle repliche.
Aggiungo due considerazioni scaturite dai miei ingranaggi:
La visibilità garantisce prima di tutto la "conoscibilità" di un prodotto e in secondo luogo quella che gli esperti di marketing chiamano "fidelizzazione" del cliente, ovvero l’affetto del fruitore se il prodotto è buono.
Che il ciclismo sia un prodotto buono lo diamo per scontato, diversamente non staremmo a scrivere in questo forum.
Che sia un prodotto telegenico non ci piove, altamente telegenico direi.
Ma la visibilità influisce sul prestigio?
Sì, certo che sì, la storia invocata da Helios lo dimostra.
Un tempo la Freccia Vallone era una classica monumento mentre la Liegi non lo era.
Un tempo la Parigi Bruxelles era una grande classica, ora non vale più di una Milano Torino.
Un tempo la Kuurne Bruxelles Kuurne era superiore allo Omloop Het Volk, ora vale il contrario.
Il prestigio è "mobile", muta con il tempo, mai radicalmente ma progressivamente, e con gli anni anche Pisa si è allontanata dal mare.
Bisogna evitare assolutamente che la visibilità ridotta del ciclismo italiano ne intacchi il prestigio (anche del movimento ma soprattutto delle corse).
Lo zoccolo duro degli affezionati, il carattere popolare e gli spettatori sui paracarri garantiscono alla bicicletta un fascino e una tradizione che nessun’altro sport può vantare.
Ciò permette, alla bicicletta, di "parare" piuttosto bene i colpi e gli insulti del tempo, ma fino a quale punto si può tirare la corda senza che essa si rompa?
Il "campanello d’allarme" citato da Ciclgian nel suo thread è assolutamente pertinente.
E’ ora di agire, perché il fatto che tuttosommato sino ad ora è andata bene potrebbe non essere più valido per il futuro.
Intendiamoci, non mi riferisco al futuro del ciclismo tout-court, quello a mio avviso è blindato, penso invece al futuro del ciclismo italiano.
E di questo tema se ne è parlato nel thread di Frateroby sul "perché scompaiono le corse italiane".
Questi non sono più i tempi della radio, non sono i tempi del ritrovo nell’unica osteria del paese che avesse la televisione, e il ciclismo sembra essere rimasto al palo.
Unico dei tre grandi sport popolari italiani (calcio, motori e appunto ciclismo).

 
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Amministratore




Posts: 5978
Registrato: Aug 2002

  postato il 20/09/2005 alle 18:38
Originariamente postato da lucida follia in un thread doppione intitolato "dilemma essere o non essere"

il nostro e uno sport popolarissimo molto amato dalla gente , ma siamo snobbati da tv telegiornali, non esiste al ivello nazionale una trasmissione sul ciclismo, peggio ancora i quotidiani che ci relegano alle ultime pagine, quando scrivono qualcosa, possibile che uno sport così "nazionalpopolare" non abbbia la visibilità che merita?
secondo voi come mai? .e cosa si dovrebbe o potrebbe fare?


 
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Livello Claudio Chiappucci




Posts: 324
Registrato: Jul 2005

  postato il 21/09/2005 alle 09:17
Originariamente inviato da Admin

Originariamente postato da lucida follia in un thread doppione intitolato "dilemma essere o non essere"

il nostro e uno sport popolarissimo molto amato dalla gente , ma siamo snobbati da tv telegiornali, non esiste al ivello nazionale una trasmissione sul ciclismo, peggio ancora i quotidiani che ci relegano alle ultime pagine, quando scrivono qualcosa, possibile che uno sport così "nazionalpopolare" non abbbia la visibilità che merita?
secondo voi come mai? .e cosa si dovrebbe o potrebbe fare?



provo a elencare alcune possibili ragioni per cui ha meno visibilità.
1. televisione. giro e tour si corrono in giorni e orari nei quali la maggior parte delle persone lavora e non può seguire alla tv questi eventi. sanremo e lombardia - per citare le due classiche italiane più importanti - si corrono al sabato, che è un giorno semi-festivo. per fare un paragone con il calcio, le partite si giocano la domenica o in notturna, cioè in orari in cui la maggior parte della gente non lavora. anche il sabato pomeriggio viene visto male, televisivamente parlando, per il calcio (non è un caso che la nazionale non giochi più, come capitava spesso fino a venti anni fa) il sabato pomeriggio.
2. partecipazione in loco. il calcio si gioca in uno stadio che, nella stragrande maggioranza dei casi, è vicino a casa tua. il ciclismo no: o hai il culo di abitare a sanremo oppure che una tappa del giro passi vicino casa tua oppure alzi il... culo stesso (magari dopo aver preso uno o due giorni di ferie) e vai a seguire la tappa o la classica là dove si svolge, magari a centinaia di chilometri da casa tua.
3. doping. non sto qui a disquisire sul fatto che il ciclismo abbia fatto più o meno pulizia o si sia dato regole più o meno severe in materia di doping, anche in confronto ad altri sport. resta il fatto che il messaggio che è passato alla gente, alla massa, è quello di uno sport dove sono tutti dopati, dove non c\'è serietà ecc. ecc. questo ha fatto disamorare molte persone.

 
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Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 21/09/2005 alle 10:03
non voglio fare il vittimista ma, secondo me, il ciclismo
e gli altri sport sono snobbati da TV e giornali perche\'
e\' il sistema calcio che vuole cosi\'.

1. televisione. giro e tour si corrono in giorni e orari nei quali la maggior parte delle persone lavora e non può seguire alla tv questi eventi. sanremo e lombardia - per citare le due classiche italiane più importanti - si corrono al sabato, che è un giorno semi-festivo. per fare un paragone con il calcio, le partite si giocano la domenica o in notturna, cioè in orari in cui la maggior parte della gente non lavora. anche il sabato pomeriggio viene visto male, televisivamente parlando, per il calcio (non è un caso che la nazionale non giochi più, come capitava spesso fino a venti anni fa) il sabato pomeriggio.

Basta vedere le liti che la lega st afacendo con i vari comuni per capire
che loro vogliono avere il monopolio del nostro tempo libero e far
si\' che in quegli spazi ci sia solo ed unicamente il calcio.


2. partecipazione in loco. il calcio si gioca in uno stadio che, nella stragrande maggioranza dei casi, è vicino a casa tua. il ciclismo no: o hai il culo di abitare a sanremo oppure che una tappa del giro passi vicino casa tua oppure alzi il... culo stesso (magari dopo aver preso uno o due giorni di ferie) e vai a seguire la tappa o la classica là dove si svolge, magari a centinaia di chilometri da casa tua.

beh questo dovrebbe giocare a favore del ciclismo in TV.


3. doping. non sto qui a disquisire sul fatto che il ciclismo abbia fatto più o meno pulizia o si sia dato regole più o meno severe in materia di doping, anche in confronto ad altri sport. resta il fatto che il messaggio che è passato alla gente, alla massa, è quello di uno sport dove sono tutti dopati, dove non c\\'è serietà ecc. ecc. questo ha fatto disamorare molte persone.

questo fa molto comodo al calcio (ed al CONI).
Ricordiamoci che un ciclista che rifiuta il test antidoping e\' squalificato
Cannavaro invece......

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 26/04/2006 alle 13:15
Dati auditel Liegi-Bastogne-Liegi

Originariamente inviato da galliano in un thread mono-dedicato

Forse un nuovo thread è un po' eccessivo per questo argomento
ma temevo finisse troppo nascosto ed è un argomento che mi sta a cuore.

Si può discutere sulla credibilità dei dati auditel ma sono un po' perplesso dai dati di domenica.
Rai 3 nel periodo diretta della LbL arriva a malapena ad 800.000 telespettatori.
Mettiamo pure che alcuni seguono il satellite (Rtbf per es.) ma un numero di queste proporzioni mi sembra un dato preoccupante per la futura copertura televisiva degli eventi ciclistici.
Possibile che siamo così pochi ad avere passione per le classiche?
Sono perplesso!

Ho messo il link alla fonte dei dati complessivi perchè i dati sono proprietà Auditel e non vorrei creare problemi di diritti, ecc.
http://www.auditel.it/dati/ad2006.4.23.html

saluti
gall


Originariamente inviato da stress

Galliano (che bravi, sia l'omonimo che il gruppo con sto nome) dimentichi che ci sono
3 milioni di abbonati a Sky che vedono Eurosport.
Milioni di Italiani che ricevono Tv Francesi (si vede anche a Roma) e Svizzere.
Tanti le guardano in chiaro sui satelliti girando le antenne (ciclgian docet).
Il pubblico c'è ed è molto numeroso (diciamo almeno 4/5 milioni di ascoltatori in media)
ma i signori della Rai se ne fregano cercando di fare concorrenza (con alle falde del chilimangiaro o programmi simili.
Non hanno mandato neanche la Freccia Vallone )
alle tv private rincorrendo lo "SHARE".
Io quasi quasi ricomincio con le email a raisport

 

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
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Posts: -1
Registrato: Aug 2006

  postato il 26/04/2006 alle 13:36
Confermo!
Io ho seguito la Liegi su Eurosport.
Veramente lavoravo quel giorno, così ho registrato
e ho resistito 2 giorni senza accedere al forum o al Televideo
per sapere il risultato...
Ieri ho potuto rivedere la registrazione e debbo dire che è stata
una bella corsa.

p.s. sto fatto che in pochi seguono il ciclismo ha anche i suoi
ASPETTI POSITIVI... domenica non ho corso il rischio al lavoro che qualkuno mi dicesse il risultato della corsa, cosa che PURTROPPO spesso non accade quando qualke bifolco viene a dirmi il risultato della Roma
(che registro per rivedermela la domenica sera)

 

____________________

 
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Livello Giuseppe Saronni




Posts: 685
Registrato: Jun 2005

  postato il 26/04/2006 alle 13:59
Il dato in esame, va dalle 15 alle 18 di domenica pomeriggio, mentre la Liegi è stata trasmessa fra le 15.30 e le 16.30.
Ad ogni modo, si sa che le classiche, Sanremo a parte, sono seguite solo dagli stretti appassionati, non è come al Giro o al Tour che sono come dei romanzi a puntate e la gente si appassiona di giorno in giorno.
Io conosco un sacco di gente che va in bici, che fa pure la gare, ma che del ciclismo prof. non sa quasi nulla e a mala pena guarda il Giro.
Non credo ci si debba attaccare ai dati di ascolto come a delle verità assolute, se non dovremmo dire che il Grande Fratello o l'Isola dei famosi sono dei programmi fatti bene.
L'unica cosa importante è che il ciclismo in TV ci sia.

 
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Livello Jaques Anquetil




Posts: 991
Registrato: Jan 2005

  postato il 26/04/2006 alle 14:15
Per quanto riguarda l'ascolto tv delle classiche, c'è da dire che l'unica corsa che raggiunge certi risultati d'ascolto è la Sanremo, un po' perchè è italiana, un po' perchè è la prima, un po' perchè è sabato.
Sul fatto degli abbonati a Sky, c'è da dire che sui 3 milioni circa che hanno l'abbonamento a Sky sport, non seguiranno sicuramente tutti il ciclismo. La mia opinione è che il ciclismo non sia molto seguito in Italia, soprattutto tra i giovani, e i dati sugli ascolti tv sembrano confermarlo.
Forse sono un po' sfortunato io, ma io non conosco moltissimi ragazzi appassionati di ciclismo. Alle superiori, su una classe di 20 persone, avevo solo un compagno appassionato di ciclismo. All'università uguale. Arrivo in ufficio alla mattina e sono l'unico del piano che ha visto la Roubaix o il Fiandre il giorno prima...


 
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Livello Octave Lapize




Posts: 479
Registrato: Jun 2005

  postato il 26/04/2006 alle 14:39
Originariamente inviato da mont ventoux

Il dato in esame, va dalle 15 alle 18 di domenica pomeriggio, mentre la Liegi è stata trasmessa fra le 15.30 e le 16.30.
Ad ogni modo, si sa che le classiche, Sanremo a parte, sono seguite solo dagli stretti appassionati, non è come al Giro o al Tour che sono come dei romanzi a puntate e la gente si appassiona di giorno in giorno.
Io conosco un sacco di gente che va in bici, che fa pure la gare, ma che del ciclismo prof. non sa quasi nulla e a mala pena guarda il Giro.
Non credo ci si debba attaccare ai dati di ascolto come a delle verità assolute, se non dovremmo dire che il Grande Fratello o l'Isola dei famosi sono dei programmi fatti bene.
L'unica cosa importante è che il ciclismo in TV ci sia.


Per carità, lungi da me l'idea di prendere i dati auditel come il vangelo o come metro x misurare la qualità delle trasmissioni.
Anzi! Ho letto di molti dubbi rispetto all'affidabilità di questo metodo di misurazione. Però, purtroppo, al momento da questo indice dipende l'appetibilità o meno di un evento sportivo.
Anche volendo sommare i dati delle tv satellitari non mi sembra che si arrivi a grandi ascolti per la lbl. Temo che di questo passo la rai finirà per ignorare del tutto le classiche.
Mi preoccupa il dato della liegi perchè considero le 3 classiche del nord (fiandre, roubaix e lbl) come il non plus ultra delle classiche, soprattutto dal punto di vista della spettacolarità televisiva e della partecipazione qualificata.
Una cosa va detta a parziale attenuante: la pubblicizzazione degli eventi ciclistici, giro e tour a parte, è assolutamente deficitaria.
Il maggiore quotidiano regionale trentino domenica non riportava nemmeno una riga, dico 1 riga, sulla lbl!!!! E' chiaro che in queste condizioni vengono a mancare n-mila potenziali telespettatori.
saluti
gall

 
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Livello Moreno Argentin




Posts: 372
Registrato: Oct 2004

  postato il 26/04/2006 alle 14:46
Originariamente inviato da Helios

Ricordatemi un evento importante che si svolge a luglio in concomitanza con il Tour.
Helios


Wimbledon .

 

[Modificato il 26/04/2006 alle 14:49 by lallo]


 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2258
Registrato: Feb 2005

  postato il 26/04/2006 alle 14:52
Originariamente inviato da guigia
Forse sono un po' sfortunato io, ma io non conosco moltissimi ragazzi appassionati di ciclismo. Alle superiori, su una classe di 20 persone, avevo solo un compagno appassionato di ciclismo. All'università uguale. Arrivo in ufficio alla mattina e sono l'unico del piano che ha visto la Roubaix o il Fiandre il giorno prima...


Conoscevi uno alle superiori appassionato di ciclismo?! Fortunato!!
Per me non era così, in compenso alla redazione sportiva dove lavoravo le domeniche c'era sempre chi mi diceva il vincitore del Mondiale (che io ovviamente registravo per guardare alla sera...)

In ogni caso, parlando di dati auditel, ricordiamoci che non fotografano l'Italia intera, ma solo un campione statistico...che dovrebbe rappresentare l'Italia, certo, ma non so quanto sia vero.

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

"C'è una salita? Vai su, arriva in cima, e vedrai che sarai sempre vincitore" - Giordano Cottur

 
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Livello Giro del Lazio




Posts: 64
Registrato: Feb 2005

  postato il 26/04/2006 alle 14:52
non dimentichiamo che in contemporanea c'era la programmazione del gp e degli speciali da Imola...
 
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Livello Octave Lapize




Posts: 479
Registrato: Jun 2005

  postato il 26/04/2006 alle 14:58
Originariamente inviato da zatopek

non dimentichiamo che in contemporanea c'era la programmazione del gp e degli speciali da Imola...


Certo, certo, tutte valide attenuanti.
Forse io sono troppo "estasiato" dallo spettacolo ciclistico che non riesco a proprio a capire come si possa preferire il gp alla LbL.
Ma, evidentemente, sì può!

Ho visto che parte di questa discussione è stata affrontata anche in questo thread
http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=575&page=23

e devo dire che le osservazioni di mont ventoux mi sembrano molto condivisibili. Come già detto in altra occasione formula 1 e moto gp mi sembrano + opera di marketing aziendale al servizio delle case automobilistiche che uno spettacolo sportivo
ciao
gall

 
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Livello Giuseppe Saronni




Posts: 685
Registrato: Jun 2005

  postato il 26/04/2006 alle 20:34
Ripeto, mi sembra che si stia drammatizzando o comunque problematizzando una quetione che non c'è. Ho visto che avete ripescato addirittura un vecchio trhead riguardo ai campanelli d'allarme per il ciclismo, per discutere anche lì degli ascolti della Liegi.
Come ho già detto, ho 23 anni e non ho molti elementi per dire quanto il ciclismo sia più o meno seguito rispetto al passato.
ma qualcuno può ragionevolmente dire che da quando il ciclismo non è più il primo sport in Italia, diciamo l'inizio degli anni 70, ci sia una costante perdita di interesse, una tendenza cioè al ribasso?
A me non sembra proprio, al limite si può dire che in coincidenza con alcuni periodi, tipo la rivalità Saronni-Moser o la breve ma intensissima stagione di Pantani ci sia stato un boom di interesse, ma non ci sono stati anche dei periodi molto peggiori di questo nel recentissimo passato?
Chi ricorda ad esempio il periodo fra il 2001 e il 2003 con Giri e Tour dai contenuti tecnici o molto modesti oppure senza storia nel senso di privi di pathos se non quello derivante dalle perquisizioni nelle camere dei corridori e degli scoop, quelli si, spiattellati su tutti i TG e le prime pagine dei giornali?
A me sembra una stagione che se non altro dal punto di vista tecnico offre campioni e spunti di interesse infinitamente maggiori, testimoniati dalla bellezza delle classiche di quest'inizio stagione e dalla caratura di chi le ha vinte. Tutti giovani campioni che si ripetono e si confermano (Boonen e Valverde), alla vigilia di un Giro con i corridori italiani che saranno i maggiori protagonisti, e del primo Tour che da molti anni in qui si presenta aperto e non chiuso dallo yankee.
Certamente, se esplodesse una rivalità tra Cunego e Basso, ed in prospettiva mi sembra ci siano i presupposti, sarebbe un grande volano nel ciclismo, ma in ogni caso non bisogna fasciarsi la testa, non ne vale la pena. Tanto più che non vorrei, in questa stessa sede, leggere fra un mese, alla fine di un Giro magari bellissimo o con grandi dati d'ascolto come comunque è avvenuto anche negli ultimi 2 anni, una tirata di entusiasmo uguale e contraria all'immotivato pessimismo che pervade gli animi di tutti gli interventi che ho letto in questi 2 thread.
Ci vuole equilibrio nell'analizzare le questioni, e fermarsi ai dati di asolto di una corsa è molto limitante e fuorviante.
Trascurate poi la questione praticanti. Io corro in bici, e per di più in una regione non certo di tradizione ciclistica come la Puglia.
Continuano a non esserci squadre per i ragazzini, ma le corse o le granfondo aumentano di anno in anno, e con essi il numero dei partecipanti.
Come spiegate con la vostra analisi pessimistica il boom delle granfondo, da quelle che sono ormai dei fenomeni commerciali (9 Colli o Dolomiti) a quelle con 2-300 partecipanti in ogni angolo dell'italia?
A me sembra più importante questo dato dell'ascolto televisivo della Liegi, tanto più che da sempre il grosso pubblico in TV si appassiona solo al Giro e al Tour, e che le prospettive sportive nell'immediato ci propongono delle sfide potenzialmente di grosso impatto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/04/2006 alle 20:54
raga io alle medie nn avevo compagni apassionati di cicismo, alle superiori ne ho 1 e agli altri gli stiamo miskiando la passione!L'altro giorno ho scoperto ke il mio prof di religione ama il ciclismo e segue tutte le corse, ed era sekkato ke la rai offre poco, come dicevo in altri tread c'è 1 monopolio esagerato di sky ke ha tutto(quasi quasi pure la fase finale del torneo del mio liceo) e poi io avendo eurospèort preferisco vedere la corsa sulla rai, forse perkè da piccolo la vedevo li, forse perkè adoro bulba e cassani, nn so, di certo però c'è poca copertura. Qui al sud molti vanno in bici, cmq il fatto ke il ciclismo sta pian piano calando in quanto ascolti, io credo ke orai le generazioni nuove nn lo amano come le vekkie, abbiamo bisogno delle gesta di qualke kampione e nn alle klassike, ma a 1 manifestazione mondiale, 1 basso vincitore del tour adesempio, ke anke se può sembrare stupido andrebbe al tg, mentre 1 rebellin ke fa il tris storico, a stento lo dice studio sport o la domenica sportiva negli ultimi 5 secondi di trasmissione!!!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/04/2006 alle 15:48
nn c'è nulla di cui preoccuparsi domenica pomeriggio c'erano in contemporanea o quasi formula 1,torneo di montecarlo,serie b di calcio,munster-leinster,italdonne fed cup semifinale di heineken cup(champions del rugby)è logico che i fedelissimi di questi sport si sono sintonizzati su questi grandi eventi. In maggio e luglio,durante la settimana nn c'è nessun tipo di controprogrammazione e solitamente moilti più sportivi convergono su giro e tour.Inoltre sono le due corse più conosciute anche fra i profani,che nn guardano le classiche del nord...basta vedere molti miei coetanei che si guardano tante tappe e nessuna classica

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/04/2006 alle 17:59
Originariamente inviato da superalvi

Inoltre sono le due corse più conosciute anche fra i profani,che nn guardano le classiche del nord...basta vedere molti miei coetanei che si guardano tante tappe e nessuna classica


hai perfettamente ragione.
io sono in un collegio universitario,le classiche o le gare del calendario italiano le guardo da solo e nessuno si avvicina alla televisione,mentre il giro d'Italia o guardano in molti a siamo almeno 3-4 davanti alla tele tutti i giorni.
il giro,in particolare le tappe alpine,appassionano anche chi solitamente non apprezza il ciclismo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 27/04/2006 alle 18:39
si concordo , ma in classe da me alle superiori solo 2 siamo i veri appassionati, ki guarda giro e tour, sanno ben poco di ciclismo e se lo guardano, nn x passione, ma x euforia del momento...
 
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