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Autore: Oggetto: Voglia Zero- Un racconto

Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2007 alle 11:42
A me piace scrivere racconti. Ogni tanto li faccio girare tra amici e colleghi. Non ne avevo mai postati qui su cicloweb perchè il livello dei racconti di Claudio, dei ritratti di Morris e dei poemi di Cancel è talmente alto che ammetto di essere quasi "intimorito".
Oggi però ho deciso di inserirne uno, dedicato ad un ciclista "antieroe". Non ho pensato ad un ciclista in particolare. Semplicemente mi sono sempre chiesto a cosa pensano i ciclisti che sono in fuga da soli, sopratutto quelli che sanno che non arriveranno alla vittoria. Ho messo insieme alcuni spunti di questo Giro, come dei ds che sembrano controproducenti, le fidanzate dei corridori, le sbrodolate sui ciclisti e sul ciclismo antico..ed è venuta fuori sta cosa.
Spero che nessuno lo ritenga "offensivo" per la categoria. E' solo un tentativo di far sorridere.
Mi scuso con i maestri sopra citati per l'abbassamento del livello complessivo dei racconti postati su cicloweb.

 

[Modificato il 25/05/2007 alle 12:59 by simociclo]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2007 alle 11:50
VOGLIA ZERO

Voglia zero. Ma proprio zero. Sono 5 anni che mi faccio un mazzo così, una vittoria in una corsetta in Austria, tre secondi posti in Paesi che, ciclisticamente parlando, non sono proprio il massimo (Portogallo, Svezia, Argentina), un sesto posto in una tappa del Giro di Germania e un settimo in Catalogna come altri migliori risultati. Insomma, non ho scritto pagine memorabili nella storia di questo sport. Ho dato una mano ai capitani a vincere qualche corsa, ma visto che non ho mai gareggiato in grandi squadre, non posso nemmeno vantarmi di "aver vinto anch'io un pezzettino di Tour de France" come amano dire, anche giustamente, alcuni corridori.

A questo Giro non dovevo nemmeno partire, ma tra infortuni, squalifiche e influenze varie rimanevo solo io per completare la squadra. Mi sa che a fine anno smetto. Vincere non vinco e di fare il gregario mi son rotto. C'è di buono che in questo Giro di capitani non ne abbiamo, quindi alla fine si è tranquilli. Eravamo tranquilli, anzi ero tranquillo (i miei compagni sono in gruppo e loro sono tranquilli anche adesso....)
Quando stamattina il direttore sportivo ci ha fatto la solita ramanzina sul fatto che stiamo facendo schifo e che dobbiamo almeno farci vedere io non lo ascoltavo nemmeno. Poi però mi ha guardato e mi ha detto: "Oggi tu vai in fuga, chiaro?. E cerca di rimanerci fino a quando parte la diretta, che almeno facciamo vedere il nome dello sponsor e il patron non mi chiama stasera incazzato". Io di andare in fuga voglia zero. Pensavo già di stare li in gruppo a chiacchierare. Tappa piatta, 200 km, una delle ultime occasioni per i velocisti, ma dove vuoi che vada, caz.zo... Poi siamo tutti stanchi, ieri si diceva in gruppo che oggi nei primi cento chilometri era meglio prendersela comoda... Poi perché proprio io? cioè, è vero che alla fine siamo rimasti in 5, di cui uno mezzo rotto, l'altro è un "velocista da tener coperto fino agli ultimi chilometri" (ma poi arriva ventesimo, potrebbe andare in fuga anche lui...), l'altro è uno pseudoscalatore che si prepara per l'ultimo tappone (e secondo me si staccherà al primo cavalcavia, ma non si può dire forte perché è il figlio dell'amante del patron). Insomma, i papabili per la fuga eravamo in due e tocca a me.

Voglia zero. Ma non per la fatica in se, alla fine faccio il ciclista e alla fatica sono abituato. E' che sapevo che non mi seguiva nessuno e io odio pedalare da solo. Le cronometro sono un calvario, una volta mi è venuto anche un attacco di panico in corsa. Ma le cronometro sono corte. Qui invece si prevedeva una fuga lunga...
Alla partenza cerco di capire se qualche amico di altre squadre ha voglia di provare la fuga. Capisco subito che nessuno ha proprio voglia, anzi...mi guardano come se fossi matto. E' una idea del caz.zo, il mio direttore sportivo non capisce niente e a volte penso che anche lui sia un amante del patron (che magari a cinquant''anni ha deciso di provare nuove esperienze). Ma mi tocca ubbidire...

Voglia zero. Allungo dopo venti km, mi giro infinite volte implorando l'arrivo di qualcuno per farmi compagnia. Uno arriva, meno male, ma poi si rialza, non se la sente.... aspetto qualcun altro, speranza vana, il mio ds con la radiolina mi dice di insistere e io insisto. Voglia zero.
Mi lasciano andare, caz.zo. La diretta inizierà ai meno 50 circa dall'arrivo, devo tenere almeno fino ai meno trenta così mezz'oretta di visibilità allo sponsor è garantita. Che poi a me della roba che vende lo sponsor non frega nulla. Anzi, secondo me quella roba fa pure schifo. E nel frattempo che faccio? ok, pedalo, quello per forza, ma a cosa penso? E' quello che mi fa paura. L'essere da solo li a pedalare. A bordo strada c'è gente che ti incita, gente simpatica che ti verrebbe voglia anche di fermarti a fare due chiacchiere ma non si può. Sono da solo, con quell'idiota del ds che ogni tanti mi dice il vantaggio e quanto manca. Non quanto manca all'arrivo, quanto manca all'inizio della diretta... che schifo. E io sono in fuga, e voglia zero.

-80 all'arrivo, 10 minuti. Ecco, adesso qualcuno penserà che "magari la fuga arriva". Ma và, son mica nato ieri. Mi tengono li poi quando vogliono mi prendono. Fa anche caldo, oggi, madonna che caldo. Io a fine anno smetto. Mi sposo la mia fidanzata e vado a fare il salumiere con mio papà. Che li ad una cert'ora si smette e si va a casa. Qua mi faccio un mazzo tanto e poi alla fine sono in albergo.... Di continuare sta fuga voglia zero. Odio pedalare da solo, l'ho già detto. Fosse per me mi fermerei a chiacchierare con quel vecchietto dal viso simpatico e mi berrei un bicchiere con lui. 10 minuti tranquillo, poi riparto con il gruppo e racconto la cosa agli amici ciclisti. Ma non posso. Il mio ds urla qualcosa...a sì, è iniziata la diretta. Anche prima del solito, oggi lo sponsor è fortunato. Il mio direttore sportivo ha il televisorino in macchina, di solito si guarda le regate di Luna Rossa tanto noi davanti non ci siamo mai...si affianca con la macchina, voglia zero di sentire cosa deve dirmi, tanto sarà una banalità. Infatti..." dai tieni duro che ci inquadrano per mezz'ora". E ti pareva... Chissà, magari la diretta è iniziata con "un uomo solo al comando"....e già, però LUI era da solo su e giù per le montagne e alla fine vinceva. E poi, sicuramente, aveva voglia. Io voglia zero.

Traguardo volante Garibaldi tra due chilometri,bè almeno si portano a casa due soldi. Mi devo sposare, fan comodo. E poi rompo la monotonia, io non so più a cosa pensare. Ma veramente. Mi viene un'idea simpatica: sotto la linea del Garibaldi alzo le braccia come se avessi vinto la tappa. Sarà contento anche lo sponsor, magari domani finisco sul giornale. Arriva il traguardo volante, alzo le braccia e saluto gli spettatori. Bella sensazione, non ci sono mica abituato ad alzare le braccia. Sento le urla del mio ds "Caz.zo fai, stai composto". Che pirla di ds che mi ritrovo. Va bè, dai tra un po' mi verranno a prendere.

- 35 all'arrivo, sulla lavagnetta della moto vedo che ho ancora 8 minuti di vantaggio... caz.zo fanno in gruppo? mi prendono per i fondelli? evidentemente si divertono...mi vogliono risucchiare solo all'ultimo chilometro. Ma io non ci casco, adesso faccio finta di aver i crampi così il mio ds non rompe. Mi stiro un po' i muscoli e lui inizia rompere...e ti pareva. E a cosa penso in questi chilometri? che angoscia...in effetti devo ancora decidere dove fare il ricevimento di nozze...mia mamma sono settimane che raccoglie informazioni, quando torno dopo il Giro mi ci vorranno giorni per farmi raccontare tutto...quasi più angosciante che pedalare da solo. Voglia zero, anche per quello. E intanto sono qua, vento in faccia, con un ds che sbraita dietro di me e un po' di gente che mi applaude. Loro mi fanno piacere, però, in fondo, io lo so che non arrivo mica alla fine. Il mio ds sembra concentrato, sarà che oggi non ci sono regate. I miei nervi stanno per crollare, ho il desiderio di parlare con qualcuno. Di continuare la fuga voglia zero. Dicono che si mangia bene in questa zona, mi piacerebbe scoprirlo di persona, ma tanto stasera si mangeranno le solite cose..."Dieta preparata con anni di studi", dice il mio ds, che è un pirla. E quindi anche stasera mangeremo le solite cose...Siamo vicini alle montagne, ma perché non ci danno un bel piatto di polenta? che ne so, magari con il gorgonzola sciolto sopra. Adoro la polenta con il gorgonzola. Di mangiare le solite cose, voglia zero. Ma io a fine anno smetto e mango tutta la polenta che mi pare. E anche tutte le pizze che voglio. E se mi va, mangio prima una pizza e poi la polenta la stessa sera. E fanculo al mio ds e alle sue diete.


Che palle, - 20 all'arrivo, 4 minuti e mezzo. Si inizia a ragionare, si sono dati una mossa. Oggi poteva essere la mia tappa ideale: si è andati tranquilli per 150 km e potevo stare li a chiacchierare con gli amici, poi nel finale smettevo di chiacchierare perché i miei amici qualche velocista serio da aiutare ce l'hanno, mentre io mi mettevo in fondo al gruppo e magari mi facevo pure sfilare.
E invece sono qua, e voglia zero. Io adoro leggere, sarebbe anche bello portarsi dietro un buon libro, ma poi come si fa a pedalare, guardare la strada e leggere? che idea stupida, però sarebbe bello. E poi sono più di tre ore che sono in fuga da solo, ormai solo idee stupide mi vengono in mente. Il mio ds mi urla concitato qualcosa, io annuisco convinto, ma non ho nemmeno capito cosa mi ha detto. Ma chissenfrega...Quanta gente che mi saluta, tanti bambini anche, gli sorrido e saluto il pubblico, sbando un attimo con la bici e rischio di cadere. Al mio ds viene un mancamento...


-10 all'arrivo, non ho nemmeno più guardato quanto vantaggio mi rimane. Alzo un braccio per farmi affiancare dal mio ds e glielo chiedo. "Un minuto e venti, coglio.ne, te l'ho appena urlato". Un grande psicologo il mio ds, lui sa motivare gli uomini. Magari questo atteggiamento è frutto di anni di studi, come la dieta... Un minuto e venti, chissà, magari se ci credevo...ma no, tanto mi prendevano lo stesso....Cmq, già che ci sono, do tutto in questi chilometri, anche perché non so più a cosa pensare. Chissà se la mia fidanzata sta guardando la tv. A lei non piace il ciclismo, lo odia proprio perché mi fa stare lontano da lei. Nemmeno se fossi un campione verrebbe alla corse. Cioè, se fossi in maglia gialla all'ultima tappa del Tour a Parigi verrebbe, ma solo perché sono anni che vuole andare a Parigi. Magari ci andiamo in viaggio di nozze. Potrebbe essere un'idea, tanto il Tour non lo vincerò mai. E poi a fine anno smetto e faccio il salumiere. Potrei anche fare il ds, visto che il livello del mio, ma di rimanere nell'ambiente voglia zero.

- 5 all'arrivo, bè dai, alla fine poteva andare peggio,a livello psicologico intendo. E poi con una fuga così fino alla fine del giro posso stare in gruppo. obbiettivo arrivare a Milano, di ritirarmi voglia zero, questo ci tengo a precisarlo, non che si pensasse che rubo lo stipendio. E poi l'ultima tappa è bella perché siamo un po' tutti vincitori quel giorno e la sensazione è piacevolissima, soprattutto per quelli come me che non vincono mai. E poi ci si sente vincitori senza le menate delle premiazioni , interviste. Ci si sente vincitori dentro, e alla fine è quel che conta.

- 4 all'arrivo. mi viene in mente che l'albergo è a 10 km di distanza, mi toccherà farli in bici, voglia zero. Ma guarda che cittadina carina, proprio vero che è un peccato non aver mai tempo di farsi un giro la sera nei luoghi dove sia arriva. Però tra massaggi, riunioni tecniche ("fondamentali" a detta del mio ds) e cena, alla fine arriva subito l'ora della nanna.

- 3 all'arrivo. Mi giro, il rettilineo è lungo e non vedo il gruppo. Il mio ds urla qualcosa. Sono 5 minuti che urla ma io non lo ascolto. "Ma cosa è successo?" gli chiedo. "Come cosa è successo, coglio.ne! Te l'ho urlato 20 volte! C'è stata una caduta, tira dritto che vinci! E fai vedere il nome dello sponsor!". Vincere? Io? Non è possibile... E adesso cosa faccio? Non mi sono mica preparato a vincere. Alzo le braccia? faccio il segno della croce? (io non sono credente, ma in tanti lo fanno). Indico il nome dello sponsor? non quello no che magari poi qualcuno ci casca e prende quei prodotti che fanno schifo. Di avere questa colpa, voglia zero.

- 2 all'arrivo. Adesso ci do dentro. Però adesso mi intervisteranno...cosa dico? Parlo della dura vita del gregario che un giorno va in paradiso? storia trita e ritrita. Diranno che ci vuole coraggio e un pizzico di follia ad andare in fuga a 180 km dall'arrivo. E io dovrei dire di si, ma di mentire voglia zero. Dovrei dire che ci sono andato solo perché me l'hanno ordinato, che odio pedalare da solo e che il mio desiderio è quello di mangiare la polenta quando mi pare e piace...

- 1. Adesso sarà dura smettere a fine anno...però è una promessa che ho fatto alla mia fidanzata. A fine anno faccio il salumiere, mi sposo e ingrasso 10 chili grazie alla polenta (e al gorgonzola). Ma adesso devo decidere cosa fare all'arrivo. Voglia zero. E poi sono caduti, non me lo merito nemmeno. Speriamo non si siano fatti niente.
Cosa faccio all'arrivo, faccio vedere lo sponsor? il segno della croce? mi giro verso il mio ds e gli alzo il dito medio? E' un'idea...però le macchine le deviano prima dell'arrivo, peccato. Le miss sono fighe, quella è l'unica cosa bella, però io mi devo sposare, ma cosa vado a pensare..però dai almeno un pensiero credo sia concesso...tanto le miss non guardano mica uno come me...sarò anche tutto sudato alla premiazione. E poveracce devono anche darmi dei bacetti. Avranno voglia zero.

Mancano 200 metri...adesso arrivo e tiro dritto fino all'albergo...pensa che scena...ho i nervi a pezzi, è l'effetto che mi fa la solitudine delle fughe.. va bè, dai sono arrivato....l'incubo è finito...SONO ARRIVATO! Ho anche vinto, ma quello è meno importante.... Alla fine non alzo le braccia perchè non mi ricordo di farlo...

Adesso ci sarà ressa, interviste, premiazioni. Voglia zero. Io a fine anno smetto e vado a fare il salumiere. E mangerò tutto quello che mi pare e ingrasserò tranquillo.

E quando tra quarant'anni avrò un nipotino sarò sincerò, e gli dirò che quando vinsi la tappa al Giro avevo soltanto VOGLIA ZERO...

 

[Modificato il 25/05/2007 alle 13:40 by simociclo]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2007 alle 15:24
ehehe. Bel tentativo, non sarà claudiodance ma c'è la passione.

 

____________________
...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2007 alle 16:07
Molto bello, davvero divertente la storia dello sponsor


 
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Livello Parigi-Nizza




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  postato il 25/05/2007 alle 16:16
grande!!! è molto carino il tuo racconto, complimenti!

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 25/05/2007 alle 17:37
Bravo mi hai fatto rilassare un pò tra un progetto e l'altro in ufficio ...
 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 25/05/2007 alle 21:05
Bello il racconto...e se guardiamo la moria di velocisti che c'è stata con la tappa dell'Agnello e dell'Izoard, potrebbe anche diventare realtà.

Sto sognando?
Forse, però me lo vedo un Euskaltel, un Bouygues Telecom, insomma uno di quelle squadre che non si capisce cosa ci facciano al Giro, che parte e per una volta li frega, quei fetenti della Milram, della Predictor, loro e i loro diavolo di velocisti che stanno a ruota 200 km, si pigliano a gomitate per un paio, vincono, si ritirano dopo 2 settimane felici e tornano dalle loro fidanzate o mogli, rigorosamente fighe perchè non l'ho mai visto un velocista che sta con una brutta.

 

____________________
Il ciclismo è uno sport sano e alla portata di tutti,contro la vecchiaia e le malattie, ma soprattutto conferisce grande lucidità ed efficienza sul lavoro [...]
Voglio anche dire che mi fanno pena e schifo gli impiegati che vengono in ufficio in macchina
e che la sera corrono a rinchiudersi in quelle scatole di sardine invece di farsi una bella sgambata fuori città...
(Visconte Cobram, da "Fantozzi contro tutti")

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 25/05/2007 alle 21:39
Bellalì, Prafo Simo! davvero!
Molto divertente, fresco, leggero.
Ottima la trovata del tormentone "voglia zero" e ottimo anche il pensiero continuo della roba da mangiare.
Da notare anche il conflitto godibile e credibile con il ds ottuso. Bravissimo, mi sei piaciuto sinceramente.
Continua.
Ciao bello!

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 25/05/2007 alle 22:13

non sentirti intimorito da sti "vecchietti"
e facci godere anche tu con altri racconti.
Di non leggerne altri.....voglia zero

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2007 alle 23:00
Originariamente inviato da pedalando


non sentirti intimorito da sti "vecchietti"
e facci godere anche tu con altri racconti.
Di non leggerne altri.....voglia zero


QIT Alberto

Haahahahaha il giorno senza regate ...

 
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Moderatore




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  postato il 26/05/2007 alle 01:51
Molto simpatico come racconto e seppur il canonico "riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale" mi è un pò rivenuta in mente in certi tratti la psicodrammatica fuga di Buffaz dell'altro giorno e poi qui:
Originariamente inviato da simociclo

Traguardo volante Garibaldi tra due chilometri,bè almeno si portano a casa due soldi. Mi devo sposare, fan comodo. E poi rompo la monotonia, io non so più a cosa pensare. Ma veramente. Mi viene un'idea simpatica: sotto la linea del Garibaldi alzo le braccia come se avessi vinto la tappa. Sarà contento anche lo sponsor, magari domani finisco sul giornale. Arriva il traguardo volante, alzo le braccia e saluto gli spettatori. Bella sensazione, non ci sono mica abituato ad alzare le braccia. Sento le urla del mio ds "Caz.zo fai, stai composto". Che pirla di ds che mi ritrovo. Va bè, dai tra un po' mi verranno a prendere.

La prima volta che Voeckler fece il Giro d'Italia nel 2001 fece una cosa più o meno simile: era in fuga da solo e arrivato al traguardo Intergiro dell'ultima tappa alzò le braccia come se avesse vinto...era l'unico della sua squadra ad arrivare a Milano.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 26/05/2007 alle 12:35
Bravo Simociclo!
Piacevole e persino veritiero…
Contesti, antefatti e descrizioni di una fuga che, dall’impossibile, prima scopre, senza rendersene conto, una verità dei nostri ancor poco conosciuti centri nervosi e poi, grazie anche ad un colpetto di fortuna, giunge a compimento, consumando, anche nell’atto conclusivo, i medesimi filoni che l’hanno resa possibile.
Non so se era nei tuoi scopi, ma leggendo il racconto, mi sono venuti in mente i riporti di Alberto Assirelli, sulla sua storica fuga di 225 chilometri a 38 di media, nella Torino-San Pellegrino del Giro ’53 e le essenze tecniche d’isolamento, definite “di sonno”, delle maratone vincenti di Gelindo Bordin. Temi, che si proiettano sull’essenzialità di tenere la testa libera dal bisogno di spendere risorse mentali sul gesto della pedalata, o della corsa, quando si dipanano su segmenti lunghi, lunghissimi, dove ogni sviluppo che allontana il pensiero sull’azione, rappresenta un corroborante fondamentale alla riuscita.
Argomenti che trattò per primo il grande Oberwegher e che, nell’attualità che li contraddistingue, meriterebbero approfondimenti, se non veri e propri convegni.
Gli stessi giudizi che il protagonista corridore esprime sull’esercizio del cronometro e il suo distacco rispetto alla pesantezza di uno sport faticoso di suo, sono altre perle volte a rendere questo racconto tremendamente realistico e significativo. Idem i ruoli involontari di sprone, svolti da un Diesse preoccupato verso il patron e quel continuo contatto che il fuggitivo continua ad avere in direzione della normalità, o dell’ignavia della pancia del gruppo.
Davvero un piacevole racconto e dire che fra una telefonata e l’altra, stavo per lasciarmelo sfuggire come tanti thread che scorrono in seconda pagina…..
Un applausone Simone!

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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  postato il 26/05/2007 alle 13:25
Bellissimo, Simociclo, davvero complimenti.

Ed applausi sinceri verso quello "speriamo che non si siano fatti male".


 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 26/05/2007 alle 13:40
Davvero bellissimo racconto Simo! Complimenti!

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
Proverbio cinese

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2007 alle 15:17
Grazie di tutti i complimenti ragazzi...
Però non esagerate che poi mi monto la testa.



Per Abruzzese: l'idea del racconto è nata ben prima della fuga di buffaz di qualche giorno fa, diciamo che il francese mi ha dato in ogni caso qualche spunto.
Per Morris: ammetto che non conosco i riporti di Alberto Assirelli e nemmeno le essenze tecniche d’isolamento di Bordin, però l'idea del racconto nasce proprio dal provare ad immaginare la difficoltà, e quindi la paura, di un atleta di fronte all'essere solo durante un "viaggio" che, tra l'altro, in partenza è difficile immaginare che alla fine si riveli vincente. Noi quando guardiamo una gara siamo spesso distratti dalla telecronache (in cui spesso, ahinoi, si parla di tutto fuorchè della corsa..) e quindi non ci accorgiamo di quanto devono essere lunghi i minuti per chi pedala in fuga da solo, soprattutto in quelle tappe piatte con i vialoni dritti...





 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/05/2007 alle 19:14
E' sempre bello quando qualcuno scrive dei racconti sul ciclismo, siano essi frutto della propria fantasia, di esperienze vissute in prima persona o semplicemente viste come appassionato...

Ora non ho moltissimo tempo, e come faccio con tuti gli altri racconti... mi sono salvato il tutto sull'hard disk, in attesa di leggerlo con più calma.
In ogni caso bravo, Simo!

 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
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Livello Giro del Lazio




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  postato il 26/05/2007 alle 20:17
BRAOOOOOOO bel racconto !!!!
 
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Juniores




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  postato il 29/05/2007 alle 23:24
Ehehehe!
Divertente anche questo! Bravo

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Mar 2007

  postato il 29/05/2007 alle 23:49
Bello, bello: la salumeria, la polenta, il ds pirla, tutta una vita condensata in una tappa!

 

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..vince, trionfa! Alza le braccia al cielo!!
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Asso di quadri
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Che cos'è la CKC-Memorial janjanssen?
2006 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3901
2007 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=5719
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Decalogo http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=7799

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"caffè, solo caffè..."
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ex-stiloso (2008)
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davanti a Bitossi, nelle occasioni che contano! :-D

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 9090
Registrato: Nov 2005

  postato il 30/05/2007 alle 07:50
mancavno un po' di racconti!! ed è bello vedere che c'è anche qualcun altro oltre ai soliti MITICI a dilettarsi...scrivere fa bene a chi scrive e a chi legge...continua così

giuro che mi ri-diletterò anche io prima o poi con un altra storiella di gara del mio babbo

 

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EROE DEL GAVIA

A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

27/28/29 giugno 2008...son stato pure randonneur

!platonicamente innamorato di admin!

 
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