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CALENDARIO 2005 (bis)
aranciata_bottecchia - 14/01/2005 alle 00:38

Sul finire del 2004 avevo già aperto un thread dedicato al calendario professionistico italiano e le sue sovrapposizioni con il calendario del Pro-Tour, ma i tempi erano prematuri e ci rirpovo ora, alla luce dei cambiamenti repentini dell’ultima ora, su tutti l’anticipo vertiginoso della Milano-Torino. FEBBRAIO Alcune squadre avranno già rotto il ghiaccio, chi in Australia, chi in Malesia, chi in Qatar, ma il 6 febbraio avrà luogo a Donoratico l’inaugurazione della stagione italiana con il gp Costa degli Etruschi, dove difficilmente mancheranno le nostre squadre pro-tour e professional. Bisogna notare che l’annullamento del giro della liguria, che avrebbe formato un trittico con il Costa Etruschi e il Laigueglia (15 febbraio), spingerà verso l’estero le formazioni A piuttosto che B di molte squadre, verso competizioni come il giro del Mediterraneo in Francia o la trasferta spagnola, ricca del challenge di Maiorca, Ruta del sol, Luis Puig, vuelta a la Valenciana. Sotto il profilo logistico la soluzione spagnola è veramente allettante, grazie al clima mite ed agli spostamenti tutto sommato molto limitati, senza dimenticare che in Italia tra il citato Laigueglia e il Reggio Calabria (26 febbraio) ci saranno dieci giorni senza l’ombra di una gara. Purtroppo quasi nessuna squadra italiana metterà in programma l’het volk (1.HC) del 26 febbraio. MARZO Il 5 marzo avrà luogo la Milano Torino (1.HC), una delle corse più prestigiose del calendario italiano. E’ interessante osservare come questa corsa avrà una concorrenza serrata, visto che alcune squadre italiane hanno programmato la trasferta di spagna con clasica de Almeria (27 febbraio) e vuelta a Murcia (2 - 6 marzo) e tra il 6 e il 13 marzo per i pro-tour team c’è la partecipazione obbligatoria alla Parigi Nizza, alla quale difficilmente parteciperanno i corridori della Milano Torino svoltasi il giorno prima. Nota positiva: chi preparerà la Sanremo non mancherà alla Milano Torino, seguita dal giro di Lucca (7 marzo) e tra il 9 e il 15 marzo dalla Tirreno Adriatico (obbligatoria per i pro-tour team). Il tempo di recuperare le forze ed ecco il 19 marzo la Milano SanRemo, gara pro-tour che definire obbligatoria è superfluo. Dal 22 al 26 marzo la Settimana ciclistica internazionale, dove non mancherà nessuna delle squadre professional italiane, anche se qualcuno potrebbe essere attirato dalla Settimana ciclistica catalana, corsa 2.HC praticamente concomitante. Difficile invece vedere squadre italiane all’accoppiata 2.HC formata da Critérium International e dalla tre giorni di La Panne. APRILE Si apre con una tripletta di gare pro-tour in una sola settimana: giro delle Fiandre (3 aprile), Gent Wevelgem (6 aprile), Parigi Roubaix (10 aprile), appuntamenti vincolanti per i pro-tour team, senza appuntamenti particolarmente allettanti per le formazioni che non parteciperanno alla trasferta delle Fiandre. Alcune formazioni potrebbero prolungare la trasferta fiamminga con la Scheldeprijs (che conoscevo con il nome di gp de l’Escaut) e con l’olandese Veenendaal-Veenendaal, corse 1.HC che fungono da collegamento alla Amstel gold race, gara pro-tour del 17 aprile. Lo stesso giorno ci sarà in Italia il giro d’oro, corsa che praticamente non conosco. Ed ecco l’alternativa tra le corse delle ardenne da una parte e una parte importante del calendario italiano dall’altra. Il 20 e il 24 aprile si svolgeranno Freccia Vallone e Liegi Bastogne Liegi, corse pro-tour obbligatorie. Il calendario italiano, oltre al giro d’oro citato, prevede il giro del Trentino (19 - 22 aprile) e il giro dell’Appennino (24 aprile), per proseguire senza sovrapposizioni con il gp di Larciano (30 aprile). MAGGIO Si parte con il giro della Toscana (1 maggio) e l’alternativa del gp di Francoforte, corsa 1.HC, ultimi appuntamenti prima del via del giro d’Italia (7 - 29 maggio). Le squadre italiane professional che non avessero ottenuto l’invito alla corsa rosa potrebbero cercare di spuntare un invito alla quattro giorni di Dunkerque (corsa 2.HC tra 4 e 8 maggio) oppure alla Corsa della Pace nella Repubblica Ceca (2.HC tra 7 e 15 maggio), ma ci sono anche corse a tappe di categoria 2.1 come la clasica a Alcobendas, il Rheinland - Pfalz rundfahrt, il giro di Piccardia. Ma, colpo di scena, tutte le squadre del pro-tour impegnate al giro d’Italia dovranno anche affrontare con un’altra formazione la volta a Catalunya, corsa pro-tour tra il 16 e il 22 maggio. Il giro del Belgio (2.1 tra 25 e 29 maggio) e il giro di Baviera (2.HC con la medesima data) potrebbero vedere qualche squadra italiana al via, ma soprattutto saranno protagoniste le formazioni straniere che avranno evitato il giro d’Italia (non fate confusione tra i termini "squadra/team" e "formazione"). GIUGNO Il mese di giungo per le squadre pro-tour si apre con le abbinate alternative (per motivi di date) di giro del Lussemburgo (2.HC) e giro di Svizzera (pro-tour) da una parte e Delfinato Liberato (pro-tour) e Cronosquadre olandese (pro-tour) dall’altra. Ovviamente il giro del Lussemburgo potrà essere sostituito dalla concomitante Bicicletta Basca (anch’essa 2.HC). Tutto ciò tra l’ 1 e il 19 giugno. Il 23 giugno appuntamento con i campionati nazionali a cronometro. Il 26 giugno appuntamento con i campionati nazionali in linea. LUGLIO Protagonista assoluto il Tour de France (2 -24 luglio). In Italia ci saranno il criterium d’Abruzzo (2 luglio), il trofeo Matteotti (3 luglio), il gp Rio Saliceto e Correggio (16 luglio), il Brixia tour (22 - 24 luglio). Le formazioni che non hanno preso parte al Tour potrebbero riprendere l’attività al giro della Région Wallonne (corsa 2.HC tra il 25 - 29 settembre). Grande appuntamento pro-tour di fine mese la HEW Cyclassics di Amburgo (31 luglio). AGOSTO Obbligatorio per i team pro-tour il giro del Benelux (3 - 10 agosto), ma almeno le squadre italiane vi manderanno la formazione B o addirittura la B2, visto che il calendario italiano offrirà un filotto interessante come il gp Camaiore (4 agosto), il giro del Lazio (1.HC del 6 agosto), il gp Fred Mengoni (9 agosto), il trofeo Castelfidardo (10 agosto), adattissime a lanciare la San Sebastian (corsa pro-tour del 13 agosto). Discorso identico per il giro di Germania (corsa pro-tour tra il 15 e il 23 agosto), combattuto dal calendario italiano con corse come la Tre Valli Varesine (1.HC del 16 agosto), la Coppa Agostoni (17 agosto), la Coppa Bernocchi (18 agosto), il giro del veneto (1.HC del 20 agosto), il gp Nobili a Borgomanero (24 agosto), il gp carnaghese (25 agosto). Il 27 agosto prende il via la Vuelta di Spagna (27 agosto - 18 settembre). Per le formazioni che rimanessero in Italia il 27 agosto c’è il giro del Friuli. SETTEMBRE Detto della Vuelta di Spagna, appuntamento obbligatorio del pro-tour, una formazione alternativa potrebbe affrontare il giro del Friuli già citato, quindi il trofeo Melinda (1 settembre), la Coppa Placci (1.HC del 3 settembre), il giro della Romagna (4 settembre), la Parigi Bruxelles (1.HC del 10 settembre), il gp di Fourmies (1.HC dell’11 settembre), il giro della Polonia (corsa pro-tour obbligatoria tra il 12 e il 18 settembre), il colline del Chianti (17 settembre), il gp di Prato (18 settembre). Direi che mai come quest’anno il calendario offre delle validissime alternative per chi volesse preparare il mondiale senza passare necessariamente per la Vuelta (che per ragioni logistiche sarà comunque assai gradita da tantissime formazioni, ferma restando l’obbligatorietà del giro della Polonia). 22 settembre campionato del mondo a cronometro. 25 settembre campionato del mondo in linea. OTTOBRE Passata la Vuelta, passati i mondiali, si torna alle grandi classiche. Il 2 ottobre c’è la mattanza di Zurigo (corsa pro-tour), poi la Coppa Sabatini (6 settembre), il giro dell’Emilia (1.HC dell’8 ottobre), la Parigi Tours del 9 ottobre (corsa pro-tour) e lo stesso giorno in Italia si correrà il Beghelli. Si prosegue il 13 ottobre con il giro del Piemonte (1.HC) fino ai fuochi d’artificio di fine stagione con il Lombardia (corsa pro-tour del 15 ottobre). Queste sette corse in meno di due settimane saranno un valido incentivo perchè molti corridori rinuncino a chiudere la stagione dopo il Tour de France nel caso non rientrassero nei piani della propria nazionale per i mondiali. Passerella finale a scelta con la crono Firenze Pistoia (22 ottobre) o la Japan Cup. Ciao a tutti. Davide

 

[Modificato il 14/01/2005 alle 01:00 by aranciata_bottecchia]


aranciata_bottecchia - 14/01/2005 alle 00:39

Ps per Mario82: chi parteciperà al giro di Svizzera (11 - 19 giugno) non avrà modo di partecipare alla cronosquadre olandese (19 giugno), valido rodaggio per la cronoquadre del Tour, alla quale presenzieranno invece agevolmente le formazioni reduci dal Delfinato (5 - 12 giugno). Penso che sia un altro buon motivo per considerare la corsa francese allo stesso livello di quella svizzera.


fagot - 14/01/2005 alle 09:28

Mi sembrano assolutamente irrazionali alcune sovrapposizioni, come quella di Giro d'Italia e Giro di Catalogna e Vuelta-Giro di Polonia. A dispetto degli obiettivi del protour - cioè vedere i big nelle principali corse a tappe- queste posson o tranquillamente giustificare la partecipazione delle formazioni migliori a poco impegnativi giri di rodaggio, piuttosto che alle grandi corse. Inoltre gradisco poco la sovrapposizione tra cronosquadre in olanda e Giro di Svizzera: se lo sponsor vorrà veder trionfare il suo marchio, allora vedremo i grandi passisti impegnati in Olanda. Se accadesse il contrario capirei ancora meno di oggi quale sia il rilievo Pro-Tour della gara. Mi sembra inoltre che le gare a tappe di categoria HC siano diventate un'infinità. Va bene dare rilievo alle piccole corse a tappe, a adesso si sta esagerando. E la cosa strana è che che non è HC il Giro del Trentino, ma lo è il giro della Baviera.


gigio83 - 14/01/2005 alle 10:05

effetivamente è assurdo un calendario con più corse protour sovrapposte ed eccessive corse HC;inoltre nelle gare protour è obbligata la presenza della squadra,non del singolo atleta perciò vedremo in alcune corse formazioni di squadre protour composte solamente da gregari.. l'Uci voleva rendere le corse + importanti maggiormente spettacolari ma a mio parere si è solamente creata una minore possibilità alle squadre professional e continental di mettersi in luce e migliorarsi. prendendo in esame il nostro paese,al giro d'Italia potranno partecipare solamente 3 wild card,ci saranno sicuramente alcune squadre,che hanno sempre dato battaglia al giro,come la colombiaselle italia,escluse dalla corsa...


aranciata_bottecchia - 14/01/2005 alle 13:15

Due gravi dimenticanze da parte mia APRILE Tra il 26 e il 1 maggio si svolgerà il giro di Romandia (pro-tour), sovrapposto nel calendario al solo gp di Larciano, ma è chiaro che il Romandia (obbligatorio) sarà una alternativa al giro del Trentino nella preparazione della corsa rosa. Per fare un esempio in casa Liquigas, una formazione con Garzelli e Pellizotti potrebbe prendere parte al Trentino e una con Cioni e Noè al Romandia, e in casa Lampre per altre ragioni potremmo vedere Cunego e Mazzoleni al Romandia e Simoni e Marzano al Trentino. AGOSTO Il gp Ouest France del 28 agosto (corsa pro-tour) sarà senza dubbio il primo appuntamento importante per coloro che diserteranno la Vuelta, e con le successive Melinda, Placci, Romagna, Parigi Bruxelles, Fourmies, Chianti e Prato (e l’obbligatorio Polonia) costituisce una forte ostruzione nei confronti della corsa spagnola, un pacchetto di gare che potrebbero allettare cacciatori di classiche, finisseur, passisti veloci, cronomen che vogliono preparare il mondiale senza sfiancarsi sulle montagne della Vuelta, non certo gli uomini da classifica che alla corsa spagnola non mancheranno. Alcune considerazioni: Verbrugghen (del quale scrivo nel thread "full di capocce") faceva notare che comprendeva l’ostruzionismo del Tour de France nei confronti del pro-tour, ma comprendeva molto meno quello di Giro e Vuelta perchè il Tour ha una visibilità internazionale che gli consentirebbe di fare tranquillamente a meno del pro-tour, Giro e Vuelta no. Tralasciamo l’ovvietà della barricata corporativa sospinta da interessi per lo sfruttamento dei diritti televisivi, ragionevolissima per motivi storici, appare comunque chiaro che il Tour ha posto delle condizioni e l’UCI le ha accettate per forza di cose (vista la ponderosa importanza di ASO nell’organizzazione del calendario internazionale il pro-tour non avrebbe avuto speranze di vita in caso di disaccordo con essa). Tocca ora alla RCS operare perchè il Giro cresca in importanza. Mi pare ovvio che il sistema più facile sarebbe quello di valorizzare il calendario delle corse italiane nella sua integrità (vedere il corsivo di Sardelli), per creare un pubblico (nostrano ed estero) appassionato, senza accontentarsi di coloro che distratti si accorgono del ciclismo solo all’avvio del giro d’Italia.


fagot - 14/01/2005 alle 13:35

A mio modo di vedere la RCS non si è impegnata troppo nella promozione del giro. Primo perchè non è riuscita a evitare la sovrapposizione con un'altra pro-tour, che invece il Tour ha evitato. Secondo perchè non è riuscita a piazzare nel pro-tour il Giro del Lazio, che lei stessa organizza (almeno credo), che è tra l'altro l'unica corsa vecchia-HC a non essere entrata nel calendario, pur avendo certo un fascino maggiore di quello del GP di Plouay, organizzato oltretutto in una nazione, la Francia, che ha molti più giorni di gara pro-tour rispetto all'Italia. Fosse stato per me avrei piuttosto che Plouay inserito una gara che si svolge fuori dall'Europa (Japan Cup o USPRO Championship) o una competizione italiana.


aranciata_bottecchia - 14/01/2005 alle 19:32

Fagot ha scritto: << Mi sembrano assolutamente irrazionali alcune sovrapposizioni, come quella di Giro d'Italia e Giro di Catalogna e Vuelta-Giro di Polonia. A dispetto degli obiettivi del protour - cioè vedere i big nelle principali corse a tappe- queste posson o tranquillamente giustificare la partecipazione delle formazioni migliori a poco impegnativi giri di rodaggio, piuttosto che alle grandi corse. >> Hai ragione, è indiscutibile quello che scrivi ma, per consolarti e per consolarmi, ti dirò che preferisco gregari in cerca di gloria che sentano la corsa piuttosto che "vip" annoiati in cerca della forma per il Tour. << E la cosa strana è che che non è HC il Giro del Trentino, ma lo è il giro della Baviera. >> Questo fatto non me lo so spiegare nemmeno io. Cerco di convincermi con motivazioni come una ipotetica "inadaguatezza logistica" o il basso spessore del montepremi, ma sono argomenti che convincono poco anche me, sono costretto a pensare allo scarso peso politico della federazione italiana. << A mio modo di vedere la RCS non si è impegnata troppo nella promozione del giro. >> Pacifico, pacifico, è così come scrivi. Cerco di motivare la situazione con quello stesso caos organizzativo che ha imposto un ritardo nella presentazione del giro d’Italia. Alla partenza del pro-tour, tra svalutazioni e omissioni del calendario nostrano, il ciclismo italiano esce umiliato. Ciao! Davide


mario82 - 15/01/2005 alle 16:30

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Ps per Mario82: chi parteciperà al giro di Svizzera (11 - 19 giugno) non avrà modo di partecipare alla cronosquadre olandese (19 giugno), valido rodaggio per la cronoquadre del Tour, alla quale presenzieranno invece agevolmente le formazioni reduci dal Delfinato (5 - 12 giugno). Penso che sia un altro buon motivo per considerare la corsa francese allo stesso livello di quella svizzera. [/quote] Questa volta ci vado io controcorrente, caro "mago" aranciata, e ti dico: questo è un ulteriore punto che mi farà ammirare il Giro di Svizzera!