Saluti a tutti, sono nuovissimo, appena arrivato, anche se vi leggo da parecchio e qualcuno dei grandi scrittori che ci sono qui dentro è ormai diventato un mio idolo.... Allora, ho deciso di iscrivermi perchè il momento è già parecchio critico, e quindi probabilmente ancora più danno non posso farlo. Vengo al topic: ho letto nel forum parecchie proposte che sono saltate fuori ultimamente, alcune anche ragionevolissime e che, se venissero applicate, magari qualcosa migliorerebbero. Per non entrare subito nell'uragano doping, vi faccio l'esempio dell'uso delle radioline in corsa. Ho letto in almeno 2 thread oggi che c'è chi le detesta. Probabilmente la stragrande maggioranza di quelli che scrivono qui non le sopporta. Allora (e mi rivolgo ai super esperti e, da quel che capisco, ben introdotti e grandi conoscitori dell'ambiente ciclistico), supponiamo di essere in tantissimi qui disposti a portare avanti la proposta dell'abolizione delle radioline.... potrebbe esserci un sistema per portare a chi di dovere una proposta del genere, o rispetto al sistema di comando attuale della baracca contiamo come il 2 di picche quando si gioca a monopoli ? Premetto che sono il primo a non credere molto ad una possibilità del genere, però mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i saggi qui. Ipotizzare delle piccole rivoluzioni che partono dal popolo (avevo scritto "basso" invece che "popolo", ma non era una battuta voluta) è proprio un'utopia ?

credo che contiamo come il 2 di picche al monopoli (per quanto riguarda le radioline). A meno che...

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] credo che contiamo come il 2 di picche al monopoli (per quanto riguarda le radioline). A meno che... [/quote] A meno che cosa?

non lo so, ma sapevo che qualcuno avrebbe risposto così :) a meno che non succeda qualcosa d'imprevisto ,tipo una sommossa popolare contro le radioline.

va be per chi piace il ciclismo di una volta le radioline non possono che dare fastidio. ma non credo siano tutto sto grande problema. sono una comodita, allora bisognerebbe togliere anche il cambi al manubrio, i pedali a sgancio rapido...:D

A me da alcune settimane frulla in testa che Cicloweb dovrebbe stilare un "manifesto per la rinascita del ciclismo" o qualcosa del genere. Un manifesto in cui vengano espresse alcune idee chiave sui mali del nostro amato sport. Per esempio l'idea di Monsieur che ogni squadra abbia un quartiere generale stile Milanello dove vivano i corridori. O le idee sul governo dell'UCI, sulla lotta al doping, sulla promozione del ciclismo tra i giovani, etc. Quel manifesto poi dovrebbe essere messo online dando l'opportunità a chiunque voglia sottoscriverlo di farlo, qualificandosi. Ad esempio - Pinco Palla, giornalista sportivo - Frank VDB, cicloamatore, tesserato UISP - Tizio Caio, appassionato di ciclismo - Mevio Sempronio, dirigente del GS Ruote quadrate - ..., corridore under23 - Palla Pinco, consigliere federale. e così via. In un secondo momento si potrebbe pensare di acquistare spazi per pubblicare l'appello sulla stampa specializzata o quella sportiva. E qui occorrerebbe tirare fuori della grana, se siamo davvero appassionati. Io la mia quota la darei. Admin potrebbe essere il portavoce... Ma secondo voi mi si è fuso il cervello? Se sì, ditemelo con la massima serenità...

Vista da fuori, sembrerebbe una cosa un po' megalomane. Però una lettera di intenti ad una rivista secondo me non farebbe affatto male.

Sì, forse è megalomane, la riconosco. Però più semplicemente sarebbe una petizione firmata da addetti ai lavori e semplici appassionati. Un'alleanza originale. E una forma comunicativa "dal basso" abbastanza innovativa. Chissà... altri commenti?

Ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa per questo sport, volendo. Io mi impegno a praticarlo in maniera naturale, per il gusto di sfidare i miei limiti e gli avversari nella gara della domenica, alla gente che conosco ne parlo come di uno sport nel quale l'enorme fatica è pari solo alle enormi soddisfazioni che se ne ricevono, e la gente quando gli parli col cuore e con sincerità se ne accorge e si fa un'idea buona del ciclismo. A parte il fatto che io alle corse vedo sempre tantissima gente, sia alle corse professionistiche che a qualle amatoriali tanto per dire, se questo sport non importasse a nessuno, ci sarebbero già stati sufficienti motivi per abbandonarlo con tutti gli scandali di questi anni. A meno che qualcuno pensa che l'interesse per la bici sia legato, per le masse, al destino di Basso e Ullrich, a quello che combinano all'Uci o a quello che dice Simoni. La gente vuol vedere corse ciclistiche, almeno gli sportivi che sono interessati al ciclismo, e questo interesse è legato alle corse in bici, indipendentemente da chi le corre. Non gli frega nulla di come viene gestito il movimento. E' un interesse fine a sè stesso, ci sono moltissimi appassionati che non sanno nemmeno cos'è il Pro Tour, il ciclismo interessa di per sè e sempre sarà così.

Scrivere nel forum è già contribuire a cambiare qualcosa, anche se questo qualcosa è un dubbio che si insinua nel cervello di chi legge. Visto che sono tanti i "vip" che ci leggono...

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] .... Visto che sono tanti i "vip" che ci leggono... [/quote] Però sti pip a testicoli stanno messi male. Ce ne fosse uno che si presenta e dice chi come quando e perchè!!! :OIO:OIO Comunque io il manifesto lo vedo una cosa buona. Propongo anzi di cominciare tutti a mettere nome e cognome. Vediamo quanti hanno il coraggio di firmare le loro idee e propri pensieri. Piacere, io sono (se non s'era ancora capito) Mauro Grassi e non sono parente di Marco.

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] .... Visto che sono tanti i "vip" che ci leggono... [/quote] Però sti pip a testicoli stanno messi male. Ce ne fosse uno che si presenta e dice chi come quando e perchè!!! :OIO:OIO Comunque io il manifesto lo vedo una cosa buona. Propongo anzi di cominciare tutti a mettere nome e cognome. Vediamo quanti hanno il coraggio di firmare le loro idee e propri pensieri. Piacere, io sono (se non s'era ancora capito) Mauro Grassi e non sono parente di Marco. [/quote] Beh dai, ci son stati Fabretti, Alessandra De Stefano, C'è Panchetti, che si son confrontati e si son presi spesso e volentieri insulti del tutto gratuiti. Specialmente la de Stefano, che da noi è venuta a sfogarsi.. Piuttosto, sarà che stiamo in alta stagione, ma sento moltissimo la mancanza dei corridori. Daniele Colli (che ci ha abbandonato da tempo), Napodany e molti altri. Possibile che non passano più da noi. O qualcuno impone loro di non scrivere a noi (e/o ci denigra?)