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Sondaggio: Riccò: corridore per grandi giri o per classiche?
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Autore: Oggetto: Riccò: corridore per grandi giri o per classiche?

Livello Fausto Coppi




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  postato il 20/05/2008 alle 21:08
Riccò è molto forte ma per andare bene nei grandi giri occorre saper risparmiare energie, non cearsi inimicizie, andare forte a cronometro. Riccò su questi aspetti ci deve lavorare. Per me deve crescere ancora molto.

 

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FANTACICLISMO 2008 Campione Olimpico in linea - S. Sebastian - Parigi Bruxelles - Vincitore classifica generale grandi giri (10° Giro - 10° Tour - 4° Vuelta) 1 tappa al Tour - 4 tappe alla Vuelta 9° classifica finale.
FANTACICLISMO 2009 Liegi-Bastogne-Liegi 2° classifica finale Giro d'Italia - 2 tappe - 1 giorno in maglia rosa - Best Belgio - 5° classifica finale

66 punti (nel 2008) + 115 punti (nel 2009) di vantaggio su Frejus: la mia nemesi!

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 21/05/2008 alle 18:13
Tornando all'argomento del thread, credo in un Riccò capace di esprimersi al meglio sia nei GT sia nelle classiche.
La mia è anche una speranza, la speranza che almeno Riccardo sia capace di sottrarsi alla specializzazione esasperata del tipo "o l'uno o l'altro, non tutt'e due".

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


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Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/05/2008 alle 18:28
Originariamente inviato da Abajia

Tornando all'argomento del thread, credo in un Riccò capace di esprimersi al meglio sia nei GT sia nelle classiche.
La mia è anche una speranza, la speranza che almeno Riccardo sia capace di sottrarsi alla specializzazione esasperata del tipo "o l'uno o l'altro, non tutt'e due".


Concordo in pieno, perchè i corridori devono essere AUT da classiche AUT da grandi giri (o, come alcuni, da Tour)? Io penso che gli esempi ideali a cui il campioncino modenese debba ispirarsi sono Damiano Cunego, vincitore di un grande giro, due classiche monumento e un'altra grande classica (la Amstel) e, soprattutto, Danilo Di Luca, forse il più simile a lui come caratteristiche, vincitore di un Grande giro, due classiche monumento e altre due grandi classiche.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/05/2008 alle 21:33
Ieri sera Gianetti a cena ha elencato quelli che per lui sono i pregi di Riccardo Riccò:
E' capace di reggere e gestire l'enorme pressione che gli è piombata addosso, per questo si fa scivolare tutto, ha messo una barriera tra lui e gli altri.
E' molto determinato e coraggioso, non ha paura di dire quello che vuole fare e non ha paura di perdere.
E' più forte dello scorso anno e si carica giorno dopo giorno, non piange se sbaglia o se cade ma cerca sempre il modo per recuperare.

 

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Michela
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Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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  postato il 22/05/2008 alle 10:57
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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2008 alle 12:52
Alla luce del secondo posto al Giro, Riccò è veramente un corridore da corse a tappe?

A mio avviso, dopo aver notato il totale black out tattico nella tappa di Tirano, farebbe meglio a puntare a qualche classica: il Lombardia gli è sfuggito per un soffio e, per come è andato sul Mortirolo, direi che anche la Freccia e l'Amstel sono ampiamente alla sua portata. Sulla Liegi non mi sbilancio.

Nei gt invece potrà dimostrarsi, a mio avviso, un piazzato di lusso ma (quasi) mai un vincente: se quest'anno anche il buon Bruseghin è arrivato terzo vuol dire che il Giro era di qualità bassa.
Scarso a cronometro, ottimo passista scalatore, ha pagato il fatto di essere in una squadra scarsa, ma, come ho detto, il "buio" tattico nella penultima tappa, unita a scarse doti di ruffianeria (dote umana apprezzabile ma necessaria a livello ciclistico, in particolare in un gt), sono un aspetto da considerare obiettivamente e non sull'onda dell'emotività del piazzamento.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2008 alle 13:15
Riccò rappresenta il corridore "moderno". Forte in salita (e a mio avviso con ampi margini di miglioramento) e con spunto veloce nelle volate ristrette. Doti di fondo (lo dimostrano sanremo 2007, tappa delle tre cime al giro 2007 e lombardia dello stesso anno), carattere da agonista e da "vincente" e doti di recupero.
A mio avviso è già pronto per vincere classiche monumento e grandi giri. Deve solo usare meglio la testa e saper dosare le energie.

 

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Io Odio Marino Bartoletti e Abajia



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Livello Herman Van Springel




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  postato il 07/06/2008 alle 14:11
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Alla luce del secondo posto al Giro, Riccò è veramente un corridore da corse a tappe?

A mio avviso, dopo aver notato il totale black out tattico nella tappa di Tirano, farebbe meglio a puntare a qualche classica: il Lombardia gli è sfuggito per un soffio e, per come è andato sul Mortirolo, direi che anche la Freccia e l'Amstel sono ampiamente alla sua portata. Sulla Liegi non mi sbilancio.

Nei gt invece potrà dimostrarsi, a mio avviso, un piazzato di lusso ma (quasi) mai un vincente: se quest'anno anche il buon Bruseghin è arrivato terzo vuol dire che il Giro era di qualità bassa.
Scarso a cronometro, ottimo passista scalatore, ha pagato il fatto di essere in una squadra scarsa, ma, come ho detto, il "buio" tattico nella penultima tappa, unita a scarse doti di ruffianeria (dote umana apprezzabile ma necessaria a livello ciclistico, in particolare in un gt), sono un aspetto da considerare obiettivamente e non sull'onda dell'emotività del piazzamento.



sono anni che non vedevo un corridore scattare ripetutamente in salita con il rapportone e fare il vuoto. quella sul monte pora è stata la più bella azione degli ultimi anni al giro, anche a livello di "momento storico". se riccò migliorerà fisiologicamente in salita come è nelle sue corde, penso che nei prossimi 6-7 anni sarà in grado di bastonare chiunque gli capiti davanti, perchè è l'unico nel panorama ciclistico internazionale a salire con quei rapporti ed essere in grado di fare il vuoto e questo significa che il motore è ottimo, a soli 24 anni.

le sue doti di scattista e il fatto di essere in grado di battere bettini lo fanno un sicuro protagonista anche nelle corse di un giorno, però se dovessi scegliere per lui mi concentrerei molto di più sul giro, sul tour, perchè una tappa di montagna vinta con distacchi importanti all'occhio della gente vale come se non più di una liegi.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2008 alle 16:22
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Alla luce del secondo posto al Giro, Riccò è veramente un corridore da corse a tappe?

A mio avviso, dopo aver notato il totale black out tattico nella tappa di Tirano, farebbe meglio a puntare a qualche classica: il Lombardia gli è sfuggito per un soffio e, per come è andato sul Mortirolo, direi che anche la Freccia e l'Amstel sono ampiamente alla sua portata. Sulla Liegi non mi sbilancio.

Nei gt invece potrà dimostrarsi, a mio avviso, un piazzato di lusso ma (quasi) mai un vincente: se quest'anno anche il buon Bruseghin è arrivato terzo vuol dire che il Giro era di qualità bassa.
Scarso a cronometro, ottimo passista scalatore, ha pagato il fatto di essere in una squadra scarsa, ma, come ho detto, il "buio" tattico nella penultima tappa, unita a scarse doti di ruffianeria (dote umana apprezzabile ma necessaria a livello ciclistico, in particolare in un gt), sono un aspetto da considerare obiettivamente e non sull'onda dell'emotività del piazzamento.



Non concordo affatto!
Se il buon Bruseghin è arrivato terzo non è che il Giro è stato di scarsa qualità, ma Marzio è stato veramente eccellente, e si è dimostrato uno dei più forti al mondo per le corse a tappe.
Punto numero due: quello di Tirano non è stato un "buio" tattico, ma fisico, in quanto Ricky non ha avuto le gambe per attaccare Albertone, probabilmente stanco dopo gli sforzi sul monte Pora. Ma non è un qualcosa di insormontabile, nel ciclismo SI MIGLIORA ANNO DOPO ANNO, e soprattutto nei GT con l'età, l'esperienza e il fondo si riesce a fare la differenza.
Detto questo, Riccò non deve tralasciare affatto le Grandi Classiche, in quanto ha le potenzialità per vincere in diversi terreni: l'ideale sarebbe che programmasse una stagione come fece Di Luca l'anno scorso, puntando CONTEMPORANEAMENTE alle grandi classiche e a un GT.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2008 alle 17:48
Il terzo posto di Burseghin è dovuto principalmente al fatto che non è quasi mai stata fatta corsa dura da inizio tappa, se ricordate l'anno scorso nell'unica tappa in cui i big si mossero da lontano (Tre Cime) Bruseghin saltò. Quest'anno lo hanno sempre portato in carrozza e lui, che non è stupido, ha saputo gestirsi bene sulle salite finali delle varie tappe, e recuperare quel poco che perdeva a cronometro.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2008 alle 17:58
Originariamente inviato da Lopi

Il terzo posto di Burseghin è dovuto principalmente al fatto che non è quasi mai stata fatta corsa dura da inizio tappa, se ricordate l'anno scorso nell'unica tappa in cui i big si mossero da lontano (Tre Cime) Bruseghin saltò. Quest'anno lo hanno sempre portato in carrozza e lui, che non è stupido, ha saputo gestirsi bene sulle salite finali delle varie tappe, e recuperare quel poco che perdeva a cronometro.


Si, è vero, c'è stato un po' di attendismo e questo ha favorito Marzio, ma questo non toglie assolutamente nulla al valore della sua prestazione e del Giro d'Italia, mai come quest'anno ricco di protagonisti.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2008 alle 17:58
Originariamente inviato da babeuf
Non concordo affatto!
Se il buon Bruseghin è arrivato terzo non è che il Giro è stato di scarsa qualità, ma Marzio è stato veramente eccellente, e si è dimostrato uno dei più forti al mondo per le corse a tappe.
Punto numero due: quello di Tirano non è stato un "buio" tattico, ma fisico, in quanto Ricky non ha avuto le gambe per attaccare Albertone, probabilmente stanco dopo gli sforzi sul monte Pora. Ma non è un qualcosa di insormontabile, nel ciclismo SI MIGLIORA ANNO DOPO ANNO, e soprattutto nei GT con l'età, l'esperienza e il fondo si riesce a fare la differenza.
Detto questo, Riccò non deve tralasciare affatto le Grandi Classiche, in quanto ha le potenzialità per vincere in diversi terreni: l'ideale sarebbe che programmasse una stagione come fece Di Luca l'anno scorso, puntando CONTEMPORANEAMENTE alle grandi classiche e a un GT.


Marzio è stato certamente eccellente, ma solo ai tempi del "turbo" si sono visti gregari fare classifica: con questo non sto certamente ingiuriando Bruseghin, ma pane al pane e vino al vino: il Brus non è certo un corridore in grado di fare classifica (men che meno il podio) in un gt con veri corridori da gt.

Su Riccò, invece, non ho ancora capito quegli scatti sul Mortirolo per andare a prendere Sella e Simoni, non ho capito per quale motivo abbia dormito quando gli stessi sono partiti, visto che in ballo c'erano ancora gli abbuoni e aveva tutto l'interesse a prenderli (se non altro per indossare la maglia rosa un giorno), e la ciliegina sulla torta si è avuta lasciando andare pure Rodriguez per il terzo posto.

Non parlerei di calo atletico, visto che Riccò ha un gran recupero e che nella crono finale ha preso un distacco peraltro ipotizzabile: in poche parole non è crollato e non si è nemmeno difeso, gli scatti(ni) sul Mortirolo lo dimostrano.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2008 alle 18:08
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Originariamente inviato da babeuf
Non concordo affatto!
Se il buon Bruseghin è arrivato terzo non è che il Giro è stato di scarsa qualità, ma Marzio è stato veramente eccellente, e si è dimostrato uno dei più forti al mondo per le corse a tappe.
Punto numero due: quello di Tirano non è stato un "buio" tattico, ma fisico, in quanto Ricky non ha avuto le gambe per attaccare Albertone, probabilmente stanco dopo gli sforzi sul monte Pora. Ma non è un qualcosa di insormontabile, nel ciclismo SI MIGLIORA ANNO DOPO ANNO, e soprattutto nei GT con l'età, l'esperienza e il fondo si riesce a fare la differenza.
Detto questo, Riccò non deve tralasciare affatto le Grandi Classiche, in quanto ha le potenzialità per vincere in diversi terreni: l'ideale sarebbe che programmasse una stagione come fece Di Luca l'anno scorso, puntando CONTEMPORANEAMENTE alle grandi classiche e a un GT.


Marzio è stato certamente eccellente, ma solo ai tempi del "turbo" si sono visti gregari fare classifica: con questo non sto certamente ingiuriando Bruseghin, ma pane al pane e vino al vino: il Brus non è certo un corridore in grado di fare classifica (men che meno il podio) in un gt con veri corridori da gt.




Caro Carrefour de l arbre, il Giro d'Italia è un GT, ed è forse il più bello e il più importante, anche se qui le varie opinioni sono quanto mai diverse.

La classifica finale del Giro dice
1° Contador
2° Riccò
3° Bruseghin
4° Pellizotti
5° Menchov

Ergo, questi sono inequivocabilmente i più forti corridori per GT al momento, insieme a quelli che saranno i migliori al Tour e alla Vuelta. Non lo dico io, ma i dati oggettivi. Chi entra nei 5 in un GT è necessariamente un corridore da GT, a meno di fughe bidone, e non mi pare che ce ne siano state.

Che poi tu vuoi dire che l'attendismo ha favorito Bruse, questo è verissimo, ma il risultato finale è quello che conta.


E poi, quando dici "solo ai tempi del "turbo" si sono visti gregari fare classifica" commetti un errore: Bruseghin è stato sempre un gregario fino al 2007, ma quest'anno ha corso da CAPITANO a tutti gli effetti.


 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2008 alle 18:11
Originariamente inviato da babeuf
La classifica finale del Giro dice
1° Contador
2° Riccò
3° Bruseghin
4° Pellizotti
5° Menchov

Ergo, questi sono inequivocabilmente i più forti corridori per GT al momento, insieme a quelli che saranno i migliori al Tour e alla Vuelta. Non lo dico io, ma i dati oggettivi. Chi entra nei 5 in un GT è necessariamente un corridore da GT, a meno di fughe bidone, e non mi pare che ce ne siano state.


premettimi di dissentire da questa affermazione, un pò affettata a dir la verità.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2008 alle 18:14
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

Originariamente inviato da babeuf
La classifica finale del Giro dice
1° Contador
2° Riccò
3° Bruseghin
4° Pellizotti
5° Menchov

Ergo, questi sono inequivocabilmente i più forti corridori per GT al momento, insieme a quelli che saranno i migliori al Tour e alla Vuelta. Non lo dico io, ma i dati oggettivi. Chi entra nei 5 in un GT è necessariamente un corridore da GT, a meno di fughe bidone, e non mi pare che ce ne siano state.


premettimi di dissentire da questa affermazione, un pò affettata a dir la verità.


Non mi pare tanto affrettata, mi baso sulla classifica finale: i primi sono i migliori, o sbaglio?

 

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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 07/06/2008 alle 18:20
non si può leggere la classifica del giro d'italia come la serie A

per esempio, il piazzamento di Di Luca vale molto di più di quelli di Menchov e van den Broeck, dato che Danilo ha rischiato, anche se ha fallito, a differenza degli altri due (niente contro di loro, che hanno meritato la classifica)

 

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« Gli invisibili unicorni rosa sono esseri dotati di grande potere spirituale. Sappiamo questo perché essi sono capaci di essere invisibili e rosa allo stesso tempo. Come tutte le religioni, la fede negli invisibili unicorni rosa è basata sia sulla logica che sulla fede. Noi crediamo per fede che siano rosa; e per logica sappiamo che sono invisibili, perché non possiamo vederli. »

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2008 alle 18:24
Originariamente inviato da GiGi111

non si può leggere la classifica del giro d'italia come la serie A

per esempio, il piazzamento di Di Luca vale molto di più di quelli di Menchov e van den Broeck, dato che Danilo ha rischiato, anche se ha fallito, a differenza degli altri due (niente contro di loro, che hanno meritato la classifica)


Ovvio, non c'è niente di matematico.

Però il valore di un podio in un GT come il Giro è inequivocabile, soprattutto considerando il percorso e il campo partenti.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/06/2008 alle 19:38
mah,in una grande corsa a tappe ci sono sempre delle circostanze che influiscono sulla classifica,se Di Luca avesse perso 15'' in meno sul Mortirolo sarebbe rientrato in discesa e invece che 8° sarebbe finito sul podio o comunque vicino,per quanto riguarda Ricco' non gli manca niente per vincere dei grandi Giri a parte un miglior rendimento a cronometro

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/06/2008 alle 10:33
Riccò deve migliorare in salita. E' quello il terreno dove deve cercare di vincere i GT. Cercare disperatamente di migliorare a cronometro sarebbe un errore, diventerebbe un corridore nè carne nè pesce. Continuerebbe a buscarle nelle prove contro il tempo ma perderebbe d'efficacia la sua azione in salita.

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 08/06/2008 alle 11:03
Originariamente inviato da Lore_88

Riccò deve migliorare in salita. E' quello il terreno dove deve cercare di vincere i GT. Cercare disperatamente di migliorare a cronometro sarebbe un errore, diventerebbe un corridore nè carne nè pesce. Continuerebbe a buscarle nelle prove contro il tempo ma perderebbe d'efficacia la sua azione in salita.


A denti stretti devo ammettere di essre d'accordo con Lorenzo anche se sono certo che Riccò abbia amplissimi margini di miglioramento a crono, pur senza perseguire preparazioni specifiche. Insomma, non credo che il Riccò a cronometo sia quello visto al giro.

 

[Modificato il 08/06/2008 alle 11:07 by prof]

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  postato il 08/06/2008 alle 11:15
Originariamente inviato da Lore_88

Riccò deve migliorare in salita. E' quello il terreno dove deve cercare di vincere i GT. Cercare disperatamente di migliorare a cronometro sarebbe un errore, diventerebbe un corridore nè carne nè pesce. Continuerebbe a buscarle nelle prove contro il tempo ma perderebbe d'efficacia la sua azione in salita.


Sono d'accordo, la potenzialità di Riccò è notevole in salita, anche se qualche allenamento in più a cronometro non guasterebbe: In futuro poi deve avere più coraggio:quest'anno ha telefonato due scattini sul mortirolo, non incisivi come sul Pora, vuoi perchè non ne aveva di più vuoi perchè (soprattutto) ha avuto paura di saltare esagerando e si è accontentato del secondo posto.Per uno di 24 anni ci può ampiamente stare, per gli anni venturi voglio sperare che, comprese le sue potenzialità e con un podio al giro in banca, sarà più coraggioso coi fatti, come lo è con le parole.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/06/2008 alle 11:35
Originariamente inviato da prof

non credo che il Riccò a cronometo sia quello visto al giro.


A me Riccò non è parso così scandaloso a cronometro. Ha preso solo 4' in quasi 70 km da uno come Contador che a cronometro è sempre stato molto forte. Già rispetto allo scorso anno ha fatto un grande passo avanti.
Lui deve "soltanto" imparare a fare la differenza in salita, cosa che quest'anno non è riuscito a fare nonostante qualche bella azione. Punto. Il resto vien da sè.

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 08/06/2008 alle 11:46
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da prof

non credo che il Riccò a cronometo sia quello visto al giro.


A me Riccò non è parso così scandaloso a cronometro. Ha preso solo 4' in quasi 70 km da uno come Contador che a cronometro è sempre stato molto forte. Già rispetto allo scorso anno ha fatto un grande passo avanti.
Lui deve "soltanto" imparare a fare la differenza in salita, cosa che quest'anno non è riuscito a fare nonostante qualche bella azione. Punto. Il resto vien da sè.


Non dico che sia stato scandaloso, ci mancherebbem , ma quei 4 minuti li' per me non ci dovrebbero stare e si possono togliere o ridurre di molto. Per farla breve; non sono convinto che quella debba essere la differenza tra Riccò e Contador. Io rimango convinto che aumentando un po' la potenza in salita, aumenterebbe del pari il rendimento a cronometro.

 

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Livello Herman Van Springel




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  postato il 08/06/2008 alle 11:56
Originariamente inviato da prof

Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da prof

non credo che il Riccò a cronometo sia quello visto al giro.


A me Riccò non è parso così scandaloso a cronometro. Ha preso solo 4' in quasi 70 km da uno come Contador che a cronometro è sempre stato molto forte. Già rispetto allo scorso anno ha fatto un grande passo avanti.
Lui deve "soltanto" imparare a fare la differenza in salita, cosa che quest'anno non è riuscito a fare nonostante qualche bella azione. Punto. Il resto vien da sè.


Non dico che sia stato scandaloso, ci mancherebbem , ma quei 4 minuti li' per me non ci dovrebbero stare e si possono togliere o ridurre di molto. Per farla breve; non sono convinto che quella debba essere la differenza tra Riccò e Contador. Io rimango convinto che aumentando un po' la potenza in salita, aumenterebbe del pari il rendimento a cronometro.


secondo me riccò in salita è potenzialmente il miglior corridore del mondo, poi mi sbaglierò, ma come ho detto è l'unico in grado di spingere quei rapporti, lui al contrario della "ricerca dell'agilità", sale di potenza, alla pantani [non che lo voglia paragonare, ovvio], e se fisiologicamente migliorerà [3° anno da prof questo] il rischio che possa fare grandi distacchi quando la strada si inerpica è tanto. considerando che ivan basso ha iniziato a scattare a 28 anni, riccardo sta già un pezzo avanti

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/06/2008 alle 12:16
Originariamente inviato da prof

Non dico che sia stato scandaloso, ci mancherebbem , ma quei 4 minuti li' per me non ci dovrebbero stare e si possono togliere o ridurre di molto. Per farla breve; non sono convinto che quella debba essere la differenza tra Riccò e Contador. Io rimango convinto che aumentando un po' la potenza in salita, aumenterebbe del pari il rendimento a cronometro.


Può darsi ma a cronometro mica conta solo la potenza.
Contador non è uno specialista della crono ma poco ci manca. A 19 anni ha vinto il Campionato Nazionale a crono under 23, a 20 la prima crono da professionista, insomma, che uno scalatore come Riccò si becchi 3" al km da lui è normale.




Comunque per rispondere al thread, questo Giro ci ha detto che Riccò al momento è un pochino più forte nelle corse di un giorno rispetto che nei GT, dunque il prossimo anno che faccia una campagna delle Ardenne come si deve. E poi, stile Di Luca, venga al Giro per provare a vincerlo (Basso permettendo).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/06/2008 alle 12:20
Anche secondo me Riccò può aumentare, e di parecchio, a cronometro, allenandosi a dovere. La Potenza non gli manca.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 08/06/2008 alle 12:28
Originariamente inviato da Lore_88

Originariamente inviato da prof

Non dico che sia stato scandaloso, ci mancherebbem , ma quei 4 minuti li' per me non ci dovrebbero stare e si possono togliere o ridurre di molto. Per farla breve; non sono convinto che quella debba essere la differenza tra Riccò e Contador. Io rimango convinto che aumentando un po' la potenza in salita, aumenterebbe del pari il rendimento a cronometro.


Può darsi ma a cronometro mica conta solo la potenza.
Contador non è uno specialista della crono ma poco ci manca. A 19 anni ha vinto il Campionato Nazionale a crono under 23, a 20 la prima crono da professionista, insomma, che uno scalatore come Riccò si becchi 3" al km da lui è normale.




Comunque per rispondere al thread, questo Giro ci ha detto che Riccò al momento è un pochino più forte nelle corse di un giorno rispetto che nei GT, dunque il prossimo anno che faccia una campagna delle Ardenne come si deve. E poi, stile Di Luca, venga al Giro per provare a vincerlo (Basso permettendo).


La potenza è produzione di energia nell'unità di tempo. Senza di quella non ci si muove nemmeno. E' una precondizione; il resto, tipo "ci vuole capacità di concentrazione" etc. va tutto bene ma viene dopo, o subito dopo.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/06/2008 alle 12:45
A ben pensarci, l'agilità è stata anche la causa della sua sconfitta in volata al Lombardia dello scorso anno.
Partì talmente morbido che Cunego lo superò a velocità doppia e non lo prese più.

 

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Livello Liegi-Bastogne-Liegi




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  postato il 08/06/2008 alle 14:41
Sia gare a tappe che classiche.
Non ho votato perché manca una terza opzione: entrambe.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/06/2008 alle 14:44
al Giro di Lombardia dell'anno scorso io penso che abbia avuto un pò di paura del venticello contrario e abbia iniziato lo sprint con due denti in meno del dovuto. Un errore di inesperienza, ma la forza mi pare che ce l'abbia. Riguardo alla tappa di Tirano, ne sparo una, potrebbe anche non essere, lui non lo ammetterà mai, ma la cosa andrebbe a rinforzare la tesi espressa da prof nell'altro 3d, riguardo al fatto che in fondo sia un timido. Perchè all'inizio della discesa dell'Aprica, quando erano via solo in due, lui si è lasciato sfilare all'ultimo, dico ultimo posto del gruppetto. E' logico che da quella posizione non avrebbe mai potuto chiudere su eventuali allunghi, anzi davanti c'erano Contador e Colom che hanno logicamente fatto il "buco" al primo allungo, così se ne andava anche il terzo abbuono... potrebbe anche essere che pensava di non poter affatto difendere la maglia per 4" il giorno dopo a cronometro, e piuttosto che partire con la prevedibile pressione che gli sarebbe piombata addosso e perdere il Giro all'ultima tappa, si è defilato e ha quasi sperato che gli portassero via l'abbuono. Ha preferito affronare la crono senza aver nulla da perdere.E' solo un'ipotesi di natura "psicologica", che metterebbe in evidenza una debolezza del personaggio, può darsi che sia del tutto sballata. Me lo fa pensare soltanto quella stranissima posizione infondo al gruppetto...

Per quanto riguarda strettamente l'argomento del 3d, corridore da GT tutta la vita... deve allenarsi sulle salite lunghe, a cronometro non so se potrà mai fare molto meglio, in salita è già al top ora che ha 24 anni, di solito a 30 nei tapponi si va ancora più forte...
E poi preparando il Giro si possono tranquillamente fare le corse sulle Ardenne (magari si ha un pò di esplosività in meno, ma alla distanza si viene fuori ugualmente), uscendo dal Tour fare bene a San Sebastian e escendo dalla Vuelta, Mondiale e Lombardia, senza nessuna preparazine specifica per quelle corse.
Il viceversa invece è molto più difficile, perchè se uno punta deciso alle Ardenne non deve fare salite lunghe in allenamento e poi è complicato mantenere la condizione ottimale fino all'ultima settimana del Giro. E per il corridore che punta alle grandi classiche di inizio e fine anno il Tour è del tutto fuori stagione. Riccò dovrebbe rinunciare al Tour per preparare, poniamo, la Sanremo dove si riesce fare selezione sul Poggio una volta ogni cinque anni quando si verificano particolarissime condizioni meteo o scendono le frane sull'Aurelia?

 
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Livello Gianni Bugno




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  postato il 08/06/2008 alle 19:43
Quoto in pieno Elisa..e aggiungo che basterebbe un po' piu' di compostezza e aerodinamicita' in sella per perdere un po' meno nelle Crono..Senza per questo dover ricorrere per forza ad allenamenti da passista.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 08/06/2008 alle 21:34
Credo che Riccò sarà il principale protagonista dei prossimi Giri d'Italia.
Devono costruirgli una forte squadra intorno e deve prendere maggior confidenza con la crono, ma se continueranno a disegnare Giri smaccatamente favorevoli per gli scalatori non potrà non vincere.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 08/06/2008 alle 21:53
riccò me lo vedo come Simoni sempre protagonista in Italia al giro....al tour difficilmente otterrà grossissimi risultati...emgari rispetto a gibo riuscirà a ottenere molti risultati nelle classiche..

 

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30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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  postato il 08/06/2008 alle 22:37
Non esiste piu il corridore da classiche o da giri, uno come Riccò puo far bene in entrambi

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/02/2009 alle 22:47
ecco alcuni commenti sulla presenza di richie rich all' ultima gf laigueglia, riportati dal forum www.bdc-forum.it :
"Un'altra cosa sulla GF di ieri, nel gruppo subito dietro la fuga ha pedalato quasi tutta la corsa riccardo riccò insieme ad un suo amico dilettante (che si è messo a tirare senza numero...), al solito non ha potuto esimersi dal fare il cretino becerando e facendo finta di essere a tutta su una salita, non è cambiato nulla da come era 4-5 anni fa... poverino..."

"No, non faceva fatica sul serio, dicamo che un paio di volte si è messo a dire qualcosa sul fatto che fosse a tutta ridendo e in maniera srafottente (premetto che o per principio ce l'ho con riccò fin da quando era under, quindi magari sono io che sono prevenuto)... In effetti c'erano diversi senza numero (Riccò però era l'unico anche senza casco) e la cosa penso capiti abbastanza spesso alle GF, la cosa che mi è piaciuta un pò di meno ..."

un mio amico che era presente in quel gruppo, ragazzo sobrio dii cui mi fido, mi ha detto che riccò a capo mele ha girato e se ne ha andato e che comunque ha avuto un comportamento fastidioso e poco intelligente.
si divertiva a prendere per il culo gente che cercava di fare al meglio la sua corsa, nel limite delle proprie possibilità,che nel caso di un gruppo tra i migliori di una gf sono comunque notevoli e al di sopra della media
il livello comunque non è rilevante, per me in bici è rilevante il rispetto per chi fa comunque fatica..

quindi , tanto per accendere qualche polemica fine a se' stessa, direi che per capire perchè il personaggio è detestato da molti non bisogna fare fatica.
sarà anche un ragazzo d'oro in privato, ma nelle uscite pubbliche continua a comportarsi come l' ho visto fare da under, con arroganza e inutile presupponenza.
non è che bisogna sempre per forza essere spiritosi.
inoltre , nella sua posizione, in bici , cercherei di non essere spiritoso con chi non conosco.
sarà anche un vescovo, ma basso ha reagito in modo diverso alla squalifica.


ciao

mestatore

ps; che i mods spostino dove ritengono

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 11/02/2009 alle 08:56
1) non capisco perchè un vescovo dovrebbe reagire male alla squalifica o dovrebbe comportarsi male... abbiamo gente che uccide per fame e malattie indotte i disperati dimenticati da tutti nel terzo mondo (ma in modo meno evidente anche da noi) - giusto perchè nel mondo siamo troppe bocche da sfamare - o indirettamente attraverso associazioni a delinquere e ce la prendiamo con i vescovi...(chiuso OT);
2) da che pulpito viene la predica! non mi riferisco a mestatore che ha riportato la cosa, ma agli "amatori" del primo gruppetto della gf. Vogliamo parlare della gentilezza media di queste persone quando le si incontra per strada in allenamento? a momenti ti devi scusare che gli ingombri la strada e devono superarti, sembrano tutti vincitori mancati del Tour. Nemmeno con il gentil sesso (a meno che tu sia una top model che va in bici) ... un mio amico ha fatto la stessa gf domenica, erano circa 1200-1300 metri di dislivello con due salite medie e tante curve in discesa, all'arrivo il contakm. segnava 32,5 di media: calcolando che quest'anno dovunque ha fatto un inverno freddissimo, piovoso e nevoso dovrebbe essere un gran risultato...invece... oltre la 500esima posizione. Il gruppetto di Riccò ha viaggiato ai 38 di media il 7 di febbraio con l'inverno che ha fatto e con un percorso non piatto...
3)effettivamente Riccò queste "uscite" che aumentano la sua impopolarità potrebbe risparmiarsele

 

[Modificato il 11/02/2009 alle 09:10 by elisamorbidona]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2009 alle 13:14
Premetto che Riccò non mi è mai piaciuto, al di là della questione doping.
Il ragazzo dopo lo scandalo che l'ha coinvolto quest'estate sembrava che si fosse calmato un pochettino, ma evidentemente la sua indole questa è e questa rimane.. Ma se prima della vicenda-doping in tanti giustificavano le sue continue sparate spavalde e irrispettose nei confronti dei colleghi, penso che quando la squalifica terminerà se il suo modo di relazionarsi continuerà ad essere lo stesso inizierà a trovare molti più ostacoli.
A mio modo di vedere avrà già seri problemi a trovare una grande squadra pronta a rischiare su di lui.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/02/2009 alle 13:27
Originariamente inviato da Bartoli

Non esiste piu il corridore da classiche o da giri, uno come Riccò puo far bene in entrambi


Io la penso in maniera diametralmente opposta. Negli ultimi anni la specializzazione si è a dir poco esasperata e la scelta di pochi obiettivi stagionali e mirati, porta i corridori a scegliere se puntare su corse in linea o corse a tappe. Di corridori che nello stesso anno hanno vinto un grande giro e un corsa in linea sono molto pochi, Cunego, Di Luca ma per loro è stato evidente (non si offenda nessuno) che hanno vinto grandi giri senza grossi specialisti. Altri non mi vengono in mente ma credo che siano pochi altri.
Riccò ha le doti per primeggiare all'amstel, freccia, liegi, lombardia, per queste gare ci sono avversari notevoli, quindi secondo me farebbe meglio a puntare al giro e vuelta dove gli scalatori puri hanno più possibilità di vincere perchè i percorsi sono più adatti. Dopo tutto non c'è paragone fra la visibilità che può avere uno scalatore italiano che fa terzo al giro rispetto a un eventuale vittoria di Riccò ad una Liegi.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 11/02/2009 alle 13:48
non siamo troppe bocche da sfamare. E' che alcuni hanno un cucchiaio molto grosso, mentre altre non ce l'hanno nemmeno. A meno di non resuscitare l'ultra-reazionario Malthus.chiuso Ot.

E poi: perche spari nel mucchio? E se avesse preso per il culo l'amatore che pedala con le gambe larghe, che usa shimano 105 ed il ha casco storto che vuole fare la granfondo solo per divertirsi e stare con gli amici?

Che vuoi dimostrare con la media? A 17 anni alla prima gara a marzo abbiamo fatto 44 di media. Significa che eravamo tutti drogati?
Cos'è, spariamo sul doping a corrente alternata?

Però vedo che adesso Riccò è diventato pure il giustiziere antiamatori praticani ed arroganti. uau!
Tempo fa girava un bellissimo post, non mi ricordo di chi, che mostrava come ogni cosa facesse Riccardo , c'era gente pronta a sbraitare che fosse quella giusta. Ecco, continuiamo cosi.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 11/02/2009 alle 14:02
hai ragione ho sparato nel mucchio, però dubito molto che il cicloamatore che descrivi tu che pedala con il cancello e che si allena due volte alla settimana si trovi a fare quel percorso ai 38 di media, ma nemmeno ai 30, a meno che appunto sia un vincitore mancato di Tour de France.
Per il resto parlo solo ed esclusivamente per esperienza personale, di quando andavo in bici pure io.

aggiungo: uno juniores è uno che (se va a anche a scuola) al massimo ha il ciclismo come seconda attività, non mi stupisco affatto dei 44 di media a marzo (come era il percorso, c'erano due salite da 7-10 km. e discese tortuose?), ma se permetti non dico i 38 ma i 35 di media su quel percorso da parte di 500 "amatori" a febbraio di un anno dove chi è stato fortunato ha potuto pedalare uno-due giorni alla settimana con temperatura comunque prossima allo 0, sono decisamente troppo.
Non volevo minimamente alludere al doping, ma solo ad una esasperazione delle cose che forse Riccò nella sua antipatia ha involontariamente evidenziato.

(Mi sembra un pò iniquo questo fenomeno: i professionisti hanno controlli 365 giorni all'anno e bisogna dire che comunque il doping è sempre più avanti e loro sono pieni fino all'orlo ecc.ecc., invece guai a fare insinuazioni sulle corse amatoriali, dove il controllo praticamente non esiste, ma c'è sempre più gente che va forte come tra i prof.)

 

[Modificato il 11/02/2009 alle 15:08 by elisamorbidona]

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  postato il 11/02/2009 alle 20:42
Originariamente inviato da pacho
E se avesse preso per il culo l'amatore che pedala con le gambe larghe, che usa shimano 105 ed il ha casco storto che vuole fare la granfondo solo per divertirsi e stare con gli amici?


non capisco, un amatore "sfigato" merita di essere preso per il culo?
io che voglio "solo" divertirmi con gli amici merito di essere preso
per il culo ?

E lui invece non merita di essere additato come un baro disonesto ?

mah, che continui pure a prenderci per i fondelli ma poi
non si stupisca se non ci inteneriamo alle sue (false) lacrime
quando lo beccano con le mani nella marmellata....

 

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  postato il 11/02/2009 alle 22:35
Pedalando, ho detto l'esatto contrario!!
l'intervento che mi ha preceduto ha sostenuto che in fin dei conti, gli amatori meritano di essere di presi per il culo, in quanto arroganti e drogati (non son per niente d'accordo, ed infatti nel punto 3 l'ho fatto presente).

Descrivendo l'amatore "fantozziano" ho detto, (ho riletto il post e si capisce abbastanza chiaramente) che non è corretto generalizzare dato che le gran fondo non sono partecipate solo dagli amatori-professionisti ma anche da (molta) gente che ha voglia di divertirsi e passare del tempo con gli amici e con la sua bici. E prendere in giro questi amatori, che per me sono il bello del ciclismo, è un'ulteriore (patetica) aggravante.

salud.

 
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  postato il 12/02/2009 alle 14:06
Pacho,
la mia critica era rivolta all'atteggiamento del Cobra
non certo alla tua frase ironica.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/02/2009 alle 15:16
l'atteggiamento antipatico rimane, ma Riccò non stava affatto pedalando accanto al tipo di ciclista a cui ti riferivi tu. Stava nel primo (o forse secondo) gruppetto che ha finito la gf ai 38 km/h di media con 1300 metri di dislivello, cioè con "cicloamatori" che pedalano più o meno come i prof. e dispongono di mezzi forse anche più all'avanguardia.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/02/2009 alle 15:32
Originariamente inviato da elisamorbidona

l'atteggiamento antipatico rimane, ma Riccò non stava affatto pedalando accanto al tipo di ciclista a cui ti riferivi tu. Stava nel primo (o forse secondo) gruppetto che ha finito la gf ai 38 km/h di media con 1300 metri di dislivello, cioè con "cicloamatori" che pedalano più o meno come i prof. e dispongono di mezzi forse anche più all'avanguardia.


Elisa, rivoltare la frittata (come faceva l'avvocato Messina nella cara imitazione di Fiorello) non cambia granchè.
Riccò continua a dimostrare di essere tanto grande come atleta quanto piccolo come uomo. E questo non lo farà MAI diventare un fuoriclasse amato e apprezzato dal pubblico.
Farà la fine di Visentini o peggio, dato che Visentini per quanto fosse poco diplomatico non ha mai dato soddisfazioni ai suoi detrattori.

 

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