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Non hai fatto il login | Login Pagina principale > Dite la vostra sul ciclismo! > Maertens ha detto: Pozzato come De Vlaeminck, siete d'accordo?
Sondaggio: Maertens ha detto: Pozzato come De Vlaeminck, siete d'accordo?
1) sì, anche se ne deve fare di strada Pozzato....
2) No, parliamo di due atleti dalle caratteristiche assolutamente diverse;
3)Si, è veloce come Roger;

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Autore: Oggetto: Maertens ha detto: Pozzato come De Vlaeminck, siete d'accordo?

Livello Tour




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  postato il 06/03/2007 alle 20:06
Nel ciclismo, come negli altri sport, è bello ogni tanto fare raffronti, accostamenti, sia pure tra atleti appartenenti ad epoche diverse. Ma anche questi risvolti fanno bene, secondo me, a questo sport bellissimo, e fanno ulteriormente avvicinare gli appassionati. Dunque, era assolutamente logico che la grande, attesa vittoria di Pippo Pozzato ad una delle più grandi classiche del calendario internazionale, la Het Volk, scatenasse paragoni con chi, del passato, ha costruito sul pavè belga le proprie fortune. De Wlaemink- Pozzato, un paragone apparso stamane sulla gazzetta sport che sicuramente farà discutere e farà piacere a Pozzato. Certo, Pozzato ne deve vincere di corse per poter essere paragonato, soprattutto sul piano dei risultati, ad un'atleta che ha fatto la storia del ciclismo; tuttavia la velocità, la potenza sul passo, l'abilità nel destreggiarsi sull'infido pavè, possono accomunare i due campioni......

 

[Modificato il 07/03/2007 alle 12:13 by Admin]


 
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  postato il 06/03/2007 alle 20:28
de vlaeminck secondo me era nettamente più veloce, per il resto ci può anche stare.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/03/2007 alle 22:56
magari!
Maertens non era proprio amico di Roger..... Pozzato potrebbe baciarsi entrambi tutti e tre i gomiti....
Roger era più resistente, più veloce, più potente.... L'astuzia di Pozzato lo ricorda. ed una certa freddezza nei finali.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/03/2007 alle 23:17
Questi confronti hanno senso solo a fine carriera.

 

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nino58

 
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  postato il 06/03/2007 alle 23:19
Magari ne riparliamo tra 4 Roubaix!

Scherzi a parte, ci sono diversi punti in comune però credo che sia semrpe difficile fare paragoni tra corridori di epoche diverse.
Devo dire però che Pozzato mi ha sopreso per la amturità che ha raggiunto nell'ultimo anno, è molto più lucido e concreto nei finali, all'Het Volk ad esempio, ha lasciat che fosse Boonen (non un pivellino qualunque) a spremersi per ricucire su Nuyens per poi partire in contropiede, ottima azione per astuzia e forza atletica!

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/03/2007 alle 23:35
ma de che!
Pozzato sta a De Vlaeminck come Basso sta a Coppi e Cunego sta a Bartali.

 

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  postato il 06/03/2007 alle 23:49
ora come ora Pozzato se lo sogna DeVlaemink

 

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Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 07/03/2007 alle 10:18
Maertens era magnifico corridore. Queste affermazioni non dovrebbe proprio farle: meglio sarebbe per lui che ci lasciasse con il ricordo delle sue imprese.

 

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  postato il 07/03/2007 alle 10:28
Originariamente inviato da prof

Maertens era magnifico corridore. Queste affermazioni non dovrebbe proprio farle: meglio sarebbe per lui che ci lasciasse con il ricordo delle sue imprese.


Ho letto che in passato Freddy ha avuto problemi con la giustizia, magari è stato proprio per aver rilasciato dichiarazioni di questo tipo

 

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  postato il 07/03/2007 alle 11:20
ma nemmeno Bettini si puo paragonare a De Vlaeminck figuriamoci Pozzato

 

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Gianni



 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/03/2007 alle 11:24
Ma per piacere!
Sì, parliamone tra quattro Roubaix più tutto il resto. D&g e Monsieur Roubaix mi sembrano anche molto lontani come personalità e stili di vita...

PS: Bentornato a Casagrande!

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 07/03/2007 alle 13:18
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Originariamente inviato da prof

Maertens era magnifico corridore. Queste affermazioni non dovrebbe proprio farle: meglio sarebbe per lui che ci lasciasse con il ricordo delle sue imprese.


Ho letto che in passato Freddy ha avuto problemi con la giustizia, magari è stato proprio per aver rilasciato dichiarazioni di questo tipo


HaHaHa, magnifico, Wood.
E complimenti per la firma. Mi ha sempre fatto morire!!!

 

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Livello Tour




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  postato il 07/03/2007 alle 22:56
si..però non ci allarghiamo troppo!!!

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 10/03/2007 alle 01:38
Un paragone simile, si può giustificare solo nell'odio che Freddy ha sempre riservato a Roger....(tra l'altro, ricambiato...)
Non c'è un terreno sul quale insista similitudine legittima fra i due. Per chi ama l'astronomia, diciamo che si è voluto rendere vicini i diametri di Saturno (Roger) e della Terra (Pippo).
Un'altra ipotesi, comunque remota: Freddy Maertens, per solidarietà verso il quasi coetaneo Bernard Hinault, ha pensato di non lasciarlo troppo solo nell'arte di sparare le parole, sotto forma di caz.zate.
Morale finale, Wood, nella sua succinta disamina, merita un Nobel!

 

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  postato il 10/03/2007 alle 12:08
Piccola parentesi OT:
Se non ricordo male nel corso di una Roubaix De Vlaeminck offrì dei soldi ad un altro corridore per andare a riprendere Moser, suo compagno di squadra alla Sanson, si trattava proprio di Maertens o di qualcun'altro??

 

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Livello Gianni Bugno




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  postato il 10/03/2007 alle 13:54
Differenza : uno era uno zingaro, questo e' un fighetto..
Forse se seguira' le orme di Roger e non quelle di Visentini, potra' avvicinarsi al mitico..
Per ora , pur pedalando meglio, mi ricorda di piu' Pollentier...

 

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"Quel naso triste come una salita
Quegli occhi allegri da italiano in gita!"

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/03/2007 alle 21:27
A Maertens non sarebbe certo dispiaciuto avere Pozzato come avversario invece di De Vlaeminck.

 

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Livello Fausto Coppi
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  postato il 12/03/2007 alle 15:33
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Piccola parentesi OT:
Se non ricordo male nel corso di una Roubaix De Vlaeminck offrì dei soldi ad un altro corridore per andare a riprendere Moser, suo compagno di squadra alla Sanson, si trattava proprio di Maertens o di qualcun'altro??


Visto che non ti risponde nessuno, ci provo io.
L’edizione a cui fai riferimento è quella del 1978, la prima del terno di Moser. Sia Francesco che Roger correvano nella Sanson. De Vlaeminck aveva vinto la Sanremo, ed il trentino era predestinato a questo successo, come linea ideale a quanto aveva fatto vedere nelle precedenti edizioni della “classica delle pietre”. La corsa si dipanò come meglio non si poteva per gli uomini di Waldemaro Bartolozzi. Nella fuga che, da subito si dimostrò decisiva, erano rimasti in quattro davanti: i due massimi alfieri della Sanson e, con loro, Freddy Maertens (che aveva certo vinto qualche settimana prima l’Het Volk, ma era già in declino, per quella caduta al Mugello al Giro del ’77 nella quale rimediò la frattura di un polso che non ne voleva sapere di riassestarsi a livelli ottimali) e Jan Raas (già vincitore tre settimane prima dell’Amstel Gold Race, non ancora Raas…). Per Roger e Francesco si trattava di due compagni d’avventura scomodi per bravura e potenzialità, ma “raggirabili” per due motivi essenziali: da una parte, con importanza minore, la loro relativa leggerezza che non eleggeva la Roubaix come la classica più adatta ai loro mezzi (anche se poi quattro anni dopo l’olandese la vincerà) e, dall’altra, nella poca disponibilità di entrambi, a lavorare col rischio di favorire un avversario. Quando Moser partì, come da logico copione, non ricordo se proprio sul Carrefour de l’arbre o nel tratto di pavé precedente, Maertens e Raas si guardarono in faccia troppo per non dare ad un grande passista come Moser un vantaggio. Il loro inseguimento non si dipanò convinto e credo che l’eventuale offerta di quattrini fatta da Roger verso Freddy, sia una delle tante panzane raccontate al fine di mantenere alta la loro rivalità. Oddio, lo sanno solo loro cosa è successo, ma De Vlaeminck era ben consapevole che il Maertens che gli correva a fianco, non aveva più la forza e la volontà per spremersi in un inseguimento e poi c’era il già furbo come un gatto Jan Raas da doversi, a sua volta, portare a consiglio. Tra l’altro, strutturalmente, Roger, non era il tipo che poteva lasciarsi andare ad una così cospicua elargizione di quattrini…. Secondo me, invece, considerando il carattere del gitano di Eecklo che non sopportava Freddy l’unico che sapeva in possesso di qualità atletiche anche superiori alle sue, ma con una fragilità caratteriale che ne poteva limare assai gli aloni fisici e che vedeva Raas come un furbo sparagnino dietro le lenti da miope, è probabile abbia esternato un’altra frase assai sincronica al suo personaggio: “Andate voi a prenderlo, se ne siete capaci, e ci credo poco, tanto poi vi batto in volata!” Una provocazione che, magari stuzzicando l’orgoglio dei due, poteva pure essergli utile e che poi l’accesa rivalità di Freddy, abbia saputo trasformare l’episodio, in uno dei suoi diversi “racconti oscuri”, ci sta. Resta il fatto che Maertens, era davvero un fuoriclasse di portata storica, ma era altrettanto debole di fronte al bisogno di rimpinguare il portafogli, reso sottile da quei “tutori” onnivori a cui si era ingenuamente affidato. Sia chiaro, pur nel computo dei due aspetti, Freddy è stato un grande tale, da spingermi alle risate di fronte alle pretese di quei sempre troppi, nell’osservatorio, che ingigantiscono figure odierne o non lontane, magari coi raffronti dell’età, ma assai distanti dai valori delle due orecchie a sventola più popolari dopo quelle di Marco. Il belga meriterebbe un approfondimento con tanto di inchino, ma adesso non ne ho voglia e poi interesserebbe a pochissimi.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/03/2007 alle 19:17
Maertens, per un biennio, 76 e 77, ha fatto cose impressionanti. Alla vuelta, mancava vincesse anche la tombola.........
Ha vinto tantissimo in quantità, meno in qualità, anche per inimicizie importanti che aveva in gruppo.... Ma se era in giornata, per batterlo occorreva qualcosa di non umano. Come non dargli un cambio per 70 km, come DeVlaeminck fece al Fiandre, o che fosse colpito dai fulmini.
Ci pensate? oltre 50 vittorie all'anno........

 

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  postato il 12/03/2007 alle 19:24
Originariamente inviato da Morris
... Il belga meriterebbe un approfondimento con tanto di inchino, ma adesso non ne ho voglia e poi interesserebbe a pochissimi.


A me e a moltissimi altri utenti del forum assetati di storie di ciclismo interesserebbe eccome, così come è stato per il ritratto di Freddy sul tuo libro.
Chapeau Maestro!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/03/2007 alle 20:06
anch'io sarei curioso di leggere qualcosa su Maertens.
Anni fa ci fu qualcosa su un BS, in cui parlò di borracce "piombate" che gli diedero attacchi di dissenteria, di interi capitali patrimoniali dilapidati, del mondiale di Praga "venduto" da un azzurro che gli rivelò la strategia di corsa.....

....in poche parole, secondo me ce ne sarebbe da raccontare.
Chi meglio di te per farlo?

 
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  postato il 12/03/2007 alle 20:20
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

...del mondiale di Praga "venduto" da un azzurro che gli rivelò la strategia di corsa.....


Ricordo che Maertens accuso' della "soffiata" Palmiro Masciarelli il quale smentì l'accaduto, alla fine lo stesso Freddy ridimensionò il tutto dicendo che gli era stato detto solo che l'Italia avrebbe favorito Moser per eventuali fughe negli ultimi giri e Saronni per la volata, bella scoperta!
Alla fine Moser fece la volata per conto suo e finì 6° mentre Saronni si esibì in uno sprint poco convinto, con le mani alte sul manubrio, e finì secondo dietro il redivivo belga.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/03/2007 alle 20:23
eh, Franz, ma tiravo la volata al buon Morris!
 
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  postato il 12/03/2007 alle 20:26
Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

eh, Franz, ma tiravo la volata al buon Morris!


Io ho messo un altro po di carne a cuocere, quando vorrà, il nostro amico verrà a raccontarci tutto ciò che l'osservatorio ci tiene nascosto!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/03/2007 alle 21:48
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Originariamente inviato da Carrefour de l arbre

...del mondiale di Praga "venduto" da un azzurro che gli rivelò la strategia di corsa.....


Ricordo che Maertens accuso' della "soffiata" Palmiro Masciarelli il quale smentì l'accaduto, alla fine lo stesso Freddy ridimensionò il tutto dicendo che gli era stato detto solo che l'Italia avrebbe favorito Moser per eventuali fughe negli ultimi giri e Saronni per la volata, bella scoperta!
Alla fine Moser fece la volata per conto suo e finì 6° mentre Saronni si esibì in uno sprint poco convinto, con le mani alte sul manubrio, e finì secondo dietro il redivivo belga.


dopo la smentita di Masciarelli, il belga cambiò versione e disse che era stato Torelli a rivelargli la tattica: la quale consisteva nel correre tutti per Saronni all'ultimo giro.
La sapevo anch'io che seguivo la gara in tv, e senza che nessuno mi avesse fatto alcuna soffiata.

 

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  postato il 12/03/2007 alle 22:11
Originariamente inviato da janjanssen

Maertens, per un biennio, 76 e 77, ha fatto cose impressionanti. Alla vuelta, mancava vincesse anche la tombola.........
Ha vinto tantissimo in quantità, meno in qualità, anche per inimicizie importanti che aveva in gruppo.... Ma se era in giornata, per batterlo occorreva qualcosa di non umano. Come non dargli un cambio per 70 km, come DeVlaeminck fece al Fiandre, o che fosse colpito dai fulmini.
Ci pensate? oltre 50 vittorie all'anno........


il Maertens antecedente alla caduta del Mugello era veramente qualcosa di extraterreste: 13 vittorie di tappa su 20 alla Vuelta (e naturalmente successo finale), 7 successi su 11 tappe al Giro (dove era secondo in classifica dietro a Moser).
Imbattibile in volata, era un big assoluto anche a cronometro e solo sulle lunghe salite pagava dazio: in più aveva al suo servizio una squadra formidabile, la Flandria Velda, che schierava tra gli altri Pollentier, Demeyer e Kelly.
Faceva notizia quando perdeva: il primo quotidiano sportivo che ho comprato, il Corriere dello Sport all'indomani del successo juventino nel campionato 1976-77, riportava in prima pagina il record di 51 punti della Juve, la vittoria di Gerulaitis agli Internazionali d'Italia (in finale su Zugarelli) e la notizia della sconfitta di Maertens nelle due semitappe al Giro, senza neanche citare chi aveva vinto.
Era molto attaccato al denaro: a mia memoria fu uno dei primi a riuscire a spuntare ingaggi veramente notevoli, e anche quando non era più il fuoriclasse del biennio 1976-1977 ottenne sempre cifre che molti suoi colleghi si sognavano.
La sua carriera praticamente finì al Mugello, nel Giro del 1977, quando saltò per aria dopo essersi toccato in volata con Van Linden e si ruppe il polso.
Da allora qualche sprazzo di classe, qualche altra vittoria importante (un paio di maglie verdi al Tour e il mondiale 1981, che Saronni gli servì su un piatto d'argento come neanche il miglior gregario del mondo sarebbe riuscito a fare), ma niente di neanche lontanamente paragonabile a quello che aveva fatto in precedenza.

 

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  postato il 12/03/2007 alle 22:31
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Piccola parentesi OT:
Se non ricordo male nel corso di una Roubaix De Vlaeminck offrì dei soldi ad un altro corridore per andare a riprendere Moser, suo compagno di squadra alla Sanson, si trattava proprio di Maertens o di qualcun'altro??


secondo me anche se Moser fosse stato ripreso, per De Vlaeminck non sarebbe cambiato granchè: in quella gara i due non partivano alla pari, sia perchè il belga aveva già vinto la Sanremo, sia perchè l'italiano era in maglia iridata e soprattutto perchè allo sponsor (Teofilo Sanson) avrebbe certamente fatto più piacere una vittoria italiana piuttosto che fiamminga.
De Vlaeminck avrebbe dovuto sperare in una foratura del trentino (e forse neanche in quel caso avrebbe potuto giocare le proprie carte) oppure in un improbabile arrivo in volata a 4: in qualunque altra situazione probabilmente Moser avrebbe potuto fare quel che voleva, mentre Roger avrebbe dovuto reggergli il sacco.
In definitiva, a mio parere, se anche Moser fosse stato ripreso avrebbe poi continuato ad attaccare fino alla fine, mentre il belga sarebbe stato costretto a fare lo stopper sugli altri due fino alla volata.

 

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  postato il 12/03/2007 alle 22:56
Caro Antonello, il Maertens del biennio 76-77, è stato il miglior velocista che io ricordi. E non aveva avversari facili. da Van Linden, un vero campione, all'accoppiata Brooklyn DeVlaeminck-Sercu (Roger quando tirava la volata a Patrick, tirava al secondo posto... e dopo i 200 km, Roger era un velocista fortissimo). Un vero rullo.
Ed andava a cronometro come un treno. Insomma, un campione con la C maiuscola. Mattocchio, arrogante, irrident, antipatico, ma fortissimo. Poi il Mugello. Una caduta paurosa ed un polso rotto, anzi, frantumato. Ed un campione, sparisce nella nebbia... Nell'81 era l'ombra di Maertens. Solo il litigio Saronni-Moser poteva consegnargli il mondiale. Anzi. Solo la furbata di Moser, che rifiutò il cambio a Baronchelli per non favorire Saronni, velocista principe del periodo.
Il miglior saronni contro il miglior Maertens in volata? In pianura, Maertens imbattibile. Con salitella o con strappetto, il Saronni di Goodwood era imbattibile.
Comunque erano velocisti meno monotoni di quelli di oggi, che sanno (mc Ewen a parte) arrivare solo di potenza.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/03/2007 alle 23:41
Originariamente inviato da janjanssen

Caro Antonello, il Maertens del biennio 76-77, è stato il miglior velocista che io ricordi.


la penso anch'io così: Cipollini è durato molto più a lungo, ma i picchi di Maertens non li ha raggiunti nessuno.

Nell'81 era l'ombra di Maertens. Solo il litigio Saronni-Moser poteva consegnargli il mondiale. Anzi. Solo la furbata di Moser, che rifiutò il cambio a Baronchelli per non favorire Saronni, velocista principe del periodo.


in realtà Moser fece ben poco, al di la di sprintare per conto proprio invece di tirare la volata a Saronni.
Fece tutto Saronni, che andò a riprendere Baronchelli quando questi aveva il mondiale in pugno, poi uscì troppo presto dalla scia dello stesso lanciando una volata lunghissima, e per finire sprintò con le mani alte sul manubrio prendendo molto più vento del necessario: tre regali che il belga si è ben guardato dal rifiutare.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/03/2007 alle 23:58
giusto un esempio per far capire il valore di Maertens in volata.
Al Tour del 1981 venne alla ribalta un giovane velocista svizzero, Urs Freuler, che negli anni a seguire avrebbe dominato sia gli sprint al Giro d'Italia (una quindicina di vittorie in totale, nell'epoca dei Saronni, dei Bontempi e dei Rosola) che i mondiali su pista con una decina di titoli iridati tra keirin e individuale a punti.
Freuler quell'anno non era certo al top delle sue potenzialità, che si sarebbero manifestate pienamente solo qualche anno più tardi, ma anche Maertens era abbastanza lontano dai livelli del 1977: ebbene non ci fu storia, 5-1 per il fiammingo

 

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  postato il 13/03/2007 alle 01:05
Originariamente inviato da W00DST0CK76

Originariamente inviato da Morris
... Il belga meriterebbe un approfondimento con tanto di inchino, ma adesso non ne ho voglia e poi interesserebbe a pochissimi.


A me e a moltissimi altri utenti del forum assetati di storie di ciclismo interesserebbe eccome, così come è stato per il ritratto di Freddy sul tuo libro.
Chapeau Maestro!

Mi associo anch'io: Maertens è uno di coloro di cui mi piacerebbe ascoltare qualcosa.Il biennio 1976-1977 fu un qualcosa di incredibile in termini di vittorie.

 
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