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Autore: Oggetto: «Uci, sbagli» - intervista a Renato Di Rocco

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Utente del mese Gennaio 2009




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  postato il 05/01/2007 alle 00:54
Cara Michela,
io non faccio una classifica fra chi ha subito un'ingiustizia.
Non ci riesco proprio

Se a scuola una classe prende una nota che fa abbassare a tutti
la votazione di un punto, ha subito di piu' un'ingiustizia
quello bravo che passa dall'8 al 7 o il povero cristo che
faticosamente aveva strappato un 6 e si ritrova un 5 ?
Per me e' difficile pesare ma approvo la linea Di Rocco
indipendentemente da chi ne trarra' piu' vantaggi (purche'
non sia l'UCI).

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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  postato il 05/01/2007 alle 02:39
Originariamente inviato da prof

Mio caro Monsieur Duchamp,

debbo dire che quando ho visto l'introibo ho bellamente saltato tutta la tua intervista a Di Rocco.


Touché.
Proverò a migliorare gli introibi, ma per fortuna che qualcosa ancora la sbaglio, sennò Grassi a che sarebbe servito?

Lo debbo a Claudio ed alla polemica che ne è seguita se mi sono preso la briga di leggere l'intervista; sempre però saltando l'introibo. Diamo a Claudio quel che è di Claudio, che Dio ce lo preservi.


Accidenti, prof!
Salti a piè pari un'intervista solo perché non ti piace l'introibo? Guarda che tutte le interviste di Cicloweb.it hanno un introibo (forse era un complimento per tutti gli introibi precedenti a Di Rocco?)...

A parte l'introibo, dicevo, l'intervista è ottima e, checchè altri ne pensi, sono convinto che Di Rocco te l'abbia concessa perchè Cicloweb, sul caso Basso, ha fin da subito assunto una posizione fuori dal coro. Per capirci, non come quella del poco valoroso Prodo. Onore a Di Rocco fuori dal 'mainstream'.


Ma sai prof, era la prima volta che parlavo con Di Rocco, probabilmente mentre chiacchieravamo neanche ha collegato il mio volto e la chiacchierata a Cicloweb.it; in fondo ero accreditato alla cerimonia della mattinata, e l'accredito testimoniava una mia attinenza al ciclismo. L'intervista me l'ha concessa e basta, così come l'ha concessa ad altre testate, coro o non-coro.

Conclusione con morale: resta fuori dal coro, caro Duchamp, ed evita gli introibo in futuro, se puoi e se vuoi.


Gli introibi restano finché il direttore li chiede, ma comunque non riesco a capire dove mi sarei "accorato".
E comunque se il coro intona le note giuste, ci si può anche stare nel coro, non è che bisogna essere per forza bastian contrari per alimentarsi l'ego, l'autostima e la considerazione.
La personalità si manifesta con un parere, non necessariamente con il disaccordo.

Ricambio l'abbraccio,
Mario.

P.S.: L'accostamento con Duchamp è solo per questioni di francofonia o celava un messaggio recondito che non ho colto?

 

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 05/01/2007 alle 03:03
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Ma sai prof, era la prima volta che parlavo con Di Rocco, probabilmente mentre chiacchieravamo neanche ha collegato il mio volto e la chiacchierata a Cicloweb.it; in fondo ero accreditato alla cerimonia della mattinata, e l'accredito testimoniava una mia attinenza al ciclismo. L'intervista me l'ha concessa e basta, così come l'ha concessa ad altre testate, coro o non-coro.


Scusa Mario, ma stai dicendo che sei partito con l'intervista senza neanche presentarti e senza dirgli per chi scrivi?
Avrai detto "Mario Casaldi, per cicloweb.it"... o no?
Perchè se non l'hai detto e lui ti ha concesso l'intervista lo stesso, vorrebbe dire che il ciclismo italiano è in mano a uno che neanche si preoccupa di sapere con chi sta parlando. Sfido io che ha problemi di comunicazione con l'Uci...

 

[Modificato il 05/01/2007 alle 03:15 by ]

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"I giovani devono credere in noi. Già da qualche anno l’ambiente è migliorato. E se continuiamo a crederci... Bisogna lanciare il messaggio, dobbiamo far capire che abbiamo voglia di cambiare" Damiano Cunego

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  postato il 05/01/2007 alle 03:08
No, gli ho detto che ero Paperon de' Paperoni.

Ma certo che mi sono qualificato, mica agisco in incognito.
Quello che voglio dire è che difficilmente Di Rocco ha collegato in 3 nanosecondi il mio volto e Cicloweb.it al "fuori dal coro" di cui parlava prof.

 

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 05/01/2007 alle 03:13
Originariamente inviato da Monsieur 40%

No, gli ho detto che ero Paperon de' Paperoni.

Ma certo che mi sono qualificato, mica agisco in incognito.
Quello che voglio dire è che difficilmente Di Rocco ha collegato in 3 nanosecondi il mio volto e Cicloweb.it al "fuori dal coro" di cui parlava prof.


Ma dai che l'ha fatto sicuramente. Ormai è prassi comune preparare le rassegne stampa anche dei siti internet e Di Rocco sicuramente se le legge tutti i giorni e quindi conosce le posizioni dei media. Voi compresi.

 

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  postato il 05/01/2007 alle 03:22
Quindi tutti coloro a cui Di Rocco ha rilasciato un'intervista quella mattina sono stati "prescelti" per il fatto di essere fuori dal coro?

Ipotesi interessante, che ritengo però surreale.

Anche perché cosa avrebbe potuto rispondere Di Rocco?
"No, scusate, non rilascio interviste"? Avrebbe dovuto rilasciarla a nessuno.
"No, scusate, non rilascio interviste a chi non s'è mostrato fuori dal coro"? Di Rocco mica è scemo.

Ovvio che Di Rocco abbia chiacchierato (per tanti o pochi minuti) con tutti i giornalisti accreditati che gli hanno rivolto delle domande.

 

[Modificato il 05/01/2007 alle 03:26 by Monsieur 40%]

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 05/01/2007 alle 09:00
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Ovvio che Di Rocco abbia chiacchierato (per tanti o pochi minuti) con tutti i giornalisti accreditati che gli hanno rivolto delle domande.


Bhè questo è da dimostrare. Purtroppo è prassi abbastanza diffusa quella di non parlare con i giornalisi ostili. Prodi, per lungo tempo, si è rifiutato di parlare con i giornalisti del tg4 e non so se abbia ripreso a farlo. Ma cmq non è questo il punto.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2007 alle 10:38
Capodacqua dal suo sito si lamenta del fatto di essere sul libro nero di quasi tutti i team manager che impongono ai loro ciclisti il divieto di parlare con lui. Uno di questi è Riis!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 05/01/2007 alle 11:38
Originariamente inviato da Monsieur 40%

[
Gli introibi restano finché il direttore li chiede, ma comunque non riesco a capire dove mi sarei "accorato".
E comunque se il coro intona le note giuste, ci si può anche stare nel coro, non è che bisogna essere per forza bastian contrari per alimentarsi l'ego, l'autostima e la considerazione.
La personalità si manifesta con un parere, non necessariamente con il disaccordo.

Ricambio l'abbraccio,
Mario.

P.S.: L'accostamento con Duchamp è solo per questioni di francofonia o celava un messaggio recondito che non ho colto?


No, per carità, era un gioco ed uno scherzo. Nel coro c'era Prodo quando parlava di macchia indelebile sulla carriera di Basso: vederlo citato come appassionato cultore di ciclismo mi ha procurato qualche mal di pancia, tutto li'. Pensando alla sua presunta cavalcata alla maratona delle dolomiti, con tempi che neanche il mio amico Roberto farebbe nonchè alle quattro ore impiegate nella maratona di non ricordo piu' dove, beh, insomma...vedi tu. Quando si ritiene che nel coro ci sia qualcuno che stecchi, secondo me è meglio dirlo e Prodo, secondo me, stecca e forte. Non c'entrano autostima, ego e quant'altro; c'entra il suo tentativo di accreditarsi presso il pubblico appassionato di ciclismo. Qualcuno può non gradire.

Duchamp si riferisce a Marcel Duchamp, l'autore dell'opera che sta nel tuo avatar, "ruota di bicicletta" per l'appunto. Artista del '900 un po' fuori dal coro, nella sua epoca almeno.

Ciao Mario,

Alberto

 

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(dalla poesia "Saluto e augurio" - "La nuova gioventu'" di P.P. Pasolini - Ediz. Einaudi)

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 05/01/2007 alle 11:45
Originariamente inviato da miky70

Mi sconcerta molto la discussione che fate su chi viene difeso di più e chi di meno.
Credo che sul discorso ematocrito, nessuno sia stato più danneggiato di Pantani, c'è forse qualcuno molto meno famoso che ha subito quello che ha subito il Pirata o di più? C'era qualcuno che aveva il diritto di essere tutelato di più di Pantani?
Io neanche ricordo quanti sono stati fermati per il livello troppo alto di ematocrito e per nessuno di questi i giornali hanno scritto insulti e i tribunali aperto processi.
O.P. ha riempito le pagine di giornali e quotidiani non certo per tutti i 58 corridori sospettati, ma per 2 di questi, che sono stati infangati, non parliamo di quanto sarà accaduto personalmente alle rispettive famiglie, poi, non credo sarà stato un bel periodo per nessuno di loro.
In queste situazioni a pagare sono quelli in cima e quindi sono quelli che vanno difesi maggiormente se la tutela dei loro diritti viene a mancare ingiustamente.
Insomma se voi siete sospettati di aver fatto qualcosa di male e i vostri vicini, i vostri amici e i vostri colleghi lo vengono a sapere, si verifica una serie di situazioni imbarazzanti e spiacevoli che si ripercuotono sulla vostra famiglia, e non è giusto.
Se a pagare un prezzo più alto sono i più famosi, io dico che è giusto cominciare ad occuparsi prima di loro, anche gli altri sucessivamente ne avranno beneficio di conseguenza.
Caruso non sarà mai in grado di vincere un Tour, Basso forse sì e cercare di togliergli il diritto di farlo quando è stato giudicato non colpevole, è uno strano modo di fare giustizia.
L'etica e la morale poi non sono sentiti allo stesso modo dalle persone, c'è chi ritiene più deboli quelli che non erano nessuno prima e nessuno restano adesso e chi quelli che hanno avuto tanto e perciò adesso hanno tanto da perdere.
Mi piacerebbe capire se quando esprimete opinioni sulle persone di questo forum o sui ciclisti, lo fate basandovi sullo stesso metro di giudizio che utilizzate per le questioni personali di tutti i giorni oppure siate spinti dall'impulso morboso di emulare un giustiziere o un inquisitore.
Perchè se siete tanto onesti con le vostre vite come lo siete con i vostri pensieri, tanto di cappello, io non ne sono capace, ragiono con la pancia e con il cuore, mai con la testa, se invece vi piace dedicare un momento a fare Dio, vorrei sapere se è una buona psico-terapia.


Cara Miky, inutile dire che sottoscrivo punto per punto. Mi sembrano considerazioni molto sensate ma, per chi è abituato a spaccare il capello in quattro, noi siamo solo un po' sempliciotti. Io almeno, meglio che parli per me.

Ciao cara.
Alberto

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 05/01/2007 alle 11:46
Cara Michela,

ho sempre apprezzato quello che scrivi. Ho sempre apprezzato anche il tuo modo di tifare Basso, perché l'ho sempre considerato un tifo "aperto", un tifo che non ti impedisce di analizzare criticamente le cose. In questa occasione però mi hai stupito, purtroppo in negativo.

E così, secondo te, nel ciclismo, come nella vita, sarebbero sempre i potenti che ci rimettono di più perché sono quelli che hanno di più da perdere? Che visione riduttiva!

Se all'operaio che ogni giorno parte dalla misera periferia in cui abita con una scalcagnata 500 qualcuno sfascia la macchina, il poveretto magari i soldi per comprarsene un'altra non li ha e a lavorare ci dovrà andare a piedi.
Se qualcuno sfascia la potente mercedes del proprietario della grande impresa presso la quale l'operaio di cui sopra lavora, é vero che costui, in termini assoluti, ci rimette di più, ma in pratica lui di mercedes se ne compra un'altra e la cosa finisce lì.

Sai, qui in Francia, qualche tempo fa, é stato messo alla berlina un potente: Bernard Tapie. Processi uno dopo l'altro, persecuzioni giudiziarie, ogni giorno sulla prima pagina dei giornali. Ci ha rimesso un sacco di soldi. Ebbene, alla fine della favola lui é sempre Bernard Tapie e non mi risulta che sia costretto a lavorare in fabbrica per sbarcare il lunario. Il ladro di polli che viene beccato non ha diritto all'onore della cronaca, né a difese da parte di grandi avvocati: viene sbattuto dentro e basta.

Per tornare al ciclismo, hai letto quanto ho scritto io? La maggior parte degli implicati nell'OP sono stati oggetto di ricatto da parte delle varie squadre che hanno proposto loro ingaggi da fame. O mangi questa minestra o salti da questa finestra...
Ecco, io trovo choccante e, per dirla tutta, anche un po' vergognoso, che in un sito come questo, dove scrive tutta gente che segue il ciclismo da vicino, nessuno se ne preoccupi. Tutti felici e contenti perché Basso ha trovato un contratto milionario e perché correrà con la squadra più forte del plotone. Preoccupati, quello sì, ma di sapere se al prossimo Tour ci sarà oppure no l'attesa sfida tra Basso e Ullrich. E gli altri? Che crepino, tanto sono pesci piccoli...

Parli delle famiglie, delle famiglie di Basso e Ullrich. Pensi forse che gli altri 56 una famiglia non ce l'abbiano? Pensi forse che gli altri non siano oggetto delle stesse occhiate di scherno? Pensi forse che i figli di costoro non siano presi in giro dai loro compagni: "Tuo papà é un dopato!"
E se non lo pensi, perché a te sta a cuore solo quello che sopportano le famiglie di Basso e Ullrich?

No, cara Michela, questa volta non ti seguo proprio.

Ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2007 alle 12:01
Originariamente inviato da Felice

Sai, qui in Francia, qualche tempo fa, é stato messo alla berlina un potente: Bernard Tapie. Processi uno dopo l'altro, persecuzioni giudiziarie, ogni giorno sulla prima pagina dei giornali. Ci ha rimesso un sacco di soldi. Ebbene, alla fine della favola lui é sempre Bernard Tapie e non mi risulta che sia costretto a lavorare in fabbrica per sbarcare il lunario.

Che tu sappia, Felice... Tapie fa ancora l'attore (riciclatosi come tale dopo lo scandalo Marsiglia-Valenciennes del 1993, per chi non masticasse calcio)?
Che tristezza di personaggio...

 

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  postato il 05/01/2007 alle 12:03
Però come attore non era malaccio.
 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 05/01/2007 alle 12:14
Originariamente inviato da Felice

Cara Michela,

ho sempre apprezzato quello che scrivi. Ho sempre apprezzato anche il tuo modo di tifare Basso, perché l'ho sempre considerato un tifo "aperto", un tifo che non ti impedisce di analizzare criticamente le cose. In questa occasione però mi hai stupito, purtroppo in negativo.

E così, secondo te, nel ciclismo, come nella vita, sarebbero sempre i potenti che ci rimettono di più perché sono quelli che hanno di più da perdere? Che visione riduttiva!

Se all'operaio che ogni giorno parte dalla misera periferia in cui abita con una scalcagnata 500 qualcuno sfascia la macchina, il poveretto magari i soldi per comprarsene un'altra non li ha e a lavorare ci dovrà andare a piedi.
Se qualcuno sfascia la potente mercedes del proprietario della grande impresa presso la quale l'operaio di cui sopra lavora, é vero che costui, in termini assoluti, ci rimette di più, ma in pratica lui di mercedes se ne compra un'altra e la cosa finisce lì.

Sai, qui in Francia, qualche tempo fa, é stato messo alla berlina un potente: Bernard Tapie. Processi uno dopo l'altro, persecuzioni giudiziarie, ogni giorno sulla prima pagina dei giornali. Ci ha rimesso un sacco di soldi. Ebbene, alla fine della favola lui é sempre Bernard Tapie e non mi risulta che sia costretto a lavorare in fabbrica per sbarcare il lunario. Il ladro di polli che viene beccato non ha diritto all'onore della cronaca, né a difese da parte di grandi avvocati: viene sbattuto dentro e basta.

Per tornare al ciclismo, hai letto quanto ho scritto io? La maggior parte degli implicati nell'OP sono stati oggetto di ricatto da parte delle varie squadre che hanno proposto loro ingaggi da fame. O mangi questa minestra o salti da questa finestra...
Ecco, io trovo choccante e, per dirla tutta, anche un po' vergognoso, che in un sito come questo, dove scrive tutta gente che segue il ciclismo da vicino, nessuno se ne preoccupi. Tutti felici e contenti perché Basso ha trovato un contratto milionario e perché correrà con la squadra più forte del plotone. Preoccupati, quello sì, ma di sapere se al prossimo Tour ci sarà oppure no l'attesa sfida tra Basso e Ullrich. E gli altri? Che crepino, tanto sono pesci piccoli...

Parli delle famiglie, delle famiglie di Basso e Ullrich. Pensi forse che gli altri 56 una famiglia non ce l'abbiano? Pensi forse che gli altri non siano oggetto delle stesse occhiate di scherno? Pensi forse che i figli di costoro non siano presi in giro dai loro compagni: "Tuo papà é un dopato!"
E se non lo pensi, perché a te sta a cuore solo quello che sopportano le famiglie di Basso e Ullrich?

No, cara Michela, questa volta non ti seguo proprio.

Ciao


Non ho ravvisato nulla di ciò nelle parole di Micaela. Nè nelle intenzioni: che i corridori siano vergognosamente sottopagati lo dico da tempo immemore. Che questa situazione di salari da fame sia il risultato della politica di dirigenti e team managers senza scrupoli è un altro dato di fatto. Che il protour abbia ulterormente accelerato questo stato delle cose dovrebbe ormai essere chiaro a tutti.

Infine, che OP si sia risolto, sempre allo stato delle cose, nel discredito fino ad ora gratuito gettato a piene mani SOLO su 58 corridori e sulle loro famiglie, mi sembra altra cosa fuori da ogni discussione.

Sei troppo intelligente, Felice, per metterti a fare della demagogia.

Ciao,
Alberto

 

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  postato il 05/01/2007 alle 13:16
Originariamente inviato da prof

Duchamp si riferisce a Marcel Duchamp, l'autore dell'opera che sta nel tuo avatar, "ruota di bicicletta" per l'appunto. Artista del '900 un po' fuori dal coro, nella sua epoca almeno.


Avevo trovato Duchamp su Wikipedia, ma non sapevo che fosse lui l'autore dell'opera che ho nell'avatar.
L'ho scelta più che altro perché mi rappresenta quasi al 99%: una ruota di bicicletta seduta su uno sgabello (anche se forse io sto più comodo ).

 

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  postato il 05/01/2007 alle 13:23
Originariamente inviato da Felice

Ecco, io trovo choccante e, per dirla tutta, anche un po' vergognoso, che in un sito come questo, dove scrive tutta gente che segue il ciclismo da vicino, nessuno se ne preoccupi.


Mi interessa soltanto precisare che siamo stati forse gli unici a seguire da vicino la vicenda di Scarponi, interpellando il suo procuratore richiedendo notizie sempre fresche sul marchigiano; ho sentito anche Michele, ma m'ha detto che il tempo delle interviste ancora non è maturo.

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 05/01/2007 alle 14:49
Originariamente inviato da marco83

Che tu sappia, Felice... Tapie fa ancora l'attore (riciclatosi come tale dopo lo scandalo Marsiglia-Valenciennes del 1993, per chi non masticasse calcio)?
Che tristezza di personaggio...


So che era apparso ad un certo momento in televisione, come presentatore/conduttore di una trasmissione, se ricordo bene. Con quale frequenza questo sia accaduto non saprei dirtelo, anche perché la televisione non la guardo praticamente mai.

Ciao

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 05/01/2007 alle 15:07
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Mi interessa soltanto precisare che siamo stati forse gli unici a seguire da vicino la vicenda di Scarponi, interpellando il suo procuratore richiedendo notizie sempre fresche sul marchigiano; ho sentito anche Michele, ma m'ha detto che il tempo delle interviste ancora non è maturo.


E' verissimo e sono ben contento di dartene/darvene atto.

Quello che a me premeva far notare erano due cose.

1) Che il dibattito che c'é stato nel forum di Cicloweb sull'OP é stato essenzialmente Basso-centrico. Se questo accade in un sito come questo é abbastanza ovvio che al grande pubblico (Spagna esclusa) al di fuori dei nomi di Basso e Ullrich non arrivi praticamente nulla. Questo spiega perché alla fine si abbia l'impressione che loro due siano oggetto di una persecuzione particolare mentre, in fin dei conti, sono trattati come gli altri.

2) Che spesso é meglio essere al centro dell'attenzione che venire dimenticati. Questo non é stato sicuramente vero nel caso di Pantani, per il quale essere al centro dell'attenzione ha significato essere bersagliato da un coro compatto di accuse e controaccuse. E' invece vero (a mio parere) nel caso di Basso, che ha avuto più difensori che accusatori e che si appresta a raccogliere (e con lui la Discovery) il ritorno di immagine del perseguitato redento.

Ciao

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 05/01/2007 alle 15:20
Caro Prof/Alberto,

sono assolutamente convinto che, nel contesto in cui si discuteva, sia il relativo l'importante piuttosto che l'assoluto.

Sono convinto, ad esempio, che se qualcuno mi sottraesse la metà del mio stipendio perturberebbe le mie condizioni di vita di gran lunga di più di quanto sarebbero perturbate quelle di Berlusconi se quel qualcuno sottraesse a lui la metà dei suoi introiti mensili.

Sono altresì convinto che se un tale scherzo fosse fatto ad un capofamiglia di una famiglia mono-reddito che guadagna lo SMIG (salario minimo garantito) la cosa sarebbe infinitamente peggiore che se fosse fatta a me, perché io, bene o male, tirerei avanti lo stesso, mentre lui sarebbe costretto ad andare a chiedere l'elemosina sul metro.

Può darsi che per te questa sia demagogia: per me non lo é.

Ciao

 
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Livello Rik Van Looy




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  postato il 05/01/2007 alle 15:23
Originariamente inviato da Felice

2) Che spesso é meglio essere al centro dell'attenzione che venire dimenticati. Questo non é stato sicuramente vero nel caso di Pantani, per il quale essere al centro dell'attenzione ha significato essere bersagliato da un coro compatto di accuse e controaccuse. E' invece vero (a mio parere) nel caso di Basso, che ha avuto più difensori che accusatori e che si appresta a raccogliere (e con lui la Discovery) il ritorno di immagine del perseguitato redento.

Ciao

Ciao


Su questo punto, a ripensarci bene sono daccordo, epoi,.... nulla di paragonabile quelo che ha subito Marco a quanto accaduto a Basso, che appunto alla fine ne esce molto più tutelato e davvero come vittima redenta, ma se quella di Basso la chiamiamo perseguitazione, come si può definire quello che ha passato Marco?
Accusato dai giornali, processato contro la legge e contro il parere della pubblica accusa, accusato senza prove, squalificato senza l'ombra di una prova, negandogli a lui che l'aveva chiesta la prova del DNA ( e mo la vogliono da tutti i corridori sti "elementi di materiale organico atti a galleggiare") E' vero, a Basso è stata negata la possibilità di correre un giro di Francia, che forse avrebbe vinto, a Marco hanno tolto la possibilità di fare tre giri di francia e gli hanno tolto un giro d'italia già vinto...... No non c'è nulla di nemmeno lontanamente paragonabile tra i due casi.

Però è pur vero Felice che nonstante tutto, è sempre meglio DI ROcco appunto, che Ceruti e questo per ovvi motivi che credo non debba nemmeno ricordare.

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 05/01/2007 alle 15:32
Originariamente inviato da Felice

Caro Prof/Alberto,

sono assolutamente convinto che, nel contesto in cui si discuteva, sia il relativo l'importante piuttosto che l'assoluto.

Sono convinto, ad esempio, che se qualcuno mi sottraesse la metà del mio stipendio perturberebbe le mie condizioni di vita di gran lunga di più di quanto sarebbero perturbate quelle di Berlusconi se quel qualcuno sottraesse a lui la metà dei suoi introiti mensili.

Sono altresì convinto che se un tale scherzo fosse fatto ad un capofamiglia di una famiglia mono-reddito che guadagna lo SMIG (salario minimo garantito) la cosa sarebbe infinitamente peggiore che se fosse fatta a me, perché io, bene o male, tirerei avanti lo stesso, mentre lui sarebbe costretto ad andare a chiedere l'elemosina sul metro.

Può darsi che per te questa sia demagogia: per me non lo é.

Ciao


Io dico che è una vergogna che i corridori guadagnino cosi' poco e tu mi rispondi che se qualcuno dimezza lo stipendio a te eè peggio che se lo dimezzasse a Berlusconi.

Beh, credo che parliamo due lingue differenti, ma me ne ero già accorto...Chiusa qui.

Ciao
Alberto

 

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  postato il 05/01/2007 alle 15:52
Originariamente inviato da Felice

Quello che a me premeva far notare erano due cose.

1) Che il dibattito che c'é stato nel forum di Cicloweb sull'OP é stato essenzialmente Basso-centrico. Se questo accade in un sito come questo é abbastanza ovvio che al grande pubblico (Spagna esclusa) al di fuori dei nomi di Basso e Ullrich non arrivi praticamente nulla. Questo spiega perché alla fine si abbia l'impressione che loro due siano oggetto di una persecuzione particolare mentre, in fin dei conti, sono trattati come gli altri.


Che Basso e Ullrich abbiano avuto un trattamento uguale a quello degli altri corridori è probabilmente vero (anche se non ne sarei così sicuro), ma che in relazione ad un'inchiesta un pò strampalata, con notizie a comando, anche questi due abbiano subito un vero e proprio agguato è altrettanto vero. O perlomeno, non si è applicato il principio della presunta innocenza: colpevoli, senza nessuno che si assumesse l'onere di giudicarli tali.

Originariamente inviato da Felice

2) Che spesso é meglio essere al centro dell'attenzione che venire dimenticati. Questo non é stato sicuramente vero nel caso di Pantani, per il quale essere al centro dell'attenzione ha significato essere bersagliato da un coro compatto di accuse e controaccuse. E' invece vero (a mio parere) nel caso di Basso, che ha avuto più difensori che accusatori e che si appresta a raccogliere (e con lui la Discovery) il ritorno di immagine del perseguitato redento.

Ciao


A me sembra che, mentre durante l'O.P. ci sia stato un fronte piuttosto compatto nel dfenderlo (anche se più che difendere Basso si ponevano seri e reali interrogativi sui metodi adottati per escluderlo), da quando ha firmato per la DSC questa compattezza si sia un pò sgretolata......pura e semplice sensazione, la mia.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 05/01/2007 alle 15:54
Originariamente inviato da prof

Io dico che è una vergogna che i corridori guadagnino cosi' poco e tu mi rispondi che se qualcuno dimezza lo stipendio a te eè peggio che se lo dimezzasse a Berlusconi.

Beh, credo che parliamo due lingue differenti, ma me ne ero già accorto...Chiusa qui.

Ciao
Alberto


Io ti dico che che Mancebo aveva un contratto da un milione di euro e che l'anno prossimo ne avrà uno da 40000 e tu mi rispondi che i ciclisti in generale guadagnano poco.

Più che parlare due lingue diverse, la mia impressione é che in quello che uno scrive tu legga solo quello che piace a te.

Chiusa lì anche da parte mia.

Ciao

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 05/01/2007 alle 15:55
Originariamente inviato da 53.11

Originariamente inviato da Felice

2) Che spesso é meglio essere al centro dell'attenzione che venire dimenticati. Questo non é stato sicuramente vero nel caso di Pantani, per il quale essere al centro dell'attenzione ha significato essere bersagliato da un coro compatto di accuse e controaccuse. E' invece vero (a mio parere) nel caso di Basso, che ha avuto più difensori che accusatori e che si appresta a raccogliere (e con lui la Discovery) il ritorno di immagine del perseguitato redento.

Ciao

Ciao


Su questo punto, a ripensarci bene sono daccordo, epoi,.... nulla di paragonabile quelo che ha subito Marco a quanto accaduto a Basso, che appunto alla fine ne esce molto più tutelato e davvero come vittima redenta, ma se quella di Basso la chiamiamo perseguitazione, come si può definire quello che ha passato Marco?
Accusato dai giornali, processato contro la legge e contro il parere della pubblica accusa, accusato senza prove, squalificato senza l'ombra di una prova, negandogli a lui che l'aveva chiesta la prova del DNA ( e mo la vogliono da tutti i corridori sti "elementi di materiale organico atti a galleggiare") E' vero, a Basso è stata negata la possibilità di correre un giro di Francia, che forse avrebbe vinto, a Marco hanno tolto la possibilità di fare tre giri di francia e gli hanno tolto un giro d'italia già vinto...... No non c'è nulla di nemmeno lontanamente paragonabile tra i due casi.

Però è pur vero Felice che nonstante tutto, è sempre meglio DI ROcco appunto, che Ceruti e questo per ovvi motivi che credo non debba nemmeno ricordare.


C'è però un fatto che, almeno a mio parere, andrebbe valutato piu' a fondo. Il caso Basso si è presentato dopo che la tragedia di Marco si era interamente compiuta e questo fa la differenza, nel senso che tante coscienze assopite si sono risvegliate. In tanti abbiamo avuto davanti agli occhi quei giorni in cui si consumava quel dramma terrificante e ci siamo detti basta, abbiamo già dato. Credo che Maria Rita/Donchisciotte abbia scritto cose bellissime su questo. Questo è ciò che vale per un sempliciotto come il sottoscritto.

Per il resto, qualcuno dice che Di Rocco sia un politico navigato (mi risulta che anche Ceruti lo fosse), di certo ha dimostrato una sensibilità molto piu' profonda dei suoi predecessori.

Ciao,
Alberto

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 05/01/2007 alle 16:08
Originariamente inviato da Reggio Emilia

... ma che in relazione ad un'inchiesta un pò strampalata, con notizie a comando, anche questi due abbiano subito un vero e proprio agguato è altrettanto vero. O perlomeno, non si è applicato il principio della presunta innocenza: colpevoli, senza nessuno che si assumesse l'onere di giudicarli tali.



Questo é un'altro discorso, di cui abbiamo già discusso in lungo e in largo in passato. Anche se ciascuno di noi si é espresso su questo punto in modo molto diverso, penso che si possa dire che siamo tutti d'accordo sul fatto che le cose si sono svolte in una maniera indecente.

Ciao

PS: sull' "agguato" non sono d'accordo, ma é meglio non rispolverare questo argomento...


 
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  postato il 05/01/2007 alle 16:13
Originariamente inviato da Felice

PS: sull' "agguato" non sono d'accordo, ma é meglio non rispolverare questo argomento...



lo cambio subito, e ti ringrazio per la segnalazione: ho scritto velocemente e senza troppo pensare alla terminologia.
Non è stato un agguato, è stato (è?) più semplicemente un volteggiamento di avvoltoi.

ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2007 alle 16:23
Risposta a Felice:

ho sempre apprezzato quello che scrivi. Ho sempre apprezzato anche il tuo modo di tifare Basso, perché l'ho sempre considerato un tifo "aperto", un tifo che non ti impedisce di analizzare criticamente le cose.

Intanto, grazie per questo
Se all'operaio che ogni giorno parte dalla misera periferia in cui abita con una scalcagnata 500 qualcuno sfascia la macchina, il poveretto magari i soldi per comprarsene un'altra non li ha e a lavorare ci dovrà andare a piedi.
Se qualcuno sfascia la potente mercedes del proprietario della grande impresa presso la quale l'operaio di cui sopra lavora, é vero che costui, in termini assoluti, ci rimette di più, ma in pratica lui di mercedes se ne compra un'altra e la cosa finisce lì.

Il mondo non è fatto solo di operai poveri che non arrivano alla fine del mese e titolari con i soldi che escono anche dalle orecchie, esistono lavoratori dipendenti che si fanno quasi tutti i week end fuori e titolari che non dormono la notte pensando come pagare la banca che non conferma più il fido e dalle loro scelte dipendono anche 20/30 famiglie.
Il mondo dello sport è uguale al mondo dello spettacolo, uno diventa famoso e di conseguenza è richiesto, desiderato, spiato e invidiato, tutto quello che lo riguarda non è più privato ma viene reso morbosamente pubblico.
Quando uno sportivo arriva a quei livelli ottiene moltissimi benefici, più l'opinione pubblica è interessata allo sportivo più i benefici aumentano di valore.
Di conseguenza più si è in alto più fa male quando si cade.
Per tornare al ciclismo, hai letto quanto ho scritto io? La maggior parte degli implicati nell'OP sono stati oggetto di ricatto da parte delle varie squadre che hanno proposto loro ingaggi da fame. O mangi questa minestra o salti da questa finestra...
Ecco, io trovo choccante e, per dirla tutta, anche un po' vergognoso, che in un sito come questo, dove scrive tutta gente che segue il ciclismo da vicino, nessuno se ne preoccupi. Tutti felici e contenti perché Basso ha trovato un contratto milionario e perché correrà con la squadra più forte del plotone. Preoccupati, quello sì, ma di sapere se al prossimo Tour ci sarà oppure no l'attesa sfida tra Basso e Ullrich. E gli altri? Che crepino, tanto sono pesci piccoli...

Credo di aver capito seguendo i giornali e le televisioni in questi anni, che solo portando alla ribalta i problemi dei personaggi più noti si riesce a conoscere aspetti della vita che neanche si sapeva esistessero.
Attori, cantanti, scrittori che hanno subito handicap e ne hanno parlato con la stampa, sono diventati i porta-bandiera di una parte di persone inermi e nascoste che soffre una condizione precaria e umile, costretti a vivere la propria malattia nell'ombra, spero che i mesi anomali di Basso e Ullrich siano almeno utili in questo, esattamente come tu precisi.
Parli delle famiglie, delle famiglie di Basso e Ullrich. Pensi forse che gli altri 56 una famiglia non ce l'abbiano? Pensi forse che gli altri non siano oggetto delle stesse occhiate di scherno? Pensi forse che i figli di costoro non siano presi in giro dai loro compagni: "Tuo papà é un dopato!"
E se non lo pensi, perché a te sta a cuore solo quello che sopportano le famiglie di Basso e Ullrich?

La situazione di Ivan Basso è certamente amplificata a causa del maggior successo che aveva a maggio rispetto ad esempio a Scarponi.
La delusione e l'amarezza dei familiari dei 58 corridori coinvolti per me è la stessa, ma il modo in cui viene percepita la notizia dagli estranei è ben diversa.
Credo che l'attenzione verso Basso sarà stata maggiore e di conseguenza sarà stato maggiore anche il peso che lui avvertiva.
Cercare di capire come un uomo nella sua condizione può vivere questo momento per me è necessario. Vedi ho putroppo una sensibilità troppo grande che mi spinge a cercare di vivere i momenti più intensi delle persone, pensa che non riuscivo a dormire pensando a come poteva aver vissuto Saddam gli ultimi terribili minuti!!!
Non ho mai dimenticato che c'erano altri corridori coinvolti, ma io preferisco Basso a qualunque altro ciclista, più per il suo carattere che per i suoi successi, ho avuto a cuore più la sua vicenda di quella degli altri, ma non penso che gli altri stessero bene, semplicemente ho pensato, "meno pressioni=meno problemi", i giornali poi parlavano di lui tutti i giorni e degli altri dicevano che erano stati prosciolti dalle rispettive federazioni, come avrei potuto sapere che subivano contratti da fame! Vorrei ad esempio, leggendo ciò che hai scritto, sapere se di Scarponi nessuno vuole parlare, oppure è lui stesso che evita di dare sue notizie?
Tapie è quello dell'Olimpique Marsiglia?
Purtroppo è colpa di questo mondo se i poveretti subiscono in silenzio e i potenti no.
Ora ti saluto, Felice, la pasta per la pizza sarà ormai stra-lievitata, c'ho messo un bel po' di tempo per costruire il mio pensiero per una degna risposta, ma nonostante questo temo ti risulterà insufficientemente chiara, meglio di così non so fare! Aveva ragione il mio prof, dovevo impegnarmi di più sui testi!!

 

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Michela
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2007 alle 17:25
Per me la situazione di Basso è migliore di quella deglia altri senza dubbio. E' normale che si parli più di uno che ha vinto il giro piuttosto che di uno che ha come massimo risultato un 4° posto al Lombardia.

Basso ora ha un contratto milionario con la Discovery e vedrai che a Maggio vincerà il giro, e tutti salteranno sul carro del vincitore, elogiando come sia tornato a trionfare nonostante le avversità. E lo inviteranno al Tour perchè la Discovery è molto influente.

Carlos Garcia Quesada (4° alla vuelta 2005) invece è tuttora senza squadra, e se gli va bene troverà un ingaggio da quattro soldi con una professional di secondo piano. Come ha già fatto Mancebo, che invece di Ivan il Tour non lo farà quasi di certo (non credo proprio che invitino la Relax).

 
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  postato il 05/01/2007 alle 17:29
Originariamente inviato da Lopi

Carlos Garcia Quesada (4° alla vuelta 2005) invece è tuttora senza squadra[...]


Pare invece che Carlos sia registrato all'Uci per la stagione 2007 con la Unibet.com, anche se il manager olandese Hanegraaf ha più volte ribadito di non desiderare lo spagnolo in squadra.
Mah...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2007 alle 17:31
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Lopi

Carlos Garcia Quesada (4° alla vuelta 2005) invece è tuttora senza squadra[...]


Pare invece che Carlos sia registrato all'Uci per la stagione 2007 con la Unibet.com, anche se il manager olandese Hanegraaf ha più volte ribadito di non desiderare lo spagnolo in squadra.
Mah...


Se è così è ancora peggio perchè gli sarà più difficile farsi ingaggiare da una nuova squadra.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 05/01/2007 alle 18:27
Originariamente inviato da prof

Nel coro c'era Prodo quando parlava di macchia indelebile sulla carriera di Basso: vederlo citato come appassionato cultore di ciclismo mi ha procurato qualche mal di pancia, tutto li'.


Non per farti venire un'ulcera... ma guarda un pò come se lo tiene stretto ora...



da corriere.it

 

[Modificato il 05/01/2007 alle 18:34 by ]

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  postato il 05/01/2007 alle 18:43
Claudio, ma quello a destra sei tu?

 

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  postato il 05/01/2007 alle 18:55
Credo che la differenza fra Basso e Mancebo sia sin troppo evidente, credo che la differenza stia nel fatto che la DSC ha avuto le palle per sbattersene dei diktat dei papaveri e per tesserare Basso. Non credo che si possa paragonare Basso a Mancebo, se lo spagnolo prendeva 1 milione di Euro l'esagerazione era già là, non li valeva. Certo merita di più di uno stipendio minimo di fascia Continental.
Ringrazio Miky per quanto ha scritto: quella di Pantani fu vera persecuzione, se ci fosse stato Di Rocco non sarebbe andata così... invece c'era Ceruti, valente dirigente quanto lo sono Verbry e McFarland... un Presidente come Di Rocco sa che ha il dovere di tutelare uno come Basso, che è uno degli atleti più importanti del movimento attuale: avrebbe fatto altrettanto anche per Marco e Marco sarebbe ancora qui, probabilmente.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2007 alle 19:01
Originariamente inviato da luke

Credo che la differenza fra Basso e Mancebo sia sin troppo evidente, credo che la differenza stia nel fatto che la DSC ha avuto le palle per sbattersene dei diktat dei papaveri e per tesserare Basso. Non credo che si possa paragonare Basso a Mancebo, se lo spagnolo prendeva 1 milione di Euro l'esagerazione era già là, non li valeva. Certo merita di più di uno stipendio minimo di fascia Continental.
Ringrazio Miky per quanto ha scritto: quella di Pantani fu vera persecuzione, se ci fosse stato Di Rocco non sarebbe andata così... invece c'era Ceruti, valente dirigente quanto lo sono Verbry e McFarland... un Presidente come Di Rocco sa che ha il dovere di tutelare uno come Basso, che è uno degli atleti più importanti del movimento attuale: avrebbe fatto altrettanto anche per Marco e Marco sarebbe ancora qui, probabilmente.


Mancebo è riuscito a fare 3° alla Vuelta e 4° al Tour nello stesso anno, è arrivato anche 2° alla Vuelta, è stato campione nazionale, insomma per le corse a tappe è uno dei corridori più forti in circolazione.

 
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Livello Luison Bobet




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  postato il 05/01/2007 alle 19:26
Originariamente inviato da Lopi

Mancebo è riuscito a fare 3° alla Vuelta e 4° al Tour nello stesso anno, è arrivato anche 2° alla Vuelta, è stato campione nazionale, insomma per le corse a tappe è uno dei corridori più forti in circolazione.


Certamente non è un brocco, ma non si può paragonare ad Ivan: è tra i più forti spagnoli, ad esempio, ma Valverde è a mio avviso più forte e completo di lui.
Rimane un mistero il perchè di questo dietrofront del buon Francisco: prima lascia il Tour (ingiustamente cacciato) ed annuncia il ritiro, poi accetta di correre in una Continental. Che ci sia lo zampino dei 'maghi' dell'Uci, magari col passaparola 'Non tesserate Mancebo, altrimenti...'? Ecco, la differenza tra Dsc ed altri teams appare sempre più evidente. Certo che farsi un mazzo così per 40.000 Euro all'anno.... un pò sarà necessità, ma la passione dev'essere tanta, così come la voglia di rivincita.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2007 alle 20:10
Sono convinta che tempo 4 mesi e la prossima estate molte squadre pro-tour daranno la caccia ai dannati di O.P.
Non perdiamoci le dichiarazioni di questi mesi, perchè dovremo rileggercele per essere sicuri di chi ha detto cosa a chi, certi personaggi saranno pronti a rimangiarsi tutte le vomitevoli dichiarazioni fatte, in quanto l'interesse generale sarà quello di accalappiarsi i migliori sulla piazza, facendo loro credere che i cattivi erano altri.
Su BS c'è un dietro front curioso di Saronni sugli avvenimenti di Strasburgo ed in particolare su Basso. Troppa confusione, dice.
Eppure la confusione di Strasburgo gli stava bene quella volta, perchè adesso non gli sta bene più?
E' un problema di ingaggio? Ha paura che puntino il dito su Caruso, in futuro? E' un problema di favori? Pestare i piedi a Di Rocco e a Zomaegnan è peggio che pestarli a McQuaid perchè quest'ultimo è distante mentre i primi due condividono il suo stesso cielo?
Si allinea con il tifo? Basso ha più tifosi di Cunego, diceva Cassani, passare dalla parte dell'antipatico non gli piace? Questa ipotesi mi sembra assurda, ma l'ho scritta, la lascio
Oppure è una questione di poteri? Forse ambisce ad un ruolo maggiore che il team manager, sempre costretto a cercare soldi e vuole trovarsi una comoda poltrona dove far riposare il didietro e arrivare alla pensione?
A proposito.... ai ciclisti il TFR glielo prenderà l'INPS, chissà se dovranno dare il DNA?

 

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  postato il 05/01/2007 alle 22:06
Originariamente inviato da miky70

In queste situazioni a pagare sono quelli in cima e quindi sono quelli che vanno difesi maggiormente se la tutela dei loro diritti viene a mancare ingiustamente.
....
Se a pagare un prezzo più alto sono i più famosi, io dico che è giusto cominciare ad occuparsi prima di loro, anche gli altri sucessivamente ne avranno beneficio di conseguenza.


Quando uno sportivo arriva a quei livelli ottiene moltissimi benefici, più l'opinione pubblica è interessata allo sportivo più i benefici aumentano di valore.
Di conseguenza più si è in alto più fa male quando si cade.


non vedo molta coerenza in quello che hai scritto in due post diversi.
Uno sportivo famoso fa molta più audience, nel bene e nel male, di uno sconosciuto: la notorietà ha i suoi pro e i suoi contro.
La cosa fa parte del gioco e, volenti o nolenti, va accettata da tutti: sarebbe troppo comodo prendere solo i lati positivi della fama (tipo contratti pubblicitari o ingaggi) e rifiutare quelli negativi (mancanza di privacy, o l'essere in prima pagina nelle situazioni scabrose).
Quindi non capisco proprio perchè i big debbano avere un trattamento diverso rispetto agli altri.

Come ha già detto Felice il prezzo da pagare va considerato nel relativo e non nell'assoluto: e nel relativo probabilmente un semplice contratto per un gregario vale più di un Tour de France per Basso.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

"Il rock è jazz ignorante" (Thelonious Monk)

 
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  postato il 05/01/2007 alle 22:21
Originariamente inviato da prof

che i corridori siano vergognosamente sottopagati lo dico da tempo immemore. Che questa situazione di salari da fame sia il risultato della politica di dirigenti e team managers senza scrupoli è un altro dato di fatto. Che il protour abbia ulterormente accelerato questo stato delle cose dovrebbe ormai essere chiaro a tutti.




eh, prof, il prezzo lo fa il mercato, non si può fare a tavolino.
Nel ciclismo oltretutto non si paga il biglietto, quindi tutto dipende dal rientro pubblicitario che i vari sponsor hanno attraverso i passaggi televisivi e sui giornali.
Attualmente sono pagati per quello che vale il prodotto ciclismo: se poi tu pensi che questo prodotto non venga sfruttato appieno per quelle che sono le sue potenzialità, per colpa di dirigenti incapaci, allora sono assolutamente in sintonia con te.

 

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  postato il 06/01/2007 alle 11:54
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da miky70

In queste situazioni a pagare sono quelli in cima e quindi sono quelli che vanno difesi maggiormente se la tutela dei loro diritti viene a mancare ingiustamente.
....
Se a pagare un prezzo più alto sono i più famosi, io dico che è giusto cominciare ad occuparsi prima di loro, anche gli altri sucessivamente ne avranno beneficio di conseguenza.


Quando uno sportivo arriva a quei livelli ottiene moltissimi benefici, più l'opinione pubblica è interessata allo sportivo più i benefici aumentano di valore.
Di conseguenza più si è in alto più fa male quando si cade.


non vedo molta coerenza in quello che hai scritto in due post diversi.
Uno sportivo famoso fa molta più audience, nel bene e nel male, di uno sconosciuto: la notorietà ha i suoi pro e i suoi contro.
La cosa fa parte del gioco e, volenti o nolenti, va accettata da tutti: sarebbe troppo comodo prendere solo i lati positivi della fama (tipo contratti pubblicitari o ingaggi) e rifiutare quelli negativi (mancanza di privacy, o l'essere in prima pagina nelle situazioni scabrose).
Quindi non capisco proprio perchè i big debbano avere un trattamento diverso rispetto agli altri.

Come ha già detto Felice il prezzo da pagare va considerato nel relativo e non nell'assoluto: e nel relativo probabilmente un semplice contratto per un gregario vale più di un Tour de France per Basso.

Me l'aspettavo di non essere stata abbastanza chiara
Un ciclista sogna di essere un campione, perchè sogna fama, vittorie e soldi e accetta il fatto che la notorietà porti via la vita privata.
Penso che sia un buon compromesso, io lo accetterei.
Ma quando sei ai livelli più alti e vieni accusato di essere scorretto e imbroglione perchè al 50% le prove potrebbero esserti contro e tutti danno peso solo a quella percentuale, ignorando l'altra e la possibilità che ti stia accadendo tutto ingiustamente perdendo così il diritto di vivere la vita che vivevi prima, dico che tutti i soldi che hai non bastano a farne un saldo paracadute mentre cadi e quando tocchi terra ti fai male lo stesso, più di chi è meno ricco e famoso di te.
Adesso lasciatemi riposare, ho fatto la befana tutta la notte, ho diritto a un o' di tranquillità.

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 06/01/2007 alle 19:19
Cara Miky,

da quel poco che posso conoscerti tramite quello che scrivi nel forum, sapevo che il tuo precedente post non poteva rispecchiare appieno il tuo pensiero. Sono quindi più che contento di averti spinta a spiegare un po' più in dettaglio il tuo punto di vista. Sper solo di non aver rovinato per questo quella famosa pizza che stavi preparando, altrimenti tuo marito (che per di più assomiglia a Basso!) me ne vorrà a morte!

Originariamente inviato da miky70

Il mondo non è fatto solo di operai poveri che non arrivano alla fine del mese e titolari con i soldi che escono anche dalle orecchie, esistono lavoratori dipendenti che si fanno quasi tutti i week end fuori e titolari che non dormono la notte pensando come pagare la banca che non conferma più il fido e dalle loro scelte dipendono anche 20/30 famiglie.


Lo so, lo so... Non c'era nessuna intenzione di metterla sul politico da parte mia, né, tanto meno, di sollevare l'ennesima polemica lavoratori dipendenti vs piccoli imprenditori. Volevo solo mettere in evidenza il fatto che se qualcuno ha poco, e se gli si toglie una frazione di quel poco, per lui può trattarsi di una catasfrofe maggiore, anche se quello che gli é stato tolto, per tanti altri, é un'inezia.

Originariamente inviato da miky70

Il mondo dello sport è uguale al mondo dello spettacolo, uno diventa famoso e di conseguenza è richiesto, desiderato, spiato e invidiato, tutto quello che lo riguarda non è più privato ma viene reso morbosamente pubblico.
Quando uno sportivo arriva a quei livelli ottiene moltissimi benefici, più l'opinione pubblica è interessata allo sportivo più i benefici aumentano di valore.
Di conseguenza più si è in alto più fa male quando si cade.


E' assolutamente vero che il potente che é salito su un piedistallo molto alto, se cade a terra si fa probabilmente molto male.
C'é però da dire che, in molti casi, quella che per lui é la "terra" per tanti altri rimane alta come il cielo.

Ciao

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 06/01/2007 alle 19:53
Originariamente inviato da luke

Rimane un mistero il perchè di questo dietrofront del buon Francisco: prima lascia il Tour (ingiustamente cacciato) ed annuncia il ritiro, poi accetta di correre in una Continental. Che ci sia lo zampino dei 'maghi' dell'Uci, magari col passaparola 'Non tesserate Mancebo, altrimenti...'? Ecco, la differenza tra Dsc ed altri teams appare sempre più evidente. Certo che farsi un mazzo così per 40.000 Euro all'anno.... un pò sarà necessità, ma la passione dev'essere tanta, così come la voglia di rivincita.


Non so che durata avesse il contratto di Mancebo, ma era al suo primo anno con l'AG2R. Almeno un biennale lo avrà avuto, quindi il suo stipendio, a causa dell'OP, é stato diviso per 25.
Altri, comunque, stanno anche peggio di lui: Vicioso, ad esempio, che ha trovato un contratto da 25000 euro.
Ora queste sono cose che noi, forumisti qualsiasi, possiamo tranquillamente non sapere. E possiamo pure occuparci solo dei nostri beniamini e infischiarcene degli altri: é un atteggiamento non condivisibile, ma si può capire. In fondo la maggior parte di noi segue il ciclismo per piacere, non per mestiere. La cosa dovrebbe essere diversa per chi invece si occupa di ciclismo per professione, a maggior ragione se occupa un posto altolocato.
Chi gestisce il ciclismo dovrebbe preoccuparsi di tutti i ciclisti, dal primo all'ultimo, non avere a cuore solo la sorte di qualche campione di gran nome.
Per questo non sono d'accordo con quel passo delle dichiarazioni di Rocco e questo era il senso del mio intervento.

Tanto per essere chiari, questo non significa che io dissenta da altre cose dette da Di Rocco, e nemmeno che pensi che altri sono meglio di lui.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/01/2007 alle 20:31
Originariamente inviato da miky70
Ma quando sei ai livelli più alti e vieni accusato di essere scorretto e imbroglione perchè al 50% le prove potrebbero esserti contro e tutti danno peso solo a quella percentuale, ignorando l'altra e la possibilità che ti stia accadendo tutto ingiustamente perdendo così il diritto di vivere la vita che vivevi prima, dico che tutti i soldi che hai non bastano a farne un saldo paracadute mentre cadi e quando tocchi terra ti fai male lo stesso, più di chi è meno ricco e famoso di te.


vabbè, questo lo abbiamo capito: chi cade da più in alto si fa più male di chi cade dal basso (nessun doppio senso, giuro!).
Però, come abbiamo detto, questo fa parte del gioco e nessuno ha il diritto di lamentarsene: sono convinto che molti dei ciclisti minori coinvolti in OP farebbero volentieri a cambio con Basso e Ullrich, e accetterebbero di buon di grado di venir trattati come i due in cambio del loro palmares e dei loro contratti (inclusi quelli pubblicitari).

Poi mi risulta che i big (in tutti i campi) trovino sempre qualcuno ad accorrere in loro soccorso, cosa che invece non succede mai per i pesci piccoli.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/01/2007 alle 01:58
Per Felice:
Cara Miky,

da quel poco che posso conoscerti tramite quello che scrivi nel forum, sapevo che il tuo precedente post non poteva rispecchiare appieno il tuo pensiero. Sono quindi più che contento di averti spinta a spiegare un po' più in dettaglio il tuo punto di vista. Sper solo di non aver rovinato per questo quella famosa pizza che stavi preparando, altrimenti tuo marito (che per di più assomiglia a Basso!) me ne vorrà a morte!

La prossima volta che preparerò la pizza, troverò un'altra fonte di discussione con te perchè è venuta più buona che mai

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/01/2007 alle 02:03
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da miky70
Ma quando sei ai livelli più alti e vieni accusato di essere scorretto e imbroglione perchè al 50% le prove potrebbero esserti contro e tutti danno peso solo a quella percentuale, ignorando l'altra e la possibilità che ti stia accadendo tutto ingiustamente perdendo così il diritto di vivere la vita che vivevi prima, dico che tutti i soldi che hai non bastano a farne un saldo paracadute mentre cadi e quando tocchi terra ti fai male lo stesso, più di chi è meno ricco e famoso di te.


vabbè, questo lo abbiamo capito: chi cade da più in alto si fa più male di chi cade dal basso (nessun doppio senso, giuro!).
Però, come abbiamo detto, questo fa parte del gioco e nessuno ha il diritto di lamentarsene: sono convinto che molti dei ciclisti minori coinvolti in OP farebbero volentieri a cambio con Basso e Ullrich, e accetterebbero di buon di grado di venir trattati come i due in cambio del loro palmares e dei loro contratti (inclusi quelli pubblicitari).

Penso proprio di sì!

Poi mi risulta che i big (in tutti i campi) trovino sempre qualcuno ad accorrere in loro soccorso, cosa che invece non succede mai per i pesci piccoli.

La mia speranza è che dedicandosi ai big, il soccorso trovi spazio e tempo anche per gli altri.

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



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Livello Eddy Merckx




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  postato il 08/01/2007 alle 12:46
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da prof

che i corridori siano vergognosamente sottopagati lo dico da tempo immemore. Che questa situazione di salari da fame sia il risultato della politica di dirigenti e team managers senza scrupoli è un altro dato di fatto. Che il protour abbia ulterormente accelerato questo stato delle cose dovrebbe ormai essere chiaro a tutti.




eh, prof, il prezzo lo fa il mercato, non si può fare a tavolino.
Nel ciclismo oltretutto non si paga il biglietto, quindi tutto dipende dal rientro pubblicitario che i vari sponsor hanno attraverso i passaggi televisivi e sui giornali.
Attualmente sono pagati per quello che vale il prodotto ciclismo: se poi tu pensi che questo prodotto non venga sfruttato appieno per quelle che sono le sue potenzialità, per colpa di dirigenti incapaci, allora sono assolutamente in sintonia con te.


Infatti, caro Antonello: la sintonia è totale. L'avvento del pro tour ha moltiplicato per 3 il novero delle squadre che a qualche titolo si possono considerare professionistiche, portando il numero dei corridori professionisti attorno alle mille unità. Decisamente troppi per un mercato che, considerando le sole corse di un qualche prestigio, ne assorbirebbe si e no 200; tutti gli altri sono palesemente in eccesso, comportando cosi' un forte disequilibrio tra domanda ed offerta. E' proprio in questo modo che team managers senza scrupoli illudono ragazzi giovani senza qualità per emergere, al solo fine di mettere in piedi squadre che non hanno alcun futuro. Come ben sai, tanti sono i ragazzi che si autopagano l'ingaggio e lo stipendio restituendo, in nero, i soldi che ricevono dalla squadra in via ufficiale.

Questo e molto altro intendevo per situazione vergognosa. Ho fatto soltanto un esempio ma, come ben sai, sui guasti prodotti da questi dirigenti incapaci ci si potrebbero scrivere 10 libri. Ecco perchè mi incavolo quando qualcuno, prendendo cappello su questioni minimali, si mette a fare dell'inutile e vana demagogia Per il resto, viva il mercato che rimane ancora il regolatore piu' onesto.

Ciao Antonello.
Alberto

 

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Difendi, conserva, prega !

(dalla poesia "Saluto e augurio" - "La nuova gioventu'" di P.P. Pasolini - Ediz. Einaudi)

 
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