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Autore: Oggetto: UN SEGNALE DAI TIFOSI IRRIDUCIBILI DI MARCO.

Under 23




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Registrato: Dec 2004

  postato il 30/12/2004 alle 11:55
Come Gruppo tifosi on line NESSUNO TOCCHI PANTANI vogliamo lanciare un segnale: i tifosi hanno un piccolissimo potere, il telecomando.
Stanchi di farci incantare dalle promesse, dalle commemorazioni commoventi ( ci commuoviamo anche da soli sulla tragedia di marco), sorpresi di fronte a un giornale che pubblica una strana lettera di una tifosa che insulta i tifosi di marco e non pubblica repliche doverose dei tifosi stessi , desiderosi di non sommare alla mancanza di coraggio dei giornalisti di approfondire le vicende di marco dal 1999 al 2004 anche l'antipatia verso i suoi tifosi che li mettono davanti a questo loro scarso coraggio, abbiamo deciso di usare il telecomando.
Da questo mese uno solo di noi comprerà BS ( per il numero di gennaio è stato Luca) e segnalerà agli altri se ci sono articoli su Marco che possano interessarci, se ci sono lo compriamo tutti , altrimenti solo uno.
Questo mese su Marco non c'è nulla se non una breve dichiarazione di Martinelli che dice che era il più forte e Bartoli che in un'intervista lo ricorda.
A BS manderemo un biglietto così ( più o meno, ci stiamo ancora pensando):
'Non dite cose importanti su Marco? Continuate con la solita ipocrita commemorazione del campione che non c'è più come se fosse morto per fatalità? Non andate a fondo sulle cause che l'avevano ridotto tossicodipendente? Allora noi i 5 euro li spendiamo meglio...'.
QUESTO MESE , TIFOSI IRRIDUCIBILI DI MARCO, QUEI CINQUE EURO SPENDIAMOLI MEGLIO, NON COMPRIAMO BS E MANDIAMOLI ( CI SONO NUMERI PER SMS CON CONTRIBUTI DI UN EURO A SMS ), PER ESEMPIO, NEI PAESI VITTIME DELLO TSUNAMI ( UN PICCOLO PENSIERO NEL NOME DI MARCO).

VERITA' E GIUSTIZIA PER MARCO PANTANI: UNA BATTAGLIA DI CIVILTA'.
AUGURI A TUTTI PER IL NUOVO ANNO.
Ecco come fare:
E' possibile anche effettuare piccole donazioni attraverso il servizio SMS
con tutti e tre i gestori: mandare un SMS al 48580.
Ogni sms un euro. 5 euro 5sms.

 

[Modificato il 30/12/2004 alle 12:07 by luomodeisogni]


 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 30/12/2004 alle 12:17
Non andate a fondo sulle cause che l'avevano ridotto tossicodipendente?

Dovrebbero trasformare BiciSport (che non leggo) in RIZA PSICOSOMATICA per analizzare la psiche del Pirata?

Pantani è stato un immenso Campione ma fragilissimo psicologicamente (e l'ambiente certo non l'ha aiutato) Ma l'ambiente non ha aiutato molti altri che non hanno fatto la stessa drammatica fine. Marco era un meraviglioso e fragilissimo mistero. Anche in corsa. (Errori tattici a bizzeffe e poi portentose quanto inaspettate resurrezioni. L'improvvsazione, l'atteggiamento istintivo ed irrazionale erano il suo pregio ed anche il suo immenso difetto. La sua unicità) La dietrologia non mi pare un idea geniale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2004 alle 12:48
BS è un mio appuntamento fisso, che non voglio assolutamente mancare nè questo mese, nè mai... Non mi sembra che in questi tempi sia stato indifferente al caso-pantani, e in più uno dei collaboratori della rivista (il grande Beppe Conti) ci ha scritto anche un bellissimo libro... Non mi sembra giusto nei confronti dei ciclisti attuali che si debba parlare ogni giorno del comunque grandissimo Pantani. A me il Pirata ha fatto conoscere e amare il ciclismo, ma ormai la sua storia la conosciamo tutti. Sappiamo tutti come si siano accaniti su di lui, ma non dimentichiamo le sue grandi imprese... Per quanto riguarda le vittime dello Tsunami va bene, ma BS lo comprerò anche questo mese, come sempre...
 
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Under 23




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  postato il 30/12/2004 alle 13:12
La storia di quegli anni ( 1999/2004) non l'ha scritta nessuno ( se non frammenti come quello di Beppe Conti e le macchinette tarate a Campiglio).
La tossicodipendenza di marco non ha come causa solo la sua fragilità ma tutto quello che lo sport italiano lo ha costretto a subire. E' quella storia che deve essere raccontata.
L'invito su BS è un segnale, riguarda i tifosi irriducibili di Marco, quelli che non si sognerebbero di parlare di errori tattici ma di folli voli del Pirata ( anche soprattutto a Morzine 2000).

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 30/12/2004 alle 14:46
Mi permetto anche io un parere. Mi sembra che BS sia una rivista molto seria che ha sempre dedicato il giusto spazio a Pantani. Però BS è un mensile sportivo e secondo me fa bene a non entrare in certi particolari: durante l'ultimo anno ha descritto abbastanza approfonditamente la questione. La domanda che mi faccio è perchè prendersela solo con BS? Le altre riviste? i quotidiani? la televisione? la radio?

 

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Ale

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2004 alle 14:49
anch'io personalmente gia'da molto tempo ho smesso di comprare bicisport regolarmente,in quanto ritenevo che,al pari di tutte le testate sportive e non(anche se forse un po'meno delle altre),stava colpevolmente contribuendo al silenzio ed all'alone di omerta'che si stava sviluppando intorno alla vicenda che marco aveva subito....mi ricordo con estremo dolore che uno degli ultimi letti fu proprio quello di febbraio2004,comprato a mese inoltrato,un paio di giorni prima della tragedia,che racchiudeva un pezzo di sergio neri sulle angosce del pirata e che mi fece riflettere molto(ed argui'il mio rimpianto a posteriori),un articolo che aveva il sapore della beffa...

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 30/12/2004 alle 14:55
Se per Morzine 2000 intendi la tappa dopo Courchevel (insomma la fuga in partenza che si concluse col ritiro prima dello Joux Plane) ti segnalo quanto segue (fonti certe):
La notte dopo Courchevel Pantani si imbottì di tutto e di più (cocaina e non solo) tanto che Zio Conti alla mattina successiva, vedendolo in condizioni incredibili, lo apostrofò pesantemente dicendogli che fare la vita da atleta non era un optional.
Altre voci dicono che Marco quel giorno non ricordasse nemmeno come fosse la tappa e partì subito per poi scoprire che doveva ancora scalare lo Joux Plane....

Lasciamolo in pace. E' stato un grandissimo ma come tanti altri grandissimi anche autodistruttivo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2004 alle 15:00
ma come dici tu lallo sono solo voci,permetti che chi non crede a queste voci ritiene piu'plausibile,che come mostrato in tutta la sua carriera,abbia cercato di "sbancare" il tour,nonostante l'alieno americano in evidente crisi,con un'attacco tanto irrealizzabile quanto affascinante!
e poi sulla fragilita'di marco,potresti leggerti le parole di morris(nel thread x morris di gregorio),che e'stato molto vicino al pirata durante la sua carriera e che ride al solo sentire tale assurdita' dopo averlo visto faticare come mai visto prima per recuperare da infortuni cui altre persone avrebbero chiuso la carriera....poi ognuno ha le sue opinioni,ci mancherebbe,capisci pero'che ci si fidi di piu'di chi marco l'ha conosciuto,veramente!

p.s.tra l'altro marco nn si e'assolutamente ritirato prima dello joux-plane,anzi ha degnamente concluso la tappa nonostante la fisiologica crisi,solo per puntualizzare!

 

[Modificato il 30/12/2004 alle 15:16 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2004 alle 15:26
Originariamente inviato da Pirata x sempre
p.s.tra l'altro marco nn si e'assolutamente ritirato prima dello joux-plane,anzi ha degnamente concluso la tappa nonostante la fisiologica crisi,solo per puntualizzare!


Già, infatti le famose "voci" di lallo, dicevano che Pantani si era rirato non perchè era uscito di classifica, ma perchè temeva i controlli antidoping che gli avrebbero fatto la mattina successiva...(infatti si è ritirato durante la notte)

Ma a me queste voci non piacciono, e non ci voglio credere. A me piace pensare che il nostro Marco volesse far "saltare" il Tour, perchè di finire sul podio, ma dietro l'americano, non gli fregava granchè...

Della vita privata di Pantani si potrebbe farne anche un film, ma questa è un'altra storia..: noi dobbiamo guardare solo quello che faceva sulle strade.

 
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Livello Sean Kelly




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  postato il 30/12/2004 alle 15:27
A Marco, come ad altri meno importanti di lui che si sono trovati nelle stesse situazioni, sarebbe servito un VERO AMICO al momento giusto della sua troppo corta carriera e soprattuto vita.
Qualcuno che potesse capire i suoi problemi(aspettative degli sponsor, dei mass-media e soprattutto la giusta gestione post Madonna di Campiglio....)che non lo avesse lasciato solo ad affrontarli, qualcuno che gli spiegasse che la squalifica al Giro, in fondo, non era una cosa poi tanto grave......e che non andava affrontata con la cocaina!!!!
A volte, nella vita, bastano pochi secondi per prendere una strada giusta o sbagliata e in questi casi, purtroppo, anche la fortuna gioca in ruolo molto importante

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2004 alle 15:34
eh ma da cio'che e'stato detto dalla madre(ed anche dal libro della ronchi),la cocaina gliel'avrebbe fatta provare la ragazza che poi nei momenti di piu'grave crisi puntualmente lo scaricava,lasciandolo da solo e sai,non e'facile uscirne quando e'la persona che ami la prima a tradirti e col suo egoismo a distruggerti anche la vita privata...non bastasse quella pubblica!
ne eìla dimostrazione l fatto che marco ha fatto mesi da atleta in spagna,in preparazione del giro2003,poi una volta tornato a cesenatico,subito dopo il giro...sappiamo tutti cosa e'successo!!!

 

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Giuseppe Matranga

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 30/12/2004 alle 15:35
Non sono voci. (Almeno la prima parte)
Fragilità umana non significa mancanza di straordinaria forza di volontà e di recupero anche da situazioni dure. Non era un campione per caso! Ma era talmente fragile che nessuno di coloro che lo circondavano è riuscito (malgrado l'impegno profuso) ad 'addomesticarlo' (parola bruttissima ma rende l'idea) era un fenomeno ed i fenomeni non si riducono alla normalità.
Ciò che mi sento di dire (avendolo adorato) è che tra il trionfo di Courchevel e il tracollo di Morzine (praticamente si ritirò in corsa anche se concluse la tappa prima di tornarsene a casa), dovuto a quanto sopra descritto, non intervennero ne giudici, ne opinionisti, ne cattivi consiglieri. fece tutto da solo. Un altro avrebbe passato la sera a pianificare l'assalto al CowBoy magari mandando in avanscoperta i compagni per poi raggiungenrli e scattare sull'ultima salita ...
lui, quella sera, fece altro.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2004 alle 15:50
ammesso e nn concesso che mi risulta difficile credere a cio'che dici,quando per esempio parli del fatto che nn sapeva ci fosse il joux-plane(proprio lui che arrivando a morzine aveva dominato e dato spettacolo su quella salita)nn credo che basti tutta la cocaina del mondo ad impedirti in piu'di un'ora di corsa di vedere,di chiedere informazioni sul tracciato(che spesso si ha sul manubrio...)
ma il problema nn e'chiedersi quello che a fatto o meno,nei giorni di gara post-campiglio,ma quello che ha subito in quella vicenda,il massacro seguente,e come stavamo appunto parlando con marc anche le vipere,purtroppo a lui tanto care,che lo circondavano nella vita privata...io stesso,ma come credo tanti altri,nn so se e come avrei reagito a vedere il voltafaccia di quasi tutti gli addetti ai lavori che fino al giorno prima ti consacravano per poi demonizzarlo(nonostante si sapesse da anni come andava il ciclismo,per tutti..)e magari anche le milioni di persone,ignoranti,che ti insultano anche quando cerchi un po'di serenita',passeggiando come una persona qualunque,la scientificita'con cui il sistema lo distruggeva,con dichiarazioni ed atteggiamenti del tutto ipocriti anche quando lui ha provato a rialzarsi,l'omerta'dei tuoi stessi colleghi(che magari consideravi anche amici)...caro lallo non e'facile passare dalle stelle alle stalle quando sei una persona che aveva raggiunto la popolarita'e la grande stima che marco si era conquistato(e meritato..),quando sai di non aver sbagliato piu'degli altri,anzi,con gli altri che continuanno liberamente a farlo(e magari li vedi definire miracolati),quando sei messo ad un angolo a tutti i costi,senza nessuna riconoscenza e rispetto,o addirittura quando sei vittima di un complotto da parte dell'ospedale che pochi giorni prima hai denunciato(con richiesta di danni per milioni di euro)e pochi giorni dopo ti trovi le tue cartelle cliniche alla gogna pubblica e da clamoroso adito alla linea adottata nei suoi confronti che lo ha sbattutto in tutte le aule dei tribunali d'italia,manco fosse brusca....

 

[Modificato il 30/12/2004 alle 16:08 by Pirata x sempre]

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Livello Sean Kelly




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  postato il 30/12/2004 alle 16:05
E' difficile sapere cosa esattamente successe a Morzine, ed anche lì, forse, con il senno di poi, si sarebbe potuto fare qualcosa.
Ma a quel punto il nostro amato Pirata aveva imboccato una strada dalla quale è molto difficile tornare.
Per questo sono convinto che il momento chiave (in senso negativo) sia stata Madonna di Campiglio ed i primissimo giorni che seguirono.
Forse sarebbe bastata una parola detta al momento giusto, forse una telefonata che lo facesse reagire in una maniera positiva, forse... forse.... a questo punto rimangono solo i rimpianti della smisurata schiera dei suoi tifosi che, mi sembra di capire, sono ancora tantissimi!!!!!

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 30/12/2004 alle 16:27
Originariamente inviato da lallo

Non andate a fondo sulle cause che l'avevano ridotto tossicodipendente?

Dovrebbero trasformare BiciSport (che non leggo) in RIZA PSICOSOMATICA per analizzare la psiche del Pirata?

Pantani è stato un immenso Campione ma fragilissimo psicologicamente (e l'ambiente certo non l'ha aiutato) Ma l'ambiente non ha aiutato molti altri che non hanno fatto la stessa drammatica fine. Marco era un meraviglioso e fragilissimo mistero. Anche in corsa. (Errori tattici a bizzeffe e poi portentose quanto inaspettate resurrezioni. L'improvvsazione, l'atteggiamento istintivo ed irrazionale erano il suo pregio ed anche il suo immenso difetto. La sua unicità) La dietrologia non mi pare un idea geniale.


Sono abbonato a Riza Psicosomatica sin dal primo numero.
E' una rivista bellissima ed interessante.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2004 alle 16:48
Perdonate il mio intervento machiavellico rivolto al gruppo tifosi online "Nessuno tocchi Pantani".
Il vostro agire è degno di Tafazi, quello che si tirava le bottigliate sulle gonadi, perchè non è facendo gli offesi con Bicisport che aiuterete la vostra causa, anzi, vi siete praticamenti chiusi una porta, avete rinunciato ad una cassa di risonanza.
Presumo che il pomo della discordia fosse la lettera delirante della S.ra Nicoletta Ristuccia, lettera grondante retorica e colma d’ignoranza senza dubbio, che avreste fatto bene ad ignorare perchè si commentava da sola.
Capisco che può avervi infastidito leggere che il Direttore ne condivideva quasi tutto il contenuto, ma dovreste anche tenere presente che quello stesso direttore, nello stesso numero, pubblicava una lunghissima lettera dei Tifosi online di Marco Pantani, lettera peraltro non firmata.
Insomma non mi sembra che Bicisport sia un aperto nemico dei tifosi di Pantani.
Un pizzico di diplomazia in più gioverebbe alla causa.
Non avete i mezzi per fare la parte del leone, comportatevi da volpi.
Ciao

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 30/12/2004 alle 20:09
Originariamente inviato da lallo

Se per Morzine 2000 intendi la tappa dopo Courchevel (insomma la fuga in partenza che si concluse col ritiro prima dello Joux Plane) ti segnalo quanto segue (fonti certe):
La notte dopo Courchevel Pantani si imbottì di tutto e di più (cocaina e non solo) tanto che Zio Conti alla mattina successiva, vedendolo in condizioni incredibili, lo apostrofò pesantemente dicendogli che fare la vita da atleta non era un optional.






Altre voci dicono che Marco quel giorno non ricordasse nemmeno come fosse la tappa e partì subito per poi scoprire che doveva ancora scalare lo Joux Plane....

Lasciamolo in pace. E' stato un grandissimo ma come tanti altri grandissimi anche autodistruttivo.


Ciò che scrive Lallo per me è sconvolgente.
Ho sempre pensato e creduto che Marco dopo Courchevel avesse "preparato" la tappa di Morzine per tentare di sbancare il Tour o di sconquassarlo.
Questa scoperta, ripeto, per me è devastante.
Quante discussioni ho fatto con gli amici su quella tappa!

 

[Modificato il 30/12/2004 alle 20:15 by ciclgian]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2004 alle 20:18
io ho avuto un amico che purtroppo e'stato inghiottito dal tunnel della droga(dal quale spero,ma nn credo,si sara'ripreso),proprio con la cocaina,grazie anche a promesse mai divenute concrete di uno pseudofuturo nello spettacolo,beh sinceramente le condizioni pietose in cui lo vedevo sono ben lontane dal considerarle tali da riuscire,insieme al solo escartin,a mettere in fila indiana un'intero squadrone e dannarsi per un centinaio di km.a rincorrerlo,riuscendoci affannosamente solo in discesa,anche se si tratta di un campione con le fenomenali gambe che marco aveva...poi la verita'la sanno solo in pochi,se lallo e'tra questi meglio per lui,ma proprio nn riesco a convincermi della plausibilita'di cio'che dice,soprattutto se confrontato a cio' che'ha detto gibo(se nn sbaglio)sul fatto che al trentino2003 nn ha preso parte proprio per gli stessi problemi che nn lo facevano reggere in piedi,e che mi sembra indiscrezione molto piu'realistica sul massacro che tali sostanze fanno nel corpo di un atleta....

 

[Modificato il 30/12/2004 alle 21:50 by Pirata x sempre]

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Giuseppe Matranga

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  postato il 30/12/2004 alle 21:46
E' facile sparare notizie coperti dall'anonimato del forum.
Se pantani la sera di Courchevel si fosse imbottito di cocaina avrebbe dovuto ritirarsi prima della partenza della tappa di Morzine: arrivando ( come, infatti, è arrivato) poteva essere sorteggiato per il controllo e la cocaina si trova a tutti i controlli.
Quello che si sa con certezza , testimoniato da un corridore spagnolo e riportato da BS qualche anno fa, è che Armstrong aveva fatto sapere al gruppo che la tappa doveva vincerla lui, quando lo spagnolo avvertì Pantani di questo , Marco sorrise acido e scappò: per sbancare il Tour.
Non ci riuscì per lo scarso allenamento che aveva nelle gambe in quell'anno travagliato.
Si ritirò forse per non rendere omaggio a Armstrong a Parigi e da anni si sa che quel giorno Armstrong prese una paura enorme, sprecò tante energie fisiche e nervose che fu staccato anche da Ullrich.
A testimonianza che Pantani non aveva l'allenamento necessario ma aveva un'idea precisa.
La cocaina non c'entra proprio niente, era quando non correva che ne abusava, infatti nel libro della Ronchi si capisce quando si fece di nuovo: tornando a Cesenatico dalla Francia.
Quanto a Tafazzi: le porte sono già chiuse, a parte le commemorazioni commoventi e le rispostine del Direttore che sembrano preannunciare chissà quali approfondimenti ( e due lettere pubblicate in dieci mesi dei gruppi on line dei tifosi di Marco), BS non muoverà un dito per Marco e la persecuzione che ha subito.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/12/2004 alle 23:45
C'è anche da dire che Escartin non è che abbia collaborato granchè in quella fuga... se avesse avuto dei collaboratori migliori...chissà cosa sarebbe successo...
 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 31/12/2004 alle 09:38
Il giorno di Morzine a Pantani in fuga mancarono due cose: un compagno di squadra ed Jimenez. La squadra non era stata avvisata perchè l'attacco non era preparato. Probabilmente Pantani, come altre volte in carriera si affidò al suo estro.
Jimenez provò ad agganciare il trenino ma anche lui era un personaggio particolare: il giorno prima volava (2° a Courchevel dietro Pantani) mentre a Morzine non andava.
Con questi due elementi in più sono sicuro che la vicenda avrebbe preso un'altra piega.

 

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Ale

 
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