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Autore: Oggetto: Doping e antidoping 2007

Livello Fausto Coppi




Posts: 2863
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  postato il 09/01/2007 alle 20:32
Miii, divertimento


----- Original Message -----
From: amico di ProfRoubaix
To: ProfRoubaix
Sent: Wednesday, September 20, 2006 7:51 AM

da cycling4all
19.09
More and more is published, particularly in the German press, that also Alejandro Valverde Belmonte (Spa) = Caisse d'Epargne was a client of Eufemanio Fuentes. In several documents of this doping scandal the code name "Valv. Piti" is mentioned. And it appearedto be that Piti is the name of his dog. No doubt that Valverde and Fuentes know eachother, as Valverde was a member of the Kelme team in the years 2002-2004, before he went to his present team. Fuentes was the team's doctor in that period.
Furthermore it is suggested that the fact that he was not earlier named, has to do with a patriotic background, as at the end of May many - particularly Spanish - riders were connected to this case, together with several cycling stars from other countries, like Ullrich and Basso. (sources a.o. Sport1; Die Welt; Eurosport; Sueddeutsche Zeitung)

----- Original Message -----
From: ProfRoubaix
To: amico di ProfRoubaix
Sent: Wednesday, September 20, 2006 9:51 AM
Subject: Re:

A me 'sta storia dei nomi in codice puzza ogni minuto di più.
Già che c'era non poteva chiamarlo "valv.piti.bela.alej"?

 
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  postato il 10/01/2007 alle 00:48
spunta il nome di Valverde in O.P

Originariamente inviato da falco46

Anche Alejandro Valverde faceva parte della rete 'doping' che ruotava attorno al dottor Fuentes. Lo rivela dalla Spagna ABC

Tiene banco il nome di Alejandro Valverde, nelle ultimissime ore. Ne abbiamo già parlato ieri di Valverde, corteggiatissimo dalla T-Mobile, pronta ad offrirgli un triennale da 10 milioni di Euro. In proposito la Caisse d'Epargne (attuale squadra del murciano) ha chiarito che Valverde non si muoverà minacciando di denunciare la T-Mobile, e pare che anche la T-Mobile stia ora correggendo il tiro. Come già anticipato ieri, nel giro ancora di qualche giorno la vicenda si chiuderà, in un modo (Valverde resta alla Caisse d'Epargne) o nell'altro (passa alla T-Mobile)

Il nome di Valverde è però in giornata risalito alla ribalta, ma non è une bella ribalta. Secondo il quotidiano spagnolo ABC infatti, anche Alejandro Valverde avrebbe fatto parte del vastissimo giro di doping ruotante attorno al ginecologo di stanza a Madrid, Eufemiano Fuentes. Spiega infatti Abc che tra gli appunti del dottor Fuentes, quelli rinvenuti al momento dell'arresto del 'diabolico' ginecologom, appare anche il nominativo Valverde, l'unico non abbreviato a differenza di altri, come Vino, Popo, Manc e Ale. E' bene intendersi, suddette abbreviazioni rimandano ad altrettanti e pure ben noti corridori, ma sarebbe questo speculare in maniera cattiva. Evitiamo dunque e torniamo a Valverde. Sempre secondo Abc, il Laboratorio Antidoping di Barcellona avrebbe sottoposto ad analisi parte della sacche sequestrate al Fuentes, e ben 8 positività (all'EPO) sarebbero emerse. 5 riguarderebbero la sacca numero 18, appartenente alla sigla Valv-Piti che ancora rimanda a Valverde (aggiungiamo che Piti sarebbe il suo cane)

Si attende ora la replica del diretto interessato, se mai arriverà. E la vicenda Operacion Puerto torna d'attualità, fermo restando che prima che parta eventualmente l'indagine sportiva servirà ancora molto tempo, troppo. Inutile aggiungere che il 2007 di Valverde, che a livello agonistico deve ancora iniziare, è in realttà già cominciato, nel peggiore dei modi. Ricordiamo infine che Valverde si è sempre proclamato totalmente estraneo alla vicenda Operacion Puerto. Ricordiamo però anche che Eufemiano Fuentes era il medico sociale della Kelme ove militava anche il giovanissimo Valverde. Dal momento che 2 più 2 fa ancora 4, se qualcuno si è fatto i suoi conti e adesso dubita e non poco sul corretto operato di Valverde, lo faccia pure in santa pace, perché ne ha tutto il diritto.

(fonte: sportitalia)

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/01/2007 alle 18:11
scusate, non avevo leto i vostri precendeti post, comunque è una vergogna, volgio proprio vedere ora come si comporteranno con il murciano, perchè se minacciano di escludere Basso che lo facciano pure con Valverde, a differenza poi che Basso ha saltato metà stagione e più, mentre Valverde ha pure vinto il pro-tour nonchè rischiato di vincere il mondiale!immaginate se al momento fosse con la maglia iridata sulle spalle?!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/01/2007 alle 21:58
DOPING - Tariffario Fuentes: 50mila euro per vincere il Tour

Madrid (Spagna) - mercoledì 10 gennaio 2007 - Eufemiano Fuentes un artista della contabilità. Il controverso medico spagnolo al centro dello scandalo doping in Spagna ma non solo, aveva ideato una sorta di tariffario per le sue prestazioni con degli extra nel caso in cui i ciclisti fossero riusciti a vincere le corse più importanti. Il medico voleva delle percentuali anche per i compensi derivanti dalle interviste o le ospitate in tv.
Il sistema ideato da Fuentes, secondo quanto rende noto il quotidiano spagnolo Abc, prevedeva il pagamento di 50mila euro in casodi vittoria del Tour de France, 30mila per il secondo posto e 20mila per il terzo. Prezzi più bassi per il Giro d'Italia con 30mila euro per il primo posto, 20mila per il secondo e 10mila per il terzo. L'oro per il Mondiale su strada valeva 30mila euro come l'Olimpiade, mentre quello a cronometro 15mila euro. Secondo un manoscritto scoperto dallaGuardia Civil spagnola, Fuentes aveva uno schema, datato 23 maggio, nel quale prevedeva entrate per 500mila euro.

(fonte:ciclonews.it)

 

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"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
Dale Carnegie

"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
Oprah Winfrey

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/01/2007 alle 23:31
Originariamente inviato da omar

DOPING - Tariffario Fuentes: 50mila euro per vincere il Tour

Madrid (Spagna) - mercoledì 10 gennaio 2007 - Eufemiano Fuentes un artista della contabilità. Il controverso medico spagnolo al centro dello scandalo doping in Spagna ma non solo, aveva ideato una sorta di tariffario per le sue prestazioni con degli extra nel caso in cui i ciclisti fossero riusciti a vincere le corse più importanti. Il medico voleva delle percentuali anche per i compensi derivanti dalle interviste o le ospitate in tv.
Il sistema ideato da Fuentes, secondo quanto rende noto il quotidiano spagnolo Abc, prevedeva il pagamento di 50mila euro in casodi vittoria del Tour de France, 30mila per il secondo posto e 20mila per il terzo. Prezzi più bassi per il Giro d'Italia con 30mila euro per il primo posto, 20mila per il secondo e 10mila per il terzo. L'oro per il Mondiale su strada valeva 30mila euro come l'Olimpiade, mentre quello a cronometro 15mila euro. Secondo un manoscritto scoperto dallaGuardia Civil spagnola, Fuentes aveva uno schema, datato 23 maggio, nel quale prevedeva entrate per 500mila euro.

(fonte:ciclonews.it)
mizzica diremmo noi in sicilia!comunque credo che le entrate fossero previste per tutti gli sport, perlomeno me lo auguro se no tutti i campioni o la maggior parte sarebbero coinvolti dato le entrate previste, in base alle vittorie!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/01/2007 alle 23:41
Mah io rimango della mia stessa idea: bisogna ripartire da ZERO! Tutti colpevoli... nessun colpevole!
Ripartiamo da zero e inaspriamo per tutti le pene: 4 anni di squalifica a chi viene beccato, 4 anni di cancellazione dal protour alla squadra e 4 anni al direttore sportivo...
Inutile fare sto codice etico che non serve a nulla, i direttori sportivi e le squadre devono essere imputati di responsabilità oggettiva e devono pagare pure loro! La Phonak era estranea ai casi di doping di Hamilton, Gutierrez, Landis e via discorrendo?

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
Baci riddler/Massimo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/01/2007 alle 23:46
Sono daccordo sul penalizare i ciclisti colpevoli e i DS, ma la squadra no, cosi ci passano anche i ciclisti che non hanno colpe, non in tutti i casi c'è il doping di squadra come nella Festina.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/01/2007 alle 23:55
Si ma Omar allora prendi anche la Phonak, non ricordo quanti casi di preciso ma mi sembra siano stati 5...
Poi il discorso sai qual è? Che i casi emergono sempre dopo tanto tempo...
La discovery channel o us postal che dir si voglia, aveva tanto per fare nomi Armstrong, Hamilton, Landis e aggiungerei anche il campione olimpico Ekimov (che ancora a 40 anni faceva crono da sballo)...
Nella Csc Basso a parte sarei curioso di vedere le posizioni di Cancellara e anche di Voigt (il grande accusatore di Basso)...
Nella telecom Ullrich a parte, si sono viste prestazioni sorprendenti di Honchar....
Ci sono un sacco di casi che posso citare, per me basterebbe questo per cancellare una squadra dal protour, poi si sa le opinioni possono essere diverse... tuttavia io penso che come quando uno beve lo fa in compagnia, allo stesso modo se ci si dopa si potrebbe farlo in compagnia...

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/01/2007 alle 00:04
Ho capito il tuo ragionamente pero cosi si rischia di rovinare il ciclista che non ha nessuna colpa.
Per quanto riguarda Voigt ho letto un articolo di Basso dove diceva che si erano chiariti e che c'è stato un errore di traduzione e che non voleva dire quello.

 

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  postato il 11/01/2007 alle 01:01
Facciamo un'ipotesi, magari assurda, ma pur sempre un'ipotesi:

la guerra fra UCI ed organizzatori si e' basata spesso sullo sputtanamento
dei vincitori dei GT, a volte a ragione altre volte meno.
Lo scopo poteva essere quello di indebolire i GT gettando sospetto
sui loro vincitori.
Oggi esce (nuovamente) il nome di Valverde cioe' il vincitore
del ProTour ovvero il Super GT dell'UCI.
Ed esce dopo il colpo basso dell'accusa di mafiosi.....
Sara' un caso ma puo' anche essere una rappresaglia.

Torniamo sull'accusa di mafiosita' (non avevo
ancora avuto modo di parlarne, bello l'articolo Marco!):
per mia sfortuna li conosco bene gli anglosassoni
e simili uscite le fanno in due casi:
quando sono alla canna del gas o quando, saturi della
loro arroganza, continuano per la loro strada convintissimi
di essere nel giusto (rendendosi poi conto del loro fallimento
solo nel momento che ci cozzano contro).
Ripeto, simile uscite non sono previste dalla loro cultura
di self-control. Solo il panico o l'arroganza di essere
i padroni di tutto gli fa fare queste uscite infelici.
Mi rattrista che un simile atteggiamento arrivi da un
personaggio che dovrebbe avere sangue irlandese nelle vene.
Forse hanno ragione quelli che dicono che, ormai, ha solo
piu' tracce di sangue nella Guinnes che gli circola in corpo.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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  postato il 11/01/2007 alle 07:34
Mitico Lando, condivido al 100% il tuo ragionamento: in questa guerra tra Uci e Organizzatori si tenta proprio di colpire il corridore di vertice nei GT per gettare ombre sulle corse a tappe, il fatto stesso che sia esplosa OP rientra in questa logica. Ma c'è anche da dire che, vista la presa di posizione delle 6 Federazioni, vogliono anche colpire i corridori di quelle nazioni. Valverde, fatalità, è il migliore corridore spagnolo.
Tra l'altro leggo, su Bs di gennaio, una splendida intervista ad Alejandro, sentite cosa dice...

' Secondo lui la ricetta è fermarsi. Come gli spagnoli al campionato nazionale. Troppe fughe di notizie ed illazioni per l'Operacion Puerto: la corsa non parte. Ci hanno provato due ore a fargli cambiare idea, ma la corsa non è partita. La maglia gialla e rossa che fino al Giro è stata di Garate in gruppo non c'è.
"Volete massacrarci? Fate pure - dice Valverde - noi però dobbiamo difenderci e non corriamo. Il guaio è che troppi sono ricattabili. Ma se trovassimo il coraggio di organizzarci, troverebbero il tempo di ascoltare anche noi..." '.

Forse Valverde fa anche un pò paura ai papaveri, così scoppia questa bomba... ad orologeria.

 

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  postato il 11/01/2007 alle 11:58
L'ho appena letta e non riesco a smettere di ridere:

**********

Belen scagiona Borriello
La Rodriguez, fidanzata argentina del milanista, rivela: "Prendevo una pomata per un'infezione, abbiamo fatto l'amore e Marco è poi risultato positivo"

MILANO, 11 gennaio 2007 - È stato solo amore, canterebbe il noto romano (e romanista) Antonello Venditti. Secondo Belen Rodriguez, la fidanzata argentina di Marco Borriello, l’attaccante milanista si è trovato nei guai all’antidoping per colpa di un rapporto sessuale non protetto: lei aveva un’infezione vaginale e usava una pomata a base di cortisone, che sarebbe colpevole dei risultati del controllo effettuato dopo Milan-Roma, nel novembre scorso.
In attesa del responso delle controanalisi, che dovrebbe arrivare martedì, Borriello può consolarsi con le coccole della fidanzata. Che a Sportweek, nel numero del settimanale in edicola sabato con La Gazzetta dello Sport, ha raccontato la loro storia con molti particolari. "Marco è bello, ordinato e geloso. Ora è fissato con i quadri, ne compra in continuazione". A lei, invece, per Capodanno ha regalato uno spazzolino rosa e il dentifricio alla fragola che la ragazza usava quand’era piccola: "Un regalo tenerissimo". Il regalo più utile adesso Borriello vorrebbe riceverlo dalla Federcalcio. Spera che i giudici gli credano e che ammettano che quel cortisone non è stato presto per doparsi, ma è finito nel suo organismo per caso e senza cattive intenzioni. In un modo o nell’altro.
La Rodriguez aveva anticipato molti dettagli dell'episodio al settimanale Star Tv. Belen ha spiegato che "il contatto fisico è stato fatale. Anzi letale. Marco s’è preso la mia stessa infezione e senza pensarci due volte gli ho consigliato di usare la crema al cortisone che il mio medico mi aveva prescritto. In seguito il test antidoping che lui ha fatto, evidenziava proprio presenza di cortisone. L’ho detto anche alla società rossonera che mi ha convocato per sentire la mia versione. Marco non è un dopato. Quando siamo in casa non beve né il the, né la CocaCola. Ha paura che possano avere effetti eccitanti collaterali".

(fonte: gazzetta.it)

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hahhahahahahahahahahhahahahaha...

 

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  postato il 11/01/2007 alle 12:13
Mitici.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/01/2007 alle 12:28
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L'ho appena letta e non riesco a smettere di ridere:

**********

Belen scagiona Borriello
La Rodriguez, fidanzata argentina del milanista, rivela: "Prendevo una pomata per un'infezione, abbiamo fatto l'amore e Marco è poi risultato positivo"

MILANO, 11 gennaio 2007 - È stato solo amore, canterebbe il noto romano (e romanista) Antonello Venditti. Secondo Belen Rodriguez, la fidanzata argentina di Marco Borriello, l’attaccante milanista si è trovato nei guai all’antidoping per colpa di un rapporto sessuale non protetto: lei aveva un’infezione vaginale e usava una pomata a base di cortisone, che sarebbe colpevole dei risultati del controllo effettuato dopo Milan-Roma, nel novembre scorso.
In attesa del responso delle controanalisi, che dovrebbe arrivare martedì, Borriello può consolarsi con le coccole della fidanzata. Che a Sportweek, nel numero del settimanale in edicola sabato con La Gazzetta dello Sport, ha raccontato la loro storia con molti particolari. "Marco è bello, ordinato e geloso. Ora è fissato con i quadri, ne compra in continuazione". A lei, invece, per Capodanno ha regalato uno spazzolino rosa e il dentifricio alla fragola che la ragazza usava quand’era piccola: "Un regalo tenerissimo". Il regalo più utile adesso Borriello vorrebbe riceverlo dalla Federcalcio. Spera che i giudici gli credano e che ammettano che quel cortisone non è stato presto per doparsi, ma è finito nel suo organismo per caso e senza cattive intenzioni. In un modo o nell’altro.
La Rodriguez aveva anticipato molti dettagli dell'episodio al settimanale Star Tv. Belen ha spiegato che "il contatto fisico è stato fatale. Anzi letale. Marco s’è preso la mia stessa infezione e senza pensarci due volte gli ho consigliato di usare la crema al cortisone che il mio medico mi aveva prescritto. In seguito il test antidoping che lui ha fatto, evidenziava proprio presenza di cortisone. L’ho detto anche alla società rossonera che mi ha convocato per sentire la mia versione. Marco non è un dopato. Quando siamo in casa non beve né il the, né la CocaCola. Ha paura che possano avere effetti eccitanti collaterali".

(fonte: gazzetta.it)

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Mi consola che uno non si smerda così' se non ci crede...

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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  postato il 11/01/2007 alle 12:47
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La Rodriguez, fidanzata argentina del milanista, rivela: "Prendevo una pomata per un'infezione, abbiamo fatto l'amore e Marco è poi risultato positivo"

MILANO, 11 gennaio 2007 - È stato solo amore, canterebbe il noto romano (e romanista) Antonello Venditti. Secondo Belen Rodriguez, la fidanzata argentina di Marco Borriello, l’attaccante milanista si è trovato nei guai all’antidoping per colpa di un rapporto sessuale non protetto: lei aveva un’infezione vaginale e usava una pomata a base di cortisone, che sarebbe colpevole dei risultati del controllo effettuato dopo Milan-Roma, nel novembre scorso.



una scusa a dir poco geniale!!
complimenti a Borriello!

 
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  postato il 11/01/2007 alle 13:03
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Belen scagiona Borriello
La Rodriguez, fidanzata argentina del milanista, rivela: "Prendevo una pomata per un'infezione, abbiamo fatto l'amore e Marco è poi risultato positivo"

MILANO, 11 gennaio 2007 - È stato solo amore, canterebbe il noto romano (e romanista) Antonello Venditti. Secondo Belen Rodriguez, la fidanzata argentina di Marco Borriello, l’attaccante milanista si è trovato nei guai all’antidoping per colpa di un rapporto sessuale non protetto: lei aveva un’infezione vaginale e usava una pomata a base di cortisone, che sarebbe colpevole dei risultati del controllo effettuato dopo Milan-Roma, nel novembre scorso.
In attesa del responso delle controanalisi, che dovrebbe arrivare martedì, Borriello può consolarsi con le coccole della fidanzata. Che a Sportweek, nel numero del settimanale in edicola sabato con La Gazzetta dello Sport, ha raccontato la loro storia con molti particolari. "Marco è bello, ordinato e geloso. Ora è fissato con i quadri, ne compra in continuazione". A lei, invece, per Capodanno ha regalato uno spazzolino rosa e il dentifricio alla fragola che la ragazza usava quand’era piccola: "Un regalo tenerissimo". Il regalo più utile adesso Borriello vorrebbe riceverlo dalla Federcalcio. Spera che i giudici gli credano e che ammettano che quel cortisone non è stato presto per doparsi, ma è finito nel suo organismo per caso e senza cattive intenzioni. In un modo o nell’altro.
La Rodriguez aveva anticipato molti dettagli dell'episodio al settimanale Star Tv. Belen ha spiegato che "il contatto fisico è stato fatale. Anzi letale. Marco s’è preso la mia stessa infezione e senza pensarci due volte gli ho consigliato di usare la crema al cortisone che il mio medico mi aveva prescritto. In seguito il test antidoping che lui ha fatto, evidenziava proprio presenza di cortisone. L’ho detto anche alla società rossonera che mi ha convocato per sentire la mia versione. Marco non è un dopato. Quando siamo in casa non beve né il the, né la CocaCola. Ha paura che possano avere effetti eccitanti collaterali".

(fonte: gazzetta.it)


Monsieur, guarda che oggi non è il 1° aprile: compra il calendario di Cicloweb

Mi fermo qui, altrimenti si comincia a fare battute su Mazzoleni e non la si finisce più

 
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  postato il 11/01/2007 alle 13:18
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Monsieur, guarda che oggi non è il 1° aprile: compra il calendario di Cicloweb


In effetti, come si fa a non credergli?
Cacchio, Borriello non beve né the né CocaCola... come potrebbe essere un dopato?!

hahahhahahahhahahahahahhaha...

 

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  postato il 11/01/2007 alle 13:22
Però complimenti per la fantastica versione dei fatti! Giusta giusta anche per spettegolare un pò su Novella2000 dove potrà piazzare un pò di sue foto.

 

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Un uomo comincerà a comportarsi in modo ragionevole solamente quando avrà terminato ogni altra possibile soluzione.
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La Rodriguez, fidanzata argentina del milanista, rivela: "Prendevo una pomata per un'infezione, abbiamo fatto l'amore e Marco è poi risultato positivo"

MILANO, 11 gennaio 2007 - È stato solo amore, canterebbe il noto romano (e romanista) Antonello Venditti. Secondo Belen Rodriguez, la fidanzata argentina di Marco Borriello, l’attaccante milanista si è trovato nei guai all’antidoping per colpa di un rapporto sessuale non protetto: lei aveva un’infezione vaginale e usava una pomata a base di cortisone, che sarebbe colpevole dei risultati del controllo effettuato dopo Milan-Roma, nel novembre scorso.



una scusa a dir poco geniale!!
complimenti a Borriello!


Questa è da mettere nel 3D dedicato alle migliori scuse usate per giustificare una positività.
Spero per Borriello non ci siano altri casi di doping nel Milan


Chi non avesse mai letto questo 3D può farsi due risate:
http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=4894

 

[Modificato il 11/01/2007 alle 13:27 by W00DST0CK76]

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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  postato il 11/01/2007 alle 16:12
Originariamente inviato da W00DST0CK76
Questa è da mettere nel 3D dedicato alle migliori scuse usate per giustificare una positività.
Spero per Borriello non ci siano altri casi di doping nel Milan

Ci fossero altri casi sarebbe per via di lei o di lui ???

 

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  postato il 11/01/2007 alle 16:22
Situazioni imbarazzanti entrambe.

 

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  postato il 13/01/2007 alle 13:51
Tour 2006: dubbio doping su 13 atleti

Parigi (Francia) - venerdì 12 gennaio 2007 - Il presidente dell'agenzia francese per la lotta al doping, Pierre Bordry, ha rivelato che 13 ciclisti sono risultati positivi nel corso dell'ultimo Tour de France, ma sono stati "graziati" per aver presentato in anticipo la richiesta di esenzione per uso terapeutico. Bordry ha aggiunto che a fine mese i casi verranno di nuovo esaminati.
"Vogliamo vedere se il documento - ha detto Bordry - corrisponde alla cura. Le numerose richieste di esenzione suscitano dubbi seri e lasciano pensare che possano nascondere pratiche dopanti".

(fonte: ciclonews.it)

 

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  postato il 13/01/2007 alle 14:45
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Tour 2006: dubbio doping su 13 atleti

Parigi (Francia) - venerdì 12 gennaio 2007 - Il presidente dell'agenzia francese per la lotta al doping, Pierre Bordry, ha rivelato che 13 ciclisti sono risultati positivi nel corso dell'ultimo Tour de France, ma sono stati "graziati" per aver presentato in anticipo la richiesta di esenzione per uso terapeutico. Bordry ha aggiunto che a fine mese i casi verranno di nuovo esaminati.
"Vogliamo vedere se il documento - ha detto Bordry - corrisponde alla cura. Le numerose richieste di esenzione suscitano dubbi seri e lasciano pensare che possano nascondere pratiche dopanti".

(fonte: ciclonews.it)

Cacchio dietro corsa finisce che mettono anche il carro funebre di
fantozziana memoria....
Una corsa di malati.... blah!

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 14/01/2007 alle 16:30
Strana notizia da Radsport-Akitiv.de

" Ullrich: Public prosecutor's office is to receive blood bags
...blood bags, which had been found in May 2006 with Fuentes, are to which Bonn public prosecutor's office are handed over."

La definisco strana perchè non mi risulterebbe che le autorità spagnole possano autorizzare questo tipo di indagine (esterno al procedimento spagnolo) sui materiali sequestrati.

Se confermata sarebbe una bomba

Ore 17:30 La notizia è stata rilanciata anche da datasport e tuttobiciweb.
Questi siti non fanno enzione che Jan potrebbe opporsi

 

[Modificato il 14/01/2007 alle 17:07 by Omland]


 
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  postato il 14/01/2007 alle 18:14
in effetti è così, Omland:

14/01/2007 Germania, ci saranno analisi comparate sul sangue di Ullrich

Il tribunale di Bonn, che sta indagando su Jan Ullrich, riceverà dalla giustizia spagnola una delle sacche sequestrate nel blitz ai danni del dottor Eufemiano Fuentes e attribuibili al campione tedesco: questa è l'anticipazione dell'edizione tedesca del periodico Focus.
La giustizia tedesca vuol paragonare il sangue prelevato a Ullrich nello scorso mese di settembre a queello delle sacche sequestrate: in questo modo sarà possibile avere la certezza - o la smentita - dell'esattezza delle tesi della giustizia spagnola e del lavoro svolto dagli inquirenti.
In Germania Ullrich è accusato di frose come il suo ex compagno di squadra Sevilla e come Rudy Pevenage, da sempre suo direttore sportivo e preparatore.

(fonte:www.tuttobiciweb.it)

A me, me pare na strun.....(il procedimento, non la notizia)

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 14/01/2007 alle 18:30
Originariamente inviato da Reggio Emilia

in effetti è così, Omland:

14/01/2007 Germania, ci saranno analisi comparate sul sangue di Ullrich

Il tribunale di Bonn, che sta indagando su Jan Ullrich, riceverà dalla giustizia spagnola una delle sacche sequestrate nel blitz ai danni del dottor Eufemiano Fuentes e attribuibili al campione tedesco: questa è l'anticipazione dell'edizione tedesca del periodico Focus.
La giustizia tedesca vuol paragonare il sangue prelevato a Ullrich nello scorso mese di settembre a queello delle sacche sequestrate: in questo modo sarà possibile avere la certezza - o la smentita - dell'esattezza delle tesi della giustizia spagnola e del lavoro svolto dagli inquirenti.
In Germania Ullrich è accusato di frose come il suo ex compagno di squadra Sevilla e come Rudy Pevenage, da sempre suo direttore sportivo e preparatore.

(fonte:www.tuttobiciweb.it)

A me, me pare na strun.....(il procedimento, non la notizia)


Io l'ho chiamata strana per non sembrare polemico.

Il lancio è da una fonte tedesca; lì negli ultimi tempi l'argomento è anche un po' strumentalizzato.

A me risulterebbe che nessun caampione ematico della OP può essere usato prima della fine del procedimento.
Alla fine le sacche non manipolate ritornano di proprietà di Fuentes.
Le sacche manipolate o presunte tali (es con alta EPO) sono disponibili alle autorità iberiche ai fini processuali; akl termine del procedimento diventerebbero disponibili.

Rimane il fatto che Jan

Mi sembra un gran casino.
Visto poi che è possibile che non si possa fare niente, questo stillicidio scandalistico di notizie non serve per la lotta al doping e fa solo male al ciclismo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 14/01/2007 alle 18:33
Però la scorsa estate si era letta la notizia che la Germania chiedeva le sacche di sangue per esaminarle.
E' possibile che ci sia un procedimento legale per permetta questo.

Se è vero e se darà risultato positivo, i giornali torneranno a pressare Basso, costringendo forse il CONI a riaprire il suo caso.
Se invece fosse negativo (ma i sogni non si avverano quasi mai) allora la scala Mercalli non basterebbe per misurare il terremoto che accadrebbe.

Sarebbe una caccia al piccione. Il primo piccione McQuaid non riuscirebbe più a sedersi perchè la sua poltrona brucierebbe troppo!

 

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Michela
"Stiamo Insieme, Vinciamo Insieme - Ivan Basso"


Vita in te ci credo le nebbie si diradano e oramai ti vedo non è stato facile uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano ma la sofferenza tocca il limite e cosi cancella tutto e rinasce un fiore sopra un fatto brutto



http://www.adidax.com/
resisterai 5 minuti senza sport?

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 14/01/2007 alle 18:40
Sei ottimista Miky, troppo!

Ammetto che esagero in dietrologie, ma visto la fonte del lancio mi sembra che sia una storia utile a riportare l'attenzione dei media sull'aspetto "scandalistico" della vicende.
Invece, dopo le esternazioni deliranti di McQuid sulla mafia, notavo che da più parti cominciavano a "scaricarlo" un pò (es Danimarca, cycling4all, la stessa associazione squadre pro tour...).

Jan non darà l'assenso e nel polverone che ne conseguirà l'UCI potrà sguazzarci dentro

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 15/01/2007 alle 13:11
La Corte Suprema svizzera ferma Hondo fino al 31 marzo

La Wada ha annunciato sul suo sito internet che la Corte Suprema Svizzera ha respinto l'appello di Danilo Hondo contro la squalifica di due anni inflittagli per uso di Carphedon: non sono ancora note le motivazioni del Tribunale che ha comunque stabilito che Hondo dovrà osservare la squalifica fino alla sua scadenza, vale a dire fino al 31 marzo 2007.
«Sfortunatamente il Tribunale Svizzero ha deciso esattamente il contrario di ciò che avevo sperato - ha spiegato Hondo a cyclingnews. com - e sono deluso del fatto che, dopo che questa lunga lotta, non ho visto riconosciuta la mia innocenza. Ora il mio obiettivo è allenarmi al massimo e farmi trovare pronto il 1° aprile, quando scadrà la squalifica. I dirigenti della Tinkoff Credit Systems sono naturalmente delusi, ma sapevano fin dall'inizio che questo sarebbe potuto succedere. Questo ostacolo, comunque, non impedirà alla squadra di partire con il piede giusto: da parte mia lavorerò per farmi trovare pronto per un grande ritorno alle corse».

(fonte:tuttobiciweb.it)

 

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"Venderesti entrambi gli occhi per un milione di dollari... o le gambe... o le mani... o gli orecchi? Fai la somma di quello che hai e scoprirai che non lo venderesti per tutto l'oro del mondo. Le cose migliori della vita sono le tue, se riesci ad apprezzarle".
Dale Carnegie

"Non lamentatevi di quello che non avete. Usate quello che avete. Fare meno del vostro meglio è un peccato. Tutti noi abbiamo il potenziale per eccellere perché l'eccellenza é determinata dalla dedizione, a noi e agli altri".
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http://www.velodrome.org.uk
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  postato il 18/01/2007 alle 00:38
Processo Cofidis: venerdì l’attesa sentenza

Parigi (Francia) - mercoledì 17 gennaio 2007 - Il tribunale penale di Nanterre pronuncerà venerdì la sua sentenza sul caso di doping di squadra che ha coinvolto la francese Cofidis. Ad inizio novembre, dieci imputati erano apparsi in aula: sette corridori o ex-corridori del gruppo Cofidis (Massimiliano Lelli, David Millar, Philippe Gaumont, Robert Sassone, Mederic Clain, Marek Rutkiewicz e Daniel Majewski), un massaggiatore (Boguslaw Madejak), il direttore sportivo di una formazione di 3^ divisione (Oleg Kozlitine) ed un farmacista parigino, Pierre Ben Yamin. Tuttavia, da un punto di vista giudiziario, Jacques Hossaert, Procuratore della Repubblica, ha riconosciuto che «la montagna ha partorito un topo». Le pene richieste sono infatti abbastanza deboli: proscioglimento per David Millar, da quattro a sei mesi di reclusione per Madejak e da tre mesi ad un anno per gli otto altri imputati. Richieste giustificate dall'assenza di prove di un traffico di prodotti dopanti, in una vicenda in cui pare dimostrato che ciascuno si 'riforniva' con i suoi mezzi o provvedeva saltuariamente alle 'esigenze' di un collega. Eppure, dalle deposizioni in aula, è emersa una «cultura della siringa», tanto che Philippe Gaumont aveva dichiarato che «cento punture all'anno, per un corridore, non sono poi così tante».

(fonte: ciclonews.it)

 

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  postato il 18/01/2007 alle 18:49
Pereiro positivo?!?

Originariamente inviato da pancry4

Chiedo scusa se apro un thread che magari è doppio, ma riporto questa notizia tratta dal sito www.eurosport-it.com

Oscar Pereiro positivo

Secondo un’anticipazione del giornale francese Le Monde, lo spagnolo Oscar Pereiro, secondo all’ultimo Tour de France, sarebbe stato trovato positivo al Salbutamol

Si tratta di un prodotto antiasma, che fa parte della lista delle sostanze dopanti. Dopo la squalifica del vincitore Landis, Pereiro era in attesa di essere proclamato vincitore della Grande Boucle.


Originariamente inviato da pancry4

Ecco l'articolo del sito www.lemonde.fr

Depuis quelques semaines, Oscar Pereiro se tait. Deuxième de la Grande Boucle 2006, le coureur espagnol ne réclame plus – comme il le faisait cet été après la révélation du contrôle positif de Floyd Landis à la testostérone – que lui soit attribuée la victoire sur le Tour de France en lieu et place de l'Américain. Et pour cause. Selon nos informations, le coureur de l'équipe Caisse d'Epargne a également été contrôlé positif pendant le Tour de France. A deux reprises, le 17 juillet lors de la 14e étape Montélimar-Gap et le 19 juillet à l'issue de la 16e étape Bourg-d'Oisans-La Toussuire.

La substance retrouvée dans les urines de l'Espagnol est du salbutamol, un produit généralement prescrit contre l'asthme mais interdit en et hors compétition. L'Union cycliste internationale (UCI), qui a accordé à Oscar Pereiro une autorisation d'usage à des fins thérapeutiques (AUT) du salbutamol, a classé sans suite son dossier. En revanche, l'Agence française de lutte contre le dopage (AFLD) estime que l'AUT délivrée au coureur ne possède pas, à ce jour, de justification médicale.

AUTORISATIONS "DOUTEUSES" DÉLIVRÉES À DES COUREURS FRANÇAIS

Depuis août, l'AFLD a envoyé trois courriers en recommandé à l'Espagnol pour qu'il lui transmette les éléments médicaux susceptibles de démontrer que le coureur souffre bien d'une maladie nécessitant l'usage du salbutamol, et que l'autorisation d'usage à des fins thérapeutiques délivrée par l'UCI ne cache pas une pratique dopante. Jeudi 18 janvier, l'agence n'avait reçu aucune réponse du cycliste, hormis les accusés de réception des trois courriers. Elle a également demandé en vain à l'UCI de justifier médicalement l'autorisation accordée à Oscar Pereiro. "Nous ne nous contenterons pas d'un dossier administratif", a déclaré au Monde Pierre Bordry, le président de l'AFLD. Jeudi 25 janvier, le collège de l'agence examinera le cas d'Oscar Pereiro. Si d'ici là le coureur n'a pas transmis les informations demandées par l'AFLD ou si elles ne convainquent pas ses experts, Pierre Bordry décidera alors d'ouvrir une procédure disciplinaire à son encontre.

La compétence de l'AFLD se limitant au territoire français, Oscar Pereiro risque de ne pas pouvoir disputer le prochain Tour de France, et d'être également dépossédé de sa deuxième place en 2006 si la procédure va à son terme. Six autres cas de coureurs contrôlés positifs lors du Tour 2006 et présentant également des autorisations d'usage à des fins thérapeutiques "douteuses" seront examinés par l'AFLD, jeudi 25 janvier. Parmi eux, des Français dont le nom n'a pas été révélé. Comme Oscar Pereiro, certains de ces coureurs n'ont toujours pas donné suite aux demandes de justificatifs médicaux de l'agence, quand d'autres ont fourni des informations jugées insuffisantes par les spécialistes antidopage. Au total, douze coureurs disposant d'autorisations d'usage à des fins thérapeutiques ont été contrôlés positifs lors de la dernière Grande Boucle. Cinq dossiers ont été classés sans suite, l'AFLD jugeant que les autorisations étaient justifiées. Le sort des autres est suspendu à la réunion du 25 janvier.

 

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  postato il 18/01/2007 alle 19:54
Ecco la notizia sul sito della Gazzetta:
"PARIGI 18 gennaio 2007 - Anche lo spagnolo Oscar Pereiro, secondo classificato al Tour de France 2006 dietro all'americano Floyd Landis, sarebbe risultato positivo a un controllo antidoping effettuato durante la corsa. La sostanza di cui sarebbero state trovate tracce nelle urine dello spagnolo è il salbutamolo, sostanza per cui sarebbe coperto da certificato medico accettato dall'Uci, ma non riconosciuto dall'agenzia antidoping francese. A sostenerlo, nella sua edizione on-line, è il quotidiano francese Le Monde.
La stessa agenzia a partire dal mese di agosto ha inviato tre raccomandate al ciclista chiedendo le documentazioni mediche supplementare alla base della richiesta di esenzione a scopo terapeutico. Le richieste dell’antidoping transalpina non avrebbero dato luogo a risposte neanche da parte dell’Uci. "Non ci accontenteremo di un documento amministrativo", ha dichiarato a Le Monde il presidente dell’agenzia, Pierre Bordry, che giovedì prossimo esaminerà con il suo direttivo il caso Pereiro e quelli relativi ad altri 6 ciclisti, non nominati dal quotidiano transalpino e ugualmente sospettati di avere utilizzato esenzioni terapeutiche non giustificate. Il ciclista spagnolo, che in caso di squalifica di Landis diventerebbe il vincitore del Tour de France 2006, rischia un procedimento disciplinare valido solo per le competizioni sul territorio francese.
Quanto a Landis, è tuttora sotto accusa per doping e dovrà rispondere a Parigi il prossimo 8 febbraio dall'Agenzia antidoping francese, essendo risultato positivo al controllo effettuato dopo una tappa. Per questo non è ancora stato designato un vincitore dell'ultima edizione del Tour."
(www.gazzetta.it)
A questo punto,visto che la vittoria di Landis è ancora sub-judice,per la vittoria definitiva entrerebbe quindi in gioco anche Kloden?

Intanto sempre a proposito di spagnoli arriva anche quest'altra notizia:

"18/01/2007 Hermida rifiuta un test, la Spagna lo esclude dai mondiali

Succede anche questo in Spagna: il nuovo campione spagnolo di ciclocross, Antonio Hermida, è stato escluso dalla selezione iberica per i mondiali di specialità a causa del rifiuto a sottoporsi ad un test sanguigno supplementare richiesto dalla sua federazione nazionale."
(www.tuttobiciweb.it)





 
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  postato il 18/01/2007 alle 20:16
che vergogna...

 

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Se si è ritirato Bewolcic si possono ritirare tutti...


Gianni



 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 18/01/2007 alle 20:24
Scoperto dunque anche il 'vecchio giochino dei certificati' . Dopo l'uscita dal ciclismo di Armstrong, con sorprendente tempismo, i francesi hanno deciso di mettersi a controllare le veridicità dei certificati.... prima ovviamente mai e poi mai avrebbero osato pensare che i certificati potevano essere farlocchi, dall'agosto 2005 hanno invece cambiato idea.

Che poi andando avanti con questa loro indagine arrivino a qualche 'brutta scoperta' mi pare scontato. Che un certo numero di certificati siano 'farlocchi', mi pare altrettanto scontato. Mi vengono così subito in mente Brochard a San Sebastian 97 (quando vinse il mondiale), Delgado che vince il Tour con un certificato post datato, alla Borchard, Gonzales de Galdeano (salbutamolo anche lui mi pare) .....Il discorso dei certificati farlocchi, nello sport (non solo nel ciclismo) è vecchio, VA ESTIRPATO. Ma sarà mai possibile ?

Lascio il punto di domanda dietro al quale cerco, senza però riuscirci, di nascondere tutta la mia enorme, personale, amarezza. Ragazzi miei, o quest'anno il ciclismo si mette in riga, o qui temo che prima o poi, davvero esasperati, i media ci abbandoneranno in blocco, Eurosport compreso. A quel punto, tutti a casa, menomale per il sottoscritto che esistono anche pugilato e calcio, io se non altro a lavorare continuerei. Mai dei corridori che ne sarebbe ?

Sono preoccupato, non c'è verso di cambiare una certa mentalità, ancora condivisa da troppi, nel nostro sport. Capisco che non è mai facile cambiare, ma quando è necessario bisogna farlo e in modo repentino. E quel momento è assolutamente giunto. Il 2007 deve restituirci uno sport, il nostro più credibile di quanto lo sia stato nel 2006...

Se penso che ho commentato il Tour 2006, entusiasmandomi pure, coinvoltissimo dalla corsa, mi sento un cretino che si è fatto prendere per i fondelli da Landis, Pereiro e credo altri, almeno altri 7, mi pare....


E' davvero un mondo difficile......
Moserone

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/01/2007 alle 21:05
Originariamente inviato da Moserone


Lascio il punto di domanda dietro al quale cerco, senza però riuscirci, di nascondere tutta la mia enorme, personale, amarezza. Ragazzi miei, o quest'anno il ciclismo si mette in riga, o qui temo che prima o poi, davvero esasperati, i media ci abbandoneranno in blocco, Eurosport compreso. A quel punto, tutti a casa, menomale per il sottoscritto che esistono anche pugilato e calcio, io se non altro a lavorare continuerei. Ma dei corridori che ne sarebbe ?

Sono preoccupato, non c'è verso di cambiare una certa mentalità, ancora condivisa da troppi, nel nostro sport. Capisco che non è mai facile cambiare, ma quando è necessario bisogna farlo e in modo repentino. E quel momento è assolutamente giunto. Il 2007 deve restituirci uno sport, il nostro, più credibile di quanto lo sia stato nel 2006...


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Io lo direi in diretta alla prox telecronaca (ed è la parte meno 'censurabile'). Non salverà il ciclismo, ma smuoverà qualche coscienza.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/01/2007 alle 21:10
Che caos!
Non si capisce più nulla.

E questa mancata chiarezza, a mio modo di vedere, è molto più dannosa delle stesse positività degli atleti.
Un conto è dire subito, durante la corsa o subito dopo come è successo per Landis, che sono stati trovati corridori positivi, un conto è dirlo a distanza di mesi.
Già il fatto che ancora non ci sia una sentenza definitiva su Landis, è una cosa grave: è inaccettabile che la giustizia sportiva abbia dei tempi così lunghi.
Se poi ci si aggiunge anche il caso Pereiro la frittata è completa: e, ripeto, non tanto perche sono stati trovati positivi i primi due del Tour (fatto pesantissimo per l'immagine del nostro sport, ma non più dell'esclusione ingiustificata di Basso e Ullrich), ma principalmente perchè a distanza di mesi ancora non c'è certezza del loro destino.
Secondo me un risultato che rimane sub-judice per così tanto tempo, è molto più dannoso di un risultato fasullo.

 

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"L'uomo da battere è Gianni Bugno, e quasi certamente non riusciremo a batterlo" (Greg Lemond, Stoccarda, 24 agosto 1991)

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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 18/01/2007 alle 22:43
LE COSE O SI DICONO SUBITO O BISOGNA TACERE PER SEMPRE
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/01/2007 alle 23:08
Com'era quella del buco e della toppa?
 
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  postato il 19/01/2007 alle 00:06
Per completezza, ecco il comunicato della squadra.

**********


PEREIRO NO DIO POSITIVO EN EL TOUR


En relación con la noticia aparecida en “Le Monde” sobre nuestro corredor Oscar Pereiro, queremos precisar:


1°) Tanto el AMA como la UCI han quedado plenamente satisfechos de las explicaciones dadas en su momento.


2°) Los requerimientos formulados por la ALFD no fueron cumplimentados oportunamente por negligencia del corredor imputable a su periodo de vacaciones.


3°) A fecha de hoy, los documentos requiridos por la AFLD han sido remitidos por nuestro equipo por lo que no dudamos que la decisión de este Organismo será consecuente con la que, hace mucho tiempo, adoptaron el AMA y la UCI.


4°) Lamentamos la aparición de este tipo de noticias que a nadie benefician y que, particularmente, perjudican al corredor, a nuestro equipo y al ciclismo en general.


*******************


Cos'è, anche i team Pro Tour iniziano a capire che non è così che si fa, che non è così che si combatte il doping?

(Per precisione: AMA è un altro modo di chiamare la WADA)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/01/2007 alle 01:15
zac, fuori due. kloden come l'inter.....

 

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pedala che fa bene.....

 
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  postato il 19/01/2007 alle 01:22
Originariamente inviato da Moserone

Se penso che ho commentato il Tour 2006, entusiasmandomi pure, coinvoltissimo dalla corsa, mi sento un cretino che si è fatto prendere per i fondelli da Landis, Pereiro e credo altri, almeno altri 7, mi pare....

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Ciao Fabio,

parto dal tuo finale perché ho utilizzato più o meno le stesse parole dopo una settimanella dalla fine del Tour, commentando la Cyclassics di Amburgo.

Però, a distanza di tempo, tendo a non essere tanto d'accordo con il mio pensiero di allora e con questo tuo di adesso.

Hai parlato di calcio e di pugilato: ti senti tradito dai calciatori della Juve? Ti senti tradito dai vari pugili gonfiati di anabolizzanti?

Parlo a te, ma parlo anche a me: una sorta di "mea culpa" mascherata, insomma. Perché Caressa non si sente tradito né preso in giro da "Moggiopoli"? Perché Tonino Carino da Ascoli non si è sentito preso in giro da Paolo Rossi, da Bruno Giordano e dallo scandalo scommesse dei primi anni '80? Perché Pizzul non si è sentito preso in giro da Maradona ad Usa '94? Perché Civoli non si è pentito, o sentito "stupido", per essersi emozionato ed aver raccontato con trasporto Cannavaro che alza la Coppa del Mondo da capitano?

Attenzione, la domanda non è: "Perché solo noi dobbiamo ascoltare la coscienza?", perché non è giusto fare i conti in tasca agli altri, alle altrui sensibilità. Ma la domanda è sempre quella, la considerazione è sempre la stessa:

"Nel ciclismo c'è il doping? Embè!?".

P.S.: Per i certificati, meglio tardi che mai. E 'ffanculo Armstrong, 'ffanculo il suo fantasma, 'sti cazzi se l'ha fatta franca. Prima il ciclismo si dimenticherà di Lèns e meglio sarà per il futuro di questo sport.

 

[Modificato il 19/01/2007 alle 01:25 by Monsieur 40%]

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  postato il 19/01/2007 alle 01:44
Intanto:

****************

Borriello positivo anche a controanalisi

16:06 del 18 gennaio

Marco Borriello è risultato positivo alle controanalisi. Lo ha confermato oggi ufficialmente il Coni, dopo che il Laboratorio di Roma ha rilevato nel campione B dell'attaccante del Milan la presenza di Prednisone- Prednisolone. Ricordiamo che Borriello è sospeso in via cautelare dall'11 novembre del 2006.

(fonte: calciomercato.com)

 

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  postato il 19/01/2007 alle 08:02
Non voglio minimizzare, ma la questione Pereiro potrebbe non essere così come viene presentata dalla stampa.

E' positivo per bassi livelli di un broncodilatatore dichiarato e per il quale aveva l'autorizzazione UCI/WADA. Utilità quasi nulla, procedure regolari: se c'erano dubbi dovevano negargli l'autorizzazione non autorizzarlo e poi spararglòi addosso.

Anche perchè poi il problema è da altre parti: oltre il 40% dei corridori al Tour ha corso con certificati...chi per steroidi, chi per sostanze inalatorie, chi per ematocriti alti...

Il salbutamolo in tracce di Pereiro mi fa un po' ridere e secondo me nasconde qualcosa...ma d'altro canto siamo abituati che da inizio giugno '06 i discorsi sul doping vengono usati per scopi diversi.

Se l'agenzia antidoping francese controlla la questione non ci vedo niente di allarmante.
Certo, Proudhomme potrebbe essere contento visto che il terzo era del Team a lui così simpatico!

In ogni casop il ciclismo continua a farsi male da solo: questa è l'unica certezza in tutta la faccenda

 
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  postato il 19/01/2007 alle 08:15
pur non avendo le conoscenze mediche di Omland, l'impressione è che l'UCI non intervenga più sulle caviglie ma direttamente sulle ginocchia.

Questo è un teatrino ridicolo, e McQuaid sta al ciclismo come Bush sta alla politica internazionale. Sono delle bombe atomiche da disinnescare al più presto.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 19/01/2007 alle 13:14
Originariamente inviato da Omland

Non voglio minimizzare, ma la questione Pereiro potrebbe non essere così come viene presentata dalla stampa.

E' positivo per bassi livelli di un broncodilatatore dichiarato e per il quale aveva l'autorizzazione UCI/WADA. Utilità quasi nulla, procedure regolari: se c'erano dubbi dovevano negargli l'autorizzazione non autorizzarlo e poi spararglòi addosso.


Sono perfettamente d'accordo con Omland: se ritenevano che il certificato non fosse sufficientemente motivato dovevano dirlo subito, non svegliarsi con sei mesi di ritardo.

Comunque l'interpretazione di questo nuova vicenda é abbastanza semplice se si usa coerentemente il metro di giudizio di questo forum:
l'ASO é in guerra dichiarata con l'UCI ed é all'offensiva. L'esclusione dalla Parigi-Nizza dell'Unibet é stato il primo colpo, questo é il secondo.
"Voi dell'UCI pretendete di battervi contro il doping a muso duro? Noi vi mostriamo che accettate certificati che autorizzano l'uso di sostanze proibite con troppa facilità. Tiè!"

 
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