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A lavoro in bici...quanti di voi?
leo - 10/12/2006 alle 23:04

Nella mia citta Genova, mi sembra di cominciare a vedere qualcuno che esasperato dal traffico ha inforcato le 2 ruote per recarsi a lavoro. Mi chiedevo se qualcuno di voi va a lavorare in bici..o comunque la usa anche come mezzo di trasporto oltre che strumento sportivo. Mi chiedevo anche nel caso di risposta affermativa come vi organizzate per cambio vestiti, se avete un locale doccia o spogliatoio ecc.. Io sarei intenzionato, pero dato la distanza mi devo organizzare il cambio.. Ciao!


EugeRambler - 10/12/2006 alle 23:47

io uso la bici come mezzo di trasporto cittadino, veloce ed economico. che cosa volere di più? una birra (probabilmente) :D quasi nessun cambio e nessuna doccia, l'unico accorgimento e calare un attimo l'andatura prima di arrivare a destinazione per far sì che la pelle possa riassorbire l'eventuale sudore. io personalmente utilizzo spesso alcuni abiti propri del ciclismo da corsa (es k-way smanicato nelle mezze stagioni o giubbotto termico d'inverno) e porto magari la giacca nelle "sacche da postino" che ho sopra la ruota posteriore. comodissime, direi essenziali per il ciclista urbano. un vecchio thread divertentissimo: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=763


pedalando - 10/12/2006 alle 23:54

Peccato che Genova e' praticamente tutta in salita. O hai la fortuna di abitare e lavorare nella stringa di terra dell'aurelia o almeno una volta al giorno ti tocca affrontare qualche chilometro di salita. Se e' all'andata la doccia e' un obbligo, altrimenti ecco perche' nessuno vi chiama mai in riunione....


Federico Martin - 11/12/2006 alle 00:43

Io penso di essere tra quelli fortunati, dove lavoro dista circa 1,5 km da casa mia, 2 km se faccio il giro lungo :D Quindi vado sempre al lavoro in bici con qualsiasi condizione climatica. Per il resto tendo anche quando devo andare in centro citta muovermi sempre in bici, in fondo la città dove vivo non è molto grande, quindi si può andare ovunque in poco tempo, sicuramente impiegando meno tempo che utilizzando la macchina.


Andrea_Web - 11/12/2006 alle 08:05

Ho 3 km in bici per andare a prendere il treno, poi se serve mi muovo anche in centro con una bici che tengo qui a lavoro.


robby - 11/12/2006 alle 08:14

diciamo che da aprile ad ottobre vada a lavoro in bici...da casa a lavoro ho circa 11 km...la mattina li faccio con calma e arrivo a destinazione in una 40ina di minuti, mentre al ritorno A TUTTA e in 20 minuti sono a casa...non sembra, ma ho anche notato che è un ottimo allenamento ;)


Laura Idril - 11/12/2006 alle 12:38

Ogni tanto in estate vado al lavoro in bici, ma è un rischio pazzesco sulla provinciale che devo fare; rischio la vita a ogni camion che passa '^^


Frank VDB - 11/12/2006 alle 12:51

[quote][i]Originariamente inviato da Federico Martin [/i] Io penso di essere tra quelli fortunati, dove lavoro dista circa 1,5 km da casa mia, 2 km se faccio il giro lungo :D Quindi vado sempre al lavoro in bici con qualsiasi condizione climatica. Per il resto tendo anche quando devo andare in centro citta muovermi sempre in bici, in fondo la città dove vivo non è molto grande, quindi si può andare ovunque in poco tempo, sicuramente impiegando meno tempo che utilizzando la macchina. [/quote] Anch'io, godendo di una città completamente piatta e dove la bici è abbastanza tutelata (ma si potrebbe fare di più e meglio) mi faccio il mio paio di km in bici per andare al lavoro. Se piove o fa freddissimo autobus. A Parma praticamente non uso la macchina, si può dire. Certamente l'inflazione di rotonde non aiuta gli utenti deboli (noi e i pedoni) ma quella della bici è una battaglia culturale (e apolitica, direi) che tutti coloro che sono apasssionati cicloamatori dovrebbero portare avanti.


Frank VDB - 11/12/2006 alle 12:55

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] io uso la bici come mezzo di trasporto cittadino, veloce ed economico. che cosa volere di più? una birra (probabilmente) :D [/quote] Un Vov. Una pista ciclabile degna di tal nome. E la precedenza quando ce l'ho. [quote] quasi nessun cambio e nessuna doccia, l'unico accorgimento e calare un attimo l'andatura prima di arrivare a destinazione per far sì che la pelle possa riassorbire l'eventuale sudore. io personalmente utilizzo spesso alcuni abiti propri del ciclismo da corsa (es k-way smanicato nelle mezze stagioni o giubbotto termico d'inverno) e porto magari la giacca nelle "sacche da postino" che ho sopra la ruota posteriore. comodissime, direi essenziali per il ciclista urbano. [/quote] Molto saggio. Anch'io uso le sacche da postino. E rallento quando sudo, anche se sopra i lastricati di via Garibaldi tiro a bestia perchè mi esalto e mi sembra di essere in fuga alla Roubaix mentre salto a velocità doppia un sacco di ciclisti. :D Sull'abbigliamento: se mi presentassi con l'abbigliamento del ciclista la mia carriera cesserrebbe immediatamente anche se mi cambiassi nei cessi del seminterrato! :mad:


Stella alpina - 11/12/2006 alle 13:00

Io non uso la bici per andare a lavorare perchè lavoro in centro a Milano (a circa 20 km da dove abito) e andarci in bici è un po' impensabile, tra il traffico congestionato e l'inquinamento non so quanto potrei sopravvivere. Però utilizzo la bici per gli spostamenti cittadini ... la macchina la uso pochissimo ... guidare è una delle cose che non mi piace proprio fare!


Frank VDB - 11/12/2006 alle 17:59

Dal sito www.beppegrillo.it cade a fagiolo... [i] Le città di Milano e di Nassirya si stanno gemellando. Letizia Moratti si recherà presto in Iraq in visita all’Eni. L’accompagneranno il marito petroliere Gian Marco Moratti, il cognato petroliere Massimo Moratti e la cognata verde Milly Moratti. Le due città hanno in comune i caduti per il petrolio. In Iraq per difendere i pozzi. In Italia per difendere gli utili dei petrolieri e dello Stato. I caduti civili sono molti di più dei caduti in guerra. Nella sola Milano la contabilità da inizio anno è per i ciclisti 812 feriti e 11 morti. Per i pedoni 1.290 feriti e 26 morti. 37 morti in totale, ma manca ancora il periodo natalizio. Negli ultimi giorni una ragazza è stata uccisa da un autobus dell’Atm sulle strisce pedonali. Un signore in bicicletta è stato stritolato da un autotreno in pieno centro. Un ragazzo di 13 anni è stato travolto con la sua bici da un autocarro. Ma è gente così. Che ama il rischio. Altro che i parà. E chi rischia paga. Il Comune dovrebbe intervenire, fare qualcosa. Obbligare ad esempio tutti i cittadini a dotarsi di automobile. Non per circolare, ma per proteggersi. Cintura, air bag, barre laterali sono fabbricati apposta. Il tempo di percorrenza sarebbe più lungo, ma la benzina andrebbe via come il pane. E si salverebbero molte vite. Rimarrebbe il pericolo per chi, testardamente, volesse andare a piedi fino alla fermata di un mezzo pubblico. La soluzione c’è: sottopassaggi. Direttamente dal portone di casa alla fermata dell’autobus o della metropolitana. Il numero di ciclisti morti per incidente è raddoppiato in un anno a Milano. Bisogna affrontare subito il problema. Vietare le biciclette. E, a monito, mettere una lapide al ciclista ignoto in ogni città. Sponsorizzata dall’Eni e dalla Fiat.[/i]


EugeRambler - 11/12/2006 alle 18:02

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Sull'abbigliamento: se mi presentassi con l'abbigliamento del ciclista la mia carriera cesserrebbe immediatamente anche se mi cambiassi nei cessi del seminterrato! :mad: [/quote] ma le sacche servono proprio a tenere dentro la giacca o il maglione pesante da indossare non appena legata la bici al lampione! poi il capo tecnico sparisce in borsa e via...


EugeRambler - 11/12/2006 alle 18:09

e quanti di voi usando la bici in città indossano il casco? credo che sia più pericoloso viaggiare nei centri che uscire con la bici da corsa sui percorsi extracittadini. io, lo confesso, non lo uso, sia perchè se esci con il casco poi dovresti portartelo dietro (ed è un ingombrante), sia perchè girare con i capelli a strisce come lascia il casco, non è il massimo :D. frank, ti prego, beppe grillo no. è una cosa viscerale, non lo sopporto proprio. non ci riesco per niente. non mi fa ridere, mi mette il nervoso e la sua aria da santone mi irrita più delle ortiche :OIO.


josera - 11/12/2006 alle 19:47

io ai tempi ('89 - '93) andavo a scuola in bici: erano 10 km al giorno che per 200 gg fanno 2000 km tondi...non sembra ma era un bell'allenamento...mi ricordo in pieno inverno la brina che si formava sul cappello e gli occhiali che si appannavano istantaneamente una volta in classe...mi guardavano come un cretino ma me ne son sempre fregato altamente. certo qualche volta a tornare a casa in leggera salita, sudato dopo due ore di educazione fisica con cartelletta da disegno e magari ombrello facevo un po' fatica, ma piuttosto del treno! ora la bici normale la uso saltuariamente in paese e basta purtoppo, perchè quando mi muovo per lavoro sono parecchi km e devo portarmi dietro materiale vario.


Frank VDB - 12/12/2006 alle 11:18

[quote][i]Originariamente inviato da EugeRambler [/i] e quanti di voi usando la bici in città indossano il casco? credo che sia più pericoloso viaggiare nei centri che uscire con la bici da corsa sui percorsi extracittadini. [/quote] quoto [quote] io, lo confesso, non lo uso, sia perchè se esci con il casco poi dovresti portartelo dietro (ed è un ingombrante), sia perchè girare con i capelli a strisce come lascia il casco, non è il massimo :D. [/quote] Neppure io lo uso... dai, mi sembrerebbe di essere un mormone (qui a Parma sempre in camicia bianca, cravatta e... zaino e casco!) I capelli a strisce? Ma se l'ultima volta li avevi corti e ben posati sul cranio?!


Federico Martin - 12/12/2006 alle 11:26

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Anch'io, godendo di una città completamente piatta e dove la bici è abbastanza tutelata (ma si potrebbe fare di più e meglio) mi faccio il mio paio di km in bici per andare al lavoro. Se piove o fa freddissimo autobus. A Parma praticamente non uso la macchina, si può dire. Certamente l'inflazione di rotonde non aiuta gli utenti deboli (noi e i pedoni) ma quella della bici è una battaglia culturale (e apolitica, direi) che tutti coloro che sono apasssionati cicloamatori dovrebbero portare avanti. [/quote] Sul fatto che si potrebbe fare di più e meglio sono COMPLETAMENTE D'ACCORDO. In molte zone hanno fatto delle piste ciclabili che sono assolutamente ridicole, impercorribili e molto pericolose visto che si incrociano con strade secondarie dove sbucano macchine che molte volte non guardano se arriva qualcuno sulla pista ciclabile, poi in questi ultimi anni c'e' stato una crescita esponenziale delle rotonde molte delle quali totalmente inutili e fuori luogo. Per non parlare poi della manutenzione delle strade ... le buche sono il vero dramma e incubo per ogni ciclista. Ad esempio quando esco con la bici da corsa devo sempre attraverare la città per poter andare verso poi le zoni collinari, un vero incubo infatti appena posso prendo la macchina e vado a felino, marzolara, langhirano come punti di partenza, so che è una rottura di scatole, ma attraversare la citta in bici da corsa lo è ancora di più oltre che essere pericoloso e' anche un calvario specie al rientro a casa quando si è anche un poì affaticati.


Frank VDB - 12/12/2006 alle 11:33

[quote][i]Originariamente inviato da Federico Martin [/i] Ad esempio quando esco con la bici da corsa devo sempre attraverare la città per poter andare verso poi le zoni collinari, un vero incubo infatti appena posso prendo la macchina e vado a felino, marzolara, langhirano come punti di partenza, so che è una rottura di scatole, ma attraversare la citta in bici da corsa lo è ancora di più oltre che essere pericoloso e' anche un calvario specie al rientro a casa quando si è anche un poì affaticati. [/quote] Ti quoto in tutto. Io per arrivare a strada Montanara e quindi a Felino devo farmi via Pasini contromano, la rotonda di P.le santa Croce (dentro, la pista lì è invisibile e inservibile), viale dei mille, poi via Varese, Piazzale Fiume e virus in fundo via Po, via Enza, via Montanara: se non mi è mai successo nulla è per puro caso... ah, al ritorno c'ho pure un pezzo di viale Piacenza! Stamattina, una delle piste ciclabili che percorro era invasa completamente da un Ferrari. Sono dovuto scendere in strada. Non un vigile a perdita d'occhio. Il primo che ho trovato era ovviamente a presidiare il centro... al telefonino! Gli ho esposto il caso e quasi non mi ha considerato.


Federico Martin - 12/12/2006 alle 11:51

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] Ti quoto in tutto. Io per arrivare a strada Montanara e quindi a Felino devo farmi via Pasini contromano, la rotonda di P.le santa Croce (dentro, la pista lì è invisibile e inservibile), viale dei mille, poi via Varese, Piazzale Fiume e virus in fundo via Po, via Enza, via Montanara: se non mi è mai successo nulla è per puro caso... ah, al ritorno c'ho pure un pezzo di viale Piacenza! Stamattina, una delle piste ciclabili che percorro era invasa completamente da un Ferrari. Sono dovuto scendere in strada. Non un vigile a perdita d'occhio. Il primo che ho trovato era ovviamente a presidiare il centro... al telefonino! Gli ho esposto il caso e quasi non mi ha considerato. [/quote] Sui vigili stendiamo un velo pietoso ... non so' se è un male comune, ma quelli di Parma sono veramente al top per inefficenza, io li trovo sempre a fare salotto in centro, mai una volta dove servono. Io abito invece dalle parti di via paradigna, quindi sarei comodo a fare dei giri verso "la bassa" ma quei posti non sono il meglio per dei giri in bici da corsa anche se qualche volta mi è capitato di fare qualche giretto sui nuovi argini quelli che arrivano fino al Po' che non sono malissimo, ma manca totalmente un po' di salita che in un giro in bici ci deve essere. quindi siccome tutte le strade che portano nelle zone collinari sono dall'altra parte della citta me la devo attraversare tutta e qualunque strada decido di fare e' un calvario, un po' meno la domenica mattina (uscendo un po' presto) visto che in città c'e' poca gente a quell'ora. L'unica soluzione rimane quella della macchina per portarsi nei paesi citati prima, purtroppo è un male necessario se poi si vuole fare un giro decente senza rischiare la propria incolumità fisica oltre che nervosa.

 

[Modificato il 12/12/2006 alle 12:17 by Federico Martin]


Delfino - 12/12/2006 alle 12:10

Io, pur lavorando a 200 metri da casa, mi sposto in macchina, perchè quando devo accompagnare i clienti nei paesi limitrofi è dura andare in bici, però quando sono a casa per andare al bar, piuttosto che a prendere il giornale o anche solo a farmi un giretto, uso la bici


Frank VDB - 12/12/2006 alle 14:28

Tanto per rimanere in tema. Non vuole essere una tiritera tra me e Martin su Parma... penso che ogni giorno decine di queste cose accadano in tutta Italia. Fonte: www.teleducato.it Ciclista travolto a barriera Repubblica Giovane investito da un auto sulle strisce pedonali. Le sue condizioni non sono gravi Paura questa mattina a barriera Repubblica. Un giovane in sella alla propria bicicletta é stato investito da un'auto di grossa cilindrata, un Suv, che, secondo i primi accertamenti, non avrebbe rispettato l'indicazione delle strisce pedonali. Il ciclista é stato trasportato in ambulanza al Pronto Soccorso del Maggiore. Le sue condizioni non risultano gravi. L'uomo ha riportato solo lievi ferite


Gibo - 12/12/2006 alle 16:08

Io per il lavoro e per andare in centro uso sempre la bici, Ravenna essendo una città in pianura favorisce l'uso di tale mezzo ed inoltre lavoro solo a dieci minuti da casa. Ciaooo


W00DST0CK76 - 12/12/2006 alle 16:46

Il lavoro a circa 15 km da casa e in estate qualche volta vado a lavoro in bici, vorrei farlo più spesso ma non sempre riesco ad alzarmi prima, non ho un buon rapporto con la sveglia :zzz: