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Importante intervista a Johan Bruyneel: il futuro di Basso è in buone mani.
luke - 09/12/2006 alle 21:16

Premetto che apro questo thread per fare in modo che questa intervista al general manager della Discovery Channel, a mio avviso importante anche per capire cosa significhi avere le palle per fare il manager di un team, possa essere letta da più utenti possibile. Poi starà ai moderatori decidere se spostarla in uno dei threads esistenti. Quello che Bruyneel dice in questa intervista è importante, ma è soprattutto importante riscontrare la linearità delle sue dichiarazioni di un mese fa e di quelle di oggi, segno di coerenza e di chiarezza d'idee ma anche di affidabilità. Ivan è fortunato ad essere finito alla Discovery, questi secondo me sono i manager di cui ha bisogno il ciclismo: confrontiamo il pensiero di Bruyneel con i comportamenti e le idee di altri cosiddetti manager come, ad esempio, Lefevere o Riis. Ne escono irrimediabilmente ridimensionati. Buona lettura a tutti. IL VERO PROBLEMA? GLI ATTUALI DIRIGENTI Era rimasto sorpreso Johan Bruyneel quando gli avevamo detto che avremmo voluto parlare di ciclismo e basta. 'Sono tempi in cui tutti parlano troppo di cose che non sanno' dice con severità il manager belga. E il lungo colloquio verte finalmente sul Giro, sul Tour, sulla squadra, sul ritiro, su quelli che sono gli ingredienti più gustosi di uno sport che da cento anni appassiona le folle di tutte le età, di tutta Europa. Ma inevitabilmente, pur chiacchierando di sport, sono venute fuori notizie, riferimenti, opinioni, frammenti che detti da Johan Bruyneel, manager di una delle più importanti squadre ProTour, assumono un interesse rilevante. Per esempio, gli abbiamo chiesto se ha qualche preoccupazione sulla possibilità che il Tour non inviti la sua squadra alla corsa. 'E perchè?' ha risposto sorpreso. 'Non vedo il motivo di una scelta che sarebbe facilmente contestabile. E poi se il Giro d'Italia ci invita, come fanno i francesi a rompere l'alleanza tra gli organizzatori?' Sulla situazione attuale il suo parere è ancora più schietto. 'Il dramma è questa Uci che si sta rivelando assolutamente incapace di gestire il movimento. La realtà è che oggi il ciclismo è senza una guida ed in questo caos ciascuno cerca di conquistare potere urlando di più. Il problema grave del ciclismo in questo momento è proprio l'insussistenza dell' Uci. Se io fossi manager di una grande azienda, ancor prima che dal problema del doping, sarei molto allarmato dalla constatazione che un movimento così importante è privo di una guida affidabile. E' indiscutibilmente questa la priorità: rimettere l'Uci nel suo ruolo istituzionale con capacità gestionale'. A Strasburgo era davvero inevitabile quello che è accaduto? 'Probabilmente sì – ammette Bruyneel – perchè bisogna considerare i tempi in cui si è stati chiamati a decidere. In fondo dalla Spagna sono arrivati i nomi, tra gli altri, dei tre corridori che avrebbero quasi certamente occupato i tre scalini del podio. Ammetterli alla corsa avrebbe significato tenere per un mese la corsa in ostaggio delle voci che arrivavano da Madrid. Sarebbe stato un evento drammatico ed incontrollabile. Forse non è stata la decisione più giusta (Basso avrebbe certamente vinto questo Tour), ma forse è stato un male inevitabile'. Contesta violentemente il codice etico 'Credo che il codice etico, così come è stato ideato, sia una cosa indegna di ogni paese civile. Nessuno può imporre ad un altro la propria etica. Se l'Uci avverte comportamenti scorretti o sanzionabili, lo faccia. Ma non possono essere i gruppi sportivi, o peggio ancora alcuni gruppi sportivi, ad imporre ad altri dei principi che non sono condivisi in alcun ordinamento giuridico. Nel 2004 vennero quelli del Tour de France a dirmi che dovevo mandare a casa Padrnos, perchè coinvolto nelle perquisizioni di Sanremo. Fin da allora la mia posizione fu chiara. Dissi che per quello di cui io ero a conoscenza non avevo alcun motivo per mandare a casa Padrons (fu prosciolto qualche mese dopo, ndr), ma se il Tour aveva elementi diversi avrebbe dovuto assumersi la responsabilità del provvedimento. Padrnos partì regolarmente'. Basso ha confermato la sua disponibilità ad offrire il suo Dna, a patto che l'esame venga gestito da un'autorità pubblica. Nel merito la posizione di Bruyneel è molto chiara. 'Credo che sia una cosa stupida imporre a tutti i corridori l'esame del Dna, perchè non si può fare. E chi darà il consenso potrebbe addirittura trovarsi nei guai. Se la legge prevede che il Dna può essere solo messo a disposizione degli inquirenti dopo un'autorizzazione del magistrato, e mantiene su questi dati un riserbo assoluto, ci sarà anche un motivo? Prima di dare il consenso, cosa di cui si parla senza neanche avere un'idea delle implicazioni che questa cosa può avere, bisognerebbe definire molte altre cose. Ad esempio, chi ha la responsabilità della riservatezza di questi dati? E questi dati che valore e che disponibilità legali avranno? E' una disponibilità a tempo indeterminato? Può essere ritirata? Se una donna chiede di prenderne visione in una causa di paternità, cosa si fa? Ma perchè devono essere i gruppi sportivi a gestire queste cose? Mi sembra anche questa la conferma del caos Uci'. Confida che l'uci è scesa pesantemente in campo per impedire a Basso di correre, pur in assenza di qualsiasi provvedimento disciplinare. 'Mi ha chiamato il presidente McQuaid e so che Verbruggen ha chiamato direttamente la Discovery per convincerci a non tesserare Ivan Basso. Ma non ci hanno fatto cambiare idea. Abbiamo studiato a fondo tutte le carte ed abbiamo apprezzato molto il lavoro della Procura del Coni, e non abbiamo trovato assolutamente nulla che giustificasse una lista di proscrizione nei confronti di Basso. Tra l'altro c'è stato un accanimento nei confronti di Ivan che trovo ingiustificabile. Sul tesseramento di Basso tutti hanno avuto da ridire. Su quello di Caruso nessuno ha parlato. Basso ha subìto un processo dal Coni, altri corridori, ad esempio gli spagnoli, saranno prosciolti con un provvedimento cumulativo, senza neanche valutare le singole posizioni. Perchè nei confronti di Basso c'è tutta questa cattiveria? Non si capisce proprio perchè è sempre stato un corridore esemplare.' Non andrà più alle riunioni dei gruppi sportivi, si limiterà a mandare qualcuno dei suoi vice a rappresentarlo. 'Non mi piace il clima che si è creato. Noi dobbiamo fare i manager, non i poliziotti. Noi con i corridori dobbiamo avere un rapporto costruttivo, fiduciario, non possiamo essere noi il braccio armato dell'Uci. Vedo i francesi che hanno sempre una rabbia contro tutto e contro tutti, non capisco il perchè. E non lo accetto. Io arrivo a dire che forse il doping non è la causa dei nostri problemi, ma la conseguenza di una gestione dissennata. Non c'è buon senso. Forse dobbiamo guardare anche fuori dal nostro giardino. Vedere cosa fanno negli altri sport. Non c'è nessuna disciplina che espone così tanto i propri atleti alla maldicenza. Sono stato corridore, lavoro con i corridori, mi rifiuto di credere che l'immagine che sta dando l'Uci dei corridori sia reale.' Considera il ProTour la cartina di tornasole del grande fallimento dell'Uci. 'Se è vero che il ProTour doveva servire a costruire un ciclismo d'elite sotto l'egida dell'Uci, non possiamo non riconoscere il totale fallimento. Dal ProTour sono usciti tutti i più importanti organizzatori e le corse che hanno fatto la storia di questo sport. L'Aso (la società organizzatrice del Tour de France, ndr) gestisce tutto come prima, più di prima. L'Uci che voleva recuperare una posizione centrale, si nasconde dietro i gruppi sportivi. Il movimento è allo sbando.' Indiscutibilmente Ivan Basso ha avuto fortuna di trovare nella Discovery un tetto, perchè in questo ciclismo confuso e mal governato avrebbe rischiato un ostracismo vergognoso. Ed è tanto più vergognoso se si pensa come lo stesso ostracismo in passato ha già creato una vittima: Marco Pantani. E' giusto punire chi ha sbagliato ed è condivisibile farlo anche nella maniera più severa. Ma la punizione può essere solo la giusta conseguenza di un processo che rispetti le regole. Se invece siamo alle liste di proscrizione, è e vidente che qualcosa va cambiato. E se le liste di proscrizione sono fatte, promosse e sostenute dal presidente McQuaid e dal vice-presidente Verbruggen, è evidente che si apre un problema molto grave la cui portata è difficile al momento valutare. Ma i corridori, soprattutto loro, dovranno uscire dal loro silenzio dorato perchè l'assenza del diritto è un pericolo per tutti. Tony Lo Schiavo – Bicisport dicembre 2006


Monsieur 40% - 10/12/2006 alle 04:46

Ma come mai l'Aso - o l'UCI - non ha(nno) mai chiesto a Bruyneel di escludere Armstrong dalla squadra per il Tour!? Padrnos aveva il processo di Sanremo, ok, ma sicuri-sicuri che Lèns non avesse nessun processo in corso durante i 7 anni di tirannia? Come si dice: due pesi e due misure?


53.11 - 10/12/2006 alle 19:52

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Ma come mai l'Aso - o l'UCI - non ha(nno) mai chiesto a Bruyneel di escludere Armstrong dalla squadra per il Tour!? Padrnos aveva il processo di Sanremo, ok, ma sicuri-sicuri che Lèns non avesse nessun processo in corso durante i 7 anni di tirannia? [color= green]Come si dice: due pesi e due misure?[/color] [/quote] Of course Monsieur, of course!!!!:D

 

[Modificato il 10/12/2006 alle 19:54 by 53.11]


luke - 10/12/2006 alle 20:18

Su Armstrong ci sono stati sempre sospetti e magari ci saranno, ma va detto che ha vinto tutte le cause che ha intentato. La stessa assicurazione che, facendo affidamento sulle rivelazioni contenute in 'L.A. confidential', non gli volle pagare i 5 milioni di dollari previsti come premio per il filotto di vittorie al Tour, alla fine ne ha pagati 7,5 di milioni. Questa dirigenza Uci mi ha fatto diventare simpatico pure Armstrong, per male che vada comunque era un corridore che sudava, faticava e sbuffava mentre spingeva sui pedali, non un dirigente mollaccione ed arrogante come certi che sappiamo. Ma la questione è un'altra: vista la situazione, credo che la presunzione di innocenza sia senz'altro da preferire alla presunzione di colpevolezza, professata dagli stolti dirigenti di cui sopra. Con questi dirigenti, semplicemente a suon di sospetti, il ciclismo verrebbe fermato solo per i 'si dice'. Invece su uno sbaglia è giusto che paghi, ma prima si dimostra la colpevolezza e poi si punisce. Questo accade nei paesi civili, evidentemente l'Uci preferisce gli stati di polizia. Con questa dirigenza non esisterebbero i Merckx, i Gimondi, gli Hinault: esisterebbero magari gare da decidere col telefonino, come la Roubaix di una decina d'anni fa....


pedalando - 10/12/2006 alle 20:26

Quoto un passaggio dell'intervista perche' mi sembra molto importante: [quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] arrivo a dire che forse il doping non è la causa dei nostri problemi, ma la conseguenza di una gestione dissennata. [/quote]


Monsieur 40% - 10/12/2006 alle 21:04

[quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] [...]Questa dirigenza Uci mi ha fatto diventare simpatico pure Armstrong, per male che vada comunque era un corridore che sudava, faticava e sbuffava mentre spingeva sui pedali, non un dirigente mollaccione ed arrogante come certi che sappiamo.[...][/quote] Ti dirò la verità, Luke, è successa la stessa cosa anche a me (e con questo spero che il computer di Morris si blocchi ancora dopo 3 secondi che sta su Cicloweb, ché gli verrebbe un infarto, forse). Infatti la distinzione vede Armstrong come "complemento oggetto" e non come "soggetto", almeno per il mio punto di vista. Ovvio che sospendere Padrnos è molto più semplice per tutti (UCI, Aso, Us Postal/Discovery), mentre sospendere Armstrong è complicatissimo e - soprattutto - controproducente. Infatti il destinatario della mia precisazione non era (e non è) Lèns, bensì gli stessi "papaveri" che da quindici anni scaldano quelle sedie e poltrone e stanno facendo morire questo sport in maniera rapidissima. Ed anche Bruyneel, come l'Armstrong dirigente, non mi convince. Il dubbio è grande: che avrebbero detto - Johan&Lance - se Basso fosse andato in una qualsiasi altra squadra del ProTour? Bruyneel a Strasburgo, alla vigilia del Tour 2006, come s'è comportato (Lefévère ce l'ha detto, ma deve ancora arrivare il giorno in cui io possa fidarmi di ciò che dice il tm della Quick Step)?


pedalando - 10/12/2006 alle 21:53

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Il dubbio è grande: che avrebbero detto - Johan&Lance - se Basso fosse andato in una qualsiasi altra squadra del ProTour? Bruyneel a Strasburgo, alla vigilia del Tour 2006, come s'è comportato (Lefévère ce l'ha detto, ma deve ancora arrivare il giorno in cui io possa fidarmi di ciò che dice il tm della Quick Step)? [/quote] e'il gioco delle parti. C'e'chi lo fa strisciando e chi a testa alta. E'una questione di attributi.:boh: quelli dei 7 tour erano altri tempi, difficile fare un paragone, pero' senza dire che "mi e' piu' simpatico", dico che rimpiango quei tempi.


antonello64 - 10/12/2006 alle 23:14

[quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] Su Armstrong ci sono stati sempre sospetti e magari ci saranno, ma va detto che ha vinto tutte le cause che ha intentato. La stessa assicurazione che, facendo affidamento sulle rivelazioni contenute in 'L.A. confidential', non gli volle pagare i 5 milioni di dollari previsti come premio per il filotto di vittorie al Tour, alla fine ne ha pagati 7,5 di milioni. [/quote] i sospetti ci sono ancora, ma quello che tu dici dimostra che Armstrong non faceva i comodi suoi perchè era protetto dall'alto, ma probabilmente perchè era più sveglio e sapeva organizzarsi meglio (e questi a mio modo di vedere sono dei pregi non indifferenti).


Felice - 10/12/2006 alle 23:17

[quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] esisterebbero magari gare da decidere col telefonino, come la Roubaix di una decina d'anni fa.... [/quote] Giusto, per la miseria! Molto meglio la Roubaix di quest'anno vinta da quello stesso Cancellara che é diventato campione del mondo a cronometro a 56 di media su un percorso "vallonato"! E con il ritrovamento nella "poubelle" dell'albergo in cui aveva alloggiato la CSC di quanto necessario per un bel doping collettivo...


antonello64 - 10/12/2006 alle 23:20

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Ovvio che sospendere Padrnos è molto più semplice per tutti (UCI, Aso, Us Postal/Discovery), mentre sospendere Armstrong è complicatissimo e - soprattutto - controproducente.[/quote] e quindi per un direttore sportivo ci vuole più spina dorsale per proteggere Padrnos piuttosto che Armstrong: Bruyneel sta dimostrando di averne. Sul comportamento che avrebbe tenuto Bruyneel nel caso Basso fosse andato in un altra squadra, la penso come te.


Felice - 10/12/2006 alle 23:21

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Ed anche Bruyneel, come l'Armstrong dirigente, non mi convince. Il dubbio è grande: che avrebbero detto - Johan&Lance - se Basso fosse andato in una qualsiasi altra squadra del ProTour? Bruyneel a Strasburgo, alla vigilia del Tour 2006, come s'è comportato (Lefévère ce l'ha detto, ma deve ancora arrivare il giorno in cui io possa fidarmi di ciò che dice il tm della Quick Step)? [/quote] Bruyneel in tutto questo tempo ha fatto sempre e solo quelli che ritiene essere i suoi interessi, come d'altronde han fatto tutti gli altri. Punto e basta.


Felice - 10/12/2006 alle 23:29

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] quelli dei 7 tour erano altri tempi, difficile fare un paragone, pero' senza dire che "mi e' piu' simpatico", dico che rimpiango quei tempi. [/quote] Io invece no. I tempi che stiam vivendo fanno schifo, ma non rimpiango i "bei" tempi del grande non-dopato-fino-a-inconfutabile-prova-del-contrario che vinceva contro tanti altri non-dopati-fino-a-inconfutabile-prova-del-contrario. Eran tempi che facevan schifo come questi. E d'altronde facevan schifo anche i beneamati anni '90, quelli dell'Epo a gogò.


antonello64 - 11/12/2006 alle 00:08

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] esisterebbero magari gare da decidere col telefonino, come la Roubaix di una decina d'anni fa.... [/quote] Giusto, per la miseria! Molto meglio la Roubaix di quest'anno vinta da quello stesso Cancellara che é diventato campione del mondo a cronometro a 56 di media su un percorso "vallonato"! E con il ritrovamento nella "poubelle" dell'albergo in cui aveva alloggiato la CSC di quanto necessario per un bel doping collettivo... [/quote] ho letto in parecchi post di questi 56 di media: ma qual'è la media ufficiale della cronometro iridata?


Monsieur 40% - 11/12/2006 alle 00:11

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] ho letto in parecchi post di questi 56 di media: ma qual'è la media ufficiale della cronometro iridata? [/quote] http://www.cicloweb.it/viewclas.php?key_prog=5429 50,6 km/h di media. questa l'altimetria: [img]http://www.salzburg-2006.com/download/hoehenprofil_TimeTrialElite.jpg[/img] (fonte: salzburg-2006.com)


pedalando - 11/12/2006 alle 00:23

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] quelli dei 7 tour erano altri tempi, difficile fare un paragone, pero' senza dire che "mi e' piu' simpatico", dico che rimpiango quei tempi. [/quote] Io invece no. I tempi che stiam vivendo fanno schifo, ma non rimpiango i "bei" tempi del grande non-dopato-fino-a-inconfutabile-prova-del-contrario che vinceva contro tanti altri non-dopati-fino-a-inconfutabile-prova-del-contrario. Eran tempi che facevan schifo come questi. E d'altronde facevan schifo anche i beneamati anni '90, quelli dell'Epo a gogò. [/quote] Ho la sensazione che in "quei tempi" corressero tutti con armi piu' seimili, se non pari. Esclusa una squadra per un GT all'anno.


Felice - 11/12/2006 alle 00:26

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] ho letto in parecchi post di questi 56 di media: ma qual'è la media ufficiale della cronometro iridata? [/quote] http://www.cicloweb.it/viewclas.php?key_prog=5429 50,6 km/h di media. [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Admin (in un altro thread)[/i] Guarda, a differenza di Mario, anch'io penso che la gente non sia poi così appassionata alla media di Cancellara, pur riconoscendo che se andava a 53 invece che a 56 era in effetti più credibile (come negarlo?). [/quote] E' proprio vero che non ci si può più fidare di nessuno...


Admin - 11/12/2006 alle 00:33

Era 50,6, quindi. Chiedo venia per il ricordo fallace. In ogni caso, il discorso media è sempre una questione relativa (al percorso) e non assoluta. Però il mio errore di valutazione c'è tutto, e ciò visto e considerato, spero più che mai che il pubblico in effetti non si sia appassionato alla vexata quaestio dell'ormai famigerata media di Cancellara.


Monsieur 40% - 11/12/2006 alle 00:36

No, no, lo sbaglio originario è mio, non di Marco. Ricordavo 56 km/h, invece era 50,6 km/h... comunque il concetto - almeno per me - non cambia. La crono di Salisburgo di Cancellara, per me, rimane nel campo dell'ultraterreno (ma quoto quanto detto da Mestatore in un altro thread: Cancellara le crono le vinceva sin da ragazzino, è senz'altro un corridore capace di vincere un mondiale a cronometro).


Claudio82 - 11/12/2006 alle 00:52

[quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] questi secondo me sono i manager di cui ha bisogno il ciclismo: confrontiamo il pensiero di Bruyneel con i comportamenti e le idee di altri cosiddetti manager come, ad esempio, Lefevere o Riis. Ne escono irrimediabilmente ridimensionati. [/quote] Se Bruyneel è il tipo di dirigente di cui ha bisogno il ciclismo, l'Italia è governata da un Presidente del Consiglio intelligente...


pedalando - 11/12/2006 alle 01:04

ecco qua. buona notte:boh:


Felice - 11/12/2006 alle 01:15

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] No, no, lo sbaglio originario è mio, non di Marco. Ricordavo 56 km/h, invece era 50,6 km/h... comunque il concetto - almeno per me - non cambia. La crono di Salisburgo di Cancellara, per me, rimane nel campo dell'ultraterreno (ma quoto quanto detto da Mestatore in un altro thread: Cancellara le crono le vinceva sin da ragazzino, è senz'altro un corridore capace di vincere un mondiale a cronometro). [/quote] Beh, suvvia, é un errore veniale! E poi, prima di Antonello, nessuno aveva mai messo in dubbio quel valore... Ad ogni modo, come qualcuno ha detto, 48 Km/h sarebbe già stata un'eccellente media, tanto più su un percorso che non é esattamente un tavolo da bigliardo. Quanto all'osservazione fatta da Mestatore, porta il discorso sullo scopo del doping: si tratta sempre di aiutarsi ad avere la meglio sui propri consimili, non di scoprirsi eccellenti in un campo in cui non si ha la minima attitudine.


Claudio82 - 11/12/2006 alle 01:17

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] ecco qua. buona notte:boh: [/quote] Per questo post domattina ti sveglierai ingrassato di 10 kg...


Monsieur 40% - 11/12/2006 alle 01:25

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] Beh, suvvia, é un errore veniale! E poi, prima di Antonello, nessuno aveva mai messo in dubbio quel valore... [/quote] Non è affatto veniale (sì, lo so che era una presa in giro! :D), ma comunque la scheda del database è sempre stata lì, non è che l'abbiamo occultata per non farvi sapere la verità... ;) [quote]Ad ogni modo, come qualcuno ha detto, 48 Km/h sarebbe già stata un'eccellente media, tanto più su un percorso che non é esattamente un tavolo da bigliardo.[/quote] Questo è quello che scrivevo a Grassi via mail appena finita la crono di Salisburgo: "Posso capire una media dei 48 km/h (c'erano discese da 70-75 km/h), ma di 50 (50,6 km/h, per la precisione) proprio no..." (è la stessa mail da dove ho preso la media della corsa, ecco perché ho riletto 'sta frase) [quote]Quanto all'osservazione fatta da Mestatore, porta il discorso sullo scopo del doping: si tratta sempre di aiutarsi ad avere la meglio sui propri consimili, non di scoprirsi eccellenti in un campo in cui non si ha la minima attitudine. [/quote] Mah... anche qui... Armstrong non aveva la minima attitudine in salita, così come Heras non l'aveva a cronometro... Jalabert per primo, poi Museeuw e ora Valverde son nati tutti come velocisti, poi c'è stata la Vuelta, Lugano '96 e Liegi con 2 podi alla Vuelta... per me vale sempre il discorso di Morris (e altri che hanno contribuito): ci sono dei fisici predisposti alle migliorie dovute dall'assunzione di determinati farmaci e dall'utilizzo di determinati trattamenti ed altri no (anzi, tanti ci rimettono anche). Spesso i maggiori beneficiari sono i passisti-scalatori sulle salite pedalabili, ma "spesso" è diverso da "sempre".


janjanssen - 11/12/2006 alle 02:34

Bè, Valverde un velocista vero non lo è mai stato. Uno veloce, invece sempre. ma veloci sono stati altri vincitori di grandi giri, Merckx escluso, ovviamente. Saronni, per dirne uno. Sicuramente Bruyneel ragiona con le spalle coperte. Basso è con lui, non con la CSC. In caso contrario che avrebbe detto? Le guerre intestine mi preoccupano zero. E' il deficit di immagine che mi deprime. Forzainter ha chiuso un suo post dicendo "Basso deve riconquistare la fiducia". E come lui, credo, ce ne siano tanti. Se domani poi comincerà a vincere.... il sudore con conterà più. Sono in questa visione, facile profeta. Il guaio fatto alla sua immagine è ingiusto, ma permanente. Solo un esame decisivo lo avrebbe scagionato agli occhi di tutti. Ed i suoi tifosi, dovranno incassare le battutine ad ogni accellerata. Sic transit gloria mundi. Ora è in fondo al burrone. Non credo per colpa sua. Ma non credo che ne uscirà col silenzio. Bettini l'altro giorno ha detto una serie di sciocchezze inutili. LUI avrebbe fatto, detto, brigato, mai si sarebbe piegato... facile da dirsi quando non è a te che dicono "non corri,drogato". se Bettini fosse stato fermato prima del mondiale.... avrebbe fatto la voce grossa, o tossicchiato più cauto? Fenimeni da belpaese...del tipo" va avanti te che mi scappa da ridere". Basso ci ha rimesso centinaia di migliaia di euro e la gloria immortale anno scorso. La possibilità, almeno, di doppietta. Bettini non ci ha rimesso un cavolo di nulla. e dovesse smettere domani, non avrebbe nulla da chiedere in più alla carriera. facile spararle......... ecco. Basso deve tacere sempre. Di fronte a coloro che sbeffeggeranno se andrà piano, davanti a coloro che lo prenderanno in giro se andrà forte. E dovrà sperare che non ci sia un fenomeno che 5 giorni prima del tour gli dica..."tu no. C'è un reclamo della tal squadra". Bò, situazione senza uscita Avesse fatto un esamino.... potrebbe querelare il mondo. ed anche Claudio82 (scherzo) per le cose insinuate. Mario. é il coccio di creta il corridore. fragile e drammatico. Bruyneel dice che il doping non è il problema.... ma. se fossi Basso, la penserei diverso. Se non ci fosse sto maledetto doping, avrebbe in carriera un tour ed una doppietta (i maligni dicon il contrario,ovvio...). Il doping è un enorm,e problema, ancora. e l'UCI ha dimostrato di non saperlo affrontare. ed allora...... ce ne sarà per tutti. Innocenti e colpevoli. preparatevi.


miky70 - 11/12/2006 alle 11:19

Probabilmente in molti l'hanno pensato per Fabio Cannavaro quando il suo filmatino è apparso su Striscia, invece la sua storia poi è stata piena di momenti vincenti. Perchè ritorni sul discorso dell'esame del DNA? Se le sacche non sono mai state usate per analizzare il DNA, con cosa lo faceva il confronto? Potrebbe essere che per vie traverse sia stato richiesto il test? Se per queste vie traverse è possibile farlo, potrebbe essere che la Discovery lo abbia richiesto per difendersi dalle accuse di UCI e Team? Sarebbe assurdo non comunicarlo se il risultato fosse negativo, però, a meno che politicamente faccia comodo tenere la risposta nel cassetto e utilizzarla nel momento più opportuno! A me sembra impossibile ma visto che oggi si avvelena la gente nei sushi bar con il polonio, può accadere di tutto!!


miky70 - 11/12/2006 alle 11:33

Su BS di luglio (credo) c'era scritto che la votazione per l'esclusione dei 9 sospettati del coinvolgimento in OP, è passata 12 a 8, ma non sono state riportate le posizioni dei singoli team. Voi li sapete?


Omland - 11/12/2006 alle 11:39

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Probabilmente in molti l'hanno pensato per Fabio Cannavaro quando il suo filmatino è apparso su Striscia, invece la sua storia poi è stata piena di momenti vincenti. Perchè ritorni sul discorso dell'esame del DNA? Se le sacche non sono mai state usate per analizzare il DNA, con cosa lo faceva il confronto? Potrebbe essere che per vie traverse sia stato richiesto il test? Se per queste vie traverse è possibile farlo, potrebbe essere che la Discovery lo abbia richiesto per difendersi dalle accuse di UCI e Team? Sarebbe assurdo non comunicarlo se il risultato fosse negativo, però, a meno che politicamente faccia comodo tenere la risposta nel cassetto e utilizzarla nel momento più opportuno! A me sembra impossibile ma visto che oggi si avvelena la gente nei sushi bar con il polonio, può accadere di tutto!! [/quote] Rispetto alle domande che sollevi a proposito del DNA test: è impossibile che sia stato eseguito! Le sacche sono sotto sequestro ed attualmente costituiscono corpo di reato rispetto all'accusa penale di reato contro la salute pubblica solevata a Fuentes dopo la dimostrazione che 8 sacche contenevano sostanze esterne dopanti. Non sarebbe possibile farlo prima della fine dell'intero processo! Al termine del procedimento, se vraano restituite a Fuentes sarebbe lui a decidere se rendere disponibile campioni ematici per il confronto del DNA. La vedo irrisolvibile!:gluglu:


luke - 11/12/2006 alle 14:24

[quote][i]Originariamente inviato da Claudio82 [/i] Se Bruyneel è il tipo di dirigente di cui ha bisogno il ciclismo, l'Italia è governata da un Presidente del Consiglio intelligente... [/quote] Non so che c'entri la politica, ma la battuta è davvero bella, anche perchè è nata quando il premier era ancora il predecessore di Mortadella. Tornando al ciclismo, credo sia davvero dura riuscire a preferire Lefevere a Bruyneel: certo, entrambi difendono i propri interessi, solo che uno difende anche i corridori, l'altro invece scarica su di loro anche le colpe sue. Uno ha avuto il coraggio di prendere Basso, nonostante i diktat dell'Uci, l'altro invece è un mr signorsì e nulla più. E magari pretende di intascarsi più proventi delle tre grandi corse a tappe, pur avendo una squadra senza nemmeno una possibilità di portare la maglia sul podio finale... il ciclismo esisterà anche quando Lefevere sarà sparito, Lefevere invece senza ciclismo lo vedo maluccio. E sono i ciclisti a dare vita al ciclismo, mica i dirigentucoli come quelli dell' Uci da cui si dice dipenda direttamente. Alla gente piace andare alle corse per vedere i corridori, mica quei quattro arroganti e palloni gonfiati....

 

[Modificato il 11/12/2006 alle 14:28 by luke]


lumacher - 11/12/2006 alle 17:39

Scusate un attimo... ma sto cavolo di codice etico, anche ammettendone la correttezza e la necessità, avrà pure dei termini di tempo. Mi spiego: se ho capito bene, la polizia spagnola ha deciso che tutto quello che uscirà dall'inchiesta NON potrà essere utilizzato ai fini sportivi. Quindi, se è così, l'operazione Puerto NON FINIRA' MAI, nel senso che non ci sarà mai alcuna sentenza. E allora i ciclisti coinvolti resteranno "sospettati" e quindi "coinvolti" a vita???:?:? Da quel rovente giorno di inizio estate sono passato ormai oltre 5 mesi... se esiste la decorrenza dei termini in casi di omicidio, credo che dovrebbe esistere anche nei casi di "sospetto coinvolgimento" in casi di "presunto" doping, talmente presunto che le procedure di antidoping sportivo non hanno mai rivelato nulla. Sarebbe come espellere un giocatore di calcio non perchè abbia commesso un brutto fallo ma perchè ha parcheggiato in divieto di sosta!! L'etica... l'etica...:mad::mad: mi può anche stare bene, ma la sospensione, se proprio ci deve essere, deve essere a tempo determinato, non così, ad libitum... fin quando un giudice (e poi, giudice di cosa? penale?? Sportivo?? Nazionale?? Internazionale??'') emette una sentenza, che poi viene regolarmente ignorata dalle altre tremila realtà che vogliono metterci naso. No, così non va, stiamo imboccando la stessa strada scelta dal calcio... avevo letto che Bruyneel, prima di ingaggiare Basso, si era consultato con un pool di avvocati i quali gli hanno assicurato che nessuno potrà impedire a Basso di correre, se non andando contro la legge. Ma la domanda è: esiste ancora la Legge? E se esiste.... quale????? Che tristezza.....:bla:


stress - 11/12/2006 alle 17:49

Lumacher for presidenti!!!!! :clap::clap: Come vorrei che gli addetti ai lavori (ciclisti prof. in primis) leggessero il tuo post!!!! Questo ===>>> :( sono io.


antonello64 - 11/12/2006 alle 22:35

[quote][i]Originariamente inviato da lumacher [/i] avevo letto che Bruyneel, prima di ingaggiare Basso, si era consultato con un pool di avvocati i quali gli hanno assicurato che nessuno potrà impedire a Basso di correre, se non andando contro la legge. Ma la domanda è: esiste ancora la Legge? E se esiste.... quale????? Che tristezza.....:bla: [/quote] per quel che ne so io, se Basso non viene escluso dalla Discovery (che a quanto sembra, invece, vuole difenderlo a spada tratta), potrà essere escluso dagli organizzatori, che così facendo però si esporrebbero a richieste di risarcimenti miliardari. Non credo che UCI o altri team possano imporre in alcun modo l'esclusione di Basso: possono fare opera di convinzione presso Bruyneel, ma se questo non cede, loro rimangono con un pugno di mosche in mano.


Claudio82 - 12/12/2006 alle 00:57

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] per quel che ne so io, se Basso non viene escluso dalla Discovery (che a quanto sembra, invece, vuole difenderlo a spada tratta), potrà essere escluso dagli organizzatori, che così facendo però si esporrebbero a richieste di risarcimenti miliardari. [/quote] Non escludere la possibilità che agli organizzatori possa convenire pagare 2-3-4 milioni di euro di risarcimento danni piuttosto che attirarsi l'ira dell'Uci e creare malcontento tra i media.


Monsieur 40% - 12/12/2006 alle 01:19

Gli organizzatori sono quasi due anni pieni che fanno la guerra all'UCI, non penso che proprio nel 2007 vadano a preoccuparsi delle eventuali "ire" dell'Unione Ciclistica Internazionale. E se sarà il solo Tour a non invitare la Discovery (nel caso uscisse dal ProTour e i GT ci restassero e bla, bla, bla), non sarà affatto per paura dell'UCI: difatti il Tour lasciava - nel 2004, quando il Codice Etico non era stato forse neanche pensato - a casa Di Luca e Casagranda perché coinvolti nell'«affaire-Santuccione».


janjanssen - 12/12/2006 alle 01:20

[quote][i]Originariamente inviato da Claudio82 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] per quel che ne so io, se Basso non viene escluso dalla Discovery (che a quanto sembra, invece, vuole difenderlo a spada tratta), potrà essere escluso dagli organizzatori, che così facendo però si esporrebbero a richieste di risarcimenti miliardari. [/quote] Non escludere la possibilità che agli organizzatori possa convenire pagare 2-3-4 milioni di euro di risarcimento danni piuttosto che attirarsi l'ira dell'Uci e creare malcontento tra i media. [/quote] Non ci sarebbe da stupirsi. Resterebbe una carognata senza prove o motivi. Perchè? Bella domanda....


Claudio82 - 12/12/2006 alle 02:29

Bhè non credo che gli organizzatori muoiano dalla voglia di premiare a Parigi uno che tanta gente guarda storto. Finchè era Armstrong, ok, lui garantiva molti più ritorni rispetto ai danni che facevano le voci che giravano su di lui. Ma con altri potrebbe essere diverso. Io preferirei pagare 3-4 milioni a Basso e alla Dsc piuttosto che farmi guardare male dall'opinione pubblica. All'estero sul doping sono molto più moralisti di noi, in molti avrebbero da ridire su un Basso o un Ullrich in maglia gialla a Parigi.


janjanssen - 12/12/2006 alle 02:38

Ho capito. Non sono tonto , dai. Solo che non lo considero affatto sportivo come comportamento. Non è un fatto di serietà, anzi, è il contrario. Le accuse vanno dimostrate. Per ora ci sono solo archiviazioni, sia su Basso, sia su Ullrich. Sennò, dove sta il DIRITTO? inteso proprio come regola di comportamento fra enti e persone. Il codice etico, non essendo più inquisiti in Spagna o nei loro paesi, non è più scusa sufficiente............... Si paga una penale e si lascia fuori chi vuole. Bella giustizia.


nino58 - 12/12/2006 alle 08:37

E poi, 3-4 milioni quest'anno, 3-4 milioni l'anno prossimo, non so se a questo gioco ci starebbero; il Tour mica lo organizzano per amore del ciclismo, al massimo per amore del Tour e certamente non solo per quello. Ciò non toglie che il grosso problema della possibile vittoria di un italiano per loro resti una bella tegola pendente sul bordo del tetto.


Il Lupo - 12/12/2006 alle 08:45

E pensare che alcune regole del pro tour sono state create appunto per tutelare la presenza dei campioni ai grandi eventi ed evitare gli scandali che ha commesso il tour nei confronti di Pantani e Cipollini negli hanni scorsi......:OIO


antonello64 - 12/12/2006 alle 13:05

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] E poi, 3-4 milioni quest'anno, 3-4 milioni l'anno prossimo, non so se a questo gioco ci starebbero; il Tour mica lo organizzano per amore del ciclismo, al massimo per amore del Tour e certamente non solo per quello. Ciò non toglie che il grosso problema della possibile vittoria di un italiano per loro resti una bella tegola pendente sul bordo del tetto. [/quote] sai che pacchia! Basso diventerebbe multimiliardario a scapito dell'ASO


Lore_88 - 12/12/2006 alle 13:15

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] Basso diventerebbe multimiliardario a scapito dell'ASO [/quote] Lo è già.


nino58 - 12/12/2006 alle 13:32

A scapito dell'ASO ?


antonello64 - 12/12/2006 alle 13:39

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] A scapito dell'ASO ? [/quote] è l'ASO che organizza il Tour, e che quindi dovrebbe pagare eventuali danni a Basso.


nino58 - 12/12/2006 alle 13:50

Anto, la domanda era per Lorenzo.


nino58 - 12/12/2006 alle 13:52

Zucchina, se il Tour lo vince uno spagnolo non gliene frega niente, se lo vince un italiano si fanno il sangue marcio.


Lore_88 - 12/12/2006 alle 14:06

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Anto, la domanda era per Lorenzo. [/quote] Non capisco il senso della domanda. Antonello ha detto "sai che pacchia se Basso diventa multimiliardario a scapito dell'ASO" e io ho detto "guarda che multimiliardario lo è già". Due miliardi in più, due miliardi in meno non credo facciano molta differenza, credo che a Basso prema di più vincere il Tour. [quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Zucchina, se il Tour lo vince uno spagnolo non gliene frega niente, se lo vince un italiano si fanno il sangue marcio.[/quote] Ho già letto questo tuo discorso in un altro thread. Credi davvero che tutto dipenda dal fatto che i francesi non vogliono far vincere il Tour ad un italiano? Senza offesa ma mi sembra una motivazione demenziale.


Felice - 12/12/2006 alle 14:43

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] quelli dei 7 tour erano altri tempi, difficile fare un paragone, pero' senza dire che "mi e' piu' simpatico", dico che rimpiango quei tempi. [/quote] Io invece no. I tempi che stiam vivendo fanno schifo, ma non rimpiango i "bei" tempi del grande non-dopato-fino-a-inconfutabile-prova-del-contrario che vinceva contro tanti altri non-dopati-fino-a-inconfutabile-prova-del-contrario. Eran tempi che facevan schifo come questi. E d'altronde facevan schifo anche i beneamati anni '90, quelli dell'Epo a gogò. [/quote] Ho la sensazione che in "quei tempi" corressero tutti con armi piu' seimili, se non pari. Esclusa una squadra per un GT all'anno. [/quote] Scusa Lando, vorrei essere sicuro di aver capito bene il tuo pensiero. Tu stai dicendo che "a quei tempi", siano essi i "favolosi" anni 90 o l'epoca di Armstrong, i ciclisti erano più ad armi pari di quanto siano oggigiorno. E' giusto?


pedalando - 12/12/2006 alle 14:49

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] quelli dei 7 tour erano altri tempi, difficile fare un paragone, pero' senza dire che "mi e' piu' simpatico", dico che rimpiango quei tempi. [/quote] Io invece no. I tempi che stiam vivendo fanno schifo, ma non rimpiango i "bei" tempi del grande non-dopato-fino-a-inconfutabile-prova-del-contrario che vinceva contro tanti altri non-dopati-fino-a-inconfutabile-prova-del-contrario. Eran tempi che facevan schifo come questi. E d'altronde facevan schifo anche i beneamati anni '90, quelli dell'Epo a gogò. [/quote] Ho la sensazione che in "quei tempi" corressero tutti con armi piu' seimili, se non pari. Esclusa una squadra per un GT all'anno. [/quote] Scusa Lando, vorrei essere sicuro di aver capito bene il tuo pensiero. Tu stai dicendo che "a quei tempi", siano essi i "favolosi" anni 90 o l'epoca di Armstrong, i ciclisti erano più ad armi pari di quanto siano oggigiorno. E' giusto? [/quote] Si' e' la mia sensazione (escusa la DSC, almeno al Tour). Ma e' solo una sensazione non ho dati per dimostrarla.


pedalando - 12/12/2006 alle 14:54

Urge un chiarimento: la mia sensazione si riferisci ai ciclisti dopati.


Felice - 12/12/2006 alle 15:03

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote]Quanto all'osservazione fatta da Mestatore, porta il discorso sullo scopo del doping: si tratta sempre di aiutarsi ad avere la meglio sui propri consimili, non di scoprirsi eccellenti in un campo in cui non si ha la minima attitudine. [/quote] Mah... anche qui... Armstrong non aveva la minima attitudine in salita, così come Heras non l'aveva a cronometro... Jalabert per primo, poi Museeuw e ora Valverde son nati tutti come velocisti, poi c'è stata la Vuelta, Lugano '96 e Liegi con 2 podi alla Vuelta... per me vale sempre il discorso di Morris (e altri che hanno contribuito): ci sono dei fisici predisposti alle migliorie dovute dall'assunzione di determinati farmaci e dall'utilizzo di determinati trattamenti ed altri no (anzi, tanti ci rimettono anche). Spesso i maggiori beneficiari sono i passisti-scalatori sulle salite pedalabili, ma "spesso" è diverso da "sempre". [/quote] Quello che volevo dire é che se in una prova a cronometro si dopa uno dei migliori specialisti - un Cancellara, tanto per prendere un nome a caso - questo gli permette di scavare il buco rispetto ai suoi diretti avversari, a meno che questi non prendano adeguate contromisure. Lo stesso dicasi per le corse a tappe, se ad utilizzare la stessa strategia é uno del top 5 (o magari 10). Là dove ci sarebbe dovuta essere una lotta sul filo dei secondi, c'é invece un monologo senza storia. Questo é quanto secondo me accade in un certo numero di occasioni: di tanto in tanto c'é qualcuno che decide che in quella gara, in quel particolare momento della carriera, non può assolutamente fallire. Ed allora fa ricorso a degli "aiuti" a cui non tutti fanno ricorso. Di qui l'apparizione di tutti quei 'non é credibile che..." che tu stesso hai elencato in un altro post. No, non sono tutti sullo stesso zatterone. Di tanto in tanto qualcuno dallo zatterone scende, inforca il motoscafo e scappa via.


Felice - 12/12/2006 alle 15:12

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Urge un chiarimento: la mia sensazione si riferisci ai ciclisti dopati. [/quote] Quindi tu non pensi che tutti (o quasi) i ciclisti siano dopati. E hai l'impressione che anche fra quelli che si dopano ci sia una certa disparità: qualcuno fa "progressi" molto più vistosi di altri. Il che può indicare un fisico particolarmente adatto a sottoporsi a pratiche dopanti o, cosa più probabile, che costui si é spinto più lontano degli altri lungo la pericolosa strada del doping. Se pensi questo, allora la tua posizione é simile alla mia. Ciao


Monsieur 40% - 12/12/2006 alle 15:36

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [...]No, non sono tutti sullo stesso zatterone. Di tanto in tanto qualcuno dallo zatterone scende, inforca il motoscafo e scappa via. [/quote] Siamo d'accordo su tutto il discorso precedente, ma evidentemente diamo un significato diverso al significante "motoscafo". Per me Armstrong era su un motoscafo perché correva 27 giorni l'anno e perché pagava Ferrari quanto lo pagava (1,5 miliardi l'anno, giusto?) per avere l'esclusiva. Non perché al Tour gli altri non lo vedevano.


pedalando - 12/12/2006 alle 15:52

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Urge un chiarimento: la mia sensazione si riferisci ai ciclisti dopati. [/quote] Quindi tu non pensi che tutti (o quasi) i ciclisti siano dopati. E hai l'impressione che anche fra quelli che si dopano ci sia una certa disparità: qualcuno fa "progressi" molto più vistosi di altri. Il che può indicare un fisico particolarmente adatto a sottoporsi a pratiche dopanti o, cosa più probabile, che costui si é spinto più lontano degli altri lungo la pericolosa strada del doping. Se pensi questo, allora la tua posizione é simile alla mia. Ciao [/quote] Esatto. Resta il fatto che, comunque, la fatica c'e' e lo spettacolo, seppur falsato, rimane; anche se ormai mi esalta di piu' l'azione "che non va lontano". Sempre che non ci siano dei motoscafi che annullano ogni iniziativa rendendo poco credibile la corsa.


forzainter - 12/12/2006 alle 17:52

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Urge un chiarimento: la mia sensazione si riferisci ai ciclisti dopati. [/quote] Quindi tu non pensi che tutti (o quasi) i ciclisti siano dopati. E hai l'impressione che anche fra quelli che si dopano ci sia una certa disparità: qualcuno fa "progressi" molto più vistosi di altri. Il che può indicare un fisico particolarmente adatto a sottoporsi a pratiche dopanti o, cosa più probabile, che costui si é spinto più lontano degli altri lungo la pericolosa strada del doping. Se pensi questo, allora la tua posizione é simile alla mia. Ciao [/quote] Esatto. Resta il fatto che, comunque, la fatica c'e' e lo spettacolo, seppur falsato, rimane; anche se ormai mi esalta di piu' l'azione "che non va lontano". Sempre che non ci siano dei motoscafi che annullano ogni iniziativa rendendo poco credibile la corsa. [/quote] Sono stra d'accordo con Pedalando , il ciclismo anni 90 in fatto di doping era piu' equo Non concordo su Bruyneel , non è per niente un gran dirigente ne tantomeno un gran ds (la tappa di Morzine 2000 insegna) Spero comunque che Basso possa partecipare a tutte le competizioni (Giro e Tour in primis)


omar - 12/12/2006 alle 18:05

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Non concordo su Bruyneel , non è per niente un gran dirigente ne tantomeno un gran ds (la tappa di Morzine 2000 insegna) Spero comunque che Basso possa partecipare a tutte le competizioni (Giro e Tour in primis) [/quote] Scusa per diventar un grande dirigente che dovrebbe fare di piu?


forzainter - 12/12/2006 alle 18:11

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Non concordo su Bruyneel , non è per niente un gran dirigente ne tantomeno un gran ds (la tappa di Morzine 2000 insegna) Spero comunque che Basso possa partecipare a tutte le competizioni (Giro e Tour in primis) [/quote] Scusa per diventar un grande dirigente che dovrebbe fare di piu? [/quote] Primo dovrebbe aver il carisma , che non ha Le decisioni le dovrebbe prender lui non Armstrong o Ferrari


omar - 12/12/2006 alle 18:15

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Primo dovrebbe aver il carisma , che non ha Le decisioni le dovrebbe prender lui non Armstrong o Ferrari [/quote] Penso che il carisma lo sta dimostrando specialmente in questi giorni, poi che centre Ferrari con la Discovery? Ferrari non è ne il medico ne un membro dello staf della Discovery. Per quanto riguarda Armstrong e bene che abbia voce in caitolo pure lui facendo parte dello staf Discovery


forzainter - 12/12/2006 alle 18:21

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Primo dovrebbe aver il carisma , che non ha Le decisioni le dovrebbe prender lui non Armstrong o Ferrari [/quote] Penso che il carisma lo sta dimostrando specialmente in questi giorni, poi che centre Ferrari con la Discovery? Ferrari non è ne il medico ne un membro dello staf della Discovery. Per quanto riguarda Armstrong e bene che abbia voce in caitolo pure lui facendo parte dello staf Discovery [/quote] Avrebbe il carisma perche' difende Basso ? Con tutti i soldi che ci ha investito cosa dovrebbe fare ? Ferrari non è ufficialmente nello staff della Discovery(Us Postal) , pero' quando a Morzine Lance era in difficoltà ha detto a Bruyneel di far silenzio e di telefonar a lui.. strano.. Come mai l'ospite speciale , (in faccia a ASO che non lo poteva vedere) alla festa del 6 tour era lui (con tanto di intervista di Lance in suo onore..) Ma secondo te la Discovery la dirige Bruyneel o Armstrong ?


omar - 12/12/2006 alle 18:31

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Avrebbe il carisma perche' difende Basso ?[/quote] Diffendere un suo corridore è anche la dimostrazione che il carisma ce l'ha [quote]Ferrari non è ufficialmente nello staff della Discovery(Us Postal) , pero' quando a Morzine Lance era in difficoltà ha detto a Bruyneel di far silenzio e di telefonar a lui.. strano..[/quote] Questo non mi risulta a me. [quote]Come mai l'ospite speciale , (in faccia a ASO che non lo poteva vedere) alla festa del 6 tour era lui (con tanto di intervista di Lance in suo onore..)[/quote] Ovvio che era un invitato essendo il suo preparatore avra pure diritto ad essere invitato,penso che possa invitare chi vuole alla festa ma non per questo si puo dire che il Dott. Michele Ferrari sia uno che prenda decisioni in seno alla Discovery [quote]Ma secondo te la Discovery la dirige Bruyneel o Armstrong ? [/quote] La dirigono insieme come la maggior parte dei team di questi tempi sono diretti da piu persone.


forzainter - 12/12/2006 alle 18:39

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Avrebbe il carisma perche' difende Basso ?[/quote] Diffendere un suo corridore è anche la dimostrazione che il carisma ce l'ha [quote]Ferrari non è ufficialmente nello staff della Discovery(Us Postal) , pero' quando a Morzine Lance era in difficoltà ha detto a Bruyneel di far silenzio e di telefonar a lui.. strano..[/quote] Questo non mi risulta a me. [quote]Come mai l'ospite speciale , (in faccia a ASO che non lo poteva vedere) alla festa del 6 tour era lui (con tanto di intervista di Lance in suo onore..)[/quote] Ovvio che era un invitato essendo il suo preparatore avra pure diritto ad essere invitato,penso che possa invitare chi vuole alla festa ma non per questo si puo dire che il Dott. Michele Ferrari sia uno che prenda decisioni in seno alla Discovery [quote]Ma secondo te la Discovery la dirige Bruyneel o Armstrong ? [/quote] La dirigono insieme come la maggior parte dei team di questi tempi sono diretti da piu persone. [/quote] Io non parlavo di adesso ma del periodo 2000-2005 , le decisioni le ha prese sempre Lance , l'altro si adeguava Per me la parola carisma ha un altro significato , di Bruyneel non vede proprio nulla di carismatico anzi è un personaggio che mi lascia indifferente Riguardo l'importanza di Ferrari parlano i risultati.. da confrontare con quelli di Bruyneel..


omar - 12/12/2006 alle 18:48

Non penso che i risultati ottenuti siano solo merito di Ferrari sarebbe troppo semplice, ha fatto la sua parte ok, come la fa Cecchini con i vari corridori che prepara ma da qui a dirigere la squadra ce ne passa


forzainter - 12/12/2006 alle 18:54

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] Non penso che i risultati ottenuti siano solo merito di Ferrari sarebbe troppo semplice, ha fatto la sua parte ok, come la fa Cecchini con i vari corridori che prepara ma da qui a dirigere la squadra ce ne passa [/quote] scusa ma il ciclista che hai nel logo non dimostra proprio la differenza fra Ferrari e gli altri (fuentes gli era arrivato molto vicino)?


omar - 12/12/2006 alle 18:58

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] [quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] Non penso che i risultati ottenuti siano solo merito di Ferrari sarebbe troppo semplice, ha fatto la sua parte ok, come la fa Cecchini con i vari corridori che prepara ma da qui a dirigere la squadra ce ne passa [/quote] scusa ma il ciclista che hai nel logo non dimostra proprio la differenza fra Ferrari e gli altri (fuentes gli era arrivato molto vicino)? [/quote] Penso proprio che Fuentes in questo caso non centri nulla con Vinokourov, poi stai uscendo fuori tema, quello che io ti contestavo era il fatto che Ferrari non dirige le manovre tattiche della Discovery ma bensi era il preparatore di Armstrong cosa ben diversa dal dirigere e dall'occuparsi di tattiche


forzainter - 12/12/2006 alle 19:14

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] [quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] Non penso che i risultati ottenuti siano solo merito di Ferrari sarebbe troppo semplice, ha fatto la sua parte ok, come la fa Cecchini con i vari corridori che prepara ma da qui a dirigere la squadra ce ne passa [/quote] scusa ma il ciclista che hai nel logo non dimostra proprio la differenza fra Ferrari e gli altri (fuentes gli era arrivato molto vicino)? [/quote] Penso proprio che Fuentes in questo caso non centri nulla con Vinokourov, poi stai uscendo fuori tema, quello che io ti contestavo era il fatto che Ferrari non dirige le manovre tattiche della Discovery ma bensi era il preparatore di Armstrong cosa ben diversa dal dirigere e dall'occuparsi di tattiche [/quote] Di fatti parlavo di Ferrari non di Fuentes riguardo a Vinokourov (l'esclusiva era finita..) Le decisioni importanti alla Us Postal son sempre state prese da 3 persone e Bruyneel non faceva parte di queste 3. Poi tu resta della tua convinzione


omar - 12/12/2006 alle 19:18

A quanto pare ferrari si occupava anche del buget ,logistica, in pratica un manager, ma dai su occuparsi della preparazione non vuol dire mica dirigere e prendere delle decisioni.


forzainter - 12/12/2006 alle 19:41

Non ho detto questo. Ho solo detto che le decisioni importanti sulle questioni tattiche , di preparazione della squadra non le prendeva Bruyneel D'altronde il datore di lavoro era lo stesso confrontiamo i due stipendi ? Se Bruyneel era cosi' importante..


omar - 12/12/2006 alle 19:57

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Non ho detto questo. Ho solo detto che le decisioni importanti sulle questioni tattiche , di preparazione della squadra non le prendeva Bruyneel D'altronde il datore di lavoro era lo stesso confrontiamo i due stipendi ? Se Bruyneel era cosi' importante.. [/quote] Ovvio che Armstrong prendesse di piu ci mancherebbe altro e come dire che Ullrich prendeva alla T-mobile lo stipendio piu alto (come realmente succedeva) del manager della T-mobile e per questo comanda lui. Non vuol dire nulla il discorso del guadagno, ognuno e pagato a seconda della mansione che ha da svolgere.


Morris - 12/12/2006 alle 20:10

La dimensione della piccolezza dell’ambiente del ciclismo, si traduce come un grido tarzaniano, nel coro di elogi e di applausi all’indirizzo di un assemblatore protetto e pure paraculo come Johan Bruyneel. Essere migliori, solo perché più tutelati alle spalle da una organizzazione in cui simile soggetto ha recitato e reciterà sempre il ruolo del sergentello esecutore, nonché del prestanome a cui si devono, necessariamente, pure preparare i discorsi, è facile. Al posto di questo belga, anche tanti altri suoi colleghi “mezze calzette”, avrebbero fatto uguali figuroni. Bravo Forzainter, una delle poche voci (forse l’unica) fuori dal coro, finalmente! Ciò non significa entrare nella giustezza o meno delle posizioni assunte dalla Discovery su Basso ecc.. Essere ovvi, non significa essere bravi…. In quanto ad Omar, il giorno in cui non lo leggerò siamese alle “stelle e striscie” direttamente, o agli aloni di quella bandiera, mi taglierò le pal.le, o andrò da Michele Ferrari perché mi faccia ricrescere i capelli che non ho più. Lui Può! Ricordo a tanti, che fino a poco più di un mese fa, il signor Johan Bruyneel, era considerato uno dei numerosi....modesti del mondo del pedale e non s’era mai letta una sua dichiarazione, non in sincronia con quello che si voleva nelle stanze dell’UCI. Inoltre, un dirigente REALMENTE di VALORE, sa conquistarsi un ruolo da leader, anche attraverso progettualità che nella testa di quel belga, mai ci saranno….. per mancanza di qualcosa di ben diverso dallo status di paraculo.


omar - 12/12/2006 alle 20:21

[quote][i]Originariamente inviato da Morris [/i] In quanto ad Omar, il giorno in cui non lo leggerò siamese alle “stelle e striscie” direttamente, o agli aloni di quella bandiera, mi taglierò le pal.le, o andrò da Michele Ferrari perché mi faccia ricrescere i capelli che non ho più. Lui Può! [/quote] Io non sono per nulla siamese, aprezzo Armstrong , Lemond, ma non vuol dire essere siamese alla bandiera USA! Io non vado a dire che tu sia siamese alla bandiera del Pirata ,rispetto il tuo pensiero. Per farti ricrescere i capelli ti consiglio lo specialista di Silvio, hai visto che lavoro le ha fatto? :Od::Od:


Claudio82 - 12/12/2006 alle 20:50

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] E poi, 3-4 milioni quest'anno, 3-4 milioni l'anno prossimo, non so se a questo gioco ci starebbero; il Tour mica lo organizzano per amore del ciclismo, al massimo per amore del Tour e certamente non solo per quello. Ciò non toglie che il grosso problema della possibile vittoria di un italiano per loro resti una bella tegola pendente sul bordo del tetto. [/quote] sai che pacchia! Basso diventerebbe multimiliardario a scapito dell'ASO [/quote] Infatti Aso è corsa ai ripari. Se esce dal Protour e viene meno il diritto-dovere di partecipare al Tour, un eventuale ciclista escluso non avrebbe più neanche diritto al rimborso. E se non bastasse nel comunicato di oggi gli organizzatori scrivono: [quote] 5. L’organizzatore di ciascuna prova si riserva il diritto di rifiutare la partecipazione di un corridore o di un componente della squadra, la cui presenza potrebbe danneggiare l’immagine della prova. [/quote] E non vi scordate che a Strasburgo l'Uci ha fatto poco o niente. E' stata l'Aso a muoversi per l'esclusione dei ciclisti coinvolti in O.P.


omar - 12/12/2006 alle 21:02

[quote][i]Originariamente inviato da Morris [/i] La dimensione della piccolezza dell’ambiente del ciclismo, si traduce come un grido tarzaniano, nel coro di elogi e di applausi all’indirizzo di un assemblatore protetto e pure paraculo come Johan Bruyneel.[/quote] Proteto dai bodygard di Armstrong, unica sua protezione:Od::Od: [quote]Inoltre, un dirigente REALMENTE di VALORE, sa conquistarsi un ruolo da leader, anche attraverso progettualità che nella testa di quel belga, mai ci saranno….. per mancanza di qualcosa di ben diverso dallo status di paraculo.[/quote] Andiamo anche su un fatto raziale, non vedo perche mai un belga non possa avere progettualità nella sua testa


lorenzofiori - 12/12/2006 alle 21:40

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Avrebbe il carisma perche' difende Basso ?[/quote] Diffendere un suo corridore è anche la dimostrazione che il carisma ce l'ha [quote]Ferrari non è ufficialmente nello staff della Discovery(Us Postal) , pero' quando a Morzine Lance era in difficoltà ha detto a Bruyneel di far silenzio e di telefonar a lui.. strano..[/quote] Questo non mi risulta a me. [quote]Come mai l'ospite speciale , (in faccia a ASO che non lo poteva vedere) alla festa del 6 tour era lui (con tanto di intervista di Lance in suo onore..)[/quote] Ovvio che era un invitato essendo il suo preparatore avra pure diritto ad essere invitato,penso che possa invitare chi vuole alla festa ma non per questo si puo dire che il Dott. Michele Ferrari sia uno che prenda decisioni in seno alla Discovery [quote]Ma secondo te la Discovery la dirige Bruyneel o Armstrong ? [/quote] La dirigono insieme come la maggior parte dei team di questi tempi sono diretti da piu persone. [/quote] Scusate, ma ci sono prove significative contro il Prof.Ferrari, perchè se no qui commettiamo gli stessi errori che commettono quelli che giudcano negativamente Basso in assenza di prove.....


omar - 12/12/2006 alle 21:45

[quote][i]Originariamente inviato da lorenzofiori [/i] Scusate, ma ci sono prove significative contro il Prof.Ferrari, perchè se no qui commettiamo gli stessi errori che commettono quelli che giudcano negativamente Basso in assenza di prove..... [/quote] Prove ?Nessuna, solo dubbi ma nulla di certo


lorenzofiori - 12/12/2006 alle 22:06

No comment allora.....!!!!!!!


luke - 12/12/2006 alle 22:10

[quote][i]Originariamente inviato da Morris [/i] La dimensione della piccolezza dell’ambiente del ciclismo, si traduce come un grido tarzaniano, nel coro di elogi e di applausi all’indirizzo di un assemblatore protetto e pure paraculo come Johan Bruyneel. Essere migliori, solo perché più tutelati alle spalle da una organizzazione in cui simile soggetto ha recitato e reciterà sempre il ruolo del sergentello esecutore, nonché del prestanome a cui si devono, necessariamente, pure preparare i discorsi, è facile. Al posto di questo belga, anche tanti altri suoi colleghi “mezze calzette”, avrebbero fatto uguali figuroni. Bravo Forzainter, una delle poche voci (forse l’unica) fuori dal coro, finalmente! Ciò non significa entrare nella giustezza o meno delle posizioni assunte dalla Discovery su Basso ecc.. Essere ovvi, non significa essere bravi…. In quanto ad Omar, il giorno in cui non lo leggerò siamese alle “stelle e striscie” direttamente, o agli aloni di quella bandiera, mi taglierò le pal.le, o andrò da Michele Ferrari perché mi faccia ricrescere i capelli che non ho più. Lui Può! Ricordo a tanti, che fino a poco più di un mese fa, il signor Johan Bruyneel, era considerato uno dei numerosi....modesti del mondo del pedale e non s’era mai letta una sua dichiarazione, non in sincronia con quello che si voleva nelle stanze dell’UCI. Inoltre, un dirigente REALMENTE di VALORE, sa conquistarsi un ruolo da leader, anche attraverso progettualità che nella testa di quel belga, mai ci saranno….. per mancanza di qualcosa di ben diverso dallo status di paraculo. [/quote] Morris, su questo tuo giudizio non mi trovo d'accordo. Innanzitutto i cori di elogi a Bruyneel mi pare che vengano, più che altro, da chi ha risposto al 3d, visto che le squadre ProTour vogliono espellere la DSC: non mi pare si possa definire elogio. Certo Bruyneel ha le spalle coperte, ma anche Riis le aveva coperte: sulla 'rosea' di oggi, tanto per dire, Basso stesso dice che è stata l'opinione pubblica danese a premere per la rottura del contratto tra la Csc e lui, il presidente della Csc lo avrebbe tenuto. Se basta l'opinione pubblica dei danesi per fargli rompere un contratto, allora è il buon Bijarne ad essere mancante, in fatto di palle. Tu dici che altri colleghi, al posto del belga, farebbero figuroni? Non lo so... io credo che in questa situazione, tra Lefevere che fa il poliziotto con i corridori (specie con quelli delle altre squadre, ma solo con chi intende lui....) e Bruyneel che invece difende Basso (che ricordiamo è stato scagionato dalle accuse) ed i corridori in genere, preferisco il secondo. Così come avrei preferito, sette anni fa, un diesse ed uno staff che avesse veramente tutelato il Panta, come lo ha ora Basso. In quanto ai dirigenti di valore, quanti ne vedi? Pochi, secondo me. E Bruyneel, che è semplicemente dirigente (general manager) di un team, è secondo me uno di questi pochi. E' stato il diesse di Armstrong, è vero. Ma da diesse di Lance ha fatto il suo lavoro, ha intentato cause e le ha vinte: quello che quel diesse nostrano, nel '99, non mi pare possa dire di aver fatto. E non lo vedo così ovvio, quello che dice Bruyneel, proprio perchè è uno dei pochi a dire le cose come stanno. Gli altri si sono adeguati ai diktat Uci, lui no. Questo è u manager che serve al ciclismo, Lefevere e c serviranno magari al progetto Uci....


antonello64 - 12/12/2006 alle 22:11

[quote][i]Originariamente inviato da Claudio82 [/i] Infatti Aso è corsa ai ripari. Se esce dal Protour e viene meno il diritto-dovere di partecipare al Tour, un eventuale ciclista escluso non avrebbe più neanche diritto al rimborso. E se non bastasse nel comunicato di oggi gli organizzatori scrivono: [quote] 5. L’organizzatore di ciascuna prova si riserva il diritto di rifiutare la partecipazione di un corridore o di un componente della squadra, la cui presenza potrebbe danneggiare l’immagine della prova. [/quote] E non vi scordate che a Strasburgo l'Uci ha fatto poco o niente. E' stata l'Aso a muoversi per l'esclusione dei ciclisti coinvolti in O.P. [/quote] e già! Questa clausola potrebbe rivelarsi una bella tegola sulla testa di Basso: però obiettivamente non credo che la RCS lascerà fuori l'ultimo vincitore, per di più assolto dalla giustizia sportiva italiana; e se Basso farà il Giro, credo che anche per l'ASO sarà difficile escluderlo dal Tour. Vedremo...


antonello64 - 12/12/2006 alle 22:12

[quote][i]Originariamente inviato da lorenzofiori [/i] Scusate, ma ci sono prove significative contro il Prof.Ferrari, perchè se no qui commettiamo gli stessi errori che commettono quelli che giudcano negativamente Basso in assenza di prove..... [/quote] se non sbaglio il dott. Ferrari è stato condannato in tribunale ad un anno, dopo il processo che ha visto come testimone Filippo Simeoni.


omar - 12/12/2006 alle 22:16

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] se non sbaglio il dott. Ferrari è stato condannato in tribunale ad un anno, dopo il processo che ha visto come testimone Filippo Simeoni. [/quote] Io riccordo che è andato tutto in prescrizione...


antonello64 - 12/12/2006 alle 22:25

[quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] Morris, su questo tuo giudizio non mi trovo d'accordo. Innanzitutto i cori di elogi a Bruyneel mi pare che vengano, più che altro, da chi ha risposto al 3d, visto che le squadre ProTour vogliono espellere la DSC: non mi pare si possa definire elogio. Certo Bruyneel ha le spalle coperte, ma anche Riis le aveva coperte: sulla 'rosea' di oggi, tanto per dire, Basso stesso dice che è stata l'opinione pubblica danese a premere per la rottura del contratto tra la Csc e lui, il presidente della Csc lo avrebbe tenuto. Se basta l'opinione pubblica dei danesi per fargli rompere un contratto, allora è il buon Bijarne ad essere mancante, in fatto di palle. Tu dici che altri colleghi, al posto del belga, farebbero figuroni? Non lo so... io credo che in questa situazione, tra Lefevere che fa il poliziotto con i corridori (specie con quelli delle altre squadre, ma solo con chi intende lui....) e Bruyneel che invece difende Basso (che ricordiamo è stato scagionato dalle accuse) ed i corridori in genere, preferisco il secondo. Così come avrei preferito, sette anni fa, un diesse ed uno staff che avesse veramente tutelato il Panta, come lo ha ora Basso. In quanto ai dirigenti di valore, quanti ne vedi? Pochi, secondo me. E Bruyneel, che è semplicemente dirigente (general manager) di un team, è secondo me uno di questi pochi. E' stato il diesse di Armstrong, è vero. Ma da diesse di Lance ha fatto il suo lavoro, ha intentato cause e le ha vinte: quello che quel diesse nostrano, nel '99, non mi pare possa dire di aver fatto. E non lo vedo così ovvio, quello che dice Bruyneel, proprio perchè è uno dei pochi a dire le cose come stanno. Gli altri si sono adeguati ai diktat Uci, lui no. Questo è u manager che serve al ciclismo, Lefevere e c serviranno magari al progetto Uci.... [/quote] secondo me Morris ha esagerato a denigrarlo, e tu hai esagerato nelle lodi. Sono dell'opinione che il direttore sportivo con un corridore come Armstrong, tatticamente molto superiore a tutti i suoi colleghi, avrei potuto farlo anche io: sotto questo punto di vista Bruyneel non ha fatto niente di eccezionale. E' pur vero però che di fronte alle pressioni dell'UCI (caso Padrnos e caso Basso oggi) ha reagito come molti suoi colleghi non sarebbero stati capaci di fare: sotto questo aspetto gli faccio tanto di cappello. Sicuramente meglio un manager scaltro, che difende i propri interessi, piuttosto che uno che difende gli interessi dell'UCI.


antonello64 - 12/12/2006 alle 22:31

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] se non sbaglio il dott. Ferrari è stato condannato in tribunale ad un anno, dopo il processo che ha visto come testimone Filippo Simeoni. [/quote] Io riccordo che è andato tutto in prescrizione... [/quote] condannato in primo grado e poi assolto in appello per prescrizione: di certo non era innocente.


omar - 12/12/2006 alle 22:35

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] condannato in primo grado e poi assolto in appello per prescrizione: di certo non era innocente. [/quote] Si ovvio, comunque Armstrong in tutto cio non ccentrava nulla rispondendo alla domanda di Lorenzofiori


antonello64 - 12/12/2006 alle 22:48

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] condannato in primo grado e poi assolto in appello per prescrizione: di certo non era innocente. [/quote] Si ovvio, comunque Armstrong in tutto cio non ccentrava nulla rispondendo alla domanda di Lorenzofiori [/quote] come sarebbe a dire che non c'entrava? I dubbi su un atleta che ha come come preparatore un medico condannato per doping, sono pesanti come macigni.


mestatore - 12/12/2006 alle 22:49

omar, pietà... armstrong non centra niente con ferrari...bohhh. madddai, non rimettiamo in discussione la storia mestatore


omar - 12/12/2006 alle 22:58

Non ci sono prove nei confronti di Armstrong tutto qua poi se diciamo che ci sonodei dubbi ok ma non abbiamo la certeza. Mestatore stai calmino, che con la rabbia non si va da nessuna parte, del resto non sto dicendo cose false ma la realta dei fatti.


antonello64 - 12/12/2006 alle 23:02

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] Non ci sono prove nei confronti di Armstrong tutto qua poi se diciamo che ci sonodei dubbi ok ma non abbiamo la certeza. [/quote] se ci fossero state prove gli avrebbero cancellate tutte le vittorie al Tour de France: se però uno vuol credere che Ferrari dopava tutti i suoi clienti tranne Armstrong, è liberissimo di farlo.


omar - 12/12/2006 alle 23:07

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] se ci fossero state prove gli avrebbero cancellate tutte le vittorie al Tour de France: se però uno vuol credere che Ferrari dopava tutti i suoi clienti tranne Armstrong, è liberissimo di farlo. [/quote] Oh ci siamo capiti, so benissimo che non andava da Ferrari a curarsi un raffreddore, io ho solo detto che non si ha la certezza sul fatto che Ferrari praticasse pratiche illecite verso i suoi assistiti. Spero di essermi spiegato!


pedalando - 12/12/2006 alle 23:09

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] condannato in primo grado e poi assolto in appello per prescrizione: di certo non era innocente. [/quote] Si ovvio, comunque Armstrong in tutto cio non ccentrava nulla rispondendo alla domanda di Lorenzofiori [/quote] Ferrari era il preparatore personale di Armstrong. Ferrari dopava ma il reato e' prescritto. quindi l'americano poteva essere un dopato_prescritto.:boh: Sicuramente un dubbio ben piu' concreto di quello che ha tenuto Basso fermo per tutti quei mesi. Caro Morris, Bruynell va elogiato perche', come si dice dalle mie parti, "mette le balle sul tavolo", non voglio fare apprezzamenti sulle dimensioni o sul suo passato. La sua reazione e' l'ennesimo segnale dell'inadeguatezza dell'UCI e dei suoi ruffiani di corte.

 

[Modificato il 12/12/2006 alle 23:12 by pedalando]


antonello64 - 12/12/2006 alle 23:12

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] Oh ci siamo capiti, so benissimo che non andava da Ferrari a curarsi un raffreddore, io ho solo detto che non si ha la certezza sul fatto che Ferrari praticasse pratiche illecite verso i suoi assistiti. Spero di essermi spiegato! [/quote] c'è la sentenza di un tribunale: più certo di così! Se poi per avere la certezza bisogna coglierli con le mani nel sacco, allora ci sono dubbi anche sul fatto che Al Capone fosse il peggior criminale degli anni 20.


antonello64 - 12/12/2006 alle 23:16

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Sicuramente un dubbio ben piu' concreto di quello che ha tenuto Basso fermo per tutti quei mesi. [/quote] ma nemmeno a parlarne. Armstrong era cliente certo (lo ha detto lui) di un medico che praticava il doping. Su Basso ci sono solo flebili indizi dei suoi rapporti con Fuentes.


omar - 12/12/2006 alle 23:17

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] c'è la sentenza di un tribunale: più certo di così! [/quote] Sentenza che non dice pero il coinvolgimento di Armstrong che non compare tra gli imputati.


antonello64 - 12/12/2006 alle 23:23

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] c'è la sentenza di un tribunale: più certo di così! [/quote] Sentenza che non dice pero il coinvolgimento di Armstrong che non compare tra gli imputati. [/quote] e vabbè! Anche Al Capone fu incarcerato per non aver pagato le tasse, mica per omicidio.


pedalando - 12/12/2006 alle 23:25

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Sicuramente un dubbio ben piu' concreto di quello che ha tenuto Basso fermo per tutti quei mesi. [/quote] ma nemmeno a parlarne. Armstrong era cliente certo (lo ha detto lui) di un medico che praticava il doping. Su Basso ci sono solo flebili indizi dei suoi rapporti con Fuentes. [/quote] :? ho scritto "dubbio ben piu' concreto". mi sa che la stiamo pensando allo stesso modo..


mestatore - 12/12/2006 alle 23:25

volevo essere ironico, caro omar. mi rendo conto che non tutti partecipano a questo forum da tanto tempo e magari non capiscono certe prese di posizione. comunque , se tu sei convinto che il dr maserati sia un santo e lens si sia trasformato in cronoman e scalatore grazie alla malattia e alla "scoperta" dell' agilità (ma và, non era il primo ad andare agile? e io che ...) , buon per te. personalmente , al proposito, ho già dato, e non ho certo voglia di ritornare sull' argomento. consentimi un consiglio. non arrampicarti sugli specchi: non è da sardo e non è da te. spero di non offenderti in alcun modo e sono calmissimo. per me, ripeto, finisce comunque qui. ciao mestatore


omar - 12/12/2006 alle 23:27

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] e vabbè! Anche Al Capone fu incarcerato per non aver pagato le tasse, mica per omicidio. [/quote] Antonello ho capito cio che dici sono daccordo con te nel fatto che non era pulito Armstrong, ma ci mancherebbe altro certe cose non si fanno senza prendere e fare certe pratiche, io dicevo solo che legalmente Armstrong non è coinvolto nell'inchiesta!


antonello64 - 12/12/2006 alle 23:30

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Sicuramente un dubbio ben piu' concreto di quello che ha tenuto Basso fermo per tutti quei mesi. [/quote] ma nemmeno a parlarne. Armstrong era cliente certo (lo ha detto lui) di un medico che praticava il doping. Su Basso ci sono solo flebili indizi dei suoi rapporti con Fuentes. [/quote] :? ho scritto "dubbio ben piu' concreto". mi sa che la stiamo pensando allo stesso modo.. [/quote] certo, era solo per dire che le differenze tra i due casi sono così grandi che non ha nemmeno senso paragonarli.


omar - 12/12/2006 alle 23:32

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore [/i] volevo essere ironico, caro omar. mi rendo conto che non tutti partecipano a questo forum da tanto tempo e magari non capiscono certe prese di posizione. comunque , se tu sei convinto che il dr maserati sia un santo e lens si sia trasformato in cronoman e scalatore grazie alla malattia e alla "scoperta" dell' agilità (ma và, non era il primo ad andare agile? e io che ...) , buon per te. personalmente , al proposito, ho già dato, e non ho certo voglia di ritornare sull' argomento. consentimi un consiglio. non arrampicarti sugli specchi: non è da sardo e non è da te. spero di non offenderti in alcun modo e sono calmissimo. per me, ripeto, finisce comunque qui. ciao mestatore [/quote] Ma io non mi offendo tranquillo, comunque io non ho mai affermato che era pulito e ovvio che non lo era e non vedo dove mi sto arrampicando negli specchi.


pedalando - 13/12/2006 alle 00:27

Omar, prova a rileggere i tuoi interventi dove difendi Lance a spada tratta ed aggiungi la firma che hai scelto. La sommatoria ti fa sembrare un tifoso tuonato. Anche se capisco che non lo sei e, come gia' detto, rispetto i tuoi gusti anche se non li condivido. Ripeto anche l'esempio gia' fatto: se passo con il rosso e non mi fanno la multa non significa che non ho commesso un'infrazione. Stiamo vivendo un'epoca (parlo del ciclismo) in cui si usa indiscriminatamente il "sospetto doping" come un'arma per indebolire le squadre avversarie. Il tuo puntualizzare appare come l'arrampicarsi sui vetri e ti fa sembrare tuonato.


Morris - 13/12/2006 alle 01:20

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] Io non sono per nulla siamese, aprezzo Armstrong , Lemond, ma non vuol dire essere siamese alla bandiera USA! [/quote] Sarà, ma leggendoti si sa sempre prima dove vai a parare. Guarda caso, perennemente a cuccia di quella bandiera. Anticipare ciò che una persona dice, sta a significare che quella persona è ben “trasparente”. Nel tuo caso, il trasparente fa vedere sempre uno sfondo a stelle strisce. Non ti lamentare, sei in buona compagnia: in fondo sono i belli, i bravi, i democratici del mondo…. E’ un complimento, non ti pare? Non sono dei rozzi, rossi fino al midollo come me, che mangio pure i bambini. Loro... danno il prozac.... [quote]Io non vado a dire che tu sia siamese alla bandiera del Pirata ,rispetto il tuo pensiero. [/quote] Io sono un Pirata, sono il Corsaro Rosso e amo ragionare senza stelle e strisce, anzi la loro produttività in fumetti mi fa vomitare. Ma sono in netta minoranza, quindi abbi pietà! [quote]Per farti ricrescere i capelli ti consiglio lo specialista di Silvio, hai visto che lavoro le ha fatto? [/quote] Un noto produttore di preservativi pelosi, anni fa mi voleva sponsorizzare pensa un po’! Ma ho preferito aspettare che il dottor Ferrari....In fondo, lui è un luminare specialista in trasformazioni…. [quote]Originariamente inviato da Morris La dimensione della piccolezza dell’ambiente del ciclismo, si traduce come un grido tarzaniano, nel coro di elogi e di applausi all’indirizzo di un assemblatore protetto e pure paraculo come Johan Bruyneel. Proteto dai bodygard di Armstrong, unica sua protezione [/quote] Che fai rispondi a scoppio ritardato, o hai vocazioni da ruminante? Comunque, diciamo pure che i bodygard della Lanza, assomigliano ai picciotti del padrino….Non è proprio poco. [quote]Inoltre, un dirigente REALMENTE di VALORE, sa conquistarsi un ruolo da leader, anche attraverso progettualità che nella testa di quel belga, mai ci saranno….. per mancanza di qualcosa di ben diverso dallo status di paraculo. Andiamo anche su un fatto raziale, non vedo perche mai un belga non possa avere progettualità nella sua testa. [/quote] Te l’ho detto ancora: prima di studiare l’inglese, visto che all’anagrafe (pur con vocazione yankee), risulti italiano, impara la lingua della tua cittadinanza. Sei riuscito a vedere razzismo. Bravo! Diamo uno zero al tuo insegnante di italiano, và!

 

[Modificato il 13/12/2006 alle 01:23 by Morris]


Morris - 13/12/2006 alle 01:56

[quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] Morris, su questo tuo giudizio non mi trovo d'accordo. Innanzitutto i cori di elogi a Bruyneel mi pare che vengano, più che altro, da chi ha risposto al 3d, visto che le squadre ProTour vogliono espellere la DSC: non mi pare si possa definire elogio. [/quote] E’ ovvio che mi riferivo ai vari interventi, in questo come su altri thread, non certo alle posizioni delle squadre Protour, [quote]Certo Bruyneel ha le spalle coperte, ma anche Riis le aveva coperte: sulla 'rosea' di oggi, tanto per dire, Basso stesso dice che è stata l'opinione pubblica danese a premere per la rottura del contratto tra la Csc e lui, il presidente della Csc lo avrebbe tenuto. Se basta l'opinione pubblica dei danesi per fargli rompere un contratto, allora è il buon Bijarne ad essere mancante, in fatto di palle. [/quote] Alle spalle di Bruyneel, c’è un Paese che non è la Danimarca….. C’è uno Stato che ha soldi e sponsor di imbattibile potenza (compresa l’azienda che produce l’Epo….) e che può mettere sul piatto quello che NESSUNO può esibire: la creazione di un “fumetto” che ha visto l’UCI fra i protagonisti e che può persino essere, per questo, ricattabile. Dietro "all’oggi visto come un eroe", c’è un tipo che ha posto la sua base, con in tasca una uguale possibilità di ricatto, proprio nel medesimo paese della sede dell’Ente. A ciò, aggiungiamoci pure una tribù di avvocati (tutti della terra specialista nel farla fare franca ai dopati dell’immaginario collettivo, ovvero agli sportivi), che non li ha creati o scelti Bruyneel (ma è mai possibile considerare costui il protagonista di queste scelte!) e che possono garantire sicurezza, anche senza far scendere in campo i ricatti. Rijs, che per inciso mi sta sulle pal.le più del belga, non ha queste possibilità e difende i suoi interessi come può, esattamente come Bruyneel, su suggerimento di altri, lo fa per sé e per la Discovery. Non santifichiamo i normali, non è un genio questo belga. E’ una bestemmia sostenerlo. [quote]Tu dici che altri colleghi, al posto del belga, farebbero figuroni? Non lo so... io credo che in questa situazione, tra Lefevere che fa il poliziotto con i corridori (specie con quelli delle altre squadre, ma solo con chi intende lui....) e Bruyneel che invece difende Basso (che ricordiamo è stato scagionato dalle accuse) ed i corridori in genere, preferisco il secondo. [/quote] Perché tu pensi che Lefevere, al posto del connazionale americanizzato, non avrebbe fatto lo stesso? Suvvia. C’è gente nello sport che fa lo strillone, con dietro suggeritori grandi come una casa..... e fare gli strilloni, se si hanno corde vocali, son capaci tutti. [quote]Così come avrei preferito, sette anni fa, un diesse ed uno staff che avesse veramente tutelato il Panta, come lo ha ora Basso. In quanto ai dirigenti di valore, quanti ne vedi? Pochi, secondo me. E Bruyneel, che è semplicemente dirigente (general manager) di un team, è secondo me uno di questi pochi. [/quote] Ripeto, se si elegge a bravo dirigente un sergentello esecutore significa che il ciclismo ha passato il caffè. Il belga yankee non ha mai preso una posizione quando contava, non ha mai elaborato controproposte, non ha mai formulato progettualità. Non è mai stato un leader, è sempre vissuto all’ombra dei colleghi nei consessi internazionali, mentre in casa propria faceva l’assemblatore (coperto). Suvvia. [quote] E' stato il diesse di Armstrong, è vero. [/quote] Il che significa aver fatto il suddito, se ben ci pensi. Bèh... diciamo il servo scudiero, se vogliamo essere buoni… [quote]Ma da diesse di Lance ha fatto il suo lavoro, [/quote] “Sì appunto….ha guidato l’ammiraglia, ed ha fatto il sergentello coi gregari, fungendo da ponte con l’auricolare, per un disegno tattico di corsa che anche un analfabeta sarebbe riuscito a far svolgere. [quote]ha intentato cause e le ha vinte: quello che quel diesse nostrano, nel '99, non mi pare possa dire di aver fatto. [/quote] Suvvia, sei così ingenuo da pensare che le cause le abbia confezionate Bruyneel? Maddai! Queste sono state pensate e seguite da gente che usa il belga come un paravento. La Discovery oggi, e la US Postal ieri, compreso il telaio di azienda, l’hanno creata Armstrong e altri. A Bruynel, semmai, hanno lasciato la scelta di qualche corridore, con molti forse tra l’altro… [quote]E non lo vedo così ovvio, quello che dice Bruyneel, proprio perchè è uno dei pochi a dire le cose come stanno. [/quote] Mi chiedo perché non le ha dette prima, se erano così patrimonio del suo intuito e di cotanto spessore. L’ovvio a cui mi riferivo, sta nella coesione fra interessi aziendali (Discovery) e nell'arrogante posizione dell’UCI. [quote]Gli altri si sono adeguati ai diktat Uci, lui no. Questo è u manager che serve al ciclismo, Lefevere e c serviranno magari al progetto Uci.... [/quote] Gli altri, per quanto ciò possa essere dannoso per il ciclismo, fanno i loro interessi, stupidi e senza prospettiva, ma sono comunque interessi. Bruyneel, se è così bravo come dite tutti qui, perché non si fa paladino di una controproposta per salvare il ciclismo da questo "cul di sac" e non prova a dire, con la chiarezza che contraddistingue i grandi dirigenti, che l’UCI è il vero scandalo e che è ora di mandarli a casa tutti?! Non basta essere uno (grazie ad un autogol), quando gli altri sono al palo, per meritarsi l'appellativo di "grande". Povero ciclismo: Johan Bruyneel, che ad un Nebiolo (giusto per fare uno degli esempi fra i tanti), non farebbe nemmeno prurito, è la speranza di questo sport! Se si è credenti, è arrivata l’ora di farsi il segno della croce. Se invece si è agnostici e pazzoidi come me, è il momento per una bella palpata di palle, accompagnata da una sonora risata. [i]La verità che non si vuol dire per mille motivi, è una sola: Bruyneel si prende gli applausi, perché risulta quello che vuole salvare Basso, dopo la decisione presa da Armstrong, non certo lui. D’altronde, per gente che fa del Tour un credo, ed ha i mezzi di una squadra di calcio, assumere il corridore più forte nei GT, non è certo una testimonianza di grande lungimiranza. A me comunque sta bene, perché la vicenda che ha messo alla gogna il varesino e Ullrich, è quanto di più vergognoso e grottesco mi sia capitato di vedere. Diciamo che è una storia.... degna figlia dell’ambiente più analfabeta e pericoloso per infortuni da bassissimo QI, fra gli sport. Ed Ivan ha fatto benissimo, egoisticamente, ad andare nella squadra più potente che ci sia. L’accetto, anche se Discovery per me significa allergia e palpazione ai cogli.oni. Ma non venitemi a dire che lo stratega di tutto ciò è Bruyneel, perché sono troppo vecchio e potrei morire dal ridere. In quanto al salvatore del ciclismo, all’anagrafe Johan, che sia un grande tecnico ho più di un dubbio. Nel 2000, quando ad attaccare il capitano e padrone del Team, c’era un Marco Pantani al 50%, non fu capace di sostituirsi allo stordito nocchiero nella guida tattica dei suoi corridori e poi, con gli anni, di “cappelline” ne ha fatte più d’una: su tutte quella di aver portato due squadre, a Giro e Tour 2006, da far ridere, rispetto al budget e alle “altre potenze” a disposizione. Meriterebbe fischi per questo, altro che applausi! Si dirà che a preparare i Discovery non è lui, ed è vero, infatti il suo ruolo in corsa è quello di guidare l’ammiraglia….. come gli altri colleghi del resto…. Mentre sulla organizzazione del Team ci pensano diverse figure, in primis colui che potrebbe decidere di scendere in campo in prima persona al prossimo Tour, tal Lance Armstrong. Massì valà…. diciamo che Johan Bruyneel è un ottimo prestanome, di professione paraculo…. [/i]


Morris - 13/12/2006 alle 02:12

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Caro Morris, Bruynell va elogiato perche', come si dice dalle mie parti, "mette le balle sul tavolo", non voglio fare apprezzamenti sulle dimensioni o sul suo passato. La sua reazione e' l'ennesimo segnale dell'inadeguatezza dell'UCI e dei suoi ruffiani di corte. [/quote] L'inadeguatezza dell'UCI, non la si combatte con dirigenti come Bruyneel, che di suo non ha proposto assolutamente nulla e che non è leader per nessuno. La si può incrinare e pure sconfiggere, con teste di ponte di caratura ben diversa rispetto al belga/yankee, con le Federazioni più forti disponibili a far saltare il gruppo dirigente dell'Ente dittatore (che poi è una persona sola) e con gli organizzatori decisi a far valere i loro interessi e la loro storia. Non mi pare che al momento vi siano queste condizioni. In quanto a Bruyneel e Discovery, vedrai che usciranno con l'accomodamento che cercano, senza cambiare nulla dei gravi problemi che pesano sul presente e sul futuro di questo sport. Basso ha fatto bene a coprisi le spalle, ma il ciclismo non è solo lui, ed il resto continuerà a marcire perchè questa disciplina, per quanto affascinante e bellissima fuori, dentro vive di pigmei, ed è chiusa come una setta. Te lo dice uno che ha vissuto, fortunatamente, altri ambienti sportivi, ed è uno dei pochi, per quanto pazzo possa essere, in grado di fare questi confronti.


lorenzofiori - 13/12/2006 alle 09:53

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Sicuramente un dubbio ben piu' concreto di quello che ha tenuto Basso fermo per tutti quei mesi.[/quote] ma nemmeno a parlarne. Armstrong era cliente certo (lo ha detto lui) di un medico che praticava il doping. Su Basso ci sono solo flebili indizi dei suoi rapporti con Fuentes.[/quote] Scusate un pò, ma ogni tanto dalle notizie che arrivano, Fuentes dice di aver curato questo, questo, e quell'altro (calciatori,tennisti,piloti ecc.),ma ha mai fatto il nome di Basso?

 

[Modificato il 13/12/2006 alle 15:07 by Monsieur 40%]


lorenzofiori - 13/12/2006 alle 10:04

[quote][i]Originariamente inviato da mestatore[/i] Comunque, se tu sei convinto che il Dr.Maserati sia un santo e Lens si sia trasformato in cronoman e scalatore grazie alla malattia e alla "scoperta" dell' agilità (ma và, non era il primo ad andare agile? e io che ...) , buon per te. mestatore[/quote] Comunque non so come sia possibile andare così agile come faceva Armostrong: Cassani (dopo il ritirio di Lance!) più volte in telecronaca diceva che 'stare sui pedali fa utilizzare più muscoli', quindi 'salgono le pulsazioni' e 'ci si stanca prima' perchè parte della contrazione (tensione) (aggiungo io)è spesa per sorreggere il peso del busto e non è utile alla pedalata. Basta provare: dopo un'iniziale vantaggio dovuto al fatto che scarico il mio peso sui pedali, l'affaticamento muscolare sopraggiunge abbastanza velocemente da stroncare il gesto.....quindi diventa contro producente...sennò tutti faremmo o come Armostrong, giusto? Boh è strano.....

 

[Modificato il 13/12/2006 alle 15:07 by Monsieur 40%]


lorenzofiori - 13/12/2006 alle 10:10

Ops....ho fatto un casino con la grafica.....pardon In sintesi: Basso è stato nominato da Fuentes?


omar - 13/12/2006 alle 13:58

[quote][i]Originariamente inviato da Morris [/i] Sarà, ma leggendoti si sa sempre prima dove vai a parare. Guarda caso, perennemente a cuccia di quella bandiera. Anticipare ciò che una persona dice, sta a significare che quella persona è ben “trasparente”. Nel tuo caso, il trasparente fa vedere sempre uno sfondo a stelle strisce. Non ti lamentare, sei in buona compagnia: in fondo sono i belli, i bravi, i democratici del mondo…. E’ un complimento, non ti pare? Non sono dei rozzi, rossi fino al midollo come me, che mangio pure i bambini. Loro... danno il prozac....[/quote] Io quando giudici non giudico le cose in base al colore della bandiera anzi me ne può fregar di meno della bandiera, che questa sia degli Usa o del Kazakistan. Il mio puo trasparente lo dici tu che è a stelle e strisce ma per me questa non è ne un'offesa ne un complimento e una cosa che non centra un bel niente in quello che vado a scrivere. [quote]Io sono un Pirata, sono il Corsaro Rosso e amo ragionare senza stelle e strisce, anzi la loro produttività in fumetti mi fa vomitare. Ma sono in netta minoranza, quindi abbi pietà! [/quote] Buon per te, sono gusti tuoi e in un mondo cosi vario tutti hanno gusti ben diversi per fortuna se no sai quanto sarebbe noioso il mondo [quote]Un noto produttore di preservativi pelosi, anni fa mi voleva sponsorizzare pensa un po’! Ma ho preferito aspettare che il dottor Ferrari....In fondo, lui è un luminare specialista in trasformazioni….[/quote] Azz i treni nella vita passano una sola volta avresti dovuto prenderlo subito ora rischi di rimaner senza, tutti gli sponsor son buoni basta che questi portano soldini. [quote]Che fai rispondi a scoppio ritardato, o hai vocazioni da ruminante? Comunque, diciamo pure che i bodygard della Lanza, assomigliano ai picciotti del padrino….Non è proprio poco. [/quote] No sai dovevo mangiare e ho voluto rispondere dopo, e w i picciotti del padrino [quote]Te l’ho detto ancora: prima di studiare l’inglese, visto che all’anagrafe (pur con vocazione yankee), risulti italiano, impara la lingua della tua cittadinanza. Sei riuscito a vedere razzismo. Bravo! Diamo uno zero al tuo insegnante di italiano, và! [/quote] La mia non è nessuna vocazione yankee la tua sara la vocazione del tutto so io. Ti faccio sapere che non ho insegnanti di italiano quindi nessun voto zero, e poi non preocuparti per quel che faccio e dovro fare sta pur certo che l'italiano mi servira a ben poco, magari serve piu a te per scrivere le tue poesie e i tuoi racconti che sono pure molto interessanti. Comunque se mi vuoi dare le lezioni di italiano sono sempre ben accettate :Od:


luke - 13/12/2006 alle 22:09

Rispondo tardi ma meglio tardi che mai. Innanzitutto vorrei chiarire che non ritengo di aver esagerato e idolatrato o santificato Bruyneel, nel mio intervento di apertura non parlo di aprire un 'Bruyneel fans club', ammiro solo il coraggio di dire cose che gli altri manager, in gran parte, non dicono e forse non pensano. Parlo della coerenza delle sue dichiarazioni, della fortuna che ha Basso ad essere andato alla DSC e della pochezza dei manager che ho anche nominato. Non parlo quindi dell'abilità presunta come diesse, perchè parlo di MANAGER e non di diesse. Qundi, caro Morris, non parlo di capacità tattiche (anche se penso che dare della mezza sega a uno che ha vinto 7 Tour ed un Giro sia un pò difficile), parlo di saper fare il Manager con la M maiuscola. Tu dici che Riis ha alle spalle la povera Danimarca? Peccato che la Csc, primo sponsor, sia ammerecana e la Nobili, secondo sponsor, italiana. Quindi il povero (di spirito) Riis no mi pare certo un fuscello in balìa del tornado, mi pare solo uno che non ha avuto le palle per difendere il suo corridore, quello che era in simbiosi con lui, fino al giorno prima di Strasburgo... Gli avvocati non li ha scelti Bruyneel, ma come faccio a pensare che ci sia lui dietro alle cause intentate da Lance!! E poi non decide neppure i corridori da prendere!! Beh, sappi che non è il fattorino di casa DSC, è SOCIO DSC assieme a Stapleton e Lance, ci mette la grana di tasca sua e penso conti qualcosina. E conta anche nelle decisioni di Lance di fare causa a chi ritenne lo avesse diffamato, con certezza, anche solo per il sostegno che non gli ha mai fatto mancare. Non è un genio, non santifichiamolo? Io non l'ho santificato nè l'ho promosso 'genio', ho detto solo che tra tanti manager senza attributi, lui spicca. Se questa è una bestemmia, ebbene son felice d'essere, in questo senso, un bestemmiatore. Lefevere al posto suo farebbe lo stesso? Col piffero, caro Morris. Nel 2004 il sig. Lefevere, alla guida della stessa Quick Step, quando gli organizzatori del Tour gli dissero di mandare a casa Zanini, sventolo davanti alle loro facce di c.lo la lettera del legale QuickStep e Zanini partì regolarmente. Ora invece vuole crocefiggere i presunti peccatori... forse mi sfugge qualcosa o il monsignor Lefevere (strana assonanza del cognome col monsignore scomunicato qualche decennio fa... chissà che porti bene) ha un tantino cambiato opinione sui corridori? E non parlarmi di debolezza politica della Quick Step, nata dalle ceneri Mapei e non certo meno potente della DSC. Perchè Bruyneel non ha detto certe cose prima, dici, e perchè non porta proposte? Perchè, chi altri portano proposte? Le proposte le faranno i dirigenti delle Federazioni, i managers delle squadre forse è il caso che pensino a tutelare di più i corridori. Certo, sono i dirigenti delle Federazioni a poter riuscire a scardinare l'Uci, ma ognuno deve fare la sua parte, corridori e anche team manager. Ben vengano quindi i manager che parlano chiaro come questo belga/yankee, vadano a quel paese i leccapiedi di Verbry e del suo cagnolino irlandese. Hai letto l'intervista? Guarda che lui lo dice, che devono andare a casa quei dirigenti. Lo si evince chiaramente. Bruyneel non è la speranza di questo sport (tra l'altro, dimmi dove lo trovi scritto...), la speranza è che ce ne sianmo altri che abbiano questo coraggio e che aiutino il movimento a mandare a casa i culi grassi che ben sappiamo: non credo che in questo contribuiranno certo Lefevere e Riis. Il paragone con Nebiolo che c'entra? Nebiolo mica era un team manager, era un dirigente federale di prima caratura e sono quindi due ruoli completamente diversi. Chiudo qui per non dare vita a polemiche stucchevoli per il forum stesso, ma ti chiedo di risparmiarmi i tuoi 'suvvia': non sono un povero sempliciotto nè uno scolaro bisognoso di lezioni, ho 41 anni e non li ho passati sulle palme a curare le noci di cocco. Ho le mie idee che, in questo caso, son diverse dalle tue. E diverse restano.


omar - 13/12/2006 alle 22:15

luke un piccolo appunto, Bruynel ha vinto oure una vuelta con Heras Comunque concordo su quel che dici


luke - 13/12/2006 alle 22:18

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] luke un piccolo appunto, Bruynel ha vinto oure una vuelta con Heras Comunque concordo su quel che dici [/quote] Azz, me ne ero dimenticato... anzi, mi ero proprio dimenticato di Heras!!


omar - 13/12/2006 alle 22:22

[quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] Azz, me ne ero dimenticato... anzi, mi ero proprio dimenticato di Heras!! [/quote] E vabbe cose che capitano, quindi siamo a nove GT


forzainter - 14/12/2006 alle 18:08

[quote][i]Originariamente inviato da omar [/i] [quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] Non ho detto questo. Ho solo detto che le decisioni importanti sulle questioni tattiche , di preparazione della squadra non le prendeva Bruyneel D'altronde il datore di lavoro era lo stesso confrontiamo i due stipendi ? Se Bruyneel era cosi' importante.. [/quote] Ovvio che Armstrong prendesse di piu ci mancherebbe altro e come dire che Ullrich prendeva alla T-mobile lo stipendio piu alto (come realmente succedeva) del manager della T-mobile e per questo comanda lui. Non vuol dire nulla il discorso del guadagno, ognuno e pagato a seconda della mansione che ha da svolgere. [/quote] La comprazione non era con Lance ma era fra il suo preparatore ed il suo Ds Stesso datore di lavoro (la UsPostal prima la Discovery adesso) chi dei due prendeva di piu' secondo te ? hai gia' la risposta sull'importanza di Bruyneel


Il Lupo - 14/12/2006 alle 18:12

Comunque voglio dire io che la Discovery non lo protegga a Basso.....s'è presa il corridore più forte del mondo a 1 milione e mezzo di euro, calcolando che lance ne prendeva 26 di milioni fatevi qualche conto......


omar - 14/12/2006 alle 18:30

[quote][i]Originariamente inviato da forzainter [/i] La comprazione non era con Lance ma era fra il suo preparatore ed il suo Ds Stesso datore di lavoro (la UsPostal prima la Discovery adesso) chi dei due prendeva di piu' secondo te ? hai gia' la risposta sull'importanza di Bruyneel [/quote] Sono due mansioni completamente diverse quelle tra un dottore e un manager e poi su le cifre non si sa nulla di certo o almeno io non ha mai visto nessun articolo su tale cifra.


omar - 14/12/2006 alle 18:33

[quote][i]Originariamente inviato da Il Lupo [/i] Comunque voglio dire io che la Discovery non lo protegga a Basso.....s'è presa il corridore più forte del mondo a 1 milione e mezzo di euro, calcolando che lance ne prendeva 26 di milioni fatevi qualche conto...... [/quote] E che fa ora non lo sta proteggendo? Basso prende 1.5 milioni da parte della discovery poi non si sa quanto prende dai vari sponsor personali, Armstrong prendeva molto meno dei 26 da parte della Discovery, i 26 sono dati dalla somma di tutti gli sponsor personali tipo Nike ,Oakley ,Giro e chi piu ne ha piu ne meta!


Il Lupo - 14/12/2006 alle 18:38

Secondo me anche della vendita dei braccialetti....ma avete fatto caso a quanta gente li porta?!?


omar - 14/12/2006 alle 19:10

[quote][i]Originariamente inviato da Il Lupo [/i] Secondo me anche della vendita dei braccialetti....ma avete fatto caso a quanta gente li porta?!? [/quote] Discorso ben diverso quindi confrontare lo stipendio di Basso da quello complessivo di sponsor di Armstrong. I soldi ricavati dalla vendita dei braccialetti sono per la ricerca sul cancro e non le entrano in tasca a lui