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Un ricordo: Gli splendidi giorni rosa di Gianni Bugno
Cascata del Toce - 07/11/2006 alle 14:06

Questa è la storia dei 20 giorni che mi hanno definitivamente fatto invaghire del ciclismo. Prima era una forte passione poi è diventata amore. Questa è la cavalcata rosa di un atleta che avevo preso in simpatia fin da piccolo quando, a otto anni, lo vidi vincere a Novara il Giro del Piemonte. Eccola splendida cavalcata rosa di Gianni Bugno. In rosa da Bari a Milano. Il Giro del 1990 fu molto atteso. E perché fu in primo non disegnato direttamente da Vincenzo Torriani (che rimaneva in carovana come patron), ma più nello specifico da Carmine Castellano (con la collaborazione di Moser), e perché precedeva di pochi giorni i mondiali di calcio Italia 90, e perché nell’ideale di tutti doveva essere il Giro che avrebbe rilanciato le quotazioni di grand’Italia dopo un 1989 cosi cosi. La stagione era iniziata con alcune sorprese; nello specifico Gianni Bugno alla Milano Sanremo (raddoppiata dal Giro del Trentino) e Moreno Argentin al Fiandre. Il Giro, che dopo anni riproponeva la carovana pubblicitaria, pareva dunque dover essere una battaglia tra italiani e francesi. Laurent Fignon e Charles Mottet su tutti sfidavano gli azzurri che puntavano, perlomeno in partenza su Flavio Giupponi, che l’anno prima fece tremare il rosa di Fignon, e su Marco Giovanetti che solo poche settimane prima aveva conquistato la Vuelta davanti a Delgado. Tra gli outsider italiani e stranieri si segnalavano Echave, Lejarreta, Chioccioli ed anche l'iridato Greg Lemond, in evidente sovrappeso. In pochi consideravano Bugno. La sua era stata fino a li una buonissima stagione ma mai Gianni aveva retto i 20 giorni di gare. L’assenza di Fondriest e Argentin si faceva sentire in un Giro che avrebbe segnato il passo d’addio di quattro grandi: Beppe Saronni, Silvano Contini e Roberto Visentini. Castellano, con Moser e Torriani aveva disegnato un Giro bello ed equilibrato. I punti focali erano un lungo e ventoso prologo a cronometro a Bari, un arrivo in salita suggestivo al Vesuvio, un altro arrivo in salita a Vallombrosa dopo qualche bella tappa appenninica molto mossa, una lunghissima crono in Piemonte. Le dolomiti con un tappone con arrivo al Pordoi ed un'altra tappa di alta montagna ad Aprica dove faceva l’esordio una salita durissima dal nome inquietante: Mortirolo. La cronoscalata al Sacromonte di Varese avrebbe chiuso i giochi prima di Milano. Il prologo sembrerebbe doversi consegnare a ‘Monsieur le Prologue’ Thierry Marie che strappa il miglior tempo a Lech Piasecky . Meglio di tutti a sorpresissima fa però proprio Gianni Bugno che si veste in maglia rosa. Sembra essere un fuoco di paglia. Bugno, credono gli esperti, potrà portare la maglia per qualche giorno. A Sala Consilina Fignon attacca all’ultimo km per prendersi vittoria e maglia ma la Chateau d’Ax chiude con Fidanza che vincendo la tappa salva la maglia di Bugno. Primo giorno verità è l’arrivo al Vesuvio. Davanti c’è Eduardo Chozas. Bugno fa l’andatura e sgretola il gruppo. Attacca, stacca tutti, da spettacolo, si avvicina sempre più a Chozas. In soli 2 km gli mangia parecchi secondi e chiude al secondo posto. Gli esperti si ricredono. Bugno forse può portare la maglia fino alla crono. Nella tappa napoletana si deve ritirare Contini che cade e si frattura. Due semitappe il giorno dopo. La mattina da Ercolano si arriva al Centro CIS di Nola e vince Allocchio (oggi dirigente Rcs) mentre a Sora, nel pomeriggio, vince con un colpo da finisseur Phil Anderson. A Teramo la corsa si decide con una fuga di comprimari. Vince Fabrizio Convalle del team Amore e Vita davanti a Tchmil e Duclos Lassalle. Altra fuga verso Fabriano. Questa volta vince Luca Gelfi davanti a Ghirotto (Saronni quinto). Intanto si segnalano bei personaggi come il gregario di Giupponi Claudio Chiappucci che si è preso la maglia verde. Secondo arrivo in salita a Vallombrosa. Per Bugno c’è l’occasione di mettere Fignon fuori dai giochi. Il francese caduto nella tappa di Teramo soffre alla schiena. Sull’ultima salita Bugno è una moto. Non è una dura ascesa e Gianni non stacca tutti. Gli restano a ruota Mottet, Ugrumov, Echave. Crollano Fignon e Giupponi. All’ultimo km Bugno piazza uno scatto potente. Non lo tiene nessuno e la maglia rosa va a vincere in maniera imperiale. Gli scettici si placano. Secondo alcuni ora Bugno può puntare al podio, per altri Gianni crollerà nella terza settimana, per altri ancora il Giro è già suo. A Marina di Pietrasanta (Fignon si ritira) Allocchio vince ancora. I grandi dello sprint presenti al Giro (Cipollini, Baffi, il neopro Abdujaparov, Freuler, Van Poppel) devono inchinarsi al velocista di Reverberi. Gianni trema nella tappa piovosa di Langhirano. Le salite ci sono. Va via una fuga che guadagna parecchio tempo. Ad un certo punto Gianni perde la maglia. Il lavoro della Chateau d’Ax di Stanga e Corti è davvero encomiabile. La fuga arriva (vince Poulnikov) ma la maglia è salva. 68 km; la crono più lunga degli ultimi tempi. Da Grinzane Cavour a Cuneo. Qui secondo i critici dovrebbe terminare il bel Giro di Bugno. Molti credono che sia Mottet, gran cronoman, a prendersi la maglia rosa ed a ipotecare il Giro e invece? Invece Bugno perde la crono da Gelfi per 6’’ ma rifila 2’22’’ a Mottet. Ora i critici sono pochi (crollerà sulle dolomiti). La maggior parte degli addetti ai lavori crede in Gianni anche per la vittoria finale. Lo sprint di Lodi va a Baffi mentre la tappa di Baselga di Pinè va al francese della ‘Z’ Boyer. Mottet allunga con Chioccioli sul Vetriolo ma Gianni non ha problemi. Li raggiunge e si prende pure il secondo posto. Ad Udine finalmente squilla Mario Cipollini. In Austria, sul circuito di Klagenfurth vince Alan Peiper in vista delle dolomiti. La tappa di Dobbiacco regala foschi presagi per la salita di Sappada (ricordate il 1987?) Non ci sono problemi. Vince ancora Boyer dopo una lunga fuga del duo Leali - Lemond. La tappa del Pordoi sarà quella che zittirà anche i critici. Tutti pensano che il vantaggio di Bugno è abissale e Gianni lascerà il segno definitivo ad una corsa che sta dominando. Valparola, Gardena, Sella, Marmolada e Pordoi. Sul Fedaia Bugno se ne va, Mottet gli torna sotto. Gianni pare addirittura non forzare. Tra due ali di folla i due salgono al Pordoi. Ultimo chilometro. Mottet è li. Bugno smanetta sul cambio, Charly allunga allo sprint, Gianni non risponde e in volata vince Mottet. Ai più pare un regalo della signorilità della maglia rosa. Il giorno dopo ecco l’Aprica. Gianni non si danna e attraverso Costalunga, Mendola, Tonale, Mortirolo e Aprica scappa la fuga. Il Mortirolo celebra Leonardo Sierra. Prima dell’ultima crono c’è la volata di Gallarate vinta da Baffi sul Cipolla. La crono da Gallarate al Sacromonte di Varese si corre sotto un nubifragio (che ricordo ancora oggi..la presi tutta!). Gianni mette la ciliegina sulla torta. Vince con 1’20’’ su Lejarreta. Mottet è a 2’20’’. Milano, dove il Giro torna a concludersi dopo 10 anni celebra Cipollini ma soprattutto celebra il dominio di Gianni Bugno. Avrebbe dovuto portare la maglia 2 o tre giorni; invece si è costruito un castello rosa. Mottet secondo paga 6’33’’. Giovanetti sale sul podio a quasi 10 minuti. Durante il Giro avviene un simbolico passagio di consegne. Saronni e Rosola appuntano a Bugno una stella a cinque punte e lo nominano 'sceriffo'. E' lui il nuovo padrone del gruppo... Simbolico fin che si vuole..ma un vero e proprio passaggio di consegne. 1 Gianni Bugno 91h 51m 08s 2 Charly Mottet 6.33 3 Marco Giovanneti 9.01 4 Vladimir Pulnikov 12.19 5 Frederico Echave 12.55 6 Franco Chioccioli 12.36 7 Marino Lajarreta 14.31 8 Piotr Ugrumov 17.02 9 Massimiliano Lelli 17.14 10 Leonardo Sierra 19.12 maglia ciclamino: Gianni Bugno maglia verde: Claudio Chiappucci maglia bianca: Wladimir Poulnikov maglia azzurra: Phil Anderson Bugno con Peiper sul podio di Klagenfurth [img] http://www.lequipe.fr/Xml/Cyclisme/Dossiers/Media/Giro_90_bugno.jpg[/img] Gianni al Vesuvio secondo dopo Chozas [img]http://www.sapere.it/mm/sport/objects/024.jpg [/img] In rosa a Milano [img] http://www.museociclismo.it/corridori/fotocorridori/1961.jpg[/img] A inizio stagione stacca tutti sulla Cipressa e vince a Sanremo [img] http://dura-ace.shimano.com/publish/content/duraace/en/home/history/7400.LeftImagePar.0006.Image.0.0.gif[/img] Mottet non potè nulla [img] http://www.grahamwatson.com/dublin/misc/images/image52.jpg[/img] La pioggia di Varese [img] http://www.gardella72.it/bugno/img/bugno_sacromonte90.jpg[/img] Bugno e Chiappucci a Milano [img] http://www.sandrobrambilla.it/images/giornalista/giorn28.jpg[/img]


robby - 07/11/2006 alle 14:23

lo sapevo che prima o poi lo mettevi sto racconto!!!!! beh quello fu il mio "primo giro" nel senso di ricordi....ricordo ancora i corridori passare sul mortirolo...non avevo ancora 7 anni ma con mio padre e mia madre eravamo andati a vedere la tappa..per me era la prima volta...ohh proprio non riuscivo a capire come facevano a salire su quella salita durissima (già e pensare che salivano da Monno e non da Mazzo)...quel giorno mi son detto "sì il ciclismo è bellissimo ma sono sicuro che lo guardaerò sempre ma non lo praticherò mai perchè è troppo faticoso e poi è impossibile fare ste salite....ehhhh povero ingenuo che non ero altro!!! :P Grazie Gianlu


Raf Benson - 07/11/2006 alle 14:38

Questo è un attentato al mio povero cuore! Proprio oggi che ho da lavorare, maledetto Cascata, mi tiri fuori il ritratto che più di tutti aspettavo e che sapevo che prima o poi avresti sfornato. Perchè ora non posso mica starmene zitto a leggere e basta. Su Bugno devo dire qualcosa pure io. :clap::clap::clap:


W00DST0CK76 - 07/11/2006 alle 15:29

Caro Cascata, ti aspettavo al varco, sapevo che prima o poi avresti deliziato le papille di un vecchio supertifoso di Bugno come me. Com,e non dimenticare quella meravigliosa primavera del 1990, proprio grazie a quel Giro dominato dal principio alla fine iniziai ad andare in bici in modo più assiduo. Avevo già avuto modo di apprezzare questo corridore per lo stile perfetto che aveva in bici e che non sembrava mai fare fatica, nemmeno quando riusciva ed evadere dal gruppo lanciato a 50 Kmh, la Sanremo era stato il primo segnale che il mondo avrebbe dovuto fare i conti anche con lui. Mi scoprii grande tifoso di Gianni proprio in occasione della tappa del Vesuvio, la sua azione negli ultimi Km per ridurre lo svantaggio sul fuggitivo Chozas fu davvero travolgente, sempre seduto e senza mai scomposti macinava la strada che per lui non sembrava essere in salita, uno spettacolo. Fu così che iniziò il tormentone "fino a quando terrà la maglia?", ogni tappa importante sembrava dover essere l'ultima in rosa e invece passavano i giorni e ogni esame veniva superato a pieni voti, in quelel tre settimane Bugno fu assoluto dominatore della corsa, la sua superiorità schiacciante, come non ricordare poi la tappa del Pordoi e la crono di varese dove le sue ruote fendevano il rigagnolo d'acqua facendo sembrare la sua bici un motoscafo, che emozioni in quei giorni. Qualcuno ha messo in dubbio il valore di quella vittoria sostenendo che gli avversari non fossero di gran livello, su questo non sono mai stato d'accordo, Mottet non era certo l'ultimo arrivato e Giovannetti aveva comunque appena vinto la Vuelta, poi in seguito, soprattutto nel 1991 Bugno ha dimostrato anche sulle strade del Tour di poter primeggiare nelle corse a tappe, correndo con maggiore convinzione quel Tour avrebbe potuto vincerlo.


Gigilasegaperenne - 07/11/2006 alle 15:59

Ancora una volte grande Cascata:clap::clap::clap:


antonello64 - 07/11/2006 alle 16:10

penso che il Giro del 1990 sia stato uno dei più seguiti di sempre. Annunciava la nascita di un fuoriclasse, colui che sembrava essere destinato a dominare il ciclismo per almeno un lustro. Promesse mantenute solo in parte: e comunque ancor oggi sono dell'avviso che quel Bugno lì non era affatto inferiore al miglior Indurain. Due ricordi particolari: una polemica innescata dal giornalista del Messaggero, Angelo Pietropaoli, che già alla seconda tappa (quella vinta da Fidanza) volle dare una lezione di tattica e tirò fuori una teoria che non stava nè in cielo nè in terra (secondo lui Bugno avrebbe dovuto cedere la maglia già da subito per non affaticare la squadra nel controllo della corsa: mica si era reso conto che quella per Gianni era la prima maglia rosa della carriera), e poi la posizione di Bugno in gruppo, mai oltre la quinta-sesta posizione, tenuta per tutte le tre settimane del Giro. Sembrava il giusto viatico per i Mondiali di Calcio, ma lì purtroppo le cose andarono diversamente


Frank VDB - 07/11/2006 alle 16:13

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Questa è la storia dei 20 giorni che mi hanno definitivamente fatto invaghire del ciclismo. Prima era una forte passione poi è diventata amore. [/quote] Quoto parola per parola [quote] A Teramo la corsa si decide con una fuga di comprimari. Vince Fabrizio Convalle [/quote] Della serie: chi l'ha visto? Oggi il carrarese Convalle è un ottimo cicloamatore della Selle Italia - Regolo... dopo qualche stagione sovrappeso (fino a 110 kg) è tornato in forma e ora è uno dei più temute "menatori" delle gare amatoriali del comprensorio apuo-versiliese. Gestisce un negozio di bici. [quote] Gianni trema nella tappa piovosa di Langhirano. Le salite ci sono. Va via una fuga che guadagna parecchio tempo. Ad un certo punto Gianni perde la maglia. Il lavoro della Chateau d’Ax di Stanga e Corti è davvero encomiabile. La fuga arriva (vince Poulnikov) ma la maglia è salva. [/quote] La prima vittoria sovietica al Giro. Ma chi fu ad attaccare Bugno sul Lagastrello? Il giovane gregario di Giupponi, Chiappucci: Bugno si arrabbiò molto perchè diceva di essere stato attaccato mentre infilava la mantellina (già... Bugno era così)... nacque lì la rivalità tra Bugno e Il Diablo. Sull'ascesa di Tizzano la Chateau d'Ax ricucì salvaguardando la maglia... al Berchi Festival di Sala abbiamo fatto la discesa dopo Tizzano anche noi, quella dopo il rifornimento. Fignon sul Lagastrello dette l'addio alle sue speranze di vittoria del Giro. [quote]La tappa del Pordoi sarà quella che zittirà anche i critici. Tutti pensano che il vantaggio di Bugno è abissale e Gianni lascerà il segno definitivo ad una corsa che sta dominando. Valparola, Gardena, Sella, Marmolada e Pordoi. Sul Fedaia Bugno se ne va, Mottet gli torna sotto. Gianni pare addirittura non forzare. Tra due ali di folla i due salgono al Pordoi. Ultimo chilometro. Mottet è li. Bugno smanetta sul cambio, Charly allunga allo sprint, Gianni non risponde e in volata vince Mottet. [/quote] La Gazzetta il giorno dopo a 9 colonne con mega foto di Bugno: "L'Italia in piedi, passa Bugno" Grazie Cascata per questo bel ricordo. :clap::clap::clap:


JackyDurand - 07/11/2006 alle 16:21

Che forza: un altro bel momento di racconti sul ciclismo!!! Io questi racconti (con le loro belle immagini a corredo) me li sono messi su un bel documentino word, me li sono stampati (di straforo!!!) su una stampantina a colori, e me li leggo a casa con calma: un capitolo a "ricordo". Un vero e proprio libro artigianale sul ciclismo scritto da un appassionato vero! Ciao


Cascata del Toce - 07/11/2006 alle 17:37

Ragazzi... il Gianni è il Gianni...;)


cancel58 - 07/11/2006 alle 17:59

Eh, come non ricordare quel Giro! la vittoria di Bugno ed il secondo posto di Chiappucci al Tour risollevarono le sorti del ciclismo italiano nei grandi giri. Al giro d'Italia, poi, alla fine degli anni 80, i candidati al successo erano tutti stranieri (cercò di inserirsi Giupponi, nell'89....) Ricordo che alla fine della stagione a Bugno venne dedicata una videocassetta , che da qualche parte conservo ancora. E poi il 90 fu l'anno del mio matrimonio e Bugno, a modo suo, mi fece un bel regalo di nozze!:)


Cascata del Toce - 07/11/2006 alle 18:17

Si certo... la videocassetta Gianni Bugno 90 Re di Coppa... poi la fecero anche nel 1991.. Gianni Bugno 91 in cima al mondo. Inutile dire che le ho...


cancel58 - 07/11/2006 alle 18:25

[img] http://img485.imageshack.us/img485/5163/bugnowh1.jpg[/img] Trovata! :cincin:


antonello64 - 07/11/2006 alle 18:33

ad un mercatino dell'usato ho trovato una videocassetta dove c'erano le prime quindici puntate di Giro Sera del 1990, condotto da Giacomo Santini


Cascata del Toce - 07/11/2006 alle 18:33

La foto è un altra perla del 1990..La sua prima Alpe d'Huez...


Delfino - 07/11/2006 alle 19:27

Bellissimo racconto, grazie Cascata


mattewhawk23 - 07/11/2006 alle 19:50

Mi ricordo quando io e un mio povero amico gurdammo il cronoprologo.Gianni prende la maglia e lui mi dice"tuo cugino vince il Giro",io"Si nei nostri sogni" lui"l ultima volta che è venuto da te non faceva nemmeno fatica a pedalare"..bei tempi Arrivo all Aprica dove eravamo noi:Gianni nella volta del gruppo tranquillamente arrivò terzo,qualche tempodopo ci dice,peccato per il Mortirolo la discesa era difficile se no me ne andavo!!:podio:


barrylyndon - 07/11/2006 alle 19:57

che voi ci crediate o meno, questo ricordo storico di quel giro lo stavo scrivendo stamattina.prima che un impegno improvviso fermasse il mio racconto.Cascata non e' che mi hai spiato?:D;) ps:complimenti per il tuo,comunque :cincin:


riddler - 07/11/2006 alle 20:09

Penso che sia stato il primo amore (nel senso ciclistico) per molti, me compreso! :)


simone89 - 07/11/2006 alle 20:16

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] che voi ci crediate o meno, questo ricordo storico di quel giro lo stavo scrivendo stamattina.prima che un impegno improvviso fermasse il mio racconto.Cascata non e' che mi hai spiato?:D;) ps:complimenti per il tuo,comunque :cincin: [/quote] bene ora aspettiamo anche il tuo..... :D Cmq complimenti cascata.....:clap::clap::clap:


barrylyndon - 07/11/2006 alle 20:28

[quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] che voi ci crediate o meno, questo ricordo storico di quel giro lo stavo scrivendo stamattina.prima che un impegno improvviso fermasse il mio racconto.Cascata non e' che mi hai spiato?:D;) ps:complimenti per il tuo,comunque :cincin: [/quote] bene ora aspettiamo anche il tuo..... :D Cmq complimenti cascata.....:clap::clap::clap: [/quote] no no.quello di Cascata basta ed avanza.provero' con un altro resoconto.lo scrivero' di nascosto quando Cascata sara' offline :Od::Od:


Reggio Emilia - 07/11/2006 alle 20:40

Sì, anch'io iniziai a seguire il ciclismo in quell'anno, forse però più grazie al tour di chiappucci che al giro di Bugno. Il definitivo cupido (in senso ciclistico, of course) scoccò il suo dardo "solo" nel 1992, a benidorm. Ho infatti vaghi ricordi di quel giro e questo splendido racconto serve a rinfrescarmi la memoria e a puntualizzare alcuni punti. Complimenti a Cascata e un incitamento a Barry per il suo racconto!


WilGRILLO! - 07/11/2006 alle 21:33

Mamma mia, quanti ricordi! Credo anche io che quel Giro sia stato uno dei più seguiti in assoluto, e fece innamorare tantissimi italiani (me compreso) del ciclismo. Ricordo che anche noi, a scuola (io ero in 4a elementare...) discutevamo se Bugno lo vinceva o non lo vinceva quel Giro, era diventato un romanzo: un romanzo Rosa! Ricordo che andai a vedere la tappa con arrivo al Vesuvio, fu grande vedere Bugno in maglia rosa, un'emozione che non ho dimenticato. Se devo indicare un Giro, quello è per me il Giro, assieme al trionfo di Pantani del 98.


barrylyndon - 07/11/2006 alle 21:47

[quote][i]Originariamente inviato da WilGRILLO! [/i] Mamma mia, quanti ricordi! Credo anche io che quel Giro sia stato uno dei più seguiti in assoluto, e fece innamorare tantissimi italiani (me compreso) del ciclismo. Ricordo che anche noi, a scuola (io ero in 4a elementare...) discutevamo se Bugno lo vinceva o non lo vinceva quel Giro, era diventato un romanzo: un romanzo Rosa! Ricordo che andai a vedere la tappa con arrivo al Vesuvio, fu grande vedere Bugno in maglia rosa, un'emozione che non ho dimenticato. Se devo indicare un Giro, quello è per me il Giro, assieme al trionfo di Pantani del 98. [/quote] quello di Pantani 98 e' stato uno dei piu' avvincenti che io abbia mai vissuto.semplicemente splendido.


Cascata del Toce - 08/11/2006 alle 00:44

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da WilGRILLO! [/i] Mamma mia, quanti ricordi! Credo anche io che quel Giro sia stato uno dei più seguiti in assoluto, e fece innamorare tantissimi italiani (me compreso) del ciclismo. Ricordo che anche noi, a scuola (io ero in 4a elementare...) discutevamo se Bugno lo vinceva o non lo vinceva quel Giro, era diventato un romanzo: un romanzo Rosa! Ricordo che andai a vedere la tappa con arrivo al Vesuvio, fu grande vedere Bugno in maglia rosa, un'emozione che non ho dimenticato. Se devo indicare un Giro, quello è per me il Giro, assieme al trionfo di Pantani del 98. [/quote] quello di Pantani 98 e' stato uno dei piu' avvincenti che io abbia mai vissuto.semplicemente splendido. [/quote] Berry ma ti pare che abbia bisogno di spiarti ??? :) Quello del 1998 vinto alla grande..quello del 90 superdominato. Lo avvicnerei a quello del 99 pre Campiglio,,, con qualche colpo di 'signorilità' in più nei confronti di Gianni (mi spiego..la fuga di Madonna di Campiglio Gianni la lasciava andare... Ah..Se Panta non avesse voluto strafare non sarebbe successo niente..almeno penso... Ma qualcuno ha visto tappe di quel Giro dal vivo???


barrylyndon - 08/11/2006 alle 01:05

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] [quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da WilGRILLO! [/i] Mamma mia, quanti ricordi! Credo anche io che quel Giro sia stato uno dei più seguiti in assoluto, e fece innamorare tantissimi italiani (me compreso) del ciclismo. Ricordo che anche noi, a scuola (io ero in 4a elementare...) discutevamo se Bugno lo vinceva o non lo vinceva quel Giro, era diventato un romanzo: un romanzo Rosa! Ricordo che andai a vedere la tappa con arrivo al Vesuvio, fu grande vedere Bugno in maglia rosa, un'emozione che non ho dimenticato. Se devo indicare un Giro, quello è per me il Giro, assieme al trionfo di Pantani del 98. [/quote] quello di Pantani 98 e' stato uno dei piu' avvincenti che io abbia mai vissuto.semplicemente splendido. [/quote] Berry ma ti pare che abbia bisogno di spiarti ??? :) Quello del 1998 vinto alla grande..quello del 90 superdominato. Lo avvicnerei a quello del 99 pre Campiglio,,, con qualche colpo di 'signorilità' in più nei confronti di Gianni (mi spiego..la fuga di Madonna di Campiglio Gianni la lasciava andare... Ah..Se Panta non avesse voluto strafare non sarebbe successo niente..almeno penso... Ma qualcuno ha visto tappe di quel Giro dal vivo??? [/quote] solo quella di ts.la crono.So che non mi spiavi.ma credimi ero gia' arrivato alla maxy crono di cuneo,quando ho dovuto smettere.prova ad immaginare il colpo che mi son preso alla sera quando tornato a casa ed acceso il pc, ho visto il tuo bellissimo racconto.:(:(-sai essendo pure io un tifosissimo del Gianni...


Cascata del Toce - 08/11/2006 alle 01:14

Lo conosci?? E' una ragazzo squisito...


barrylyndon - 08/11/2006 alle 01:30

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Lo conosci?? E' una ragazzo squisito... [/quote] personalmente no.l'ho visto ad un Giro dell'Emilia vinto da dominatore nel 92 e mi e'sembrato tanto timido da sembrare addirittura a disagio sul palco premiazione.indirettamente ho sempre apprezzato il suo modo pacato e privo di polemicha gratuite.la sua signorilita' nel saper gestire le vittorie ma anche e sopratutto nel vivere le sconfitte.ricordo a proposito una frase di cannavo' durante il tour 92."quanto a saper perdere, BUGNO sta dando lezioni un po' a tutti".sintomatica,no?


Cascata del Toce - 08/11/2006 alle 01:37

Gianni è certamente un buono..ma non si sbagli.. lui è un tipo che sa quello che vuole...


Abruzzese - 08/11/2006 alle 03:19

Molto bello anche questo ricordo,all'epoca non seguivo il ciclismo,ero ancora troppo piccolo ed ho solo letto qualcosa sul Giro 90. Ricordo un pò,visto che seguii in tv alcune tappe,il Giro del 1996 dove corse in maglia tricolore e vinse molto bene ad Aosta.


Cascata del Toce - 08/11/2006 alle 12:25

Il Gianni del 90 era un altra cosa.... se provava uno scatto vinceva 9 volte su 10....


barrylyndon - 08/11/2006 alle 14:24

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Il Gianni del 90 era un altra cosa.... se provava uno scatto vinceva 9 volte su 10.... [/quote] armstrong in una intervista,disse che non aveva mai incontrato nessuno che avesse a classe di Bugno.Indurain dichiaro' che Gianni era sicuramente il piu' forte.Cascata,quanto poteva vincere di piu' il nostro grandissimo Gianni?


Cascata del Toce - 08/11/2006 alle 15:28

Beh... coi se ed i ma non si fa la storia... sai benissimo che a me il discorso dei se e i ma non piace..però credo che Gianni abbia lasciato per strada almeno 1 mondiale (Utsonomija ma anche Lugano) 1 tricolore...insomma circa una quindicina di vittorie in più di cui 5 o 6 di assoluto perso ci sarebbero state... (Il Tour non lo considero..Indurain era un colosso..forse però il 1991...)


barrylyndon - 08/11/2006 alle 15:39

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Beh... coi se ed i ma non si fa la storia... sai benissimo che a me il discorso dei se e i ma non piace..però credo che Gianni abbia lasciato per strada almeno 1 mondiale (Utsonomija ma anche Lugano) 1 tricolore...insomma circa una quindicina di vittorie in più di cui 5 o 6 di assoluto perso ci sarebbero state... (Il Tour non lo considero..Indurain era un colosso..forse però il 1991...) [/quote] secondo me poteva vincere qualche corsa a tappe in piu'.la mia sensazione,piu' che una mia idea,e' che la carriera di Bugno corridore vincente di gt sia terminata nel pomeriggio della crono del lussemburgo.Li'ebbi la netta impressione,vedendolo farfugliare parole confuse suduto nell'ammiraglia a controllare l'ordine d'arrivo,che perse di colpo tutte le sue sicurezze,capendo di aver di fronte un mostro.peccato..:(:(


antonello64 - 08/11/2006 alle 15:52

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Il Gianni del 90 era un altra cosa.... se provava uno scatto vinceva 9 volte su 10.... [/quote] armstrong in una intervista,disse che non aveva mai incontrato nessuno che avesse a classe di Bugno.Indurain dichiaro' che Gianni era sicuramente il piu' forte.Cascata,quanto poteva vincere di piu' il nostro grandissimo Gianni? [/quote] per la classe che aveva, poteva arrivare a 3 o 4 grandi giri e una decina di classiche


Cascata del Toce - 08/11/2006 alle 16:11

Si beh..la classe era immensa...sul discorso Lussemburgo sn d'accordo con Berry... ma i suoi cali erano sopratutto mentali... di convinzione appunto..


wooobinda - 08/11/2006 alle 18:24

......Bel periodo quando L'Epo era alla portata dei professionisti e nessuno se ne accorgeva.Potenza agilitá bocca chiusa ossigeno a tremila e vai maglia rosa dalla prima all'ultima tappa degno erede di Chioccioli per poi proseguire con Indurain...........:D:D:D


Cascata del Toce - 08/11/2006 alle 20:16

Bella cultura..ottimo pensiero...


antonello64 - 08/11/2006 alle 22:29

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Si beh..la classe era immensa...sul discorso Lussemburgo sn d'accordo con Berry... ma i suoi cali erano sopratutto mentali... di convinzione appunto.. [/quote] allora si diceva "se Bugno avesse avuto la testa di Chiappucci..."


Cascata del Toce - 08/11/2006 alle 22:34

Eh....:(:( Resta il fatto che giornate di spettacolo come quelle tre settimane... come nelle giornate in cui Gianni era davanti c'era lo show


Lester - 08/11/2006 alle 22:44

Tra i tifosi di Bugno mi ci metto anche io!!! Talento cristallino, in quel giro del 90 c'è da dire fu aiutato anche dalla mancanza di avversari, mentre nei giri/tour futuri semplicemente trovò qualcuno più forte di lui, tale Indurain. Il maggior rimpianto è nel tour del 91, quando Indurain e Chiappucci lo staccarono all'inizio della discesa del Tourmalet. Del giro del 90 mi ricordo l'assurdo mortirolo scalato da monno per poi scendere dalla parte più ripida, con il povero Sierra che ruzzolò a terra più di una volta. Gianni Bugno per me era un grandissimo campione nelle gare di un giorno e un buon corridore nelle corse a tappe, buono in salita e a cronometro ma non ottimo. La testardaggine con la quale ha provato a migliorare a cronometro pur sapendo di avere un motore inferiore a quello di Indurain gli costò molto, visto che snaturò il suo fisico longilineo per tentare di diventare un grande cronomen. Secondo me il suo immenso talento è stato mal gestito. Aggiungo che con i percorsi di oggi avrebbe vinto più di un mondiale, nelle volate ristrette da venti corridori era quasi imbattible, come non ricordare Benidorm con Jalabert che non riusciva a scrollarsi dalla sua scia e Bugno che sembrava non facesse la minima fatica tanto era composta la sua pedalata.


Cascata del Toce - 08/11/2006 alle 22:53

Benidorm sarà uno dei prossimi ricordi... D'accordo sul fatto che Bugno lavorò tra l'estate 91 e 92 e tra 92 e 93 potenziando le gambe e perdendo qualcosa in salita... Non d'accordo sul fatto che nel 1990 non c'era nessuno... Mottet a quei tempi era molto temibile, Giovannetti vinse la Vuelta.. e comunque Gianni era troppo più forte...


antonello64 - 08/11/2006 alle 23:04

il Bugno del Giro 1990 non era certo inferiore al miglior Indurain: io mi sono fatto che l'idea che non avesse grandissime doti di recupero, e l'uso che lui faceva dei rapportoni finiva per evidenziare questa lacuna. Quando era proprio al 100%, sia di testa che di gambe (Giro 90, Tour 91) questo suo difetto non veniva fuori: altrimenti in qualche tappa avrebbe pagato. P.S. nel 1991 non fu staccato in discesa, ma nel tratto in pianura tra il Tourmalet e l'Aspin


WilGRILLO! - 08/11/2006 alle 23:16

[quote][i]Originariamente inviato da wooobinda [/i] ......Bel periodo quando L'Epo era alla portata dei professionisti e nessuno se ne accorgeva.Potenza agilitá bocca chiusa ossigeno a tremila e vai maglia rosa dalla prima all'ultima tappa degno erede di Chioccioli per poi proseguire con Indurain...........:D:D:D [/quote] Onestamente...anni dopo, da qualche addetto di ciclismo, mi arrivò qualche voce su Chioccioli, ma naturalmente è meglio non parlarne senza prove. Piuttosto, Cascata, ricorderai prima o poi anche il 91 di Coppino?


Lester - 08/11/2006 alle 23:23

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Benidorm sarà uno dei prossimi ricordi... D'accordo sul fatto che Bugno lavorò tra l'estate 91 e 92 e tra 92 e 93 potenziando le gambe e perdendo qualcosa in salita... Non d'accordo sul fatto che nel 1990 non c'era nessuno... Mottet a quei tempi era molto temibile, Giovannetti vinse la Vuelta.. e comunque Gianni era troppo più forte... [/quote] Bei corridori ma non campioni, mancanza di avversari è un pò esagerato in effetti, Mottet al tour è sempre stato un piazzato, nel 1991 arrivò quarto a quattro minuiti da gianni, in uno dei tour più facili della storia credo.Aggiungo che nel 1990 Bugno era nella situazione ideale in rosa da subito, nel 1991 doveva attaccare e caratterialmente non è mai stato un grande attaccante, mi ricordo che era solito voltarsi un'infinità di volte. Anche Indurain non aveva indole da attaccante e ha sempre fatto in modo di trovarsi in condizioni ideali ovvero in quelle di contrattaccante,quelle rare volte in cui doveva rimontare o attaccare è andato fuori giri vedi giro 94 o tour 96. Un ricordo sul giro del 1991 invece è previsto Cascata? Io rimango dell'idea che se Bugno nel giorno della crono, avesse preso la maglia in quel giro avrebbe potuto dire la sua, pur faticando in salita più del dovuto, invece Chioccioli tenne la maglia per un solo secondo e Gianni sprofondò al quarto posto finale venendo staccato quais sempre in salita.


Cascata del Toce - 08/11/2006 alle 23:23

[quote][i]Originariamente inviato da WilGRILLO! [/i] [quote][i]Originariamente inviato da wooobinda [/i] ......Bel periodo quando L'Epo era alla portata dei professionisti e nessuno se ne accorgeva.Potenza agilitá bocca chiusa ossigeno a tremila e vai maglia rosa dalla prima all'ultima tappa degno erede di Chioccioli per poi proseguire con Indurain...........:D:D:D [/quote] Onestamente...anni dopo, da qualche addetto di ciclismo, mi arrivò qualche voce su Chioccioli, ma naturalmente è meglio non parlarne senza prove. Piuttosto, Cascata, ricorderai prima o poi anche il 91 di Coppino? [/quote] :yes:


barrylyndon - 09/11/2006 alle 08:43

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Si beh..la classe era immensa...sul discorso Lussemburgo sn d'accordo con Berry... ma i suoi cali erano sopratutto mentali... di convinzione appunto.. [/quote] allora si diceva "se Bugno avesse avuto la testa di Chiappucci..." [/quote] C' e'da dire pero' che se avesse avuto la testa(ed il carattere) di Chiappucci io non sarei stato suo tifoso.e non so quanto avrebbe vinto di piu',visto che in gruppo quando scattava Chiappucci c'era sempre qualcuno pronto a tirare per andarlo a prendere.Bugno dal gruppo,almeno che io sappia, era amato.certo piu' di Claudio. "e' la vittoria di chi chiacchiera poco ed invece va forte in bici"- Argentin,benidorm subito dopo la vittoria di Bugno.chissa' a chi si riferiva? :D:D


antonello64 - 09/11/2006 alle 11:19

[quote][i]Originariamente inviato da barrylyndon [/i] C' e'da dire pero' che se avesse avuto la testa(ed il carattere) di Chiappucci io non sarei stato suo tifoso.e non so quanto avrebbe vinto di piu',visto che in gruppo quando scattava Chiappucci c'era sempre qualcuno pronto a tirare per andarlo a prendere.Bugno dal gruppo,almeno che io sappia, era amato.certo piu' di Claudio. "e' la vittoria di chi chiacchiera poco ed invece va forte in bici"- Argentin,benidorm subito dopo la vittoria di Bugno.chissa' a chi si riferiva? :D:D [/quote] secondo me avrebbe vinto parecchio di più. Bugno mi sempre dato l'impressione di essere uno che valeva 100, convinto di valere 80 e rendeva per 90; Chiappucci valeva 70, convinto di valere 100 e rendeva per 80. Senza quel carattere che aveva, Chiappucci sarebbe stato nulla più di un buon corridore.


Pelayo - 09/11/2006 alle 15:04

Grazie mille Cascata. Sono spagnolo ma sempre ho tifatto a Gianni, per me il ciclista piu elegante negli anni 90. Sono giornalista sportivo ed ho tenuto la fortuna di intervistarlo nella Vuelta a Asturias in 1995. Questa foto é sulla parete della mia camera.


barrylyndon - 09/11/2006 alle 15:09

[quote][i]Originariamente inviato da Pelayo [/i] Grazie mille Cascata. Sono spagnolo ma sempre ho tifatto a Gianni, per me il ciclista piu elegante negli anni 90. Sono giornalista sportivo ed ho tenuto la fortuna di intervistarlo nella Vuelta a Asturias in 1995. Questa foto é sulla parete della mia camera. [/quote] la sua posizione in bici era assolutamente da cartolina.una pubblicita' per il ciclismo.ti quoto in pieno Pelayo :clap::clap:


Cascata del Toce - 09/11/2006 alle 19:09

[quote][i]Originariamente inviato da Pelayo [/i] Grazie mille Cascata. Sono spagnolo ma sempre ho tifatto a Gianni, per me il ciclista piu elegante negli anni 90. Sono giornalista sportivo ed ho tenuto la fortuna di intervistarlo nella Vuelta a Asturias in 1995. Questa foto é sulla parete della mia camera. [/quote] De nada Pelayo... ;)