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Danilo di Luca pecca di acume tattico?
North Wind - 16/10/2006 alle 13:49

L'abbiamo visto al Giro di Lombardia dove ha praticamente acceso la bagarre sulla penultima salita.. secondo voi Danilo di Luca pecca di acume tattico? Non mi permetto di chiamarla inesperienza poichè è più di qualche anno che pedala tra i professionisti. Secondo voi quali sono le motivazioni? Ordini impartiti dall'ammiraglia e rispettati rigorosamente, poco senso tattico e interpretazione della corsa, troppa foga e desiderio di attaccare anche a discapito di situazioni e condizioni che non lo permettono. Personalmente penso che sia una cosa istintiva quella dello scattare per cercare di staccare gli avversari.. . Dite la vostra!


nino58 - 16/10/2006 alle 14:02

E' certamente un generoso ma l'unico vero errore che gli ho visto fare non è stato tanto nella tattica di corsa quanto nella gestione di se' allorchè ha fatto raffreddare i muscoli nella discesa del Finestre,perdendo un Giro d'Italia che, quel giorno, poteva anche vincere. L'altro ieri ha fatto bene a provarci per le ragioni che ho già scritto in altro 3D. Da notare anche che prima del Civiglio lui e Bettini si sono parlati a lungo; nessuno dei due ha riportato cosa si siano detti.


simone89 - 16/10/2006 alle 14:39

di luca mi piace molto perchè è molto generoso e attacca sempre.... vi ricordate in una tappa del giro 2006 quando insieme a bettini e cunego tentò di sorprendere basso?????


barrylyndon - 16/10/2006 alle 14:41

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Da notare anche che prima del Civiglio lui e Bettini si sono parlati a lungo; nessuno dei due ha riportato cosa si siano detti. [/quote] e' vero,l'ho notato pure io.comunque sono d'accordo con Nino.per me non ha sbagliato.ha agito da corridore importante che voleva dare un segnale di vita in quella corsa. gli e' andata male.ma almeno ci ha provato.


antonello64 - 16/10/2006 alle 15:29

ho idea che Danilo sopravvaluti le sue qualità, che comunque sono notevoli. Corre spesso in maniera esagerata e altrettanto spesso ne paga il dazio. Non sono d'accordo con chi lo giustifica, tirando in ballo la sua generosità e la sua spettacolarità: l'attacco scriteriato fine a se stesso non serve a niente, se non a favorire avversari più deboli che possono sfruttare il tuo lavoro inutile per batterti. Quando un corridore attacca, deve avere un pur minima possibilità di fare risultato con l'attacco medesimo: se questa possibilità non c'è, ed è il caso del Lombardia, si può parlare solo di scelleratezza tattica.


simone89 - 16/10/2006 alle 16:08

di luca sbaglierà spesso la tattica da adottare ma ci mette una grinta incredibile.... sembra che corra più con il cuore che con le gambe....


Frejus - 16/10/2006 alle 16:21

Il suo attacco mi ha lasciato perplesso. Io non l'ho visto particolarmente brillante, per cui mi vien da pensare che Danilo abbia dato una mano a Bettini. Mi spiego meglio, in quella condizione non credo proprio che averebbe potuto farcela. Magari gli ha detto che avrebbe "iniziato le danze" lui, così Paolo avrebbe potuto dare il colpo di grazia. Anche Cassani diceva che il grillo non aspettava altro. Sono forse l'unico che la pensa così?


Monsieur 40% - 16/10/2006 alle 16:25

Danilo è rimasto attaccato ai migliori, sul Ghisallo, più con i denti e la grinta che con le gambe. Anche sul Civiglio stava soffrendo, e più che patire e subire la corsa ha provato a vedere se gli avessero lasciato un po' di spazio, ha provato a sorprendere, anche, insomma... non gli andava di staccarsi - evidentemente - senza averci provato. E' arrivato 9°, forse sarebbe arrivato 7° senza quello scatto, ma sinceramente la condotta di gara di Boogerd e Frank Schleck, ed in parte anche di Rebellin (finché non ha avuto Wegmann davanti), non m'è sembrata più redditizia di quella dell'abruzzese.


simone89 - 16/10/2006 alle 16:26

ma di luca non ha rilasciato nessun intervista dopo la corsa??????


WilGRILLO! - 16/10/2006 alle 17:10

Io ho una mia idea... per me Di Luca, nel corso della sua carriera, è stato sempre leggermente sopravvalutato. Emblematica la scorsa stagione, quando fu osannato come un campionissimo. In realtà vinse solo ad aprile e maggio, e nemmeno corse di primissimo livello. E' un corridore che mi piace anche, ma che ha dei limiti. Soprattutto, se non è al 100%, non va da nessuna parte


stress - 16/10/2006 alle 17:32

[quote][i]Originariamente inviato da WilGRILLO! [/i] ........ Emblematica la scorsa stagione, quando fu osannato come un campionissimo. In realtà vinse solo ad aprile e maggio, e nemmeno corse di primissimo livello...........[/quote] Giro dei Paesi Baschi, Freccia Vallone, Amstel e 4° posto al giro (con vittoria di tappa a L'Aquila) non mi sembrano proprio corsette di paese!!!!!! Diciamo che è un'ottimo ciclista da gare di un giorno e da corse a tappe di una settimana. Resta sempre un buon ciclista da corse a tappe di 3 settimane. Sicuramente uno che ha vinto le corse che ha vinto Di Luca (Lombardia, Amstel, Freccia, ecc. ecc.) non sarà Coppi ma sicuramente non è ne una meteora ne una pippa. Che poi a Di Luca piaccia fre la bella vita (ditemi a chi non piace) è un'altro discorso.


WilGRILLO! - 16/10/2006 alle 17:47

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] [quote][i]Originariamente inviato da WilGRILLO! [/i] ........ Emblematica la scorsa stagione, quando fu osannato come un campionissimo. In realtà vinse solo ad aprile e maggio, e nemmeno corse di primissimo livello...........[/quote] Giro dei Paesi Baschi, Freccia Vallone, Amstel e 4° posto al giro (con vittoria di tappa a L'Aquila) non mi sembrano proprio corsette di paese!!!!!! Diciamo che è un'ottimo ciclista da gare di un giorno e da corse a tappe di una settimana. Resta sempre un buon ciclista da corse a tappe di 3 settimane. Sicuramente uno che ha vinto le corse che ha vinto Di Luca (Lombardia, Amstel, Freccia, ecc. ecc.) non sarà Coppi ma sicuramente non è ne una meteora ne una pippa. Che poi a Di Luca piaccia fre la bella vita (ditemi a chi non piace) è un'altro discorso. [/quote] non dico che abbia vinto corsette, ma l'anno scorso è stato fatto passare per fenomeno, invece ha vinto solo per 2 mesi (e neanche una classica monumento, a Liegi fallì...questo intendevo) e poi non ha più vinto fino alla tappa alla vuelta di quest'anno. E nei precedenti 2 anni aveva vinto poco o nulla. In sintesi il mio pensiero: Di Luca ha sempre goduto di un'ottima stima da parte di stampa e opinione pubblica, forse al di sopra dei suoi effettivi meriti. Qualcun altro, ha dovuto sudare e vincere molto di più per essere considerato campione.


simone89 - 16/10/2006 alle 18:00

di luca l'anno scorso è stato un fenomeno..... ha tenuto la condizione per 2 mesi....... e poi non è vero che non ha più fatto nulla.... a rischiato la maglia azzurra a madrid, a zurigo è arrivato quarto ma poteva fare meglio e poi è stato fermato da un infortunio....


WilGRILLO! - 16/10/2006 alle 18:07

[quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] di luca l'anno scorso è stato un fenomeno..... ha tenuto la condizione per 2 mesi....... e poi non è vero che non ha più fatto nulla.... a rischiato la maglia azzurra a madrid, a zurigo è arrivato quarto ma poteva fare meglio e poi è stato fermato da un infortunio.... [/quote] a Zurigo certo che poteva fare di più... poteva prendere un taxi e andare a riprendere il Grillo:P arrivò a 3 minuti...


Bitossi - 16/10/2006 alle 18:11

[quote][i]Originariamente inviato da simone89 [/i] di luca sbaglierà spesso la tattica da adottare ma ci mette una grinta incredibile.... sembra che corra più con il cuore che con le gambe.... [/quote] Effettivamente sabato mi sembrava al gancio già sul Ghisallo (ero sul penultimo tornante), quindi mi sono stupito parecchio quando ho sentito e letto del suo attacco sul Civiglio... Però, in una gara di un giorno, perso per perso... Invece come esempio di scarsissimo acume tattico la tappa del Giro 2005 col Colle delle Finestre mi sembra da incorniciare: sei a 8" (sbaglio?) da Rujano e dal podio del Giro, sei il più veloce ma anche il meno dotato in salita (almeno sulla carta) tra i 4 pretendenti alla vittoria, e che fai? Attacchi in salita? Obiettivo di un corridore "con la testa sulle spalle" avrebbe dovuto essere: resistere agli scalatori, arrivare con Rujano, batterlo in volata e guadagnare (guarda caso...) proprio gli 8" di differenza (piazzandosi meglio per la classifica a punti...); tutto il resto eventualmente venuto in più (che so, Simoni che cede, come guarda caso è successo...), sarebbe stato "grasso che colava"... Quello che ha fatto Di Luca quel giorno sembrava esattamente il contrario di questo ragionamento, e anzi ad un certo punto sembrava quasi corresse unicamente con l'intento di far perdere il Giro a Savoldelli... e farlo vincere a Rujano o a Simoni, cosa che per poco non gli riusciva! :D Ovviamente il risultato è stato il 4° posto finale, e cioè qualcosa di praticamente già garantito (non mi pare quel giorno Garate andasse particolarmente forte)... Facile a dirsi, dirà qualcuno, e comunque le "imprese" ragionando così non si fanno... Ciò non toglie che un'analisi critica di quella giornata suggerisca le conclusioni di cui sopra.


janjanssen - 16/10/2006 alle 18:43

le tattiche viste "dopo" sono sempre giuste. Di Luca ha un problema, comune a molti. Deve fare selezione per vincere, visto che è veloce, ma non IL PIU' veloce dei cacciatori di classiche dure. Bettini, Valverde e qualcun altro possono batterlo in un arrivo ristretto. Di Luca ha un'età ed una caratura tali da snobbare un piazzamento. E per vincere, bisogna rischiare di perdere. Lui lo sa molto meglio di noi, che lo giudichiamo seduti su una sedia. No, non è uno sprovveduto. E' un corridore che corre per vincere. E non sempre ce la può fare. Avesse un pò più di velocità, diventerebbe improvvisamente un genio tattico. Valverde non l'ho mai visto tirare un metro...o scattare per fare selezione. Si fida della sua volata e non ha bisogno di sprecare energie per fare selezione. In un certo senso, comoda è la vita per i veloci....


KILLER - 16/10/2006 alle 18:56

[quote][i]Originariamente inviato da janjanssen [/i] le tattiche viste "dopo" sono sempre giuste. Di Luca ha un problema, comune a molti. Deve fare selezione per vincere, visto che è veloce, ma non IL PIU' veloce dei cacciatori di classiche dure. Bettini, Valverde e qualcun altro possono batterlo in un arrivo ristretto. Di Luca ha un'età ed una caratura tali da snobbare un piazzamento. E per vincere, bisogna rischiare di perdere. Lui lo sa molto meglio di noi, che lo giudichiamo seduti su una sedia. No, non è uno sprovveduto. E' un corridore che corre per vincere. E non sempre ce la può fare. Avesse un pò più di velocità, diventerebbe improvvisamente un genio tattico. Valverde non l'ho mai visto tirare un metro...o scattare per fare selezione. Si fida della sua volata e non ha bisogno di sprecare energie per fare selezione. In un certo senso, comoda è la vita per i veloci.... [/quote] :clap::clap::clap: Evito invece di commentare i post di WILGRILLO;rischierei di essere bannato...


andrea zenf - 16/10/2006 alle 19:20

Ciao a tutti!!!io sono un grande fan di Danilo... è dal secondo posto nella tappa di Monte Sirino del giro del 1999 che mi sono innamorato del suo modo di correre... 1- al Lombardia con quello scatto ha seguito il suo istinto, e soprattutto con il carattere che si ritrova non si da mai per vinto; perchè staccarsi senza provarci? quante volte esiste nel ciclismo che i migliori si guardano in faccia? poteva anche avere più fortuna... 2- Danilo non ha vinto grandi corse???? E'vero che non ha raccolto in questi anni quello che ci si poteva aspettare (complice anche tanta sfortuna) ma nel 2005 ha fatto un capolavoro... e anche a fine stagione andava molto forte prima dell'infortunio al ginocchio alla Parigi-Tours...


antonello64 - 16/10/2006 alle 20:19

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Danilo è rimasto attaccato ai migliori, sul Ghisallo, più con i denti e la grinta che con le gambe. Anche sul Civiglio stava soffrendo, e più che patire e subire la corsa ha provato a vedere se gli avessero lasciato un po' di spazio, ha provato a sorprendere, anche, insomma... non gli andava di staccarsi - evidentemente - senza averci provato. E' arrivato 9°, forse sarebbe arrivato 7° senza quello scatto, ma sinceramente la condotta di gara di Boogerd e Frank Schleck, ed in parte anche di Rebellin (finché non ha avuto Wegmann davanti), non m'è sembrata più redditizia di quella dell'abruzzese. [/quote] sei stanco, rimani agganciato più con la grinta che con le gambe, e vuoi attaccare in salita? Se hai le gambe in croce e vuoi provarci lo stesso, l'attacco devi farlo in pianura, dove, se gli altri cincischiano un pò, puoi guadagnare qualche decina di secondi: in salita, senza gambe dove vuoi andare?


53.11 - 16/10/2006 alle 20:30

[quote] sei stanco, rimani agganciato più con la grinta che con le gambe, e vuoi attaccare in salita? Se hai le gambe in croce e vuoi provarci lo stesso, l'attacco devi farlo in pianura, dove, se gli altri cincischiano un pò, puoi guadagnare qualche decina di secondi: in salita, senza gambe dove vuoi andare? [/quote] Ma vuoi scherzare!!! ahahahahaha mi fai ridere di gusto... ma che cosa doveva attaccare in pianura Danilo?!!!!! Ma chi vuoi che si stacca in pianura... cincischiano??!!!!! ma ti rendi conto di quanto possono andare più forte 5 o 6 corridori in pianura, rispetto ad uno da solo e con le gambe cotte?!!!! Dai smettila di Scherzare Antonello, certe battute non sono da te. Straquoto alla grande quanto scritto da janjansenn precedentemente....


cassius - 16/10/2006 alle 20:34

[quote][i]Originariamente inviato da janjanssen [/i] le tattiche viste "dopo" sono sempre giuste. Di Luca ha un problema, comune a molti. Deve fare selezione per vincere, visto che è veloce, ma non IL PIU' veloce dei cacciatori di classiche dure. Bettini, Valverde e qualcun altro possono batterlo in un arrivo ristretto. Di Luca ha un'età ed una caratura tali da snobbare un piazzamento. E per vincere, bisogna rischiare di perdere. Lui lo sa molto meglio di noi, che lo giudichiamo seduti su una sedia. No, non è uno sprovveduto. E' un corridore che corre per vincere. E non sempre ce la può fare. Avesse un pò più di velocità, diventerebbe improvvisamente un genio tattico. Valverde non l'ho mai visto tirare un metro...o scattare per fare selezione. Si fida della sua volata e non ha bisogno di sprecare energie per fare selezione. In un certo senso, comoda è la vita per i veloci.... [/quote] Forse Di Luca non è quel fuoriclasse che ci aspettavamo dopo i primi 3 anni di professionismo (dove mi pare conquistò 3 tappe in 3 edizioni del Giro e nel 2001 il Giro di Lombardia), forse alla Saeco ha un po' buttato gli anni migliori della sua carriera. Resta un ottimo corridore su tutti i terreni, forse è anche il suo limite, nel senso che gli manca la specialità in cui è fortissimo. Ha avuto una stagione mediocre, quella vittoria alla Vuelta è stato un timido segnale. Avrei voluto vederlo lottare per la classifica generale, non so se gli siano mancate più le gambe o la convinzione. Sì, Di Luca pecca di acume tattico e la tappa del Colle delle Finestre rimarrà la dimostrazione. Ma è anche un corridore generoso e coraggioso. Al Lombardia, se sentiva la gamba, ha fatto solo bene a scattare. Di Luca un Lombardia lo ha già vinto, e a 25 anni, a lui di un 7° posto non gliene frega nulla.


Federico Martin - 16/10/2006 alle 20:58

A mio parere, e facile dire che Di Luca pecca di acume tattico, quando non sei il più forte e ti mancano le gambe bisogna inventarsi pur qualcosa. In sostanza Di Luca è un ottimo corridore, un corridore in grado di vincere importanti corse ma temo che non sia un fuoriclasse in senso assoluto ... i limiti palesati in questi anni da professionista sono abbastanza evidenti.


W00DST0CK76 - 16/10/2006 alle 21:07

Secondo me il vero problema di Danilo è quello di non aver ancora capito che tipo di corridore vuole essere, nelle corse in linea è sicuramente uno dei migliori al mondo mentre nelle corse a tappe può ambire massimo ad un piazzamento, il giorno in cui deciderà di concentrarsi sono sulel classiche probabilmente riuscirà ad avere una maggiore continuità di rendimento. Quando si ha la gamba e ci si sente forti gli eventuali errori tattici passano in secondo piano.


Lopi - 16/10/2006 alle 21:12

[quote][i]Originariamente inviato da 53.11 [/i] [quote] sei stanco, rimani agganciato più con la grinta che con le gambe, e vuoi attaccare in salita? Se hai le gambe in croce e vuoi provarci lo stesso, l'attacco devi farlo in pianura, dove, se gli altri cincischiano un pò, puoi guadagnare qualche decina di secondi: in salita, senza gambe dove vuoi andare? [/quote] Ma vuoi scherzare!!! ahahahahaha mi fai ridere di gusto... ma che cosa doveva attaccare in pianura Danilo?!!!!! Ma chi vuoi che si stacca in pianura... cincischiano??!!!!! ma ti rendi conto di quanto possono andare più forte 5 o 6 corridori in pianura, rispetto ad uno da solo e con le gambe cotte?!!!! Dai smettila di Scherzare Antonello, certe battute non sono da te. Straquoto alla grande quanto scritto da janjansenn precedentemente.... [/quote] E' chiaro che andarsene in pianura non è facile, ma se dietro non c'è accordo anche un corridore senza grandi energie puù guadagnare parecchio. Esempio pratico: quest'anno alla Vuelta Martinez era in fuga solitaria da 100km, venne ripreso da Gustov e Landaluze, appena usciti da un gruppo di contrattaccanti, quindi molto più freschi e sulla carta più forti in pianura di lui. Martinez, sapendo di essere battuto allo sprint (Landaluze non è affatto fermo), attaccò a 10km dal traguardo. Gustov e Landaluze si guardarono, prese 1' e andò a vincere la tappa. Devi sperare che dietro si controllino, perchè se collaborano ti riprendono sicuro, ma è possibile.


antonello64 - 16/10/2006 alle 21:41

[quote][i]Originariamente inviato da 53.11 [/i] Ma vuoi scherzare!!! ahahahahaha mi fai ridere di gusto... ma che cosa doveva attaccare in pianura Danilo?!!!!! Ma chi vuoi che si stacca in pianura... cincischiano??!!!!! ma ti rendi conto di quanto possono andare più forte 5 o 6 corridori in pianura, rispetto ad uno da solo e con le gambe cotte?!!!! Dai smettila di Scherzare Antonello, certe battute non sono da te. Straquoto alla grande quanto scritto da janjansenn precedentemente.... [/quote] cavolo, forse mi sono perso qualcosa, oggi e in passato. Eppure mi sembra di ricordare che Schleck, attaccando in pianura ha vinto l'Amstel Gold Race, e il gruppo nutrito che era con lui ha cinchischiato facendogli guadagnare secondi preziosi: ma forse ricordo male. Ricordo anche che Tchmil con una tattica simile ha vinto un Giro delle Fiandre, Vinokourov ha vinto l'Amstel Gold Race, un certo Gwiadzowski ha vinto il Campionato di Zurigo, lo stesso ha fatto Nardello, e per adesso mi fermo qui altrimenti ne dovrei citare troppi. Ma forse la mia memoria fa cilecca, perchè 53.11 (abruzzese come me, e, si spera, tifoso di Danilo come me) ha detto che con una tattica del genere non si va da nessuna parte. Bisogna invece attaccare in salita, dove se non hai la gamba non serve nemmeno che ti vengano a riprendere perchè ti spegni da solo. A questo punto il mio dubbio è uno solo: sono io che si è perso qualcosa o forse se lo è perso 53.11? Ai posteri l'ardua sentenza.


W00DST0CK76 - 16/10/2006 alle 21:46

Forse mi sbaglierò ma ho avuto l'impressione che per migliorare sulle lunghe salite in prospettiva grandi giri, Di Luca abbia esagerato un po con l'agilità, elemento che può essere utile sul Finestre ma nelle classiche per fare selezione ci vuole esplosività e in questo momento sembra che quella di Danilo non sia la stessa dell'aprile 2005. Spero che nelle pprossiem stagioni si concentri solo sulle classiche, ha la classe per vincerle quasi tutte.


WilGRILLO! - 16/10/2006 alle 21:55

[quote][i]Originariamente inviato da KILLER [/i] [quote][i]Originariamente inviato da janjanssen [/i] le tattiche viste "dopo" sono sempre giuste. Di Luca ha un problema, comune a molti. Deve fare selezione per vincere, visto che è veloce, ma non IL PIU' veloce dei cacciatori di classiche dure. Bettini, Valverde e qualcun altro possono batterlo in un arrivo ristretto. Di Luca ha un'età ed una caratura tali da snobbare un piazzamento. E per vincere, bisogna rischiare di perdere. Lui lo sa molto meglio di noi, che lo giudichiamo seduti su una sedia. No, non è uno sprovveduto. E' un corridore che corre per vincere. E non sempre ce la può fare. Avesse un pò più di velocità, diventerebbe improvvisamente un genio tattico. Valverde non l'ho mai visto tirare un metro...o scattare per fare selezione. Si fida della sua volata e non ha bisogno di sprecare energie per fare selezione. In un certo senso, comoda è la vita per i veloci.... [/quote] :clap::clap::clap: Evito invece di commentare i post di WILGRILLO;rischierei di essere bannato... [/quote] Dai Killer, non te la prendere;) E' un modo scherzoso di commentare quella che è stata una carriera inferiore alle attese, questo non puoi dire che non sia vero. Tutti ci aspettavamo di più da Di Luca. Poi non sottovalutare che io ho usato termini tipo "leggermente sopravvalutato", non ho detto che la stampa ha fatto passare un brocco per un campione. E ho anche sempre detto che Di Luca come corridore mi piace. Solo (e lo devi accettare) è un corridore che ha una sua dimensione, che è quella lì e punto. Se è in forma, vince anche delle belle corse. Se non è in forma, proprio non va


nino58 - 16/10/2006 alle 21:56

Di Luca in pianura non lo avrebbero mai lasciato andare. Slechk e Vinokurov vinsero con quella fuga la loro prima classica, non erano "curati". Di Luca nei pronostici del forum era al primo posto; se lo era per gli utenti del forum figuriamoci per gli avversari. Tchmil è stato l'unico corridore del dopo-Merckx che si è permesso il lusso di vincere Sanremo e Fiandre con quel tipo di azione, con il gruppo che braccava, non che si rialzava. Purtroppo per il grande Dario Pieri e per l'immenso Zabel.


simone89 - 16/10/2006 alle 22:42

[quote][i]Originariamente inviato da W00DST0CK76 [/i] Forse mi sbaglierò ma ho avuto l'impressione che per migliorare sulle lunghe salite in prospettiva grandi giri, Di Luca abbia esagerato un po con l'agilità, elemento che può essere utile sul Finestre ma nelle classiche per fare selezione ci vuole esplosività e in questo momento sembra che quella di Danilo non sia la stessa dell'aprile 2005. Spero che nelle pprossiem stagioni si concentri solo sulle classiche, ha la classe per vincerle quasi tutte. [/quote] probabilmente non sbagli......


53.11 - 16/10/2006 alle 22:55

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da 53.11 [/i] Ma vuoi scherzare!!! ahahahahaha mi fai ridere di gusto... ma che cosa doveva attaccare in pianura Danilo?!!!!! Ma chi vuoi che si stacca in pianura... cincischiano??!!!!! ma ti rendi conto di quanto possono andare più forte 5 o 6 corridori in pianura, rispetto ad uno da solo e con le gambe cotte?!!!! Dai smettila di Scherzare Antonello, certe battute non sono da te. Straquoto alla grande quanto scritto da janjansenn precedentemente.... [/quote] cavolo, forse mi sono perso qualcosa, oggi e in passato. Eppure mi sembra di ricordare che Schleck, attaccando in pianura ha vinto l'Amstel Gold Race, e il gruppo nutrito che era con lui ha cinchischiato facendogli guadagnare secondi preziosi: ma forse ricordo male. Ricordo anche che Tchmil con una tattica simile ha vinto un Giro delle Fiandre, Vinokourov ha vinto l'Amstel Gold Race, un certo Gwiadzowski ha vinto il Campionato di Zurigo, lo stesso ha fatto Nardello, e per adesso mi fermo qui altrimenti ne dovrei citare troppi. Ma forse la mia memoria fa cilecca, perchè 53.11 (abruzzese come me, e, si spera, tifoso di Danilo come me) ha detto che con una tattica del genere non si va da nessuna parte. Bisogna invece attaccare in salita, dove se non hai la gamba non serve nemmeno che ti vengano a riprendere perchè ti spegni da solo. A questo punto il mio dubbio è uno solo: sono io che si è perso qualcosa o forse se lo è perso 53.11? Ai posteri l'ardua sentenza. [/quote] Vinokourov schleck e tchmil 3 corridori sicuramente più forti di Danilo sul passo...... a proposito di Vino, basta vedere la sua prestazione alla cronmometro mondiale..... Intendevo appunto che Danilo, almeno da professionista, non ha vinto nessuna corsa con allunghi in pianura..... o sbaglio?


Alepphe - 16/10/2006 alle 23:30

Beh, Di Luca quest'anno paga il dazio di una forma precaria: la sua testa ragiona da campione (da qui la sua volontà di scattare in continuazione)le gambe non rispondono.


simone89 - 16/10/2006 alle 23:35

vincere un tappone alla vuelta in condizioni precarie non è da tutti..... secondo me ha sbagliato qualcosa nella preparazione che non l'ho ha fatto trovare pronto al giro....


antonello64 - 16/10/2006 alle 23:46

[quote][i]Originariamente inviato da 53.11 [/i] Vinokourov schleck e tchmil 3 corridori sicuramente più forti di Danilo sul passo...... a proposito di Vino, basta vedere la sua prestazione alla cronmometro mondiale..... Intendevo appunto che Danilo, almeno da professionista, non ha vinto nessuna corsa con allunghi in pianura..... o sbaglio? [/quote] Faresin era più forte di Danilo sul passo? e Celestino? e Gwiadzowski? e Gianetti? Eppure hanno vinto fior di classiche, attaccando in pianura e sfruttando il marcamento stretto tra gli avversari. Danilo non ha mai vinto attaccando in pianura, è vero, ma non ha mai vinto neanche attaccando sulla penultima salita: quindi o pensava di essere più forte degli altri, e non si capisce da cosa derivasse questa sua convinzione visto che sul Ghisallo è rimasto attaccato con le unghie e con i denti, oppure pensava che lo avrebbero lasciato andare, e questo si capisce ancora meno visto che mancavano ancora 20 km con due salite in mezzo, e anche se non lo avessero inseguito avrebbe finito per spegnersi da solo, oppure (e secondo me è l'ipotesi più probabile), consapevole che si sarebbe staccato da lì a qualche centinaio di metri, ha voluto togliersi la soddisfazione di un'ultimo scatto tanto per movimentare la corsa. Probabilmente se Danilo fosse stato a ruota, Bettini sarebbe scattato un pò più tardi, o forse avrebbe addirittura aspettato il San Fermo, o magari sarebbe partito qualcun altro e non sarebbe cambiato nulla: fatto sta che per avere qualche probabilità di un buon piazzamento, avrebbe dovuto correre al coperto il più possibile. Ma forse sapeva già che in ogni caso il piazzamento non sarebbe arrivato comunque.


antonello64 - 17/10/2006 alle 00:07

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Di Luca in pianura non lo avrebbero mai lasciato andare. Slechk e Vinokurov vinsero con quella fuga la loro prima classica, non erano "curati". Di Luca nei pronostici del forum era al primo posto; se lo era per gli utenti del forum figuriamoci per gli avversari. Tchmil è stato l'unico corridore del dopo-Merckx che si è permesso il lusso di vincere Sanremo e Fiandre con quel tipo di azione, con il gruppo che braccava, non che si rialzava. Purtroppo per il grande Dario Pieri e per l'immenso Zabel. [/quote] Tchmil, quando vinse il Fiandre, attaccò a 10 km dal traguardo e guadagno subito 200 m perchè in gruppo si guardavano in faccia l'uno con l'altro: poi fu bravo a mantenerli, ma non avrebbe mai vinto se lo avessero inseguito subito. Non era certo uno sconosciuto, eppure sorprese tutti. Astarloa, quando vinse il Mondiale, non era neanche lui un carneade. Aveva vinto la Freccia Vallone in primavera, eppure anche lui soprese Bettini & c. Vinokourov e Voigt arrivarono a giocarsi la Liegi dell'anno scorso perchè il gruppo aspettò che guadagnassero un minuto prima di cominciare ad inseguirli: eppure anche loro non erano sconosciuti. E Tafi, quando vinse il Fiandre? aveva già vinto Roubaix, Lombardia e Parigi-Tours, eppure quando scattò a pochi km dall'arrivo i vari Museeuw e Van Petegem si guardarono tra loro e gli fecero prendere quel poco vantaggio che bastava per arrivare al traguardo. Quando in gruppo ci sono diversi big (e al Lombardia c'erano, eccome) si sfrutta meglio il marcamento tra essi, e le possibilità di andare all'arrivo aumentano: certo, bisogna avere le gambe per portare a buon fine l'attacco. Cosa che Danilo non aveva, e quindi probabilmente non sarebbe cambiato niente; ciò non toglie che avrebbe avuto più probabilità di successo se avesse attaccato dopo il Civiglio, ammesso e non concesso che a quel punto il gruppetto fosse stato ancora tutto unito.


nino58 - 17/10/2006 alle 08:47

Antonello, ma cosa ti ha fatto 'sto ragazzo ?


antonello64 - 17/10/2006 alle 10:11

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Antonello, ma cosa ti ha fatto 'sto ragazzo ? [/quote] non solo non mi ha fatto niente, ma sono anche un suo grande tifoso: per questo motivo quando lo vedo gettar via le corse perchè corre in modo troppo sbarazzino, ci rimango male. E parlo più di Zurigo che del Lombardia: sabato scorso non aveva speranze comunque avesse corso, ma a Zurigo, se fosse stato un pò più tranquillo in gruppo, avrebbe certamente potuto dire la sua per la vittoria.


panta2 - 17/10/2006 alle 20:45

Di Luca è un Campione, quest'anno ha sbagliato perchè ha puntato tutto sul Giro, ma ha fatto bene a provarci. Poi, riorganizzare una stagione non è facile. Al Lombardia ha corso benino, ma non poteva fare di più. Per WILGRILLO: Se Amstel e Freccia son corsette... Amburgo e San Sebastian? Rifletti...


panta2 - 17/10/2006 alle 20:47

[quote][i]Originariamente inviato da janjanssen [/i] le tattiche viste "dopo" sono sempre giuste. Di Luca ha un problema, comune a molti. Deve fare selezione per vincere, visto che è veloce, ma non IL PIU' veloce dei cacciatori di classiche dure. Bettini, Valverde e qualcun altro possono batterlo in un arrivo ristretto. Di Luca ha un'età ed una caratura tali da snobbare un piazzamento. E per vincere, bisogna rischiare di perdere. Lui lo sa molto meglio di noi, che lo giudichiamo seduti su una sedia. No, non è uno sprovveduto. E' un corridore che corre per vincere. E non sempre ce la può fare. Avesse un pò più di velocità, diventerebbe improvvisamente un genio tattico. Valverde non l'ho mai visto tirare un metro...o scattare per fare selezione. Si fida della sua volata e non ha bisogno di sprecare energie per fare selezione. In un certo senso, comoda è la vita per i veloci.... [/quote] Di Luca è anche abbastanza veloce... Pensa a Rebellin;).


panta2 - 17/10/2006 alle 20:56

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] cavolo, forse mi sono perso qualcosa, oggi e in passato. Eppure mi sembra di ricordare che Schleck, attaccando in pianura ha vinto l'Amstel Gold Race, e il gruppo nutrito che era con lui ha cinchischiato facendogli guadagnare secondi preziosi: ma forse ricordo male. Ricordo anche che Tchmil con una tattica simile ha vinto un Giro delle Fiandre, Vinokourov ha vinto l'Amstel Gold Race, un certo Gwiadzowski ha vinto il Campionato di Zurigo, lo stesso ha fatto Nardello, e per adesso mi fermo qui altrimenti ne dovrei citare troppi. Ma forse la mia memoria fa cilecca, perchè 53.11 (abruzzese come me, e, si spera, tifoso di Danilo come me) ha detto che con una tattica del genere non si va da nessuna parte. Bisogna invece attaccare in salita, dove se non hai la gamba non serve nemmeno che ti vengano a riprendere perchè ti spegni da solo. A questo punto il mio dubbio è uno solo: sono io che si è perso qualcosa o forse se lo è perso 53.11? Ai posteri l'ardua sentenza. [/quote] Schleck e Vinokourov andarono via in un pezzo di falsopiano, dove riuscirono a sfilare tutti tirando il lungo rapporto... Ne convieni?


WilGRILLO! - 17/10/2006 alle 21:43

[quote][i]Originariamente inviato da panta2 [/i] Di Luca è un Campione, quest'anno ha sbagliato perchè ha puntato tutto sul Giro, ma ha fatto bene a provarci. Poi, riorganizzare una stagione non è facile. Al Lombardia ha corso benino, ma non poteva fare di più. Per WILGRILLO: Se Amstel e Freccia son corsette... Amburgo e San Sebastian? Rifletti... [/quote] Scusa, ma perchè puntate il dito su cose che non ho scritto? Ho scritto forse che Amstel e Freccia sono corsette? No! Ma in quanto a peso specifico, vale di più la doppietta Amstel-Freccia o Fiandre-Roubaix (messo a segno da Boonen, oltre al Mondiale) o Zurigo-Lombardia (Bettini)? Mi sembra di dire cose ovvie, poi se non è così parliamone... In quanto ad Amburgo e San Sebastian, certanmente non sono corse di primo piano e certamente sono inferiori a Amstel e Freccia. Però, se il tuo riferimento è il palmares di Bettini, sono 2 classiche minori che si aggiungono a 5 Classiche Monumento + 2 Zurigo, classica di primissimo piano + 2 Tricolore + Mondiale + Olimpiade + 3 coppe del Mondo e tutto il resto...vuoi mettere a confronto il palmares di Di Luca con quello di Bettini? Fai pure...

 

[Modificato il 17/10/2006 alle 21:55 by WilGRILLO!]


KILLER - 17/10/2006 alle 22:04

Grande Panta2!!! :clap: Ultimamente mi stai piacendo molto... ;) E non pensate male! :mad:


panta2 - 18/10/2006 alle 11:14

[quote][i]Originariamente inviato da WilGRILLO! [/i] [quote][i]Originariamente inviato da panta2 [/i] Di Luca è un Campione, quest'anno ha sbagliato perchè ha puntato tutto sul Giro, ma ha fatto bene a provarci. Poi, riorganizzare una stagione non è facile. Al Lombardia ha corso benino, ma non poteva fare di più. Per WILGRILLO: Se Amstel e Freccia son corsette... Amburgo e San Sebastian? Rifletti... [/quote] Scusa, ma perchè puntate il dito su cose che non ho scritto? Ho scritto forse che Amstel e Freccia sono corsette? No! Ma in quanto a peso specifico, vale di più la doppietta Amstel-Freccia o Fiandre-Roubaix (messo a segno da Boonen, oltre al Mondiale) o Zurigo-Lombardia (Bettini)? Mi sembra di dire cose ovvie, poi se non è così parliamone... In quanto ad Amburgo e San Sebastian, certanmente non sono corse di primo piano e certamente sono inferiori a Amstel e Freccia. Però, se il tuo riferimento è il palmares di Bettini, sono 2 classiche minori che si aggiungono a 5 Classiche Monumento + 2 Zurigo, classica di primissimo piano + 2 Tricolore + Mondiale + Olimpiade + 3 coppe del Mondo e tutto il resto...vuoi mettere a confronto il palmares di Di Luca con quello di Bettini? Fai pure... [/quote] Bettini è il numero 1 nelle corse di un giorno, non c'è niente da paragonare... Io ho soltanto detto che per me Amstel-Freccia valgono di più di San Sebastian-Zurigo-Amburgo. Sei te che mi hai messo in bocca paragoni, da me, mai fatti.


simone89 - 19/10/2006 alle 23:05

nel sito www.ilciclismo.it c'è una bella intervista a danilo di luca, dove parla della sua stagione, del lombardia e dei suoi progetti per il prossimo anno.....


Bitossi - 29/05/2009 alle 17:43

Mi sembra sia arrivato il momento di riesumare questo topic... :Od::Od::Od:


GiboSimoni - 29/05/2009 alle 17:44

giusto, ha corso in queste tappe malissimo, tutta quella grinta quel cuore, quella voglia, quella rabbia agonistica che ha buttato fuori le ha sprecate tutte facendo il gregario a Denis così non si vince

 

[Modificato il 29/05/2009 alle 17:48 by GiboSimoni]


Guglielmo Tell - 29/05/2009 alle 19:04

oggi Di Luca ha corso meglio rispetto agli altri giorni ma il punto è che Menchov in salita va forte almeno quanto lui e in questi casi la tattica serve a poco


prof - 29/05/2009 alle 19:12

Oggi qualcuno, credo al processo ma non ricordo chi, ha detto una cosa che ritengo molto giusta: a Di Luca fa forse difetto un po' di freddezza. Un avversario arruffone, emotivo ed impaziente finisce col diventare estremamente prevedibile ed uccellabile.


danilodiluca87 - 29/05/2009 alle 19:40

ma cancellate questo topic per favore.... rivedetevi le tappe delle Tre Cime e una delle ultime tappe 2007, poi monte pora 2008, tappa di Bergamo e Faenza 2009


Bitossi - 29/05/2009 alle 19:41

[quote][i]Originariamente inviato da Guglielmo Tell [/i] oggi Di Luca ha corso meglio rispetto agli altri giorni ma il punto è che Menchov in salita va forte almeno quanto lui e in questi casi la tattica serve a poco [/quote] Sì, però anche oggi almeno un paio di "indizi" ce li ha dati. Mi riferisco naturalmente agli scatti di Pellizotti: perché lo ha sempre rincorso in prima persona? Aveva paura che potesse guadagnargli il minuto e mezzo di vantaggio per la seconda posizione? Come dice Prof, questo denota se non altro una certa mancanza di freddezza. Se ne è accorta pure mia moglie, che ha esclamato "Ma cosa fa?". (Notare che mia moglie capisce di ciclismo a tal punto che un giorno mi ha chiesto "Ma chi sono i passisti, quelli che scalano bene i passi di montagna?"... :Od: ). Solo per un attimo, in un'occasione, era sembrato che volesse far passare davanti Menchov... appena ha visto che non passava, ha ripreso alla solita maniera. Magari non sarebbe cambiato molto, ma comunque mi pare abbia confermato di avere difficoltà a rovesciare anche solo psicologicamente alcune situazioni. Del resto, se già esisteva un topic sull'argomento...


prof - 29/05/2009 alle 19:49

[quote][i]Originariamente inviato da danilodiluca87 [/i] ma cancellate questo topic per favore.... rivedetevi le tappe delle Tre Cime e una delle ultime tappe 2007, poi monte pora 2008, tappa di Bergamo e Faenza 2009 [/quote] Finalmente sei arrivato, si può sapere dov'eri andato a finire ? :D


Dreams - 29/05/2009 alle 20:01

[quote][i]Originariamente inviato da Guglielmo Tell [/i] oggi Di Luca ha corso meglio rispetto agli altri giorni ma il punto è che Menchov in salita va forte almeno quanto lui e in questi casi la tattica serve a poco [/quote] Quoto. I due sono troppi simili in salita per poter attuare delle tattiche.


Bitossi - 29/05/2009 alle 20:16

[quote][i]Originariamente inviato da Dreams [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Guglielmo Tell [/i] oggi Di Luca ha corso meglio rispetto agli altri giorni ma il punto è che Menchov in salita va forte almeno quanto lui e in questi casi la tattica serve a poco [/quote] Quoto. I due sono troppi simili in salita per poter attuare delle tattiche. [/quote] Mmmmhhhh.... così, solo in linea generale... non è che nello sport, quando c'è equilibrio di valori in campo, è proprio la tattica/strategia/fantasia/freddezza (o come vogliamo chiamarla...) a fare in alcune occasioni la differenza? ;)


Dreams - 29/05/2009 alle 20:28

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] Mmmmhhhh.... così, solo in linea generale... non è che nello sport, quando c'è equilibrio di valori in campo, è proprio la tattica/strategia/fantasia/freddezza (o come vogliamo chiamarla...) a fare in alcune occasioni la differenza? ;) [/quote] Lo penso anch'io ma con un percorso di questo tipo la fantasia poteva essere usata solo in poche tappe, la freddezza era già un pregio del contendente russo, per il resto, che dire... Per me Di Luca ha fatto l'azione grandiosa a Pinerolo usando anche un pò di fantasia che altri non avrebbero usato. Blockhaus e Vesuvio non erano a mio parere tappe di grande tattica e fantasia, forse con qualche altro arrivo come quello di Pinerolo, qualcosa sarebbe potuto cambiare in vista della tappa finale.


perico - 29/05/2009 alle 20:38

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] Mi sembra sia arrivato il momento di riesumare questo topic... :Od::Od::Od: [/quote] Come mai non l'hai riesumato dopo la Liegi di 2 anni fa? a proposito di quella Liegi, ho letto i vecchi commenti di questo topic circa l'impossibilità di Di Luca di attaccare in pianura in quel Lombardia 2006. ebbene, dove attaccò l'abruzzese in quella Liegi? Sulla Redoute? no... sul Sart Tilmans? no.... sul Saint Nicolas? no... in pianura? si... In ogni caso è capitato che Di Luca nel corso della sua carriera abbia corso non benissimo, ma come tanti altri atleti. a giochi fatti non penso che abbia buttato via chissà quali corse a causa del poco acume tattico.


Bitossi - 29/05/2009 alle 20:44

Resta il fatto che, nelle ultime 8 tappe, in questo Giro non si è vista una sola volta davanti la maglia rosa, anche solo per chiudere un "buco". Un'anomalia (forse) senza precedenti, che merita perlomeno qualche riflessione in un luogo di discussione, destinato quindi [i]anche[/i] ad analisi critiche...;)


nino58 - 29/05/2009 alle 20:51

Di Luca non aveva alternative. Non è uno scalatore puro, ma un eccellente scattista. Ha trovato di fronte un grande regolarista ottimo a cronometro. Solo correndo come ha corso si trova secondo con una (pur minima) possibilità di vittoria. Forse, se non avesse tenuta cucita la corsa lui, Menchov non avrebbe vinto il Giro ma il suo piazzamento sarebbe stato il terzo o il quarto. A due tappe dalla fine è comunque in corsa.


danilodiluca87 - 29/05/2009 alle 20:57

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Di Luca non aveva alternative. Non è uno scalatore puro, ma un eccellente scattista. Ha trovato di fronte un grande regolarista ottimo a cronometro. Solo correndo come ha corso si trova secondo con una (pur minima) possibilità di vittoria. Forse, se non avesse tenuta cucita la corsa lui, Menchov non avrebbe vinto il Giro ma il suo piazzamento sarebbe stato il terzo o il quarto. A due tappe dalla fine è comunque in corsa. [/quote] Un giro normale lo avrebbe vinto ad occhi ciusi, con una cronometro normale specialemente….ha dimostrato di essere il più forte in salita, negli strappi, in discesa…..ed il più grande attaccante


nino58 - 29/05/2009 alle 20:59

[quote][i]Originariamente inviato da danilodiluca87 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Di Luca non aveva alternative. Non è uno scalatore puro, ma un eccellente scattista. Ha trovato di fronte un grande regolarista ottimo a cronometro. Solo correndo come ha corso si trova secondo con una (pur minima) possibilità di vittoria. Forse, se non avesse tenuta cucita la corsa lui, Menchov non avrebbe vinto il Giro ma il suo piazzamento sarebbe stato il terzo o il quarto. A due tappe dalla fine è comunque in corsa. [/quote] Un giro normale lo avrebbe vinto ad occhi ciusi, con una cronometro normale specialemente….ha dimostrato di essere il più forte in salita, negli strappi, in discesa…..ed il più grande attaccante [/quote] Con una cronometro anche di venti chilometri più corta ma tutta piatta avrebbe perso di più. Meno male che domenica è tutta curve.


Bitossi - 29/05/2009 alle 21:07

Infatti, io addirittura penso che Di Luca 'sto Giro lo possa ancora vincere! Perche è forte di suo, sta andando forte, e se lo meriterebbe... Ma il punto critico non mi pare questo: per fare una battuta, io oggi allo scatto di Pellizotti avrei tirato i freni... anche solo per la curiosità di vedere che numero di gara ha Menchov... :Od:


nino58 - 29/05/2009 alle 21:09

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] Infatti, io addirittura penso che Di Luca 'sto Giro lo possa ancora vincere! Perche è forte di suo, sta andando forte, e se lo meriterebbe... Ma il punto critico non mi pare questo: per fare una battuta, io oggi allo scatto di Pellizotti avrei tirato i freni... anche solo per la curiosità di vedere che numero di gara ha Menchov... :Od: [/quote] :Od:


Laura Idril - 29/05/2009 alle 21:10

appunto... che numero ha?


Bitossi - 29/05/2009 alle 21:13

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] appunto... che numero ha? [/quote] Il 141... me l'ha detto Cunego... :Od:


Seb - 29/05/2009 alle 21:15

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] appunto... che numero ha? [/quote] Il 141... me l'ha detto Cunego... :Od: [/quote] E Cunego come fa a saperlo? Ha il binocolo? :Od:


Bitossi - 29/05/2009 alle 21:18

[quote][i]Originariamente inviato da Seb [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] appunto... che numero ha? [/quote] Il 141... me l'ha detto Cunego... :Od: [/quote] E Cunego come fa a saperlo? Ha il binocolo? :Od: [/quote] E' successo il giorno in cui era in fuga... :Od:


miky70 - 29/05/2009 alle 21:31

La fortuna di Manchov è stata quella di trovare Danilo in classifica a pochi secondi. Altrimenti avrebbe dovuto rincorrere lui Sastre e Pellizotti. Penso che Danilo sapesse benissimo che doveva far fare la corsa alla maglia rosa, ma ha sperato di staccarlo a modo suo, in un modo spettacolare. Aspettare non è nelle sue corde e si sarebbe snaturato.


Abajia - 29/05/2009 alle 22:48

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Seb [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] appunto... che numero ha? [/quote] Il 141... me l'ha detto Cunego... :Od: [/quote] E Cunego come fa a saperlo? Ha il binocolo? :Od: [/quote] E' successo il giorno in cui era in fuga... :Od: [/quote] Ommioddio! Ahahahahahahah!!!!! Mi sto piegando in due! :crazy:


Salvatore77 - 30/05/2009 alle 09:27

Ci vuole una gufata di Piccolo San Bernardo e far forare Menchov a Roma:D


babeuf - 30/05/2009 alle 11:03

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da danilodiluca87 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Di Luca non aveva alternative. Non è uno scalatore puro, ma un eccellente scattista. Ha trovato di fronte un grande regolarista ottimo a cronometro. Solo correndo come ha corso si trova secondo con una (pur minima) possibilità di vittoria. Forse, se non avesse tenuta cucita la corsa lui, Menchov non avrebbe vinto il Giro ma il suo piazzamento sarebbe stato il terzo o il quarto. A due tappe dalla fine è comunque in corsa. [/quote] Un giro normale lo avrebbe vinto ad occhi ciusi, con una cronometro normale specialemente….ha dimostrato di essere il più forte in salita, negli strappi, in discesa…..ed il più grande attaccante [/quote] Con una cronometro anche di venti chilometri più corta ma tutta piatta avrebbe perso di più. Meno male che domenica è tutta curve. [/quote] concordo con nino58, una crono di quel tipo (come avevo previsto da mesi) ha favorito danilo.


antonello64 - 30/05/2009 alle 16:00

dipende dal punto di vista con cui si valuta la questione. Se si sostiene che nello sport conta solo il primo posto e che la seconda piazza vale quanto la 35esima, allora la gestione della corsa da parte di Danilo è pessima. Se invece si pensa che anche il secondo posto è un risultato di prestigio, allora la tattica di Danilo è tutt'altro che deficitaria. In una classifica cortissima è chiaro che chi è preso in mezzo debba guardare con un occhio avanti e con uno dietro: e forse non vale la pena buttare a mare un podio praticamente certo per inseguire una piccolissima percentuale in più di successo (perchè poi alla fine puoi mettere in pratica tutte le tattiche che vuoi, ma se non hai le gambe non vinci un bel niente)


Bitossi - 30/05/2009 alle 21:29

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] dipende dal punto di vista con cui si valuta la questione. Se si sostiene che nello sport conta solo il primo posto e che la seconda piazza vale quanto la 35esima, allora la gestione della corsa da parte di Danilo è pessima. Se invece si pensa che anche il secondo posto è un risultato di prestigio, allora la tattica di Danilo è tutt'altro che deficitaria. In una classifica cortissima è chiaro che chi è preso in mezzo debba guardare con un occhio avanti e con uno dietro: e forse non vale la pena buttare a mare un podio praticamente certo per inseguire una piccolissima percentuale in più di successo (perchè poi alla fine puoi mettere in pratica tutte le tattiche che vuoi, ma se non hai le gambe non vinci un bel niente) [/quote] Ciao Anto, guarda, ti posso dar ragione... fino a 3 km dalla vetta dell'ultima salita. A quel punto, Di Luca ha l'ultima occasione per provare a far "qualcosa di diverso", senza rischiare nulla. Del resto, anche tra i "tifosi" Di Luca presenti in questo forum, c'era chi invocava "un attacco da dietro" nell'ultima salita (aldilà di tutte le possibili equivoche interpretazioni... :Od: ). Bene, aldilà dei risultati che avrebbe poi effettivamente prodotto, c'è stato? No. E nemmeno le condizioni per poterlo fare, e come ben sai, nella vita le occasioni bisogna crearsele, magari tramite quella dote che, non solo per i jazzisti, si chiama "saper improvvisare". Oltre al fatto che certe situazioni si possono anche pianificare o prevedere tra le possibilità, magari con l'aiuto di un "occhio esterno"... ;) E qui si torna al punto, e al titolo del topic... PS: tutto OK?


cikki - 31/05/2009 alle 06:12

bravi di luca, brva lpr. premio "gregario d'oro" vinto sulla distanza..:podio: :OIO


nino58 - 31/05/2009 alle 22:55

[quote][i]Originariamente inviato da Salvatore77 [/i] Ci vuole una gufata di Piccolo San Bernardo e far forare Menchov a Roma:D [/quote] Bè, Salvatore, anche questa tua stava sortendo effetti nefasti per il buon Denis.


antonello64 - 01/06/2009 alle 07:09

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] Ciao Anto, guarda, ti posso dar ragione... fino a 3 km dalla vetta dell'ultima salita. [/quote] Ciao Lorenzo, tutto OK Beh, in una classifica corta come era quella del Giro di quest’anno, ci vuol poco a compromettere tutto in 3 km: in 3 km di salita si può benissimo perdere un minuto se ci si guarda in faccia. Il fatto è che Menchov, forte del vantaggio (sia pur esiguo) ma anche dall’aver dalla sua la crono finale, poteva permettersi di rischiare di più di Danilo. Danilo per provare a vincere questo Giro poteva scegliere tra due strade: la prima, staccare Menchov di forza, comportava tanta fatica e pochi rischi, perché nella peggiore delle ipotesi sarebbe rimasto secondo; la seconda, mettersi a ruota di Menchov e aspettare che fosse lui a lavorare e poi partire in contropiede, ben consapevole però che una tattica del genere avrebbe potuto portarlo anche lontano dal podio, e ben consapevole che con un corridore più forte una scelta del genere avrebbe potuto anche non pagare (nel senso che è tutto da dimostrare che così facendo sarebbe riuscito a staccare Menchov). Due anni fa fu Simoni ad attuare una tattica così nella tappa delle Tre Cime (e lui poteva permettersi di fregarsene del podio, visto che ne aveva collezionati ben 7): come andò? Andò che Di Luca salì del proprio passo, senza forzare più di tanto e nei km finali fu ancora in grado di staccare tutti; e così Simoni regalò su un piatto d’argento il podio a Mazzoleni, che altrimenti mai e poi mai sarebbe riuscito a superare il trentino. In definitiva o Danilo si giocava il tutto per tutto, aumentando di poco le proprie possibilità di vincere il Giro e di parecchio le probabilità di finire fuori dal podio, oppure doveva correre come ha fatto, cercando di staccare Menchov di forza senza però fregarsene di chi gli sta alle spalle. Errori ne sono stati certamente fatti, probabilmente più da parte della squadra che da parte sua. Ad esempio nella tappa di Bologna, dove sono stati concessi 4 minuti e rotti ad una quindicina di corridori, senza provare a metterci dentro un uomo importante: manda in fuga un Bosisio con quei 15 e poi vediamo come va a finire. Oppure nella ricerca di alleanze, che non sono state trovate anche a causa di dichiarazioni che lo stesso Danilo poteva risparmiarsi (contro la Liquigas ad esempio, o contro Garzelli). O magari nella gestione degli abbuoni: perché questo era un Giro che si poteva vincere anche grazie agli abbuoni, e i secondi a disposizione sia ai traguardi volanti che agli arrivi di tappa probabilmente potevano e dovevano essere inseguiti con maggior convinzione. Se proprio devo trovare un errore nella condotta tattica del corridore, direi nella tappa di Monte Petrano quando ha ripreso Basso all’ultimo km: lì poteva starsene a ruota del varesino invece di tirare dritto, e giocarsi al meglio la volata per il secondo posto; e forse nella volata del traguardo volante di Frosinone, quando, appena vista la maglia rosa che lo superava per sprintare, doveva essere lesto a prendergli la scia senza aspettare che fosse Petacchi a lanciargli lo sprint. In totale una quindicina di secondi di abbuoni persi, che alla fine non hanno influito ma che avrebbero potuto essere decisivi.


antonello64 - 01/06/2009 alle 07:16

[quote][i]Originariamente inviato da cikki [/i] bravi di luca, brva lpr. premio "gregario d'oro" vinto sulla distanza..:podio: :OIO [/quote] Sgarbozza starà schiattando d'invidia nel leggere questo post


Bitossi - 01/06/2009 alle 16:29

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] Danilo per provare a vincere questo Giro poteva scegliere tra due strade: la prima, staccare Menchov di forza, comportava tanta fatica e pochi rischi, perché nella peggiore delle ipotesi sarebbe rimasto secondo; la seconda, mettersi a ruota di Menchov e aspettare che fosse lui a lavorare e poi partire in contropiede, ben consapevole però che una tattica del genere avrebbe potuto portarlo anche lontano dal podio, e ben consapevole che con un corridore più forte una scelta del genere avrebbe potuto anche non pagare (nel senso che è tutto da dimostrare che così facendo sarebbe riuscito a staccare Menchov). [/quote] Ciao Antonello, innanzitutto, e cosa più importante, felice di sentire che va tutto bene... Per finire il discorso, lasciami solo sottolineare una piccola contraddizione che si potrebbe notare nel quote cho ho riportato: non è che forse Di Luca rischiava di più di "saltare" con la prima delle strade che indichi? Ma forse il discorso più sensato che si può fare, e che anche tu hai fatto, è che ognuno corre come si sente di fare, o come è abituato a fare. In ogni caso noto che anche tu, qua e là, segnali piccoli difetti nella condotta di gara di Di Luca, forse anche dovuti al suo [i]entourage[/i]... il che corrisponde poi al senso complessivo dei miei interventi, che non voleva essere svalutativo nei confronti dell'abruzzese, che invece considero tra i più forti tra quelli della sua tipologia, nè tantomeno segno di antipatia causata da Sgarbozza e Bartoletti, come qualcuno sembra pensare... :D


antonello64 - 02/06/2009 alle 01:22

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] non è che forse Di Luca rischiava di più di "saltare" con la prima delle strade che indichi? [/quote] beh, questo non possiamo dirlo noi. Solo lui può sapere in che condizioni fossero le sue gambe: evidentemente se ha corso come ha corso è perchè sentiva di poterlo fare. [quote] In ogni caso noto che anche tu, qua e là, segnali piccoli difetti nella condotta di gara di Di Luca, forse anche dovuti al suo [i]entourage[/i]... [/quote] e ci mancherebbe! Errori ne fanno tutti e anche Danilo ha fatto i suoi: sarebbe strano il contrario. Però da qui a dire che ha corso male solo perchè, invece di puntare tutto sulla maglia rosa ha deciso di guardare con un'occhio al successo e con l'altro al secondo posto, ce ne corre. Sono scelte: ognuno fa le sue. Poi possono essere condivise o meno, ma non è che se uno non condivide le scelte di un corridore può dire che la sua condotta di gara è disastrosa. Correndo in questo modo Danilo è stato in lotta fino alla fine contro un corridore oggettivamente più forte, senza per questo aver mai rischiato di compromettere il secondo posto: mi sembra tutt'altro che una condotta di gara deficitaria


manociao - 04/06/2009 alle 17:50

[quote][i]Originariamente inviato da North Wind [/i] L'abbiamo visto al Giro di Lombardia dove ha praticamente acceso la bagarre sulla penultima salita.. secondo voi Danilo di Luca pecca di acume tattico? Non mi permetto di chiamarla inesperienza poichè è più di qualche anno che pedala tra i professionisti. Secondo voi quali sono le motivazioni? Ordini impartiti dall'ammiraglia e rispettati rigorosamente, poco senso tattico e interpretazione della corsa, troppa foga e desiderio di attaccare anche a discapito di situazioni e condizioni che non lo permettono. Personalmente penso che sia una cosa istintiva quella dello scattare per cercare di staccare gli avversari.. . Dite la vostra! [/quote]


manociao - 04/06/2009 alle 17:52

[quote][i]Originariamente inviato da North Wind [/i] L'abbiamo visto al Giro di Lombardia dove ha praticamente acceso la bagarre sulla penultima salita.. secondo voi Danilo di Luca pecca di acume tattico? Non mi permetto di chiamarla inesperienza poichè è più di qualche anno che pedala tra i professionisti. Secondo voi quali sono le motivazioni? Ordini impartiti dall'ammiraglia e rispettati rigorosamente, poco senso tattico e interpretazione della corsa, troppa foga e desiderio di attaccare anche a discapito di situazioni e condizioni che non lo permettono. Personalmente penso che sia una cosa istintiva quella dello scattare per cercare di staccare gli avversari.. . Dite la vostra! [/quote] se è carente in tattica niente di meglio che partecipare ai corsi di tattica tenuti dal libero(speriamo...) docente Giggi Scarabozza.:Od: