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Autore: Oggetto: Graffiti - Luis Ocana, il campione triste.

Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 11/09/2006 alle 00:01
.....Tratto da "Protagonisti del ciclismo a Forlì"



LUIS OCANA
Nato a Priego (Spagna) il 9 giugno 1945, deceduto il 19 maggio 1994. Passista scalatore. Professionista dal 1967 al 1977, con 110 vittorie.




Per chi scrive, Luis Ocana è stato, nelle sue punte, il corridore spagnolo più forte di tutti i tempi nelle corse a tappe. Certo, anche di Miguel Indurain. Sto parlando di punte, non di carriera complessiva. Un motivo totalizzante e preciso: è l’unico corridore ad aver messo alle corde ed umiliato il grande Eddy Merckx, nel pieno del suo segmento agonistico. L’unico, che ha fatto sentire il belga, immeritevole nel portare quelle insegne di primato che Ocana si era in maniera leggendaria conquistate al suo cospetto e che poi si sciolsero in una caduta non era grave, se non gli fosse finito addosso Joop Zoetemelk. Certo, un anno non fa carriera, ed è poi giusto dire che nelle rivincite fra lo spagnolo ed Eddy, fu sempre quest’ultimo a vincere, ma la sostanza non cambia: i connotati di vertice raggiunti da Luis al Tour del 1971, furono così fulgidi da lasciare ancora oggi, a 35 anni di distanza, a bocca aperta.

Un uomo sfortunato Ocana, con un volto che lasciava intravedere in ogni occasione, anche nel successo, una tristezza di fondo, un peculiare segno di destino avverso. Sembrava soffrisse, sempre. Anche la sua fine tragica, anticipata da un incidente che gli procurò cecità ad un occhio, paiono perfettamente sincronici ad un copione di sfortuna intrisa di fasci di cupe amarezze. Ma lo spagnolo triste, emigrato di fatto in Francia a coltivare il suo vino di qualità, è stato un corridore straordinario, il secondo, limitatamente alle corse a tappe, dopo l’immenso Eddy Merckx, in quell’era stupenda del ciclismo.

La carriera di Luis Ocana ha pochi confronti e basi con la sua terra di nascita e fanciullezza, la Spagna appunto. Ciclisticamente fu più francese, anche nel modo di concepire il rapporto stesso con lo sport. Guardando il suo palmares, emerge un altro dato: pur avendo vinto 110 corse, non ha tradotto in risultanze, anche per la sua siamese sfortuna, tutto quello che la natura, forse per farlo soffrire ulteriormente, gli aveva dato. Il suo curriculum resta comunque di lusso, soprattutto per quelle corse a tappe che racchiudevano l’intero versante dei suoi interessi e per le quali si appassionò al ciclismo. Un bel assortimento di corse, anche se manca quel Tour de France '71. Qui, dopo aver annunciato le sue serie intenzioni di vittoria sul Puy de Dome, dove giunse solo, sviluppò una travolgente offensiva nella tappa di Orcieres Merlette, una frazione, per la sua impresa, da considerarsi una delle perle del grande romanzo ciclistico. L’attacco di Ocana fu devastante: dopo essersi involato accumulando un cospicuo vantaggio sul Col du Noyer, fu capace di aumentare la sua progressione anche nella più difficile salita finale di Orciers, fino a seppellire di minuti gli avversari. Van Impe, secondo, giunse a 5’52” e Merckx, terzo, a 8’42”. Nella tappa successiva, pianeggiante, il belga, indomito, non si diede per vinto ed attaccò in partenza, portandosi presso un gruppetto che riuscì a giungere a Marsiglia con 2’12” di vantaggio sul gruppo di Ocana. Ma lo spagnolo si era difeso bene e non mostrò cedimenti. Anche nella cronometro di Albì, Merckx graffiò, ma gli 11” che guadagnò sullo spagnolo, erano poca cosa su un foglio giallo che, quella sera, vedeva ancora Luis con un vantaggio di 7’23”. Arrivarono i Pirenei e qui, mentre Josè Manuel Fuente recitava da fuori classifica uno dei suoi acuti, Merckx, non riuscendo a vedere nessun risultato nei suoi attacchi ad Ocana in salita, si scatenò nella discesa del Col de Mente, da percorrere sotto un vero e proprio temporale. Il belga rischiò la vita, ma Luis riuscì a seguirlo, fino ad un punto dove, incredibilmente Merckx, pur sbandando, riuscì fortunatamente a passare, mentre Ocana scivolò.
Si rialzò prontamente, ma gli finì addosso Zoetemelk, finendo per subire delle conseguenze tali da farsi trasportare in ospedale.

Fresco del titolo di campione di Spagna si presentò l’anno successivo per prendersi la rivincita, ma una polmonite lo fece abbandonare, anche se al momento della crisi e della decisione si trovava in ritardo da Merckx. Ma il Tour de France era nel suo DNA e nel ‘'73, Ocana dominò. I segni del suo dominio recitano: sei tappe vinte e distacchi nali in classifica che lasciavano 15'51" a Thevenet, 17'15" a Fuente, 23'14" a Zoetemelk e 24'57" a Van Impe. Se non era superiorità questa! Altre importanti corse a tappe nel suo palmares sono: Vuelta di Spagna '70, Settimana Catalana '69 e '73, Delfinato '70, '72, '73 e Paesi Baschi '73. Bravo anche a cronometro: dopo il Nazioni fra i dilettanti nel '67 e quello tra i professionisti nel '71, il Trofeo Dicen '69 e '70, il Gran Premio Dissenhofen '71, il Gran Premio di Lugano '71 e il Baracchi con Mortensen nel '71. Ottimi numeri anche dalle gare in salita nonché su circuiti e kermesse. Ocana fu campione di Spagna a cronometro ('68) e in linea ('72), Nel 1973 colse il posto d’onore, dopo Merckx, nel Superprestige Pernod, una specie di campionato mondiale a punti, con logica di classifica migliore di molto rispetto all’odierno Pro Tour.

Ocana in giallo, col suo grande avversario al Tour '73, Josè Manuel Fuente

Conclusa la carriera agonistica nel ’77, si dedicò alla sua tenuta nell'Armagnac, continuando quella produzione di vini che aveva iniziato ancora con la carriera ciclistica in corso. Dopo aver superato incidenti stradali che gli crearono pure un’invalidità ad un occhio, ed aver lavorato come commentatore televisivo, nel 1994, si tolse la vita. Sui motivi di quel gesto si potrebbe scrivere tanto, ma il rispetto al campione e, soprattutto, all’uomo Luis Ocana, mi impongono il silenzio. Quando morì, pur essendo un mercsiano, lo piansi. Un grande.


Le sue prestazioni al G.P. Terme di Castrocaro

Luis Ocana, piacque da subito ai dirigenti della Forti e Liberi, che lo invitarono all’edizione 1970, stagione nella quale Luis aveva vinto la Vuelta. Sulle strade forlivesi però, lo spagnolo, giunto all’ultimo minuto, dopo un estenuante viaggio in macchina, fu autore di una prova grigia, finì settimo, a 9’20” da Gimondi.


Morris

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/09/2006 alle 03:47
Merckx.....Ocana......Fuente... ..e poi tutti gli altri.
Se lo dice Morris, ci sto.

Grazie ancora per questi due splendidi profili.

 

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Giuseppe Matranga

www.cicloweb.it

 
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Moderatore




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  postato il 11/09/2006 alle 03:52
Bellissimo ritratto di uno di quelli che si possono definire gli "eroi tragici di questo sport".Avevo già letto qualcosa sulla carriera di Ocana e delle sue straordinarie prestazioni al Tour ma ogni volta che le rileggo mi piacerebbe esser già nato a quei tempi per vedere quei fantastici duelli con Merckx.
Oltre alla tappa di Orcieres Merlette anche quella di Les Orres del Tour 1973 fu un altro chiaro esempio della straordinaria forza di questo corridore.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Feb 2006

  postato il 11/09/2006 alle 08:04
Ormai si sprecano le parole... Morris sei un genio...

 

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Rebellin... l'ultimo Gattopardo

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/09/2006 alle 10:46
luis ocana. ovvero quando la sfortuna non prevale sulla classe.
merckx nel triennio 71-73 era un mostro. ocana fu quello che più lo fece tremare. poi devlaeminck in certe corse e gimondi......
non era facile per niente. luis non aveva dalla sua la salute di ferro di un merckx od un indurain. ma certe punte..... morris, un abbraccio. sai che con ocana mi cogli nel tenero............

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Franco Ballerini




Posts: 308
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  postato il 11/09/2006 alle 11:14
luis ocaña dixit:
per francia sono spagnolo
ma per spagna sono francese

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 11/09/2006 alle 11:22
Caro Ilic, Ocana, quando stava bene e non aveva addosso la sfortuna di cui pareva "marcato a fuoco", poteva battere Merckx guardandolo in faccia. Da uomo-atleta pari al belga: un linguaggio che era precluso all'inseguitore Gimondi.
Altro ciclismo, ed interpreti immensi.
Un abbraccio Ilic!


Fuente, visto che sei qui, leggi questo link:
http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=4990

.....c'è Angelino Soler!

Ciao!

 

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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 11/09/2006 alle 15:53
Ocana è uno dei corridori che mi sono sempre piaciuti tantissimo, allora tifavo per Gimondi ( periodo cechoviano) ma mi piaceva quel ragazzo già dostoevskiano.
La tappa di Orcieres Merlette la ricordo come uno dei migliori ricordi ciclistici che ho,avevo 16 anni, fu un'impresa splendida e poi, da tifosa di Gimondi che aveva ingoiato sconfitte a palate, mi faceva piacere la sconfitta di Merckx.
Scoprii dopo anni, leggendo Pasolini a cui piaceva Merckx e il suo essere macchina perfetta, che avevo sbagliato io nel tifo.
Grazie Morris di averci ricordato un campione come Ocana.
Magari del ciclismo rimarranno solo i ricordi, se guardiamo alle mediocrità di oggi. prima c'era la grandezza atletica e umana ( di alcuni, almeno) e il doping. Adesso solo il doping.

 

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Verità e giustizia per Marco Pantani: una battaglia di civiltà.

Arcana loggia per il ripristino della civiltà dell'ordalia.

IO NON L'HO VOTATO.

IO CORRO DOPATO COME TUTTI.

"E' tutto alla conoscenza di tutti" Marco Pantani,1997 ( tempi non sospetti),parlando di doping in un'intervista televisiva con Gianni Minà.

Non sono a favore del doping. Sono semplicemente contro l'antidoping.

Hypocrisy free.

CAREFUL WITH THAT AXE, EUGENIO.



 
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Livello Gastone Nencini




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  postato il 11/09/2006 alle 21:50

 

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Si vis pacem, para bellum

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/09/2006 alle 08:38
Forse l'ho già scritto, ma la tappa di Orcieres Merlette la vidi in diretta televisiva.
Avevo 13 anni.
E ricordo la motocicletta con la telecamera che, partendo da Merckx, andò a cercare Van Impe, e non arrivava mai.
Poi, da Van Impe, andò a cercare Ocana, e non arrivava mai.

 

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nino58

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jun 2005

  postato il 19/09/2006 alle 21:22
Grazie , Morris, per il bel ritratto di Ocana.Ricordo bene la tapppa di Orcieres merlette e quella successiva.
E grazie per essere ritornato sul Forum.

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
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  postato il 09/06/2009 alle 23:10
Onore ad un uomo che oggi avrebbe compiuto 64 anni.
Il campione triste era un fuoriclasse, altroché!
Rispetto la sua volontà sui suoi ultimi giorni, come ho fatto per tutti coloro che hanno superato, nel gesto estremo, le spiegazioni di Schopenauer e Durkeim, ma è enorme il rimpianto verso la sua vita di atleta superiore.

Oggi, per me è una giornata molto triste e pensare ad Ocana non mi aiuta, ma è un dovere.

All’unico corridore che ha saputo battere il grande Merckx, nonché ciclista, al cui cospetto, sono in tanti i plurivincitori di Tour a doversi inchinare, il mio più sentito grazie, da tifoso dell’avversario, per aver costruito il mito e la leggenda di Orcieres Merlette.

Luis, chi ti ha visto, non può che sublimarsi nel tuo incanto.




P.S. Chi legge per la prima volta questo thread, perdoni i refusi del testo d’apertura.

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 10/06/2009 alle 00:34
Originariamente inviato da Morris

Onore ad un uomo che oggi avrebbe compiuto 64 anni.
Il campione triste era un fuoriclasse, altroché!
Rispetto la sua volontà sui suoi ultimi giorni, come ho fatto per tutti coloro che hanno superato, nel gesto estremo, le spiegazioni di Schopenauer e Durkeim, ma è enorme il rimpianto verso la sua vita di atleta superiore.

Oggi, per me è una giornata molto triste e pensare ad Ocana non mi aiuta, ma è un dovere.

All’unico corridore che ha saputo battere il grande Merckx, nonché ciclista, al cui cospetto, sono in tanti i plurivincitori di Tour a doversi inchinare, il mio più sentito grazie, da tifoso dell’avversario, per aver costruito il mito e la leggenda di Orcieres Merlette.

Luis, chi ti ha visto, non può che sublimarsi nel tuo incanto.




P.S. Chi legge per la prima volta questo thread, perdoni i refusi del testo d’apertura.




 

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Fantaciclismo 2009 : 1°Tour de Romandie - 1° Paris-Tours
Tour de France 2009 : Vittoria 11°tappa Vatan Saint-Fargeau
Vuelta a Espana 2009 :Vittoria 6°tappa Xativa-Xativa e 11°tappa Murcia-Caravaca de la Cruz

Fantaciclismo 2010 : 1° Het Volk - 1° Milano-Sanremo - 1° Tour de Romandie
Tour de France 2010 : Vittoria 9°tappa Morzine Avoriaz- Saint Jean de Maurienne

 
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Moderatore




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  postato il 10/06/2009 alle 00:54

Che bello scritto, sul serio. Rileggerlo fa sempre bene.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/06/2009 alle 12:50
Che Tour, quello del 1971!

Ho dei ricordi abbastanza precisi fino al momento del ritiro di Ocaña: innanzitutto il fatto che forse già al secondo giorno, ci fu una fuga dei migliori che lasciò tutti a più di 8 minuti. Ricordo che Motta e Paolini facevano parte del gruppetto e rimasero in classifica per qualche giorno.
Poi Ocaña che quasi ad ogni occasione staccava Merckx: ad un certo punto Zoetemelk prese la maglia al belga, con 1" di vantaggio sullo spagnolo.

Particolare curioso della tappa di Orcieres: da regolamento, vista la brevità della tappa, e i distacchi inflitti da Ocaña, avrebbero dovuto rimanere in gara solo 38 corridori!

E poi la tappa di Marsiglia, con la "vendetta" parziale di Merckx, e con tutta la Kas a sua volta fuori tempo massimo, e anch'essa riammessa, compreso Fuente.
Da notare che in seguito Fuente vinse due tappe, inclusa quella della caduta di Ocaña. Anche se la fuga fu ininfluente in apparenza sulle vicende di quella tappa (Fuente era stato lasciato andare in quanto fuori classifica) chissà se, per la teoria dei giochi, gli avvenimenti non avrebbero potuto anche disporsi diversamente.

Dopo il ritiro di Ocaña, persi interesse per la gara, considerandola ormai (giustamente) scontata.
Anche a me, adolescente, sembrò ingiusta quella vittoria di Merckx, però col senno di poi c'è da dire che il belga si battè come un leone ferito contro un avversario veramente mostruoso, direi quasi atipico nel suo porsi "alla pari" col Cannibale...

 

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"...Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta, penso che per la razza umana ci sia ancora speranza..." (H.G. Wells)

 
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Livello Federico Bahamontes




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  postato il 10/06/2009 alle 23:20
Ocana è uno di quei personaggi che hanno fatto la leggenda del ciclismo. Da amare proprio perchè imperfetto...
 
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Livello Federico Bahamontes




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Registrato: Sep 2008

  postato il 10/06/2009 alle 23:21
Morris, ti prego, apri altri thread come questo...
 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 11/06/2009 alle 23:06
Originariamente inviato da bianconiglio

Morris, ti prego, apri altri thread come questo...


Mah...ti ringrazio, ma non è sempre possibile, per tanti motivi...
Comunque stasera, di un tipo che oggi si potrebbe permettere di guardare in faccia i più e di dir loro: "guardatemi il numero, perchè non lo vedrete più così da vicino"....posterò qualcosa...

 

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Livello Fausto Coppi
UTENTE DELL'ANNO 2009
Utente del mese Luglio, Novembre e Dicembre 2009




Posts: 15932
Registrato: Jul 2007

  postato il 12/06/2009 alle 01:22
Mi fai venir voglia di esser già vecchio!
Eh, mi metti una gran malinconia, derivante dalla consapevolezza che gli atleti di oggi, per quanto forti e degnissimi di ogni rispetto, in generale non sono accostabili ai 'mostri' di una volta.
Che io, ahimè, non ho potuto ammirare.

a te, Morris

 

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« La superstizione porta sfortuna »
(Raymond Merrill Smullyan, 5000 B.C. and other philosophical fantasies, 1.3.8)


Fantaciclismo Cicloweb 2010

Piazzamenti sul podio:


Omloop Het Nieuwsblad Élite: 3°
E3 Prijs Vlaanderen - GP Harelbeke: 2°
GP Miguel Indurain: 1°
Ronde van Vlaanderen / Tour des Flandres: 3°
Rund um Köln: 1°
Liège-Bastogne-Liège: 1°
Giro d'Italia: Carrara - Montalcino: 2°
Tour de France: Sisteron - Bourg-lès-Valence: 1°
Tour de France: Longjumeau - Paris Champs-Élysées: 1°
Tour de France - classifica finale: 3°
Gran Premio Città di Peccioli - Coppa G. Sabatini: 1°

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Asso di Fiori

 
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Livello Roger De Vlaeminck




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Registrato: Jul 2008

  postato il 12/06/2009 alle 01:31
Originariamente inviato da Morris

Un uomo sfortunato Ocana, con un volto che lasciava intravedere in ogni occasione, anche nel successo, una tristezza di fondo, un peculiare segno di destino avverso. Sembrava soffrisse, sempre.


In queste righe mi ricorda Marco Pantani.

 

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Livello Franco Ballerini




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  postato il 19/04/2010 alle 09:35
forum di luis ocaña in:

http://ciclismoheroico.mforos.com/

 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




Posts: 4217
Registrato: Oct 2003

  postato il 19/04/2010 alle 22:37
Caro Fuente, le tue ricerche, sono sempre un’occasione per riempirsi di passione e indelebili ricordi.

Ai più giovani l’invito a procurarsi video o leggere il possibile su questo autentico fuoriclasse.

Tante volte ci ripetiamo che coi “se” e coi “ma” non si fa storia, poi ognuno di noi fa le sue classifiche. Qualcuno usa il computer, altri sovrappongono quegli albi d’oro che, se usati solo con l’esattezza della matematica, senza un minimo di sugo di intrecci prettamente umani, sono aleatori quanto le VAM.
Mi sono sempre più o meno sottratto, al richiamo di rendere pubbliche le mie intime graduatorie: ho sempre lanciato qualche esempio, ma non ho mai presentato un elenco, anche se in un file ne custodisco uno lunghissimo. Spesso mi infastidisce addirittura ascoltare quello di altri, forse per eccesso di non so ben che cosa .

Ogni tanto però, forse come riprova di approcci metodologici e di ricerca che vorrei più consolidati, mi piacerebbe poter leggere elaborati sui più forti ciclisti, prendendo in esame non le carriere, ma le loro punte. E con un certo stupore, debbo annotare che anche coloro che si sentono specializzati in classifiche ogni tempo (potrei fare nomi, ma non è il caso), non ci hanno mai pensato. Forse perché viene a cadere lo specchietto ammazza ragionamenti e conoscenza reale, degli albi d’oro? Bèh il sospetto è forte. Ed allora, sovente, mi vien voglia di tirare fuori, fino al limite dello scatenate, il foglietto delle mie elaborazioni in tal senso. Come stasera del resto, grazie a Fuente che ha portato di nuovo qua il thread sull’indimenticabile Ocana.

Mi devo trattenere perché non è il thread adatto per andare oltre i confini del grande Luis, ma voglio ribadire la prima riga del ritratto che ho scritto su di lui nel 2006. Allora, Alberto Contador non era ancora giunto nell’olimpo dei grandi spagnoli nei GT. La sostanza però è sempre questa: per chi scrive, Luis Ocana è stato, nelle sue punte, il corridore spagnolo più forte di tutti i tempi nelle corse a tappe. Certo, anche di Miguel Indurain.

 

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Livello Eddy Merckx




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  postato il 22/04/2010 alle 14:30
Ocana. Nella mia personale classifica fu il vindice dell'indimenticabile Bahamontes, cui gli organizzatori del tour rivolsero ogni sorta di angheria, disegnandogli contro percorsi che dovevano favorire il suo arcinemico per eccellenza, l'altrettanto grande Jacques Anquetil. Come si fa a non rimanere colpiti dalla straordinaria somiglianza dei due casi e delle rispettive carriere: da un lato Bahamontes ed Ocana, figure ieratiche dallo sguardo velato di una tristezza profondissima, specchio delle tragiche vicende di un paese che, nella nostra fantasia, era fermo al paesaggio che faceva da sfondo alle gesta di Don Chisciotte. Dall'altro lato Anquetil e Merckx, due campioni già moderni, immersi in una società che si era lasciata alle spalle la miseria e già godeva dei frutti di un benessere del tutto inatteso. Il genio e la follia onirica dei due spagnoli in contrasto col genio razionale e totalmente folle di Anquetil e con quello razionale ed apparentemente freddo di Merckx.

Grazie Morris, sono in toto d'accordo con le tue valutazioni su Ocana. Ma già lo sapevi ...

 

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(dalla poesia "Saluto e augurio" - "La nuova gioventu'" di P.P. Pasolini - Ediz. Einaudi)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2010 alle 14:50
Ecco, un duello Ocana-Anquetil me lo sarei gustato assai.
Non so se sarebbero stati sufficienti i percorsi anti-Bahamontes.

 

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nino58

 
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Livello Eddy Merckx




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  postato il 22/04/2010 alle 15:24
Giustissimo, Nino. Bahamontes aveva una fortissima idiosincrasia per le discese (era completamente fermo) e non era un drago a cronometro (anche se non era proprio del tutto nullo). In questo senso Ocana è stato il suo vindice.

 

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