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Niente Giro per Popovych
Admin - 11/12/2004 alle 16:27

Lo scoop del nostro Roberto Sardelli a questo indirizzo: http://www.cicloweb.it/art216.html


mario82 - 11/12/2004 alle 16:31

Mi hai anticipato alla Fabio Cannavaro, caro Admin... lo stavo appena postando sul thread "lista partenti giro d'italia 2005" Corsa aperta al falco Savoldelli, dunque... anche se comunque perdiamo un possibile, grande, protagonista!!


Pirata x sempre - 11/12/2004 alle 20:22

devo ancora legere l'intervista del grande roberto pero'mi sembra il primo segnale che lance e'effettivamente dubbioso,anche perche'volerlo con se in francia e negargli per questo un giro da protagonista mi sembra quantomeno riduttivo per le potenzialita'del campione ucraino,visto che con azevedo ed il resto della corazzata poteva bastargli uno yaroslav a mezzo servizio dopo le fatiche del giro....pero'certo con lance il megalomane tutto puo'essere!!!


newcastle - 11/12/2004 alle 20:27

CMQ MI SEMBRA AZZARDATO SAPERE CON PRECISIONE CHI POSSA ESSERCI AL GIRO. MANCA ANCORA MOLTO E LE SOLPRESE SONO DIETRO L'ANGOLO. PER PIRATA: TI PIACE IL MIO THREAD RIGUARDANTE LE LOCALITA DEL GIRO 2005?


tonymontana - 12/12/2004 alle 12:50

e cunego lo vince a spasso questo giro.. perchè basso alla fine x riffa o x raffa si piazza.. ma nn vince.. nn è nel suo catrattere e nella sua mentalità.. anche se la lampre penso che si sia un tantino indebolita rispetto alla vecchia saeco.


mario82 - 12/12/2004 alle 13:19

Bè Pirata, io in parte sono d'accordo con te, anch'io penso sia una sorta di "bluff" congeniato benissimo, ma quando leggerai l'intervista di Sardelli ti accorgerai che il percorso di avvicinamento di Yaroslav al Tour è molto simile ai programmi di Lance negli ultimi anni: - Volta ao Algarve - Parigi-Nizza - Paesi Baschi - altra corsa in Francia - Amstel - Freccia Vallone - Liegi-B-Liegi - Delfinato - Cronosquadre in Olanda Come vedi, a parte la parentesi classiche delle Ardenne, l'avvicinamento alla Grand Boucle somiglia molto a quello dei 6 Braccioforte P.S.: Newcastle, sappiamo che manca molto al Giro ed è azzardato fare dei nomi, ma nel thread "LISTA PARTENTI GIRO D'ITALIA 2005" ho solo voluto riportare una sorta di start-list per evidenziare come il roster del Giro (anche grazie al ProTour) sia sensibilmente lievitato, con 5-6 contendenti in più (almeno finora) rispetto al 2004. Non mi sono neanche sognato di dare ufficiosità, nè di assegnare i numeri ai corridori... per qualsiasi cosa, ti consiglio di leggerlo e, perchè no, dire la tua :D


Pirata x sempre - 12/12/2004 alle 14:15

guarda caro mario io credo che lance si preparera'adeguatamente per le prossime classiche,liegi-fiandre-freccia-amstel e roubaix,dove purtroppo lo vedremo sicuro protagonista!poi per scelta credo piu'degli sponsor che sua dopo un mesetto di scarico cerchera'di preparare un tour,che visto il percorso,i 34 anni suonati e la preparazione nn specifica nn si sente cosi"suo"come al solito ed avere un'importantissima spalla come popovich,oltre che ad azevedo,pronti magari in caso di debacle a prendere loro i gradi di capitano,gli fa sicuramente dormire sonni piu'tranquilli!!! certo che per un giro e'un vero peccato,perche'la coppia savoldelli-popovich era veramente temibile e potevan fare sfracelli tanto a cronometro che in discesa...ma come sempre e'il giro a rimeterci:(:mad:!


frateroby - 12/12/2004 alle 16:21

Un vostro autorevole pare mi è gradito. Siete spiriti liberi e dite sempre quello che pensate o perlomeno le parole vi vengono dal cuore. Ho avuto l'impressione che coloro ai quali "scrivere" di ciclismo gli comporta dei proventi tengono a snobbare Yaro preferendogli di gran lunga Ivan Basso. Avvalorano la loro teoria con logiche secondo le quali Popovych ha svolto una intensa attività a livello dilettantistico ed il proporio margine di miglioramento è molto limitato. Contrariamente io stimo molto l'ucraino al quale oltre alle gambe riconosco molta "testa" ed interpreto l'atteggiamento della stampa nazionale come una posizione conseguente al fatto che scegliendo la DISCOVERY CHANNEL, ai fini mediatici è diventato un atleta da parlarne nell'ambito di grandi imprese a livello internazionale, ma che non potrà portare notizie nell'ambito locale avendo il suo team optato per un calendario che non prevede competizioni in Italia. Condividete questa mia teoria? Ritenete Yaroslav un atleta interessante e sul quale puntare per i prossimi 5 anni nelle grandi gare a tappe? Vi ringrazio sin da ora per le risposte che perverrano al forum.


mario82 - 12/12/2004 alle 16:45

Grazie frateroby, soprattutto per la considerazione che hai di noi Io sono d'accordissimo con te: so che non hai molto tempo per leggere tutti i thread e i vari post del Forum, ma se ne avessi (tempo e voglia) ti accorgeresti come alcune scelte editoriali e altre competizioni campanilistiche siano state analizzate e condannate (da alcuni, me compreso) da qualche "abitante". Peraltro "leggo" già i titoli dei giornali sul prossimo Giro, entusiasti dalla seppur stupenda sfida Basso-Cunego, aggiungendo magari Simoni - tralasciando il più possibile i vari Beloki, Rasmussen, ecc... Anche questo credo non incentivi gli sponsor a mandare i loro campioni al Giro d'Italia! Senz'altro Yaroslav è un campione, che ha avuto la sfortuna di vedersi nascere sotto gli occhi un fenomeno, un fuoriclasse, un purosangue come Damiano Cunego (come lo stesso ucraino ha ammesso in una precedente intervista sempre su Cicloweb.it, credo proprio parlando con te). La scelta della Discovery, visto che Lance ha ormai 33 anni suonati, è quantomeno sintomatica in questo senso: l'ucraino sarà sicuro protagonista delle prossime corse a tappe negli anni a venire, anche perchè la crescita a crometro evidenziata nel 2004, magari anche a discapito di uno spunto in salita che non era quello del podio 2003 al Giro, lo proietta con tutte le credenziali nell'orbita postini/esploratori. Johan Bruyneel poi, se è riuscito a portare Azevedo e Beltran nei top-10 di Tour e Vuelta vari, riuscirà sicuramente a far maturare Yaroslav e fargli prendere coscienza delle proprie, strabordanti, qualità! Per Pirata: d'accordissimo con te, soprattutto per la presenza "sponsorizzata" di Lance in Francia, vedremo poi con quali ambizioni


Zillo - 12/12/2004 alle 18:56

[quote]e cunego lo vince a spasso questo giro.. perchè basso alla fine x riffa o x raffa si piazza.. ma nn vince.. nn è nel suo catrattere e nella sua mentalità.. [/quote] Sono profondamente contario a questa affermazione: se si parla di corse di un giorno ti do ragione, ma al Giro Basso può fare benissimo: contate che al Tour non è stato mai staccato in montagna e che a cronometro è probabilmente molto superiore a Cunego... Per quanto riguarda Popovych, penso che correrà il Tour da capitano e andrà molto vicino a vincerlo. Portarlo come semplice gregario di Braccioforte sarebbe uno spreco al quale non credo che nemmeno lui si presterebbe mai...


frateroby - 12/12/2004 alle 19:27

Non metto in dubbio le qualità di Ivan Basso, dico soltanto che con quelle espresse sino ad oggi, non è in grado di primeggiare (intendo primo assoluto). Del resto se è vero che al Tour nessuno lo ha staccato in salita, è pur vero che in Classifica Generale Kloden lo ha anticipato grazie a migliori qualità a cronometro. Sostenere che in questa disciplina Basso sia superiore a Cunego, domando:- Ammesso che sì, ma di quanto? Siamo sicuri che Cunego ai livelli di Falzes o di Bormio 2000 non sia in grado di fare la differenza in salita con Basso? A queste domande posso rispondere in senso affermativo anche se al posto di Basso mettessimo Popovych, solo che l'ucraino rispetto al brianzolo dispone di notevoli qualità a cronometro che possono consentirgli di immagazzinare vantaggi rilevanti. Non bisogna dimenticare che prima delle imprese sulle montagne, Pantani nel 1998 aveva subito pesanti perdite nelle prove contro il tempo. E' vero che poi le ha recuperate, ma proprio per questo il Pirata vive sempre nei nostri cuori: per aver fatto qualcosa di difficilmente realizzabile. Ipotizzare un Popovych versione 2003, ancora più maturo e cresciuto anche nella disciplina del cronometro, presente al prossimo Giro d'Italia, costituirebbe per me una sfida molto avvincente con Cunego. Stando alla starting list che si ipotizza con Basso, Beloki, Savoldelli, Simoni e Garzelli, non mi sembra il massimo. Incuriosirebbe casomai l'eventuale presenza di Kloden, ma credo che la T MOBILE voglia giocarselo al Tour.


Pirata x sempre - 12/12/2004 alle 20:51

allora popovich credo che abbia sicuramente un grosso potenziale,ma altresi la differenza che c'era con cunego,oggi ribaltata,credo sia una dimostrazione piuttosto evidente che l'ucraino nei dilettanti si e'spremuto piu'del campione veronese! ora io credo che popovich possa in un futuro gia'abbastanza prossimo,anche dal prossimo anno(con l'us postal-discovery poi..) dimostrare tutto il suo valore massimo,che credo nn si discosta molto dal vederlo in salita come nel 2003 e volare a cronometro come quest'anno...e gia'cosi sarebbe un fior di campione,osso durissimo per tutti,anche perche'come hai detto tu e'un corridore che ha testa,anche nei momenti di corsa e di possibile difficolta'! la considero infatti per il giro una perdita grandissima,pari a quella di basso o di garzelli,perche'credo che il prossimo anno sulle strade d'italia partisse sicuramente tra quei quattro-cinque in prima fila per vincre la corsa rosa! c'e'pure da dire che,amettendo anche se io nn ci credo,che lance nn fara'il tour,beh la corsa francese gli si addice perfettamente e se nn il prossimo anno,in futuro lo vedra'sicuro protagonista,penso infatti che la plenipotenziaria americana nn abbia sbagliato affatto ad affidare su di lui le responsabilita'per il dopo armstrong nei grandi giri,il tour in particolare!


Pirata x sempre - 12/12/2004 alle 21:00

sulla diatriba basso-popovich a vedere le prestazioni dei due nell'anno appena concluso direi che per un cunego,piuttosto che un garzelli o un simoni sia piu'facile riprendere in salita 5-6 minuti all'ucraino che staccare in salita e recuperarne un paio al varesino! e'vero che io la penso come frateroby,e cioe'che il cunego delle dolomiti possa staccare il varesino,pero'e'pure vero il fatto che dire cio'vorrebbe dire,per semplice proprieta'transitiva,che damiano in salita possa anche staccare il texano visto veramente in forma quest'anno...io ci credo pero'nn sarebbe assolutamente facile!!! tornandoal raffronto tra i due,e fatta come premessa cio'che ho scritto nel post precedente,io credo che tanto ivan quanto popovich siano ossi durissimi per chiunque vorra'trionfare a milano anche perche'con 90km.a cronometro...ed e'per questo che sono molto deluso che si impoverisca un parterre che seppur sempre di gran lunga migliore all'ultimo giro perde uno dei suoi piu'pezzi "pregiati"!!!


mario82 - 13/12/2004 alle 20:59

Sulla questione Ivan Basso e sulle sue reali possibilità di essere un vincente (peraltro a La Mongie e al Giro dell'Emilia mi pare che abbia vinto alla grande, e non diciamo che Braccioforte l'ha lasciato andare: gli si vedeva in viso che soffriva...!) sulle strade Rosa mi sembra si debba tornare necessariamente al discorso dei percorsi che, annualmente, vengono disegnati. Rischio di diventare noioso, e magari pure monotematico, ma secondo me la centralità di questo argomento è troppo spesso, colpevolmente, messa da parte. Ovvio, dice frateroby, che Basso ha perso il 2° posto da Kloden vista la maggiore attinenza del tedescone al "tic-tac", ma è anche vero che Ivan è cresciuto notevolmente, se è vero come dicono le classifiche che nel 2003 arrivò 7° e nel 2002 si piazzò 11° nella corsa che, per antonomasia, è la più "cronometrata" (cioè dove la specialità individuale, e a squadre, contro il tempo vale maggiormente). Sulle domande che ti poni, caro frateroby, potrebbe valere la proprietà transitiva tanto cara alle maestre elementari: i "vantaggi rilevanti" di cui parli a proposito della sfida Popovych-Cunego non lo sono più se in una GT mettiamo una sola cronometro come quella di Trieste, per giunta, quindi neanche "pura"; Cunego potrebbe far la differenza in salita contro Basso, è vero, ma è vero anche il contrario. E mi spiego: Basso ha dimostrato alla Grand Boucle di andare fortissimo in salita, cosa che poi ha ampiamente dimostrato sia al Giro dell'Emilia (dove è stato l'unico a tenere il ritmo dell'indiavolato Casagrande, ed a batterlo in "volata" con apparente facilità) che al Giro di Lombardia (dove il Ivan ha dirittura staccato un certo Cunego sull'ultima salita, tenendosi dietro soltanto Boogerd ed Evans, che stavano faticando non poco per tenere la ruota del CSC). Quindi nell'unica occasione importante che avevamo di vedere i due italiani contro si è visto che Basso, in salita, ne ha avute più del veronese (come da lui stesso ammesso durante le interviste nell'immediato post-gara). Quindi i criteri di "vincibilità", chiamiamoli così, sono troppo spesso vincolati ai percorsi: secondo me Basso ha più probabilità di vincere il Giro piuttosto che il Tour, come il Popovych del 2004 ha più possibilità di vincere in Francia che in Italia. Proprio perchè non siamo in presenza di altri "Pantani" (almeno fino ad oggi) i discorsi sono troppo soggetti alle altimetrie ed ai chilometri a cronometro! [quote] Stando alla starting list che si ipotizza con Basso, Beloki, Savoldelli, Simoni e Garzelli, non mi sembra il massimo. Incuriosirebbe casomai l'eventuale presenza di Kloden, ma credo che la T MOBILE voglia giocarselo al Tour [/quote] Io credo che la starting list che si sta prospettando verso il Giro 2005 sia molto più onerevole di quelle degli ultimi anni, da cui i vincitori sono usciti come eroi e spalleggiati come rivali di Armstrong (Simoni 2003) e nuovi Pantani (Cunego), anche se in quest'ultimo caso ci sono tutte le prospettive perchè diventi, magari, anche più forte (Pirata, buono... il mio è un discorso in prospettiva :D). Già la presenza di Basso, di Beloki, di Rasmussen, di Savoldelli, di Honchar, di un T-Mobile (magari Vinokourov e/o Guerini), di Scarponi, magari di Piepoli, Casagrande, Bertagnolli, Caucchioli, mi sembra infoltisca di molto la schiera di pretendenti (anche solo per la top-15), e da un anno all'altro già mi pare abbastanza


frateroby - 13/12/2004 alle 23:23

Ho molta stima di Voi tutti ed apprezzo la Vostra competenza. Le mie domande non erano provocazioni. Avendo molta fiducia a Popovych ed avendo l'ucraino attitudini molto diverse da Cunego, credo si sarebbe potuto vedere un bel duello al prossimo Giro. Non ritengo il Basso visto quest'anno, se pure in crescita, in grado di fare la differenza per i motivi che ho puntualizzato nei precedenti thread. Tengo tuttavia a precisare che stimo molto Ivan per la sua intelligenza e serietà. Concludo dicendo che comunque non è giusto piangersi addosso e che in fondo gli assenti non hanno ragione. Un po' di sciovinismo non ci farebbe poi male a noi italiani ed in fondo gli assenti non hanno e non avranno mai ragione. Se poi le mie affermazioni hanno scaturito un dibattito interessante credo possa essere interpretato positivamente per il prossimo Giro d'Italia 2005. Avremo tempo e modo per riparlarne.


Pirata x sempre - 13/12/2004 alle 23:56

il discorso di mario fila eccome(certo sarebbe migliore se la presenza di vinoukourov fosse una notizia...:D;))l'unica cosa sul quale personalmente la penso diversamente e'sul fatto che per me damiano senza lo "spezzarsi" le gambe in quell'attacco tanto affascinante quanto suicida in pianura tra il ghisallo ed il civiglio avrebbe tranquillamente retto la ruota di un basso scatenato,anche se pero' forse in una salita piu'lunga e durissima poteva cedergli magari di qualche secondo! il fatto e'che al lombardia pero',nonostante la fantastica vittoria,personalmente ho visto molto piu'vicino al top ivan che cunego(prendendo come parametri i rispettivi giro e tour)quindi diciamo che se saranno tutti e due al massimo,e con la differenza d'eta' e quindi di margini di miglioramento tra i due,mi meraviglierei molto di piu'se basso stacasse damiano che il contrario! ma d'altronde i miei ragionamenti seppur in teoria plausibili hanno il valore di una previsione,e quindi come dice roberto ci sara'modo e tempo di riparlarne,magari dopo qualche prima indicativa corsa dei due...certo che la sfida si preannuncia storica!!!

 

[Modificato il 13/12/2004 alle 23:59 by Pirata x sempre]


mario82 - 14/12/2004 alle 13:29

Sono abbastanza d'accordo con Pirata, anche se vorrei ricordare che i tapponi di montagna del Giro 2004 hanno avuto, a volte, dei chilometraggi da Giro-Dilettanti (con questo non voglio sminuire la vittoria di Cunego, sia chiaro, ma soltanto considerare la maggiore esperienza che Ivan ha consolidato nei tre anni di tappe impegnative al Tour che Damiano non ha, anche se alla Vuelta avrà fatto una buona esperienza, non essendo in condizione per competere con gli spagnoli) In una corsa massacrante come il Lombardia, Ivan ha dimostrato di sapersi gestire meglio, e Cunego ha dimostrato un po' di inesperienza (come ricorda Pirata l'attacco in pianura tra Ghisallo e Civiglio era quanto meno sconsiderato) che non ha pagato soltanto grazie alla sua immensa classe. Suppongo quindi che al Giro, a parità di condizioni (c'è sempre la pulce che Cunego parta in ritardo di condizione per andare anche al Tour, ma credo lo faccia anche Basso), Basso possa staccare Damiano in tappe con montagne ripetute e con chilometraggi considerevoli, mentre Cunego possa far valere la maggiore esplosività nelle tappe di media lunghezza e magari in quelle miste (alla Cesena 2004) Questa potrebbe essere una chiave di lettura P.S.: Frateroby, gli assenti hanno assolutamente sempre torto (ma in alcuni casi la loro assenza è dettata dal torto di altri, organizzatori in primis) e i dibattiti che scaturiscono dai post sono il magnifico sale di questo altrettanto magnifico forum


Felice - 14/12/2004 alle 14:19

Credo che sia un gran peccato che Popovich non venga al Giro. Si annuncia una battaglia tra scalatori. Popovich, forte a cronometro, avrebbe costituito una bella variante sul tema. [quote]e cunego lo vince a spasso questo giro.. perchè basso alla fine x riffa o x raffa si piazza.. ma nn vince.. nn è nel suo catrattere e nella sua mentalità.. [/quote] Non so se Cunego vincerà. Certamente comunque non sarà facile. E' sempre difficile ripetersi, tanto più se, nel frattempo, si é diventati i grandi favoriti. In più deve anche gestire il nemico in casa Simoni. [quote] Sono profondamente contario a questa affermazione: se si parla di corse di un giorno ti do ragione, ma al Giro Basso può fare benissimo: contate che al Tour non è stato mai staccato in montagna e che a cronometro è probabilmente molto superiore a Cunego... [/quote] Sono d'accordo con Zillo quando dice che Basso al Giro puo' fare benissimo (soprattutto se mantiene lo spirito dell'attaccante, tipo Mondiale o Lombardia). Non sono d'accordo con lui quando dice che a cronometro Basso é probabilmente molto più forte di Cunego. Non bisogna dimenticare che Damiano all'inizio del 2004 non poteva immaginare che sarebbe diventato uomo da classifica nei grandi giri. Quindi, non si era certamente preparato per correre le cronometro ad un buon livello. Quest'anno certamente lo farà. Per riassumere: rispetto all'anno scorso Cunego ha un vantaggio e uno svantaggio. Lo svantaggio: gli avversari sanno che é un uomo da classifica. Il vantaggio: lo sa anche lui!


Pirata x sempre - 14/12/2004 alle 14:34

e'vero mario che ivan e'piu'abituato a tapponi da tour,con molti chilometri e salite a ripetizione(penso per esempio alla prossima cavalcata dolomitica che da mezzocorona portera'ad ortisei)pero'e'altrettanto vero che la sua piu'bella prestazione damiano l'ha fatta a falzes...dopo ben 5 salite sul terento andava veramente come un treno!!! e'veramente dura fare delle previsioni,di certo sara'veramente un duello tutto da gustare....di scuro popovich pero'sarebbe stato,per differenza di caratteristiche con gli scalatori italiani,una variabile impazzita,e nn so se beloki prendera'il suo posto...


aranciata_bottecchia - 14/12/2004 alle 18:18

Che Yaroslav non partecipi al giro d’Italia mi suggerisce una sola cosa: Lance vuole vincere un altro Tour, e vuole vincere duro, vuole soffocare tutte le critiche. Ricordate Machiavelli? Non è il fine che giustifica il mezzo, è la situazione che impone quale sia il mezzo da utilizzare per raggiungere il fine, il Principe deve sapere leggere la realtà e capire se debba essere volpe o leone e l’americano dopo sei anni da leone ha deciso che è il momento giusto per fare la volpe. Faccio mie le osservazioni di chi ritiene che per Lance e per il nuovo sponsor sia semplicemente impensabile la rinuncia al Tour, e Lance ci andrà, di soppiatto, con la convinzione che questo sarà il metodo corretto per schiantare tutti gli avversari ancora una volta e poi dedicarsi ad altro. Parteciperà certamente alle classiche, tanto per gettare fumo negli occhi degli avversari, e il Tour lo preparerà nel Grand Canion. Yaroslav seguirà la preparazione che è stata tipica dei postini, perchè Landis non è stato una pedina qualunque durante l’ultimo Tour e deve essere rimpiazzata adeguatamente, anche perchè Armstrong avrà un anno in più ed è sempre meglio prepararsi a replicare ad ogni imprevisto (Bruyneel non è Ballerini). Detto questo, è chiaro che la mia è solo un’opinione, ma pur non avendo mai messo piede sul suolo americano sono portato a credere che un programma Classiche del nord+Vuelta a Espana non sia accettabile dallo sponsor perchè non interessa il pubblico e soprattutto non si tratta di eventi mediatici capaci di ingolosire gli strateghi del marketing pubblicitario (il mondiale non lo considero nemmeno, quello è roba per Freire, Boonen, Petacchi & co.). Certamente il record dell’ora avrebbe ben altra risonanza, ma sono portato a credere che nei piani di Lance questa caccia sarà la buona uscita dalle scene del ciclismo alla fine dell’anno prossimo. Frateroby ha scritto "Avvalorano la loro teoria con logiche secondo le quali Popovych ha svolto una intensa attività a livello dilettantistico ed il proporio margine di miglioramento è molto limitato. Contrariamente io stimo molto l'ucraino al quale oltre alle gambe riconosco molta "testa" ed interpreto l'atteggiamento della stampa nazionale come una posizione conseguente al fatto che scegliendo la DISCOVERY CHANNEL, ai fini mediatici è diventato un atleta da parlarne nell'ambito di grandi imprese a livello internazionale, ma che non potrà portare notizie nell'ambito locale avendo il suo team optato per un calendario che non prevede competizioni in Italia. " Fermo restando che sono d’accordo con te sulla posizione della nostra stampa molto provinciale, legata ai fatti e ai fatterelli di cortile, probabilmente perchè il calcio è l’essenza del provincialismo e dal calcio la stampa sportiva italiana è dipendente e ne è impregnata degli aspetti più retorici e "portinareschi", devo per onestà dire che io sono uno di quelli che sostengono che tra i dilettanti Popovych si sia spremuto come un limone (la penso come Pirataxsempre). Che abbia le gambe è pacifico, è sicuro, e non direi mai che l’attività estenuante a livello dilettantesco possa aver logorato i muscoli di un ragazzone di ventiquattro o venticinque anni, ma la psiche sì. Che fare per migliorare quando non puoi più aumentare i carichi di lavoro, perchè già erano spinti al massimo, perchè la paura di dover fare le valige e tornare a Kiev era fortissima? Non discuto nemmeno che Popovych abbia "la testa", ma nessuno è immune allo stress (e più di qualcuno non è immune alle tentazioni di uno stile di vita da sceicco se paragonato alla vita precedente, con la bicicletta a fianco al letto e il cesso comune sul ballatoio delle scale, come in quelle case di ringhiera dove io ho abitato per cinque anni). Allora diciamo che Popovych si è preso un anno sabbatico, una pausa per recuperare la serenità necessaria, ma è proprio a livello mentale che deve migliorare Yaroslav, perchè se non può aumentare forza e resistenza deve allora imparare a gestirle meglio. Io non escludo che Popovych possa diventare protagonista di una delle cosiddette maturazioni tardive ed esplodere tra due o tre anni come un nuovo Indurain, perchè quello che deve fare è svuotare le meningi dai luoghi comuni che le hanno impregnate, scrollarsi di dosso le paure e mettersi a camminare da solo. Marco Saligari, DS alla landboukrediet, su bicisport di dicembre: "Deve sbloccarsi, è stato per tre anni come in famiglia ed era semplicemente arrivato il tempo che andasse a....vivere da solo". Ps Ma se Landis tornasse alla Discovery/ex US Postal credo che Popovych sarebbe ben felice di partecipare al giro d’Italia, quindi incrocio le dita. Frateroby ha scritto "Non metto in dubbio le qualità di Ivan Basso, dico soltanto che con quelle espresse sino ad oggi, non è in grado di primeggiare (intendo primo assoluto). Del resto se è vero che al Tour nessuno lo ha staccato in salita, è pur vero che in Classifica Generale Kloden lo ha anticipato grazie a migliori qualità a cronometro. Sostenere che in questa disciplina Basso sia superiore a Cunego, domando:- Ammesso che sì, ma di quanto? Siamo sicuri che Cunego ai livelli di Falzes o di Bormio 2000 non sia in grado di fare la differenza in salita con Basso? A queste domande posso rispondere in senso affermativo anche se al posto di Basso mettessimo Popovych, solo che l'ucraino rispetto al brianzolo dispone di notevoli qualità a cronometro che possono consentirgli di immagazzinare vantaggi rilevanti. " Sulla prima affermazione non sono troppo d’accordo, Basso ha preso da Kloden 21 secondi ma nelle cronosquadre la CSC ha preso dalla T-Mobile 27 secondi, direi che la differenza sta tutta lì, perchè quello che Kloden ha guadagnato a cronometro lo ha perso nelle salite e fondamentalmente si tratta di un pareggio. Sulla seconda questione posso essere più d’accorso, ma potrei anche replicare: siamo sicuri che Popovych sulle salite sia già forte quanto Basso? Che possa diventarlo non ne dubito, ma lo è già? (anche qui sono d’accordo con Pirataxsempre e faccio mie le considerazioni di Mario82 sulle qualità di Basso, che in salita è una locomotiva diesel inarrestabile). Ma ci tengo anche a precisare che anche io come Frateroby e tanti altri credo che Popovych possa rivelarsi un campione e mostrare netti miglioramenti in salita fino a diventare uno dei più forti. Semplicemente, per quello che ho visto sino ad ora, dubito che tutto ciò possa accadere improvvisamente da un anno all’altro, credo che Yaroslav abbia bisogno di tempo, forse anche un paio d’anni come ho già scritto. Va da sè, sono solo opinioni.


mario82 - 14/12/2004 alle 19:40

Per Pirata: le diverse caratteristiche di Popovych sarebbero di certo divenute una variabile impazzita, ma non so quanto questo avrebbe giovato all'ucraino (e alla sua squadra, che ha già Savoldelli che a cronometro non mi pare sia fermo) Per Aranciata: io sono stato in U.S.A. di recente e ti assicuro che, per quel poco che sanno di ciclismo (sport assolutamente snobbato dai più, o comunque dai più che ho conosciuto io), conoscono esclusivamente il Tour de France. Addirittura, per mia somma incazzatura, un ragazzo mi ha addirittura chiesto perchè, visto il paesaggio delle Alpi e delle Dolomiti, non facevamo anche noi una corsa a tappe (ma questo credo, e spero, sia più riconducibile ad una tremenda ignoranza, non solo ciclistica, o magari ad una più ricercata presa per i fondelli verso il sottoscritto). Ulteriore precisazione: si scrive Grand Canyon, con la Y :D Il fatto, poi, che Popovych sarebbe ben contento di tornare in Italia (e non solo per il Giro) l'ha confermato lui stesso nell'intervista del puntualissimo Sardelli-frateroby


Pirata x sempre - 14/12/2004 alle 19:47

speriamo allora che "torni a casa landis"....:) credo che popovich e savoldelli siano piuttosto complementari,molto forte a cronometro il primo(molto piu'dell'italiano)e seppur nn fotissimo in salita(anche se molto adatto ai prossimi pedalabili arrivi in salita)potrebbe esser grande protagonista delle tappe di mintagna,alpine in particolare il falco che se fosse al top,potrebbe difendersi nelle salite piu'dure e ripetere i suoi entusiasmanti show,bellissima espressione di purissima tecnica e classe,nelle discese piu'tecniche che al prossimo giro proprio nn mancano(penso al duran,erbe,stelvio,fauniera,delle fenestre su sterrato..)! li vedevo una coppia veramente temibilissima proprio per questa complementarita'di caratteristiche,che poteva andare oltre la semplice somma delle loro rispettive potenzialita'e risultare decisiva!


frateroby - 14/12/2004 alle 23:54

Non essendo mai nati i nipotini di Bruno Raschi, Mario Fossati, Dante Ronchi o Ermanno Mioli (l'unico che si salva oggi è Gianni Mura), domando a Voi tutti e non certo per falsa lusinga, dove si possa trovare sulla carta stampata, passando anche attraverso i vari BICISPORT e TUTTOBICI, tanta competenza in tema di ciclismo. Certo il bello di questo sport è che poi magari si rischia di essere smentiti tutti quanti da un ritrovato Iban Mayo che mette tutti a tacere sulle strade del Tour, ma credo che il fascino del ciclismo stia proprio nella sua imprevedibilità. Del resto ai fini del 2003, Ivan Basso era descritto come un eterno piazzato, timoroso di attaccare. Popovych era indiscutibilmente il nuovo asso del ciclismo, uno di quelli che nascono ogni 20 anni e così via dicendo. Di Cuneho nessuno parlava. Tuttavia, come si può non restare a bocca aperta dalle analisi precise e dettagliate che Voi tutti proponete? Complimenti ancora e chissà che in questi giorni non arrivi su cicloweb qualcuno dei diretti interessati, a chiarirci le idee o magari ad offuscarcele ancor di piu'? Potrebbe essere la sorpresa di Natale.


aranciata_bottecchia - 15/12/2004 alle 00:28

Ciao Frateroby, ho visto con piacere che le tue interviste vengono anche tradotte su velo club du net! Anche nel forum di quel sito comincia a circolare il nome di cicloweb! Anche noi del forum o almeno io, come i tuoi colleghi della carta stampata, talvolta ci perdiamo nelle nostre certezze assolute, ma perlomeno, a differenza dei giornali cui manca inevitabilmente il dialogo, si cerca di dare una spiegazione ai suddetti convincimenti esponendola anche alle critiche, ed è questa pratica l'aspetto più invitante del forum. Però direi che Bicisport e Tuttobici sono ben fatti, soprattutto sono contento che siano complementari e non la fotocopia l'uno dell'altro, li compro entrambi volentieri (cosa che non faccio più da tempo con la gazzetta dello sport). Ciao


aranciata_bottecchia - 15/12/2004 alle 00:32

[quote][i]Originariamente inviato da mario82 [/i] Ulteriore precisazione: si scrive Grand Canyon, con la Y :D [/quote] Beh, in quello stesso post la Landbouwkrediet è diventata Landboukrediet, oppure nel thread sul cinema When we were kings era diventato When whe were kings. Che vuoi che ti dica, la vecchiaia galoppa. Ma guarda che ti aspetto al varco eh?:D


frateroby - 15/12/2004 alle 02:39

Caro arancia, I miei colleghi sono quelli che intorno alle 8,30 si presentano ogni mattina in ufficio a svolgere mansioni amministrative. Caso mai, da appassionati,lo sarete sicuramente più voi che quelli della carta stampata. Buonanotte!!


mario82 - 15/12/2004 alle 21:43

Beh, frateroby, che dire... il modo con cui PirataxSempre parla di Pantani e delle varie salite (in Italia ma non solo) e quella stupenda pagina postata da aranciata (ancora non t'ho fatto i complimenti: ne approfitto, anche se dopo andrò a farteli nel thread!) sui dilettanti del 2004 che passeranno pro' tra poco più di un mese testimoniano come alcuni giornalisti farebbero bene a dare un'occhiata alle pagine che questi due (a cui aggiungo Morris, che tolgo momentaneamente dal discorso perchè "del settore") mettono in piedi e copiarne gran parte (se non tutto) per fare un figurone col capo-redattore Dopo la sviolinata (dovuta) pseudo-romantica verso i grandissimi Pirata e Aranciata, non mi resta che accodarmi a frateroby, che individua in Gianni Mura l'unico (ultimo? speriamo di no...) esponente di un giornalismo "di firma"! E' l'unico di cui riesco a leggere articoli senza criticarlo! Ovvio che tutti noi siamo portati a fare i santoni predicatori di vittorie e grandi firme, scendendo a volte nel citazionismo ed altre nel <>: ma almeno noi abbiamo la scusante di non venir pagati (e non è poco), ed abbiamo il gravoso, ma bellissimo, onere di dover difendere le nostre ragioni da chiunque lo ribatta (non come i giornalisti che cestinano le domande e/o che rispondono soltanto a quelle di cui loro conoscono le risposte!) Per Aranciata: non essendo un insegnante di italiano, non vado a cercare gli errori ortografici, nè quelli sintattici nei vari post! Ho fatto notare quello perchè ti avevo risposto in merito agli USA... non volevo assolutamente impartirti lezioni o additarti di senilità :) Aspettami pure al varco, però... ma ti assicuro che io, in Texas, non ci sono neanche passato! :D

 

[Modificato il 15/12/2004 alle 21:46 by Monsieur 40%]


Pirata x sempre - 16/12/2004 alle 13:03

grazie caro mario,bellissima la sviolinata,ma quando parlo di marco e'piu l'emozione che la razionalita'a dettare i miei pensieri,e poi nn credere che tu sei da meno,anzi..;) cosi come mi sorprende nn poco leggere che roberto nn e'giornalista...raramente sui quotidiani ho mai letto interviste cosi ben fatte! morris nn so se lo sia per regolamento,ma nella sostanza lo e'eccome,essendo addirittura scrittore(e di gran qualita')! concordo totalmente sul fatto che mura sia nettamente il migliore di tutti,d'altronde con la sua esperienza...ma nn mi dispiaceva neanche il zomegnan-giornalista e trovo molto preparato beppe conti!!!


mario82 - 16/12/2004 alle 15:55

Pirata, se è vero come dici (e non ho motivo di dubitarne) che è l'emozione che guida i tuoi pensieri, non mi resta che duplicare, triplicare e centuplicare i complimenti che ti ho fatto, ringraziandoti a mia volta per la considerazione che hai del sottoscritto Roberto Sardelli non è giornalista?! Ecchettefrega Robbè... vuoi mettere la soddisfazione di tutti questi complimenti contro i poveri vituperati "colleghi"?! A parte gli scherzi... mi associo ai complimenti di Pirata per la qualità (e puntualità, elemento da non sottovalutare) delle tue interviste!


frateroby - 16/12/2004 alle 20:00

Troppi complimenti mi fanno arrossire!!! Anche se indiscutibilmente mi fanno un enorme piacere. Del resto scusate un pizzico di orgoglio, il fatto che i corridori per quanto molto più disponibili rispetto ai colleghi degli altri sport, mi stimino e mi dedichino parte del loro tempo, vuol dire che in fondo un minimo di apprezzamento per il sottoscritto ce l'hanno! Credo comunque che molti di Voi potrebbero surclassarmi! La mia carenza riguarda piuttosto le argomentazioni tecniche; in fondo sono rimasto un nostalgico e quando si parla un gergo da specialisti (ripetute, frequenza, watt, etc.) non ce la faccio nemmeno ad ascoltare.


Pirata x sempre - 16/12/2004 alle 20:13

beh siamo in due,essendo purtroppo molto piu appassionato del ciclismo commentato che pedalato,nn fosse altro perche'vari infortuni alle ginocchia ed il fatto di essere al centro di una citta'come roma nn mi permette molto...anche se qualche sgambata sulle colline dei castelli romani e le salitelle breve ma durissime intorno a frenze(dove ho tutti i miei cugini),le croci di calenzano,il monte morello etc,ogni tanto me le faccio volentieri;ma niente cardiofrequenzimetro o strumenti tecnologici del caso,discorsi che tra l'altro mi appassionano poco anche sentire(mi incuriosisce giusto un po'il livello di soglia dei vari crridori,piuttosto significativo)solo una buona bianchi e tanto cuore...:)


mario82 - 17/12/2004 alle 22:09

...in 3, please: anch'io spesso mi "intosattisco" riguardo al ciclismo, anche perchè non ho la bici da corsa, ma soltanto un meticcio che sta tra la biga e la bicicletta... più che un manubrio per guidarla mi ci vorrebbe uno scudiscio ;) Anch'io dichiaro la mia pigrizia intellettiva quando i discorsi mirano troppo nella tecnicità di un gesto tanto normale quanto complicato quale una pedalata... ma riconosco che anche questo (forse soprattutto questo) permette ai ciclisti ed ai loro staff di programmare le stagioni e di migliorare le lacune. Mi impegnerò a leggere i bellissimi e accuratissimi sport che Voi tutti scriverete per cercare di capire e di addentrarmi in zone a me, ahimè, sconosciute P.S.: Frateroby, se io fossi un ciclista mi piacerebbe che le domande che mi si ponessero fossero competenti. Evidentemente, se i ciclisti ti dedicano il loro tempo vuol dire che le tue domande lo sono...