In pieno giro d’Italia, in pieno parossismo ciclopatriottico, in piena crisi calcistica dell’era Moggi-Vodafone, che cosa vi tira fuori il Dancellazzo? Niente di meno che un racconto "epico" sul calcio, il giuoco del pallone! Tranzolli, è solo una parentesi, avevo questo raccontino in canna da qualche tempo, ve lo servo “just for fun!” Buona lettura e buon “finale di partita”. claudio

- Finale di partita - Meno quindici più recupero. Manca poco, mi dico. Il bastardo mi fà, scàldati. E io mi scaldo. Avrei potuto dirgli qualcosa tipo: - Adesso mi fai entrare?. Anzi, stavo per farlo, ma in quel momento l’arbitro ha dato un giallo a Giovanni e il bastardo è scattato fuori dalla buca urlando come un pazzo. Quello è fatto come un cavallo. Si sono spaventati tutti, anche l’arbitro, e nessuno si è accorto di me che mi atteggiavo a fare l’offeso. Ho mimato un ironico “Lasciamo stare” a beneficio del massaggiatore, che però non capisce neanche le barzellete sulla Lega e quindi non ha colto la sfumatura. Tolgo il giaccone e comincio a corricchiare dietro al guardalinee. Perdiamo il quarto di coppa Italia. Meno dieci minuti. Faccio un paio di allunghi con attenzione, la caviglia fa male. E se non fa male è solo perchè non spingo per davvero. Lo so da mesi, che mi fà male, ma non lo dico a nessuno. Ci deve essere qualcosa alle cartilagini o qualche porc.ozio che sà solo il caz.zo. Io stò muto, sono mica scemo. Ma mi rimane il dubbio che se ne siano accorti in tanti. Attacchiamo sulla fascia, da questa parte. Vedo Giovanni rilanciarsi. Sgamba via infuriato. Butta la palla dritta a venti metri e si mette a lottare con la spalla e col gomito del terzino. Calpesta l’erba rabbioso, come un toro, si strattonano, supera il tipo. Mi sporgo ad incitarlo sperando nella bella inquadratura di una telecamera personalizzata. - ANNICHILISCILOOO!. Urlo, cercando con la coda dell’occhio il microfono degli effetti di bordo-campo. Non sò cosa voglia dire “annichiliscilo”, ma lo gridavano i nostri a Nassirya mentre sparavano ai beduini. È un termine bello caz.zuto e ascoltato in tv dovrebbe rendere bene. Giovanni però crossa male. Palla persa. Rimango lì per fargli coraggio mentre rientra, la telecamera potrebbe beccarmi adesso, mentre dimostro il mio spirito di squadra. I ragazzi sono bolsi e forse non ce la fanno a pareggiare. Io devo pensare al riscaldamento. Mi basta un minuto e la butto dentro. Corro sul posto, skip in avanti (ginocchia alte). Skip indietro (calcetti sul sedere). Mi siedo sull’erba polverosa e streccio una gamba. Guardo il tabellone, meno sette e attaccano gli altri. I cori dei nostri sono finiti da un pò. Succede sempre così nei finali di partita. Ancora di più nei finali di stagione. Quest’anno poi. La gente non è contenta. Dicono che il presidente a fine anno cambierà qualcosa. Dopo aver perso tutto ci rimane questa coppa Italia, che da quando si chiama Tim Cup alla gente gliene frega ancora meno. Solo che adesso ci spediscono anche da qui. Io, con le quattro misere reti stagionali, non vado più da nessuna parte. Anche a parametro zero...chi vuoi che mi voglia, con una gamba e mezza a trentadue anni suonati. Un golletto all’ultimo minuto, eco cosa ci vorrebbe, ne ho fatti tanti. Passiamo il turno e domani titoloni tutti per me. Cosa chiedo? Un paio d’anni ancora e poi mi faccio la casa con la piscina, Antonella si da una calmata e io mi faccio i cavoli miei. Cosa chiedo a ‘sti sfigati? Un pò di bella vita. Caz.zo, me la merito. Cinque alla fine. Attacchiamo, ma senza creare occasioni. Io sono già stanco anche solo a riscaldarmi. Fa un caldo assurdo. Mi avvicino alla panca e mi faccio dare una borraccia di integratori. Mi faccio vedere, magari il bastardo si ricorda e mi butta dentro. Infatti si accorge, mi guarda e fà : - Caz.zo bevi? Vuoi gonfiarti la pancia prima di entrare? Mollo la borraccia come fulminato. Due minuti alla fine, realizzo che non entrerò mai. Il bastardo non mi fà entrare. Bastardo! Me ne vado, me ne vado. Adesso pianto un urlaccio e, gesticolando, cammino a grandi passi verso gli spogliatoi. Qualcuno mi noterà, anzi, se perdiamo a questo punto sarebbe pure meglio. Provo un paio di espressioni cattive e mi volto a controllare dove si è messa la telecamera, devo ricordarmi di sillabare un bell VA-FFAN-CU-LO, mentre ci passo davanti Invece succede qualcosa. Giovanni tenta un recupero. È in ritardo. Pianta un scivolata da dietro e sventra il passo del loro numero undici. Proprio davanti alla nostra panchina. Il tipo rimane giù urlando. Si tiene un piede. La camera mobile si avvicina e riprende tutto. Cosa succede qui? Aspetta-aspetta. Gli altri arrivano come belve. Giovanni prende il primo ceffone che gli volta la faccia. Arrivano tutti lanciati a chiodo. Il bastardo monta su drogatissimo e spinge ringhiando via un paio di maglie rosse. Spintoni, sputi e manate dappertutto. Spunta un cazzotto e un naso si spacca. L’arbitro, tentando di separare i giocatori, scivola e cade nella buca della panchina. Adesso si menano davvero, arrivano tutti. É il mio momento. Scelgo il più grosso, qual’è? É il norvegese. Aspetto che sia ben visibile e lo carico a testa bassa. Rotoliamo nell’erba, mi ribalta facilmente e rimbalziamo verso il centrocampo. Sono felice. Mi è montato a cavalcioni sul petto e mi martella di cartoni. Io però sono felice, da sotto la sua spalla, vedo il display colorato dietro la curva sud. Sono felice. Primissimo piano della mia faccia insanguinata sotto i colpi del vichingo. Penso, primo servizio della Domenica Sportiva, come minimo!

Ottimo come al solito, Claudio!:clap:

Dissacratore, e i pensieri che si fanno alla parola: "Scàldati!" sono proprio quelli. Bella caricatura Claudie'... ;)

mooooolto dissacratore, bello, complimenti! :clap:

Bello Claudiè :yes:

Bravissimo Claudio, mi è davvero piaciuto come hai raccontato questo aspetto del calcio! :clap:

Grande Claudio! Divertente modo di descrivere i tribali costumi del Grande fratello calcistico! :clap:

Claudio ottimo! Scrivi veramente bene. Certo ora devi scrivere qualcosa di perfido anche sul nostro sport preferito.......

Vecchio architetto, hai fatto una parodia di un angolo ottuso del calcio e dei suoi richiami. Una distorsione leggera, visto l’andazzo dentro e nell’intorno di quell’ambiente. C’è molto realismo dopotutto……. Perfetto l’accostamento di Woodstock al “Grande fratello calcistico”. Davvero divertente! Sei un grande! P.S. Consiglio: non ti distrarre col pallone, la Kobram incombe! ;):D

Grande Claudio, questo racconto mi ha divertito molto :clap: consentimi la citazione: "rispetto massimo e strutturale" :D

Claudio, ora sai come mantenerti dopo aver finito il mestiere di architetto... scrivi molto bene, bravo davvero! :clap:

[quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] Claudio, ora sai come mantenerti dopo aver finito il mestiere di architetto... scrivi molto bene, bravo davvero! :clap: [/quote] beh, io come alternativa pensavo di organizzare corse ciclistiche...

Bello!!! Ma affermo con dispiacere che è verosimile..

[quote][i]Originariamente inviato da claudiodance [/i] [quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] Claudio, ora sai come mantenerti dopo aver finito il mestiere di architetto... scrivi molto bene, bravo davvero! :clap: [/quote] beh, io come alternativa pensavo di organizzare corse ciclistiche... [/quote] Vista l'esperienza di domenica scorsa, per la ricognizione del tracciato della Kobram, direi che anche su quello sei sulla buona strada... :D;)

già ce lo vedo il nostro claudiozzo al posto dello Zome!!!!!:D