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FINALMENTE!!!DOPO IL BUIO LA LUCE
eretico - 15/11/2004 alle 08:19

DOPO GLI EUROPEI DI CICLOCROSS DA VOSSEM MOLTI AVEVANO URLATO AI QUATTRO VENTI:"DIETRO FRANZOI E PONTONI IL NULLA". EBBENE, COSTORO, GRANDI MENAGRAMI, SONO STATI SMENTITI ALLA GRANDE DA UN TALENTO PURISSIMO CHE DI NOME FA DAVIDE MALACARNE, 17ENNE VENETO MILITANTE NELLA CATEGORIA JUNIORES COI COLORI DELLA RINASCITA ORMELLE PINARELLO. IL CAMPIONCINO IN ERBA IERI IN OLANDA A PIJNACKER, PATRIA DEL CROSS NELLA TERRA DEI MULINI A VENTO, NELLA 3a PROVA DI COPPA DEL MONDO DI CICLOCROSS HA MESSO IN RIGA I PARIETA' BELGI, NEDERLANDESI, CEKI, POLACCHI, FRANCESI E SVIZZERI. GRANDE DAVIDE!!!!!CHE QUESTO RAPPRESENTI L'INIZIO DI UNA GRANDISSIMA CARRIERA NELLE ARENE FANGOSE DEL NORD AL COSPETTO DEI MOSTRI SACRI DEL CROSS. DA CYCLINGNEWS.COM: 1 Davide MALACARNE 2 Ricardo VAN DER VELDE 30" 3 Rik VAN YZENDOORN 37" 4 Jan VAN DAEL 46" 5 Wim LEEMANS 1'14" 6 Martin NEMECEK 7 Jo PIROTTE 1'18" 8 Johim ARIESEN 1'23" 9 Lukes KLOUCEK 10 Bart SENDERS 1'41" ... UN GRAZIE PARTICOLARE AI MEZZI DI INFORMAZIONE ITALIANI CHE NON HANNO RIPORTATO ALCUNA NOTIZIA DELL'ACCADUTO, VIVA IL PAESE DOVE ESISTE SOLO IL CALCIO, IL RESTO E' PATTUME. GRAZIE RAI, MEDIASET, ANSA, GAZZETTA E VIA.....


eretico - 15/11/2004 alle 08:48

Se l'amministratore me lo permette vi do un link dove trovare qualche foto ed informazioni sulla vittoria di Malacarne. http://www.cyclo-cross.info/index.php?selectie=news&taal=en&deel=2&artikelid=1148&referrer=hotnews


aranciata_bottecchia - 15/11/2004 alle 15:31

Ciao Eretico, sinceramente ne sò poco di ciclocross ma mi stà incuriosendo sempre di più e mi fà piacere che in questo forum tu possa farci da guida. Avevo visto in tv il circuito di trebaseleghe, vinto (stravinto) da Franzoi come un tgv contro le locomotive a vapore, c'era anche un'intervista carina dove il campioncino diceva che il proprio passaggio tra i professionisti (saeco) era importantissimo, perchè di riflesso avrebbe permesso una maggiore visibilità al movimento del ciclocross, inoltre auspicava che i team professionistici della strada si accorgessero anche degli altri talenti del ciclocross che meritano le giuste attenzioni (e la giusta serenità per poter svolgere la propria attività, aggiungo io). Del ciclocross mi ha colpito molto il fatto che praticamente non si può sfruttare "la pancia del gruppo", l'attrito della terra nuda impedisce di vivacchiare in attesa dell'occasione propizia, sicchè colui che insegue deve rilanciare continuamente l'azione esattamente come il fuggitivo, e allora immagino che per i quadricipiti sia un tormento micidiale, una serie di rasoiate dolorosissime. Inevitabilmente il ciclocross è in grado di emettere un verdetto sicuro: i corridori che emergono in questa disciplina hanno un carattere d'acciaio e una forza di volontà irremovibile. Può succedere che non siano campioni puri, può succedere che non si adattino alla strada come del resto ancor più stradisti non si adatterebbero al ciclocross, ma penso proprio che il campione del fango e dello sterrato possa dire di essere prima di tutto un uomo dalla tempra emotiva fuori dal comune. Tienici informati Eretico, non solo su Malacarne ma anche su tutto il movimento in generale. Ciao e grazie!


eretico - 15/11/2004 alle 16:36

Aranciata nei limiti delle mie possibilità sarò la vostra voce del cross nel forum, spero di non deludervi. A proposito della disciplina, nel mio piccolo a livello agonistico di Udace la pratico da circa 2 anni: non ci sono paragoni con la strada, in 50 min hai tanti di quei cambi ritmo da ucciderti, ma l'esaltante è la battaglia non con gli avversari ma col fango, il freddo e gli ostacoli. Ciao a presto.


eretico - 16/11/2004 alle 13:47

Per chi fosse interessato ed abbia la possibilità, mercoledì 8 dicembre 2004, presso l'idroscalo di Milano, si disputa la 6a prova di coppa del mondo di ciclocross UCI, organizzata dal gruppo sportivo Guerciotti, inizio della prova elite credo attorno alle ore 14, raccomando nutrita partecipazione in quanto unica data in Italia nella quale poter ammirare i più grandi specialisti della disciplina, belgi, nederlandesi, ceki, francesi, svizzeri e perchè no i nostri Franzoi e Pontoni (prima gara in terra italica dopo lunga tournee negli States). La disciplina in Italia viene già abbastanza bistrattata dalle TV (eccezione il buon Gaudenzi) e dai giornali (per la Gazzetta esiste solo il calcio), godiamocela appieno quantomeno noi appassionati. Lo spettacolo è garantito. Ciao ragazzi:)


aranciata_bottecchia - 18/11/2004 alle 00:39

Ti chiedo una mia curiosità: presumo che le biciclette per il cross abbiano pneumatici a sezione maggiorata e cerchi rinforzati, inoltre ho notato che il piede è libero dal pedale. Ci sono altre differenze rispetto all'equipaggiamento da strada? più precisamente, freni e telaio sono i medesimi? Ciao


Gibo - 18/11/2004 alle 06:57

per quanto riguarda i freni essi sono diversi, i tappi dei freni sono fissati sulla forcella e funzionano con un tiro a bilancere tipo mountain bike, la forcella anteriore e post vicino al passaggio delle ruote è più alta per far si che il fango non blocchi la ruota, le gomme hanno una sezione più larga ed hanno i tappi tipo motocross, durante le gare piovose e con molte fango le biciclette possono essere cambiate spesso per dar modo ai meccanici di poterle lavare e togliere il fango


eretico - 18/11/2004 alle 09:03

PICCOLO VADEMECUM DEL CICLOCROSS per ARANCIATA BOTTECCHIA La bicicletta da utilizzare per il ciclocross deve avere caratteristiche di solidità piuttosto elevate in quanto le sollecitazioni che deve sopportare sono notevoli. Pertanto, l’inclinazione del telaio ha un valore angolare tra i 73 e i 74 gradi. La forcella è più larga e più alta di quelle di altre specialità (strada e pista) per evitare che fango o altro materiale possano rallentare o bloccare la ruota. Lo spazio maggiore tra i componenti rotanti, per evitare il blocco del movimento, è particolarmente evidente anche a livello del ponticello alto, del freno, nonché vicino al movimento centrale. Questo è tra i 28 e i 29 cm da terra. Movimento più alto significa maggiore protezione contro gli urti, pedalata più attiva anche in tratti accidentati e in curva e possibilità di usare pedivelle più lunghe (anche di 175 mm) in modo da ottenere una leva più favorevole. Nell’agonismo di alto livello è usata frequentemente la doppia moltiplica, in quanto i percorsi, soprattutto negli ultimi anni, sono diventati sempre più veloci. Il percorso di gara è formato da un circuito, chiuso al traffico, in genere ricavato nei campi o all’interno di un parco, di lunghezza compresa tra i 1.5 e 3 km e deve essere ciclabile al 85 per cento. Può comportare al massimo quattro ostacoli naturali, lunghi singolarmente non oltre ottanta metri, che obblighino l’atleta a scendere dalla bicicletta. Inoltre, possono essere previsti sul percorso degli ostacoli artificiali composti da tavole, di materiale non metallico, in genere legno, e alte quaranta cm, disposte, per tutta la larghezza del percorso, alla distanza di quattro metri l’una dall’altra. Nelle gare di ciclocross è possibile effettuare, in apposite postazioni del percorso chiamate box, il cambio di ruota, raramente, o di bicicletta più rapido ed efficace per permette un veloce lavaggio della medesima e/o una repentina e celere messa a punto di eventuali parti meccaniche che non rispondono adeguatamente alle esigenze del crossista (registrare i freni e/o il cambio, cambiare la ruota). Due parole sulla durata delle competizioni agonistiche: a differenza della strada le corse non sono a chilometraggio ma a tempo: raggiunti i minuti prestabiliti suona la campana dell’ultimo giro. La stagione crossistica comincia ad ottobre per cui il cambio di categoria non avviene contestualmente col nuovo anno, ma è anticipato: il ragazzino fino a settembre allievo di secondo anno si ritrova ad ottobre juniores di primo anno. L’attività agonistica di ciclocross in ambito di Federciclismo può essere effettuata a partire dalla categoria degli esordienti di secondo anno. La durata di gara è differente a seconda delle categorie agonistiche: uomini -esordienti 30 minuti -allievi 30 minuti -juniores 45 minuti -under 23 60 minuti -elite 60 minuti donne -esordienti 30 minuti -allieve 30 minuti -juniores 45 minuti -elite 45 minuti ovviamente sono previsti raggruppamenti per le gare della stessa durata con partenze scaglionate per le differenti categorie: i poveri giudici devono sudare sette camicie per segnare i differenti passaggi e stabilire gli ordini di arrivo. A livello di Udace l’impostazione è la medesima, cambiano le categorie e la durata delle competizioni. Sia in federazione che udace vengono organizzate delle challange (Trofeo Lombardia, Trofeo Triveneto, Trofeo Ghidoni) con differenti prove in calendario distribuite sulla stagione crossistica, in genere da ottobre a febbraio con classifiche a punteggi cumulative.

 

[Modificato il 18/11/2004 alle 10:54 by eretico]


aranciata_bottecchia - 18/11/2004 alle 17:54

Grazie!


aranciata_bottecchia - 24/11/2004 alle 01:35

Una domanda: ma super-prestige e coppa del mondo hanno importanza differente o sostanzialmente sono due challenge parallele nell'interesse dei crossisti di primo piano? Ho letto che anche Ivan Basso si cimenterà nei campionati italiani di ciclo-cross e lo stesso Cunego ritiene di dovere cimentarsi prima o poi in qualche gara del settore. Franzoi invece intenderebbe portare avanti con pari interesse il cross e la strada, dove ambisce a fare cose degne di nota. Potranno essere dichiarazioni di circostanza o spacconerie, ma a me la nuova generazione di corridori italiani piace sempre di più.


eretico - 24/11/2004 alle 10:11

CdM e SP sono 2 circuiti di ciclocross paralleli aperti alle differenti categorie di crossisti (junior, under23 ed elite) caratterizzati da differenti prove, nel primo caso distribuite in diversi paesi (diciamo che la CdM è più internazionale), mentre nel secondo concentrate in Belgio, Olanda e Francia. Si somigliano in tutto e per tutto ora che pure in CdM si gareggia con le maglie dei team, vuoi sapere terra terra qual è l’unica differenza? In CdM si partecipa per il prestigio, mentre nel SuperPrestige per soldi (dietro al quale a differenza della CdM cui si trova l’UCI come organizzatore, c’è un nutrito gruppo di sponsor belgi, nederlandesi e francesi capaci di cacciare lauti ingaggi e premi per stimolare la partecipazione e l’agonismo). Due parole su Basso: è un varesino ed in quanto tale cresciuto ciclisticamente nella patria del cross lombardo, a livello giovanile ha praticato la disciplina a scopo propedeutico nel periodo invernale, per cui non mi meraviglio più di tanto sulla sua scelta di cimentarsi in alcune prove di cross, tutt’al più il mio timore sta nel fatto che rimedi sonanti scoppole a fronte di crossisti professionisti. Motivo: ricordi Emanuel Magnien, ciclista francese, piazzato ad alcune San Remo, lo scorso hanno tra i pasticceri, buoni risultati da stradista (soprattutto in volata), ebbene costui a livello under23 o meglio dilettantistico è stato un grande interprete della disciplina crossistica, vincitore di prove di CdM e piazzato ai Mondiali. Dedicatosi successivamente alla strada unicamente, lo scorso anno ha abbandonato il ciclismo professionistico su strada tesserandosi per il VC Roubaix al fine di tornare nel mondo del cross a titolo principale, convocazione in nazionale annessa. Il poveretto ha rimediato sonanti scoppole in CdM, SP e Mondiali a tal punto da piantarla lì abbandonando il ciclismo agonistico. Il cross moderno è iperspecializzato, non lascia nulla al caso, si corre a ritmi folli rispetto ad un tempo in virtù di circuiti velocissimi, è difficile per uno stradista puro calarsi nelle vesti del fuoristrada, in genere il crossista è di contorno nelle competizioni su strada. Comunque ben vengano nomi di grido, non fanno che bene richiamando pubblico, sponsor e mezzi di comunicazione.


fossa79 - 17/12/2004 alle 19:44

http://community.webshots.com/album/230643272kqVzWo foto della coppa del mondo di ciclocorss a milano cat elite e donne elite


eretico - 28/12/2004 alle 13:44

ULTIMISSIMA Hofstade (Belgio), 28/12/2004 Coppa del Mondo di Ciclocross 3a prova della categoria juniores 1 Davide Malacarne (ITA) 2 Pieter Van Speybroeck (BEL) 3 Julien Taramarcaz (SWI) il bellunese saldamente al comando della classifica generale, quasi matematicamente vincitore ad una prova dalla fine (Nommay, FRA 16/01/2005) alla prossima per gli elite


eretico - 28/12/2004 alle 14:04

se l'administrator me lo concede vi proporrei un link: http://www.federciclismocomo.it/seveso_eli_under.htm per chi non conosce il ciclocross un breve filmato della prova del campionato regionale agonisti di Seveso del 26/12/2004 per farsi un'idea della disciplina, le condizioni di competizione e magari avvicinarsi a questa particolare interpretazione del ciclismo, la più bella, affascinante, epica e probabilmente difficile


Cascata del Toce - 28/12/2004 alle 15:31

Bella e nobile specialità, tra l'altro spettacolare...occhio, non s'è solo Malacarne,,,tenete d'occhio lo Juniores Omar Sottocornola!!!


eretico - 28/12/2004 alle 15:40

Sottocornola grande speranza, mi auguro che apprenda bene l'arte del fuoristrada invernale da Felice Puttini, suo nuovo direttore sportivo, l'anno venturo (2° cat juniores) DEVE essere il suo anno. Son contento di vedere che in questo forum si trova qualche amante del ciclocross, ultimamente mi era parso di capire che per tutti i partecipi del forum ciclismo equivale a Cunego e Petacchi e null'altro.


eretico - 28/12/2004 alle 16:22

28-12-2004, 16:10 Hofstade 1. Sven Nys 2. Erwin Vervecken 3. Enrico Franzoi 4. Bart Wellens 5. Richard Groenendaal 6. Davy Commeyne 7. Ben Berden 8. Tom Vannoppen 9. Christian Heule 10. Wilant Van Gils 11.Sven Vanthourenhout 12.Petr Dlask 13.Jiri Pospisil 14.John Gadret Nessun commento, i risultati parlano da soli ENRICO IL FUTURO E’ TUOOOOOOOO!!!! L'UNICA E REALE ALTERNATIVA ALLO STRAPOTERE BELGA


mario82 - 28/12/2004 alle 16:25

Ciao eretico, ho letto che Sven Vanthourenhout ha rescisso il contratto con la Quick Step. Ha già un accordo con qualche altra squadra (mi viene in mente la MrBookmaker.com) oppure ha fatto una scelta coraggiosa che in prospettiva potrebbe rivelarsi buona (o totalmente controproducente)?! Grazie, Mario P.S.: Non scrivo di ciclocross perchè sono grandemente incompetente... ma vi leggo molto volentieri, e mi fa piacere apprendere più cose possibili. Il fatto che Franzoi passerà alla Lampre-Caffita, un po' la mia squadra del cuore, non fa che accrescere la voglia di sapere... CIAO!!


eretico - 28/12/2004 alle 16:45

i mezzi di informazione belgi parlano già di un accordo biennale di Sven Vanthourenhout con la Rabobank ipotizzo il TIII, dove affiancherebbe Nys e Groenendaal il grande obiettivo del ragazzo (classe 81) sono i mondiali 2006 a d'Hooglede-Gits, chez lui come direbbero i francesi


mario82 - 29/12/2004 alle 16:03

E infatti, notizia di oggi su tuttobiciweb, il ventitreene belga ha firmato con la Rabobank Espoirs


eretico - 29/12/2004 alle 16:26

mi fa piacere avere trovato un adepto della bici dalle ruote grasse la mia missione è diffonderne l'amore e la passione perchè il ciclismo non è SOLO Petaccchi e Cunego ho provato un grande dispiacere l'8/12 all'idroscalo vedere pochi spettatori (di cui > parte belgi e svizzeri) con l'ingresso gratuito, quando ieri a Hofstade c'erano + di 6000 spettatori che hanno sganciato 10€ a testa per assistere alla massima e più sublime espressione del cross moderno stando al freddo e sotto l'acqua per tutta la giornata (dalle h 9 degli juniores alle 16 termine gara elite) grande mario82 alla prossima


Pirata x sempre - 29/12/2004 alle 16:33

tra l'altro pochi giorni fa ho letto un pezzo proprio su franzoi che parlava con sempre piu'entusiasmo della sua avventura in strada(vista sempre pero'come preparazione per il cross)e s descriveva come un corridore da classiche,ottimo nei percorsi misti,con la roubaix nel cuore e nella sua mente in un futuro piu'o meno recente! mi e'sembrato un tipo molto determinato...


eretico - 29/12/2004 alle 16:48

mi auguro proprio che la strada rimanga SOLO ED ESCLUSIVAMENTE uno strumento di programmazione per trovare la condizione per il cross nel periodo autunno-invernale e BASTA il ragazzo è probabilmente oggi con Stybar, Boom e Vanthourenhout il migliore prospetto per il futuro nel cross, futuro molto prossimo MEGLIO UNA CARRIERA GRANDIOSA NELLE ARENE DEL CROSS FIAMMINGO CHE MANGIARE L'ERBA SU STRADA A LIMARE LE RUOTE


eretico - 05/01/2005 alle 09:06

Non finirò mai di cercare di deviare qualche cybernauta ciclofilo di questo forum verso la mia passione (il ciclocross), ecco la classifica individuale UCI del 03/01/05 (ultima aggiornata) 1 1 NIJS Sven BEL anni29 punti2773.00 2 2 VANTHOURENHOUT Sven BEL 24 1962.00 3 4 VERVECKEN Erwin BEL 33 1828.00 4 3 BERDEN Ben BEL 30 1793.00 5 7 VANNOPPEN Tom BEL 27 1232.00 6 9 FRANZOI Enrico ITA 23 1205.00 7 6 GROENENDAAL Richard NED 34 1195.00 8 5 MLYNAR Zdenek CZE 29 1164.00 9 8 DLASK Petr CZE 29 1086.00 10 13 WELLENS Bart BEL 27 949.00 il franzo sta scalando posizioni, prima della chiusura della stagione (1/2 febb) sarà tra i primi 5 (parola di intenditore), unica alternativa allo strapotere belga, il più grande espoir non fiammingo e dietro preme un grandissimo 17enne, tal Davide Malacarne bellunese tesserato per la Rinascita Ormelle Pinarello, miglior juniores (primo in CdM e grande favorito per il mondiale) il ciclocross azzurro vive un roseo presente e getta le basi per un grande futuro PS:nella classifica per nazioni l'Italia è 4a davanti a nazioni storiche come Francia e Svizzera

 

[Modificato il 05/01/2005 alle 09:14 by eretico]


mario82 - 05/01/2005 alle 16:19

Ho letto su tuttobiciweb di un Franzoi che spera in una Roubaix piovosa e fangosa, mentre Malacarne sogna di emulare Pozzato, passato da juniores a pro' senza passare per i dilettanti


eretico - 05/01/2005 alle 16:43

Invece io spero restino crossisti (sotto qualunque forma) perchè si toglieranno grandi soddisfazioni.


mario82 - 08/01/2005 alle 15:56

Primi titoloi italiani assegnati quest'oggi a Rovato, in provincia di Brescia. Il nuovo campione italiano della categoria juniores è Davide Malacarne: il veneto veneto ha battuto, infatti, di cinque secondi Simone Pavan (Team Bianchi) e di 25 il lombardo Loris Bompieri dell'Us Biassono. Alle loro spalle, Fabrizio Bragion e Cristian Cominelli. Tra le doonne elite, vittoria senza alcun patema per Annabella Stropparo che ha preceduto di 1'39" Paola Bortolin, mentre il terzo posto è andato a Claudia Marsilio. Sempre in campo femminile, da registrare il successo tra le Under 23 di Vania Rossi (Vulcangas) che ha preceduto Francesca Cucciniello e Nicoletta Bresciani. Il titolo juniores è andato infine a Veronica Alessio della Polisportiva Desenzanese che ha avuto la meglio su Krizia Ruggeri e Sara Massaglia. (fonte: tuttobiciweb) Aspettiamo Franzoi (o Pontoni?!)...


Roberto - 08/01/2005 alle 16:17

[quote][i]Originariamente inviato da mario82 [/i] Ho letto su tuttobiciweb di un Franzoi che spera in una Roubaix piovosa e fangosa, mentre Malacarne sogna di emulare Pozzato, passato da juniores a pro' senza passare per i dilettanti [/quote] Ma e possibile ancora passare direttamente da juniores a pro o c'è un regolamento che lo impedisce??? Ricordo che Santoni voleva fare questo passaggio con Agnoli l' anno scorso, poi il corridore laziale è stato costrerro a correre con i dilettanti fino a Settembre


mario82 - 08/01/2005 alle 16:58

[b] FRANZOI, DOMINIO ASSOLUTO[/b] Un dominio assoluto, una straordinaria dimostrazione di forza. Enrico Franzoi ha letteralmente dominao il campionato italiano di ciclocross sin dalla partenza: una volata di 200 metri per prendere in testa la prima curva e per gli avversari non c'è stato più nulla da fare. Una galoppata solitaria, quella del ventitrenne campione della Lampre-Caffita, che è assolutamente beneaugurante in vista del campionato mondiale in progamma tra tre settimane. Alle spalle di Franzoi si sono piazzati Marco Bianco e Igor Tavella, mentre Daniele Pontoni non ha fornito una brillante prestazione. Tra gli Under 23 il titolo è andato a Derik Zampedri che ha preceduto Fontana e Damiani. Davvero imponente la cornice di pubblico che ha assistito alla prima giornata dei campionati italiani, nonostante la nebbia che ha coperto Rovato per tutto il giorno. Un applauso a Beppe Martinelli, assessore allo sport di Rovato e grande anima della manifestazione, che ha ricevuto i complimenti anche di Alfonso Morelli, tecnico della nazionale: "Un percorso davvero degno di un mondiale in una cornice da gara olandese o belga. Le speranze i Franzoi? E' in grande forma e con un po' di fortuna può puntare ad un risultato importante". (fonte: tuttobiciweb) E direi che non poteva andare diversamente...


mario82 - 12/01/2005 alle 21:14

Il ciclocrossista belga Ben Berden è risultato postivo all'EPO in un controllo effettuato nello scorso mese di dicembre. Nel pomeriggio Berden terrà una conferenza stampa per spiegare le sue ragioni, ma il suo sponsor John Saey, ha già dichiaarato che Berden gli ha confessato di aver preso sostanze proibite per cercare di recuperare terreno dopo un inizio di stagione piuttosto difficile. A confermare la notizia è stato Tom Van Damme, direttore della federciclismo belga, che al network Vtm ha parlato di un'ammissione da parte di Barden. Il ciclista, che potrebbe essere anche costretto a restituire il bronzo conquistato la scorsa settimana nei campionati nazionali, secondo quanto comunicato oggi utilizzò Epo anche in una gara disputata a metà dicembre (fonte: tuttobiciweb)