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I corridori sono carne da macello? + Corsivo di Cicloweb.it
delfo - 10/03/2006 alle 21:26

Ho assistito su Rai3 alla cronaca della terza tappa della Tirreno-Adriatico vinta dallo spagnolo Oscar Freire. In partenza i corridori si sono lamentati con il Direttore di Organizzazione, Mauro Vegni, per il rischio di correre con un tempo così impietoso, neve possibile sulle sommità da scalare, acqua a catinelle con rischio di cadute nelle discese. Ma niente! Il signor Vegni ha "ordinato" di partire perchè il Dio Danaro (sponsor ed Autorità) imponevano tutti i rischi del caso. Risultato: Bettini caduto in discesa e finito all'ospedale con grave rischio per la sua carriera (salterà la Sanremo?) ed anche una moto dell'Organizzazione a terra in una stretta curva a sinistra con il gruppo subito dietro che ha rischiato grosso. Gli stessi Cassani e Bulbarelli hanno palesato la loro perplessità per l'occasione. Non mi è sembrata una bella situazione soprattutto non proprio sportiva. Bisogna che l'ambiente, a mio modo di vedere, si dia una regolata. Poi si parla di doping, di corridori che a febbraio hanno nelle gambe già quindicimila chilometri con già otto vittorie in carniere (vedi Tom Boonen ed a seguire Petacchi, Bettiini e soci). Poi arriva la Corsa di Primavera, la (ex) gara di apertura e si parla di fiori e di altre cose belle. Ma fatemi il piacere! Attendo commenti sul mio sfogo. Amo troppo il ciclismo e chi lo pratica!

 

[Modificato il 27/09/2006 alle 16:02 by Monsieur 40%]


stress - 10/03/2006 alle 21:40

Delfo che fosse freddo lo so visto che sono nato nella marsica, però 4 precisazioni sono da fare. 1) C'erano 3 gradi e pioveva. Le stesse cose succedono nelle corse del nord come la Liegi e il Fiandre corse tante volte con la pioggia, il freddo e anche la neve e nessuno, dico nessuno, si è mai lamentato. 2) Bettini è caduto al Km 80 vicino Scafa. La discesa finiva al Km 38. Ha, Bettini è caduto perchè gli è caduto uno davanti non per la strada. 3) Vegni ha detto ai corridori che la strada era ok e non c'erano pericoli. Difatti i corridori sono partiti. 4) Anche in altre corse sono caduti motociclisti. L'altro giono alla parigi Nizza ne è caduto 1. Se c'erano problemi o Bettini fosse caduto nella discesa si sarebbe scatenato il putiferio e invece nulla. Evidentemente non è come pensi tu. Per la cronaca il ciclismo è così sin dalla nascita e le corse + belle, direi epiche, sono quelle con tempo da lupi (Gaul Bondone, Gavia, liegi con la neve, etc. etc.). Non esageriamo dai. Ps: Alcuni miei conoscenti erano a Collarmele a vedere il passaggio della corsa e mi hanno detto che si pioveva e c'erano delle nuvole basse ma nulla di particolare o pericoloso.

 

[Modificato il 10/03/2006 alle 21:56 by stress]


maglianera - 10/03/2006 alle 22:31

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Delfo che fosse freddo lo so visto che sono nato nella marsica, però 4 precisazioni sono da fare. 1) C'erano 3 gradi e pioveva. Le stesse cose succedono nelle corse del nord come la Liegi e il Fiandre corse tante volte con la pioggia, il freddo e anche la neve e nessuno, dico nessuno, si è mai lamentato. 2) Bettini è caduto al Km 80 vicino Scafa. La discesa finiva al Km 38. Ha, Bettini è caduto perchè gli è caduto uno davanti non per la strada. 3) Vegni ha detto ai corridori che la strada era ok e non c'erano pericoli. Difatti i corridori sono partiti. 4) Anche in altre corse sono caduti motociclisti. L'altro giono alla parigi Nizza ne è caduto 1. Se c'erano problemi o Bettini fosse caduto nella discesa si sarebbe scatenato il putiferio e invece nulla. Evidentemente non è come pensi tu. Per la cronaca il ciclismo è così sin dalla nascita e le corse + belle, direi epiche, sono quelle con tempo da lupi (Gaul Bondone, Gavia, liegi con la neve, etc. etc.). Non esageriamo dai. [/quote] sono pienamente d'accordo. Aggiungerei, per la cronaca, che la mto è caduta in una discesa del tutto asciutta solo perchè ha stretto troppo una curva.


dercommissar - 10/03/2006 alle 23:23

la discesa in cui e' avvenuta la caduta si chiama COLLE MORTO quindi non poteva portare bene cmq io ho visto corridori cadere anche a luglio con il pieno sole sono cose che fanno parte del ciclismo inutile scrivere stupidaggini come ho visto su un pseudo sito di ciclismo. la discesa di forca caruso e' lunga ma ben asfaltata e tenuta ma i corridori ci provano spesso a fare meno fatica e non per questo bisogna biasimarli


tobia - 10/03/2006 alle 23:51

e si stress hai ragione ha guardarle sono quelle più belle!!! a farle un po'meno...


Cascata del Toce - 11/03/2006 alle 00:33

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Delfo che fosse freddo lo so visto che sono nato nella marsica, però 4 precisazioni sono da fare. 1) C'erano 3 gradi e pioveva. Le stesse cose succedono nelle corse del nord come la Liegi e il Fiandre corse tante volte con la pioggia, il freddo e anche la neve e nessuno, dico nessuno, si è mai lamentato. 2) Bettini è caduto al Km 80 vicino Scafa. La discesa finiva al Km 38. Ha, Bettini è caduto perchè gli è caduto uno davanti non per la strada. 3) Vegni ha detto ai corridori che la strada era ok e non c'erano pericoli. Difatti i corridori sono partiti. 4) Anche in altre corse sono caduti motociclisti. L'altro giono alla parigi Nizza ne è caduto 1. Se c'erano problemi o Bettini fosse caduto nella discesa si sarebbe scatenato il putiferio e invece nulla. Evidentemente non è come pensi tu. Per la cronaca il ciclismo è così sin dalla nascita e le corse + belle, direi epiche, sono quelle con tempo da lupi (Gaul Bondone, Gavia, liegi con la neve, etc. etc.). Non esageriamo dai. Ps: Alcuni miei conoscenti erano a Collarmele a vedere il passaggio della corsa e mi hanno detto che si pioveva e c'erano delle nuvole basse ma nulla di particolare o pericoloso. [/quote] Non mi pare ci fossero le condizioni necessarie per non partire..al massimo si poteva neutralizzare una parte di gara maggiore, ma di non partire non dai.... Vegni non è cretino, sa il fatto suo... ;)


delfo - 11/03/2006 alle 07:38

Vi ringrazio per i vostri interventi. Sono anch'io del vostro parere e so perfettamente che il Signor Vegni è un ottimo organizzatore, preparato e con anni e anni di esperienza al Giro e non solo. Lo scorso anno, a ottobre, è stato premiato a Serravalle (ero presente) con il "Premio Internazionele Coppi e Girardengo" proprio per la sua capacità. Inoltre, dopo la partenza tutto si è svolto nel modo migliore e la caduta di Bettini è stata una fatalità, quella del motociclista un suo errore di valutazione. Ho voluto intenzionalmente aprire un dibattito per conoscere le vostre opinioni non solo sul caso specifico ma anche su quelli accaduti in passato ed dei quali non sono al corrente. So quanti problemi e sacrifici comporti organizzare una corsa: verifica dello stato del manto stradale, della pulizia delle curve, della zona d'arrivo, della situazione logistica etc. etc. All'ultimo momento, poi, ci possono essere frane che comportano la variazione di percorso o cortei sindacali improvvisi che rischiano di bloccare la corsa e via discorrendo. Nel sito si parla sempre di vittorie, di campioni, di gare, di classifiche: ho voluto, come dicevo, aprire una dibattito su un tema inusuale intitolandolo in maniera cruda per attirare l'attenzione e suscitare degli interventi. Grazie a tutti.


ManuelDR - 11/03/2006 alle 15:25

Io penso che i corridori facciano bene a protestare per le troppe ingiustizie contro il ciclismo, ma qui hanno sbagliato, se non volevano correre la Tirreno le gare del Nord non si dovrebbero più fare visto che li sono la normalità il freddo e la pioggia


cassius - 13/03/2006 alle 19:53

Oggi annullato l'arrivo in salita della Tirreno. Qualcuno mi dice che tempo e quale temperatura c'erano? Perchè per annullare un arrivo in salita ce ne vuole, soprattutto dopo che in questi giorni da parte di alcuni si è arrivati ad accusare i corridori praticamente di essere delle checche... I ciclisti non chiedono certo un annullamento/accorciamento/cambio di percorso tutti i santi giorni! Si fa un gran parlare di doping, di salute, discorsi sacrosanti ma se poi gareggiano in condizioni inaccettabili il discorso è ipocrita. E basta con le menate sul Bondone nel '56 e sul Gavia sull'88: entrambe le tappe andavano annullate o modificate. Non lo si è fatto, facciamo i complimenti ai vincitori e a chi è arrivato al traguardo ma smettiamola con le cazzate sul ciclismo da leggenda. I 3 gradi con la pioggia diventano insopportabili e chiunque vada in bici e non parli dal caldo di casa sua lo sa. La Gand di due anni fa, mi viene in mente, è stata una vergogna. Scusate la durezza dello sfogo. E bravo delfo, ci vuole coraggio per affrontare quelli che fanno i "duri e puri" seduti sul divano


aranciata_bottecchia - 13/03/2006 alle 20:00

Io sono d'accordo con la protesta dei corridori. C'è anche da aggiungere una considerazione: Roubaix, Liegi, Bondone, Gavia etc etc, un conto è rischiare per questi trofei, non è giusto ma ci può stare. Rischiare per la Tirreno, una corsa che hanno infilato nel Pro-Tour tanto per fare numero (come la Parigi Nizza, del resto), a me pare da capponi dell'encefalo.


Monsieur 40% - 13/03/2006 alle 20:36

Stamattina, in home-page, è apparso questo corsivo: http://www.cicloweb.it/corsivo042.html


DeLorean - 13/03/2006 alle 20:50

Mario,bellissimo corsivo,ti devo fare i più sentiti complimenti,hai esattamente colto nel segno,analizzando la situazione in maniera chiarissima.


cassius - 15/03/2006 alle 19:49

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Io sono d'accordo con la protesta dei corridori. C'è anche da aggiungere una considerazione: Roubaix, Liegi, Bondone, Gavia etc etc, un conto è rischiare per questi trofei, non è giusto ma ci può stare. Rischiare per la Tirreno, una corsa che hanno infilato nel Pro-Tour tanto per fare numero (come la Parigi Nizza, del resto), a me pare da capponi dell'encefalo. [/quote] La Tirreno di per sè è una bella corsa che ha già raggiunto un buon prestigio in 40 anni. E' stata una sfortuna che abbiano annullato l'arrivo in salita perchè avrebbe dato un bello spessore tecnico. Spero che per il 2007 sia confermata la formula crono+arrivo in salita, poi non ce lo vieta nessuno di inserire altre salite. L'importante è che almeno sia una corsa preclusa ai velocisti per quanto riguarda la classifica finale: non può essere decisa dagli abbuoni, magari di traguardi volanti! Non succede nemmeno alla Tre giorni di La Panne!! Anche la Parigi-Nizza non merita questo trattamento, mio caro bottecchia: sull'almanacco BS vedo che l'hanno vinta gente come Bobet, Anquetil, Simpson, Merckx, Poulidor (il massimo livello di questo sito) Kelly (7 volte di fila...), Indurain, Rominger, Jalabert, Vinokourov. In mezzo a questi il buon Floyd Landis forse si sentirà un po' a disagio, ma da qui a definirla una corsa "per fare numero" ce ne vuole. E' stato demenziale mettere alcune tappe in contemporanea con la Tirreno, questo sì. Un impegno organizzativo in più per le squadre, una sovrapposizione stupida in TV (tipo domenica: crono alla Tirreno, bellissima tappa finale in Francia).


aranciata_bottecchia - 15/03/2006 alle 19:56

Ciao Cassius, che vuoi che ti dica, questione di sensibilità! Confermo la mia opinione: Nizza e Tirreno sono nel Pro Tour solo per fare numero, non trovo altre motivazioni, ma nulla vieta di pensarla diversamente da me, no? Oddio, potrebbero anche lasciarcela, ma è abominevole che assegni i medesimi punti di una Sanremo. Se la Sanremo vale 50, la Parigi Nizza e la Tirreno possono valere, che so, 5 punti, più di così lo trovo osceno. Questione di sensibilità.


ProfRoubaix - 16/03/2006 alle 09:15

Mario, ti ho letto solo ora: :clap: su tutto. Pienamente d'accordo anche sulla distinzione fra gpm in partenza e in arrivo. Credo che gli organizzatori dovrebbero essere più "duri" sugli arrivi (vedere la strada pulita e il sole verso Torricella non mi hanno fatto certo piacere) ma più disposti ad ascoltare il gruppo sugli insulsi gpm in partenza (quando fra l'altro la giornata è più fredda e la posta in gioco, in una corsa già di per sè non al livello di un grande Giro, è ancora minore). E poi, come sempre ogni volta che si è in trattativa, ci vuole onestà e rispetto di quello che si è detto. Una aggiunta sugli arrivi: ero sul Gavia nel 1989, quando le paure del gruppo (vista l'esperienza dell'anno prima) fecero annullare (o cambiare? boh) la tappa: la mattina nevicava ma a mezzogiorno c'era il sole e avremmo potuto avere un tappa magnifica. Penso che un Gavia meriti di correre dei rischi (ovviamente in quel caso una soluzione equa sarebbe stata l'arrivo al passo senza discesa a Bormio), dieci gpm in partenza no. Penso che questa sia la logica da adottare, con patti chiari con i corridori (che quindi dovrebbero accettare che, se si arriva in salita, può capitare di avere qualche difficoltà logistica nell'arrivare in albergo). Un ultimo punto, che dico mettendo un po' i piedi nel piatto: credo che in qualche modo la sicurezza sia connessa con il doping. Mi spiego: come possiamo pretendere attenzione per la propria salute da chi ha la percezione di essere mandato a rischiare (inutilmente) la pelle e/o anni di carriera?

 

[Modificato il 16/03/2006 alle 10:16 by ProfRoubaix]