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Autore: Oggetto: Dachau -la mia esperienza alla visita del campo di concentramento-

Livello Hugo Koblet




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  postato il 06/03/2006 alle 16:02
Mi rendo conto che quello che sto per scrivere non centra nulla con il ciclismo, e magari avrò anche qualcuno che contesterà questo mio post, ma voglio raccontarvi ciò che ho visto qualche giorno fa, qualcosa che mi ha colpito veramente tanto.

Dopo sei giorni all'estero ieri sono tornata in Italia. Sono stata a Praga, Monaco e Dachau,e in quest' ultima città ho visitato il campo di concentremento,ed ho visto qualcosa di veramente indescrivibile.
Nel cancello principale c'era una scritta in tedesco "ARBEITE MACHT FREI",ossia il lavoro rende liberi. Già, proprio in un campo di concentramento, dove il lavoro rende solo schiavi e vittime.
Dopodichè con un freddo pungente, quasi fosse compartecipe di quello che mi stavo apprestando a vedere, ho visitato le baracche,i dormitori, le prigioni, le camere a gas, i forni crematori..Immagini atroci che ho fotografato nella mia mente e che non scorderò mai.
Credo che almeno una volta nella vita valga la pena vedere con occhi propri di cosa è stato capace l'uomo, o meglio di cosa è stata capace la bestia umana.
Ho letto tanti libri sull'olocausto, ho visto tanti film, sono informatissima su questo capitolo di storia, ma quando mi sono trovata li in mezzo è stata un'emozione incredibile. Con i miei occhi ho visto dove sono morti milioni e milioni di persone, ho calpestato quel suolo, ho respirato la stessa aria. E pensare a quello che c'era poco più di 50 anni fa in quel campo mi viene solo tanta rabbia e tanta tristezza, e per sentire veramente quello che io ho provato entrando in quel campo bisogna esserci. Sono contenta di aver fatto questa esperienza, e credetemi finchè non la si vede non ci si rende davvero conto che quella è stata realtà, e d'altra parte è anche giusto sapere quanto è stata crudele la bestia umana.
All'uscita del campo un monumento a tutti i morti con queste parole in cinque lingue diverse : MAI PIU'.
E con questo ho chiuso.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/03/2006 alle 16:18
non ti preoccupare che nessuno contesterà il tuo post e questo nuovo 3D!!!!!!!!
queste cose toccano l'anima e spero anche io al più presto di poterlo vedere per rendermo realmente conto di cosa possa essere successo 50 anni fa!!!

 

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A 2 Km dalla vetta mi sono detto "Vai Marco o salti tu o salta lui...E' saltato lui.
Marco Pantani.Montecampione 1998

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/03/2006 alle 17:49
Cara Elisa, "arbeit macht frei" è l espressione più bugiarda e meschina che sia stata coniata da quando esiste questa stupida razza Umana, proprio a Dachau io ci sono tornata qualche mese fa, mi trovavo a Monaco ed ho deciso di ritornarci, l ho visto che ero troppo piccola e non ricordavo che cosa si provasse a sapere che persone che abitano ad un km da te ci hanno vissuto dentro e che qualcuno li dentro ha terminato i suoi giorni.....La frase, da te citata, fa da cornice ad ogni AL (arbeitslager) e ad ogni KL(konzentrationslager), e ogni volta che la si vede aumenta il senso di inadeguatezza e il senso di vuoto che si prova quando su certe cose si sbatte il naso.....

Grazie Elisa....

 

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"La vita e la morte.La pace e la guerra.La repubblica e la monarchia.Infine Bartali e Coppi e la progressiva identificazione di un popolo, che ripartiva da zero, in una coppia di campioni."Leo Turrini

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/03/2006 alle 21:17
Sempre grazie.

 

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pedala che fa bene.....

 
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  postato il 06/03/2006 alle 21:51
Mio nonno è passato per Bergen Belsen, Buchenwald e Dachau...quindi penso che questo thread non darà fastidio a nessuno...anzi terrà vivo il ricordo, anche a quegli idioti che ancor ora si ritrovano sotto bandiere dai simboli infami, o come quelli che negano l'olocausto.
Perchè tutto ciò non debba mai più accadare...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/03/2006 alle 22:47
Anch'io sono stata a Dachau, tre anni fa. Ricordo tutto benissimo. Anche quel giorno pioveva, e faceva freddo. Era ancora più lugubre. Inoltre circa un mese fa sono andata per l'ennesima volta a visitare la Risiera di San Saba a Trieste. Certe cose bisogna vederle con i propri occhi per capirle, almeno in parte...cerchiamo di non dimenticare, almeno noi giovani in quanto molti di noi rischiano seriamente di non venire a conoscenza di certe cose in quanto troppo distanti nel tempo.

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

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  postato il 06/03/2006 alle 22:58
Grazie Ely per aver condiviso con noi questa tua esperienza, hai fatto benissimo ad aprire questo Thread, credo che ci siano degli argomenti su cui non si parla mai abbastanza e ogni esperienza è utile per capire meglio ciò che è stato.
Mai come in questo momento abbiamo bisogno di rivolgerci al passato per evitare di commettere gli stessi errori, purtroppo è in atto un nuovo scontro di civiltà e i fanatismi pseudoreligiosi diventano sempre più pericolosi, è una cosa che mi preoccupa non poco, non so dove si andrà a finire ma spero che ci siano sempre più voci pronte a ricordare le tragedie del passato, non smettiamo mai di farlo!!!

 

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/03/2006 alle 23:31
Ci sono state incomprensioni di recente(non col forum di cicloweb preciso!!!) che mi hanno fatto stare male e hanno rischiato o rischiano di rovinare un bel rapporto di amicizia... ( non col forum di cicloweb ripreciso!!!) ed avevo preso in considerazione l'idea di non scrivere più su alcun forum, ma queste cose toccano il cuore... grazie per averle ricordate cara Ely...
ps: attendi la mia risposta..arriva...

 

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LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/03/2006 alle 23:57
Non dobbiamo mai dimenticare!
 
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  postato il 07/03/2006 alle 00:05
MAI PIU`

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 07/03/2006 alle 15:07
Ho voluto descrivere queste mie emozioni, e condividerle un po con voi perchè io vedendo questo campo sono stata veramente colpita, e non ho potuto fare a meno di raccontarvelo.E' qualcosa di incredibile, che se non lo vedi con ci credi. Poi io sono stata a Dachau, in un campo relativamente piccolo(relativamente perchè in effetti è grande ma in confronto ad altri non c'è paragone), in effetti mi piacerebbe andare ad Auschwitz, li' si che deve essere ancora molto più toccante, visto che si tratta di campo di sterminio e non solo di concentramento.
Ripeto, mi rendo conto che questo non centri nulla con il ciclismo ma centra con noi uomini e credo che questo venga prima di qualsiasi altra cosa.
Comunque sia ringrazio tutti quelli che hanno apprezzato il mio discorso, anche perchè come ho visto non sono stata l'unica a visitare quel lager, perciò immagino sappiate quante cose si provino alla vista di quel paesaggio cosi' desolato e triste, e purtroppo tante volte, presi dai nostri impegni,ci scordiamo delle cose che sono succese, anche solo a distanza di 50 anni...
E perciò mi appello a voi e a tutti i giovani e a tutte le persone PER NON DIMENTICARE , io di certo dopo quello che ho visto non lo farò.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/03/2006 alle 15:14
Anch'io sono stato a Dachau,
Entrare la dentro si sente un'atmosfera di altri tempi che ti allontana completamente da quanto accade fuori coem a Monaco ed alla serie dei bei castelli della Baviera.
La dentro il tempo si è fermato!!! e ti fa riflettere!!!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 07/03/2006 alle 15:17
deve essere una emozione indimenticabile che ti fa riflettere per il resto dei tuoi giorni....cercherò di organizzare un viaggetto per andare a visitare e PER NON DIMENTICARE.....

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/03/2006 alle 16:19
Originariamente inviato da Ely

Poi io sono stata a Dachau, in un campo relativamente piccolo(relativamente perchè in effetti è grande ma in confronto ad altri non c'è paragone), in effetti mi piacerebbe andare ad Auschwitz, li' si che deve essere ancora molto più toccante, visto che si tratta di campo di sterminio e non solo di concentramento.



A Auschwitz ci sono stato io, una diecina di anni fa. E' una visita difficile, perché il groppo in gola ti prende già all'inizio e poi non c'é più niente da fare, non c'é più modo di farlo andare via. E quello che vedi non ti aiuta di certo. Non ti aiuta quello stanzone in cui stanno ammonticchiate tutte quelle valigie, con quei nomi scritti sopra a grandi lettere. Non ti aiutano tutte quelle scarpe, tra cui spiccano quelle piccolissime, quelli dei bambini che non sono mai diventati grandi. E non ti aiutano quei capelli, capelli di donne in particolare, quei capelli che venivano utilizzati per confezionare tessuti...
E poi c'é la camera di tortura, c'é il luogo dove venivano fatte le esperienze "mediche" sui prigionieri...
Questo é Auschwitz 1, il campo principale, quello i cui block erano in muratura.

Poi c'é Auschwitz 2, ovvero Birkenau. Il campo di sterminio vero e proprio. Lì ci sono i reticolati, c'é il filo spinato, c'é quella via ferrata che arriva davanti all'entrata principale e che lì finisce. Altamente simbolica quella via ferrata: lì arrivi e non andrai più avanti. Al più ti innalzerai verso il cielo, eh sì, passando per il camino...
Birkenau é un'enorme distesa assolutamente pianeggiante e assolutamente vuota. In mezzo, una baracca: é l'unica che é rimasta, erano baracche di legno... Basta farci un giro per avere un'idea delle condizioni in cui tutta quella gente aspettava che suonasse la sua ora. E l'attesa, in genere, non era lunga.

Non ho visto Auschwitz 3, ovvero Monowice, il campo di lavoro. Quello in cui era Primo Levi. Non so se ci siano resti, non so se si possa visitare.

A Auschwitz nel gennaio 45 c'era un uomo. Un uomo piccolo piccolo nel fisico. Ma grande, veramente grande, per il suo intelletto. Quell'uomo, come Primo Levi, é stato abbandonato dai tedeschi in fuga. E come Primo Levi si é salvato. E' ritornato a casa, in Francia, ed é diventato professore di sociologia a Parigi 5, alla Sorbona insomma.
Ecco, quell'uomo ha sempre rifiutato di considerare l'olocausto come un evento eccezzionale nella storia dell'umanità. Diceva (e probabilmente dice ancora) che non si é trattato di qualcosa di molto diverso dalla tratta degli schiavi. Vaglielo a spiegare tu che, beh, sì, forse, certo anche gli schiavi erano trattati come bestie, ma che il progetto non era il puro e semplice sterminio. Lui non ci ha mai voluto sentire.

Ecco, sono persone così, persone che magari non sono passate per il camino per un pelo, che ci riconciliano con quel genere umano autore nel corso della sua storia delle peggiori nefandezze.

Ciao a tutti

 
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Livello Tour




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  postato il 07/03/2006 alle 18:05
Sono stato anch'io a Dachau tre anni fa. Era autunno, ma la giornata era sorprendentemente calda per quel periodo dell'anno. O meglio, la temperatura era alta, ma il freddo che ho avuto nell'animo quel giorno non lo scorderò mai più. Non dimentichiamo mai che purtroppo è successo tutto veramente e non solo a Dachau ma in decine di altri campi costruiti "in serie" per uccidere milioni di persone. L'uomo è un animale intelligente, si, ma se vuole è molto più bestiale della bestia più bestiale (scusate le ripetizioni, ma credo rendano pienamente l'idea). Sarebbe meglio non fosse mai successo, ma la memoria deve restare perchè tutto il mondo ripeta in coro: MAI PIU'
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 07/03/2006 alle 18:30
"E' avvenuto, quindi può accadere di nuovo : questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire." Primo Levi

Molti sopravvissuti ricordano che i militi delle SS si divertivano ad ammonire cinicamente i prigionieri:" In qualunque modo questa guerra finisca, la guerra contro di voi l'abbiamo vinta noi, nessuno di voi rimarrà per portare testimonianza, ma se anche qualcuno scampasse, il mondo non gli crederà. Forse ci saranno sospetti, discussioni, ricerche di storici, ma non ci saranno certezze, perchè noi distruggeremo le prove insieme con voi. E quando anche qualche prova dovesse rimanere, e qualcuno di voi sopravvivere,la gente dirà che i fatti che voi raccontate sono troppo mostruosi per essere creduti: dirà che sono esagerazioni della propaganda alleata, e crederà a noi, che negheremo tutto, e non a voi. La storia dei Lager, saremo noi a dettarla."
Dalla prefazione a "I sommersi e i salvati" di Primo Levi.

 
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  postato il 07/03/2006 alle 23:31
Ho appena finito di vedere il film "Crash - contatto fisico" (fresco vincitore dell'oscar come miglior film) e devo dire che mi ha davvero colpito per il suo saper essere crudele ma senza chiudere la porta alla speranza, è un film che aiuta a capire cosa vuol dire vivere da "diverso" cercando di "sopravvivere" ad odio e pregiudizio, entrambi figli della stessa madre: l'ignoranza.
Vi consiglio vivamente di guardarlo, non ve ne pentirete.

 

[Modificato il 08/03/2006 alle 00:18 by W00DST0CK76]

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Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 08/03/2006 alle 15:29
Io ho letto "Se questo è un uomo" di Primo Levi quando avevo 14 anni e ne rimasi subito colpita dal coraggio di questo eroe e dalla crudeltà della bestia umana.
Quando sono stata a Dachau ho rivisto tutto ciò che avevo letto, con i miei occhi. Un esperienza incredibile.

Fortunatamente le persecuzioni naziste non esistono più, ma mi fa paura che molti pensino ancora che l'olocausto sia stato giusto e necessario, mi fanno paura tutte le atrocità che sento ogni giorno alla tele, a cominciare dallo scandalo del carcere di Abu Graid fino alle guerre islamiche.
Mi fa paura perchè l'uomo non capirà mai quanto è importante la vita, e quanto sia importante viverla.E forse questi uomini farebbero meglio ad andare a scuola e ad imparare la storia al posto di ammazzarsi come bestie. Imparare dal passato per non commettere più gli stessi errori. Errori che continuamente stanno commettendo.

 

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Moderatore




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  postato il 11/03/2006 alle 15:40
DACHAU E PRAGA - (non lo quoto sennò le foto si sfalsano)

Originariamente inviato da Ely

Finalmente ho le foto della gita.. del campo di concentramento di Dachau, e di quella meravigliosa città chiamata Praga...



Il cancello iniziale, con la scritta "IL LAVORO RENDE LIBERI", in un campo di concentramento oserei dire che è una vera e propria presa in giro!!




Le indegne prigioni del campo, Dachau.


Il monumento ai caduti con le seguenti parole: "POSSA ESSERE DI AUSPICIO PER LE GENERAZIONI FUTURE L'ESEMPIO DEGLI INTERNATI IN QUESTO CAMPO DAL 33 AL 45 NELLA LOTTA CONTRO IL NAZISMO PER DIFENDERE LA PACE LA LIBERTA'E IL RISPETTO DELLA PERSONA UMANA"


Un altro monumento ai caduti.. forse il più brutto perchè rappresenta tutte le torture subite dagli internati..


Tornando alla normalità la stupenda Praga!!




E per finire io con una mia amica su ponte Carlo!!!

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/03/2006 alle 19:02
Vedere quei luoghi,soprattutto per le giovani generazioni, è importante anche se chi non vuol sapere ce lo puoi portare 50 volte e farà finta di nulla.
Penso che occorra capire ( ed opporsi ) anche non vedendo.
Comunque avete fatto bene ad andare.

 

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nino58

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 13/03/2006 alle 16:48
Ma io per l'esperienza che ho avuto, penso che se vedi con occhi tuoi tutta questa tristezza non puoi essere indifferente. Oddio, una persona non può essere indifferente a tutto ciò. Se però si parla di bestie è un altro conto..

 

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Livello Miguel Indurain




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  postato il 13/03/2006 alle 16:52
pERò IL tEMPO...FA DIMENTICARE.....e GLI UOMINI rIPETONO sEMPRE GLI STESSI SBAGLI CHE hANNO FATTO NEL pASSATO.....!

cOMUNQUE è uN bRIVIDO QUeL cANCElLO....

 

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Tutto dipende...!


 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 14/03/2006 alle 15:29
Ho appena finito di vedere il film "Crash - contatto fisico" (fresco vincitore dell'oscar come miglior film) e devo dire che mi ha davvero colpito per il suo saper essere crudele ma senza chiudere la porta alla speranza, è un film che aiuta a capire cosa vuol dire vivere da "diverso" cercando di "sopravvivere" ad odio e pregiudizio, entrambi figli della stessa madre: l'ignoranza.
Vi consiglio vivamente di guardarlo, non ve ne pentirete.


In tema di film e molto in tema con gli argomenti trattati ho visto poco tempo fa Hotel Ruanda, film ambientato nel paese africano durante l'immane genocidio del 94.
Il film, come in Schindler List narra la storia vera di un uomo, gestore di un albergo di lusso di mestiere, che riusci' a salvare centinaia di vite dalla morte, la narrazione e' piu' schietta e istintiva rispetto al film si Spielberg e nel complesso trovo il film piu' valido.
Consiglio anch'io la visione, e' un bel film che tratta del peggiore massacro avvenuto negli ultimi decenni nel continente Africano dove comunque le guerre civili sono routine e l'unita' di misura della conta dei morti e' quasi sempre la decina di migliaia.
Genocidio dimenticato dall'occidente (significativa la frase del protagonista: "ci vogliono 1000 (o 10000, non ricordo) morti in africa per far arricciare il naso a un occidentale), poco considerato dai mass media, volutamente ignorato dalle grandi potenze che si sono preoccupate solo di far espatriare gli occidentali presenti sul territorio (probabilmente non era opportuno politicamente e/o economicamente intervenire).

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 14/03/2006 alle 16:30
HOTEL RUANDA l'ho visto pure io, parla della guerra civile degli Hutu contro i Tutzi, due popolazioni africane in lotta nella guerra civile.
Molto ma molto bello quel film.. mi sono pure messa a piangere, è davvero toccante.Quando ho letto la recensione non è che mi attirava più di molto, poi quando l'ho visto mi sono dovuta ricredere.. un vero capolavoro, nonchè tratto da una storia vera.
Assomiglia molto a Schindler List perchè entrambi i protagonisti sono stati in grado di salvare molte persone dal genocidio.
Bè certo i nazisti hanno "inventato" i forni crematori per sterminare la popolazione ebraica,le popolazioni africane invece utilizzano un 'arma un po più primitiva, il macete, ma lo sterminio in un modo o nell'altro c'è stato..
L'unica differenza di fondo è che in Europa lo sterminio di massa fortunatamente nn esiste più, in Africa invece si, ma purtroppo non li conosciamo neanche e perciò a noi occidentali la cosa non è che tocchi più di tanto.. purtroppo questa è la mentalità...

Straquoto la frase del protagonista di Hotel Ruanda:"ci vogliono 1000 morti in africa per far arricciare il naso a un occidentale"

 

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Juniores




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  postato il 02/09/2006 alle 08:29
carissima ely ,

sono veramente felice e entusiasta del fatto che , in un forum sullo sport , appaia un post cosi sincero e impegnato nella memoria del ricordo . non sono un ciclista sportivo , pratico tutt altri sport ma mi piace anche il ciclismo . mi sono loggato qui per rispondere a questo e ad altri post sulla memoria di quella grande tragedia ( la shoah e la deportazione di milioni di persone nei KZ-KONZENTRAZIONSLAGER nazisti )che ancora oggi ci chiama tutti quanti uno ad uno a avere un senso di responsabilità e di vigilanza affinchè , come brecht scrisse dopo la guerra " il ventre da cui nacque la bestia immonda ( il fascismo , il nazismo , il totalitarismo e l intolleranza in genere ) , ancora fecondo , non risorga " ( e ahimè in molte parti del mondo risorge tuttora !!) mi chiamo alessandro , sono di cagliari . di origine ebrea per parte di padre , ho uno zio di mia madre che dopo aver disertato come soldato italiano nella grecia del dopo 8 settembre 1943 è stato deportato nel lager di buchenwald e poi in quello di dora-mittelbau
( sconosciutissimo lager sottocampo di buchenwald e comandato da werner von braun dove i prigionieri schiavi costruivano le bombe v1 e v2 prototipo dei futuri razzi spaziali ) da cui non tornò più . da sempre appassionato alla cultura ebraica , mi sono specializzato ( se cosi si può dire ) nell argomento della cinematografia a tema ebraico , di cui posseggo una discreta cineteca in casa mia . collaboro con l aned - associazione nazionale ex deportati , e con essa organizzo diverse attività . dagli incontri nelle scuole coi superstiti della shoah , a proiezioni di film , fino alle visite ai campi ( ho visitato praticamente quasi tutti i campi principali , compreso dachau ) . visto che qualcuno di voi ho letto vorrebbe andare a auschwitz - birkenau , posso anche darvi informazioni sulla visita o darvi nomi di agenzie apposite che organizzano viaggi della memoria ( anzi " nella memoria ") dei campi di concentramento e di sterminio nazisti. non sono visite come altre a musei storici , e si torna dai lager con profonda rabbia verso ciò che milioni di persone hanno subito e altre milioni di carnefici hanno fatto mandando a morire i loro stessi vicini di casa. davanti a un simile orrore , coloro che abitano vicino ai campi cercano in ogni modo di giustificarsi , ricordo l ultima volta che sono stato a dachau , ua signora del paese lia ccanto appena aveva saputo dove stavamo andando SENZA CHE LE CHIEDESSIMO NULLA SULLA SUA VITA DURANTE IL TERZO REICH ha comincato a dire con uno stentato inglese " i m different , i m different !" - sono diversa , sono diversa , non sono nazista , nn so cosa succedeva al campo ... ma come si faceva a non sapere , col puzzo di carne umana che bruciava nei forni e che arrivava fin dentro casa tua ?? stessa cosa a mauthausen , addirittura a mauthausen negavano che il lager ci fosse mai stato e ci ridevano in faccia ... per non parlare poi degli abitanti di oswiecim
( il paese accanto a auschwitz ) , mesi fa il loro sindaco ha avuto la faccia tosta in occasione del 27 gennaio ( giorno della memoria) di protesrare nelle colonne dei quotidiani locali sostenendo che il suo paese non poteva vivere per colpa della presenza del museo di auschwitz e che minimo quel museo andava chiuso ... ma non mi meraviglia tutto ciò ,la polonia è ancora oggi molto antisemita e non è un caso che li fossero tutti i campi di sterminio per gli ebrei . ma anche in italia è pieno di negazionisti che ti dicono che lo sterminio di 6 milioni di ebrei non c'è mai stato ... ma l importante è non arrendersi e lottare sempre per la memoria contro l oblio e l intolleranza .

 
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Juniores




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  postato il 02/09/2006 alle 08:34
PS : a proposito di film e libri su quest argomento . consiglio a voi tutti il libro di elisa springer " IL SILENZIO DEI VIVI " edito dalla sellerio editore . l autrice racconta la sua esperienza di ebrea deportata a auschwitz . è un libro toccante , la springer ( che ora purtroppo non c'è più ) era venuta anche a cagliari diverse volte per raccontare la sua storia nelle scuole e tutte le volte ragazzi e insegnanti erano con le lacrime agli occhi per la commozione . quanto ai film , vi suggerisco il documento "SHOAH " di claude lanzmann , in 4 puntate . è lunghissimo ma ne vale la pena . ricostruisce tutto lo sterminio attraverso testimonianze come mai nessun altro documento ha fatto . da non perdere !!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/09/2006 alle 14:05
Vi consiglio di vedere questi film: "American History X" (film sul razzismo) e "Jona che visse nella pancia della balena" (film sulla deportazione degli Ebrei). Il secondo, in particolare, è molto crudo.

 

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Rebellin... l'ultimo Gattopardo

 
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  postato il 03/09/2006 alle 03:06
li conosco entrambi e li ho entrambi nella mia cineteca a tema ebraico
( il secondo film , molto bello da vedere davvero , si intitola precisamente " JONA CHE VISSE NELLA BALENA " ed è tratto perdipiù da una storia vera , e ciò lo rende ancora più bello ) . sono entrambi da vedere !!

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 03/09/2006 alle 15:32
Già.. anche io ho visto parecchi film sull'olocausto e ho letto anche parecchi libri.. ma vedere con i tuoi occhi ciò che è successo è tutta un altra cosa..
Ho discusso anche il mio esame di maturità su quest'argomento ed è stata un emozione incredibile, non tanto per l'esame, quanto per ciò che stavo dicendo. Ho analizzato in particolate il totalitarismo di Mussolini, Hitler e Stalin, che anche se quest'ultimo non era della cosiddetta "destra", era un totalitario anch'esso. Già perchè il totalitarismo si basa su tre principali caratteristiche:
-terrore
-ideologia incarnata in un capo carismatico che assoggetta la cosiddetta massa acefala
-violenza

Certamente non dimenticherò mai ciò che ho visto, ma ciò che mi rende ancora perplessa è come questi personaggi abbiano potuto anche essere amati e acclamati dal popolo come eroi, persino dal re in persona. E soprattutto non capisco perchè dopo anni e anni di storia, dove abbiam capito che la guerra e il terrore portano solo a tristezza e miseria l'uomo non la smette di fare la bestia..??

 

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  postato il 03/09/2006 alle 16:05
mah ... l essere umano è e credo sempre sarà la creatura più misteriosa sulla terra ... può arrivare a vette di grande portata nel campo intellettuale o scientifico ( illuminismo , scoperte scientifiche etc ) come può giungere a quelli + bassi di abominio ( totalitarismi e guerre e genocidi di massa) .
 
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