Board logo

Il Forum di Cicloweb

Non hai fatto il login | Login Pagina principale > Dite la vostra sul ciclismo! > O.T. - "Brunitto da Nettuno", l'ala del Mundial
Nuovo Thread  Nuova risposta  Nuovo sondaggio
< Ultimo thread   Prossimo thread >  |  Versione stampabile
Autore: Oggetto: O.T. - "Brunitto da Nettuno", l'ala del Mundial

Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 15/02/2006 alle 22:56
Ispirato dalla chiacchierata con Antonello64 in un altro post, vi ho già detto di come mio padre abbia scritto un libro su "La Storia del Nettuno Calcio" al cui interno c'è una foto-biografia di Bruno Conti che, con molta umiltà, vi riporto per sottoporvela. Nella speranza, altresì, che Morris con uno dei suoi soliti capolavori, sappia rimpinzare questa parte perlopiù biografica ed analitica con qualche spunto d'arte e di passione, come probabilmente solo il Poeta sa fare


Bruno Conti ed il suo grande amore: la Roma

Bruno Conti è nato a Nettuno il 13 marzo 1955.
Bruno Conti confessa che, quando andava alle elementari, non era tifoso di una squadra (ammirava però Rivera per come faceva fare gol a Prati); gli piaceva giocare al calcio e al baseball (quando la madre lo rimproverava per come riduceva le scarpe). Bruno undicenne lavorò al negozio di casalinghi della cugina Maria (che lui chiamava zia) e portava le bombole di gas a domicilio nelle case.
Poi si iscrisse alla scuola calcio N.A.G.C. del Nettuno.

Gli anni storici

In campo Bruno poteva destreggiarsi e mandare in gol i suoi compagni di squadra. Divenne capitano e leader e segnò 37 gol in un campionato. Il papà Andrea cominciò a convertirlo alla fede giallorosa e nutre per lui la speranza di vederlo affermasi tra i professionisti.
Bruno è bravissimo anche nel baseball e un emissario di Santa Monica negli Stati Uniti vorrebbe ingaggiarlo, ma il papà si oppone. È un assiduo frequentatore del campo di calcio e lascia spesso il negozio.
Con i genitori Andrea e Secondina ed i sei fratelli, Bruno viveva in due camere e cucina.

La svolta

Bruno Conti, dopo la gestione del professor Leggeri, passa all'Anzio.
Un campionato negli allievi, uno negli juniores e subito in prima squadra.
Dribbling, passaggi smarcanti e tiro a rete sono già prerogative di Bruno Conti che acquisì padronanza e posizione dentro il campo soprattutto per gli insegnamenti del maestro Biti che lo seguiva molto da vicino. Il debutto in prima squadra avvenne con l'allenatore Trillò, ma fu Giancarlo Ludovisi a volerlo a fianco.
Nel torneo notturno che si giocò d'estate a Nettuno venne osservato da Trebiciani, secondo allenatore della Roma, che lo fa acquistare per la squadra Primavera.
Umberto Tontini, presidente dell'Anzio, facilitò il trasferimento.
Bruno Conti è campione d'Italia con la Roma Primavera e debutta in Serie A il 10 febbraio 1974, contro il Torino.
Pierino Prati prima della partita ne pregusta i passaggi; al termine Peccenini e Quintini (altro esordiente) si congratulano con lui.

Roma-Lazio 1-0

Al termine di un'azione offensiva, Bruno Conti azzecca il tiro giusto, al volo dopo una respinta della difesa, ed indovina la cannonata vincente. Dopo il gol, corre verso la curva sud.
È il suo secondo gol; il primo lo fece a Dino Zoff in Roma-Juve 3-1 (30 gennaio 1977).
Nella stagione 1975-76, quella che vede Bruno Conti prestare il servizio militare nei Bersaglieri, la Roma lo cedette in prestito al Genoa.
Con Roberto Pruzzo centravanti formarono una coppia eccezionale: Bruno crossava dalla destra o dalla sinistra e Pruzzo di testa insaccava a rete.
Bruno Conti in questa stagione disputa 36 partite e segna 3 gol, ma soprattutto fa segnare gli altri. Pruzzo in prima fila, che vince il titolo di capocannoniere della Serie B.
A Bruno Conti viene assegnato il Guerin d'Argento, quale miglior giocatore della serie cadetta.
Il Genoa, con l'apporto di simil campioni, conquista la promozione in Serie A.

Genoa: Castronaro, Croci, Rosati; Girali, Ciampoli, Rizzo; Arcoleo, Pruzzo, Bonci, Conti, Catania.

Bruno Conti e la maglia azzurra

La prima fu quella militare il 28 aprile 1976 contro i militari del Sudan, in compagnia di calciatori come il portiere Tancredi, il già citato Pruzzo, lo stopper Fontolan, la mezzala D'Amico e l'eclettico Patrizio Sala.
Dopo la bellissima stagione al Genoa, è titolare della Roma edizione 1976-77.
È la Roma di De Sisti, di Santarini e Di Bartolomei.

Lo stile

Scrisse Vladimiro Carminiti del "Guerin Sportivo": «Ricordo la prima volta che lo vidi sbaragliare la Juve quasi da solo, portò anche me a spasso per il prato, oltre alla Juve, col suo melodioso sinistro».
Bruno è già campione affermato, ma rimane un uomo semplice, affezionato a Nettuno e ai nettunesi che ricambiano questo affetto e sono fieri di lui.
Partecipa alla manifestazioni sempre molto volentieri, coinvolgendo anche altri calciatori suoi amici.
Francesco Rossi del "Messaggero" ebbe a dire: «A Nettuno, dove è nato e cresciuto calciatore, giocando a piedi scalzi tra le dighe e gli scogli della Marciaronda, al tempo in cui, più di quindici anni fa, non c'era ancora il porticciolo e la spiaggia davanti al Sangallo si riduceva a un palmo di rena quasi sempre sommersa dalle mareggiate o dall'altra marea; a Nettuno, lo sapevano che il sinistro di Bruno avrebbe conquistato il derby. Lo sapevano perché suo zio Fiore, che ha in piazza il negozio da barbiere, lo preannunciava da oltre un mese a ogni cliente: - Me lo sogno tutte le notti: un gran tiro di Bruno che batte la Lazio -».


Bruno Conti con la maglia della Nazionale

L'11 ottobre 1980 segna l'inaugurazione della nuova stagione azzurra nella fase eliminatoria della Coppa del Mondo 1982. L'Italia vince solamente 2 a 0 sul modesto Lussemburgo, al termine di una gara squallida e rissosa.
Bruno Conti entra al 66' in sostituzione del deludente Altobelli e dopo pochi minuti procura un rigore per l'Italia che Antognoni spreca malamente mandando la palla sul palo. Ma il vero esordio di Conti doveva avvenire un mese dopo a Roma allo Stadio Olimpico per la squalifica toccata a Causio.
Alla vigilia del Campionato del Mondo in Spagna, un vignettista produce le speranze dei ventidue azzurri convocati. La vignetta di Bruno è molto semplice: la bandiera dell'Italia, la firma, e due dita in alto, aperte a "V", del dorso di una mano.
I risultati iniziali non sono quelli sperati dagli azzurri, ma Bruno risultò determinante. Segnò il gol dell'1 a 1 contro il Perù, si esaltò contro l'Argentina, fu straordinario contro il Brasile ed eroico nella finale.
Alla finale assiste il Presidente della Repubblica Sandro Pertini che viaggia sull'aereo che porta gli azzurri in Italia. Una foto ritrae Bruno con la Coppa del Mondo in mano, con a fianco un euforico Pertini, mentre Causio alle loro spalle assiste alla scena.


Pertini, Conti, Causio e la Coppa del Mondo

Giorgio Tosatti nella prefazione al libro "Bruno Conti, il Calcio, la mia vita", scrive: «Bruno Conti è l'artista più affascinante espresso dal calcio mondiale, il più brillante immaginifico nato in Italia. (...) Aveva dentro il fuoco e la poesia. Fu l'eroe dei Mondiali '82, ma ebbe meno riconoscimenti di quanti ne meritasse, si consolò con quello di Pelè che lo elesse protagonista del torneo e brasiliano ad honorem».
Bruno Conti fu uno dei quattro italiani selezionati nell'11 "ideale" dei Campionati del Mondo: Zoff, Gentile, Junior; Baltacha, Falcao, Passarella; Conti, Giresse, Rossi, Boniek, Eder.

Nettuno in festa

Tutta Nettuno è in festa per il ritorno del Campione del Mondo.
Il Sindaco Antonio Simeoni, dopo una notte insonne, e prima che si giochi la finale, fa stampare il manifesto con il programma dei festeggiamenti che una squadra di addetti affiggerà sui muri della città, al fischio di chiusura dell'arbitro.
Il Consiglio Comunale conferisce a Bruno Conti la Cittadinanza Onoraria e Bruno ricambia facendo dono della sua maglia azzurra numero 16.
Ai festeggiamenti prende parte anche il Presidente della Roma Dino Viola che, tolta la giacca, indossa sulla camicia una maglia regalatagli da Bruno e gli chiede in regalo un'altra maglia: «...quella della Roma con lo scudetto tricolore».
È il primo e unico giallorosso a conquistare mondiale e scudetto.
Quindici campionati nella Roma, oltre trecento partite, quarantuno reti; sei anni con la Nazionale, quarantasette presenze, cinque reti.
Un lungo rapporto che si concluse contro la Francia ai Mondiali di Città del Messico 1986.

«Smetto»

23 maggio 1991, Roma, Stadio Olimpico.
Sono passati 17 anni, 3 mesi e 10 giorni dal debutto. L'Olimpico è gremito, in delirio, per salutare e festeggiare l'addio di Bruno Conti.
Compagni ed amici sono venuti da tutto il mondo, Falcao in testa.
La Roma dello scudetto è al gran completo e i figli Andrea e Daniele sono con lui.
L'addio al calcio giocato non è un trauma per Bruno Conti che ha nella testa mille progetti e, finalmente, dopo tanti sacrifici, la possibilità di godersi la famiglia, che per lui «...è sempre stata la cosa più importante. In questo ho preso da mio padre - prosegue il campione del Mondo - che, pur alzandosi alle quattro del mattino per raggiungere Roma, ha sempre desiderato, anzi preteso, che la sera fossimo tutti raccolti attorno allo stesso tavolo».
Naturalmente quando può Bruno indossa maglietta e calzoncini e partecipa a tornei. Fa anche parte della squadra Roma Master.
Bruno Conti è sempre disponibile, allegro, capace di sdrammatizzare, desideroso di vivere in mezzo agli altri senza perdere la propria identità e per gli altri sa adoperarsi come solo i Campioni sanno fare.
La solidarietà gli è naturale, spontanea, come quando spingeva Paolo Rossi e Roberto Pruzzo verso il gol.


Dopo la finale contro la Germania, "Brunitto" festeggia con gli amici di Nettuno

La famiglia Conti è composta da gente semplice con una forte carica interna, con un passato tutt'altro che felice che ha maturato la necessità di mantenere i piedi per terra senza che i soldi e la popolarità li rendessero diversi.
Così troviamo Bruno in mezzo agli anziani e con la moglie a far visita agli ammalati, o con Venditti prima di una partita per beneficenza.

Bruno oggi

Bruno Conti, l'8 luglio 1995, è in campo insieme al Sindaco Carlo Conte per la partita pro-Sarajevo, la città martoriata dalla guerra.
Inserito nei quadri societari dell'A.S. Roma ne diventa il responsabile del settore giovanile, coronando così un suo antico desiderio: quello di insegnare ai ragazzi il gioco del calcio.
Dal 1996 Bruno Conti ha aperto a Nettuno una Scuola Calcio che si svolge nei mesi di luglio e agosto. Alle Vacanze Calcio partecipano ragazzi di ogni età che apprendono direttamente dal Campione del Mondo i fondamentali del calcio.

Silvano Casaldi "La Storia del Nettuno Calcio" - 1997, Cicconi Editore

Così hanno parlato di lui

Miljan Miljanic (c.t. della nazionale iugoslava): 'Tutti gli azzurri sono stati grandi, forse Bruno Conti un po' più degli altri'.
Karl-Heinz Rummenigge (ala sinistra del Bayern e della nazionale tedesca): 'L'Italia ha vinto meritatamente. Il più grande in assoluto? Per me Bruno Conti; è stato un onore per me scambiare con lui la maglia dopo la finalissima. La conserverò come ricordo di un grandissimo campione'.
Tele Santana (c.t. della nazionale brasiliana): 'Falcao mi aveva detto mirabilie di Bruno Conti, ma francamente, non pensavo fosse cosi forte'.
Michel Hidalgo (c.t. della nazionale francese): 'Sapete chi vi invidio? Bruno Conti'.
Bobby Charlton (ex nazionale inglese, già campione del mondo): 'Se fossi il c.t. di una qualunque nazionale vorrei con me Bruno Conti'.
Hansi Muller (mezz'ala dell'lnter e della nazionale tedesca): 'Fra i miei futuri avversari, di quelli che ho visto in Spagna, chi mi preoccupa di più? Bruno Conti senz'altro'.
Edson Arantes do Nascimiento (più noto come "Pelè"): 'E' Bruno Conti il vero brasiliano dei mondiali; è il più forte fra tutti i giocatori che ho visto in Spagna. Credevo che giocatori come lui non ne nascessero più'.
Oscar (stopper della nazionale brasiliana): 'Per me Conti è stato il miglior giocatore del mondiale'.
Diego Maradona (mezz'ala del Barcellona e della nazionale argentina): 'Conti è la vera rivelazione di questo mondiale, è un giocatore di assoluto livello internazionale. L'Argentina o il Brasile sarebbero felici di averlo in squadra'.
Daniel Bertoni (mezz'ala della Fiorentina e della nazionale argentina): 'Bruno Conti è determinante nel gioco azzurro; è un vero fuoriclasse. Grazie a lui Bearzot ha risolto non pochi problemi'.
Jean Vincent (c.t. della nazionale del Camerun): 'Prima di Italia Camerun dichiarai che Conti era l'unico giocatore che mi metteva veramente paura, perchè imprevedibile e dotato di grande classe. L'intero mondiale ha confermato che avevo visto giusto'.
Zbgniew Boniek (mezz'ala della Juventus e della nazionale polacca): 'Ho visto Conti in campo, in televisione e dalla tribuna: è quasi impossibile fermarlo; tra l'altro ha un tiro molto preciso e potente'.

P.S.: Chiedo scusa se il ritratto a volte pare un po' senza fili logici; ma nel libro era presentata come "foto-biografia" e quindi a volte salta di argomento in argomento in correlazione con alcune foto. Mi spiace di non riuscire a postarle tutte e mi scuso se la lettura potrà risultare difficoltosa.

 

[Modificato il 15/02/2006 alle 23:16 by Monsieur 40%]

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Moderatore
Utente del mese Agosto 2009




Posts: 6025
Registrato: Oct 2005

  postato il 15/02/2006 alle 23:00
Come dimenticare il grandissimo Bruno Conti, eroe di Spagna 1982, all'epoca avevo 6 anni e rimasi incantato dalla sua classe, dalle sue discese sulla fascia destra, al ricordo di quella magina notte mi vengono ancora i brividi.

CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MONDO
CAMPIONI DEL MONDO

 

____________________
Vorrei morire in bici, in un giorno di sole, dopo aver scalato una di quelle montagne che sembrano protendersi verso il cielo, mi adagerei sull'erba fresca senza rimpianti, attendendo con serenità il compiersi del mio tempo. Non importa se sarà ...oggi o tra cent'anni, avrò in ogni caso trovato il mio giorno perfetto.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 15/02/2006 alle 23:52
caro Mario, appena posso ti invio via e-mail un filmatino di pochi secondi che ho trovato su internet e che riguarda il nostro MaraZico
 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 16/02/2006 alle 01:01
Pelè disse che Bruno Conti era stato il miglior giocatore del Mundial, ma poi non lo ha inserito tra i migliori 125 calciatori viventi.
Quando ho sentito che ha definito anche Totti "miglior giocatore del mondo", ho fatto gli scongiuri.

 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 16/02/2006 alle 01:18
Marietto!
che bei momenti che mi hai fatto ricordare!
Ero bambino ed il nostro Genoa veniva promosso in A
grazie ai gol di Pruzzo ma sopratutto, mi spiegavano i grandi,
grazie ai cross di Conti.

E poi i mondiali di Spagna....noi adolescenti in spiaggia a
gustarci quelle serate di libera uscita con la scusa dei mondiali..
le prime ragazze e le scommesse su chi avrebbe fatto gol:
in campo lo fa Conti....dai che questa sera fanno uscire anche
la Simonetta...allora io vengo col motorino!>

che bei ricordi
Grazie ancora!

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
Edit Post Reply With Quote

Non registrato



  postato il 16/02/2006 alle 08:59
E bravo il nostro Mariu's Papi ...qualcosa su una gita in barca a Nettuno di qualche migliaio di simpatici Yankee no?

 

____________________

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 155
Registrato: Nov 2005

  postato il 16/02/2006 alle 11:11
Causio,Conti,Donadoni,dribbling,cross,assist,fantasia,per vent'anni abbiamo avuto i più forti giocatori del mondo nel ruolo e la nazionale ha ottenuto i suoi migliori risultati ai mondiali dal 1978 in poi grazie all'apporto decisivo di questi fuoriclasse;attualmente l'unico che si avvicina per caratteristiche tecniche è Camoranesi.
 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 16/02/2006 alle 11:14
Originariamente inviato da wing

[...]attualmente l'unico che si avvicina per caratteristiche tecniche è Camoranesi.


Camoranesi lo vedo più come Causio e Donadoni, meno Bruno Conti.
Neanche il Moriero di qualche anno fa era paragonabile a "Brunitto", secondo me (troppa corsa e poco dribbling); a mio modesto parere, il più "brunettabile" è Marco Marchionni, laziale di Monterotondo: uno che con il dribbling, i cross, gli assist e qualche gol - e una conformazione fisica similare - potrebbe ricordare il Conti B. che tutti abbiamo amato.

 

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Raymond Poulidor




Posts: 340
Registrato: Mar 2005

  postato il 16/02/2006 alle 16:33
Un romanista sfegatato non può non aver apprezzato ciò che ha appena letto. Aggiungo che "di Bruno ce n'è uno e viene da Nettuno...." chi è romanista conoscerà la seconda, piuttosto volgare, parte del testo di questa vecchia canzoncina da stadio (o meglio da Curva Sud). Brunetto è comunque una persona straordinariamente semplice ed umile, ha condiviso con lui pomeriggi estivi in quel di Ovindoli, lui al tempo non era ancora così impegnato con la Roma e passava il mese di agosto lì in Abruzzo ai piedi del Gran Sasso. E per ben 3 volte si è pure degnato di mettersi a giocare a calcio, sui prati, con noi allora 16-17enni (oltre a Bruno giocavano anche i figli, Andrea e Daniele, quello del Cagliari).... Ammetto senza vergogna di ricodare benissimo e con grande orgoglio quei momenti. Ancora grazie da parte mia agli autori per ciò che ho appena letto....
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Tour




Posts: 155
Registrato: Nov 2005

  postato il 16/02/2006 alle 17:21
Condivido il "brunettabile"riferito a Marchionni anche se per il momento si tratta di un augurio vista la scarsa esperienza e visibilità internazionale e comunque Bruno Conti(Continho per i brasiliani)è e sarà sempre ineguagliabile,unico neo non aver mai giocato nella Juventus.
 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 1502
Registrato: May 2004

  postato il 16/02/2006 alle 17:29
Invece io di giocatore simile a Bruno Conti ne conosco uno... però è molto più forte... gioca in provincia di padova, nel Prix Maserà... si chiama Zingales? Lo conoscete...
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 3579
Registrato: May 2005

  postato il 16/02/2006 alle 18:27
Bruno Conti è forse, assieme a Gigi Meroni (cui vi rimando a questo link http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3368 per uno splendido ritratto firmato Morris), la più forte ala destra che abbiamo avuto in Italia.
Ed è splendido il ritratto che ne fa Casaldi senior (un salutone a Monsieur Silvano, che cucina benissimo! )... un po' mi piacerebbe essere nettunese anch'io, guarda un po'!

Degli attuali giocatori forse quello che più gli si avvicina è il già citato Camoranesi: a una maggior capacità di dribbling dell'italo-argentino risponde però Brunetto con una miglior prestanza fisica.
Considerazioni personali, ovviamente...

 

[Modificato il 16/02/2006 alle 18:30 by marco83]

____________________
Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 2142
Registrato: Jun 2005

  postato il 16/02/2006 alle 18:47
Caro Mario, complimenti al papà per il ritratto di Bruno Conti, un campione che a Genova ricordiamo bene.
Peccato che abbia vestito la casacca rossoblù per una sola stagione.
Così lo decrive Giorgio Tosatti: "Conti da Nettuno:traccagno,gran torace sulle gambe corte, struttura raccolta e potente, un motore supercompresso, agile come una scimmia, volto forte,marcato, plebeo, dominato da due cespugli di sopracciglia..........in campo si trasformava ....sembrava un pifferaio magico..aveva nel sangue la poesia e la musica,l'istinto della bellezza, il fuoco del guerriero".
(G.tosatti,"Tu chiamale, se vuoi, emozioni" Mondadori)

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 1502
Registrato: May 2004

  postato il 16/02/2006 alle 19:00
Beh, ma non citiamo Tosatti per favore, che è il peggiore di tutti!
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 16/02/2006 alle 20:51
@ Wing: assolutamente, il "brunettabile" riferito a Marchionni è senz'altro un augurio. Anche se - almeno a mio modesto parere - si tratta più di una proiezione (non dico che diventerà Conti, ma potrebbe essere "il Conti" della nuova nazionale). Bruno ebbe due possibilità conclamate di trasferimento: una alla Juventus, l'altra al Napoli. Lo richiesero per inciso Platini e Maradona. Soprattutto alla chiamata del "Pibe de Oro" (oltre che calciatore della Roma, ed ora dirigente, Bruno è soprattutto un tifoso della "Magica", e sapeva cosa avrebbe significato un suo passaggio in bianconero, dove tra l'altro aveva moltissimi amici visto che lo zoccolo duro della spedizione azzurra di Spagna '82 era chiaramente di stampo juventino) Bruno vacillò, ma poi decise di legare il suo nome a quello della Roma, per sempre (a parte la già citata parentesi in Liguria sponda rossoblù). Certo, a vedere come lo trattarono negli ultimi anni di calcio giocato, magari due palleggi con l'argentino all'ombra del Vesuvio ci avrebbero fatto divertire non poco;

@ Marco83: Camoranesi è più bravo di "Brunitto" soltanto in un fondamentale, che è il colpo di testa (soprattutto grazie al tempismo di Mauro German). In tutto il resto - anche qui mio modesto parere - Conti batte Camoranesi 6-0 6-1 (un set glielo facciamo vincere, va'...), compresi dribbling e "fisico".

 

[Modificato il 16/02/2006 alle 20:54 by Monsieur 40%]

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 3567
Registrato: Jul 2004

  postato il 16/02/2006 alle 21:26
...1993, 20 settembre, casa mia: "pronto signora, sono Bruno Conti, c'è Giuseppe?"
..e mia nonna rispose: "Si, ed io sono Paolo Rossi"!!!!
...ed entrambi scoppiarono in una grassa risata, a cui seguorono le mie emozionate scuse!

..questo è il mio ricordo personale dell'immenso Brunetto, che mi ribadì tutta la sua umanità quando, di persona, a fine provino, mi venne a dire che il talento c'era, eccome, ma mancavano almeno una decina di kg prima di provare a tornare a Trigoria per ricalcare quegli splendidi campi che mi emozionarono forse a tal punto da non mostrarmi così come i piedi mi avrebbero permesso....
...cosa che feci invece nella terza squadra romana, la Lodigiani, prima che fallisse miseramente, colpendo in primis proprio noi facenti parte del settore giovanile e le mie ginocchia cominciassero a fare i primi crack...

...una persona di una semplicità rara in un mondo come quello calciofilo, così come rare erano le sue doti tecniche, di vero fenomeno del calcio mondiale, come non se trova nessuno in quel ruolo....
...forse giusto l'Hassler dei tempi migliori si può avvicinare, con le dovute proporzioni, al fuoriclasse di Nettuno!


Mario, un ritratto stupendo!


(oh, fagli i complimenti a tuo padre da parte mia eh! )

 

____________________
Giuseppe Matranga

www.cicloweb.it

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 16/02/2006 alle 21:33
Bruno era il calciatore italiano preferito da Gianni Brera, che più volte espresse pubblicamente il suo apprezzamento per l'ala di Nettuno: per inciso anche lo straniero preferito da Brera era romanista, naturalmente Paulo Roberto Falcao.

Con tutto il rispetto per Camoranesi, che considero un buonissimo giocatore, con Conti e Causio, ma anche con Claudio Sala e Donadoni, l'italo-argentino non c'entra proprio niente: quella era gente capace di dribblare due uomini in un fazzoletto, mentre lo juventino è più uomo di fatica.
Bisogna anche dire che sono molto cambiati i ruoli: le tipiche ali non ci sono più, ma sono state sostituite dai centrocampisti di fascia, che hanno compiti molto diversi, soprattutto nella fase difensiva.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 16/02/2006 alle 21:35
Originariamente inviato da Pirata x sempre

...1993, 20 settembre, casa mia: "pronto signora, sono Bruno Conti, c'è Giuseppe?"
..e mia nonna rispose: "Si, ed io sono Paolo Rossi"!!!!
...ed entrambi scoppiarono in una grassa risata, a cui seguorono le mie emozionate scuse!

..questo è il mio ricordo personale dell'immenso Brunetto, che mi ribadì tutta la sua umanità quando, di persona, a fine provino, mi venne a dire che il talento c'era, eccome, ma mancavano almeno una decina di kg prima di provare a tornare a Trigoria per ricalcare quegli splendidi campi che mi emozionarono forse a tal punto da non mostrarmi così come i piedi mi avrebbero permesso....
...cosa che feci invece nella terza squadra romana, la Lodigiani, prima che fallisse miseramente, colpendo in primis proprio noi facenti parte del settore giovanile e le mie ginocchia cominciassero a fare i primi crack...

...una persona di una semplicità rara in un mondo come quello calciofilo, così come rare erano le sue doti tecniche, di vero fenomeno del calcio mondiale, come non se trova nessuno in quel ruolo....
...forse giusto l'Hassler dei tempi migliori si può avvicinare, con le dovute proporzioni, al fuoriclasse di Nettuno!


Mario, un ritratto stupendo!


(oh, fagli i complimenti a tuo padre da parte mia eh! )


hai conosciuto Guido Attardi?

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 3567
Registrato: Jul 2004

  postato il 16/02/2006 alle 21:44
Originariamente inviato da antonello64

hai conosciuto Guido Attardi?


Ciao Antonello, l'avrò visto qualche volta, anche perchè lui allenava la prima squadra ed io ero poco più che adolescente.

Ricordo più quel ragazzone di oltre 1.90mt, che di nome faceva Luca...

 

____________________
Giuseppe Matranga

www.cicloweb.it

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Moderatore




Posts: 2848
Registrato: Nov 2004

  postato il 16/02/2006 alle 22:02
Originariamente inviato da Monsieur 40%

In tutto il resto - anche qui mio modesto parere - Conti batte Camoranesi 6-0 6-1 (un set glielo facciamo vincere, va'...)


Mario Mario ripassa il tennis

Scherzi a parte complimenti davvero a tuo padre per il ritratto e a te per averlo riportato qui. Sicuramente lo farò leggere al più presto a mio papà che da romano e romanista ne sarà entusiasta!

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 3579
Registrato: May 2005

  postato il 16/02/2006 alle 23:02
Originariamente inviato da antonello64

Con tutto il rispetto per Camoranesi, che considero un buonissimo giocatore, con Conti e Causio, ma anche con Claudio Sala e Donadoni, l'italo-argentino non c'entra proprio niente: quella era gente capace di dribblare due uomini in un fazzoletto, mentre lo juventino è più uomo di fatica.

Con tutto il rispetto, d'accordo che i gusti son gusti... ma dire che Camoranesi sia un faticatore e che non sa saltare due uomini in un fazzoletto, francamente mi lascia parecchio perplesso: io ho avuto anche l'opportunità di vederlo crescere come calciatore qui a Verona, ed è uno che i dribbling li sa fare eccome. Faticatore è ben altra cosa...

Certo forse hai ragione tu, Antonello, sul fatto che il calcio è così cambiato negli ultimi 15-20 anni, per non dire di più, che è difficile fare paragoni tra epoche diverse.

Quindi W Brunetto, che rimane comunque uno dei miei idoli di quando giocavo con le figurine!

 

____________________
Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 1635
Registrato: Apr 2005

  postato il 16/02/2006 alle 23:15
Bruno Conti è difficilmente paragonabile ad altre "ali destre". Intanto perchè mancino. poi perchè assolutamente fuori dell'ordinario.
Tecnica e corsa, generosità ed estro. qualità raramente assemblate assieme.
fra coloro che ricordo, Claudio Sala aveva qualcosa di Bruno Conti. Ma era meno portato alla corsa, alla fatica.
Conti è la miglior ala che abbia visto giocare in Italia. ecco Julinho gli rassomigliava. Come estro e come capacità di saltare l'uomo.
Ciao !

 

____________________
pedala che fa bene.....

 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 16/02/2006 alle 23:34
Questa fu la lettera di Bruno che fece da prefazione al libro di papà



Silvano Casaldi - "La Storia del Nettuno Calcio" - Cicconi Editore, 1997

Grazie ad ImageShack.us!!!

 

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 16/02/2006 alle 23:46
Originariamente inviato da Pirata x sempre

Originariamente inviato da antonello64

hai conosciuto Guido Attardi?


Ciao Antonello, l'avrò visto qualche volta, anche perchè lui allenava la prima squadra ed io ero poco più che adolescente.

Ricordo più quel ragazzone di oltre 1.90mt, che di nome faceva Luca...


ti ho chiesto di Guiduccio Attardi perchè lui era mio concittadino: tra l'altro lui cominciò la carriera di allenatore guidando la squadra del mio paese di origine, un comune di 2000 abitanti, che lui portò allo spareggio per la allora serie D (non c'era la C/2, la serie D era la quarta serie) poi perso contro una squadra del litorale abruzzese; come se oggi un comune di 2000 abitanti avesse la squadra in serie D e facesse lo spareggio per la C/2.
Sono stato veramente contento quando Luca Toni lo ha citato come l'allenatore più importante della sua carriera.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 5641
Registrato: Nov 2005

  postato il 17/02/2006 alle 00:15
Mario, fammi sapere se ti è arrivato il filmato via e-mail.
 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 17/02/2006 alle 20:29
Originariamente inviato da antonello64

Mario, fammi sapere se ti è arrivato il filmato via e-mail.


Tutto ok. Quando vorrai mandare gli altri, manda pure...

 

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage
Nuovo Thread  Nuova risposta   Nuovo sondaggio
 
Powered by Lux sulla base di XMB
Lux Forum vers. 1.6
1.2822800