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Vainsteins chiude!
Morris - 04/11/2004 alle 12:37

La notizia..... A soli 31 anni il lettone Romans Vainsteins, campione del mondo a Plouay nel 2000, ha deciso di mettere la bicicletta al "chiodo". Nel 2004 aveva corso con la Lampre. "Alla base della scelta di chiudere col ciclismo - ha spiegato - c'è la mancata conclusione di un accordo economico soddisfacente con un team che mi garantisse di correre gli appuntamenti del Pro Tour, il nuovo circuito di gare di alto livello varato dall'UCI. Nessuno ha soddisfatto le mie richieste, così ora mi occuperò con mio fratello di commercio di mobili". Nei sette anni di professionismo Vainsteins, ha colto 24 vittorie: al titolo iridato si aggiungono la Parigi-Bruxelles '99, la tappa di Foggia al Giro sempre nel '99, quattro tappe della Tirreno Adriatico e la Coppa Bernocchi del 2000. Nelle stagioni seguenti la conquista della maglia iridata, Romans non aveva più trovato gli acuti degni del biennio '99-2000. Fra i dilettanti era stato campione mondiale militari. Sul suo appannamento hanno pesato sicuramente gli infortuni subiti negli ultimi anni, ma forse anche la sua vita extraciclistica non era più la stessa. Passerà alla storia per una maglia iridata, ma a ben vedere, al suo cospetto, anche il buon Harm Ottenbros, ne esce meno eccezione.... Morris


Emiliano - 04/11/2004 alle 20:48

Sono d'accordissimo con te: quello era il mondiale che doveva essere vinto da Andrei Tchmil che corse in modo straordinario quel giorno; rivaleggiò con Bartoli in salita, andò in fuga inseguito da tutta la Spagna (che tirava per Freire) e il suo vantaggio non diminuiva; sapendo di non poter arrivare al traguardo così braccato si rialzò e trovò la forza per un ultimo attacco negli ultimi 2 km: venne riassorbito a 150 metri dall'arrivo. Peccato davvero per Tchmil... Su Vainsteins che dire...chi vince merita sempre, però di lui mi ricordo ben poche grandi prestazioni. Io mi ricordavo un podio alla Roubaix...poi ho visto il database storico e mi sono reso conto che none ra così male: podio a Sanremo, al Fiandre, a S.Sebastain, ad Amburgo, ma...onestamente se la sua carriera sta tutta qua Davide Cassani meritava anche lui il titolo mondiale!! Detto questo spendo una parola...Vainsteins è stato bravo a sfruttare la sua grande occasione, tutto qua.


Loccia - 05/11/2004 alle 10:56

Vainsteins è un altro di quei corridori costruiti in laboratorio. Ha fatto 2-3 stagioni ad altissimo livello e ad altissimi carichi, poi ha pensaato che di soldi ne aveva già guadagnati abbastanza e ha pensato che era meglio fare basta di rovinarsi la salute col doping. Così ha investito nelò commericio dei mobili e ha lasciato la bici. Saggia decisione!


Pirata x sempre - 05/11/2004 alle 14:12

stavolta loccia nn si puo'esser che d'accordo con la tua disamina della carriera del lettone,anch'io credo che i suoi risultati,cosi concentrati in un paio d'anni,stiano a confermare cio'che tu dici! quindi,a maggior ragione nn ne sentiremo la mancanza...


aranciata_bottecchia - 05/11/2004 alle 20:30

Le ultim'ora dicono che l'eroe di Plouay ci avrebbe ripensato. Non è fantastichissimo? Che sia arrivata roba buona dalla lettonia?


mario82 - 10/11/2004 alle 23:04

Più che dalla Lettonia, pare sia arrivata "roba buona" dalla accoppiata Svizzera-Spagna: Vainsteins, secondo quanto scritto su cycling4all.com, si starebbe accordando con la Phonak, facendo fede alla smentita da lui già data dopo la notizia del ritiro adducendo la "voce" al non-accordo con alcuna squadra facente parte al ProTour...


Pirata x sempre - 11/11/2004 alle 13:48

ma guarda un po'nn avrei mai detto che andasse nella squadra che avuto l'invidiabile record di riuscire a trovar positivi i suoi tre principali capitani:camenzind,hamilton e perez... ottima scelta romans!!!!


Angian - 29/11/2004 alle 00:58

Non metterei Romans Vainsteins tra le meteore. A differenza di Ottenbros ed altri, ha sempre mostrato buoni livelli. Piuttosto, non è un velocista puro, ma uno dotato di grande fondo (si vedano le sue Parigi - Roubaix e il Tour del 2003). Non condivido le ironie sul doping. Spero ci ripensi.


aranciata_bottecchia - 29/11/2004 alle 01:30

Ciao Angian, capisco che non contano solo le vittorie nella carriera di un corridore, e capisco che le ironie sul doping sono gratuite e fastidiose, però anche tu potresti rileggerti un attimino il palmarès di Vainstains, ti accorgeresti che dopo il mondiale del 2000 si è spento come una abat-jour, limitandosi a piazzamenti dignitosi degni di un Fabio Baldato. I motivi di questo declino li saprà solo lui, ci mancherebbe, quella sul doping nelle squadre militari dei paesi dell'est-europa è solo un'illazione, chi ci crede? :D


Subsonico - 05/07/2005 alle 12:57

non dobbiamo dimenticare che il titolo mondiale è pur sempre una corsa come le altre e non sempre vincono i più meritevoli...astarloa è un corridore discreto eppure...ma adesso corre nella barloworld. per non parlare dell'argento di Paulinho, dopo il quale il corridore portorghese ha praticamente smesso di correre...quando un corridore mediocre vince un grande titolo si rilassa sugli allori, i veri :IoI sono bartoli, bettini,zabel che nonostante hanno nvinto l'impossibile non si sono mai fermati...


majurana - 05/07/2005 alle 13:10

Romans Vainsteins nn era(è)nè un campione nè un fuorisclasse, ma sicuramente era un buon corridore, la cui vittoria mondiale può sorprendere ma di sicuro non deve scandalizzare. Quel giorno( triste per me, visto il mio "amore" per Bartoli) riuscì a fare la gara della vita( c'è chi la fa al mondiale e chi al melinda). Il Palmares Vainsteins conferma il mio giudizio. PS trovo molto più"indegno" il mondiale di Laurent Brochard.


Angian - 05/07/2005 alle 13:16

:Od: Ok Majurana! Vainsteins senza infamia. Buon corridore, ma non gli ha giovato correre accanto a Musseuw ... Per il gioco di squadra dovette rinunciare ad una Parigi Roubaix che poteva vincere (2001).


majurana - 05/07/2005 alle 13:19

Non credo che con quel Musseuw, Vainsteins(in maglia irridata)avrebbe vinto. Inoltre quella fu l'unica Roubaix in cui fu competitivo!


Angian - 05/07/2005 alle 13:23

:cincin: Il ds della Domo decise di far vincere Knaven. Vainsteins aveva aspettato Mussew e lo aveva riportato in gruppo dopo una caduta. Mai visto un cdm fare il gregario in quel modo!!!!


Emiliano - 05/07/2005 alle 13:26

Ricordo bene quella Roubaix del 2001. Ritengo che il più disgraziato di quella fuga sia stato Museeuw. E' infatti il corridore fiammingo che se non avesse avuto in squadra Vainsteins e Knaven avrebbe sicuramente vinto! Invece avendo 3 compagni in fuga con lui per il gioco di squadra avrebbe vinto chi, casualmente, fosse riuscito a sganciarsi da Hincapie e Dircksens.


Angian - 05/07/2005 alle 13:30

:nonono: Però Musseuw provò tre volte a scappare negli ultimi km, e fu sempre ripreso. Andò meglio a Knaven...