Board logo

Anniversario Marco Pantani: ricordi, rimpianti e accuse
nalya - 02/02/2006 alle 10:09

tratto dal forum della fondazione Marco Pantani: Vi informiamo che in occasione del secondo anniversario della scomparsa di Marco, verranno tenute, nella Chiesa di San Giacomo a Cesenatco, 2 S. Messe di suffragio nei seguenti giorni: Domenica 12 FEBBRAIO alle ORE 14.30 Martedì 14 FEBBRAIO alle ORE 17.00 Entrambre le cerimonie sono aperte al pubblico. La Famiglia Pantani e la Fondazione Marco Pantani onlus, ringraziano in anticipo tutti coloro che parteciperanno alla Santa Cerimonia.

 

[Modificato il 14/02/2006 alle 09:21 by Andrea_Web]


robby - 02/02/2006 alle 10:17

mi piacerebbe poter esserci, ma non posso. dirò una preghiera in più per lui :^o^


pedalando - 02/02/2006 alle 12:04

Per chi ha un sito: [img]http://www.parpaiun.it/images/ciaomarcoBig.gif[/img] :^o^


violetta - 10/02/2006 alle 18:58

Per non aprire un nuovo thread dato che si parla di Marco domani a dribling intervista ai genitori di Marco, intervista realizzata da Alessandra De Stefano.


Bahamut - 10/02/2006 alle 19:08

Senza un vincitore-Alexia questa è una canzone dedicata a Marco Pantani


Pirateattack - 10/02/2006 alle 19:10

Marco non si dimentica :^o^


53.11 - 11/02/2006 alle 07:57

per tutti quelli che ci saranno, appuntamento Domani 12 febbraio a Cesenatico..... Ci sarai Violetta? IL pirata non lo dimenticheremo mai..... perchè in cima c'è lui, poi il ciclismo e tutto il resto.....:^o^


violetta - 11/02/2006 alle 12:05

[quote][i]Originariamente inviato da 53.11 [/i] per tutti quelli che ci saranno, appuntamento Domani 12 febbraio a Cesenatico..... Ci sarai Violetta? IL pirata non lo dimenticheremo mai..... perchè in cima c'è lui, poi il ciclismo e tutto il resto.....:^o^ [/quote] No nn potrò essere, i presenti t spiegheranno il perchè.........purtroppo cause di forza maggiore me lo impediscono :(


Marsik - 11/02/2006 alle 12:33

Il programma di commemorazione del Pirata: “In memoria di Marco Pantani” A due anni dalla sua scomparsa ecco le iniziative che lo ricordano Milano, 6 febbraio 2006 – Il 14 febbraio ricorre il secondo anniversario della scomparsa di Marco Pantani e alla Fondazione a lui intitolata da più parti d’Italia sono giunte diverse proposte per ricordarlo. L’11 e il 12 febbraio tra Cervia e Cesenatico (FC) la pista del ghiaccio di Cervia, nella persona di Lelli Sabrina, organizza una manifestazione benefica con un fitto programma di appuntamenti. Una iniziativa che, oltre a ricordare Marco Pantani, ha tra i suoi principali obiettivi quello di raccogliere fondi che contribuiranno all’acquisto di un’autoambulanza per la Pubblica Assistenza di Cervia in memoria del ciclista. Durante questo fine settimana nella centrale Piazza Garibaldi di Cervia, sarà allestita una mostra dedicata a “Marco Pantani” con esposizione di quadri, fotografie e “cimeli” appartenuti allo scalatore romagnolo. Davanti alla pista del ghiaccio saranno organizzate gimcane per i più piccoli, promosse dalla Associazione Sportiva dilettantistica Pantani Corse, e intrattenimenti di vario genere. Domenica 12, invece oltre mille appassionati delle due ruote si daranno appuntamento e parteciperanno alla pedalata ciclistica “AMICI DI MARCO”. Una passeggiata in bicicletta di una ventina di chilometri aperta a grandi e piccini, che prenderà il via alle ore 09.30 da Piazza Garibaldi a Cervia e che prevede delle soste a Cesenatico (Cimitero, monumento a lui dedicato e abitazione) per alcuni minuti di riflessione, da parte di tutto il gruppo compatto. Le iscrizioni si possono effettuare presso lo stand della Fondazione sempre in Piazza Garibaldi a partire dalle ore 10.00 di sabato 11 febbraio. Saranno presenti anche alcuni personaggi del mondo dello sport e del ciclismo di oggi e di ieri, che hanno già fatto pervenire la loro adesione. Nel pomeriggio di domenica, davanti alla pista del ghiaccio di Cervia, i Sindaci delle città di Cervia e Cesenatico consegneranno una targa in ricordo della manifestazione alla famiglia Pantani. Alla cerimonia sarà presente anche Riccardo Maffoni, il cantautore bresciano che, selezionato tra le giovane promessa all’ormai prossimo Festival di Sanremo, si esibirà nel suo brano “Uomo in Fuga”, dedicato a Marco Pantani e diventato la colonna sonora ufficiale della Fondazione. Sul sito Internet www.fondazionemarcopantani.it è possibile trovare il programma dettagliato. Passando sul litorale opposto, per chi abita in Toscana quindi, il pedale Lucchese Poli organizza per il giorno 14 febbraio la seconda edizione di “Ricordando Marco Pantani”, una gara ciclistica di una settantina di chilometri con partenza alle ore 14.00 da Guamo (LU) che l’anno scorso ha visto la partecipazione di oltre 100 ciclisti, abbondantemente superati questo anno. Anche in questo caso l’organizzazione ha deciso di devolvere l’attivo della manifestazione alla Fondazione stessa. Ad oggi la Fondazione Marco Pantani onlus è a conoscenza di tre funzioni religiose di suffragio, in memoria di Marco Pantani, due saranno tenute a Cesenatico, nella Chiesa di San Giacomo, nella giornata di domenica 12 febbraio alle ore 14.30 e di martedì 14 febbraio alle ore 17.00. La terza cerimonia è prevista martedì 14 Febbraio alle ore 21.00, presso la chiesa della parrocchia di Feriolo di Baveno (VB), promossa da Marco Della Vedova, già compagno di squadra di Pantani.


robby - 13/02/2006 alle 08:29

Sabato ho visto l'intervista ai genitori di Marco su raidue a dribbling e vi posso assicurare che mi sono spuntate le lacrime e ho avuto il magone per un bel po che poi si è trasormato in rabbia (mi succede sempre così) verso quelle persone che lo hanno distrutto!!! Vivrò la giornata di domani come una giornata sì piena d'amore verso la mia partner ma anche piena d'amore verso questo personaggio che miha fatto innamorare del ciclismo... Non potrò mai dimenticarlo. Ciao Marco!!!


violetta - 13/02/2006 alle 18:28

[quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] Sabato ho visto l'intervista ai genitori di Marco su raidue a dribbling e vi posso assicurare che mi sono spuntate le lacrime e ho avuto il magone per un bel po che poi si è trasormato in rabbia (mi succede sempre così) verso quelle persone che lo hanno distrutto!!! Vivrò la giornata di domani come una giornata sì piena d'amore verso la mia partner ma anche piena d'amore verso questo personaggio che miha fatto innamorare del ciclismo... Non potrò mai dimenticarlo. Ciao Marco!!! [/quote] l intervista ha rappresentato un bel passo avanti, finalmente si sono citate le frasi di Vallanzasca, cosa che non era mai capitata fino ad ora....e le mia sensazioni son tali e quali alle tue!


Pirateattack - 13/02/2006 alle 19:42

Non si può non restare toccati dall'intervista di Tonina e Paolo. Domani in molti festeggeranno, ma spero che altrettanti ricordino con amore un uomo che ci ha fatto vivere delle emozioni uniche e che ora non c'è più..


Monsieur 40% - 13/02/2006 alle 19:49

[b]La rosea si meraviglia della rabbia dimostrata dai genitori di Marco Pantani[/b] [quote][i]Originariamente inviato da 53.11 in un thread simile[/i] Ragazzi, la Gazetta dello Sport oggi si stupisce della rabbia dimostrata dai genitori di Marco Pantani nell'intervista rilasciata ad ALessandra De Stefano e trasmessa sabato pomeriggio su Deibbling. Ovviamente la rosea continua a dimenticare di come lei stessa per mano dell'allora direttore Candido( mai nome fu meno appropriato) Cannavò e non solo ha massacrato Marco all'indomani del 5 giugno 1999, e di come è stato trattato Marco dai vari tribunali e da quasi tutti gli altri organi di stampa e d'informazione in generale, dimentica probabilmente la campagna imbastita sul corridore di Cesenatico, dipingendolo come il dopato d'Italia. Si dimentica con quanta faciloneria si è parlato negli anni di un Pantani dal midollo scassato e bisognoso di assumere epo in modo costante , ed invece abbondandemente smentiti dalla perizia eseguita sul midollo del POvero Marco dal dott. FOrtuni. Si dimentica di come Marco sia stato processato per una siringa trovata in una stanza d'albergo che sarebbe potuta essere anche mia, eppure l'anno processato e squalificato senza la minima prova, unico caso al mondo. Si dimenticano troppe cose per stupi9rsi del fatto che i genitori di Marco, non sono solo amareggiati, ma ovviamente Incazzati contro chi ha distrutto la vita sportiva del loro figlio dal talento INDISCUSSO, incazzati contro chi con faciloneria e selvaggia cattiveria, ha contribuito ad un linciaggio mediatico che ha posto in essere l'istituzione del CAPRO ESPIATORIO dello sport Italiano. IO credo che voi siate tutti concordi con me nel dare un segnale netto a quyesti signori che non possono fare di questo sport ciò che vogliono, smettendo di comperare la rosea ed estendendo questo invito quanto più possibile ai conoscenti...... credo che un segnale forte è quello che serve a questi sognori per imparare a trattare nel dovuto modo non solo Marco.. ma tutti i ciclisti.... :grr: [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da nino58[/i] La Gazzetta ha l'unico merito ( e fortuna) che gli altri quotidiani sportivi non hanno la sua completezza di informazioni per cui siamo "obbligati" a comperarla. Ma quando vogliono insegnarci etica e buoni sentimenti sono insopportabili. Non parliamo di quando si meravigliano delle sante incazzature.[/quote]


marco83 - 13/02/2006 alle 19:56

L'intervista ai genitori di Marco l'ho ascoltata anch'io, ed effettivamente sembra smuoversi qualcosina (specie sulla pista-Vallanzasca), ma mi è sembrato poco... anche se, in questo caso, tutto fa brodo. Segnalo come, poco fa, i tifosi del Cesena hanno esposto uno striscione commemorativo in nome di Pantani: mi pare ci fosse scritto [i]"Due anni sono passati, ma sembrano un'eternità... Marco Pantani uno di noi".[/i] Purtroppo quelli di Sportitalia l'hanno inquadrato poco... ma resta comunque un bel gesto! :clap:


Lester - 13/02/2006 alle 19:59

ragazzi sapreste dirmi qulche sito con belle foto di marco? Grazie!


Vuelta Espana - 13/02/2006 alle 20:32

Purtroppo non sono riuscita a vedere l'intervista...qualcuno di voi che l'ha vista può raccontare all'incirca di cosa si è parlato, e soprattutto cosa è stato detto su Vallanzasca? Ringrazio in anticipo.


violetta - 13/02/2006 alle 20:34

la puoi trovare nel sito www.raispor.rai.it sezione dribbling.Prova a vedere!;)


Vuelta Espana - 13/02/2006 alle 21:51

Grazie mille, l'ho trovata e ora me la guardo! :)


W00DST0CK76 - 13/02/2006 alle 23:16

Due anni, 24 mesi, 730 giorni, sembrano tanti, eppure sembra che sia successo tutto ieri, non sembra tanto lontano il giorno in cui hai deciso di entrare in un modo diverso nel nostro cuore. Tante cose sono cambiate nella mia vita da quando all'alba della tua epopea grazie ad un intervista ci facevi entrare nel tuo mondo fatto di mare, proprio tu che hai sempre divorato la strada verso il cielo. Quanto sembrano vicini quei giorni d'estate scanditi dai tuoi voli, l'esaltazione per i successi, lo sconforto per tutte le volte che il destino sembrava respingerti, eppure tu non mollavi, sapevi che, come sfidavi la forza di gravità così avresti potuto sfidare anche le avversità e così hai fatto ragalandoci emozioni che ancora oggi ci fanno riavvolgere il nastro del tempo e immergerci nella magia di quelle giornate, nei brividi che solo tu sapevi trasmetterci facendoci scoprire il dolce sapore delle lacrime. In queste circostanze si parla sempre di ricordi ma per per me non è così, non ti ricordo, TI VIVO, come quel giorno che ho quasi potuto sfiorarti nell'attimo in cui avevi appena schiuso le tue ali proiettandoti verso la tua essenza, mai avevo provato qualcosa di simile estasiato dalla tua danza leggera sui pedali, ho provato a gridarti la mia gratitudine ma il mio urlo di gioia è rimasto strozzato in gola annichilito dalla tua grandezza. era solo l'inizio di un'estate che ti avrebbe portato a stringere il mondo tra la mani, portando il sole in una vita lontana afflitta da mille angosce. Poi sono venuti i giorni bui, tutto sembrava crollare tranne la fede di chi non ha mai smesso di credere in te pulendo il fango che gli ipocriti spargevano sadicamente sui nostri giorni felici, forse se il mio grido, così come quello di tanti altri non fosse rimasto in gola ti saresti sentito meno solo, ma ormai i rimpianti non servono a nessuno, e anche se le lacrime sono di nuovo salate mi resta il conforto che nulla potrà impedirmi di continuare a viverti. Non sono mai riuscito a gridarti la mia gratitudine, chissà se il mio urlo riuscirà a giungere fino a te. Anni, mesi, giorni....attimi eterni.


robby - 14/02/2006 alle 08:08

e sono già passati due anni da quel maledetto 14 febbraio 2004 dove mentre ero sul divano con la mia ragazza a guardare un bel film dopo la normale cena al ristorante x san valentino mi giunge la notizia al cellulare e lì copmincio a piangere come un bambino, dopo aver riposrtato la mia fidanzata a casa ho acceso la tv e ho guardato con le lacrime agli occhi assiem al mio babbo e alla mia mamma (siamo tutti e 3 legatissimi a Marco) le varie notizie sulla tragedia...era notte fonda e arrivavano tutte le telefonate possibili a casa mia!!!! pernsate mi ha telefonato pure mio nonna dalla sicilia che aveva 82 anni e che si era innamorata pure lei del pirata e pensare che ha "vissuto" quasi tutti i corridori più forti della storia senza rendersi conto cosa fosse il ciclismo, ma diMarco si innamorò pure lei!!!! eh sì, perchè questo era Marco un'emozione per tutti e quando dico tutti intendo proprio tutte le persone pure quelle che dopo il 5 giugno 99 lo hanno demonizzato perchè faceva comodo e faceva notizia!!!! Scusate ragazzi lo poca logica tra unafrase e l'altra ma questo post lo sto scrivendo con le lacrime agli occhi e con tanta rabbia nel cuore verso chi ha la coscienza sporca....sono sicuro che in questo mondo purtroppo sarà difficile sapere tutta la verità, ma quando andremo da lui (chissà magari si potrà fare un giro in bici assieme), ci racconterà tutta la sua storia e chi avrà fatto cose sbagliate in questa vita pagherà!!!! Ciao Marco mi manchi tanto!!!!


Bahamut - 14/02/2006 alle 08:43

è stato è rimarrà un grande...W Pantani...


robby - 14/02/2006 alle 09:13

UNO DELLE CITAZIONI PIU' GIUSTE CHE HANNO FATTO SU MARCO, E' STATO QUELLO CHE HA DETTO GARZELLI: "SE E' VERO CHE DA 50 ANNI SI PARLA DI COPPI, FRA 50 ANNI SI PARLERA' ANCORA DI PANTANI" Alla faccia di chi lo ha sempre e solo considerato un dopato!!!!!!!!!!


WebmasterNSFC - 14/02/2006 alle 09:28

2 Anni sono passati ecco come lo ricordiamo noi e come lo ricordate voi: [b]CI MANCHI... ci manchi... Pantani, due anni dopo... di Giuseppe Matranga[/b] http://www.cicloweb.it/art497.html [b]Marco, una verità ancora lontana di Maria Rita Ferrara[/b] http://www.cicloweb.it/art498.html [b]Il Pirata: chi era, cos'era di Guido Legnante[/b] http://www.cicloweb.it/art499.html [b]Il mio Marco Pantani... i pensieri di tutti i lettori[/b] http://www.cicloweb.it/art104.html [b]La carriera di Marco Pantani[/b] http://www.cicloweb.it/art105.html Buona lettura e, per chi se la sente, buona partecipazione...


Monsieur 40% - 14/02/2006 alle 10:38

Volevo fare i miei più fervidi complimenti, senza neanche le iconcine, a Giuseppe, a Maria Rita e Guido per gli stupendi ritratti, ognuno a modo loro, ognuno scrivendo un pezzo di punto di vista di ognuno di noi, qualcuno aggiungendo anche una Poesia che questi lidi già avevano avuto l'onore di leggere, ma che meritava un palcoscenico più ufficiale, che ne risalta la bellezza e la purezza, dedicati a Marco Pantani. Tre grandissimi lavori, scritti con una passione che rapisce. Leggendovi, mi son venute le lacrime agli occhi. Volevo solo dirvi: «Grazie!».


robby - 14/02/2006 alle 10:41

ti quoto Mario, purtroppo non ho molto tempo per leggerli con calma oggi anche se ho letto qualche spezzone, me li stamperò s li leggerò stasera prima di andare a dormire


Frank VDB - 14/02/2006 alle 11:13

Avrei voglia di scrivere qualcosa anch'io... magari sul perchè non sono d'accordo con chi tira in ballo Cannavò in questa brutta vicenda. Ma finiremmo per sollevare l'ennesimo inutile polverone che serve solo a chi specula ancora sulla vita e sulla morte di Pantani. Abbiamo già scritto molto. E' trasparito il nostro amore e la nostra passione. Anche qualche critica, non perniciosa ma basata su vecchie interviste o fatti. Ora basta di tutto ciò. Perchè Pantani come tutti gli esseri umani non è infallibile, ma soprattutto perchè la retorica e le speculazioni non ci tolgono dagli occhi il Mortirolo con Indurain mandato in bambola da un ragazzino, o l'arrivo a braccia allargate come un crocifisso a Montecampione (la più bella foto del ciclismo moderno dopo la borraccia di Coppi e Bartali) o lo scatto risolutivo nella bufera del Galibier. Riposi in pace. Ci manchi tanto.


itammb - 14/02/2006 alle 12:05

Ciao Marco. Penso che in verità non sei morto solo, hanno sbagliato, sei morto infelice. Nei tuoi occhi c'era luce e allegria, fuori e per tutti gli altri, ma dentro, solo dentro, nascosto nel angolo più segreto e timido, dentro, c'eri tu.. c'era la rabbia che ti divorava ogni istante su per le montagne della tua vita.. solo tu.. poi c'era il mondo fuori, quello lontano dove sono tutti uguali anche quelli speciali come tè, che giravi diverso ..poi c'era la bici. Ti ricordo silenzioso, sguardo basso, senza parole, il sudore che scendeva lungo la pelata, l'ultimo giro, ero al Duomo a Milano, poco prima Simoni, sembrava un condottiero della storia perduta, vincitore. Lo sai Marco non c'era più luce nei tuoi occhi, non l'ho trovata...DIO perchè ? ...un'ombra in una giornata di sole radioso. Quel giorno la strada che da dentro ti avvicinava al mondo degli altri era franata per sempre, era davvero la fine, perchè eri diventato un mondo perduto. Forse doveva andare così, perchè quando i sogni diventano realtà inevitabilmente perdono di libertà e cadono preda di chi si sente in dovere di strapparti anche la felicità dei grandi momenti...e se non esiste il passato allora perchè vivere il presente ..? Quel maledetto giorno ti guardavo da dietro le transenne, avrei voluto gridare, avevo capito, ma la mia voce si è persa, incastrata nella gola.. tutti ti guardavano.. ma credimi nessuno ti stava giudicando, anzi. Oggi non ci sei più ed è un grande dispiacere, non per l'atleta, ma per l'uomo che si è perso in questa vita. Mi manchi tanto. Massimiliano


nalya - 14/02/2006 alle 13:42

[img]http://img113.imageshack.us/img113/1443/marcoblog2co.jpg[/img] infinite immagini che riportano alla mente infiniti ricordi... un solo protagonista: MARCO PANTANI ciao Campione!


robby - 14/02/2006 alle 13:49

bel ricordo nalya!!!!:clap:


mont ventoux - 14/02/2006 alle 13:56

Ogni giorno, più di un pensiero. Oggi, molto di più. L'unica consolazione è che, anche fra tanto tempo, io potrò dire che da ragazzo ho potuto assistere e vedere non solo le imprese del Pantani corridore, ma ricordarne lo spirito da avventutiero solitario, un vero pirata all'arrembaggio. Un personaggio unico, prima ancora che un fuoriclasse. Solo così, una persona, lascia il segno a livello emotivo, solo se riesce a trasmettere emozioni.


riddler - 14/02/2006 alle 15:30

Un ricordo affettuoso al + grande scalatore al quale ho avuto la fortuna di assistere... Peraltro due anni fa era sera quando l'ho letto sul sito gazzetta.it e sono rimasto di sasso!


Pirata x sempre - 14/02/2006 alle 15:32

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] «Grazie!». [/quote] Già, proprio grazie, grazie ancora Marco....


aranciata_bottecchia - 14/02/2006 alle 15:32

Anche io sarei per non tirare in ballo Cannavò, purtroppo Cannavò si lancia da solo sul dance-floor, sballottandosi a destra e manca. Una perla (dal sito della Gazza, che non compro da anni, cioè da quando il gossip calcistico mi procura dolori addominali): [quote] Pantani era padrone assoluto del Giro. Perché quell'eccesso? Chi lo ha indotto al peccaminoso errore, dopo due controlli superati in zona di confine? [/quote] Il "Canna" non ha dubbi, chi non ha dubbi conosce la verità, chi conosce la verità può mentire per nasconderla. Un'analisi critica dovrebbe tenere conto di tutte le circostanze possibili, mentre un ricordo nell'anniversario della scomparsa dovrebbe evitare queste carezze di carta vetrata. La sorpresa per tanta faciloneria tocca però il disgusto quando il "Canna", tra le possibili motivazioni di quell'errore sciagurato che egli imputa a Pantani, cita testualmente "pesanti connivenze ambientali". Cioè Pantani avrebbe goduto di "pesanti connivenze ambientali"? Beh, qui ha ragione chi sostiene che la dignità di Pantani avrebbe bisogno di un buon avvocato (o anche solo un avvocato) che pretendesse la rettifica di tali affermazioni, formulate anche solo come possibilità; che si pretendesse almeno che venissero esposti gli indizi in base ai quali vengono formulate queste teorie, ammesso che esistano degli indizi. Dal momento che il "Canna" accusa Pantani (lo fa, lo accusa come minimo di errore, temendo forse che nell'anniversario della sua morte altre parole potrebbero turbare eccessivamente i tifosi che definisce ipocriti, dal momento che sono i tifosi coloro che ritengono che Pantani abbia pagato per tutti), dal momento che Pantani non aveva alcun movente accettabile per doparsi in quei frangenti con la corsa in tasca (almeno che qualcuno creda alle fesserie sul Mortirolo etc etc), rimane da capire se Pantani avesse o meno l'opportunità o l'occasione per doparsi impunemente. Perchè, per accusare Pantani, bisogna supporre (come in fondo fa Cannavò), che il corridore potesse sfruttare opportunamente una qualche circostanza, che per comodità chiamiamo connivenza ambientale, con le sue stesse parole. Perchè diversamente non si sarebbe presentato come un agnellino al controllo anti-doping. Il "Canna" lascia intuire di sapere qualche cosa, ma preferisce non approfondire l'argomento; credo che da costui si dovrebbero però pretendere delle spiegazioni. Un "colpevole" senza movente non può altro che essere a) Un innocente incastrato; b) Una persona trascinata in un gioco sporco e poi scaricata. Perchè si dovrebbero pretendere spiegazioni da Cannavò? Perchè, a seconda delle possibilità, sta accusando ingiustamente un innocente oppure sta nascondendo i nomi di chi prima era complice di Pantani e poi suo carnefice. A mio avviso.

 

[Modificato il 14/02/2006 alle 15:35 by aranciata_bottecchia]


riddler - 14/02/2006 alle 15:36

Candido Cannavò? Scusate ma chi è Candido Cannavò? Io l'ho sentito nominare... Ah si ecco mi sembra che sia quel giornalista catanese che all'epoca si scagliò contro il calcio Catania che retrocesse nei dilettanti schierandosi dalla parte di uno come Matarrese!!! Giuda gli fa un baffo a lui!


WebmasterNSFC - 14/02/2006 alle 15:51

E bravo il Fiorello nazionale... [i][b]Fiorello ricorda Pantani: «In troppi l'hanno già dimenticato»[/b] A due anni dalla scomparsa, il giorno di San Valentino del 2004, Marco Pantani è stato ricordato oggi con un applauso a «Viva Radio2». Fiorello, che quando ha fatto outing sulla ex dipendenza da cocaina ha confrontato quei momenti della sua vita alla crisi attraversata da Pantani, ha parlato con affetto del campione «da molti già dimenticato». «Pantani è nei nostri cuori - ha detto alla radio lo showman - forse è stato lasciato troppo solo nel momento del bisogno. E' sempre così: quando si ride ci sono tutti, nei momenti difficili no», ha concluso Fiorello. [/i] Fonte Tuttobiciweb


Cry - 14/02/2006 alle 17:35

Grazie a te mi sono avvicinata al ciclismo, grazie a te ke mi hai fatto appassionare, grazie a te ke mi hai fatto emozionare, grazie a te ke mi hai fatto sognare... non finirò mai di ringraziarti... resterai per sempre nel mio cuore, ciao pirata, ciao campione


Vuelta Espana - 14/02/2006 alle 17:49

Ti saluto Marco...qui non ti abbiamo dimenticato...e non lo faremo mai.


lucmirco - 14/02/2006 alle 22:55

CIao Marco....già 2 anni sn passati dall'ultimo volo....che tristezza...:gluglu:


luomodeisogni - 14/02/2006 alle 23:24

lettera inviata a cannavò dopo il suo articolo di oggi: Sig.Cannavò, oggi ricorre il secondo anniversario della morte di un Campionissimo del ciclismo, Marco Pantani. Ebbene, ancora ci troviamo a leggere uno sgradevole suo editoriale che, come d'abitudine, mette in dubbio la veridicità dei successi e del talento di quel fenomeno al quale lei, da quel 5 giugno di 7 anni fa, ha voltato le spalle. Parla ancora di sangue INQUINATO, espressione veramente di cattivo gusto per un uomo, soprattutto per chi, come Marco, è stato testato con un'autopsia:midollo intatto, fisico non intaccato da uso massiccio e continuativo di dopin. Si chiede chi fosse il vero Pantani... dopo due anni tanti suoi detrattori di allora preferiscono il silenzio, lei invece insiste e rilancia! Ma la finisca, lo ha già fatto soffrire, con i suoi articoli, così tanto da vivo, lo lasci riposare in pace e lasci in pace la sua famiglia , distrutta dal dolore! Ostenta tanta sicurezza sul risultato di quell'esame, ben sapendo di ignorare volutamente i molti dubbi e le molte ombre che ancora gravano su quel controllo: sappia che il suo comportamento non dissolve i dubbi, anzi li amplifica e ci fa pensare che i dubbi siano giustissimi. Infine abbiamo il piacere di farle sapere chi era il vero Pantani: era quel ragazzo che a 15 anni faceva 170 km per andare a provare le salite che sognava, era quello che in salita non aveva rivali già da allievo, era quello che spianava il Galibier e vinceva Giro e Tour, era quello che con uno stato di forma imperfetto si scrollava di ruota Armstrong, era quello che sullo Zoncolan, con una condizione insufficiente lottò con i migliori di quel suo ultimo Giro. Ed il vero Pantani era anche quello nel residence di Rimini, andato a morire solo e disperato per l'oltraggio insopportabile al suo talento, perchè lui viveva per il suo talento, oltraggio perpetrato anche da certa stampa. Ma dai suoi editoriali sappiamo anche chi sia il vero Cannavò, al quale chiediamo che termini questo suo attacco nei confronti di una persona defunta e che, se ne ha la capacità, si penta per ciò che ha scritto. Quando dice che non è vero che Pantani ha pagato per tutti, si sbaglia di molto. Molti atleti sono stati trovati positivi ( Pantani no), ma non hanno avuto sette procure ad indagarli, un oltraggio continuo e feroce al loro talento, una squalifica senza lo straccio di una prova, mancando il test del DNA, nessuno ha subito neanche la decima parte di quello che ha demolito Marco. E infine , se capiamo bene la sua frase che il mondo del ciclismo deve interrogarsi se la morte di Pantani non sia anche un reato collettivo, le rispondiamo noi: SI', LO E'. Gruppo tifosi online 'Nessuno Tocchi Pantani'


Vuelta Espana - 14/02/2006 alle 23:40

[quote][i]Originariamente inviato da luomodeisogni [/i] Parla ancora di sangue INQUINATO, espressione veramente di cattivo gusto per un uomo, soprattutto per chi, come Marco, è stato testato con un'autopsia:midollo intatto, fisico non intaccato da uso massiccio e continuativo di dopin. [/quote] Cito questa frase (pur condividendo tutto il resto) perchè io stessa stavo per segnalarla e commentarla: non ci sono parole, già il fatto stesso che l'editoriale lo abbia scritto proprio Cannavò è da far voltare lo stomaco, che poi scriva certe porcherie lo stomaco me lo distrugge proprio.


aranciata_bottecchia - 15/02/2006 alle 00:51

Questo sito canadese dopo Cicloweb è da sempre il mio preferito, mi piace sottolineare come con una frase efficace ed una bella fotografia hanno reso grande omaggio alla memoria di Pantani, ed alla sua statura: http://laflammerouge.com/


Abruzzese - 15/02/2006 alle 01:04

Si e' da poche ore conclusa la giornata e come altri ho lasciato il mio pensiero per Marco nell'apposita pagina splendidamente creata da questo sito.Sono stato molto contento del fatto che molti non hanno dimenticato e hanno voluto esprimere il loro pensiero.Nel giorno della festa degli innamorati chi ha amato e ama ancora oggi Marco Pantani ha reso il suo giusto tributo,per cui concludo quest'intervento dicendo ancora una volta: GRAZIE DI TUTTO MARCO! :IoI:podio::^o^


ProfRoubaix - 15/02/2006 alle 08:32

Complimenti e grazie a Nalya, davvero belle foto. [quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] dal momento che Pantani non aveva alcun movente accettabile per doparsi in quei frangenti con la corsa in tasca (almeno che qualcuno creda alle fesserie sul Mortirolo etc etc), rimane da capire se Pantani avesse o meno l'opportunità o l'occasione per doparsi impunemente. Perchè, per accusare Pantani, bisogna supporre (come in fondo fa Cannavò), che il corridore potesse sfruttare opportunamente una qualche circostanza, che per comodità chiamiamo connivenza ambientale, con le sue stesse parole. Perchè diversamente non si sarebbe presentato come un agnellino al controllo anti-doping. Il "Canna" lascia intuire di sapere qualche cosa, ma preferisce non approfondire l'argomento; credo che da costui si dovrebbero però pretendere delle spiegazioni. Un "colpevole" senza movente non può altro che essere a) Un innocente incastrato; b) Una persona trascinata in un gioco sporco e poi scaricata. [/quote] Caro Davide-Arancia, un chiarimento: non pensi che ci fosse davvero (anche in Pantani) l'ipotesi del'impresa leggendaria sul Mortirolo? Te lo chiedo perchè non ho capito, e perchè quello che dici dopo indirettamente sembra confermarlo. Ciao!


robby - 15/02/2006 alle 08:43

non ho proprio parole sull'editoriale di Cannavò, mi viene da dire che lo trovo quasi RIPUGNANTE!!!!!!!:grr:


aranciata_bottecchia - 15/02/2006 alle 09:04

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] Complimenti e grazie a Nalya, davvero belle foto. [quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] dal momento che Pantani non aveva alcun movente accettabile per doparsi in quei frangenti con la corsa in tasca (almeno che qualcuno creda alle fesserie sul Mortirolo etc etc), rimane da capire se Pantani avesse o meno l'opportunità o l'occasione per doparsi impunemente. Perchè, per accusare Pantani, bisogna supporre (come in fondo fa Cannavò), che il corridore potesse sfruttare opportunamente una qualche circostanza, che per comodità chiamiamo connivenza ambientale, con le sue stesse parole. Perchè diversamente non si sarebbe presentato come un agnellino al controllo anti-doping. Il "Canna" lascia intuire di sapere qualche cosa, ma preferisce non approfondire l'argomento; credo che da costui si dovrebbero però pretendere delle spiegazioni. Un "colpevole" senza movente non può altro che essere a) Un innocente incastrato; b) Una persona trascinata in un gioco sporco e poi scaricata. [/quote] Caro Davide-Arancia, un chiarimento: non pensi che ci fosse davvero (anche in Pantani) l'ipotesi del'impresa leggendaria sul Mortirolo? Te lo chiedo perchè non ho capito, e perchè quello che dici dopo indirettamente sembra confermarlo. Ciao! [/quote] Ciao Guido, forse Pantani avrà avuto parecchie insicurezze nell'affrontare la vita comune, ma non credo proprio che ne avesse in bicicletta, tantomeno sulle salite. Visto quanto aveva fatto nei giorni precedenti, perchè avrebbe dovuto fare qualcosa di differente, di qualsiasi cosa si trattasse? Trovo anche poco credibile l'ipotesi di un errore, avrebbe dovuto sbagliare una prima volta al momento del dosaggio (presumo il giorno prima) e una seconda al momento del controllo (perchè da quanto ho capito prima del test ematico tutti i corridori controllavano il proprio tasso d'ematocrito con le "centrifughe"). Quindi, a mio avviso, si tratta di una persona completamente innocente, oppure si tratta di una persona incastrata, alla quale è stato impedito di fare ciò che aveva fatto sino al giorno precedente, alla quale è stato impedito di fare ciò che in quel contesto facevano tutti: viaggiare sul filo del 50% di tasso d'ematocrito, cosa che probabilmente Pantani si accingeva a fare anche in quel giorno molto particolare.


WebmasterNSFC - 15/02/2006 alle 09:06

Davide forse Prof voleva un tuo chiarimento sulla "leggendaria impresa del Mortirolo" e il perchè non bisognerebbe crederci...


ProfRoubaix - 15/02/2006 alle 09:08

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] Complimenti e grazie a Nalya, davvero belle foto. [quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] dal momento che Pantani non aveva alcun movente accettabile per doparsi in quei frangenti con la corsa in tasca (almeno che qualcuno creda alle fesserie sul Mortirolo etc etc), rimane da capire se Pantani avesse o meno l'opportunità o l'occasione per doparsi impunemente. Perchè, per accusare Pantani, bisogna supporre (come in fondo fa Cannavò), che il corridore potesse sfruttare opportunamente una qualche circostanza, che per comodità chiamiamo connivenza ambientale, con le sue stesse parole. Perchè diversamente non si sarebbe presentato come un agnellino al controllo anti-doping. Il "Canna" lascia intuire di sapere qualche cosa, ma preferisce non approfondire l'argomento; credo che da costui si dovrebbero però pretendere delle spiegazioni. Un "colpevole" senza movente non può altro che essere a) Un innocente incastrato; b) Una persona trascinata in un gioco sporco e poi scaricata. [/quote] Caro Davide-Arancia, un chiarimento: non pensi che ci fosse davvero (anche in Pantani) l'ipotesi del'impresa leggendaria sul Mortirolo? Te lo chiedo perchè non ho capito, e perchè quello che dici dopo indirettamente sembra confermarlo. Ciao! [/quote] Ciao Guido, forse Pantani avrà avuto parecchie insicurezze nell'affrontare la vita comune, ma non credo proprio che ne avesse in bicicletta, tantomeno sulle salite. Visto quanto aveva fatto nei giorni precedenti, perchè avrebbe dovuto fare qualcosa di differente, di qualsiasi cosa si trattasse? Trovo anche poco credibile l'ipotesi di un errore, avrebbe dovuto sbagliare una prima volta al momento del dosaggio (presumo il giorno prima) e una seconda al momento del controllo (perchè da quanto ho capito prima del test ematico tutti i corridori controllavano il proprio tasso d'ematocrito con le "centrifughe"). Quindi, a mio avviso, si tratta di una persona completamente innocente, oppure si tratta di una persona incastrata, alla quale è stato impedito di fare ciò che aveva fatto sino al giorno precedente, alla quale è stato impedito di fare ciò che in quel contesto facevano tutti: viaggiare sul filo del 50% di tasso d'ematocrito, cosa che probabilmente Pantani si accingeva a fare anche in quel giorno molto particolare. [/quote] Grazie, ho capito meglio il tuo punto. E sono del tutto d'accordo (soprattutto con la seconda che hai detto). Dal tuo messaggio mi era sembrato che tu non pensassi che ci fosse in programma la grande impresa. Invece tu, giustamente, dici che era in programma, ma non era la prima di quel giro, e comunque non era (chimicamente, tecnicamente sì, visti i 50km di fuga) diversa dalle altre. Ciao!


WebmasterNSFC - 15/02/2006 alle 09:10

Ma scusa, non si è sempre detto che l'ematocrito lo aveva controllato la sera prima?


Frank VDB - 15/02/2006 alle 09:19

Scusate ma ieri non ho visto la Gazzetta. Qualcuno riesce a riportare l'editoriale incriminato?


WebmasterNSFC - 15/02/2006 alle 09:23

[i][b]Due anni senza Pantani Il 14 febbraio 2004 moriva il Pirata. Candido Cannavò ricorda l'atleta e l'uomo dai giorni del trionfo fino alla tragica morte[/b] MILANO, 14 febbraio 2006 - Sono passati due anni, ma potrebbero essere venti o cinquanta: la ferita non si rimargina. La morte di Pantani non è una morte qualunque: ha la crudeltà di una vita troncata all'età di Cristo e si porta dietro clamori e rimorsi, grandezze e miserie, eroismi e l'inestinguibile senso del peccato. Un cocktail di verità che si scontrano con un solo elemento comune: l'affetto. La parabola di Marco è, nel rispetto delle proporzioni, un evento da processi storici, dove i fatti si estrarranno finalmente dalle emozioni violente che ancora ci fibrillano addosso e la lucidità dell'analisi prevarrà su sentimenti, rabbie e dolori. Ma tutto ciò appartiene a un futuro chissà quanto lontano. Per adesso il ricordo di Pantani, al di là del dramma, resta disegnato nelle sue montagne che rappresentarono per un'epoca di ciclismo e di sport una sorta di inebriante palcoscenico mobile, dovunque si trovassero e qualunque nome avessero. Erano montagne segnate dalla pedalata di Marco che le carezzava, le irrideva, le rispettava, le sconsacrava, le riempiva di folla, le legava al suo nome, magari insieme a quello di Coppi. Da lì, da quelle imprese che scorrono dal Mortirolo '94 sino al Giro e al Tour del '98, parte qualsiasi rievocazione. E poi la storia sprofonda, insieme con il suo protagonista. Dall'empireo della gloria in cui si collocava un eroe nazionale, al giorno della funesta scoperta del sangue inquinato sino al desolante crepuscolo, all'inferno della perdizione, alla morte solitaria di un uomo che non si riconosceva più non dico sui pedali, ma neanche guardandosi allo specchio. E', come vedete, una storia esaltante e mostruosa, piena di valori e di squallori. Si potrà discutere all'infinito sul famigerato mattino del 5 giugno del '99, che resterà per sempre una delle più orribili giornate della mia vita, ma non si può rinnegare la verità di un'analisi, l'unica che Marco aveva accettato. Pantani era padrone assoluto del Giro. Perché quell'eccesso? Chi lo ha indotto al peccaminoso errore, dopo due controlli superati in zona di confine? Forse Marco, già pieno di vittorie, voleva regalare al Mortirolo, la montagna del suo battesimo di campione, un'impresa da ricordare per decenni. Errore ingenuo, reato di superbia, pesanti connivenze ambientali? A noi e al Giro d'Italia è caduto il mondo addosso. E subito dopo un'altra inquietante domanda: qual era il vero Pantani? Non è vero, come ipocritamente si dice, che "solo lui ha pagato". La galleria dei corridori smascherati ai controlli è lunga. Più o meno, tutti si sono rialzati, magari a fatica, dopo aver scontato il prezzo della colpa. Marco non ce l'ha fatta: era caduto da un grattacielo. Il mondo del ciclismo deve chiedersi se la morte di Pantani non sia anche un reato collettivo. Da grandezze e miserie, esaltazioni e lacrime, emergono alla fine i suoi occhi scuri e pungenti, la sua sensibilità, la sua voglia di lasciare tracce importanti anche al di fuori dei recinti del ciclismo. La sera prima del misfatto, Marco mi disse: «Mi piacerebbe investire la mia popolarità per aiutare i bambini». Tra l'epica delle montagne e la solitudine fatale di un residence, il Pantani di quella sera resta il più vero, il più presente nella ferita che non si rimargina. [b]Candido Cannavò[/b][/i] Fonte Gazzetta.it


Monsieur 40% - 15/02/2006 alle 09:53

...o Cannavò è tremendamente ignorante, o è tremendamente consapevole... In ogni caso... squallore.


pedalando - 15/02/2006 alle 09:56

Vorrei ringraziare Cicloweb e tutti gli autori degli articoli in HP per il bel ricordo che avete fatto su Marco. Sull'editoriale rosa non commento perche' non lo leggo, semplicemente lo evito, come capita per strada quando non ci si vuol sporcar le scarpe. Non mi sono mai considerato un Pantaniano anche se ammiravo le sue gesta. Ma penso che il 14 febbraio continuera' a rievocare in me tristi pensieri per la morte prematura di un ragazzo. Non ho sete di vendetta e neanche di giustizia ad essere sincero, vorrei solo che non capitasse piu' quello che e' successo.


Donchisciotte - 15/02/2006 alle 10:58

Ho letto l'interessante intervista di Elisa Marchesan a marco velo.questo ex compagno di Marco è davvero una delusione grossa. Se questi sono i ragazzi che devono parlare stiamo freschi. Dunque, Velo dice che sì le voci giravano la sera prima di Campiglio ma quasi certamente erano le solite voci che ogni tanto girano. Peccato che quelle voci la mattina dopo si sono avverate e peccato che giravano anche nelle carceri, tra la malavita dove, per esempio, si organizzano le scommesse clandestine. Peccato che il giorno dopo arrivò pure una telefonata a Savini che contiene le stesse parole dette da Vallanzasca ( anche se Savini, assurdamente, non presentò denuncia). E se tutto era normale perchè Velo ha tentato di dirlo a Porta a porta subito dopo la morte di marco? E perché lo hanno zittito? Altra perla di Velo nell’intervista: Marco non ha pagato per tutti. Allora Marco Velo mi citi un altro sportivo che in Italia, senza mai essere risultato positivo, sia stato indagato da sette procure, sia stato squalificato per una siringa trovata in una stanza d’albergo da lui già abbandonata e senza la prova del DNA, sia sto condannato penalmente per un valore ematico registrato durante il ricovero per un grave incidente, sia stato linciato sui giornali con ferocia, sia indicato anche da morto come il simbolo del doping ( vedi le parole dell’avvocato della Juve o il fatto che se si parla di doping subito c’è l’immagine del Panta). E potrei continuare. Caro Marco Velo capisco che a parlare qualcosa si rischia ma allora magari è meglio tacere che dire le cose che ha detto lui. Quanto si illudeva Marco Pantani quando sperava che i ragazzi che hanno creduto in lui “devono parlare”.


Donchisciotte - 15/02/2006 alle 11:05

Pantani misurò l'ematocrito la sera prima, pochi minuti dopo quello ufficiale e poi a Imola qualche ora dopo: sempre in regola. Che avesse intenzione di fare l'impresa è un'idea di Cannavò e Zomegnan, il dossier di BS riporta le testimonianze del suo entourage che parlano di Pantani stufo degli attacchi per aver vinto troppo e deciso a lasciare mano libera a Zaina. Il controllo era previsto in quel giorno dall'accordo degli organizzatori dei grandi Giri, quindi non a sorpresa e a Campiglio e nelle carceri girava PRIMA DEL CONTROLLO la voce che il pelatino non sarebbe partito. marco, contrariamente a quanto prescritto dal regolamento non scelse la provetta. Il controllo avvenne con un'ora e mezzo di ritardo ( magari marco avesse mangiato dato il ritardo!) e un rapporto della Guardia di Finanza pubblicato dal Corriere Romagna spiega perché.


Vuelta Espana - 15/02/2006 alle 13:13

L'unica cosa che posso aggiungere su Velo è che mi ha lasciato capire che a certe domande, probabilmente sempre le stesse da anni, lui non ha e non avrà mai le risposte. In fondo, credo che i corridori in questo tipo di faccende siano davvero le ultime ruote del carro. E, forse, non se la sente di lanciare accuse perchè 1)non ha delle prove, forse dei sospetti, ma non certi; e 2)sicuramente gli sarebbe molto controproducente dire certe cose ora che corre ancora. Questo, ben inteso, non per giustificarlo: condivido ogni signola parola scritta da Donchisciotte; ma solo per cercare di mettermi nei panni di Velo. Solo questo dico: ci sono altre persone secondo me che dovrebbero parlare, e che le cose le sanno bene. E' comprensibile che un corridore non voglia più sentire parlare di certe cose. Comprensibile, anche se magari non condivisibile.


antonello64 - 15/02/2006 alle 13:42

le parole di Velo mi sono sembrate quelle di una persona molto equilibrata, una persona che non spara accuse a casaccio, menando a destra e a manca nella speranza di riuscire, prima o poi, a centrare qualcosa; il fatto che lui non giudichi cose di cui non è a conoscenza diretta, secondo me, è indice di serietà: magari facessero tutti così. Sulle voci, secondo me, ha ragione lui: se dovessimo dar retta a tutte le voci che circolano nell'ambiente dello sport, staremmo freschi.


pedalando - 15/02/2006 alle 14:03

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] le parole di Velo mi sono sembrate quelle di una persona molto equilibrata, una persona che non spara accuse a casaccio, menando a destra e a manca nella speranza di riuscire, prima o poi, a centrare qualcosa; il fatto che lui non giudichi cose di cui non è a conoscenza diretta, secondo me, è indice di serietà: magari facessero tutti così. Sulle voci, secondo me, ha ragione lui: se dovessimo dar retta a tutte le voci che circolano nell'ambiente dello sport, staremmo freschi. [/quote] sottoscrivo completamente :yes: troppo comodo accusare chi non dice cio' che si vorrebbe sentire....


Donchisciotte - 15/02/2006 alle 14:18

per Elisa: se si legge il dossier di BS e si ricordano le parole di Marco degli ultimi anni si capisce quanto il gruppo abbia richiesto il suo aiuto per combattere la campagna Io non rischio la salute e quanto poi lo abbiano lasciato al vento, unica controparte del potere. E' umano ma non è bello. Così la posizione di Velo. Per pedalando: velo, il giorno dopo la morte di Marco è andato a Porta a porta ha tentato di dire che già la sera prima giravano voci. perchè ha tentato di dirlo se riteneva fossero voci qualsiasi? perché l'ha detto proprio in quella circostanza? Guarda caso fu zittito bruscamente. da chi? vespa e cannavò. Poi si è scoperto che nelle carceri scommettevano perché più che voci avevano certezze ma nessuno è mai andato a interrogare Vallanzasca nonostante sette procure si siano occupate di marco e nonostante Vallanzasca avesse chiesto di essere sentito e nonostante la difesa di marco lo avesse inserito fra i testimoni della difesa nel processo a Tione per i fatti di campiglio. Mi sembra un'accusa gratuita dire che non mi piace quello che dice velo perché non dice quello che vorrei io Mi sembra invece che il mondo del ciclismo dovrebbe cominciare a fare qualche esame di coscienza serio invece di questa continua rimozione di una tragedia con molti colpevoli. Sono d'accordo con davide, cannavò in quell'articolo dice qualcosa, accenna a connivenze ambientali ma poi...... un mondo di Alice nel paese delle meraviglie.


Donchisciotte - 15/02/2006 alle 14:32

Dal belissimo articolo di Morris: alla criminale quanto imbecille pretesa di rendere minimo il suo maestoso talento, in lui sempre vissuto come un luminoso insieme ancestrale. Per un artista supremo quella era una condanna a morte. Immessosi sulle vie dello scoramento, pagando gli umani errori mostruosamente più del dovuto per le diversità di un'arte che gli veniva dal cuore, isolato da colleghi inzuppati d'invidia, che mai han avuto il coraggio di parlare e difenderlo com'era dovere, ha continuato a far poesia Marco ci ha indicato la strada per capire tanti rovesci, atteggiamenti ed ipocrisie;


pedalando - 15/02/2006 alle 15:37

[quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] Per pedalando: velo, il giorno dopo la morte di Marco è andato a Porta a porta ha tentato di dire che già la sera prima giravano voci. perchè ha tentato di dirlo se riteneva fossero voci qualsiasi? perché l'ha detto proprio in quella circostanza? Guarda caso fu zittito bruscamente. da chi? vespa e cannavò. [/quote] forse il giorno dopo la morte di un amico, Velo, era ancora troppo "a caldo", lo dice anche lui che la sera prima avevano scherzato su quelle voci, con un evento cosi' tragico ci stanno tranquillamente delle supposizioni anche azzardate, poi col tempo si riesce ad avere pareri piu' equilibrati. I due tizi che hai nominato, con la pelliccia addominale che si ritrovano, vedevano gia' la cosa con distacco e, forse, lo zittirono anche per evitargli problemi con qualche sherlock holmes... [quote] Poi si è scoperto che nelle carceri scommettevano perché più che voci avevano certezze ma nessuno è mai andato a interrogare Vallanzasca nonostante sette procure si siano occupate di marco e nonostante Vallanzasca avesse chiesto di essere sentito e nonostante la difesa di marco lo avesse inserito fra i testimoni della difesa nel processo a Tione per i fatti di campiglio. [/quote] magari a Vallanzasca interessava negoziare qualche bonus, non puo' essere ? E poi per le procure Marco era un imputato mentre le dichiarazioni di Vallanzasca sarebbero servite a sua discolpa. Forse Vallanzasca andava ascoltato dalla difesa di Marco, non trovi? [quote] Mi sembra un'accusa gratuita dire che non mi piace quello che dice velo perché non dice quello che vorrei io [/quote] Che non ti piace mi sembra che sia tu ad averlo scritto, pero' scusami per l'accusa gratuita non era mia intenzione, mi sono solo espresso male, provo a riscrivere: bisogna accettare il parere di Velo anche se non soddisfa il bisogno di giustizia intorno a questa tragedia. Io lo vedo, comuque, come un punto di chiarezza.


Donchisciotte - 15/02/2006 alle 16:05

Marco Velo quella sera era insieme a Pregnolato e anche Pregnolato, anche lui zittito, ha detto la stessa cosa e l'ha ribadita più volte nel forum della Fondazione. Siboni in quei giorni rilasciò un'intervista al Corriere della Romagna : diceva la stessa cosa. Il dossier di BS diceva la stessa cosa. Quando poi la voce si verifica magari si dovrebbe cercare di sapene di più invece che zittire. Di voci ne girano tante ovunque ma quando poi la voce si verifica, in genere si va a cercare di capire come mai girava prima. Che Cannavò e Vespa volessero tutelare Velo.......dai, siamo maggiorenni ( io ampiamente) entrambi...... Forse ti sfugge che quando un giudice riceve una notizia di reato ( e le parole di Vallanzasca sono una notizia di reato) ha l'OBBLIGO di iniziare l'azione penale, anche per verificare, magari, l'infondatezza di quella notizia. Invece nessun giudice ha interrogato Vallanzasca su questa notizia di reato e la difesa di pantani lo mise nella lista dei testimoni ma il suo ascolto fu negato dal giudice. Se Vallanzasca millantava si poteva sapere solo ascoltandolo. Dopo averlo ascoltato si diceva che diceva una millanteria. Se invece diceva il vero magari si procedeva nelle indagini. Ti ricordo inoltre che Pantani ha dovuto difendersi da sette procure non essendo mai risultato positivo ad alcun controllo antidoping, senza alcuna prova provata che fosse dopato, ma solo sulla base di valori ematici sballati. Per la stessa cosa ( valori ematici sballati e, secondo la perizia D'Onofrio, non spiegabili fisiologicamente) nel processo alla Juve c'è stata assoluzione perché il FATTO NON SUSSISTE ( non solo perché la legge non lo prevedeva come reato), processo nel quale, davanti allo stesso PM Guariniello, i calciatori erano testimoni. Il Panta imputato. E Velo viene a dire che non è proprio certo che abbia pagato per tutti? lasciamo stare....... Quanto all'accusa gratuita, mi sembra che tu avessi scritto che non piacciono le dichiarazioni di velo perché non dicono quello che si vorrebbe sentire. No, non mi piacciono proprio perché non mi piacciono.


Felice - 16/02/2006 alle 11:42

Non voletemene per quanto sto per dire: vi assicuro che non intendo prendere per i fondelli nessuno e nemmeno fare dell'ironia. Non me lo permetterei mai, visto che si parla della fine tragica di un uomo. Ma... Vallanzasca!!! Erano i tempi dell'università, i tempi in cui si andava in giro con gli amici, quando c'era sempre qualcuno che si portava dietro una chitarra per rallegrare le riunioni... Erano pure i tempi di Vallanzasca, i tempi in cui ha fatto quello che gli ha valso la prigione in cui si trova tuttora. Erano i tempi in cui, qualunque cosa succedesse di male in Italia, era sempre colpa di Vallanzasca. Ti avevano rubato la macchina? Vallanzasca! Ti avevano soffiato il fortafoglio sull'autobus? Vallanzasca! Avevi litigato con la ragazza? Senza dubbio era colpa di Vallanzasca, maledetto Don Giovanni! E sì Vallanzasca, criminale sempre presente sul luogo del delitto... La cosa aveva raggiunto dei livelli tali, che un mio amico, su questo tema, ci aveva persino composto una canzone... Già, chissà dove sta ora quel mio amico di allora. Chissà se lo sa che ora si dice che Vallanzasca c'entra pure con il caso Pantani... Mah! Ciao


Alicia83 - 16/02/2006 alle 11:54

Sante parole quelle di Fiorello! Nei momenti neri non è "difficile" trovare chi ti resti vicino, è prorpio un'impresa. L'unica impresa che non è riuscita nemmeno a quella gran persona che era Marco Pantani. Ora dirò una cosa che sò vi sembrerà inaccettabile e cattiva, ma io non son riuscita mai, in questi due anni, ad ascoltare un'intervista dei suoi genitori senza provare un profondo rancore nei loro confronti. Rancore si, perchè avrebbero dovuto fare di più per lui. Non dovevano lasciarlo solo. Avrebbero dovuto restargli accanto in ogni modo e per tutto il tempo che serviva. Capire il disagio e il dolore di quel loro figlio così poco propenso ad esprimersi, ad esternare i suoi sentimenti e a parlare dei suoi problemi. Cavolo erano i suoi genitori! Possibile che non abbiano capito la gravità della situazione a tal punto da riuscire a partire tranquilli, e lasciarlo solo?? Tanto è vero che.. quando lui si è ucciso non erano nemmeno in Italia! Non voglio dare la colpa a loro, dico solo che puntando il dito verso chi ha contribuito a strappare Marco da questo mondo, dovrebbero guardandosi allo specchio e puntarlo anche verso se stessi.


robby - 16/02/2006 alle 12:23

non sono d'accordo con alicia, perchè riesco a capire perfettamente la situazione dei genitori di Marco essendoci passato personalmente per problemi familiari ormai passati (e risoltisi positivamente per noi)che non vorrei più ricordare. Sono convinto che hanno dato tutto per il loro figlio sia Tonina che Paolo (ferdinando). E' difficile poter dire se è giusto o sbagliato il loro comportamento se non si sanno tutte le sfaccetature della storia anche personale della famiglia o se non si èpassati personalmente su una strada similare alla loro, ma rimango convinto che hanno dato tutto per Marco


pedalando - 16/02/2006 alle 13:26

Cara Alicia, mi sembra che le tue accuse siano basate su supposizioni e non su quanto hanno dovuto affrontare quei poveri genitori. Giudizi (affrettati) come i tuoi non sono poi molto differenti dai giudizi che hanno spinto nel baratro Marco e tutta la sua famiglia.


robby - 16/02/2006 alle 13:30

mi trovo molto d'accordo con quello che hai appena scritto caro Lando!!!!!!


Lester - 16/02/2006 alle 14:03

Io i momenti di maggiore indignazione li ho provati vedendo a in televisione gente che nn sapeva neanche chi fosse marco, tipo giletti, sparare a zero sulla famiglia di marco e dire balle in continuazione....


Alicia83 - 16/02/2006 alle 14:45

Forse se mi permetto di dire determinate cose è perchè innanzi tutto ho passato 2 anni della mia vita a cercare di aiutare famiglie dilaniate dal problema della tossicodipendenza e perchè considerato che tempo fa la mia famiglia era immersa nel mondo del ciclismo, ho avuto la possibilità e di conoscere Marco Pantani e i suoi genitori. Inoltre un consiglio.. per criticare chi esprime un parere vi conviene non sputare sentenze.


robby - 16/02/2006 alle 14:56

io non ho sputato nessuna sentenza...è solo che noi in famiglia abbiamo avuto una problematica simile (no di tossicodipendenza, ma di depressione) e l'abbiamo risolta anche certe volte facendo reagire il diretto interessato con delle responsabilizzazioni (i miei sono andati in sicilia dai parenti lasciando il fratello a casa con dei compiti ben precisi). Io ero in sicilia con i miei in quel periodo e non potete immaginare come giorno per giorno stessere male ma fossero convinti della decisione intrapresa... Fatto sta che ora questi problemi noi non ne abbiamo più e anzi il mio fratellone si sposa l'8 aprile (e dovrò fare il testimone) e in casa è tornata la pace ed il dialogo cosa che prima era impossibile!!!! e dobbiamo dire grazie anche a certe decisioni che sembrando in controtendenza con la realtà si sono rivelate ottime


Frank VDB - 16/02/2006 alle 15:03

[quote][i]Originariamente inviato da Lester [/i] Io i momenti di maggiore indignazione li ho provati vedendo a in televisione gente che nn sapeva neanche chi fosse marco, tipo giletti, sparare a zero sulla famiglia di marco e dire balle in continuazione.... [/quote] Lo sapeva benissimo chi era Marco, altrochè. Putroppo, dico io. Perchè se nei momenti duri Marco avesse frequentato altra gente forse sarebbe andato tutto per il meglio. Invece no... e guardate che le cattive amicizie non erano soltano la puttanella russa o gli spacciatori, ma anche tanta gente del bel mondo del jet-set... Gente che per farsi un'idea di chi è basta vedere un film tipo "ricordati di me" di Muccino oppure pensare a Lapo, e altri stranamori della tv di cui non si fa nomi perchè oramai morti... Gente il cui mondo è stato frequentato dal forte e carismatico Marco, scaricato alla grande quando le cose voltavano verso il peggio


Alicia83 - 16/02/2006 alle 16:23

Sono felice per te e la tua famiglia Robby. Purtroppo per quel che ne ho visto la depressione e la tossicodipendenza vanno spesso e volentieri a braccetto, nel senso che è facile che una ti porti anche all'altra e viceversa. Inoltre non tutti reagiscono allo stesso modo anzi, la maggior parte non reagisce proprio. Io ho iniziato a far volontariato dopo che mio padre era uscito dalla depressione, perchè pensavo di poter aiutare altre persone come lui, invece mi sono dovuta ricredere. Ho dovuto imparare che non ci si può basare su altre situazioni, perchè ognuna è unica e particolare. Quello che non cambia è che per ogni persona che decidi di aiutare, diventi una colonna portante, e pertanto, per tutto il tempo che impiegherà a ricostruire se stesso, non potrai mai cedere. Dato che sono entrata nell'argomento voglio ringraziare tutti quelli che contribuiscono a tenere vivo lo spirito vero del ciclismo perchè è anche grazie a loro e a questo stupendo sport che mio padre si è ripreso. Grazie


Donchisciotte - 16/02/2006 alle 16:45

Per Felice: non è che Vallanzasca è stato tirato fuori da Marco o dai tifosi di Marco. Vallanzasca ha scritto un libro dove, fra molte altre cose, ha raccontato alcuni fatti ,a suo dire avvenuti, relativi a Campiglio. Può darsi che sia semplicemente uno che millanta ma per saperlo avrebbe dovuto essere sentito da qualche giudice, purtroppo ciò non è avvenuto. Quanto ai genitori di Marco,hanno più volte dichiarato di essersi rivolti a Muccioli il quale avrebbe consigliato di lasciarlo solo per responsabilizzarlo . Il risultato non è stato quello sperato.


cancel58 - 16/02/2006 alle 17:50

[i]Mercoledì 8 giugno 1994: cronoscalata del Bocco. Da quando era stato presentato il percorso del Giro d’Italia, l’intero Tigullio attendeva quel giorno.L’inedita salita del durissimo Passo Ghiffi lasciava presagire che avremmo assistito ad un grande spettacolo sportivo. Quello che non sapevamo ,tuttavia, era che il Ghiffi sarebbe stato arbitro di una sfida tra due corridori che, prima del Giro , erano quasi sconosciuti ai più: Berzin e Marco Pantani. Salimmo in tanti, quel giorno, e con ogni mezzo: appassionati e semplici curiosi,cicloamatori e pantofolai, bambini che mai avevano assistito ad una corsa ,signore accaldate , anziani che ritrovavano misteriose energie. Una grande festa, insomma. Poco prima della vetta c’era un punto strategico, sopra la sede stradale, dal quale si potevano vedere i corridori al passaggio di Sopralacroce, proprio dove cominciavano le rampe più impegnative. Si poteva seguire, poi,un ulteriore tratto di salita prima che gli atleti passassero sotto di noi: la montagna era diventata una vera e propria gradinata . Quando passò Pantani , l’entusiasmo fu indescrivibile. Riuscii appena a distinguerlo ed a scattare una foto. Cinque anni dopo lo rividi, in maglia rosa ,in cima al Passo di Malanotte, nella tappa che si concludeva a Rapallo ed il cui tracciato prevedeva proprio il passaggio (in senso contrario) sulla linea d’arrivo della cronoscalata. Eravamo alla vigilia del Fauniera e Marco, padrone della corsa, saliva fortissimo. Sparì dietro ad una curva e questo è l’ultimo ricordo diretto che ho di lui. A proposito della foto:forse non è un granchè, ma nel rivederla ho pensato che il Ghiffi (che non è il Mortirolo, né il Galibier né una delle altre salite che hanno fatto grande Pantani ) quel giorno era comunque la montagna di Marco e che l’abbraccio degli appassionati ,da quell’ormai lontano 8 giuno 1994, non lo ha più abbandonato. Noi non lo abbiamo lasciato solo . “Chi non accetta una sfida l’ha già perduta. E nel modo peggiore…” (Fabrizio De Andrè) [/i] [img]http://img409.imageshack.us/img409/5117/scansione00157bc.jpg [/img]


marco83 - 16/02/2006 alle 18:43

[quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] Per Felice: non è che Vallanzasca è stato tirato fuori da Marco o dai tifosi di Marco. Vallanzasca ha scritto un libro dove, fra molte altre cose, ha raccontato alcuni fatti ,a suo dire avvenuti, relativi a Campiglio. Può darsi che sia semplicemente uno che millanta ma per saperlo avrebbe dovuto essere sentito da qualche giudice, purtroppo ciò non è avvenuto. [/quote] Sono d'accordo: credo che sentire Vallanzasca su quello che sa (o saprebbe) riguardo alla vicenda Pantani non costi nulla. In questo modo verrebbe un po' meno l'alone di mistero che aleggia attorno alla figura del Pirata, e che nuoce a Pantani stesso, ai tifosi e alla famiglia, che giustamente ha sete di giustizia. E se non uscirà nulla di nuovo, almeno ci si mette il cuore in pace. ;)


Felice - 17/02/2006 alle 14:03

[quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] Per Felice: non è che Vallanzasca è stato tirato fuori da Marco o dai tifosi di Marco. Vallanzasca ha scritto un libro dove, fra molte altre cose, ha raccontato alcuni fatti ,a suo dire avvenuti, relativi a Campiglio. Può darsi che sia semplicemente uno che millanta ma per saperlo avrebbe dovuto essere sentito da qualche giudice, purtroppo ciò non è avvenuto. [/quote] Ciao Maria Rita, ovviamente non pensavo che ve lo foste inventato voi. E sempre ovviamente non avrei nulla in contrario se Vallanzasca venisse ascoltato da un giudice per appurare quello che sa. Bisogna però vedere se la cosa é possibile. Immagino che per dare il via ad una procedura giudiziaria debbano essere riuniti un certo numero di elementi. Se questi elementi non ci sono, la procedura non si fa. Nota bene che non dico che gli elementi non ci siano: se anche avessi letto il libro di cui parli, non avrei la competenza per giudicare se il suo contenuto giustifichi o no l'intervento di un giuduce. Indipendentemente da questo, ammetterai spero che si tratta di una storia abbastanza inverosimile: ammettendo pure che si sia trattato di un complotto, metterne addirittura al corrente gli ergastolani sembra piuttosto grossa... E poi, certe cose, se si devono fare, si fanno con un minimo discrezione. Se sono al corrente tutti, diventano pure più difficili da realizzare. Ciao


53.11 - 19/02/2006 alle 00:22

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] Per Felice: non è che Vallanzasca è stato tirato fuori da Marco o dai tifosi di Marco. Vallanzasca ha scritto un libro dove, fra molte altre cose, ha raccontato alcuni fatti ,a suo dire avvenuti, relativi a Campiglio. Può darsi che sia semplicemente uno che millanta ma per saperlo avrebbe dovuto essere sentito da qualche giudice, purtroppo ciò non è avvenuto. [/quote] Ciao Maria Rita, ovviamente non pensavo che ve lo foste inventato voi. E sempre ovviamente non avrei nulla in contrario se Vallanzasca venisse ascoltato da un giudice per appurare quello che sa. Bisogna però vedere se la cosa é possibile. Immagino che per dare il via ad una procedura giudiziaria debbano essere riuniti un certo numero di elementi. Se questi elementi non ci sono, la procedura non si fa. Nota bene che non dico che gli elementi non ci siano: se anche avessi letto il libro di cui parli, non avrei la competenza per giudicare se il suo contenuto giustifichi o no l'intervento di un giuduce. Indipendentemente da questo, ammetterai spero che si tratta di una storia abbastanza inverosimile: ammettendo pure che si sia trattato di un complotto, metterne addirittura al corrente gli ergastolani sembra piuttosto grossa... E poi, certe cose, se si devono fare, si fanno con un minimo discrezione. Se sono al corrente tutti, diventano pure più difficili da realizzare. Ciao [/quote] Perchè le scommesse clandestine da chi vengono gestite??? Dalle persone per bene?


Monsieur 40% - 21/02/2006 alle 10:25

Ho notato che nella lista degli iscritti c'è tal "brione64" ed il link che ha deciso di assegnare al suo profilo rimanda ad un sito con una pagina iniziale molto, molto significativa. Tra le varie sezioni di questo sito, c'è anche una bella allegoria/ricordo su Pantani, che m'ha colpito soprattutto per il titolo. Spero che a brione64 non dispiaccia se la riporto qui: [i][b]UN SINDACALISTA IN BICICLETTA[/b] Sono state scritte tante cose su di lui, che quando ancora oggi, mossi da un ricordo indelebile, ci si ‘mette lì’ a scrivere, si rischia di cadere nella banalità e nelle ripetizioni, tuttavia in questo silenzio quasi totale, la sua voce, rimane ‘solo’ quella degli Sportivi che lo hanno amato. Una sagoma rosa a Madonna di Campiglio, una sagoma gialla a Les deux alpes, che ci ha fatto emozionare, orgogliosi della nostra ‘Italianità’ e la canzone di Gaber che diceva ‘i Francesi che si in……o’, non era più adatta, perché anche in loro, non ha provocato arrabbiature, ma sentimenti ben più nobili, mai più provati dopo dai ‘transalpini’, neppure con i plurivincitori che lo hanno seguito… Avrebbe potuto fare finta di niente, il denaro non gli mancava, avrebbe potuto fingere che tutto andava bene, godendosi, indifferente, i frutti delle sue imprese, ma non è andata così. Amava il suo Sport, Amava i suoi compagni e si è esposto al posto loro, ha detto vado avanti io, come ogni sindacalista coerente dovrebbe fare, ma si è ritrovato solo, o quasi, perché nel nostro tempo, chi difende la Giustizia, non va di moda, nel nostro tempo, vince chi si vende meglio. A lui non serviva vendersi, a lui non serviva doparsi, a lui serviva soprattutto, sentire dietro di se la solidarietà di chi non aveva voce, tanti di questi, invece, gli hanno voltato le spalle… Cosa gliene poteva fregare delle vittorie passate, con il fango che si trovava addosso ora, quando sapeva benissimo, che nessuno poteva più cancellare le immagini di quel 5 giugno, in terra Trentina? Andate a riguardarvi le immagini dell’ Alpe D’Huez, di Morzine, del Mortirolo, andate a chiedere agli Sportivi di Lumezzane, cosa provarono vedendolo trasformato, da scalatore, in velocista che prova la volata!!! Pagare di persona per ciò in cui si crede, provare (almeno provare), ad essere puliti e coerenti, non accettare compromessi che vadano contro il bene collettivo, forse anche noi sindacalisti moderni, dovremmo imparare, riscoprendo, specialmente ora, in un epoca di cambiamenti devastanti, il vero significato della nostra scelta. Ai detrattori, a chi denigra ogni giorno il nostro lavoro, con infamie inutili, dico solo di provare ad immaginare un mondo del Lavoro senza una controparte sindacale, dove le decisioni vengano prese unilateralmente, dove i tanti diritti di cui ora godiamo (di cui tutti godiamo), vengano cancellati…sarebbe una giungla, in cui si ‘salverebbero’, appunto, solamente quelli che si vendono meglio. Ma sempre vivo sarà il ricordo di quel Sindacalista in bicicletta, che ha barattato la sua ricchezza materiale, con la ricerca disperata di Verità e Giustizia, lasciando un segno indelebile del suo passaggio, sulle strade del mondo prima, nel cuore della gente, dopo e per sempre. Gabriele Guerini (fonte: gabrieleguerini.it) [/i] ...e complimenti per il "sito"... ;)


Monsieur 40% - 21/02/2006 alle 11:24

[b]PANTANI: MAMMA TONINA SULL'EDITORIALE DI CANNAVO' DEL 15/02/2006[/b] [quote][i]Originariamente inviato da B3nny in un thread doppione[/i] Ho notato da tempo, poichè visitatore, la qualità del vostro sito, e ho potuto apprezzare moltissimo anche il vostro forum venendo di tanto in tanto a spiarvi, quindi ho deciso di registrarmi!!! Apro questo thread che ho publicato anche sul sito della Fondazione Pantani, che riporto testualmente--> Non vado mai sul pantani.it(o cmq di rado), cmq essendo passato da poco il secondo anniversario della scomparsa del Panta, sono andato a leggere i numerosissimi messaggi lasciati in questi giorni per Marco(anche dall'estero..a testimonianza che Pantani vive nel ricordo della gente), e ho trovato un messaggio che sembra essere proprio di mamma Tonina Pantani approposiito dell'editoriale di Cannvò su 'La Gazzetta dello sport' del 15/12/2005! Il messaggio è il seguente: tonina - 15/02/2006 questo lo devi publicare canavo< anche da morto non lo lasci in pace vergognati ma non le hai fatto abbastanza male da vivoa marco le parole dette a vanvera facevano piu male che dei ceffoni mitti una mano sulla cosienza e pensa cosa ci hai fatto ...quindi mi limito a constatare che non sono solo i tifosi testardi e accecati dal tifo a pensarla in determinato modo!!!Un segno di cambiamento lo ho notato anche nell'intervista di 'dribling'(RAI2)ai genitori Pantani, andata in onda sabato scorso, in cui Paolo Pantani ha citato il caso Vallanzasca, e la voce che accompaganva il servizio ha letto le righe del libro di quest'ultimo in cui raccontava appunto di essere stato consigliato a investire in scommesse clandestine sulla NON vittoria di Pantani al giro!!! Forza e sopratutto coraggio Mamma e Papà Pantani, vostro figlio non ve lo restituirà mai nessuno, ma la dignità che merita puo essergli restituita!!!E' ora di fare qualcosa di concreto!!! ps: l'intervista di 'Dribling' è possibile vederla in streaming, se avete una connessione decente, all'indirizzo http://www.raisport.rai.it/sportarticolo/0,10719,30082,00.html, cliccando su 'VIDEO- Tutti i servizi della puntata' e poi su 'Ricordando Marco'!! [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Benvenuto B3nny, ci sono gia' diversi 3D aperti sull'argomento. Per evitare il proliferare di discussioni parallele, quello piu' opportuno per il tuo messaggio e': http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3715 Per completezza cito anche gli altri: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=1483 http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3801 [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Ciao B3nny, e benvenuto. Come già ti ha spiegato Pedalando, per non creare thread molto simili usiamo spostare i contenuti in un unico contenitore. Appena mi farai capire che hai letto questo messaggio, il tuo post sarà spostato nel primo link indicato da Pedalando, cioè: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=3715 Prego gli altri utenti di non rispondere in questo thread. ;) [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da robby [/i] BRAO LANDO!!! anche io lo stavo per scrivere e per chiedere ausilio ai moderatori....cmq un gran benevnuto al nuovo iscritto B3nny!!! [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da 53.11 [/i] Sig. Moderatori, non voglio assolutamente fare nessuna polemica, e mi scuso anticipatamente se così può sembrare, io non porto nessun rancore e ci mancherebbe altro, volevo solo complimentarmi con voi, perchè questo è davvero un modo molto ma molto corretto di trattare con un nuovo iscritto prima di spostare un post, complimenti davvero sinceri. Ovviamente nessuno è immune da errori,ma è fondamentale trarre insegnamento da essi, io mi scuso per quelli da me commessi, Grazie. [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] ...e noi ti ringraziamo per lo spunto che ci hai dato. Anche "noi" senza rancore: qui si parla e si discute - e si "modera" cercando di confluire il più possibile delle idee per non perderne neanche mezza - per il gusto di farlo, non per portarsi strascichi dietro... ;) [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Io apprezzo molto il lavoro dei moderatori. Questo sistema consente di trovare in un unico thread quasi tutto ciò che può essere stato scritto su un argomento, facilita la lettura (soprattutto aiuta a tenere il filo del discorso coloro che non frequentano sistematicamente il forum), ed in parte aiuta ad evitare troppe ripetizioni (un minimo di ridondanza è fisiologico). [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] Cambiamo titolo? :Od: Pensare che nel apposito sondaggio non eravamo molto graditi...è colpa degli exit pol :D [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da B3nny [/i] grazie a tutti x il benvenuto!! mi scuso poikè primo thread è equivalso a primo "errore":D cmq il moderatore puo procedere nello spostamnento del messaggio!!!ciao ps x Monsieur 40%: ti ringrazio che non hai proceduo allo spostamento prima ke leggessi il motivo..altrimenti mi sarei gia perso!!! [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Prego, B3nny, non c'è di che!! Adesso devo spostarli tutti o vi offendete se sposto solo il primo e li altri li lasciamo navigare nel web "da soli"?! :D :D [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da B3nny [/i] x me va bn anke sl il primo, ma dato che non vorrei essere accusato di qualkosa da qualkuno, vedete un po voi:D hehhe..ti son stato di molto aiuto:clap: [/quote]


riddler - 21/02/2006 alle 11:29

Benvenuto a B3nny anche da parte mia, il fatto che ha aperto un nuovo thread su Marco non gliene farei una colpa, visto quanti ce ne sono non c'ha manco fatto caso... :D


luke - 21/02/2006 alle 12:17

Benvenuto B3nny, è sempre un piacere leggerti. Sì, lo scritto di mamma Tonina è di per sè eloquente, spero che la presunzione di quel personaggio non gli impedisca di capire che è giunto il momento di dare un taglio a queste sue 'requisitorie'. Volevo complimentarmi anche con Gabriele, ovvero 'brione64': quel suo breve ricordo di Marco è davvero significativo, bravo Gabriele. Pensare che nel forum FMP ci eravamo 'scannati', invece devo dire che è una persona molto più profonda di quanto pensassi a quei tempi e mi sono dovuto ricredere. Inoltre è un sindacalista Fiom (i migliori), quindi da lui posso solo imparare. Ma il collegamento tra i fatti di Campiglio e l'attività da sindacalista del plotone portata avanti dal Panta in quel Giro è azzeccata, assolutamente. E per il dopo-Campiglio, mi viene istintiva una parola: 'mobbing'. Ed anche questa mia definizione la trovo adeguata. Ciao e buona giornata a tutti. luke Per brione64: :clap::clap::clap::clap:


Vuelta Espana - 21/02/2006 alle 12:33

Benvenuto B3nny, subito caduto nelle spire dei moderatori :D :D Va là, qui ti troverai bene. Grazie per il tuo intervento su mamma Tonina, interessante segnalazione! E di nuovo benvenuto!


brione64 - 21/02/2006 alle 21:51

Grazie a Mario Casaldi per aver pubblicato il mio scritto, che sarà anche la pagina iniziale del giornalino aziendale, che pubblichiamo ogni mese dove Lavoro. Luke troppo buono, la Tua Dolce Rabbia, è Utile alla causa di Marco Pantani, non stancarTi. Gabriele Guerini :OO:


galibier98 - 07/03/2006 alle 12:24

sulla gazzetta di oggi bella lettera di accusa dei genitori di pantani nei confronti di cannavò per il fondo da lui scritto in occasione dell'anniversario della morte di marco. cannavò dice di rispettare il dolore dei genitori e quindi non replica alle accuse ma rimane convinto delle sue posizioni


Donchisciotte - 07/03/2006 alle 12:55

Sono contentissima che finalmente non si sia stati zitti, Cannavò ha avuto una isposta, spero sia l'inizio di un modo nuovo di procedere: il silenzio non funziona.


53.11 - 07/03/2006 alle 14:13

Chi volesse leggere la risposta dei Pantani, l'ho postata nel 3d << un preconcetto duro da digerire>> E si Donchi, speriamo proprio che sia l'inizio di un nuovo modo di reagire, finalmente....