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Storie vecchie..l'amore non consumato di Adorni per la Liegi
janjanssen - 23/11/2005 alle 22:28

Vittorio Adorni è stato un corridore molto più stimato all'estero che in Italia. Ottimo passista, in grado di vincere a cronometro contro mostri come Anquetil, Gimondi, Altig, Ritter ed in salita, sembrava il prototipo del corridore predestinato a competere nei grandi giri. Nato in pista, sapeva anche essere efficace in volata, pur senza essere un velocista. La forza sul passo, l'abilità in salita, lo facevano adatto alle grandi classiche delle ardenne. Soprattutto ad una, la Liegi-Bastogne-Liegi. Le sue Cotes, il freddo spesso compagno di fatica, clima in cui Adorni andava benone, la distanza , facevano della decana la classica, col Lombardia, più adatta al corridore parmense. ma in un modo o nell'altro, queste classiche dovevano sfuggirgli. La decana gli sfuggì in modo almeno beffardo. Il primo incontro , Adorni lo ha avuto nel 63. Dopo una corsa equilibrata, dominata da scatti e controscatti, un gruppetto si avvantaggia di poco...fra gli staccati c'è il più pericoloso sprinter, un certo giovane tulipano occhialuto Jan Janssen che dirà la sua nel ciclismo da li a poco. Il gruppetto dei fuggitivi è guidato da un giovane francese (Raymond Poulidor) ed un velocissimo tulipano Joop de Roo che è il favorito dello sprint. Adorni lo marca..ma la volata a 5 , come spesso accade sulle Ardenne, è preda di un belga di secondo piano , Meclenbaeck, che brucia un naturalizzato di origine italiana, Cerami. adorni finisce terzo, davanti ad un deluso De Roo ed al lento in volata Poulidor. Per Adorni il podio sa un pò di beffa....... L'anno seguente torna con propositi bellicosi ed è protagonista della selezione che porta 3 corridori al traguardo..Blockant, Van Coninsloo e Adorni. E' l'anno orribilis per Vittorio, secondo al mondiale dietro a Janssen...Van Coninsloo è il favorito in volata, ma viene beffato da....Blockant. Adorni è terzo. Bravo, ma terzo. !965...si compie l'impossibile. In 12 giungono sul traguardo. I più veloci sono Janssen, van Coninsloo, Wright e Simpson. in particolare Janssen. Adorni si impegna comunque nello sprint ed una sbandata fra Janssen e VanConinsloolo lascia davanti....sembra vinta.....ma dalle retrovia arriva un giovane emigrato italiano, Carmine Preziosi. Si affianca ad Adorni, gli si attacca, lo passa e vince. Adorni secondo come alla sanremo. La giuria multa Preziosi , ma non lo declassa, riconoscendo che ha danneggiato Adorni, ma valutando che l'ha fatto per non cadere. finale contestatissimo da Adorni e dalla Salvarani,ma niente da fare. La decana ha voltato definitivamente le spalle al corridore italiano che non sarà più protagonista, tranne un quinto posto nel 67 ad oltre tre minuti da Godefroot e Merckx..... Amante infedele, la vecchia signora. Adorni chiuderà la carriera senza grandi classiche nel carnet. Con questi piazzamenti: LBL un quinto,due terzi ed un secondo posto, San Remo un 2 ed un 5 posto, Roubaix 7 posto, 6 e 7 al lombardia, 7 alle Fiandre. Fra i piazzamenti un secondo al mondiale e due secondi , un quarto ed un quinto al giro d'italia. Essì...è più facile piazzarsi che vincere. Per tutti.


Monsieur 40% - 24/11/2005 alle 09:43

Bellissimi ricordi. Grazie Jan!! ;)


lolloso - 24/11/2005 alle 09:57

bei ricordi! certo che Adorni però e stato sfigato


marco83 - 24/11/2005 alle 11:40

Complimenti a Janjanssen per lo splendido ritratto di Vittorio Adorni: è sempre bello poter leggere aneddoti e fatti che non si è riusciti a vivere direttamente, per questioni anagrafiche... :clap:


violetta - 24/11/2005 alle 11:41

[quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] Complimenti a Janjanssen per lo splendido ritratto di Vittorio Adorni: è sempre bello poter leggere aneddoti e fatti che non si è riusciti a vivere direttamente, per questioni anagrafiche... :clap: [/quote] eh già......Grazie e complimenti


Emiliano - 24/11/2005 alle 12:46

Il Giro d'Italia del 1965 ma, soprattutto, il fantastico trionfo ai campionati del mondo del 1968, hanno risarcito la carriera di Adorni. Del resto si sa...è più difficile piazzarsi che vincere.


Emiliano - 24/11/2005 alle 12:58

Un Signor 40%, che sempre è presente e scruta dall'alto tutto il forum...ha notato una svista nel mio ultimo posto: In realtà, quindi, si diceva, è più facile piazzarsi che vincere.


pedalando - 25/11/2005 alle 00:50

Janjan, sono sicuro che piu` che i complimenti apprezzerai un grande GRAZIE. (intanto il 3d resta in alto, giustamente)


Morris - 25/11/2005 alle 13:16

Grandioso Jan! Vittorio Adorni, rimarrà un Signore d’eleganza e qualità, di un’epopea indimenticabile del ciclismo. Un campione che resterà nella storia per un mondiale ed un Giro vinti col fare dei più grandi. Nella storia dei campionati del mondo moderni, nessuno ha mai saputo vincere l’iride, con un distacco da era eroica del pedale, come fece Vittorio in quel primo settembre 1968. E poi quel Giro, con la Saas Fee – Medesimo da incorniciare e quel quasi quarto d’ora a Zilioli e Gimondi….. Un inchino! [img]http://img479.imageshack.us/img479/8660/680lk.jpg [/img]


lucius - 26/11/2005 alle 08:29

Bei ricordi si, grazie Ilic ... anche se nel mio caso molto nebbiosi e lacunosi. All'epoca ero bimbo e avevo a malapena imparato a leggere. Apprendevo notizie sulle gesta di Adorni, per bocca di mio padre che a sua volta le leggeva sul giornale. Quindi emozioni di terza - quarta mano super filtrate e preconfezionate me erano pur sempre bellissime. Ho poi quindi imparato che in questi casi molto dipende dagli aggettivi e dalla competenza del giornalista che scrive l'articolo visto che a quei tempi di ciclismo in TV se ne vedeva pochissimo. Tutto era registrato e montato proprio con lo scopo di esaltare alcuni aspetti particolari della corsa e dei corridori quindi l'obbiettività scarseggiava. Il bel ricordo dell'epoca di Adorni, Gimondi e Mercks quindi per me più che alle gesta dei vari campioni è legato al piacere di una scoperta di una nuova passione fanciullesca e a quella spensieratezza che non tornerà mai più ...CIAO