Ottavio
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postato il 10/12/2005 alle 16:21 |
Gigio83, sei sicuro che l'Illes Balears correrà con Pinarello e non con Opera?
Io ho letto l'opposto.
Comunque se fosse così sarei molto felice perché non vedere un marchio storico come la Pinarello in gruppo sarebbe triste.
Al Salone ho visto le nuove Opera e Pinarello in carbonio e sono identiche dunque nella sostenza non cambierà nulla.
La Wilier in carbonio di Cunego sarà, completa, al limite di peso autorizzato dall'UCI (6,85 Kg mi sembra), anche se il veronese sta pensando di usare un telaio in alluminio, come ha fatto l'anno scorso con la Cannondale.
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Rob
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postato il 11/12/2005 alle 13:13 |
E' un ful carbon? Monoscocca?
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Ottavio
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postato il 11/12/2005 alle 16:40 |
L'Opera Leonardo e la Pinarello Paris hanno un telaio monoscocca in carbonio (in realtà sono più elementi monoscocca incolati, come va di moda ora) con la forcella ed il carro posteriore "onda", movimento centrale oversize m.o.st ed equipaggiate con Campagnalo Record.
Al salone di Milano mi hanno detto, senza ipocrisie, che il carbonio proviene dall'estremo oriente ma su progetto italiano e assemblato totalmente in Italia.
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chapino
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postato il 11/12/2005 alle 17:01 |
Vado off topic ma vorrei far notare l'ipocrisia di diversi produttori nostrani quando parlano:
1)"vari pezzi monoscocca uniti fra di loro" oppure "multimonoscocca", un tubo è sempre monoscocca, costa molto meno produrlo e rende molto di più, quindi questi sono telai con tubi uniti con fasciature per farli sembrare monoscocca: chiamiamo le cose con il loro nome!
2)materie prime provenienti dall'estremo oriente (e non penso intendano il Giappone...): il costo per loro scende drasticamente e al tempo stesso insegnano tutte le loro conoscenze a coloro che tra qualche anno domineranno il campo
Tutte azioni poco lungimiranti, secondo me, tese ad aumentare il loro guadagno (ora) in barba alla tanto reclamizzata qualita del "made in italy"
ciao
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Ottavio
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postato il 11/12/2005 alle 17:26 |
Chapino ti quoto totalmente!
Penso che questi pseudomonoscocca servano solo ad abbassare i costi. Non hanno infatti i vantaggi del vero monoscocca (leggerezza e rigidita) né la versatilità dei telai in tubi.
I produttori storici di carbonio (Look, Time, Trek, Colnago ecc.) usano i tubi con le congiunzioni in carbonio (ricordiamo che il primo a commercializzarli è stato Colnago) ed offrono telai molto spesso con le misure al centimetro.
Tra l'altro questi produttori sono arrivati alla logica conclusione che il tubo tondo è la forma di compromesso migliore.
Il vero monoscocca credo che sia adatto solamente per i telai da cronometro che hanno bisogno di una grandissima rigidità ed aerodinamicità e che, dato il loro uso limitato nel tempo, possono non essere comodi come i telai in tubi e congiunzioni.
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Rob
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postato il 11/12/2005 alle 17:45 |
Intanto la ricerca sull'acciaio (migliore materiale in assoluto) è ferma da decenni; non esiste più nessuno in grado di saldare un buon telaio in acciaio...
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Ottavio
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postato il 11/12/2005 alle 20:24 |
Ancora ci sono delle ditte che presentano delle belle bici in acciaio, penso alla Casati ed alla De Rosa, ma forse l'acciaio è arrivato al suo limite tecnico.
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Ottavio
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postato il 12/01/2006 alle 17:56 |
Mi sorge un dubbio e spero che qualcuno possa chiarirlo.
Su velo-club.net ho visto le foto delle nuove maglie della Illes Balears-Caisse d'Epargne (tra l'altro molto brutte) con la scritta Pinarello e non Opera come fino a poco tempo fà.
Vuol dire che correranno con bici Pinarello e non Opera come annunciato?
Ovviamente dal punto di vista tecnico non cambia nulla, visto che le ultime Opera e Pinarello in carbonio di alta gamma sono identiche, ma cambia molto per la presenza di un marchio di così grande prestigio in gruppo.
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DeLorean
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postato il 12/01/2006 alle 18:02 |
Ottavio,in realtà opera e pinarello sono la stessa cosa.
Opera è una sottomarca che è stata creata:
1-per esigenze commerciali
2-uno dei fratelli si è voluto in parte staccare e gestire un marchio in proprio.
Penso abbiano fatto questa scelta perchè la pinarello non può permettersi di uscire dal protour,in questi ultimi anni ha fatto grossi investimenti di immagine e in qualche modo questi soldi devono ritornare indietro. ____________________
DAvide
"Cause tramps like us,baby we were born to run" (Bruce Springsteen)
C.S.N.P.
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Ottavio
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postato il 12/01/2006 alle 18:17 |
DeLorean (è la prima volta che ti chiamo così!), mi stupivo proprio del fatto che la Pinarello volesse rimanere in gruppo con la sua "sottomarca" (senza offesa).
A quanto pare hanno cambiato idea. Sulle riviste di ciclismo di dicembre c'erano articoli sulla visita di Valverde alla Pinarello, ma utilizzava maglie e bici marchiate Opera.
Si vede che hanno aspettato il nuovo anno per ragioni contrattuali.
Vedremo. Comunque spero che il nome Pinarello sia presente in gruppo.
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omar
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postato il 12/01/2006 alle 18:51 |
la miche di maurizio carta continua con le frw
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DeLorean
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postato il 12/01/2006 alle 20:41 |
Ottavio,se preferisci puoi chiamarmi Davide....in fondo anchio ho un nome ____________________
DAvide
"Cause tramps like us,baby we were born to run" (Bruce Springsteen)
C.S.N.P.
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Ottavio
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postato il 13/01/2006 alle 23:27 |
E' ufficiale, nella home page della Pinarello c'è Valverde e la Pinarello Paris in carbonio che verrà usata dalla Illes Balears.
Sono contento che il marchio trevigiano continui a farsi vedere in gruppo.
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Rob
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postato il 14/01/2006 alle 11:32 |
Ciao Ottavio. Puoi indicarmi il link dove trovare valverde e la sua pinarello?
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Ottavio
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postato il 14/01/2006 alle 17:40 |
Rob, scusa il ritardo, è il sito ufficiale della Pinarello: www.pinarello.it, in realtà è solo una pubblicità.
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maxspeed2
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postato il 14/01/2006 alle 19:17 |
bici Rabobank
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Rob
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postato il 15/01/2006 alle 12:07 |
Quella della Ceramiche Flaminia
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DeLorean
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postato il 15/01/2006 alle 19:00 |
La bianchi di Di Luca:
(Si ringrazia Bettiniphoto) ____________________
DAvide
"Cause tramps like us,baby we were born to run" (Bruce Springsteen)
C.S.N.P.
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Rob
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postato il 17/01/2006 alle 12:54 |
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Ottavio
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postato il 18/01/2006 alle 19:24 |
Segnalo una piccola cosa curiosa.
Sull'ultimo cycling pro è pubblicata una foto di Guidi, della stagione 2005, in maglia Phonak, ma in sella ad una Cervelo la bicicletta che gli era stata fornita dal Team CSC, la sua precedente squadra.
Guidi a quanto pare non aveva ancora ricevuto la nuova bici dalla squadra svizzera ed utilizzava ancora quella dell'anno scorso, opportunamente "censurata" (non presenta nessuna scritta, ma solo i colori CSC).
Sapevo che il passaggio del corridore italiano alla Phonak era stato improvviso, ma non credevo così tanto.
Avevo sentito di casi del genere: corridori che dipingevano bici di altre marche con i colori sociali, oppore che utilizzavano vecchie bici senza marchi, ma non avevo mai visto una prova fotografica.
So che la mia è una notizia da fanatico, ma l'ho trovata curiosa.
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Flipper
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postato il 18/01/2006 alle 19:39 |
Originariamente inviato da Ottavio
Segnalo una piccola cosa curiosa.
Sull'ultimo cycling pro è pubblicata una foto di Guidi, della stagione 2005, in maglia Phonak, ma in sella ad una Cervelo la bicicletta che gli era stata fornita dal Team CSC, la sua precedente squadra.
Guidi a quanto pare non aveva ancora ricevuto la nuova bici dalla squadra svizzera ed utilizzava ancora quella dell'anno scorso, opportunamente "censurata" (non presenta nessuna scritta, ma solo i colori CSC).
Sapevo che il passaggio del corridore italiano alla Phonak era stato improvviso, ma non credevo così tanto.
Avevo sentito di casi del genere: corridori che dipingevano bici di altre marche con i colori sociali, oppore che utilizzavano vecchie bici senza marchi, ma non avevo mai visto una prova fotografica.
So che la mia è una notizia da fanatico, ma l'ho trovata curiosa. |
L'anno scorso anche Axel Merckx, che correva nella Davitamon equipaggiata Ridley, era l'unico ad aver per contratto il permesso di correre con le bici di suo padre, e non con quelle fornite dalle squadra...
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chapino
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postato il 18/01/2006 alle 20:55 |
A proposito di bici taroccate, questa è la Parlee travestita da Look di tyler Hamilton al giro del 2002
Photo ©: Tim Maloney/Cyclingnews
ricordo che i sostenitori della look non ne furono molto soddisfatti, mentre l'evento è stato abbastanza pubbliciczzato dalla Parlee stessa.
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luke
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postato il 20/01/2006 alle 12:42 |
Ciao a tutti. Leggendo la lista delle bici che equipaggeranno le squadre Pro Tour, si evince che il carbonio la fa da padrone: resiste bene l'alluminio (è vero, la Bianchi di Danilo Di Luca pare derivata dalla Cannondale) ma il carbonio stravince. Come dice Ottavio, il carbonio con congiunzioni ha una marcia in più, più performante e rigido, ma credo che sulla scelta dei monoscocca, almeno a livello di noi amatori, incida molto il costo che spesso obbliga a quella scelta: il meglio, per quanto riguarda il carbonio, a mio avviso è Look e Time, un'eccezione per la Wilier che se anche è monoscocca a me sembra un gioiello. Personalmente ho una Bianchi monoscocca, mi ci trovo bene ma quei tre telai me li sogno ad occhi aperti..... Ma la domanda è un'altra: nelle botteghe artigiane girano voci che spesso i telai dei pro siano simili a quelli in carbonio, ma che in realtà siano in alluminio colorato stile carbonio: a voi risulta? Non ci credo molto, credo che il carbonio ormai sia il materiale più utilizzato, anche l'allumino puro è poco usato, si usano più i telai alu/carbon. Grazie e ciao Luke
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TEX
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postato il 20/01/2006 alle 13:39 |
Da quest'anno utilizzerò il Tarmac SL che equipaggerà la Gerolsteiner di Rebellin e Leipheimer nel 2006.
Rispetto al mio precedente telaio (Colnago C40 hp) ho riscontrato una maggior reattività e naturalmente maggior leggerezza.
E' la prima volta che utilizzo un telaio slooping e quindi non so dire se la maggior reattività sia data da questo particolare.
CURIOSITA': come mai girano voci che la Milram di Petacchi utilizzerà il telaio Cristallo di Colnago? Mi sembra strano, il Cristallo è un telaio che sembra inferiore al C-extreme ed al C50.
Ciao
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luke
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postato il 20/01/2006 alle 15:17 |
Beh, TEX.... tu sei passato da una gran bici ad una fuoriserie!!! Sono io che ancora devo provare quell'ebrezza.... spero quest'anno di riuscire a fare il 'salto', magari evitando le ire di mia moglie... complimenti, la Tarmac Sl è un gioiello, una bici da 
A presto Luke
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Ottavio
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postato il 20/01/2006 alle 17:30 |
Luke ho letto che anche Di Luca utilizzerà una bici in carbonio, anche se la notizia mi sembra strana, visto che Danilo aveva provato il nuovo telaio in alluminio al Lombardia.
Inoltre ho visto delle foto del Tour Down under e mi sembra che le Bianchi della Liquigas fossero quasi tutte le FG in alu.
La pratica di alcuni pro di utilizzare bici "camuffate" è sempre esistita ma non so che ampiezza abbia. Sicuramente in allenameno succede di più.
Anche io considero Time e Look il massimo per il carbonio, ma accanto a colnago e Trek.
Quanto alla Colnago in dotazione alla Milram, è certo che Petacchi utilizzerà la C50, mentre Zabel ha optato per una Cristallo.
Nel diario di Cadamuro pubblicato su cicloweb il ciclista diceva di apprezzare molto questa nuova bici colnago.
Anche secondo me la C50, e la Extreme C per la salita, sono superiori, ma le leggi del mercato.......
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DeLorean
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postato il 20/01/2006 alle 21:50 |
Tex,complimenti per le bici...a dirti la verità la c40 prima e la c50 ora,per me rimangono il meglio,sul mercato si trovano pochi prodotti con una qualità e soptrattutto una storia tale.
La cristallo in realtà non è inferiore alla c50,è semplicemente diversa.
Usano lo stesso tipo di carbonio e vengono costruite nello stesso stabilimento,l'unica differenza è che la prima è un monoscocca e la seconda un assemblato.La cristallo è disponibile in sole 6 misure slooping,mentre la c50 può essere fatta su misura.
Ne avevamo già parlato di questo:
A mio modo di vedere zabel ha optato per la cristallo semplicemente perchè si è ritrovato con le misure e perchè era già abituato allo slooping della giant(e poi ci metterei una bella spinta commerciale)petacchi invece ha preferito(sono daccordo con lui)un telaio tradizionale,forse più adatto per un velocista e soprattutto su misura ____________________
DAvide
"Cause tramps like us,baby we were born to run" (Bruce Springsteen)
C.S.N.P.
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Rob
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postato il 22/01/2006 alle 13:25 |
La bici della Phonak. Il materiale del telaio è ricavato con l'innovativa nanotecnologia Eston ...(?)
Fonte: www.bmc-racing.com
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alt-os
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postato il 22/01/2006 alle 18:24 |
Originariamente inviato da Rob
La bici della Phonak. Il materiale del telaio è ricavato con l'innovativa nanotecnologia Eston ...(?)
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http://www.eastonbike.com/TECHNICAL/technical_FAQ.html
Qui c'è qualcosa riguardo alla cosi detta "nanotecnologia Easton"...
Sembra che si tratti di un procedimento (CNT?) che porti a fibre di carbonio con un ottimo rapporto lunghezza-larghezza. [Modificato il 22/01/2006 alle 18:43 by alt-os]
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Bahamut
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postato il 23/01/2006 alle 23:44 |
Anceh se si sta parlando di squadre professionistiche io metto kmq la bici che adotterà x la stagione 2006 la Bata Seep:
...kmq queste sono le ruote d'allenamento...da gara avremo le Fulcrum R1... ____________________
Carpe diem, quam minimum credula postero!! (Orazio)
Mattia
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Ottavio
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postato il 23/01/2006 alle 23:46 |
Complimenti ottima bici!
Ma le gambe come vanno.............?
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luke
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postato il 24/01/2006 alle 11:14 |
Gran bici la Wilier, almeno a mio parere. Bellissima la Le Roi della Lampre: visto che abito a pochi km dall'offocina di Pengo (conosco un pò Enrico, meccanico Lampre) sto pensando che non sarebbe male riuscire ad acquistare, a fine stagione, una di quelle della squadra.... dipende da come è messa, se è stata trattata bene o se è troppo 'vissuta'.....
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Ottavio
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postato il 24/01/2006 alle 11:34 |
Luke so che anche De Rosa e Bianchi "svendono" le bici dei pro.
Certo bisogna stare attenti perché spesso le "triturano"!
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luke
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postato il 24/01/2006 alle 12:00 |
Difatti ho visto delle bici ex-pro in ottime condizioni (probabilmente bici di scorta, ma il prezzo sale anche in base alle condizioni) ed altre che parevano passate sotto un tritatutto. certo anche de Rosa sono gran bici, un mio amico ha la King e gliel'ho sempre invidiata.... 
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mimmo
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postato il 24/01/2006 alle 12:58 |
Ma a che prezzo le vendono?
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luke
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postato il 24/01/2006 alle 13:42 |
Dipende dalle condizioni e dall'equipaggiamento (ad esempio dal tipo di ruote), ma ho sentito che si sta in media sui 2500 euro, almeno l'anno scorso. Sul mensile Cicloturismo dedicano un'articolo alle occasioni, in riferimento alle bici dei prof, solitamente tra ottobre e dicembre. Ciao
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mimmo
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postato il 24/01/2006 alle 13:48 |
Originariamente inviato da luke
Dipende dalle condizioni e dall'equipaggiamento (ad esempio dal tipo di ruote), ma ho sentito che si sta in media sui 2500 euro, almeno l'anno scorso. Sul mensile Cicloturismo dedicano un'articolo alle occasioni, in riferimento alle bici dei prof, solitamente tra ottobre e dicembre. Ciao |
Io, parlando con quelli della Euskaltel ho sentito sui 1800, in piena attività, per la precisione prima del cronoprologo di 1km a Reggio Calabria, un mio conoscente ha acquistato un Wilier della Cofidis (per chi ha BS di questo mese la trova nel retro copertina) a quasi 6.000€
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Seb
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postato il 24/01/2006 alle 15:51 |
Ecco la bici con cui correrrano Valverde, Fertonani tutti gli altri della Caisse d'Epargne...
fonte cyclingnews.com
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Ottavio
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postato il 24/01/2006 alle 17:36 |
Mimmo il tuo conoscente non ha proprio fatto un affare.
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Bahamut
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postato il 24/01/2006 alle 17:48 |
Originariamente inviato da Ottavio
Complimenti ottima bici!
Ma le gambe come vanno.............? |
Aspettiamo che arrivi il caldo e poi chi vivrà vedrà... ____________________
Carpe diem, quam minimum credula postero!! (Orazio)
Mattia
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mimmo
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postato il 24/01/2006 alle 18:18 |
Originariamente inviato da Ottavio
Mimmo il tuo conoscente non ha proprio fatto un affare. |
Lo penso pure io, però essendo che non è l'ultima arrivato (a livello amatoriale ha vinto diversi campionati italiani ed europei e durante un giro d'Italia dilettanti, quando era in buona posizione è caduto e si è salvato per miracolo - giuro che non sto scherzando, erano convinti fosse morte) visto che ha circa 40 anni di ciclismo alle spalle credo che tra lui e quella bicicletta sia stato un colpo di fulmine e comunque, tutto sommato, visto che anche le ruote non erano male e che la bici era praticamente nuova (montata per l'occasione) credo che rispetto ad un negozio abbia risparmiato almeno e dico almeno 1.000€.
Poi ovviamente il prezzo è relativo alla zona di appartenenza, qui da noi in Calabria i prezzi sono alti (io per questo acquisto sempre fuori) e comunque, a proposito di amori a prima vista, eccola li il mio amoruccio:
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Ottavio
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postato il 24/01/2006 alle 18:26 |
Mimmo, mi piace la tua "ragazza", ma non è certo a buon mercato.......
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mimmo
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postato il 24/01/2006 alle 18:57 |
Originariamente inviato da Ottavio
Mimmo, mi piace la tua "ragazza", ma non è certo a buon mercato....... |
Costa molto meno rispetto ad altre marche più blasonate (colnago, pinarello, wilier...).
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W00DST0CK76
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postato il 25/01/2006 alle 16:00 |
Originariamente inviato da mimmo
Originariamente inviato da Ottavio
Mimmo, mi piace la tua "ragazza", ma non è certo a buon mercato....... |
Costa molto meno rispetto ad altre marche più blasonate (colnago, pinarello, wilier...). |
Ma si tratta di "amore" già consumato o sei ancora nella fase di "corteggiamento"? 
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mimmo
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postato il 25/01/2006 alle 17:19 |
Originariamente inviato da W00DST0CK76
Originariamente inviato da mimmo
Originariamente inviato da Ottavio
Mimmo, mi piace la tua "ragazza", ma non è certo a buon mercato....... |
Costa molto meno rispetto ad altre marche più blasonate (colnago, pinarello, wilier...). |
Ma si tratta di "amore" già consumato o sei ancora nella fase di "corteggiamento"? |
Sono prossimo al consumare la nostra prima notte d'amore e non scherzo quando vi dico che più di una volta, sopratutto da ragazzino, ho dormito con la bici in camera 
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