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Ladies and Gentlemen The 89° Giro of Italy
stress - 12/11/2005 alle 19:12

Signore e signori ecco a voi l'89° giro d'Italia: [img]http://img421.imageshack.us/img421/1470/planimetriagiro20067ti.jpg [/img] Avanti con i commenti!!!!!!!!!!! E' un gran bel giro......... (per me) :clap::clap::clap::clap::clap::clap:

 

[Modificato il 12/11/2005 alle 19:16 by stress]


Pirata x sempre - 12/11/2005 alle 19:15

ed ecco le singole tappe nel dettaglio: sabato 6/5, prima tappa: Seraing-Seraing (cr. ind.), km 6,2 domenica 7/5, seconda tappa: Mons-Charleroi/Marcinelle, km 203 lunedì 8/5, terza tappa: Perwez-Namur, km 292 martedì 9/5, quarta tappa: Wanze-Hotton, km 182 mercoledì 10/5: riposo giovedì 11/5, quinta tappa: Piacenza-Cremona (cr. squ.), km 38 venerdì 12/5, sesta tappa: Busseto-Forlì, km 223 sabato 13/5, settima tappa: Cesena-Saltara, km 230 domenica 14/5, ottava tappa: Civitanova Marche-Maielletta/Passo Lanciano, km 171 lunedì 15/5, nona tappa: Francavilla al Mare-Termoli, km 147 martedì 16/5, decima tappa: Termoli-Peschici, km 190 mercoledì 17/5: riposo giovedì 18/5, undicesima tappa: Pontedera-Pontedera (cr. ind.), km 50 venerdì 19/5, dodicesima tappa: Livorno-Sestri Levante, km 165 sabato 20/5, tredicesima tappa: Alessandria-La Thuile, km 216 domenica 21/5, quattordicesima tappa: Aosta-Domodossola, km 224 lunedì 22/5, quindicesima tappa: Mergozzo-Brescia, km 182 martedì 23/5, sedicesima tappa: Rovato-Trento/Monte Bondone, km 180 mercoledì 24/5, diciassettesima tappa: Termeno-Plan de Corones, km 158 giovedì 25/5, diciottesima tappa: Sillian-Gemona del Friuli, km 227 venerdì 26/5, diciannovesima tappa: Pordenone-Passo di San Pellegrino, km 220 sabato 27/5, ventesima tappa: Trento-Aprica, km 212 domenica 28/5, ventunesima tappa-prima semitappa: Canzo-Ghisallo (cr. individuale), km 11; seconda semitappa: Lecco-Milano, km 116.

 

[Modificato il 12/11/2005 alle 19:17 by Pirata x sempre]


Pirata x sempre - 12/11/2005 alle 19:18

..e le trentuno fatiche che il prossimo Maggio attendono i girini: 1ª tappa: Seraing (mt 158) 2ª tappa: Silenrieux (mt 256) 3ª tappa: Evrehailles (mt 252); Cote d'Ahin (mt 147) 4ª tappa: Cote de Wanne (mt 492); Stavelot-La Haute Leuèè (mt 504) 7ª tappa: S. Marino (mt 645); Monte Catria (mt 1460); Monte delle Cesane (mt 628) 8ª tappa: Maielletta-Passo Lanciano (arrivo, mt 1294) 9ª tappa: Palata (mt 520) 10ª tappa: Monte S. Angelo (mt 796) 12ª tappa: Passo del Bracco (mt 610) 13ª tappa: Colle S. Carlo (mt 1951) 14ª tappa: Colle S. Bernardo (mt 1875); Passo del Sempione (mt 2005) 16ª tappa: Passo Maniva (mt 1664); Monte Bondone (arrivo, mt 1650) 17ª tappa: Passo di Pinei (mt 1442); Passo delle Erbe (mt 1987); Plan de Corones (arrivo, mt 2273) 18ª tappa: Monte Croce Carnico (mt 1360); Cuel di Forcia (mt 884) 19ª tappa: Forcella Staulanza (mt 1773); Passo Fedaia (mt 2057); Passo Pordoi (mt 2239), Passo di San Pellegrino (arrivo, mt 1918). 20ª tappa: Passo del Tonale (mt 1883), Passo Gavia (cima Coppi, mt 2618), Passo del Mortirolo (mt 1854) 21ª tappa: Madonna del Ghisallo (arrivo, mt 754)


THE DOCTOR - 12/11/2005 alle 19:19

Dal 1999 che non vedevo un Giro così bello, credo che anche Simoni la pensi come me, rideva come non mai. p.s. ma esiste un'altimetria del Plan de Corones oltre quella del sito del Giro, xchè l'ho cercata da tutte le parti e non la trovo.:italia:


ProfRoubaix - 12/11/2005 alle 19:30

Complimenti al Giro "Zomegnan-Rcs(-Cicloweb :clap: )". Ecco alcune considerazioni, giusto per aprire un po' il dibattito :cincin: . Premetto che amo i Giri montagnosi e difficili (mi perdoneranno gli "equilibristi"?). Quindi (fatta eccezione per il timore di cui scrivo alla fine) bene, molto bene così. Sulle tappe: - [b]Vallonia:[/b] non ho capito esattamente i percorsi delle tappe. In generale mi sembra che comunque sia molto positivo avere tappe "vallonate":D all'inizio, quando sono in molti a contendersi la maglia rosa, piuttosto che alla fine quando invece incoraggiano fughe da lontano; - [b]cronosquadre:[/b] favorevole, soprattutto visto che è così corta. Esercizio interessante per le squadre (e fra tutte le cose che gli sponsor vogliono, questa mi sembra una delle meno fastidiose), e così non credo che possa fare grandi danni in classifica. Favorevole ai tempi reali e non alla schifezza (solo Leblanc!) delle "barriere"; - [b]Saltara:[/b] di Cassani una cosa sappiamo: sa disegnare: attenzione!; - [b]Maielletta:[/b] bene, sembra davvero dura. In generale, l'inizio è più impegnativo che negli ultimi anni; - [b]crono Pontedera:[/b] giusta così, una ci vuole; - [b]la Thuile:[/b] aspettiamo con grande attesa il bellissimo San Carlo :clap: - [b]Domodossola:[/b] la discesa è molto lunga e veloce, non è detto che faccia selezione. Ricorda un po' (ma forse è ancora più facile) quella di Merano vinta da Pantani ma, fra percorso e corridore, uno dei due elementi manca; - [b]Bondone:[/b] :clap: ma un po' a fatica, perchè temo che sia più alla (straordinaria: secondo me la foto di Gaul nella coperta è una delle 5 più belle del ciclismo di tutti i tempi) memoria che alla tappa: nel 1993 non fece sfracelli (anche se ora non c'è Indurain e ci sono più scalatori); - [b]Plan de Corones:[/b] se è come si dice, :clap::clap:. Peccato per il Passo delle Erbe fatto dal versante di Bressanone (che, sostanzialmente, dovrebbe rimandare tutto all'ultima - bellissima - salita). Farlo dal versante della Val di Funes-Pizzago avrebbe creato lo spazio per tentare l'impresa da lontano; - [b]Gemona:[/b] meglio che niente, ma il Friuli meriterebbe di più: con tutta l'altra roba che c'è nell'ultima settimana, temo che sarà una tappa per cacciatori di fughe da lontano; - [b]San Pellegrino:[/b] :clap: all'arrivo in salita, per il resto temo che (a meno che non ci sia qualcuno in crisi) sia una tappa "da Tour", con una salita come la Marmolada (e il non durissimo Pordoi) un po' sprecate così lontane dall'arrivo; - [b]Aprica:[/b] :clap: ma con riserva, perchè la memoria di Pantani meritava anche il S. Cristina o l'inedito Padrio (vedi sotto); - [b]cronoGhisallo: (se davvero ci sarà)[/b] no, qui niente applauso, anche se mi spiace. Ma è soprattutto per il versante scelto: la tappa potrà risultare appassionante solo se in classifica i distacchi saranno ancora contenuti (sotto 1', forse meno), altrimenti non credo che possa essere decisiva. Certo, il Ghisallo è lì, ma forse una cronoscalata di questo tipo starebbe meglio verso metà Giro. E comunque, memoria per memoria, si sale da Bellagio, che diamine! Fra l'altro (ma ovviamente dipende da chi ci sarà), non è detto che una crono così veda gli scalatori prevalere sui cronoman. Penso che Euge possa appioppare tranquillamente un bel 9+ a questo Giro. Si poteva chiedere qualcosina di più e/o di meglio, ma molte volte abbiamo avuto molto di meno. [b]Un timore[/b], una [b]statistica[/b] e due [b]considerazioni[/b] finali. Il timore, per come sono disegnate le tappe, è che (a parte Plan de Corones), sino ai piedi del San Pellegrino sia la settimana della paura, con i favoriti che si guardano (con distacchi limitati, persino la tappa del Mortirolo potrebbe perderci qualcosa). C'era una soluzione? Forse: non meno salite, ma meglio distribuite. Ma, si sa, al contrario che negli ultimi Tour, per gli organizzatori del Giro più tardi si decide meglio è ... La statistica: non solo lunghi trasferimenti, ma addirittura ben 20 tappe non partono dalla sede di arrivo della tappa precedente (l'unica che lo fa è quella di Termoli!). Potrebbe essere un record (e non positivo). La prima considerazione: come già avete detto, è proprio un Giro dela memoria. Mi sembrava già una bella scelta. A vederlo così, tutto insieme, con un po' di effetti speciali, ancora meglio :clap: La seconda considerazione (in due parti) riguarda Monte Padrio. La prima è tecnica: quando mai lo faranno, dovranno fare pesanti lavori di asfaltatura di tutta la discesa Padrio-Trivigno-Aprica, che al momento è piena di buche: può darsi, conoscendo il braccino corto degli amministratori dell'Aprica (che - quando ci vuole ci vuole! - amano il Giro ma molto meno i ciclisti), che questa sia una delle ragioni per cui non l'hanno fatto. La seconda è affettiva. Ed è che ancora per un anno (almeno) il Padrio resterà una splendida salita per pochi intimi. Sul Mortirolo ormai passi e negli occhi di chi ti vede leggi: "ma che rapporto avrà?" "ma quello prima andava più forte?" "hmmm, secondo me è partito piano e si sta riprendendo", e considerazioni tecniche di questo tipo. Il bello del Padrio, per ora, oltre alle sue formidabili rampe e ai cinquanta metri di spianata da cui si vede tutto l'Adamello, è che torni indietro (non solo per le pendenze: anche nel tempo) a sentire "è matto?" "avrà sbagliato strada?" e via dicendo. Detto questo, bello il passato ma più bello il futuro: speriamo che presto sia l'ora anche del Padrio!


Felice - 12/11/2005 alle 19:34

Bellissimo e terribile! Per conto mio si rischiano crisi da far paura...


lubat - 12/11/2005 alle 19:41

Io invece trovo positivo che si sia scelto di scalare il Ghisallo dal lato più facile: innanzi tutto, per rendere il percorso meno impossibile, e poi per dare un'opportunità in più ai corridori forti a cronometro che hanno retto tutta la tranche di salite fino ad allora (mi sembra chiaro che questa cronoscalata così facile favorisca i passistoni, no?)


cancel58 - 12/11/2005 alle 19:44

dopo la presentazione ufficiale, confermo le impressioni manifestate due giorni fa. Se il filo conduttore del prossimo Giro è la memoria (sportiva e non) non posso che condividere pienamente , sotto questo profilo, le scelte dell'organzzazione. Nel rivedere le immagini del Bondone ho ripensato a mio zio che , in vespa, partì da Genova per vedere l'arrivo di tappa. Nel tracciato del Giro si intravede, anche, la ricerca (forse eccessiva)dello spettacolo , a beneficio di una platea televisa che si auspica sempre più numerosa. Non mancano quindi chiari scopi di audience. dal punto di vista tecnico mi pare che fino alla tappa di Gemona il Giro sia perfetto. Esprimo invece qualche perplessità sulle due tappe consecutive (pur bellisime) di San Pellegrino e Aprica: mi pare che ci sia qualcosa di troppo: è una sensazione che ho avvertito anche oggi, al momento della presentazione. Preferisco comunque un Giro dichiaratamente duro rispetto ad un altro contrabbandato come tale (e in passato ce ne sono stati!) Mi rammarico, poi, che il tracciato della tappa di Sestri Levante sia stato impoverito rispetto alle anticipazioni dei giorni scorsi , che trovavano riscontro anche nell'edizione genovese odierna di repubblica Certo è che se Petacchi definisce " duro" il Bracco , mi viene il sospetto che abbia sbagliato mestiere e che forse voleva riferirsi al Plan de Corones. A proposito ho gia telefonato a Brunico per prenotare: purtroppo il propretario dell'albergo è in ferie e debbo aspettare ancora una settimana. Comunque sarà un gran bel giro. Quando Coppi e Bartali, ero giovane anch'io........


stress - 12/11/2005 alle 19:46

Le tappe Fondamentali. Saltara: [img height=800 width=400]http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2006/upload/alt/alt7-Cesena-Saltara.jpg [/img] Passo Lanciano Majelletta: [img]http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2006/upload/alt/alt8-Francavilla-Maielletta.jpg [/img] La Thuile: [img height=800 width=400]http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2006/upload/alt/alt13_Alessandria-La-Thuile.jpg [/img] Monte Bondone: [img height=800 width=400]http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2006/upload/alt/alt16-Rovato-Bondone.jpg[/img] Plaan de corones: [img height=800 width=800]http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2006/upload/alt/alt17-Termeno-Plan-de-Coron.jpg [/img] San Pellegrino: [img height=800 width=400]http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2006/upload/alt/alt19-Pordenone-San-pellegr.jpg [/img] E badabum finale Aprica: [img height=800 width=400]http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2006/upload/alt/alt20-Trento-Aprica.jpg [/img] Questo e' il riassunto: [img]http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2006/upload/lac/lacorsa.jpg [/img] E' un gran bel giro. :clap::clap::clap::clap:

 

[Modificato il 12/11/2005 alle 19:52 by stress]


droppy - 12/11/2005 alle 19:52

Io non sono contento, può vincere solo uno scalatore puro, tanto vale togliere completamente le crono un giro troppo duro che terrà tanti ciclisti alla larga dall'Italia nel mese di maggio! :hammer::grr:


stress - 12/11/2005 alle 20:02

[quote][i]Originariamente inviato da droppy [/i] Io non sono contento, può vincere solo uno scalatore puro, tanto vale togliere completamente le crono un giro troppo duro che terrà tanti ciclisti alla larga dall'Italia nel mese di maggio! :hammer::grr: [/quote] Scusa ma in 56 Km uno bravo a cronometro (es. savoldelli) da a uno scalatore (es. cunego, simoni) almeno 4 secondi al Km (facciamo 5). Totale distacco teorico a cronometro: 4 minuti e 40 secondi (5 secondi al Km) senza considerare il Ghisallo!!!!!!!! Quando gle li da uno scalatore ad uno buono a cronometro come Savoldelli 5 minuti se non gli dai le tappe dure e con arrivi in salita? Oggi le salite al 6% le fanno con il 53!!!!!!!!!!!!


aranciata_bottecchia - 12/11/2005 alle 20:13

Mauro Stress for president!


stress - 12/11/2005 alle 20:15

Altimetria generale: [img height=800 width=600]http://img81.imageshack.us/img81/3065/giro2006altimetria8yp.jpg [/img]


Zpaolo - 12/11/2005 alle 20:18

speriamo in un grandissi,o spettacolo...le premesse c sono tutte....mi spiace molto per l'assenza di alcune squadre protour e sopratutto per l'assenza d savoldelli, campione in carica.


stress - 12/11/2005 alle 20:43

Le reazioni: Reazioni: Petacchi pensa di non correre il Giro Non c'era Paolo Savoldelli, sul palco del PalaMazda, perché la Discovery Channel gli ha imposto di non presenziare. Il motivo? Alcune squadre hanno voluto protestare in questo modo contro il Tour de France (incredibile, ma vero) e per il modo in cui i suoi dirigenti hanno parlato in occasione della presentazione. Assenti anche Paolo Bettini e Ivan Basso. Resta una scelta discutibile, quella di protestare contro il Tour danneggiando il Giro: come dire che adesso ci sono due nemici invece che uno solo... Comunque, ecco le reazioni a caldo raccolte sul palco del PalaMazda. Alessandro Petacchi da subito il giudizio più duro e “la notizia” come si dice in gergo: «È un Giro molto difficile, che non darà molto spazio ai velocisti. Secondo me non ci sono più di cinque tappe adatte alla volata. Poche, poche occasioni per noi. È un Giro che non mi piace: penso che riguarderò bene la cartina del Tour. Potrei decidere di saltare un Giro troppo duro per andare a dissputare il Tour». Beppe Saronni: «È un Giro per scalatori. A me non sarebbe piaciuto, ma speriamo che piaccia a Damiano Cunego». Paride Grillo: «L’unica tappa facile sarà quella di Brescia, per il resto mi sembra un Giro davvero molto impegnativo che non lascerà grande spazio a noi velocisti». Damiano Cunego: «Ci sono salite importanti nella settimana finale. spero di far meglio del 2004, è un tracciato che mi piace». Danilo Di Luca: «Lo sterrato sarà spettacolare, speriamo solo che non piova perché con lo sterrato è sempre un pericolo. Ci hanno assicurato che faranno un grandissimo lavoro per sistemare la strada e noi ne siamo convinti». Francesco Moser: «Nella prima parte non ci sono grandi difficoltà, ma il finale è davvero durissimo. È il nuovo ciclismo, quello della televisione, che chiede questo tipo di spettacolo ed è giusto che ce l’abbia. Anche se a me un Giro di questo genere sarebbe risultato indigesto». Gilberto Simoni: «C’è davvero tanta montagna, al punto che ssarà possibile recuperare anche i distacchi accumulati a crtonometro. Bisognerà arrivare alla settimana decisiva in perfette condizioni di forma, altrimenti non sarà possibile salvarsi». Quella del boicottaggio del giro contro il tour me la devono spiegare bene perchè non l'ho capita. :?:?:?:?:?:?:? Fonte tuttobiciweb.it


antonello64 - 12/11/2005 alle 20:54

[quote][i]Originariamente inviato da droppy [/i] Io non sono contento, può vincere solo uno scalatore puro, tanto vale togliere completamente le crono un giro troppo duro che terrà tanti ciclisti alla larga dall'Italia nel mese di maggio! :hammer::grr: [/quote] perfettamente d'accordo con droppy: un Giro che sulla carta esclude parecchi protagonisti dalla vittoria finale, a cominciare da Savoldelli per finire a Danilo Di Luca. Lo spettacolo lo fa l'equilibrio e non la durezza del percorso: quest'anno il Giro è stato appassionante perchè nella penultima tappa ci sono stati ben 4 corridori in grado di lottare per la maglia rosa. Saranno magari appassionanti le singole tappe, ma non credo lo sarà la lotta per la vittoria finale. Intanto Petacchi ha già ventilato un suo probabile forfait.


stress - 12/11/2005 alle 20:55

Invito tutti a leggere in home page l'articolo di Marco Grassi sul giro 2006. Ecco l'inizio dell'articolo: Partirà dal Belgio uno dei più bei Giri d'Italia che mano umana abbia mai disegnato. Lo diciamo praticamente ogni anno, ma ogni volta puntualmente veniamo sorpresi (in meglio) dagli organizzatori, sempre capaci di inventarsi cose buone e giuste per il bene e la gioia del pubblico della corsa rosa. "Italians do it better", potremmo dire in uno slancio di nazionalismo, riferendoci alla realizzazione di un Giro che non ha niente a che vedere con il suo cuginastro francese, quel Tour che non sa darsi un tono diverso dall'ingessatura a cui si è autocondannato da troppi anni. Ecco il link dell'articolo (leggetelo): http://www.cicloweb.it/art453.html Ricordate che questo e' il forum di http://www.cicloweb.it Ricordatelo!!!!!!!!!!!! Caro Marco :clap::clap:

 

[Modificato il 12/11/2005 alle 20:59 by stress]


cancel58 - 12/11/2005 alle 21:08

Ho letto l'articolo di Marco Grassi e ne condivido quasi totalmente i contenuti. Scusate se insisto sulla tappa di Sestri :io la considero per velocisti e Petacchi, da mio conterraneo, dovrebbe impegnarsi per regalarci una bella vittoria. solo una volta , che io ricordi, il Bracco fece la differenza, complice una giornata di maltempo. fu nella tappa di arenzano, nel 1975,e Battaglin sul Bracco perse la maglia rosa ed il giro. Lo ricordo stremato al traguardo


lubat - 12/11/2005 alle 21:13

Moser deve solo starsi zitto, perché lui è riuscito a vincere il Giro solo grazie alla buffonaggine degli organizzatori che gliel'hanno fatto facile apposta!!:mad::grr:


Knightlake98 - 12/11/2005 alle 21:22

GIRO VERGOGNOSO. Vanno bene le salite (io sono sempre stato a favore degli scalatori) però è stato completamente snobbato il centro-sud. Concordo! Il GIRO l'ha disegnato Bossi! Che schifo. Tappe in Belgio e nemmeno una tra Lazio, Campèania,Sicilia, Sardegna....orrore!!:mad: E' il giro d'italia o il giro della padania?? (con annesso Belgio):OIO


stress - 12/11/2005 alle 21:22

Il Giro per Davide Cassani: 12/11/2005 È nato il Giro 2006: sarà davvero durissimo Il Giro d’Italia è nato. E sarà duro, davvero durissimo. Ce lo racconta Davide Cassani, voce tecnica della Rai: «Il cronoprologo propone uno strappo di due chilometri e la discesa è molto tecnica: sarà un inizio di Giro piuù difficile di quanto si creda. La terza tappa proprone un arrivo difficile, in cima alla Cittadella di Namur, adatto a Bettini e Di Luca. La cronosquadre sarà molto veloce, disputata su strade dritte e molto belle. Impegnativa la tappa che si concluderà a Saltara, perché praticamente non si respira mai. Sulla strada verso la Maielletta c’è da superare il Passo Lanciano prima dell’arrivo in salita, con gli ultimi dodici chilometri tutti attorno al 9%. Per essere la prima salita del Giro, farà la differenza. Nella nona tappa, a Peschici, tornerà all’assalto Di Luca che qui ha già vinto cinque anni fa. La cronometro di Pontedera (dedicata alla memoria di Gino Bartali) è lunga e disegnata per specialisti puri. Poi arrivano le Alpi, con la salita che precede l’arrivo a La Thuile: dalla vetta al traguardo mancheranno solo sei chilometri e tutti di discesa. Il giorno dopo si passa a Domodossola con il Sempione attraverso la Svizzera. Dopo Brescia, si ricomincia a salire con l’arrivo al Monte Bondone che ricorda l’impresa di Gaul tagrata 1956. E il giorno dopo si torna sullo sterrato (cinque chilometri) con la parte finale della salita di Plan de Corones che arriva dopo il Passo delle Erbe: l’arrivo è a quota 2374 con un punto di pendenza massima del 24% nel tratto in sterrato. Andando in Friuli, si toccheranno molti dei paesi sconvolti dal terremoto del 1976: c’è una salita molto impegnativa da affrontare anche se poi c’è spazio per recuperare. Poi, il tappone: Marmolada, Pordoi, Staulanza, arrivo in salita, è il tappone da sette oore di bici con arrivo in salita davvero molto difficile. E il giorno dopo, Tonale, Gavia e Mortirolo con arrivo all’Aprica. Sarà un Giro durissimo». Fonte tuttobiciweb.it


spartaco - 12/11/2005 alle 21:34

si i settendrionali di sicuro sono contenti non è sbagliato chiamarlo il giro della padania


cancel58 - 12/11/2005 alle 21:51

E' vero: il Sud (e,in parte, anche il Centro)è stato fortemente penalizzato. Anch'io mi unirei al coro degli scontenti se il Giro fosse partito da un altro Paese. Nel 96, ad esempio, non mi piacque per nulla la partenza dalla Grecia. In Belgio, invece, esiste una numerosa comunità di nostri connazionali i quali, probabilmente, sono per lo più provenienti dalle regioni che oggi si sentono escluse . Io lo interpreto come un omaggio ai loro sacrifici , alle difficoltà che hanno incontrato sul difficile cammino dell'inserimento sociale. Credo che per loro il Giro sia un regalo meritato.


stress - 12/11/2005 alle 21:54

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] E' vero: il Sud (e,in parte, anche il Centro)è stato fortemente penalizzato. Anch'io mi unirei al coro degli scontenti se il Giro fosse partito da un altro Paese. Nel 96, ad esempio, non mi piacque per nulla la partenza dalla Grecia. In Belgio, invece, esiste una numerosa comunità di nostri connazionali i quali, probabilmente, sono per lo più provenienti dalle regioni che oggi si sentono escluse . Io lo interpreto come un omaggio ai loro sacrifici , alle difficoltà che hanno incontrato sul difficile cammino dell'inserimento sociale. Credo che per loro il Giro sia un regalo meritato. [/quote] Hai detto la cosa giusta. :clap::clap::clap::clap::clap:


Cascata del Toce - 12/11/2005 alle 21:57

Per cortesia...eviterei di fare inutili regionalismi... Era normalissimo che partendo dal Belgio le regioni meridionali sarebbero state parzialmente non toccate... Non è il caso di fare polemiche...Nel 2007 si partirà da Palermo...e allora il meridione sarà giustamente toccato...


lubat - 12/11/2005 alle 22:06

A proposito del Giro 2007, sapete quali sono le località candidate all'arrivo dell'ultima tappa?


Knightlake98 - 12/11/2005 alle 22:09

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Per cortesia...eviterei di fare inutili regionalismi... Era normalissimo che partendo dal Belgio le regioni meridionali sarebbero state parzialmente non toccate... Non è il caso di fare polemiche...Nel 2007 si partirà da Palermo...e allora il meridione sarà giustamente toccato... [/quote] Vorrei vedere voi se facessero un Giro fino all'Emilia Romagna ed escludessero Trentino,Lombardia,Veneto,Liguria e Piemonte...


aranciata_bottecchia - 12/11/2005 alle 22:16

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Per cortesia...eviterei di fare inutili regionalismi... Era normalissimo che partendo dal Belgio le regioni meridionali sarebbero state parzialmente non toccate... Non è il caso di fare polemiche...Nel 2007 si partirà da Palermo...e allora il meridione sarà giustamente toccato... [/quote] Vorrei vedere voi se facessero un Giro fino all'Emilia Romagna ed escludessero Trentino,Lombardia,Veneto,Liguria e Piemonte... [/quote] Può provare ad organizzarlo il Corriere dello sport, no? Nessuno si lamenterebbe per una bella corsa parallela, in Italia mancano le corse a tappe. E basta con questa lagna, per me il Giro può anche saltare Milano che non me ne frega niente, ma ci sono dei luoghi sacri che stanno sulle alpi e sulle dolomiti, sono luoghi da rispettare e privilegiare, il resto andrebbe fatto al meglio, ma sempre resto rimane.


stress - 12/11/2005 alle 22:18

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Per cortesia...eviterei di fare inutili regionalismi... Era normalissimo che partendo dal Belgio le regioni meridionali sarebbero state parzialmente non toccate... Non è il caso di fare polemiche...Nel 2007 si partirà da Palermo...e allora il meridione sarà giustamente toccato... [/quote] Vorrei vedere voi se facessero un Giro fino all'Emilia Romagna ed escludessero Trentino,Lombardia,Veneto,Liguria e Piemonte... [/quote] Robbo non e' quello il problema e lo sai. Se si parte dal Belgio (e non sto a spiegare perche') una zona d'Italia la si deve sacrificare. Vuoi questo giro o quello con 13 volate come qualche anno fa. Ti capisco, sono Abruzzese, ma finiamola con il vittimismo. L'anno prossimo parte dalla Sicilia e fara' almeno 3 tappe li. L'anno scorso dalla Calabria, dem. L'anno prima dall'abruzzo. Idem. L'anno prima ancora dall'Olanda. Hanno fatto prologo e prima tappa all'isola d'elba una volta!!! Ci sono state partenze e arrivi da tutte le parti. Ogni anno qualche regione è sacrificata. E' una ruota, ogni tanto a qualcuno non tocca. Non facciamo i meridionali che fanno le vittime.

 

[Modificato il 12/11/2005 alle 22:28 by stress]


Cascata del Toce - 12/11/2005 alle 22:26

Certo che è così... D'altronde se si è deciso di partire dal Belgio per quest'anno è così... Non ci vedo nulla di drammatico... Il sud è sempre stato toccato e se per un anno non si arriva troppo in basso non muore nessuno... Poi è vero che - per esempio - i luoghi mitici della storia del Giro sono nel settentrione e non possono mancare... X Lubat: sai da mezzora il Giro 2006 e vuoi già sapere del 2007 ??? :?


aranciata_bottecchia - 12/11/2005 alle 22:27

[quote][i]Originariamente inviato da lubat [/i] A proposito del Giro 2007, sapete quali sono le località candidate all'arrivo dell'ultima tappa? [/quote] Mmm, si parla di Napoli o Genova. Chiaramente piazza o corso.


aranciata_bottecchia - 12/11/2005 alle 22:31

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Certo che è così... D'altronde se si è deciso di partire dal Belgio per quest'anno è così... Non ci vedo nulla di drammatico... Il sud è sempre stato toccato e se per un anno non si arriva troppo in basso non muore nessuno... Poi è vero che - per esempio - i luoghi mitici della storia del Giro sono nel settentrione e non possono mancare... X Lubat: sai da mezzora il Giro 2006 e vuoi già sapere del 2007 ??? :? [/quote] Ciao Cascata, io ho disapprovato le critiche al percorso. Approvo le tappe in Belgio, ma pur privilegiando i luoghi sacri del ciclismo potevano comunque allungarlo un po' verso il sud o allargarlo verso il tirreno, e non è una questione di spostamenti, perchè comunque da Peschici faranno un bel volo. La Aosta Domodossola era così necessaria all'economia della corsa, per esempio?


Seb - 12/11/2005 alle 22:32

Genova?!? Grande!!! Già mi hanno parlato di una tappa durissima che dovrebbero fare, se in più c'è anche il finale che bello!!!!


aranciata_bottecchia - 12/11/2005 alle 22:32

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lubat [/i] A proposito del Giro 2007, sapete quali sono le località candidate all'arrivo dell'ultima tappa? [/quote] Mmm, si parla di Napoli o Genova. Chiaramente piazza o corso. [/quote] Ma anche Torino, via, ha buone chances.

 

[Modificato il 03/06/2006 alle 17:31 by Monsieur 40%]


maurofacoltosi - 12/11/2005 alle 22:36

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] X Lubat: sai da mezzora il Giro 2006 e vuoi già sapere del 2007 ??? :? [/quote] Chiedete e vi sarà dato....


lubat - 12/11/2005 alle 22:39

Vabbé, io volevo solo sapere se per caso c'era anche la mia Roma tra le candidate all'arrivo del Giro... e infatti confidavo delle informazioni che può offirmi Mauro!! Tu invece, Cascata, dubiti forse delle potenzialità del Facoltosi?:Od::Od::Od::Od::Od:


Cascata del Toce - 12/11/2005 alle 22:40

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Certo che è così... D'altronde se si è deciso di partire dal Belgio per quest'anno è così... Non ci vedo nulla di drammatico... Il sud è sempre stato toccato e se per un anno non si arriva troppo in basso non muore nessuno... Poi è vero che - per esempio - i luoghi mitici della storia del Giro sono nel settentrione e non possono mancare... X Lubat: sai da mezzora il Giro 2006 e vuoi già sapere del 2007 ??? :? [/quote] Ciao Cascata, io ho disapprovato le critiche al percorso. Approvo le tappe in Belgio, ma pur privilegiando i luoghi sacri del ciclismo potevano comunque allungarlo un po' verso il sud o allargarlo verso il tirreno, e non è una questione di spostamenti, perchè comunque da Peschici faranno un bel volo. La Aosta Domodossola era così necessaria all'economia della corsa, per esempio? [/quote] Si...hai parlato della parola giusta...economia!!!


maurofacoltosi - 12/11/2005 alle 22:41

Danè, danè, danè.


Cascata del Toce - 12/11/2005 alle 22:41

[quote][i]Originariamente inviato da lubat [/i] Vabbé, io volevo solo sapere se per caso c'era anche la mia Roma tra le candidate all'arrivo del Giro... e infatti confidavo delle informazioni che può offirmi Mauro!! Tu invece, Cascata, dubiti forse delle potenzialità del Facoltosi?:Od::Od::Od::Od::Od: [/quote] Meglio che sto zitto va....:mad:


stress - 12/11/2005 alle 22:45

:nonono: :Od: :nonono:


maglianera - 12/11/2005 alle 22:50

le mie osservazioni sul nuovo Giro, come l'ho visto alla presentazione in Tv: 1.(il più importante): la Seredova (si scrive così?) è una bella donna, ma io preferivo Luciana, la valletta brasiliana 2. è stata una bella serie di spot pubblicitari più o meno espliciti: la vespa Piaggio, Dolomiti Stars, i Bigolin (Selle Italia) continuamente inquadrati (mentre veniva ignorato, ad esempio, Fiorenzo Magni). 3. si è cominciato a parlare del nuovo Giro d'Italia dopo un'ora dall'inizio della "presentazione". 4. Argentin l'ho visto sovrappeso di una ventina di chili. E' ormai più grasso di Bulbarelli. Merckx invece è tornato tiratissimo. 5. Bartoli sembrava il cantante degli Scorpions dopo una notte di orgia. Infatti la De Stefano si è spaventata e non l'ha intervistato. Michele c'è rimasto male. 6. Di Luca aveva la stessa cravatta che l'anno scorso era di Garzelli. Anzi, sembrava Garzelli con il parrucchino. 7. Che ci faceva Paride Grillo (che fra l'altro sembrava prelevato da una festa in discoteca della prima B liceo) nel palco con i nomi più grossi? Piuttosto potevano metterci Sella, che almeno una tappa l'ha vinta. 8. Simoni sembrava il socio di Al Pacino in uno dei seguiti del Padrino. Cunego il figlio serio di John Travolta. 9. ripeto, con questo Giro, bello perché duro, anche troppo, se Rujano non si da alla bella vita e si presenta tirato come l'anno scorso, è lui il favorito. non ha neppure bisogno di una squadra forte, visto che è già deciso che dopo il giro passerà alla Quick Step (ci sarebbe da stupirsi se i belgi lo aiuteranno?) :Od: Scherzi a parte, mi sembra un giro molto spettacolare e ricco di novità, ma l timore è che 5 tappe dure di montagna di seguito, anzi 6 considerando la cronoscalata, costringano forzatamente a correrne qualcuna senza troppa battaglia.


Cascata del Toce - 12/11/2005 alle 22:51

...era un modo di dire....


aranciata_bottecchia - 12/11/2005 alle 22:55

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Si...hai parlato della parola giusta...economia!!! [/quote] Touché, e credo che questa affermazione metta la parola fine a tutte le polemicucce sudiste.


mont ventoux - 12/11/2005 alle 23:05

Credo anch'io che le tante tappe di montagna, siano un modo per cercare di attirare il maggior numero di spettatori in TV. E però, l'importante è che siano degni gli attori, tanto più che con tutte quelle tappe dure credo che molti correranno al risparmio. E con un percorso del genere, nessuno potrà essere accusato di essere attendista. Gli ultimi 10 giorni sono una di una durezza che non si è mai vista in una gara a tappe, almeno tra quelle che ho visto io. Lo spettacolo, a rigor di logica, non dovrebbe mancare, anche se ripeto, la paura di "farsi male" potrebbe rendere molte salite ininfluenti, specie alcune lontane dall'arrivo. In particolare la Marmolada è un peccato vederla a inizio tappa. Speriamo di non rimanere delusi, e speriamo che qualche vedette straniera, anche se non per vincere magari, venga a nobilitare la solita e probabile vittoria di un Italiano (Rujano permettendo). Certo che un percorso così, non è molto allenante in ottica Tour...più che altro è affaticante! Quindi ho paura che il simpatico Tedescone avrà quest'anno un motivo più plausibile per giustificare la sua assenza al Giro. In ogni caso, buon GIRO a tutti, anche se sei mesi rappresenteranno un attesa molto lunga. Direi che preferirei fosse già Maggio.


lissolo - 12/11/2005 alle 23:35

Una sola breve considerazione: il Ghisallo fatto dal versante sud è una cronoscalata per modo di dire, 400 mt. di dislivello in 11 km. fate un pò voi i calcoli.


lubat - 12/11/2005 alle 23:43

Infatti io ho già detto che favorirà sicuramente chi va forte nelle crono in pianura, essendo praticamente tutto un falsopiano! Avrebbe lo stesso effetto dell'inserimento di una seconda crono in pianura, e proprio per questo motivo io la vedo positivamente: dopo così tante salite riequilibrerà almeno in parte le sorti di corridori come Savoldelli o Honchar!


Cascata del Toce - 12/11/2005 alle 23:44

Adesso non è più manco una cronoscalata??? Ma qui si delira.... chi se ne frega....se si va su a quasi 800 metri non è una cronoscalata???:boh::boh::nonono::grr::Old::doh::mad:


aranciata_bottecchia - 12/11/2005 alle 23:47

[quote][i]Originariamente inviato da lissolo [/i] Una sola breve considerazione: il Ghisallo fatto dal versante sud è una cronoscalata per modo di dire, 400 mt. di dislivello in 11 km. fate un pò voi i calcoli. [/quote] É una cronoscalata morbida, per passisti. Per questo è banale, perchè i passisti saranno stati fatti fuori tutti e questa risulterà inutile. Secondo me non la faranno.


antonello64 - 13/11/2005 alle 00:18

per stress ho letto su un altro thread che sei abruzzese: di dove? ciao Antonello (L'Aquila)


stress - 13/11/2005 alle 00:22

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] per stress ho letto su un altro thread che sei abruzzese: di dove? ciao Antonello (L'Aquila) [/quote] Stress (Mauro): http://www.sezione19.terremarsicane.it/ortucchio.htm Ci chiamano ranocchiari e si capisce perche'!!!! Sono buone le rane :Od::Od:


pedalando - 13/11/2005 alle 00:23

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64[/i] perfettamente d'accordo con droppy: un Giro che sulla carta esclude parecchi protagonisti dalla vittoria finale ... Intanto Petacchi ha già ventilato un suo probabile forfait. [/quote] Non credo che con Petacchi perdiamo un possibile vincitore finale. [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] E' vero: il Sud (e,in parte, anche il Centro)è stato fortemente penalizzato. Anch'io mi unirei al coro degli scontenti se il Giro fosse partito da un altro Paese. Nel 96, ad esempio, non mi piacque per nulla la partenza dalla Grecia. In Belgio, invece, esiste una numerosa comunità di nostri connazionali i quali, probabilmente, sono per lo più provenienti dalle regioni che oggi si sentono escluse . Io lo interpreto come un omaggio ai loro sacrifici , alle difficoltà che hanno incontrato sul difficile cammino dell'inserimento sociale. Credo che per loro il Giro sia un regalo meritato. [/quote] :clap::clap: Aggiungo due mie considerazioni sulla serata: - Il Bulba che ha detto che la telecronaca a Gimondi-Merks l'avrebbe potuta fare suo padre senza minimamente citare DeZan (vergogna :Old: ) - La presenza di una bella donna che parlava bene: Alessandra De Stefano (fra l'altro bellissimo il servizio riassunto dello scorso Giro) :clap:


antonello64 - 13/11/2005 alle 00:27

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64[/i] perfettamente d'accordo con droppy: un Giro che sulla carta esclude parecchi protagonisti dalla vittoria finale ... Intanto Petacchi ha già ventilato un suo probabile forfait. [/quote] Non credo che con Petacchi perdiamo un possibile vincitore finale. [/quote] ma un grande protagonista degli ultimi 3 anni si


stress - 13/11/2005 alle 00:29

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64[/i] perfettamente d'accordo con droppy: un Giro che sulla carta esclude parecchi protagonisti dalla vittoria finale ... Intanto Petacchi ha già ventilato un suo probabile forfait. [/quote] Non credo che con Petacchi perdiamo un possibile vincitore finale. [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] E' vero: il Sud (e,in parte, anche il Centro)è stato fortemente penalizzato. Anch'io mi unirei al coro degli scontenti se il Giro fosse partito da un altro Paese. Nel 96, ad esempio, non mi piacque per nulla la partenza dalla Grecia. In Belgio, invece, esiste una numerosa comunità di nostri connazionali i quali, probabilmente, sono per lo più provenienti dalle regioni che oggi si sentono escluse . Io lo interpreto come un omaggio ai loro sacrifici , alle difficoltà che hanno incontrato sul difficile cammino dell'inserimento sociale. Credo che per loro il Giro sia un regalo meritato. [/quote] :clap::clap: Aggiungo due mie considerazioni sulla serata: - Il Bulba che ha detto che la telecronaca a Gimondi-Merks l'avrebbe potuta fare suo padre senza minimamente citare DeZan (vergogna :Old: ) - La presenza di una bella donna che parlava bene: Alessandra De Stefano (fra l'altro bellissimo il servizio riassunto dello scorso Giro) :clap: [/quote] Caro lando mi sa che ci siamo sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda. :Od::clap::Od::clap:


maurofacoltosi - 13/11/2005 alle 00:46

Il parere del forum francese velo101.com être balaise!!!Regardez le parcours, à côté le TDF c'est du pipi de chat.... On tombe même dans l'aberration avec la troisième semaine 5 étapes de montagne ( et non des moindres ) + un contre la montre en grimpette le matin du dernier jour de l'arrivée!!


pedalando - 13/11/2005 alle 00:52

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] [quote][i]Originariamente inviato da antonello64[/i] perfettamente d'accordo con droppy: un Giro che sulla carta esclude parecchi protagonisti dalla vittoria finale ... Intanto Petacchi ha già ventilato un suo probabile forfait. [/quote] Non credo che con Petacchi perdiamo un possibile vincitore finale. [/quote] ma un grande protagonista degli ultimi 3 anni si [/quote] protagonista si`ma per quanto tempo ? prendiamo il 2004, anno del record di 9 vittorie, e consideriamo gli ultimi 90 secondi prima della volata (e mi sembrano tanti) arriviamo a quasi 14 minuti di protagonismo su 3 settimane di corsa.... :Od: non ce l'ho con Alejet, ma con le sue dichiarazioni si dimostra assetato di vittorie facili :boh:. Inoltre la sua dichiarazione potrebbe non essere gradita dai francesi :Od::Od:


aranciata_bottecchia - 13/11/2005 alle 00:56

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Il parere del forum francese velo101.com être balaise!!!Regardez le parcours, à côté le TDF c'est du pipi de chat.... On tombe même dans l'aberration avec la troisième semaine 5 étapes de montagne ( et non des moindres ) + un contre la montre en grimpette le matin du dernier jour de l'arrivée!! [/quote] Non ha tutti i torti, una certa aberrazione c'è. La voglia di strafare è evidente, spero che Zomegnan si sia tenuto qualche cartuccia per il futuro.


antonello64 - 13/11/2005 alle 00:57

beh, vabbè, se uno che vince 19 tappe in tre Giri, con il record del dopoguerra, non è un protagonista allora andiamo tutti a casa.


aranciata_bottecchia - 13/11/2005 alle 00:57

Voglio dire, in musica spesso gli spartiti troppo difficili danno luogo a interpretazioni discutibili.


stress - 13/11/2005 alle 01:05

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Regardez le parcours, à côté le TDF c'est du pipi de chat.... [/quote] Questa parte mi faq scompisciare dalle risate. In mio gatto si chiama Catty :Od::Od::Od::Od::Od::Od::Od::Od::Od: A, l'aberrazione sono loro e il tour non noi e il giro.

 

[Modificato il 13/11/2005 alle 01:08 by stress]


pedalando - 13/11/2005 alle 01:07

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] beh, vabbè, se uno che vince 19 tappe in tre Giri, con il record del dopoguerra, non è un protagonista allora andiamo tutti a casa. [/quote] E`un protagonista eccome. Ma delle volate che, in tutta la loro spettacolarita', "coprono" poco un evento mediatico.


pedalando - 13/11/2005 alle 01:11

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Il parere del forum francese velo101.com être balaise!!!Regardez le parcours, à côté le TDF c'est du pipi de chat.... On tombe même dans l'aberration avec la troisième semaine 5 étapes de montagne ( et non des moindres ) + un contre la montre en grimpette le matin du dernier jour de l'arrivée!! [/quote] Probabilmente gli brucia ai cugini.... aspetto pazientemente un anno per rileggermi i nostri voli pindarici sul fatto che il Tour e` piu` duro del Giro :Od:


aranciata_bottecchia - 13/11/2005 alle 01:11

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] non ce l'ho con Alejet, ma con le sue dichiarazioni si dimostra assetato di vittorie facili Inoltre la sua dichiarazione potrebbe non essere gradita dai francesi [/quote] Mais le Tour c'est le Tour, c'est pas facile, seulement sanbittèr c'est plus facile.


stress - 13/11/2005 alle 11:41

Aspettiamo sempre il giudizio sul giro da chi nel gruppo c'è. Tiziano, Napodani e Collidani a quando le vostre parole? Aspettiamo anche le parole della De Stefano e di Moserone. Infine, ma non ultimi, i nostri eroi alla prentazione (Monsieur, Andreaweb, Vuelta espana, Eugerambler, ecc). Una cosa è sicura se ne sta parlando molto e non solo in questa sede. E' un gran bel giro.


riddler - 13/11/2005 alle 12:11

Ma Moser chi è Morris?


Vuelta Espana - 13/11/2005 alle 12:15

Comprendo molto bene i colleghi del Sud Italia che si sentono snobbati dal Giro di quest'anno, ma sappiate che io, pur vivendo al Nord, faccio parte di una regione troppo spesso snobbata. Vi posso capire bene, ma non ci resta altro che sperare che, se un anno il Giro ci snobba, almeno l'anno successivo ci ripaghi con il doppio della presenza (cosa che, ringraziando il cielo, di solito succede) Per MauroFacoltosi: ma adesso almeno per qualche giorno ti darai una tregua o sei già al lavoro per il Giro 2007???:D


Ale10orna - 13/11/2005 alle 12:16

[quote][i]Originariamente inviato da THE DOCTOR [/i] Dal 1999 che non vedevo un Giro così bello, credo che anche Simoni la pensi come me, rideva come non mai. p.s. ma esiste un'altimetria del Plan de Corones oltre quella del sito del Giro, xchè l'ho cercata da tutte le parti e non la trovo.:italia: [/quote] Anche secondo me e un gran bel giro;peccato che venerdì Simoni era tra quelli che si lamentavano di questo Giro d'Italia.. Comunque ci sarà da divertirsi sicuramente!!!:Od:


stress - 13/11/2005 alle 12:19

Altre reazioni: 13/11/2005 Ballerini: Giro, Simoni è il mio favorito Il Giro d'Italia 2006 e' stato presentato ieri a Milano davanti a corridori ed addetti ai lavori. Una corsa rosa durissima e ricca di salite (di arrivi in quota ce ne saranno cinque). Ne e' convinto anche il commissario tecnico della Nazionale Franco Ballerini che a Datasport commenta il percorso, davvero selettivo: "E' vero, e' un Giro impegnativo, soprattutto nell'ultima settimana con cinque tappe 'cattive'. Nessuno puo' permettersi un giorno cosi' cosi' perche' rischia di pagare dazio sin dall'inizio. A proposito dell'avvio dal Belgio le prime tre tappe saranno insidiose perche' sono ricche di salitelle che metteranno in difficolta' i velocisti". Ballerini indica il suo favorito: "Secondo me, vista l'ultima settimana, credo che Simoni possa vincerlo. Sara' interessante vedere la lotta con Cunego, ora che entrambi hanno la possibilita' di fare una corsa libera. Di Luca e' cresciuto molto ed e' consapevole di poter fare classifica. Ho la sensazione che anche qualche straniero potra' dire la sua ma non ancora chi partecipera'". Ultima domanda su Petacchi e sulla possibilita' che il velocista spezzino corra il Tour de France, visti i pochi arrivi adatti alle sue caratteristiche: "Penso che quella di Alessandro sia stata una provocazione ma e' vero che gli sprinter dovranno soffrire parecchio. In tutto ci saranno sei arrivi adatti a loro, se si considera anche Milano". 13/11/2005 Savoldelli: mi sembra un Giro troppo per scalatori puri Le logiche strategiche della squadra lo hanno costretto a seguire la presentazione del Giro dal salotto di casa, nonostante avesse deciso di rientrare in anticipo dalle vacanze proprio per l'occasione. Ma Paolo Savoldelli non ha perso l'occasione di dire la sua e di esprimere la sua perplessità sul tracciato del Giro 2006: «Mi sembra un percorso troppo per scalatori puri. Voglio studiare bene le altimetrie con i responsabili della mia squadra, ma non è detto che io decida di partecipare. È vero che sono l'ultimo vincitore, ma è altrettanto vero che mi sembra un Giro sbilanciato. E non certo verso di me» Fonte tuttobiciweb.it


antonello64 - 13/11/2005 alle 12:57

se non viene neanche Savoldelli, gli organizzatori dovranno cominciare a riflettere.


maurofacoltosi - 13/11/2005 alle 13:04

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Comprendo molto bene i colleghi del Sud Italia che si sentono snobbati dal Giro di quest'anno, ma sappiate che io, pur vivendo al Nord, faccio parte di una regione troppo spesso snobbata. Vi posso capire bene, ma non ci resta altro che sperare che, se un anno il Giro ci snobba, almeno l'anno successivo ci ripaghi con il doppio della presenza (cosa che, ringraziando il cielo, di solito succede) Per MauroFacoltosi: ma adesso almeno per qualche giorno ti darai una tregua o sei già al lavoro per il Giro 2007???:D [/quote] Partenza da Palermo (sarebbero candidate la Sardegna, Montecarlo ed il Liechtenstein, ma non sembrano favorite; rimandata a data da destinarsi la partenza da Amsterdam) 1a tappa tra Palermo e Messina (idea di Zomegnan) Per il resto si tratta solo di candidature: primo arrivo in continente a Paola (x il 500° anniversario della morte di San Francesco da Paola) arrivo a Borgo San Lorenzo per il centenario della fondazione del Ciclo Club Appenninico, il 70° anniversario della vittoria di Bartali al Giro e 50° anniv. della vittoria di Nencini al Giro) arrivo a Riese Pio X arrivo sullo Zoncolan (ma non è detto che si faccia, almeno da Ovaro) tappa in Valle d'Aosta tappa a Sanremo x il centenario della classicissima penso che salti, x un anno, la tappa del Dolomiti Stars conclusione non a Milano (ma sarà una tantum) Si era parlato anche di una cronometro Feltre - Fiera di Primiero ma è molto improbabile (ci sono problemi x il rientro delle ammiraglie)


tacc88 - 13/11/2005 alle 13:34

[quote] Partenza da Palermo (sarebbero candidate la Sardegna, Montecarlo ed il Liechtenstein, ma non sembrano favorite; rimandata a data da destinarsi la partenza da Amsterdam) [/quote] na partenza da Montecarlo sarebbe il top!spettacolare!:yes:


antonello64 - 13/11/2005 alle 13:44

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] E`un protagonista eccome. Ma delle volate che, in tutta la loro spettacolarita', "coprono" poco un evento mediatico. [/quote] non sono mica tanto sicuro che le volate siano uno spettacolo di breve durata: a mio modo di vedere lo spettacolo di uno sprint sta anche nella sua preparazione che comincia a 10-15 km dal traguardo. Quando rivedo la registrazione del Mondiale di Zolder faccio sempre partire il nastro dai meno 15 km all'arrivo e ti assicuro che non mi annoia affatto rivedere tutto il lavoro di squadra per il velocista ("la lunga attesa prima di una coltellata" ricordi chi l'ha detto?)


ciclgian - 13/11/2005 alle 13:48

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] E`un protagonista eccome. Ma delle volate che, in tutta la loro spettacolarita', "coprono" poco un evento mediatico. [/quote] non sono mica tanto sicuro che le volate siano uno spettacolo di breve durata: a mio modo di vedere lo spettacolo di uno sprint sta anche nella sua preparazione che comincia a 10-15 km dal traguardo. Quando rivedo la registrazione del Mondiale di Zolder faccio sempre partire il nastro dai meno 15 km all'arrivo e ti assicuro che non mi annoia affatto rivedere tutto il lavoro di squadra per il velocista ("la lunga attesa prima di una coltellata" ricordi chi l'ha detto?) [/quote] L'ha detto Bruno Raschi il più grande cantore del ciclismo.


antonello64 - 13/11/2005 alle 13:59

[quote][i]Originariamente inviato da mont ventoux [/i] Credo anch'io che le tante tappe di montagna, siano un modo per cercare di attirare il maggior numero di spettatori in TV. E però, l'importante è che siano degni gli attori, tanto più che con tutte quelle tappe dure credo che molti correranno al risparmio. E con un percorso del genere, nessuno potrà essere accusato di essere attendista. Gli ultimi 10 giorni sono una di una durezza che non si è mai vista in una gara a tappe, almeno tra quelle che ho visto io. Lo spettacolo, a rigor di logica, non dovrebbe mancare, anche se ripeto, la paura di "farsi male" potrebbe rendere molte salite ininfluenti, specie alcune lontane dall'arrivo. [/quote] perfettamente d'accordo!! L'equazione "tante salite = tanto spettacolo" ha senso solo se ci sono i campioni capaci di interpretare al meglio le suddette salite, altrimenti è una relazione senza significato. Quante volte il cosiddetto tappone con 4 o 5 colli è stato una delusione perchè i corridori, impauriti dalla durezza del percorso, se ne sono stati tranquilli in mezzo al gruppo in attesa dell'ultimo strappo (e magari sull'ultima salita attaccavano a due km dall'arrivo): io di tapponi-delusione me ne ricordo un bel pò. Speriamo non accada, ma se a maggio invece del tanto promesso spettacolo si dovesse assistere a processioni a 10 km/h su queste terribili salite, perchè nessuno ha il coraggio o le gambe per attaccare, non prendiamocela solo con i corridori ma rivolgiamo un pensierino anche agli organizzatori: non sempre ci sono i Chiappucci e i Pantani che attaccavano sempre e comunque, costi quel che costi.


antonello64 - 13/11/2005 alle 14:01

[quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] L'ha detto Bruno Raschi il più grande cantore del ciclismo. [/quote] Bravissimo!!! Un grande cantore scomparso troppo presto


stress - 13/11/2005 alle 15:09

altre reazioni: Gotti: Petacchi poco considerato [foto] Meritava piu' attenzione quando e' stato tracciato Giro 2006 (ANSA) - MILANO, 13 NOV - 'Il Giro 2006 sara' un grande tributo agli scalatori ma Petacchi meritava una considerazione superiore': lo ha detto Ivan Gotti. 'Un campione che conquista 19 tappe allo sprint in appena tre giri e' un protagonista assoluto -ha proseguito l'ex scalatore vincitore di due Giri- la sua presenza andava maggiormente valorizzata'. Gotti, comunque, approva la scelta degli organizzatori di privilegiare una corsa in alta quota, con tante salite impegnative e pochi tratti di discesa. Fonte ansa.it Cerchiobottismo perfetto da parte di Gotti.


riddler - 13/11/2005 alle 15:17

Ma della reazione di Petacchi che ha detto che quando c'era Cipollini era più considerato che ne pensate?


superalvi - 13/11/2005 alle 15:19

certamente questo sarà il giro più duro degli ultimi anni ma attenzione 1Una crono di 50km nei confronti di maielletta,san carlo,bondone,plan de corones,san pellegrino e aprica senza contare tutte le tappe mosse e la cronosquadre più 11km di cronoscalata al ghisallo mi paiono il minimo sindacale. 2sono contento per le tante salite che ci saranno ma mi pare forse un esagerazione visto che molto probabilmente molti corridori sia affermati che giovani non verranno vista l'abbondanza di salite e anche per la politica dei team. certo con un giro del genere lo spettacolo è assicurato ma quanti attaccheranno su bondone e plan de corones sapendo che dopo avranno da affrontare i tapponi di san pellegrino ed aprica quando lo scorso anno gli unici attacchi seri furono quelli di di luca(in calo di condizione ndr)e dei folletti colombiani. 3 se cunego sarà in forma non so quanto bene possa fare con queste tappe e questi chilometraggi se dovrà anche andare in francia; ricordiamo che vinse alla grande il giro 2004 ma escluso falzes ,dove non avrebbe fatto l'impresa senza tonti e mazzoleni,negli altri "tapponi" corse in difesa. tutte queste salite comunque saranno un test molto probante della sua classe,se vincesse assumerebbe senza alcun dubbio la statura di vero campione. 4 mi rammarica molto che stiamo ancora a parlare di gilberto simoni(nulla contro di lui ndr)come grande favorito uno che ha si vinto due giri (anche se senza avversari grossi) ma che lo scorso anno è arrivato senza gambe in tutte le tappe decisive ed è soprattutto per questo che questo fantastico percorso mi fa preoccupare di più. 5 il povero di luca che poteva essere il grande favorito della corsa rosa ora dovrà fare attenzione perchè forse ci sono troppe salite anche per lui viste le ultime concentrate in poco tempo.


aranciata_bottecchia - 13/11/2005 alle 15:22

Le osservazioni di Superalvi sono tutte sensate e pertinenti, verissimo.


55x11grimpeur - 13/11/2005 alle 15:30

[quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] 4 mi rammarica molto che stiamo ancora a parlare di gilberto simoni(nulla contro di lui ndr)come grande favorito uno che ha si vinto due giri (anche se senza avversari grossi) ma che lo scorso anno è arrivato senza gambe in tutte le tappe decisive ed è soprattutto per questo che questo fantastico percorso mi fa preoccupare di più. [/quote] prendendo spunto da questa considerazione di superalvi volevo far notare una cosa: tra i commenti che più mi hanno sorpreso sul percorso del giro, c'è proprio quello di simoni, il quale date le caratteristiche di scalatore, il fondo e l'età (quindi l'abitudine a certi sforzi) dovrebbe essere contento... invece ieri non era felicissimo... evidentemente si sente un po' cotto ricordando gli ultimi due giri per lui non entusiasmanti. di certo non è più quello di 2001-'02 e '03. ciao


lubat - 13/11/2005 alle 15:32

Scusate ragazzi, ho notato solo ora che la tappa del Plan de Corones parte da una località chiamata Tramin. Non sarà mica la località d'origine del vino Traminer?


stress - 13/11/2005 alle 15:34

[quote][i]Originariamente inviato da lubat [/i] Scusate ragazzi, ho notato solo ora che la tappa del Plan de Corones parte da una località chiamata Tramin. Non sarà mica la località d'origine del vino Traminer? [/quote] Termeno come appiano Caldaro ecc sono, tutte sul lato sx della valle salendo da dopo mezzocorona e fino a bolzano, sulla famosa "Strada del Vino".


lallo - 13/11/2005 alle 15:37

[quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] mi rammarica molto che stiamo ancora a parlare di gilberto simoni(nulla contro di lui ndr)come grande favorito uno che ha si vinto due giri (anche se senza avversari grossi) ma che lo scorso anno è arrivato senza gambe in tutte le tappe decisive ed è soprattutto per questo che questo fantastico percorso mi fa preoccupare di più. 5 il povero di luca che poteva essere il grande favorito della corsa rosa ora dovrà fare attenzione perchè forse ci sono troppe salite anche per lui viste le ultime concentrate in poco tempo. [/quote] Il Simoni senza gambe 2005 a parte una leggerissima defaillance sul Duran pagata sullo Zoldo, in salita è volato a velocità NETTAMENTE superiori a quelle di ascesa del Tour. Sul Finestre il Basso supercompetitivo del Tour lo ha staccato ad inizio salita. Ed al Lombardia ha dimostrato di essere ancora tostissimo. Se al giro ti è sembrato poco performante , forse è perchè gente come Rujano, Savoldelli e Di Luca sono andati fortissimo... Su Di Luca concordo. Ma sul Finestre ha dimostrato di poter dire la sua su tutti i terreni.....


superalvi - 13/11/2005 alle 15:48

[quote][i]Originariamente inviato da lallo [/i] [quote][i]Originariamente inviato da superalvi [/i] mi rammarica molto che stiamo ancora a parlare di gilberto simoni(nulla contro di lui ndr)come grande favorito uno che ha si vinto due giri (anche se senza avversari grossi) ma che lo scorso anno è arrivato senza gambe in tutte le tappe decisive ed è soprattutto per questo che questo fantastico percorso mi fa preoccupare di più. 5 il povero di luca che poteva essere il grande favorito della corsa rosa ora dovrà fare attenzione perchè forse ci sono troppe salite anche per lui viste le ultime concentrate in poco tempo. [/quote] Il Simoni senza gambe 2005 a parte una leggerissima defaillance sul Duran pagata sullo Zoldo, in salita è volato a velocità NETTAMENTE superiori a quelle di ascesa del Tour. Sul Finestre il Basso supercompetitivo del Tour lo ha staccato ad inizio salita. Ed al Lombardia ha dimostrato di essere ancora tostissimo. Se al giro ti è sembrato poco performante , forse è perchè gente come Rujano, Savoldelli e Di Luca sono andati fortissimo... Su Di Luca concordo. Ma sul Finestre ha dimostrato di poter dire la sua su tutti i terreni..... [/quote] e le tranvate che si è preso al tour dove doveva spaccare il mondo è giocarsela con armstrong. e il giro 2004 dove coi gradi di capitano non era in condizione e s'è fatto battere da un grande cunego e la vuelta di quest'anno in cui doveva riscattarsi gibo è un ottimo corridore ma ormai a 35 anni mi pare slla via del tramonto


Monsieur 40% - 13/11/2005 alle 16:14

Maglianera e Pedalando, siete due Grandissimi! :D


maurofacoltosi - 13/11/2005 alle 16:24

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lubat [/i] Scusate ragazzi, ho notato solo ora che la tappa del Plan de Corones parte da una località chiamata Tramin. Non sarà mica la località d'origine del vino Traminer? [/quote] Termeno come appiano Caldaro ecc sono, tutte sul lato sx della valle salendo da dopo mezzocorona e fino a bolzano, sulla famosa "Strada del Vino". [/quote] Ed è Traminer quello che si è bevuto Sgarbozza prima di affrontare il Plan. Avete visto come sbandava?


cancel58 - 13/11/2005 alle 16:36

Mi sembra prematuro parlarne ma, considerato che ne è stato fatto cenno,aggiungo una notizia(peraltro gia nota)sull'edizione 2007 . Da "Il Secolo XIX" di oggi: il 2007, centesimo anniversario di vita dell'U.S. Pontedecimo, recapiterà il sognatoarrivo al Santuario della Madonna della Guardia:tappa in linea o cronoscalata?L'interrogativo ha tempo per essere sciolto. sempre nel 2007, per celebrare degnamentei 100 anni del club che ha creato e scaldato nell'affetto il Giro dell'Apennino, l'impegno gravoso della settimana tricolire, da ripartire tra Pontedecimo, Novi Ligure, Chivari e Lavagna.


cancel58 - 13/11/2005 alle 16:40

E , sull'ediziopne del 2008 (sempre da "Il Secolo XIX): "Il 2008 riporterà in scena le ambizioni di Varazze: un arrivo sulla sommità del Beigua(una tappa di gusto alpino e difficoltà assolute a un tiro di sasso dal mare)". Nulla (per adesso) sul 2009!


stress - 13/11/2005 alle 16:57

altre reazioni: Giro: Petacchi cambiera' idea? Non lo esclude il campione Bartoli, amico del velocista (ANSA)-ROMA,13 NOV- 'Petacchi potrebbe cambiare idea e schierarsi al Giro anziche' puntare sul Tour'. A dirlo e' il campione Bartoli, amico del velocista spezzino. Ieri Petacchi ha polemizzato con gli organizzatori del Giro per la durezza del tracciato. 'Il disappunto di Alessandro e' comprensibilissimo -spiega Bartoli-e le preoccupazioni degli sprinter per il poco spazio concesso loro sono legittime ma sono situazioni gia' verificatesi in altre edizioni'. Bartoli ha indicato in Simoni il favorito n.1 per il Giro. Fonte www.ansa.it


maurofacoltosi - 13/11/2005 alle 16:58

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Mi sembra prematuro parlarne ma, considerato che ne è stato fatto cenno,aggiungo una notizia(peraltro gia nota)sull'edizione 2007 . Da "Il Secolo XIX" di oggi: il 2007, centesimo anniversario di vita dell'U.S. Pontedecimo, recapiterà il sognatoarrivo al Santuario della Madonna della Guardia:tappa in linea o cronoscalata?L'interrogativo ha tempo per essere sciolto. sempre nel 2007, per celebrare degnamentei 100 anni del club che ha creato e scaldato nell'affetto il Giro dell'Apennino, l'impegno gravoso della settimana tricolire, da ripartire tra Pontedecimo, Novi Ligure, Chivari e Lavagna. [/quote] L'arrivo al santuario era uno dei traguardi probabili anche per l'edizione 2006.


cancel58 - 13/11/2005 alle 17:19

sempre da "Il SECOLO XIX" di oggi: "i promoter liguri vogliono suggerire di evitare il Bracco e di inserire il Passo della Mola, più selettivo, per picchiare poi verso Casarza. Un cambiamento di scenario che potrebbe prevedere anche l'aggiunta della salitella dei Cardini, un altro strappo secco di due chilometri prima dell'arrivo a Sestri levante". Il valico Mola era stato suggerito da maurofacoltosi, mentre io avevo ipotizzato un passaggio sul secondo strappo (la cui pendenza era stata subito comunicata dal grande maurofacoltosi). Da quantomi è stato riferito da chi ha partecipato alla presentazione della tappa , non si farebbe nè l'una nè l'altra.


27luglio - 13/11/2005 alle 17:35

[quote]E basta con questa lagna, per me il Giro può anche saltare Milano che non me ne frega niente, ma ci sono dei luoghi sacri che stanno sulle alpi e sulle dolomiti, sono luoghi da rispettare e privilegiare, il resto andrebbe fatto al meglio, ma sempre resto rimane. [/quote] Questa secondo me e' l'affermazione piu' giusta che si possa fare sul fatto che il giro non passa dal sud.


stress - 13/11/2005 alle 18:19

altre reazioni: CICLISMO: GIRO 2006, ULLRICH DECIDE ENTRO IL 20 NOVEMBRE IL MANAGER PEVENAGE LO SPINGE, SAREBBE UNA BUONA PREPARAZIONE AL TOUR Berlino, 13 nov. (Adnkronos) - Jan Ullrich decidera' entro il 20 novembre se partecipare o meno al Giro d'Italia 2006. Il manager del campione tedesco, Rudy Pevenage, pero', ha gia' le idee molto chiare. ''Dovrebbe andare, per lui sarebbe un bene'', ha detto Pevenage. ''Ci sono due opzioni sulla strada da seguire nella preparazione che dovra' portarlo al prossimo Tour de France: una direzione porta in Italia, l'altra al Giro di Svizzera''. Fonte Adnkronos


lubat - 13/11/2005 alle 18:27

Io spero che Ullrich non venga in Italia a smaltire la ciccia, anche perché la durezza di questo Giro gli farebbe spendere troppe energie in vista del Tour, a meno che non decida di ritirarsi prima dell'arrivo di Milano!


aranciata_bottecchia - 13/11/2005 alle 18:29

Io spero che venga. Oltretutto dovrebbe essere definitivamente chiuso il rapporto con Godefroot, che secondo me aveva un ascendente negativo sul corridore. Spero che dia retta a Pevenage.


chapino - 13/11/2005 alle 18:46

A me questo giro piace abbastanza, però oggi durante il pranzo sociale della mia squadra (quale occasione migliore?), facevamo delle considerazioni: 1)come detto da altri forumisti, tappe dall'altimetria impegnativa(i "tapponi") non sempre si rivelano importanti, con i big che vanno di conserva per le fatiche successive.Quindi:i Tapponi non sono garanzia di spettacolo.Per inciso: ci sarebbe il modo di renderli piu avvincenti, che so, magari con un consistenete abbuono di tempo per chi vince i GPM? 2)Petacchi, del quale sono cmq un ammiratore, ha poco da recriminare: se ci fossero state dieci tappe adatte all'arrivo in volate, si sarebbe detto che era un giro disegnato apposta per lui, inoltre non è sempre detto che le tappe che a novembre sembrano per velocisti lo siano ancora sei mesi dopo e viceversa (basta vedere come sono finiti i mondiali). Fra l'altro: aggiudicarsi le cinque tappe sarebbe poco per Alejet?In questo frangente Petacchi non mi è sembrato molto sportivo, nel senso di amante delle sfide. Se non dovesse partecipare (ed è sempre da vedere che ne pensano Colnago e sponsor vari di una sua eventiuale assenza)chi ama le vlate potra sempre divertirsi con gli altri velocisti che certamente non preferiranno piu facili vittorie. I primi due punti sono la naturale consequenza di un proverbio che è tanto banale quanto vero: la corsa la fanno i corridori. E chi abbia seguito o fatto qualche corsa non puo negarlo... 3)e qui mescolo questo thread con l'altro sul giro: l'Italia è piena di salite, volendo si potrebbe fare un giro duro anche evitando, per assurdo, le Dolomiti. Ma il ciclismo è uno sport che vive di tradizioni, e le Dolomiti (e Alpi) rappresentano piu che una tradizione, un mito. Tutto questo, ovviamente, secondo me. Ciao


stress - 13/11/2005 alle 18:50

Nel postare le altimetrie ho dimenticato la tappa di Gemona. Provvedo subito: [img height=800 width=400]http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2006/upload/alt/alt18-Sillian-Gemona.jpg [/img] Il Forchia e' a 50Km dall'arrivo. Poi 2 salitelle. Tappa adattissima a ciclisti come Bettini, Zabel, ecc.


babb - 13/11/2005 alle 18:54

oltre ad ulrich spero che vedendo il meraviglioso percorso possa venire anche qualche bravo scalatore spagnoloper esempio sastre e quesada. In ogni mi auguro che vinca rujano: IL PANTANI DEL FUTURO :IoI


Knightlake98 - 13/11/2005 alle 19:26

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Per cortesia...eviterei di fare inutili regionalismi... Era normalissimo che partendo dal Belgio le regioni meridionali sarebbero state parzialmente non toccate... Non è il caso di fare polemiche...Nel 2007 si partirà da Palermo...e allora il meridione sarà giustamente toccato... [/quote] Vorrei vedere voi se facessero un Giro fino all'Emilia Romagna ed escludessero Trentino,Lombardia,Veneto,Liguria e Piemonte... [/quote] Può provare ad organizzarlo il Corriere dello sport, no? Nessuno si lamenterebbe per una bella corsa parallela, in Italia mancano le corse a tappe. E basta con questa lagna, per me il Giro può anche saltare Milano che non me ne frega niente, ma ci sono dei luoghi sacri che stanno sulle alpi e sulle dolomiti, sono luoghi da rispettare e privilegiare, il resto andrebbe fatto al meglio, ma sempre resto rimane. [/quote] che caxxata aranciata! Pensavo si parlasse di CICLISMO e non di sponsor. Non me ne frega nulla chi organizza, bisognerebbe parlare di GIRO D'ITALIA e NON PUPAZZATE BELGHE e scandali nostrani con innumerevoli regioni escluse!!! Arrivo a Roma, perchè no? Anche il Giro del Lazio c'hanno tolto.... e non si dica che la colpa è del traffico, perchè Milano non sta messa meglio...


ProfRoubaix - 13/11/2005 alle 19:28

Ciao a tutti. Aggiungo qualche altra considerazione a quelle già fatte. Tre sul percorso: 1) è chiaro che dello "stivale" italiano questo Giro privilegia il livello del polpaccio (forse un omaggio a Binda, che pure non è stato ricordato nel Giro del ricordo). A parte gli scherzi, tre considerazioni sul percorso e sul Sud: - non c'è il Mortirolo, ma ci sono davvero molte belle salite. Ma a queste salite non corrispondono organizzatori interessati. Al Sud, si sa, si va al mare, e a chiedere e finanziare le tappe sono quindi località con fantastici rettilinei piatti come biliardi; - tutto questo porta, oltre che al problema di quantità visibile quest'anno, a un problema di qualità: non credo che agli appassionati interessi avere tappe con il gruppo che fa del turismo in attesa che partano i treni dei velocisti. Penso che per il Sud sarebbe meglio avere tappe belle più ancora che numerose: tappe che (mi sembra questo il discrimine fra successo e insuccesso) vadano sui telegiornali, di cui insomma si parli anche il giorno dopo; - detto questo, e per quello che dico al punto successivo, è evidente che il ciclismo, che si nutre di storia, ha una storia prevalentemente formatasi al Nord e, se vuole sopravvivere, deve tenerne conto. 2) negli ultimi anni il Giro aveva esagerato nell'ignorare le sue salite più leggendarie (ed era forse l'unico aspetto in cui i percorsi del Tour, nella loro noiosa riproposizione di Galibier, Croix-de-Fer, Alpe d'Huez, Toumalet etc. davano più soddisfazione). Da questo punto di vista il Giro 2006 è straordinario: da quanto tempo non avevamo un Giro con Gavia, Mortirolo, Pordoi, Fedaia, San Pellegrino, Bondone (e anche Erbe, Sempione, BlockHaus), e con in più nientepopodimeno che San Carlo e Plan de Corones? 3) mi sembra che Moser (che con un Giro così sarebbe andato a cercare un po' di pianura a Città del Messico) abbia colto la ragione ultima di questo Giro: la gente vuole così, e se non vogliamo tappe magari sfiziossime ma solo per appassionati, ci vogliono le salite, e dure. Sui corridori come diceva aranciata, c'è un bello spartito che quindi è di difficile esecuzione. Penso che molto del successo di questo Giro dipenderà dal cast dei partenti. In questo senso, Petacchi mi sembra l'ultimo dei problemi. Il punto sarà se ci saranno o meno scalatori in grado di rendere indimenticabile questo Giro. Ecco alcuni pensierini sparsi: 1) Basso: al di là dei problemi di Riis con il Tour (difficile che non si mettano d'accordo) non escluderei una decisione anche tardiva. Il Tour 2006 è, a mio parere, più per Ullrich che per Basso. Basso è in crescita e Ullrich si vedrà (resto convinto che quest'inverno ci andrà piano con il muesli), ma resto convinto che le accoppiate non siano impossibili. Basso è molto amato in Italia e non solo, e per di più gode di ottima critica: potrebbe anche decidere di farlo non al massimo, come quest'anno, e via via vedere se gli basta o no; 2) Ullrich: sarebbe probabilmente il secondo miglior acquisto (il primo non è Basso: tengo la sorpresa alla fine); 3) Rujano: ci sarà, ma siamo sicuri che agli organizzatori piacerebbe un Giro vinto da Rujano? In questo senso, cronosquadre e lunga crono potrebbero essere un buon investimento; 4) Savoldelli: ha vinto bene un bel Giro, ma non mi sembra un corridore su cui impostare il disegno di un percorso del Giro; 5) Di Luca: con le gambe del 2005, quasi un favorito; 6) ed ecco il miglior acquisto: rullino i tamburi: Roberto Heras :o ! Penso che una parte non piccola del successo del Giro si giocherà il 21 novembre: è chiaro che questo Giro sarebbe stato/è l'ideale per una bella battaglia fra Heras (il discorso vale, ma più in piccolo, anche per Sastre o Mancebo) e gli italiani (più Rujano), con l'organizzazione sempre vincitrice: o per la vittoria di un grande straniero (il primo dopo 9 anni, dopo che nei 10 anni precedenti avevano vinto 8 stranieri e 2 italiani), oppure con la vittoria di un italiano, diventato grande anche perchè fra i battuti c'è Heras. Può non essere bello, ma chi tifa per il Giro, secondo me, il 21 farebbe bene a tifare Heras.


aranciata_bottecchia - 13/11/2005 alle 19:29

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] che caxxata aranciata! Pensavo si parlasse di CICLISMO e non di sponsor. Non me ne frega nulla chi organizza, bisognerebbe parlare di GIRO D'ITALIA e NON PUPAZZATE BELGHE e scandali nostrani con innumerevoli regioni escluse!!! Arrivo a Roma, perchè no? [/quote] Pfff, anche io pensavo che si parlasse di ciclismo, tu evidentemente parli di calcio, se non conosciu già i perchè alle tue domande.


Knightlake98 - 13/11/2005 alle 19:40

parlo di ciclismo, quello sport su 2 ruote... non so se hai presente... l'Italia invece è quello stato europeo a forma di stivale... spero hai almeno presente quello...:D


aranciata_bottecchia - 13/11/2005 alle 19:44

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] parlo di ciclismo, quello sport su 2 ruote... non so se hai presente... l'Italia invece è quello stato europeo a forma di stivale... spero hai almeno presente quello... [/quote] Boh, non mi sembra proprio. É una polemica sterile, questa, i perchè e i percome mi sembrano lampanti.


Knightlake98 - 13/11/2005 alle 19:45

su questo hai ragione. Soldi ai soldi. Piove sempre sul bagnato no?


aranciata_bottecchia - 13/11/2005 alle 19:49

Voglio dire, mi sembra giusto che il ciclismo vada dove c'è voglia di ciclismo. E non mi sembra cinico affermare che servono risorse economiche. E come hanno scritto in tanti, non mi sembra che storicamente negli ultimi anni il Giro abbia dimenticato il sud. Insomma, basta.


marco83 - 13/11/2005 alle 19:53

Ma poi, chiedo scusa... forse che Peschici è una famosa località del Nord Italia? :? Sarà pur vero che il Giro 2006 non percorre le strade dell'estremo Sud, ma una fetta di meridione la tocca in ogni caso, quindi come dice bene Aranciata... mi sembra una polemica un tantino sterile (tanto più che sembra che il Giro 2007 parta a Palermo... ;)). O ci siamo già scordati che le prime 5 tappe del Giro di quest'anno sono state trascorse al Mezzogiorno???


gregorio - 13/11/2005 alle 20:02

I thread si stanno invertendo, aiuto! Torno al giudizio sul percorso per fare un "appello". Invito tutti quelli che hanno apprezzato un Giro così duro (io sono tra questi) a non lamentarsi delle defezioni che, inevitabilmente, saranno numerose; a non dire l'anno prossimo che il Giro è provinciale perchè manca Tizio o manca Caio. Un percorso così spaventa, questo è indubbio, ma gli assenti, come sempre, avranno torto.


stress - 13/11/2005 alle 20:49

Io motivi di defezioni ( tipo petacchi o altri) non le vedo. Espongo i numeri e il mio pensiero. Compreso il prologo ci sono 22 tappe. [b]4 tappe - 18%[/b](totale) sono a cronometro ; [b]7 tappe per Velocisti 32% [/b](plurale perchè i velocisti non sono solo quelli da treno tipo petacchi) e sono 2 in Belgio, Forli', Termoli, Sestri Levante, Brescia e Milano; [b]4 tappe miste vallonate 18% [/b] Namur, Saltara, Peschici, Gemona (io ci metterei anche Domodossola); [b]7 tappe tra media e alta montagna 32%. [/b] Ci sono salite, si, ma se Boonen velocista vince un mondiale con due salite (fatte tutte quelle volte e' come se fossero due salite di 20 Km) al 5%, non mi stupisco di vedere Zabel (un velocista) vicere a Saltara o Gemona o Domodossola ecc. Petacchi non ha alibi a non partecipare, soprattutto dopo le sue dichiarazioni sul voler vincere il fiandre (tante salitine di 1, 1,5 o 2 Km al 8, 10 e anche 15%). Per me il giro e' fatto bene e se non partecipa perde un'occasione per dimostrare di essere un forte velocista anche nelle tappe non da treno. Gli Scalatori e i passisti scalatori con il giro disegnato cosi' non hanno di che lamentarsi. Sara' un bel giro, ne sono sicuro.

 

[Modificato il 13/11/2005 alle 20:59 by stress]


mont ventoux - 13/11/2005 alle 20:50

La presenza di qualche big straniero non può essere considerata in maniera superficiale. Ne va della proiezione del Giro fuori dall'Italia, e state sicuri che gli organizzatori sanno bene che avere Ullrich al Giro sarebbe un colpo enorme. Nobiliterebbe comunque la vittoria di un corridore Italiano. Io spero che venga, come spero che Heras esca da questo guaio. Per quanto riguarda Simoni, io lo vedo ancora molto forte e sempre determinatissimo. Un percorso con tappe dure e lunghe credo lo avvantaggi. Non resta che aspettare la lista dei partenti, lo stesso Savoldelli ha messo in dubbio la sua presenza alla luce del percorso presentato ieri.


Cascata del Toce - 13/11/2005 alle 20:57

...che stat...


Pirata x sempre - 13/11/2005 alle 22:35

una domanda tecnica: ma perchè il prologo di Seraing è considerato come una tappa vera e propria,la prima !? :boh:


stress - 13/11/2005 alle 22:42

Nel sito della gazzetta viene definita cronometro e non prologo: "LA PARTENZA Dopo i preliminari a Liegi il Giro si avvia, sabato 6 maggio, con la cronometro da Seraing a Seraing, in Vallonia. Un tracciato tecnico utile a saggiare le ambizioni dei corridori più ambiziosi costretti a fare i conti, in soli 6,2 chilometri, con il piano, la salita e la discesa.Percorso da valutare con attenzione, che può scavare piccole ma significative differenze in classifica. Si assegna la prima maglia rosa." Forse per contratto con la città deve risultare tappa e non prologo!!! Oppure se una tappa supera tot chilometri es. 6 diventa crono e non prologo. Bo????

 

[Modificato il 13/11/2005 alle 22:44 by stress]


aranciata_bottecchia - 13/11/2005 alle 22:45

Mah, è pur sempre un prologo (e comunque toglie un giorno alla corsa). Non saprei.


lubat - 13/11/2005 alle 22:46

Credo che l'unica differenza all'atto pratico sia che, se viene considerata tappa, assegna regolarmente punti per la maglia ciclamino e dovrebbe esserci anche l'intergiro


stress - 13/11/2005 alle 23:07

Trovata la risposta in uno dei regolamenti lunghissimi del nostro amato sport: Articolo 6.1.8 norme attuative anno 2006 In tutte le gare e' consentito lo svolgimento del prologo su una distanza massima di 8 Km, che vale come giornata di gara, e che deve essere disputata esclusivamente con la formula della cronometro individuale. Nel giorno del prologo e' vietato lo svolgimento di una tappa o semitappa. La chiamano tappa ma e' un prologo. c'e' qualcosa anche per le semitappe.. dice come da normativa UCI :Od: Il link e' questo: http://www.federciclismo.it/download/norme_elite.ZIP Pagina IX


maurofacoltosi - 13/11/2005 alle 23:10

Sestri Levante non è tappa da velocisti (anche perchè l'altimetria generale relativa a quella tappa è errata) Il prologo è diventato prima tappa per incidere sul chilometraggio medio, che altrimenti sarebbe stato superiore al limite consentito di 180 Km. Il prologo, infatti, non è permesso conteggiarlo x il chilometraggio medio, ma una normale tappa, anche se breve, sì. Per quanto riguarda i prologhi i regolamenti UCI dicono che possono essere lunghi al massimo 8 Km. Questo limite può essere superato (vedi la crono di Noirmoutier all'ultimo Tour) ma la frazione va obbligatoriamente considerata prima tappa. Che differenza c'è? Una volta avevo sentito dire che la vittoria in un prologo è pagata meno rispetto ad una prima tappa a cronometro.


maurofacoltosi - 13/11/2005 alle 23:15

Il regolamento postato da stress non riguarda i professionisti.


stress - 13/11/2005 alle 23:23

Scusa ma la categoria elite che roba e'? sono o non sono i prof? Quello che ho postato e per l'anno prossimo!!! Articolo 6 disposizioni Gare a tappe nazionali ed internazionali. e' del 09 settembre 2005

 

[Modificato il 13/11/2005 alle 23:26 by stress]


North Wind - 13/11/2005 alle 23:26

Non ho letto il pdf ma ho letto la domanda fatta da stress. Un atleta Elitè non dev'essere necessariamente un professionista. C'è da fare questa distinzione: atleti Elitè senza contratto, ovvero ragazzi che superato la cat. under 23 anni approdano a questa categoria rimanendo dilettanti; atleti Elitè a contratto, ovvero i professionisti. Ciao!

 

[Modificato il 13/11/2005 alle 23:29 by North Wind]


aranciata_bottecchia - 13/11/2005 alle 23:34

Il regolamento riportato da mauro Stress cita espressamente gli "elite senza contratto professionistico". Non so se valga anche per i professionisti.


stress - 13/11/2005 alle 23:35

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Trovata la risposta in uno dei regolamenti lunghissimi del nostro amato sport: [/quote] Come volevasi dimostrare..... Mai premessa fu tanto azzeccata :yes:


stress - 13/11/2005 alle 23:43

E' la stessa cosa guardate qui a pagina 40 del documento ma 42 per il pdf: http://www.uci.ch/imgArchive/Rules/2road-E.pdf C'e' espressamente scritto che i prologhi non vanno conteggiati nel computo totale delle tappe per calcolare la media massima giornaliera. E poco dopo parla delle semi tappe che "NON SONO VIETATE" Trovato anche dove sta scritto!!!!!!!!!!!!!! + altri dubbi sulle lunghezze massime ecc ecc.

 

[Modificato il 14/11/2005 alle 00:06 by stress]


aranciata_bottecchia - 13/11/2005 alle 23:50

Perfetto Mauro Stress.


lumacher - 14/11/2005 alle 00:19

Lo guardo e lo riguardo ma a me questo tracciato non convince affatto! E dire che sono un amante delle salite e dei tapponi.... Mi spiego: emotivamente è un percorso affascinante, tecnicamente secondo me ha alcune crepe, e non entro nel merito del discorso geografico! Però... mi pare che con un po' più di riflessione si sarebbero potuti eliminare molti dei punti che diversi interlocutori sottolinenano negativamente! Ad esempio: ma c'era proprio bisogno di inserire quest'anno una cronosquadre? Già c'è il casino di dover rientrare dal belgio e quindi si spreca un riposo dopo soli 4 giorni... avere una tappa in linea in più magari poteva permettere di evitare un secondo mega trasferimento e quindi giocare il secondo riposo in un momento tecnicamente più opportuno. E poi, già stiamo 4 giorni in Belgio... dobbiamo andare anche in Svizzera ed Austria? La tappa di Domodossola poi... non me ne vogliano gli abitanti di quelle zone, tecnicamente non ha senso, non è nè di montagna nè per velocisti, nè per finisseur. La tappa di Gemona: era proprio necessario infarcirla di strappi e una salita al 18%? Non era meglio levigarla il più possibile dando un'altra possibilità ai velocisti (e sottolineo che a me le volate NON PIACCIONO PROPRIO) e un po' di respiro a chi lotta per la classifica? E poi... dopo tutti questi inghippi, ci voleva anche la cronoscalatal'ultimo giorno? Ma lasciate fare almeno la passerella finale in santa pace... Sto intanto elaborando un mio personalissimo percorso che seguendo la scaletta di quello proposto, avrebbe potuto risolvere qualche problema! PS è un gioco che sto facendo, sia chiaro!!!! ;). Come disse patron Torriani: il giro d'Italia è sempre bello, perchè è bello il ciclismo ed è bella l'Italia!!!! State benone


Ottavio - 14/11/2005 alle 00:20

Il Giro del 2006 mi sembra decisamente sbilanciato a favore degli scalatori puri e credo contribuirà all'aumento del provincialismo della corsa rosa. Il prossimo anno la lista dei partenti sarà veramente ridotta a pochissimi noti e non credo che questo sia un bene. A parte l'aspetto partecipazione inoltre, credo che un grande Giro debba premiare un corridore capace di primeggiare (o quanto meno di competere con i migliori) in tutte le condizioni che può presentare un percorso di una gara a tappe: pianura, cronometro, salita. Il Giro 2006 potrà essere vinto da uno scalatore immobile a cronometro e sul passo. Detto questo non mi sembra che l'assenza di tante tappe al sud sia uno scandalo ma l'inevitabile conseguenza di tre tappe in Belgio (doveroso il ricordo di Marcinelles). Vedere tante tappe di salita indubbiamente è uno spettacolo per un appassionato di ciclismo come me (specialmente per il ritorno dell'amato Mortirolo), ma mi sembra un piegarsi alle regole dell'audience a scapito, lo ripeto, dell'equilibrio. Temo l'imporsi di un ciclismo che per avere pubblico viene meno alla tradizione di questo sport ed alla possibilità di offrire a tutti i ciclisti la possibilità di farsi valere nel loro campo e di candidarsi alla vittoria finale. E' certo presto per parlare di favoriti, ma vista la scarsa concorrenza che avrà, mi è sembrato veramente fondato il sorrisone che Simoni ha sbandierato alla presentazione del Giro. A 35 anni il trentino potrebbe vincere il suo terzo Giro, a meno che Rujano non mantenga le promesse fatte quest'anno. Cunego mi sembrava un'pò intimorito da tanta durezza e Di Luca e Savoldelli farebbero bene a pensare a programmi alternativi. Infine se c'era quache possibilità che Basso partecipasse al Giro ce la siamo giocata. Credo che il varesino vorrà arrivare in Francia con entrambe le gambe. P.S. Certo che Marco un Giro così lo avrebbe vinto con mezz'ora sul secondo.......


pedalando - 14/11/2005 alle 01:19

[quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Il prossimo anno la lista dei partenti sarà veramente ridotta a pochissimi noti e non credo che questo sia un bene. [/quote] Non presentarsi al giro e' equivalente (anzi peggio) al ritirarsi. Significa non accettare la sfida. Al limite vorra`dire che sara` una corsa fra coraggiosi outsiders, ci divertiremo lo stesso e vincera` comunque il migliore. [quote] Infine se c'era quache possibilità che Basso partecipasse al Giro ce la siamo giocata. Credo che il varesino vorrà arrivare in Francia con entrambe le gambe. [/quote] Questa e`una scelta tecnica, nessuno lo biasimera` se salira` sul podio a Parigi.


NiKKi - 14/11/2005 alle 10:19

non so se qualcuno l'ha già detto (non sono stato qui a leggere 9 pagine di msg scusatemi :D) E' senza dubbio un gran bel giro, ma mi sono un po' stancato di vedere un giro d'italia corso solo da protagonisti italiani. Il percorso penso sia troppo duro, e se c'era qualche big straniero con una mezz'idea di partecipare al giro... bhe ora senza dubbio ci starà ripensando su


Umbi - 14/11/2005 alle 11:07

Dunque. Diciamo che nel ciclismo moderno iperspecializzato ogni corridore va a fare le corse che piu' gli si addicono, anche in preparazione ai grandi appuntamenti che sono i loro obiettivi stagionali. Osservando il percorso del giro e del tour si possono muovere obiezioni sul percorso, il tracciato la scelta dei luoghi da attraversare ecc. ma quello che non condivido e' valutarli sul fatto che i corridori stranieri vengano o meno a correrlo. Sinceramente non credo che siamo il Biafra del ciclismo, percio' il giro d'italia se anche fosse corso solo da italiani avtrebbe comunque di gran lunga la partecipazione piu' qualificata di tutte le corse del mondo. Se ullrich trova la sua perfetta dimensione (non in senso antropologico, ma di corsa) al tour, in italia non viene comunque!! Il giro 2002 vale da esempio: il tracciato piu' adatto ai passisti degli ultimi anni, con le sue belle crono piatte e arrivi in salita dalle pendenze costanti. risultato:e' venuto solo hamilton! Negli ultimi anni ci sono sempre meno corridori che accettano di sfidare i propri avversari sul terreno preferito dagli avversari stessi: perche' devo sorbirmi 120 km a cronometro con soli tre arrivi in salita? E allora lo scalatore non va al tour, o perlomeno non vi sacrifica tutta la stagione. Perche' devo portare la bici in spalla fino a plan de corones perche' l'arrivo e' troppo duro per me? E allora ullrich e tutta quella sequela di passisti-scalatori che popola i posti nobili delle classifiche generali del tour, al giro non ci viene, ma non ci verrebbe lo stesso perche' fare quinto in francia vale piu' che fare quinto al giro! Credo che zomegnan abbia intrapreso una scelta chiara: non ce ne frega niente dei partecipanti stranieri e dei grossi calibri (presunti) che vanno al tour, il giro vuole trovare una sua identita' propria indip dalle altre corse a tappe e siccome lo spettacolo e le differenze si fanno in salita, dove l'uomo sfida la natura e la fatica diventa insopportabile, zomegnan dice facciamo un giro con tante salite terribili e non mi interessa se gli altri ci vengono. Il tour ormai e' immutato da 30 anni eppure tutti dicono "una volta o l'altra ci provo a fare sulserio" perche' non dare la fisionomia di "campionato del mondo per scalatori" al giro visto che il tour fa lo stesso per i cronoman che tengono bene in salita? Per darsi un'identita' bisogna prendere decisioni drastiche altrimenti si continua a fare le bandiere che cambiano orientazione in base a chi va di moda in quel momento. Se i corridori non fanno atti di coraggio nel misurarsi al di fuori del loro terreno di caccia preferito, peggio per loro, noi ci divertiamo comunque. Ultima precisazione: non ci sono corridori di serie A o di serie B, pero' e' fisiologicamente oggettivo che le differenze tra il fuoriclasse e il buon corridore la fa la salita, sia essa il mortirolo o il muro di grammont. Potete osservare tutte le gare che volete sia dei prof che delle categorie giovanili: ai piedi della salita sono in 200, in cima restano in 30! Si puo' obiettare che le crono facciano lo stesso, ed e' per questo che le mettono. se poi vuoi fare in modo che chi vuole vincere debba forzare a crono e difendersi in salita o viceversa il concetto e' esattamente lo stesso. NOi abbiamo il giro e dobbiamo fare qualcosa di diverso dal tour se vogliamo provare a uscire dalla sua ombra.


ciclgian - 14/11/2005 alle 11:31

Credo che il rilancio del Giro non dipenda dalla sua durezza (comunque fantastico questo giro che ci fa sognare), se per rilancio intendiamo aumentare l'interesse del pubblico europeo e mondiale e dei mass-media, non solo quello italiano. Credo che detto rilancio (già iniziato peraltro quest'anno col pro-tour) dipenda in massima parte dalla partecipazione dei migliori corridori del panorama ciclistico planetario. Eccedere in una maniera e nell'altra nella predisposizione del tracciato è controproducente. Zomegnan che mastica ciclismo da tanto tempo dovrebbe saperlo. Per attivare la presenza delle tv tedesche, spagnole, ecc. occorre la partecipazione delle squadre internazionali più forti e dei campioni di ogni singola nazione, altrimenti l'interesse rimane circoscritto alla nostra penisola. E', ripeto, indispensabile vedere sulle nostre strade oltre Di Luca, Cunego, Simoni, Rujano anche Ulrich, Basso, Boonen, Rebellin, Vinokourov, Bettini, Petacchi, Heras, Valverde, ecc. Per questo occorre un tracciato equilibrato altrimenti si favorisce il disimpegno di chi si sente discriminato.


Umbi - 14/11/2005 alle 11:37

Giustissimo ciclgian, infatti l'unico che forse ha effettivamente ragione a non presentarsi e' ullrich e valverde se si e' definitivamente convertito alle corse a tappe. Tutti gli altri che hai nominato avrebbero di che divertirsi: ci sono tappe mosse e tappe con arrivi su strappetti da finisseurs. se non ci vogliono venire zomegnan non c'entra nulla.


lumacher - 14/11/2005 alle 11:59

Concordo anche sul fatto che la partecipazione internazionale sarà, temo, più scarsa del solito, rischiando anche di perdere i vari Savoldelli, Di Luca nonchè Ullrich, Landis, dopo aver perso anche Basso. E magari anche Petacchi e forse McEwen... Sia chiaro: non voglio tornare ai giri spianati dei primi anni 80, quando si diceva che i campioni stranieri disertavano il giro perchè era troppo facile! Però... credo occorra una soluzione equilibrata. Mettere insieme nello stesso giro Marmolada, Mortirolo, San Pellegrino, Plan de Corones, San Carlo... mi pare eccessivo. Senza contare il fatto che anche nelle tappe di media montagna sono state inserite salite, magari brevi, ma con strappi del 18-20%. E poi, concordo sul fascino straordinario che ha avuto il Colle delle Finestre... ma mettere un arrivo in cima ad uno sterrato con pendenze del 33% (ma sarà poi vero!?!?!?!) :hammer: era proprio necessario?


galliano - 14/11/2005 alle 12:07

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Francesco Moser: «Nella prima parte non ci sono grandi difficoltà, ma il finale è davvero durissimo. È il nuovo ciclismo, quello della televisione, che chiede questo tipo di spettacolo ed è giusto che ce l’abbia. Anche se a me un Giro di questo genere sarebbe risultato indigesto». [/quote] Spesso critico Moser ma in questo caso ha proprio azzeccato. Per me questo giro rappresenta il vero ciclismo. Nulla contro petacchi ma se i velocisti non son buoni di tenere nelle tappe vallonate allora è meglio che smettano di correre. Il ciclismo ha tutto per essere spettacolare al massimo e questo giro va in questa direzione. Se poi i cosidetti campioni lo diserteranno allora si dimostreranno delle mezze tacche. per anni abbiamo avuto tour per passistoni e gli scalatori a mangiare polvere; è giusto che le parti, almeno al giro, si invertano e siano i passisti a movimentare le tappe adatte a loro. Ottimo Zomegnan Saluti gall


Frank VDB - 14/11/2005 alle 12:15

Cari amici, arrivo con quasi 48 ore di ritardo, non ho tempo per leggere tutti gli interventi ma vorrei dire la mia sul Giro, chiedendo scusa in anticipo per qualche eventuale ripetizione di tema già affrontato. Il Giro snobba il Sud. Lo hanno notato anche altri, in altri thread. E' un peccato ma ci deve fare riflettere sulle condizioni economiche di aree del paese che non hanno più soldi ne pubblici ne privati per investire sulla promozione territoriale. La Vallonia da anni investe soldi in turismo, utilizzando anche Giro e Tour, le nostre regioni meridionali non ce la fanno. Il ciclismo laggiù è pressochè morto, e su questo dobbiamo riflettere. Ma questa è l'unica nota negativa. Le note positive. Ben venga un Giro che negli anni sta sempre di più favorendo gli scalatori. Nell'epoca dello strapotere assoluto del Tour, nell'epoca in cui è chiaro che la specializzazione porta i corridori a dosare gli impegni sempre di più, al Giro, per sopravvivere non rimane che occupare una nicchia entro cui specializzarsi e assumere una propria connotazione. Se il Tour sarà sempre a favore dei passistoni (abbiamo visto che il cambio al vertice non ha prodotto nulla di nuovo da questo punto di vista) il Giro strizza l'occhio agli scalatori, a quelli che tanto dopo la prima crono del Tour possono andare al mare. Se la Vuelta è fatta di tappe brevi e nervose, il Giro propone i tapponi da fondisti. Io ritengo che identificare il Giro come una corsa originale e diversa rispetto al Tour è l'unica arma perchè esso abbia una sua dignità anche in futuro.Se Petacchi minaccia di andare al Tour fa bene, capisco la sua fame di sprint ma una corsa con 11 sprint di cui 9 vinti da lui per mancanza di concorrenza, è una corsa destinata a morire. Bravo Zomegnan. Il kilometraggio. Ho sentito tanti scontenti tra i corridori per il kilometraggio eccessivo, Garzelli ha detto a Radio24 che poi non ci si deve lamentare se i corridori corrono poco. Bisognerebbe ricordargli che Hinault, e prima di lui Merckx e altri, facevano le doppiette Giro-Tour quando questi erano di 4.200 km l'uno e con sole tre settimane di riposo. E nel frattempo vincevano pure una Sanremo, un Lombardia, un Mondiale. Penso che l'aumento dei chilometri sia l'unica strada per far perdere di importanza al doping. Lo dice pure Zomegnan nell'intervista di stamattina alla Gazzetta. C'è chi dice che "più km = più doping" perchè l'epo aumenta la resistenza. Io dico che la differenza tra una tappa di 170 km (o di 120, come si vide nello squallido Giro 2004) e una di 230-340 sta nel fatto che più è lunga la tappa e più è importante sapersi gestire, alimentarsi, "leggere la corsa", prendere decisioni, dosare le forze; meno importanza hanno le maledette radioline e gli aiuti artificiali, di conseguenza. In tappe di 170 km con solo una salita nel finale o addirittura senza nemmeno quella conta solo il ritmo, lo stare lì attaccato (ecco allora gli aiutini) e poi sparare tutto una volta quando dall'ammiraglia ti danno l'ordine. No, questo non è il ciclismo. Questo è l'insulto del ciclismo, dove dopo tre salite si è ancora tutti assieme e si attacca a tre km dall'ultima vetta, dove anche un corridore squallido alla fine del giro entra nei primi 7-8 perchè la tappa breve gli ha permesso di limitare i danni. Io voglio vedere tapponi dove prendi le cotte e le crisi di fame, o vieni tagliato fuori perchè hai speso troppo prima, anche se hai l'ematocrito a 80. Un Giro con 9 tappe sopra i 200 km va in questa direzione. Bene così.


galliano - 14/11/2005 alle 12:28

[quote][i]Originariamente inviato da NiKKi [/i] E' senza dubbio un gran bel giro, ma mi sono un po' stancato di vedere un giro d'italia corso solo da protagonisti italiani. Il percorso penso sia troppo duro, e se c'era qualche big straniero con una mezz'idea di partecipare al giro... bhe ora senza dubbio ci starà ripensando su [/quote] Forse qualcuno + anziano, mmmmm diciamo esperto :P, può confermare o smentire; ho l'impressione che un giro come quello del 2006 non sia per nulla esagerato nella sua durezza rispetto al passato remoto. Facendo le dovute proporzioni in termini di strade, mezzi e preparazione credo che questo percorso possa essere + o - equivalente ai giri dei vari coppi e bartali. Quindi è giusto andare in questa direzione, non c'è nessun stravolgimento. Ci eravamo abituati a giri fatti col bilancino dove sulle salite nessuno si staccava, dove i distacchi erano minimi, etc etc. Il giro 2006 rappresenta semplicemente un giusto ritorno alle difficoltà del passato. Vedrete che se Zomengnan continuerà con questo andazzo avremo in futuro una generazioni di grandi corridori per corse a tappe. saluti gall


Monsieur 40% - 14/11/2005 alle 12:29

Frank, hai una penna (tastiera, in questo caso) che è un pennello. Complimenti per l'opera d'arte.


nino58 - 14/11/2005 alle 13:26

Scusate anche il mio ritardo. Negli ultimi anni ho sempre ritenuto il Tour (nonostante i percorsi)superiore per importanza al Giro; ma quest'anno, proprio per il percorso,il Giro lo considererò molto più importante del Tour. Chi uscirà vincitore da questo Giro certamente sarà da considerare un ironman. E per vincere questo Giro la dote del "recupero" diventerà più che essenziale. Certo, se ci sarà bel tempo, saliranno a dismisura le azioni di Peppino Rujano, come se ci sarà tempo brutto saliranno quelle di Simoni. Ma i candidati sono davvero tanti. Se,come speriamo, le controanalisi di Heras fossero negative vedremo i fuochi d'artificio,..e se anche Ullrich si sente stuzzicato ....ancora meglio.


nocs_84 - 14/11/2005 alle 13:42

Penso che questo Giro sia fatto molto bene.L'unica cosa che mi sento di criticare( e quindi andando a favore di Bugno e Di Luca) sono le semitappe all'ultima tappa.Penso che sia uno sforzo gratuito.Se si vuole onorare il Ghisallo si inserisce all'interno dell'ultima tappa all'inizio o a metà gara.


Ottavio - 14/11/2005 alle 13:45

Torno sull'argomento. Marco Grassi ha definito il giro 2006 un Giro da fenomeni. Non mi sembra giusto, sarebbe tale se fosse veramente bilanciato e premiasse passiti, scalatori, velocisti e finisseur nello stesso modo. Questo è il campionato del mondo degli scalatori punto e basta. Certo ci dovremmo divertire nell'ultima settimana, ma siamo sicuri che i protagonisti terrorizzati dall'ultima settimana non andranno a spasso per le prime due? Per Mauro Facoltosi, di cui apprezzo l'enorme competenza. Il tuo calcolo su Rujano ha poco senso. La salita e la matematica non hanno niente a che fare. Uno scalatore che va in crisi in una tappa di pianura o addirittura nella crono di 50 Km, può perdere molti minuti, e poi recuperarli in salita, ma un passita che dovesse andare in crisi in una di quelle tappe perderebbe moltissimo di più senza avere terreno per recuperare. Non si può fare una somma algebrica.


mont ventoux - 14/11/2005 alle 13:48

D'accordo con VDB. Il Giro 2006 è durissimo, non ci sono dubbi. Ma purtroppo, il nodo che per me rimane centrale e cioè quello di una partecipazione estera di qualità, non si risolverebbe neanche con un percorso morbido o allenante in vista del Tour. La verità è che i vari Vinokourov, Kloeden, Valverde, Mancebo, o altri, per ragioni diverse, la possibilità di correre il Giro non la prendono nemmeno in considerazione. Quindi, tanto vale disegnare un percorso impegnativo, e soprattutto riscoprire le tappe lunghe e difficili. Perchè il ciclismo è sport di resistenza alla fatica e non di sprint, e sono le tappe brevi e veloci e per questo alla portata di più corridori, a incentivare ancora di più il ricorso al doping. In questo modo almeno, si favorisce chi è dotato naturalmente di doti di recupero e sopportazione della fatica. La ricerca esasperata dello spettacolo, anche televisivo, ha sicuramente guidato Zomegnan nel disegnare questo Giro, però credo che l'eccesso opposto, e cioè quello delle 11 volate di due anni fa, o quello del solito Tour pieno di GPM di quarta categoria, sia molto più negativo. Infine, è bene secondo me sfruttare la conformazione fisica dell'Italia, che propone, praticamente in ogni regione, delle difficoltà per vivacizzare la corsa.


WebmasterNSFC - 14/11/2005 alle 13:49

[quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] ...ma siamo sicuri che i protagonisti terrorizzati dall'ultima settimana non andranno a spasso per le prime due?[/quote] E se andassero a spasso anche per buona parte dell'ultima? Penso che vedremo un giro con molte fughe stile Tour. Saluti


Seb - 14/11/2005 alle 13:57

Pero' occhio anche al discorso degli abbuoni ci sono tante tappe in cui Cunego e Di Luca potrebbero avvantaggiarsi sugli altri. Negli arrivi in salita pero' anche secondo me ci saranno parecchie fughe...


claudiodance - 14/11/2005 alle 13:59

[quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] ...ma siamo sicuri che i protagonisti terrorizzati dall'ultima settimana non andranno a spasso per le prime due?[/quote] E se andassero a spasso anche per buona parte dell'ultima? Penso che vedremo un giro con molte fughe stile Tour. Saluti [/quote] Corretto uomo, corretto.


WebmasterNSFC - 14/11/2005 alle 14:01

[quote][i]Originariamente inviato da Seb [/i] Pero' occhio anche al discorso degli abbuoni ci sono tante tappe in cui Cunego e Di Luca potrebbero avvantaggiarsi sugli altri. Negli arrivi in salita pero' anche secondo me ci saranno parecchie fughe... [/quote] Hai ragione Seb, ma occhio anche allo spremersi per ottenerli...meglio prendere 10 secondi in 2-3 tappe o perdere un minuto in un arrivo in salita dell'ultima settimana?


antonello64 - 14/11/2005 alle 14:23

[quote][i]Originariamente inviato da claudiodance [/i] [quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] ...ma siamo sicuri che i protagonisti terrorizzati dall'ultima settimana non andranno a spasso per le prime due?[/quote] E se andassero a spasso anche per buona parte dell'ultima? Penso che vedremo un giro con molte fughe stile Tour. Saluti [/quote] Corretto uomo, corretto. [/quote] avete messo il dito sulla piaga!!


Umbi - 14/11/2005 alle 17:56

Sono abb. d'accordo con AndreaWeb, vedremo molte fughe stile tour (pensiamo a come sono finiti i due tapponi dolomitici-lombardi di quest'anno...) ma questa volta la vera differenza sta nel fatto che l'ultima salita è tosta e non la + facile della tappa come quest'anno 2005. Resta il fatto che l'unica tappa che si presta ad attacchi seri da lontano è quella dell'aprica: se fai il vuoto sul mortirolo puoi arrivare, se lo fai sul fedaia o sul passo delle erbe finisci arrosto... per le altre l'attacco avverrà sulle rampe finali: ma non è poi la stessa storia che vediamo al tour in tutte le cavalcate alpine o pirenaiche da 8 anni a questa parte? Quando mi si parla allora di giro equilibrato dovete considerare non il dislivello della tappa ma com'è messa e che pendenze ha l'ultima salita: chi lotta per il giro ha sicuramente grande fondo e attitudine a salite lunghe, quindi le salite precedenti fatte con andatura costante non le sentono più di tanto, specie i passisti scalatori. Sono le ultime due che di solito lasciano il segno sia per la tappa del giorno che per quella del giorno dopo. Percio' dico che per me il giro è sì sbilanciato per gli scalatori ma non quanto si vorrebbe far credere: in 50 km a crono si possono dare 3 minuti ad uno scalatore, per recuperarli di solito servono almeno 3 arrivi in salita e quindi non mi sembra poi così sbilanciato.


stress - 14/11/2005 alle 18:09

[quote][i]Originariamente inviato da Umbi [/i] Sono abb. d'accordo con AndreaWeb, vedremo molte fughe stile tour (pensiamo a come sono finiti i due tapponi dolomitici-lombardi di quest'anno...) ma questa volta la vera differenza sta nel fatto che l'ultima salita è tosta e non la + facile della tappa come quest'anno 2005. Resta il fatto che l'unica tappa che si presta ad attacchi seri da lontano è quella dell'aprica: se fai il vuoto sul mortirolo puoi arrivare, se lo fai sul fedaia o sul passo delle erbe finisci arrosto... per le altre l'attacco avverrà sulle rampe finali: ma non è poi la stessa storia che vediamo al tour in tutte le cavalcate alpine o pirenaiche da 8 anni a questa parte? Quando mi si parla allora di giro equilibrato dovete considerare non il dislivello della tappa ma com'è messa e che pendenze ha l'ultima salita: chi lotta per il giro ha sicuramente grande fondo e attitudine a salite lunghe, quindi le salite precedenti fatte con andatura costante non le sentono più di tanto, specie i passisti scalatori. Sono le ultime due che di solito lasciano il segno sia per la tappa del giorno che per quella del giorno dopo. Percio' dico che per me il giro è sì sbilanciato per gli scalatori ma non quanto si vorrebbe far credere: in 50 km a crono si possono dare 3 minuti ad uno scalatore, per recuperarli di solito servono almeno 3 arrivi in salita e quindi non mi sembra poi così sbilanciato. [/quote] Umbi e' quello che cerco di spiegare ma nessuno mi capisce. Ri-Affermo quanto credo. A cronometro, in questo giro circa 70 Km, Cunego (scalatore) da uno come Savoldelli (passista Scalatore) becca tra 4 minuti e 40 (4 secondi al Km se va bene ) e i 7 minuti ( 6 secondi al Km se va male). Diciamo 5 secondi al Km e diventano 5 minuti e 50. Con uno come Basso mettete un secondo in +. Con uno come Hurlich mettete 2 secondi in + Quando li recupera. Stessa roba per Simoni, Rujano ecc. Sono i numeri e non i grafici che mi fanno affermare che questo e' un giro equilibrato. Poi la cotta puo' capitare, ma quello e' un'altro discorso.

 

[Modificato il 14/11/2005 alle 18:19 by stress]


riddler - 14/11/2005 alle 18:12

Stress la storia ci insesna, almeno al giro, ma è successo al tour con Pantani, che i 5/6 minuti a crono si possono recuperare con le montagne, al giro è possibile, al tour forse oggi come oggi no, ma qui si parla di giro... Ma se uno becca una giornata storta con una tappa dove ci sono 4/5 montagne e dalla prima salita si stacca, dove li recupera + i minuti? Vogliamo ricordare lo scorso anno Basso?


stress - 14/11/2005 alle 18:21

Riddler ti chiedo scxusa ma la risposta sta gia nel mio post modificato.


riddler - 14/11/2005 alle 19:30

Web ti sono arrivati i miei msg pvt?


marco83 - 14/11/2005 alle 20:08

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] A cronometro, in questo giro circa 70 Km, Cunego (scalatore) da uno come Savoldelli (passista Scalatore) becca tra 4 minuti e 40 (4 secondi al Km se va bene ) e i 7 minuti ( 6 secondi al Km se va male). Diciamo 5 secondi al Km e diventano 5 minuti e 50. Con uno come Basso mettete un secondo in +. Con uno come Hurlich mettete 2 secondi in + Quando li recupera. Stessa roba per Simoni, Rujano ecc. Sono i numeri e non i grafici che mi fanno affermare che questo e' un giro equilibrato. [/quote] Secondo me, fare a tavolino calcoli come questi non è il massimo... perchè poi i risultati a crono dipendono da molti fattori (condizioni dell'atleta, meteorologiche, imprevisti tecnici che possono sempre capitare, etc etc). Ma mettiamo il caso che la cosa si possa fare... Stress, non mi ritrovo molto nei tuoi calcoli: nel Giro 2005 un Cunego che sarà stato si e no al 50-60% di condizione prese a Firenze 2'24" da Zabriskie e Basso, cioè poco più di 3 secondi al km. Se la Lamporecchio-Firenze era abbastanza vallonata, la crono di Pontedera (la più importante) è un tavolo da biliardo, e in questo caso penso che Savoldelli andrebbe più forte di Basso, sempre se questi due vengono al Giro. Uno scalatore i 7 minuti li perde se va a carbonella, a mio avviso... :D:D


stress - 14/11/2005 alle 20:22

La crono di lamporecchio aveva salita e discesa. Quanto ha perso cunego nel pezzo di pianura??? Quanto perderebbe in una crono di 50 Km solo di pianura e rettilinei? Il conteggio era fatto partendo da queste coniderazioni. I 7 minuti (ovvero 6 secomndi al Km) erano calcolati perdendo il max considerato moltiplicato per i Km totali di tutte le crono. Quanto perse Pantani da Zulle a Trieste in meno di 40 Km di crono Vallonata? Quanto hanno perso simoni o rujano o di luca ha torino? Te lo dico io. Con pochissima pianura hanno preso da basso questi distacchi: 1'11" a Simoni, 1'32" a Di Luca e 1'36" a Rujano. Questa era la crono: [img]http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2005/upload/alt/alt18.jpg [/img] E a Firenze in 17 KM di pianura : 1 ZABRISKIE David USA CSC 58:31 0:00 2 BASSO Ivan ITA CSC 58:48 0:17 3 SAVOLDELLI Paolo ITA DSC 59:15 0:44 10 DI LUCA Danilo ITA LIQ 1:00:06 1:35 11 GARZELLI Stefano ITA LIQ 1:00:27 1:56 16 CUNEGO Damiano ITA LAM 1:00:55 2:24 Simoni ancora a 2.40 circa. Questa l'altimetria: [img]http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2005/upload/alt/alt08.jpg [/img] In pratica in circa 30 km di pianura hanno perso oltre 3 minuti!!!!!!!!!!!!!

 

[Modificato il 14/11/2005 alle 20:38 by stress]


collidani - 15/11/2005 alle 19:53

mi sa che le semitappe non le faranno:) era gia scontato secondo me faranno nell ultima tappa il ghisallo ad andatura regolare per l inaugurazione..


stress - 15/11/2005 alle 19:56

Da Gazzetta.it Uci conferma no a semitappe in corse ProTour MILANO, 15 novembre 2005 - La deroga domandata dagli organizzatori del Giro d'Italia per far disputare due semitappe nella giornata di chiusura (la prima una cronoscalata al Ghisallo) è stata rifiutata dall'Uci. "E' una proposta, non una provocazione", aveva detto alla presentazione della corsa rosa Angelo Zomegnan, direttore ciclismo di Rcs Sport. Alle due semitappe dovrà rinunciare anche il Giro dei Paesi Baschi.


North Wind - 15/11/2005 alle 20:09

E' un peccato.. davvero. Non tanto per la cronometro in sè che di particolare non aveva nulla, arrivando da Canzo.., ma proprio per l'importanza ceh questa poteva avere nei confronti del Museo che varrà inaugurato quel giorno. Come ha detto Zomegnan la semitappa era una proposta. Se questa avesse avuto esito negativo avrebbero comunque reso omaggio diversamente al Museo.. Vedremo. Un arrivo al Ghisallo? Impossibile! La partenza dell'ultima tappa? Perchè no! :) sarebbero un 120 km (che avrebbero fatto cmq per la storia della cronometro.. )di trasferimento dall'aprica.. tutto sommato fattibile.. cosa ne pensate?


Vuelta Espana - 15/11/2005 alle 20:35

Sinceramente mi dispiace davvero che non si facciano le due semitappe. Le trovavo un'alternativa originale al solito finale monotono e pianeggiante. Spero comunque che sul Ghisallo passino, anche se a questo punto la scalata della montagna non sarà affatto decisiva. Forse non lo sarebbe stata comunque, ma nell'eventualità che il Giro dovesse concludersi come quest'anno, cioè con pochi corridori in una manciata di secondi, magari qualche emozione avrebbe potuto regalarla...pazienza...


Cry - 15/11/2005 alle 20:42

Noooooo!! Mi stavo già preparando cn cartelloni!! Sarebbe stata davvero bella... L'unica tappa ke arriva vicino a casa mia la tolgono! Adesso vado a protestare... :D:D


riddler - 15/11/2005 alle 20:44

Ma quando si avrà la stesura definitiva del giro?


superalvi - 15/11/2005 alle 20:50

peccato quelgi ultimi 11 km a cronometro erano una cigliegina sulla torta ora l'ultima tappa perde tutti i suoi significati


riddler - 15/11/2005 alle 20:51

Aspettate c'è una cosa che non capisco: verrà tolta per caso del tutto la cronometro?


jerrydrake - 15/11/2005 alle 21:17

Io proporrei di tagliare l'arrivo a Milano e chiudere con la cronoscalata sul Ghisallo, magari dal versante più duro e con qualche km in più.


Cry - 15/11/2005 alle 21:20

Qlsiasi cosa, purkè arrivi al Ghisallo... VOGLIO KE ARRIVI AL GHISALLO!!!!!!!!!!!!!!!


Ale10orna - 15/11/2005 alle 21:59

Come togliere l'arrivo a Milano??


tacc88 - 15/11/2005 alle 22:00

tanto l'anno prossimo lo tolgono già di sicuro...chissà poi il perchè...:?


Ale10orna - 15/11/2005 alle 22:01

Ma perche e sempre mica e stato sempre li l'arrivo??


Vuelta Espana - 15/11/2005 alle 22:07

Non sarebbe male concludere con la cronoscalata...ma temo proprio che, almeno per quest'anno, sia assurdo. Arriveranno a Milano.


tacc88 - 15/11/2005 alle 22:11

si,non so proprio perche abbiano cambiato...bè che negli altri grandi giri arriva nella Capitale...


Frank VDB - 16/11/2005 alle 08:42

Non per le stesse motivazioni dell'UCI, ma sono contento della abrogazione della semitappa la domenica mattina per motivi che ho già spiegato. Spiace per il Ghisallo, però. In quanto all'idea di non fare terminare più il giro a Milano, è una follia. Il ciclismo si alimenta di tradizioni forti. Inoltre o si arriva nella fascia prealpina (es. Torino, Verona come nell'84) o si allontanano le Alpi dal traguardo finale con un avvicinamento ai percorsi del Tour, che come ho già spiegato in precedenza, non può che fare morire il Giro. E' vero che con tutta la dorsale appenninica si possono fare tappe selettive anche a ridosso di un arrivo finale ovunque, ma non sarebbe la stessa cosa... i 2000 mt, la neve o il maltempo, la grande storia sono solo sulle Alpi,


55x11grimpeur - 16/11/2005 alle 08:46

Dalla gazzetta di oggi si evince che in realtà l'Uci non ha cancellato la semitappa del Ghisallo, ma che ancora deve dare una risposta in merito. Il malinteso è nato dal fatto che ieri l'Uci ha detto no alle due semitappe del giro dei paesi baschi. Tutti hanno dato un'interpretazione "estensiva", ma in realtà sul giro deve ancora esserci un pronunciamento. Non so quante speranze abbia, tuttavia non è ancora detta l'ultima parola a quanto sembra. Ciao.


riddler - 16/11/2005 alle 09:36

Però scusate il giro era stato designato anche in un funzione di una cronometro finale (anche se cronoscalata) non salta l'equilibrio del giro già fortemente compromesso dalle troppe salite?


WebmasterNSFC - 16/11/2005 alle 09:40

Qualcosa sicuramente non quadra ora, in considerazione del fatto che il Ghisallo veniva fatto dalla parte meno impegnativa e quindi questo andava a vantaggio più dei passisti che si erano salvati sulle Alpi che dei grimpeur. Ciao


WebmasterNSFC - 16/11/2005 alle 14:04

[b]Gimondi: peccato per il no alle due semitappe del Giro[/b] [i]L'Uci ha bocciato la deroga domandata dagli organizzatori del Giro d'Italia sulle due semitappe di chiusura. La corsa rosa dovrebbe perdere cosi' la cronoscalata al Ghisallo (in onore del museo del ciclismo diretto da Fiorenzo Magni). Alle due semitappe dovra' rinunciare anche l'organizzazione del Giro dei Paesi Baschi, la cui proposta ha avuto la stessa risposta dal Consiglio dell'Uci ProTour. Datasport ha intervistato Felice Gimondi, grande ciclista del passato e uomo dalla grande esperienza professionale ed umana, per discutere di questo argomento 'scottante': "Dispiace della decisione che comunque era gia' nell'aria da parte della federazione internazionale". Gli italiani si sono espressi a favore, ma l'Associazione Corridori ha dato il suo parere contrario. "Questo - secondo Gimondi - ha influito sulla discussione. Dispiace perche' Magni ha fatto grossi sacrifici per questo museo, ma credo che l'ultima tappa del Giro possa e debba partire dal Ghisallo per onorare quello che e' un tempio per noi ciclisti. Non so quando sara' presa la decisione finale, ma credo che ci sia ancora uno spiraglio: Magni e il presidente dell'Uci dovrebbero incontrarsi per parlare dell'argomento, per cui nulla e' definito". Sull'assenza di Paolo Savoldelli dalla presentazione del Giro d'Italia, Gimondi spiega: "La motivazione e' che i tre grandi giri (Giro, Tour e Vuelta), non vogliono entrare nel circuito ProTour. E' una polemica vecchia e alcune squadre si sono offese dopo presentazione del Tour. Il suo team non l'ha lasciato venire. Credo che, oltre all'errore della protesta, siano sbagliati anche i tempi". Infine un giudizio su Ullrich, che potrebbe prendere parte al Giro d'Italia: "Inizierebbe a comportarsi da corridore - scherza l'ex campione del mondo - forse ha capito che per vincere il Tour de France bisogna fare qualcosa di diverso rispetto agli altri anni".[/i] Fonte Tuttobiciwe


riddler - 16/11/2005 alle 14:11

Che facciano allora la cronosquadre a tempi reali e non a piazzamenti, certo ribadisco se si vuol avere la possibilità che venga Ullrich qualche km. a cronometro (ne va del prestigio del giro) bisogna pur metterlo, e avendo Rogers in squadra chissà con la cronosquadre... però ripeto non quella a piazzamenti perchè non ha senso!


WebmasterNSFC - 16/11/2005 alle 14:24

[b]IL DOLOMITI STARS TEATRO DI UNA SFIDA DECISIVA[/b] [i]Il tappone Dolomiti Stars si annuncia come uno dei momenti-chiave dell’89° Giro d’Italia: la frazione di venerdì 26 maggio, con traguardo a Falcade Passo San Pellegrino, rappresenterà il terreno su cui si definiranno le gerarchie della corsa rosa a due giorni dalla passerella finale di Milano. La scalata finale di oltre 20 chilometri, con punte al 18 per cento, concluderà una frazione tanto affascinante quanto impegnativa in virtù dei passaggi su Forcella Staulanza, Passo Fedaia (Marmolada) e Pordoi. Il comprensorio che include SkiCivetta, Falcade, Arabba e Marmolada si conferma, dunque, protagonista del Giro: «L’edizione di quest’anno ha rappresentato un eccezionale strumento di promozione del nostro territorio» osserva Sergio Prà, presidente del Dolomiti Stars. «La tappa di Zoldo Alto, vinta da Paolo Savoldelli, ha proposto al pubblico internazionale scenari da sogno e strade che sembrano disegnate appositamente per chi ama la bicicletta. Sono certo che il Giro 2006 segnerà la definitiva consacrazione del Dolomiti Stars – già noto in tutta Europa per la sua vocazione sciistica – anche come “paradiso dei ciclisti”». L’abbinamento tra le Dolomiti bellunesi e lo sport delle due ruote si rafforzerà grazie alla nascita della Gran Fondo Dolomiti Stars. La prima edizione dell’evento cicloamatoriale si terrà a sole 48 ore dalla tappa del Giro, domenica 28 maggio, e rientrerà nel “Challenge Gazzetta 110”. Renzo Minella, responsabile marketing del Dolomiti Stars, prevede una pacifica invasione di amanti delle due ruote: «Ci aspettiamo una partecipazione imponente da parte di tifosi e cicloamatori. Siamo consapevoli, infatti, di offrire percorsi incantevoli e molto tecnici, ma anche un’ospitalità calorosa e servizi di prim’ordine».[/i] Lauta communication


stress - 16/11/2005 alle 16:24

Questa e' l'altimetria dell'arrivo di Plan de Corones: Lunghezza: 16.8 km Dislivello: 1268 m Pendenza media: 7.5 % 9 chilometri finali 898 metri di dislivello. Pend. media 10%!!!!!!!!! [img]http://img327.imageshack.us/img327/2125/plandecorones5cy.gif [/img] Si ringrazia Livio "Salite" e il suo sito http://www.salite.ch/

 

[Modificato il 16/11/2005 alle 17:19 by stress]


Bob Fats - 17/11/2005 alle 14:33

A cinque giorni dalla presentazione e dopo essermi letto tutti i msg. di questo thread provo a dire la mia. Condivido molto quanto affermato da Frank VDB (così qualcuno se lo va a rileggere). Giro indubbiamente per scalatori puri a differenza di quelli degli anni scorsi e qui sta il primo punto. Secondo me Zomegnan ha deciso così questo Giro ma non è detto che i prossimi siano uguali, giusto per differenziarsi dal Tour e dalla Vuelta per riempire una "nicchia" di mercato lasciata vuota dagli altri grandi giri. E secondo me è giusto così, bisogna cambiare. Gli stranieri verranno solo quando avranno più guadagno a venire in Italia piuttosto che in Francia, indipendentemente dalla tipologia di percorso. Altrimenti non mi spiego un Ullrich sempre piazzato mentre avrebbe potuto dire la sua almeno al Giro di due anni fa !!! Ed è una questione economica anche la querelle di Petacchi: se lo sponsor lo vorrà al Giro lui ci sarà. E dopo le paturnie di AleJet mi piacerebbe molto vedere il vecchio e regolare Zabel aggiudicarsi la maglia ciclamino: sarebbe proprio un bello smacco. Favoriti: chi si saprà gestire meglio, ci sarà la selezione da dietro, questo è sicuro e vedremo le classiche "cotte" di alta montagna. O Cunego, Simoni, Rujano. eventualmente Heras, saranno in splendida forma, oppure sarà soltanto la testa a farla da padrone, inserisco quindi anche e soprattutto Di Luca e Savoldelli in questo mini elenco. Io invece sarò protagonista all'arrivo di La Thuile, sul Sempione ed alla partenza di Mergozzo. Spero di poter incontrare molte delle penne più illustri di questo forum per vederli finalmente in carne ed ossa. Ciao a tutti !!!! ;)


riddler - 17/11/2005 alle 16:58

Io non sono completamente d'accordo... E' giusto che si da la possibilità a tutti di vincerlo... Savoldelli non è nè scalatore nè cronoman... pi' di uno o due minuti agli scalatori non da... che chance può avere di vincere questo giro? Ma se dovesse vincerlo e qui mi contraddico da un calcio a tutti coloro che pensano che il giro si possa vincere solo con le salite, e non con la testa... già lo scorso anno era quasi impossibile per uno come lui vincere il giro, cavolo io non so cosa ne pensate voi, ma uno che si stacca all'inizio del colle delle finestre, quando ha solo due minuti di vantaggio sul secondo e con tutta quella salita da ancora da fare, come avrebbe potuto vincere? E invece c'è riuscito, lo scorso anno era un giro per scalatori non era per Savoldelli (che correva contro tutti perchè non aveva squadra) bisogna avere qualcosa in +, testa e cuore per vincerlo! Io tiferò + che mai Savoldelli il prossimo anno...


riddler - 17/11/2005 alle 17:00

Un'altra cosa: Gotti e Simoni, che se tanto mi da tanto sono scalatori puri, hanno vinto due giri a testa, ma non ho capito, qui si parla di giro per scalatori puri, i giri che hanno vinto erano per cronoman?


lubat - 17/11/2005 alle 20:53

Il Giro dell'anno scorso non era sfacciatamente per scalatori puri, tant'è che l'ha vinto Savoldelli; nel 2004 se non fosse stato per l'azione della Saeco a Falzes avrebbe vinto Honchar... nel 2002 l'ha vinto sempre il Falco e nel 2000 Garzelli. Direi che siamo pari. La corsa rosa è sempre stata più propensa ai grimpeur che ai passistoni, ma negli ultimi anni secondo me la tendenza si era attenuata, probabilmente anche per via del crollo del mito di Pantani.


riddler - 17/11/2005 alle 22:11

Si ma scusa non vorrei dire, ma non è che se Garzelli ha battuto Casagrande a cronometro sia diventato da record dell'ora, o sia il nuovo Indurain... li ha prese pure da Simoni a cronometro... suvvia... io penso che il giro del 2000 sia stato tecnicamente uno dei + scarsi! Quest'anno nè Simoni nè Cunego erano in condizione non è che Savoldelli abbia fatto sfraceli sono gli altri che non sono andati forti in salita. Le salite c'erano, Rujano ha staccato Simoni! [quote][i]Originariamente inviato da lubat [/i] Il Giro dell'anno scorso non era sfacciatamente per scalatori puri, tant'è che l'ha vinto Savoldelli; nel 2004 se non fosse stato per l'azione della Saeco a Falzes avrebbe vinto Honchar... nel 2002 l'ha vinto sempre il Falco e nel 2000 Garzelli. Direi che siamo pari. La corsa rosa è sempre stata più propensa ai grimpeur che ai passistoni, ma negli ultimi anni secondo me la tendenza si era attenuata, probabilmente anche per via del crollo del mito di Pantani. [/quote]


Pirata x sempre - 18/11/2005 alle 00:37

oh, vediamo se funziona anche con me.... ...certo, servirebbe proprio una bell'altimetria del Monte delle Cesane, chissà che Livio nn ci fa un'altro regalo dei suoi......:help:


Monsieur 40% - 19/11/2005 alle 15:26

Vi invito ad ammirare il lavoro stupendo elaborato da Giuseppe Matranga, il nostro Pirata x sempre, ed Andrea Sacconi, il nostro WebmasterNSFC, sulle tappe e sui luoghi del Giro d'Italia 2006. Il link è questo: http://www.cicloweb.it/art452.html basterà cliccare su ogni tappa per sapere tutto su di essa. Anzi, una cosa in realtà manca: l'ordine d'arrivo. Ma mancano 6 mesi, vogliamo fargliene una colpa?! :clap:


lolloso - 19/11/2005 alle 17:33

si hanno fatto un ottimo lavoro complimenti!!!!:clap:


ciclgian - 19/11/2005 alle 17:36

Complimenti ad ambedue. Veramente bravi!


cancel58 - 19/11/2005 alle 18:44

Gilberto Simoni non ha perso tempo. Oggi è salito in bici sul Plan de Corone. Primo tratto su bici da corsa e, poi, in mountain bike sino in cima(c'era la neve...) fonte :www.tuttobici.it


marco83 - 19/11/2005 alle 18:51

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Vi invito ad ammirare il lavoro stupendo elaborato da Giuseppe Matranga, il nostro Pirata x sempre, ed Andrea Sacconi, il nostro WebmasterNSFC, sulle tappe e sui luoghi del Giro d'Italia 2006. [/quote] Mi associo... grandi Peppe&Andrea, ottimo lavoro!!! :clap:


maurofacoltosi - 19/11/2005 alle 21:17

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Gilberto Simoni non ha perso tempo. Oggi è salito in bici sul Plan de Corone. Primo tratto su bici da corsa e, poi, in mountain bike sino in cima(c'era la neve...) fonte :www.tuttobici.it [/quote] Il commento di Simoni: "Sapevo che la tappa in cui è stata inserita la salita era dura. Ma adesso che l'ho provata devo dire che è da incubi"


maurofacoltosi - 20/11/2005 alle 00:17

Se ho inserito la foto giusta, questo dovrebbe essere il versante del Catria che si affronterà in salita al Giro. La strada verrà asfaltata. [img]http://homepage.mac.com/federoncik/federoncikh/immagini/discesista.jpg [/img]


maurofacoltosi - 20/11/2005 alle 00:21

Al link http://homepage.mac.com/federoncik/federoncikh/immagini/mappe/catriamapr.jpg trovate una mappa della zona del Catria. Il tratto che verrà percorso al Giro è quello segnalato in verde.


WebmasterNSFC - 20/11/2005 alle 02:47

Grazie dei complimenti ragazzi! Ringraziamo vivamente anche l'onnipresente Mauro Facoltosi, che contro i suoi interessi e del suo sito, ci ha segnalato alcune inesattezze nelle nostre analisi. E come se in una gara di orienteering un nostro avversario ci segnalasse che abbiamo il percorso segnato male sulla cartina...queste "gentilezze" fra siti diversi sono veramente belle e spero di poterla ricambiare al più presto, anche se sarà dura visto che non sbaglia un colpo!!! Un grande, provvederemo il prima possibile a sistemare gli errori! Grazie ancora e ciao :hippy:


newcastle - 22/11/2005 alle 21:18

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Gilberto Simoni non ha perso tempo. Oggi è salito in bici sul Plan de Corone. Primo tratto su bici da corsa e, poi, in mountain bike sino in cima(c'era la neve...) fonte :www.tuttobici.it [/quote] Bellissime le foto pubblicate in Gazzetta domenica. E' salito l'ultimo tratto in MTB.... Ha detto che quei 5 km non hanno eguali... :italia:


lolloso - 22/11/2005 alle 22:28

si prospetta una tappa da brividi!!! :IoI:IoI


newcastle - 23/11/2005 alle 23:55

Si non vedo l'ora.. Speram bein.. :italia:


Frank VDB - 24/11/2005 alle 09:20

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Se ho inserito la foto giusta, questo dovrebbe essere il versante del Catria che si affronterà in salita al Giro. La strada verrà asfaltata. [img]http://homepage.mac.com/federoncik/federoncikh/immagini/discesista.jpg [/img] [/quote] Ragazzi non voglio aizzare polemiche, è solo un parere personale. A me non piace affatto che oramai ogni tratto di strada sterrata in montagna venga asfaltato per fare passare le corse in bici. Primo perchè l'asfalto contamina zone dove la mano dell'uomo non era ancora arrivata, e da amante dell'ecologia e dell'ambiente non lo tollero. Secondo perchè il giorno dopo il giro ci cominiciano a passare le macchine e così mountain bike, cavalli e persone a piedi devono ancora una volta farsi da parte. Segnalo che la rivista del CAI, Lo Scarpone, ha vivamente protestato (giustamente!) per l'asfaltatura di un versante del Finestre. In Italia abbiamo migliaia di salite durissime già asfaltate, non vedo perchè asfaltarne altre. Si facciano i percorsi dove c'è già l'asfalto e si lascino gli altri alle mtb. O al limite, se proprio si vogliono fare, si facciano sterrati. La cosa bella è che le amministrazioni comunali spendono centinaia di migliaia di euro per questi asfalti più dannosi che utili ma poi non ti tappano la buca in centro neanche se li preghi in ginocchio (motivazione classica: non ci sono soldi).


Monsieur 40% - 24/11/2005 alle 09:31

Spero riescano a trovare un compromesso stile "terra battuta di campo da tennis" stile versante da Susa del Finestre. Scusate l'ignoranza, ma era sterrata anche la discesa verso Pourrier e l'hanno asfaltata?!


Pirata x sempre - 24/11/2005 alle 18:12

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Spero riescano a trovare un compromesso stile "terra battuta di campo da tennis" stile versante da Susa del Finestre. Scusate l'ignoranza, ma era sterrata anche la discesa verso Pourrier e l'hanno asfaltata?! [/quote] Si Mario, la discesa fu asfaltata, e credo anche che sia ragionevole farlo in ogni discesa. Piuttosto, come dice VDB, sarebbe molto meglio nn transitarci proprio, tranne se proprio nn ne vale la pena, come fu per il Finestre lo scorso anno, potenzialmente determinante per la lotta alla scorsa rosa. Ma il Catria, alle settima tappa, ed a 90km dal traguardo...?! :boh: :nonono:


Vuelta Espana - 24/11/2005 alle 18:28

Io penso che vogliano solo ripetere il grande successo di pubblico dello scorso anno sul Finestre, quindi ci riprovano con altri sterrati...mi sembra però una forzatura


superalvi - 24/11/2005 alle 19:39

quella salita non ha senso così lontana dall'arrivo come monte urano lo scorso anno non succederà nulla xke chi si stacca rientra sicuramente d'accordissimo con VDB lasciamo gli sterrati,di montagna soprattutto, sterrati di salite dure asfaltate ce ne sono un saccomandiamoli li i corridori e lasciamo incontaminati certi luoghi,e cmq per gli amatori ci sono le MTB


iban77 - 24/11/2005 alle 19:44

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Io penso che vogliano solo ripetere il grande successo di pubblico dello scorso anno sul Finestre, quindi ci riprovano con altri sterrati...mi sembra però una forzatura [/quote] E' esattamente quello che penso anche io. W il Finestre, W Plan de Corones ma non vorrei che gli organizzatori del Giro esagerassero con questa moda di cercare ad ogni costo degli sterrati dalle pendenze impossibili.


lolloso - 24/11/2005 alle 19:50

ogni tanto va bene farli ma senza esagerare e deturpare il paesaggio


marco83 - 24/11/2005 alle 19:50

Sul Catria avete già detto bene voi, piazzarlo a 90 km dall'arrivo in una tappa di transizione come quella di Saltara, non ha molto senso secondo me. In quanto agli sterrati, vado leggermente contro corrente a quanto vedo scritto negli ultimi post: pensieri come quelli di Elisa-Vuelta, Superalvi e Iban77 si possono fare se per 10-15 anni di fila propongono tappe con arrivi in salita sterrati, o tratti in sterrato nel mezzo della corsa. Nel 2005 è stato proposto nuovamente lo sterrato dopo molti anni (quasi 30, se non erro) e nel 2006 verrà ri-proposto uno sterrato ancora più duro di quello del Finestre... non mi sembra una forzatura, anzi si cerca di scoprire nuovi arrivi, e senza deturparne l'ambiente con inutili asfalti. Chiaro che se la tendenza continuasse ogni anno con nuove riproposizioni di sterrato, allora sarei d'accordissimo con voi... ma intanto diamo tempo al tempo, e godiamoci il Giro per quello che è! ;)


iban77 - 24/11/2005 alle 20:09

[quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] Chiaro che se la tendenza continuasse ogni anno con nuove riproposizioni di sterrato, allora sarei d'accordissimo con voi... ma intanto diamo tempo al tempo, e godiamoci il Giro per quello che è! ;) [/quote] Certo, ci mancherebbe. Io dico solo che il Finestre lo scorso anno è stato a livello mediatico un capolavoro. Posto alla fine di un Giro combattutissimo, di Sabato, e in una giornata stupenda il Finestre ha rappresentato la classica ciliegina sulla torta, era l'ultima spiaggia o li o mai più. Plan de Corones invece arriva di Mercoledì dopo il Bondone e con ancora due tapponi durissimi da affrontare. Bello lo stesso, vero, e te lo dice uno che su Plan de Corones quasi certamente sarà presente, ma secondo me piazzandolo lì gli si è tolto una (anche se piccola) parte del suo fascino. Ripeto W gli sterrati, inseriamoli pure ma facciamo in modo che il loro fascino sia sfruttato fino in fondo.


newcastle - 24/11/2005 alle 22:31

Penso che il Gavia 96' presentava ancora il tratto sterrato in mezzo al bosco....Mitico! Cmq l'arrivo a Plan de Corones, troppo duro secondo me, ha però una caratteristica non evidenziata da nessuno. E' spettacolare dal punto di vista paesaggistico, da la su si vedono tantissime vette +o- famose delle Alpi... Se quel giorno fosse chiaro chiaro, allora lo spettacolo è garantito :italia:


Vuelta Espana - 24/11/2005 alle 23:40

[quote][i]Originariamente inviato da iban77 [/i] Ripeto W gli sterrati, inseriamoli pure ma facciamo in modo che il loro fascino sia sfruttato fino in fondo. [/quote] E' esattamente quello che penso anch'io...bello il Finestre, bello il Plan de Corones, ma poi spero basta per un pochino, altrimenti anche lo sterrato stuferà e finirà di stupire...


Monsieur 40% - 25/11/2005 alle 13:37

[quote][i]Originariamente inviato da Pirata x sempre [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Spero riescano a trovare un compromesso stile "terra battuta di campo da tennis" stile versante da Susa del Finestre. Scusate l'ignoranza, ma era sterrata anche la discesa verso Pourrier e l'hanno asfaltata?! [/quote] Si Mario, la discesa fu asfaltata, e credo anche che sia ragionevole farlo in ogni discesa.[/quote] Beh, allora ha ragionissimo Frank VDB. Credo che asfaltare una cosa sterrata per un solo passaggio sia ottimo per il ciclismo su strada, per la mediaticità della cosa, per tutto quello che concerne il Giro, okkei, ma penalizzante e contro ogni logica per lo stato primordiale della cosa. Se devono fare un tratto sterrato, che lo battano in salita e che si ponga l'arrivo di tappa in cima alla montagna, senza poi dover "asfaltare" una discesa. Credo che la cosa sarebbe assolutamente di buonsenso.


stress - 25/11/2005 alle 18:10

Giro: Zomegnan difende semitappe [foto] Patron replica a ProTour, 'e' nostro diritto organizzarle' (ANSA) - PARIGI, 25 NOV - Il patron del Giro d'Italia, Angelo Zomegnan, replica all'Uci Protour e sostiene di 'avere il diritto di organizzare due semitappe'. 'E' il regolamento dell'Uci che ce lo consente', ha osservato. Il prossimo Giro prevede due semitappe da svolgersi l'ultimo giorno della competizione: si tratta di una cronoscalata di 11 km verso la Madonna del Ghisallo seguita da una corsa in linea (Lecco-Milano di 116 km). Gli organizzatori del ProTour hanno pero' detto no alle due semitappe.


stress - 25/11/2005 alle 18:22

e ancora: 25/11/2005 ProTour-Grandi giri, la lotta continua. E le semitappe... Le semitappe conclusive del Giro d’Italia continuano a far discutere. «Il regolamento dell'UCI ci dà il permesso di farle - spiega Angelo Zomegnan, direttore del Giro -. È il regolamento del Pro Tour a vietare le due semitappe, ma noi della RCS non abbiamo una licenza ProTour». Intanto continua il braccio di ferro fra il proTour e gli organizzatori dei grandi giri: questi ultimi rifiutano l’idea di uno statu quo, sulla base di quello adottato nel 2005, come invece l’UCI aveva annunciato a Madrid nello scorso mese di settembre. «Se avremo un accordo per il dopo 2008, acceteremo lo statu quo» ha dichiarato oggi Christian Prudhomme, direttore del Tour de France. L'UCI aveva fissato il 22 novembre come data ultima disponibile per ASO, RCS e Unipublic per aderire al ProTour, ma al momento non c’è stato alcun passo in avanti e addirittura il presdidente dell’UCI, Pat McQuadi, ha parlato della possibilità di creare un calendario internazionale diverso dal ProTour. «Prima di pensare al 2007 - ha replicato duramente Patrice Clerc, numero uno di Aso, a questa proposta - bisogna guardare al 2006, ma siamo davvero in alto mare». Ricordiamo che i tre grandi organizzatori, che rappresentano in totale undici delle 27 prove del ProTour, lo scorso anno non avevano accettato di far parte del ProTour ma avevano solamente iscritto le loro corse al calendario del ProTour stesso, accettando al partecipazione delle venti formazioni iscritte al nuovo circuito mondiale. Fonte tuttobiciweb.it


Monsieur 40% - 26/11/2005 alle 23:12

Collage di interviste in home-page: http://www.cicloweb.it/art459.html sulle impressione di ciclisti, ds, tecnici e affini sull'89° Giro d'Italia. Servizio curato dai ragazzi di Cicloweb.it, Andrea_Web, Enula_Bauschan, Euge_Rambler e Mario_Monsieur. Di elementi di discussione ce ne sono... ;)


riddler - 27/11/2005 alle 13:43

Al tour del 1989 ci furono 144 km. a cronometro individuale + 46 km. di crono a squadre per un totale di 190 km. di cronometro eppure un cronoman come Lemond invece di vincere a mani basse su Fignon strappò il tour per soli 8 secondi. Mi domando una cosa, ok che non si arrivi a 200 km. di cronometro, ma se ci fosse stata un'altra cronometro lunga un'eventuale partecipazione di Ullrich non avrebbe reso + appetibile il giro? Se Ullrich trova una giornata no, e perde 10 mnt non li recupera + con una sola cronometro con due magari qualcosa poteva tentare.


lolloso - 27/11/2005 alle 17:51

tutti possono trovare una giornata no e perdere 10 minuti anche gli scalatori non lo vedo un problema molto rilevante ullrich al 100% a crono da 4 minuti a gente come rujano simoni ecc


stress - 04/12/2005 alle 15:07

2 notizie che fanno ripensare alla partecipazione di Basso anche al giro. 04/12/2005 Questa mattina la firma: Nobili Rubinetterie per 3 anni con Csc Al primo raduno stagionale della Csc in Danimarca c'erano anche loro, Pier Luigi Nobili e Claudio Giuristi, titolare e responsabile marketing della Nobili Rubinetterie, che hanno siglato un accordo triennale con il team diretto da Biarne Riis e capitanato da Ivan Basso. Tre anni di contratto, per il posizionamento del proprio marchio sulle maglie bianco-rosso-nere, che si andrà a posizionare sotto il primo nome, dietro appena sopra le tasche e sopra le maniche. «E' un accordo che ci soddisfa molto - ha detto Pier Luigi Nobili - perché abbiamo un rapporto franco e costruttivo sia con Biarne Riss, team manager della Csc che con Ivan Basso, corridore che noi vediamo come testimonial ideale. Per noi è un atleta che fa famiglia, che piace alle famiglie ed è a loro che noi ci rivolgiamo». 04/12/2005 Forse Ullrich, quasi certamente Basso: è un Giro grandi firme Forse sarà il «Pro Tour» a dover inserire nel calendario corse di secondo piano o squadre juniores. Ieri Hein Verbruggen, vice presidente dell'Uci, padre putativo di un progetto suggestivo ma assolutamente messo in pratica nel peggiore dei modi, aveva rilasciato dichiarazioni durissime all'indirizzo del Tour de France: «Se vanno avanti così dovranno schierare al via squadre juniores». La risposta arriverà quasi certamente questo pomeriggio, attorno alle 15.30, quando Ivan Basso, dalla Danimarca, dove si trova con tutto il team Csc per il primo ritiro stagionale, annuncerà in una conferenza stampa che il prossimo anno corrererà sia il Tour de France che il Giro d'Italia. E lo stesso potrebbe farlo Jan Ullrich, e lo stesso lo faranno Gilberto Simoni, Paolo Savoldelli e Damiano Cunego. Per la serie: è il Pro Tour e l'Uci in particolare, a rivedere alcune cose della propria strategia. D'altronde i gruppi sportivi è giusto che partecipino alla spartizione dei diritti televisivi dei tre Grandi Giri, ma per fare questo non è assolutamente necessario l'Uci: basta che si siedano ad un tavolo i gruppi sportivi e gli organizzatori. E forse lo stanno già facendo... Fonte tuttobiciweb.it


stress - 04/12/2005 alle 16:23

04/12/2005 E' ufficiale: Ivan Basso sarà al Giro d'Italia. Per vincerlo Come avevamo anticipato, Ivan Basso ha deciso che nel 2006 sarà al via del Giro d'Italia e del Tour de France. Questo pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa organizzata durante il primo raduno stagionale della CSC (che domani e dopodomani sarà impegnata nel tradizionale corso di sopravvivenza) il campione varesino ha sciolto le riserve: il prossimo anno sarà al via del Giro d'Italia. Evidentemente, come aveva annunciato pochi giorni orsono a Pieve di Soligo durante il convegno organizzato da tuttoBICI ed Euromobil, Basso è riuscito a convincere Bjarne Riis e lo staff tecnico della CSC. Ivan aveva spiegato quanto gli piacesse il percorso del Giro e quindi entra ora di diritto tra i più attesi della corsa rosa. Fonte tuttobiciweb Questa e' una splendida notizia :clap::clap::clap::clap::clap:


cancel58 - 04/12/2005 alle 16:24

Saraà ancora di più un Gran bel giro!


stress - 04/12/2005 alle 16:30

Comunque posso dire che sono molto piu' che contento. Sono "CONTENTISSIMO" :D:D:D:D Sara' un gran bel giro. :clap::clap::clap:


stress - 04/12/2005 alle 16:48

Basso farà il Giro d'Italia Dal ritiro Csc l'annuncio del varesino, che sembrava puntare solo sul Tour: "Il percorso mi piace. E quest'anno mi ha già dato qualcosa di importante, c'era da finire il lavoro" AALBORG (Dan), 4 dicembre 2005 - Dal ritiro della Csc nello Jutland del Nord (Danimarca) Ivan Basso ha annunciato che disputerà il prossimo Giro d'Italia. Basso sembrava destinato a dare forfeit per concentrarsi solamente sul Tour de France, che nel 2005 ha concluso al secondo posto dietro Lance Armstrong. Basso ha disputato il Giro anche in questa stagione: due giorni in maglia rosa e due vittorie di tappa. Queste le parole del 28enne varesino per spiegare la scelta: "Da qualche tempo ci stavo pensando. L'idea è nata pedalando: questo Giro mi è piaciuto molto fin dalla presentazione. Ho sentito che dovevo farlo perché già quest'anno mi ha dato qualcosa di importante, e c'era da finire il lavoro. Mi sono fidato dell'istinto, come negli ultimi anni. In fondo a questo devo il mio salto di qualità. A Riis ho chiesto che la Csc sia forte al Giro almeno quanto al Tour. Anche lui, come me, era scettico sul doppio impegno, ma ora ha le mie stesse certezze. Il fatto è che dopo il Tour quest'anno avevo ancora tanto da spendere, e ciò mi fa guardare a questo progetto con fiducia". Soddisfatto il patron del Giro Angelo Zomegnan: "La decisione del Team Csc guidato da Bjarne Riis di schierare il proprio leader Ivan Basso anche al Giro d’Italia 2006, con il corollario di compagni di squadra di peso, non può che essere accolta con soddisfazione: dà lustro alla corsa rosa e contribuisce ad elevare al rango di eccellenza il massimo evento de La Gazzetta dello Sport”. Fonte gazzetta.it

 

[Modificato il 04/12/2005 alle 16:51 by stress]


droppy - 04/12/2005 alle 16:52

Troppo troppo contento....adesso speriamo di vedere finalemte il duello Basso-Cunego! Che i corridori prendano esempio da ivan, lui ha le palle per fare Giro e tour stra-favorito:italia:

 

[Modificato il 04/12/2005 alle 16:55 by droppy]


Pirata x sempre - 04/12/2005 alle 17:49

...l'ennesima conferma del valore dell'uomo Ivan, prima ancora del campione che ha dimostrato di essere... .... sono felicissimo, ma soprattutto fiero di esser tifoso di un corridore, di un uomo, così.... :IoI :clap: ora si che è proprio... [i]...un gran bel giro.. ..un gran bel giro... ...è una grande festa, è musica... [/i] :yes:


WebmasterNSFC - 04/12/2005 alle 20:51

Questa è una notizia che la notizia che ha concluso in bellezza un weekend che mi aveva già ridato il sorriso per altri, ben più importanti motivi. Praticamente grazie ad Ivan riprenderemo dove avevamo lasciato l'anno scorso, chi sa sa...;)


marco83 - 04/12/2005 alle 22:22

E' davvero una splendida notizia... vedere Basso sulle strade di casa dà ancora più spettacolo a noi appassionati, e più lustro e orgoglio al Giro d'Italia, che ora credo abbia ben poco da invidiare al più blasonato Tour de France. :yes: Non so se sia una scelta per lui saggia o meno, andare al Tour con un Giro così duro nelle gambe è un bel rischio... ma chi non risica non rosica, ed è bello che sia stato così. Bravo Ivan!!! :clap:


Vuelta Espana - 04/12/2005 alle 23:22

E' una notizia splendida, non ci credevamo neanche più!! E' troppo bello pensare che un corridore che ci ha fatto tanto emozionare lo scorso anno tornerà a regalarci dei momenti di grande sport sulle nostre strade...grazie Ivan. :clap:


ProfRoubaix - 04/12/2005 alle 23:37

Bello, proprio una bella notizia. Che complica tatticamente (e quindi rende molto più bello) quello che rischiava di essere (anche per il campo dei partenti, Savoldelli a parte) un giro per scalatori puri. Questi ultimi, chissà, se dovessero essere vari minuti dietro a Basso all'inizio dell'ultima settimana potrebbero essere tentati di attaccare più da lontano. E finalmente risolveremo il "giallo del Finestre" (per non parlare dello Stelvio).


Monsieur 40% - 05/12/2005 alle 10:30

Però... [i][b]Zabel e Petacchi insieme al Tour de France[/b] Secondo quanto anticipato dal sito olandese wielernews.nl, Erik Zabel e Alessandro Petacchi parteciperanno entrambi al prossimo Tour de France. Il tedesco, che in carriera ha già vinrto sei volte la maglia verde, punterà ad indossarla nuovamente a Parigi, mentre il campione spezzino si concentrerà sulle vittorie di tappa. (fonte: tuttobiciweb)[/i] Adesso non vuol dire che l'una escluda l'altra, ma...


Umbi - 05/12/2005 alle 10:38

Ormai pare che sia di moda mettere due o piu' campioni assolutamente con le stesse caratteristiche nella stessa squadra. Adesso la Milram fa di piu'...li mette assieme nella stessa corsa con gli stessi obiettivi e in palese contraddizione uno con l'altro. Come li fa i punti necessari per vincere la maglia verde a parigi zabel se petacchi gli frega tutte le volate? lo vedremo all'attacco nei tapponi pirenaici o alpini per guadagnare punti nei traguardi volanti? Mistero... Mi sa che la tattica moratti sta prendendo piede anche nel ciclismo. almeno in lampre-caffita cunego e simoni se li sono trovati assieme, qui se li sono proprio andati a cercare...:OIO:hammer:


Umbi - 05/12/2005 alle 10:49

dimenticavo l'intenzione originale... Mi fa immenso piacere che anche ivan basso sia della partita. nelle corse a tappe e' bello vedere atleti con caratteristiche diverse misurarsi tra loro. Basso sara' quasi sicuramente in rosa a pontedera e fino a li' dovra' guadagnare il piu' possible sugli scalatori, perche' poi dovra' difensersi dai vari simoni, cunego, rujano negli utlimi 8 giorni nelle micidiali tappe dell'ultima settimana. sicuramente cosi' sara' piu' bello e avvincente lo spettacolo rispetto che avere tutti gli scalatori vicinissimi. che bello, ormai sono al livello marzullo, rispondo da solo alle mie considerazioni...:boh:


robby - 05/12/2005 alle 13:33

Attenzione!! anche io credo che Basso a Pontedera dovrà essere in rosa se vuole arrivare a Milano con quella maglia sulle spalle, ma se Ivan sarà forte come l'anno scorso avrà ben poco da difendersi!!! Nel 2005 (Stelvio a parte) ha dimostrato di essere il più forte di tutti in salita. Credo che rimarrà poco sulla difensiva anche se però avrà davanti a se anche un Tour da affrontare da protagonista. saràuna stagione cruciale per Ivan con delle belle sfide davanti a lui. Speriamo che sia forte come e di più dell'anno scorso.. non l'avevo notato prendo l'occasione per festeggiare i miei primi 100 post:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D


guigia - 05/12/2005 alle 13:50

Volevo sapere se è ufficiale che all'ultimo giorno ci sarà la solita passerella fino a Milano e non le due semitappe.


Monsieur 40% - 05/12/2005 alle 14:34

[quote][i]Originariamente inviato da guigia [/i] Volevo sapere se è ufficiale che all'ultimo giorno ci sarà la solita passerella fino a Milano e non le due semitappe. [/quote] Ancora no. Se ne discute...


guigia - 05/12/2005 alle 14:46

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da guigia [/i] Volevo sapere se è ufficiale che all'ultimo giorno ci sarà la solita passerella fino a Milano e non le due semitappe. [/quote] Ancora no. Se ne discute... [/quote] Grazie! Ho letto che molti ciclisti (l'ultimo Cioni) hanno criticato la doppia tappa, ma io, egoisticamente, preferirei la facessero. Sono abbastanza vicino al Ghisallo e, a mio parere, una cronoscalata è il tipo di corsa più divertente da vedere dal vivo.


WebmasterNSFC - 05/12/2005 alle 15:34

Comunque al Ghisallo ci devono passare...sarebbe un'ingiustizia non rendere omaggio al santuario e al museo. AL diavolo l'UCI e il Pro-Tour...speriamo facciano le 2 semi-tappe, ne guadagnerebbero spettacolo e assestamenti in classifica. Ciauzzz


robby - 05/12/2005 alle 15:46

Speriamo tanto nelle 2 semitappe ma la vedo molto dura! Credo che faranno l'ultima tappa-passerella di Milano con il passaggio sul ghisallo e breve sosta (tipo la sosta classica che fanno al Tour tutte le volte che passano davanti al monumento a Casartelli sul Portet d'Aspet) per l'inaugurazione ufficiale


lolloso - 05/12/2005 alle 15:49

si sicuramente faranno una sosta sul ghisallo che merita e poi passerella classica a Milano


Stella alpina - 06/12/2005 alle 16:40

Anche a me dispiacerebbe molto se il Ghisallo venisse tagliato fuori del tutto ... sono particolarmente legata a quel luogo ... forse perchè è stata la meta del mio secondo giro con la bici da corsa (comprata quest'anno dopo tanti anni in MTB) ... forse perchè da piccola mio padre mi portava spesso a vedere quella che io chiamavo "la chiesa con le bici apperse alle pareti" ... o forse perchè mi sembra corretto rendere omaggio al museo del ciclismo e a un santuario dove si venera la "Madonna del Ghisallo" consacrata da un papa nel 1949 quale "patrona e protettrice dei ciclisti" ...e, scusate se è poco! ciao


WebmasterNSFC - 06/12/2005 alle 17:27

[quote][i]Originariamente inviato da Stella alpina [/i] Anche a me dispiacerebbe molto se il Ghisallo venisse tagliato fuori del tutto ... sono particolarmente legata a quel luogo ... forse perchè è stata la meta del mio secondo giro con la bici da corsa (comprata quest'anno dopo tanti anni in MTB) ... forse perchè da piccola mio padre mi portava spesso a vedere quella che io chiamavo "la chiesa con le bici apperse alle pareti" ... o forse perchè mi sembra corretto rendere omaggio al museo del ciclismo e a un santuario dove si venera la "Madonna del Ghisallo" consacrata da un papa nel 1949 quale "patrona e protettrice dei ciclisti" ...e, scusate se è poco! ciao [/quote] Papa Pio XII per l'esattezza ;)


Zillo - 06/12/2005 alle 18:38

[quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] Comunque al Ghisallo ci devono passare...sarebbe un'ingiustizia non rendere omaggio al santuario e al museo. AL diavolo l'UCI e il Pro-Tour...speriamo facciano le 2 semi-tappe, ne guadagnerebbero spettacolo e assestamenti in classifica. Ciauzzz [/quote] E poi ne guadagnerebbe lo spettacolo... e se tutti i corridori dicono che è tanto faticoso... chi se ne frega!! Mica sono un corridore io...:D:D:D:D:D:D


Petacchi - 06/12/2005 alle 19:34

le wild card a quali squadre le daranno?:?sempre panaria e selle italia?:?


stress - 06/12/2005 alle 19:47

[quote][i]Originariamente inviato da Petacchi [/i] le wild card a quali squadre le daranno?:?sempre panaria e selle italia?:? [/quote] E credo proprio di si. 5 tappe vinte, tra le 2 squadre, l'anno scorso + il terzo in classifica, ecc. ecc. E nel 2004 idem. Tu a chi le daresti? Conosci qualche squadra continental/professional meglio di queste? Dai su la Panaria e la CSI lo meritano.

 

[Modificato il 06/12/2005 alle 19:50 by stress]


WebmasterNSFC - 09/12/2005 alle 10:02

[b]Pinotti ha donato la maglia tricolore al Santuario del Ghisallo[/b] [i]Con il garbo e la riservatezza del tricolore a cronometro professionisti Marco Pinotti come griffe di valore, il 10° Champion's Day ha confermato la sua vocazione a momento significativo di fine stagione, tra fede e sport nel giorno dell'Immacolata, al Santuario mariano del Ghisallo. A festeggiare il corridore bergamasco, tra tante baby-speranze a due ruote, un ricco cast di professionisti con Guido Trentin, che proprio pochi giorni fa ha siglato l'accordo per il 2006 con la Saunier Duval di Pinotti, e il tandem Lampre-Fondital formato da Mauro Santambrogio e Morris Possoni. Quest'ultimo, con viva emozione, ha ricordato la sua vittoria di due mesi fa nel Trofeo Marianese che in cima al Ghisallo ha costituito l'evento-clou della Giornata nazionale della Bicicletta. Applausi anche per Davide Orrico (GS Ambrosoli) vincitore della challenge del Superallievo comasco 2005. Per il GS Madonna del Ghisallo presieduto da Renato Conti, che ha realizzato il Champion's day in sinergia col rettore del Santuario don Luigi Farina si apre ora una breve fase di pausa natalizia in attesa dei nuovi appuntamenti in agenda per il prossimo anno.[/i] [b]Fonte Tuttobiciweb.it[/b]


aranciata_bottecchia - 09/12/2005 alle 10:10

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Petacchi [/i] le wild card a quali squadre le daranno?:?sempre panaria e selle italia?:? [/quote] E credo proprio di si. 5 tappe vinte, tra le 2 squadre, l'anno scorso + il terzo in classifica, ecc. ecc. E nel 2004 idem. Tu a chi le daresti? Conosci qualche squadra continental/professional meglio di queste? Dai su la Panaria e la CSI lo meritano. [/quote] Secondo me dovrebbero permettere alle squadre più scarse di poter prestare o affittare il diritto di partecipazione. Che so, penso che la Euskaltel affitterebbe per pochi spiccioli alla Naturino la propria partecipazione, idem la Bouygues con l'Acqua e Sapone o la Tenax o la Lpr.


WebmasterNSFC - 09/12/2005 alle 10:14

Magari la Androni e la Flaminia venderebbero, rispettivamente, qualche secchiello di plastica e piastrella pur di comprarla e partecipare :D


aranciata_bottecchia - 09/12/2005 alle 10:29

[quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] Magari la Androni e la Flaminia venderebbero, rispettivamente, qualche secchiello di plastica e piastrella pur di comprarla e partecipare :D [/quote] Boh, potrebbero mettere un diritto di prelazione a favore delle squadre meglio classificate nel calendario europeo.


guigia - 12/12/2005 alle 14:19

che voi sappiate, nella cronosquadre ci saranno gli "sbarramenti" tipo Tour? Se così non fosse, potrebbe essere un vantaggio non indifferente per Basso.


Monsieur 40% - 12/12/2005 alle 14:35

...ancora non si sa... :boh:


iban77 - 12/12/2005 alle 21:50

Io invece ero rimasto che gli sbarramenti tipo Tour non sarebbero stati applicati. Non vorrei ricordare una cosa per un'altra ma mi sembra fosse stato lo stesso Zomegnan a dichiararlo nell'intervista rilasciata alla Gazza il giorno dopo la presentazione. Boh


cunego83 - 12/12/2005 alle 21:54

Anche a me pare di aver sentito che non ci sarebbero stati sbarramenti. Direi che sarebbe veramente un bel vantaggio per basso... Ovviamente bisogna vedere che tipo di squadra porta al giro,non penso sia quella del tour.


maurofacoltosi - 13/12/2005 alle 13:15

Ufficiale: nella cronosquadre verranno presi i tempi reali Fonte: http://www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=512138002&H=


robby - 13/12/2005 alle 13:35

CON TEMPI REALI!!!???!!! Così Basso ha quasi il giro in tasca! scherzi a parte, la cronosquadre così, riequlibra di più il Giro... è ancora di più...UN GRAN BEL GIRO


ruotalibera - 13/12/2005 alle 13:35

[quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] Magari la Androni e la Flaminia venderebbero, rispettivamente, qualche secchiello di plastica e piastrella pur di comprarla e partecipare :D [/quote] ....casomai qualche water !!!! eh eh :D:D:D www.ceramicaflaminia.it


guigia - 13/12/2005 alle 14:11

Senza gli sbarramenti, Basso potrà avvantaggiarsi di molto nella cronosquadre. La CSC è molto forte nelle cronosquadre. E' vero che dovrebbero mancare Voigt, Cancellara e Zabriskie ma Julich, Peron, Gustov, Blaudzun, Vandevelde e lo stesso Basso sono una garanzia in questo esercizio. Soprattutto tra le squadre dei rivali di Basso, solo la Discovery di Savoldelli potrebbe essere competitiva. Sulla carta, tra cronosquadre e la crono di 50 km, Basso potrebbe infliggere un distacco non indifferente a Cunego e Simoni. Questo in teoria, poi fortunatamente sarà la strada a dirci come andrà.


Pirata x sempre - 13/12/2005 alle 14:15

[quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Ufficiale: nella cronosquadre verranno presi i tempi reali Fonte: http://www.liberta.it/asp/default.asp?IDG=512138002&H= [/quote] Bella, bellissima notizia, che rende più equilibrato il percorso e quindi le possibilità dei suoi pretendenti alla rosa finale... ..ricordo come l'hanno scorso mi auspicavo si raggiungesse un equilibrio tra km contro il tempo e tapponi di montagna che nn fosse, come fatto in precedenza, in rapporto ai 50-60 km di cronometro delle edizioni a cavallo degli anni duemila. Beh, già l'anno scorso, con 80km a cronometro, la vittoria sul filo di lana di Savoldelli contro un Gibo che raggiunse il top della forma solo nella terza settimana ed un Rujano che litigò con la bicicletta nella prova di Firenze, dimostrò che l'equilibrio c'era stato, nonostante ben 80km a cronometro. Stavolta i km sono 90, e sarebbero stati 100 con la cronoscalata (più per passitoni che per scalatori però) del Ghisallo, e devo dire che l'equilibrio, almeno sulla carta, con quei dieci km ulteriori, sarebbe stato perfetto... ...così, forse, sono ancora leggermente avvantaggiati gli scalatori, ma la colpa stavolta nn è di Zomegnan, ma delle scelte dei corridori stessi.... :hammer: ... sarà cmq un giro molto incerto, in cui Savoldelli e per certi versi Basso stesso potrebbero dire la loro grazie alle prove di Piacenza e Pontedera, e cercando di difendersi sulle pendenze più arcigne, sulle molte salite per corridori leggeri...:yes:


stress - 13/12/2005 alle 14:17

Diciamo che senza esagerare Basso tra Crono e Cronosquadre guadagnera' almeno 5 minuti su Simoni e qualcosa in + su Cunego e Rujano (diciamo 6). Savoldelli stara' in mezzo (diciamo 2 minuti e mezzo). Checche' se ne dica e' un giro equilibrato e si prospetta una bella lotta l'ultima settimana. Ps: come dicono gli economisti, queste sono previsioni basate su dati passati. non vi e' garanzia per il futuro. ovvero la palla e' tonda :Od::Od:

 

[Modificato il 13/12/2005 alle 14:20 by stress]


lolloso - 13/12/2005 alle 14:37

E' una scelta giusta! anche perche la crono non è lunghissima e le squadre dovranno farla a tutta i distacchi potrebbero variare di un paio di minuti


Monsieur 40% - 13/12/2005 alle 14:42

Tempi reali? Povero Rujano. Gli servirà travestirsi da Fenomeno se vorrà vincere il Giro. Così, il Giro è davvero indecifrabile. Non basta essere scalatori, non basta vincere le crono. Mah... forse è un bene... almeno anche le tappe di media montagna dovranno fornire fuochi d'artificio. Quoto Felice e JanJanssen: speriamo che gli interpreti siano all'altezza.


Frank VDB - 13/12/2005 alle 14:47

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Ps: come dicono gli economisti, queste sono previsioni basate su dati passati.[/quote] Bravo Stress, ottima citazione. La serie storica non mente. L'equilibrio è garantito perchè c'è tantissima montagna in cui i passisti potrebbero prendere la cotta.


marco83 - 13/12/2005 alle 14:47

Quella di togliere gli sbarramenti è una scelta giusta, e dettata anche da buon senso: prima di tutto in questo modo ci si distingue sempre più dal Tour (gli sbarramenti li hanno pur sempre inventati i francesi, e poi ci dicono che siamo copioni... bah :bla: ), e inoltre perchè così si rende un po' più equilibrato ed effervescente il Giro. Giro che però, nonostante le due crono che favoriranno nettamente i passistoni, rimango dell'idea sia ancora abbastanza nettamente a favore degli scalatori: 6 tappe di montagna (e mica montagne qualsiasi... salite molto molto dure!) contro 2 crono parlano da sole... :)

 

[Modificato il 13/12/2005 alle 14:57 by marco83]


ProfRoubaix - 13/12/2005 alle 15:53

Scelta giusta: gli sbarramenti sono una schifezza, e l'eventuale equilibrio rispetto al resto della corsa va fornito in base al chilometraggio (perchè, altrimenti, non fare tre volte il giro del Mortirolo ma con gli sbarramenti?). E ottima sceneggiatura: Basso in rosa, gli scalatori che devono contrattaccare, alcuni (Rujano, ad esempio) attaccando a ogni occasione.


ciclgian - 13/12/2005 alle 16:01

A parte le cronometro, penso che Basso nel Giro del 2006 sarà il più forte anche in salita. Tra i favoriti è l'unico in grado di partire da lontano in un tappone di montagna senza dover aspettare l'ultima salita. Potrebbe andarsene sul Passo delle Erbe (nella Termeno-Plan de Corones) o sul Pordoi (nella Pordenone-San Pellegrino) od altro. Abbiamo visto quanto è migliorato sul passo ed a cronometro, per cui dovrebbe riuscire a "fare la corsa" anche da solo per tanti chilometri. Ne sono convinto.


cunego83 - 13/12/2005 alle 16:22

Sembra che stiate descrivendo Basso come un passistone alla Zule o alla Urlich.Basso è fortissimo in salita,al tour e al giro ha dimostrato di essere imbattibile quando le pendenze si impennano(a parte il primo arrivo in salita del tour,doveva ancora carburare). Secondo me non è un giro equilibrato,è un giro nettamente per scalatori. L'unico che è veramente avantaggiato è Basso che va forte sia contro il tempo che in montagna. Se ci fossero dei veri passistoni probabilmente riuscirebbero si a guadagnare 5-6 minuti a cronometro,ma poi ne beccherebbero 7 in salita se non più. E comunque è un giro che piace,per equilibrarlo avrebbero dovuto mettere almeno due cronometro individuali di 80 km in totale e soprattutto piatte. Uno scalatore in una cronosquadre si può salvare,ma in una individuale proprio no.


Monsieur 40% - 13/12/2005 alle 16:31

[quote][i]Originariamente inviato da cunego83 [/i] Uno scalatore in una cronosquadre si può salvare,ma in una individuale proprio no. [/quote] Uno scalatore in una crono individuale si può salvare. Ma uno scalatore, in una squadra di scalatori, perde da un passista-scalatore, con una squadra di passisti-scalatori, un'eternità. Se Basso avesse corso con la Selle Italia e Rujano con la CSC ne potevamo anche parlare.


aranciata_bottecchia - 13/12/2005 alle 16:42

[quote][i]Originariamente inviato da cunego83 [/i] Sembra che stiate descrivendo Basso come un passistone alla Zule o alla Urlich.Basso è fortissimo in salita,al tour e al giro ha dimostrato di essere imbattibile quando le pendenze si impennano(a parte il primo arrivo in salita del tour,doveva ancora carburare).[/quote] Arimo, non è che a Zoldo Alto abbia fatto un'ecatombe, un Savoldelli disinibito in discesa gli ha soffiato la vittoria, e Gibo era a venti secondi. A Pistoia (tappa col San Baronto) ha preso più di 30" dal gruppo Cunego-Di Luca-Simoni. Forte è forte, fortissimo, ma è umano. [quote] Se ci fossero dei veri passistoni probabilmente riuscirebbero si a guadagnare 5-6 minuti a cronometro,ma poi ne beccherebbero 7 in salita se non più. [/quote] E perchè mai? Si dice che dei quattro tapponi forse solo un paio produrranno distacchi concreti, perchè sono troppo ravvicinati, sicchè un passista scalatore potrebbe perdere un paio di minuti per tappa, che fanno quattro. Ci sono poi due o tre tappe senza impedimenti prima della salita finale, dove un buon passista scalatore perderà non più di un minuto per tappa. Totale 6 o 7 minuti, equilibrio esemplare. Piuttosto ai passisti è richiesta intelligenza tattica, perchè non sarà mai una corsa da struzzi tirata come il Tour, è importante cogliere l'attimo giusto, e questa capacità i passisti l'hanno persa, accomodatisi nel paradiso del cronometro. [quote] E comunque è un giro che piace,per equilibrarlo avrebbero dovuto mettere almeno due cronometro individuali di 80 km in totale e soprattutto piatte. [/quote] Ah. [quote] Uno scalatore in una cronosquadre si può salvare,ma in una individuale proprio no. [/quote] Mario forse ha un po' esagerato sostenendo che uno scalatore si può salvare nell'individuale, però ha bene evidenziato quella certa aleatorietà racchiusa nella cronosquadre.


WebmasterNSFC - 13/12/2005 alle 17:07

Uno scalatore puro in una squadra di cronomen costringe i compagni comunque a rallentare se vuole arrivare all'arrivo con loro!!! Altrimenti lo seminano per strada o lo portano all'arrivo con delle gambe talmente imballate che il giorno dopo dovrà dannarsi l'anima per rimanere in gruppo. Considerando che la tappa successiva sarà piatta ma lunga e quelle dopo nervose, credo che la cronosquadre serberà molte sorprese, soprattutto in ottica post tappa. Comincio a credere che Savoldelli e Basso un ghigno l'abbiano fatto all'apprendere la mancanza degli sbarramenti :Od:


cunego83 - 13/12/2005 alle 17:28

Come al solito le vostre analisi sono impeccabili:clap: Quello che volevo dire,forse mi sono espresso male,è che non mi sembra corretto dividere i partecipanti alla prossima corsa rosa in passistoni(forti a cronometro)contro scalatori forti in salita. Attraverso una dicotomia che vede,da una parte i passisti guadagnare a cronometro e perdere in montagna e dall'altra gli scalatori che perdono a cronometro e guadagnano in montagna. Ci troviamo invece difronte a una situazione diversa. Da una parte corridori solo forti in salita(vedi Cunego,Simoni,Ruyano,Sella..)e dall'altra corridori che vanno bene in entrambi i terreni(vedi Basso e in parte Savoldelli). Il punto ritengo sarà questo,e correggetemi se sbaglio: bisognerà vedere se i primi andranno così forte in salita da riuscire a distanziare i secondi,che presumibilmente si avantaggeranno nelle cronometro. Non penso che dei veri passistoni avrebbero la possibilità di vincere questo giro. Ce lo vedete uno come Honciar(anche dei tempi migliori)vincere il prossimo giro d'Italia!??


riddler - 13/12/2005 alle 17:40

Ma dai in una cronosquadre a sbarramento quanto vuoi che perda uno scalatore puro? Mica al giro ci vanno la Phonak, isole baleari e Liberty al completo...


Umbi - 13/12/2005 alle 17:43

Sono d'accordo con la scelta degli organizzatori di non mettere gli sbarramenti nella cronosquadre, al tour erano stati introdotti perche' lo sponsor o leblanc o tutti e due volevano 70 km di cronosquadre e regalare 4 minuti erano decisamente troppi visto che il ciclismo e' uno sport dove vince un corridore e non una squadra. Qui Zomegnan dimostra di essere intelligente, dimezza la cronosquadre e lascia i tempi veri senza sbarramenti. Cosi' facendo la cronosquadre ha un senso, altrimenti e' come se fosse nata morta. L'unica cosa che si potrebbe pensare di introdurre e' uno sbarramento per un distacco massimo, tipo: chiunque becca piu' di 4 minuti viene classificato con 4 minuti. Metti che la sfiga ci si mette e buchi 3 volte... pero', ripeto, dare 20" al secondo, 30" al terzo, ecc. non ha senso.


stress - 13/12/2005 alle 17:56

[quote][i]Originariamente inviato da cunego83 [/i] Come al solito le vostre analisi sono impeccabili:clap: Quello che volevo dire,forse mi sono espresso male,è che non mi sembra corretto dividere i partecipanti alla prossima corsa rosa in passistoni(forti a cronometro)contro scalatori forti in salita. Attraverso una dicotomia che vede,da una parte i passisti guadagnare a cronometro e perdere in montagna e dall'altra gli scalatori che perdono a cronometro e guadagnano in montagna.[/quote] Se parli anche della mia grassie mille :D:D [quote]Ci troviamo invece di fronte a una situazione diversa. Da una parte corridori solo forti in salita(vedi Cunego,Simoni,Ruyano,Sella..)e dall'altra corridori che vanno bene in entrambi i terreni(vedi Basso e in parte Savoldelli).[/quote] Condivido. [quote][i]Originariamente inviato da stress[/i] Il punto ritengo sarà questo,e correggetemi se sbaglio: bisognerà vedere se i primi andranno così forte in salita da riuscire a distanziare i secondi,che presumibilmente si avantaggeranno nelle cronometro.[/quote] Per rispondere mi auto quoto: [quote]Diciamo che senza esagerare Basso tra Crono e Cronosquadre guadagnera' almeno 5 minuti su Simoni e qualcosa in + su Cunego e Rujano (diciamo 6). Savoldelli stara' in mezzo (diciamo 2 minuti e mezzo). Checche' se ne dica e' un giro equilibrato e si prospetta una bella lotta l'ultima settimana. Ps: come dicono gli economisti, queste sono previsioni basate su dati passati. Non vi e' garanzia per il futuro. [/quote] [quote]Non penso che dei veri passistoni avrebbero la possibilità di vincere questo giro. Ce lo vedete uno come Honciar(anche dei tempi migliori)vincere il prossimo giro d'Italia!?? [/quote] Honciar no ma la salsiccia tedesca si.

 

[Modificato il 13/12/2005 alle 18:00 by stress]


cunego83 - 13/12/2005 alle 18:11

Penso che per la "salsiccia tedesca"sarebbe dura. Mi piacerebbe vederlo competitivo al giro,ma penso che nelle durissime salite Italiana non avrebbe scampo,sulla carta penso potrebbe perdere anche 7 minuti e se si mette a piovere anche 10-12. che sogno sarebbe vedere Cunego scattargli in faccia sul mortirolo come fece Pantani sul Galibier. Analizzando il giro penso ci siano troppe tappe dure,Urlich crollerebbe davanti agli scalatori nostrani. Un pò di nazionalismo:italia:


riddler - 13/12/2005 alle 18:31

Scusate non avevo letto l'articolo quindi non prendete in considerazione il mio post, ma allora secondo voi perchè l'hanno fatto? Dai siamo obiettivi, una volta per tutte... [quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Ma dai in una cronosquadre a sbarramento quanto vuoi che perda uno scalatore puro? Mica al giro ci vanno la Phonak, isole baleari e Liberty al completo... [/quote]


marco83 - 13/12/2005 alle 18:40

[quote][i]Originariamente inviato da cunego83 [/i] Quello che volevo dire,forse mi sono espresso male,è che non mi sembra corretto dividere i partecipanti alla prossima corsa rosa in passistoni(forti a cronometro)contro scalatori forti in salita. Attraverso una dicotomia che vede,da una parte i passisti guadagnare a cronometro e perdere in montagna e dall'altra gli scalatori che perdono a cronometro e guadagnano in montagna. Ci troviamo invece difronte a una situazione diversa. Da una parte corridori solo forti in salita(vedi Cunego,Simoni,Ruyano,Sella..)e dall'altra corridori che vanno bene in entrambi i terreni(vedi Basso e in parte Savoldelli). Il punto ritengo sarà questo,e correggetemi se sbaglio: bisognerà vedere se i primi andranno così forte in salita da riuscire a distanziare i secondi,che presumibilmente si avantaggeranno nelle cronometro. [/quote] Cunego83, credo tu abbia centrato il nocciolo della questione: a detta di molti, i passistoni che verranno al Giro (su tutti, Basso e Savoldelli che hanno sicure ambizioni di classifica, ma citerei anche Ullrich che secondo me non viene a fare la comparsa al sapore di salsiccia :Od: ) saranno indubbiamente avvantaggiati dalle crono, e sapranno difendersi al meglio in salita. Se della prima parte dell'affermazione ne sono convinto anch'io, è la seconda che mi lascia perplesso: quest'anno le salite al Giro saranno di gran lunga più dure e anche in numero maggiore rispetto allo scorso Giro, dove Basso e Savo furono presenti. Nel 2005 le salite veramente dure come pendenze furono il Finestre e, se vogliamo, anche il Duran. Lo Stelvio fu duro più per lunghezza, che per pendenza... Ebbene, questi corridori sopra citati come andarono: sul Duran, con maggiori energie in corpo, bene entrambi; sullo Stelvio bene solo Savoldelli, e Basso sappiamo tutti cos'ha passato. Infine sul Finestre Basso scomparso, e Savoldelli che prese 2'30" dai primi. Questo per dire che, se gli scalatori sapranno andare forte come credo e spero, i passistoni alla Basso e Savoldelli pagheranno dazio, anche in tappe come quella del S.Carlo (e forse pure quella del Blockhaus) dove non ci sono asperità fino agli ultimi 20km: di fronte a salite così aspre, è nella loro natura di corridori andare in difficoltà, se gli scalatori forzeranno il ritmo. Così come è nella natura degli scalatori perdere minuti a cronometro se i passisti forzeranno il passo. Ed è questa la ragione per cui dico che, al di là della mancanza degli sbarramenti nella cronosquadre, è comunque un giro ancora poco equilibrato, che rimane ancora dalla parte degli scalatori... perchè di frazioni dove questi corridori soffriranno ce ne sono ben 6 (Blockhaus, La Thuile, Bondone, Plan de Corones, San Pellegrino e Aprica), contro le sole - si fa per dire - 2 crono che favoriranno i passisti. ;)

 

[Modificato il 13/12/2005 alle 18:53 by marco83]


WebmasterNSFC - 13/12/2005 alle 19:07

Marco per me c'è qualche sostanziale differenza fra i tre che tu definisci "passistoni" come Jan e, a scalare, verso Basso passando per Savo. Mi spiego meglio...dei tre il meglio quotato in salita sembrerebbe Basso, che però in una crono media beccherebbe da un Kaiser in forma 2 minutini. Savoldelli è un pò atipico, va più piano dei due soci in salita e a crono, ma su tappe con arrivo posto dopo la discesa, può tranquillamente limitare i danni, Duran e Finestre docet. Mentre per quel che riguarda le discese il crucco non mi pare un fenomeno, mentre Ivan è proprio un paracarro. Per come la penso io il computo medio dei distacchi post doppie crono si aggirerà sui 7-8 minuti di vantaggio per questi tre rispettivamente nei confronti di Simoni, Cunego e Rujano. Saunier, Lampre e Selle-Italia mi sembrano sulla carta meno equippagiate per le gare contro il tempo. Spero inoltre che gli sbarramenti vengano proprio eliminati del tutto, se una squadra decide di portare tutti passisti e guadagnare 10 minuti sulla crono squadre, per rischiare di buscarle in salita, è giusto lasciare l'azzardo. Sta diventando un bel giro...e non son più convintissimo che sia più favorevole agli scalatori puri, rispetto ai passisti-scalatori. Comunque per me i 3 succitati esempi non rientrano nella categoria passistoni...lo stesso Kaiser si in salita si difende, per farvi capire considero passistoni: Cancellara, Bernucci, Voigt, Backstetd (caso estremo). Ciaooo


cyclingteam2001 - 13/12/2005 alle 20:06

un ullrich in forma stile 97' oppure 2001 in salita perderebbe pochissimo anke sulle pendenze più dure......


ProfRoubaix - 13/12/2005 alle 20:08

[quote][i]Originariamente inviato da Umbi [/i] L'unica cosa che si potrebbe pensare di introdurre e' uno sbarramento per un distacco massimo, tipo: chiunque becca piu' di 4 minuti viene classificato con 4 minuti. Metti che la sfiga ci si mette e buchi 3 volte... [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da WebmasterNSFC [/i] Spero inoltre che gli sbarramenti vengano proprio eliminati del tutto, se una squadra decide di portare tutti passisti e guadagnare 10 minuti sulla crono squadre, per rischiare di buscarle in salita, è giusto lasciare l'azzardo. Sta diventando un bel giro...e non son più convintissimo che sia più favorevole agli scalatori puri, rispetto ai passisti-scalatori. [/quote] QIT Webmaster, e contro l'ipotesi di qualsiasi sbarramento. Ma perchè? E se uno fora ai piedi del Mortirolo, allora?


cunego83 - 13/12/2005 alle 21:12

Webmaster,sono daccordissimo quando dici che corridori come Basso e Savoldelli non possono essere considerati passistoni. Questo è un giro che annullerebbe i veri passistoni,li ecliserebbe. Marco,sono contento che tu sia daccordo con me per quanto riguarda la prima parte,anche perchè penso che il nocciolo sia solamente li. Quando parli di Basso invece non sono per niente daccordo. Basso non lo mai sopportato,ho incominciato a rivalutarlo da agosto in poi,però oggi devo ammettere che è un gran bel corridore. Devo ammettere che l'anno scorso il giro,senza i problemi si di salute,l'avrebbe dominato. Penso anche che anche per Cunego valga la stessa cosa,senza i problemi di salute sarebbe stato l'unico a poter contrastare ivan. Quest'anno spero succeda quello che non è successo al'anno scorso. Un Cunego leggermente(sottolineo leggermente)più forte in salita che cerchi di recuperare il tempo perso nelle cronometro(non troppo). Non penso che Basso darà a Damiano distacchi abissali(ricordate che fino ad un paio di anni fa Basso non era considerato proprio un nvero Cronomen)a cronometro,e non penso che Cunego possa infliggere 5-6 minuti a Basso in salita. Insomma spero sia un giro equilibrato fra questi due corridori. Pensate tornare indietro di 50 anni,Bassiani contro Cuneghiani:italia: Sognare non costa nulla:zzz:


riddler - 13/12/2005 alle 22:06

Ma Rasmussen ci partecipa? Adesso premessa che sapete come la penso io su Cunego, penso che la lotta, sia tra Basso, Simoni, Savoldelli e una quarta incognita (il Rujano dello scorso anno). Le chance di Ullrich? Se non crolla ci sono, ma con tutte le salite che ci sono una giornata no gli capita di certo, poi gli sarebbe stata + favorevole un'ultima crono, se è già indietro ai vari Simoni e Basso prima dell'ultima settimana è spacciato non penso che potrà staccarli in salita. La cronosquadre (senza sbarramenti) è stata fatta esclusivamente per bilanciare la mancata crono all'ultima tappa, altrimenti avrei scommesso la qualsiasi che sarebbe stata a sbarramenti. Se i corridori delle squadre "minori" danno il massimo nella cronosquadre, tranquilli che limiteranno i danni, se la prendono come una scampagnata allora beccheranno parecchio, sta anche ai capitani dettare regole...


cyclingteam2001 - 13/12/2005 alle 22:17

una cosa ke fa riflettere però è il fatto ke molti ke facevano solo il tour quando c'era armstrong, adesso ke non c'è più ed avrebbero più chance hanno optato di fare anke il giro.......ke fra qualche possa esserci un inversione di tendenza???(molto dipende dagli organizzatori e secondo me da ciò che combinerà basso)


marco83 - 13/12/2005 alle 23:15

[quote][i]Originariamente inviato da cunego83 [/i] Marco,sono contento che tu sia daccordo con me per quanto riguarda la prima parte,anche perchè penso che il nocciolo sia solamente li. Quando parli di Basso invece non sono per niente daccordo. Basso non lo mai sopportato,ho incominciato a rivalutarlo da agosto in poi,però oggi devo ammettere che è un gran bel corridore.[/quote] Guarda Cunego83, innanzitutto mi scuso per essermi espresso male nel mio precedente intervento: quando parlavo di "passistoni" in realtà volevo dire "passisti-scalatori" (forse era troppo lungo il termine, e doveva essere menzionato spesso... così ho peccato, chiedo scusssa :P) quali sono per l'appunto Basso e Savo, il passistone vero e proprio è Ullrich, e lì sono d'accordo con te. In quanto a Basso, non è una questione di sopportazione o meno: a me piace molto come corridore, l'ho trovato molto migliorato in questi anni e farò il tifo per lui affinchè finalmente vinca il Tour 2006 (a meno che il buon Damiano non faccia il fenomeno in Francia già dal prossimo anno, e allora le cose cambierebbero un po'... :D). Però non ci trovo nulla di male a dire che un corridore dalle sue caratteristiche trovi indigesto un certo tipo di salita, e più precisamente quelle con pendenze molto dure. Così come, allo stesso modo, non credo sia un'eresia affermare che scalatori come Cunego, Rujano o Simoni perderanno diverso tempo a cronometro (quanto tempo, nonostante i vari calcoli arditamente realizzati, non è dato a sapere ora... troppe le incognite)... e questo non tanto x convinzione mia, ma x la natura delle cose, anche se ci può sempre scappare la prestazione da fenomeno, in un senso o nell'altro. Gli esempi che ho citato prima riguardo allo scorso Giro sono lampanti: e Basso al Tour ha fatto molto bene anche (se non soprattutto) perchè ha trovato ascese alla sua portata. L'unica piccola eccezione è nella tappa di Mende alla scorsa Boucle dove la salitella finale era decisamente dura, ma altrettanto decisamente breve (2 km e mezzo se nn ricordo male...), e quindi va presa molto con le molle. Naturalmente il ciclismo non è matematica, e le considerazioni che noi tutti facciamo ora sono puro divertimento... ma una cosa è certa: sarà di sicuro un gran bel Giro, parafrasando una famosa sigla... :) PS: Cunego83, ma ce l'hai un nome di battesimo? Potresti anche presentarti, suvvia... ;)

 

[Modificato il 13/12/2005 alle 23:20 by marco83]


cunego83 - 14/12/2005 alle 00:06

Marco,penso che ora ci siamo intesi. [quote]Però non ci trovo nulla di male a dire che un corridore dalle sue caratteristiche trovi indigesto un certo tipo di salita, e più precisamente quelle con pendenze molto dure [/quote] Era proprio questo che intendevo. Basso(molto,ma molto ipoteticamente,insomma si spera)perderà qualcosa da Cunego(più scalatore di lui)in salita,ma guadagnerà qualcosa a cronometro (essendo più passista di lui). Bisognerà solo vedere il rapporto tra queste due incognite. Senza dimenticare che ci sono altri grandissimi atleti. Cmq per adesso è solo fantaciclismo:bla::bla::bla: P.S. Dimenticavo,Davide.:doh:


Felice - 14/12/2005 alle 00:22

Siete in parecchi ad essere contenti che non ci siano gli sbarramenti. Gli sbarramenti sono una schifezza? Puo' darsi. Ma la vera schifezza e' la cronosquadre! Cosa direste se il vantaggio accumulato nella cronosquadre si rivelasse decisivo per la vittoria finale? Poniamo: Rujano perde da Basso 4 minuti nella crono individuale. Altri quattro li perde con la Selle Italia nella cronosquagre. Totale (ottimista a mio avviso) 8 minuti da recuperare sulle montagne. Supponiamo che ne recuperi 7 e che perda il Giro per un minuto. Sarebbe forse giusto? Per conto mio sarebbe una profonda ingiustizia... Stando cosi' le cose, io avrei preferito, senza alcun dubbio, una cronometro individuale sullo stesso percorso. Per lo meno, ognuno avrebbe guadagnato o perso tempo per meriti o demeriti propri.


Felice - 14/12/2005 alle 00:32

[quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] A parte le cronometro, penso che Basso nel Giro del 2006 sarà il più forte anche in salita. Tra i favoriti è l'unico in grado di partire da lontano in un tappone di montagna senza dover aspettare l'ultima salita. Potrebbe andarsene sul Passo delle Erbe (nella Termeno-Plan de Corones) o sul Pordoi (nella Pordenone-San Pellegrino) od altro. Abbiamo visto quanto è migliorato sul passo ed a cronometro, per cui dovrebbe riuscire a "fare la corsa" anche da solo per tanti chilometri. Ne sono convinto. [/quote] Forse non e' inutile ricordarti che di cavalcate solitarie fra le montagne come quelle da te descritte, fino ad ora, Basso non ne ha fatta nemmeno una... Ciao


ProfRoubaix - 14/12/2005 alle 01:30

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] A parte le cronometro, penso che Basso nel Giro del 2006 sarà il più forte anche in salita. Tra i favoriti è l'unico in grado di partire da lontano in un tappone di montagna senza dover aspettare l'ultima salita. Potrebbe andarsene sul Passo delle Erbe (nella Termeno-Plan de Corones) o sul Pordoi (nella Pordenone-San Pellegrino) od altro. Abbiamo visto quanto è migliorato sul passo ed a cronometro, per cui dovrebbe riuscire a "fare la corsa" anche da solo per tanti chilometri. Ne sono convinto. [/quote] Forse non e' inutile ricordarti che di cavalcate solitarie fra le montagne come quelle da te descritte, fino ad ora, Basso non ne ha fatta nemmeno una... Ciao [/quote] Vero. E a pensarci, negli ultimi tempi, fra i vincitori di grandi Giri sono stati in pochissimi. Va invece sempre più di moda la cavalcata a squadre (Cunego 2004, Heras 2005).


ciclgian - 14/12/2005 alle 08:28

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] A parte le cronometro, penso che Basso nel Giro del 2006 sarà il più forte anche in salita. Tra i favoriti è l'unico in grado di partire da lontano in un tappone di montagna senza dover aspettare l'ultima salita. Potrebbe andarsene sul Passo delle Erbe (nella Termeno-Plan de Corones) o sul Pordoi (nella Pordenone-San Pellegrino) od altro. Abbiamo visto quanto è migliorato sul passo ed a cronometro, per cui dovrebbe riuscire a "fare la corsa" anche da solo per tanti chilometri. Ne sono convinto. [/quote] Forse non e' inutile ricordarti che di cavalcate solitarie fra le montagne come quelle da te descritte, fino ad ora, Basso non ne ha fatta nemmeno una... Ciao [/quote] E' vero. Ma un'analisi approfondita (non da tifoso ma da attento osservatore) mi fa supporre che il momento sia giunto. Come vedi ho il coraggio di sbilanciarmi. In maggio vedremo chi di noi due dovrà fare ammenda. Ciao ed arrivederci al Giro.


ProfRoubaix - 14/12/2005 alle 09:55

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] Siete in parecchi ad essere contenti che non ci siano gli sbarramenti. Gli sbarramenti sono una schifezza? Puo' darsi. Ma la vera schifezza e' la cronosquadre! Cosa direste se il vantaggio accumulato nella cronosquadre si rivelasse decisivo per la vittoria finale? Poniamo: Rujano perde da Basso 4 minuti nella crono individuale. Altri quattro li perde con la Selle Italia nella cronosquagre. Totale (ottimista a mio avviso) 8 minuti da recuperare sulle montagne. Supponiamo che ne recuperi 7 e che perda il Giro per un minuto. Sarebbe forse giusto? Per conto mio sarebbe una profonda ingiustizia... Stando cosi' le cose, io avrei preferito, senza alcun dubbio, una cronometro individuale sullo stesso percorso. Per lo meno, ognuno avrebbe guadagnato o perso tempo per meriti o demeriti propri. [/quote] Felice, capisco il tuo punto di vista. E in parte lo condivido, ma non fino in fondo. Dico che gli sbarramenti sono una schifezza perchè a mio parere il risultato della strada, in ogni sua goccia di sudore, va sempre rispettato. Dico anche che la cronosquadre, a mio parere, e proprio per la ragione che ho appena detto, non deve mai essere lunga (per me 20km basterebbero), in modo da non dilatare i distacchi. L'ipotesi di incidenti meccanici, cadute, etc. che possono falsarne il risultato vale per ogni tappa, sia in linea sia a cronometro, e quindi non mi preoccupa. Quello che tu metti in discussione è però l'esistenza stessa della cronosquadre. Su questo io non ho una opinione. Ma un dato di fatto sì: gli sponsor la vogliono. Di conseguenza, mi pare ragionevole ipotizzare che al portafoglio dei corridori non possa dispiacere. Sarei favorevole a prove ancora più corte, questo sì. Fra l'altro la tecnologia consentirebbe di renderle molto spettacolari televisivamente (pensiamo ad esempio a rilevamenti come la velocità massima, la media nel km più veloce, eccetera). Una considerazione più generale: nella cronosquadre la forza delle squadre sul passo (a proposito: perchè necessariamente piatte come biliardi?) è esplicita, ma non è che nel resto della corsa questa non pesi.


Bob Fats - 14/12/2005 alle 13:56

Ma nessuno, dico nessuno, fa i conti con un altro incomodo ??? Un certo Danilo Di Luca che ha dimostrato buonissime doti da scaltore, forza negli sprint e buona resistenza nelle crono. Inoltre la sua preparazione sarà identica a quella dello scorso anno, ovvero tre settimane in Messico, in altura, tra febbraio e marzo per arrivare al top alla Liegi e quindi al Giro. Cioni come leader nella cronosquadre inoltre mi sembra già un bella sicurezza in questa prova. :?:?:?


riddler - 14/12/2005 alle 14:37

Personalmente spero che a giugno non sparisca del tutto... Preferirei che si tenesse in forma fino a ottobre... non so se mi spiego...


cunego83 - 14/12/2005 alle 14:49

Bob fats,le mie considerazioni su Di Luca le avevo già fatte [quote]Ormai l'anno prossimo avrà 30 anni e nel frattempo altri golden boy sono usciti dal bocciolo(vedi Cunego),ovviamente Danilo ha ancora tutta la mia approvazione e sono sicuro che quest'anno farà altrettanto bene,però il tempo passa e sembra che per Di Luca il treno dei Campioni sia già passato. Per rispondere alla domanda iniziale,penso che Di Luca il giro possa vincerlo benissimo,non è vero che è troppo duro per le sue caratteristiche,perchè è propio in montagna che riesce a far valere le sue migliori dote.Sò che si stà preparando a puntino,soprattutto in vista delle cronometro che in passato erano il suo punto debole. Il problema è sempre lo stesso...è in ritardo di tre anni..e adesso caro Danilo devi vedertela con Fenomeni del calibro di Basso e Cunego,per non parlare di Simoni,Sella,Savoldelli,ruyano e chi più ne ha ne metta. [/quote] Ribadisco,ha tutto il mio appoggio,è stato il primo corridore che ho seguito dall'inizio della sua carriera,e non posso che sperare che faccia bene,anzi benissimo. Però la delusione è tanta per tutti questi anni "buttati via". Vedremo:OO:


marco83 - 14/12/2005 alle 15:31

[quote][i]Originariamente inviato da Bob Fats [/i] Ma nessuno, dico nessuno, fa i conti con un altro incomodo ??? Un certo Danilo Di Luca che ha dimostrato buonissime doti da scaltore, forza negli sprint e buona resistenza nelle crono. Inoltre la sua preparazione sarà identica a quella dello scorso anno, ovvero tre settimane in Messico, in altura, tra febbraio e marzo per arrivare al top alla Liegi e quindi al Giro. [/quote] Hai ragione Bob Fats, quando dici che del lotto dei favoriti Di Luca è forse il più sottovalutato. Ma, a mio modo di vedere, c'è anche una ragione: lui è un grande corridore da classiche e da giri a tappe brevi... però ho qualche dubbio sulla sua tenuta nelle tre settimane. L'anno scorso, nonostante la grandissima prestazione sul Finestre, mi ha dato l'impressione che abbia finito il Giro col fiatone, e a corto di energie. E non è la prima volta, se consideriamo la sua carriera... E personalmente dubito che nel 2006 segua la stessa preparazione atletica della stagione appena conclusa: ha dichiarato apertamente che l'anno prossimo, a differenza di quest'anno, punterà tutto sul Giro d'Italia, quindi credo che magari le corse a cui parteciperà potranno essere grosso modo le stesse (Vuelta al Paìs Vasco, classiche del Nord), ma il picco di forma verrà posticipato. Un saluto! :cincin:


stress - 16/12/2005 alle 17:48

Giro: Stanga, Petacchi incerto Il velocista azzurro non ha ancora sciolto i dubbi (ANSA) - MILANO, 16 DIC - Il team manager della Milram, Gianluigi Stanga, rivela che Petacchi non ha ancora sciolto la riserva sulla presenza al Giro. 'E' una gara che gli ha dato fama - chiarisce Stanga - ma permangono le riserve su un tracciato con pochi arrivi in volata. Ad Alessandro dispiacerebbe non prendere il via della corsa, ma si e' preso ancora tempo per riflettere se ne valga la pena'. Stanga esclude problemi di convivenza tra Petacchi e Zabel: 'Sono entusiasti di correre nello stesso team'. Fonte ansa.it


lozarpavel - 18/12/2005 alle 08:31

Io penso che questo giro e per corridori resistenti come Simoni, inoltre tipico dei corridori sudamericani Rujano non combinera' nulla quest'anno al giro. Penso che anche questa volta sia veramente emozionante il giro fino all'ultima tappa. Cunego chissa' se sapra' ripetersi come nel giro del 2004, Di Luca lo vedo molto motivato spero arrivi in rosa a Milano, mentre per Savoldelli e Basso la vedo dura. Ullirch dara' spettacolo ma non fara nulla di che! Vedremo a Maggio cosa accadra' :podio::IoI:cincin::cincin:


WebmasterNSFC - 18/12/2005 alle 11:06

[quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] L'anno scorso, nonostante la grandissima prestazione sul Finestre, mi ha dato l'impressione che abbia finito il Giro col fiatone, e a corto di energie. E non è la prima volta, se consideriamo la sua carriera... [/quote] Pur non essendo un suo estimatore vorrei spezzare una lancia a favore di Di Luca. Da dilettante era portatissimo per le gare a tappe, infatti vinse il Giro Baby. Poi se dopo il Finestre e sul Tenda è andato un pò in crisi mi sembra del tutto normale, considerando che era in forma da Marzo...sfido chiunque a trovare un altro che in questa stagione ha mantenuto per tre mesi costanti una tal condizione atletica. Saluti ;)


thepirate87 - 18/12/2005 alle 11:21

MA con le sue caratteristiche fisiche dovrebbe comunque entrare in forma un pò prima del giro, diciamo al 90% della condizione alla Liegi. E' un grande fondista e ha bisogno di carburare bene ad alti livelli per dare il meglio


WebmasterNSFC - 18/12/2005 alle 11:24

Sicuramente! Alla Liegi avrà già una buonissima condizione, anche perchè non penso che voglia fare l'Armstrong del Giro d'Italia nel 2006 :D


cyclingteam2001 - 18/12/2005 alle 13:22

è importante che basso migliori in discesa


Frank VDB - 20/03/2006 alle 16:31

Il Tirreno di sabato (o la Nazione di domenica, non ricordo bene) riporta che l'ultima tappa del Giro 2006 sarà una tappa in linea da Ghisallo a Milano. Dunque eliminata la cronoscalata del mattino. A questo punto è ufficiale. Io ero contro la prova decisiva del giro al mattino alle 10 per motivi mass-mediatici, ma comunque una crono in meno sposta decisamente gli equilibri del giro 2006 in favore degli scalatori.


Monsieur 40% - 20/03/2006 alle 16:36

Confermo l'ultima tappa in linea Ghisallo-Milano, senza crono-scalata mattutina.


robby - 20/03/2006 alle 16:44

spero che rendino cmq omaggio nel modo migliore al museo del Ghisallo!!!!!!!!!:yes:


ciclgian - 31/05/2006 alle 08:19

[quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] A parte le cronometro, penso che Basso nel Giro del 2006 sarà il più forte anche in salita. Tra i favoriti è l'unico in grado di partire da lontano in un tappone di montagna senza dover aspettare l'ultima salita. Potrebbe andarsene sul Passo delle Erbe (nella Termeno-Plan de Corones) o sul Pordoi (nella Pordenone-San Pellegrino) od altro. Abbiamo visto quanto è migliorato sul passo ed a cronometro, per cui dovrebbe riuscire a "fare la corsa" anche da solo per tanti chilometri. Ne sono convinto. [/quote] Forse non e' inutile ricordarti che di cavalcate solitarie fra le montagne come quelle da te descritte, fino ad ora, Basso non ne ha fatta nemmeno una... Ciao [/quote] E' vero. Ma un'analisi approfondita (non da tifoso ma da attento osservatore) mi fa supporre che il momento sia giunto. Come vedi ho il coraggio di sbilanciarmi. In maggio vedremo chi di noi due dovrà fare ammenda. Ciao ed arrivederci al Giro. [/quote] Eccomi Felice. Ciao


stress - 31/05/2006 alle 09:10

[quote][i]Originariamente inviato da stress il 12/11/2005[/i] [quote][i]Originariamente inviato da droppy [/i] Io non sono contento, può vincere solo uno scalatore puro, tanto vale togliere completamente le crono un giro troppo duro che terrà tanti ciclisti alla larga dall'Italia nel mese di maggio! :hammer::grr: [/quote] Scusa ma in 56 Km uno bravo a cronometro (es. savoldelli) da a uno scalatore (es. cunego, simoni) almeno 4 secondi al Km (facciamo 5). Totale distacco teorico a cronometro: 4 minuti e 40 secondi (5 secondi al Km) senza considerare il Ghisallo!!!!!!!! Quando gle li da uno scalatore ad uno buono a cronometro come Savoldelli 5 minuti se non gli dai le tappe dure e con arrivi in salita? Oggi le salite al 6% le fanno con il 53!!!!!!!!!!!! [/quote] In effetti il conteggio che avevo fatto il giorno della presentazione del giro è stato giusto. L'unico errore che ho fatto è che Basso (di cui non avevo parlato perchè non si sapeva se avesse fatto il giro) è stato il migliore sia in salita che a cronometro e il distacco è praticamente raddoppiato.


ciclgian - 03/06/2006 alle 17:21

[quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] A parte le cronometro, penso che Basso nel Giro del 2006 sarà il più forte anche in salita. Tra i favoriti è l'unico in grado di partire da lontano in un tappone di montagna senza dover aspettare l'ultima salita. Potrebbe andarsene sul Passo delle Erbe (nella Termeno-Plan de Corones) o sul Pordoi (nella Pordenone-San Pellegrino) od altro. Abbiamo visto quanto è migliorato sul passo ed a cronometro, per cui dovrebbe riuscire a "fare la corsa" anche da solo per tanti chilometri. Ne sono convinto. [/quote] Forse non e' inutile ricordarti che di cavalcate solitarie fra le montagne come quelle da te descritte, fino ad ora, Basso non ne ha fatta nemmeno una... Ciao [/quote] E' vero. Ma un'analisi approfondita (non da tifoso ma da attento osservatore) mi fa supporre che il momento sia giunto. Come vedi ho il coraggio di sbilanciarmi. In maggio vedremo chi di noi due dovrà fare ammenda. Ciao ed arrivederci al Giro. [/quote] Eccomi Felice. Ciao [/quote] Felice credo che ora ti sarai convinto che Basso, senza il malanno, avrebbe vinto anche il Giro 2005.


girardengo - 03/06/2006 alle 17:40

questo penso si fosse capito già l'altro anno. Lo stesso Basso vincendo due tappe nell'ultima settimana lo dimostrò senza ombra di dubbio. :clap:


ProfRoubaix - 03/06/2006 alle 20:33

[quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] A parte le cronometro, penso che Basso nel Giro del 2006 sarà il più forte anche in salita. Tra i favoriti è l'unico in grado di partire da lontano in un tappone di montagna senza dover aspettare l'ultima salita. Potrebbe andarsene sul Passo delle Erbe (nella Termeno-Plan de Corones) o sul Pordoi (nella Pordenone-San Pellegrino) od altro. Abbiamo visto quanto è migliorato sul passo ed a cronometro, per cui dovrebbe riuscire a "fare la corsa" anche da solo per tanti chilometri. Ne sono convinto. [/quote] Forse non e' inutile ricordarti che di cavalcate solitarie fra le montagne come quelle da te descritte, fino ad ora, Basso non ne ha fatta nemmeno una... Ciao [/quote] E' vero. Ma un'analisi approfondita (non da tifoso ma da attento osservatore) mi fa supporre che il momento sia giunto. Come vedi ho il coraggio di sbilanciarmi. In maggio vedremo chi di noi due dovrà fare ammenda. Ciao ed arrivederci al Giro. [/quote] Eccomi Felice. Ciao [/quote] Felice credo che ora ti sarai convinto che Basso, senza il malanno, avrebbe vinto anche il Giro 2005. [/quote] Ciclgian, sono d'accordo con te sul Giro 2005. Ma mi sfugge che cavalcata Basso abbia fatto nel Giro 2006 partendo prima dell'ultima salita.


Felice - 03/06/2006 alle 21:40

[quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] A parte le cronometro, penso che Basso nel Giro del 2006 sarà il più forte anche in salita. Tra i favoriti è l'unico in grado di partire da lontano in un tappone di montagna senza dover aspettare l'ultima salita. Potrebbe andarsene sul Passo delle Erbe (nella Termeno-Plan de Corones) o sul Pordoi (nella Pordenone-San Pellegrino) od altro. Abbiamo visto quanto è migliorato sul passo ed a cronometro, per cui dovrebbe riuscire a "fare la corsa" anche da solo per tanti chilometri. Ne sono convinto. [/quote] Forse non e' inutile ricordarti che di cavalcate solitarie fra le montagne come quelle da te descritte, fino ad ora, Basso non ne ha fatta nemmeno una... Ciao [/quote] E' vero. Ma un'analisi approfondita (non da tifoso ma da attento osservatore) mi fa supporre che il momento sia giunto. Come vedi ho il coraggio di sbilanciarmi. In maggio vedremo chi di noi due dovrà fare ammenda. Ciao ed arrivederci al Giro. [/quote] Eccomi Felice. Ciao [/quote] Ciao ciclgian, ho visto solo oggi questo tuo post del 31/5. Come ho scritto altrove, non sto affatto leggendo tutto quanto viene scritto nel forum, e questo thread non lo avevo proprio guardato. Sì, sul fatto che Basso sarebbe stato il più forte sia a cronometro sia in salita, avevi indubbiamente ragione. Sulla cavalcata solitaria, dipende da cosa intendi. Io ho visto delle "cavalcate" alla Armstrong, non certo delle cavalcate alla Coppi. Sul Giro del 2005, no, non sono convinto. Per conto mio il Basso del 2006 é più forte di una buona spanna del Basso 2005. Che vuoi, sono quei famosi "miglioramenti" che non finiscono mai di cui si parlava nel thread di Claudiodance. Ovviamente é solo una mia opinione personale. Ciao


miky70 - 06/06/2006 alle 23:31

Viste le condizioni metereologiche della scorsa settimana e della presente è una fortuna che il giro si sia concluso il 28 maggio e non dopo. Se anche la RAI fosse stata in grado di trasmettere la telecronaca delle tappe sotto la pioggia (e non ci giurerei), il livello agonistico sarebbe stato sicuramente inferiore.


robby - 07/06/2006 alle 10:21

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Viste le condizioni metereologiche della scorsa settimana e della presente è una fortuna che il giro si sia concluso il 28 maggio e non dopo. Se anche la RAI fosse stata in grado di trasmettere la telecronaca delle tappe sotto la pioggia (e non ci giurerei), il livello agonistico sarebbe stato sicuramente inferiore. [/quote] IN EFFETTI HAI RAGIONE MIKY...io ero il primo a dire che il giro finiva troppo presto, ma se si fosse concluso una settimana dopo avrebbero praticamente eliminato tutte le ultime tappe...pensa che qui a Brescia ha nevicato a 900 metri di altezza :o ....quindi di sicuro ha nevicato sia sul Mortirolo che sul Gavia che sul Fedaia che sul Pordoi che sul San Pellegrino ecc... [img] http://www.simonerossi.it/faccine/fiuu.gif[/img]


gabri59 - 07/06/2006 alle 12:31

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] Sul Giro del 2005, no, non sono convinto. Per conto mio il Basso del 2006 é più forte di una buona spanna del Basso 2005. Che vuoi, sono quei famosi "miglioramenti" che non finiscono mai di cui si parlava nel thread di Claudiodance. Ovviamente é solo una mia opinione personale. Ciao [/quote] Era ed è anche la mia opinione, Felice, anzi, ti dirò che a me questo miglioramento è sembrato di un' evidenza lampante. E giusto ieri mi è capitato di leggere l' analisi di un esperto che condivide la nostra opinione: [i]"Basso seemed to have remarkably improved his climbing if compared to last year when he never expressed himself above 1700 m/h."[/i] fonte: http://www.53x12.com/do/show?page=indepth.view&id=76 vedi anche: http://www.53x12.com/do/show?page=indepth.view&id=75


stress - 07/06/2006 alle 12:39

[quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] Sul Giro del 2005, no, non sono convinto. Per conto mio il Basso del 2006 é più forte di una buona spanna del Basso 2005. Che vuoi, sono quei famosi "miglioramenti" che non finiscono mai di cui si parlava nel thread di Claudiodance. Ovviamente é solo una mia opinione personale. Ciao [/quote] Era ed è anche la mia opinione, Felice, anzi, ti dirò che a me questo miglioramento è sembrato di un' evidenza lampante. E giusto ieri mi è capitato di leggere l' analisi di un esperto che condivide la nostra opinione: [i]"Basso seemed to have remarkably improved his climbing if compared to last year when he never expressed himself above 1700 m/h."[/i] fonte: http://www.53x12.com/do/show?page=indepth.view&id=76 vedi anche: http://www.53x12.com/do/show?page=indepth.view&id=75 [/quote] Gabry, ma l'esperto che citi sarebbe il Dr. Ferrari pluriinquisito per doping oppure è solo un omonimo? Altra domanda, serviva un esperto in inglese per capire che Basso in un anno ha aumentato la propria Vam di almeno 100 metri/ora oppure che adesso pedala in salita a 85/90 pedalate? Grazie. Ps: queste sono le mie risposte: 1) Non è omonimo ma è proprio il creatore della seconda carriera di Moser, di Berzin, di Argentin, ecc. ecc. 2) Anche Bulbarelli se n'era accorto che Basso andava + forte e pedalava + agile.

 

[Modificato il 07/06/2006 alle 12:45 by stress]


Frank VDB - 07/06/2006 alle 12:46

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Gabry, ma l'esperto che citi sarebbe il Dr. Ferrari pluriinquisito per doping oppure è solo un omonimo? Altra domanda, serviva un esperto in inglese per capire che Basso in un anno ha aumentato la propria Vam di almeno 100 metri/ora? grazie. [/quote] Ebbene sì! E' proprio il Michele Ferrari che sospettavi, mio caro Stress. Per chi ne sa di inglese, godetevi il suo candido, immacolato e poetico (nel momento in cui dice che un preparatore è come un artista) curriculum alla pagina http://www.53x12.com/do/show?page=programs.aboutMF Sì, insomma, la foga di affondare Basso (che, lo ripeto all'infinito, è ininfluente per il risollevarsi dialtri altleti, che anzi vengono resi pure antipatici grazie ai loro ultras) fa prendere granchi belli grossi :bll: Michele Ferrari Santo Subito :^o^


ciclgian - 07/06/2006 alle 13:48

Nell'ambiente ciclistico dei professionisti invece quasi tutti pensano che, senza malanno, Basso avrebbe vinto, senza problemi, anche il Giro 2005.


miky70 - 07/06/2006 alle 13:53

[quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] Nell'ambiente ciclistico dei professionisti invece quasi tutti pensano che, senza malanno, Basso avrebbe vinto, senza problemi, anche il Giro 2005. [/quote] :yes:


robby - 07/06/2006 alle 13:54

[quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] Nell'ambiente ciclistico dei professionisti invece quasi tutti pensano che, senza malanno, Basso avrebbe vinto, senza problemi, anche il Giro 2005. [/quote] di questo ne sono sicuro pure io anche se non si può negare che il Basso del 2006 è un gradino al Basso del 2005...quest'anno ha corso da dominatore assoluto, mentre ricordate l'anno scorso quei 30 secondi persi nella tappa in cemtro Italia (non ricordo il nome della salita), tanto per fare un esempio..


lolloso - 07/06/2006 alle 14:21

questo è tutto da dimostrare non sarei così sicuro che Basso senza la crisi dello Stelvio avrebbe vinto ugualmente nel 2005, anche perchè dopo essersi ripreso ha vinto la crono e prima della partenza della tappa del Finestre dichiarò di stare bene e cercare di vincere la tappa cosa che fece visto che la squadra tirò per lunghi tratti ma lui quando DiLuca attaccò non riuscì a stare a ruota e prese un'altra scoppola, secondo me l'anno scorso fu un errore di preparazione non solo di crisi visto che non riusci nemmeno a staccare Savoldelli a Zoldo Alto mentre quest'anno in salita volava


miky70 - 07/06/2006 alle 15:55

[quote][i]Originariamente inviato da lolloso [/i] questo è tutto da dimostrare non sarei così sicuro che Basso senza la crisi dello Stelvio avrebbe vinto ugualmente nel 2005, anche perchè dopo essersi ripreso ha vinto la crono e prima della partenza della tappa del Finestre dichiarò di stare bene e cercare di vincere la tappa cosa che fece visto che la squadra tirò per lunghi tratti ma lui quando DiLuca attaccò non riuscì a stare a ruota e prese un'altra scoppola, secondo me l'anno scorso fu un errore di preparazione non solo di crisi visto che non riusci nemmeno a staccare Savoldelli a Zoldo Alto mentre quest'anno in salita volava [/quote] Come ha dichiarato quest'anno durante un processo alla tappa (non ricordo se a Passo Lanciano), l'inverno scorso era meno tranquillo - e credo che sappiamo tutti perchè - quindi sicuramente la preparazione era meno buona ma se avesse avuto la maglia rosa l'ultima settimana avrebbe corso diversamente. Anche la sua squadra era meno buona


gabri59 - 08/06/2006 alle 01:02

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] [quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Gabry, ma l'esperto che citi sarebbe il Dr. Ferrari pluriinquisito per doping oppure è solo un omonimo? Altra domanda, serviva un esperto in inglese per capire che Basso in un anno ha aumentato la propria Vam di almeno 100 metri/ora? grazie. [/quote] Ebbene sì! E' proprio il Michele Ferrari che sospettavi, mio caro Stress. Per chi ne sa di inglese, godetevi il suo candido, immacolato e poetico (nel momento in cui dice che un preparatore è come un artista) curriculum alla pagina http://www.53x12.com/do/show?page=programs.aboutMF Sì, insomma, la foga di affondare Basso (che, lo ripeto all'infinito, è ininfluente per il risollevarsi dialtri altleti, che anzi vengono resi pure antipatici grazie ai loro ultras) fa prendere granchi belli grossi :bll: Michele Ferrari Santo Subito :^o^ [/quote] Ma che stupidaggini stai dicendo :OIO Di quale granchio vai cianciando, caro Frank, per non dire delle altre stupidaggini, appunto? Ho citato il dr. Ferrari come esperto in quanto mi risulta che sia lui l' inventore della VAM. E per mettere quindi definitivamente a tacere con dei DATI (visto che evidentemente non hanno gli occhi per vedere) coloro che affermano che Basso l' anno scorso - sia al Giro che al Tour - era forte come quest' anno. Cosa che per l' appunto invece era ben lungi dall' essere.


gabri59 - 08/06/2006 alle 01:09

[quote][i]Originariamente inviato da lolloso [/i] questo è tutto da dimostrare non sarei così sicuro che Basso senza la crisi dello Stelvio avrebbe vinto ugualmente nel 2005, anche perchè dopo essersi ripreso ha vinto la crono e prima della partenza della tappa del Finestre dichiarò di stare bene e cercare di vincere la tappa cosa che fece visto che la squadra tirò per lunghi tratti ma lui quando DiLuca attaccò non riuscì a stare a ruota e prese un'altra scoppola[/quote] Lascia perdere Lolloso, c'è gente che si rifiuta di vedere l' evidenza dei fatti... puoi elencare mille volte il Sammommè, Zoldo, Ortisei, lo Stelvio, il Finestre - e pure il suo miracoloso recupero dopo lo Stelvio -per non parlare di Courchevel - ma andranno sempre avanti imperterriti ad ignorare i fatti. E probabilmente ignoreranno anche le VAM :OIO


Frank VDB - 08/06/2006 alle 08:25

[quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] Ma che stupidaggini stai dicendo :OIO Di quale granchio vai cianciando, caro Frank, per non dire delle altre stupidaggini, appunto? Ho citato il dr. Ferrari come esperto in quanto mi risulta che sia lui l' inventore della VAM. E per mettere quindi definitivamente a tacere con dei DATI (visto che evidentemente non hanno gli occhi per vedere) coloro che affermano che Basso l' anno scorso - sia al Giro che al Tour - era forte come quest' anno. Cosa che per l' appunto invece era ben lungi dall' essere. [/quote] Giusto una replica per farti notare che io non scrivo mai, quando sono in disaccordo con altri forumisti, cose tipo "cosa vai cianciando" o "che stupiddagini stai dicendo". Non sono uno scienziato ma cerco di essere rispettoso degli altri. "Prendere granchi" non mi sembra una affermazione maleducata. Quanto a Michele Ferrari, registro certe sue allusioni sui progressi di Basso. Può avere inventato la VAM e tutti gli acronimi che vuoi ma da uno come lui, già condannato in primo grado per reati di doping, non accetto alcuna considerazione, a maggiore ragione quelle maliziose. Vedo che nelle prigioni del Vescovo, a differenza di altri, ti trovi a tuo agio. Leggo comunque sempre divertito i tuoi post anti-ciclismo. Continua così. :clap:


ProfRoubaix - 08/06/2006 alle 08:50

[quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] Ho citato il dr. Ferrari come esperto in quanto mi risulta che sia lui l' inventore della VAM. [/quote] Di questo non sarei certo. Conconi parlava di Vam già a fine anni '80. Qualcuno ha notizie più precise su chi sia l'inventore della Vam?


gabri59 - 08/06/2006 alle 12:46

[quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] [quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] Ma che stupidaggini stai dicendo :OIO Di quale granchio vai cianciando, caro Frank, per non dire delle altre stupidaggini, appunto? Ho citato il dr. Ferrari come esperto in quanto mi risulta che sia lui l' inventore della VAM. E per mettere quindi definitivamente a tacere con dei DATI (visto che evidentemente non hanno gli occhi per vedere) coloro che affermano che Basso l' anno scorso - sia al Giro che al Tour - era forte come quest' anno. Cosa che per l' appunto invece era ben lungi dall' essere. [/quote] Giusto una replica per farti notare che io non scrivo mai, quando sono in disaccordo con altri forumisti, cose tipo "cosa vai cianciando" o "che stupiddagini stai dicendo". Non sono uno scienziato ma cerco di essere rispettoso degli altri. "Prendere granchi" non mi sembra una affermazione maleducata. Leggo comunque sempre divertito i tuoi post anti-ciclismo[/quote] Caro Frank, tu hai scritto: [quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] la foga di affondare Basso (che, lo ripeto all'infinito, è ininfluente per il risollevarsi dialtri altleti, che anzi vengono resi pure antipatici grazie ai loro ultras) fa prendere granchi belli grossi[/quote] sei stato tutt' altro che ripettoso ed io ti ho risposto a tono come meritavi. E vedo che continui: vorrei che mi spiegassi in che modo un post che paragona le VAM di quest' anno di Basso con quelle della scorsa stagione secondo te è "anti-ciclismo". Tu sì che sei un ultras, e di quelli veri. Perchè per te postare dei DATI DI FATTO significa avere la "foga di affondare Basso". Ma fammi il piacere, va.


Monsieur 40% - 08/06/2006 alle 14:02

[quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da lolloso [/i] questo è tutto da dimostrare non sarei così sicuro che Basso senza la crisi dello Stelvio avrebbe vinto ugualmente nel 2005, anche perchè dopo essersi ripreso ha vinto la crono e prima della partenza della tappa del Finestre dichiarò di stare bene e cercare di vincere la tappa cosa che fece visto che la squadra tirò per lunghi tratti ma lui quando DiLuca attaccò non riuscì a stare a ruota e prese un'altra scoppola[/quote] Lascia perdere Lolloso, c'è gente che si rifiuta di vedere l' evidenza dei fatti... puoi elencare mille volte il Sammommè, Zoldo, Ortisei, lo Stelvio, il Finestre - e pure il suo miracoloso recupero dopo lo Stelvio -per non parlare di Courchevel - ma andranno sempre avanti imperterriti ad ignorare i fatti. E probabilmente ignoreranno anche le VAM :OIO [/quote] Gabri, nella foga di inserire salite, ci hai messo Zoldo: complimenti. Quello era Cunego. Definire miracoloso il recupero di Basso al Giro 2005 è una cafonata, così come sarebbe squallido definire miracoloso il cambio di ritmo in salita avuto da Cunego in un giorno, cioè dal Bondone al Furcia. Bollare le altrue considerazioni soggettive come "sciocchezze" è una mancanza di rispetto (così come lo è, e te lo ripeto per l'ennesima volta, quella icona con le faccine che danno le testate al muro), far notare che si è preso un granchio indicando il farmacista Ferrari come un esperto è - ancora una volta - una considerazione soggettiva. Basta con le faide personali, anche additando l'altro di "tifo da ultras" (sembra sia la nuova moda del forum).


Frank VDB - 08/06/2006 alle 14:36

[quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] [quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] Ma che stupidaggini stai dicendo :OIO Di quale granchio vai cianciando, caro Frank, per non dire delle altre stupidaggini, appunto? Ho citato il dr. Ferrari come esperto in quanto mi risulta che sia lui l' inventore della VAM. E per mettere quindi definitivamente a tacere con dei DATI (visto che evidentemente non hanno gli occhi per vedere) coloro che affermano che Basso l' anno scorso - sia al Giro che al Tour - era forte come quest' anno. Cosa che per l' appunto invece era ben lungi dall' essere. [/quote] Giusto una replica per farti notare che io non scrivo mai, quando sono in disaccordo con altri forumisti, cose tipo "cosa vai cianciando" o "che stupiddagini stai dicendo". Non sono uno scienziato ma cerco di essere rispettoso degli altri. "Prendere granchi" non mi sembra una affermazione maleducata. Leggo comunque sempre divertito i tuoi post anti-ciclismo[/quote] Caro Frank, tu hai scritto: [quote][i]Originariamente inviato da Frank VDB [/i] la foga di affondare Basso (che, lo ripeto all'infinito, è ininfluente per il risollevarsi dialtri altleti, che anzi vengono resi pure antipatici grazie ai loro ultras) fa prendere granchi belli grossi[/quote] sei stato tutt' altro che ripettoso ed io ti ho risposto a tono come meritavi. E vedo che continui: vorrei che mi spiegassi in che modo un post che paragona le VAM di quest' anno di Basso con quelle della scorsa stagione secondo te è "anti-ciclismo". Tu sì che sei un ultras, e di quelli veri. Perchè per te postare dei DATI DI FATTO significa avere la "foga di affondare Basso". Ma fammi il piacere, va. [/quote] Niente da aggiungere. Vai avanti così che a me va bene.


gabri59 - 08/06/2006 alle 18:02

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Gabri, nella foga di inserire salite, ci hai messo Zoldo: complimenti. Quello era Cunego.[/quote] Ci ho messo Zoldo perchè comunque a Zoldo vinse Savoldelli. Quest' anno non sarebbe successo. [quote]Definire miracoloso il recupero di Basso al Giro 2005 è una cafonata[/quote] allora il mondo è pieno di cafoni... [quote]così come sarebbe squallido definire miracoloso il cambio di ritmo in salita avuto da Cunego in un giorno, cioè dal Bondone al Furcia.[/quote] un attimo: pochi giorni dopo avere perso mezz'ora sullo Stelvio Basso ha [u]vinto una cronometro[/u]. Il giorno dopo aver perso 4 minuti e mezzo (non mezz'ora) sul Bondone Cunego ha perso meno sul Furcia. Ha perso meno, non è che abbia vinto magari staccando tutti. Il paragone non regge proprio, caro Mario. [quote]Basta con le faide personali, anche additando l'altro di "tifo da ultras" (sembra sia la nuova moda del forum). [/quote] da che pulpito :P

 

[Modificato il 08/06/2006 alle 18:08 by gabri59]


cyclingteam2001 - 08/06/2006 alle 18:33

ma cunego non aveva avuto problemi di stomaco......:nonono:


miky70 - 08/06/2006 alle 18:40

[quote][i]Originariamente inviato da cyclingteam2001 [/i] ma cunego non aveva avuto problemi di stomaco......:nonono: [/quote] No. di sbaciucchiamento:Od:


Monsieur 40% - 08/06/2006 alle 20:52

[quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Gabri, nella foga di inserire salite, ci hai messo Zoldo: complimenti. Quello era Cunego.[/quote] Ci ho messo Zoldo perchè comunque a Zoldo vinse Savoldelli. Quest' anno non sarebbe successo.[/quote] Perché no? Forse Savoldelli non ha vinto il prologo davanti a Basso? [quote][quote]Definire miracoloso il recupero di Basso al Giro 2005 è una cafonata[/quote] allora il mondo è pieno di cafoni...[/quote] Complimenti per il cinismo. [quote][quote]così come sarebbe squallido definire miracoloso il cambio di ritmo in salita avuto da Cunego in un giorno, cioè dal Bondone al Furcia.[/quote] un attimo: pochi giorni dopo avere perso mezz'ora sullo Stelvio Basso ha [u]vinto una cronometro[/u]. Il giorno dopo aver perso 4 minuti e mezzo (non mezz'ora) sul Bondone Cunego ha perso meno sul Furcia. Ha perso meno, non è che abbia vinto magari staccando tutti. Il paragone non regge proprio, caro Mario.[/quote] I tuoi "pochi giorni" in realtà sono 5: che, in un GT, vogliono dire 1/4 di corsa. Se per te son pochi... E poi ti faccio notare che 4 giorni dopo, e cioè sul Colle di Tenda, Basso ha vinto in salita. Non penso che debba sottolinearlo per fartelo ricordare. Cunego: sul Bondone non ha avuto una crisi gastrointestinale. Semplicemente, non andava su. Il giorno dopo, grazie anche allo sfogo di pianto sulle spalle di Tiralongo e Bruseghin, è andato molto meglio al Passo Furcia. Si cade (per un motivo o per un altro), ci si rialza. E' lo sport. [quote][quote]Basta con le faide personali, anche additando l'altro di "tifo da ultras" (sembra sia la nuova moda del forum). [/quote] da che pulpito :P [/quote] Dal mio. ;)


gabri59 - 08/06/2006 alle 22:26

Aiuto, qui stiamo ritornando alla discussione di un anno fa! Mario, Basso ha vinto la tappa di Limone andando in fuga, visto che era fuori classifica, non staccando i migliori. Il Basso di quest' anno, mai stato così forte in salita, avrebbe staccato Savoldelli come ha sempre fatto, altro che portarselo al traguardo di Zoldo. Cunego non ha avuto una crisi gastrointestinale sul Bondone quest' anno come non l' ha avuta Basso sullo Stelvio l' anno scorso. I "cafoni"/"cinici" pensano che si sia trattato di una crisi di gambe e di testa: Basso era in maglia per la prima volta nella carriera e in salita non andava, si era staccato anche il giorno prima, mentre a cronometro andava. E una crono non la vinci se non stai bene fisicamente. Io credo proprio che l' anno scorso Basso, forte del suo terzo posto al Tour, abbia decisamente sottovalutato il Giro, come si evince anche dalle sue dichiarazioni pre-corsa. Al punto che, a differenza di quest' anno, non aveva neanche una squadra particolarmente forte. Pensava di spazzare via la concorrenza, e quando ha visto che non era così ne ha subito il contraccolpo. Anche Cunego secondo me quest' anno ha sottovalutato il Giro: di certo non pensava di spazzare via la concorrenza, però era convinto di poter essere molto più competitivo di quanto poi è stato. E di sicuro non si aspettava un Basso così forte - beh, quello non se lo aspettava nessuno comunque. Dici bene: si cade (per un motivo o per un altro), ci si rialza. E' lo sport. Spero ardentemente che anche Damiano abbia presto l' occasione per rialzarsi.


Lore_88 - 08/06/2006 alle 22:48

Suvvia, che il Basso di quest'anno sia nettamente più forte di quello del giro '05 è innegabile! L'anno scorso, oltre alla crisi, ha avuto diversi momenti di defaillance mentre quest'anno è andato come un treno dalla Maielletta fino al Mortirolo non dando mai segni di cedimento. Se il Basso '05 fosse uguale al Basso '06 l'anno scorso avrebbe spianato il Finestre come ha fatto pochi giorni fa col Mortirolo e invece, pur volendo vincere la tappa del Sestriere, si becco 20'. Per non parlare del fatto che per vincere la tappa del Colle di Tenda ha avuto bisogno di avvantaggiarsi su Simoni&co.! Mentre quest'anno fra il varesino e il trentino non c'era il minimo termine di paragone.


marco83 - 08/06/2006 alle 22:48

[quote][i]Originariamente inviato da gabri59 [/i] Il Basso di quest' anno, mai stato così forte in salita, avrebbe staccato Savoldelli come ha sempre fatto, altro che portarselo al traguardo di Zoldo.[/quote] In realtà Savoldelli iniziò l'ascesa finale di Zoldo con 25-30 secondi di vantaggio su Basso, guadagnati nella discesa del Duran. Vantaggio che poi Basso ricucì in pochi km. Fossero partiti assieme dall'inizio della salita, forse Ivan poteva staccare il Falco bergamasco. [quote]E di sicuro non si aspettava un Basso così forte - beh, quello non se lo aspettava nessuno comunque. Dici bene: si cade (per un motivo o per un altro), ci si rialza. E' lo sport. Spero ardentemente che anche Damiano abbia presto l' occasione per rialzarsi. [/quote] Sono d'accordo.


Felice - 08/06/2006 alle 23:22

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Suvvia, che il Basso di quest'anno sia nettamente più forte di quello del giro '05 è innegabile! L'anno scorso, oltre alla crisi, ha avuto diversi momenti di defaillance mentre quest'anno è andato come un treno dalla Maielletta fino al Mortirolo non dando mai segni di cedimento. Se il Basso '05 fosse uguale al Basso '06 l'anno scorso avrebbe spianato il Finestre come ha fatto pochi giorni fa col Mortirolo e invece, pur volendo vincere la tappa del Sestriere, si becco 20'. Per non parlare del fatto che per vincere la tappa del Colle di Tenda ha avuto bisogno di avvantaggiarsi su Simoni&co.! Mentre quest'anno fra il varesino e il trentino non c'era il minimo termine di paragone. [/quote] Ecco una verità sacrosanta! E non vedo come si possa, se si ha la pretesa di essere obbiettivi, negare la veridicità di questo post.


cyclingteam2001 - 09/06/2006 alle 01:33

sul colle di tenda vedendo i parziali andava cmq + forte di simoni & co(e così come ha fatto nn li ha avvantaggiati in chiave maglia rosa)


miky70 - 09/06/2006 alle 07:54

[quote][i]Originariamente inviato da cyclingteam2001 [/i] sul colle di tenda vedendo i parziali andava cmq + forte di simoni & co(e così come ha fatto nn li ha avvantaggiati in chiave maglia rosa) [/quote] Simoni quel giorno all'arrivo disse che fu il gruppo a permettere la fuga di Ivan, proprio perchè così indietro in classifica, nessuno si è ammazzato per andarlo a prendere. :?Sarà andata così?


Monsieur 40% - 09/06/2006 alle 13:48

[quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Suvvia, che il Basso di quest'anno sia nettamente più forte di quello del giro '05 è innegabile! L'anno scorso, oltre alla crisi, ha avuto diversi momenti di defaillance mentre quest'anno è andato come un treno dalla Maielletta fino al Mortirolo non dando mai segni di cedimento. Se il Basso '05 fosse uguale al Basso '06 l'anno scorso avrebbe spianato il Finestre come ha fatto pochi giorni fa col Mortirolo e invece, pur volendo vincere la tappa del Sestriere, si becco 20'. Per non parlare del fatto che per vincere la tappa del Colle di Tenda ha avuto bisogno di avvantaggiarsi su Simoni&co.! Mentre quest'anno fra il varesino e il trentino non c'era il minimo termine di paragone. [/quote] Ecco una verità sacrosanta! E non vedo come si possa, se si ha la pretesa di essere obbiettivi, negare la veridicità di questo post. [/quote] D'accordissimo anch'io con il post di Lore_88, senza dubbio. La mia convinzione - personale, lo ricordo - è che senza la crisi gastrointestinale sullo Stelvio, Basso avrebbe vinto (non mi chiedete il distacco sul secondo :D) anche il Giro '05, anche essendo meno forte del 2006. E, lo ripeto, mi infastidisce questo spasmodico grido al "miracolo" per quanto riguarda il recupero post-Stelvio. Tra Stelvio e Colle di Tenda/crono di Torino c'è stato anche un giorno di riposo: sarà - magari - servito a qualcosa...?!


robby - 09/06/2006 alle 13:52

tra l'altro tra stelvio e colle di tenda oltre il giorno di riposo è passata pure quasi una settimana e se si è in formissima e ti capita una crisigastrointestinale, una volta passata, la forma ritorna come prima!!!!!


nino58 - 09/06/2006 alle 14:03

Sicuro ?


robby - 09/06/2006 alle 14:11

sicuro...abbi fede l'ho provato sullam mia pelle!!!!! anno 2001...juniores...ottima forma prima di una gara importante in zona, 1 giorno prima attaco di :P:P (Stelvio di Basso docet) e ciao ciao alla gara...settiamana dopo tutto ok, altra gara importante e sono stato l'ultimo gragario che ha dato il via alla vittoria in salita del mio compagno di squadra...mamma mia che andare!!!! ;)


nino58 - 09/06/2006 alle 14:14

Ti sentivi più leggero.


Guglielmo Tell - 09/06/2006 alle 14:16

il giorno del Colle di Tenda Basso se ne ando' con il compagno Schleck.dietro Vila tirava a tutta per lanciare Simoni.quando il trentino e' scattato il distacco da Basso e' piu' o meno rimasto lo stesso salvo nell'ultimo km dove Simoni recupero' una decina di secondi.in realta' li' fu Schleck che guadagno' 1'30'' su Vila piu' che Basso su Simoni


Viscera - 09/06/2006 alle 14:17

Anche Savoldelli: bene al romandia -> squaraus e crisi -> bene nella prima settimana di giro.


robby - 09/06/2006 alle 14:19

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Ti sentivi più leggero. [/quote] in un certo senso si può dire che sia andata così :D:D:D:D:D


nino58 - 09/06/2006 alle 14:20

Finchè è stato leggero. Poi, reintegrando man mano peso, la forma se ne è andata. Non so se la colpa del calo sia stato solo dell'allergia.


marco83 - 09/06/2006 alle 14:41

[quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Suvvia, che il Basso di quest'anno sia nettamente più forte di quello del giro '05 è innegabile! L'anno scorso, oltre alla crisi, ha avuto diversi momenti di defaillance mentre quest'anno è andato come un treno dalla Maielletta fino al Mortirolo non dando mai segni di cedimento. Se il Basso '05 fosse uguale al Basso '06 l'anno scorso avrebbe spianato il Finestre come ha fatto pochi giorni fa col Mortirolo e invece, pur volendo vincere la tappa del Sestriere, si becco 20'. Per non parlare del fatto che per vincere la tappa del Colle di Tenda ha avuto bisogno di avvantaggiarsi su Simoni&co.! Mentre quest'anno fra il varesino e il trentino non c'era il minimo termine di paragone. [/quote] Lorenzo, i miei complimenti! :clap: Comunque anch'io sono dell'idea che Basso avrebbe vinto il Giro 2005 senza crisi intestinale... anche se non c'è la controprova e si potrebbe discutere all'infinito dell'argomento.


Lore_88 - 09/06/2006 alle 15:09

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Felice [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Lore_88 [/i] Suvvia, che il Basso di quest'anno sia nettamente più forte di quello del giro '05 è innegabile! L'anno scorso, oltre alla crisi, ha avuto diversi momenti di defaillance mentre quest'anno è andato come un treno dalla Maielletta fino al Mortirolo non dando mai segni di cedimento. Se il Basso '05 fosse uguale al Basso '06 l'anno scorso avrebbe spianato il Finestre come ha fatto pochi giorni fa col Mortirolo e invece, pur volendo vincere la tappa del Sestriere, si becco 20'. Per non parlare del fatto che per vincere la tappa del Colle di Tenda ha avuto bisogno di avvantaggiarsi su Simoni&co.! Mentre quest'anno fra il varesino e il trentino non c'era il minimo termine di paragone. [/quote] Ecco una verità sacrosanta! E non vedo come si possa, se si ha la pretesa di essere obbiettivi, negare la veridicità di questo post. [/quote] D'accordissimo anch'io con il post di Lore_88, senza dubbio. La mia convinzione - personale, lo ricordo - è che senza la crisi gastrointestinale sullo Stelvio, Basso avrebbe vinto (non mi chiedete il distacco sul secondo :D) anche il Giro '05, anche essendo meno forte del 2006.[/quote] Nessuno, o almeno non il sottoscritto, contesta questo. Probabilmente avrebbe vinto il Giro '05 ma il fatto che Basso abbia avuto delle defaillance non rende questa cosa affatto sicura. Il problema è che, invece, moltissimi lo danno per scontato, comportandosi ingiustamente con quelli che hanno veramente lottato per vincerlo sto benedetto Giro. (ovviamente non sto parlando di te, ma mi riferisco ai tanti discorsi che sono stati fatti da un anno a questa parte)


Lore_88 - 09/06/2006 alle 15:42

[quote][i]Originariamente inviato da cyclingteam2001 [/i] sul colle di tenda vedendo i parziali andava cmq + forte di simoni & co(e così come ha fatto nn li ha avvantaggiati in chiave maglia rosa) [/quote] All'inizio della salita Basso aveva 1'41" di vantaggio sul gruppo maglia rosa e alla fine ha concluso la tappa con 1'06" su Rujano e Simoni. Come no, andava talmente più forte che ha perso 35" secondi. Attenzione: non voglio polemizzare su una cavolata simile, non me ne frega niente, semplicemente non sopporto che venga stravolta la realtà.