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Autore: Oggetto: MAURIZIO*FONDRIEST....Campione VERO!

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  postato il 09/11/2005 alle 21:43
Un corridore troppo poco ricordato in questo forum...
ricordiamo i tratti salienti della sua carriera

Ecco il link alla pagina principale su FONDRIEST del sito MUSEO DEL CICLISMO:
http://www.museociclismo.it/corridori/corridore.php?tot=2&da=1&strslc=IFdIRVJFIChjb2dub21lIGxpa2UgIiVmb25kcmllc3QlIiBPUiBhbHRyb25vbWUgbGlrZSAiJWZvbmRyaWVzdCUiKSBBTkQgKHRpcG8gIT0iYyIp

Il racconto del sito....

Fondriest:
un ottimo ciclista a cui è mancato poco per entrare nell'Olimpo dei campioni


Maurizio FONDRIEST
Trentino di Cles, classe 1965, ha impersonificato il profilo del ciclista per corse di un giorno. Ciò che ha raccolto in termini di vittorie è stato sicuramente inferiore rispetto al volume di lavoro da lui prodotto, ma anche rispetto all'agonismo e alla "cattiveria sportiva" che ha impresso alle competizioni da lui affrontate: soltanto la presenza costante di un campionissimo, che di volta in volta cambiava (ora Fignon, ora Jalabert, ora Sorensen), lo ha privato di quel numero di successi che gli avrebbe consentito di uscire dal limbo degli ottimi ciclisti ed entrare definitivamente nell'Olimpo dei campioni. Anche se parlare soltanto di ottimo ciclista per uno che ha vinto un Mondiale su strada, due Coppe del mondo, una Sanremo, un Campionato di Zurigo ed una Freccia Vallone, è decisamente riduttivo.
Già nelle categorie giovanili si distingue per la capacità di imprimere ritmo nelle fasi cruciali della gara e di scattare nei momenti decisivi, insomma mostra tutte le sue grandi doti di finisseur, entrando subito in competizione con l'altra grande speranza del ciclismo italiano d'allora, tale Gianni Bugno. Fra i dilettanti (gli odierni under 23) ricordiamo le sue vittorie al Trofeo Piva, al Trofeo Santa Rita, al Trofeo ZSSDI e molte altre, tutte o quasi ottenute con azioni di forza sulle ultime salitelle di gara. Il piatto forte arriva tra i professionisti: il passaggio avviene nel 1987 con la Ecloflam ed ottiene subito un successo importante in una tappa al Giro di Catalogna.
Nel 1988 accade l'impossibile: dopo aver fatto una stagione strepitosa per un 23enne al secondo anno da professionista, inanellando una tappa alla Tirreno Adriatico, il secondo posto alla Sanremo dietro a Fignon, una tappa al Giro di Svizzera, il G.P. Industria e Commercio a Prato, ottiene la convocazione al mondiale di Renaix in Belgio, con chiaro ruolo di gregariato. La gara invece prende una piega imprevista, il giovane Fondriest si trova da solo in fuga con i ben più esperti Criquielion e Bauer; nella volata finale il nostro parte in terza posizione e mentre comincia a forzare sui pedali per risalire sui due di testa, proprio questi ultimi si toccano e finiscono lunghi sulla strada: il giovanissimo Fondriest è Campione del Mondo.
Forse il grande successo arriva troppo presto, sicuro è che il carico di aspettative sul ragazzo cresce enormemente, tant'è che per quattro anni, dall'89 al '92 compreso, si assiste ad un continuo rincorrere il risultato importante sfiorandolo solamente. Nel 1989 passa alla Del Tongo, si aggiudica il Giro di Toscana, la Coppa Sabatini, la Cronostaffetta Cepagatti ed un paio di circuiti, arriva anche secondo alla Wincanton Classic, ma è un po' pochino rispetto all'annata precedente. Nel 1990 tenta di rialzare la testa, vince la Coppa Agostoni, poi l'importantissimo Giro del Lazio, quindi anche due tappe in corse minori, si impegna moltissimo nelle grandi classiche ed arriva terzo alla Parigi Tours vinta da Sorensen e 9° al Mondiale di Utsunomiya dominato dai belgi. E' comunque ancora troppo poco rispetto alle aspettative: c'è da considerare che, oltre ad un mondiale vinto troppo presto, arriva anche il fenomeno Bugno ad aggravare le cose, soprattutto a creare un dualismo che inizialmente Maurizio subisce.
Il '91 e '92 sono anni difficilissimi, non tanto per il ridotto numero di vittorie, quanto per l'elevato numero di piazzamenti non tradottosi in vittoria. Nel '91, con il passaggio all'olandese Panasonic, vince solo 3 tappe, una alla Settimana Siciliana e due al Catalogna; arriva però anche l'importantissima vittoria nella classifica finale di Coppa del Mondo, una vittoria fortemente voluta ed ottenuta grazie ai numerosissimi piazzamenti nelle classiche: 2° all'Amstel Gold Race dietro uno scorrettissimo Maassen, 3° a San Sebastiano dietro a Bugno e Delgado, ma anche 11° al Mondiale di Stoccarda vinto ancora da Bugno, mondiale in cui aveva anche tentato una fuga a due con Madiot.
Nel '92 va ancora peggio: vince solo il Trofeo Melinda e due tappe in piccole corse spagnole. Nient'altro: da segnalare solo il ritiro al mondiale di Benidorm vinto da Bugno.
Fondriest ha toccato il fondo, dal quale può solo risalire. Ed infatti risale, eccome. Frutto di un cambio di preparazione (torna in Italia alla Lampre-Polti) che privilegia la brillantezza ed evita carichi di lavoro pesantissimi, il 1993 è il suo anno migliore tra i professionisti, un anno alla Merckx: 26 vittorie in tutto, tra cui Tirreno Adriatico, Milano Sanremo, Freccia Vallone, Giro del Trentino, Midi Libre, Campionato di Zurigo, Giro dell'Emilia, Classifica finale di Coppa del Mondo, 11 tappe di brevi e lunghe corse a tappe, addirittura 8° al Giro d'Italia (lui che grande scalatore non lo è mai stato), insomma una stagione stratosferica cui aggiungere il 3° posto alla Liegi, il 3° alla Leeds Classic ed il 2° alla Parigi Tours. Inutile dire che arriva al mondiale di Oslo con i gradi di capitano unico (Bugno è un po' spento e si ritirerà a 2/3 di gara) e di grande favorito: ma ecco che spunta il solito incomodo, un certo Armstrong, 21enne statunitense di belle speranze, che sotto la pioggia parte e si lascia tutti dietro, Fondriest si deve accontentare del 5° posto.
Un'annata così intensa lascia degli strascichi: Fondriest ad inizio '94 si deve operare alla schiena, e deve di conseguenza ridimensionare i carichi di lavoro. Nel 1994 si aggiudica comunque 9 gare, tra cui il Giro di Polonia, il Giro d'Inghilterra, il Giro del Lazio e la Coppa Sabatini.
Nel 1995 tenta la risalita, per l'ennesima volta, e ci riuscirebbe, se non fosse per l'ennesimo campione che si frappone tra lui e la gloria definitiva: Jalabert. Si presenta alla Sanremo in ottime condizioni, sul Poggio porta con sé il francese che però lo beffa in via Roma. Allora ci ritenta alla Freccia Vallone, stessa storia, sul Muro d'Huy porta via la fuga a due con Jalabert che nuovamente lo beffa in volata. Se a questo aggiungiamo il secondo posto alla Gand Wevelgem dietro al carneade Michaelsen, possiamo capire il suo stato di frustrazione. Si consola con una tappa al Giro d'Italia, la seconda della sua carriera.
A 30 anni Fondriest si sente arrivato. Cerca nuovi stimoli cambiando squadra, alla Roslotto prima (1996), alla Cofidis in chiusura di carriera ('97-'98). Si ritira a 33 anni, con 68 vittorie all'attivo, ed un numero di piazzamenti impressionante. Se avesse tradotto in vittoria soltanto la metà dei piazzamenti che ha ottenuto nelle grandi classiche, siamo certi che oggi ricorderemmo con piacere non solo le due annate magiche, il 1988 e il 1993, ma tutto l'arco temporale della carriera di questo grande ciclista.

...........
Storia di Maurizio Fondriest
Maurizio FONDRIEST

Ha iniziato l'attività a soli 10 anni nella categoria Giovanissimi dove ha ottenuto 35 successi (6 nel 1975, 12 nel 1976 e 17 nel 1977). E' quindi passato tra gli Esordienti (1 vittoria nel 1978 e 12 nel 1979) per proseguire tra gli allievi (4 affermazioni nel 1980 e 11 nel 1981) e gli Juniores (14 primi posti nel 1982 e 11 nel 1983). Da dilettante le vittorie complessive sono 21 di cui 2 nel 1984, 5 nel 1985 (tra queste spiccano 2 tappe al Giro d'Italia e il Piccolo Giro di Lombardia) e ben 14 nel 1986 (con ben 3 tappe al Giro d'Italia). Passa professionista nel 1987 esordendo con la maglia Ecoflam alla Settimana Siciliana il 22 febbraio e in 12 stagioni ottiene ben 69 vittorie in gare su strada. Tra le più importanti affermazioni il Campionato del Mondo di Renaix nel 1988 e la Coppa del Mondo nel '91 (con la maglia della Panasonic) e il bis del '93 con la Lampre. Proprio il '93 è stata la sua annata migliore con 26 successi tra i quali Milano-Sanremo, Freccia Vallone e Campionato di Zurigo.
Ha indossato 14 volte la maglia azzurra con 12 presenze ai Campionati Mondiali, comprese quelle tra i dilettanti nel 1985 e 1986, ed in 2 occasioni alle Olimpiadi.
Le ultime stagioni sono state segnate da problemi fisici che non gli hanno consentito di esprimersi al massimo e nel biennio '97-98 correndo per la francese Cofidis ha ottenuto una sola vittoria nella tappa di Elche alla Vuelta Valenciana (26 febbraio). Il 17 ottobre 1998 disputa la sua ultima gara partecipando al Giro di Lombardia.

 

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  postato il 09/11/2005 alle 22:25
un po' di foto pescate qua e là navigando in rete:



 

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Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 09/11/2005 alle 22:37
Hai Ragione!

A mio parere uno dei più sinceri campioni degli ultimi...40 anni

 

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"Nessuno può governare gli altri se prima non sa governare se stesso" (Confucio)
Ciaooooo a tuttiiiii
Massimiliano

 
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  postato il 09/11/2005 alle 22:39

 

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Livello Giro delle Fiandre




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  postato il 09/11/2005 alle 22:43
Knigh, complimenti
davvero fico stò "Museo" che ci hai indicato

Anche se sto crepando di sonno ci faccio un

Grazie

 

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Massimiliano

 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 09/11/2005 alle 22:43
Ragazzi, Fondriest era un Campione con la C maiuscola.
 
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  postato il 09/11/2005 alle 22:49
GRAZIE mbuffon, è un grande campione Maurizio ed è un grandissimo sito museodelciclismo.it.
Piuttosto preciso anke memoiresduciclisme che ha indicato stress, pekkato che non si possono fare copia e incolla e sono blokkate anke le foto.
Per quelle cmq basta premere STAMP sulla tastiera e poi ritagliare la foto dopo averla incollata in qualke programma di immagini (tipo PAINT).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/11/2005 alle 22:51
Caro Robbo

Pero' a Renaix gli è andata di cu.lo alla grande

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Miguel Poblet




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  postato il 09/11/2005 alle 22:53
Originariamente inviato da stress

Caro Robbo

Pero' a Renaix gli è andata di cu.lo alla grande




Vero vero ah ah ah

 
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  postato il 09/11/2005 alle 23:00
Magari avrebbe vinto lo stesso, chi può dirlo?
Fondriest era veloce.


 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 09/11/2005 alle 23:02
il mio ricordo di Fondriest

appena passa prof viene addirittura paragonato a Binda, perchè lo si ritiene un passista scalatore di ottimo livello con un buonissimo spunto in volata; la comune origine trentina e la sua passione per la Parigi-Roubaix lo fanno accostare anche a Moser.
Purtroppo il tempo smentirà alcune di queste premesse: non è uomo da corse a tappe e non è uomo da Roubaix, ma è invece uomo da classiche, tutti i tipi di classiche (Sanremo, Liegi, Freccia, Lombardia ecc.).
Ne vince tante ma tante ne perde per un soffio in volata: cito a memoria la Sanremo contro Fignon e contro Jalabert, l'Amstel contro Maassen, la Gand-Wevelgem contro Michaelsen, la Wincanton Classic ancora contro Maassen, la Parigi-Tours contro Museeuw. Nel 1991 potrebbe vincere il suo secondo mondiale ma al penultimo giro va in fuga con il compagno sbagliato (Marc Madiot) che non lo aiuta granchè.
Ottimo finisseur soprattutto negli arrivi in leggera pendenza, nella seconda parte della carriera va molto forte anche a cronometro: gli ultimi anni sono molto tribolati a causa del mal di schiena (ricordo che per questo motivo era l'unico a usare ancora i tubolari invece dei copertoncini).
Non si è mai nascosto in mezzo al gruppo ed ha sempre fatto la sua parte anche quando appariva chiaro (vedi le fughe con Jalabert a Sanremo e Museeuw a Tours) che avrebbe avuto poche possibiltà di vincere.

 
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  postato il 10/11/2005 alle 00:01
GRAZIE

Grazie davvero per la possibilita` che mi/ci date di imparare
sulla bella storia che e`il ciclismo.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/11/2005 alle 00:10
Fondriest è stato veramente un ottimo corridore, il prototipo del passista veloce.
Secondo me ha risentito troppo di una carriera da dilettante eccezionale e della precoce vittoria nel fortunoso mondiale del 1988.
Ha ottenuto degli ottimi risultati e ha disputato almeno una stagione, il '93, a livelli eccezionali, anche se fallì nell'appuntamento più importante di quell'anno: il mondiale vinto da Armstrong. Credo che influì molto il tentativo di Maurizio di fare classifica al Giro dove arrivò 8° ma sprecò anche troppa energia.
Lo ricordo anche molto forte nel '95 quando perse in volata la Sanremo da Jalabert che aveva appena completato la sua metamorfosi in corridore completo.
A fine carriera ha disputato anche delle belle crono, mi ricordo che alle Olimpiadi del '96 arrivò 4° o 5° nella cronometro sotto la pioggia, dietro a corridori che, partiti molto dopo di lui, avevano trovato l'asciutto.
La sua carriera inoltre è stata fortemente condizionata dal dolore alla schiena che lo ha perseguitato a lungo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/11/2005 alle 00:16
Le classiche che maurizio a perso in volata sono tante, ma
io invece non dimentico il mondiale vinto da Lemond in Svizzera.
Maurizio era con lui ma per poco non ce la fece a restare con l'Americano.
Credo di essere stato male + di lui quel giorno.
Il mondiale era a San gallo o sbaglio?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/11/2005 alle 00:26
per stress

il mondiale era Altherein 1983, e non era Fondriest in fuga con Lemond bensì Moreno Argentin

 
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  postato il 10/11/2005 alle 12:41
belle storie...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/11/2005 alle 12:55
Originariamente inviato da antonello64

per stress

il mondiale era Altherein 1983, e non era Fondriest in fuga con Lemond bensì Moreno Argentin

e ci hai ragione. ho toppato.
allora dov'è che è successa na cosa simile???
non me lo ricordo

 

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 10/11/2005 alle 13:19
quel giorno ero ad altenrhein (san gallo) e confermo che era argentin l'italiano nella fuga di lemond. all'epoca fondriest non era ancora professionista. forse il mondiale che non ricordi è quello del 1993 ad oslo quando fondriest era nella fuga buona ma non riuscì ad agganciare armstrong. forse hai scambiato i due americani: lemond e armstrong
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/11/2005 alle 13:21
oppure forse ti riferisci al mondiale 1991, ma li era in fuga con marc madiot al penultimo giro.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/11/2005 alle 13:25

Non me lo ricordo.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/11/2005 alle 13:29
non ti ricordi il mondiale del 1991 o quello del 1993?
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/11/2005 alle 13:39
Ricordo la maglia degli Stati Uniti.
Credo sia quello con Armstrong, credo.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/11/2005 alle 14:10
nel 1993, sotto la pioggia, non c'erano solo Armstrong e Fondriest nel gruppetto di testa ma anche Indurain, Chiappucci, Ludwig, Museeuw e qualche altro.
Chiappucci fu il solo che provò a inseguire l'americano mentre gli altri si guardavano in faccia, ma fu ripreso all'ultimo chilometro; il grande sconfitto fu comunque Miguel Indurain che quel giorno volava (tanto da battere nella volata per l'argento due velocisti di razza come Museeuw e Olaf Ludwig) ma fu penalizzato dalla sua solita tattica attendistica, nella speranza che fossero gli altri a togliergli le castagne dal fuoco.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/11/2005 alle 19:16
Antonello, Indurain non perse quel mondiale per la sua tattica attendista, ma perché corsero tutti contro di lui.
Nell'ultima salita tentò di fare il vuoto ma riuscì solo a staccare alcuni corridori (tra i quali Fondriest, che fù riportato nel gruppetto da non so chi), dato che il percorso non era abbastanza duro per lui.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 10/11/2005 alle 23:16
certamente il percorso non era abbastanza duro per lui ma sarebbe diventato lo stesso campione del mondo se, quando partì Armstrong, si fosse accodato all'americano senza attendere che fosse qualche altro a levargli le castagne dal fuoco; ai giornalisti italiani a fine corsa confesserà di aver atteso la mossa di Chiappucci, che non ci fu (o meglio ci fu negli ultimi chilometri, quando ormai però l'americano era già al traguardo; El Diablo fu rissorbito dal gruppo proprio all'ultimo chilometro)

ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/11/2005 alle 19:56
Fondriest è stato un grande dilettante , ma da professionista, come molti "predestinati", non ha completamente mantenuto le promesse. Certo ha fatto meglio dej Guyot, Hezard, Denti , Vianelli, Marcelli ecc.....
La schiena ballerina ha poi fatto il resto.
Forte, ma non fortissimo in volata, ha più perso volate che vinto sprint, anche se il più importante (Renaix) se lè trovato....
Per niente dotato nelle corse a tappe di un accettabile recupero, è stato corridoe intelligente e combattivo, con un daro importante aggiuntivo ....avversato dai mammasantissima del gruppo per quel suo fare un pò altezzoso, spesso si è trovato solo a lottare. Le sue vittorie quindi acquistano più valore.
Corridore tutto sommato sfortunato, ha pagato Renaix con una serie di infortuni, malanni e inimicizie, che gli hanno accorciato la carriera.
Averne oggi di ottimi corridori come Fondriest .....( ottimo corridore, non Campione....).

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 11/11/2005 alle 20:20
pienamente d'accordo con janjanssen. mondiale, freccia vallone e sanremo sono palmares da ottimo corridore ma non campione o fenomeno (riferimento al thread dove si parlava di ullrich)
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 11/11/2005 alle 23:52
Originariamente inviato da janjanssen

Averne oggi di ottimi corridori come Fondriest .....( ottimo corridore, non Campione....).


mi sembra che oggi si abusi un pò troppo del termine "campione": basta vincere un paio di corse e subito si viene definiti tali.
Riguardo a Fondriest non dimentichiamo le due vittorie in Coppa del Mondo; secondo me può stare tranquillamente nei primi 7-8 corridori italiani degli anni 90.

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 12/11/2005 alle 15:48
Intervengo anche io in quanto grande tifoso di Maurizio (mi pare che in famiglia lo chiamassero Mau). Avete già citato tutti i momenti salienti della sua carriera, aggiungo solo che alla fine la fortuna che ebbe al mondiale di Renaix (sinceramente credo che senza la caduta di Cric e Bauer il buon Maurizio non avrebbe mai vinto quel mondiale) gli si ritorse contro a Stoccarda 91. E' vero che Madiot, in fuga con lui, collaborò poco, ma è vero pure che Mau provò a staccarlo (e se ce l'avesse fatta avrebbe forse anche vinto il mondiale), purtroppo però gli uscì la scarpetta dal fermapiede proprio in quel momento e lui perse l'attimo. Feci notare la cosa, anni dopo, ad Alfredo Martini, il quale mi rispose che purtroppo, nella foga, nemmeno Fondriest si era accorto della cosa... insomma, secondo Alfredo, se Fondriest fosse rimasto più lucido in quegli attimi, reinfilando subito la scarpetta nel fermapiede e riprovando a staccare un Madiot che pareva non proprio super, chissà come sarebbe andata...
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 12/11/2005 alle 16:19
Fra l'altro, Fondriest è sempre stato molto disponibile con i tifosi.
 
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  postato il 12/11/2005 alle 21:44
Ma ....dite che ha perso più volate di quuelle vinte???
A parte che pure Cipollini sono più le volte che non ha vinto che quelle in cui ha vinto (e sicuramente pure MERCHKX!)
però il buon MAU....ha ottenuto questo (ed è da CAMPIONE, altro che fra i primi 7 dei '90, fra i primi 3-4 italiani e nei 10 nel mondo per me)
(nei 5 fra i predatori di classiche)
e consideriam pure tutti gli infortuni!!

1995
19/05/1995 Giro d'Italia - Tappa n°7
1994
27/09/1994 Coppa Sabatini
12/08/1994 Kellogg's Tour of Britain
Tour de Pologne
Giro del Lazio
1993
25/09/1993 Giro dell'Emilia
23/08/1993 Meisterschaft von Zurich
23/05/1993 Giro d'Italia - Tappa n°1
14/05/1993 Giro del Trentino
20/03/1993 Milano-Sanremo
17/03/1993 Tirreno-Adriatico
14/03/1993 La Fléche Wallonne
13/03/1993 Tirreno-Adriatico - Tappa n°4
11/03/1993 Tirreno-Adriatico - Tappa n°2
22/02/1993 Settimana Siciliana - Tappa n°3
06/02/1993 Ruta Ciclista del Sol - Tappa n°5
G.P. Baden-Baden
Giro del Trentino - Tappa n°2
Giro del Trentino - Tappa n°3
Firenze-Pistoia
Classifica individuale Coppa del Mondo UCI
Escalada a Montjuich
Giro del Trentino - Tappa n°4
G.P. du Midi-Libre
1992
12/08/1992 Trofeo Melinda
06/02/1992 Vuelta a Andalucia - Ruta Ciclista del Sol - Tappa n°3
1991
12/05/1991 Nanno
Classifica individuale Coppa del Mondo UCI
1990
Giro del Lazio
Coppa Agostoni
1989
04/10/1989 Coppa Sabatini
13/05/1989 Giro di Toscana
07/05/1989 Nanno
1988
02/10/1988 Scordia
28/08/1988 World Championship - Renaix (BEL)
14/03/1988 Tirreno-Adriatico - Tappa n°4
Tour de Suisse - Tappa n°4
G.P. Industria e Commercio di Prato
1986
09/03/1986 Trofeo ZSSDI
Tour de la Region Wallonne


 

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Utente del mese Agosto 2009




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  postato il 13/11/2005 alle 16:56
ricordo benissimo il mondiale di renaix (o ronsse, come dicono i fiamminghi), non credo che fondriest abbia rubato nulla, secondo me avrebbe vinto lo stesso perchè ad inizio carriera aveva un notevole spunto in volata e poi con lui c'era criquellion che di volate ne perdeva 9 su 10 (praticamente vinceva solo quando non c'era argentin) e bauer che aveva fatto un grande sforzo x rientrare.
ma, coi ma e coi se non si fa la storia, ha vinto mau, viva mau!!!

 
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Livello Raymond Poulidor




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  postato il 14/11/2005 alle 15:32
Per amore dell'onestà e tanto per parlare ancora del grande Mau, che ha vinto assai meno di quanto avrebbe meritato, insisto sulla mia tesi dello sprint di Renaix, che Fondriest cioè non avrebbe vinto. Io quello sprint l'ho rivisto alla moviola credo almeno una decina di volte, quando Cric e Bauer lanciano la volata (prima di intrupparsi), Fondriest perde subito del terreno e tradisce anche un espressione piuttosto stanca. Per cui altro che rimonta, a mio avviso arrivava nettamente perso..... meglio però che sia andata così....

Infine una chicca di Bugno, che a proposito di Fondriest dice "Ha vinto poco per quel che valeva, solo perché si allenava troppo, ed è il troppo allenamento che gli ha procurati i poi irrisolvibili problemi alla schiena" Aggiungo io, problemi anche figili di una caduta al Giro di Puglia 1989 le cui conseguenze furono sottoavalutate e da Mau e dal suo staff. Era comunque un grande corridore, anche un notevole stilista sulla bici.....

Moserone

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 14/11/2005 alle 15:46
Originariamente inviato da Moserone

Per amore dell'onestà e tanto per parlare ancora del grande Mau, che ha vinto assai meno di quanto avrebbe meritato, insisto sulla mia tesi dello sprint di Renaix, che Fondriest cioè non avrebbe vinto. Io quello sprint l'ho rivisto alla moviola credo almeno una decina di volte, quando Cric e Bauer lanciano la volata (prima di intrupparsi), Fondriest perde subito del terreno e tradisce anche un espressione piuttosto stanca. Per cui altro che rimonta, a mio avviso arrivava nettamente perso..... meglio però che sia andata così....

Moserone


Anch'io ero un grande tifoso di mauzizio. Per quanto concerne il mondiale di renaix sono un po' incerto; sicuramente avrebbe battuto bauer ma con cri cri sarebbe stata dura. Non era sicuramente un uomo da corse a tappe ma sicuramente nelle gare in linea meritava sicuramente di +. Il mondiale di stoccarda lo perse per via del famoso scarpino, senza alcun dubbio.
Diciamo che maurizio non era una volpe tatticamente e forse aveva qualche limite di fondo. Avrebbe meritato almeno un giro delle fiandre, invece lo vinse gianni (bugno) che in quella classica non brillò mai ne prima ne doipo la sua vittoria contro musseuw.
galliano

 
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Professionista




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  postato il 14/11/2005 alle 21:19
Secondo voi Fondriest mangia?
Visto com'è secco?

 

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Under23 3° corro con la Monsummanes Bedogni.

Contattemi a alessandro.trotta@alice.it

 
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Livello Tour




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  postato il 17/11/2005 alle 21:16
Fondriest è stato un grande, e vi asscicuro che è tutt'ora una persona squisita! Ho trascorso un paio di giornate ad una 24 ore a cui partecipava anche lui (ma chi l'avrebbe mai detto di pedalare con Fondriest....!!?), ed è sempre simpaticissimo....un campione!!!

 

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"...Signore Io Non Sono Irish...", ma anch'io verrò da te in bicicletta...

 
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Livello Francesco Moser




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Registrato: Jun 2005

  postato il 19/11/2005 alle 10:12
Io ho trovato Fondriest durante il ritiro fatto con la mia squadra quest'estate in Val di non, vi assicuro che va ancora forte e ha anocora un gran fisico, senza un filo di grasso..

 

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Carpe diem, quam minimum credula postero!! (Orazio)

Mattia

 
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