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DOPING: DI QUESTO PASSO DOVE ANDREMO A FINIRE?
maurofacoltosi - 02/11/2005 alle 19:02

Leggete e traducete USA Today and other media are reporting that Tuesday's route announcement of February's Tour of California will also include the revelation of the race's title sponsor: AMGEN, the biotech firm that pioneered the manufacture of recombinant Erythropoietin, or EPO. One of the most widely abused drugs in endurance sport, EPO has been at the heart of cycling's doping scandals since the early 1990s. The company, which boasts more than $2 billion in annual sales, says that its sponsorship is driven by its awareness of the inappropriate use of its product. "We believe we have a responsibility to ensure that the medicines we develop are used properly," Amgen scientific director Steve Elliott told USA Today's Sal Ruibal.....


Vuelta Espana - 02/11/2005 alle 19:15

Allucinante. Sembra una presa in giro. :OIO


ProfRoubaix - 02/11/2005 alle 19:23

Viva la trasparenza ...


Petacchi - 02/11/2005 alle 19:33

:doh::doh::doh:


pedalando - 02/11/2005 alle 22:18

frenate un attimo!!! [i]We believe we have a responsibility to ensure that the medicines we develop are used properly[/i] significa: [i]crediamo di avere la responsabilita` di assicurarci che le medicine che sviluppiamo siano usate correttamente.[/i] La AMGEN produce queste medicine a fine curativo. Non e`certo colpa sua se qualche medico sportivo ne abusa per truccare i risultati invece che per curare dei malati. Se adesso decidono di promuovere una loro immagine "pulita" significa che il doping, forse, non e`piu` visto [u]solo[/u] come un business. Probabilmente non vogliono che il loro brand sia associato a pratiche illecite che, come fine, causano malattie. Ha un senso, almeno per chi non vede solo il fatturato. Avere il coraggio di farlo da dentro, scegliendo uno sport ahime` simbolo del doping e` una coraggiosa presa di posizione. Quindi, per rispondere alla domanda titole del thread, a mio parere andremo a finire bene. Se vogliamo far capire che [b]il doping e`dannoso per la salute[/b] dobbiamo lasciarlo dire alle case farmaceutiche.:yes:


majurana - 02/11/2005 alle 22:31

allucinate... nelle vigniette sciverebbero: "senza parole"


mestatore - 02/11/2005 alle 22:40

caro pedalando, io non ho molta fiducia nelle case farmaceutiche ma devo dire che in questo caso le tue considerazioni mi sembrano centrate. benvenuto ad uno sponsor nuovo nel ciclismo,se poi è uno sponsor consapevole meglio. non mi vedo l' amgen, non la farmacia di vicolo stretto, che mette il banchetto per vendere l' epo prima della corsa. mi piacerebbe però che dedicassero un po' dei loro guadagni a sviluppare un test credibile antidoping per l' epo stessa. ciao mestatore


stress - 02/11/2005 alle 22:44

Sono pienamente sulla lunghezza d'onda di Lando Peda e Mestatore. Ben vengano e benvenga la chiarezza e la piena collaborazione nella lotta al doping, o come direbbero quelle della AMGEN, uso improprio di principio attivo farmacologico su pazienti sani per fini illeciti. + o -.


ProfRoubaix - 02/11/2005 alle 22:57

Mi pare che qualche anno fa il Cio (o non so quale altro organismo) aveva proposto di inserire un "marker" che avrebbe consentito di individuare l'epo. Le case farmaceutiche avevano rifiutato. Qualcuno ne sa di più? L'Amgen che cosa fece?


Ale10orna - 02/11/2005 alle 23:03

semplicemente allibito!!!:no:


maurofacoltosi - 02/11/2005 alle 23:29

Commento alla notizia da un forum francese "pour traiter les cancers" ma prostate me "lance" tout d'un coup :-)


Vuelta Espana - 03/11/2005 alle 00:04

Pedalando, dici una cosa molto sensata, e vorrei tanto avere la certezza che tu abbia ragione. Ma purtroppo con queste grandi case farmaceutiche c'è sempre da prendere tutto con le pinze...di certo dall'abuso delle proprie sostanze per fini illeciti, la stessa Amgen ci ha guadagnato non poco. Spero solo che l'associazione di questo marchio ad una corsa ciclistica non susciti nei "non addetti ai lavori" (ossia chi sente parlare di ciclismo solo in occasione di scandali doping e lo segue zero) dei facili abbinamenti poco carini...:(


pedalando - 03/11/2005 alle 01:08

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Spero solo che l'associazione di questo marchio ad una corsa ciclistica non susciti nei "non addetti ai lavori" (ossia chi sente parlare di ciclismo solo in occasione di scandali doping e lo segue zero) dei facili abbinamenti poco carini...:( [/quote] E' proprio questo il punto, puo`darsi che gli abbinamenti poco carini diano fastidio alla (nuova?) immagine dell'azienda. Immagina ad esempio che vogliano emettere delle sottoscrizioni pubbliche di obbligazioni e/o azioni, chiaro che non riscuoterebbero molti consensi se il loro nome fosse associato al doping invece che alla medicina "buona". Non credo che la loro mission sia salvare il ciclismo o i ciclisti, stanno semplicemente aggiustando l`immagine. In tutta questa storia pero` vedo come gradevole effetto collaterale che vengono nel nostro mondo a chiarire le idee a chi magari pensa ancora "a me non fa male perche` me lo ha detto il dottore".


Vuelta Espana - 03/11/2005 alle 01:42

Speriamo solo che non sia un cane che si morda la coda. Se poi porta del bene nel ciclismo....tanto di cappello :yes:


Monsieur 40% - 03/11/2005 alle 09:50

L'ottimismo di Lando è contagiante. Vuol dire quindi che ci sono basi concrete ed anche una speranza di fondo in ognuno di noi. D'altro canto, il discorso legato all'immagine può essere anche un'arma a doppio taglio. Dici: [i]Non credo che la loro mission sia salvare il ciclismo o i ciclisti, stanno semplicemente aggiustando l`immagine.[/i] Corretto. Ma l'immagine di una casa farmaceutica può essere legata anche alla nomea, all'essere "sulla bocca di tutti" nella competizione. Una sorta di <>. Di doppigiochismi, se ne ricordi, è pieno il mondo. Ecco, che l'azienda abbini le parole alle azioni. Inserendo traccianti nel farmaco, e distribuendo un numero di prodotti congrui alle attività di un medico (non so se sia possibile, ma sarebbe opportuno - ad esempio: se un medico ha 10 pazienti, che ci fa con centomila dosi di tal prodotto?). Le ambiguità non sempre nascono dagli occhi di chi guarda.


BJH* - 03/11/2005 alle 10:45

a mio parere prima uno dovrebbe dimostrare di voler apportare cambiamenti e poi potrebbe entrare a sponsorizzare e non viceversa. Di case farmaceutiche impegnate in tal senso non ne conosco (magari ci sono ma non ne ho notizia) anche se in fondo non è che sia compito loro. Però se il problema ti interessa ti sbatti lo stesso per trovare una soluzione. Già un contratto con medici e fornitori che preveda mazzate (soprattutto economiche) in caso di abuso nell'elargire certi prodotti penso potrebbe servire, invece credo che fino ad ora si sia guardato ai volumi di vendita...vendo 100 confezioni quadagno 1000 , ne vendo 200 quadagno il doppio quindi chi se ne frega di dove vanno le 100 in +, anche perchè un controllo ben fatto costerebbe parecchio e ovviamente non vi è interesse nell'investire se non si vede adeguato ritorno economico. Quella dei traccianti l'ho sempre vista comme soluzione tampone e temporanea(perchè fatto il tracciante si trova il cancellatracciante) ma sarebbe già un segnale.


pedalando - 03/11/2005 alle 10:52

Piu` che ottimista volevo essere opportunista ed evitare i processi alle intenzioni. Mi spiego: dato il messaggio chiave suppongo che questi utilizzino la sponsorizzazione per chiarire a cosa servono le loro medicine. Usarle bene dovrebbe voler dire spiegare a cosa e quando servono. Mi aspetto (qui si' sono ottimista) che dicano anche quando vengono usate male cosa causano. Se il tutto avviene nel contesto delle gare colgo l'opportunismo che gli adetti al lavoro recepiscano il messaggio (ammettiamolo chi, specie fra i tentati, non approfitterebbe per leggere e capire bene i "benefici" dei prodotti di questo sponsor?) e comincino a capire quali danni possono subire. P.S.: sui traccianti non sono daccordo sarebbero solo un alibi ma di questo si e' gia discusso in altri threads.


Monsieur 40% - 03/11/2005 alle 11:05

Eh sì, di certo sarebbe ottimo lo scenario che tracci. Nessun processo alle intenzioni, per carità, ma a 'sto punto neanche "applausi" alle intenzioni... :D Ci sono pro e contro. Come è ovvio che sia. Dell'azienda conosciamo poco e non sappiamo come abbia operato eticamente e deontologicamente finora. Certo che essere una casa farmaceutica - ed essere legata al mondo del [i]business[/i] - non giova alla causa della chiarezza, proprio perché ci sarà sempre un bilancio che farà a cazzotti - non glielo auguro, ma credo - con romantici preposti. Certo, comunque sponsorizza una corsa e non una squadra. Il fenomeno - in un caso e nell'altro - dovrebbe essere limitato, anche perché la corsa in questione è statunitense. Non proprio la "patria" del ciclismo. Senz'altro, adesso il Tour di California acquisisce notevoli aspettative. Che sia un discorso di immagine anche questo!? <> :Old:


Monsieur 40% - 03/11/2005 alle 11:45

A proposito, Gazzetta.it: [i][b]Produttore Epo sponsor di Giro California[/b] MILANO, 2 novembre 2005 - Amgen Corporation, primo produttore mondiale di Epo, sará lo sponsor del Giro della California. Lo hanno annunciato a San Francisco gli organizzatori della corsa a tappe statunitense, in programma il prossimo febbraio. Il farmaco Epogen, meglio conosciuto come Epo, viene oggi inevitabilmente associato al fenomeno del doping, ma in ambito medico il suo impiego è motlo importante nella cura dei tumori e delle malattie ai reni. La compagnia statunitense, che sponsorizzerá l'evento ciclistico, vende legalmente e sotto prescrizione più di 2 miliardi di dollari di queste sostanze ogni anno, e lavora a stretto contatto con le agenzie antidoping collaborando a numerosi test. "Ci sentiamo in dovere di assicurare che le medicine da noi sviluppate vengono utilizzate nel modo giusto - dichiara il direttore scientifico di Amgen, Steve Elliott -. È sempre spiacevole scoprire che un atleta utilizza come droga una sostanza normalmente usata per salvare la vita di persone". Bob Colarossi, direttore della corsa americana che si svolgerá in otto tappe, dal 19 al 26 febbraio, afferma di non provare alcun imbarazzo per il fatto che Amgen sponsorizzerá la gara: "Stanno facendo tutto questo per motivi giusti", ha detto. [/i]


all_i_need_is_bike - 03/11/2005 alle 12:42

E' vero che le industrie investono se c'è un profitto, ma anche un ritorno di immagine non è da buttar via. E, come si osserva da alcune giustificabili risposte del thread, alcune industrie farmaceutiche ne hanno bisogno visto che di primo acchito si cade facilmente nella tentazione di associare il produttore di EPO con chi lo utilizza in modo inappropriato. Ma se gli atleti utilizzano EPO è colpa di chi lo produce? E' un po' come se si associassero i produttori di coltelli con gli accoltellamenti fra pseudo-tifosi calcistici fuori dagli stadi, o i produttori di automobili con le 6000 vittime/anno per incidenti stradali. Di sicuro, comunque, grazie alle motivazioni fornite per giustificare la sponsorizzazione la casa farmaceutica guadagna di affidabilità e di rispettabilità di fronte al grande pubblico: aumentando la fiducia della "gente comune", sicuramente qualcuno che prima investiva nella Balco (magari perchè rendeva di più), ora investirà nella Amgen Corporation perchè il suo comportamento è (sembra?) più corretto: ecco i frutti del ritorno di immagine. Ovviamente si spera che parte i vantaggi ottenuti siano utilizzati per cercare di ridurre l'utilizzo improprio di medicinali (vedi l'utilizzo di traccianti, come già scritto da altri). Saluti


aranciata_bottecchia - 03/11/2005 alle 12:54

[quote][i]Originariamente inviato da all_i_need_is_bike [/i] Ma se gli atleti utilizzano EPO è colpa di chi lo produce? E' un po' come se si associassero i produttori di coltelli con gli accoltellamenti fra pseudo-tifosi calcistici fuori dagli stadi, o i produttori di automobili con le 6000 vittime/anno per incidenti stradali. [/quote] Ma sì, sarà mica colpa dei produttori di mine esplosive se ogni anno migliaia di bambini del terzo mondo si trovano le gambine spappolate sino all'anca, per bacco, è colpa solo di quelli che lanciano le mine. Sarà mica colpa degli olandesi che hanno venduto le armi chimiche al regime iracheno, se il regime iracheno le ha usate nella guerra contro l'Iran o per sterminare alcuni villaggi curdi? Naaa, la colpa è solo dell'ex raiss iracheno e di quelli della cia che gli hanno spiegato come usarle. Certo, la colpa non sarà dei produttori di automobiline che non pesano una mazza, filano come razzi e sono incollate a suolo come le foglie che cadono dagli alberi. Visto che i limiti orari ci sono, la colpa è solo dei governi che consentono a queste vetturette di circolare? Non è forse tutta una concatenazione di circostanze e di responsabilità? Come si dice? Lupus homo homini?


Monsieur 40% - 03/11/2005 alle 12:56

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Come si dice? Lupus homo homini? [/quote] Forse "Lupus" va alla fine...? Emilianooooooooooooooooooooo!!!!!


pedalando - 03/11/2005 alle 13:10

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Non è forse tutta una concatenazione di circostanze e di responsabilità? [/quote] Concordo, la colpa e` anche di chiunque puo` fare e preferisce non vedere. Io oggi non sono in grado di incolpare la Amgen :boh: piu` di quanto posso incolpare la Bacardi per le morti del sabato sera (eppure una discreta percentuale del fatturato la fanno proprio il sabato sera). Il discorso delle mine e` un po` diverso, citando Pappagalli Verdi di Gino Strada, l'ingegnere che progetta la mina con fattezze da giocattolo proprio per colpire i bambini, cioe` i guerriglieri di domani, andrebbe semplicemente appeso per gli ammenicoli, altro che incolpato.:mad: Tornando a noi, piu` che applaudire la Amgen (questo preferisco semmai farlo a consuntivo se ci saranno i risultati che spero) volevo semplicemente frenare un possibile processo ad un`impresa che potrebbe addirittura fare bene al ciclismo.

 

[Modificato il 03/11/2005 alle 13:13 by pedalando]


aranciata_bottecchia - 03/11/2005 alle 13:13

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Come si dice? Lupus homo homini? [/quote] Forse "Lupus" va alla fine...? Emilianooooooooooooooooooooo!!!!! [/quote] Mmm, non ti fidi di me? Me ne ricorderò...ahahahah.


aranciata_bottecchia - 03/11/2005 alle 13:15

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Il discorso delle mine e` un po` diverso... [/quote] Ma certo, me ne sono servito solo per estremizzare quel concetto di responsabilità collettiva che anche tu hai individuato precisamente. Ciao


Vuelta Espana - 03/11/2005 alle 13:56

Confermo, "Homo homini lupus" ;)


Monsieur 40% - 03/11/2005 alle 14:34

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Come si dice? Lupus homo homini? [/quote] Forse "Lupus" va alla fine...? Emilianooooooooooooooooooooo!!!!! [/quote] Mmm, non ti fidi di me? Me ne ricorderò...ahahahah. [/quote] Mmm, facevo bene... Nodo al fazzoletto...hahahaha.


aranciata_bottecchia - 03/11/2005 alle 14:37

"Lupus est homo homini" (Plauto). Perchè non ti fidi Marietto? Mi dispiace sai?


aranciata_bottecchia - 03/11/2005 alle 14:43

E il buon Emiliano avrebbe anche aggiunto che non ha nessun senso, nella lingua latina, disquisire sulla posizione di un'apposizone o di un verbo all'interno della frase, il verbo può anche essere sottinteso implicitamente.


Rinaldo in campo - 03/11/2005 alle 14:47

L'espressione latina homo homini lupus (lett. "l'uomo è un lupo per l'uomo"), il cui precedente più antico si legge nel commediografo latino Plauto ("lupus est homo homini", Asinaria, v. 495), riassume la condizione dell'uomo nello stato di natura descritto dal filosofo inglese Thomas Hobbes. Secondo Hobbes, la natura umana è fondamentalmente egoistica, e a determinare le azioni dell'uomo sono soltanto l'istinto di sopravvivenza e di sopraffazione. Egli nega che l'uomo possa sentirsi spinto ad avvicinarsi al suo simile in virtù di un amore naturale. Se gli uomini si legano tra loro in amicizie o società, regolando i loro rapporti con le leggi, ciò è dovuto soltanto al timore reciproco. Nello stato di natura, cioè uno stato in cui non esista alcuna legge, infatti, ciascun individuo, mosso dal suo più intimo istinto, cerca di danneggiare gli altri e di eliminare chiunque sia di ostacolo al soddisfacimento dei suoi desideri. Ognuno vede nel prossimo un nemico. Da ciò deriva che un tale stato si trovi in una perenne conflittualità interna, in un continuo bellum omnium contra omnes (lett. "guerra di tutti contro tutti") (Hobbes, De cive, 1, 12), nel quale non esiste torto o ragione (che solo la legge può distinguere), ma solo il diritto di ciascuno su ogni cosa (anche sulla vita altrui). Fuori dall'ambito strettamente filosofico, al giorno d'oggi l'espressione è utilizzata per sottolineare, in tono ora ironico ora sconsolato, la malvagità e la malizia dell'uomo. Magari non c'era bisogno, è solo per fare chiarezza a chi non se lo è cercato da solo. Diciamo che Aranciata è andato direttamente alla fonte.


Monsieur 40% - 03/11/2005 alle 14:48

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] "Lupus est homo homini" (Plauto). Perchè non ti fidi Marietto? Mi dispiace sai? [/quote] [quote]E il buon Emiliano avrebbe anche aggiunto che non ha nessun senso, nella lingua latina, disquisire sulla posizione di un'apposizone o di un verbo all'interno della frase, il verbo può anche essere sottinteso implicitamente.[/quote] Ohi, perBacco. A fine frase ho riso. Alla mia maniera, ma ho riso. Bottecchion, non te la prendere. Era una burla. E poi, parlo io che t'ho dato la soffiata-bufala Kessler? Dài, su... ;) P.S.: Eli, misà che non devo fidarmi di te... :D :D


aranciata_bottecchia - 03/11/2005 alle 14:50

[quote][i]Originariamente inviato da Rinaldo in campo [/i] Magari non c'era bisogno, è solo per fare chiarezza a chi non se lo è cercato da solo. Diciamo che Aranciata è andato direttamente alla fonte. [/quote] Ahahah, bravo Rinaldo! Dico però la verità: ho una memoria (mia, non del computer) veramente mediocre. Sicchè, per evitare di scrivere pirlate, avevo dato un'occhiata al vocabolario di latino. Se poi qualcuno volesse contestare il vocabolario, la cosa allora non mi riguarda, ahahah.


aranciata_bottecchia - 03/11/2005 alle 14:50

Ciao Marietto!


aranciata_bottecchia - 03/11/2005 alle 14:52

Comunque il latino è come la pasta di pane, puoi girarla come ti pare, basta che non la spezzi, perchè alla fine il peso deve tornare.


Monsieur 40% - 03/11/2005 alle 14:53

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Comunque il latino è come la pasta di pane, puoi girarla come ti pare, basta che non la spezzi, perchè alla fine il peso deve tornare. [/quote] Eh, peccato che all'Istituto Tecnico non lo insegnano... :OIO


marco83 - 03/11/2005 alle 14:53

Non dimenticate che il latino è la radice (oramai un po' ammuffita :D) della nostra lingua... :Old::Old::Old:


all_i_need_is_bike - 03/11/2005 alle 15:04

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Ma sì, sarà mica colpa dei produttori di mine esplosive se ogni anno migliaia di bambini del terzo mondo si trovano le gambine spappolate sino all'anca, per bacco, è colpa solo di quelli che lanciano le mine. Sarà mica colpa degli olandesi che hanno venduto le armi chimiche al regime iracheno, se il regime iracheno le ha usate nella guerra contro l'Iran o per sterminare alcuni villaggi curdi?[/quote] Avevo appositamente evitato di fare l'esempio delle armi e delle mine perchè mi sembravano fatti di una gravità molto maggiore rispetto al doping, non ti sembra? Il doping è un fatto grave perchè viene meno la lealtà sportiva e ci sono persone che sfruttano la situazione guadagnando. La salute dell'atleta non è tutelata, ma è egli stesso la causa di tale mancanza di tutela (nello sport moderno non ci può essere l'alibi del "me lo ha dato il medico/preparatore"). E' vero, l'occasione fa l'uomo ladro, ma visto che la condotta del ladro non è accettabile in una società civile egli subirà le conseguenze del proprio comportamento. Il commercio di armi è enormemente più grave perchè oltre ad essere eticamente sbagliato, oltre ad esserci persone che sfruttano la situazione guadagnando, occorre considerare che spesso (quasi sempre) chi subisce le conseguenze peggiori è una parte terza che non c'entra nulla con chi vende e con chi compra. Ben inteso, la mia è ovviamente solo un'opinione...


pedalando - 03/11/2005 alle 15:54

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Comunque il latino è come la pasta di pane, puoi girarla come ti pare, basta che non la spezzi, perchè alla fine il peso deve tornare. [/quote] Eh, peccato che all'Istituto Tecnico non lo insegnano... :OIO [/quote] certo che per uno che abita a 4 pedalate dalla provincia di [u]latina[/u].....:Od:


Vuelta Espana - 06/11/2005 alle 23:32

[i] [b]L'azienda farmaceutica americana AMGEN, leader mondiale nella produzione di EPO (eritropoietina), sarà sponsor ufficiale del prossimo Giro ciclistico della California. Dopo le dichiarazioni del campione di sci Bode Miller a favore del doping, un altro passo verso l'ufficializzazione delle sostanze dopanti nello sport[/b] Il contratto triennale firmato dall'Unione Ciclistica Internazionale e la Amgen ha lo scopo dichiarato di modificare la percezione che ha l'opinione pubblica dell'EPO. Secondo quanto dichiarato da Kevin Share, presidente della Amgen, "da oltre 25 anni la nostra azienda farmaceutica sta investendo moltissimo nella ricerca scientifica per combattere le gravi malattie, e l'EPO è stata inventata anche per combattere i tumori [..] ma la gente ha una percezione sbagliata dell'utilizzo dell'EPO, ossia che è stata inventata per essere utilizzata come prodotto dopante". Contrastanti le reazioni all'annuncio. Positiva quella della Federazione americana di Ciclismo, che mette in evidenza l'intenzione della Amgen di collaborare con il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e l'AMA (Agenzia Mondiale Antidoping) per aiutare nei test antidoping. Dubbiosa quella della stessa Agenzia Mondiale Antidoping, la cui portavoce Elizabeth Hunter, commenta lapidaria "Perchè il più grande fabbricante mondiale di EPO sponsorizza un avvenimento sportivo noto soprattutto per l'abuso delle sostanze vietate? Questo è il dilemma" Un banale dubbio: perchè le richieste di ufficializzazione delle sostanze dopanti (in maniera indiretta come la Amgen, o in maniera diretta come quella del campione Bode Miller secondo il quale l'EPO rende più sicura la discesa libera) arrivano sempre dagli Stati Uniti? Forse è una banale questione economica: nel 2004 la Amgen ha aumentato le vendite del 27%, arrivando ad un fatturato di quasi 9 milioni di euro e ha raggiunto un profitto di 2,62 milioni di euro. Dopo questo contratto e dopo le pressioni all'ufficializzazione del doping, difficile non pensare che i profitti di questa azienda farmaceutica cresceranno ancora [/i] Fonte: www.magnaromagna.it


pedalando - 07/11/2005 alle 00:57

Non vorrei passare per quello che vuole avere sempre ragione e ancor meno per uno che vuole difendere la amgen pero` le accuse mi sembrano troppo banali. Se la Amgen vuole promuovere il suo prodotto come doping lo va a fare proprio nello sport piu` discusso (ingiustamente) ? Ma ha senso ? Nell`ambiente ciclistico l`EPO e` conosciuto da tutti, conosciuto ed oramai anche evitato da molti. Mi sbagliero`ma non ci vedo un senso nel venire a fare promozione su questo tipo di target. Se mi concedete il paragone, sarebbe come voler aumentare le vendite cercando di promuovere i condizionatori all`equatore. Oltretutto sappiamo bene come spesso le case farmaceutiche promuovono i loro prodotti: con la complicita` di [u]alcuni[/u] dottori. Quindi perche` non seguire lo stesso approccio, lontano dai riflettori, dato che vari dott. Lamborghini girano ancora nell`ambiente ? Non credo minimamente in una scelta dettata dal giuramento di Ippocrate, perche` ovviamente sponsorizzano per avere un ritorno che pero'puo` arrivare per i seguenti motivi: - il netto contrasto sta facendo parlare molto di loro e, per dovere di cronaca (e per evitare querele), tutti menzionano il messaggio [i]"Ci sentiamo in dovere di assicurare che le medicine da noi sviluppate vengono utilizzate nel modo giusto. È sempre spiacevole scoprire che un atleta utilizza come droga una sostanza normalmente usata per salvare la vita di persone" [/i] - il loro riferimento alla deontologia puo` simpatizzarsi coloro che deontologici lo sono davvero cioe` i medici che prescrivono ed utilizzano questo tipo di medicine. - un`immagine piu`"pulita" potrebbe rendere piu` appetibili le azioni ed un eventuale emissione di obbligazioni pubbliche. Inoltre non capisco perche` proprio l'AMA gli chiuda la porta in faccia lasciando cosi` tutto in mano al CIO :no:


Monsieur 40% - 07/11/2005 alle 00:59

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] [i]...Dubbiosa quella della stessa Agenzia Mondiale Antidoping, la cui portavoce Elizabeth Hunter, commenta lapidaria "Perchè il più grande fabbricante mondiale di EPO sponsorizza un avvenimento sportivo noto soprattutto per l'abuso delle sostanze vietate? Questo è il dilemma"...[/quote] A me, in realtà, le parole della Hunter fanno parecchio schifo. Lei per cosa è [i]"nota soprattutto"[/i]?! :grr:


BJH* - 07/11/2005 alle 08:36

"Se la Amgen vuole promuovere il suo prodotto come doping lo va a fare proprio nello sport piu` discusso (ingiustamente) ? Ma ha senso ? " ... spesso l'assassino lo si trova al funerale della sua vittima tra quelli che piangono di +. ovvio che non va a fare promozione, va a rifarsi il trucco....resta il problema che PRIMA servono i fatti e POI le chiacchere e a mio parere di fatti la AMGEN non ne ha prodotti per il problema in questione e del resto non è nemmeno un suo obbligo ma le fette di prosciutto non ce le ha nessuno per cui se è vero che non ha creato il problema di certo non ci ha mai remato contro e non è sponsorizzando una gara che puoi remarci contro.


pedalando - 07/11/2005 alle 10:14

io invece proverei a lasciargli lo spazio per farlo perche` se a dire che il doping fa male fosse proprio chi lo produce la cosa non passerebbe inosservata. Ed usare una gara ciclistica come cassa di risonanza sarebbe pure una buona scelta. Sempre che lo facciano chiaro, ma questo lo vedremo fra poco. Quello che mi fa invece sospettare e` l'atteggiamento della Hunter, non e` che sotto sotto dia fastidio che si provi ad attaccare il doping anche da questo fronte ? Perche` dice quello che dice del ciclismo? Ricordiamoci che se nel ciclismo si riuscisse a vincere il doping poi si dovrebbe applicare la stessa cosa in altri sport. Lo vogliono veramente ? :Od:


BJH* - 07/11/2005 alle 11:08

non so se lo vogliono veramente anzi ti dico subito che sono pochi pochi quelli che lo vogliono ma di certo la Amgen non è tra questi. Ciò che non regge poi è il fatto che la amgen sarebbe lì a spiegare che l'Epo fa male quando lo sanno anche i sassi del mio giardino che fa male e il 99% di coloro che ne fanno uso lo sanno meglio del mio medico dell'Asl. Se la amgen vuole fare qualcosa basta che fa due conti per vedere quanto vende e quanto dovrebbe vendere in base alle reali necessità considerando un uso corretto del farmaco ossia un uso per il quale è stato creato. Credi che non l'abbiano mai fatto quel conto in questi anni?...io dico di sì ma vendere fa comodo e ripeto tutto sommato è legittimo dal loro punto di vista...ma che non s'inventino salvatori della patria sganciando una quota irrisoria di grana tra tutta quella fatta mettendo la testa sotto la sabbia. Se poi dimostrassero che hanno cambiato registro e davvero volessero occuparsi del problema sarei il primo ad esserne contento ma prima i fatti e poi le chiacchere e per ora a fatti stiamo a zero perchè quella fatta è solo operazione di lucidatura del marchio con effetto men che nullo ( e sottolineo men che nullo...ossia se non facevano una mazza era meglio) nella lotta al doping.


ProfRoubaix - 07/11/2005 alle 12:17

Siamo tutti qui a chiederci perchè lo fanno .... beh, se cercassi un po' di epo, ora saprei cosa scrivere in Google ...


pedalando - 07/11/2005 alle 13:29

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] Siamo tutti qui a chiederci perchè lo fanno .... beh, se cercassi un po' di epo, ora saprei cosa scrivere in Google ... [/quote] Beh su google puoi cercare direttamente EPO o al limite Erythropoietin i risultati sono comunque ottimi :(


mestatore - 07/11/2005 alle 13:41

caro prof roubaix, se cerchi epo non scrivere su google, basta che vai ad una gf o ad una amatoriale, drizzi un po' le orecchie e la trovi. chiedi a qualche ex-prof o under che bazzica in quel mondo, con i giusti intermediari e modi e vedrai che te la procuri. penserai mica che la amgen la venda per corrispondenza? frequenta qualche stregone preparatore di quelli buoni e ti sa indicare lui farmacie e/o personale ospedaliero che te la fa avere, dietro...giusto compenso. ciao mestatore ps prima dovrai passare qualche esame, perchè sono accorti, ma vedrai che non è così difficile.


ProfRoubaix - 07/11/2005 alle 14:10

.. non ne dubito! Volevo solo attirare l'attenzione su quella roba che in pubblicità si chiama (più o meno) "familiarizzazione al marchio". Cioè fare girare il nome, che a quel punto diventa più legittimato di altri. Fra un medicinale di marca "Bayer" e uno di marca "ProfRoubaix" di quale vi fidate di più? Di quale leggete con più attenzione l'etichetta? Ciao!