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Ci possono essere delle analogie tra Ullrich e Gimondi?
riddler - 31/10/2005 alle 18:00

Prima dell'avvento di Armstrong e di Mercks erano i predestinati e poi si sono dovuti inchinare,,, o sbaglio?


mont ventoux - 31/10/2005 alle 19:54

Dico che le uniche analogie tra Gimondi e Ullrich sono conducibili all'anno in cui il tedescone ha corso per la Bianchi di...Gimondi. L'unico anno in cui Ullrich ha usato buona parte delle sue enormi potenzialità e ha corso con una umiltà e una cattiveria simili a quelle usate da Gimondi per competere con Mercks. Ma qui torniamo alla solita questione, e cioè al fatto che Ullrich non ha sfruttato un potenziale per me suoperiore a quello di Armstrong, che gli avrebbe consentito di vincere molto di più di ciò che ha vinto. Il suo palmares (1 Tour,1 Vuelta, 1 olimpiade, 1 Giro di Svizzera, 2 mondiali crono per rimanere alle corse più importanti), rappresenta un insieme di corse vinte irrangiungibile per il 95% dei corridori, ma rappresenta il 30 % di quello che avrebbe potuto ottenere un Ullrich con la mentalità e la grinta di Gimondi. Il quale senza Mercks avrebbe potuto ottenere ancora di più del suo notevolissimo e assortito palmares, ma che comunque non ha rimpianti perchè ha dato sempre il massimo. Invece quante volte abbiamo potuto ammirare Ullrich al massimo delle sue potenzialità? Forse nei primi 2 Tour de France che ha corso(oltre a quello del 1997 poteva vincere anche quello del 1996) al Tour 2003 poi a Sidney quando ha vinto l'oro olimpico, in qualche mondiale, e in qualche corsa post Tour dove arrivava al massimo della condizione. Pensiamo solamente a come è riuscito a perdere un Tour quello del 1998 in una sola tappa. L'unica tappa realmente difficile di quel Tour piattissimo. Certo un Pantani stratosferico, ma già lì Ullrich dimostrò di essere molto vulnerabile. Ha fatto del Tour l'unico obiettivo di molte sue stagioni, ma ci è arrivato spesso in condizioni appena buone non certo come ci arrivava Armstrong. Non ho visto correre Gimondi, ma sicuramente lui ha sfruttato al massimo le sue potenzialità.


Petacchi - 31/10/2005 alle 20:02

esatto...non ha sfruttato al meglio le sue potenzialità, e aggiungo che dopo l'arrivo dell'americano al tour si è dedicato troppo ad una sola corsa, magari non preparandosi al megli per altri appuntamenti importanti;) chi sa dove arriverebbe se non mangiasse le 7 brioche ogni mattina come diceva Franco Cribioli:D:D:D


marco83 - 31/10/2005 alle 20:14

Mah, a mio avviso credo che gli unici episodi analoghi tra i due corridori siano appunto la permanenza di Ullrich nel Team Bianchi-Coast e il fatto di aver vinto meno di quel che avrebbero meritato. Però Ullrich si è sempre gestito malissimo, e questo va a suo discapito... e fa rabbia vedere un corridore potenzialmente fortissimo sprecarsi in questo modo! :OIO


janjanssen - 31/10/2005 alle 20:40

Il parallelismo tecnico fra Ullrich e Gimondi è stimolante. Vediamo prima le similitudini. 1) il cronometro. Ullrich è considerato da tutti un grande cronoman. Gimondi, vedo, è stato un pò dimenticato. Felice è stato un cronomen di primissima fila. Ha duellato alla pari con Merckx, nelle prove contro il tempo. Anzi. Nelle cronometro lunghe, per me è stato superiore ad Eddy. 2 g.p.Nazioni, 5 castrocaro, 2 Cynar....spesso mettendo in fila Eddy. 2) la volata...niente di ecezionale per entrambi, ma nei gruppetti, entrambi in grado di lunghe progressioni. Con una volata simile, Felice ci ha vinto un mondiale..... 3) la "cilindrata " del motore....entrambi dieseloni, saltavano fuori alla distanza. 4) Nessuno dei due grande tattico. Uno seguiva Armstrong, l'altro Merckx....poca inventiva per entrambi. 5) sono mersi giovani entrambi. Sembravano i nuovi dominatori...poi.... Le differenze. 1) Gimondi ha vinto MOLTO DI PIU'. In linea in particolare. Ullrich lo ricordava certamente (chi ha visto l'emilia di un paio di anni fa, ha visto Felie risorto...), ma ha mostrato mota minore grinta e molta minore dedizione 2) in salita Felice era sicuramente più coriaceo. Non che anche Felice non abbia conosciuto disfatte in salita, ma era più coriaceo e meno legato ai rapportoni. 3) Felice era molto più costante come rendimento. Per me stanno così....mi piacerebbe il parere degli altri veci, a vedere se mi ricordo male....


lubat - 31/10/2005 alle 20:54

La situazione di Ullrich è diversa da quella di Gimondi, proprio perché quella di Armstrong è diversa da quella di Merckx: Eddy era un cannibale da marzo a ottobre e Felice doveva accontentarsi delle briciole che gli lasciava il belga, di cui peraltro ne ha raccolte molte (oltre al Tour del 1965, vinto prima dell'arrivo del cannibale, ricordiamo tre Giri, una Vuelta, un Mondiale, una Sanremo, una Roubaix e due Lombardia); il mio avatar invece monopolizza la scena ciclistica solo per tre settimane del mese di Luglio, e la sua presenza non è un attenuante per il tedesco che continua imperterrito ad incentrare la sua stagione esclusivamente sul Tour de France; se il Kaiser Jan avesse inserito nei suoi programmi stagionali un altro grande giro, oppure le classiche primaverili, si sarebbe tolto molte più soddisfazioni indipendentemente dalla sua alimentazione e dai suoi allenamenti.


Felice - 01/11/2005 alle 09:43

Ciao Jan, ti ricordi benissimo. Aggiungo qualche commento (e come non potrei, visto il mio nick...). Felice attaccava Merckx, mentre per contare gli attacchi di Ullrich a Armstrong le dita di una mano sono anche troppe. Che poi l'altro fosse più forte, e che quindi gli attacchi, nella stragrande maggioranza dei casi, non andassero a buon fine, é un'altro discorso. Mi ricordo, ad esempio, un'epica tappa del Giro, con arrivo alla Marmolada. Felice all'attacco per tutta la salita, tutti staccati tranne, ovviamente, Merckx, incollato alla sua ruota. Poi, a 1 Km dall'arrivo, scatto del belga... Risultato: Merckx 1, Felice 2 a una manciata di secondi. Nelle corse in linea tra Gimondi e Ullrich non c'é nemmeno paragone. Pur essendo scarso in volata, Felice é riuscito a vincere un buon numero delle principali classiche, a dimostrazione del fatto che, quando si é forti veramente, dello sprint se ne puo' anche fare a meno. Sull'acume tattico non mi sbilancio. Pero' vorrei fare un paio di osservazioni. A quell'epoca, Merckx era quasi sempre in gara. Stargli davanti era difficilissimo, in certi giorni (non pochi...) era impossibile. Quindi era quasi giocoforza stargli dietro! Ciò non toglie che le numerose classiche vinte, spesso per distacco, siano frutto non solo di forza, ma anche di tattica. C'é poi l'aspetto volate: non essendo naturalmente dotato per lo sprint, Felice ha imparato con gli anni a farle. Direi che il mondiale vinto, da questo punto di vista é esemplare: battere in volata due sprinters del valore di Merckx e Maertens é stato un capolavoro non solo di forza, ma anche di tattica. Se Merckx avesse corso quanto ha corso Armstrong, Felice avrebbe vinto il triplo di quanto ha vinto. Forse chi non ha vissuto quell'epoca non se ne rende conto, ma la presenza di Merckx era addirittura opprimente. Era sempre in gara e non correva mai per "farsi la gamba". Lui correva sempre per vincere, anche i circuiti organizzati dal dopolavoro aziendale. Riuscire a costruirsi un palmarès, ricco di successi di prestigio in quelle condizioni, era un'impresa titanica, che da' una misura del valore di coloro che ci sono riusciti. Questo é d'altronde il rimprovero maggiore che io faccio a Ullrich: con Armstrong che non corre praticamente mai, salvo a luglio, lui cosa combina? Praticamente nulla! Un'ultima osservazione: la caparbietà. Quando Felice ha vinto il suo terzo e ultimo Giro, Merckx era in gara. Pare che a Giro finito gli abbia detto: "te l'avevo detto che prima di andare in pensione avrei finito per batterti!" Ciao!


Angian - 01/11/2005 alle 12:53

La premessa è che Gimondi come classe e come palmares vale tre Ullrich. Ricapitolando: Ha ragione Jan quando ricorda le virtù di Gimo a cronometro, soprattutto quelle più lunghe. In comune ci sono non poche circostanze e sostanza. Grande resistenza, grande fondo in entrambi, scarso sprint e poca tattica per entrambi. Ma Gimondi aveva un carattere senz'altro superiore al tedesco ed attaccava con maggiore determinazione. Metterei Gimondi tra i primi venti campioni d'ogni tempo. Ullrich tra il ventesimo e il trentesimo.


Guglielmo Tell - 01/11/2005 alle 12:58

Gimondi a differenza di Ullrich ha vinto anche classiche e un campionato del mondo,e ricordiamo che gareggiava con un certo Merckx,inoltre ha vinto 1 Tour come il tedesco e 3 Giri contro 0 del tedesco.poi fisicamente Ullrich magari e' superiore ma e' un altro discorso.va anche aggiunto che se Ullrich e Armstrong fossero nati 30 anni prima non avrebbero neanche corso visto che nei paesi dell'Est ma anche negli USA il professionismo ancora non esisteva

 

[Modificato il 01/11/2005 alle 13:01 by Guglielmo Tell]


Emiliano - 01/11/2005 alle 13:27

Non c'è paragone. Gimondi ha vinto: 1 Tour de France 3 Giri d'Italia 1 Giro di Spagna 2 Campionato del mondo professionisti su strada 1 Parigi Roubaix 1 Milano Sanremo 2 Giri Di Lombardia ...correndo contro Merckx Ullrich ha vinto: 1 Tour de France 1 Giro di Spagna 1 Medaglia d'oro alle olimpiadi su strada 2 mondiali a cronometro Facciamo un minimo di contabilità: ai tempi di Gimondi non si disputavano le Olimpiadi e i mondiali a cronometro...quindi direi che il palmares di Gimondi è nettamente superiore. Forse fisicamente Ullrich non era inferiore, ma come testa è assolutamente 10 gradini sotto. Mi spiego: quando corri contro l'onnipresente Merckx...non puoi farci nulla...quando prendi mazzate per 5 volte da Armstrong nell'unico mese in cui corre..dovresti avere la minima lungimiranza di sceglierti altri obiettivi.


Emiliano - 01/11/2005 alle 13:33

Oltre tutto del palmares di Gimondi si possono notare due cose non comuni: 1) il fatto di avere vinto tutti i grandi GT, impresa riuscita solo ad Anquetil, Merckx, Hinault. 2) il fatto di vantare un successo alla Roubaix, la corsa che fra le monumento più atipica e per specialisti. Tutto ciò dimostra straordinaria duttilità.


mestatore - 01/11/2005 alle 15:13

cari veci, chi ricorda il grande felice da sedrina, sa che il paragone è improponibile . non si può paragonare un grandissimo campione, con un palmares meritato negli anni di merckx (e ocana)con un grande "avrebbe potuto essere ,se ......" campione, con un palmares molto più scarso ,meritato in anni di ciclismo, diciamo, un po' così. gimondi ha vinto su ogni terreno, con grande duttilità . emiliano ha ben spiegato le differenze, ma non si puòo dividere un corridore tra motore e testa quando si fanno questi paragoni: per me gimondi è superiore senza dubbio. ciao mestatore


riddler - 01/11/2005 alle 15:22

Si è vero che Gimondi ha vinto + gare il linea, però vi chiedo quanti specialisti delle corse a tappe adesso le vincono? Insomma è difficile prepararsi... cmq secondo me Ullrich preparazione a parte ha trovato un corridore + forte di lui, così come Felice anni fa, no?


Emiliano - 01/11/2005 alle 15:34

Caro Riddler, ammetiamo pure che Armstrong sia stato più forte di Ullrich: quale è stato il senso della carriera di Ullrich a farsi bastonare a ripetizione al Tour, proprio al Tour, solo al Tour. Armstrong al Giro, al mondiale, alla Sanremo, al Lombardia, alla Roubaix, al Fiandre, alla Vuelta...non ci è mai venuto. Perchè Ullrich si è ostinato a fare sempre e QUASI esclusivamente il Tour? L'unica volta che si è dedicato alla Vuelta e ai mondiali crono...li ha pure vinti! Gimondi invece ovunque andava,in ogni santo giorno dell'anno sentiva il fiato di Merckx in corsa. La differenza, di testa, sta tutta qui. Che ha creduto Ullrich in questi anni? Di onorare il ciclismo facendo anche lui sempre e solo il Tour? Per il 2006, tanto per cambiare, identico programma. Spero che perda.


riddler - 01/11/2005 alle 15:39

Ma resta cmq un corridore da corse a tappe Emiliano... che lo fa a fare un friandre se ha pochissime chance di vittoria? Evidentemente qualche vittoria di tappa al tour e un piazzamento sul podio non sono da scartare... poi tra le altre cose potrevve anche gufare in gara, no?


Emiliano - 01/11/2005 alle 15:51

Beh Riddler, accogliendo pure le tue opinioni, resta il fatto che ha fatto la Vuelta una volta sola e al Giro è venuto una volta sola ad allenarsi. Con una preparazione seria avrebbe fatto molto bene. Del resto lo scrivi anche tu "RICORDATEVI CHE GOTTI HA VINTO DUE GIRI..."...quindi perchè non Ullrich? Saluti.


riddler - 01/11/2005 alle 15:54

Beh lo ha vinto pure Garzelli, forse non lo stimola + di tanto... Ad ogni modo non c'entra nulla, come si fa a vedere il post in cui ti spiegavano come inserire la foto? Non lo trovo +...


sbrindolin - 01/11/2005 alle 16:18

Essendo nato nel 67 di Gimondi corridore ho solo pochi e vaghi ricordi, per cui non saprei individuare anomalie o differenze tra i due atleti. Ma a livello professionale e comportamentale penso di poter dire con certezza che Gimondi fosse assai più serio e sapesse gestirsi molto meglio del tedesco.


Felice - 01/11/2005 alle 17:39

Non per infierire, ma leggete un po' qui (tratto dagli archivi di "L'equipe"): Vainqueur du Tour de l'Avenir en 1964, le jeune neo-pro Felice "explose" a partir de 1965, l'annee de sa victoire dans le Tour de France, ou il bat l'archi favori Poulidor. Pas etonnant, dans ce cas, que le "classieux" Italien s'impose a Roubaix un peu a la maniere de Coppi, c'est-a-dire en releguant ses adversaires, Van Looy, Janssen et Poulidor, loin derriere (a plus de quatre minutes), apres une attaque incisive dans la montee du Pas Rolland a 43 kilometres du but. Beh, mi sembra non ci siano bisogno di molti commenti: vittoria alla Parigi-Roubaix con 43 Km di fuga; avversari a piu di 4 minuti. E chi erano gli avversari? Dei brocchi qualsiasi? Si chiamavano Van Looy, Jannsen, Poulidor... Ah, dimenticavo: nello stesso anno Felice vinceva pure la Parigi-Bruxelles, che a quell'epoca si disputava a 1 settimana di distanza dalla Roubaix ed era una corsa di primaria importanza e il Lombardia. Non male per uno che non sapeva nemmeno fare le volate! PS: mannaggia agli accenti che si trasformano in punti interrogativi...


BJH* - 01/11/2005 alle 18:04

A mio parere Gimondi ha fatto tutto quel che poteva fare trovando uno + forte di lui, Ullrich no e la differenza sta tutta lì e si riflette in parte nel differente palmares. Troppo pagato. l'unico anno decente dopo i due iniziali è stato quello in cui era stato scaricato dalla telekom..anno in cui ha buttato al vento il tour come un pollo.


janjanssen - 01/11/2005 alle 21:22

Ehhhh felice....quanto amore si legge per la vaporiera di Sedrina!....Mio padre era Gimondiano. Io Adorniano. Però dovevo ammettere che era più forte Felice. E che se avesse avuto l'astuzia di Adorni..... Chiudiamo qui. Ho ripostato per discutere un pò con Riddler.... [quote]Ma resta cmq un corridore da corse a tappe Emiliano... che lo fa a fare un friandre se ha pochissime chance di vittoria? Evidentemente qualche vittoria di tappa al tour e un piazzamento sul podio non sono da scartare... poi tra le altre cose potrevve anche gufare in gara, no? [/quote] Non sono d'accordo. Ullrich aveva fisico per affrontare OGNI classica per essere protagonistica. Guardate bene...essere protagonista non vuol dire vincre con certezza ...ma propruio convinti che Jan non abbia il motore per sbancare Fiandre, LBL, Lombardia? (ad esempio....) Io sono assolutamente convinto che le sue progressioni potrebbero essere destruenti ad Ahremberg. O chi ha vinto sul S.Luca, può vincere sul s. Nicolas o sul cauberg. C'è un problema. Bisognerebbe essere corridori. Pronti a marzo, dopo un inverno in bicicletta. Non grassi come dei porcellini. Qui sta il limite vero di Ullrich e di chi l'ha guidato, sicut (come) un ubriaco. Mammamia che spreco! Gimondi da questo punto di vista è ad anni luce.


lubat - 01/11/2005 alle 22:01

Anche secondo me un corridore potente come Ullrich avrebbe potuto dire la sua nelle classiche primaverili, anche se va detto che, dopo aver raggiunto un'ottima forma in Aprile, è difficile restare brillanti fino a fine stagione...


Petacchi - 01/11/2005 alle 22:06

avrebbe potuto correre le clessiche del nord saltare il giro e prepararsi al meglio per il tour e magari chiudendo con lombardia, oppure incominciando col giro poi tour e infine qualke corsa ad agosto...ci sono tante corse che potrebbe corre all'80%;)


mestatore - 01/11/2005 alle 23:01

caro jan, sono perfettamente d' acccordo con te, more solito. devo aggiungere che uno con la testa del kaiser non sa certamente prepararsi da solo. troppa fatica, troppa concentrazione ci vogliono per prepararsi bene in solitudine o con pochi compagni. invece ,correndo, stando alle corse, può trovare peso e condizione. se sei alle corse devi fare le cose giuste. infatti se ben ricordo, uscì dalla vuelta vittoriosa con una condizione che faceva paura. non vedo una classica dove il kaiser non possa essere protagonista. che spreco. inoltre, devo aggiungere, come già rilevato, che dal punto di vista morale, di amore per il mestiere di corridore l' accostamento tra la vaporiera di sedrina e cicciobello è impietoso. ciao mestatore


Monsieur 40% - 02/11/2005 alle 09:50

[quote][i]Originariamente inviato da BJH* [/i] A mio parere Gimondi ha fatto tutto quel che poteva fare trovando uno + forte di lui, Ullrich no e la differenza sta tutta lì e si riflette in parte nel differente palmares. Troppo pagato. l'unico anno decente dopo i due iniziali è stato quello in cui era stato scaricato dalla telekom..anno in cui ha buttato al vento il tour come un pollo.[/quote] A parte i "guru", sottolineo le parole di BJH* che, per chi non ha visto Gimondi ma l'ha solo letto, sono più avvicinabili. Sono in disaccordo solo nel <>: fu anche sfortunato nell'ultima crono (cadde sotto la pioggia) e fu, secondo me, troppo corretto con chi corretto lo è stato poche volte. Poi, se al termine "corretto" gli si vuol dare l'accezione "caffettiera" è un altro discorso... :Od:


antonello64 - 05/11/2005 alle 20:32

ma quali analogie!!! Gimondi era un super professionista: famosa la sua battuta di essere riuscito a mangiare una pizza solo dopo il ritiro dalle corse. Ullrich è l'esatto contrario: avesse avuto la testa di Gimondi (come gambe il paragone ci può stare) avrebbe fatto razzia di Giri, Tour (a dispetto di Armstrong) e anche di classiche in linea.