Board logo

Colli possibile pistard...
Zillo - 22/10/2005 alle 10:35

Su Tuttobici Martinello, nuovo direttore tecnico di tutte le nazionali di pista, ha nominato il "nostro" Daniele Colli come uno dei possibili corridori per rilanciare la pista fra i rfessionisti italiani... Allora Daniele, dicci un po: ti darai alla pista? Lo prendi in considerazione Martinello? :gruppo:


Maracaibo - 22/10/2005 alle 10:39

Al limite "tornerai alla pista?". Daniele nelle categorie giovanili fino alla categoria juniores aveva ottenuto grandi risultati soprattutto su pista.


Zillo - 22/10/2005 alle 11:49

[quote][i]Originariamente inviato da Maracaibo [/i] Al limite "tornerai alla pista?". Daniele nelle categorie giovanili fino alla categoria juniores aveva ottenuto grandi risultati soprattutto su pista. [/quote] Eh questo io lo ignoravo...(pardon):boh:


pedalando - 22/10/2005 alle 13:47

Me lo vedo gia` Daniele in pista con la "gradinata" CicloWeb a tifare per lui (e non solo, ovviamente) ;)


violetta - 22/10/2005 alle 16:26

diciamo che per Daniele sarebbe un felice ritorno in pista......


Jens Fiedler - 22/10/2005 alle 18:30

Forse non ricordo bene, ma Colli non è qual ragazzo che vinse il campionato italiano juniores su strada del '99,e che poi convocato in nazionale venne mandato a casa perche i suoi valori del sangue erano troppo bassi? Ciao Andrea


violetta - 22/10/2005 alle 20:00

[quote][i]Originariamente inviato da Jens Fiedler [/i] Forse non ricordo bene, ma Colli non è qual ragazzo che vinse il campionato italiano juniores su strada del '99,e che poi convocato in nazionale venne mandato a casa perche i suoi valori del sangue erano troppo bassi? Ciao Andrea [/quote] Esattamente hai centrato in pieno è lui! che rabbia quella cosa dei valori troppo bassi...:OIO


EugeRambler - 22/10/2005 alle 22:51

[quote][i]Originariamente inviato da Jens Fiedler [/i] Forse non ricordo bene, ma Colli non è qual ragazzo che vinse il campionato italiano juniores su strada del '99,e che poi convocato in nazionale venne mandato a casa perche i suoi valori del sangue erano troppo bassi? Ciao Andrea [/quote] dani dani, forse nel '99 eri troppo piccolo per conoscere a pieno il potere del miglior doping esistente, quello che ti mette a posto TUTTI i valori...il VINO ROSSO!:D


marco83 - 22/10/2005 alle 22:54

Beh ragazzi, da quel che ho visto oggi il futuro di Daniele è con la palla ai piedi, su un campo da calcio! :D


collidani - 23/10/2005 alle 11:58

Ciao, in effetti in pista andavo molto bene, ho vinto un titolo italiano dell inseguimento, poi feci in tempo a gareggiare nell ultima sei giorni di Milano, peccato che da dilettante dovetti abbandonarla preferendo la strada, mi piacerebbe un giorno poter rirpovare...sempre squadra permettendo.. Purtoppo molti non capiscono l importanza della pista, io nel giro di due anni girandoci, ho imparato a correre, tenere le ruote, stare in gruppo senza freni.La cosa che serve di piu per la strada é sicuramente il colpo di pedale che riesce a darti la pista, quando torni in strada hai delle variazioni davvero ottime, speriamo si riesca finalmente a rilanciare la pista come si deve ciao a tutti


Davis84 - 23/10/2005 alle 12:00

Grande Daniele hai detto una cosa sacrosanta è davvero importante la pista spero che chi comanda capisca l'importanza di tutto ciò


DaPoCcHiA - 23/10/2005 alle 13:02

Guardate l'esempio di Patrick Gretsch con il quale ho corso nel Rv Elxleben... Campione del mondo juniores a Verona-Bardolino Medaglia d'argento ai campionati del mondo d'inseguimento a squadre Medaglia di bronzo ai campionati del mondo d'inseguimento... La pista è una scuola insostituibile.:)


Morris - 23/10/2005 alle 13:27

[quote][i]Originariamente inviato da Davis84 [/i] Grande Daniele hai detto una cosa sacrosanta è davvero importante la pista spero che chi comanda capisca l'importanza di tutto ciò [/quote] Dopo aver letto tanto intervengo qui.... ....Io spero che a capirlo non siano solo i dirigenti FCI (Martinello, senza titoli ufficiali, ma decisamente il migliore del lotto per conoscenza, applicazione e larghezza mentale, lo ha capito al volo), ma quelli della Liquigas! Daniele Colli nella sua cartella si porta presso i segni di un patrimonio da non disperdere fra le tante pieghe che si danno, con miopia, alla visione totalizzante della strada. Il nostro simpatico ed acuto forumista, vinse con delle "trenate" superiori il titolo dell'inseguimento a squadre nel '98 fra gli allievi; da juniores di primo anno il tricolore su strada e nella seconda stagione quello a cronometro. In lui, già nella seconda fase di formazione si condensavano doti che la pista aveva sviluppato e temprato al meglio. La sua carriera da dilettante e lo stesso suo modo di vincere le corse lo hanno ulteriormente confermato. Ci troviamo dunque di fronte ad un ragazzo veloce, ma non velocissimo, che possiede un senso innato verso il ritmo e la progressione. Non è uno sprinter spaccamuscoli, ma un levriero ordinato e denso di stile. La sua macchina però, non è a prova di bomba, possiede un fisico che richiama tutela, attenzione e allenamenti di qualità, più che i tanti di quantità che gli stregoni del doping hanno propinato a mo' di catena di montaggio al fine di costruire decine e decine di "fotocopie ammazza ciclismo". Lo dico con convinzione, il Colli è uno stereotipo di corridore che merita un ciclismo di fioretto, non di spada. Se vivrà sull'arma della fantasia e della qualità, segnerà la sua carriera con giornate luminose, ma se la sua squadra, presa dalla china del pressapochismo seduto sulle fotocopie che tanto imperano nell'oggi, lo costringerà a snaturarsi, avremo un altro flop. Sarebbe gravissimo, perchè di completi per quella visione del ciclismo che dobbiamo in Italia rilanciare (smettiamola di pensare all'Università siamo in calo...ed il probante futuro è già cominciato...)non ne abbiamo molti. Ora, e non lo dico perchè sono in sintonia con Martinello (con cui ho parlato anche giovedì scorso), il nostro Daniele ha le doti per far bene su tre specialità della pista, anzi potrei dire che s'assomiglia, tanto, proprio al grande Silvio. E' un uomo da corsa a punti, inseguimento a squadre e americana con una possibilissima traduzione su strada nelle corse in linea non troppo dure, perlomeno per ora. Se alla Liquigas saranno lungimiranti e metteranno Colli a disposizione di un programma serio di rilancio dell'attività sui velodromi, si troveranno un corridore che potrà portare a casa anche delle classiche su strada, perchè Daniele possiede pure quella capacità, come ho già detto, di una progressione che potremmo definire tipica dei finisseur. In altre parole, non ha solo nello spunto veloce una possibilità di affermarsi. Schierarlo oggi nelle corse a tappe lunghe, per svolgere un ruolo da gregario o da uomo treno, è uno sciupio che potrebbe costare caro alla carriera di Colli e alle stesse risultanze del team. Ecco perchè mi sento di consigliare a Daniele, nei limiti del possibile una preparazione volta a questo comunque luminoso versante del ciclismo: classiche primaverili e pista, con un possibile ritorno in autunno senza cercarlo troppo, perchè probabilmente verrà da solo. E quando avrà 27-28 anni, potrà pensare alla stagione calda come terreno per svolgere acuti, ma ora deve affinare la sua macchina innalzando i suoi punti forti. Certo gli serve un uomo che lo aiuti nell'autoconvinzione (dopo "l'acciacco lampadina" di questo 2005 ancor più...), nonchè su come registrare la preparazione, ed in questo senso l'esonero di Damiani non gioca positivamente, ma è necessario per lui organizzarsi al fine di finalizzare il suo indubbio talento. La grande giornata di Roma 2004, potrà trovare future colleghe ben più splendenti, ma per arrivarci, occorre ritemprare il motore su quelle volte ovali, che rappresentano quella scienza del ciclismo colpevolmente dimenticata nel nostro "strambo" paese. Forza Daniele e scusami per questa intromissione! Morris


nino58 - 23/10/2005 alle 18:26

Ma il recupero dall'infortunio come va ? Se va bene, non è proprio il caso di partecipare ad alcune seigiorni per arrivare alle corse di primavera, probabilmente le più adatte alle caratteristiche di Daniele, come osservato da Morris, con una buona condizione ? O le seigiorni sono ad inviti a "numero chiuso" ?


Petacchi - 23/10/2005 alle 19:27

non essendoci abbastanza piste non credo ke la pista potrà fare colpo sulla gente:(


collidani - 23/10/2005 alle 20:04

[quote][i]Originariamente inviato da Morris [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Davis84 [/i] Grande Daniele hai detto una cosa sacrosanta è davvero importante la pista spero che chi comanda capisca l'importanza di tutto ciò [/quote] Dopo aver letto tanto intervengo qui.... ....Io spero che a capirlo non siano solo i dirigenti FCI (Martinello, senza titoli ufficiali, ma decisamente il migliore del lotto per conoscenza, applicazione e larghezza mentale, lo ha capito al volo), ma quelli della Liquigas! Daniele Colli nella sua cartella si porta presso i segni di un patrimonio da non disperdere fra le tante pieghe che si danno, con miopia, alla visione totalizzante della strada. Il nostro simpatico ed acuto forumista, vinse con delle "trenate" superiori il titolo dell'inseguimento a squadre nel '98 fra gli allievi; da juniores di primo anno il tricolore su strada e nella seconda stagione quello a cronometro. In lui, già nella seconda fase di formazione si condensavano doti che la pista aveva sviluppato e temprato al meglio. La sua carriera da dilettante e lo stesso suo modo di vincere le corse lo hanno ulteriormente confermato. Ci troviamo dunque di fronte ad un ragazzo veloce, ma non velocissimo, che possiede un senso innato verso il ritmo e la progressione. Non è uno sprinter spaccamuscoli, ma un levriero ordinato e denso di stile. La sua macchina però, non è a prova di bomba, possiede un fisico che richiama tutela, attenzione e allenamenti di qualità, più che i tanti di quantità che gli stregoni del doping hanno propinato a mo' di catena di montaggio al fine di costruire decine e decine di "fotocopie ammazza ciclismo". Lo dico con convinzione, il Colli è uno stereotipo di corridore che merita un ciclismo di fioretto, non di spada. Se vivrà sull'arma della fantasia e della qualità, segnerà la sua carriera con giornate luminose, ma se la sua squadra, presa dalla china del pressapochismo seduto sulle fotocopie che tanto imperano nell'oggi, lo costringerà a snaturarsi, avremo un altro flop. Sarebbe gravissimo, perchè di completi per quella visione del ciclismo che dobbiamo in Italia rilanciare (smettiamola di pensare all'Università siamo in calo...ed il probante futuro è già cominciato...)non ne abbiamo molti. Ora, e non lo dico perchè sono in sintonia con Martinello (con cui ho parlato anche giovedì scorso), il nostro Daniele ha le doti per far bene su tre specialità della pista, anzi potrei dire che s'assomiglia, tanto, proprio al grande Silvio. E' un uomo da corsa a punti, inseguimento a squadre e americana con una possibilissima traduzione su strada nelle corse in linea non troppo dure, perlomeno per ora. Se alla Liquigas saranno lungimiranti e metteranno Colli a disposizione di un programma serio di rilancio dell'attività sui velodromi, si troveranno un corridore che potrà portare a casa anche delle classiche su strada, perchè Daniele possiede pure quella capacità, come ho già detto, di una progressione che potremmo definire tipica dei finisseur. In altre parole, non ha solo nello spunto veloce una possibilità di affermarsi. Schierarlo oggi nelle corse a tappe lunghe, per svolgere un ruolo da gregario o da uomo treno, è uno sciupio che potrebbe costare caro alla carriera di Colli e alle stesse risultanze del team. Ecco perchè mi sento di consigliare a Daniele, nei limiti del possibile una preparazione volta a questo comunque luminoso versante del ciclismo: classiche primaverili e pista, con un possibile ritorno in autunno senza cercarlo troppo, perchè probabilmente verrà da solo. E quando avrà 27-28 anni, potrà pensare alla stagione calda come terreno per svolgere acuti, ma ora deve affinare la sua macchina innalzando i suoi punti forti. Certo gli serve un uomo che lo aiuti nell'autoconvinzione (dopo "l'acciacco lampadina" di questo 2005 ancor più...), nonchè su come registrare la preparazione, ed in questo senso l'esonero di Damiani non gioca positivamente, ma è necessario per lui organizzarsi al fine di finalizzare il suo indubbio talento. La grande giornata di Roma 2004, potrà trovare future colleghe ben più splendenti, ma per arrivarci, occorre ritemprare il motore su quelle volte ovali, che rappresentano quella scienza del ciclismo colpevolmente dimenticata nel nostro "strambo" paese. Forza Daniele e scusami per questa intromissione! Morris [/quote] Concordo con quanto scritto da te, grazie mille per le parole espresse, speriamo che magari tra tre anni, io possa disputare una bella gara in pista...magari in un occasione speciale..chi lo sa..:)


collidani - 23/10/2005 alle 20:08

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Ma il recupero dall'infortunio come va ? Se va bene, non è proprio il caso di partecipare ad alcune seigiorni per arrivare alle corse di primavera, probabilmente le più adatte alle caratteristiche di Daniele, come osservato da Morris, con una buona condizione ? O le seigiorni sono ad inviti a "numero chiuso" ? [/quote] Il recupero all infortunio sta andando bene per fortuna, dovrei partire subito forte, già in australia (fisico permettendo) per poi tornare in Italia per gareggiare a Donoratico e Laigueglia, fino a fine aprile a tutta..poi Relax.. Sarebbe bello magari partecipare ad una sei giorni, ma é difficile entrare a far parte, dalla mia parte ho un compagno come Backstedt che potrebbe mettermi una buona parola, speriamo..


Petacchi - 23/10/2005 alle 20:24

Dani, ti faccio una domanda, quando fai le volate senti un colpo della catena:?:?:?


Abruzzese - 23/10/2005 alle 23:59

Nel caso tu riprendessi una certa confidenza con la pista c'e' la possibilita' di vederti gareggiare ai campionati italiani in futuro in un paio di gare tipo l'inseguimento e la corsa a punti? Ti faccio questa domanda perche' vedo che alcuni professionisti(Ravaioli,Degano,Ermeti etc.)continuano quando possono anche l'attivita' su pista e partecipano ai campionati italiani.


Abruzzese - 27/10/2005 alle 15:41

Oggi in un'intervista sulla Gazzetta Martinello parla dei suoi progetti anche in funzione delle Olimpiadi di Pechino.Dice che si cerchera' di coinvolgere anche i corridori professionisti,tra questi ha fatto i nomi di Pozzato,Grillo,del campione d'Italia Gasparotto e anche di Daniele Colli come accennato in precedenza.