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Autore: Oggetto: Riecco Rujano

Livello Moreno Argentin




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  postato il 01/01/2006 alle 17:27
C'è da dire che la selle italia con Belli, Axelsson, Fredy Gonzalez ed i giovani colombiani rampanti sembra nettamente più forte dello scorso anno in montagna. Concordo con Morris: il giro doveva vincerlo Rujano. Una provocazione: senza la cronosquadre Rujano potrebbe stravincere... meglio che parta con un leggero handicap!!!
 
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Livello Tour




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  postato il 01/01/2006 alle 19:04
a parte la garetta 2.2,cos'altro ha fatto rujano dopo il giro 2005??..io ho qualche dubbietto su di lui..
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/01/2006 alle 19:23
Comunque Rujano in gennaio aveva terminato il Langkawi al 2° posto (e dieci giorni nella canicolare melassa malese più che una preparazione sono uno spremiagrumi).
In aprile era giunto terzo nel Giro d'oro in Trentino, poi ottavo nel Giro del Trentino e infine ha partecipato al Giro d'Italia, dobve ha fatto quello che sappiamo.
Tenendo conto che ha un anno meno di Cunego e cinque anni meno di Basso, direi che non c'è male.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/01/2006 alle 20:55
Originariamente inviato da Morris
Certo, c’è la componente del cronometro che pare siamese al Tour, ma attenzione, perché il ragazzino con le orecchie a sventola, ha nel DNA la pedalata regolare ad alto ritmo e la capacità di concentrarsi sul gesto iper-ripetitivo, quindi nonostante la taglia minuta, può difendersi onorevolmente. Ovviamente, intrugli americani invisibili o coperti, esclusi…..


caro morris,
la tua analisi ha certamente un peso non indifferente.
subito mi è venuto in mente che il piccolo fenomeno nella crono di lamporecchio ha cambiato 4 volte la bicicletta (manco fantozzi-rasmussen al tour)e che al langkawi ha fatto 4° nella crono , precedendo gente come danielsson ed altri che contro le lancette sono tutt' altro che fermi, anche se i risultati di inizio stagione sono da prendere con le pinze.
ma poi vado a cercare i risultati della crono di superga e trovo che il piccolo ha preso 1'59" da basso su un percorso atipico, con molta salita, nella crono finale di un GT, dove oltre le attitudini contano anche le riserve......e le mie certezze vacillano.

aggiungi che quest' anno non avrà uno scatenato parra a dargli una mano, come verso livigno, giacchè il pur valido belli mi sembra a fine carriera e sì aggiungerà un po' di regia grazie all' esperienza, ma non credo che il buon wladimir abbia più le gambe di alcuni anni fa.
le riserve aumentano se considero il comportamento di ruyano dopo il giro e la pregiudiziale legata all' indole "sudamericana"...
ma certamente le qualita' ci sono e mi fido del tuo giudizio.
la strada ci dirà...
ciao
mesty

ps: è un gran piacere ritrovare le tue analisi tecniche e colgo l' occasione per ringraziarti del bellissimo graffitti su patrick sercu, un campione ed un signore.

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 02/01/2006 alle 00:39
Caro Felice, concordo sulla Cronosquadre, prova che potrebbe essere proposta in una manifestazione specifica, ma mai all'interno di un giro.
Giudicandola, i dispregiativi vengono a fiotti anche a me da sempre.
La collocazione di questo "non senso" all'interno del Giro d'Italia, assieme al posizionamento errato e tecnicamente assurdo delle giornate di riposo, rappresentano i "buchi neri" della "corsa rosa" 2006.
Rujano, pagherà la cronosquadre comunque, anche se dovesse essere, come mi auguro, ancora migliore rispetto al 2005.

Caro Davide, il tuo riporto è giustissimo e se vi aggiungiamo la vincente Vuelta al Tachira lunga due settimane e proposta su una geografia particolare anche in senso ciclistico, scopriamo.....che la pulce venezuelana, ha corso fino a metà 2005, quanto la Lanza in tre anni.....

Caro Mesty, è vero che la crono torinese, può essere vista come un campanello d'allarme, ma non dobbiamo dimenticare che in quella prova, Zabriskie, che è tutto fuorché uno che ama le pendenze (poi gli americani ci smentiranno anche su di lui magari....), giunse 3° a soli 20" dal miglior Basso. Altro aspetto: Rujano ha corso al buio, nel senso che ha provato la cronometro in gara, contrariamente a Basso che, come vuole il copione Rijs, s'era documentato sul percorso, percorrendolo e provandolo più volte in allenamento.
Sono convinto, anche alla luce delle motivazioni che hanno tenuto lontano Rujano dopo il Giro (contratto, ricattucci ad esso legati, la scelta sbagliata della Quick Step ecc.), che i dubbi su di lui, stiano tutti sul capo, perchè il corpo, pur esile, s'è troppo spesso dimostrato di ferro...
Ma, come sappiamo, è la testa, spesso, a fare il campione con la "C" maiuscola...
Diceva il dottor Cavalli ai vari italiani che si scontravano con Merckx, ovvero i rampolli di una generazione tra le più forti se non la più forte che l'Italia abbia mai avuto: "Vedete ragazzi, Eddy non è più forte di voi fisicamente, ma vi schiaccia tutti per una determinazione in grado di piegare i metalli...".

Cari saluti a tutti

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Moreno Argentin




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  postato il 02/01/2006 alle 09:48
a Superga Rujano era ottavo a 53'' da Basso davanti a Simoni e Di Luca. Poi gli altri hanno mantenuto o ridotto i distacchi dallo scadente Basso discesista (seppur conoscesse la discesa) mentre Rujano ha perso 1 minuto!! in discesa da Basso. (Questo è il suo vero punto debole , la discesa)
INTERMEDI a superga:
1 BASSO Ivan ITA CSC 26:03 0:00
2 KARPETS Vladimir RUS IBA 26:29 0:26
3 ZABRISKIE David USA CSC 26:33 0:30
4 CIONI Dario David ITA LIQ 26:33 0:30
5 HONCHAR Serhiy UKR DOM 26:38 0:35
6 SAVOLDELLI Paolo ITA DSC 26:47 0:44
7 RUJANO GUILLEN Jose' VEN CLM 26:56 0:53
8 GARATE Juan Manuel ESP SDV 26:58 0:55
9 SIMONI Gilberto ITA LAM 27:01 0:58
10 BRUSEGHIN Marzio ITA FAS 27:02 0:59

 
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Moderatore




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  postato il 02/01/2006 alle 10:02
Originariamente inviato da lallo

[...]mentre Rujano ha perso 1 minuto!! in discesa (quella del Superga, ndr) da Basso. (Questo è il suo vero punto debole , la discesa)




ottimo, Lallo

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/01/2006 alle 10:04
caro lallo,
purtroppo non ricordo bene dove era l' intertempo, se alla svolta per la panoramica o dopo, perchè in realtà ci sono 4/5 km di discesa vera, il resto è falsopiano in discesa dove bisogna pedalare forte per fare velocità, sia sulla panoramica che al fondo della discesa del pino.
insomma , la discesa c'è, ma non solo e credo che dopo l' intertempo ci fosse anche spazio per i cronomen
eugerambler potrebbe chiarire e confermare.
il dato che hai riportato è interessante inoltre ruyano ha effettivamente un passato in pista con tempi nell' inseguimento interessanti e lui stesso, nella lunga intervista a BS pubblicata a dicembre, non appare per nulla preoccupato dalla crono, ma piuttosto dalla cronosquadre.

per me il punto cruciale è la testa, la storia di leonardo sierra è un bel monito. ruyano dalla quick step prendrà soldi veri, speriamo abbia ancora voglia.
ciao
mesty

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/01/2006 alle 11:12
Concordo con chi ha scritto che se Ruyano fosse italiano, avremmo rullato i tamburi e lo presenteremmo come un prospect di grande qualità.
Mi pare che Morris sostenesse questo.
Può il Ruyano di anno scorso vincere questo giro?
Certo.
cronometro? mmm.. in questo giro la montagna sarà a mio avviso decisiva e, ancora più della montagna, sarà decisiva la resistenza.
A cronometro la pulce venezuelana non mi pare ferma come Fuente ma neanche in grado di competere coi migliori. Si difenderà, e se avrà fondo, recupererà nel terreno a lui più consono.
Anno scorso sul Finestre e poi all'arrivo, mi ha fatto un'ottima impressione. Sembrava al gancio, sembrava staccarsi da un momento all'altro, ma ha saputo gestire la fatica. La non brillantezza. In fondo a lui nessuno chiedeva nulla. Il suo bel giro lo aveva fatto. Ma ha dimostrato cuore e "garùn" per vincere la tappa. E mettere in croce Simoni, in tappe che sono il suo pane, pane da vecchio diesel.
Ruyano è un ottimo prospect.
Il problema è confermarsi. Non ha la potenza devastante di altri scalatori (lasciamo stare i tre grandissimi, come Pantani, Gaul e Bahamontes...) come Fuente od Herrera. Ma ha tenacia, buon senso del ritmo e capacità di "leggere" nel suo fisico il limite.
Dovrà dimostrare di sopportare anche le attese. Se lo sarà, avremo un cliente scomodo per tutti ed un candidato al podio, in qualunque gradino.
Se l'attesa lo renderà stressato (come accadeva a Zilioli...) sarà difficile. Crono o non crono.
ciao.

 

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Livello Tour




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  postato il 02/01/2006 alle 17:15
Originariamente inviato da Morris

Josè Rujano, per quello che ha fatto, è il corridore più sottostimato del 2005. Fosse stato italiano, francese o spagnolo, l’osservatorio ne avrebbe parlato come di un fenomeno.


A mio giudizio il corridore più sottovalutato del 2005 (e non solo...) è proprio Savoldelli... Se facesse parte di una squadra italiana forse non sarebbe così...
Dopo tutto quello che ha passato (anche un infortunio ad inizio anno) è riuscito a vincere uno dei Giri più belli e combattuti degli ultimi anni. Lo ha vinto solo per merito suo non certo per demerito di altri! E' stato il più forte, dimostrando una intelligenza fuori dal comune...
E sono sicuro che Rujano non è salito sul gradino più alto del podio semplicemente perchè battuto da un corridore a lui nettamente più forte, non perchè l'abbia gettato al vento lui...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/01/2006 alle 19:22
Originariamente inviato da Flipper

Originariamente inviato da Morris

Josè Rujano, per quello che ha fatto, è il corridore più sottostimato del 2005. Fosse stato italiano, francese o spagnolo, l’osservatorio ne avrebbe parlato come di un fenomeno.


A mio giudizio il corridore più sottovalutato del 2005 (e non solo...) è proprio Savoldelli... Se facesse parte di una squadra italiana forse non sarebbe così...
Dopo tutto quello che ha passato (anche un infortunio ad inizio anno) è riuscito a vincere uno dei Giri più belli e combattuti degli ultimi anni. Lo ha vinto solo per merito suo non certo per demerito di altri! E' stato il più forte, dimostrando una intelligenza fuori dal comune...
E sono sicuro che Rujano non è salito sul gradino più alto del podio semplicemente perchè battuto da un corridore a lui nettamente più forte, non perchè l'abbia gettato al vento lui...


Scusa Flipp, rispetto la tua opinione, ma va ancvhe detto che Savoldelli ha goduto in questo Giro di una dose massiccia di quel quid che ha fatto grande Arrigo Sacchi.
Cunego che si gonfia di globuli bianchi, Basso che si piglia il cagotto fulminante, Ardila e Van Huffel compiacenti...
Ha vinto con merito, per carità, ma non solo.

 
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Livello Tour




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  postato il 02/01/2006 alle 19:33
Verissimo, ma l'unico che poteva batterlo secondo me è Basso, perchè per quanto riguarda Cunego, monoclueosi a parte, lo aveva detto lui il vero motivo della sua debaclè: non è riuscito a sopportare la troppa pressione...
Cmq per non allontanarci troppo dal tema, penso che possiamo tranquillamente dire che Rujano non è stato "penalizzato" da alcun tipo di sfortuna...
E per far i pignoli, va detto che anche Savoldelli non è stato certamente supportato da una squadra super, anzi...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/01/2006 alle 19:45
Originariamente inviato da Flipper

Verissimo, ma l'unico che poteva batterlo secondo me è Basso, perchè per quanto riguarda Cunego, monoclueosi a parte, lo aveva detto lui il vero motivo della sua debaclè: non è riuscito a sopportare la troppa pressione...


Suvvia, l'aveva detto quando ancora non sapeva di essere ammalato.
Tu che avresti detto ritrovandoti a "non girare" senza riuscire a capire il perchè?
La pressione c'era, le gambe no.
Ma se le gambe ci fossero state? Non sottovalutare questo aspetto.
Ciao

 
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Livello Tour




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  postato il 02/01/2006 alle 19:54
Se le gambe ci fossero state, la pressione sarebbe rimasta lo stesso...
e gambe o no, se non sei abituato a conviverci, ti distrugge in ogni modo...
Cmq dai di questo discorso ormai il forum è saturo... qui il punto è Savoldelli-Rujano e in questo caso non c'è stata storia...
Ciao

 
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  postato il 02/01/2006 alle 20:26
beh la pressione ci sara`anche quest'anno per Cuneghin
perche' dovra' comunque dimostrare quello che tutti si aspettavano
lo scorso anno e questa volte senza scuse.

Pero'la pressione ci sara' anche per Rujiano, Simoni, Basso e Ulrich.
Forse solo DiLuca, fra i favoriti ante-presentazione, potra'fare la
corsa con piu` tranquillita' emotiva...

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/01/2006 alle 22:02
Originariamente inviato da Flipper
Se le gambe ci fossero state, la pressione sarebbe rimasta lo stesso...
e gambe o no, se non sei abituato a conviverci, ti distrugge in ogni modo...


Dai Flipp, mi sembra che tu faccia agonismo, dunque sai benissimo che la pressione se ne va immediatamente ai primi riscontri incoraggianti.

Su Savoldelli e Rujano: in cima al Colle delle Finestre Simoni era maglia rosa e Rujano non molto lontano.
Cosa avrebbe potuto fare questo corridore tascabile se in precedenza non avesse dovuto inseguire i gpm più assurdi, spremendosi come un limone?
Tutto qui, un dubbio legittimo, non dico una certezza.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/01/2006 alle 22:11
Non credo che sia fisicamente più debole.

Dubbio assolutamente legittimo.
Rujano ha pagato il fatto di non essere partito per fare classifica ad un certo livello. Enormi energie sprecate...
Altri corridori hanno vinto inaspettatamente al suo posto... Aimar, Pingeon, Gimondi al tour capitalizzarono il fatto di non essere considerati probabili vincitori alla partenza ed intascarono vantaggi decisivi in termini di minuti e di libertà. Rujano ha sorpreso se stesso, oltre che gli altri. E gli è costato un giro, probabilmente. Senza nulla togliere al furbo falco...(ma i falchi sono furbi? E' ora di cambiare nick a Savoldelli?)

 

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Livello Tour




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  postato il 02/01/2006 alle 23:52
Proprio perchè faccio agonismo, so che è una bruttissima bestia e anche se sei in super-forma, ma non ci sai convivere con essa è difficile che vai lontano... e anche ai primi segnali positivi ti può lo stesso schiacciare... L'ho provato io nel mio piccolo, figurati per chi è lì a giocarsi un Giro d'Italia...
Tempo fa qualcuno aveva anche ipotizzato che potesse essere anche alla base della crisi di Basso (la pressione della maglia rosa...) Io non mi sentirei di escludere del tutto questa possibilità, per cui il 2006 sarà anche sotto questo punto di vista un altro esame molto importante per loro due...

Per quanto riguarda l'altra questione, più inerente al tema. E' vero si è sprremuto come un limone anche per i GPM di terza categoria, ma io ho avuto l'impressione che questo lo abbia anche in un certo modo favorito, nel senso che abbia avuto molto spazio libero da parte dei pretendenti del Giro e lui è stato molto bravo a sfruttare questa opportunità... ma mi sembra che più di così non potesse dare...
E' solo una mia impressione, e ripeto, al prossimo Giro io nel dubbio lo terrei ugualmente molto d'occhio, anche perchè sembrebbe disegnato apposta per lui...

Cmq si sa che con i se e con i ma non si va da nessuna parte, quindi onore a Savoldelli e soprattutto cerchiamo di valutarlo un po' di più, perchè dopotutto sono solo due i ciclisti in attività a poter dire di aver vinto due Giri d'Italia ed essere saliti un'altra volta sul podio...

Ciao

 

[Modificato il 02/01/2006 alle 23:57 by Flipper]


 
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Livello Fausto Coppi
Utente del mese Luglio 2009




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  postato il 03/01/2006 alle 11:21
Originariamente inviato da Flipper

Originariamente inviato da Morris

Josè Rujano, per quello che ha fatto, è il corridore più sottostimato del 2005. Fosse stato italiano, francese o spagnolo, l’osservatorio ne avrebbe parlato come di un fenomeno.


A mio giudizio il corridore più sottovalutato del 2005 (e non solo...) è proprio Savoldelli... Se facesse parte di una squadra italiana forse non sarebbe così...
Dopo tutto quello che ha passato (anche un infortunio ad inizio anno) è riuscito a vincere uno dei Giri più belli e combattuti degli ultimi anni. Lo ha vinto solo per merito suo non certo per demerito di altri! E' stato il più forte, dimostrando una intelligenza fuori dal comune...
E sono sicuro che Rujano non è salito sul gradino più alto del podio semplicemente perchè battuto da un corridore a lui nettamente più forte, non perchè l'abbia gettato al vento lui...


Caro Flipper, premetto che fatico a concepire (sarà un difetto) il nazionalismo nello sport.
Su questo, come in altri casi, mi sono limitato a constatare quanto sia stato bistrattato o sottostimato un talento non italiano. Avrei detto la stessa cosa se mi fossi trovato in Francia e fossi stato un francese. Per me, quando un atleta ha dei numeri e li trasmette, il passaporto o la lingua, li metto nel cestino e mi gusto il gesto di colui che, a torto o ragione, definisco un artista. Non è un caso dunque, se nei tanti sport che seguo ed ho seguito, quando mi è capitato di andare oltre la soglia dell’ammirazione per giungere al tifo, l’ho fatto in maggioranza per atleti stranieri. Se vogliamo per un semplice gioco di proporzioni.
Ora, se tu sei un tifoso di Savoldelli, ti potrai sentire punto dalle mie affermazioni, ma è bene non travisarle e, soprattutto, se si vuole essere fedeli ad un’equa disamina, dimenticare un poco il tifo per non correre il rischio di andare fuori quadro.
Trovami una sola riga in questo come in tutti i thread del forum, dove ho sostenuto che Savoldelli non meritava il Giro, o dove non l’ho applaudito per la sua intelligenza. Potrei dirti che sono da sempre un suo ammiratore, anche quando militava in quella ciofeca dell’Alexia o, più indietro ancora, quando fu l’unico italiano a dimostrarsi avversario in grado di mettere un certo tremore in Pantani, il corridore verso il quale ero giunto al tifo.
Se ti rileggi i miei commenti sull’ultimo Giro, mi vedrai ben plaudente verso il Falco, nonostante portasse quella divisa che per me rappresenta il grigiore più cupo.
Quindi nulla contro Savoldelli, per carità, ma sarei cieco se confondessi l’intelligenza con la forza e le fasi di gara solo nelle traduzioni finali.
Fra il bergamasco e il sudamericano c’era, in partenza, una disparità di esperienza abissale. Le condizioni del Falco erano ottime sul piano della freschezza, ma permanevano incognite sulla sua tenuta a causa dell’infortunio primaverile. Quelle del venezuelano erano ideali sul piano mentale (non aveva niente da perdere), ma correva a tutta da gennaio, fra sbalzi di temperatura, umidità, ambienti, altura (quelli che sottostimano le condizioni ambientali dovrebbero cominciare a studiarsi i percorsi e la temperatura del Langkawi e di Tachira), in sostanza un avvicinamento non proprio immune da critiche. Le squadre di entrambi sulla carta si dimostravano deboli. Lo start, dunque, ci presentava condizioni di parità, anche se per me un vantaggio per l’italiano c’era.
La corsa poi, ha esaltato, per necessità, l’intelligenza di Savoldelli, ed ha consumato la verve di Rujano, attraverso quella miriade di scatti per i GPM, in sostanza il vero obiettivo del venezuelano. Non c’è stata salita in tutto il Giro, in cui la Pulce non abbia sprecato energie. So bene quanti diesse, sempre pronti a spiegare ai ragazzi quanto sia importante un chilo in meno in salita (creando spesso delle psicosi da peso), dimentichino di considerare il valore dell’insegnamento sull’uso razionale delle proprie cartucce. Senza squadra, come nelle ovvie previsioni, Savoldelli si comportava come Quinto Fabio Massimo, mentre la Pulce, coadiuvato da un inaspettato Parra, faceva il diavolo a quattro, spesso per una pagnottona. Nel giorno chiave del Finestre, che troppi si ostinano a non vedere, dove Di Luca e Simoni finirono nelle braccia dei crampi e della fatica, il piccolo venezuelano diede una dimostrazione sontuosa di qualità, resistendo alla fame e alla sete, perché dall’ammiraglia, qualcuno, era troppo intento a mettersi a posto i capelli per le telecamere del dopo corsa. Ciononostante, abbiamo visto come è andata a finire.
Non ho mai contestato Savoldelli per le alleanze che trovò quel giorno sul percorso: la storia del ciclismo è piena di simili episodi.
Non ho mai detto che Rujano sia stato sempre inseguito come un favorito, ma mi chiedo quanto avrebbero speso gli italiani se avessero fatto i cacciatori a tutta. Credevo che la tappa dello Stelvio, dove pure qualcuno provò ad inseguire, avesse insegnato qualcosa…..invece proprio uno che corre in bicicletta, pare non l’abbia capito.
Caspita Flipper, hai scritto che ha vinto nettamente il più forte e poi dimentichi che alla fine la differenza è stata solo di 45”. Bene, nell’ultimo Giro, il fatto crogiolo che ha determinato la classifica, considerando il resto pro e contro l’uno o l’altro come equivalente (per me non è così, ma voglio andare contro le mie convinzioni), sta tutto nella prima crono, quella più veloce, dove il ragazzino con le orecchie a sventola, che ha la colpa di non essere italiano, perse 4’20” da Savoldelli. Un distacco che si concretizzò grazie al pressappochismo col quale il team colombiano preparò la prova: ben 4 fermate di Rujano per cambiare la bicicletta, roba da chiodi! Quanto perde un corridore, in tempo reale e negli indotti, con 4 stop? Se vogliamo essere non poco ottimisti diciamo 15-18 secondi per ogni fermata, fra diretto ed indiretto.
Ed allora, fra chi ha terminato nel pieno delle proprie facoltà il Giro, escludendo coloro che sono stati invasi da crisi fisiche, vedi Basso e Cunego, Rujano ha dimostrato di essere il più forte. Ciò non toglie che Savoldelli abbia meritato il successo per la sua furbizia ed intelligenza.
Di fronte a questi aspetti incancellabili, come è stato dipinto Rujano? Come una nota di colore! Come è stato dipinto Savoldelli? Come un vincitore inaspettato, ma pur sempre come un vincitore degno! E’ una “panzanata” dire che Rujano sia il più sottostimato dell’anno? No assolutamente! E poi, vivaddio, con tutte le filippiche che si spendono verso i giovani, il sudamericano è giovanissimo.
Ce ne fossero dei Rujano nel ciclismo d’oggi!
Ciao!

 

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Livello Moreno Argentin




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  postato il 03/01/2006 alle 13:24




Caro Flipper, premetto che fatico a concepire (sarà un difetto) il nazionalismo nello sport.
Su questo, come in altri casi, mi sono limitato a constatare quanto sia stato bistrattato o sottostimato un talento non italiano. Avrei detto la stessa cosa se mi fossi trovato in Francia e fossi stato un francese. Per me, quando un atleta ha dei numeri e li trasmette, il passaporto o la lingua, li metto nel cestino e mi gusto il gesto di colui che, a torto o ragione, definisco un artista. Non è un caso dunque, se nei tanti sport che seguo ed ho seguito, quando mi è capitato di andare oltre la soglia dell’ammirazione per giungere al tifo, l’ho fatto in maggioranza per atleti stranieri. Se vogliamo per un semplice gioco di proporzioni.
Ora, se tu sei un tifoso di Savoldelli, ti potrai sentire punto dalle mie affermazioni, ma è bene non travisarle e, soprattutto, se si vuole essere fedeli ad un’equa disamina, dimenticare un poco il tifo per non correre il rischio di andare fuori quadro.
Trovami una sola riga in questo come in tutti i thread del forum, dove ho sostenuto che Savoldelli non meritava il Giro, o dove non l’ho applaudito per la sua intelligenza. Potrei dirti che sono da sempre un suo ammiratore, anche quando militava in quella ciofeca dell’Alexia o, più indietro ancora, quando fu l’unico italiano a dimostrarsi avversario in grado di mettere un certo tremore in Pantani, il corridore verso il quale ero giunto al tifo.
Se ti rileggi i miei commenti sull’ultimo Giro, mi vedrai ben plaudente verso il Falco, nonostante portasse quella divisa che per me rappresenta il grigiore più cupo.
Quindi nulla contro Savoldelli, per carità, ma sarei cieco se confondessi l’intelligenza con la forza e le fasi di gara solo nelle traduzioni finali.
Fra il bergamasco e il sudamericano c’era, in partenza, una disparità di esperienza abissale. Le condizioni del Falco erano ottime sul piano della freschezza, ma permanevano incognite sulla sua tenuta a causa dell’infortunio primaverile. Quelle del venezuelano erano ideali sul piano mentale (non aveva niente da perdere), ma correva a tutta da gennaio, fra sbalzi di temperatura, umidità, ambienti, altura (quelli che sottostimano le condizioni ambientali dovrebbero cominciare a studiarsi i percorsi e la temperatura del Langkawi e di Tachira), in sostanza un avvicinamento non proprio immune da critiche. Le squadre di entrambi sulla carta si dimostravano deboli. Lo start, dunque, ci presentava condizioni di parità, anche se per me un vantaggio per l’italiano c’era.
La corsa poi, ha esaltato, per necessità, l’intelligenza di Savoldelli, ed ha consumato la verve di Rujano, attraverso quella miriade di scatti per i GPM, in sostanza il vero obiettivo del venezuelano. Non c’è stata salita in tutto il Giro, in cui la Pulce non abbia sprecato energie. So bene quanti diesse, sempre pronti a spiegare ai ragazzi quanto sia importante un chilo in meno in salita (creando spesso delle psicosi da peso), dimentichino di considerare il valore dell’insegnamento sull’uso razionale delle proprie cartucce. Senza squadra, come nelle ovvie previsioni, Savoldelli si comportava come Quinto Fabio Massimo, mentre la Pulce, coadiuvato da un inaspettato Parra, faceva il diavolo a quattro, spesso per una pagnottona. Nel giorno chiave del Finestre, che troppi si ostinano a non vedere, dove Di Luca e Simoni finirono nelle braccia dei crampi e della fatica, il piccolo venezuelano diede una dimostrazione sontuosa di qualità, resistendo alla fame e alla sete, perché dall’ammiraglia, qualcuno, era troppo intento a mettersi a posto i capelli per le telecamere del dopo corsa. Ciononostante, abbiamo visto come è andata a finire.
Non ho mai contestato Savoldelli per le alleanze che trovò quel giorno sul percorso: la storia del ciclismo è piena di simili episodi.
Non ho mai detto che Rujano sia stato sempre inseguito come un favorito, ma mi chiedo quanto avrebbero speso gli italiani se avessero fatto i cacciatori a tutta. Credevo che la tappa dello Stelvio, dove pure qualcuno provò ad inseguire, avesse insegnato qualcosa…..invece proprio uno che corre in bicicletta, pare non l’abbia capito.
Caspita Flipper, hai scritto che ha vinto nettamente il più forte e poi dimentichi che alla fine la differenza è stata solo di 45”. Bene, nell’ultimo Giro, il fatto crogiolo che ha determinato la classifica, considerando il resto pro e contro l’uno o l’altro come equivalente (per me non è così, ma voglio andare contro le mie convinzioni), sta tutto nella prima crono, quella più veloce, dove il ragazzino con le orecchie a sventola, che ha la colpa di non essere italiano, perse 4’20” da Savoldelli. Un distacco che si concretizzò grazie al pressappochismo col quale il team colombiano preparò la prova: ben 4 fermate di Rujano per cambiare la bicicletta, roba da chiodi! Quanto perde un corridore, in tempo reale e negli indotti, con 4 stop? Se vogliamo essere non poco ottimisti diciamo 15-18 secondi per ogni fermata, fra diretto ed indiretto.
Ed allora, fra chi ha terminato nel pieno delle proprie facoltà il Giro, escludendo coloro che sono stati invasi da crisi fisiche, vedi Basso e Cunego, Rujano ha dimostrato di essere il più forte. Ciò non toglie che Savoldelli abbia meritato il successo per la sua furbizia ed intelligenza.
Di fronte a questi aspetti incancellabili, come è stato dipinto Rujano? Come una nota di colore! Come è stato dipinto Savoldelli? Come un vincitore inaspettato, ma pur sempre come un vincitore degno! E’ una “panzanata” dire che Rujano sia il più sottostimato dell’anno? No assolutamente! E poi, vivaddio, con tutte le filippiche che si spendono verso i giovani, il sudamericano è giovanissimo.
Ce ne fossero dei Rujano nel ciclismo d’oggi!
Ciao!


Straquoto tutto!!

 
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Livello Tour




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  postato il 03/01/2006 alle 14:28
Caro Morris
Sarà perchè corro in bici, ma io non sono e non sono mai stato un tifoso di nessun ciclista in particolare... Certo ho anch'io le mie simpatie, ma ti posso assicurare che mi godo lo spettacolo da un posizione pressochè neutrale... Anzi ti dirò di più: anch'io, per non so quale strano motivo, nutro più simpatia per i corridori straneri, tanto che in occasione del primo Giro vinto da Savoldelli, ero un po' più contento se vinceva Hamilton... quindi, mi dispiace, ma il nazionalismo non fa proprio per me...

Ora quello che voglio dire, e cercare di farti capire la mia tesi, è che Rujiano non è un corridore sottovalutato, anzi...e soprattutto tra il venezuelano e Savoldelli, mi sembra proprio il bergamasco a godere di minor considerazione.
Io quando affermo questo, faccio riferimento a vari fattori, in particolare cerco di vedere quanto un ciclista è ricercato dai media, quanta considerazione sembra avere tra le varie squadre più importanti e quanto consenso riscuote tra i tifosi... Si potrebbe aggiungere a questo, quanto "potere" un corridore ha in gruppo, ma finchè non passo non te lo posso dire...
Ora quando dico che per me Rujano non è per niente il corrridore più sotttovalutato, faccio riferimento soprattutto a questi tre fattori:

1)E' riuscito a portarsi a casa un super contratto con la Quick Step. Sono d'accordo con te quando dici che non è certamente la squadra ideale per lui (lo avevo già detto a suo tempo per Simoni), ma è pur sempre la più forte al mondo... Poca considerazione?
2)Da giugno in poi non passa mese che su qualsiasi rivista del settore non ci sia qualche articolo sul corridore venezuelano. Guarda ho proprio sotto mano Cycling Pro di Novembre e hanno dedicato a lui ben 8 pagine... Ormai è come il prezemolo, ce lo troviamo dappertutto ... Mentre su Savoldelli se ho letto tre o quattro articoli ne ho letti tanti...dici ancora poca considerazione?
3)Diversi tifosi lo hanno già paragonato a Pantani... Lascia stare se il paragone ci sta o no, ma ti sembra poco considerato un corridore a cui fanno questi paragoni, dopo averlo visto in azione solo un mesetto???

Per me non è assolutamente poco considerato, mentre per quanto riguarda il falco bergamasco, la mia è un'impressione che ho ormai da qualche anno... Mi sono sempre chiesto come mai un vincitore di un Giro (prima del 2005) finito anche un'altra volta sul podio, non sia quasi per niente ricercato dai giornalisti. Una risposta che mi davo è che forse non era un personaggio perchè si sa, quello che la gente più di tutte vuole, è lo spettacolo in salita mentre Savoldelli riesce "solo" a difendersi, facendo la vera differenza su un terreno un po' "anomalo". Mi ricordo a tal proposito la tirata d'orecchie che proprio il falco fece in diretta TV a Davide Cassani all'arrivo a Milano, perchè il giornalista aveva sempre detto che Savoldelli non sarebbe mai stato in grado di vincere un grande Giro...
Devo scappare, ciao

P.S.Proprio pochi minuti fa leggendo sempre su Cycling Pro di novembre un'intervista a Di Luca, neache farlo apposta, alla domanda chi è il professionista per te meno preso in considerazione, risponde proprio Savoldelli... mi consolo, sono cmq in buona compagnia...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/01/2006 alle 14:58
Mi sento d'accordo sia con Morris sia con Flipper ...
Situazione paradossale, ma il punto è più semplicedi quello che sembra.
Se consideriamo il Giro 2005 (e il non molto altro) fatto vedere sinora da Rujano, mi sembra più realistico quello che dice Flipper. A maggior ragione se si pensa che Rujano è destinato (come è capitato ad altri suoi "corregionali") a non ripetersi.
Se invece si pensa che Rujano è destinato (lasciamo pure stare Pantani) a lasciare ancora un grosso segno nelle grandi corse a tappe (e magari non solo al Giro), diventa più realistico quello che dice Morris.
Arriverederci a maggio ...

 
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Livello Jaques Anquetil




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  postato il 03/01/2006 alle 15:04
Savoldelli può essere sottostimato per quello che ha vinto.
Rujano può essere sottostimato per quello che può vincere in base a quanto ha fatto vedere.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/01/2006 alle 18:49
Ripeto che sull'ultimo BS ci sono TRENTA pagine su Rujano!, dunque non è sottovalutato.
C'è il tentativo peloso di eleggerlo erede di Pantani.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 03/01/2006 alle 19:20
Originariamente inviato da Ottavio

Ripeto che sull'ultimo BS ci sono TRENTA pagine su Rujano!, dunque non è sottovalutato.
C'è il tentativo peloso di eleggerlo erede di Pantani.


Se Rujano sarà o non sarà l'erede di Pantani sarà la strada a deciderlo, non di certo i giornalisti.

A me sembra perfettemente naturale che la stampa si interessi di più ad un corridore come Rujano, che é giovanissimo e che é tutto da scoprire, piuttosto che a uno come Savoldelli, che é certamente molto bravo, ma di cui si sa probabilmente tutto o quasi. Non mi sembra che questo indichi necessariamente che uno viene considerato più che l'altro.

 
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Livello Tour




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  postato il 03/01/2006 alle 20:15
Bè allora quali sono i criteri per dire che è sottovalutato?

Anche di Bettini, Basso e Cunego si conoscono ormai vita, morte e miracoli; però (giustamente) mi sembrano sempre molto appetibili dalla stampa...

 

[Modificato il 03/01/2006 alle 20:18 by Flipper]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/01/2006 alle 20:57
Apro una parentesi a proposito della cronosquadre che in questo post è stata + volte menzionata...
Come spesso e logorroicamente ho sottolineato le squadre principali del protour al giro andavano con comprimari un esempio lampante era la discovery di Savoldelli il quale non conosceva nemmeno il nome di alcuni dei suoi compagni...
Evidentemente certe formazioni come, oltre a quella americana, la Liberty, la Isole Baleari, Phonak, ecc. prendevano parte al giro solo per obblighi di protour e non certo per vincere tappe...
Con la cronosquadre tuttavia gli organizzatori potrebbero obbligare ad esempio una squadra come la discovery a presentare un gruppo quantomeno decente attorno a Savoldelli, perchè sennò potrebbe dare addio a priori alla vittoria finale...
Voi che ne pensate?

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 04/01/2006 alle 21:55
Originariamente inviato da Flipper

Caro Morris
Sarà perchè corro in bici, ma io non sono e non sono mai stato un tifoso di nessun ciclista in particolare... Certo ho anch'io le mie simpatie, ma ti posso assicurare che mi godo lo spettacolo da un posizione pressochè neutrale... Anzi ti dirò di più: anch'io, per non so quale strano motivo, nutro più simpatia per i corridori straneri, tanto che in occasione del primo Giro vinto da Savoldelli, ero un po' più contento se vinceva Hamilton... quindi, mi dispiace, ma il nazionalismo non fa proprio per me...


Bèh Savoldelli, curriculum superiore a parte, è sempre stato molto meglio del tremolante, imbranatello e falsino americano….Permettimi, era abbastanza evidente che vincesse il Falco, anche da semi-isolato.

Ora quello che voglio dire, e cercare di farti capire la mia tesi, è che Rujiano non è un corridore sottovalutato, anzi...e soprattutto tra il venezuelano e Savoldelli, mi sembra proprio il bergamasco a godere di minor considerazione.


La considerazione, nello sport, spesso, si sublima sul fattore “futuro”, ed è logico che uno a 23-24 anni, possa interessare in maniera più pungente rispetto ad un 32-33enne.

Io quando affermo questo, faccio riferimento a vari fattori, in particolare cerco di vedere quanto un ciclista è ricercato dai media, quanta considerazione sembra avere tra le varie squadre più importanti e quanto consenso riscuote tra i tifosi... Si potrebbe aggiungere a questo, quanto "potere" un corridore ha in gruppo, ma finchè non passo non te lo posso dire...
Ora quando dico che per me Rujano non è per niente il corrridore più sotttovalutato, faccio riferimento soprattutto a questi tre fattori:

1)E' riuscito a portarsi a casa un super contratto con la Quick Step. Sono d'accordo con te quando dici che non è certamente la squadra ideale per lui (lo avevo già detto a suo tempo per Simoni), ma è pur sempre la più forte al mondo... Poca considerazione?


Mah… sono d’accordo che la Quick Step sia la squadra più forte del mondo, ma solo per le corse di un giorno, in quelle a tappe, è praticamente inesistente. Non a caso, il pur bislacco punteggio Pro Tour dell’UCI, pone la formazione belga al 12° posto. Si tratta di una classifica falsa, ma ugualmente significativa al fine di testimoniare la nullità del team nei grandi giri. Nell’intento di migliorare su questo versante, col fare dell’investimento, la Quick Step chi poteva cercare, se non Rujano? Che il suo nome fosse finito su quel taccuino era ovvio, in fondo fra coloro che sono andati a podio nel 2005, il venezuelano era l’unico raggiungibile e, per giunta, di gran lunga il più giovane. Questi sono aspetti scontati e poco significativi circa la considerazione. Soldi a parte, cosa ha fatto il team belga per tutelare il giovane sudamericano per il prossimo Tour? Poco mi pare e questo se da una parte ci conferma la comune convinzione di una squadra sbagliata per Rujano, dall’altra ci da un segno di non eccessiva stima su di lui.

2)Da giugno in poi non passa mese che su qualsiasi rivista del settore non ci sia qualche articolo sul corridore venezuelano. Guarda ho proprio sotto mano Cycling Pro di Novembre e hanno dedicato a lui ben 8 pagine... Ormai è come il prezemolo, ce lo troviamo dappertutto ... Mentre su Savoldelli se ho letto tre o quattro articoli ne ho letti tanti...dici ancora poca considerazione?


Le riviste del settore, comprese le ottime, sia per il valore delle penne che vi scrivono e sia per lo spessore giornalistico, messe assieme, raggiungono a mala pena un sesto dei lettori della Gazzetta dello Sport o degli spettatori della RAI . Chi orienta l’osservatorio è dunque proprio chi non ha saputo valutare, col giusto peso, il 2005 di Rujano.

3) Diversi tifosi lo hanno già paragonato a Pantani... Lascia stare se il paragone ci sta o no, ma ti sembra poco considerato un corridore a cui fanno questi paragoni, dopo averlo visto in azione solo un mesetto???


I tifosi sognano ad ogni piè sospinto qualcuno che possa donare le emozioni di Pantani, un atleta che ha lasciato un vuoto incolmabile. E come poteva essere diversamente, considerando che per trovare corridori dello spessore e delle caratteristiche di Marco, bisognava ritornare indietro di oltre 30 anni. Dal punto di vista tecnico, quei tifosi che paragonano Josè Rujano a Pantani, pochi comunque, prendono una stecca, ma sono tifosi, ed a loro è concessa licenza d’errore. E’ ben più grave, invece, un paragone simile esternato dai giornalisti, perché significa seminare ignoranza, anche se il motivo vero (sempre o quasi) che li spinge sta nell’esigenza dell’effetto, al fine di vendere il loro prodotto. Sinceramente però, non ho notato vistosi casi in questa direzione. Anche il qui più volte riportato servizio di Bicisport sul venezuelano, giunto, si badi, sette mesi dopo il fatto crogiolo, è legittimo e giustificato, perché permette ai lettori del mensile più diffuso, di conoscere un personaggio venuto per molti dal nulla. Di chi dovevano parlare, in tempi di agonismo limitato, delle recite della Lanza, di cui ormai sono pieni anche i co.glioni delle donne? E’ questa la fase degli approfondimenti, ed il taglio dato da Bicisport non è per nulla quello di un nuovo Pantani, bensì la storia, l’antropologia, l’ambiente, le emozioni e le ambizioni di un corridore ancora autentico, per nulla avvinto dal teatrino dell’ovvietà e del ruffianismo di calcistica memoria vigente in Europa anche in troppi ciclisti, che sogna di prendersi un po’ delle facoltà di Marco. Un omino giovane, dagli occhini neri che ti fanno vedere la fame, la miseria di un continente saccheggiato dalla barbarie dei lustrini dell’occidente. Speriamo che Rujano rimanga così, ed intanto diamogli una carezza quando cerca di imitare il suo idolo, l’importante per lui è che non si convinca ad essere davvero un Pantani, perché andrebbe al macello.

Per me non è assolutamente poco considerato, mentre per quanto riguarda il falco bergamasco, la mia è un'impressione che ho ormai da qualche anno... Mi sono sempre chiesto come mai un vincitore di un Giro (prima del 2005) finito anche un'altra volta sul podio, non sia quasi per niente ricercato dai giornalisti. Una risposta che mi davo è che forse non era un personaggio perchè si sa, quello che la gente più di tutte vuole, è lo spettacolo in salita mentre Savoldelli riesce "solo" a difendersi, facendo la vera differenza su un terreno un po' "anomalo". Mi ricordo a tal proposito la tirata d'orecchie che proprio il falco fece in diretta TV a Davide Cassani all'arrivo a Milano, perchè il giornalista aveva sempre detto che Savoldelli non sarebbe mai stato in grado di vincere un grande Giro...


Savoldelli fallì l’ascesa alla “rosa” con la Saeco, poi finì all’Alexia e vinse il Giro, ma fu un’edizione ridotta per mille motivi. Lo vinse meritatamente comunque. Aveva 29 anni, ed in quel periodo ebbe risonanza, ma poi, il fallimento della squadra e la lunga catena di infortuni, lo posero per forza di cose ai margini. Ha perso, di fatto, anni di corse e chi non corre, non sempre riesce a stare sulla linea delle attenzioni. Fra il pubblico, in tanti avevano dimenticato la sua permanenza in seno alla T.Mobile. Quest’anno, è passato alla squadra più antipatica e sospetta del mondo, dominata e schiacciata da un uomo che stuzzica la conoscenza dei dispregiativi. Anche questo aspetto non ha giovato alla familiarità del Falco. Ciononostante, la vittoria al Giro e quella di tappa al Tour, dopo essersi sfiancato per la Lanza, sono state salutate col giusto peso.
In quanto alla battuta di Cassani…..bèh io non l’avrei mai detta, soprattutto perché consapevole che il povero ciclismo, dovendo sopportare l’onta di un anatroccolo fattosi cigno al punto di vincere tour a ripetizione, ha aperto tutte le strade all’inimmaginabile, figuriamoci l’immaginabile Savoldelli.
Non è vero Flipper che tutte le attenzioni del pubblico siano per gli scalatori. Se lo erano per Pantani, è solo perché si era di fronte a qualcosa di straordinario. Ci sono corridori, con caratteristiche diverse, capaci di emozionare, amati dalla gente ed in grado di trascinare. Ma su questo aspetto il discorso sarebbe lunghissimo e meriterebbe un thread apposito….

Ciao!

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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  postato il 05/01/2006 alle 09:46
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da Flipper

Originariamente inviato da Morris

Josè Rujano, per quello che ha fatto, è il corridore più sottostimato del 2005. Fosse stato italiano, francese o spagnolo, l’osservatorio ne avrebbe parlato come di un fenomeno.


A mio giudizio il corridore più sottovalutato del 2005 (e non solo...) è proprio Savoldelli... Se facesse parte di una squadra italiana forse non sarebbe così...
Dopo tutto quello che ha passato (anche un infortunio ad inizio anno) è riuscito a vincere uno dei Giri più belli e combattuti degli ultimi anni. Lo ha vinto solo per merito suo non certo per demerito di altri! E' stato il più forte, dimostrando una intelligenza fuori dal comune...
E sono sicuro che Rujano non è salito sul gradino più alto del podio semplicemente perchè battuto da un corridore a lui nettamente più forte, non perchè l'abbia gettato al vento lui...


Scusa Flipp, rispetto la tua opinione, ma va ancvhe detto che Savoldelli ha goduto in questo Giro di una dose massiccia di quel quid che ha fatto grande Arrigo Sacchi.
Cunego che si gonfia di globuli bianchi, Basso che si piglia il cagotto fulminante, Ardila e Van Huffel compiacenti...
Ha vinto con merito, per carità, ma non solo.

.....ma scusa cosa vuol dire!!!!!!!!!
Cunego globuli bianchi,basso cagotto????
I grandi giri si fanno in 3 settimane e se un corridore prima durante o alla fine gli succede qualcosa di qualsiasi genere vuol dire che non ha la stoffa del campione!!
Percui chi vince non é mai e dico mai demerito degl'altri!!!
Mi sembri Chiappucci nelle sue dichiarazioni(siccome arrivava sempre secondo)che diceva che avrebbe vinto se.....ma.....etc. etc.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2006 alle 09:59
Cmq sul fatto che Savoldelli è sottovalutato sono d'accordo! prendiamo ad esempio l'asta del fantaciclismo mio (con anche Mario/Monsieur e Beppe/Pirata): quota di partenza di Savlodelli 954 PC, offerta massima (la mia) 2801PC con 1701PC di vantaggio sulla seconda offerta (1100). Invece l'anno scorso Cunego, dopo aver vinto il Giro, fu preso a 5500PC. Questo è solo un esempio, su un campione di appassionati di ciclismo piuttosto preparati, di come Savoldelli sia sottovalutato.
 
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  postato il 05/01/2006 alle 10:00
Originariamente inviato da Zillo

Cmq sul fatto che Savoldelli è sottovalutato sono d'accordo! prendiamo ad esempio l'asta del fantaciclismo mio (con anche Mario/Monsieur e Beppe/Pirata): quota di partenza di Savlodelli 954 PC, offerta massima (la mia) 2801PC con 1701PC di vantaggio sulla seconda offerta (1100). Invece l'anno scorso Cunego, dopo aver vinto il Giro, fu preso a 5500PC. Questo è solo un esempio, su un campione di appassionati di ciclismo piuttosto preparati, di come Savoldelli sia sottovalutato.


Diciamo anche che io ho già Basso ed Ullrich, e quindi per le corse a tappe son coperto... sennò per il "falco" offrivo eccome...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2006 alle 13:05
Cunego globuli bianchi,basso cagotto????
I grandi giri si fanno in 3 settimane e se un corridore prima durante o alla fine gli succede qualcosa di qualsiasi genere vuol dire che non ha la stoffa del campione!!
Percui chi vince non é mai e dico mai demerito degl'altri!!!
Mi sembri Chiappucci nelle sue dichiarazioni(siccome arrivava sempre secondo)che diceva che avrebbe vinto se.....ma.....etc. etc.


Ti sembro Chiappucci? E comunque sempre meglio che Max Biaggi..
A parte gli scherzi, riconfermo tutto ciò che ho scritto, anzi ti dirò sinceramente, carissimo Leo, che penso che la tua sia solo una provocazione, mentre in realtà sei d’accordo con me.
Ciao!

 
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Livello Bernard Hinault




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  postato il 05/01/2006 alle 15:09
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Comunque Rujano in gennaio aveva terminato il Langkawi al 2° posto (e dieci giorni nella canicolare melassa malese più che una preparazione sono uno spremiagrumi).
In aprile era giunto terzo nel Giro d'oro in Trentino, poi ottavo nel Giro del Trentino e infine ha partecipato al Giro d'Italia, dobve ha fatto quello che sappiamo.
Tenendo conto che ha un anno meno di Cunego e cinque anni meno di Basso, direi che non c'è male.


Concordo in pieno...
Penso che al prox Giro se sarà in forma e non penserà alla nuova squadra possa essere uno dei 3 favoriti.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2006 alle 15:56
Grande woobinda sulle considerazioni su Chiappucci pensavo di essere il solo... ti appoggio pienamente (su quello che dici su Chiappucci chiaramente non sul paragone con aranciata)

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
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Livello Octave Lapize




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  postato il 05/01/2006 alle 16:54
Originariamente inviato da riddler

Grande woobinda sulle considerazioni su Chiappucci pensavo di essere il solo... ti appoggio pienamente (su quello che dici su Chiappucci chiaramente non sul paragone con aranciata)


Quella di accampare mille scuse e di schivare responsabilità è una tipica "qualità" nazionale. Da fazio in giù...
Ricordo ai tempi di chiappucci e bugno che i nostri telecronisti (sopratutto Santini)inventavano mille scuse per giustificare i loro distacchi da Indurain.

Cmq in questo caso sono d'accordo con Aranciata.
Savoledelli ha "solo" il merito di leggere bene la gara.
Per il resto lo ritengo discreto un po' su tutti i terreni ma ha vinto + di quanto meritasse il suo talento ciclistico.
E poi fa spesso il brillante a buon mercato. Ma questo riguarda la sfera delle simpatie personali e quindi conta poco ai fini della discussione.
saluti
gall

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2006 alle 17:03
Originariamente inviato da galliano

Savoledelli ha "solo" il merito di leggere bene la gara.


Scusa, ma non credo sia un merito da poco...

Originariamente inviato da galliano

Per il resto lo ritengo discreto un po' su tutti i terreni ma ha vinto + di quanto meritasse il suo talento ciclistico.


Ha vinto di più di quanto meritasse?? E perchè?? Se avesse avuto meno sfiga non avrebbe saltato tutte le stagioni che ha saltato! Ha vinto 2 giri ed è salito un'altra volta sul podio... questo presuppone una certa costanza!

Originariamente inviato da galliano

E poi fa spesso il brillante a buon mercato.


Questa affermazione, perdonami, ma me la devi spiegare... proprio non l'ho capita!

 
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Livello Octave Lapize




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  postato il 05/01/2006 alle 17:33
Originariamente inviato da Zillo

Originariamente inviato da galliano

Savoledelli ha "solo" il merito di leggere bene la gara.


Scusa, ma non credo sia un merito da poco...

Originariamente inviato da galliano

Per il resto lo ritengo discreto un po' su tutti i terreni ma ha vinto + di quanto meritasse il suo talento ciclistico.


Ha vinto di più di quanto meritasse?? E perchè?? Se avesse avuto meno sfiga non avrebbe saltato tutte le stagioni che ha saltato! Ha vinto 2 giri ed è salito un'altra volta sul podio... questo presuppone una certa costanza!

Originariamente inviato da galliano

E poi fa spesso il brillante a buon mercato.


Questa affermazione, perdonami, ma me la devi spiegare... proprio non l'ho capita!


Infatti non sarebbe un merito da poco se fosse accompagnato da altre doti ciclisticamente + entusiasmanti.
Certo la sua abilità in discesa è indiscutibile però...
penso che savoldelli abbia vinto 2 giri soprattutto per errori altrui piuttosto che per indiscutibile superiorità.
oddio, bravo lui ad approfittarne, senza dubbio, ma io, personalmente lo ritengo oltre che discretamente bravo, fortunato.
Che vuoi che ti dica, magari dico una boiata, ma io la penso così.

Per il resto, il "brillante"... ti ho detto è una questione di pelle.
Mi sembra che spesso in tv faccia un po' troppo il brillante, alla ricerca della risata banale e del facile consenso.
Ma ripeto è un impressione niente che si possa dimostrare "scientificamente"
saluti
gall

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2006 alle 17:41
Originariamente inviato da galliano

Infatti non sarebbe un merito da poco se fosse accompagnato da altre doti ciclisticamente + entusiasmanti.
Certo la sua abilità in discesa è indiscutibile però...
penso che savoldelli abbia vinto 2 giri soprattutto per errori altrui piuttosto che per indiscutibile superiorità.
oddio, bravo lui ad approfittarne, senza dubbio, ma io, personalmente lo ritengo oltre che discretamente bravo, fortunato.


Bah! a me nel 2005 è sembrato veramente il più forte... puoi dirmi quel che vuoi sul 2002, che è stato un po "particolare", ma nell'ultimo è stato veramente formidabile! Nella tappa di Zoldo Alto ha fatto un numero straordinario che gli ha permesso di guadagnare non poco su Simoni e poi nella tappa del finestre è stato eccezzionale! Sai quanti corridori sarebbero crollati nella sua situazione? Sai Ullrich quando sarebbe arrivato al traguardo se ci fosse stato lui al suo posto? Sarebbe ancora lì sul finestre a cercare di arrivare in cima!!


Che vuoi che ti dica, magari dico una boiata, ma io la penso così.

Per il resto, il "brillante"... ti ho detto è una questione di pelle.
Mi sembra che spesso in tv faccia un po' troppo il brillante, alla ricerca della risata banale e del facile consenso.
Ma ripeto è un impressione niente che si possa dimostrare "scientificamente"
saluti
gall


Mah! Capisco che è una questione soggettiva, ma a me, al contrario, sembra che sia uno molto chiuso e riservato... la tua descrizione mi sembra piuttosto quella di Cunego..

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2006 alle 18:31
Si ma Bugno ha battuto Indurain a Stoccarda e a Benidorm e ha cmq vinto un giro d'Italia e se avesse corso con il piglio del campione il tour '91, non sottovalutando Indurain, chissà se lo sarebbe giocato...
Ma Chiappucci che aveva 10 minuti di vantaggio su Lemond?

Originariamente inviato da riddler

Grande woobinda sulle considerazioni su Chiappucci pensavo di essere il solo... ti appoggio pienamente (su quello che dici su Chiappucci chiaramente non sul paragone con aranciata)

 

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Il procuratore aggiunto di Catania Renato Papa: Nel 2003 è stato abrogato un comma della legge che permetteva l'arresto dei diffidati recidivi, e di chi non si presentava alla firma. E questo è stato un grave gesto di debolezza.
Uno nessuno centomila! Un libro di Pirandello? No! I castelli di Kessler secondo Bulba...
All'ombra del cavaliere oscuro (la biografia di G. Fini)
La regola del fallo di mani nel calcio? Superata, oramai si gioca con 11 portieri come la lotteria istantanea - ponzi ponzi po po po
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  postato il 05/01/2006 alle 18:43
penso che savoldelli abbia vinto 2 giri soprattutto per errori altrui piuttosto che per indiscutibile superiorità.
oddio, bravo lui ad approfittarne, senza dubbio, ma io, personalmente lo ritengo oltre che discretamente bravo, fortunato.

Penso di aver già chiarito che la penso diversamente da te...

Volevo però solo porre l'attenzione su un particolare che ha molti è sfuggito: Savoldelli ha vinto gli ultimi due Giri a cui ha preso parte...
Coincidenze? Sarà solo stato bravo ad approfittare degli unici due momenti buoni?
Mah... Cmq fortuna o no, lui gli ha vinti (e per questo, dettagli a parte, merita considerazione!!!), gli altri finora se li sono solo sognati...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2006 alle 19:02
Beh certo vedendo nell'albo d'oro Gotti viene facile dire che Savoldelli abbia vinto il giro solo per episodi...
Io rimango del parere che per vincere il giro la fortuna va in secondo, anzi in terzo piano, prima ci vogliono le gambe e poi la testa...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2006 alle 19:28
Originariamente inviato da galliano
Savoledelli ha "solo" il merito di leggere bene la gara.
Per il resto lo ritengo discreto un po' su tutti i terreni ma ha vinto + di quanto meritasse il suo talento ciclistico.


"Discreto" è un giudizio molto riduttivo per Savoldelli.
Non è scalatore ma sono pochi quelli che lo staccano in salita.
Non è cronoman ma a cronometro è sempre tra i primi.
A parte la discesa, ha ottima visione di corsa e grande regolarità (gli alti e bassi per lui sono praticamente sconosciuti): mi sapete dire nel panorama mondiale quanti ce ne sono con queste qualità? Secondo me si contano sulle dita di una mano.

Forse è proprio questo il motivo per cui è sottovalutato: va bene dappertutto ma non eccelle in nessuna specialità (discesa a parte), da sempre l'impressione di subire la corsa, ma alla fine lui è sempre li, mentre i suoi avversari non sempre ci sono.
Prende 9 tutti i giorni ma non prende mai 10: i suoi avversari capaci di prendere 10, talvolta prendono anche 5 e nella media finale spesso gli sono dietro.

La fortuna? parlare di fortuna riguardo a un atleta che ha perso due anni per incidenti mi sembra quantomeno azzardato.

Mi sapete poi dire chi ha vinto il Giro per indiscutibile superiorità negli ultimi 10 anni: Simoni nel 2003, Pantani, Rominger e poi?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2006 alle 19:35
Tonkov nel '96?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2006 alle 19:49
Originariamente inviato da riddler

Tonkov nel '96?


Mah! a due tappe dalla fine maglia rosa era Olano.
Superiorità si: indiscutibile forse no.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/01/2006 alle 19:56
Originariamente inviato da riddler

Si ma Bugno ha battuto Indurain a Stoccarda e a Benidorm e ha cmq vinto un giro d'Italia e se avesse corso con il piglio del campione il tour '91, non sottovalutando Indurain, chissà se lo sarebbe giocato...
Ma Chiappucci che aveva 10 minuti di vantaggio su Lemond?


Chiappucci nel 1990 non credeva di poter reggere fino alla fine: la sua condotta di corsa nella tappa di Saint Etienne fu quella di chi vuol tenere più a lungo possibile la maglia gialla di giornata, non quella di chi punta alla maglia gialla di Parigi, altrimenti non avrebbe mai perso 5 minuti in una tappa di media difficoltà.

 
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