Board logo

Il Forum di Cicloweb

Non hai fatto il login | Login Pagina principale > Dite la vostra sul ciclismo! > L'Equipe: la gente associa il doping al ciclismo
Nuovo Thread  Nuova risposta  Nuovo sondaggio
< Ultimo thread   Prossimo thread >  |  Versione stampabile
Autore: Oggetto: L'Equipe: la gente associa il doping al ciclismo

Livello Claudio Chiappucci




Posts: 337
Registrato: Mar 2005

  postato il 05/10/2005 alle 10:29
Proseguendo nella sua inchiesta sui campioni di urina postivi di Armstrong nel 1999, L’Equipe ha pubblicato oggi un’inchiesta i cui risultati provano come la sconfitta del doping nel ciclismo resti una dolce illusione.
«Le cifre che illustrano un sondaggio realizzato dalla Ipsos in quattro paesi europei (Francia, Germania, Spagna e Italia) sono eloquenti. La gran parte degli intervistati (79%) associano il doping al ciclismo, soprattutto in Francia (addirittura il 97%) dopo l’affaire Festine 1998 e le ultime rivelazioni su Armstrong.
I casi di doping e le tragedie - sostiene il quotidiano francese - si moltiplicano in ogni paese, i controlli sono sempre più efficaci, le carte etiche e i codici di comportamento si moltiplicano ma il ciclismo continua a vivere in un clima di omertà.
La cosa peggiore è soprattutto il constatare come i dirigenti non vogliano assumersi le loro responsabilità. Non lo ha fatto Verbruggen ed il suo successore alla guida dell’UCI, Pat McQuaid, non offre garanzie riguardo al problema».
Il sondaggio fa emergere un dato importante: il pubblico non è dopato. Al contrario, l’opinione pubblica resta pragmatica e sicura dei valori importanti trasmessi dallo sport del ciclismo. In definitiva, sono molti gli intervistati che continuano a pensare che i ciclisti restino dei grandi campioni, con o senza aiuto del doping.


 

____________________
http://www.danielecolli.it

 
Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Claudio Chiappucci




Posts: 337
Registrato: Mar 2005

  postato il 05/10/2005 alle 10:30
Dimenticavo..Tratto da Tuttobiciweb

 

____________________
http://www.danielecolli.it

 
Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Moderatore




Posts: 3235
Registrato: Sep 2005

  postato il 05/10/2005 alle 10:37
mah non saprei se e veramente cosi, il ciclismo e uguale agli altri sport ed e di oggi la notizia di Mariano Puerta tennista finalista al roland Garros 2005 trovato positivo per la seconda volta!! il doping esiste in tutti gli sport solo che in alcuni c'è piu ossessione nel enfatizzarlo vedi ciclismo e atletica mentre negli altri pare sia una cosa superflua
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Hugo Koblet




Posts: 413
Registrato: Aug 2005

  postato il 05/10/2005 alle 10:44
Secondo me questo sondaggio è veritiero.
La gente non interessata più di tanto a questo sport ha la sensazione che tutti i ciclisti si dopano.
Io per esperienze vissute avevo anchio qualche dubbio all'interno della corsa.
Lo scandalo che ora arriva quotidianamente è forse il risultato di una disperazione generale dell' UCI che non sopporta più di tenere nascosti gli altarini.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Hugo Koblet




Posts: 413
Registrato: Aug 2005

  postato il 05/10/2005 alle 10:45
Secondo me questo sondaggio è veritiero.
La gente non interessata più di tanto a questo sport ha la sensazione che tutti i ciclisti si dopano.
Io per esperienze vissute avevo anchio qualche dubbio all'interno della corsa.
Lo scandalo che ora arriva quotidianamente è forse il risultato di una disperazione generale dell' UCI che non sopporta più di tenere nascosti gli altarini.

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 6314
Registrato: Jun 2005

  postato il 05/10/2005 alle 10:56
Caro dani dell'argomento doping, sondaggio compreso, se ne sta discutendo in unthread gemello.
il link è http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=2917&page=2
Sarebbe gradita la tua opinione.
Grassie.

 

____________________
"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 3235
Registrato: Sep 2005

  postato il 05/10/2005 alle 10:59
si puo essere anche vero il sondaggio, allora trattiamo tutti gli sportivi allo stesso modo con le stesse regole antidoping non che nel ciclismo c'è una regola nel calcio un altra nel tennis un altra e via dicendo, perche cosi in alcun sport c'è accanimento continuo, in altri quando capita un positivo pare sia una fesseria
 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Claudio Chiappucci




Posts: 337
Registrato: Mar 2005

  postato il 05/10/2005 alle 11:05
Scusate, non ero entrato nel treahd di Musseuw

 

____________________
http://www.danielecolli.it

 
Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Professionista




Posts: 41
Registrato: Dec 2004

  postato il 06/10/2005 alle 12:22
Purtroppo anche secondo me il sondaggio del giornale francese è veritiero. Il problema solito su cui più volte ci si è soffermati anche sul forum e dovuto ai mass media, essi enfatizzano le disgrazie dei bikers, spesso dell'atletica, ma mai si permettono di critricare il santo pallone; come dice Blatter(FIFA's Chief); "nel calcio il doping non esiste."

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Octave Lapize




Posts: 471
Registrato: Aug 2005

  postato il 06/10/2005 alle 13:12
Originariamente inviato da celapossorifare


Lo scandalo che ora arriva quotidianamente è forse il risultato di una disperazione generale dell' UCI che non sopporta più di tenere nascosti gli altarini.
.... o un modo x far vedere che si è seri nel proprio lavoro e poi andando a nascondere quello che si vuole nascondere

 

____________________
http://www.ivanbassoblog.com
http://nalya.wordpress.com
La vita è come una bicicletta con dieci velocità.
La maggior parte di noi ha marce che non userà mai.(Schultz Charles)




 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 06/10/2005 alle 13:22
Ragazze /i
come segnalato gia` da Stress
c'e' un thread parallelo con gli approfondimenti:
http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=2917&page=2

grazie e scusate l'intromissione

 

____________________

"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 2301
Registrato: Dec 2003

  postato il 06/10/2005 alle 14:26
Il sondaggio è ultra-veritiero, e quella percentuale in Italia si alzerebbe ancora.

Non ho problemi a dire che in Italia c'è una congiura contro il ciclismo da parte dei poteri forti del calcio, che poi sono anche i poteri forti di tutto il resto (banche, finanziarie, politica). E questa congiura passa per eliminare il ciclismo da tv e giornali (es. La Stampa il giorno dopo la Roubaix del 2004 non diede nemmeno il lancio di agenzia della vittoria di Backsadt). Passa poi per fare passare l'equazione ciclismo = doping in un giustizialismo che ha travolto tutti i campioni in proporzione a quanto facevano audience. L'unico a essere risparmiato, Cipollini, lo è stato perchè lui sale su molti yatch e sa come farsi buoni certi poteri.

Ma perchè questo complotto? Perchè il Dio calcio è in crisi di credibilità, di soldi, di ascolti. E per mantenere il proprio primato nel panorama economico-sportivo ha ucciso tutti i principali contendenti. Il basket non si vede più. La pallavolo molto poco. Il ciclismo, in forte ascesa di praticanti, di giro d'affari, di bici vendute, di ascolti tv con Pantani, era un altro bersaglio.
Colpito e affondato.

 

____________________
Il mio blog: http://passodellacisa.blogspot.com
La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage

Livello Fausto Coppi




Posts: 1771
Registrato: Jan 2005

  postato il 06/10/2005 alle 14:39
che dire purtroppo è vero.... l'ho constatato io con le persone che ho incontrato in questi anni

 

____________________
http://www.controcopertina.it

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 06/10/2005 alle 14:51
Copio e incollo i pezzi di una discussione svolta sun un thread parallelo.
L'oggetto di questo è molto più attinente. In testa e in stampatello gli autori dei vari pezzi.

ciao
claudio




COLLIDANI

.....il pubblico vuole il successo, ma esistono delle regole per tutti, da rispettare. Pensate chead ogni tre persone che stringo la mano per un amicizia, una di queste mi domanda sempre..ma nel ciclismo vi dopate vero?é una cosa pesantissima!!



CLAUDIODANCE

Dani, immagino che sia davvero pesante. In piccolo accade anche a me (e credo a molti altri appassionati) quando, conoscendo una persona nuova, questa viene messa a conoscenza del mio sport preferito. Scatta subito il luogo comune sul doping. Pensa , ci rimango male io che ciclista non sono. Immagino come sia spiacevole per chi ha fatto delle corse in bici la propria vita. Perciò sono solidale con te e con tutti i tuoi colleghi.

Aldilà della solidarietà, doverosa e scontata, aggiungo una piccola riflessione: se è vero, come è vero, che i media generalizzano e sbagliano atteggiamento. Se è vero che i segnali di un miglioramento stanno arrivando anche dal mondo del ciclismo. Cosa potreste fare voi professionisti più di quello che fate ora?

Immagino che la domanda te la sarai già posta, mi piacerebbe sentire una tua opinione. Ti anticipo una mia impressione. Una parte dello schema ciclismo=doping che il pubblico si è costruito potrebbe anche dipendere questo:
Ogni volta che c’è un caso di doping non si assiste a vere e proprie incazzature da parte degli avversari, manca, nelle interviste fatte agli altri ciclisti, la condanna esplicita, la rabbia che dovrebbe trasparire dal sentirsi truffati dal collega dopato. Mi spiego meglio, sembra quasi che ci sia un atteggiamento troppo prudente nel prendere le distanze dagli imbroglioni, come se valesse una sorta di difesa corporativa del branco che non convince del tutto. Sembrate tutti molto politically correct e se da un lato è sicuramente un pregio, dall’altro sembra un eccesso di prudenza.
Il caso recente di Armstrong e della positività dei campioni B dell’Equipe è sintomatico. Cunego, Basso, etc., sembravano tutti docenti di diplomazia!, mi sarei aspettato qualche cosa di più sincero, di più esplicito. Basso avrebbe potuto dire, mantenendo salvo il rispetto per la presunzione d’innocenza, che un’indagine sarebbe stata auspicabile a quel punto, aveva la vittoria di 2 tour in ballo! Invece nulla. Io, se corressi ancora, e uscisse che un avversario mi ha imbrogliato mi incazzerei come una biscia altrochè! “Gli alzerei le mani addosso e gliele scenderei a Pasqua!”.

Aleggia una sorta di tabù, come fosse un peccato originale da dimenticare. È solo un’impressione o mi dai ragione? Capisco che sia difficile per tutti voi condannare un collega e magari contribuire a rovinargli un’immagine e una carriera, ma non trovi che sia un passo necessario e coraggioso? Il passaggio logico (semplicistico, daccordo, ma ferreo nella logica) che la gente fa è questo: non condannano Armstrong perché sono dopati anche loro! Punto.
Se ci metti accanto il trattamento riservato a Simeoni la frittata è fatta.

Tempo fa quando uscì la storia del doping di squadra juventino ci fù lo sfogo pubblico di Zola, che si sentiva derubato di uno scudetto con il Parma. Mi sembrò una cosa legittima e naturale. Purtroppo lo stesso Zola ridimensionò quanto detto e ciò mi svela che il problema dell’eccesso di prudenza non è solo del ciclismo.

Ciao
claudio



COLLIDANI

Ciao Claudio, grazie per il messaggio e la solidarietà, hai perfettamente ragione in ciò che hai scritto, che dire, noi ci sottoponiamo ai controlli praticamente tutte le gare a tappe, veniamo svegliati anche prima delle sei a volte (nel Calcio non é mai successo).Comunque, hai anche ragione sulla paura di molti di indicare con il dito il colpevole e farlo pagare, purtroppo non lo fanno e quindi di indicano a pensare che siamo tutti nella stessa barca. Il discorso é davvero complesso...


CLAUDIODANCE

È complesso, me ne rendo conto, come mi rendo conto di quanto ci sia da perdere nel condannare esplicitamente e senza mezzi termini. Ci vuole un coraggio da leoni, lo so. E ci vuole un credibilità molto grande e inattaccabile.
Non credere che lo stia chiedendo a te, sarebbe pretendere troppo, sei appena entrato nel mondo prof e capisco con quale stato d’animo. Ti fa già onore il fatto di avermi risposto (lo sai, non sono incline ai facili complimenti!).
Io dico che dovrebbero essere i personaggi più in vista a farlo, altrimenti da questa spirale non si esce.
Noi possiamo diffondere un pensiero nuovo, una forma mentis più coraggiosa e autonoma.

È importante che un giovane come te capisca bene questi aspetti, perché fra 5/6 anni, (dopo che avrai vinto quelle 3 o 4 superclassiche!) potresti ricordarti di questi discorsi e dire cose importanti, convincenti e autorevoli.

Questo forum dice cose importanti sul doping e si è elaborato un pensiero abbastanza strutturato in merito, ma è comunque un club ristretto, fatto di appassionati già selezionati, il grande pubblico viene irretito da ben altre corazzate dell’informazione.
Avere dei professionisti come te è un fatto molto importante perché potresti essere il portavoce di una nuova filosofia.
Prima Mario accennava a delle idee in merito. Bene, le cose possono cambiare, bisogna avere fiducia.

Morris, Aranciata, Jan, Mestatore e tanti altri hanno dato il loro contributo sul problema doping. È arrivato il momento di mettere in campo qualche idea. Non è giusto che la gente comune abbia un’idea così negativa del nostro sport, bisogna fare qualche cosa. I ciclisti devono capire la gravità del sondaggio oggetto del tuo thread, ne và anche del futuro del movimento.
Il “prodotto ciclismo” deve riacquistare credibilità, per il bene di tutti i ragazzi che iniziano adesso a correre.

Ciao bello,
claudio




CLAUDIODANCE

Bueno, allora incoraggiamo i comportamenti corretti, senza pretendere l'impossibile e l'inutile. Trovo che le prese di posizione chiare in merito ce le dovremmo aspettare dai "capi" del gruppo....non lo fanno? Peggio per loro. Diamo rispetto e approvazione a chi si dimostra coraggioso su queste pagine, in futuro potrebbe farlo con ben altra incidenza.

Non farti prendere dalla rabbia. Non tutto è perduto!
ciao bello.
claudio



JANJANSSEN

Tre osservazioni. (miiiii...veloci veloci...)
1) avete notato nulla riguardo la notizia relativa all'ex ct DeCawer? Io una cosa l'ho notata...accostare il nome di Boonen ad una notizia così, mi sa tanto di malizioso. Come se aveste trovato scritto "Lippi, ex allenatore di Del Piero, accusato di frode....". Fossi Boonen mi seccherei molto.
2) Collidani...sai cosa paga più di ogni altro, il ciclismo? L'errore di avere provato a negare l'evidenza da parte ti tutto l'ambiente. Nessuno a dire "ostrega, il doping è un problema che c'è e va sconfitto"...ma tutto l'ambiente è apparso connivente. Gli stessi fatti relativi a Simeoni al tour scorso hanno mostrato un gruppo dalla parte di Robocop, non di chi aveva denunciato Ferrari. Certi errori , tragici, si pagano salatissimi davanti all'opinione pubblica. Opinione pubblica molto più potente degli appassionati veri.
3) A parziale discopla dell'ambiente, il ciclismo è sport povero. Ovvero massacrabile. per uno sport marcissimo soprattutto a livello di massimi dirigenti (ANCHE federali), il ciclismo poteva essere offerto in bocca all'opinione pubblica senza ombra di problema. E la stampa , la GRANDE stampa, non il mondo degli appassionati..., ha completato l'omicidio. Pensate che in un paese che ha reso verosimile il concetto di padania, sia impossibile ingoiare il concetto di ciclismo sport di corrotti?
Collidani, tu sei in imbarazzo, ma ti garantisco che Pescante e Carraro (per non fare nomi) lo sono molto meno. Eppure qualche grillo per la testa dovrebbero averlo..lo scempio dell'Acquacetosa dice loro nulla?
ciao!



CLAUDIODANCE

Giusto Jan, giusto ostregheta!
La guerra và combattuta anche sul piano dell'opinione pubblica, si deve convincere anche quella e non basta dire quanti controlli facciano i nostri ragazzi,le giustificazioni indeboliscono al giudizio del grande pubblico e un episodio come quello di Lanza vs. Simeoni è molto più impattante.

Bisogna cogliere le occasioni più importanti per lanciare messaggi chiari agli sportivi, a costo di rimetterci qualche cosa.

Questo "luogo" (il forum di cicloweb) deve diventare un laboratorio di studio sperimentale, dove ipotizzzare strategie, comportamenti, comunicazioni.
Esiste un campo d'azione per provarci!
Auspico il ritorno in grande stile di Morris e Aranciata.
Auspico la creazione di una stanza apposita di ricerca e sviluppo...
Io le butto lì, spero che vengano raccolte.
claudio

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Ottavio Bottecchia




Posts: 559
Registrato: Jul 2005

  postato il 08/10/2005 alle 19:18

Questo "luogo" (il forum di cicloweb) deve diventare un laboratorio di studio sperimentale, dove ipotizzzare strategie, comportamenti, comunicazioni. Esiste un campo d'azione per provarci!
Auspico il ritorno in grande stile di Morris e Aranciata.
Auspico la creazione di una stanza apposita di ricerca e sviluppo...
Io le butto lì, spero che vengano raccolte.


Da www.cycling4all.com :
Cofidis manager Eric Boyer asks for the "freedom of speech" in an interview in L'Equipe (yesterday). He denounced the doping practices of the international peloton and asked for "freedom of speech", which in his view was the only way to really tackle the problem. Talking about the silence of "the managers, the directeurs sportifs, the federations, the race organisers and the riders" with regard to doping, Boyer, who rode with Greg Lemond in the late 80's-mid 90's, said, "As long as my generation and the one before it hasn't made its coming out, we won't be credible in the eyes of the new one. Creating systems repressing something that we practiced ourselves, but that we continue to deny, is not enough."

Boyer, who admitted openly that he'd taken corticosteroids and amphetamines, but not EPO, during his time as a professional bike racer, called for other directors of the sport to admit to their own responsibility for the sake of a true fight against cheating. "Not one single official says 'OK, I've been in cycling for 20 years, and I couldn't prevent it so I step down' - to the contrary, the guys stay there, for years and years, untouchable. Do they serve their sport or does the sport serve them? While soccer is a bad example, where a team can change trainers three times in a season, may be we should think a minimum about the responsibility of the technical directors."


Beh, la strategia di Boyer non mi sembra male. Resterà ancora una volta isolato?

 

____________________
Fu nel 1982 che capii. Odio le armi, ma la fucilata - quel giorno - mi fece innamorare.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 10/10/2005 alle 13:29
Originariamente inviato da 55x11grimpeur


Questo "luogo" (il forum di cicloweb) deve diventare un laboratorio di studio sperimentale, dove ipotizzzare strategie, comportamenti, comunicazioni. Esiste un campo d'azione per provarci!
Auspico il ritorno in grande stile di Morris e Aranciata.
Auspico la creazione di una stanza apposita di ricerca e sviluppo...
Io le butto lì, spero che vengano raccolte.


Da www.cycling4all.com :
Cofidis manager Eric Boyer asks for the "freedom of speech" in an interview in L'Equipe (yesterday). He denounced the doping practices of the international peloton and asked for "freedom of speech", which in his view was the only way to really tackle the problem. Talking about the silence of "the managers, the directeurs sportifs, the federations, the race organisers and the riders" with regard to doping, Boyer, who rode with Greg Lemond in the late 80's-mid 90's, said, "As long as my generation and the one before it hasn't made its coming out, we won't be credible in the eyes of the new one. Creating systems repressing something that we practiced ourselves, but that we continue to deny, is not enough."

Boyer, who admitted openly that he'd taken corticosteroids and amphetamines, but not EPO, during his time as a professional bike racer, called for other directors of the sport to admit to their own responsibility for the sake of a true fight against cheating. "Not one single official says 'OK, I've been in cycling for 20 years, and I couldn't prevent it so I step down' - to the contrary, the guys stay there, for years and years, untouchable. Do they serve their sport or does the sport serve them? While soccer is a bad example, where a team can change trainers three times in a season, may be we should think a minimum about the responsibility of the technical directors."


Beh, la strategia di Boyer non mi sembra male. Resterà ancora una volta isolato?



..ehm...una traduzione, anche sintetica, pare brutta? c'ho capito 40% circa e sarebbe interssante tappare i buchi con il restante 60%.
ciao e grazie
claudio

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Livello Ottavio Bottecchia




Posts: 559
Registrato: Jul 2005

  postato il 10/10/2005 alle 15:11
Ciao Claudio,

scusa a te e a tutti... davo per scontato che con l'inglese riuscissimo tutti a cavarcela più o meno. Comunque, suppergiù il succo è questo:


Erick Boyer, manager della Cofidis, ha chiesto di porre fine all'omertà dei direttori sportivi e degli addetti ai lavori dell'ambiente ciclistico attraverso un'intervista al quotidiano l'Equipe. Nell'intervista Boyer ha denunciato le pratiche di doping, auspicando la fine del "silenzio di tecnici, atleti, federazioni, e organizzatori", quale unico modo per arginare il problema. Boyer, che corse con Greg Lemond tra la fine degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta, ha aggiunto: "Fino a quando quelli della mia generazione e di quella precedente non usciranno allo scoperto, non saremo credibili. Creare un sistema che reprime qualcosa che noi stessi abbiamo praticato, ma che continuiamo a negare, non è sufficiente". Boyer, che ha riconosciuto apertamente di avere assunto corticosteroidi e anfetamine ma non Epo, ha chiesto ai dirigenti sportivi di ammettere le loro responsabilità perchè prenda vita una vera battaglia contro il doping: "Non uno solo degli attuali dirigenti ha mai parlato in prima persona delle proprie responsabilità". Nel calcio si cambiano allenatori anche tre volte in una stagione, nel ciclismo abbiamo dirigenti e tecnici inamovibili. Forse dovremmo soffermarci a meditare sulle loro responsabilità.

 

[Modificato il 10/10/2005 alle 15:15 by 55x11grimpeur]

____________________
Fu nel 1982 che capii. Odio le armi, ma la fucilata - quel giorno - mi fece innamorare.

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Fausto Coppi




Posts: 1771
Registrato: Jan 2005

  postato il 10/10/2005 alle 15:19
Anche secondo me questo è il punto non è possibile che tecnici e addetti caschino sempre dalle nuvole finchè chi sa non parla(come il caso locatelli anche se nn si parlava di doping ndr)è inutile rimarremo dentro la spirale....

 

____________________
http://www.controcopertina.it

 
Edit Post Reply With Quote

Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 10/10/2005 alle 16:20
Grazie Alex, è che io con l’inglese sono fermo alle canzoni di Springsteen e se si esce dai binari di “nigth, cars e promised land” sono un po’ spiazzato.
Interessante Boyer.
Io però mi collegavo al discorso della percezione del ciclismo da parte dell’opinione pubblica. Una uscita di questo tipo non mi sembra ben fatta. Vista dall’ottica dell’uomo della strada non fa chè aprire altri ventagli al qualunquismo e ai luoghi comuni.
Boyer è ammirevole per l’ammissione delle sue responsabilità, ma non altro.
Io credo che si debba lavorare su una sorta di atteggiamento etico, di responsabilizzazione di chi vìola i regolamenti. Non è più tollerabile un comportamento di sufficienza verso chi “imbroglia”. A costo di sembrare accusatòri.

Un esempio: il caso Frigo. Su queste pagine si è stigmatizzato il comportamento di Ferretti e la suo boutade incazzatissima nei confronti di Frigo. Giusto, non dico di no. In una elitè di appassionati che seguono il ciclismo (come la nostra su questo forum) le parole di Ferretti avevano un sapore di mediocre incoerenza, di mezza verità, di ipocrisia. E vabbè…eppure io non c’ho visto tutto questo male.
Ho immaginato il lettore medio di calcio che non ha mai visto il giro delle fiandre in tv. Cosa avrà pensato?
A mio avviso avrà pensato più o meno: “ Minc.chia, ha ragione ad incaz.zarsi, che brutta figura che gli ha fatto fare!”
Se invece il Ferron avesse minimizzato, diplomatizzato, attutito? La reazione poteva essere: “…ma come?, questo gli fa fare una figura di palta e lui la prende così?....perchè?...sono tutti nella stessa barca! Ecco perché!!”

Fatte salve tutte le presunzioni d’innocenza e tutto il garantismo che possiate immaginare, credo che una sana incazzatura verso chi ti ha imbrogliato debba essere considerata come un ritorno alla normalità. Insomma, quando scopro che Hamilton mi ha ciulato l’oro di Atene con l’inganno, quale assurda considerazione di difesa corporativa deve esentarmi dal convocare i giornalisti e urlare tutta la mia rabbia verso quel fottuto impostore?
Quando un velocista taglia la strada all’altro assistiamo a insulti e scenette fra le più colorite….giusto dico io, quella gente lì non è mica la per fare le belle statuine. Se uno non collabora in fuga abbiamo visto arrivare anche alle mani e poi dichiarare stizziti che quel corridore è un malandrino. Ottimo! Perché non deve avvenire lo stesso anche con il doping?? Non sono forse le stesse persone? È ovvio che la prima riflessione che viene da fare è negativa: cane non morde cane, non si incazzano perché potrebbe capitare anche a loro.
La frase più adirata che si sognano di pronunciare? eccola: “…se uno sbaglia è giusto che paghi…” ….uau…. grazie ragazzi, quando avrò bisogno di un ripasso sui rudimenti della banalità in educazione civica vi farò un fischio!!

Sto ancora aspettando il ciclista che urla la sua rabbia verso il dopato di turno, chiedo numi a Jan, a Morris e agli altri “vecchioni” se hanno ricordi in merito….sono davvero curioso.

I corridori più affermati devono cambiare tipo di comunicazione con la stampa. Smettere di chiudersi a riccio e difendere gli indifendibili. Perciò è inutile invitare gli altri ds (come fa Boyer) ad ammettere le responsabilità, perché non fa che allargare in modo indiscriminato il campo delle responsabilità, lasciando intendere che il male è comune a tutti!, ma chi lo vuole uno sport marcio in ogni suo reparto? Se io fossi uno sponsor dirotterei i miei soldi altrove.

Le mie poche idee sono orientate a identificare un nuovo codice di comportamento pubblico dei nostri campioni. Lo scopo non è quello di combattere il doping (lotta che viaggia su altri binari), ma di combattere l’immagine negativa del ciclismo, l’equazione bici=doping.


Attendo risposte.
Ciao bella gente
cladio



 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote

Moderatore




Posts: 21608
Registrato: Oct 2004

  postato il 12/10/2005 alle 15:49
Da tuttobiciweb, l'intervento (ennesimo) di Eddie Merckx sul caso Armstrong:

Ancora una volta Eddy Merckx non ha esitato aa difendere con forza il ciclismo e Lance Armstrong e lo ha fatto sulle colonne de L’Equipe.
«Il doping non è un fenomeno nuovo, nel ciclismo come negli altri sport. Eppure il ciclismo sembra una vera e propria bestia nera. In realtà il doping è un autentico fenomeno economico, laboratori e industrie farmacetiche ne traggono guadagno, mentre i media fanno audience e molti altri si fanno pubblicità. Il doping conviene».
Quanto all’affare Armstrong, Merckx conferma la sua linea di pensiero e si schiera nuovamente al fianco del campione texano: «Io posso capire che un giornaalista pubblichi i risultati della sua inchiesta, ma ho seri dubbi sul comportamento del laboratorio. E mi chiedo: perché solo Armstrong e non anche altri? Perché il ciclismo e non le urine dei calciatori impegnati nella Coppa del Mondo del 1998?».
Secondo il Cannibale, l'affaire Armstrong ha gettato una volta di più discreddito sulla lotta al doping in Francia: «Sono appena tornato dagli Stati Uniti, ho incontrato il patron della Nike Phil Knight, ed il suo commento è stato molto duro nei confronti del laboratorio di Chatenaay-Malabry e dei francesi. Gli americani sono furiosi. Ne ho visti molti indossare magliette con slogan antifrancesi oppure con rane (il simbolo della Francia per i paesi anglosassoni) schiacciate ccon il cappello dei cowboy texani».
Rispondendo alla domanda se sia possibile vincere il Tour senza doprasi, Merckx risponde: «Non posso dimostrarlo scientificamente, ma voglio credere che sia sempre possibile vincere un grande giro ssenza ricorrere al doping. Se pensiamo il contrario, allora è meglio abolire lo sport». Io ho sempre idealizzato il ciclismo, continuerò a farlo e francamente non credo che sia uno sport in pericolo. In unepoca in cui lo sport invade le nostre televisioni e in cui il pubblico avrebbe ragione ad essere saturo, io vedo ancora tantissima gente lungo le strade di tutto il mondo. È questo segnale che mi rende ottimista».

 

____________________
Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie

 
E-Mail User Edit Post Reply With Quote Visit User's Homepage
Nuovo Thread  Nuova risposta   Nuovo sondaggio
 
Powered by Lux sulla base di XMB
Lux Forum vers. 1.6
1.3328519