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Petacchi non correra' la Parigi-Tours
Abruzzese - 03/10/2005 alle 16:51

Leggendo un articolo sulla Gazzetta di oggi,relativo al Memorial Cimurri ho notato questa dichiarazione di Petacchi dopo il suo ritiro dalla corsa: "Avevo detto che sarei venuto a Reggio Emilia e ho mantenuto la promessa,ma mi sento vuoto,stanco e scarico.La mia stagione finisce qui.Niente Parigi-Tours". Di certo se la Naturino potesse correre la classica francese penso che Murilo Fischer sarebbe uno dei grandi favoriti per la vittoria.Contando che manchera\' anche Boonen pensate che potremmo rivedere Zabel davanti a tutti?


WebmasterNSFC - 03/10/2005 alle 16:58

:( Niente riscatto da noi tutti auspicato. Cmq è dalla Sanremo che corre con molte vittorie, chiude in malo modo la sua miglior stagione. Ciaooo Ale Jet...arrivederci alla Sanremo 2006


Ottavio - 03/10/2005 alle 18:59

Mi dispiace che Petacchi non abbia mostrato lo stesso carattere di Bettini!


violetta - 03/10/2005 alle 19:05

no, purtroppo alessandro ha tutto un altro carattere!


cunego83 - 03/10/2005 alle 19:12

Dopo molti mesi faccio ritorno in questo fantastico forum,purtroppo in questi ultimi mesi ho avuti parecchi problemi ,ma non preoccupatevi continuavo a seguirvi... Non penso ci sia modo migliore che parlendo di Petacchi,un corridore che non ho mai amato,addirittura in tempi non sospetti(2002),ne avevo parlato all\'inizio della mia partecipazione al forum e continuo a ribadirlo,Petacchi a mio modesto parere non si può annoverare tra i veri campioni. Guardate quello che ha fatto bettini domenica e al mondiale,queste sono le vere imprese...la prima dote di un vero campione è il carattere,Petacchi in tutta la sua carriera ne ha dimostrato poco(ovviamente senza offendere) e con quest\'ultima uscita ha dimostrato ancora una volta che si può considerare solamente un buon corridore...


Pirata x sempre - 03/10/2005 alle 20:05

Ciao Cunego83 e prima di tutto bentornato, un gradito ritorno con un post che mi vede sostazialmente d\'accordo perchè è in tutti gli sport che è la testa a render fuoriclasse un campione, ed in questa occasione Petacchi ha dimostrato di nn esserlo, di sapersi accontentare, di nn voler subito risorgere dalla piccola disfatta mondiale! Proprio il contraltare col Bettini di Zurigo rende per me la dimensione dei due, del tutto diversa, anche se i risultati dicono ben altro, ma d\'altronde i freddi numeri nn spiegheranno mai quanto vincere questa Parigi_Tours poteva essere per Petacchi, e per chi come me lo ammira ma nn è "rapito", un\'entusiasmante dimostrazione di una superiorità ed una grandezza, più nella testa che in gambe che sappiamo tutti essere di un\'esplosività impareggiabile, in certi tipi di percorsi! Una vittoria col piglio del fuoriclasse, e nn un ritiro da corridore "normale"....:no:


marco83 - 03/10/2005 alle 20:27

In effetti Ale Petacchi nell\'ultimo periodo ha dato segni di "incostanza caratteriale" (almeno, io la chiamo così), e questo mi fa pensare che tra l\'essere campione e l\'essere un fuoriclasse c\'è una bella differenza. Petacchi sembra appartenere più alla seconda categoria, e il suo finale di stagione mi rafforza questa convinzione. Ciaoo! :)


marco83 - 03/10/2005 alle 20:30

[quote][i]Originariamente inviato da marco83 [/i] Petacchi sembra appartenere più alla [b]seconda[/b] categoria, e il suo finale di stagione mi rafforza questa convinzione. [/quote] Ovviamente era "alla [b]prima[/b] categoria", quella dei campioni. Scusate il lapsus, e non mi si modificano i mex... :mad:


W00DST0CK76 - 03/10/2005 alle 21:06

forse petacchi è stato un po sopravvalutato e ciò ha creato attorno a lui eccesive aspettative, è un campione, non c\'è dubbio ma credo che non riuscirà mai a scollarsi di dosso l\'etichetta di semplice velocista. un fuoriclasse si, ma limitatamente a questa categoria


pedalando - 03/10/2005 alle 22:17

Attenzione a dire che Alejet non ha carattere! Io me lo ricordo ancora, pieno di garze e con le lacrime agli occhi che arrancava, ultimo e dopo il tempo massimo sugli strappi finali di Pontechianale. La gente se ne stava gia` andando e tutti si fermarono ad applaudire quel bellissimo gesto di carattere. In molti chiesero di estendere il tempo massimo per premiare un velocista che cosi` caparbiamente aveva onorato una tappa di montagna. purtroppo vinse il regolamento. Forse negli ultimi tempi non e` stato sereno, ma direi che visto la situazione contingente in Fassa, si puo`anche capire il perche`. E poi mi pare che il suo palmares di vittorie stagionali non sia poi cosi` magro.... :boh:

 

[Modificato il 03/10/2005 alle 22:49 by pedalando]


Petacchi - 03/10/2005 alle 22:35

essere velocista non è una condanna, io (non sono peta) mi ritengo fortunato ad esserlo, il ciclismo non è fatto di salite:IoI


cunego83 - 04/10/2005 alle 00:47

Il problema non penso sia l\'essere un velocista o meno...sicuramente le gesta di uno scalatore resteranno delle pagine di ciclismo epico,ma si può essere dei veri campioni anche restando dei semplici velocisti. Tutto penso stia nel carattere,non mi addentro in particolari troppo noiosi,ma la grinta,l\'esuberanza,l\'orgoglio e la classe di un PANTANI,di un Bettini o di un Di Luca,Petacchi a mio modesto avviso se la scorda. Forse sembrerò troppo scortese ma forse è meglio se Alessandro facesse vedere meno la sua ragazza in televisione e ci mettesse un pò più le palle(mi sia perdonato il termine). Scusate il mio piccolo sfogo,ma alcune "pagliacciate" io proprio non le sopporto. ps. ma l\'avete notato il finto tatuaggio con il cuoricino per la sua...non so come si chiama.....amata...


pedalando - 04/10/2005 alle 00:58

uff... adesso passo per super tifoso di alex....:mad: Direi che "pagliacciate" non sia assolutamente adatto alla figura di Petacchi..... Se ha una bella moglie (perche`si da il caso che siano sposati) non e` certo una colpa.... a meno che tu non sia uno di quei maschilisti che vorrebbero le spose chiuse in casa a rammendare ed accudire i marmocchi. Sul discorso vittorie: 25 nel 2005 contro 21 nel 2004. Le troppe aspettative sono state create da altri non certo da lui. Quindi non facciamolo diventare un capro espiatorio del mondiale non vinto. Ne`lui ne` Ballerini. E poi dai sti palati fini.....bravo ma non "campione abbastanza".... cerchiamo di essere obbiettivi! Non si possono trovare mille scuse per il proprio beniamino (l`hanno lasciato solo, aveva il mal d`orecchie, il gomito gli faceva contatto col piede.....) e poi accusare un ciclista che non e` stato lontano dal vincere il ProTour!

 

[Modificato il 04/10/2005 alle 01:00 by pedalando]


nino58 - 04/10/2005 alle 08:36

Ripensaci Ale, e corrila la Parigi-Tours. Fregatene di tutto quello che ti dicono contro,tappati le orecchie e corrila. Non per consolazione. Ascolta.


Joop Zoetemelk - 04/10/2005 alle 11:24

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] Attenzione a dire che Alejet non ha carattere! Io me lo ricordo ancora, pieno di garze e con le lacrime agli occhi che arrancava, ultimo e dopo il tempo massimo sugli strappi finali di Pontechianale. La gente se ne stava gia` andando e tutti si fermarono ad applaudire quel bellissimo gesto di carattere. [/quote] E\\' sicuramente questo uno degli episodi che non dimenticherò mai. Non solo dal punto di vista sportivo ma soprattutto umano. Me lo ricordo benissimo. Solo poche ore prima l\\'avevo visto trionfante ad Asti per la sesta vittoria al Giro dopo la caduta nella crono di Bolzano. E poi il calvario. La tappa di Vicoforte parte con la prima ora corsa a oltre 46 di media. Ma lo sanno che cosa li aspetta? Per chi non li ha mai visti il col d\\'Esischie e il Sampeyre sono impressionanti. Sembra di essere in un paesaggio extraterrestre. Il cielo è nero. I tifosi sulla strada davvero pochi se confrontati con la marea umana di Pampeago. Sulle prime rampe del Sampeyre la crisa scoppia violenta. Petacchi non ha dormito la notte e ormai non tiene più neanche le ruote del lento trenino dei velocisti. Si ferma una, due, tre volte. Cioni lo aspetta. Non c\\'e nessuno sull\\'utima sosta. Solo la neve ai bordi della strada. La maglia ciclamino è coperta dal giubbino blu della Fassa. E\\' bianco in volto come non l\\'avevo mai visto. Ma risale in bici. Sono sensazioni forti per chi ama questo sport. Non ci sono giornalisti. Non ci sono le televisioni. Com\\'è lontano il brindisi con lo spumante e il bacio delle miss che in fondo avevamo visto meno di 24 ore prima. In discesa Cioni cerca di farsi strada tra i pochi cicloamatori che scendono verso Sampeyre. In cima c\\'è più di mezz\\'ora dalla testa. Almeno questo ritardo evita di trovare la grandine trovata dai primi. Ma ormai è chiaro che rimanere nel tempo massimo è un miraggio. L\\'espressione del viso è assolutamente spaventosa. Hai la sensazione di sentire il vuoto che deve sentire mentre cerca di salire verso Pontechianale. Non so spiegarmi ancora come ci sia riuscito. Lo rivedrò a Milano con i pantaloni bianchi e la camicia a fiori, acclamato dal pubblico mentre Pantani conclude il suo ultimo Giro D\\'Italia. Non ho intenzione di fare classifiche e di inserirvi Petacchi in qualche posizione. Non so se un giorno vincerà mai un mondiale. O per quante volte ancora potrà vincere la Sanremo. Il ricordo che manterrò di Petacchi andrà sempre al 29 maggio 2003.


mestatore - 04/10/2005 alle 14:11

cari joop e pedalando, avete fatto bene a riportare alla mente quell' episodio.la bellezza del ciclismo è senza pari e quanto avete ricordato prova che petacchi è un corridore e , come tutti noi, come tutti i corridori, è un' innamorato del ciclismo e della bicicletta.. ma questo è diverso dalla definizione di campione. una cosa è saper soffrire, essere stoici e nell' eccitazione, nell' adrenalina di un evento agonistico dare tutto e provare tutto. un altra cosa è avere quella voglia di dimostrare di essere i migliori,di meritare la definizione di campione, avere quella cattiveria che porta, a mente fredda, a voler riscattare i risultati negativi,quel desiderio di vincere , di affermarsi, soprattutto quando tutto viene messo in dubbio, soprattutto quando tutti ti aspettano, quando la pressione è alta. mi spiace ma petacchi queste cose non le ha. ha vinto una sanremo, ma ha fallito troppe volte sotto pressione. non solo come risultati, ma proprio come risposta caratteriale. è fortissimo certo, ma perchè rinunciare a provarsi al fiandre, quando c' era la condizione di sanremo, perchè rinunciare al tour alle prime salite, alle prime difficoltà, scatenando l' ira di ferron? un campione sa rispondere a queste avversità, sente il dovere di dimostrare che i compagni, il ct avevano ragione a fidarsi di lui, a sacrificarsi per lui. non riesco nei pochi minuti della pausa a definire bene cosè un campione, ma il campione non lo fanno solo le vittorie, lo fanno anche altre cose. ciao mestatore


Petacchi - 04/10/2005 alle 17:27

vi ricordo ke Petacchi al giro di quest'anno quando non riusciva a vincere le prime tappe aveva rabbia dentro, rabbia di riscattarsi e ce ne siamo accorti con quell'urlo di quando ha vinto su Grillo. Bettini, Di Luca, Basso e altri, vincono xkè hanno una costituzione fisica ke permette loro di primeggiare su gli altri, di certo gli altri corridori non diranno mai "ma ki me la fa fare" e si staccano nelle salite xkè non non vogliono fare fatiche. Non possiamo dare la colpa a Petacchi per il mancato mondiale, o non possiamo dire ke Peta non ha le palle solo xkè non fa una corsa, di Armstrong cosa dovremmo dire?:mad: