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"Pedalare è bello"
North Wind - 01/10/2005 alle 14:00

Guardala, è bella: è la tua bicicletta, lo senti. Quel telaio in un certo modo, il manubrio con quella certa piega, quel colore: non puoi avere dubbi, è tua. E\\' ancora dietro la vetrina, ma quella è la "tua" bicicletta. Devi averla. Guadagna di più, lavora di più, risparmia di più: potrai comprartela, vedrai, oppure la riceverai in regalo quando sarai promosso, tutta la vita ricorderai quel giorno. E\\' sempre più bella: quel giorno è arrivato, ora è tua. Impacciato, quasi abbagliato, passi una mano sulla sella. Con colpi secchi sulle levette verifichi i freni; poi controlli la moltiplica e i pignoni. Con prudenza azzardi un assaggio del cambio. Reggi la bici per la sella, la ruota posteriore sollevata da terra, con l\\'altra mano fai girare i pedali in avanti. Vedi la catena saltare da un pignone all\\'altro, senti gli ingranaggi che lavorano; quel rumore per te è musica, soltanto tu puoi gustarlo fino in fondo. Ti metti in arcione, la punta dei piedi a terra. Ti regolano una prima volta sella e manubrio. Poi la farai da te, con maggior precisione, secondo certe regole indispensabili per pedalare bene, pedalare meglio. Imparerai. Provala. Un giro devi farlo subito. La porti in strada facendola scivolare sulle ruote oppure reggendola in spalla, una mano abbrancata al tubo trasversale del talaio, l\\'altra che tiene fermo il manubrio, in direzione. Con delicatezza la posi sull\\'asfalto della strada. Nell\\'appoggiarla, il manubrio si ribella. Ha come un\\'impennata: all\\'improvviso si gira all\\'indietro sbattendo contro il tubo superiore del telaio. Ti senti dolore dentro, come una ferita. Per un attimo temi che un pezzetto di vernice sia saltato. Avresti dovuto stare più attento. Ansioso verifichi: niente, tutto in ordine, per fortuna. La vernice ha tenuto, te ne assicuri con una carezza sul punto dove il telaio è stato colpito e tiri un sospiro di sollievo. Il primo dramma a ruote ferme è stato a lieto fine; dovrai fronteggiarne altri, pedalando, più crudeli, perchè nel ciclismo certe realtà sono cosa di tutti i giorni. Finalmente il momento: sei in sella. Pedala, stringi i cinturini e pedala: ancora un po\\' più forte, la faccia al vento. La strada che scivola all\\'indietro, macchine, camion e qualche altra bicicletta da schivare, dribblare, felice. I tuoi problemi quotidiani, piccoli e grandi, restano, ma al momento non li ricordi. Li ritroverai più tardi, li affronterai e li risolverai con la stessa decisione che t\\'ha visto affrontare e superare questo che sentivi più impellente e importante di tutti: ora la bicicletta c\\'è, questa bicicletta, la tua bicicletta. La vuoi più veloce, più pronta, più scattante delle altre. L\\'immagini già davanti a tutte le altre che vedi meno belle della tua, più pesanti e meno rapide. Sai con sicurezza il perchè: la tua è azionata da un motore più potente, alimentato dai tuoi muscoli, dalle tue gambe. Bisognerà saperne e farne di cose prima che tutto cammini nel verso ceh desideri, ce n\\'è da capire, da imparare. E quando penserai di avere capito tutto, qualcosa di nuovo ti si rivelerà all\\'improvviso perchè anche in questo campo, come in tutti gli altri della vita, il progesso continua e problemi nuovi ce ne saranno sempre da risolvere. Sempre c\\'è qualcosa da apprendere: guardati in giro, ascolta e impara in umiltà, tutto servirà. I grandi campioni li hai visti e sentiti alla televisione, tu vorresti diventare uno di loro: calma, vacci piano, un passo alla volta. Pedala. Metti ancor più giù la testa e pedala: è bella la tua bicicletta, è leggera la tua bicicletta, è valoce la tua bicicletta. Ne ha dovuta fare di strada prima di diventare quella che vedi, ne ha impegnata di gente, ne ha conosciute d\\'esperienze. Questa ceh è arrivata a te la vedi perfetta. Hai ragione. Ancora la senti un poco sconosciuta, come accade per un vestito nuoco, ma è varamente molto bella. Leghe sempre più leggere, cromature sempre più brillanti, meccanismi sempre più precisi: il massimo, più in là non si può andare. Ci andranno invece, vedrai. Un giorno o l\\'altro, uno dei tanti artigiani che con amore e occhio attento lavora su ruote e talai tirerà fuori una diavoleria nuova. Quel giorno, tu sentirai uno stimolo in più: vorrai metterti alla pari, al più presto. Lo farai appena possibile, ma non basterà per diventare più bravo. Pedala, intanto. Vai veloce, sempre più veloce. Vuoi progradire: un passo alla volta, però, dimentica la fretta; hai molto da imparare, molto da capire, moltissimo da "digerire" prima di raggiungere il rendimento massimo, cioè il tuo scopo. Ci arriverai, ma i muscoli buoni e la bicicletta bella non basteranno: carattere, amore per il sacrificio, intelligenza, convinzione saranno indispensabili. Pedala, intanto. Vai via felice, sguscia nel traffico, sorridi al mndo. Ora lo sai anceh tu: pedalare è bello. [i]Tratto dal libro "Pedalare è bello". Enrico Arcelli e Fulvio Astori, 1981.[/i] Credo che questa trascrizione manuale sia servita a qualcosa, sperando sia di vostro gradimento questo piccolo racconto.. Saluti! ;)


violetta - 01/10/2005 alle 14:02

si molto bello...complimenti!e grazie per avercelo fatto leggere


pedalando - 01/10/2005 alle 14:07

Visto il mio nick non posso proprio esimermi dal fare un grande :clap: :clap: :clap: :clap:


North Wind - 01/10/2005 alle 15:09

Cavolo.. mi sono accorto ora di aver scritto qualche errorino.. Ho ancora problemi con gli apici per cui non posso modificare il messaggio. Quando verrà ripristinato il tutto modificherò.. ;)


Lore_88 - 02/10/2005 alle 11:10

x north wind una curiosità: non è che sei un forumista del forum di cunego? o ti sei limitato a copiare il post?


Vuelta Espana - 02/10/2005 alle 21:04

Ancora un esempio di come la bicicletta possa essere una metafora della vita...grazie per questo stupendo racconto!:clap:


itammb - 03/10/2005 alle 11:53

La bici è una vita a 360°...per chi la sà apprezzare :yes:


W00DST0CK76 - 03/10/2005 alle 12:46

molto bello questo brano, credo che ognuno di noi si sia riconosciuto in quelle emozioni e credo che per me saranno fortissime tra qualche giorno quando andrò a ritirare dal mio negoziante di fiducia la mia nuova specialissima monoscocca in carbonio, sto fremendo e non vedo l\'ora che la strada possa battezzare la bici dei miei sogni! sono emozioni che solo chi ha la bici nei cromosomi può capire! :OO: