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Fabrizio Guidi risulta non positivo dalle controanalisi
THE DOCTOR - 30/09/2005 alle 17:05

30/09/2005 Le controanalisi danno ragione a Fabrizio Guidi: non positivo Fabrizio Guidi, che era stato trovato positivo all\'Epo durante la terza tappa del Giro di Germania nello scorso mese di agosto, è stato discolpato da una controanalisi, effettuata lo scorso 21 settembre, che ha dato esito negativo. La Phonak, che aveva immediatamente sospeso l\'atleta, lo ha subito reintegrato nell\'organico.


stress - 30/09/2005 alle 17:28

Sono contento. Da marito di una Biologa dico che anche loro (i biologi) possono toppare. Per fortuna giustizia è fatta. :italia: Chi lo ha crocifisso adesso abbia il coraggio di scrivere la stessa quantità di roba nel senso giusto. e che ca.....zzo (in anatomia organo sessuale maschile)

 

[Modificato il 30/09/2005 alle 17:39 by stress]


lolloso - 30/09/2005 alle 17:29

meglio così un caso raro di controanalisi negativa


Ottavio - 30/09/2005 alle 23:33

Sono proprio contento che Guidi sia stato scagionato!


aranciata_bottecchia - 30/09/2005 alle 23:37

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Sono contento. Da marito di una Biologa dico che anche loro (i biologi) possono toppare. Per fortuna giustizia è fatta. :italia: Chi lo ha crocifisso adesso abbia il coraggio di scrivere la stessa quantità di roba nel senso giusto. e che ca.....zzo (in anatomia organo sessuale maschile) [/quote] Sei sempre frettoloso caro Mauro Stress. L\'epo nel campione A c\'era, in quello B non c\'era o non c\'è più. Salutoni.


Abruzzese - 30/09/2005 alle 23:58

Per fortuna una bella notizia,speriamo che Guidi torni in una buona forma e riesca a cogliere qualche altro buon risultato.


aranciata_bottecchia - 01/10/2005 alle 00:33

[quote][i]Originariamente inviato da Abruzzese [/i] Per fortuna una bella notizia,speriamo che Guidi torni in una buona forma e riesca a cogliere qualche altro buon risultato. [/quote] Già, per fortuna. Io mi domando perchè la prossima volta non provvedano ad analizzare direttamente il campione B senza perdere tempo con il campione A. Anche Armstrong l\'hanno beccato con il campione B. Secondo me i campioni B hanno qualcosa di migliore rispetto ai campioni A, deve esserci un segreto.


stress - 01/10/2005 alle 00:48

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Sono contento. Da marito di una Biologa dico che anche loro (i biologi) possono toppare. Per fortuna giustizia è fatta. :italia: Chi lo ha crocifisso adesso abbia il coraggio di scrivere la stessa quantità di roba nel senso giusto. e che ca.....zzo (in anatomia organo sessuale maschile) [/quote] Sei sempre frettoloso caro Mauro Stress. L\\\\\\\'epo nel campione A c\\\\\\\'era, in quello B non c\\\\\\\'era o non c\\\\\\\'è più. Salutoni. [/quote] non mi sembra di essere stato frettoloso. Nella comunicazione ad un input corrisponde un output o feedback di ritorno. input scagionato = output mio post. chi a fretta!?!?!? dov\\\\\'è la fretta?!?!?!?!? Ripeto una cosa: " [b]Chi lo ha crocifisso adesso abbia il coraggio di scrivere la stessa quantità di roba nel senso giusto." [/b] Per la storia degli A e B chiedo delucidazioni ad janjansen, io ci ho la 3^ media :yes: Ci sarà mica il mago zurlì all\\\'antidoping??????? :?:?


aranciata_bottecchia - 01/10/2005 alle 00:54

Vedi, tu non cogli un dettaglio: nel campione A l\'epo c\'era (non c\'è mica il mago Zurlì a fare i prelievi), nel campione B no. Per la legge la squalifica scatta quando in due campioni è riscontrata la presenza di "doping", ma questo non significa che nel campione A non ci fosse nulla: non lo si può confermare, ma non lo si può nemmeno negare.


stress - 01/10/2005 alle 00:58

Piccole domande da ignorante: ma i 2 campioni sono uguali ???????? si può analizzarli e vedere se sono della stessa persona??????? un principio attivo (dopante o meno) può sparire in 1 dei 2 campioni campionati in contemporanea?? Vuoi vedere che zurlì ci ha messo lo zampino!!!!!!!!! dai davide non facciamoci la guerra su, noi vogliamo entrambi la pulizia, il rispetto delle regole e la chiarezza nella comunicazione. o no???????

 

[Modificato il 01/10/2005 alle 01:07 by stress]


Donchisciotte - 01/10/2005 alle 02:23

Il campione B per essere il campione della controanalisi deve essere sigillato e aperto e analizzato alla presenza dei periti di tutte le parti ( compreso l\'atleta). Perché ci sia squalifica è necessario che sia garantita la certezza ( attraverso il sigillo e l\'apertura davanti ai periti) che la provetta non sia stata manipolata. Perciò, credo, che in caso di controanalisi vere ( e non di analisi del campione B, sia magari meno possibile il gioco di prestigio. Mentre sul campione A, magari, qualche gioco di prestigio è possibile. Certo fino a quando non è stato possibile trovare l\'epo direttamente ( dal 2001), le analisi ( che potevano portare, ovviamente, solo alla sospensione a tutela della salute)si facevano solo sul campione A....... :?


lucida follia - 01/10/2005 alle 11:41

campione A o campione B non cambia nulla il fatto è che l\'ematocrito al limite dei 50 resta un ipocrisia , e dimostra solo che guidi è stato solo piu fortunato,o piu furbo, di Frigo e compagnia. si vede che il prodotto mascherante non ha funzionato al 100% ....eppure al matttino prima di partire tutti anno la loro centrifuga personale per controllare!!!!!!!! saluti daniele:flag:


pedalando - 01/10/2005 alle 14:27

Il campione B esiste per quella norma democratica che chiamiamo [b]Garantismo[/b]. Io la vedo cosi\': Le analisi sono fatte per scoprire eventuali truffatori. Il campione B serve ad evitare che altri truffatori condizionino i risultati con opportuni ritocchi alle analisi. Mi sembra molto ipocrita accusare di pratiche illecite praticamente tutti i ciclisti senza prendere in considerazione gli altri possibili illeciti che possono essere effettuati per portare a casa il maggior numero di vittorie in una stagione.


aranciata_bottecchia - 01/10/2005 alle 14:36

Ciao Maria Rita, mi rendo conto che la procedura formale delle controanalisi rende meno facili i giochetti di prestigio. Tuttavia, dal momento che distruggere e ricostruire il sigillo non dovrebbe essere così difficile, l’eventuale vittima si troverebbe nella posizione kafkiana di essere innocente, di venire accusata ingiustamente, e di sentirsi dire "c’era il sigillo, sei colpevole, lo dice la legge". Come ho già scritto da qualche parte, la garanzia non può essere tutelata dai cavilli (diversamente l’Italia sarebbe il paese più progredito al mondo), ma solo dalle fondamenta del sistema, dai meccanismi che gli hanno dato origine e dai valori che lo muovono, il resto è roba da avvocati, nulla a che vedere con la giustizia dunque, ma solo con la sua ombra (essendo la legalità solo l’ombra della giustizia, e spesso un’ombra molto sfocata). Più concretamente l’epo è un ormone proteico molto deteriorabile, tra le altre cose assunto attualmente in microdosi risulta difficilissimo da rintracciare, le conseguenze (in termini di possibilità, non di certezza, non voglio accusare Guidi) le traggano i lettori.


North Wind - 01/10/2005 alle 14:53

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Più concretamente l’epo è un ormone proteico molto deteriorabile, tra le altre cose assunto attualmente in microdosi risulta difficilissimo da rintracciare, le conseguenze (in termini di possibilità, non di certezza, non voglio accusare Guidi) le traggano i lettori. [/quote] Era la stessa domanda che mi ponevo io stesso. L\'assunzione massiccia di eritropoietina secondo me è acuq passata. I microdosaggi, che giustamente cita aranciata, hanno una minor possibilità di essere rilevate secondo me. Quello che mi domandavo.. a distanza di un mese dalla analisi, quando viene aperto il campione B non è che quel poco che era rintracciabile viene del tutto eliminato? Trattandosi appunto di ormone proteico, se assunto in quantità limitata ma comunque costante, può essere che a lungo andare risulti molto diffcile da ritrovare, a detta di una precednte positività.. e in alternativa.. è troppo remota l\'ipotesi che si tratti di un prodotto che man man che il tempo avanza va eliminandosi? (una questione di progresso farmaceutico intendo, finalizzato proprio a questo). Per carità.. non mi sento di mettere in discussione il caso di Guidi, le mie sono considerazioni a livello generale.. dettate più che altro da curiosità e incompetenza in materia.. :Oo: Saluti!


lucida follia - 01/10/2005 alle 15:13

[quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] la garanzia non può essere tutelata dai cavilli (diversamente l’Italia sarebbe il paese più progredito al mondo), ma solo dalle fondamenta del sistema, dai meccanismi che gli hanno dato origine e dai valori che lo muovono, il resto è roba da avvocati, nulla a che vedere con la giustizia dunque, ma solo con la sua ombra (essendo la legalità solo l’ombra della giustizia, e spesso un’ombra molto sfocata). Più concretamente l’epo è un ormone proteico molto deteriorabile, tra le altre cose assunto attualmente in microdosi risulta difficilissimo da rintracciare. [/quote] esatto piu o meno è così si tratta solo di calibrare bene le microdosi:clap: follemente Daniele :flag:


Donchisciotte - 01/10/2005 alle 15:54

Caro Davide, secondo me non sempre le garanzie sono cavilli. Nel caso del doping l\'atleta deve, comunque, essere tutelato da eventuali, possibili manipolazioni che, data l\'entità degli interessi in gioco, non sono certo da escludere a priori. del resto è abbastanza raro che una controanalisi smentisca l\'analisi precedente, se accade, come nel caso di Guidi, mi sembra accanimento sottolineare i sospetti. L\'analisi con cui si rintraccia, solo da poco, l\'epo è , del resto molto inefficace, dipende da molti fattori contingenti come ha spiegato l\'ematologo D\'Onofrio, consulente antidoping, quando ha cercato di spiegare le negatività di molti test ( per esempio Armstrong che risultava positivo a giorni alterni). Nel dubbio, sempre pro reo. E\' lo stato di diritto, non un cavillo.


aranciata_bottecchia - 01/10/2005 alle 17:04

Ciao Maria Rita, attenzione: io non ho scritto che le garanzie sono cavilli, ho scritto che i cavilli non sono garanzie. A te sembrerà accanimento, a me sembrerebbe accanimento nascondere quello che penso. Come sottolinei tu, l’analisi per rintracciare l’epo è molto inefficace, infatti non stiamo parlando di stimolanti (praticamente MAI smentiti dalle controanalisi) ma di ormoni. Ma se l’epo c’è, anche in minime tracce, il test la trova, diversamente il medesimo test non sarebbe accettato nel protocollo d’indagine. Se quelle minime tracce si sono deteriorate, il test non le trova più. Vogliamo accettare il cavillo delle controanalisi perchè il campione A potrebbe essere stato manipolato da qualche prestigiatore? Bene, però poi non bisogna scrivere che il doping c’è perchè fa comodo a qualcuno. Mi ha colpito molto una frase di Morris, che si è stampata indelebilmente nella mia mente: per essere competitivo, l’anti-doping deve adottare il medesimo modo d’agire del doping. Magari lo stesso Morris potrebbe non essere d’accordo con me in questo specifico caso, ma a mio avviso quello che sostengo si inserisce perfettamente in questa strategia. Insomma, Tyler Hamilton sarà risultato anche non positivo ad Atene, ma nel suo campione A i globuli rossi provenienti da emotrasfusione c’erano.


Bob McAdoo - 01/10/2005 alle 18:38

Io continuo a chiedermi perchè eventuali positività non vengano rese note solo dopo che è stato analizzato anceh il campione B. C\'è sempre il rischio di mettere prematuramente alla berlina una persona che alla fine dei conti ne esce pulita come è stato in questo caso.


pedalando - 02/10/2005 alle 01:04

Mi scuso perche` non avevo capito che, nel caso degli ormoni, avviene un decadimente che, di fatto, puo`rendere il campione B pulito. Se questo e` vero allora bisogna fare in modo che la conservazione del campione B non causi il decadimento. oppure bisogna cambiare le regole.


Donchisciotte - 02/10/2005 alle 02:04

Non sono certa di questo "decadimento" ( certo, non sono un medico e potrei sbagliarmi), però mi pare che a distanza di sei anni nei campioni di Armstrong pare sia stata trovata l\'epo. D\'altronde penso anche che quando l\'epo è diventata rintracciabile ai test una sicurezza di poterla trovare anche alle controanalisi l\'avevano ( sono davvero pochi i casi di negatività alle controanalisi, se decadesse penso sarebbero di più). L\'inefficacia del test ( da quello che diceva D\'Onofrio) è data dalla concentrazione che deve avere per essere trovata, se un giorno c\'era una maggiore diluizione, non si trova. Ma, secondo me, se si trova alle analisi si trova anche alle controanalisi, se non si trova alle controanalisi si deve chiedere scusa a Guidi e basta. Nel dubbio, ha ragione il reo. Non so cosa volesse dire Morris , ma, per me, è sempre meglio un colpevole che la fa franca che un innocente in galera. Anche perché, nel caso del doping, chi la fa franca è sempre in buona e pressoché totale compagnia ( caro davide, sono , come vedi, irrimediabilmente garantista e, diresti tu, qualunquista).


55x11grimpeur - 02/10/2005 alle 10:37

I campioni A e campioni B provengono - scusate il francesismo - dalla medesima pisciata. Il fatto che un campione A risulti positivo e un campione B no, può dipendere da diversi fattori: 1) - Un errore casuale nella procedura di analisi di uno dei due campioni (colpa); 2) - Un errore non casuale nella procedura di analisi di uno dei due campioni (dolo); 3) - L\\'utilizzo di un sistema diverso di svolgere il test tra analisi e controanalisi; 4) - cattiva conservazione del campione B nel lasso di tempo intercorso tra analisi e controanalisi; 5) cattiva conservazione del solo campione A; Quasi tutte le cinque ipotesi si sono già verificate in passato. Non è possibile stabilire con certezza cosa abbia provocato il cambiamento di risultato nel caso di Fabrizio Guidi. Definire le controanalisi un cavillo è un errore. Nessuno è in grado di stabilire con certezza cosa abbia provocato questa differenza, né si può affermare con sicumera che poiché nel campione A c\\'erano tracce di epo, allora il corridore è positivo. Qualsiasi esame ha un margine di errore, per quanto minimo. Le controanalisi servono proprio per fugare i dubbi. In caso di negatività delle controanalisi l\\'atleta DEVE essere scagionato sia dalla giustizia sportiva, che dal circuito dell\\'informazione. Le due cose non devono e non possono essere scisse. Non è una questione di garantismo o di forma, è una questione di civiltà giuridica, di rispetto delle persone e delle procedure, nonché di certezza del diritto. Fino a prova contraria certa e assoluta (ergo fino a un nuovo test positivo sia su campioni A che B) Guidi è pulito. Poi ciascuno di noi può farsi l\\'idea che crede. Diversa, inoltre, come ho già spiegato in altro thread è la procedura attraverso la quale si procede all\\'analisi tra campioni A e B. Le provette B, infatti, sono sigillate e possono essere aperte solo in presenza di persone di fiducia dell\\'atleta (legali, o medici da essi indicati), che assistono allo svolgimento dei test. Qualsiasi esame antidoping positivo su campioni A e negativo su campioni B deve essere considerato sempre e solo negativo. Poi ciascuno, al bar, è libero di dire e pensare ciò che vuole. Ciao Alex


aranciata_bottecchia - 02/10/2005 alle 11:44

Per carità Grimpeur, tu sei libero di pensare quello che ti pare sia al bar che a casa tua, anche quando usi la carta igenica sei libero di pensare quello che ti pare. Evidentemente tu non hai letto con attenzione questo thread, quindi di quello che pensi, al cesso come al bar, a me non può fregare di meno. Confermo che il solo Pedalando ha capito la sostanza della questione.


55x11grimpeur - 02/10/2005 alle 11:54

beh, certo, tutti al cesso pensano mentre spingono, anche tu. ma non ho capito cosa contesti a quello che ho scritto? il thread l\'ho letto con attenzione, poi ho esposto la mia opinione. non capisco cosa contesti.


gregorio - 02/10/2005 alle 12:30

Il problema, Grimpeur, è che nel campione A c\'erano tracce di Epo. Se Guidi è innocente, ha tutto l\'interesse ha scoprire (x uscirne pulito del tutto) cosa diavolo ci facesse l\'Epo nella sua urina. Che quell\'urina non fosse la sua? Un\'esame del Dna potrebbe scoprirlo. Ma allora perchè Giudi non chiede un\'esame del Dna? Io dico che non gli conviene, poi ognuno la pensa come vuole...


55x11grimpeur - 02/10/2005 alle 13:14

Non sono d\\'accordo: non è affatto certo che nel campione A ci fosse traccia di epo. Nel senso che: 1) - il campione A potrebbe essere stato manomesso (nel qual caso nemmeno il test del dna potrebbe risolvere il problema); 2) - le analisi potrebbero essere state svolte male (errare è umano); 3) - il campione a potrebbe essere stato mal conservato e quindi aver fornito risultati sbagliati; Perché vi ostinate a dire che l\\'epo c\\'era sicuramente?


gregorio - 02/10/2005 alle 13:33

[quote][i]Originariamente inviato da 55x11grimpeur [/i] Non sono d\\\'accordo: non è affatto certo che nel campione A ci fosse traccia di epo. Nel senso che: 1) - il campione A potrebbe essere stato manomesso (nel qual caso nemmeno il test del dna potrebbe risolvere il problema); 2) - le analisi potrebbero essere state svolte male (errare è umano); 3) - il campione a potrebbe essere stato mal conservato e quindi aver fornito risultati sbagliati; Perché vi ostinate a dire che l\\\'epo c\\\'era sicuramente? [/quote] Sul punto 1) non saprei dare una risposta attendibile, ci vorrebbe un esperto. Ma il punto 2) e 3) li contesto. Come è possibile che l\'emoglobina sintetica nasca da sola? Sicuramente è possibile il contrario (che un prodotto dopante si deteriori e che l\'atleta risulti negativo), ma se sono state rilevate tracce di epo suignifica che l\'epo c\'era. Quello che penso è che un innocente abbia tutto l\'interesse a far luce su una sirtuzaione poco chiara (qualcuno ha voluto farlo fuori? Per quale motivo?). Il prblema è che non lo fa mai nessuno. E a pensar male si fa peccato ma...


55x11grimpeur - 02/10/2005 alle 13:44

per individuare una sostanza si usa un reagente in chimica. la quantità di sostanze da individuare è sconfinata e gli esami di laboratorio hanno raggiunto livelli di complessità straordinari. a chimici e biologi può capitare di sbagliare, sia in malafede che per semplice colpa. e poi ripeto: la pipì è la stessa. nel senso che è proprio la stessa pisciata, scrollata più scrollata meno. girate la domanda: anziché chiedervi come è possibile che nella stessa pipì prima ci fosse qualcosa che poi non c\'è più? chiedetevi: come è possibile che nel campione b non ci fosse qualcosa che nel campione a c\'era? c\'era veramente? avanzo una ulteriore ipotesi: quanti campioni b positivi ci sono per ogni campione a negativo? cioè, se avessero usato il b per le analisi e l\'a x le controanalisi qualcuno avrebbe mai potuto dire qualcosa a guidi? forse l\'équipe tra sei anni... io non metto la mano sul fuoco per nessuno. scusate la banalità. ma nemmeno per la professionalità di chi svolge i test. non può essere stato un semplice errore?


gregorio - 02/10/2005 alle 15:31

E io ripeto il nocciolo del mio ragionamento, che non è stato colto. Se Guidi è innocente, ha l\'interesse a scoprire cosa è successo a quel campione A. Lo fara? Io dico di no (felicissimo di essere smentito). E perchè non lo farà (sempre secondo me)? Sarò un dietrologo, ma io penso male.


55x11grimpeur - 02/10/2005 alle 15:44

ciao gregorio, ho colto il tuo ragionamento, ma mi chiedo: perché guidi dovrebbe impegolarsi in vicende legali quando è scagionato sia sotto il profilo pratico che formale? cioè, il fatto che guidi non proceda ad ulteriori approfondimenti non mi sembra la prova di alcunché... in effetti qualche volta è successo in passato: ricorderai qualche anno fa il caso di un\'atleta le cui urine furono manomesse. in quel caso il dottor donati chiese un\'inchiesta e riuscì a dimostrare il dolo: qualcuno aveva ingannato per incastrare donati, paladino dell\'antidoping, inquinando le urine di una sua atleta. tuttavia può essere stato un semplice errore in questo caso. se io fossi guidi e fossi persuaso che si è trattato di un errore che me ne frega di far casino con gli avvocati. insomma non è che ogni volta che le controanalisi smentiscono le analisi bisogna sguinzagliare uffici legali e periti. le controanalisi esistono proprio per questo, non possono essere brandite per accusare per forza che chi ha condotto le analisi è un criminale falsario, ma semplicemente perché esistono margini di errore in tutte le attività umane. faccio un altro esempio. se io vengo rinviato a giudizio e processato in primo grado posso essere condannato. ma ho a mia disposizione l\'appello per dimostrare che sono innocente. se ci riesco, non è necessariamente detto che chi mi ha condannato in primo grado sia un corrotto. insomma guidi è innocente punto e basta, non deve più dimostrare nulla. ciao


gregorio - 02/10/2005 alle 16:55

Il tuo ragionamento formamente non fa una grinza: non sto in mettendo in dubbio l\'innocenza "formale" di Guidi. Però io sono straconvito che un corrdiore pulito come minimo querelerebbe i giornali che gli hanno buttato addosso del fango. Come minimo. Mettiti nei panni di questo fantomatico corridore. Tu non hai mai preso niente e ti trovano dell\'epo nelle urine. Io comincerei immediatamente a indagare sulla vicenda, x vie legali e non solo. Purtroppo nello sport succede molto spesso che, non appena qualcuno canta, tutti quelli chiamati in causa minacciano azioni legali a destra e a manca. Vedi il caso di Lelli e Millar, per fare un esempio. Quante querele poi vengono effettivamente effettuate? Pochissime. Per quale motivo? Evidentemente i personaggi in questione sono i primi a non volere che si indaghi nella vicenda. Guidi ha tutto l\'interesse a sporgere querela, può ottenere un sacco di soldi da quelli che lo hanno diffamato; ancora di più ne ha la Phonak, che rischia di rimanere fuori dal ProTour per le precedenti questioni di doping. Se non lo fanno ci sarà ben altro motivo, rispetto alla semplice volontà di non impegolarsi in azioni legali. Almeno io credo sia così.


aranciata_bottecchia - 02/10/2005 alle 17:01

Gregorio, sono d\'accordo con te e, per quello che mi riguarda, non avendo usato termini di natura etica o legale come colpevole o innocente, il discorso finisce qui, non avendo io intenzione di riscrivere argomenti già espressi. Occhio, Grimpeur ha già fatto questo giochino elastico con Mestatore e JanJanssen, guarda che ne esci esausto, gli serve un microscopio per vedere un elefante.


janjanssen - 02/10/2005 alle 17:11

per capire di cosa stiamo parlando, un paio di link http://www.sportpro.it/doping/regolamenti/REGiaaf1.htm e questo testo: NUOVO REGOLAMENTO ANTIDOPING CODICE MONDIALE ANTIDOPING (WADA) RELAZIONE PROF ANTONIO SPATARO MEDICO FEDERALE Il dettaglio (urine o sangue) non è secondario per capire come fa una sostanza ad essere presente in una provetta e non in un\'altra, pur presa nello stesso momento. [quote]1) - Un errore casuale nella procedura di analisi di uno dei due campioni (colpa); 2) - Un errore non casuale nella procedura di analisi di uno dei due campioni (dolo); 3) - L\\\'utilizzo di un sistema diverso di svolgere il test tra analisi e controanalisi; 4) - cattiva conservazione del campione B nel lasso di tempo intercorso tra analisi e controanalisi; 5) cattiva conservazione del solo campione A; [/quote] Sulle ipotesi di Grimpeur, c\'è da dire che tutte sono possibili, tranne PER REGOLAMENTO il punto 3 e il punto 5, dove la cattiva conservazione di un campione non può fare comparire sostanze nuove, semmai fare scomparire. Riguardo ai prelievi del sangue poi, una scorretta metodica di prelievo, può dare concentrazioni ematiche artificiali e quindi non identiche fra i due prelievi. Un laccio emostatico stretto troppo a lungo, può dare problemi di eccssiva concentrazione nella prima provetta, non nella seconda. Le ipotesi poi non hanno tutte le STESSE probabilità di verificarsi. Non conoscendo il dettaglio dell\'esame di Guidi, non possiamo azzardare ipotesi in un qualche modo serie. Possiamo solo dire che uno dei punti più critici è la conservazione dei campioni. Un raffreddamento tardivo, e insufficente provoca la denaturazione deille molecole proteiche, con scomparsa di una sostanza non correttamente conservata. E\' poi da vedersi il livello di positività. Valori vicini ai limiti della sensibilità del metodo, possono dare adito a falsi positivi per problemi di kit. Ogni esame ha una percentuale di falsi positivi. 1% è un dato accettabile, ma il falso esiste comunque e è per quello che è prevista la controanalisi, che rende gli errori 1 su 10.000.... La controanalisi non è la VERITA\'. E\' però la tutela necessaria contro i falsi positivi. Da considerare poi l\'esistenza, assolutamente negata, di falsi negativi. Spesso molto più frequenti dei positivi. Una provetta a "falsa negativa" è un colpo di fortuna per l\'atleta, perchè non da origine ad una controanalisi. Le molecole coprenti servono a dilatare i casi di falsi negativi. E spesso funzionano, soprattutto finchè non vengono proibite le stesse sostanze coprenti..(probenecid, diversi beta agonisti ecc). Tecnicamente fa legge la controanalisi, on la provetta b in quanto tale. Cioè la garanzia di eliminare i falsi positivi. Ciao!


stress - 02/10/2005 alle 17:47

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] Per la storia degli A e B chiedo delucidazioni ad janjansen, [/quote] Grazie Doc. Per il resto " [b]Chi lo ha crocifisso adesso abbia il coraggio di scrivere la stessa quantità di roba nel senso giusto." [/b]


aranciata_bottecchia - 02/10/2005 alle 17:57

[quote] La controanalisi non è la VERITA\\'. E\\' però la tutela necessaria contro i falsi positivi. [/quote] Jan, la cogli la contraddizione? Ciao


janjanssen - 02/10/2005 alle 19:39

[quote]Jan, la cogli la contraddizione? Ciao [/quote] certo. Per garantismo, si accetta il dato forse meno preciso, visto il problema corretta conservazione che non è affatto così piccolo come forse si vuole credere. Ma l\'ingiustizia di accettare i (rari) falsi positivi che ogni metodica comporta, per me giustifica la procedura del doppio controllo. Caro Davide, al controllo antidoping abbiamo, negli anni, assistito a tutto...sostituzione di pipi, marchingegni con pipi del massaggiatore sotto i calzoncini (ti ricordi ad esempio Pollentier?), scomparsa delle provette, conservazione sotto il solleone invece che in frigorifero...trucchi ed incapacità miste. Una società seria potrebbe permettersi un esame il giorno dopo al prelievo, sicuro e di fronte a testimoni neutrali o periti di parte. Ma l\'istinto del barare, tipico della specie Homo sapiens rende necessarie garanzie, che pur allargando le maglie, impediscono che ci siano l\'inquinamento doloso dei campioni dell\'atleta avversario (ad esempio...) . Metodo quindi non perfetto, ma accettabile. Guidi è uscito indenne. Ben per lui. Non sono certo io uno di coloro che godono ad ogni positività per potere un pò sparlare del ciclismo e dei ciclisti. ...........Poi un errore umano obbiettivamente è sempre possibile. purtroppo.


mestatore - 02/10/2005 alle 19:54

aranciata e gregorio cari, capisco le vostre perplessità e sono d\\' accordo che l\\' antidoping debba essere fatto con la mentalità del doping, ma però deve esistere una tutela per gli atleti. a volte questa tutela porta a situazioni come quella di hamilton (sic), a volte opposte. devo però dirvi che l\\' esperienza insegna che frequentemente ci si trova di fronte ad esami con esito "sbagliato" o non credibile nella pratica clinica e credo che lo stesso possa avvenire per l\\' antidoping. per tutta una serie di motivi che jan ha ben spiegato, e grimpeur un poco confuso. molte volte ciò avviene a favore dell\\' atleta (falsi negativi, sostanze coprenti), qualche volta contro l\\' atleta (falsi positivi) le garanzie non sono un cavillo, sono una necessità. all\\' antidoping si deve credere, se no non si va avanti. poi ognuno fa le sue considerazioni ed è libero di pensarla come vuole. io per guidi la mano al fuoco non solo non la metto, ma neppure la avvicino. però, guidi, in questa occasione è negativo. punto e basta. poi liberi di dubitare sulla correttezza di questo o quell\' atleta, di questo o quell\' ambiente, in ogni circostanza. per me meglio farlo basandosi sull\' "occhio " e sui risultati etc etc.. @ gregorio: non credo sinceramente che guidi abbia alcun interesse ad andare oltre. non è il caso di spaccare il capello in quattro per contraddire grimpeur, spesso finisce per farlo da solo.. oltretutto, ricordati che non viviamo in un mondo perfetto. ciao mesty


Donchisciotte - 02/10/2005 alle 19:57

Comunque Guidi, si legge su Tuttobiciweb, ha dato incarico a un avvocato di muoversi nelle sedi opportune per tutelarlo. In presenza di falsi positivi e falsi negativi ( certo, molto più numerosi), sarebbe meglio dare notizia delle positività solo dopo le controanalisi.


mestatore - 02/10/2005 alle 20:02

donchisciotte, in linea di principio hai ragione, ma pensa a desempio ad un GT: la gara nel frattempo si conclude, viene comunque falsata... poi cosa diremmo, parleremmo di giustizia a orologeria o di inaccettabili lentezze... credo che jan abbia ragione.... metodo perfettibile, ma tutto sommato accettabile.. forse il minore dei mali ciao mesty


mestatore - 02/10/2005 alle 20:27

grimpeur, aitor gonzales ha rilasciato una dichiarazione in cui, ovviamente, nega di avere mai (whatsoever)preso alcuna sostanza vietata. anzi minaccia azioni legali. come la mettiamo? se aitor testerà negativo il campione B ( evento improbabile, ma pur sempre possibile), ti rimangerai tutto quello che hai scritto sugli spagnoli? questa domanda vale anche per stress. a me la positività di guidi non aveva stupito tanto. neppure quella di terminaitor. in entrambi i casi accetterò l\\' esito delle controanalisi. i dubbi restano. per quello che valgono. mestatore ps. la sostanza incriminata , secondo el pais , sarebbe un metabolita degli steroidi. per il manager di aitor, questo test va inquadrato nella guerra tra federazione spagnola e UCI. mah...


stress - 02/10/2005 alle 20:52

postato da stress il 29/09/2005 alle 22:20 L\\\\\'avevo pronosticato come vincitore della vuelta!! Ma, adesso gli auguro di uscirne nel migliore dei modi. Senza delazioni o vendette, sputi il fiato e dica tutto. Forse, anzi sicuramente ha finito con il ciclismo. Ciauzz bello, datti a qualcosaltro. Intendevo dire il rospo non il fiato. E cribbio, qualcuno prima o poi il pentolone lo deve scoprire!!!!!!! Questo ho scritto nel thead riferito ad Aitor. Non mi sembra, a parte la battuta (e battuta resta) di darsi ad altro, di averlo offeso, sputtanato, esposto al pubblico ludibrio in prima pagina o altro. Se il campione B dirà che non è positivo mi limiterò a constatarlo ed ad accettarlo. Se resterà positivo Idem. In entrambi i casi vale l\\'augurio di uscirne nel migliore dei modi. Se poi sono, o saranno, necessarie scuse per quello da me scritto le farò pubblicamente e con la stessa enfasi. Sono e resto un garantista. Nessuno è colpevole fino al termine di tutti i gradi di giudizio e dopo che sia stata pronunciata la sentenza definitiva. Come ha detto + di qualcuno e Jan in particolare "Metodo quindi non perfetto, ma accettabile". Non vedo alternative giuste e condivise da tutti. O qualcuno accetterebbe l\'anarchia, la dittatura o la giustizia fai da te. ripeto ancora [b] " Chi lo ha crocifisso adesso abbia il coraggio di scrivere la stessa quantità di roba nel senso giusto." [/b]


stress - 02/10/2005 alle 21:09

Oppure vogliamo continuare con questa politica del sospetto???? Io sospetto che quello è così o colà oppure qualcuno lo ha detto e via colpevole. La giustizia lo assolve, chissenefrega per me resta colpevole. Bo!


Camoscio delle Dolomiti - 02/10/2005 alle 21:22

Non è positivo? Strano nn lo sapevo.. sul sito di Capodacqua non è uscita la notizia.. Di solito il caro eugenio di www.sportpro.it e de La Repubblica è sempre cosi solerte quando si tratta di sbattere il mostro dopato inprima pagina Cos\'è gli si è ristretta la tastiera??


mestatore - 02/10/2005 alle 22:33

stress, probabilmente non ci siamo capiti, o , meglio, io non ti ho capito o letto con sufficiente attenzione. guidi risulta innocente, aitor positivo al primo test. io non ho detto che considero guidi colpevole. semplicemente, in base a personalissime considerazioni, inserivo guidi in una altrettanto personalissima lista di corridori "sospetti",ben prima della vicenda che discutiamo in questo thread. altrettanto vale per aitor, cui ho comunque riconosciuto in passato una certa classe. forse sbagliando. rivendico, per un appassionato suiveur, il diritto di avere opinioni e e di scriverle , in forma dubitativa, sul forum. contesto , e l\\\' ho fatto in molti thread, la politica del sospetto indiscriminato e qualunquista ripeto, opinioni e non sentenze (scritto 100 volte). non credo di essere più furbo o competente di altri , ma , essendo ben consapevole della situazione, non credo comunque che questo ciclismo vada accettato o rifiutato in blocco. spesso sbaglio, per questo mi piace discutere con tutta la gente competente che scrive su questo forum ciao mestatore ps 1: stefan schumacher, promettente tedesco plurivincitore in patria, sospeso per doping è stato scagionato perchè , se ho capito bene, è stata riconosciuta valenza terapeutica alla non nota sostanza cui era risultato positivo. forse passerà alla gerolsteiner ps 2: aitor e guidi restano comunque nella mia lista personale


pedalando - 02/10/2005 alle 23:08

[quote][i]Originariamente inviato da 55x11grimpeur [/i] 1) - il campione A potrebbe essere stato manomesso (nel qual caso nemmeno il test del dna potrebbe risolvere il problema); [/quote] E\' tutto interesse di Guidi dimostrarlo. Speriamo che lo faccia. [quote] 2) - le analisi potrebbero essere state svolte male (errare è umano); [/quote] Ne dubito. Le analisi sono eseguite da professionisti. Non e`il mio mestiere ma immagino che la procedura escluda che un singolo errore infici il risultato. Ed immagino pure che di fronte ad un risultato positivo sia possibile riverificarlo, prima di comunicare un risultato che implica parecchie conseguenze poco felici. Banalmente basterebbe analizzare solo una parte del contenuto della provetta. [quote] 3) - il campione a potrebbe essere stato mal conservato e quindi aver fornito risultati sbagliati; [/quote] Non credo che una mal conservazione generi l\'EPO. Altrimenti, col mio terrazzo esposto a Sud, mi arricchisco riempiendo qualche provetta.. :D [quote] Perché vi ostinate a dire che l\\\'epo c\\\'era sicuramente? [/quote] Io non vedo [u]questa[/u] ostinazione..... ciao!


Ottavio - 02/10/2005 alle 23:35

Verrei solo ricordare che non deve essere Guidi a dimostrare di essere pulito, ma deve essere l\'antidoping a provare la sua colpevolezza. Mi sembra che da troppi si auspichi una inversione dell\'onere della prova! L\'antidoping non è riuscita a dimostrare che Guidi si è dopato, questo, per qualunque sistema di diritto, vuol dire che Guidi è innocente.


Monsieur 40% - 02/10/2005 alle 23:38

Ottavio, questo punto è assodato. Tanti si chiedono perché, i corridori che subiscono delle accuse dai media e da chiunque per le positività dei campioni A non agiscano legalmente verso le considerazioni da "dopati" che gli vengono attribuite, anche dopo la smentita del campione B (perché i trafiletti di 3 righe a carattere 4 non sono altro che ignorare la notizia). CIAO! P.S.: Mestatore, sei un BIG!


pedalando - 02/10/2005 alle 23:40

[quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Verrei solo ricordare che non deve essere Guidi a dimostrare di essere pulito, ma deve essere l\\'antidoping a provare la sua colpevolezza. Mi sembra che da troppi si auspichi una inversione dell\\'onere della prova! L\\'antidoping non è riuscita a dimostrare che Guidi si è dopato, questo, per qualunque sistema di diritto, vuol dire che Guidi è innocente. [/quote] Nessuno sta chiedendo la presunzione di colpevolezza. Si sta discutendo sui significati e sulle implicazioni dei casi di falsa-positivita\'.


Ottavio - 02/10/2005 alle 23:45

Probabilmente perché non hanno nessun appiglio legale per farlo. I giornalisti che riportano la notizia della positività del campione A fanno il loro lavoro e il corridore non può "costringere" i giornalisti a dare alla negatività del campione B la stessa rilevanza. E\' triste ed ingiusto ma è così. L\'unica eccezione vi sarebbe qualora i giornalisti dessero per scontata l\'assunzione di doping da parte di un corridore basandosi esclusivamente sul campione A. In questo caso, qualora il campione b risultasse poi negativo, il corridore potrebbe denunciare i giornalisti per diffamazione, chiedere i danni e la rettifica.


stress - 02/10/2005 alle 23:54

Una volta ho letto queste due frasi: "Di antidoping si può anche morire"; "Guardate, l\\\\'antidoping ed i giornalisti, non xxxxxxxxxxx, hanno ucciso quest\\\\'uomo". Per me la peggiore conseguenza di una falsa positività è di carattere psicologico. Difficile riprendersi e riabilitarsi quando la gogna mediatica ti ha già processato e condannato.


stress - 02/10/2005 alle 23:57

Per morire intendo a livello sportivo, anche se, qualche morte vera ainoi c\'è stata!!


aranciata_bottecchia - 03/10/2005 alle 00:45

Ciao JanJan, comprendo benissimo che quella che hai descritto è la situazione attuale, il modo d’agire in vigore. Sai però che non mi piace generalizzare, ed è sempre interessante andare a fondo nella questione. Nella sperimentazione del test attualmente adottato dai laboratori sono emersi alcuni falsi negativi, dovuti al microdosaggio, nessun falso positivo invece. Certo, le sperimentazioni vengono effettuate su un "campione" di persone, dunque il falso positivo è comunque possibile (mi sembra che un po’ di tempo fa ci fosse stata una positività di un maratoneta poi non confermata dalle controanalisi). Quanto è possibile? Jan, qui mi devi aiutare tu, perchè se non sbaglio il test adottato prevede DUE esami, uno secondo il protocollo australiano, l’altro secondo il protocollo francese. La positività ad uno solo dei due test non implica nulla, le due positività coincidenti comportano la squalifica del corridore, dunque quando un campione A risulta positivo, si intende dire che entrambi gli esami hanno dato esito positivo. Nelle controanalisi basta anche che UNO solo dei due test dia esito negativo e l’atleta viene assolto. Sbaglio? Jan, il maltrattamento delle provette porta alla scomparsa delle tracce dopanti, o sbaglio? Con le provette di Tyler Hamilton ci hanno fatto le maracas e la medaglia gliel’hanno lasciata. I soloni che si sono stracciati le vesti strepitando alla crocifissione, si rendono conto che stanno accusando di frode il personale che ha effettuato il test? Mesty, io non discuto che nell’ambito degli esami clinici ci possano essere degli errori, ma è davvero la stessa cosa? Parliamo di laboratori di ricerca accreditati dall’UCI, parliamo di test che costano parecchio, parliamo di circostanze dove la perdita di credibilità significa perdere denaro anche per i laboratori anti-doping). Insomma, a me questa storia dei falsi positivi non convince per nulla, mi sembra assai più realistica la vicenda dei falsi negativi alle controanalisi. Attenzione, lo dico ancora una volta: non ho scritto che le garanzie sono cavilli, ho scritto invece che i cavilli non possono essere garanzie (te li immagini due falsi positivi, analisi e controanalisi?). La questione è: troviamo nuove garanzie, garanzie differenti, non questi bizantinismi da democrazia cristiana. Il buon Pedalando l’ha intuito, involontariamente ne ha fatto cenno pure JanJan, io ne sono convinto. Sennò ‘sto anti-doping diventa davvero una barzelletta. Per quelli che ancora non hanno capito che il discorso è sul metodo, e non sulla colpevolezza o sull\'innocenza di Guidi, beh, alla prossima.


Frank VDB - 03/10/2005 alle 09:59

Una cosa mi pare certa: il testo di rilevamento dell\'EPO sulle urine non è perfetto, la scienza sta ancora lavorando per migliorarlo. Anche le procedure di analisi e controanalisi, se non certificate e seguite scrupolosamente, danno adito a problemi. Esempio: se il campione B viene messo in frigo perchè deve conservarsi a determinate temperature, chi garantisce che dopo qualche giorno qualcuno lo estrae e lo tiene a temperatura ambiente? O si sigilla un frigo per ogni campione? Da qui la mia proposta: visto che è scientificamente accertato che l\'ematocrito umano - salvo casi eccezionali non sta certo a 50 ma a 42-43; visto che il limite dei 50 è stato chiesto dai corridori negli anni della golden age del doping per non farsi troppo male da soli ma senza bandire l\'uso di EPO; visto che questo limite è in vigore da 8 anni (9 all\'inizio della prossima stagione tra quattro mesi); visto tutto ciò, non sarebbe forse il caso di abbassare la soglia di ematocrito a 47-48 così da scoraggiare ancora di più certe pratiche. Prevedo le obiezioni: l\'ematocrito non è un esame sicuro... e allora perchè non prendere come riferimento l\'emoglobina? Ovviamente manterrei sempre il fermo cautelativo dei 15 giorni come adesso. Poi, chi vuole dimostrare livelli di ematocrito naturalmente alti si deve sottoporre a test annuali anche durante l\'inverno. Adesso mi aspetto un mare di critiche...


55x11grimpeur - 03/10/2005 alle 11:14

Mestatore Riesci a darmi addosso anche quando sei d\\'accordo con me. Sei tu che ti contraddici. Comunque io sono pronto a ritirare tutto quanto detto su Aitor, certamente, qualora le controanalisi lo scagionassero. Confermo in pieno quello che penso del ciclismo spagnolo e della lotta antidoping in quel paese, anche se nel campione B di Aitor ci fosse la pipì del mio labrador. Non è il singolo esame a dare conferme e l\\'ho scritto nel mio intervento. Leggimi bene. Aranciata e Pedalando Il problema, come ha scritto Jan, è che è accaduto assai spesso che gli esami siano stati falsati per dolo, colpa, errori, scambi di provette ecc. Esiste la possibilità dell\\'errore umano. Non sono un chimico, né un biologo e non so come esattamente vengono svolti i test. Ma anche escludendo la malafede di chi svolge gli esami, esiste sempre la possibilità dell\\'errore. Se io sbaglio procedura, o - che so - uso un reagente sbagliato o in quantità sbagliata, posso avere un risultato diverso da quello reale. Poi sono il primo a riconoscere che l\\'errore può esserci anche nelle controanalisi, che ne sappiamo? Magari era giusto il primo esame e sbagliato il secondo, ma sono d\\'accordo con Jan, il doppio passaggio è dovuto per fugare ogni dubbio. Ciao


55x11grimpeur - 03/10/2005 alle 12:33

Aggiungo, per completezza, che sono d\'accordo con Aranciata sulla necessità di rendere migliore l\'antidoping, ma non riducendo le garanzie. Secondo me un modo potrebbe essere quello di tenere segreti i nuovi esami. Mi spiego meglio con un esempio: la Wada approva un nuovo modo per scoprire l\'epo, il GH o qualsivoglia sostanza. Ci sono le evidenze scientifiche della validità del test. Ebbene non viene comunicato pubblicamente e ufficialmente, da quando il test entra in vigore. Cioè i corridori non sanno che esiste un nuovo esame in grado di smascherare certe sostanze. Perché ciò sia possibile, però, bisognerebbe rendere più snella la normativa antidoping e dare più libertà alla Wada. Oggi non è possibile attuare un comportamento simile. Ovviamente il modo migliore sarebbe quello di obbligare le case farmaceutiche a inserire traccianti in certi prodotti, come ha spiegato più volte janjanssen, ma anche questo è impossibile, credo e comunque è un sistema che presenterebbe molte falle... ci sarà sempre qualcuno disposto a rischiare e a produrre farmaci non tracciati vendendoli sul mercato nero... ri-ciao


Monsieur 40% - 03/10/2005 alle 12:35

[quote][i]Originariamente inviato da 55x11grimpeur [/i] Secondo me un modo potrebbe essere quello di tenere segreti i nuovi esami. Mi spiego meglio con un esempio: la Wada approva un nuovo modo per scoprire l\\'epo, il GH o qualsivoglia sostanza. Ci sono le evidenze scientifiche della validità del test. Ebbene non viene comunicato pubblicamente e ufficialmente, da quando il test entra in vigore. Cioè i corridori non sanno che esiste un nuovo esame in grado di smascherare certe sostanze.[/quote] Alex, credo che questo non sia legale. E\' come se lo Stato italiano emandasse un nuovo decreto e questo non apparisse sulla Gazzetta Ufficiale.


55x11grimpeur - 03/10/2005 alle 12:44

Hai ragione Monsieur, infatti ho aggiunto che bisognerebbe rendere più snella la normativa antidoping. Sicuramente le regole vanno cambiate, ma secondo me non sarebbe illegale. Secondo me c\\\'è margine per insinuarsi su questo punto: la legge che vieta l\\\'uso delle sostanze è pubblica. Ed è pubblico anche il sistema per rilevarle. Semplicemente non viene comunicato da quale gara, da quale giorno, entra in vigore quell\\\'esame. Non è un provvedimento risolutivo, però... mi sono stufato di leggere sui giornali i comunicati stampa: "Trovato il sistema per individuare l\\\'Epo, i nuovi test cominceranno al Tour de France". Ecco se invece avessero detto: "I nuovi test cominceranno alla Vuelta" e invece li avessero introdotti dal Tour... In fondo cosa potrebbe dire l\\\'atleta: "Ah, ma io non sapevo che svolgevate questi esami dal Tour"? Farebbe solo la figura del fesso. Perché comunque la legge che proibiva l\\\'uso della sostanza era nota, no? Comunque è un\\\'idea come altre, ripeto, probabilmente non risolutiva ma sono sicuro che ne beccheremmo di più. E\\\' un po\\\' come l\\\'autovelox: non sai che c\\\'è e vai forte... mentre se vedi la macchina della polizia con i lampeggianti rallenti prima... ciao alex


Monsieur 40% - 03/10/2005 alle 12:49

[quote][i]Originariamente inviato da 55x11grimpeur [/i] E\\\\' un po\\\\' come l\\\\'autovelox: non sai che c\\\\'è e vai forte... mentre se vedi la macchina della polizia con i lampeggianti rallenti prima...[/quote] Eh, lo so. Ma se ti dicono che l\'autovelox è in via Nardi, e tu corri fino a via Nardi, via Verdi inclusa, e poi scopri che l\'autovelox era invece in via Verdi, non crederesti di aver subito un torto? La risposta è sì, perché in realtà è un vero e proprio torto. Comunicazioni e notizie distorte sono il "doping della comunicazione", se vogliamo usare un accostamento, e secondo me non è barando che si possono sconfiggere i bari. Le disquisizioni di aranciata e janjanssen da questo punto di vista sono molto più costruttive dei vari "arrampicamenti" che auspichi. So che lo sai anche tu e che sei d\'accordo con me. Infatti non era una critica verso di te, ma soltanto verso una visione troppo semplicistica e (forse) sbrigativa della cosa. Ciao Alex!


nino58 - 03/10/2005 alle 12:49

Comunque la questione delle garanzie è prioritaria in un paese civile. Se anche,statisticamente, il 101% delle controanalisi fosse positiva, la questione dell\'errore o del sabotaggio non può essere mai ignorata, quindi..


55x11grimpeur - 03/10/2005 alle 13:10

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Ma se ti dicono che l\\'autovelox è in via Nardi, e tu corri fino a via Nardi, via Verdi inclusa, e poi scopri che l\\'autovelox era invece in via Verdi, non crederesti di aver subito un torto? [/quote] Mmmmh non so... non sono un legale, forse hai ragione. Però non vengono comunicate (non ufficialmente) le posizioni dell\'autovelox (anche se su internet si trovano)... e comunque i limiti di velocità sono chiari a tutti e vanno rispettati. Certo, credo anch\'io che dal punto di vista legale sia molto difficile riuscire a far passare una cosa del genere, però su una cosa ha ragione Aranciata: l\'antidoping deve diventare più simile al doping. Ciao Alex


janjanssen - 03/10/2005 alle 14:05

Le osservazioni di Davide sono sempre acute, ma spesso questo non basta. Per me dobbiamo partire sempre dall\'esperienza e dagli insegnamenti che l\'esperienza ci da. Ci sono acuni punti fermi. 1) le controanalisi hanno smentito le analisi in un numero irrisorio di casi, Guidi compreso. Talmente irrisorio, che le controanalisi erano vissute come elemento formale, non sostanziale dell\'indagine antidoping. 2) Il massimo numero di contenziosi si sono avuti per vizi formali, non sostanziali del\'indagine, dimostrando che le procedure molto complicate, davano appigli sostanzioalmente cavillosi ai quali appellarsi per rendere nulla un\'indagine. I casi paradigmatici del sig. Butch Reynolds e dela mezzofondista russa oro ad Atene nei 5000 sono li a testimoniare il pericolo di annullamento dei risultati per vizi di forma. 3) la ricerca di sostanze proteiche rende delicatissimi alcuni passaggi, molto più di prima, quali la corretta conservazione del campione relativo alla controanalisi. la termolabilità di queste sostanze rende facilissimo inficiare i risultati. Naturalmente do per assolutamente scontata l\'onestèà dei laboratori...cosa che in passato NON E\' STATA AFFATTO. (vedi Acquacetosa....). Il ruolo delle federazioni nazionali e dei CIO diviene cardine per una efficace lotta antidoping....pensate a certi sport, a certi CIO, a certe federazioni....il brodo di tartaruga vi dice nulla? E la lassità del CIO statunitense? E la federazione atletica leggere greca? O ciclistica spagnola? Se li non c\'è la volontà di intervenire, diviene dura in ogni modo. E\' possibile oggi combattere efficacemente l\'emodoping? Si. Anche rispettando i diritti individuali? Si. Anche essendo garantisti? Si. Come? Facendo il libretto sanitario degli atleti. Dando il compito a medici federali esterni ed autonomi di controllare mensilmente i tesserati di ogni singolo sport, attraverso periodici controlli incrociati di sangue ed urine, sia che il soggetto corra, sia che non corra. E costruendo un coerente profilo fisiologico e sanitario di ogni atleta. Allora i dati relativi alla ricerca di ormoni peptidici devono essere congruenti con HCT, emoglobina, tranferrina, sideremia, reticolociti eccetera, rendendo il soggetto da analizzare una PERSONA, non un campione. Senza questo processo, costoso ed impegnativo, sarà una lotta fra furbi. Come fra polizia e mafia, come fra ladri e polizia insomma. Con l\'uno che tenta di ingannare l\'altro...e viceversa. Un mondo allucinante per me. Per me l\'antidoping non deve comportarsi come il doping, perchè sarà sempre ad inseguire...ed i forti, i furbi, i potenti sfuggiranno sempre alle maglie dell\'antidoping. Lotta senza speranza. Ma se costruirò un libretto sanitario obbligatorio, vedremo quanti atleti asmatici effettivamente ci sono, quanti livelli abnormi di ormone corticotropo ci sono in giro, quanti quadri ematologici fuori fisiologia ci sono. Sfuggire sarà molto molto più difficile. Mai impossibile, ma molto più difficile si. Guidi è innocente, perchè l\'appello è suonato a vuoto. fatto eccezionale, ma possibile, sia per errori in un senso, sia per errori nell\'altro. Ma se avessi un profilo fisiologico di Guidi, non avrei dubbi. saprei se usa additivi esterni. ANCHE SENZA REPERIRLI IN QUANTITA\' APPREZZABILE. Naturalmente spero sempre sia assolutamente pulito....e lo rimanga. E non cadiamo nel ridicolo del danno procurato....un esame positivo giustifica SEMPRE sospensione dell\'atleta, controanalisi e decisione definitiva. Punto e a capo. Se ne esce pulito, megio per lui e tante scuse, ma i passaggi quelli sono e devono restare. Sennò passiamo da garantisti a permissivi...cosa abominevole. Davide soffre l\'assenza di certezze ...come altri che seguono le vicende del doping. Io lo capisco, ma altre vie d\'uscita non ci sono, senza cadere nell\'arbitrio, anche a fin di bene. Robespierre faceva controlli antidoping scordandosi di dare le necessarie garanzie ai testati...così questi perdevano...la testa. Modo di dire che invita tutti a non passare troppo il fosso...i diritti delle persone sono invalicabili. Compreso quello di difendersi e di assistere alle controanalisi. Ciao!


Camoscio delle Dolomiti - 03/10/2005 alle 14:07

[quote][i]Originariamente inviato da 55x11grimpeur [/i] Hai ragione Monsieur, infatti ho aggiunto che bisognerebbe rendere più snella la normativa antidoping. Sicuramente le regole vanno cambiate, ma secondo me non sarebbe illegale. Secondo me c\\\\'è margine per insinuarsi su questo punto: la legge che vieta l\\\\'uso delle sostanze è pubblica. Ed è pubblico anche il sistema per rilevarle. Semplicemente non viene comunicato da quale gara, da quale giorno, entra in vigore quell\\\\'esame. Non è un provvedimento risolutivo, però... mi sono stufato di leggere sui giornali i comunicati stampa: "Trovato il sistema per individuare l\\\\'Epo, i nuovi test cominceranno al Tour de France". Ecco se invece avessero detto: "I nuovi test cominceranno alla Vuelta" e invece li avessero introdotti dal Tour... In fondo cosa potrebbe dire l\\\\'atleta: "Ah, ma io non sapevo che svolgevate questi esami dal Tour"? Farebbe solo la figura del fesso. Perché comunque la legge che proibiva l\\\\'uso della sostanza era nota, no? Comunque è un\\\\'idea come altre, ripeto, probabilmente non risolutiva ma sono sicuro che ne beccheremmo di più. E\\\\' un po\\\\' come l\\\\'autovelox: non sai che c\\\\'è e vai forte... mentre se vedi la macchina della polizia con i lampeggianti rallenti prima... ciao alex [/quote] Il problema è che tanto, comunque, i medici sportivi vengono sempre a sapere tramite fonti interne come poter evitare i nuovi controlli... Chatanay Malabry non ha mai dichiarato i passi fatti avanti anno dopo anno eppure tu guarda un pò come mai i corridori sanno per filo e per segno come è possibile assumere l\'Epo senza essere beccati... Non credo siano tutti dei piccoli chimici o dei laureati in medicina.. qualcuno che li guida dovrà pur esserci no?


pedalando - 03/10/2005 alle 22:45

La proposta di janjanssen e` molto intelligente e potrebbe essere adottata almeno nel Pro-Tour. I costi sarebbero ridotti a questa categoria ma, essendo essa il punto di arrivo per le ambizioni di (quasi) tutti i ciclisti prof, innescherebbe un meccanismo a cascata sulle categorie inferiori. Mi illudo ?


55x11grimpeur - 03/10/2005 alle 23:03

ciao jan, per capire... ma dal libretto sanitario tu ritieni si possa stabilire con assoluta certezza l\'assunzione di sostanze dopanti? Cioè, per intenderci, è uno strumento che ci consentirebbe di arrivare a squalifiche? O a quelle odiose forme di compromesso per cui gli atleti vengono fermati per tutela della loro salute... per cui non si capisce mai bene se si possa parlare in modo certo e incontestabile di doping oppure no... Non so se mi sono spiegato. Grazie e ciao Alex


janjanssen - 03/10/2005 alle 23:46

Ti sei spiegato bene. Con il controllo incrociato e sistematico di sangue ed urine, l\'emodoping ed il doping con ormoni proteici sarebbe in grande difficoltà. Si. Si potrebbe scoprire senza troppi problemi, senza cadere nelle ridicole formule già sperimentate. (tipo stop per tutela della salute). Il libretto sanitario\'con gli accorgimenti relativi alla indipendenza degli staff medici dalle federazioni, è per ora l\'unica arma che seriamente può incidere. Naturalmente non solo nel ciclismo......sennò ci sono i capri espiatori a due ruote in eterno. Altri sport sono più scandalosi. La farmacia della Juve (per fare un esempio) era molto più ricca di farmaci di quanto sequestrato (sembra) a Mussew. Molto più ricca. Eppure Vialli, Del Piero, Lippi, Agricola, eccetera eccetera sono tranquilli, ricchi , idolatrati. Frigo è un delinquente da scarnificare , mentre Lippi è il CT dell\'Italia. Pulito e innocente. Mah.


mestatore - 05/10/2005 alle 23:19

caro jan. sono d' accordo con te : un libretto sanitario ben fatto e controllato da seri medici indipendenti è attualmente l' unica misura per contrastare il doping ; sarebbe nnell' interesse degli atleti e del loro futuro; farebbe giustizia di tutte le perizie mediche che si aggrappano ad altamente improbabili anche se teoricamente possibili variazioni cliniche, dal momento che il profilo fisiologico di giovani teoricamente sani in quanto atleti non può cambiare in maniera repentina senza evidenti ragioni cliniche. @ grimpeur, non prendertela, la mia voleva essere piuttosto una battuta rivolta a gregorio. non volevo offenderti, ho sotterrato da tempo l' ascia di guerra nei tuoi confronti, ammesso che l' avessi mai impugnata. quello che io volevo farti notare è il punto su cui abbiamo a lungo duellato : non è solo la positività all' antidoping il metro per giudicare i corridori. senza cadere nel qualunquismo del sospetto generalizzato, un suiveur può avere opinioni, certo non certezze, a questo riguardo. sappi al contrario che negli ultimi tempi ho apprezzato parecchi tuoi post. ti prego quindi di non considerarmi prevenuto nei tuoi confronti, anche se il comportamentoche hai tenuto nei riguardi di morris, mi rende sinceramente diffidente. in ogni caso ti riscrivo quello che ho già postato: rivendico, per un appassionato suiveur, il diritto di avere opinioni e e di scriverle , in forma dubitativa, sul forum. contesto , e l\\\' ho fatto in molti thread, la politica del sospetto indiscriminato e qualunquista ripeto, opinioni e non sentenze (scritto 100 volte). non credo di essere più furbo o competente di altri , ma , essendo ben consapevole della situazione, non credo comunque che questo ciclismo vada accettato o rifiutato in blocco. spesso sbaglio, per questo mi piace discutere con tutta la gente competente che scrive su questo forum ciao mestatore


55x11grimpeur - 06/10/2005 alle 13:23

Ciao Mestatore, non avevo capito il senso della battuta. Mi fa piacere sapere che non hai pregiudizi su quello che scrivo. Spero che i miei scritti vengano letti per ciò che sono, non perché a postarli è stato “quello che ha litigato con Morris”. Mi dai lo spunto per alcune puntualizzazioni, ammesso che interessino qualcuno. Non voglio tornare su vecchie discussioni, ne tediarvi con cose già scritte. Solo precisare meglio il mio pensiero. Procedo per punti. Punto 1: il “così fan tutti qualunquista”. Essendo io un classe 1969, ed avendo praticato e amato questo nostro meraviglioso sport, ho vissuto gli anni Novanta quelli della “generazione epo” con comprensibile disorientamento. Tralascio le mie esperienze personali nella breve e insignificante (sic) carriera di corridore. Ho smesso presto e da quel punto in avanti ho vissuto da tifoso, prim’ancora che da addetto ai lavori con altro ruolo il ciclismo. E quando ero tra i 20 e i 30 anni, quando cioè passione, tifo, emozionalità in un uomo vivono il periodo più bello, per il ciclismo sono stati gli anni più bui. Il doping è sempre esistito (per me è più vecchio del meretricio, è il vero peccato originale, nella mela di Adamo ed Eva chissà cosa c’era…), del resto è nell’animo umano la frode. Ma a mio modo di vedere quello che è successo negli anni Novanta è senza precedenti perché c’è stato negli sport di forza resistente un salto di qualità del doping. Fino alla metà degli anni Ottanta, più o meno, quelli che andavano forte erano campioni, quelli che andavano piano schiappe. Dalla fine degli anni Ottanta in poi anche le schiappe hanno cominciato ad andar forte e in alcune circostanze hanno superato i campioni. Ha rimescolato le carte rendendo quell’esercizio di provare a distinguere, soppesare le vittorie, estremamente difficile. Mi ci sono cimentato anch’io, non credere. Lo faccio tutt’ora, anzi. Il problema è che sbaglio spesso. Forse perché la mia analisi presenta dei limiti culturali e scientifici (non sono un medico, né un preparatore anche se mi interesso a tutte le materie, divoro libri e storie e sono in grado di farmi un’idea su tutto). Ma credo che sia oggettivamente difficile, forse impossibile, distinguere nel gruppo i cavalli di razza dai ronzini trasformati dalla benzina super. A meno di entrare in possesso del libretto sanitario, come dice Jan... Vorrei portarti un esempio: Santiago Blanco. Ricorderai, ricorderete la storia di questo spagnolo. L’ho sempre classficato come una di quelle meteore, così frequenti tra i ciclisti di quel paese. Grandi promesse, che magari eccedono troppo giovani in certe pratiche, abusano di certe sostanze e del proprio fisico, poi si bruciano e spariscono nel nulla. Ebbene recentemente ho avuto una discussione con alcuni amici spagnoli. C’erano un meccanico, un giornalista, un ex corridore (oggi direttore sportivo). E ho scoperto (ammesso che sia vero, ma mi hanno convinto e ci credo) che l’unica “colpa” di Santiago Blanco era quella di essere pulito come il suo cognome. Blanco non prendeva nemmeno le aspirine e la sua trasparenza, la sua pulizia, è stata la sua condanna. Non voglio qui sostenere che sarebbe diventato un fenomeno, o che avrebbe vinto chissà cosa. Non so dirlo. So che era una grande promessa, un talento vero, un uomo pulito e che è stato costretto a uscire da questo mondo che premia troppo spesso i bari. Ho già raccontato in altro thread la storia di Danny Nelissen, assai simile a quella di Blanco. E bada bene è solo un esempio tra i tanti possibili. Quando sono intervenuto su Armstrong la mia non era affatto una difesa tout-court del texano. Mi infastidiva la sicumera con cui molti in questo forum, più o meno tutte le colonne che qui scrivono, classificassero Indurain un campione e Armstrong un bluff (più o meno). Io ho sempre pensato che senza emodoping Indurain non avrebbe mai vinto quello che ha vinto e sarebbe rimasto un buon corridore con una buona “base di partenza” come è stata chiamata. Non avrebbe mai vinto cinque tour e due giri, né centrato due accoppiate. E tra essere un buon corridore, anche un ottimo corridore e Miguel Indurain c’è una differenza abissale. L’emodoping ha consentito a Indurain di diventare uno dei campioni più famosi e più ricchi della storia del ciclismo, probabilmente di rubare la scena a qualcun altro che – magari – sarebbe andato più forte di lui. Non ne ho la certezza, ovviamente, come potrei. Ma proprio perché ho preso troppi granchi in passato ho smesso di distinguere e ho deciso di prendere quale unico riferimento gli albi d’oro. Quando discuto di ciclismo, di corse, di corridori, cerco sempre di tenere distinto il doping. Troppe volte ho l’impressione di leggere post di utenti che sono influenzati dal tifo o dall’amore per questo o quel corridore. Il caso di Pantani è il più eclatante. In questo forum guai a chi tocca Marco. Beh io su certe sue prestazioni nutro infiniti dubbi. Era un grande scalatore. Ma in un ciclismo pulito avrebbe fatto quello che ha fatto? Avrebbe fatto di più? Avrebbe fatto di meno? Per me la terza ipotesi è quella giusta. Ma è una mia idea, purtroppo non avremo mai la controprova. Insomma non mi permetterei mai di impedirvi (come potrei) di provare a distinguere, soppesare, avanzare ipotesi. Ma poiché l’ho già provato a fare anch’io e alla fine ci ho rinunciato, sappiate che in questo forum cercherò di fare l’avvocato del diavolo, insinuare dubbi, rimescolare le carte, e provare a dimostrare che quando si discute senza elementi certi può essere valido tutto e il contrario di tutto. In tema di doping intendo. Insomma farò mio il ruolo che, con il tuo nick, dovrebbe essere tuo. Nella vicenda Armstrong-Simeoni tutti con Simeoni, ad esempio. Io no. Per me Simeoni è un falso pentito. Si è pentito solo dopo essere stato beccato, e quando ha smesso di frequentare MF e di prendere la vitamina E ha cominciato a vincere e andare più forte… mah… voi ci credete? Io no. Punto2: Morris. Volete la verità? Un amico mi ha detto: “Caspita sto frequentando il forum di cicloweb e c’è un sacco di gente veramente informata, ne nascono interessanti scambi di opinioni… c’è un certo Morris, poi, che sa tutto è veramente un grande”. Non avevo mai frequentato un forum su internet, né mai letto post di Morris. Ho cominciato a farlo, ma – confesso – non ho letto per ragioni di tempo tutto quello che aveva scritto, solo una minima parte. Non sapevo assolutamente chi fosse, né quanto valesse come uomo e come forumista anche se per quel poco che sapevo lo stimavo. Io ho solo cercato un contatto con lui, ma non volevo certo attaccare briga. Lui e Aranciata hanno un modo di controbattere duro, spigoloso. Io ho un bel caratterino e quella è stata la genesi di tutto, ma non ho davvero nulla contro di lui. Poi è successo che - rappresentando Morris per voi un’istituzione - automaticamente io sono diventato il nemico di tutti, colui che aveva osato attaccare Morris… addirittura si è ipotizzato lo spionaggio industriale, o il tentativo di affossare questo forum colpendone le colonne… non è assolutamente così. Ovviamente. Spero di aver chiarito gli equivoci una volta per tutte e di aver messo definitivamente una pietra sul passato. E poi… ci sarebbero altri punti, ma non ho tempo e ho già scritto abbastanza. Alla prossima. Alex


janjanssen - 06/10/2005 alle 13:33


janjanssen - 06/10/2005 alle 14:05

[quote] Mi infastidiva la sicumera con cui molti in questo forum, più o meno tutte le colonne che qui scrivono, classificassero Indurain un campione e Armstrong un bluff ( [/quote] Torno sull'argomento solo per un ultimo tentativo di spiegarmi. sicumera....non è un termine giusto. Contiene una valutazione spregiativa che rende difficile discutere serenamente. Ti infastidisce la sicurezza con cui veniva indicati Armstrong un prodotto del doping? Non so che dirti. rgomento trattato tante volte. Per me non c'è dubbio e qualche cosa di appoggio sta poi uscendo...o sbaglio? O ti infastidisce la sicurezza con la quale Indurain è stato indicato campione? Se è il secondo punto, è molto semplice, per me, risponderti. Indurain probabilmente ha usato emodoping. Come moltissimi (forse tutti) i maggiori corridori della sua generazione. Probabilmente non è certamente. La sua generazione o va tutta cancellata (possibile.....) o va presa come è. Senza freni , sicuramente pochi non hanno usato siringhine ...forti o deboli. Chiappucci viaggiava con Hct da sballo, Rijs non ne parliamo....Bugno non so nulla tranne l'episodio caffeina....potrei continuare. Rispetto la tua considerazione su Miguelon, ma dimmi che c'entra col texano. Difendere il texano (sicuro prodotto chimico) per ripicca su Indurain, sul quale se permetti certezze non ci sono, mi chiedo che logica segua. Io non lo capisco. Ma non sono infallibile od onnisciente. Mi basta segnalarti la mia perplessità. [quote]Ma proprio perché ho preso troppi granchi in passato ho smesso di distinguere e ho deciso di prendere quale unico riferimento gli albi d’oro [/quote] Scelta condivisibile. io non riesco a chiudere gli occhi su Armstrong. Come non riesco su Rominger. O su Zuelle. Sugli altri sarei arbitrario. Scelta personale. [quote] In questo forum guai a chi tocca Marco. Beh io su certe sue prestazioni nutro infiniti dubbi. Era un grande scalatore. Ma in un ciclismo pulito avrebbe fatto quello che ha fatto? Avrebbe fatto di più? Avrebbe fatto di meno? Per me la terza ipotesi è quella giusta. Ma è una mia idea, purtroppo non avremo mai la controprova. [/quote] Pantani è indubbiamente amatoin questo forum. Se hai letto con attenzione, io l'ho criticato anche aspramente e nessuno mi ha attaccato. Perchè? perchè un conto è criticare, un altro (non mi riferisco a te, ma a molti signori che compaiono e scompaiono) infangare la memoria. Pantani ha usato EPO. Come molti (prima ho detto come la sua generazione...non torno indietro), ma ha un riscontro obbiettivo. L'esame necroscopico. che ha attestato che non ne ha fatto USO CONTINUATIVO. ti pare pocio, soprattutto per uno con le tue idee su quel periodo? Forse era uno dei più puliti. Qui entriamo nell'opinabile. Io credo che uno scalatore abbia beneficio dall'uso di EPo. Ma MAI quanto un passista. Guarda 2 cose tecniche. la prima il peso per kilometro delle cronometro. vai al duello Moser-Baronchelli (a proposito Moser è un usufruitore di emodoping...lo hai cancellato? io la seconda parte della sua carriera l'ho cancellata. Truccava il motore). tipico scalatore-cronomen. il divario di 2" al kilometro era lo spartiacque. Buona o cattiva prestazione di uno o l'altro. Quando andavano entrambi, 2" al kilometro potevano starci. O meno. Guarda Pantani e Zuelle al Giro del 98 e osserva la differenza al kilometro. Passati un pò di tempo a fare dei calcoli e dimmi chi ci guadagnava. Risultato, penso ,legittimo.., che Pantani avesse SVANTAGGIO dall'emodoping collettivo. E non scherzo affatto. Ne sono tecnicamente straconvinto. Ecco pechè la mia considerazione finale sul valore di Pantani è migliore della tua. E guarda che non gli faccio sconti. [quote] Nella vicenda Armstrong-Simeoni tutti con Simeoni, ad esempio. Io no. Per me Simeoni è un falso pentito. Si è pentito solo dopo essere stato beccato, e quando ha smesso di frequentare MF e di prendere la vitamina E ha cominciato a vincere e andare più forte… mah… voi ci credete? Io no. [/quote] io non sto con simeoni. chi l'ha detto? So solo che in quell'episodio al tour Armstrong si è comportato da padrino. Mafioso e padrino. Punto. Simeoni mammoletta ? ma va...da dove arriva questa? Ma il texano non può permettersi certi atteggiamenti. se vuole che io lo ammiri come persona. Ah...mica solo Armstrong. Il gruppo si è comportato da cosca mafiosa. Leggiti ciò che ho scritto a Collidani. Quiestione Morris ed aranciata....non entro in questioni personali. Per me si affrontano tramite MP da persone adulte. Morris è un amico....preparatissimo, istrionico, ma umanamente immenso. anche con i suoi spigoli. Va preso così. Spigoli compresi. Non sarai nè la prima, nè l'ultima persona con cui non lega. Pazienza....ma ti consiglio di leggere 2 volte ciò te ti scrive. Ha vissuto dentro al pianeta e lo ama. se tieni a mente ciò. lo capisci molto meglio. Ciao.. ah...nessuna prevenzione o schieramento precostituito. io sono UN PO' più giovane di Morris...ma sono passatello per fare giochini di questo tipo. A 50 anni si paròa di sport per passione, non per gloria. credimi.


55x11grimpeur - 06/10/2005 alle 14:19

scusa jan, mi va benissimo discutere con te e ho letto con attenzione quello che hai scritto. però - giusto per evitare fraintendimenti - il mio post era diretto a mestatore, non cerano riferimenti precisi e diretti a te. comunque, ben venga quello che hai scritto. ciao


claudiodance - 06/10/2005 alle 14:22

Ciao Alex. Non sei diventato il nemico di tutti. Credo che tutti abbiano capito che non eri un provocatore, ma un forumista combattivo. Alle volte i toni ti si sono impennati che manco te ne accorgevi, ma hai dimostrato di saper chiedere scusa. Completo il quadro con una auto citazione. Quando sono entrato nel forum ho avuto subito uno “scambio di opinioni” con Morris e Aranciata. Il tema era il doping, si è trasformato in Marco Pantani e poi è sedimentato in una scoppiettante disquisizione sulla verità di intendere lo sport come forma d’arte. Se consideri che la mia posizione su Marco Pantani non era troppo dissimile dalla tua puoi ben capire che i toni hanno subito rischiato di alzarsi. Siccome ho un bel caratterino mi era venuta una mezza voglia di far partire qualche vaffa d’incontro. Ma ho tenuto duro, ho puntato solo sul ragionamento e, al massimo, sull’ironia. Nel frattempo ho capito che i miei interlocutori erano davvero preparati e che avrei avuto da guadagnare dal confronto con loro. Subito tutto è andato benissimo, rispetto reciproco, frecciatine sarcastiche e schermaglie nel piano obliquo dell’approfondimento. Io come te non avevo esperienze di forum (tranne una brevissima che mi ha poi condotto qui), e ho capito presto che le “buone maniere” non sono solo un retaggio borghese dell’epoca che fù, ma un sistema razionale per far funzionare le cose. Il discorso sul noviziato, sul nonnismo e sui tempi di accettazione mi stà sulle palle come a poche persone, perciò non lo faccio, dico anzi che l’educazione e il rispetto devono valere sempre, anche dopo che gli altri forumisti ti concedono un credito anticipato di attendibilità. Anche in questo tuo ultimo post qualche cosa da limare ci sarebbe, capisco che in ginocchio sui ceci sia una bella rottura di palle….però… Ho avuto modo di conoscere Morris di persona, ne ho ricavato una impressione interamente positiva. È un viscerale, un passionale e un generoso. Posso essere in disaccordo con lui, posso trovare alcuni passaggi dei suoi scritti sovraccarichi, ma raramente mi è capitato di incontrare una persona più preparata e pregna di esperienze dirette nel campo dello sport. Mi ritengo molto fortunato per questo e spero di avere ancora la possibilità di confrontarmi con lui. Non vuol dire che sarò sempre d’accordo con lui, questo no, ma la cosa non può spaventarmi. Recentemente l’ho chiamato e mi ha risposto (nel post sulla crono mondiale femminile). Di Aranciata che dire, gli voglio bene come a un fratello. Nel senso che mi ha anche fatto incazzare parecchio e a volte non l’ho proprio capito. Ma, anche lì, averne altri, di fratelli così che un po’ mi fanno incazzare e molto mi fanno gioire. In merito alla nostra prima discussione, siamo rimasti sulle nostre posizioni sull'arte. Ho sempre in mente l’idea che Morris sia mezzo matto, ma è uno che può anche farmi cambiare una mezza idea….sulla vicenda di Marco Pantani c’è riuscito, a metà, ma c’è riuscito. Vuoi saperlo? Mi stà bene cambiare idea, vuol dire che ho imparato qualche cosa. In ogni modo apprezzo l’intenzione della “pietra sopra”. Non per dimenticare il passato (ecchissenefrega di un litigio forumistico!), ma per continuare a parlare delle nostre passioni senza contrapposizioni preconcette. I tuoi interventi sono di sicuro interesse e così sono contento. Ciao bello. Claudio


nik69 - 06/10/2005 alle 14:22

Caro dottore, janjanssen sono grato in primo luogo per tutte le illuminanti spiegazioni per me altrimenti precluse in argomenti cosi tecnici, per la pazienza, competenza e acutezza anche in tutto il resto. L’idea dell’introduzione di un tracciante nelle sostanze dopanti (non so se sua) e ora del libretto sanitario sono entusiasmanti e mi auspicherei di vederle attuate in breve tempo. Importante per me sottolineare come vadano proprio nella direzione di perfezionare quel metodo (senz’altro acettabile, ma appunto perfettibile) citato sopra. Pur nella convizione che siano sistemi aggirabili. Nel primo caso ovviamente non ci si potrebbe garantire contro un mercato nero di aziende non disposte ad inserire i traccianti nei propri prodotti. Nel secondo, il problema sarebbe a chi affidare il compito di redigere le cartelle…se fatto da seri medici indipendenti (come detto da mestatore) allora potremmo ben sperare di avere uno strumento valido, che contribuisca a fare chiarezza e quantomeno a rendere la vita difficile al doping. Sono anche però convinto che la ricerca scientifica e tecnologica non possa rappresentare da sola la soluzione finale, perché in questo campo doping e antidoping progrediscono quantomeno di pari passo. E il doping con qualche vantaggio. Il primo probabilmente il poter accedere a finanziamenti maggiori, il secondo quanto mai importante a mio parere, di potersene altamente fregare delle garanzie da dare all’atleta e della tutela verso la sua salute.


pedalando - 06/10/2005 alle 17:43

Continuo ad essere in mala fede..... con questi accorgimenti si riuscirebbe [u]realmente[/u] a ripulire il ciclismo. Siamo sicuri che questo piaccia ai "padroni dello sport" ? Noi (illudendoci) consideriamo il ciclismo come un laboratorio in cui il doping e sopratutto l'antidoping crescono. Ma se si riuscisse a stilare un metodo veramente efficace questo potrebbe poi essere applicato a tutti gli altri sport. Ma ce le scommettereste 100 delle vecchie lire su un Carraro o un Galliani che promuovono il libretto sanitario per i calciatori? Io (che sono in malafede) penso di no. Penso che al sistema calcio serva un "campo di tiro" in cui fare le esercitazioni antidoping per mostrare al mondo che in Italia non c'e' posto per il doping. Il ciclismo e` il campo, i ciclisti le sagome-bersaglio. :mad:


janjanssen - 06/10/2005 alle 17:52

[quote] Siamo sicuri che questo piaccia ai "padroni dello sport" ?[/quote] No...sono certo del contrario. Purtroppo. Ma vedrete. Pagheranno sempre e solo gli atleti. I più deboli.


stress - 06/10/2005 alle 18:03

[quote][i]Originariamente inviato da janjanssen [/i] [quote] Siamo sicuri che questo piaccia ai "padroni dello sport" ?[/quote] No...sono certo del contrario. Purtroppo. Ma vedrete. Pagheranno sempre e solo gli atleti. I più deboli. [/quote] Si, però quelli che chiami i + deboli sono gli attori protagonisti. Lo spettacolo non esiste senza loro. Ma quando cominciano a farsi valere? a titolo di esempio. Nel Motomondiale i piloti hanno detto no suzuka (la pista della Honda) perchè è pericolosa (era morto Kato pilota ufficiale e figlioccio degli Honda). Stop MOTO GP a Suzuka. Quando i prof faranno una cosa del genere? Quando ......... mi fermo qui


pedalando - 06/10/2005 alle 18:59

Scusa Stress ma il paragone non regge. Un conto e' bloccare un GP sostenendo che e` pericoloso. Un conto e', qualche settimana prima della gara e senza le telecamere, rifiutare qualche flebo. O peggio, doversi arrangiare da soli perche` il DS vuole un risultato. O forse intendi che il gruppo alla partenza rifiuta di cominciare a meno che X,Y e Z non sono fermati per doping ? Innanzitutto ci vorrebbero delle prove altrimenti potrebbe essere usato come tattica di gara (ricordi come Casagrande fu escluso dal Giro 2002 ? ) Quello che possono fare i corridori e` "isolare" gli imbroglioni ma ricordiamoci che in quel gruppo e nella loro squadra ci devono poi vevere loro. A mio parere la cosa deve partire dai "capi" e dai DS.


stress - 06/10/2005 alle 19:13

[quote][i]Originariamente inviato da stress [/i] [quote][i]Originariamente inviato da janjanssen [/i] [quote] Siamo sicuri che questo piaccia ai "padroni dello sport" ?[/quote] No...sono certo del contrario. Purtroppo. Ma vedrete. Pagheranno sempre e solo gli atleti. I più deboli. [/quote] Si, però quelli che chiami i + deboli sono gli attori protagonisti. Lo spettacolo non esiste senza loro. Ma quando cominciano a farsi valere? a titolo di esempio. Nel Motomondiale i piloti hanno detto no suzuka (la pista della Honda) perchè è pericolosa (era morto Kato pilota ufficiale e figlioccio degli Honda). Stop MOTO GP a Suzuka. Quando i prof faranno una cosa del genere? Quando ......... mi fermo qui [/quote] Il riferimento al Motomondiale era dovuto alla precedente affermazione "Padroni dello sport", e, chi + della Honda (1° costruttore mondiale di Moto, il 2° fattura 1/3)comanda nel Motomondiale?


stress - 06/10/2005 alle 19:16

A parte valentino Rossi!!!!:D:D:D


55x11grimpeur - 06/10/2005 alle 19:34

[quote] sicumera....non è un termine giusto. Contiene una valutazione spregiativa che rende difficile discutere serenamente. [/quote] Hai ragione jan, il confronto con te è sempre stato pacato. Altri (Morris e Aranciata) si sono espressi in modo tranchant, con sicumera appunto. Era a loro che mi riferivo. [quote] Rispetto la tua considerazione su Miguelon, ma dimmi che c'entra col texano. Difendere il texano (sicuro prodotto chimico) per ripicca su Indurain, sul quale se permetti certezze non ci sono, mi chiedo che logica segua. Io non lo capisco. Ma non sono infallibile od onnisciente. Mi basta segnalarti la mia perplessità. [/quote] La logica è semplice. In altro thread tutti (te compreso, correggimi se sbaglio) abbiamo convenuto che negli anni Novanta abbiamo visto mezze tacche trasformarsi in campioni, rospi diventare principi, ranocchiette principesse, ma anche potenziali campioni mai sbocciati, grandi atleti tornati “normali”. Le conseguenze dell’emodoping sono imprevedibili. In linea generale si è giustamente detto che sono stati i “passistoni” a trarre il vantaggio più grande dal miglioramento del rendimento aerobico per ovvie ragioni. Tuttavia le reazioni alle pratiche dopanti dei singoli atleti variano anche a seconda di altri valori, e di altri fattori e non sono sempre prevedibili. Per esempio (ma è solo un esempio): chi ha un tasso di hct naturalmente elevato è stato danneggiato dall’epo. E non occorre spiegare perché. Ho citato, in proposito, il caso del grande Danny Nelissen. Era un fenomeno, divenne “normale”. Inoltre l’emodoping è stata la tecnica più diffusa negli anni Novanta, quello che ha sicuramente rivoluzionato il nostro mondo. Ma non certo l’unica forma di doping, ovviamente. Il Gh, ad esempio, ha prodotto risultati eccellenti o addirittura eccezionali per alcuni atleti, mentre altri non sono riusciti a trarne alcun beneficio. Non so spiegare la cosa. Non saprei dire perché. Mi limito a riportare le testimonianze e le esperienze dirette di… alcuni uccellini. E anche del Gh si è fatto un uso frequente negli ultimi anni. Ti aggiungo un particolare, senza fare nomi. Ho riguardato recentemente immagini (ti ho detto della mia mania per vhs, dvd, libri di sport?) risalenti a un giro d’Italia baby dei primi anni Novanta (è stato un caso, non sono così malato, ho solo sbagliato cassetta, volevo riguardare una tappa del giro e ho preso la cassetta del giro dilettanti). Non faccio nomi, ma c’erano immagini di un atleta che negli anni Novanta è poi andato per la maggiore. Caspita, Jan, era fermo in salita! Fermo!!! Sono rimasto senza parole, ma velocità, colpo di pedale, erano incredibilmente poco brillanti… l’impressione netta che ho avuto è che fosse una questione di forza oltre che di resistenza. Guarda, ho sempre creduto in questo atleta… ma quelle immagini (è solo un’impressione, ma un’impressione molto forte, chiara) mi hanno fatto nascere il sospetto che per spingere certi rapporti in salita abbia aumentato artificiosamente la sua forza. Intendo dire che la diffusione a macchia d’olio dell’emodoping non ci deve far dimenticare gli ormoni peptidici e gli effetti talora determinanti che possono avere sulle prestazioni. Che ne sappiamo, noi, di ciò che prendevano certi atleti all’epoca? Sai che se il livello di diffusione dell’epo era il 90-95% (se non il 100) quello dei peptidici era attorno al 40-50%? Anche qui non ho statistiche, mi baso su testimonianze. Ora se tutto questo è vero e se tutti siamo d’accordo sul fatto che gli effetti del doping sono imprevedibili, e – per quanto non ve ne sia la certezza – concordiamo anche sul fatto che sia assai probabile che Indurain ne abbia fatto uso – mi spieghi tu perché dobbiamo distinguere il navarro dal texano? Non credo che ci sia una logica qualunquista dietro questo mio ragionamento. Semmai l’amarezza di non poter e non riuscire a distinguere e quindi la necessità di prendere in mano gli albi d’oro e limitarmi a leggerli. Senza interpretarli. Ma è un atteggiamento che mi pesa, perché io vorrei interpretarli. Semplicemente per me è impossibile. Insomma per essere ancora più chiaro mi da fastidio che i grandi degli anni Novanta la facciano franca nella considerazione generale per un ragionamento (questo sì qualunquista) allora così facevan tutti… no caro Jan. Così facevan tutti, ma non tutti ne traevano gli stessi benefici. Per niente. E senza emodoping avremmo visto tutto un altro film. Questo è il punto. Almeno così la penso io. Per cui i grandi degli anni Novanta per me pari ad Armstrong sono. Non voglio convincerti. Solo spiegarmi bene. E’ chiaro adesso il mio pensiero? [quote] Pantani ha usato EPO. Come molti (prima ho detto come la sua generazione...non torno indietro), ma ha un riscontro obbiettivo. L'esame necroscopico. che ha attestato che non ne ha fatto USO CONTINUATIVO. ti pare poco, soprattutto per uno con le tue idee su quel periodo? Forse era uno dei più puliti. Qui entriamo nell'opinabile. Io credo che uno scalatore abbia beneficio dall'uso di EPo. Ma MAI quanto un passista. [/quote] Cosa vuol dire uso “continuativo”? Qualcuno ha mai sostenuto che Pantani abbia fatto uso perenne e ininterrotto di Epo? Ne ha fatto l’uso che ne fa un ciclista. Un ciclo in inverno, durante la fase di carico e allenamento, un ciclo alla vigilia del giro, qualche richiamo e poi al Tour (quando ci andava) e prima del mondiale. Quanti cicli ? Tre? Più qualche richiamo… poi è stato molto fermo, infortunato. Per quanti anni 4-5 anni circa di “grande carriera”. Scusami ma che cosa doveva rivelare l’esame necroscopico? Il medico sei tu, se questo uso è sufficiente a segnare in modo indelebile il midollo, hai ragione. Altrimenti scusa ma non si può dire così. E poi dall’esame necroscopico sei in grado di escludere l’uso di ormoni? Non possono aver inciso in modo decisivo sulle sue performance? Si badi bene, io non ho certezze. Pongo domande. E finché non ho risposte certe a queste domande mi tengo i miei albi d’oro, così chiari e nitidi. [quote] io non sto con simeoni. chi l'ha detto? So solo che in quell'episodio al tour Armstrong si è comportato da padrino. Mafioso e padrino. Punto. Simeoni mammoletta ? ma va...da dove arriva questa? Ma il texano non può permettersi certi atteggiamenti. se vuole che io lo ammiri come persona. Ah...mica solo Armstrong. Il gruppo si è comportato da cosca mafiosa. Leggiti ciò che ho scritto a Collidani. [/quote] Non ho detto che tu stavi con simeoni, ma che in generale qui molti stanno con armstrong contro simeoni. Ciao Jan e grazie per le tue "consulenze" scientifiche. Claudiodance: grazie, bel post il tuo. Hai ragione è un bene potersi confrontare sulla nostra passione. I tuoi scritti sono tra i più piacevoli e interessanti da leggere... e poi l'ironia. Con la Girada mi hai fatto scompisciare... non sono intervenuto perché non vi conosco, ma ho apprezzato molto. Ci si sente sul forum allora. A presto. Alex


Felice - 07/10/2005 alle 00:05

Caro grimpeur, c'é una cosa che non capisco in quello che dici: questo tuo volerti tenere stretti gli albi d'oro. Ma perché mai? Ma buttali via 'sti albi d'oro!! Permettimi: ci fai un lungo e bellissimo discorso in cui ci spieghi che l'emo-doping altera completamente i valori; che la reazione al doping di ogni singolo atleta é diversa; che corridori che si annunciavano come fuoriclasse sono rientrati nella normalità, vuoi perché non hanno fatto uso di doping, vuoi perché la reazione del loro organismo al doping non é stata così eclatante come quella di altri; che certuni che erano schiappe sono diventati o sarebbero benissimo potuti diventare dei grandi campioni. E dopo tutto questo cosa fai? Ci dici che tu guardi gli albi d'oro! Ma scusa, cosa speri di leggerci negli albi d'oro? La storia della reattività degli organismi dei singoli atleti alle pratiche dopanti? Via... Se quello che scrivi corrisponde a quello che pensi, non dovresti nemmeno darci un'occhiata di sfuggita agli albi d'oro! No caro grimpeur, agli albi d'oro, in particolare a quelli degli ultimi, fanno riferimento coloro che dicono: sono tutti dopati; tutti ne traggono un simile beneficio; ergo leggo sugli albi d'oro più o meno le stesse graduatorie che leggerei se non si dopasse nessuno. Ma tu non fai parte di questi qualunquisti. O mi sbaglio? Ciao


janjanssen - 07/10/2005 alle 01:12

Un confronto civile di idee, caro Grimpeur è sempre interessante. credo di avere capito la tua posizione e credo tu abbia capito la mia. Non volendo convincere nessuno, per me ci sono i requisiti per passare oltre. Su un unico punto mi viene da replicare, perchè sei fuori strada. [quote]Cosa vuol dire uso “continuativo”? Qualcuno ha mai sostenuto che Pantani abbia fatto uso perenne e ininterrotto di Epo? Ne ha fatto l’uso che ne fa un ciclista. Un ciclo in inverno, durante la fase di carico e allenamento, un ciclo alla vigilia del giro, qualche richiamo e poi al Tour (quando ci andava) e prima del mondiale. [/quote] Riguarda Pantani. ma più in generale l'uso di EPO. Un corridore che ha primeggiato per 5 anni fra i professionisti, correndo normalmente giro e tour, a volte dalla S.Remo al mondiale, necessita di entità di trattamenti in grado di modificare la composizione del midollo osseo. In particolare nel rapporto fra reticolociti e precursori, che un esame necroscopico riconosce. Trovare un midollo normale ha il significato, non da poco, che Pantani dal Mortirolo in poi non ha necessitato di ricariche continue per vincere in montagna. sei fuori strada se pensi che andare forte da marzo ad agosto-settembre grazie a additivi non significasse trattamenti massicci e ripetuti. l'Epo richiede trattamenti prolungati per produrre effetti rilevanti e marcati. Con 4 fiale non si ottiene nulla, credimi. Ce lo insegnano purtroppo i dializzati, che devono fare cicli di epo 2-3 volte l'anno per diversi anni in corso di dialisi.... No, purtroppo un esame irripetibile ha stabilito che gran parte della carriera di Pantani è stata fatta senza emodoping. Anche tutta. Non ci sono tracce di trattamenti emodopanti. Ormoni peptidici? hai ragione. Negli anni 90 esistevano. In misura ridotta, ma esistevano già. Ma qui tracce , indicazioni non ne abbiamo. volere a tutti i costi vedere il marcio è eccessivo. O prevenuto. Sai, essere garantisti a stelle e strisce e colpevolisti con i romagnoli è singolare. E' vero che il doping non funziona con tutti ugualmente e che chi ne ha avuto i maggiori benefici ha scombussolato tutto. E certe verità non le sapremo mai. Ma qui, io mi rifiuto , anche a costo di sbagliare, di gettare bimbo ed acqua....ragiono con la mia testa e giudico con i mezzi e le conoscenze che ho. anche a costo, ripeto, di sbagliare. Ciao.


mestatore - 07/10/2005 alle 01:28

caro grimpeur, visto che mi hai chiamato in causa direttamente mi tocca risponderti, anche se in molti punti riprenderò argomenti già toccati da jan e claudiodens (ah, ah, ah, mi è presa la malattia del botecchia). ma a quasi 50 anni si può essere un po' noiosi e ripetitivi avanti per punti. miguelon - tra l' essere un buon corridore e miguel indurain passa una differenza abissale, ma tra un ronzino trasformato in campione ( o spesso in buon corridore)e vincere 5 tour e 2 giri, oltre a qualche altra cosuccia, beh, anche lì passa una differenza bestiale. nessuno nega che miguelon, come una generazione pressochè intera di corridori, sia ricorso all' emodoping, ma la continuità di rendimento, il livello mantenuto per molte stagioni e a lungo in ciascuna stagione qualcosa voglono dire. miguelon non è il corridore che ha cantato per una sola stagione o per 2 mesi ogni 2 stagioni, come spesso capita ai ronzini. qualcosa vuol dire , fidati. in alcune circostanze le schiappe hanno superato i campioni, l' hai scritto tu e lo approvo, ma non per 5 stagioni e 7 GT . è diverso. non si è trasformato, non è esploso a 32 anni. è dimagrito, ha fatto probabilmente ricorso all' emodoping , non si è trasormato come lens, prodotto della chimica, che, tra l' altro, ha fatto sicuramente ricorso all' emodoping. quindi lascia stare analogie forzate, le parole di jan sono condivisibili. le mie sono opinioni, non certezze, l' ho scritto 100 volte , quindi non parlare di sicumera ,per favore. ti piacerà discutere con jan e non con me, padronissimo, ma tra i gentili riconoscimenti che qualcuno mi ha riservato sul forum, quello di moderato è l' unico che mi pare azzeccato. marco pantani- io stesso ho discusso con morris, non approvando la contrapposizione tra romagnolo visceralmente buono e texano cattivo cattivo. ho in altre occasioni segnalato le incongruenze dell hct del pirata a 60, e, come è successo anche a claudio dance , a jan , che ha chiaramente parlato di risultati dubbi, nessuno mi ha linciato ,nessuno mi è saltato addosso, nessuno mi ha lapidato. molti , da pirata giuseppe ad aranciata, mi hanno risposto e contraddetto . ero un novizio del forum , allora, il mio primo ed unico forum, e nessuno me lo ha fatto notare. forse è una questione di tono e rispetto. permettimi. anche a me i tifosi ciecati, siano del pirata, siano di cunego o di chicchessia mi danno fastidio. salvo solo quelli di hincapie (io sono l' unico...) tra l' altro, lo stesso morris ha scritto che il pirata si è aiutato, si è dovuto aiutare. per tornare a marco pantani io sono arciconvinto che in un ciclismo senza doping avrebbe vinto molto, molto, molto di più, fino a diventare uno dei più grandi di sempre. non solo perchè lo scrive morris, un amico di cui mi fido , ma anche sulla base di quello che mi hanno raccontato tanti corridori e personaggi dell' ambiente, non sei l' unico a conoscerne. e non solo, la sua storia , i suoi valori, quello che ho visto io: pensa a cosa ha fatto un pantani a pane ed acqua , perseguitato dalle procure, oramai vittima della dipendenza, sullo zoncolan. incredibile, per chi sa di ciclismo. - albi d' oro chiari e nitidi- : ma per favore...sei tu a parlare di spagnoli dopati ed altro...non esiste solo il bianco ed il nero..il ciclismo non va accettato in blocco o niente, apposta siamo qui a discuterne. su questo argomento , con me e ian hai già discusso abbastanza. non ripetiamoci. ognuno si tenga le sue . rispettabilissime, per carità. - vicenda simeoni armstrong : postato da mestatore 17/02/2005: "fermo restando quanto ho scritto in post precedenti su armstrong, fermo restando che il suo modo di interpretare il ciclismo (solo tour...)è odioso, fermo restando tutte le considerazioni che morris, aranciata ed altri hanno chiaramente manifestato e che io condivido in gran parte, fermo restando il valore morale ed etico della confessione di simeoni in assoluto ed in confronto al comportamento processuale di altri corridori, vorrei,anche per tenere fede al mio nome di battaglia, "pescare un poco nel torbido". Non pensate che il gesto dell' americano non sia sì odioso, ma soprattutto stupido dal punto di vista mediatico, dal momento che questo tipo di gesti è sempre esistito nello sport professionistico e nel ciclismo in particolare ? Ad esempio, che dire dei nostri corridori, sempre gelosi del panta, quando rientrava in gruppo e attirava attenzioni, anche quando non faceva risultati e che dire di chi lo ha inseguito inutilmente alla cascata del toce? E poi, forse agli altri corridori non sta anche un poco lì quel simeoni che quando andava dal dr maserati prendeva di ogni e non vinceva mai e adesso che è il paladino della lotta al doping arriva in nazionale, vince, va in fuga al penultimo e all' ultimo giorno del tour e va più forte a 33 anni che mai? ma allora sto ferrari ne azzeccava poche o quelli che si fanno proprio non vanno avanti? Che dire di cipo che non lo voleva proprio fare più correre, a simeoni? Non dovevano inquisire anche lui? ma poi i giudici che si occupano di ciclismo ci vanno bene o no? anziche occuparsi dei corridori, non farebbero meglio a cercare gli spacciatori ed i medici compiacenti (che poi spesso sono in società)? PS: RILEGGENDO STO POST MI SEMBRA DI AVERE PROPRIO ESAGERATO, ma al mestatore non pare vero di potere agitare un po le acque. In realtà penso anch'io che simeoni al processo si è ben comportato, condivido molte delle cose che dice nelle sue interviste (tipo quella di recente su repubblica), anche se forse nel ruolo del moralizzatore forse un po' esagera e anche se ha fatto un gesto di rottura importante magari ... Ancora rimando ad altri post che ho scritto su armstrong, che si è comportato malissimo nell' occasione, e ha più di qualche ombra. Se era furbo lo faceva inseguire dal treno della postal con il mio hincapie con i suoi begli occhiali bianchi e finiva lì.. invece è texano e si merita le macumbe di aranciata, che mi ha promesso di risparmiare george." come vedi , non sei l' unico, nè il primo, nè l' ultimo a considerare il caso simeoni -fortebraccio in modo personale... -morris- morris è un amico ed un grandissimo e tu hai proprio sbagliato i toni nella discussione con lui. non si tratta di nonnismo, nè di sudditanza psicologica. claudio, io e molti altri non siamo d' accordo con morris a priori, ma , come ti ha scritto claudio stesso , educazione e rispetto sono un valore importante , anche in un forum. lui non ha bisogno di essere difeso da chi gli vuole bene. sa farlo benissimo da solo, ma chi gli vuole bene e chi si arricchisce dalla sua conoscenza sa da che parte stare. senza pensare a congiure o ad agit-prop più o meno scafati. diciamo che hai avuto, nel bar, un esordio un po' infelice, poi hai saputo anche farti apprezzare. e poi , approvo ian, il saggio, mettiamoci una pietra sopra 5- non pensare che io sia tuo nemico giurato, non è così. trovo i tuoi post a volte interessanti, a volte belli, a volte (tante.. su certi argomenti..)proprio scentrati. come capita a tutti. ma su una cosa ti ammonisco: il mestatore sono io, e cerco di farlo con delicatezza e garbo. non rivendicare il mio nick,che già mi è costato una crociata ( e sono stato un feroce saladino, non scendo nei particolari per rispetto dei cuori deboli- cfr , thread "crociata nera"). tu continua a fare il grimpeur, arrampicati anche sugli specchi... se no ti scateno contro l' altro mestatore, quello cattivo vero.... ciao mestatore ps: mannaggia a te, se mi trascini ancora in una discussione, guarda a che ora sono finito a postare...... anzi mannaggia a me se mi ci faccia ancora trascinare... se no magari ti offendi... ciao 5- q


55x11grimpeur - 07/10/2005 alle 02:24

JAN [quote] La sua generazione o va tutta cancellata (possibile.....) o va presa come è. [/quote] Accidenti ti ho beccato eh eh... anche tu sei un po' qualunquista come me :D ma allora lo vedi che in fondo mi capisci... tu prendi in blocco per buono il ciclismo degli anni Novanta perché anche tu fatichi a distinguere in quel groviglio, no? Diciamo che io allargo il blocco fino ai giorni nostri e prendo tutto in blocco, perché per me oggi è ancora più un casino distinguere. Poi che MF ha fatto un mezzo miracolo con LA lo penso anch'io (LA per me ha fatto l'altro mezzo perché ha veramente le palle ah ah ah :D:D, scusa rido da solo come Aranciata alle mie battute)... ma si, non siamo poi così distanti è solo una questione di accenti e puntini sulle "i". FELICE Gli albi d'oro me li tengo perché se no devo buttar via tutto il ciclismo e darmi all'ippica... oh, beh, magari sarebbe un bene per me (oltre che per il forum :hammer: )ma poiché amo troppo questo sport per non seguirlo più preferisco turarmi il naso come Montanelli e tenere tutto buono. MESTY Accidenti... vabbé vorrà dire che ti restituirò il copyright sul nick. Ooops ti ho chiamato mesty... di questo passo ti metterò un braccio intorno alle spalle prima o poi e ti sussurrerò qualche parolina all'orecchio... no no :bla: assolutamente. scusa ma dove l'ho scritto che non mi piace postare con te? mi stai simpaticissimo, scherzi? Caspita, mica volevo farti star sveglio fino a tardi... siccome non voglio passare per qualunquista ho voluto precisare bene bene il mio pensiero che è un po' più complesso, ma non volevo che ripeteste cose che ci siamo già detti. ah ah ti ho fatto tirare l'una :zzz: vabbé guarda io a che ora sono qui a scrivere... pensa ho avuto una delle serate più belle della mia vita acciderbolina, davvero e rientrato a casa mi sono messo subito al pc per concludere degnamente... mah, mi sa che presto il fisico mi abbandonerà... :Old: CLAUDIODANCE Ti ho risposto? Non ricordo, forse si, ma ho scritto talmente tanto e sono le due di notte che non mi ricordo e non vado a controllare... comunque grazie, ma si, mettiamo una pietra sul passato e brindiamo:cincin: al ciclismo e al volemmose 'bbene ARANCIATA Dove sei finito????? Guarda stai via due giorni e sto diventando amico di tutti, nessuno con cui litigare. Accidenti :yawn: mi sto annoiando torna che ho bisogno qualcuno con cui fare un po' a cazzotti. Si capisce che ho in corpo un paio di litri di birra Sapporo ? hic notte:cincin:

 

[Modificato il 07/10/2005 alle 02:28 by 55x11grimpeur]