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GIRO DELL'EMILIA
aranciata_bottecchia - 25/09/2004 alle 17:40

Altra classica minore del calendario internazionale, ma una delle più belle senza ombra di dubbio. Chi oggi pomeriggio avesse avuto l'occasione di vederla su rai3 non sarà certo rimasto indifferente davanti allo spettacolo di quelle rampe che, come un lungo serpente, si snodavano seguendo il lunghissimo portico dai cinquecento archi del santuario di san Luca, con pendenze anche del 18% sulla curva delle orfanelle, una "esse" spettacolare. Prima del circuito finale, con quattro passaggi del santuario, si era staccato un gruppetto con Casagrande, Basso, Pellizotti, Nocentini, Bertagnolli,Mazzanti e Sella. Alla prova di forza di Casagrande resiste solo uno strepitoso Ivan Basso, mai un segno di affaticamento, i due guadagnano sui tre inseguitori ad ogni passaggio di san Luca. Mi ha emozionato tantissimo lo sprint e ho gioito finalmente per una vittoria "vera" di Basso, sono ancor più convinto che l'italia, oltre a Bettini e Cunego, potrà sparare cartucce del calibro di Garzelli e soprattutto di questo strepitoso Ivan Basso. Sugli altri azzurri: il primo a rinunciare all'inseguimento di Basso e Casagrande è stato Sella, che conferma la mia sensazione sul ruolo di riserva a lui destinato. Mi ha sorpreso anche il cedimento di Mazzanti un giro dopo Sella, mentre Pellizotti ha dimostrato di possedere una forma superiore, sicchè pronostico che le riserve saranno i due ragazzi della panaria. Bella la prestazione di Nocentini, terzo, e di un Bertagnolli sempre più sorprendente.


giol - 25/09/2004 alle 19:02

caro aranciata, io ho addirittura avuto il piacere di seguirla dal vivo! Sono euforico perché sono appena tornato da San Luca, (io sono di ferrara) dove mi sono gustato il GIRO dell'EMILIA! sono pienamente daccordo con te, per me è la corsa più bella e la più difficile tra le classiche italiane. C'è lo strappo di San Luca da ripetere 4 volte e vi assicuro che è davvero durissimo (facevo fatica ad andare su in macchina!). A parte che è cominciato con un ora di anticipo per via della partita tra Bologna e Parma (il calcio ci perseguita eh? :mad: ) Mi sono posizionato in salita, così mi sono visto i corridori nel massimo del loro sforzo. ho visto benissimo il grande francesco Casagrande che nonostante sia stato fermo per più di mezza stagione, era sempre lui che scandiva il ritmo la davanti. naturalmente ho visto Ivan basso (che mi ha fatto un autografo con dedica!), ho visto quel ragazzone di jan Ullrich piegato in due sulla bicicletta (era l'unico che andava su col 53!!!), ho visto bene anche frigo, il pellizza, sella, nocentini, popovich, faresin(un grande!) e soprattutto bertagnolli (meritatissima la sua convocazione!). C'era anche michelino Bartoli, e gibo Simoni (a cui - quando ormai aveva mollato - ho dato un 5!! Non mi laverò più la mano! :D :D), questi due ormai erano cotti. I più applauditi, naturalmente Ivan il terribile, il grande Nando Casagrande (peccato non averlo al mondiale) e soprattutto il kaiser Jan Ullrich (forse il più applaudito). Cmq i nostri azzurri c’erano, e parte il caso Simoni, sono convinto che Ballerini abbia fatto le scelte giuste. Scusate per le chiacchiere!! E spero che da casa vi siate divertiti come mi sono goduto io.


melamarcia - 25/09/2004 alle 19:17

daccordo sulla spettacolarità della salita di san luca,encomiabile. ottima la prova di basso(che però a me non entusiasmerà mai fin quando non tenterà un pur minimo scatto). cmq. per verona non escluderei di vederlo davanti a tutti gli altri azzurri(anche se al 99,9% periodico non vincerà mai,perchè è debole in volata.)l'unica sua possibilità è quella di levare di ruota gli altri tipo valkenburg tra gli under23.anche se il suo compito è chiaro.accelerare sulle torricelle per sgranare il gruppo.francamente lo vedo meglio di garzelli. pellizotti a questo punto si meriterebbe un posto tra i titolari.sella purtroppo lo stà perdendo,anche se mi sarebbe piaciuto vederlo messo alla prova.onesto il berta.chi fà piu paura per domenica 3 ottobre è di sicuro il ciccio tedesco(pensate che in 4 km. ha recuperato circa 30" su berta e nocentini.)ma il ciccio difficilmente vincerà a verona,a meno che non abbia la gamba di sidney,dove riuscì a levarsi di ruota il gruppo intero in pianura. il mondiale non è il tour.bisogna avere un minimo di accortezza tattica,anche perchè il percorso è medio-duro(in pratica non è duitama),e quindi non adatto a chi mostra un acume tattico piu scriteriato delle squadre di zeman.non sò perchè...ma stò cominciando a vedere quell'oscar freire lì in maglia arcobaleno....speriamo sia solo una sensazione..


aranciata_bottecchia - 25/09/2004 alle 19:40

Il Basso del giro dell'emilia mi fà ben sperare per future vittorie nelle corse che hanno fatto immenso Rebellin: LBL, amstel, freccia, o magari già fra qualche settimana al lombardia. Se non c'è un arrivo con un minimo di salita è chiaro che Basso non ha nessunissima chance di vittoria in qualunque corsa. Per questo gli assegnerei la prima prova di forza degli italiani, grossomodo al 12° giro, al 14° mi giocherei Garzelli, al 16°Cunego con Bertagnolli, mentre il Grillo e Paolini li terrei per marcare Freire, tanto per girargli la frittata che lui vorrebbe servirci.


aranciata_bottecchia - 26/09/2004 alle 13:10

Ciao Giol, è la passione delle persone come te, che vanno ai bordi delle strade ad incitare tutti i corridori, che ha fatto grande ed eterno il ciclismo italiano. La gazzetta dello sport nasceva con un nome differente: "il ciclista e la tripletta", tanto per ribadire quale fosse all'epoca di Diavolo Rosso Gerbi la più grande passione degli italiani; penso che senza la complicità del fascismo ancora oggi il ciclismo sarebbe lo sport nazionale italiano. Tornando a Gibo e Bartoli, lo dico perchè non so se dal vivo lo abbiate saputo, sono rimasti invischiati nella caduta di una ventina di corridori lungo un cavalcavia, il che li ha attardati e demoralizzati non poco.


Pirata x sempre - 26/09/2004 alle 20:49

io devo dire che nn l'ho vista e mi e'dispiaciuto nn poco visto che,concordo con voi,una corsa che mostra uno strappo di piu'di 2km con punte del18%,di cui l'ultma sede d'arrivo,la rende nettamente piu'spettacolare di tutte le altre,anzi ho sempre sperato che la solita tappetta del giro che prevede un arrivo in cima ad uno strappetto preveda il ritorno sul s.luca col tutto il rispetto per le terme luigiane... me ne pento ancor di piu'per nn aver potuto godere una delle rarissime vittorie del buon ivan,grande persona prima che ottimo corridore,poi in volata addirittura!premesso questo,se come sembra la condizione e'simile a quella del tour sara'pedina nn importante ma fondamentale nel far saltare tutti coloro che sulla carta sono piu'forti di cunego e bettini allo sprint,valverde compreso(in evidente calo),in quella che vedo sempre piu'come una vera e propria corazzata italiana...;)