Board logo

OT, per Jan e gli amanti del tennis...
riddler - 02/08/2005 alle 18:31

Come la vedi la crisi del tennis italiano? Irreversibile? Io ho una mia opinione: Camporese era un ottimo tennista, da primi dieci della classifica ed al massimo è arrivato nr. 18... ha + volte messo alle corde Becker e una volta l'ha battuto, poi una cattiva gestione e un infortunio lo hanno fatto sprofondare... Quasi stesso discorso per Gaudenzi... Ma era solo un problema di Galgani? O c'era qualcos'altro che non andava?


Knightlake98 - 02/08/2005 alle 20:42

Camporese vinse Milano, ma in finale col suo amico Ivanisevic.... c'è chi pensa che Goran gliel'abbia regalata quella vittoria (erano pure compagni di doppio). Un ottimo tennista, ma forse con la testa non era da primi 10 (e infatti il suo record è il 18° di cui parlavi tu). Uno che invece aveva talento da vendere e che poteva pure stare nei 3 (se non fosse stato un pazzoide) , era Paolino Canè. Poteva vincere o perdere contro chiunque. Prendeva a racchettate (o pallettate quando andava meglio) i bambini raccattapalle. Che tipo fuso. Ma giocava al tennis come pochi... Trovo inaudito che non riusciamo a trovare un tennista in grado di sfondare, dai tempi di Adriano Panatta (che arrivò fino al numero 4). robbo


janjanssen - 02/08/2005 alle 22:59

in Italia non abbiamo mai avuto veri fuoriclasse della racchetta. Nemmeno campioni come Pietrangeli e Panatta sono stati in grado di avviare un vero movimento emulativo. anche perchè entrambi non facevano del tennis robotizzato, ma dell'estro il loro punto forte. E l'estro non si copia. Borg in Svezia ha dato vita ad un movimento di imitatori che per anni ha fatto della Svezia una potenza tennistica. dopo Panatta, Camporese. Talento ottimo, allenamenti inesistenti e precarissimi lo hanno bruciato. Era considerato il tennista peggio allenato del circuito..... Canè era genio e sregolatezza, ma molta più sregolatezza che genio. Gaudenzi ha fatto del tennis robotizzato finchè il fisico non l'ha abbandonato. Certi ritmi e certo tennis non durano a lungo.... In Italia caro Riddler corrono troppi soldi facili a livelli giovanili e per conserva, mancano insegnanti validi e scuole efficenti. Ci si accontenta di avere sponsor a 16 anni , senza vera selezione e senza confrontarsi all'estero coi migliori. Oggi se non si gira, non si diviene nessuno. Poi cìè troppo atletismo sospetto. Troppa costruzione fisica (che costa fatiche immani). Certi fisici di 17 spagnoli (per non fare nomi , ma cognomi, Nadal...) lasciano esterefatti. E se permetti, dubbiosi. La fisiologia dello sviluppo di un adolescente sembra non esserci più. Mah.... Noi giochiamo per il circolo. E li ci fermiamo. Galgani le sue colpe le ha avute, ma non è il solo. Certo i tempi di Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli sono ben lontani.


mestatore - 02/08/2005 alle 23:04

caro jan, più che esterefatti.... mesty


mont ventoux - 03/08/2005 alle 11:39

Il campione può teoricamente uscire in ogni momento, ma mi sembra che tutti i migliori talenti del tennis Italiano del dopo Panatta abbiano tutti sofferto la mancanza di voglia di arrivare, e dopo qualche buon risultato si siano tutti adagiati. Oltre a Canè e Camporese, voglio ricordare anche Nargiso che vinse addirittura Wimbledon da juniores, e ed era anche lui un pò cavallo pazzo. Il talento è essenziale, ma ci vuole comunque tanta grinta e capacità di soffrire, specie nel tennis muscolare dei nostri giorni, dove conta più essere potenti e resistenti. Il traino che un campione porta ad un movimento è comunque insostituibile, perchè spinge anche le TV ad interessarsi ad uno sport, mentre il tennis in Italia "in chiaro" praticamente non esiste e non ha nessuna visibilità. Fino a pochi anni fa, avevamo almeno una forte squadra di Davis, e chissà se una vittoria in quella finale del 1998 con la Svezia non avrebbe riportato il tennis al centro dell'attenzione in Italia. Adesso hanno anche avuto la brillantissima idea di giocarsi il ritorno in serie A con la Spagna scegliendo la terra battuta...davvero una bella idea contro Nadal, Moya e compagni, non c'e che dire! Tra i giocatori Italiani comunque, Volandri ha secondo me la possibilità di stare almeno fra i venti migliori al mondo, perchè sulla terra è molto forte. Il problema è che ha un sevizio scadente. Speriamo in lui.


riddler - 04/08/2005 alle 10:25

Camporese ha battuto pure Becker e non credo che lo abbia lasciato vincere, e non conto tutte le volte che sono arrivati al quinto set... Canè non mi convinceva + di tanto molto + sregolatezza come diceva qualcuno che genio... Gaudenzi non ha avuto una carriera parallela agli inizi di Enqvist? Solo che Enqvist che è svedese mi pare sia arrivato addirittura secondo, o quantomeno tra i primi quattro... se Gaudenzi fosse stato svedese cosa sarebbe successo?


janjanssen - 04/08/2005 alle 21:56

[quote] se Gaudenzi fosse stato svedese cosa sarebbe successo? [/quote] Gli sarebbe saltata la spalla lo stesso. Ha avuto grossi guiai fisici da iperstress mentre si allenava col robot Muster. Camporese era un talento. Con potenzialità notevoli. Ma senza allenarsi, non si hanno grandi risultati e si finisce presto di essere al top.


riddler - 05/08/2005 alle 11:45

E prospettive di oggi? Solo Seppi? Volander, alterna poche cose belle a molte cose brutte... A proposito ma vi ricordate Federer quando giocò in coppa davis contro di noi giovanissimo? Si parlava di talento, ma un conto è parlare di talento un altro quello che ha fatto... Ma in Italia possibile che di questi talenti nemmeno l'ombra? Seguo da tanti anni il tennis, forse qualcuno in + del ciclismo e ricordo che una volta in America si parlava di tre astri nascenti: Chang, Courier e Sampras... non aggiungo altro!


riddler - 12/01/2006 alle 20:08

Ragazzi doppio exploit del tennis azzurro: Seppi s'è qualificato per le semifinali del torneo di Sidney battendo niente meno che Hewitt con il punteggio di 4-6 7-5 7-5 Mentre la nostra migliore tennista, la Schiavone s'è qualificata per la finale sempre del torneo australiano battendo Vaidisova, numero 8 del tabellone, con il punteggio di 6-4, 6-3. Da Andreas (21 anni) che lo scorso anno s'è messo in luce sulla terra battuta, qualcosa ci si può attendere per il futuro? Secondo me non dipende tutto da lui, però è il tennista + talentuoso che abbiamo...


mont ventoux - 12/01/2006 alle 20:49

la Schiavone è una conferma ormai. Bisogna solo vedere, se sarà in grado di fare il salto di qualità definitivo, che le possa cioè permettere di lottare per vincere uno slam(ricordiamo che ancora non ha vinto un torneo) e quindi entrare stabilmente fra le prime dieci al mondo. Le grandi, per il momento almeno, mi sembrano fuori dalla sua portata. Ma dietro di lei c'è pure la mia conterranea Pennetta numero 20 al mondo,e poi tante altre bravi giocatrici. la novità vera, è che sembra che si siano finalmente svegliati anche i maschietti. Volandri, la scorsa settimana, è arrivato in semifinale a Dubai, sul cemento, superfice per lui finora a dir poco ostica, evidentemente gli allenamenti invernali con Nadal e Moya stanno fruttando. Se a ciò aggiungiamo che sulla terra è molto forte, potrebbe finalmente fare il salto di qualità definitivo. lo attendiamo soprattutto al Roland Garros. Poi c'è questo Seppi, che gioca bene su tutte le superfici, è giovanissimo, l'anno scorso in Davis ha battuto Ferreo e ha fatto sudare Nadal, e adesso batte Hewitt a casa sua, e rimontando per di più. L'anno scorso mi dava l'idea di essere ancora non sufficentemente potente nei colpi, adesso lo aspetto agli Australian Open, ma intanto con questa semifinale a Sidney, è gia fra i primi 50. Poi ci sono Starece, che due anni fa giocò molto bene e che sembra essersi ripreso e il buon Bracciali, che sul veloce è molto temibile, senza dimenticare il vecchio Sanguinetti. Quest'anno il ritorno nella A di Davis, non ci può sfuggire, spero. Personalmente poi, ho preso il decoder Astra, ricevendo Eurosport in chiaro, seppur in Tedesco, e così, dopo tanti anni, potrò tornare a seguire il mio gioco preferito. Spero quindi, di essere in tempo, per vedere la rinascita del tennis italiano.