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CicloCompilation
Aldo_Bini - 28/07/2005 alle 12:31

Volevo fare un cd con canzoni riguardanti il ciclismo e i suoi campioni mi vengono in mente queste, voi ne avete altre??? ----------------- Il bandito e il campione Francesco De Gregori Gimondi e il cannibale Enrico Ruggeri Un'uomo in fuga Riccardo Maffoni Bartali Paolo Conte Diavolo rosso Paolo Conte Coppi Gino Paoli


maurofacoltosi - 28/07/2005 alle 12:33

Adesso Pedala (sigla del Giro cantata da Marco Pantani)


Cascata del Toce - 28/07/2005 alle 12:37

Direi... SONO IN FUGA di Lucia Dalla E' UN GRAN BEL GIRO di Paolo Belli GIANNI VA VELOCE non ricordo di chi TRA POCO PASSA IL GIRO di Gianpieretti


pedalando - 28/07/2005 alle 13:11

Mi vergogno a scriverla: Sotto questo sole di Baccini & i ladri di biciclette :hammer:


ale - 28/07/2005 alle 14:37

"Senza un vincitore" Alexia...in onore di Marco! OVVIO


ale - 28/07/2005 alle 14:41

e poi c'è questa [i]Come può uno scoglio arginare il mare anche se non voglio torno già a volare Le distese azzurre e le verdi terre. Le discese ardite e le risalite su nel cielo aperto e poi giù il deserto e poi ancora in alto con un grande salto.[/i] ..che non è propriamente una canzone di ciclismo, ma era in chiusura di un doc su Marco...e questo passaggio è stupendo, secondo me "Io Vorrei...Non Vorrei...Ma Se Vuoi" - Lucio Battisti


Popo - 28/07/2005 alle 14:53

Anche questa non è male ...provate a cantarla mentre salite......magari Il gavia,Mortirolo,Stelvio o S.Pellegrino in Alpe.... Salirò Salirò Tra le rose di questo giardino Salirò salirò Fino a quando sarò Solamente un punto lontano......... Anche il resto della canzone puo essere buono.....[i] [/i]


Angian - 28/07/2005 alle 17:44

Due ragazzi del borgo cresciuti troppo in fretta un'unica passione per la bicicletta un incrocio di destini in una strana storia di cui nei giorni nostri si è persa la memoria una storia d'altri tempi, di prima del motore quando si correva per rabbia o per amore ma fra rabbia ed amore il distacco già cresce e chi sarà il campione già si capisce Vai Girardengo, vai grande campione nessuno ti segue su quello stradone Vai Girardengo, non si vede più Sante è dietro a quella curva, è sempre più distante. E dietro alla curva del tempo che vola c'è Sante in bicicletta e in mano ha una pistola se di notte è inseguito spara e centra ogni fanale Sante il bandito ha una mira eccezionale e lo sanno le banche e lo sa la questura Sante il bandito mette proprio paura e non servono le taglie e non basta il coraggio Sante il bandito ha troppo vantaggio. Fu antica miseria o un torto subito a fare del ragazzo un feroce bandito ma al proprio destino nessuno gli sfugge cercavi giustizia ma trovasti la Legge. Ma un bravo poliziotto che sa fare il mio mestiere sa che ogni uomo ha un vizio che lo farà cadere e ti fece cadere la tua grande passione di aspettare l'arrivo dell'amico campione quel traguardo volante ti vide in manette brillavano al sole come due biciclette Sante Pollastri il tuo Giro è finito e già si racconta che qualcuno ha tradito. Vai Girardengo, vai grande campione nessuno ti segue su quello stradone Vai Girardengo, non si vede più Sante è sempre più lontano, è sempre più distante sempre più lontano, sempre più distante… Vai Girardengo, non si vede più Sante Sempre più lontano, sempre più distante...


Knightlake98 - 28/07/2005 alle 17:51

Bycicle Race dei QUEEN.


davipet - 28/07/2005 alle 18:02

ma a proposito de il bandito e il campione di de gregori, io non so molto di questo strano incorocio di destini tra girardengo e sante pollastri. qualcuno ne sa un po' di più ? ma è storia o leggenda ?


pedalando - 28/07/2005 alle 18:10

dicono storia, ovviamente De Gregori l'ha romanzata. Canzone bellissima, la canticchio spesso mentre pedalo.:OO:


Angian - 28/07/2005 alle 18:17

pare sia vero. Comunque il Pollastri era un bandito anarchico... uno dei banditi "sociali", con parecchi morti sulla coscienza, che attuatva rapine in gran parte per finanziare il movimento anarchico.


Angian - 28/07/2005 alle 18:32

ad ogni modo c'è un libro del 1998 che si chiama Cavalieri del nulla. Renzo Novatore, poeta; Sante Pollastri, bandito di Massimo Novelli Editore: Galzerano (vedi su www.Unilibro.it)


violetta - 28/07/2005 alle 18:44

Un omino con le ruote (Gino Paoli)


Knightlake98 - 28/07/2005 alle 21:24

x Violetta: Un Omino con le ruote si kiama in realtà "COPPI". Ed è di Gino Paoli, come hai giustamente scritto. saluti musicali roberto:pc:


simociclo - 28/07/2005 alle 22:02

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] dicono storia, ovviamente De Gregori l'ha romanzata. Canzone bellissima, la canticchio spesso mentre pedalo.:OO: [/quote] per la precisione la canzone non è di degregori, bensi delfratello luigi grechi (nome della madre,non si fa chiamare de gregori per non sfruttare la popolarità del fratello). fa il cantautore per passione e non per lavoro (anche se ha pubblicato 2-3 album) ed è appunto l'autore della canzone in questione che poi ha passato al fratello (il cui arrangiamento è decisamente migliore). questo solo per dovere di cronaca, de gregori per me è il massimo...


Angian - 29/07/2005 alle 15:43

vero, è proprio del fratello!


maglianera - 29/07/2005 alle 22:55

Anche gli Yo Yo Mundi hanno inciso due canzoni ciclistiche: Freccia Vallona e Bicicletta Basca


Knightlake98 - 30/07/2005 alle 08:42

Perchè no? "Tour de france" dei Kraftwerk oppure "La byciclette" di Yves Montand.


ruskita - 30/07/2005 alle 14:27

Ma quanto ne sapete...! Non me ne vengono in mente di nuove, ma in merito a "Salirò" di Silvestri che ha citato Popo... Beh, la mia prima bici la chiamavo "Ghiacciaio Tibetano"...perchè le prime volte in sella canticchiavo in continuazione "preferirei stare seduta sopra il ciglio di un vulcano..."ecc ecc... Chissà perchè...!:P


Angian - 30/07/2005 alle 20:03

naviganti di fossati: NAVIGANTI " Siamo stati naviganti con l'acqua alla gola e in tutto questo bell'andare quello che ci consola è che siamo stati lontani e siamo stati anche bene e siamo stati vicini e siamo stati insieme. Siamo stati contadini noi due senza conoscere la terra e piccoli soldati senza amare la guerra, ci hanno mandati lontano senza spiegarci bene e siamo stati male, ma siamo ancora insieme. Grandi corridori di corse in salita che alzavano la testa dal manubrio per vedere se fosse finita, allenati alla corsa allenati alla gara e preparati a cadere e a tutto quello che s'impara, innamorati della sera innamorati della luna conoscitori della notte senza averne paura, innamorati di quel fiore che non vuole mai dire: ecco, è tutto finito e bisogna partire. Ma ora è il momento di mettersi a dormire lasciando scivolare il libro che ci ha aiutati a capire che basta un filo di vento per venirci a guidare perché siamo naviganti senza navigare mai. Mi fa impazzire