27luglio
|
postato il 20/07/2005 alle 16:48 |
Mi rifaccio alla definizione data da Morris del periodo antecedente la seconda guerra mondiale, approffittando delle conoscenze di chi si e' documentato su quell'epoca, vorrei porre qualche domanda:
Bulbarelli e Cassani durante le telecronache hanno accennato alle "soluzioni tecnologiche" delle bici usate nei primi tour, ho cosi' scoperto ad esempio che allora il rapporto era unico e si inizio' a cambiare ai primi tempi di Binda girando la ruota, sempre prendendo per buono le loro affermazioni, ad esempio quella sull'altitudine del pico de veleta, citato giustamente come strada asfaltata piu' alata d'europa, era inesatta.
Io volevo chiedere un riassunto un po piu' dettagliato sull'evoluzione tecnologica delle bici sino alla seconda guerra mondiale, e se qualcuno lo sa, con che cavolo di rapporto si mettevano in bici per fare anche piu' di 400km, tra l'altro a medie notevoli considerando la situazione.
Poi mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa di piu' sui migliori corridori dell'epoca che per me non sono altro che nomi scritti su un almanacco.
Come numero di vittorie al giro o al tour risalta il nome di Binda, che del resto e' ricordato come il piu' grande di quel periodo, ma tra coloro che hanno vinto giro o tour una due tre volte (brunero, girardengo, bottecchia, leducq, garrigou, thys, maes, franz sono alcuni nomi che mi vengono in mente ma so che ne dimentico alcuni importanti) c'era qualcuno che aveva doti particolari rispetto agli altri, chi sono stati i migliori oltre a Binda?
Grazie, ciao. |
| |
Morris
|
postato il 27/07/2005 alle 03:55 |
Sull'evoluzione della bicicletta è prevista una puntata di Graffiti (home page di Cicloweb), nel prossimo autunno. Su alcuni campioni di quell'era, puoi consultare l'archivio della medesima rubrica, perchè ve ne sono diversi.
Ciao! ____________________ "Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza". |
| |
|