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Autore: Oggetto: Biblioteca del Ciclismo & Libri vari

Livello Fausto Coppi




Posts: 2863
Registrato: Oct 2005

  postato il 16/01/2006 alle 20:48
Una domanda per Cancel: ti postiamo qui tutte le nuove indicazioni e recensioni?

Ciao, e grazie!

 
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Moderatore




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  postato il 17/01/2006 alle 00:42
Originariamente inviato da ProfRoubaix

Una domanda per Cancel: ti postiamo qui tutte le nuove indicazioni e recensioni?

Ciao, e grazie!


Ti rispondo da "moderatore": sì, dài, usiamo questo.
Sarebbe un peccato affondarlo...

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 19:36
Cari amici forumisti, vi ringrazio innanzitutto per i complimenti.
Vi confesso che anch'io sono rimasto sorpreso nel vedere pubblicato un lavoro che, come avevo anticipato ad Admin,era incompleto , impreciso e con diverse lacune.
Vorrà dire che questo costituirà uno stimolo per eliminare, nel frattempo, le molte manchevolezze esistenti.
Faccio presente che mi sono limitato ad elencare buona parte dei libri che io ed altri utenti del Forum abbiamo segnalato negli ultimi mesi, aggiungendo un breve commento per alcuni di quelli che ho letto.
Sono tuttavia convinto che l'iniziativa di creare una biblioteca del ciclismo costituisca un fatto positivo per un sito come Cicloweb.
Non si tratta infatti di creare una bibliografia del ciclismo(cosa che potrebbe essere fatta attingendo a mani basse da quelle esistenti in calce ai vari volumi o a quella, notevole, esistente nel Museo del Ciclismo dedicato a Gino Bartali).
Questa è e deve essere la "nostra biblioteca":quella, cioè, formata dai libri che abbiamo sui nostri scaffali, che leggiamo e che ci regalano emozioni.
Un conto è sapere dell'esistenza di un libro,altra cosa è che il libro diventi parte di noi stessi.
Non un elenco asettico, quindi, ma un qualcosa che rappresenti un patrimonio di tutti noi .
Io mi sono impegnato ad aggiornarla, ma senza il contributo degli altri lettori questa iniziativa non raggiungerebbe lo scopo prefissato.
Mi aspetto pertanto segnalazioni, commenti e, perchè no, critiche.
Siamo appena agli inizi e non potremo che crescere.
Mi auguro di riuscire, quanto prima, ad aggiungere i commenti mancanti ai libri che ho letto, aggiungendo anche nuovi titoli.
Coloro i quali hanno segnalato libri privi dell'editore e/o dell'anno di pubblicazione potrebbero integrare le informazioni già trasmesse.
Vi ringrazio ancora .
Un caro saluto a tutti.
Mario Silvano(o, se preferite, cancel58)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 19:54
Per DeLorean.
Concordo con te. Tutto sbagiato, tutto da rifare è un libro bellissimo.
Anch'io ho una copia della prima edizione, autografata da Gino Bartali che partecipò alla presentazione del libro a Genova, nel dicembre 1979.
E'imperdonabile: nel mio elenco ho scritto il titolo in modo errato (E' tutto sbagliato, è tutto da rifare), omettendo anche l'autore(Gino bartali, a cura di Pino Ricci)
Provvederò al più presto.
Ciao.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 20:00
Ciao MarioCancel,

ecco alcune indicazioni su testi di cui mancano (per ora!) informazioni:

Bottecchia l'inafferrabile è di Roberto Fagiolo e Francesco Graziani, Nutrimenti, 2005.
Gli angeli di Coppi è di Marco Pastonesi, 1999.
Attribuirei La testa e i garun .... sia a Binda sia a Chiaradia (come hai fatto per Armstrong-Jenkins): mi sembra la cosa migliore per il lettore.
Racconti brevi di fughe straordinarie è di Maurizio Ruggeri, Limina, 2004.
Sconcerti, Con Moser ........ è edito da Compagnia Editoriale, 1978. Per libri come questo, quando li hai, indicherei dopo il titolo anche il sottotitolo Racconto d'un fantastico viaggio sulle pietre dell'inferno (1978)

Per ora è tutto, ciao!

 

[Modificato il 17/01/2006 alle 20:06 by ProfRoubaix]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 20:07
P.S. per MarioCancel: se vuoi, e se mi dai qualche giorno (week-end compreso!), fra i libri "ancora senza recensione" posso molto volentieri scrivere su:

Armstrong-Jenkins, Non solo ciclismo
Bertellini, Da Coppi a Merckx
Brera, L'anticavallo
Brera, Addio bicicletta
Costa et. al, Cubetti di gloria
De Lorenzi, E non chiamatemi (più) cannibale
Fagiolo-Graziani, Bottecchia l'inafferrabile
Maietti, Canzone per Bugno
Porreca-Maietti, Pantani e io ...
Ruggeri, Felice l'ultimo Tour
Sconceri, Da Parigi a Roubaix

... poi, come diceva il grande Bugno, vedremo ...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 20:20
Caro ProfRoubaix, ti ringrazio per le segnalazioni ed i preziosi suggerimenti. Mi fa piacere che tu abbia compreso lo spirito dell'iniziativa.
Se sei d'accordo, potremmo dividere le forze.
Io posso scrivere i commenti sui seguenti libri che ho letto(tra quelli da te citati):
Bottecchia l'inafferrabile
Racconti brevi di fughe straordinarie
L'Anticavallo
Addio Bicicletta
E non chiamatemi(più )cannibale
Tu potresti scrivere le altre recensioni.Ti segnalo, in particolare, che non ho letto il libro su Binda: se lo hai letto tu...
A presto
Mario

 
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  postato il 17/01/2006 alle 20:22
...wow, che team...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 20:25
Perfetto:
quindi "tengo":

Armstrong-Jenkins, Non solo ciclismo
Bertellini, Da Coppi a Merckx
Costa et. al, Cubetti di gloria
Maietti, Canzone per Bugno
Porreca-Maietti, Pantani e io ...
Ruggeri, Felice l'ultimo Tour
Sconceri, Da Parigi a Roubaix

Mah, Binda (dici l'intervista di Chiaradia, vero?) l'ho letto ma boh ... ok, dai!

Ciao!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 20:30
OK, Prof!
Prossimamente aggiungerò anche un libro appena uscito:
Storia e leggenda del grande ciclismo, di Beppe Conti,Graphot editore , 2005.
E' un bel tomo:500 pagine!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 20:36
Originariamente inviato da cancel58
Prossimamente aggiungerò anche un libro appena uscito:
Storia e leggenda del grande ciclismo, di Beppe Conti,Graphot editore , 2005.
E' un bel tomo:500 pagine!


Grande attesa: l'ho visto in libreria ma mi è mancato il cuore ... e il braccino!
Ne vale la pena?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 20:45
L'ho appena acquistato . A prima vista non mi pare un capolavoro.
Lo stile è scorrevole, ci sono diversi aneddoti e molte foto, ma
non è certamente paragonabile alla Storia del Ciclismo di Ormezzano.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 21:55
Ho notato che nell'elenco mancano i libri che avevo segnalato, io spero davvero che possano essere inseriti perchè molto belli:
-"Labròn - la vita e le avventure di Toni Bevilacqua" di Claudio Gregori
-"Paolo Bettini - Così sono diventato campione" con la collaborazione di Pietro Cabras

e aggiungo:
-"Palmer, borraccia e via! - storia e leggende della bicicletta e del ciclismo" di daniele marchesini, benito mazzi, romano spada

A te l'onore, Mario/Cancel

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

"C'è una salita? Vai su, arriva in cima, e vedrai che sarai sempre vincitore" - Giordano Cottur

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 22:05
Cara Elisa, il mancato inserimento dei libri da te segnalati non è una consapevole esclusione:è la prova, invece, di quanto ho detto sul mio lavoro, che costituisce una bozza del tutto provvisoria.
non solo verranno inseriti, ma ti invito a recensirli!
Ciao!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 22:06
P.S.: non dimenticare l'editore e l'anno di pubblicazione!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 22:08
Orrore!! Non ho messo anno e editore. Allora:

-Per "Labron": ed. Villa Farsetti, anno 2002
-Per "Paolo Bettini": ed. Prima Pagina Edizioni, anno 2004
-Per "Palmer,.." eccetera: ed. Ediciclo Editore, anno 2001

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 22:09
Perfetto!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 22:11
Originariamente inviato da cancel58

P.S.: non dimenticare l'editore e l'anno di pubblicazione!


Telepatia
Appena riesco ti mando una piccola recensione. Sul libro di Bettini se vuoi puoi trarre spunto dal mio post al riguardo nella prima pagina di questo thread. Per gli altri, posso scriverti due righe, e dove te le mando? Via mp, o posta?
Grazie

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 22:16
Monsieur 40% mi pare che abbia suggerito di utilizzare questo 3D.
Per me non ci sono problemi.
Lascio a voi, in qualità di moderatori(oltre che ad Admin) di decidere la soluzione migliore.
largo ai giovani!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/01/2006 alle 22:32
sì, la proposta di scrivere qui va benissimo, così tutti possono leggere.
Allora in breve:

Labron: la storia di Antonio Bevilacqua: quella ciclistica ricca di successi, quella umana e familiare immersa nella sua realtà contadina, e quella del Veneto e dell'Italia prima e dopo la Guerra si intersecano tra loro.

Palmer, Borraccia e via! : La storia della bicicletta e dello sviluppo del ciclismo, delle corse, e di tutto il mondo che gli ruota attorno, compreso giornalismo e pubblicità, costellato di aneddoti.

Paolo Bettini : la vita del Grillo in prima persona, dall'inizio dell'amore per la bicicletta alle due più grandi vittorie del 2003: la Milano-Sanremo e la nascita della piccola Veronica.

 

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Livello Francesco Moser




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  postato il 18/01/2006 alle 12:50
Innanzi tutto complimenti per il lavoro!!!
Spero di dare anch'io un piccolo contributo riportando qua sotto il mio commento ad un libro molto carino, che mi sembra non sia stato incluso nell'elenco.
Se vuoi inserirlo, credo meriti.

Originariamente inviato da Raf Benson

Non so se qualculo l'ha già segnalato, a me è piaciuto molto MIGUEL Y MARCO di Maurizio Ruggeri, ed. Limina, anno 1995.

Storia di sport e ciclismo a 360° sullo sfondo dei mondiali di Duitama. Il finale è una chicca, specialmente per chi come me considera il risultato di quel mondiale un furto colossale.



La recensione potrebbe essere così corretta (omettendo la mia opinione sul risultato di quel mondiale):
Storia di sport e ciclismo a 360° sullo sfondo dei mondiali di Duitama del 1995 con finale a sorpresa.

 
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Livello Tour




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  postato il 18/01/2006 alle 13:03
Ciao Cancel,

non so se sia gia' stato segnalato (nel qual caso sorry per la ripetizione),
ma ecco un sito da cui prendere magari (dando i debiti rifermenti)
qualche info:

http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp?m1s=null&m2s=sp&idCategory=4928&idContent=163519

In particolare, cita anche "Il dio di Roserio", secondo me una bellissima
lettura.


 
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Livello Tour




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  postato il 18/01/2006 alle 16:26
Qualcuno di voi conosce il libro di Pascal Richard "Le vrai visage d'un cycliste" ?
Soprattutto sapete se esiste anche una versione in italiano?
Tra i libri che parlano di ciclismo vorrei inserire anche quello di mio cognato, il titolo è "Una vita sui pedali" e altro non è che una raccolta di poesie sul ciclismo, con poesie dedicate a Pantani, Casartelli, Gino Bartali, Fauto Coppi, Petacchi, alla Svetlana "Bouba", al Giro d'Italia, alla Parigi-Roubaix, alla bicicletta, etc...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 18/01/2006 alle 21:30
Per Vuelta Espana e Raf Benson:
Ho già inoltrato alla redazione le vostre recensioni: quanto prima, pertanto, appariranno nella biblioteca.Vi ringrazio.

Per Pg:
Ti ringrazio per la segnalazione della prestigiosa rassegna curata da sandro magister e daniele marchesini.Alcuni dei libri che vi sono indicati sono già stati (o lo saranno prossimamente) inseriti nella nostra biblioteca.
Ti invito a trasmettere una tua recensione sul libro "Il dio di Roserio"
a presto!

Per Sissy:
Ti prego di fornire le indicazioni sul libro che hai segnalato(autore, editore, anno di pubblicazione), unitamente ad una tua recensione::anch'essa troverà posto nella biblioteca.


Buona lettura a tutti!

mario


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/01/2006 alle 11:32
Non so se qualcuno ne abbia già parlato in un altro 3D, a proposito delle imprese di Pantani.
Ho letto il libro "Appena sotto il cielo.La più straordinaria delle storie di Marco Pantani", di Fabio Marzaglia, Bradipo Libri,2005.
Racconta l'incredibile e appassionante rincorsa di Pantani sulla salita di Oropa, nella quindicesima tappa del Giro del 99.
Si legge in un attimo, quasi nel tempo impiegato dal campione romagnolo per risalire i 49 corridori che lo precedevano e sembra di salire con lui, lassù fino in cima al Santuario.
"No padaleaba. Volaba", come disse Chepe Gonzales.
Arrichito da foto e commenti di giornalisti e tecnici.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/01/2006 alle 13:03
Caro Cancel,
eccomi, con accademico ritardo

Con un p.s. per i forumisti: i libri su Bugno e Gimondi sono davvero magnifici: buona lettura!


Lance Armstrong e Sally Jenkins, Non solo ciclismo. Il mio ritorno alla vita, Libreria dello sport, 2000.
Il cancro come un avversario, o una montagna, o tutti e due insieme. Da affrontare con scienza e cuore, credendo sempre di poterli sconfiggere. Gli storici del ciclismo (e della fisiologia) ci diranno chi è stato Armstrong. Questa storia, molto americana e molto hollywoodiana, ci spiega la voglia di vincere, la concezione del ciclismo, degli amici e degli avversari: in altre parole, perchè Armstrong è stato così.


Nello Bertellini, Da Coppi a Merckx, Landoni, 1977.
Lungo il filo conduttore del confronto impossibile fra l’airone e il cannibale, una bella antologia di scritti di ex-corridori e giornalisti lungo le vittorie, la tecnica, l’umanità dei due più grandi ciclisti della storia.


Angelo Costa, Cristiano Gatti e Pier Augusto Stagi, Cubetti di gloria. Mapei, storia e leggende di una squadra che ha cambiato il ciclismo, Libreria dello sport, 2003.
I dieci anni, ciclistici e umani, della squadra che ha segnato il ciclismo degli anni Novanta (con, fra gli altri: Ballerini, Bartoli, Bettini, Bugno, Camenzind, Freire, Museeuw, Olano, Peeters, Rominger, Tafi, Tonkov, Vandenbroucke) per lo spirito di squadra e l’applicazione alle classiche (prima fra tutti l’amata Roubaix, vinta cinque volte fra il 1995 e il 2000) della strategia dei molti capitani a collaborare fra loro. Raccontata nella sua storia ciclistica e nei risvolti umani. Belle foto e una appendice statistica.


Andrea Maietti, Canzone per Bugno, Limina, 1999.
Uno splendido viaggio nella bellezza del “paese oscuro di Bugno”. Con Keats (“la malinconia dimora con la bellezza”), Pantani, la vita. Le tante vittorie e le delusioni, la stima verso gli avversari e il lavoro, la classe, la sofferenza. Bugno, nelle parole del “brerologo” Maietti, come il cielo di Lombardia: ”Così bello, quando è bello”.


Mario Sconcerti, Con Moser da Parigi a Roubaix, Compagnia editoriale, 1978.
"Non è ciclismo, però è splendido che tutto questo se lo sia preso il ciclismo ...". Il racconto della prima Roubaix di Moser vissuta sull’ammiraglia. I giorni di avvicinamento, gli avversari, il fango. E un giovane, bellissimo Moser finalmente solo nel velodromo.


Gian Paolo Porreca e Andrea Maietti, Pantani e io - Un kriss nella schiena, Limina, 1999.
Subito dopo Madonna di Campiglio, il commento (documentato) a caldo di che cosa era appena avvenuto e delle ipotesi sul futuro di Pantani. Senza dubbio un bellissimo libro, che mostra anche come il bello della storia fosse davvero finito lì, molto prima di Ventoux, Courchevel e Zoncolan, trionfi ormai della rabbia più che della gioia.


Maurizio Ruggeri, Felice l'ultimo Tour. Gimondi o l'impossibile sfida, Limina, 1997.
"So che lui non mi risparmierà mai, in nessun luogo e in nessun momento ...". Un bellissimo libro su Gimondi. E quindi su Merckx. Il Tour 1965 di Felice, il primo e l’ultimo, raccontati in parallelo con una carriera in fuga dalla voracità del cannibale. “Era forte Eddy, quasi imbattibile”. Quasi.

 

[Modificato il 29/01/2006 alle 13:21 by ProfRoubaix]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/01/2006 alle 20:40
Caro Prof, il tuo ritardo(seppur accademico) non è pari al mio.
Ti ringrazio per le belle recensioni, che ho già provveduto(incredibile!)ad inserire nel file ed a trasmettere alla redazione. Presto compariranno, assieme ad altre, nella biblioteca.
Un saluto

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 02/02/2006 alle 21:03
Sul Televideo Rai oggi si parla del libro di Beppe Conti :

Tre secoli di grande ciclismo,dalla seconda metà dell'Ottocento ai primi anni del terzo millennio, raccontati con dovizia di particolari in oltre 500 pagine ed altrettante sono le foto storiche "Storia e leggenda del grande ciclismo" di Beppe Conti (Graphot editrice)ripercorre l'iter classico del mondo dei pedali su strada e su pista e svela segreti e drammi delle corse che hanno fatto epoca. I protagonisti sono descritti con grande umanità: da Bottecchia, a Coppi, Bartali, Magni, Gimondi, Moser, senza dimenticare il dramma di Pantani e i trionfi di Armstrong.

 

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The famous Sbrindolin hasta luego

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2006 alle 06:38
Ho iniziato a leggere il libro di Beppe Conti.Presto apparirà la recensione nella "biblioteca"!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/02/2006 alle 06:45
Segnalo l'aggiornamento della biblioteca.Ho inserito alcune altre mie recensioni nonchè quelle di ProfRoubaix, Vuelta Espana, pedalando, raf benson,Rinaldo in campo e scusatemi se dimentico qualcuno.
Attendo quelle di Gibo, che ha segnalato numerosi volumi.
Grazie a tutti!

 
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  postato il 03/02/2006 alle 10:11
...nella biblioteca mancano alcuni libri di un certo Morris...

 

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  postato il 03/02/2006 alle 10:17
...perchè magari non rientrano nella categoria "libri"...

Provvederemo quanto prima vero?

 

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Livello Franco Ballerini




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  postato il 06/02/2006 alle 10:01
i am interesting in change (by other things of ciclismo)this books:

tutto il ciclismo (1979)
176 pag. claudio ferreti
ediciones SEI

l^Arc en Ciel
Pierre Chany (scritto in franchese)


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 19/02/2006 alle 19:54
Quando spararono al Giro d'Italia.
E' il titolo del recentissimo libro di Paolo Facchinetti, dedicato all'agguato di Pieris nel Giro del 1946.
La vicenda è nota. Il Giro della Rinascita, per sottolineare l'italianità di Trieste, decise di far tappa nella città giuliana, all'epoca sotto l'amministrazione alleata ed i cui destini futuri erano ancora incerti, a causa delle rivendicazioni yugoslave.
Il 30 giugno, nei pressi di Pieris, la carovana venne presa a sassate dai filotitini, che sbarrarono la strada con macigni, filo spinato e bidoni di bitume, impedendo la prosecuzione della tappa, partita da Rovigo. Il lancio di sassi provocò alcuni feriti tra i corridori e vi fu pure un breve conflitto a fuoco.
Il direttore del Giro decise che la tappa doveva considerarsii conclusa ma il triestino Giordano Cottur , in compagnia di sedici ardimentosi, scelse di proseguire.
Trasportati su camionette americane sino a Grignano-Miramare, i 17 volontari disputarono una corsa vera sino all'ippodromo Montebello.
Vinse Cottur, davanti a Bevilacqua e Menon, tra la folla festante.
L'agguato di Pieris provocò disordini che proseguirono anche il giorno seguente, ma le conseguenze sarebbero state ben più gravi se il Giro non fosse riuscito ad arrivare a Trieste.
Grazie anche a sei testimoni d'eccezione(Cottur, Martini, Malabrocca , Ortelli,,Ronconi e Marangoni) ed agli articoli dei quotidiani dell'epoca, il racconto risulta particolarmente avvincente , proponendo riflessioni su una pagina dolorosa del nostro Paese che"anche attraverso lo sport cerca di ricompattarsi attorno ad una ritrovata unità".


Paolo Facchinetti Quando spararono al Giro d'Italia, Limina, 2006, 121 pagg., € 13,50

 

[Modificato il 19/02/2006 alle 21:30 by cancel58]


 
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Livello Tour




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  postato il 04/03/2006 alle 14:27
Ho letto uno dei più bei libri degli ultimi vent'anni: "L'Ultimo dicembre" di Gino Bailo. Lo scrittore è un tortonese che ebbe la fortuna di conoscere il Campionissimo Fausto Coppi e di diventarne amico tant'è che ebbe in regalo una maglia rosa ed una sella che poi donò al Mausoleo di Castellania. Il libro narra gli ultimi venti giorni di vita di Fausto, dalla Sua battuta di caccia in Alto Volta (ora Burkina Faso) sino al burrascoso rientro in Italia e quindi l'inizio della malaria non riconosciuta e la morte avvenuta alle ore 8.45 di sabato 2 gennaio 1960 all'Ospedale di Tortona. Bailo descrive tutti i particolari con un proprietà linguistica alla Gianni Brera. Il libro propone foto inedite di Fausto ad Ouagadougou durante la permanenza in Africa per quella corsa vinta da Anquetil e che avrebbe avuto un epilogo incredibile. Bartali nel cimitero di San Biagio a Castellania disse: "No, non è possibile che un simile Campione non fosse immortale!".
Pensate! Gino Bailo ha regalato tutti i libri all'"Associazione Fausto e Serse Coppi a Castellania" che ne ha curato la stampa grazie all'intervento del pittore-scultore Claudio Pesci di Bologna che ha contribuito regalando all'Associazione una ventina di acquarelli sul paese natale dei Coppi.
Desidero esprimere una mia considerazione personale: i medici che hanno curato Coppi sono stati tratti in inganno dalla febbre bassa del Campione (37 gradi e 2) che aveva già sofferto per la malaria in forma lieve nel 1941 in Africa, aveva avuto il tifo e la Sua forte fibra aveva temporaneamnete nascosto il grave male a tutti. Poi, in quei tempi l'esito di un esame del sangue prevedeva tempi di risposta non certo brevi come accadde a Raphael Geminiani in pericolo di vita a Clermont Ferrand (i suoi esami tornarono dall'Istituto Pasteur di Parigi dopo svariati giorni).
La sorte malvagia aveva portato via il più Grande Campione ed Uomo del Ciclismo di tutti i tempi.
Un libro da non perdere.

 
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  postato il 04/03/2006 alle 14:54
Condivido le giuste osservazioni di Delfo."L'ultimo dicembre" è veramente un bel libro.Nelle biblioteca del ciclismo merita una recensione migliore di quella- -frettolosa- che avevo fatto in occasione dell'apertura della rubrica.

 
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  postato il 04/03/2006 alle 15:05
Originariamente inviato da cancel58

Condivido le giuste osservazioni di Delfo."L'ultimo dicembre" è veramente un bel libro.Nelle biblioteca del ciclismo merita una recensione migliore di quella- -frettolosa- che avevo fatto in occasione dell'apertura della rubrica.[...]


Se Delfo è d'accordo, suggerirei di utilizzare il suo post per recensire il libro di Bailo.

 

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  postato il 04/03/2006 alle 15:08

 
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  postato il 04/03/2006 alle 15:17
...chi tace acconsente?!...

 

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  postato il 04/03/2006 alle 15:22
Per Monsier 40%.
Per me va bene circa la recensione del libro "L'ultimo dicembre".

 
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  postato il 04/03/2006 alle 15:25
Grazie delfo.

Ad Admin e Cancel58 l'onore di completare la pagina.

 

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  postato il 04/03/2006 alle 15:30
Provvederò quanto prima!
Approfitto per invitare Delfo a recensire un libro su Nando Terruzzi,di cui mi ha parlato recentemente.

 
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  postato il 04/03/2006 alle 23:55
Recensione sul libro di Giordano Cioli e Mirella Meloni - sua moglie (di Montepulciano-Siena).
Titolo: "Ferdinando Terruzzi: il re delle Seigiorni. Da Sesto San Giovanni per conquistare il Mondo".
Edizioni Blu. Costo per gli appassionati: solo 10 € + spese postali
Farne richiesta via e-mail a: gcioli(chiocciola)libero.it

Il grande pistard Ferdinando "Nando" Terruzzi (nacque a Sesto S. Giovanni il 17 febbraio 1924) conquistò ben 25 vittorie nelle Seigiorni disputate in tutto il mondo. Ne disputò 160 con vari compagni d'avventura: Arnold, Rigoni, Gillen, Poblet, De Rossi, Sacchi, Faggin, Anquetil, Darrigade, Post etc.
Gareggiò in tutto il mondo soprattutto in Francia (dove si sposò e mise su casa a Nizza), Germania, Australia e Canada. Da Sestro San Giovanni, in provincia di Milano, partì per un'avventura incredibile che lo vide trionfatore ovunque fuorchè nella sua Patria dove gareggiò e vinse solo a fine carriera (al Vigorelli). Difese i colori di varie squadre straniere ma anche italiane fra le quali la Nivea, la Carpano, la Molteni, la Ignis e la Philco.
Il libro descrive la vita del piccolo Nando che già a cinque anni fu "costretto" dal padre, fanatico di ciclismo, a gareggiare in bici. Poi intervenne la passione per le due ruote e nacque il Campione. Nando gareggiò in tutto il mondo e fra una gara ed un'altra trascorreva la vita sull'aereo che lo portava alle riunioni che si susseguivano incessanti. Si correva per sei giorni di seguito, pomeriggio e notte anche con la febbre o qualche costola rotta.
Ora il Campione, che da poco ha compiuto 82 anni, abita a Sarteano in Toscana. Morta la prima moglie francese ha sposata una simpaticissima toscana ed è per questo che il libro è stato scritto da un senese. Il 25 marzo ci sarà una grande festa a Sesto San Giovanni dove interverrà anche Nando Terruzzi che sarà premiato con un lingotto d'oro e con un premio alla carriera.
Raramente i pistard sono stati ricordati da scrittori di ciclismo. C'è, fra l'altro, una bellissima prefazione di Marco Pastonesi della Gazzetta dello Sport che con acutezza riesce a descrivere in una pagina la vita di un seigiornista.
E' un libro da non perdere anche perchè l'amico Terruzzi ha scritto una pagina di storia della nostra pista. L'unico suo rammarico è quello di aver gareggiato poco in Italia dove, a suo dire, pochi lo ricordano.

ALTRO LIBRO: "Renzo Soldani Il Conte di Cireglio. Dai duelli pistoiesi alle vittorie su Coppi e Bartali" scritto da Luciano Ancilotti, Stefano Fiori e Carlo Fontanelli. Editrice: La Biblioteca del Ciclismo.
127 pagine ricche di foto inedite con tutte le 14 vittorie dell'amico Renzo, un Grande che seppe battere Bartali e Coppi.
Nel libro sono elencati tutti i piazzamenti (e che piazzamenti!) del pistoiese che il prossimo 3 maggio compirà 81 anni e va ancora in bicicletta. la classe e la compostezza in bici erano le sue armi vincenti.

ALTRO VOLUME: "Idrio Bui, un 'grimpeur' per Fausto Coppi" di Fabio Pellegrini. Editrice DonChisciotte.
Il settantatreenne di Pieve di Sinalunga (SI), vincitore di quattro corse nei prof. ma di decine e decine di gare nei dilettanti, racconta di sè stesso e della sua famiglia dedita al ciclismo. I suoi fratelli si chiamano: Idris, Idriana, Idria, Iva, Impero, Ivo e Brunero: sembra un anagramma. Bartali disse di lui: "Poteva diventare un campione ma è rimasto un cacciavite". Si riferiva al fatto che Idrio Bui preferì restare in grandi squadre (Ghigi, Lygie, Fides ed Ignis) e fare il gregario per poi continuare l'attività nel suo negozio di ferramenta.
Tutt'ora va in bici epartecipa a "L'Eroica" di Gaiole in Chianti (75 chilometri di strade bianche) mettendo in evidenza una forma invidiabile. Un libro che rende merito ad un corridore senese di grande talento.

ALTRO LIBRO: "Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis" di Pieri Stefanotti. Edito dal Comune di Trasaghis.
117 pagine corredate da foto stupende ed inedite del vincitore dei Tour del 1925 e 1926. Ottavio morì in circostanze misteriore il 15 giugno del 1927 alle ore 10.45 all'Ospedale di Gemona. Si disse che cadde rovinosamente in allenamento a causa del fondo sconnesso, chi per un malore improvviso, forse ucciso per errore o forse dagli squadristi del fascismo che lui osteggiava.
Nel libro vengono trattate tutte queste ipotesi con documenti importanti e foto appartenute alla famiglia.
La curiosità spinge a leggere il libro come si trattasse di un giallo ma il finale purtroppo era già noto. Un grandissimo del nostro ciclismo se ne era andato prematuramente. Al Tour aveva raccolto in tre anni due vittorie ed un secondo posto. Scusate se è poco!

 
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  postato il 05/03/2006 alle 02:07


Andrea Maietti, Canzone per Bugno, Limina, 1999.
Uno splendido viaggio nella bellezza del “paese oscuro di Bugno”. Con Keats (“la malinconia dimora con la bellezza”), Pantani, la vita. Le tante vittorie e le delusioni, la stima verso gli avversari e il lavoro, la classe, la sofferenza. Bugno, nelle parole del “brerologo” Maietti, come il cielo di Lombardia: ”Così bello, quando è bello”.


Bellissimo il libro in questione: c'è, a mio modo di vedere, una descrizione fatta bene del carattere del Gianni.
A tal proposito, chiedo aiuto: fino a qualche tempo fa, su L'espresso on line, erano presenti due bei racconti su Bugno, intitolati "Il Gianni" e "L'ultima curva del Signor Vedremo", a firma di un certo Marco Beccaria, professore brianzolo appassionato di ciclismo e di Bugno in particolare, qualcuno ha salvato una copia, visto che adesso sul sito de l'espresso non c'è più?

 
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  postato il 05/03/2006 alle 10:09
Originariamente inviato da Reggio Emilia



Andrea Maietti, Canzone per Bugno, Limina, 1999.
Uno splendido viaggio nella bellezza del “paese oscuro di Bugno”. Con Keats (“la malinconia dimora con la bellezza”), Pantani, la vita. Le tante vittorie e le delusioni, la stima verso gli avversari e il lavoro, la classe, la sofferenza. Bugno, nelle parole del “brerologo” Maietti, come il cielo di Lombardia: ”Così bello, quando è bello”.


Bellissimo il libro in questione: c'è, a mio modo di vedere, una descrizione fatta bene del carattere del Gianni.
A tal proposito, chiedo aiuto: fino a qualche tempo fa, su L'espresso on line, erano presenti due bei racconti su Bugno, intitolati "Il Gianni" e "L'ultima curva del Signor Vedremo", a firma di un certo Marco Beccaria, professore brianzolo appassionato di ciclismo e di Bugno in particolare, qualcuno ha salvato una copia, visto che adesso sul sito de l'espresso non c'è più?


Ho trovato il blog dell'ottimo Beccaria:
http://farfintadiesseresani.blog-city.com/span_classrsstitleil_mondiale_spiegato_al_popolospan.htm

I racconti che cerchi sono:
http://farfintadiesseresani.blog-city.com/il_gianni.htm
http://farfintadiesseresani.blog-city.com/lultima_curva_del_signor_vedremo_1.htm

Ne trovi altri seguendo i link nel blog.
Ciao!

p.s. proprio un peccato, la chiusura dell'ottimo "in bici" dell'Espresso!

 

[Modificato il 05/03/2006 alle 10:21 by ProfRoubaix]


 
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