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Biblioteca del Ciclismo & Libri vari
Ottavio - 19/07/2005 alle 19:02

Il thread di Giannino mi ha fatto venire una curiosità: quali sono i vostri libri preferiti sul ciclismo. Pochi sport si adattano al racconto come il ciclismo, che con il suo incedere lento, le sue fughe in avanti, le sue volate richiama il ritmo dei libri. I miei preferiti sono quelli di Gianni Brera.

 

[Modificato il 12/09/2006 alle 08:17 by Andrea_Web]


cecco - 19/07/2005 alle 20:23

il libro piu bello sul ciclismo che ho letto è:"Un Uomo In Fuga"la storia di Pantani ......bellisimo anche se un po triste:(


Bahamut - 19/07/2005 alle 20:42

A me è piaciuto molto anche il libro di Lance Armstrong "Non solo ciclismo"!!!


jerrydrake - 19/07/2005 alle 20:52

[quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Il thread di Giannino mi ha fatto venire una curiosità: quali sono i vostri libri preferiti sul ciclismo. Pochi sport si adattano al racconto come il ciclismo, che con il suo incedere lento, le sue fughe in avanti, le sue volate richiama il ritmo dei libri. I miei preferiti sono quelli di Gianni Brera. [/quote] Ciao a tutti perché questo è il mio primo messaggio. Io ho letto "Addio Bicicletta" di Gianni Brera e l'ho amato tantissimo. Quali altri libri sul ciclismo di Brera mi puoi consigliare? Grazie


Vuelta Espana - 19/07/2005 alle 21:52

Io ho letto di recente "Labròn" di Claudio Gregori. Per coloro a cui piace lo stile di Gregori, è davvero molto bello.


cancel58 - 19/07/2005 alle 22:18


cancel58 - 19/07/2005 alle 22:26

a jerrydrake consiglierei la lettura di "Coppi e il diavolo", una biografia del Campionissimo scritta da Brera (Rizzoli editore , 1981)


jerrydrake - 19/07/2005 alle 23:58

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] a jerrydrake consiglierei la lettura di "Coppi e il diavolo", una biografia del Campionissimo scritta da Brera (Rizzoli editore , 1981) [/quote] Grazie Cancel58


francy82 - 20/07/2005 alle 09:03

Ragazzi, buongiorno. Sono Francesca e non ho dubbi: ho già letto per due volte il libro del radiocronista Giovanni Scaramuzzino: "Fino all'ultimo chilometro. Il Giro d'Italia da una motocicletta". Giannino ha ragione: è bellissimo, scritto con competenza, passione e sensibilità. Per me è di gran lunga il migliore. Si nota che l'autore vive la corsa in mezzo ai corridori e non la segue da un monitor sulla postazione d'arrivo o in sala stampa. Le descrizioni delle situazioni di gara, dei personaggi (i ricordi su Pantani sono bellissimi) sono avvincenti, delicate e mai banali; e poi ci sono delle splendide fotografie. Questa è la mia classifica: 1. "FINO ALL'ULTIMO CHILOMETRO..." di Giovanni Scaramuzzino 2. "LE BRACCIA AL CIELO" di Federico Morini 3. "RACCONTI BREVI DI FUGHE STRAORDINARIE" di Maurizio Ruggeri


Umbi - 21/07/2005 alle 11:24

Francy82, se ti interessano degli aneddoti divertenti ed interessanti raccontati davvero bene ti consiglio il libro CICLSMO:STORIE SEGRETE o giu' di li' (il titolo esatto non sono sicuro sia questo) di Beppe Conti. C'e' praticamente un secolo di ciclismo vissuto attraverso storie e aneddoti riguardanti tutti i piu' grandi campioni della storia di questo magnifico sport. Ti assicuro che ne rimarrai sorpresa.


ruskita - 21/07/2005 alle 21:42

Vi consiglio sinceramente i libri di DANIELE MARCHESINI: "L'ITALIA DEL GIRO D'ITALIA" e "COPPI E BARTALI" : la storia d'Italia attraverso il ciclismo, ottimi davvero!


ruskita - 21/07/2005 alle 21:47

Ancora una cosa... Qualcuno di voi ha letto "IL PICCOLO DIAVOLO NERO" di GIANFRANCO MANFREDI...? L'ho visto poco tempo fa in libreria, mi chiedevo com'è...


Giannino - 23/07/2005 alle 20:00

Ho appena finito di rileggere un capitolo, il quindicesimo, del libro: "Fino all'ultimo chilometro. Il Giro d'Italia da una motocicletta" di Giovanni Scaramuzzino. Questo capitolo e` dedicato al tempo che passa, per i radiocronisti, ma anche e soprattutto per i corridori. E` la storia di Tonkov che "festeggia" col gesto dell'ombrello la vittoria di tappa in Trentino al Giro del 2004. Nell'occasione c'era a seguirlo la stessa moto di Radio Rai e lo stesso radiocronista che lo aveva seguito al Giro del 1998 quando duellava con Pantani sulla salita di Montecampione o alla crono di Lugano. Tonkov veniva spesso insultato ed anche, a volte, fatto oggetto di sputi. Allora, nel '98, pero` il russo non reagi` minimamente. Perche`? Scaramuzzino da` una risposta delicatissima nell'ultimo capoverso di questo bellissimo capitolo di questo straordinario libro. Ed io non mi vergogno a dire che mi sono un po' commosso... Gianni


Ottavio - 25/07/2005 alle 13:00

x Giannino e francy82 dove avete trovato il libro di Scaramuzzino? L'avete direttamente ordinato alla casa editrice? Grazie


francy82 - 25/07/2005 alle 13:40

Ciao. Per quanto mi riguarda è andata così. Ho letto su un sito Internet la pubblicità del libro "Fino all'ultimo chilometro..." di Scaramuzzino, la copertina era accattivante: un corridore(forse Spezialetti, chi l'ha riconosciuto mi aiuti!) da solo che pedala tra la grandine con dietro una moto di Radio Rai; mi sono incuriosita, ho fatto una ricerca su Internet e ho letto delle critiche molto positive sul volume. Allora l'ho ordinato via telefono alla casa editrice, che si chiama Geo Edizioni, al numero 0571-960206 o all'altro 0571-924051, ora non ricordo, ma una mia amica che è in vacanza in Versilia l'ha comprato in libreria. Non so, comunque, se si trova in tutte le librerie. Ad ogni modo il libro mi è arrivato subito. Adesso l'ho dovuto prestare (o meglio ha preteso che glielo prestassi...)a mia cugina che però ha promesso di restituirlo entro domani... Il conto alla rovescia è cominciato, poi tiro con la fionda... Ciao Ottavio! Sei l'unico dche mi scrive! Te ne sono grata. Francy 82 P.S. Ma perché quando apro gli argomenti io, non mi risponde nessuno?:mad:


Ottavio - 25/07/2005 alle 16:11

Grazie francy82, credo proprio che lo ordinerò per telefono perché a firenze non l'ho trovato. Tra l'altro ho scoperto che la casa editrice Geo ha pubblicato anche un libro su Bottecchia (Ottavio Bottecchia. Botescià bicicletta e coraggio) di cui ha sentito parlare molto bene ma che non avevo trovato in libreria.


pedalando - 25/07/2005 alle 17:33

Molto toccante "Un uomo in fuga". Ho letto troppo poco di ciclismo per dire cosa preferisco. Segnalo un libretto cmprato su una bancarella che mi e' piaciuto: Aldo A. Settia, Bici e baci. Storie di amore e di pedale, Ed. Marsilio, 1997


diabolik - 29/07/2005 alle 11:29

Ragazzi, per una volta non avete dato buca! Grazie a Francy82 del consiglio. "Fino all'ultimo chilometro. Il Giro d'Italia da una motocicletta" di Giovanni Scaramuzzino merita davvero i tuoi complimenti, tanto da farmi registrare per metterlo per iscritto. L'ho trovato un libro completo, scritto da una persona che non si dà delle arie, a differenza di molti giornalisti, ma che sa osservare le cose in profondità: toccante e soprattutto fresco, vivo. Racconta il ciclimo che ci piace ascoltare, non solo alla radio, e ogni capitolo offre uno spunto per una riflessione. Bellissimi quelli dedicati al duello Pantani-Tonkov al Giro del 1998, quello su Luc Leblanc nella cronometro di Cavalese al Giro del '97, la lotta tra il Pirata e Bartoli all'Argentario, i brividi in discesa dietro a Savoldelli giù dal Colle della Fauniera. Sì, proprio un bel consiglio. Buone vacanze a tutti!:clap:


ciclgian - 29/07/2005 alle 11:53

Secondo me il più grande e competente cantore del Ciclismo è stato Bruno Raschi indimenticato giornalista della Gazzetta dello sport. Leggere i suoi bellissimi articoli sulla Gazzetta era una goduria. Grandissimo Bruno Raschi!


simociclo - 29/07/2005 alle 11:56

un bellissimo libro sul ciclismo è anche ,[i] L’aquila di Tappia al Giro d’Italia. Storie di sogni e di gregari,[/i] di MAZZI Benito & DELLA VEDOVA Marco. parla + che altro dei ciclisti ossolani, ma è ricco di aneddoti sul ciclismo in generale.


effebi - 29/07/2005 alle 12:44

il libro di beppe conti è interessante, riporta alcuni (non moltissimi, a dirla tutta) aneddoti inediti. mi piace anche la vecchia "storia del ciclismo" di ormezzano: datata 1979, ma gpo è troppo forte. interessante anche il libro "massacro alla catena", scritto da willy voet, il massaggiatore della festina. lo consiglio a chi vuol saperne di più sul doping. infine, anche se non è un libro sul ciclismo, suggerisco il capitolo "il grande pozzi" del libro di stefano benni "bar sport". è una splendida parodia del ciclismo vecchio stampo fatta con gli occhi di un non praticante, con il duello tra pozzi e girardoux, improbabili tapponi di grandi giri e una vivace descrizione delle caratteristiche del bravo gregario.


cecco - 29/07/2005 alle 21:09

volevo chiedervi se qualcuno di coi sapeva segnalarmi un qualche libro che parli della preparazione atletica per il ciclismo!! grazie mille


beppe82 - 29/07/2005 alle 21:41

[quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] Secondo me il più grande e competente cantore del Ciclismo è stato Bruno Raschi indimenticato giornalista della Gazzetta dello sport. Leggere i suoi bellissimi articoli sulla Gazzetta era una goduria. Grandissimo Bruno Raschi! [/quote] Forse il più grande scrittore italiano di ciclismo della storia.


ruskita - 30/07/2005 alle 14:35

Beh, sulla preparazione atletica ci sono un sacco di manuali nelle librerie, non saprei però consigliartene uno in particolare, non ne ho mai aperti... So però che ce n'è anche uno di Lance Armstrong...


ChepeGonzalez - 30/07/2005 alle 19:53

[quote][i]Originariamente inviato da ruskita [/i] Beh, sulla preparazione atletica ci sono un sacco di manuali nelle librerie, non saprei però consigliartene uno in particolare, non ne ho mai aperti... So però che ce n'è anche uno di Lance Armstrong... [/quote] tu mi sa che hai letto quello di Galeazzi...:cool::D:cool:


ruskita - 30/07/2005 alle 22:15

:bla:...Sergino caro possiamo continuare a distruggerci privatamente...? Penso che qui ce ne sarebbero tutti mooooolto grati!!! ... o no?!:yes:


Giannino - 24/08/2005 alle 14:03

Quest'estate, proprio dopo aver finito il libro "Fino all'ultimo chilometro. Il Giro d'Italia da una motocicletta" di Giovanni Scaramuzzino (bellissimo, lo riconfermo!) ho letto anche la biografia che il campione degli Anni Cinquanta Loretto Petrucci ha affidato a Beppe Conti. Interessanti i contenuti, belle e significative le foto, ma secondo me il tutto e` un po' tirato via nel senso che sarebbe stato meglio se l'autore avesse fatto parlare il campione in prima persona. Lo stile di scrittura di Conti non e` certo dei migliori: insomma poteva essere fatto molto meglio. Ho trovato poi inutile, nella seconda parte, il riepilogo degli ordini d'arrivo della Milano-Sanremo. Ma che cosa c'entrava tutto cio`? Era un libro sulla storia della Milano-Sanremo o su Loretto Petrucci? A proposito: ho saputo che Loretto e` stato operato alle gambe e che fatica a camminare. chi ha notizie piu` fresche, li comunichi per cortesia... Ciao da Giannino.


francy82 - 24/08/2005 alle 14:56

Ciao Giannino. Petrucci sta meglio. Adesso cammina col bastone dopo che era immobilizzato da qualche mese. Al Giro d'Italia ha curato l'arrivo di tappa a Pistoia dalla sedia a rotelle, infatti l'ho visto in Tv al Processo alla Tappa. In effetti, è stato operato ma non alle gambe: alla schiena a Verona ed ora sta meglio dopo un periodo di riabilitazione svolto a Negrar. Quante cose che so! Scherzo. LE FERIE COME SONO ANDATE?


nalya - 24/08/2005 alle 15:47

un uomo in fuga... :yes:


Vuelta Espana - 21/10/2005 alle 12:58

Ripesco questo vecchio thread sui libri perchè ne ho appena finito di leggere uno splendido: "Paolo Bettini - Così sono diventato campione" (gentilmente regalatomi dalla Sig.ra Colli...grazie Sele! ;) ) E' scritto benissimo, con la collaborazione del giornalista Pietro Cabras, e parla in prima persona della vita di Bettini, dall'inizio dell'amore per la bicicletta alle due più grandi vittorie del Grillo nel 2003: la Milano-Sanremo e la nascita della piccola Veronica. L'ultimo capitolo è da lacrime. Davvero molto bello e coinvolgente, sembra di sentire Paolino parlare... :)


nalya - 21/10/2005 alle 17:52

[quote][i]Originariamente inviato da cecco [/i] il libro piu bello sul ciclismo che ho letto è:"Un Uomo In Fuga"la storia di Pantani ......bellisimo anche se un po triste:( [/quote]io l'ho iniziato ieri sera e oggi sono a pag 120.... effettivamente ti sale l'angoscia


Ottavio - 11/11/2005 alle 19:52

Riapro questo thread perché ho finalmente letto il libro di Scaramuzzino che mi avete tanto raccomandato, che però non mi è sembrato niente di che. Comunque ci sono alcuni aneddoti interessanti. E' inoltre da poco uscito "Bottecchia l'inafferrabile" di R. Fagiolo e F. Graziani ed. Nutrimenti, che è un romanzo su una inchiesta fatta da un assicuratore sulla morte di Bottecchia. Come romanzo vale abbastanza poco, però vengono bene riassunte le varie ipotesi che sono fiorite sulla morte del campione.


cancel58 - 11/11/2005 alle 21:03

Ho appena acquistato il libro di Scaramuzzino. Vi dirò le mie impressioni. recentemente ho letto anche "Bottecchia l'inafferrabile".Mi aspettavo qualche rivelazione sulla "misteriosa" fine del campione ma, sotto questo profilo, sono rimasto deluso.


ProfRoubaix - 12/11/2005 alle 16:16

Davvero un bellissimo thread. Non l'avevo visto, stavo per aprirne uno. E poi, prima che qualcuno inviti i vecchietti a scrivere, ecco cosa è saltato fuori (indico anche editore e anno, magari a qualcuno servono) selezionando nella libreria (l'ordine, quindi, è "per scaffali!"): - J.P. Ollivier, [i]Fausto Coppi. La tragedia della gloria[/i], Feltrinelli (le 2 - !! - copie che ho sono del 1980): da segnalare anche lo scritto di Giorgio Bocca e il suo straordinario attacco: "[i]"Egli era di solida complessione, secco di corpo e magro di viso." E' l'inizio del Don Chisciotte, può essere l'inizio di una storia del Fausto Coppi da Castellania: se ... [/i]"; - tutto Brera, editore Baldini e Castoldi, con una menzione speciale per [i]Coppi e il diavolo[/i]; - M. Ruggeri, [i]Felice l'ultimo Tour. Gimondi o l'impossibile sfida[/i], Limina, 1997: "[i]... so che lui non mi risparmierà mai, in nessun luogo e in nessun momento ...[/i]"; - G.P. Porreca e A. Maietti, [i]Pantani e io - Un kriss nella schiena[/i], Limina, 1999: secondo me, resta meglio dei successivi (e dimostra che, ciclisticamente, il bello della storia era davvero finito lì - dopo ci sono stati Ventoux, Courchevel, Zoncolan, ma con più rabbia che gioia); - A. Maietti, [i]Canzone per Bugno[/i], Limina, 1999: "[i]Così bello, quando è bello[/i]"; - A. De Lorenzi, [i]E non chiamatemi (più) Cannibale. Vita e imprese di Eddy Merckx[/i], Limina, 2003; - L. Armstrong, [i]Non solo ciclismo. Il mio ritorno alla vita[/i], Libreria dello Sport, 2000: per capire il molto di sgradevole - ma anche la molto americana e molto bella storia - dell'"armstronghismo"; - M. Ronchi, G. Josti, [i]Un uomo in fuga. La vera storia di Marco Pantani[/i], Rizzoli 2004: brutti personaggi, brutte storie, ma temo che più o meno sia andata proprio così; - N. Bertellini (raccolta), [i]Da Coppi a Merckx[/i], Landoni, 1977: è una raccolta di commenti, alcuni davvero mirabili; - B. Raschi, [i]Ronda di notte[/i], Landoni, 1984: "[i]Ogni volta che la strada saliva, Bahamontes ...[/i]"; - D. Buzzati, [i]Dino Buzzati al Giro d'Italia. Un epico duello fra Coppi e Bartali[/i], Mondadori, 1981: "[i]Quando oggi, su per le terribili strade dell'Izoard, vedemmo Bartali che da solo inseguiva a rabbiose pedalate, tutto lordo di fango ...[/i]"; - M. Sconcerti, [i]Con Moser da Parigi a Roubaix[/i], collana di Bicisport: "[i]Non è ciclismo, però è splendido che tutto questo se lo sia preso il ciclismo ...[/i]"; - S. Neri, [i]Coppi vivo[/i], collana di Bicisport; - P. Facchinetti, [i]Un certo Coppi[/i], collana di Bicisport; - S. Picchi (a cura di), [i]La storia illustrata del ciclismo[/i], La casa dello sport, 1988 (in 4 volumi); - G.P. Ormezzano, [i]Storia del ciclismo[/i], Longanesi, 1977: "[i]Coppi è stato il più grande di ogni tempo, Merckx è stato il più forte di ogni tempo[/i]"; - P. Rumiz, F. Altan, [i]Tre uomini in bicicletta[/i], Feltrinelli, 2002: in particolare la vignetta a pag. 119; Fotografici (o quasi): - P. Pelizzari, [i]I giri del mondo[/i], Uci-5 Continent Editions, 2004; - A. Costa, C. Gatti, P.A. Stagi, [i]Cubetti di gloria[/i], Libreria dello sport, 2003; - C. Ferretti, [i]Quella maglia biancoceleste[/i], Logos TV, 1987; - P.Sergent, [i]100 anni di storia del Tour de France[/i], de Eeclonaar, 2003; - S. Fiori e foto Sirotti, [i]Pantani vive[/i], de Eeclonaar, 2004. p.s.1: se leggete gli annunci "libri e riviste" sulle riviste di ciclismo, a volte ci sono delle ottime occasioni! p.s.2: lo so, sono tanti: ma quale togliere? (e poi, se non se lo può permettere un Prof... ;))


Ottavio - 12/11/2005 alle 16:32

ProfRoubaix, grazie per aver postato questo utilissimo elenco. Non conosco molti dei libri che hai citato. Io suggerisco TUTTO Brera, in particolare "Addio bicicletta" sull'avvucat Pavesi ed il periodo eroico del ciclismo. Notevole, per restare tra i "classici" il Pratolini di "Cronache al Giro di'Italia", quando i grandi scrittori seguivano il Giro.


cancel58 - 12/11/2005 alle 16:41

Tra i libri non recentissimi segnalo anche: Un uomo solo, Vita e Opere di Fausto Coppi, Più Libri Editore , 1979 (quando Coppi e Bartali, ero giovane anch'io....)


antonello64 - 12/11/2005 alle 17:02

vorrei segnalare "Bartali e Togliatti" di Paolo Facchinetti (Bicisport), "Tutto sbagliato, tutto da rifare" di Gino Bartali (Mondadori) e "Gimondi" di Luigi Chierici (collana Maglia Gialla - Bicisport). qualcuno mi sa dire se esiste una versione aggiornata del libro statistico di Rino Negri "Ciclismo nel Mondo"? quello che ho io è del 1982. ciao a tutti


sbrindolin - 12/11/2005 alle 21:05

Senza dubbio "[i]BARTALI IL MITO OSCURATO[/i]" l'epopea di Coppi e Bartali rivisitata da Giancarlo Brocci, noto anche come organizzatore de l'Eroica, la famosa cicloturistica d'epoca su strade bianche a Gaiole in Chianti (si). [img]http://www.unmondodi.com/sport/Ciclismo/035.jpg[/img]


faberz10 - 14/11/2005 alle 14:06

"CARO COPPI" di Orio e Mario Vergani, un racconto della ascesa e della caduta di Coppi nel quadro di un Italia che stava cambiando.


francy82 - 16/11/2005 alle 10:07

Solo per dire che ho letto un altro bel libro, sul livello di quello di Giovanni Scaramuzzino, che e` "Il diario del gregario" di Marco Pastonesi. Veramente ben fatto, bravo Marco, ma se non siamo capaci neanche una volta in vita nostra di apprezzare l'intensità descrittiva e la sensibilità emotiva di tali storie (sono libri di letteratura sportiva non di sport...) lasciamo perdere e dedichiamoci tutti, io per prima, agli almanacchi con gli ordini d'arrivo e ai manuali di come si monta una bicicletta. Baci.


Ottavio - 16/11/2005 alle 19:25

Francy spero che tu non ti sia offesa per il mio commento sul libro di Scaramuzzino. Non ho detto che è brutto, solo che dopo i tuoi (e non solo) entusiastici commenti mi aspettavo di più.


cancel58 - 19/11/2005 alle 17:04

Questo thread sta diventando una vera propria bibliografia sul ciclismo. Ai titoli gia citati , da me e da altri appassionati, aggiungo i seguenti: -Sandro Picchi, La Grande Storia Illustrata del Giro d'Italia, ed. Ponte alle Grazie, 1992 -M. Lazzerini, R.Beghelli La Leggenda di Bartali, ed Ponte alle Grazie, 1992 -AA.VV. L'uomo a due ruote. avventura, storia e passione, ed. Electa 1987 -Rino Negri Un uomo solo.Fausto Coppi nella vita nella storia e nella leggenda ed Reverdito, 1996 Nino Defilippis, I miei campioni (a cura di Beppe Conti), ed Graphot, 2000 G. Marchesini, D.Ronchi, Il Grande Dizionario del Ciclismo, ed. La Casa dello Sport, 1988 AA.VV. la Storia Illustrata del Ciclismo, ed. La Casa dello Sport, 1987 G. Brera,B.Conti, M.Fantini "Ciclismo, I campioni del Mondo", ed.Sagno 1985 C. Ferretti Anni Azzurri. Lo Sport Italiano dal dopoguerra a oggi. ed Le Monnier. 1999.( non solo ciclismo, ma le pagine dedicate alla storia del nostro sport sono particolarmente riuscite) Gian Maria Dossena Il Romanzo del Giro d'Italia, ed.Landoni 1985 P. Costa "Gino Bartali. La vita, le imprese, le polemiche," Ediciclo editore,2001 M. Guglielmi "Un naso in salita. Gino Bartali. La sua vera storia", ed rai, 2002 D. Marchesini Coppi e Bartali, ed Il Mulino 1998 G.Bailo " L'ultimo dicembre", a cura dell'Aass. Fausto e Serse Coppi a Castellania M. Gorrino Serse e la Bestia ed. Limina, 2005 R.Nencini "Il Giallo e il Rosa. Gastone Nencini e il ciclismo negli anni della leggenda". Ed. Giunti, 1998. P.Dotti " La lunga corsa di Ercole.Inseguendo Charly Gaul" ed. Limina, 1997. G.Santini "I Giorni Rosa di Moser", ed Reverdito 1988. A.Caroli " Da Coppi a Pantani. Bici Grandi Imprese"" ed. Graphot.1999. M. Lamponi "Genova in Bicicletta (1876-1976)", ed. Valenti, 1977. Mio Fratello Gepin. L'avventura Sportiva di Giuseppe Olmo(a cura di C. Delfino) Nuova editrice Genovese, 1997. G.Delfino-D.Massa " Il Giro dell'Appennino:una leggenda che si rinnova" Nuova editrice Genovese,1995 Mi piacerebbe che tutti i libri sul ciclismo delle nostre singole biblioteche venissero raccolti in una sezione del sito che diventerebbe , in tal modo , una vera e propria biblioteca virtuale del ciclismo. Ciascuno di noi potrebbe attingere informazioni utili e trovare titoli che magari non conosce o dei quali, grazie alle notizie fornite sull'autore e sull'editore, trovare qualche vecchia copia. Che ne pensate?


riddler - 19/11/2005 alle 21:17

Mi sa che sono rimasto l'unico a quest'ora in questo forum ma fra poco vado a prendere una pizza... Ma qualcuno non sa come potrei procurarmi il video Lemond/Fignon dell'89? Non l'avevo visto se non uno spezzone quando Fignon cadde stremato all'arrivo... insomma mi piacerebbe vederlo se si può...


violetta - 19/11/2005 alle 22:52

Il più bello in assoluto "IO NON MI FERMO DI FABRIZIO MACCHI" persona che ho avuto il piacere e l'onore di conoscere e vi dico averlo conosciuto dopo aver letto il libro, ha portato in me, una sensazione stupenda.... comunque fra tutti i libri di ciclismo letti, questo è il migliore


Ottavio - 19/11/2005 alle 23:52

Cancel58 il tuo post è un'autentica miniera! La tua idea riguardo alla creazione di una sezione del sito dedicata ai libri mi sembra veramente ottima, spero che Admin ne tenga conto. Tra l'altro avere la possibilità di accedere alle competenze di un Morris dovrebbe rendere tutto più semplice.


cancel58 - 20/11/2005 alle 08:19

Ringrazio Ottavio per gli apprezzamenti Segnalo altri due vecchi libri, ritrovati tra gli scaffali: _AA.VV. Come andare in bicicletta, Sugarco edizioni,1981 -B.Hinault, C.Genzling Bicicletta. Sport, salute, Turismo, Sperling e Kupfer editori,1992


cancel58 - 20/11/2005 alle 19:27

Approfittando di uno sconto offerto dalla FNAC, oggi mi sono regalato tre bei libri: -Quanta strada ha fatto Bartali, a cura di Sandro Picchi, ed Giunti, 2005 -I.Serantoni Felice Gimondi Sep editrice , 2005 AA.VV. Girardengo ediciclo editore 2005 (quest'ultimo appena uscito) Fino a Natale sono a posto...


riddler - 20/11/2005 alle 19:44

ragazzi non fate la fila per rispondermi!!! non volevo aprire un altro thread...


Pg - 20/11/2005 alle 22:38

Beh, aprendo a libri di narrativa, quindi non centrati su ciclisti esistiti, il panorama si allarga di molto. Fra questi pero' vorrei segnalare "Il dio di Roserio", di G. Testori. Molto bello, e dalla scrittura particolare - penso possa molto piacere a chi apprezza anche Brera. Mi sento di consigliarlo.


Rinaldo in campo - 21/11/2005 alle 13:47

Sia lodato Bartali. Ideologia, cultura e miti dello sport cattolico (1936-1948) Autore: Pivato Stefano Editore: Lavoro Data di pubblicazione: 1996 Il libro: Il libro, una nuova edizione completamente aggiornata, analizza i risvolti della vittoria di Gino Bartali al Tour de France del 24 luglio 1948. Un'impresa che aveva contribuito ad allentare la tensione venutasi a creare nel paese in seguito all'attentato a Palmiro Togliatti. Bartali interpretò non solo i fasti dello sport cattolico, ma il senso di un primato che il mondo cattolico intendeva affermare nella vita politica e sociale. Aggiungo questo che più che un libro sul ciclismo è un libro di storia (io l'ho portato come lettura complementare ad un esame di Storia Contemporanea)


Admin - 23/11/2005 alle 12:18

Cari ragazzi giovani e meno giovani, l'idea di dedicare una sezione del sito ai libri sul ciclismo è molto bella, e pensiamo di realizzarla quanto prima. C'è tra voi un volontario che si prenderebbe la briga di raccogliere tutti i titoli qui presenti (e cercarne degli altri, se lo ritiene), e inviarceli in un file di testo? Grazie mille!!!


Admin - 23/11/2005 alle 12:19

:hippy:


Vuelta Espana - 23/11/2005 alle 12:33

Lancio un'idea: sarebbe anche carino mettere vicino al titolo del libro una piccola recensione, corta eh, magari inviata dai forumisti che di volta in volta leggono questo o quel titolo...:Old:


ProfRoubaix - 23/11/2005 alle 15:42

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Lancio un'idea: sarebbe anche carino mettere vicino al titolo del libro una piccola recensione, corta eh, magari inviata dai forumisti che di volta in volta leggono questo o quel titolo...:Old: [/quote] Bellissima idea. Se tecnicamente semplice, perchè non più di una?


cancel58 - 23/11/2005 alle 15:45

Caro Admin , ho apprezzato molto il fatto che la mia idea di dedicare una sezione del sito ai libri sul ciclismo sia stata condivisa da altri utenti e dalla "direzione" Quale ragazzo "non giovane" mi offro volontario ,con grande entusiasmo, per la creazione del file da te richiesto. Condivido anche la proposta di Vuelta Espana per quanto riguarda le recensioni sui libri: magari proverò a farne qualcuna Grazie ancora, e un saluto a tutti!


ProfRoubaix - 23/11/2005 alle 15:52

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Caro Admin , ho apprezzato molto il fatto che la mia idea di dedicare una sezione del sito ai libri sul ciclismo sia stata condivisa da altri utenti e dalla "direzione" Quale ragazzo "non giovane" mi offro volontario ,con grande entusiasmo, per la creazione del file da te richiesto. Condivido anche la proposta di Vuelta Espana per quanto riguarda le recensioni sui libri: magari proverò a farne qualcuna Grazie ancora, e un saluto a tutti! [/quote] :clap: Un suggerimento: in linea di massima, non oltre le 5 cicloweb-righe. Meglio 3.


Monsieur 40% - 23/11/2005 alle 15:53

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] :hippy: [/quote] :IoI


Gibo - 23/11/2005 alle 16:51

Questi sono una parte dei miei libri di ciclismo e che ho anche letto.... Tour de France 1093 Paolo Facchinetti Ediciclo editore Marco Pantani Beppe Conti S&K Petrucci grandi imprese Loretto Petrucci Graphot ed Locomotiva umana Renzo Dall'Ara Tre lune Pantani Bergonzi Cassani Zazzaroni Mondadori Il piccolo diavolo nero Gianfranco Manfredi Tropea ed Duri da morire James Waddington Meridiano Zero Il giro di Romagna Zanzi Testi Walberti ed L'anticavallo Gianni Brera Baldini&Castoldi Il mio Coppi Adriano De Zan Magazine Storia del ciclismo Giampaolo Ormezzano Longanesi Io Beppe Saronni Gianni Marchesini Uomini in bicicletta Dino Pieri Caro Coppi Orio e Guido Vergani Mondadori Dini Buzzati al Giro d'Italia Mondadori Il Pirata e la Rosa Montimer Quella maglia biancoceleste Claudio Ferretti Logos tv ed Storia illustrata del ciclismo S.Picchi La casa dello sport La grande storia ill. del Giro S. Picchi Nep Ciclismo nel mondo Rino Negri Ed Landoni Il romanzo del Giro d'Italia G.Maria Dossena Ed Landoni Pedalare è bello Arcelli Astori I filisofi del pedale Nino De Luca Ed Landoni Quando la bici è arte Rino Negri Ed Landoni Coppi e il diavolo Gianni Brera Rizzoli Ronda di notte Bruno Raschi Ed Landoni Il grande Airone Giancarlo Governi Nuova ERI Tutto il ciclismo Claudio Ferretti Ed SEI Il padrone della Rosa Tony Lo Schiavo Comp. Editoriale Nencini Gianni Cerri Comp. Editoriale Da Coppi a Merckx Nello Bertellini Ed Landoni Il tempo di Raas Giampaolo Porreca Bastogi Un uomo un mondo la bicicletta G. Maioli Ed Ges 50 giri di Romagna Renato Zanzi Walberti ed La fucilata di Goodwood Gianni Marchesini Comp. Editoriale L'uragano del pavè beppe Conti Comp. Editoriale Racconti di ciclismo G Brunamonti Garzanti Addio bicicletta Gianni Brera Rizzoli Giro d'Italia Bergonzi Castelnovi SEP I corridori di Romagna Giorgio Bezzi Essegi Pedalate con noi Moser Conti Meb Tutto sbagliato tutto da rifare G. Bartali Mondadori Alè Gimondi Sergio Neri Fausto Coppi Jean Paul Ollivier Coppi e Bartali Daniele Marchesini Ed l'identità italiana Gentili signore e signori Adriano De zan Baldini e Castoldi Felice l'ultimo Tour Maurizio Ruggeri Limina Pantani e io Gianpaolo Porreca Limina Un kriss sulla pelle Andrea Maietti Limina Coppi vive ancora Rino Negri Ed Reverdito La leggenda di Bartali Lazzarini Beghelli Coppi il mitico Paolo Facchinetti Conti ed Pantani vive Stefano Fiori SEP ed Da Coppi a Pantani Angelo Caroli Graphot ed Ciaoo a tutti


cicco - 24/11/2005 alle 14:40

Se volete acquistare dei libri sul ciclismo ho trovato questo sito, che è veramente fornito: http://www.eciclo.com/libri%20e%20software.htm


Raf Benson - 24/11/2005 alle 17:53

Non so se qualculo l'ha già segnalato, a me è piaciuto molto MIGUEL Y MARCO di Maurizio Ruggeri, ed. Limina, anno 1995. Storia di sport e ciclismo a 360° sullo sfondo dei mondiali di Duitama. Il finale è una chicca, specialmente per chi come me considera il risultato di quel mondiale un furto colossale. [img]http://www.liminaedizioni.it/copertine/88-86713-01-0.jpg[/img]


riddler - 24/11/2005 alle 18:47

Io non sono d'accordo sul mondiale di Duitama, consideriamo che il mondiale (come anche una corsa a tappe) è uno sport di squadra, e alla fine l'importante è che vinca la nazione, in quel caso la Spagna, è come se in una finale di calcio Italia - Brasile al 90' viene assegnato un calcio di rigore, e invece di Totti lo batte Pirlo, e l'Italia diventa campione del mondo grazie a Pirlo, insomma l'importante è aver segnato non chi segna...


marco83 - 24/11/2005 alle 19:29

[quote][i]Originariamente inviato da riddler [/i] Io non sono d'accordo sul mondiale di Duitama, consideriamo che il mondiale (come anche una corsa a tappe) è uno sport di squadra, e alla fine l'importante è che vinca la nazione, in quel caso la Spagna, è come se in una finale di calcio Italia - Brasile al 90' viene assegnato un calcio di rigore, e invece di Totti lo batte Pirlo, e l'Italia diventa campione del mondo grazie a Pirlo, insomma l'importante è aver segnato non chi segna... [/quote] In linea di massima hai ragione... il problema è che sull'almanacco dei vincitori ci va il nome di un singolo corridore, non di una squadra intera. Il ciclismo è uno sport abbastanza ibrido: molto individuale, ma con ampi risvolti in cui la squadra è fondamentale. Vaglielo a dire ai nostri di Madrid che è lo stesso che vinca Velo o Petacchi, tanto la nazione è la stessa... :boh:


riddler - 24/11/2005 alle 19:32

Si ma se avesse vinto Petacchi o Bettini? C'era tanta differenza per Ballerini?


marco83 - 24/11/2005 alle 19:35

Per Ballerini no di sicuro (pensiero mio, senza malizia...), per i diretti interessati il discorso cambia come il giorno e la notte! Se purtroppo o per fortuna, questo dipende dai punti di vista e da come uno interpreta certe corse. ;)


ProfRoubaix - 24/11/2005 alle 19:59

[quote][i]Originariamente inviato da Raf Benson [/i] Non so se qualculo l'ha già segnalato, a me è piaciuto molto MIGUEL Y MARCO di Maurizio Ruggeri, ed. Limina, anno 1995. Storia di sport e ciclismo a 360° sullo sfondo dei mondiali di Duitama. Il finale è una chicca, specialmente per chi come me considera il risultato di quel mondiale un furto colossale. [/quote] Hai ragione, è davvero uno dei più belli.


ruskita - 24/11/2005 alle 20:41

Ciao bella gente! In effetti io approfitando della vostra competenza un elenco me lo sono già tirata giù...non so se mi sono persa qualcuno, se volete posso postarlo... Qualcuno ha letto il libro di ULRICH...?


newcastle - 24/11/2005 alle 22:25

E quello nuovo sul Panta di Pregnolato?? :?


Debagoiena - 25/11/2005 alle 22:46

Ciao. Somo spiacente se questo messaggio non è scritto nell'adatto thread. È il mio primo messaggio nella forum e spero che il mio italiano disastroso sia capito. Sto cercando due libri (per gli anni): • “Giro d’Italia femminile 1988-95, Il Giro lady” (autore: Brunello Fanini, credo) • “Michela Fanini” (autore: Maurizio Tintori) Dove posso comprare questi libri?. Credo che entrambi i libri sono stati pubblicati ancora. E’ molto importante per me e ringrazierebbe per tutte le informazioni. Grazie!!!! E complimenti per il sito.

 

[Modificato il 25/11/2005 alle 22:48 by Debagoiena]


fuente - 28/11/2005 alle 10:31

io richerca a book about tour suisse, specially i try to find photos of tour suisse 1973 and the leader of tour suisse 1973, jose manuel fuente can you help me?


wing - 05/12/2005 alle 11:19

Finalmente ho avuto il tempo di rivisitare la mia biblioteca ciclistica e vorrei aggiungere agli elenchi già citati i seguenti libri,ormai d'annata e non so se ancora reperibili: Parla Coppi - Rino Negri ed.Alta Anaunia Editrice 1971 Tutto il ciclismo - Claudio Ferretti ed.SEI 1979 I folli delle sei giorni - Rino Negri ed.Landoni 1981 Conoscere il ciclismo - dir.Rino Negri,curat.Angelo Zomegnan,ed.Rizzoli 1985 (enciclopedia a fascicoli-2 volumi) per i miei amici moseriani e non: Okay,Francesco - Sergio Neri ed.Compagnia Editoriale 1980 (la vittoria al mondiale di S.Cristobal) L'uragano del pavè - Beppe Conti ed.Compagnia Editoriale 1981 (le vittorie alle Roubaix 1979 e 1980).


Stella alpina - 06/12/2005 alle 14:35

A milano c'è una libreria che si chiama "Libreria dello sport" dove spesso mi rifugio ... e rischio di spendere un sacco di soldi ... questo è il sito: http://www.libreriadellosport.it si possono acquistare libri anche via internet. ciao


Ninni - 26/12/2005 alle 08:57

Ciao, invio una mia presentazione del libro "Bottecchia - Il forzato della strada", di Paolo Facchinetti, ed. Ediciclo. Ciao e auguri per le Festivita' di fine anno. Ninni ----- [img]http://freeweb.supereva.com/palermo.freeweb/kritik_image/libro_Bottecchia_Facchinetti_200x304.jpg[/img] [b]"Bottecchia - Il forzato della strada" di Paolo Facchinetti, ed. Ediciclo (www.ediciclo.it), pag269, ott. 2005[/b] Presentazione di Ninni Radicini ([email]ninnir@tin.it[/email]) [b]Ottavio Bottecchia, primo italiano a vincere il Tour de France, nel 1924, ripetendosi l'anno dopo, e primo a tenere la maglia gialla dalla tappa iniziale fino all'arrivo a Parigi.[/b] Classe 1894, nato a San Martino (Veneto), arruolato nel reparto ciclisti dei Bersaglieri durante la Prima guerra mondiale, rischia la vita e ne esce grazie a molto coraggio e astuzia. Come altri connazionali in cerca di lavoro emigra in Francia, dove sente parlare del Tour de France: una specie di inferno in terra, dove si corre per quasi seimila chilometri in qualunque condizione atmosferica, scalando montagne leggendarie. Sadismo puro per alcuni. Per altri invece una corsa all'oro: se si arriva a Parigi, c'è la possibilità di tornarsene a casa con un bel pò di soldi. E' per questo motivo che accetta la proposta di partecipare al Tour. Lo ingaggia, come ultima scelta, l'Automoto la più forte squadra francese, che doveva aprire una filiale a Torino. Persona semplice e taciturna, non fa grande impressione. Si dimostra un ciclista formidabile, anche grazie alle tecniche apprese da Ganna (il primo vincitore del Giro). Per sei giorni in maglia gialla, alla fine però vince l'idolo locale, Henry Pelissier. Sommerso dagli inviti degli organizzatori di altre corse, Bottecchia, vince la classifica finale nel '24, entrando nella leggenda con la vittoria nella tappa Bayonne-Luchon, con quattro montagne da scalare, tra cui il Tourmalet. Le sue vittorie e la celebrità sono motivo di vanto per i tanti italiani emigrati in Europa e in America. Nel '25 vince ancora il Tour nonostante i tanti ostacoli posti da Desgrange. Si ritira invece alla edizione del '26, a cui partecipa, senza troppa voglia, solo per l'ingaggio stratosferico. Muore nel '27, durante un allenamento, seppure le circostanze desteranno dubbi e incertezze. [b]A differenza di altri libri su Ottavio Bottecchia, incentrati soprattutto sulle circostanze mai completamente chiarite intorno alla sua tragica morte, questo di Paolo Facchinetti esamina la parte strettamente sportiva della sua carriera: dagli esordi a livello dilettantesco alle prime corse vinte; dal passaggio al professionismo con le corse in Italia, all'arrivo in Francia, con le vittorie al Tour e tutta la fase successiva.[/b] Un testo in cui si intersecano dati e narrazione della storia del ciclista, con, nello sfondo, lo scenario socio-culturale di quegli anni. Utile sia per coloro che già hanno avuto occasione di studiare la biografica del campione veneto, sia per coloro che vogliono approfondirne la conoscenza. Da segnalare che il libro riporta una serie di rare immagini d'archivio e le riproduzioni di pagine di giornali a lui dedicate. E soprattutto la storia, insieme sorprendente e tragica, di un italiano del popolo, che si chiama Ottavio Bottecchia. ----- KRITIK. Newsletter indipendente, di Ninni Radicini, su mostre d'arte, editoria, cinema, televisione, iniziative culturali. __ Per ricevere la newsletter (gratuitamente) nella propria casella di posta elettronica: inviare una e-mail, senza testo, a [email]ninnir@tin.it[/email] con oggetto: "RicevereKritik". __ "Prima del nuovo numero di Kritik" http://kritik.135.it http://freeweb.supereva.com/palermo.freeweb/altro/kritik.htm -----


ProfRoubaix - 02/01/2006 alle 21:13

Riporto in alto questo thread, in onore di Coppi.


Ottavio - 02/01/2006 alle 23:43

Visto che oggi era l'anniversario della morte del campionissimo, vorrei suggerire "Coppi e il diavolo" di Brera, una delle migliori biografie di Fausto (e Serse) Coppi


roby - 03/01/2006 alle 13:57

ne avevo già parlato, un libro forse un po' crudo, che può dar "fastidio" a chi ama il ciclismo ma che ci trasmette una precisa documentazione di tanti "personaggi" che alla fine hanno fatto tanto male al ciclismo : Generazione Epo - chi ha distrutto il ciclismo.:doh:


ProfRoubaix - 15/01/2006 alle 22:35

Vado un po' OT segnalandovi "A perdifiato" di Mauro Covacich. E' sulla maratona, certo, e per questo sono OT. Ma è sul fuggire, sullo sport professionistico, sulla mente degli sportivi. [i]"Resistere alla più alta velocità possibile per una strada così lunga è la cosa più bella che una mente umana possa produrre. La mente non è il cervello, la mente è il sistema del corpo che pensa. La mente è la rete in cui il mio avanpiede, il mio cuore, il mio glicogeno, i miei desideri, la mia memoria, tutto me stesso dialoga con tutto me stesso e con tutto ciò che dall'esterno modifica o può modificare me stesso. Ecco, il corpo che pensa raggiunge il più alto grado di bellezza ...."[/i] ... nella maratona, per Covacich. Ma, e immagino che sappiate cosa intendo, anche sullo Stelvio, sul Gavia ...


Stella alpina - 16/01/2006 alle 14:19

Ho visto con molto piacere che in cicloweb.it è stata creata la "BIBLIOTECA DEL CICLISMO" COMLIMENTI a Mario e a chi eventualmente ha collaborato con lui ... adesso so dove cercare! Penso però che sarebbe utile inserire i titoli in ordine alfabetico es per autore o creare un sistema di ricerca per parole chiave. GRAZIE ancora per il bel lavoro! :clap:


Monsieur 40% - 16/01/2006 alle 14:48

http://www.cicloweb.it/biblioteca.html Questo è il link dove potete trovare la "Biblioteca del Ciclismo", curata e gestita sì da Mario, ma da Mario Silvano, per "noi forumisti" Cancel58. ...e si cresce, si cresce... :clap: http://www.cicloweb.it/biblioteca.html

 

[Modificato il 16/01/2006 alle 14:50 by Monsieur 40%]


pedalando - 16/01/2006 alle 14:57

Complimentissimi a Mario (quello zeneize :D ) ! :clap::clap::clap:


WebmasterNSFC - 16/01/2006 alle 15:03

Complimenti al Mario/Cancel58...un nome una garanzia. ;) :clap:


Vuelta Espana - 16/01/2006 alle 15:20

Ottimo lavoro cancel, davvero ben cuarato e molto utile!! Unica cosa da segnalare: concordo con Stella Alpina, ci vorrebbe forse un ordine almeno alfabetico per rendere la ricerca più semplice. Ancora grazie per questo servizio :clap:


ProfRoubaix - 16/01/2006 alle 16:06

Complimentissimi Mario/Cancel58 :clap:


Ottavio - 16/01/2006 alle 18:17

Complimenti ottima iniziativa!!


DeLorean - 16/01/2006 alle 19:11

Vorrei segnalare un libro bellissimo che lessi un paio di anni fa:"minimia pedalia" di emilio rigatti Storia vera di un professore delle medie che decise di abbandonare la macchina per riscoprire il sapore della bicicletta. In questo suo semplice e lungo viaggio si riscoprono i sapori dei tempi che furono,sia nella vita quotidiana(viaggio casa lavoro)sia nei grandi viaggi alla scoperta del vero senso della vita. Un libro stupendo,intriso di spirito ciclistico! E poi vorrei dare il mio parere sul più bel libro di ciclismo(visto che ho notato che nesssuno ne ha parlato): "tutto sbagliato tutto da rifare"di Gino Bartali Di cui ho lonore di avere una copia originale della prima edizione(introvabile) Un libro che ogni appasionato di ciclismo dovrebbe leggere!!:)


marco83 - 16/01/2006 alle 19:46

Mi aggiungo anch'io alla lista di coloro che si complimentano con Mario/Cancel e con chi ha messo in piedi quest'altra significativa iniziativa che dà lustro al sito... bravi davvero! :clap:


Admin - 16/01/2006 alle 19:56

[quote][i]Originariamente inviato da Stella alpina [/i] Penso però che sarebbe utile inserire i titoli in ordine alfabetico es per autore [/quote] Basta chiedere. http://www.cicloweb.it/biblioteca.html http://www.cicloweb.it/biblioteca1.html Così è meglio, vero? :hippy:


Admin - 16/01/2006 alle 19:59

In ogni caso, voi continuata pure a segnalare libri sul ciclismo, il nostro Mario/Cancel ne terrà conto e provvederà ad aggiornare periodicamente la Biblioteca del Ciclismo! Grazie a tutti, e ovviamente a Mario in particolare, il suo lavoro è eccezionale!


Vuelta Espana - 16/01/2006 alle 20:16

[quote][i]Originariamente inviato da Admin [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Stella alpina [/i] Penso però che sarebbe utile inserire i titoli in ordine alfabetico es per autore [/quote] Basta chiedere. http://www.cicloweb.it/biblioteca.html http://www.cicloweb.it/biblioteca1.html Così è meglio, vero? :hippy: [/quote] Ma quanto sei efficiente?! Troppa roba :yes:


WebmasterNSFC - 16/01/2006 alle 20:40

Dal produttore al consumatore in men che non si dica :D


ProfRoubaix - 16/01/2006 alle 20:47

[quote][i]Originariamente inviato da DeLorean [/i] Vorrei segnalare un libro bellissimo che lessi un paio di anni fa:"minimia pedalia" di emilio rigatti Storia vera di un professore delle medie che decise di abbandonare la macchina per riscoprire il sapore della bicicletta. In questo suo semplice e lungo viaggio si riscoprono i sapori dei tempi che furono,sia nella vita quotidiana(viaggio casa lavoro)sia nei grandi viaggi alla scoperta del vero senso della vita. Un libro stupendo,intriso di spirito ciclistico! [/quote] Rigatti è anche autore delle note tecniche di Paolo Rumiz e Francesco Altan, [i]Tre uomini in bicicletta[/i], Feltrinelli, 2002, note tecniche di Emilio Rigatti. Un viaggio da Trieste a Istanbul. Duemila chilometri, diciotto tappe nell'estate 2001. Quando gli autori sono grandi, è meglio lasciare parlare loro, sin dall'inizio. [i]"Dove vai?" chiede la moglie al ciclista. "Porto a spasso il bambino che è in me", risponde lui ...[/i]. La vignetta di Altan a pag. 119 (lascio la sorpresa al lettore) è una delle più belle sulla vita e sul ciclismo. Correggo (almeno per la durata del viaggio attraverso cinque confini): sulla vita, cioè sul ciclismo.

 

[Modificato il 16/01/2006 alle 20:57 by ProfRoubaix]


ProfRoubaix - 16/01/2006 alle 20:48

Una domanda per Cancel: ti postiamo qui tutte le nuove indicazioni e recensioni? Ciao, e grazie!


Monsieur 40% - 17/01/2006 alle 00:42

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] Una domanda per Cancel: ti postiamo qui tutte le nuove indicazioni e recensioni? Ciao, e grazie! [/quote] Ti rispondo da "moderatore": sì, dài, usiamo questo. Sarebbe un peccato affondarlo... ;)


cancel58 - 17/01/2006 alle 19:36

Cari amici forumisti, vi ringrazio innanzitutto per i complimenti. Vi confesso che anch'io sono rimasto sorpreso nel vedere pubblicato un lavoro che, come avevo anticipato ad Admin,era incompleto , impreciso e con diverse lacune. Vorrà dire che questo costituirà uno stimolo per eliminare, nel frattempo, le molte manchevolezze esistenti. Faccio presente che mi sono limitato ad elencare buona parte dei libri che io ed altri utenti del Forum abbiamo segnalato negli ultimi mesi, aggiungendo un breve commento per alcuni di quelli che ho letto. Sono tuttavia convinto che l'iniziativa di creare una biblioteca del ciclismo costituisca un fatto positivo per un sito come Cicloweb. Non si tratta infatti di creare una bibliografia del ciclismo(cosa che potrebbe essere fatta attingendo a mani basse da quelle esistenti in calce ai vari volumi o a quella, notevole, esistente nel Museo del Ciclismo dedicato a Gino Bartali). Questa è e deve essere la "nostra biblioteca":quella, cioè, formata dai libri che abbiamo sui nostri scaffali, che leggiamo e che ci regalano emozioni. Un conto è sapere dell'esistenza di un libro,altra cosa è che il libro diventi parte di noi stessi. Non un elenco asettico, quindi, ma un qualcosa che rappresenti un patrimonio di tutti noi . Io mi sono impegnato ad aggiornarla, ma senza il contributo degli altri lettori questa iniziativa non raggiungerebbe lo scopo prefissato. Mi aspetto pertanto segnalazioni, commenti e, perchè no, critiche. Siamo appena agli inizi e non potremo che crescere. Mi auguro di riuscire, quanto prima, ad aggiungere i commenti mancanti ai libri che ho letto, aggiungendo anche nuovi titoli. Coloro i quali hanno segnalato libri privi dell'editore e/o dell'anno di pubblicazione potrebbero integrare le informazioni già trasmesse. Vi ringrazio ancora . Un caro saluto a tutti. Mario Silvano(o, se preferite, cancel58)


cancel58 - 17/01/2006 alle 19:54

Per DeLorean. Concordo con te. Tutto sbagiato, tutto da rifare è un libro bellissimo. Anch'io ho una copia della prima edizione, autografata da Gino Bartali che partecipò alla presentazione del libro a Genova, nel dicembre 1979. E'imperdonabile: nel mio elenco ho scritto il titolo in modo errato (E' tutto sbagliato, è tutto da rifare), omettendo anche l'autore(Gino bartali, a cura di Pino Ricci) Provvederò al più presto. Ciao.


ProfRoubaix - 17/01/2006 alle 20:00

Ciao MarioCancel, ecco alcune indicazioni su testi di cui mancano (per ora!) informazioni: [i]Bottecchia l'inafferrabile[/i] è di Roberto Fagiolo e Francesco Graziani, Nutrimenti, 2005. [i]Gli angeli di Coppi[/i] è di Marco Pastonesi, 1999. Attribuirei [i]La testa e i garun .... [/i] sia a Binda sia a Chiaradia (come hai fatto per Armstrong-Jenkins): mi sembra la cosa migliore per il lettore. [i]Racconti brevi di fughe straordinarie[/i] è di Maurizio Ruggeri, Limina, 2004. Sconcerti, [i]Con Moser ........[/i] è edito da Compagnia Editoriale, 1978. Per libri come questo, quando li hai, indicherei dopo il titolo anche il sottotitolo [i]Racconto d'un fantastico viaggio sulle pietre dell'inferno (1978)[/i] Per ora è tutto, ciao!

 

[Modificato il 17/01/2006 alle 20:06 by ProfRoubaix]


ProfRoubaix - 17/01/2006 alle 20:07

P.S. per MarioCancel: se vuoi, e se mi dai qualche giorno (week-end compreso!), fra i libri "ancora senza recensione" posso molto volentieri scrivere su: Armstrong-Jenkins, Non solo ciclismo Bertellini, Da Coppi a Merckx Brera, L'anticavallo Brera, Addio bicicletta Costa et. al, Cubetti di gloria De Lorenzi, E non chiamatemi (più) cannibale Fagiolo-Graziani, Bottecchia l'inafferrabile Maietti, Canzone per Bugno Porreca-Maietti, Pantani e io ... Ruggeri, Felice l'ultimo Tour Sconceri, Da Parigi a Roubaix ... poi, come diceva il grande Bugno, vedremo ...


cancel58 - 17/01/2006 alle 20:20

Caro ProfRoubaix, ti ringrazio per le segnalazioni ed i preziosi suggerimenti. Mi fa piacere che tu abbia compreso lo spirito dell'iniziativa. Se sei d'accordo, potremmo dividere le forze. Io posso scrivere i commenti sui seguenti libri che ho letto(tra quelli da te citati): Bottecchia l'inafferrabile Racconti brevi di fughe straordinarie L'Anticavallo Addio Bicicletta E non chiamatemi(più )cannibale Tu potresti scrivere le altre recensioni.Ti segnalo, in particolare, che non ho letto il libro su Binda: se lo hai letto tu... A presto Mario


Monsieur 40% - 17/01/2006 alle 20:22

...wow, che team... ;)


ProfRoubaix - 17/01/2006 alle 20:25

Perfetto: quindi "tengo": Armstrong-Jenkins, Non solo ciclismo Bertellini, Da Coppi a Merckx Costa et. al, Cubetti di gloria Maietti, Canzone per Bugno Porreca-Maietti, Pantani e io ... Ruggeri, Felice l'ultimo Tour Sconceri, Da Parigi a Roubaix Mah, Binda (dici l'intervista di Chiaradia, vero?) l'ho letto ma boh ... ok, dai! Ciao!


cancel58 - 17/01/2006 alle 20:30

OK, Prof! Prossimamente aggiungerò anche un libro appena uscito: Storia e leggenda del grande ciclismo, di Beppe Conti,Graphot editore , 2005. E' un bel tomo:500 pagine!


ProfRoubaix - 17/01/2006 alle 20:36

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Prossimamente aggiungerò anche un libro appena uscito: Storia e leggenda del grande ciclismo, di Beppe Conti,Graphot editore , 2005. E' un bel tomo:500 pagine! [/quote] Grande attesa: l'ho visto in libreria ma mi è mancato il cuore ... e il braccino! Ne vale la pena?


cancel58 - 17/01/2006 alle 20:45

L'ho appena acquistato . A prima vista non mi pare un capolavoro. Lo stile è scorrevole, ci sono diversi aneddoti e molte foto, ma non è certamente paragonabile alla Storia del Ciclismo di Ormezzano.


Vuelta Espana - 17/01/2006 alle 21:55

Ho notato che nell'elenco mancano i libri che avevo segnalato, io spero davvero che possano essere inseriti perchè molto belli: -"Labròn - la vita e le avventure di Toni Bevilacqua" di Claudio Gregori -"Paolo Bettini - Così sono diventato campione" con la collaborazione di Pietro Cabras e aggiungo: -"Palmer, borraccia e via! - storia e leggende della bicicletta e del ciclismo" di daniele marchesini, benito mazzi, romano spada A te l'onore, Mario/Cancel ;)


cancel58 - 17/01/2006 alle 22:05

Cara Elisa, il mancato inserimento dei libri da te segnalati non è una consapevole esclusione:è la prova, invece, di quanto ho detto sul mio lavoro, che costituisce una bozza del tutto provvisoria. non solo verranno inseriti, ma ti invito a recensirli! Ciao!


cancel58 - 17/01/2006 alle 22:06

P.S.: non dimenticare l'editore e l'anno di pubblicazione!


Vuelta Espana - 17/01/2006 alle 22:08

Orrore!! Non ho messo anno e editore. Allora: -Per "Labron": ed. Villa Farsetti, anno 2002 -Per "Paolo Bettini": ed. Prima Pagina Edizioni, anno 2004 -Per "Palmer,.." eccetera: ed. Ediciclo Editore, anno 2001 :OO:


cancel58 - 17/01/2006 alle 22:09

Perfetto!


Vuelta Espana - 17/01/2006 alle 22:11

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] P.S.: non dimenticare l'editore e l'anno di pubblicazione! [/quote] Telepatia :D Appena riesco ti mando una piccola recensione. Sul libro di Bettini se vuoi puoi trarre spunto dal mio post al riguardo nella prima pagina di questo thread. Per gli altri, posso scriverti due righe, e dove te le mando? Via mp, o posta? Grazie :)


cancel58 - 17/01/2006 alle 22:16

Monsieur 40% mi pare che abbia suggerito di utilizzare questo 3D. Per me non ci sono problemi. Lascio a voi, in qualità di moderatori(oltre che ad Admin) di decidere la soluzione migliore. largo ai giovani!


Vuelta Espana - 17/01/2006 alle 22:32

sì, la proposta di scrivere qui va benissimo, così tutti possono leggere. Allora in breve: [u] Labron[/u]: la storia di Antonio Bevilacqua: quella ciclistica ricca di successi, quella umana e familiare immersa nella sua realtà contadina, e quella del Veneto e dell'Italia prima e dopo la Guerra si intersecano tra loro. [u]Palmer, Borraccia e via! [/u]: La storia della bicicletta e dello sviluppo del ciclismo, delle corse, e di tutto il mondo che gli ruota attorno, compreso giornalismo e pubblicità, costellato di aneddoti. [u]Paolo Bettini [/u]: la vita del Grillo in prima persona, dall'inizio dell'amore per la bicicletta alle due più grandi vittorie del 2003: la Milano-Sanremo e la nascita della piccola Veronica.


Raf Benson - 18/01/2006 alle 12:50

Innanzi tutto complimenti per il lavoro!!! Spero di dare anch'io un piccolo contributo riportando qua sotto il mio commento ad un libro molto carino, che mi sembra non sia stato incluso nell'elenco. Se vuoi inserirlo, credo meriti. [quote][i]Originariamente inviato da Raf Benson [/i] Non so se qualculo l'ha già segnalato, a me è piaciuto molto MIGUEL Y MARCO di Maurizio Ruggeri, ed. Limina, anno 1995. Storia di sport e ciclismo a 360° sullo sfondo dei mondiali di Duitama. Il finale è una chicca, specialmente per chi come me considera il risultato di quel mondiale un furto colossale. [img]http://www.liminaedizioni.it/copertine/88-86713-01-0.jpg[/img] [/quote] La recensione potrebbe essere così corretta (omettendo la mia opinione sul risultato di quel mondiale): Storia di sport e ciclismo a 360° sullo sfondo dei mondiali di Duitama del 1995 con finale a sorpresa.


Pg - 18/01/2006 alle 13:03

Ciao Cancel, non so se sia gia' stato segnalato (nel qual caso sorry per la ripetizione), ma ecco un sito da cui prendere magari (dando i debiti rifermenti) qualche info: http://www.espressonline.it/eol/free/jsp/detail.jsp?m1s=null&m2s=sp&idCategory=4928&idContent=163519 In particolare, cita anche "Il dio di Roserio", secondo me una bellissima lettura.


Sissy - 18/01/2006 alle 16:26

Qualcuno di voi conosce il libro di Pascal Richard "Le vrai visage d'un cycliste" ? Soprattutto sapete se esiste anche una versione in italiano? Tra i libri che parlano di ciclismo vorrei inserire anche quello di mio cognato, il titolo è "Una vita sui pedali" e altro non è che una raccolta di poesie sul ciclismo, con poesie dedicate a Pantani, Casartelli, Gino Bartali, Fauto Coppi, Petacchi, alla Svetlana "Bouba", al Giro d'Italia, alla Parigi-Roubaix, alla bicicletta, etc...


cancel58 - 18/01/2006 alle 21:30

Per Vuelta Espana e Raf Benson: Ho già inoltrato alla redazione le vostre recensioni: quanto prima, pertanto, appariranno nella biblioteca.Vi ringrazio. Per Pg: Ti ringrazio per la segnalazione della prestigiosa rassegna curata da sandro magister e daniele marchesini.Alcuni dei libri che vi sono indicati sono già stati (o lo saranno prossimamente) inseriti nella nostra biblioteca. Ti invito a trasmettere una tua recensione sul libro "Il dio di Roserio" a presto! Per Sissy: Ti prego di fornire le indicazioni sul libro che hai segnalato(autore, editore, anno di pubblicazione), unitamente ad una tua recensione::anch'essa troverà posto nella biblioteca. Buona lettura a tutti! mario


cancel58 - 29/01/2006 alle 11:32

Non so se qualcuno ne abbia già parlato in un altro 3D, a proposito delle imprese di Pantani. Ho letto il libro "Appena sotto il cielo.La più straordinaria delle storie di Marco Pantani", di Fabio Marzaglia, Bradipo Libri,2005. Racconta l'incredibile e appassionante rincorsa di Pantani sulla salita di Oropa, nella quindicesima tappa del Giro del 99. Si legge in un attimo, quasi nel tempo impiegato dal campione romagnolo per risalire i 49 corridori che lo precedevano e sembra di salire con lui, lassù fino in cima al Santuario. "No padaleaba. Volaba", come disse Chepe Gonzales. Arrichito da foto e commenti di giornalisti e tecnici.


ProfRoubaix - 29/01/2006 alle 13:03

Caro Cancel, eccomi, con accademico ritardo ;) Con un p.s. per i forumisti: i libri su Bugno e Gimondi sono davvero magnifici: buona lettura! Lance Armstrong e Sally Jenkins, [i]Non solo ciclismo. Il mio ritorno alla vita[/i], Libreria dello sport, 2000. Il cancro come un avversario, o una montagna, o tutti e due insieme. Da affrontare con scienza e cuore, credendo sempre di poterli sconfiggere. Gli storici del ciclismo (e della fisiologia) ci diranno [i]chi[/i] è stato Armstrong. Questa storia, molto americana e molto hollywoodiana, ci spiega la voglia di vincere, la concezione del ciclismo, degli amici e degli avversari: in altre parole, [i]perchè[/i] Armstrong è stato così. Nello Bertellini, [i]Da Coppi a Merckx[/i], Landoni, 1977. Lungo il filo conduttore del confronto impossibile fra l’airone e il cannibale, una bella antologia di scritti di ex-corridori e giornalisti lungo le vittorie, la tecnica, l’umanità dei due più grandi ciclisti della storia. Angelo Costa, Cristiano Gatti e Pier Augusto Stagi, [i]Cubetti di gloria. Mapei, storia e leggende di una squadra che ha cambiato il ciclismo[/i], Libreria dello sport, 2003. I dieci anni, ciclistici e umani, della squadra che ha segnato il ciclismo degli anni Novanta (con, fra gli altri: Ballerini, Bartoli, Bettini, Bugno, Camenzind, Freire, Museeuw, Olano, Peeters, Rominger, Tafi, Tonkov, Vandenbroucke) per lo spirito di squadra e l’applicazione alle classiche (prima fra tutti l’amata Roubaix, vinta cinque volte fra il 1995 e il 2000) della strategia dei molti capitani a collaborare fra loro. Raccontata nella sua storia ciclistica e nei risvolti umani. Belle foto e una appendice statistica. Andrea Maietti, [i]Canzone per Bugno[/i], Limina, 1999. Uno splendido viaggio nella bellezza del [i]“paese oscuro di Bugno”[/i]. Con Keats ([i]“la malinconia dimora con la bellezza”[/i]), Pantani, la vita. Le tante vittorie e le delusioni, la stima verso gli avversari e il lavoro, la classe, la sofferenza. Bugno, nelle parole del “brerologo” Maietti, come il cielo di Lombardia: [i]”Così bello, quando è bello”[/i]. Mario Sconcerti, [i]Con Moser da Parigi a Roubaix[/i], Compagnia editoriale, 1978. [i]"Non è ciclismo, però è splendido che tutto questo se lo sia preso il ciclismo ..."[/i]. Il racconto della prima Roubaix di Moser vissuta sull’ammiraglia. I giorni di avvicinamento, gli avversari, il fango. E un giovane, bellissimo Moser finalmente solo nel velodromo. Gian Paolo Porreca e Andrea Maietti, [i]Pantani e io - Un kriss nella schiena[/i], Limina, 1999. Subito dopo Madonna di Campiglio, il commento (documentato) a caldo di che cosa era appena avvenuto e delle ipotesi sul futuro di Pantani. Senza dubbio un bellissimo libro, che mostra anche come il bello della storia fosse davvero finito lì, molto prima di Ventoux, Courchevel e Zoncolan, trionfi ormai della rabbia più che della gioia. Maurizio Ruggeri, [i]Felice l'ultimo Tour. Gimondi o l'impossibile sfida[/i], Limina, 1997. [i]"So che lui non mi risparmierà mai, in nessun luogo e in nessun momento ..."[/i]. Un bellissimo libro su Gimondi. E quindi su Merckx. Il Tour 1965 di Felice, il primo e l’ultimo, raccontati in parallelo con una carriera in fuga dalla voracità del cannibale. [i]“Era forte Eddy, quasi imbattibile”[/i]. Quasi.

 

[Modificato il 29/01/2006 alle 13:21 by ProfRoubaix]


cancel58 - 29/01/2006 alle 20:40

Caro Prof, il tuo ritardo(seppur accademico) non è pari al mio. Ti ringrazio per le belle recensioni, che ho già provveduto(incredibile!)ad inserire nel file ed a trasmettere alla redazione. Presto compariranno, assieme ad altre, nella biblioteca. Un saluto


sbrindolin - 02/02/2006 alle 21:03

Sul Televideo Rai oggi si parla del libro di Beppe Conti : [i] Tre secoli di grande ciclismo,dalla seconda metà dell'Ottocento ai primi anni del terzo millennio, raccontati con dovizia di particolari in oltre 500 pagine ed altrettante sono le foto storiche "Storia e leggenda del grande ciclismo" di Beppe Conti (Graphot editrice)ripercorre l'iter classico del mondo dei pedali su strada e su pista e svela segreti e drammi delle corse che hanno fatto epoca. I protagonisti sono descritti con grande umanità: da Bottecchia, a Coppi, Bartali, Magni, Gimondi, Moser, senza dimenticare il dramma di Pantani e i trionfi di Armstrong.[/i]


cancel58 - 03/02/2006 alle 06:38

Ho iniziato a leggere il libro di Beppe Conti.Presto apparirà la recensione nella "biblioteca"!


cancel58 - 03/02/2006 alle 06:45

Segnalo l'aggiornamento della biblioteca.Ho inserito alcune altre mie recensioni nonchè quelle di ProfRoubaix, Vuelta Espana, pedalando, raf benson,Rinaldo in campo e scusatemi se dimentico qualcuno. Attendo quelle di Gibo, che ha segnalato numerosi volumi. Grazie a tutti!


Monsieur 40% - 03/02/2006 alle 10:11

...nella biblioteca mancano alcuni libri di un certo Morris... :Old:


WebmasterNSFC - 03/02/2006 alle 10:17

...perchè magari non rientrano nella categoria "libri"...;) Provvederemo quanto prima vero?


fuente - 06/02/2006 alle 10:01

i am interesting in change (by other things of ciclismo)this books: tutto il ciclismo (1979) 176 pag. claudio ferreti ediciones SEI l^Arc en Ciel Pierre Chany (scritto in franchese)


cancel58 - 19/02/2006 alle 19:54

[i]Quando spararono al Giro d'Italia. E' il titolo del recentissimo libro di Paolo Facchinetti, dedicato all'agguato di Pieris nel Giro del 1946. La vicenda è nota. Il Giro della Rinascita, per sottolineare l'italianità di Trieste, decise di far tappa nella città giuliana, all'epoca sotto l'amministrazione alleata ed i cui destini futuri erano ancora incerti, a causa delle rivendicazioni yugoslave. Il 30 giugno, nei pressi di Pieris, la carovana venne presa a sassate dai filotitini, che sbarrarono la strada con macigni, filo spinato e bidoni di bitume, impedendo la prosecuzione della tappa, partita da Rovigo. Il lancio di sassi provocò alcuni feriti tra i corridori e vi fu pure un breve conflitto a fuoco. Il direttore del Giro decise che la tappa doveva considerarsii conclusa ma il triestino Giordano Cottur , in compagnia di sedici ardimentosi, scelse di proseguire. Trasportati su camionette americane sino a Grignano-Miramare, i 17 volontari disputarono una corsa vera sino all'ippodromo Montebello. Vinse Cottur, davanti a Bevilacqua e Menon, tra la folla festante. L'agguato di Pieris provocò disordini che proseguirono anche il giorno seguente, ma le conseguenze sarebbero state ben più gravi se il Giro non fosse riuscito ad arrivare a Trieste. Grazie anche a sei testimoni d'eccezione(Cottur, Martini, Malabrocca , Ortelli,,Ronconi e Marangoni) ed agli articoli dei quotidiani dell'epoca, il racconto risulta particolarmente avvincente , proponendo riflessioni su una pagina dolorosa del nostro Paese che"anche attraverso lo sport cerca di ricompattarsi attorno ad una ritrovata unità". Paolo Facchinetti Quando spararono al Giro d'Italia, Limina, 2006, 121 pagg., € 13,50 [/i] [img]http://img124.imageshack.us/img124/8499/scansione00231kj.jpg [/img]

 

[Modificato il 19/02/2006 alle 21:30 by cancel58]


delfo - 04/03/2006 alle 14:27

Ho letto uno dei più bei libri degli ultimi vent'anni: "L'Ultimo dicembre" di Gino Bailo. Lo scrittore è un tortonese che ebbe la fortuna di conoscere il Campionissimo Fausto Coppi e di diventarne amico tant'è che ebbe in regalo una maglia rosa ed una sella che poi donò al Mausoleo di Castellania. Il libro narra gli ultimi venti giorni di vita di Fausto, dalla Sua battuta di caccia in Alto Volta (ora Burkina Faso) sino al burrascoso rientro in Italia e quindi l'inizio della malaria non riconosciuta e la morte avvenuta alle ore 8.45 di sabato 2 gennaio 1960 all'Ospedale di Tortona. Bailo descrive tutti i particolari con un proprietà linguistica alla Gianni Brera. Il libro propone foto inedite di Fausto ad Ouagadougou durante la permanenza in Africa per quella corsa vinta da Anquetil e che avrebbe avuto un epilogo incredibile. Bartali nel cimitero di San Biagio a Castellania disse: "No, non è possibile che un simile Campione non fosse immortale!". Pensate! Gino Bailo ha regalato tutti i libri all'"Associazione Fausto e Serse Coppi a Castellania" che ne ha curato la stampa grazie all'intervento del pittore-scultore Claudio Pesci di Bologna che ha contribuito regalando all'Associazione una ventina di acquarelli sul paese natale dei Coppi. Desidero esprimere una mia considerazione personale: i medici che hanno curato Coppi sono stati tratti in inganno dalla febbre bassa del Campione (37 gradi e 2) che aveva già sofferto per la malaria in forma lieve nel 1941 in Africa, aveva avuto il tifo e la Sua forte fibra aveva temporaneamnete nascosto il grave male a tutti. Poi, in quei tempi l'esito di un esame del sangue prevedeva tempi di risposta non certo brevi come accadde a Raphael Geminiani in pericolo di vita a Clermont Ferrand (i suoi esami tornarono dall'Istituto Pasteur di Parigi dopo svariati giorni). La sorte malvagia aveva portato via il più Grande Campione ed Uomo del Ciclismo di tutti i tempi. Un libro da non perdere.


cancel58 - 04/03/2006 alle 14:54

Condivido le giuste osservazioni di Delfo."L'ultimo dicembre" è veramente un bel libro.Nelle biblioteca del ciclismo merita una recensione migliore di quella- -frettolosa- che avevo fatto in occasione dell'apertura della rubrica. [img]http://img119.imageshack.us/img119/7266/scansione0nq.jpg [/img]


Monsieur 40% - 04/03/2006 alle 15:05

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Condivido le giuste osservazioni di Delfo."L'ultimo dicembre" è veramente un bel libro.Nelle biblioteca del ciclismo merita una recensione migliore di quella- -frettolosa- che avevo fatto in occasione dell'apertura della rubrica.[...] [/quote] Se Delfo è d'accordo, suggerirei di utilizzare il suo post per recensire il libro di Bailo. ;)


delfo - 04/03/2006 alle 15:08


Monsieur 40% - 04/03/2006 alle 15:17

...chi tace acconsente?!... :D


delfo - 04/03/2006 alle 15:22

Per Monsier 40%. Per me va bene circa la recensione del libro "L'ultimo dicembre".


Monsieur 40% - 04/03/2006 alle 15:25

Grazie delfo. :clap: Ad Admin e Cancel58 l'onore di completare la pagina.


cancel58 - 04/03/2006 alle 15:30

Provvederò quanto prima! Approfitto per invitare Delfo a recensire un libro su Nando Terruzzi,di cui mi ha parlato recentemente.


delfo - 04/03/2006 alle 23:55

Recensione sul libro di Giordano Cioli e Mirella Meloni - sua moglie (di Montepulciano-Siena). Titolo: "Ferdinando Terruzzi: il re delle Seigiorni. Da Sesto San Giovanni per conquistare il Mondo". Edizioni Blu. Costo per gli appassionati: solo 10 € + spese postali Farne richiesta via e-mail a: gcioli(chiocciola)libero.it Il grande pistard Ferdinando "Nando" Terruzzi (nacque a Sesto S. Giovanni il 17 febbraio 1924) conquistò ben 25 vittorie nelle Seigiorni disputate in tutto il mondo. Ne disputò 160 con vari compagni d'avventura: Arnold, Rigoni, Gillen, Poblet, De Rossi, Sacchi, Faggin, Anquetil, Darrigade, Post etc. Gareggiò in tutto il mondo soprattutto in Francia (dove si sposò e mise su casa a Nizza), Germania, Australia e Canada. Da Sestro San Giovanni, in provincia di Milano, partì per un'avventura incredibile che lo vide trionfatore ovunque fuorchè nella sua Patria dove gareggiò e vinse solo a fine carriera (al Vigorelli). Difese i colori di varie squadre straniere ma anche italiane fra le quali la Nivea, la Carpano, la Molteni, la Ignis e la Philco. Il libro descrive la vita del piccolo Nando che già a cinque anni fu "costretto" dal padre, fanatico di ciclismo, a gareggiare in bici. Poi intervenne la passione per le due ruote e nacque il Campione. Nando gareggiò in tutto il mondo e fra una gara ed un'altra trascorreva la vita sull'aereo che lo portava alle riunioni che si susseguivano incessanti. Si correva per sei giorni di seguito, pomeriggio e notte anche con la febbre o qualche costola rotta. Ora il Campione, che da poco ha compiuto 82 anni, abita a Sarteano in Toscana. Morta la prima moglie francese ha sposata una simpaticissima toscana ed è per questo che il libro è stato scritto da un senese. Il 25 marzo ci sarà una grande festa a Sesto San Giovanni dove interverrà anche Nando Terruzzi che sarà premiato con un lingotto d'oro e con un premio alla carriera. Raramente i pistard sono stati ricordati da scrittori di ciclismo. C'è, fra l'altro, una bellissima prefazione di Marco Pastonesi della Gazzetta dello Sport che con acutezza riesce a descrivere in una pagina la vita di un seigiornista. E' un libro da non perdere anche perchè l'amico Terruzzi ha scritto una pagina di storia della nostra pista. L'unico suo rammarico è quello di aver gareggiato poco in Italia dove, a suo dire, pochi lo ricordano. ALTRO LIBRO: "Renzo Soldani Il Conte di Cireglio. Dai duelli pistoiesi alle vittorie su Coppi e Bartali" scritto da Luciano Ancilotti, Stefano Fiori e Carlo Fontanelli. Editrice: La Biblioteca del Ciclismo. 127 pagine ricche di foto inedite con tutte le 14 vittorie dell'amico Renzo, un Grande che seppe battere Bartali e Coppi. Nel libro sono elencati tutti i piazzamenti (e che piazzamenti!) del pistoiese che il prossimo 3 maggio compirà 81 anni e va ancora in bicicletta. la classe e la compostezza in bici erano le sue armi vincenti. ALTRO VOLUME: "Idrio Bui, un 'grimpeur' per Fausto Coppi" di Fabio Pellegrini. Editrice DonChisciotte. Il settantatreenne di Pieve di Sinalunga (SI), vincitore di quattro corse nei prof. ma di decine e decine di gare nei dilettanti, racconta di sè stesso e della sua famiglia dedita al ciclismo. I suoi fratelli si chiamano: Idris, Idriana, Idria, Iva, Impero, Ivo e Brunero: sembra un anagramma. Bartali disse di lui: "Poteva diventare un campione ma è rimasto un cacciavite". Si riferiva al fatto che Idrio Bui preferì restare in grandi squadre (Ghigi, Lygie, Fides ed Ignis) e fare il gregario per poi continuare l'attività nel suo negozio di ferramenta. Tutt'ora va in bici epartecipa a "L'Eroica" di Gaiole in Chianti (75 chilometri di strade bianche) mettendo in evidenza una forma invidiabile. Un libro che rende merito ad un corridore senese di grande talento. ALTRO LIBRO: "Ottavio Bottecchia, quel mattino a Peonis" di Pieri Stefanotti. Edito dal Comune di Trasaghis. 117 pagine corredate da foto stupende ed inedite del vincitore dei Tour del 1925 e 1926. Ottavio morì in circostanze misteriore il 15 giugno del 1927 alle ore 10.45 all'Ospedale di Gemona. Si disse che cadde rovinosamente in allenamento a causa del fondo sconnesso, chi per un malore improvviso, forse ucciso per errore o forse dagli squadristi del fascismo che lui osteggiava. Nel libro vengono trattate tutte queste ipotesi con documenti importanti e foto appartenute alla famiglia. La curiosità spinge a leggere il libro come si trattasse di un giallo ma il finale purtroppo era già noto. Un grandissimo del nostro ciclismo se ne era andato prematuramente. Al Tour aveva raccolto in tre anni due vittorie ed un secondo posto. Scusate se è poco!


Reggio Emilia - 05/03/2006 alle 02:07

[quote] Andrea Maietti, [i]Canzone per Bugno[/i], Limina, 1999. Uno splendido viaggio nella bellezza del [i]“paese oscuro di Bugno”[/i]. Con Keats ([i]“la malinconia dimora con la bellezza”[/i]), Pantani, la vita. Le tante vittorie e le delusioni, la stima verso gli avversari e il lavoro, la classe, la sofferenza. Bugno, nelle parole del “brerologo” Maietti, come il cielo di Lombardia: [i]”Così bello, quando è bello”[/i]. [/quote] Bellissimo il libro in questione: c'è, a mio modo di vedere, una descrizione fatta bene del carattere del Gianni. A tal proposito, chiedo aiuto: fino a qualche tempo fa, su L'espresso on line, erano presenti due bei racconti su Bugno, intitolati "Il Gianni" e "L'ultima curva del Signor Vedremo", a firma di un certo Marco Beccaria, professore brianzolo appassionato di ciclismo e di Bugno in particolare, qualcuno ha salvato una copia, visto che adesso sul sito de l'espresso non c'è più?


ProfRoubaix - 05/03/2006 alle 10:09

[quote][i]Originariamente inviato da Reggio Emilia [/i] [quote] Andrea Maietti, [i]Canzone per Bugno[/i], Limina, 1999. Uno splendido viaggio nella bellezza del [i]“paese oscuro di Bugno”[/i]. Con Keats ([i]“la malinconia dimora con la bellezza”[/i]), Pantani, la vita. Le tante vittorie e le delusioni, la stima verso gli avversari e il lavoro, la classe, la sofferenza. Bugno, nelle parole del “brerologo” Maietti, come il cielo di Lombardia: [i]”Così bello, quando è bello”[/i]. [/quote] Bellissimo il libro in questione: c'è, a mio modo di vedere, una descrizione fatta bene del carattere del Gianni. A tal proposito, chiedo aiuto: fino a qualche tempo fa, su L'espresso on line, erano presenti due bei racconti su Bugno, intitolati "Il Gianni" e "L'ultima curva del Signor Vedremo", a firma di un certo Marco Beccaria, professore brianzolo appassionato di ciclismo e di Bugno in particolare, qualcuno ha salvato una copia, visto che adesso sul sito de l'espresso non c'è più? [/quote] Ho trovato il blog dell'ottimo Beccaria: http://farfintadiesseresani.blog-city.com/span_classrsstitleil_mondiale_spiegato_al_popolospan.htm I racconti che cerchi sono: http://farfintadiesseresani.blog-city.com/il_gianni.htm http://farfintadiesseresani.blog-city.com/lultima_curva_del_signor_vedremo_1.htm Ne trovi altri seguendo i link nel blog. Ciao! p.s. proprio un peccato, la chiusura dell'ottimo "in bici" dell'Espresso!

 

[Modificato il 05/03/2006 alle 10:21 by ProfRoubaix]


TGMN - 05/03/2006 alle 12:08

CIAO RAFAEL BENSON, DOVE POSSO TROVARE IL LIBRO MIGUEL Y MARCO? MI SONO VENUTI I BRIVIDI A VEDERE LA COPERTINA. GREAZIE 1000. TGMN


Reggio Emilia - 05/03/2006 alle 12:54

[quote][Ho trovato il blog dell'ottimo Beccaria: http://farfintadiesseresani.blog-city.com/span_classrsstitleil_mondiale_spiegato_al_popolospan.htm I racconti che cerchi sono: http://farfintadiesseresani.blog-city.com/il_gianni.htm http://farfintadiesseresani.blog-city.com/lultima_curva_del_signor_vedremo_1.htm Ne trovi altri seguendo i link nel blog. Ciao! p.s. proprio un peccato, la chiusura dell'ottimo "in bici" dell'Espresso! [/quote] Grazie mille per i link, finalmente ho ritrovato questi due racconti! ciao


cancel58 - 07/03/2006 alle 15:41

Avviso ai lettori: domani in edicola , a 9,90 euro(a richiesta con "la Repubblica), la biografia di Fausto Coppi , di Gianni Brera, con una prefazione di Gianni Mura . Un brano della prefazione è pubblicato sul giornale di oggi. Ne cito solo la conclusione:"dopo Coppi il ciclismo non è stato più lo stesso, così come il giornalismo sportivo dopo Brera.e tanto basti"


Stella alpina - 07/03/2006 alle 15:44

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Avviso ai lettori: domani in edicola , a 9,90 euro(a richiesta con "la Repubblica), la biografia di Fausto Coppi , di Gianni Brera, con una prefazione di Gianni Mura . Un brano della prefazione è pubblicato sul giornale di oggi. Ne cito solo la conclusione:"dopo Coppi il ciclismo non è stato più lo stesso, così come il giornalismo sportivo dopo Brera.e tanto basti" [/quote] Grazie Cancel58 ottima segnalzione!!!!


ProfRoubaix - 07/03/2006 alle 15:51

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Avviso ai lettori: domani in edicola , a 9,90 euro(a richiesta con "la Repubblica), la biografia di Fausto Coppi , di Gianni Brera, con una prefazione di Gianni Mura . Un brano della prefazione è pubblicato sul giornale di oggi. Ne cito solo la conclusione:"dopo Coppi il ciclismo non è stato più lo stesso, così come il giornalismo sportivo dopo Brera.e tanto basti" [/quote] Ciao Cancel, ma è "Coppi e il diavolo" o qualcosa d'altro?


Raf Benson - 07/03/2006 alle 15:59

[quote][i]Originariamente inviato da TGMN [/i] CIAO RAFAEL BENSON, DOVE POSSO TROVARE IL LIBRO MIGUEL Y MARCO? MI SONO VENUTI I BRIVIDI A VEDERE LA COPERTINA. GREAZIE 1000. TGMN [/quote] Guarda sul sito della casa editrice Limina, c'è anche la possibilità di ordinarlo on-line. Questo è il link: [email] http://www.liminaedizioni.it/griglia_libro.cfm?art_codice=2&codice_collana=1[/email] Altrimenti credo che, con le giuste coordinate, una buona libreria te lo possa far arrivare. Ciao.


cancel58 - 07/03/2006 alle 15:59

Dalla lettura della prefazione di Gianni Mura , direi proprio che è"Coppi e il diavolo". L'ho riconosciuto da un brano:"talora su un comignolo posava la civetta.I buoi s'inquietavano nella stalla, scornavano fra loro in un sinistro rumore di catene".


cancel58 - 07/03/2006 alle 17:21

[img] http://img217.imageshack.us/img217/7256/scansione00068sy.jpg[/img] A proposito di Fausto Coppi. Mi è stato prestato un prezioso volumetto, edito nel febbraio 1960, un mese dopo la morte del Campionissimo. Un vero e proprio instant book, pubblicato nella serie "I romanzi del Corriere" la copertina riproduce la famosa tavola di Walter Molino per "la Domenica del corriere" Merita un posto d'onore nella biblioteca del ciclismo.


delfo - 09/03/2006 alle 08:48

"L'OMBRA DI FAUSTO" di Franco Varisco - Edizioni IL FIORINO - Modena tel. 059-281577 70 pagine formato 24 x 16,5 - costa € 8,00 Finito di stampare nel gennaio 2006, il libro racconta della storia dell'ammiraglia bianco-celeste della Bianchi che per dodici anni ha seguito le imprese del Campionissimo senza mai lasciare a terra il prezioso equipaggio: Gino Oriani alla guida, Giovanni Tragella alla direzione sportiva, il comm. Luigi Zambrini sul ponte di comando con il mozzo, pardon, il meccanico Pinella De Grandi pronto ad intervenire. Un'equipe fantastica per una vettura gigante con i suo cinque metri e mezzo di lunghezza. La vettura, targata MI 50882, seguiva ovunque il Campione di Castellania eccetto al Tour dove venivano utuilizzate le auto messe a disposizione dell'Organizzazione. Mai si era scritto un libro su un'ammiraglia, anche se avevo già letto del "Norge", il grosso camion della "Legnano" che fungeva da assistenza e da trasporto bici e pezzi di ricambio. La "Bianchi S9" era presente anche al funerale di quel triste lunedì 4 gennaio del 1960 quando Fausto veniva accompagnato per la Sua ultima fuga verso il cimitero di San Biagio. La "Gazzetta dello Sport" scrisse che la vettura fu poi demolita ma non fu così ... Vive nel cuore di chi ama il ciclismo, di chi ha voluto bene e di chi vuol bene ancora a Fausto Coppi, il più Grande di tutti ...


Ottavio - 09/03/2006 alle 10:08

Confermo che il libro di Brera uscito con la Repubblica è "Coppi e il diavolo" con una lunga prefazione di Gianni Mura e una bella appendice fotografica.


ProfRoubaix - 09/03/2006 alle 10:52

[quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Confermo che il libro di Brera uscito con la Repubblica è "Coppi e il diavolo" con una lunga prefazione di Gianni Mura e una bella appendice fotografica. [/quote] Ti ringrazio: l'ho preso sulla fiducia e con l'impressione che l'introduzione fosse inedita. Con l'appendice, ancora meglio!


Stella alpina - 09/03/2006 alle 10:58

Visto che se ne è parlato ieri nella memoria al grande Cottur volevo segnalare questo libro che ho trovato sul sito: http://www.libreriadellosport.it/libri-books/ciclismo-cycling/ Autore: FACCHINETTI PAOLO Pagine: 120 Dimensioni: 14 X 23 Anno di pubbl.: 2006 Una pagina drammatica ed esaltante di sport e di storia nazionale quasi dimenticata e ricostruita nel dettaglio: il Giro d'Italia 1946. 1946, il Paese è un cumulo di macerie, i generi di prima necessità scarseggiano, ma in tutti c'è la speranza di un domani migliore. «Ricostruire» è lo slogan imperante, riferito a case, trasporti, industria, unità di coscienze e persino forma istituzionale dello Stato: un referendum manda il re in esilio e saluta la nascita della Repubblica. C'è una parte del Paese però che vive ancora in perenne angoscia: l'Istria, Trieste. Qui nessuna conferenza di pace ha trovato la soluzione giusta per un territorio strategicamente importante e dunque conteso fra italiani, forze anglo-americane e jugoslavi. Disordini e scontri armati tra le diverse fazioni sono all'ordine del giorno. Il Giro d'Italia 1946 nasce con l'intento di ricucire un Paese fino a poco prima lacerato ma soprattutto animato dal desiderio di portare la solidarietà degli italiani a Trieste. Il progetto non piace agli slavi filotitini che si preparano a boicottare la «carovana», nonostante l'allerta dei servizi segreti. L'«attacco» avviene al termine della tappa Rovigo-Trieste, a Pieris: filo spinato e bidoni di catrame sull'asfalto a bloccare la corsa, sassi sui corridori, revolverate fra aggressori e polizia. Il Giro è costretto a fermarsi. Ma diciassette coraggiosi, comandati dal triestino Cottur, vogliono a tutti i costi entrare in città, portare a compimento la «missione». Ci riusciranno, scortati dalle jeep americane, e a Trieste saranno accolti come «liberatori» in un delirio di folla. [img] http://www.libreriadellosport.it/pictures/articles-52858.jpg[/img]


cancel58 - 09/03/2006 alle 22:00

[img]http://img106.imageshack.us/img106/6108/scansione00101xy.jpg [/img] Considerato che ci stiamo avvicinando all'appuntamento con la Classicissima, segnalo il libro di Carlo Delfino "C'era una volta la Milano-Sanremo"(Grafica D.G.S. Varazze, 1999) nel quale l'Autore ripercorre la storia della corsa dalla nascita (1907) sino all'edizione del 1949. Molti gli aneddoti e tante le fotografie, anche inedite. Interessanti le annotazioni sull'evoluzione del percorso e un'appendice dedicata alle condizoni ambientali delle "storiche"edizioni.


cancel58 - 15/03/2006 alle 18:02

[img]http://img118.imageshack.us/img118/9294/scansione00272zr.jpg [/img] [i]Carlo Delfino Giuseppe Oliveri.Sprinter italien. Le imprese, i racconti e gli avversari del “maestro” di Olmo. Grafica D.G.S.-Varazze 2000 La straordinaria vicenda di Giuseppe Oliveri, di Campo Ligure, classe 1889. Iniziò la sua carriera in Francia , ove si era trasferito con la famiglia. Corse sulle piste di tutto il mondo, rendendosi protagonista di Seigiorni, americane, omnium, fianco a fianco con i grandissimi dell’epoca. Disputò un paio di stagioni come stradista, vincendo la prima tappa del Giro del 1920.Abbandonata l’attività agonistica, seguì e allenò Giuseppe Olmo. Nel dopoguerra fu alla guida dell’ammiraglia dell’omonima casa ciclistica,della quale fu per anni uomo di fiducia, consigliere, tuttofare. Un bel libro su un personaggio del mondo del ciclismo che merita di essere conosciuto [/i]


leo - 16/03/2006 alle 18:44

Un libro carino che ho letto ultimamente..non e' sul ciclismo agonistico ma sulla bici come mezzo di trasporto e filosofia: Emilio Rigatti Minima pedalia viaggi quotidiani su due ruote e manuale di diserzione automobilistica


cancel58 - 16/03/2006 alle 18:51

Grazie della segnalazione, Leo. Se la puoi completare con editore ed anno, aggiungendo una tua recensione, verrà inserita nella nostra Biblioteca.


leo - 18/03/2006 alle 18:48

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Grazie della segnalazione, Leo. Se la puoi completare con editore ed anno, aggiungendo una tua recensione, verrà inserita nella nostra Biblioteca. [/quote] per pigrizia e comodità prendo direttamente quella dal sito dell'editore (www.ediciclo.it, ci sono anche delle ottime guide per chi pratica) ---- C’è chi smette di fumare, chi smette di bere, di giocare a carte... e chi smette di andare in auto. Appende il volante al chiodo e inforca la bicicletta. Emilio Rigatti, disertore ciclista in fuga dall’esercito automobilistico, usa la bici quotidianamente e ritrova così il sapore del tempo a due ruote, che segue più la traiettoria del sole che lo scorrere dei led sull’orologio digitale. Gli obbligatori trasferimenti per il lavoro si rivelano quindi frammenti di un Viaggio Globale, non più confinato nel periodo delle ferie, ma disciolto nell’andare di ogni giorno. Il diario di un non-viaggio lungo un anno, tra invettive solitarie, avventure esilaranti e momenti di pura riflessione, corredato da un manuale per smettere di andare in automobile e diventare “ciclonauti" ---


Admin - 18/03/2006 alle 21:59

Presentazione libro su Ferdinando TERRUZZI , il re delle sei giorni [quote][i]Originariamente postato da nino58 in un thread doppione [/i] Comunico a tutti che sabato 25 marzo, alle 16, nella sala consiliare del Palazzo Comunale di Sesto San Giovanni (MI)Piazza della Resistenza,20 ci sarà la presentazione del libro "Ferdinando Terruzzi il re delle sei giorni, da Sesto San Giovanni per conquistare il mondo " di Giordano Cioli e Mirella Meloni . E' la storia del più grande seigiornista italiano di sempre ( con Silvio Martinello), medaglia d'oro alle Olimpiadi di Londra 1948. Terruzzi stesso, come indicato sul manifesto di presentazione, dovrebbe essere lì. Se potesse esserci anche Cicloweb... [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [quote]Recensione sul libro di Giordano Cioli e Mirella Meloni - sua moglie (di Montepulciano-Siena). Titolo: "Ferdinando Terruzzi: il re delle Seigiorni. Da Sesto San Giovanni per conquistare il Mondo". Edizioni Blu. Costo per gli appassionati: solo 10 € + spese postali Farne richiesta via e-mail a: gcioli(chiocciola)libero.it Il grande pistard Ferdinando "Nando" Terruzzi (nacque a Sesto S. Giovanni il 17 febbraio 1924) conquistò ben 25 vittorie nelle Seigiorni disputate in tutto il mondo. Ne disputò 160 con vari compagni d'avventura: Arnold, Rigoni, Gillen, Poblet, De Rossi, Sacchi, Faggin, Anquetil, Darrigade, Post etc. Gareggiò in tutto il mondo soprattutto in Francia (dove si sposò e mise su casa a Nizza), Germania, Australia e Canada. Da Sestro San Giovanni, in provincia di Milano, partì per un'avventura incredibile che lo vide trionfatore ovunque fuorchè nella sua Patria dove gareggiò e vinse solo a fine carriera (al Vigorelli). Difese i colori di varie squadre straniere ma anche italiane fra le quali la Nivea, la Carpano, la Molteni, la Ignis e la Philco. Il libro descrive la vita del piccolo Nando che già a cinque anni fu "costretto" dal padre, fanatico di ciclismo, a gareggiare in bici. Poi intervenne la passione per le due ruote e nacque il Campione. Nando gareggiò in tutto il mondo e fra una gara ed un'altra trascorreva la vita sull'aereo che lo portava alle riunioni che si susseguivano incessanti. Si correva per sei giorni di seguito, pomeriggio e notte anche con la febbre o qualche costola rotta. Ora il Campione, che da poco ha compiuto 82 anni, abita a Sarteano in Toscana. Morta la prima moglie francese ha sposata una simpaticissima toscana ed è per questo che il libro è stato scritto da un senese. Il 25 marzo ci sarà una grande festa a Sesto San Giovanni dove interverrà anche Nando Terruzzi che sarà premiato con un lingotto d'oro e con un premio alla carriera. Raramente i pistard sono stati ricordati da scrittori di ciclismo. C'è, fra l'altro, una bellissima prefazione di Marco Pastonesi della Gazzetta dello Sport che con acutezza riesce a descrivere in una pagina la vita di un seigiornista. E' un libro da non perdere anche perchè l'amico Terruzzi ha scritto una pagina di storia della nostra pista. L'unico suo rammarico è quello di aver gareggiato poco in Italia dove, a suo dire, pochi lo ricordano. [/quote] Grazie, Nino, per aver ricordato l'appuntamento. Delfo me lo aveva anticipato in occasione della recensione del libro. Penso che a Sesto San Giovanni dovrebbe esserci e, quindi, ci potrà raccontare l'evento. [/quote]


antonello64 - 30/03/2006 alle 12:53

vorrei fare una pazzia e acquistare l'Enciclopedia Mondiale del Ciclismo in 3 volumi da 70 € l'uno: qualcuno può darmi informazioni su quest'opera?


Admin - 30/03/2006 alle 16:21

Riceviamo via mail e pubblichiamo. Chi aiuta l'amico Jesus Enrique Alonso? ******** hello dries, my name is Jesus and i´´m writing to you fron the north of spain, from a region called Asturias. i´m looking forward to the book "Pantani vive". it has not been released in Spain. i would prefer to get a spanish version or at least, an english version. Could you help me? Greetings.. i´ve got Marco Pantani in my heart forever ****** Che voi sappiate, esiste una versione spagnola o inglese di "Pantani vive"? Altrimenti, Jesus dove può trovare la versione italiana? Grazie a tutti!


Admin - 30/03/2006 alle 16:22

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] vorrei fare una pazzia e acquistare l'Enciclopedia Mondiale del Ciclismo in 3 volumi da 70 € l'uno: qualcuno può darmi informazioni su quest'opera? [/quote] Viva le pazzie!!!


cancel58 - 30/03/2006 alle 18:24

[quote]Che voi sappiate, esiste una versione spagnola o inglese di "Pantani vive"? Altrimenti, Jesus dove può trovare la versione italiana? [/quote] Non so se esista una versione inglese o spagnola. la versione italiana può essere richiesta alla Libreria dello sport di Milano, Via Carducci,che spedisce libri per corrispondenza (credo anche all'estero) per maggiori informazioni: www.libreriadellosport.it


cancel58 - 30/03/2006 alle 18:30

[quote]vorrei fare una pazzia e acquistare l'Enciclopedia Mondiale del Ciclismo in 3 volumi da 70 € l'uno: qualcuno può darmi informazioni su quest'opera? [/quote] Non so se parliamo della stessa cosa. Sabato scorso ho visto alla libreria dello sport di Milano un'opera in più volumi contenente le schede , corredate di fotografia , di tutti i corridori del mondo. A dir la verità l'ho sfogliata appena e non so neppure l'editore ( italiano?). Era comunque molto recente.


cancel58 - 30/03/2006 alle 20:05

[img]http://img456.imageshack.us/img456/4422/anni9ln.jpg [/img] Conservo gelosamente questa preziosa pubblicazione del 1980, edita per la serie"I quaderni della Gazzetta dello Sport", vent'anni dopo la morte del campionissimo. Ricco di dati, curiosità e foto , propone anche un confronto con Gino Bartali(Fausto-Gino: vite parallele). Scrive Gino Palumbo nella prefazione:" Nella memoria della gente di sport, Coppi è come se non fosse morto;come se fosse ancora in mezzo a noi;ogni giorno;immancabile riferimento d'ogni discorso che riguardi il ciclismo". Sono passati altri ventisei anni:potremmo dire la stessa cosa. Una curiosità: alla pubblicazione era allegato un disco realizzato da Claudio Ferretti con alcune interviste al campionissimo


antonello64 - 31/03/2006 alle 00:17

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [img]http://img456.imageshack.us/img456/4422/anni9ln.jpg [/img] Conservo gelosamente questa preziosa pubblicazione del 1980, edita per la serie"I quaderni della Gazzetta dello Sport", vent'anni dopo la morte del campionissimo. Ricco di dati, curiosità e foto , propone anche un confronto con Gino Bartali(Fausto-Gino: vite parallele). Scrive Gino Palumbo nella prefazione:" Nella memoria della gente di sport, Coppi è come se non fosse morto;come se fosse ancora in mezzo a noi;ogni giorno;immancabile riferimento d'ogni discorso che riguardi il ciclismo". Sono passati altri ventisei anni:potremmo dire la stessa cosa. Una curiosità: alla pubblicazione era allegato un disco realizzato da Claudio Ferretti con alcune interviste al campionissimo [/quote] ehi, ce l'ho anch'io e conservo anche il 45 giri. Sull'intervista nel disco ricordo sempre quello che dice a proposito della "bomba": la "bomba" è un paio di gambe di riserva, tutti i corridori la prendono e chi dice di non prenderla (chiaro riferimento a Bartali) è un bugiardo.


cancel58 - 06/04/2006 alle 19:02

[img] http://img20.imageshack.us/img20/4043/scansione00065kn.jpg[/img] Fresco di stampa, ecco l'ultimo libro di Beppe Conti: Ciclismo -Gloria e Tragedie. Le leggendarie imprese dei campionissimi e i grandi drammi che hanno segnato l'epopea del ciclismo. Gruppo Editoriale Armenia, 2006, euro 13,50


cancel58 - 18/04/2006 alle 20:20

[img]http://img66.imageshack.us/img66/2928/scansione00202jk.jpg [/img] Considerato che ci stiamo avvicinando al Giro d'Italia segnalo un libro appena uscito: "Italia, provincia del Giro. Storie di eroi, strade e inutili fughe", di Gian Luca Favetto, 256 pagine, Mondadori, 2006, 15 euro. Dal risvolto di copertina:"Favetto...ha seguito il Giro d'Italia del 2005,il più combattuto e spettacolare degli ultimi anni, culminato con la mitica ascesa del Colle delle Finestre. da Reggio calabria a Milano ha registrato fatti, impressioni,incontri con persone e luoghi, aneddoti e memorie. Come il paese che attraversa, il Giro è uno spazio della memoria.Questo libro ci fa viaggiare in luoghi carichi di storia, di arte e di cultura,e desta ricordi venati di leggenda"


Ottavio - 18/04/2006 alle 23:32

Ho visto questo libro in libreria proprio oggi. Qualcuno lo ha letto? Mi ha fatto una buona impressione.


cancel58 - 19/04/2006 alle 17:24

L'ho appena acquistato. Ne ho sfogliato alcune pagine e mi pare ben scritto :)


ivanbassofan - 20/04/2006 alle 11:36

Io conosco www.ibs.it per i libri potresti trovare qualcosa di interessante se trivi altri link li post... Ho segnalato questo sito perchè sono veloci e con tante proposte...


Ottavio - 20/04/2006 alle 15:49

Grazie Cancel, tienici aggiornati please!


fuente - 25/04/2006 alle 16:58

spanish book about world champs of cycling [img]http://img293.imageshack.us/img293/1751/historias1mq.jpg [/img]


cancel58 - 25/04/2006 alle 20:21

[img] http://img275.imageshack.us/img275/5600/scansione0026small0oj.jpg[/img] Segnalo un libro che ho letto recentemente: Il campione silenzioso.la vita e le imprese di Franco Balmamion. di Bruno Bili, con prefazione di Gian Paolo Ormezzano, Bradipo Libri, 2002, 157 pagine, 23 euro. Il campione di Nole Canavese racconta in prima persona la sua vicenda umana e sportiva, dagli inizi(incoraggiato dallo zio, che aveva corso da professionista)sino alla vittoria nel Giro del 62( bissata l'anno successivo) alla maglia tricolore e al terzo posto al Tour del 67. Il ritratto di un campione serio e "silenzioso", che non cercava la celebrità a tutti i costi. Una curiosità: il cognome anagrafico è Balma Nion. Belle foto in bianco e nero, prefazione di Ormezzano ed un capitolo dedicato agli altri corridori del Canavese.


fuente - 26/04/2006 alle 11:49

parla balmanion di la tappa di Rolle in giro 62?


Ottavio - 30/04/2006 alle 19:56

Su "L'almanacco dei libri" de La Repubblica ho letto una recensione di Edmondo Berselli al libro di Gian Luca Favetto "Italia, provincia del Giro" Mondadori. La recensione è decisamente positiva e termina così: "Si capisce che è un libro sentimentale, ma che cerca di tenere a freno il sentimentalismo. Qualche accenno a Osvalso Soriano e Gabriel Garcìa Màrquez lascia capire qual è il genere di letteratura che Favetto predilige: ma uno stile controllato, ricco più di sottintesi che di concessioni retoriche, gli permette di esplorare quello sforzo talvolta drammatico che è l'andare in bicicletta, le cronometro, gli sprint, le salite, senza scivolare in una maniera; e consegna al lettore pezzi di bravura ammirevole, una tenuta fino all'ultima pedalata e all'ultimo respiro, e alla fine un intero racconto, a suo modo esemplare".


cancel58 - 30/04/2006 alle 20:13

[quote][i]Originariamente inviato da fuente [/i] parla balmanion di la tappa di Rolle in giro 62? [/quote] Balmamion dedica appena un cenno a quella tappa . Ricorda che si cadeva dalla bici entrando nella neve e che Defilippis, quarto in classifica generale quando venne bloccata la corsa, avrebbe potuto indossare la maglia rosa se la tappa fosse arrivata a Moena. Ciao, Fuente!


super cunego - 30/04/2006 alle 20:17

secondo voi qual è il più bel libro di ciclismo? e secondo voi qual è il più bel libro su Pantani?


cancel58 - 01/05/2006 alle 14:00

[img]http://img519.imageshack.us/img519/1586/scansione0001small1qh.jpg [/img] Il Giro d'Italia è alle porte, Segnalo, soprattutto ai più giovani, un libro (non recente , in verità) su un grande protagonista dei Giri degli anni 60: Vito Taccone Taccone. La miseria, la fuga , la rosa. Compagnia editoriale 1996 Il campione abruzzese racconta la sua vita in salita:dalla difficile infanzia ai primi successi in bici, dai trionfi degli anni 60 alla battaglia (vinta) contro il tumore. Molto ciclismo, con tanti aneddoti, ma soprattutto tanta umanità nel racconto dell’indimenticabile Camoscio. Un uomo genuino,un grande campione fatto di traverso, come scrive Sergio Neri nella prefazione


fuente - 02/05/2006 alle 15:21

in his book, angelino soler said about moena`s tappa that torriani stot the tappa when angelino soler give his first position to other rider. gracie cancel58


ProfRoubaix - 02/05/2006 alle 22:10

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] secondo voi qual è il più bel libro di ciclismo?[/quote] Vostro Onore, mi avvalgo della facoltà di non rispondere :boh: [quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] e secondo voi qual è il più bel libro su Pantani? [/quote] Porreca-Maietti, Pantani e io-Un kriss nella schiena, Limina (trovi tutto a http://www.cicloweb.it/biblioteca1.html )


cancel58 - 02/05/2006 alle 22:13

[quote] Porreca-Maietti, Pantani e io-Un kriss nella schiena, Limina (trovi tutto a http://www.cicloweb.it/biblioteca1.html ) [/quote] Pienamente d'accordo, Prof!


super cunego - 02/05/2006 alle 22:40

[quote][i]Originariamente inviato da fuente [/i] in his book, angelino soler said about moena`s tappa that torriani stot the tappa when angelino soler give his first position to other rider. gracie cancel58 [/quote] Sei veramente inglese?? C'è almeno un errore e se te lo dico io k inglese sono tutt'altro k una cima... HE GIVES... Ringrazio per il Vostro Onore, ma non serviva ProfRubaix a risentirci...:cincin:


pedalando - 02/05/2006 alle 22:49

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] [quote][i]Originariamente inviato da fuente [/i] in his book, angelino soler said about moena`s tappa that torriani stot the tappa when angelino soler give his first position to other rider. gracie cancel58 [/quote] Sei veramente inglese?? C'è almeno un errore e se te lo dico io k inglese sono tutt'altro k una cima... HE GIVES... [/quote] Super guarda che il caro amico fuente scrive dalla Tierra Espana...;)


cancel58 - 05/05/2006 alle 22:13

05/05/2006 Presentata Tout Eddy, la biografia di Merckx Tutto Eddy Merckx in 283 pagine: e' l' autobiografia del piu' grande ciclista di tutti i tempi presentata oggi in occasione della partenza dal Belgio del Giro d'Italia. Scritto con il giornalista belga Stephane Thirion, si fonda sul racconto dello stesso Eddy, ma anche su quelli della mamma Jenny, della moglie Claudine, dei fratelli Micheline e Michel, nonche' dei figli Sabrina e Axel, che fa lo stesso mestiere di papa' ed ha saputo uscire dal cono d'ombra del campione. Tanti gli episodi inediti quelli raccolti nel volume, ma uno ancora diverso lo ha raccontato Felice Gimondi, il grande avversario in bici che non ha mancato la cerimonia di presentazione e si e' fatto autografare la copia (dedica: 'A Felice, con grande stima'). ''Quando ho vinto il mondiale - ha raccontato Gimondi - mia figlia girava per casa con una maglietta di Merckx...''. fonte:www.tuttobiciweb.it


Monsieur 40% - 10/05/2006 alle 02:31

[b]Libro di Benito Mazzi sul Giro[/b] [quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce in un thread mono-dedicato[/i] Visto che con i suoi racconti è ospite fisso della trasmissione televisiva "W IL GIRO, ASPETTANDO LA CORSA ROSA NEL VCO" che conduco con Diana Piretti ed Ivo Casorati, vorrei segnalarvi il libro di Benito Mazzi "Morello, la Fugascina e la febbre del Giro" Uno spaccato dell'Ossola fine anni 40 che vede il passaggio del Giro 1947 dagli occhi del giovane Morello che diventerà corridore, non sfonderà, ma col ciclismo imparrà a vivere tra avventure e maniate di fugascina, tipico dolce mergozzese... PS: Non per spammare ma le ultime 4 puntate della trasmisione saranno trasmesse in tutta Italia su canali locali... [/quote]


ProfRoubaix - 23/05/2006 alle 23:37

Comprato oggi ... vi farò sapere! ;) [img]http://img173.imageshack.us/img173/9017/ilcampioneeilbandito9ja.jpg[/img] p.s. ma nella canzone è Pollastri, vero?


pedalando - 24/05/2006 alle 01:06

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] Comprato oggi ... vi farò sapere! ;) [img]http://img173.imageshack.us/img173/9017/ilcampioneeilbandito9ja.jpg[/img] p.s. ma nella canzone è Pollastri, vero? [/quote] si' Sante Pollastri, per la precisione.


super cunego - 24/05/2006 alle 18:37

LEGGETE PANTANI UN UOMO IN FUGA DELLA RONCHI E' STUPENDO.


antonello64 - 24/05/2006 alle 22:27

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] 05/05/2006 Presentata Tout Eddy, la biografia di Merckx Tutto Eddy Merckx in 283 pagine: e' l' autobiografia del piu' grande ciclista di tutti i tempi presentata oggi in occasione della partenza dal Belgio del Giro d'Italia. Scritto con il giornalista belga Stephane Thirion, si fonda sul racconto dello stesso Eddy, ma anche su quelli della mamma Jenny, della moglie Claudine, dei fratelli Micheline e Michel, nonche' dei figli Sabrina e Axel, che fa lo stesso mestiere di papa' ed ha saputo uscire dal cono d'ombra del campione. Tanti gli episodi inediti quelli raccolti nel volume, ma uno ancora diverso lo ha raccontato Felice Gimondi, il grande avversario in bici che non ha mancato la cerimonia di presentazione e si e' fatto autografare la copia (dedica: 'A Felice, con grande stima'). ''Quando ho vinto il mondiale - ha raccontato Gimondi - mia figlia girava per casa con una maglietta di Merckx...''. fonte:www.tuttobiciweb.it [/quote] è uscito anche in italiano?


lapis - 11/06/2006 alle 19:19

[img]http://www.liberonweb.com/images/books/8871684354.jpg[/img] Promette bene faro' sapere... Note di copertina: [i] Una volata epica verso il traguardo, un tuffo nella natura e nello Zen, una sfida assoluta in cui mente e corpo sono impegnati al massimo: tutto questo è "La corsa". Una gara ciclistica che dura poche ore, un romanzo che si legge da mille prospettive. Capitoli brevi, grande tensione, flashback e illuminazioni improvvise: Tim Krabbé evoca la magia, la potenza e il dramma di un confronto estremo. Gli avversari: persone con cui si dividono sogni, alleanze temporanee, e al tempo stesso il Nemico da uccidere. Le gambe: un motore silenzioso a energia gratuita inesauribile. La salita: una fatica mortale, e un inno alla vita. La discesa: cento metri agognati per tre quarti d'ora. La sofferenza: dopo il traguardo, si trasforma nel ricordo di un piacere.[/i]


cancel58 - 13/06/2006 alle 18:43

[img] http://img485.imageshack.us/img485/484/scansione7pt.jpg[/img] Ho appena letto l'ultimo libro di Paolo Facchinetti , dedicato alla famosa tappa del '56. Si legge d'un fiato. Particolarmente interessanti le testimonianze dei protagonisti( i "ritirati e gli "arrivati)dalle quali si capisce che quel giorno accadde veramente di tutto.... Consigliato :)


cancel58 - 13/06/2006 alle 18:52

[quote][i]Originariamente inviato da antonello64 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] 05/05/2006 Presentata Tout Eddy, la biografia di Merckx Tutto Eddy Merckx in 283 pagine: e' l' autobiografia del piu' grande ciclista di tutti i tempi presentata oggi in occasione della partenza dal Belgio del Giro d'Italia. Scritto con il giornalista belga Stephane Thirion, si fonda sul racconto dello stesso Eddy, ma anche su quelli della mamma Jenny, della moglie Claudine, dei fratelli Micheline e Michel, nonche' dei figli Sabrina e Axel, che fa lo stesso mestiere di papa' ed ha saputo uscire dal cono d'ombra del campione. Tanti gli episodi inediti quelli raccolti nel volume, ma uno ancora diverso lo ha raccontato Felice Gimondi, il grande avversario in bici che non ha mancato la cerimonia di presentazione e si e' fatto autografare la copia (dedica: 'A Felice, con grande stima'). ''Quando ho vinto il mondiale - ha raccontato Gimondi - mia figlia girava per casa con una maglietta di Merckx...''. fonte:www.tuttobiciweb.it [/quote] è uscito anche in italiano? [/quote] Non mi risulta. Speriamo che venga tradotto al più presto


cancel58 - 13/06/2006 alle 20:48

Ho appena finito di leggere "Il campione e il bandito"(grazie, prof, per la segnalazione). a me è piaciuto. L'autore ripercorre, in parallelo, la vita di Girardengo (nota) e quella di Sante Pollastri(assai meno nota, almeno per me). Per certi aspetti, sembra quasi una favola:se non è mito, poco ci manca. La narrazione, in alcuni punti, è un po' appesantita dalla minuziosa ricostruzione delle vicende giudiziarie del "bandito" ma , nel complesso il lavoro è riuscito. La figura di Pollastri(o Pollastro, come amava firmarsi)è ben definita, così come l'ambiente dove nacque e visse:mi sono emozionato a leggere certe frasi del dialetto di mio padre. Girardengo tradì Pollastri? Ci si aspetta sempre qualche rivelazione e non vi dirò se l'autore dà una risposta. Leggetelo comunque, c'è un bel pezzo di storia del ciclismo e di storia d'Italia.


violetta - 13/06/2006 alle 21:22

Non so se è già stato segnalato DIARIO DEL GREGARIO autore:Marco Pastonesi c.editrice:ediciclo Noè, Bruseghin, Scarponi e la classifica vista al contrario, le voci, le immagini, le esperienze, le delusioni e le risate di tre Giri d'Italia,2002 2003 2004


ProfRoubaix - 13/06/2006 alle 21:32

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Ho appena finito di leggere "Il campione e il bandito"(grazie, prof, per la segnalazione). a me è piaciuto. L'autore ripercorre, in parallelo, la vita di Girardengo (nota) e quella di Sante Pollastri(assai meno nota, almeno per me). Per certi aspetti, sembra quasi una favola:se non è mito, poco ci manca. La narrazione, in alcuni punti, è un po' appesantita dalla minuziosa ricostruzione delle vicende giudiziarie del "bandito" ma , nel complesso il lavoro è riuscito. La figura di Pollastri(o Pollastro, come amava firmarsi)è ben definita, così come l'ambiente dove nacque e visse:mi sono emozionato a leggere certe frasi del dialetto di mio padre. Girardengo tradì Pollastri? Ci si aspetta sempre qualche rivelazione e non vi dirò se l'autore dà una risposta. Leggetelo comunque, c'è un bel pezzo di storia del ciclismo e di storia d'Italia. [/quote] Cancel, all'unisono, tanto per cambiare! :gruppo: L'ho finito ieri. Anche secondo me è decisamente bello. Il libro ripercorre in parallelo l'"incrocio di destini ..." dei due campioni, l'uno di ciclismo e l'altro di banditismo. Con un occhio di attenzione in più per il meno noto Sante Pollastri, consentendo al lettore (ciclista) di conoscere il poco noto fenomeno del banditismo (ai tempi del fascismo, per di più! Al Nord, per abbondare!) sullo sfondo della particolarissima "opinione pubblica" dei quartieri di Novi, delle gazzette dell'epoca, dei circoli anarchici, del Vel d'Hiv. A tratti il libro si ripete un po' (e non è chiarissimo quanto la ricostruzione sia storico-giornalistica oppure più "letteraria"), ma sono davvero un po' di serate ben spese. p.s. ora controllo se c'è già, ma ti mando volentieri entro qualche giorno la recensione di "O tutto o niente", l'autobiografia di Jan Ullrich. Fai tu quello sul Bondone? (bello, sono a metà, quasi in Valsugana :) )


cancel58 - 13/06/2006 alle 21:41

caro Prof, attendo la recensione dell'autobiografia di Ullrich. per il Bondone provvedo io ;)


cancel58 - 13/06/2006 alle 21:55

A propositi di Girardengo. Posto una foto inedita, custodita gelosamente da Luigi Ferrando e ora(per gentile concessione di mia zia, che ringrazio) temporaneamente in mio possesso. Luigi Ferrando è il primo sulla destra. L'omino di Novi...beh, c'è scritto! [img] http://img66.imageshack.us/img66/3426/gira2el.jpg[/img]


ProfRoubaix - 24/06/2006 alle 10:31

Caro Cancel, eccomi, col solito accademico ritardo :) Non solo: nonostante i miei suggerimenti .... [quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] Un suggerimento: in linea di massima, non oltre le 5 cicloweb-righe. Meglio 3 [/quote]questa volta ho forse un po' sbrodolato: Jan Ullrich e Hager Bossdof, [i]O tutto o niente[/i], Libreria dello sport, 2005. La parola chiave dell’autobiografia di Jan Ullrich è “talento”. Per andare in bici. Ma anche, detto con grande autoironia, “per guadagnare peso”. Questo libro (in cui il coatore Hager Bossdof dà l’impressione - una lezione per molti giornalisti - di lasciare davvero parlare il corridore senza mai sovrapporsi né smussarne i difetti) ci consente di abbandonare l’immagine (errata) di un Ullrich a cui “non piace andare in bici”. No, è che a Ullrich piace fare anche molte altre cose: mangiare, divertirsi, gli amici veri. E’ impossibile leggere questo libro (che andrebbe letto fianco a fianco con l’autobiografia di Armstrong) senza riflettere su cosa sia il professionismo e su come di fronte all’iper-allenamento totalizzante non possa bastare un talento straordinario. E’ un libro che fa andare indietro nella storia, per due motivi. Perché Ullrich, che solo gli stereotipi degli stereotipi hanno potuto fare definire “robot”, starebbe benissimo (e sarebbe felicissimo) con le foto del ciclismo di inizio secolo, le gare-scampagnate con bistecche e fiaschi di vino (un problema, quello del vino - con la minuscola - a cui Ullrich più che accenna). E perché Ullrich è un figlio (uno degli ultimi grandi dello sport) della cortina di ferro, della povertà (di molti), del desiderio di andare di là dal Muro (e non quello del Fiandre) per vedere come è fatto uno scaffale di scarpe tutte diverse, della disciplina non come scelta ma come necessità. E’ difficile che le autobiografie siano molto belle, perché spesso si perdono nelle corse e nelle statistiche. Questa no, e infatti (nonostante una traduzione spesso approssimativa) è bellissima: Ullrich si concede al lettore mostrando una trasparenza e una generosità che sono pari solo alla sua immane forza ciclistica. Resta il dubbio se l’umanità del “treno di Rostock” corra davvero contro alla sua vocazione, oppure se sia parte di quello stesso talento che un robot avrebbe sprecato sui tornanti di mezza Europa, ma con cui un uomo ha semplicemente giocato con l’incoscienza dei vent’anni. P.S. [quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] una piccola recensione, corta eh[/quote]:D

 

[Modificato il 24/06/2006 alle 10:39 by ProfRoubaix]


Andrea_Web - 12/09/2006 alle 08:19

[b]Paulo Coelho sulla vita[/b] [quote][i]Originariamente inviato da Claudio82 [/i] Vi riporto un brano dal titolo "Solitario nel cammino" tratto dall'ultimo libro di Paulo Coelho: "Sono come il fiume che scorre". Per chi non lo conoscesse Coelho è uno degli autori più importanti della letteratura mondiale, le sue opere sono pubblicate in più di 150 paesi, tradotte in 61 lingue e hanno venduto oltre 65 milioni (!) di copie. SOLITARIO NEL CAMMINO "La vita è come un'importante corsa ciclistica, il cui traguardo è costituito dalla realizzazione della leggenda personale: secondo gli antichi alchimisti, questa è la vera missione della nostra venuta sulla Terra. Alla partenza, siamo tutti insieme e condividiamo amicizia, intimità ed entusiasmo. Durante lo svolgimento della corsa, però, la gioia iniziale cede il passo alla vere sfide: la stanchezza, la monotonia, i dubbi sulle rispettive capacità. Ci accorgiamo che, nel proprio intimo, alcuni degli amici hanno ormai rinunciato a correre - stanno ancora pedalando, ma soltanto perchè non possono fermarsi in mezzo a una strada. Il gruppo di costoro diventa sempre più numeroso: tutti procedono nei pressi dell'"ammiraglia" - l'auto dell'assistenza chiamata anche routine -, conversando e compiendo i propri doveri pacatamente, ma dimenticando le bellezze e i cimenti offerti dalla strada. Perdono sempre più terreno e, alla fine, li distanziamo. E così siamo obbligati ad affrontare la solitudine, gli imprevisti al termine di curve sconosciute, i problemi con la bicicletta. A un certo punto, dopo alcune cadute dalle quali dobbiamo rialzarci senza l'aiuto di nessuno, ci domandiamo se valga la pena sottoporsi a un tale sforzo. Sì ne vale la pena. Si tratta solo di non cedere, di non desistere. Padre Alan Jones dice che occorrono Quattro Forze Invisibili, perchè la nostra anima sia in grado di superare questi ostacoli: Amore, Morte, Potere e Tempo. E' necessario amare, per essere amati da Dio. E' indispensabile la consapevolezza della morte, per comprendere la vita. E' obbligatorio lottare per crescere - senza lasciarsi illudere dal potere che deriva dalla crescita, giacchè esso non vale nulla. Infine, bisogna accettare il fatto che la nostra anima, benchè eterna, sia attualmente imprigionata nella tela del tempo, greve di opportunità e limitazioni. Perciò, nella nostra solitaria corsa ciclistica, dobbiamo agire come se il tempo avesse una propria esistenza specifica: impariamo a sfruttare ogni secondo e a riposare quando avvertiamo la stanchezza, sempre animati dalla volontà di proseguire verso la luce divina, senza lasciarci turbare dai momenti di angoscia. Non si possono considerare le Quattro Forze alla stregua di problemi da risolvere, giacchè esse sfuggono a qualsiasi controllo. Dobbiamo accetterle e lasciare che ci insegnino quanto è necessario per il nostro cammino. Noi viviamo in un Universo così grande da annichilirci e, nel contempo, sufficientemente piccolo per poter essere racchiuso nel nostro cuore. Nell'anima dell'uomo coesistono l'essenza del mondo e il silenzio del sapere. Fintantochè pedaliamo verso la nostra meta, è sempre importante domandarci: "Che bellezze mi offre la giornata di oggi?" Può esserci un sole splendente, ma se si tratta di un giorno piovoso è utile ricordare che ben presto i nuvoloni scuri si dissolveranno, e allora... Sì, le nubi si dissipano, mentre il sole non si dissolve mai. E' qualcosa da rammentare in ogni momento di solitudine." Di Paulo Coelho "Sono come il fiume che scorre" Bompiani 2006 [/quote]


strongale - 03/10/2006 alle 08:24

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [img]http://img66.imageshack.us/img66/2928/scansione00202jk.jpg [/img] Considerato che ci stiamo avvicinando al Giro d'Italia segnalo un libro appena uscito: "Italia, provincia del Giro. Storie di eroi, strade e inutili fughe", di Gian Luca Favetto, 256 pagine, Mondadori, 2006, 15 euro. Dal risvolto di copertina:"Favetto...ha seguito il Giro d'Italia del 2005,il più combattuto e spettacolare degli ultimi anni, culminato con la mitica ascesa del Colle delle Finestre. da Reggio calabria a Milano ha registrato fatti, impressioni,incontri con persone e luoghi, aneddoti e memorie. Come il paese che attraversa, il Giro è uno spazio della memoria.Questo libro ci fa viaggiare in luoghi carichi di storia, di arte e di cultura,e desta ricordi venati di leggenda" [/quote] Lo sto leggendo. E' scritto veramente bene da un giornalista che si accosta con rispetto ma anche convinzione alla grande tradizione dei suiveurs del Giro. Non compratelo però se cercate pagine che parlino di ciclismo in senso stretto. Molto spesso si parla di altro per decine di pagine.


Vuelta Espana - 03/10/2006 alle 08:49

Io attualmente sto leggendo "Storia del Ciclismo" di Ormezzano e ho finito da poco "L'era dello Sport" di Stefano Pivato. Il primo per adesso mi sembra ben scritto, con alcuni passi davvero bellissimi, anche se a volte le descrizioni troppo lunghe degli albori del ciclismo (fine '800 per intenderci) non sono propriamente vivaci...ma penso dipenda più dalle cose raccontate che dal modo di raccontarle, che non scade mai nel noioso. Il secondo invece parla della storia dello sport in generale, concentrandosi soprattutto sul periodo fascista e quello della guerra fredda, e ci sono delle pagine in cui tratta di ciclismo che ho trovato molto belle, così come anche quelle riguardo gli altri sport: interessantissimo per chi vuole avere un po' di cultura generale su certe note vicende sportive degli anni passati...


Frank VDB - 03/10/2006 alle 09:37

Articolo di POLIS QUOTIDIANO (Parma) pubblicato il 21/09/2006 [b]"Scrittori a pedali" in giro per il mondo[/b] [i]Al via una serie di incontri dedicati alla letteratura di viaggio "a due ruote"[/i] "Pedali in giro per il mondo. Come scoprire la gente, luoghi e se stessi, dolcemente in bici" è un'iniziativa nata da Bicinsieme Fiab-Parma con la stretta collaborazioni del Comune di Parma, dell'assessorato Mobilità e Ambiente e Infomobility. Si tratta di una serie d'incontri con cicloturisti scrittori uniti per portare e raccontare le sensazioni e le suggestioni vissute in giro per il modo a cavallo di una bicicletta. La serie di incontri, l'ingresso è gratuito, prenderà il via domani sera alle 21 alla Casa della Musica in P.le S. Francesco con la presentazione del libro di [b]Matteo Scarbelli "13.000 chilometri per dire: Mediterraneo ti amo"[/b]. L'autore non è nuovo a queste "gite" cicloturistiche. Infatti, ha in precedenza attraversato i Paesi della nuova Europa, da cui è nato il libro "Europa, Europa". Un viaggio atipico per capire le origini antiche della nostra storia e conoscere i mille volti dell'Europa. Scarabelli vuole capire e raccontare questa frontiera, e la bicicletta, mezzo amico dal "tocco umano", gli consente di essere proprio lì, dove la storia accade. Del suo nuovo viaggio attorno al Mediterraneo, appena concluso, parlerà durante l'incontro, raccontando la sua esperienza in paesi così vicini e così lontani, come l'attualità ricorda. Gli appuntamenti proseguiranno poi il 6 ottobre con [b]"Salam Shalom. Da Venezia a Gerusalemme in bicicletta" di Alberto Fiorin.[/b] Un emozionante viaggio a pedali in Terra Santa dal sapore antico che riecheggia le spedizioni avventurose a cavallo o in nave. Immagini a tinte forti impresse sulla carta che raccontano il passato e tratteggiano un paesaggio variegato. Oltre 4000 chilometri attraverso città scolpite nella storia come Sofi a, Istanbul, Damasco, Petra, Aleppo, Amman, Betlemme. Un viaggio dell'anima per rifl ettere su una parola che non sempre si trasforma in azione: pace. Il 27 ottobre sarà la volta di [b]"Sotto i cieli del Tibet. In bicicletta da Lhasa a Kathmandhu" di Giovanni Giglioli[/b]. Pedalare a 4000 metri sotto "il tetto del mondo" raccogliendo emozioni e suggestioni spirituali. Un viaggio avventuroso, un percorso interiore. Nell'autunno del 2005 sei amici partono dalla bassa e piatta pianura Padana per raggiungere Lhasa, capoluogo del Tibet. Qui inforcano le loro biciclette e cominciano a pedalare a un'altitudine di 4000/5000 metri giungendo a Kathmandu, in territorio nepalese. Raggiungere a pedali il Tetto del Mondo è per loro un'avventura estrema ma anche un percorso spirituale in grado di annientare le barriere razionali e di condurli nel terreno del sogno, e dell'immaginazione. Le "rifl essioni ad alta quota" spaziano dall'incontro con il millenario popolo tibetano, al contatto con una Natura dalla possente e vertiginosa bellezza, capace di risvegliare l'afflato spirituale assopito nei cuori occidentali. L'11 novembre sarà la volta di [b]"Minima pedalia. La strada per Istanbul. Yo no soy gringo" di Emilio Rigatti[/b]. Rigatti è stato l'iniziatore, insieme a Paolo Rumiz e Tullio Altan, di una nuova epoca della bicicletta: il cicloturismo d'esplorazione e di ricerca: esplorazione di luoghi anche lontani e di ricerca di altri e di se stessi attraverso la bici. Per iniziare. C'è chi smette di fumare, chi smette di bere, di giocare a carte... e chi smette di andare in auto. Appende il volante al chiodo e inforca la bicicletta. Emilio Rigatti, disertore ciclista in fuga dall'esercito automobilistico, usa la bici quotidianamente e ritrova così il sapore del tempo a due ruote, che segue più la traiettoria del sole che lo scorrere dei led sull'orologio digitale. Per continuare. La strada per Istanbul narra l'avventura in bici di Emilio Rigatti e dei suoi illustri amici Francesco Tullio Altan e Paolo Rumiz, pellegrini a pedali da Trieste a Istanbul attraverso i Balcani. Un percorso di oltre duemila chilometri dall'Italia all'antica Bisanzio. Un romantico diario, ma anche un'utile guida per chi vuole ripetere l'impresa. Il Sudamerica, l'incontro con la moglie Rosa, la sua prima bicicletta: più di un viaggio, un'avventura sentimentale di oltre 7 anni. Più di un reportage, più di un'autobiografi a. Un viaggio nei ricordi e nella scrittura per raccontare il Sudamerica di un "gringo" mancato.

 

[Modificato il 03/10/2006 alle 09:54 by Frank VDB]


cancel58 - 03/10/2006 alle 16:55

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [img]http://img66.imageshack.us/img66/2928/scansione00202jk.jpg [/img] Considerato che ci stiamo avvicinando al Giro d'Italia segnalo un libro appena uscito: "Italia, provincia del Giro. Storie di eroi, strade e inutili fughe", di Gian Luca Favetto, 256 pagine, Mondadori, 2006, 15 euro. Dal risvolto di copertina:"Favetto...ha seguito il Giro d'Italia del 2005,il più combattuto e spettacolare degli ultimi anni, culminato con la mitica ascesa del Colle delle Finestre. da Reggio calabria a Milano ha registrato fatti, impressioni,incontri con persone e luoghi, aneddoti e memorie. Come il paese che attraversa, il Giro è uno spazio della memoria.Questo libro ci fa viaggiare in luoghi carichi di storia, di arte e di cultura,e desta ricordi venati di leggenda" [/quote] Sono riuscito a leggerlo quest'estate e mi è piaciuto. C'è la cronaca del giro del 2005, attraverso i protagonisti, i direttori sportivi, i giornalisti . Ci sono anche le storie di tutti quei personaggi che, dietro le quinte ,fanno grande la Corsa Rosa. C'è tanto spazio per la memoria(ciclistica e non). C'è l'Italia , insomma, che viene scoperta (o riscoperta ) attraverso luoghi simbolici:dal lungomare di Reggio alla casa del Boccaccio, dalla tomba di Dante a quella di Pantani


Lance - 03/10/2006 alle 18:10

personalmente mi sono innamorato di un libricino che hanno regalato un paio di anni fa con la gazzetta...il titolo è "l'uomo dei miracoli" scritto da pier bergonzi..100 pagine incredibili


EugeRambler - 18/10/2006 alle 22:53

[b]L.A. Confidentiel[/b] [quote][i]Originariamente inviato da maurofacoltosi [/i] Domani uscirà in Francia il seguito di "L.A. Confidentiel", con nuovi retroscena sulle pratiche dopanti di Armstrong http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/art/2006/10/18/5441464 [/quote]

 

[Modificato il 19/10/2006 alle 01:07 by Monsieur 40%]


cancel58 - 19/10/2006 alle 16:21

[img]http://img176.imageshack.us/img176/4430/librobartalinw9.jpg [/img] Appena uscito in libreria. Inutile dire che l'ho preso. 189 pagine, euro 16,50, moltissime foto, anche inedite. inizierò a leggerlo quanto prima :)


Frank VDB - 19/10/2006 alle 16:25

il libro di Bartali mi sa che lo compro anch'io.


Goodwood - 19/10/2006 alle 16:32

ottima scelta cancel! ho iniziato a leggerlo giusto qualche giorno fa. settimana scorsa ho terminato il libro di Beppe Conti "Ciclismo Gloria e Tragedie". indubbiamente un lavoro più che sufficiente, molto generico, con tutti i pregi e i difetti che questo comporta. è l'ideale per chi si sta avvicinando al ciclismo e vuole farsi una rapida e veloce idea sui grandi interpreti passati di questi disciplina. per chi invece lo segue oramai da lungo tempo, il libro non aggiunge nulla a quello che già si sa... vicende e anedotti già note. lo stile poi è quello tipico di Conti... molto immediato: impianto lessicale non esattamente ricercato, pochi giri di parole per trattare nello specifico gli argomenti.


cancel58 - 07/11/2006 alle 18:58

[img]http://img71.imageshack.us/img71/9624/coloricoppibg9.jpg [/img] Non l'ho ancora letto, ma nel frattempo lo segnalo per due ragioni: - mi è stato regalato da un caro amico forumista, che ringrazio ancora; -contiene un intervento di un'altro frequentatore di questo Forum:D


Admin - 30/11/2006 alle 12:23

Riceviamo e pubblichiamo la richiesta, nella speranza che qualcuno sappia dare delle indicazioni al nostro amico lettore. ******** buonasera sono un'appassionato di ciclismo su pista in particolare degli stayers che anch'io ritengo la piu' bella specialita' della pista.Volevo farvi i complimenti per il bellissimo articolo su DANNY CLARK. Ma la mia domanda e' : Esistono libri o giornali che raccontano la storia del mezzofondo o dei suoi piu' grandi interpreti ? GRAZIE e a risentirci !! ***********


Rosso25 - 01/12/2006 alle 22:01

Ciao a tutti Chiedo scusa anticipatamente ma sono 1 po di fretta cm sempre del resto volevo solo farmi sapere che ( se nn e' gia stato detto in precedenza) quest'anno e' uscito un nuovo libro su gino bartali che si intitola: Gino Bartali "Mille diavoli in corpo" ve lo consiglio perche' e' veramente molto bello e con tantissime foto e' quasi un documentario su libro con tantissime foto inedite prese dall'album di famiglia con il consenso di adriana la moglie del grande gino......... il resto e' 1 sorpresa e ringrazio la mia grandissima mamma che me lo ha regalato e ve lo consiglio sopratutto xche essendo da 1 po appassionato di ciclismo la lettura sul ciclismo mi appassiona nn dico quasi come ma siamo li ... con la bici e devo dire hce vedere tante foto di quei tempi e' 1 sferzata di gioia trp belle e, sopratutto , vedere dove correvano ecc ecc... appena avro' tempo se ritrovero' qst topic se volete potrei fare 1 piccola recensione ora vi saluto scappo buona Pedalata :OO: a tutti Davide P.S.: Ho letto giusto ora sopra che e' stato gia stato citato il libro di Gino Bartali "Mille diavoli in corpo"

 

[Modificato il 02/12/2006 alle 01:31 by Monsieur 40%]


cancel58 - 02/12/2006 alle 19:57

Fresco di stampa, l'ho preso stamattina. [img] http://img230.imageshack.us/img230/2246/raccontidigloriaaq8.jpg[/img] Racconti di Gloria - l'epica dello sport italiano nelle pagine del Corriere della Sera. edito da Rizzoli- Fondazione corriere della sera. 30 euro. Curato da Tommaso Pellizzari ,il volume arricchisce la collana "Il Corriere racconta" che ricostruisce -attraverso le pagine del quotidiano milanese-alcuni temi che hanno caratterizzato la società italiana dalla fine dell'Ottocento ai nostri giorni. Nel volume dedicato allo sport, molto spazio riguarda il ciclismo: dal primo campionato del mondo di Binda alla morte di Pantani, passando per Bartali e Coppi, Gap72 e Moser. Copertina significativamente dedicata al Campionissimo


cancel58 - 06/12/2006 alle 17:54

[img] http://img476.imageshack.us/img476/3171/venturiia9.jpg[/img] L’ho letto la scorsa estate. Il libro raccoglie le cronache che Marcello Venturi (inviato de l’Unità e autore del famoso “Bandiera bianca a Cefalonia”) scrisse in occasione del Giro del 1955. C’è il racconto della corsa, vissuta attraverso i suoi protagonisti (chiamati “i giganti della strada”), ma l’attenzione è rivolta soprattutto agli aspetti umani. Il dialogo tra Bruno Monti e la madre, il rapporto tra Luciano Pezzi e la figlia , il ritratti – tra gli altri- del pretino-papà di Aldo Moser e del vecchio Valetti arricchiscono una piacevole lettura nella quale non manca il riferimento alla “bomba”. Ma il vero protagonista è Gigantino….. Marcello Venturi Sulle strade del Giro (14 maggio – 5 giugno 1955) De Ferrari Editore, 2004. Euro 12, 50


cancel58 - 20/12/2006 alle 18:25

Tra le tante proposte per Natale, approda proprio in questi giorni in libreria una strenna per tutti gli appassionati di storia del ciclismo: si tratta di "Le Grandi Montagne del Ciclismo", un libro edito dalla Libreria dello Sport di Milano, dedicato ai colli che hanno scritto la storia del Tour de France e del Giro d'Italia. Illustrato da splendide immagini d'epoca, il volume racconta l'epopea di ogni grande montagna e degli uomini che vi hanno scritto pagine straordinarie. Il volume conta 270 pagine ed ha un prezzo di copertina di 29,00 euro. Chi volesse ordinarlo o avere informazioni sulle librerie che lo distribuiscono può cliccare sul sito www.libreriadellosport.it o contattare la libreria al numero 02 48016939. fonte:www.tuttobiciweb.it


lapis - 20/12/2006 alle 18:36

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Tra le tante proposte per Natale, approda proprio in questi giorni in libreria una strenna per tutti gli appassionati di storia del ciclismo: si tratta di "Le Grandi Montagne del Ciclismo", un libro edito dalla Libreria dello Sport di Milano, dedicato ai colli che hanno scritto la storia del Tour de France e del Giro d'Italia. Illustrato da splendide immagini d'epoca, il volume racconta l'epopea di ogni grande montagna e degli uomini che vi hanno scritto pagine straordinarie. Il volume conta 270 pagine ed ha un prezzo di copertina di 29,00 euro. Chi volesse ordinarlo o avere informazioni sulle librerie che lo distribuiscono può cliccare sul sito www.libreriadellosport.it o contattare la libreria al numero 02 48016939. fonte:www.tuttobiciweb.it [/quote] Li ho visto l'altro giorno alla libreria dello sport in cso magenta a milano veramente bellissimi!!! ve li consiglio anche se ancora non li ho preso foto stupende


cancel58 - 20/12/2006 alle 19:01

E visto che siamo in tema di strenne natalizia segnalo anche il volume dedicato a Biagio Cavanna, uscito recentemente . L'ho appena letto ed il giudizo è positivo. Il libro, curato da marco Pastonesi,è il ritratto di un personaggio mitico del mondo del ciclismo. Ciclista con scarsa fortuna in gioventù(ma pare che una volta superò in corsa addirittura Gira), massaggiatore di campioni e scopritore di talenti , "l'orbo di Novi" fondò una scuola di ciclismo la cui retta veniva pagata , per lo più, con prodotti della terra. Severo ed esigente con i suoi allievi, mangiatore insaziabile. Jacques anquetil, a diciannove anni, andò da Cavanna. "Io qui non ci rimango più di cinque minuti" disse, e se ne ritornò in Francia. Marco Pastonesi (a cura di) Cavanna- L'uomo che inventò Coppi Prefazione di Claudio gregori. Ediciclo Editore, 2006 20,00 Euro [img] http://img110.imageshack.us/img110/440/cavannaoh9.jpg[/img]


super cunego - 20/12/2006 alle 19:07

Ho già letto Pantani un uomo in fuga e Pantani un eroe tragico, molto belli e appassionanti... Mi sapreste dire che altri libri su pantani sono belli. Se non sapete che consigliarmi ditemi pure libri di altro genere, altri soggetti che vi sono piaciuti. Grazie;)


cancel58 - 20/12/2006 alle 19:19

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Ho già letto Pantani un uomo in fuga e Pantani un eroe tragico, molto belli e appassionanti... Mi sapreste dire che altri libri su pantani sono belli. Se non sapete che consigliarmi ditemi pure libri di altro genere, altri soggetti che vi sono piaciuti. Grazie;) [/quote] Ti segnalo "Pantani ed io - Un kriss nella schiena ", di Porreca e Maietti, Limina editore , uscito nel 99, subito dopo la vicenda di Campiglio e il più recente Appena sotto il cielo , di fabio marzaglia , edito dalla Bradipolibri (2005) Comunque a breve sarà aggiornata anche la sezione relativa alla biblioteca del ciclismo.... Ciao!


super cunego - 21/12/2006 alle 17:34

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Ho già letto Pantani un uomo in fuga e Pantani un eroe tragico, molto belli e appassionanti... Mi sapreste dire che altri libri su pantani sono belli. Se non sapete che consigliarmi ditemi pure libri di altro genere, altri soggetti che vi sono piaciuti. Grazie;) [/quote] Ti segnalo "Pantani ed io - Un kriss nella schiena ", di Porreca e Maietti, Limina editore , uscito nel 99, subito dopo la vicenda di Campiglio e il più recente Appena sotto il cielo , di fabio marzaglia , edito dalla Bradipolibri (2005) Comunque a breve sarà aggiornata anche la sezione relativa alla biblioteca del ciclismo.... Ciao! [/quote] Grazie mille:)


smemo - 21/12/2006 alle 17:42

CIAO SAPETE SE HANNO GIA PUBBLICATO IN ITALIANO I LIBRI DI BOONEN E NIJS?!?!!??!?IO HO QUELLI D BETTINI, ARMSTRONG E ULLRICH E NN SN NIENTE MALE:boh::boh:


lapis - 23/12/2006 alle 11:59

[quote] Marco Pastonesi (a cura di) Cavanna- L'uomo che inventò Coppi Prefazione di Claudio gregori. Ediciclo Editore, 2006 20,00 Euro [img] http://img110.imageshack.us/img110/440/cavannaoh9.jpg[/img] [/quote] Sellino (una poesia per Biagio Cavanna) di Francesca Grazzini Sellino mio sellino sellami. Manubrio manubriami. Freni frenatemi. Campanello fammi squillare. Pedali pedalatemi. Fanale fammi brillare. Bicicletta mia bicicletta io e te siamo una cosa sola, che nel profondo, quando mi bicicletto, mi consola. da "Cavanna - l'uomo che inventò Fausto Coppi" ediciclo editore


cancel58 - 23/12/2006 alle 20:09

E' talmente grande che non riesco neppure a scannerizzarlo per intero! E' il mio regalo di Natale. L'ho preso stasera e promette bene. Ci sono foto bellissime! [img]http://img148.imageshack.us/img148/7410/montagneciclismolw8.jpg [/img]


mattewhawk23 - 24/12/2006 alle 00:22

Una canzone per Bugno ma i libri ndi Rino negri,dopo averlo intervistato son qualcosa di unico


ProfRoubaix - 24/12/2006 alle 09:36

Forse è tardi per gli acquisti, ma è utile ricordare la biblioteca di Cicloweb e le recensioni curate, indovinate un po', da Cancel58: http://www.cicloweb.it/biblioteca1.html


strongale - 27/12/2006 alle 10:03

[quote][i]Originariamente inviato da Rosso25 [/i] Ciao a tutti Chiedo scusa anticipatamente ma sono 1 po di fretta cm sempre del resto volevo solo farmi sapere che ( se nn e' gia stato detto in precedenza) quest'anno e' uscito un nuovo libro su gino bartali che si intitola: Gino Bartali "Mille diavoli in corpo" [/quote] Libro regalato per Natale e divorato in 24 ore. Bellissime soprattutto le fotografie e le testimonianze di persone vicine a Ginettaccio: mi è piaciuta molto l'intervista a Giovannino Corrieri.


W00DST0CK76 - 28/02/2007 alle 12:50

A tutti quelli che vogliono imparare un po di fai da te sulla propria bici consiglio questo utilissimo volume: [img] http://img341.imageshack.us/img341/7977/copj13nb9.jpg[/img] E' ricco di preziosi consigli e foto dettagliate in grado di spiegare passo dopo passo, anche le operazioni più complesse. A me è stato davvero utile, sto imparando un po di cose che prima avevo sempre demandato al mio meccanico, ad esempio l'altro giorno mi sono regolato da solo il cambio e stamane era davvero perfetto, nessuno cigolio anche quando la catena lavorava in obliquo. Riuscire a fare qualcosa con le proprie mani è sempre una bella soddisfazione, anche perchè i meccanici sono spesso frettolosi e i loro interventi non sono sempre perfetti.


Ottavio - 28/02/2007 alle 17:42

Woody, per favore puoi scrivere l'editore ed il prezzo del libro? Thanks!


W00DST0CK76 - 28/02/2007 alle 18:05

[quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Woody, per favore puoi scrivere l'editore ed il prezzo del libro? Thanks! [/quote] Editore: tecniche nuove, prezzo: € 24,90 Io l'ho compreto su internet, www.ibs.it ciao da Franz


Ottavio - 28/02/2007 alle 18:15

Grazie Frantz, mi sa tanto che me lo accatto!


Rinaldo in campo - 28/02/2007 alle 19:07

Sabato 3 marzo alle ore 11, nella fascinosa cornice della Sala dei Grandi della Provincia, in Piazza della Libertà 3, ad Arezzo, sarà presentato il libro di Alfredo Martini “Ciclismo, brava gente” edito dalla Provincia di Arezzo e da Bradipolibri Editore di Torino. Il libro, fortissimamente voluto dal Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli, ripercorre la vita di Martini, dai suoi primi anni sino all’oggi, un secolo di pedali e passioni raccontato in presa diretta dal Ct dei ct, dal Commissario tecnico più vincente nella storia dello sport italiano, nello specifico del ciclismo. (arezzonotizie.it) Ho approfittato del fatto che l'ultimo post fosse di Ottavio per ricordare questo appuntamento. Mi pare in linea con il thread. L'articolo completo a questo link: http://www.arezzonotizie.it/Servizi/Notiziario/lista.asp?IDN=43199&IDT=Attualit%E0

 

[Modificato il 28/02/2007 alle 19:13 by Rinaldo in campo]


Rinaldo in campo - 01/03/2007 alle 20:45

Questa la copertina: [img]http://www.arezzonotizie.it/img/news/Ciclismobravagente.jpg [/img]


cancel58 - 22/03/2007 alle 21:21

''Milano-Sanremo: 100 anni leggendari'': libro della Rcs sulla Classicissima di Primavera Cento anni di emozioni a tutto tondo, a partire dal 1907, quando si generò una sfida, ad opera di appassionati sanremesi che chiesero una mano a La Gazzetta dello Sport. Insieme diedero vita a una corsa ciclistica di lunga lena, quasi trecento chilometri da Milano a Sanremo, in sostituzione di una non riuscita corsa di automobili, affossatesi sulle strade dissestate e fangose di quei tempi. La bicicletta si dimostrò più versatile, capace oltretutto di generare ammirazione verso i suoi protagonisti, non a caso ritenuti “giganti della strada”. Nacque allora la leggenda della “Sanremo” che si resse, almeno sino agli anni Trenta, sui confronti di uomini talentuosi e rudi, costretti a pedalare in ogni condizione di tempo su strade impervie, con passaggi a livello che della gara falsavano, talvolta, l’andamento. Fu l’epopea di Girardengo, sei volte a bersaglio. Poi, fatalmente, l’evoluzione: l’avvento di biciclette progredite e le strade finalmente asfaltate resero la Milano-Sanremo più abbordabile, tanto che si consegnò molto spesso ai velocisti. Con eccezione per Bartali, quattro volte, e Coppi, tre volte a bersaglio. E venne il momento di inasprirla un po’. Nel 1960 l’introduzione del Poggio, nel 1982 lo strappo della Cipressa che si aggiunse al Turchino, ai Capi, al tracciato di sempre. Nel frattempo Eddy Merckx faceva sua la Sanremo per sette volte, marchiandola indelebilmente. Storie che si intrecciano a quelle del tempo. Storie di ciclismo, di sport e non solo, che scorrono nel volume che Rcs Sport ha dedicato alla Milano-Sanremo, colmo di citazioni dei giornalisti e scrittori che hanno “cantato” la Milano-Sanremo dedicandole pagine intense. E ancora, aneddoti e un corredo di straordinarie immagini che illustrano il divenire del ciclismo e del Paese sino ai giorni nostri. Un volume per ricordare ma soprattutto per cogliere lo spirito di uno sport che non a caso accosta la gloria. Perché è scandito dalle attese di tutti coloro che hanno cercato di vincerla: la Milano-Sanremo ha il fascino sottile dell’imprevisto, si collega all’azzardo di una roulette. Taluni campioni, pur meritevoli, l’hanno colta una sola volta. Milano-Sanremo: 100 anni leggendari Autori: Enzo Baroni e Cesare Pesenti. Introduzione di Angelo Zomegnan Rcs Sport Editore. Pagg 216 Prezzo € 20,00. fonte:www.radioamicizia.it


cancel58 - 22/03/2007 alle 21:31

In un libro di Andrea Gandolfo i cento anni della Milano-Sanremo Il Comune di Sanremo saluta con soddisfazione il volume “100 anni di Classicissima” (Bacchetta Editore) dello scrittore sanremese Andrea Gondolfo. Il libro, arricchito dalla prefazione di Gian Paolo Ormezzano, noto scrittore e giornalista sportivo, raccoglie gli aneddoti, le curiosità e i retroscena poco noti della “Milano-Sanremo” che proprio quest’anno compie 100 anni. “100 anni di Classicissima” ricostruisce, per capitoli, tutta la storia della “Milano Sanremo” partendo dal gruppo di appassionati che la ideò e la organizzò per arrivare all’ultima edizione. La “Classicissima di Primavera” è fortemente legata alla storia della nostra città e alle sue tradizioni più profonde, tanto che i sanremesi l’accolgono sempre con molto affetto, come la più classica delle gare ciclistiche capace di appassionare e far sognare come poche altre. fonte:www.radioamicizia.it


cancel58 - 22/03/2007 alle 21:43

[img]http://img105.imageshack.us/img105/2757/libro203d20sanremoqs7.jpg [/img] Il libro edito dalla RCS per festeggiare i cento anni della classicissima Fonte: www.milano-sanremo.sanremomanifestazioni.com


nino58 - 23/03/2007 alle 21:18

Con un po' di pudore, vorrei comunicare agli amici forumisti che oggi è uscito un libro scritto da me tra il 1996 ed il 2000, dal titolo "Anno santo 1975 - da Milano a Roma a piedi" . Questo testo è stato pubblicato da Fara editore di Rimini ed una presentazione si può trovare sul sito http://www.faraeditore.it/ cliccando sul libro centrale dei tre che si trovano in alto sulla homepage. Brevemente, è la storia di quel viaggio che ebbi la fortuna di fare all'età di 17 anni, nel 1975, appunto. E' stata inoltre l'occasione per riordinare i miei pensieri un po' su tutto. Ci sono anche brevi accenni alla nostra comune passione, per questo mi sono permesso, dopo essermi consultato con Admin, di proporlo in questo 3D. Nino

 

[Modificato il 23/03/2007 alle 21:33 by Admin]


Admin - 23/03/2007 alle 21:38

Complimenti Nino! (Ho modificato il link per renderlo immediatamente cliccabile) Me lo cerco in libreria, questo libro :)


nino58 - 23/03/2007 alle 21:42

Grazie Marco.


cancel58 - 24/03/2007 alle 07:19

Complimenti, coscritto! Hai scritto un libro e non ci dicevi niente? Ora lo cerco. Ciao!


Donchisciotte - 24/03/2007 alle 10:44

Complimenti, Nino. Ho letto la presentazione del libro sul sito della casa editrice e ti vorrei chiedere: che intendi con momento di riconciliazione nazionale? Dato che a me pare un'epoca non esattamente conciliata, un'epoca di grandi steccati quasi medievali, mi interessa sapere cosa intendi ( può darsi io non abbia capito). E mi interesserà leggere un'esperienza così diversa dalla mia, io nel 1975 avevo 18 anni, impegnatissima politicamente e molto distante da un pellegrinaggio a piedi. Ma a me le esperienze sincere e coerenti interessano sempre.


nino58 - 24/03/2007 alle 16:42

Mi spiego, Donchisciotte. Ho scritto quel libro nel 1996 ed in quel periodo era in atto una discussione , se non ricordo male promossa da Luciano Violante, riguardo alla riconciliazione nazionale dei vincitori e vinti del 1945. Rispetto, invece, al contenuto della storia raccontata nel libro, ciò che appare dal titolo va passato al vaglio della trama e delle considerazioni contenutevi perchè c'è qualche sorpresa. Politicamente ( ed anche e forse, purtroppo, religiosamente ) scorretta. Se sei incuriosita leggilo. Penso che possa aprire interessanti spazi di discussione. Ciao. Nino.


nino58 - 24/03/2007 alle 17:07

Dimenticavo, un grazie al coscritto cancel58.


Felice - 25/03/2007 alle 11:23

Complimenti Nino. E non solo per aver scritto il libro. Anche per avere ideato e realizzato un viaggio del genere. All'inizio ho pensato che, forse, all'origine dell'idea c'era la lettura di "Sulla strada" di Kerouac. Poi mi sono accorto che nel titolo avevi specificato "anno santo" e allora mi sono detto che, probabilmente, le motivazioni e lo spirito del viaggio erano diversi... Ciao


Laura Idril - 25/03/2007 alle 11:30

Lo ordinerò anche io in libreria ovviamente :D Bravo Nino!


nino58 - 25/03/2007 alle 12:09

Grazie a tutti, sono un bel po'commosso.


cancel58 - 25/03/2007 alle 19:21

[img]http://img116.imageshack.us/img116/8444/sanremoop5.jpg [/img] E' già uscito in libreria.L'ho preso venerdì , ed è una bella sintesi di tutte le edizioni della Sanremo. Anno per anno la cronaca della corsa,i commenti dei protagonisti, gli ordini d'arrivo, foto e altre curiosità


cancel58 - 25/03/2007 alle 19:31

In libreria ho visto anche questo , e me lo sono regalato [img]http://img115.imageshack.us/img115/6982/lombardiaul1.jpg [/img] E' la storia del Lombardia dal 1905 al 2005. Il formato e lo stile sono gli stessi del volume dedicato alla sanremo. Non mancano stralci di articoli di grandi firme,tutti i passaggi in vetta al Ghisallo,le fughe più lunghe e foto curiose Enzo Baroni e Cesare Pesenti Il Lombardia, Una Corsa, 100 storie. introduzione di Angelo Zomegnan Edizioni RCS Sport 2006, 20,00 euro


ispanico - 25/03/2007 alle 19:34

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [img]http://img116.imageshack.us/img116/8444/sanremoop5.jpg [/img] E' già uscito in libreria.L'ho preso venerdì , ed è una bella sintesi di tutte le edizioni della Sanremo. Anno per anno la cronaca della corsa,i commenti dei protagonisti, gli ordini d'arrivo, foto e altre curiosità [/quote] Come è il rapporto tra foto e testo?


cancel58 - 25/03/2007 alle 19:43

Per ogni edizione ci sono mediamente due foto, alcune di grande formato. Non è un volume fotografico. Le foto(molte conosciute, altre meno note) illustrano ciascuna edizione della corsa.Si legge il testo e si guardano le foto, in contemporanea. Lettura agevole. Un iacevole "ripasso ",soprattutto delle edizioni meno recenti


cancel58 - 25/03/2007 alle 19:51

[img]http://img519.imageshack.us/img519/5457/ghisallonm8.jpg [/img] Questo volume l'ho preso qualche tempo addietro, ma non ho avuto ancora il tempo di leggerlo. C'è un secolo di ciclismo, diviso in sezioni(la storia della realizzzione del museo, la bicicletta, la pista, i grandi campioni, il ciclismo femminile, le "penne d'oro", le caricature e altro ancora). Giuseppe Castelnovi Ghisallo Cuore del Ciclismo prefazione di Fiorenzo magni Sep editrice,2006 173 pagine, 20,00 euro


ispanico - 25/03/2007 alle 21:25

Io suggerisco questo libro, se nessuno lo ha già fatto, che da il via ad una sottocollana chiamata: "Storie dal Giro" con eroici episodi semisconosciuti ma cche hanno in sè il sapore del grande ciclismo. Questo in modo particolare parla del tentato sbotaggio da parte di slavi filotitini alla tappa che doveva arrivare a Trieste e che vide come protagonista principe Girdano Cottur con altri eroici corridori. Per maggiori informazioni sul libro potete visitare il sito della casa editrice "Limina" alla pagina Web da me qui sotto citata. [img]http://www.liminaedizioni.it/copertine/88-88551-78-6.jpg[/img] (Fonte: http://www.liminaedizioni.it/griglia_libro.cfm?art_codice=105&codice_collana=1) :yes:


Morris - 26/03/2007 alle 02:24

[quote][i]Originariamente inviato da nino58 [/i] Con un po' di pudore, vorrei comunicare agli amici forumisti che oggi è uscito un libro scritto da me tra il 1996 ed il 2000, dal titolo "Anno santo 1975 - da Milano a Roma a piedi" . Questo testo è stato pubblicato da Fara editore di Rimini ed una presentazione si può trovare sul sito http://www.faraeditore.it/ cliccando sul libro centrale dei tre che si trovano in alto sulla homepage. Brevemente, è la storia di quel viaggio che ebbi la fortuna di fare all'età di 17 anni, nel 1975, appunto. E' stata inoltre l'occasione per riordinare i miei pensieri un po' su tutto. Ci sono anche brevi accenni alla nostra comune passione, per questo mi sono permesso, dopo essermi consultato con Admin, di proporlo in questo 3D. Nino [/quote] Un applauso a Nino, che avrà senz'altro fatto di quella bella esperienza di diciassettenne, uno zoom d'approfondimento sull'intreccio dei tempi e delle relazioni che assumono certi valori, anche quando si poggiano su fatti distanti. Lo cercherò in libreria. :clap: :clap: :clap:


Monsieur 40% - 27/03/2007 alle 02:09

Nino, sono ammirato. Ho letto la pagina della casa editrice e devo dire che sembra affascinante. Non sono purtroppo - ahimé - un grande lettore, ma mi piace leggere le cose scritte da persone che conosco. Penso proprio che si è appena aggiunto un acquirente.


nino58 - 27/03/2007 alle 08:23

Grazie ancora per tutti questi complimenti.


ispanico - 12/04/2007 alle 16:30

semplicemene riportare a galla questo thread in quanto può essere sempre molto utile averlo a portata di mano, specie per i nuovi arrivati.


nino58 - 18/04/2007 alle 12:17

Volevo comunicare tre appuntamenti relativi al libro di cui vi ho parlato più sopra. Lunedì 23 aprile tra le 18 e le 18.30 su Telenova ( che si prende intorno a Milano in chiaro e su satellite al canale 892 di Sky )andrà in onda un'intervista di presentazione che mi è stata fatta nel pomeriggio di ieri. Sabato 12 maggio pomeriggio a Riccione (luogo da definire) vi sarà una kermesse letteraria alla quale sono stato invitato a leggere brani del testo. Sabato 19 maggio a Pero (MI)alle 21 al Centro Civico di via Turati,21 altra presentazione. Scusate l'ulteriore invadenza. Nino.


ProfRoubaix - 04/05/2007 alle 08:46

[img]http://img174.imageshack.us/img174/127/muracv5.jpg[/img] Acquistato ieri. Vi farò sapere.


nino58 - 16/05/2007 alle 12:53

Sto leggendo il libro di Gianni Mura. Strepitosa la pagina con le rime di Marsiglia.


Frank VDB - 22/05/2007 alle 14:01

L'ho visto anch'io stamane in libreria... ma avevo dimenticato il portafoglio... Ecco la presentazione ufficiale della casa editrice http://www.feltrinelli.it/SchedaLibro?id_volume=5000831


Andrea_Web - 22/05/2007 alle 14:35

[b]Libri sul Pirata[/b] [quote][i]Originariamente inviato da Il Pirata [/i] Ho appena finito di leggere "Un Uomo in fuga" di Ronchi-Josti..... il mio commento non può essere che: triste! Mi consiglereste altri libri sul pirata magari indicandomi il motivo per cui vale la pena leggerli.... :cincin: [/quote]


Il Pirata - 22/05/2007 alle 19:52

[quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] Ho appena finito di leggere "Un Uomo in fuga" di Ronchi-Josti..... il mio commento non può essere che: tri Mi consiglereste altri libri sul pirata magari indicandomi il motivo per cui vale la pena leggerli.... [/quote] qualche consiglio:)

 

[Modificato il 22/05/2007 alle 22:34 by Admin]


Frank VDB - 13/06/2007 alle 16:35

Dal sito www.unipr.it Giovedì 14 giugno 2007, ore 17.30, nella Sala delle Feste di Palazzo Sanvitale – Sede di Banca Monte Parma (P.le Jacopo Sanvitale, 1 – Parma) si terrà la presentazione del libro "Biciclette. Lavoro, storie e vita quotidiana su due ruote" a cura di Guido Conti, Ed. MUP Monte-Università Parma. Un libro dedicato a chi ama le due ruote. Cento fotografie, sia storiche che dei giorni nostri, per raccontare curiosità, storie, lavoro, vita quotidiana in bicicletta, dai primi "cavalli di legno" ai giorni nostri. Autori degli scatti presenti ne volume sono i fotografi Armando, Giovanni&Mario Amoretti, Giovanni Ferraguti, Giovannino Guareschi, Annarita Melegari, Enrico Pasquali, Ezio Quiresi, Roberto Spocci. Le fotografie sono accompagnate da saggi di Giorgio Boatti, scrittore e giornalista, Daniele Marchesini, ordinario di Storia Contemporanea all’Università degli Studi di Parma e dai giovani ricercatori Giorgio Casamatti e Maura Dellanoce. Parlare della bicicletta vuol dire parlare dell’Emilia, della nostra pianu¬ra, ma anche dei mestieri che questa ha contribuito a inventare. Oltre ad essere indispensabile per lavorare, per andare nei campi, una bicicletta poteva essere officina con tanto di mola per coltelli e lame, negozio am¬bulante, di scope e spugne, con tanto di carretto sia a spinta che a traino. I gelatai l’arredavano con cigni di plastica, i giornalai con cassette de¬bordanti di quotidiani, l’attacchino con scale e secchi, lo spazzino con bidoni e le mondine con ombrelli. Abbiamo voluto raccontare fin dalle origini questo strumento, in un viaggio ideale capace di toccare diverse città, Parma, Reggio Emilia, Cremona, Bologna, mostrando i cambia¬menti, anche radicali, sugli usi, costumi, gusti, che si sono succeduti in un così vasto tratto di tempo nel nostro territorio come in ogni altra regione d’Italia.


omar - 19/06/2007 alle 18:46

Lo statunitense Saul Raisin ha scritto un libro; ecco il titolo [b]Tour de Life - The Saul Raisin Story[/b] [img]http://images22.fotki.com/v836/photos/1/108147/4643049/Tour_de_Life_cover-vi.jpg [/img] Per maggiori informazioni visitare il seguente sito: http://www.dailypeloton.com/displayarticle.asp?pk=11201


super cunego - 19/06/2007 alle 19:32

[quote][i]Originariamente inviato da Il Pirata [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Andrea_Web [/i] Ho appena finito di leggere "Un Uomo in fuga" di Ronchi-Josti..... il mio commento non può essere che: tri Mi consiglereste altri libri sul pirata magari indicandomi il motivo per cui vale la pena leggerli.... [/quote] qualche consiglio:) [/quote] Pantani un eroe tragico di Zazzaroni e Cassani Invece io vorrei chiedere consigli su romanzi di guerra. Ho letto libri molto belli come: -Il volo delle aquile di Jack Higgins (che consiglio, sulla IIGM) -Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque (parla di Paolo Baumer e di una classe di ragazzi durante la guerra) -Il sergente nella neve e Ritorno sul Don -Un anno sull'Altipiani di Emilio Lussu Ne conoscete altri di simili?


annasci - 19/06/2007 alle 20:33

[quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] vorrei chiedere consigli su romanzi di guerra. Ho letto libri molto belli come: -Il volo delle aquile di Jack Higgins (che consiglio, sulla IIGM) -Niente di nuovo sul fronte occidentale di Erich Maria Remarque (parla di Paolo Baumer e di una classe di ragazzi durante la guerra) -Il sergente nella neve e Ritorno sul Don -Un anno sull'Altipiani di Emilio Lussu Ne conoscete altri di simili? [/quote] Ti vorrei consigliare "UNO PSICOLOGO NEI LAGER" di Viktor E. Frankl, Edizioni Ares 2003, 15 euro. Non é la solita testimonianza sui campi di concentramento. Viene presentata la possibilità di fronteggiare un'esperienza di vita così distruttiva come appunto quella in un lagher (dove si ha perso ogni cosa, tranne la nuda esistenza), attraverso il ricorso a trovare comunque un senso alla sofferenza. Citando il grande filosofo Nietzsche "chi ha un perché per vivere, può sopportare qualsiasi cosa", spiega come lui ha agitoe e reagito, riuscendo a sopravvivere e a rimanere integro psicologicamente. E' scorrevole ed é una bella riflessione adatta a tutti. Forse questo libretto avrebbe potuto aiutare anche il povero e mitico Pantani nei suoi momenti più bui.


Rinaldo in campo - 22/06/2007 alle 15:39

Riporto questa notizia tratta da arezzonotizie.it: Sport e beneficenza, nasce l'enciclopedia del ciclismo valdarnese Centocinquanta anni di storia del ciclismo valdarnesi raccolti in un volume. Il libro "I migliori ciclisti valdarnesi del XX secolo" di Egidio Morandini viene presentato, lunedì 25 giugno alle ore 17.30, a San Giovanni Valdarno (Ar), presso l'auditorium Banca del Valdarno. All'iniziativa intervengono Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale e presidente del comitato toscano della Federazione ciclistica italiana; Alfredo Martini e personaggi del mondo del ciclismo di ieri e di oggi. "Si tratta -ha anticipato Nencini- di una vera e propria enciclopedia del ciclismo valdarnese che racchiude carriere e memorie di grandi campioni come Alessio Barboglio, Valerio Bonini, Franco Chioccioli, le famiglie Ciolli e Mealli ma anche aspirazioni e profili dei giovani ciclisti di nuova generazione". Il ricavato dalla vendita di questo volume, secondo la volontà del suo autore, andrà a beneficio del Calcit Valdarno, un'associazione per la lotta contro i tumori.


ProfRoubaix - 28/06/2007 alle 22:28

Un bell'elenco di libri sul ciclismo professionistico su strada: http://users.pandora.be/wilfried.wilems/index.html


maurofacoltosi - 28/06/2007 alle 23:40

Vi consiglio il libro "Cronache del primo Giro d'Italia" edito da "Edizioni La Vita Felice". Gli autori non ci sono. O meglio, non sono più tra noi, Armando Cougnet ed Eugenio Camillo Costamagna, primo direttore del Giro e fondatore e primo direttore della Gazzetta. Il libro, infatti, ripropone pari pari gli articoli che furono pubblicati sulle Gazzette del 1909, a firma dei due personaggi, che erano anche giornalisti.


ProfRoubaix - 17/07/2007 alle 16:32

[img]http://img511.imageshack.us/img511/1474/krabblacorsair2.jpg[/img] L'avvio: [i]Meyruis, Lozère, 26 giugno 1977. Fa caldo, il cielo è coperto. Tiro giù le mie cose dalla macchina e comincio a montare la bici, mentre turisti e abitanti del luogo mi guardano dai tavolini dei bar. Non sono ciclisti; la fatuità delle loro vite mi sciocca[/i] L'attualità: [i]I ciclisti si comportano come nella vita, ma in una vita non ancora corrotta dall'influenza della società civile. Se vedi un nemico per terra qual è la tua reazione naturale? Aiutarlo a rialzarsi. Nel ciclismo lo ammazzi di calci[/i] Non vi dico altro, se non che è molto, molto acuto e divertente!


Carrefour de l arbre - 17/07/2007 alle 16:34

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] L'attualità: [i]I ciclisti si comportano come nella vita, ma in una vita non ancora corrotta dall'influenza della società civile. Se vedi un nemico per terra qual è la tua reazione naturale? Aiutarlo a rialzarsi. Nel ciclismo lo ammazzi di calci[/i] [/quote] bellissimo! :D


Grammont63 - 26/07/2007 alle 13:42

[quote][i]Originariamente inviato da ProfRoubaix [/i] [img]http://img174.imageshack.us/img174/127/muracv5.jpg[/img] Acquistato ieri. Vi farò sapere. [/quote] Io ho terminato di leggerlo proprio un paio di giorni fa. Bel libro, sono riuscito a leggerlo in poco tempo e per uno che in vita sua avrà letto sì e no una decina di romanzi (di cui 6-7 di Guareschi su Don Camillo e Peppone) a fronte delle decine e decine di libri di saggistica o tematici, questo vuol dire che la trama è appassionante e ancora più appassionante è l'azzeccare quali ciclisti si celano sotto i nomi di fantasia usati da Mura nel romanzo quando descrive il Tour. Se posso darvi un consiglio vi dico quindi di leggerlo.


Carrefour de l arbre - 17/11/2007 alle 19:52

Non so se ne sia già parlato (ho datto un'occhiata rapida e non mi pare), ma ho appena comperato "le grandi montagne del ciclismo" della Libreria dello sport [img] http://www.libreriadellosport.it/pictures/articles-53915.jpg[/img] mi sento un bambino uscito "vincente" da un negozio di giocattoli!


cancel58 - 02/12/2007 alle 19:02

[img] http://img106.imageshack.us/img106/5868/scansionesj1.jpg[/img] L'ultimo libro di Beppe Conti (28 euro,189 pagine): una bella intervista a Davide Boifava che ripercorre quarant'anni di ciclismo. C'è il Boifava cronoman e quello sull'ammiraglia, con aneddoti, retroscena e tante foto. Un bel libro,da regalare a Natale.


cancel58 - 22/12/2007 alle 17:29

[img]http://img123.imageshack.us/img123/7815/scansione0001fo6.jpg [/img] Il libro mi è stato segnalato dall'amico Delfo. E'appena apparso nelle librerie e ieri l'ho acquistato. E' una sorta di fantaciclismo: un Giro d'Italia immaginario nel quale corrono tutti i campioni del Novecento. Ogni tappa è raccontata da scrittori e giornalisti (ma non solo) Per saperne di più, guardate qui: www.giroditaliasogno.altervista.org Gianni Rossi Quel Giro d'Itlaia del Novecento I campioni del secolo scorso in una corsa immaginaria Ediciclo Editore 171 pagine. 18,00 euro. In ottima idea regalo;)


cancel58 - 22/12/2007 alle 17:42

[img]http://img225.imageshack.us/img225/9180/scansione0002kw6.jpg [/img] Per chi vuole invece regalare la classica strenna, questo va benissimo. E' un volumone riccamente illustrato che ripercorre la storia del Giro d'Italia e quella dell'ultima edizione (tappa per tappa) .Non ho ancora avuto il tempo di leggerlo :( Il prezzo è un tantino elevato (60,00 euro), ma renderete felice chi lo riceverà.


cancel58 - 22/12/2007 alle 18:20

Se invece volete fare un regalo a qualche nostalgico del ciclismo in bianco e nero, vi segnalo : [img]http://img297.imageshack.us/img297/6190/scansione0003tt6.jpg [/img] lettura agevole,107 pagine ma non c'è il prezzo ( e non ricordo neppure quanto l'ho pagato!)


simone89 - 23/12/2007 alle 15:38

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [img]http://img225.imageshack.us/img225/9180/scansione0002kw6.jpg [/img] Per chi vuole invece regalare la classica strenna, questo va benissimo. E' un volumone riccamente illustrato che ripercorre la storia del Giro d'Italia e quella dell'ultima edizione (tappa per tappa) .Non ho ancora avuto il tempo di leggerlo :( Il prezzo è un tantino elevato (60,00 euro), ma renderete felice chi lo riceverà. [/quote] il prezzo è un tantone elevato!!!!!!!!!!!!:OIO


Admin - 15/01/2008 alle 13:31

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. [quote] Buongiorno alla redazione del vostro visitatissimo portale. Chi vi scrive è un imprenditore veronese, nonchè ciclista incallito e scrittore di romanzi, il primo dei quali, [b]Cane Sciolto[/b], è appena stato edito e si trova nelle migliori librerie ed edicole di Verona e provincia. Il ricavato va devoluto in beneficenza ed il libro, anchè perchè trattasi di romanzo sportivo (in primis ciclismo) sta avendo un notevole riscontro di vendite, il passaparola è già alto... Vi chiederei se foste interessati a divulgare sul vostro portale la notizia, come ha già fatto il vostro collega o amico o concorrente (?) www.ciclismoweb.net proprio in questi giorni. Nel romanzo i due protagonisti sono proprio due ciclisti dilettanti, poi professionisti, e la storia si dipana analizzando le loro vite e le loro carriere, con la descrizione di tappe (Giro d'Italia)o eventi (Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix, Mondiale) decisamente appassionanti e mai abusanti di termini tecnici (e perciò ideali anche ad un pubblico femminile generalmente meno "preparato" in materia ciclistica). Non mancano i riferimenti e i ricordi del mio eroe, il mitico Pirata, più volte citato e ricordato, in onore del quale questa ma corposa ma bella fatica (quasi 500 pagine) ha preso vita. Se foste interessati o incuriositi, potete comprendere la serietà dell'opera visitando il mio sito internet www.matteobrama.it o contattandomi direttamente [i](rilasceremo i numeri di telefono a chi fosse interessato, ndr)[/i]. Ovviamente anch'io mi sto muovendo molto dal punto di vista del marketing, in particolare del web, in particolare col sito web myspace.com dove sto ricevendo già parecchi contatti da ciclisti amatoriali, semiprofessionisti o aderenti a Fan club del Pirata o di professionisti dei giorni nostri che vogliono saperne di più sul romanzo (dove trovarlo, di cosa parla, ecc ecc...) Ringraziandovi e sperando in una vostra curiosità ed accettazione della proposta, rimango in attesa di vostre notizie e vi saluto cordialmente Matteo Brama [/quote]


annasci - 15/01/2008 alle 13:37

...pubblico femminile generalmente meno preparato... Suona male su questo forum


pedalando - 15/01/2008 alle 13:37

sto leggendo Giallo in giallo di Gianni Mura. Non l'ho ancora finito ma mi piace. E' un romanzo ma ambientato nel tour del 2005. Quando l'ho finito faccio una breve recensione con tanto di nome dell'assassino :Od:........ Scherzo :D :bll:


Serpa - 15/01/2008 alle 13:44

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] sto leggendo Giallo in giallo di Gianni Mura. Non l'ho ancora finito ma mi piace. E' un romanzo ma ambientato nel tour del 2005. Quando l'ho finito faccio una breve recensione con tanto di nome dell'assassino :Od:........ Scherzo :D :bll: [/quote] Sì, a parte che per molti nomi di ciclisti cambiati tocca fare un esercizio di memoria e associazione non facilissimo. Soprattutto per chi magari di ciclismo non se ne intende e legge questo libro perchè apprezza i gialli (a me è piaciuto molto). Comunque l'assassino è dkfsdkgzjdhrjgldf e poi invece si scopre che difhsklghskghl jpkfje ma non finisce qui, proprio nelle ultime pagine vieni a sapere che fksldtkhslgih Insomma, vale la pena leggerlo. :D


mozix - 15/01/2008 alle 18:41

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] sto leggendo Giallo in giallo di Gianni Mura. Non l'ho ancora finito ma mi piace. E' un romanzo ma ambientato nel tour del 2005. Quando l'ho finito faccio una breve recensione con tanto di nome dell'assassino :Od:........ Scherzo :D :bll: [/quote] Io li ho letti tutti e due, Cane Sciolto l'ho contattato su myspace.com Quello di Mura l'ho trovato carino, mentre Cane Sciolto è superbo, le gare sono descritte magnificamente, ti sembra di essere a bordo strada, si vede che l'autore è uno che ha corso e sofferto sui pedali. Mi sa che farà un bel successo. :clap:


pedalando - 21/02/2008 alle 14:06

[quote][i]Originariamente inviato da pedalando [/i] sto leggendo Giallo in giallo di Gianni Mura. Non l'ho ancora finito ma mi piace. E' un romanzo ma ambientato nel tour del 2005. Quando l'ho finito faccio una breve recensione con tanto di nome dell'assassino :Od:........ Scherzo :D :bll: [/quote] eccomi qua: qualita' dello scritto adeguata alla firma. Un'idea originale per raccontare la vita di un suiveur evitando la solita minestra riscaldata. E' un peccato che i nomi dei ciclisti siano cambiati (anche se sembra esserci uno schema di decrittazione ma non ho provato a trovarlo) ma capisco che cosi' si evita di tramandare la fantasia sdoganandola come realta'. Nel frattempo mi sono anche letto: Fino all'ultimo chilomentro di Giovanni Scaramuzzino ovvero uno dei radiocronisti Rai che ci raccontano in diretta le fasi finale delle gare ciclistiche. Trovo le loro telecronache affascinanti, anche quando ho modo di vedere la TV mi piace sentire in cuffia le loro considerazioni. Passiamo al libro: l'ho trovato molto piacevole, ricco di anedotti e di riflessioni. La divisione in capitoli ricalca le tappe di un Giro ed ogni capitolo e' scritto a brevi capoversi, come fossero dei collegamenti dalla moto (almeno questa e' la mia interpretazione). Belle le foto che condiscono lo scritto. Penso che me lo rileggero' a breve. ah, e' stato molto complicato trovarlo (mia moglie e' diventata matta alla fine se lo e' fatto spedire direttamente dalla casa editrice) peccato perche' credo che su uno scaffale di una libreria attirerebbe molti curiosi. [img]http://www.sportpro.it/doping/libri/scaramuzzino.jpg[/img] fonte www.sportpro.it


Abajia - 22/02/2008 alle 23:37

Io me lo compro! :) [i][b]Alfredo Martini, memorie di un grande saggio del ciclismo[/b] «Alfredo Martini, memorie di un grande saggio del ciclismo» (Edizioni Vallardi) e' il titolo del libro di Franco Calamai che sara' presentato a Firenze, nella Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi, lunedi' 25 febbraio, alle ore 17.00. Nell'occasione il Consiglio regionale della Toscana conferira' la medaglia d'argento al professionista delle due ruote. Alfredo Martini, professionista nell'epoca d'oro di Coppi, Bartali e Magni, e' stato il piu' grande commissario tecnico nella storia del ciclismo azzurro. Ha vinto ben sei Campionati del Mondo con Moser, Saronni, Argentin, Fondriest, Bugno (due volte), piu' uno come supervisore azzurro con Cipollini. A 86 anni Martini e' una delle menti piu' lucide dello sport mondiale. Presidente onorario della Federciclismo, uomo di grande umanita' e profonda cultura sportiva, Martini e' il testimone vivente di una disciplina, il ciclismo, che conserva un'immensa popolarita'. Da anni raccoglie memorie, aneddoti e curiosita' sugli avvenimenti e i personaggi che hanno attraversato la sua vita. Franco Calamai, suo grande amico oltre che inviato della Gazzetta dello Sport per trent'anni, li ha raccolti e organizzati in un libro che e' il racconto di una vita straordinaria e lo spaccato di un'epoca che va dalle corse sulle strade sterrate degli anni Trenta fino al terzo millennio di Armstrong, Basso e Bettini. Poi Pier Bergonzi, anche lui grande amico e paternamente amato da Martini, ha aggiunto di suo note e curiosita' sul ''Grande Vecchio'' del ciclismo italiano. I capitoli del libro raccontano di quando Martini faceva il bibliotecario a Sesto Fiorentino e si allenava con Bartali facendo anche 300 chilometri in un giorno; di quando era compagno di stanza di Fiorenzo Magni ed entrambi furono scelti come riserve per il Mondiale di Valkenburg '49. Ed ancora: dei Tour de France 1949 e '52 vinti da Coppi, con Martini gregario azzurro; del Giro d'Italia vinto come direttore sportivo di Gosta Peterson, uno dei 4 fratelli svedesi. Infine: di come riusciva a far convivere Moser e Saronni nella stessa Nazionale e di come ha vissuto gli ultimi anni travagliati dal doping. A presentare il libro interverranno, assieme ad Alfredo Martini, Franco Calamai e l'editore Roberto Vallardi. La cerimonia si chiudera' con la consegna della Medaglia d'Argento all'uomo di sport che, con la propria vita ed il proprio mestiere, ha attraversato da protagonista oltre mezzo secolo di storia del nostro Paese.[/i] (tuttobiciweb.it)


Grammont63 - 23/02/2008 alle 14:55

Comprato e letto in due giorni il libro di Brunel su Pantani. Ieri sera invece, visto che il treno ritardava un po', sono entrato alla libreria della stazione di Roma Tiburtina e ho preso, ad un prezzo molto conveniente (E 6,90), una ristampa del libro di Gianni Brera "Coppi e il Diavolo". Non l'avevo mai letto, lo sto "divorando" e mi mancano poche pagine per finirlo. Lo stile con cui Gianni Brera racconta in questo libro l'avventura sportiva e umana di Coppi è francamente inimitabile. Nel frattempo ho ordinato il libro della mamma di Pantani e di Vicennati, è in ristampa perché ha avuto un grosso successo editoriale, come d'altra parte il libro di Brunel.


Grammont63 - 23/02/2008 alle 15:00

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Io me lo compro! :) [i][b]Alfredo Martini, memorie di un grande saggio del ciclismo[/b] «Alfredo Martini, memorie di un grande saggio del ciclismo» (Edizioni Vallardi) e' il titolo del libro di Franco Calamai che sara' presentato a Firenze, nella Sala Gonfalone di Palazzo Panciatichi, lunedi' 25 febbraio, alle ore 17.00. Nell'occasione il Consiglio regionale della Toscana conferira' la medaglia d'argento al professionista delle due ruote. Alfredo Martini, professionista nell'epoca d'oro di Coppi, Bartali e Magni, e' stato il piu' grande commissario tecnico nella storia del ciclismo azzurro. Ha vinto ben sei Campionati del Mondo con Moser, Saronni, Argentin, Fondriest, Bugno (due volte), piu' uno come supervisore azzurro con Cipollini. A 86 anni Martini e' una delle menti piu' lucide dello sport mondiale. Presidente onorario della Federciclismo, uomo di grande umanita' e profonda cultura sportiva, Martini e' il testimone vivente di una disciplina, il ciclismo, che conserva un'immensa popolarita'. Da anni raccoglie memorie, aneddoti e curiosita' sugli avvenimenti e i personaggi che hanno attraversato la sua vita. Franco Calamai, suo grande amico oltre che inviato della Gazzetta dello Sport per trent'anni, li ha raccolti e organizzati in un libro che e' il racconto di una vita straordinaria e lo spaccato di un'epoca che va dalle corse sulle strade sterrate degli anni Trenta fino al terzo millennio di Armstrong, Basso e Bettini. Poi Pier Bergonzi, anche lui grande amico e paternamente amato da Martini, ha aggiunto di suo note e curiosita' sul ''Grande Vecchio'' del ciclismo italiano. I capitoli del libro raccontano di quando Martini faceva il bibliotecario a Sesto Fiorentino e si allenava con Bartali facendo anche 300 chilometri in un giorno; di quando era compagno di stanza di Fiorenzo Magni ed entrambi furono scelti come riserve per il Mondiale di Valkenburg '49. Ed ancora: dei Tour de France 1949 e '52 vinti da Coppi, con Martini gregario azzurro; del Giro d'Italia vinto come direttore sportivo di Gosta Peterson, uno dei 4 fratelli svedesi. Infine: di come riusciva a far convivere Moser e Saronni nella stessa Nazionale e di come ha vissuto gli ultimi anni travagliati dal doping. A presentare il libro interverranno, assieme ad Alfredo Martini, Franco Calamai e l'editore Roberto Vallardi. La cerimonia si chiudera' con la consegna della Medaglia d'Argento all'uomo di sport che, con la propria vita ed il proprio mestiere, ha attraversato da protagonista oltre mezzo secolo di storia del nostro Paese.[/i] (tuttobiciweb.it) [/quote] Visto che hai deciso di acquistarlo fammi sapere quando esce che anch'io vorrei prenderlo, così lo ordino al mio libraio di fiducia. Grazie. :cincin:


Abajia - 23/02/2008 alle 16:32

[quote][i]Originariamente inviato da Grammont63 [/i] Visto che hai deciso di acquistarlo fammi sapere quando esce che anch'io vorrei prenderlo, così lo ordino al mio libraio di fiducia. Grazie. :cincin: [/quote] Appena lo trovo faccio un fischio. ;)


Abajia - 23/02/2008 alle 23:24

[quote][...] [b]Cane Sciolto[/b], è appena stato edito e si trova nelle migliori librerie ed edicole di [u]Verona e provincia[/u]. [...][/quote] Solo Verona e provincia? Ditemi di no... :yoga:


Abajia - 25/02/2008 alle 18:36

Il libro di Franco Calamai [i]Alfredo Martini, memorie di un grande saggio del ciclismo[/i] (EditVallardi) è stato presentato oggi. Fra non molto dovrebbe essere sugli scaffali delle librerie. ;) In avida attesa :yoga:


Abajia - 25/03/2008 alle 00:41

[i][b]Arriva in libreria l'Almanacco del Ciclismo 2008[/b] [img]http://www.tuttobiciweb.it/fetch.php?pg=copertina&tabella=news&dato=foto_dati&nome=foto_nome&pre=nws&id=15694[/img] Giunto alla 17° edizione, e curato per il 4° anno da Davide Cassani, voce “tecnica” della Rai, l’Almanacco del ciclismo 2008 (www.almanaccodelciclismo.it) si ripropone come uno strumento indispensabile per gli amanti del ciclismo. Una vera “Bibbia” del pedale. In 576 pagine si trovano tutti i risultati 2007, le carriere di oltre 2000 fra professionisti, dilettanti, juniores e donne. Il calendario 2008, la presentazione dei Gruppi sportivi, anche dilettanti. Le schede di Giro, Tour e Vuelta anno anno per anno. Le Norme attuative 2008 e gli indirizzi di 4000 società affiliate. Insomma, tutto quello che serve per chi vuole sapere proprio tutto sul ciclismo. info@giannimarchesinieditore.it – 051/625.98.17.[/i] (tuttobiciweb.it)


fuente - 07/04/2008 alle 10:30

books and videos in: http://tuslibros.galeon.com/


cancel58 - 07/04/2008 alle 18:47

Segnalo l'ultimo libro di Daniele Marchesini, dedicato alla storia della Bianchi. Sabato scorso ho partecipato alla presentazione, tenutasi al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure. Erano presenti alcuni bei nomi del passato , tra i quali Almaviva, Giacchero, Gervasoni,Marino Vigna, Zanazzi e - in gran spolvero- Dino Zandegù. Intervistati da Marco Pastonesi hanno raccontato gustosi aneddoti della loro epoca. Daniele Marchesini Bianchi - Una bicicletta sola al comando Bolis Edizioni 157 pagine Euro 40,00 [img] http://img174.imageshack.us/img174/9746/bianchidr6.jpg[/img]


Vuelta Espana - 11/04/2008 alle 00:01

[quote][i]Originariamente inviato da Grammont63 [/i] Comprato e letto in due giorni il libro di Brunel su Pantani. Ieri sera invece, visto che il treno ritardava un po', sono entrato alla libreria della stazione di Roma Tiburtina e ho preso, ad un prezzo molto conveniente (E 6,90), una ristampa del libro di Gianni Brera "Coppi e il Diavolo". Non l'avevo mai letto, lo sto "divorando" e mi mancano poche pagine per finirlo. Lo stile con cui Gianni Brera racconta in questo libro l'avventura sportiva e umana di Coppi è francamente inimitabile. Nel frattempo ho ordinato il libro della mamma di Pantani e di Vicennati, è in ristampa perché ha avuto un grosso successo editoriale, come d'altra parte il libro di Brunel. [/quote] Ero anch'io casualmente in libreria prima del cinema, e mi è venuto voglia di prendere uno tra il libro di mamma Tonina e quello di Brunel (anche perchè costando 16 euro l'uno non mi andava di prenderli entrambi). Alla fine ho optato per "Gli ultimi giorni di Marco Pantani", perchè ero curiosa di leggere dell'inchiesta di Brunel e delle cose che ha scoperto. Lo sto leggendo in questi giorni, anch'io tutto d'un fiato. Brunel è davvero un grande giornalista, e si vede che era molto affezionato a Pantani...è stata un po' dura leggere dell'autopsia (così come per l'autore è stato doloroso scriverne), come anche scoprire in tutta la sua tristezza la solitudine e l'angoscia di Marco...cmq l'ho consigliato a tutti quelli che conosco, perchè dà un ritratto molto reale della situazione che viveva il nostro Pantani.


Ottavio - 24/04/2008 alle 16:25

RESISTERE L'ALTRO IERI E' un'idea così geniale che nessuno, pura dandola per scontata, l'aveva messa in fila in modo ordinato. Autori: Franco Giannantoni e Ibio Paolucci; titolo: La bicicletta nella Resistenza (Edizioni Arterigere, 12 euro). Che significa proprio questo: il ruolo sovversivo che la bicicletta ha avuto dopo la guerra e prima della Liberazione. Gli autori prima raccontano dei vari tentativi della repressione di mettere al bando questo pericoloso strumento a cominciare da Bava Beccaris, lo seguono attraverso l'inizio del Novecento con la nascita dei Ciclisti rossi nella Imola anarco-socialaista di Andrea Costa e all'associazionismo politico-sportivo fino ad arrivare ai seicento giorni della Resistenza quando diventava di volta in volta mezzo per colpire e fuggire, trasportare ordigni, documenti (come quelli nella canna della bici di Gino Bartali), stampa clandestina, rapporti e ordini tra le brigate partigiane, coordinare scioperi o agitazioni. Quindi raccolgono le testimonianze dei protagonisti tra i quali Gillo Pontecorvo, Bruno Trentin, Renato Morandi. E tra le altre cose salta fuori che alcuni dei protagonisti sarebbero stati grandi corridori, maestri e gregari di futuri campioni. Ma pochi. Quasi tutti, pur sapendo che avrebbero potuto diventarlo, continuarono a considerare la bici non un fine, ma un mezzo su cui sudare e faticare per diffondere libertà. (www.la repubblica.it) Sembra un libro interessante, che unisce la resistenza (se ne può ancora parlare?) e la bici.


Admin - 11/06/2008 alle 18:04

[b]ERLEND LOE al Ragnarock Nordic Festival parla del suo ultimo romanzo TUTTO SULLA FINLANDIA con Alessandro Beretta (Corriere della Sera)[/b] giovedì 26 giugno, ore 18.00, Palazzina Liberty (Largo Marinai d’Italia, 1 - Milano) e incontra i lettori mercoledì 25 giugno, ore 18.30, Libreria Archivi del ’900 (Via Montevideo, 9 - Milano) Si può redigere una brochure turistica che pretende di raccontare Tutto sulla Finlandia senza esserci mai stati? Per la voce “sproloquiante” di questo romanzo, un metodico e ossessivo trentenne di Oslo, questa impresa improbabile è l’occasione per tuffarsi nel fluire inarrestabile della vita che lo ha sempre angosciato. Farsi rimuovere l’auto per amore, cogliere frammenti d’infanzia “proustiani” in un videogioco, recuperare un ragazzino in balìa di naziskin pescatori di salmone, ma soprattutto convincere i norvegesi a visitare la Finlandia con le motivazioni più strampalate: piccole straordinarie avventure che sconvolgono la sua esistenza, irrigidita dal terrore per i cambiamenti, gli estranei e i liquidi che scorrono liberamente Un flusso ininterrotto di riflessioni paradossali e stravaganti digressioni che investe e deforma ironicamente l’assurda normalità del quotidiano. Da leggersi tutto in un sorso. [b]Erlend Loe[/b] (Trondheim, 1969) è un giovane scrittore norvegese tra i più originali e amati in Scandinavia, diventato un vero fenomeno dopo la pubblicazione di [b]Naif.Super[/b] (Iperborea, 2002), libro di culto per giovani e meno giovani tradotto in venti lingue. Autore di libri per bambini, appassionato di cinema, sceneggiatore e membro della Commissione per il Film Norvegese, vive e lavora a Oslo. Di Loe Iperborea ha pubblicato anche [b]Doppler. Vita con l’alce[/b] (2007). [b]ERLEND LOE E LA BICICLETTA[/b] In linea con la bizzarra ed efficacissima critica alla società dei consumi espressa in Doppler. Vita con l’alce (Iperborea, 2007), Erlend Loe interverrà al Ragnarock Nordic Festival per parlare della sua esperienza di ciclista “militante”. La bicicletta è una presenza ricorrente nelle opere, come nella vita, di Loe, che affida alla voce di Andreas Doppler, curioso ribelle del nuovo millennio, un vero e proprio manifesto per la « minoranza silenziosa » dei ciclisti: «Sono un ciclista. Forse sono soprattutto un ciclista. Non c’è stato delle strade che possa fermarmi. D’inverno uso le gomme chiodate. Il casco. Guanti da bici. Pantaloni e giacche modificati apposta. Computer da bici. Luci. Faccio quattromila chilometri in bicicletta all’anno. E non ci penso due volte a rompere i tergicristalli delle macchine che si comportano male. Do una botta sul cofano. Picchio sul finestrino. Grido fino a farmi venire la voce roca e non mi spavento quando gli automobilisti si fermano per prendersela con me. Litigo fino allo sfinimento, difendendo a spada tratta i miei diritti di ciclista. E vado a razzo. Molto più a razzo delle automobili. […] Un ciclista è costretto a diventare un fuorilegge. È costretto a vivere fuori dalla società e in rotta con il sistema stabilito di viabilità che sempre più incoraggia esclusivamente la circolazione motorizzata, anche per le persone di sana costituzione. I ciclisti sono degli oppressi. Siamo una minoranza silenziosa, i nostri territori di caccia sono sempre più ristretti e siamo forzati a comportamenti che non ci si addicono, non possiamo parlare la nostra lingua, ci obbligano alla clandestinità. Ma state in guardia, perché l’ingiustizia è talmente palese che nessuno deve stupirsi se accumuliamo rabbia e aggressività, e un bel giorno, quando i non-ciclisti saranno così grassi da riuscire a stento a rotolare dentro e fuori dalle loro auto, noi ciclisti ci prenderemo la nostra rivincita con ogni mezzo». [i](da: Doppler.Vita con l’alce)[/i] Gli altri titoli di Erlend Loe pubblicati da Iperborea: [b]Naif.Super[/b] ([i]Naif.Super[/i], 1997 – Iperborea, 2002) Venticinque anni, una famiglia normale, l’università (per quel che vale), il gioco e una bicicletta per muoversi liberamente: questo riempie le giornate del protagonista. Ma, intorno alla quotidianità, ruotano i sogni e le domande di un ragazzo sensibile e attento che esprime l’irrequietezza dei suoi anni, il desiderio di cercare il senso – la “prospettiva” – delle cose. [b]Doppler. Vita con l’alce[/b] ([i]Doppler[/i], 2004 – Iperborea, 2007) Non fare nulla, annoiarsi fino a sentirsi felice: è questo lo scopo di Andreas Doppler, padre di famiglia e professionista esemplare, che dopo una caduta in bicicletta decide di trasferirsi in una tenda nel bosco non lontano dalla fin troppo confortevole casa, in compagnia di un cucciolo di alce. La sua è una ribellione ironica e irriverente, un’esilarante rivoluzione nella periferia di Oslo. *** [i](Segnalazione di Enzo Vicennati - Bicisport)[/i]


Brajkovic87 - 14/06/2008 alle 15:33

Sapete qualche titolo di libri con tema doping?Quelli scritti dagli ex Festina per esempio. E libri su Armstrong?


Vuelta Espana - 14/06/2008 alle 18:13

Ci sarebbe "Il mio doping" di Menthéour Erwann, uno dei più famosi sull'argomento. Poi prova a guardare a questo indirizzo: http://www.unilibro.it/find_buy/findresult/libreria/prodotto-libro/argomento-doping_.htm Ce ne sono diversi....su Armstrong invece ti consiglio "Non solo ciclismo".


Frank VDB - 19/06/2008 alle 14:18

Tra 48 ore parto per una meritata vacanza nella Sicilia jonica. Come sempre, prima di affrontare un viaggio cerco una lettura che possa farmi compagnia durante il percorso e nello stesso tempo si inserisca a pieno titolo nell'esplorazione. Il libro che ho scelto è [b][i]La volata di Calò[/i] di Gaetano Savatteri (con uno scritto di Andrea Camilleri), Ed. Sellerio, Palermo, 2008[/b] [img]http://www.liberonweb.com/images/books/8838923140.jpg[/img] Questa una breve descrizione tratta dal sito http://www.agrigentonotizie.it/notizie/leggi/24202/la-volata-di-calo-savatteri-racconta-montante.html "La volata di Calò”, biografia, scritta come un romanzo, dell'imprenditore Calogero Montante. (...) Punto di partenza nella scrittura del libro la ormai nota avventura che coinvolse oltre sessant'anni fa lo scrittore Andrea Camilleri, che in sella alla propria bici Montante raggiunse Porto Empedocle da Serradifalco. Ed è proprio lo scrittore empedoclino, intervenendo via telefono, ad inaugurare la presentazione del libro. Riferimento obbligato, data la giornata, la tappa del Giro d'Italia, dedicata proprio allo scrittore e alla sua impresa giovanile. "Devo dire che oggi guardando la corsa ho invidiato, oltre che la giovinezza, soprattutto la strada. Quando l'ho fatta io - ha detto Camilleri - era una cosa spaventosa. Quello che davvero mi ha commosso è stato vedere il paesaggio che, fatta eccezione per qualche scheletro di casa, è sempre quello di tanti anni fa”. Ma al centro del testo di Savatteri c'è un personaggio, Calogero Montante, indissolubilmente legato alle sue biciclette. "La cosa che volevo capire su questa vicenda– racconta l'autore - era chi fosse questo 'pazzo' che si mise a costruire biciclette in quegli anni in un paese nel cuore della Sicilia. E lo definisco pazzo, ma di una follia coraggiosa, perchè tutti quelli giocano una scommessa che sembra fuori dalla tradizione, fuori dal pessimismo, sono quei pazzi che cambiano il mondo. Era bello raccontare di questo ragazzo nato nel 1908 in questo posto dal paesaggio lunare, brullo, desertico, un giovane proveniente da una famiglia benestante, che invece che investire i propri soldi in iniziative tradizionali, spinto da questa passione per la bici, costruisce la propria e inizia a costruirne per altri. E mi è sembrata una grande scommessa per l'epoca e anche per oggi. Se i Calò Montante fossero stati di più forse oggi saremmo al pari di regioni come il Veneto, il Piemonte, saremmo una Sicilia diversa”.


pepp - 25/06/2008 alle 16:59

[b]Sono usciti due libri di Morris su Pantani [/b] [quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] Oggi abbiamo scoperto, sul forum di Pantani, che sono usciti due libri di Morris ( Maurizio Ricci) su Pantani. Sono due libri fotografici con didascalie molto consistenti di Morris. Mi sembra giusto segnalare l'uscita di questi libri scritti da un forumista storico che tutti noi abbiamo imparato ad apprezzare tantissimo in questi anni. I libri sono acquistabili presso tutte le librerie, anche on line. Ecco i titoli dei libri: Marco Pantani Ricci Maurizio - Gribaudo - 2008 Prezzo: € 9.90 Fotoracconto della doppietta Giro-Tour 1998 Ricci Maurizio - Gribaudo - 2008 Prezzo: € 12.90 Le librerie on line in cui è in vendita sono quelle più importanti: www.ibs.it ,www.bol.it, www.libreriauniversitaria.it Morris, il più sentito augurio per questi libri, che siano l'inizio di un percorso nuovo e felice. Che questo avvenga nel segmo di Marco è, per me, motivo ulteriore di grande gioia. :clap::clap::clap::cincin::cincin: [/quote]


prof - 25/06/2008 alle 19:11

Li comprerò senz'altro !!! In bocca al lupo Maurizio e che di lassu' ti proteggano...


cancel58 - 28/06/2008 alle 18:09

Per chi vuole prepararsi all'appuntamento con le tappe italiane del Tour, segnalo l'ultimo libro di Beppe Conti [img]http://img515.imageshack.us/img515/9792/scansionetn4.jpg [/img] 171 pagine, 25 euro la storia delle tappe italiane della corsa francese dal 1948 al 1999. Con foto d'epoca , dati statistici, curiosità :)


cancel58 - 28/06/2008 alle 18:21

qualche libro per le vacanze. Sono piccoli, ci stanno in valigia! [img]http://img515.imageshack.us/img515/2438/scansione0001jl3.jpg [/img] 125 pagine euro 12,50 La favola rosa di miro panizza al Giro dell'80. Con belle foto in bianco e nero che sintetizzano la carriera


cancel58 - 28/06/2008 alle 18:26

[img] http://img341.imageshack.us/img341/9623/scansione0002ee3.jpg[/img] 189 pagine,euro 14,50 Sei donne per altrettanti protagonisti del ciclismo(Coppi, Anquetil, Pelissier, Dancelli, Rumsas,Pantani) e... Alfonsina Strada.


delfo - 30/06/2008 alle 19:46

Grazie, Cancel58! Grazie per le informazioni fresche che ci dai sui libri in uscita. Sono libri d'autore che ci ricordano Campioni che ci hanno lasciato prematuramente. Il 22 luglio verrà presentato all'Acquario di Genova il libro sui 100 anni dell'Unione Sportiva Pontedecimo - Sezione Ciclismo che parlerà delle 68 edizioni del Giro dell'Appennino e delle gare organizzate dal sodalizio granata come la Settimana Tricolore 2007 e la tappa del Giro d'Italia 2007 con arrivo al Santuario della Guardia (vinta da Leonardo Piepoli). Grazie ancora, Cancel!


Laura Idril - 06/07/2008 alle 14:37

Un amico mi ha chiesto se qualcuno si ricorda il titolo e/o l'autore di un libro presentato durante un processo alla tappa che riguarda gli odori dell'Italia, in particolare avevano parlato degli oleandri. Altro non so dirvi come informazioni. Qualcuno si ricorda?


maurofacoltosi - 30/07/2008 alle 00:06

Pubblicato in Francia un romanzo inspirato alla vita di Marco Pantani, "L'enfant qui grimpait jusqu'au ciel". L'autore è Laurent Flieder. In breve: Petit garçon dans l'Italie des années 1970, Nicco, turbulent et curieux, rêve de devenir footballeur et d'oublier ses oreilles décollées qui le font souffrir. Sera-t-il lui aussi, un jour, un homme aimé, admiré ? Echappera-t-il à son visage et à sa famille ? Car Nicco ne veut être ni plombier comme son père, ni balayeur comme Nonno, son grand-père adoré. A l'âge de treize ans, il se découvre un talent : à vélo, il monte les côtes plus vite que tous les autres. Cette monture de métal lui permet rapidement de se libérer de son enfance. Elle révèle bientôt un gagneur un peu fou, un grimpeur d'exception, un homme qui change de visage et de nom. Nicco devient un vrai dieu. En Italie, puis dans le monde entier, on adore ce prodigieux champion. On le jalouse. Il est couvert d'or et de femmes, couvert de cocaïne aussi, et d'autres produits illicites : les dieux ont leurs secrets, leurs lauriers se paient cher. C'est ce pacte inavouable entre l'effort, les substances et les hommes que nous raconte, en fin de course, le petit garçon devenu trop grand.


maurofacoltosi - 30/07/2008 alle 00:09

Fonte del testo (messaggio sopra): http://www.decitre.fr Fonte foto copertina: http://livre.fnac.com [img]http://multimedia.fnac.com/multimedia/images_produits/ZoomPE/1/1/2/9782246729211.jpg [/img]


Abajia - 30/07/2008 alle 00:35

Fac, sai più o meno di che parla questo libro?


fuente - 04/08/2008 alle 11:48

libri di ciclismo in spagnolo: http://www.flickr.com/photos/28101800@N05/


cancel58 - 08/08/2008 alle 20:18

[img]http://img67.imageshack.us/img67/431/scansione0001nc4.jpg [/img] Un altro libro che tra qualche giorno metterò in valigia Francesco ricci Il '68 a pedali - Al Giro con Eddy Merckx Edizioni Limina 151 pagine, 16,00 euro


cancel58 - 08/08/2008 alle 20:24

E ci metto anche questo [img]http://img171.imageshack.us/img171/8391/scansione0002fp6.jpg [/img] Albert Londres Tour de France, Tour de souffrance Stampa Grafiche Cesina - edizioni excelsior Pagine 172, euro 21,50. Le cronache di Albert Londres dal Tour del 24. Bellissime foto!


Ottavio - 28/08/2008 alle 15:52

Ho appena letto della prossima uscita di questo libro che mi avventerò (!) a comprare: Gianni Mura "La Fiamma Rossa. Storie e strade dei miei Tour 1967-2005" a cura di Simone Barillari, minimum fax, € 17,50. Diritti d'autore ad Emergency.


yashin1917 - 30/08/2008 alle 15:21

[quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Ho appena letto della prossima uscita di questo libro che mi avventerò (!) a comprare: Gianni Mura "La Fiamma Rossa. Storie e strade dei miei Tour 1967-2005" a cura di Simone Barillari, minimum fax, € 17,50. Diritti d'autore ad Emergency. [/quote] http://www.minimumfax.com/newsletter.asp?newsletterID=72&nl=5 qui c'è una presentazione del libro e un estratto del suddetto ;)


fuente - 06/09/2008 alle 10:12

Autore: Lazzaro Pino Editore: Ediciclo Genere: arti ricreative. spettacolo. sport Argomento: sangalli, cesare, ciclismo Pagine: 143 ISBN: 8888829180 Data pubblicazione: 2005 [img]http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-lazzaro_pino/sku-12125149/in_punta_di_pennino_.htm [/img]


pitoro - 12/09/2008 alle 10:19

l'ho scoperto ieri. Da leggere anche on line http://www.borraccedipoesia.it/Leggi.html


Laura Idril - 03/10/2008 alle 10:51

[quote][i]Originariamente inviato da roberto79 [/i] Qualcuno di voi ha letto o sta leggendo questo interessantissimo libro di Gianni Mura? Io l'ho ricevuto in regalo da amici, sono a pag. 100 e finora è bello veramente. E' una raccolta di articoli riguardanti i Tour seguiti da Mura come inviato. [/quote]


Frank VDB - 03/10/2008 alle 23:45

[quote][i]Originariamente inviato da Laura Idril [/i] [quote][i]Originariamente inviato da roberto79 [/i] Qualcuno di voi ha letto o sta leggendo questo interessantissimo libro di Gianni Mura? Io l'ho ricevuto in regalo da amici, sono a pag. 100 e finora è bello veramente. E' una raccolta di articoli riguardanti i Tour seguiti da Mura come inviato. [/quote] [/quote] Lo sto leggendo io. Semplicemente ME-RA-VI-GLIO-SO. Il libro che gli avrei chiesto io di fare se non avesse provveduto. Sono a pagina 47 e ho appena passato una spettacolare descrizione del profilo psicologico di Zilioli. Sul mio blog (vedi in calce l'indirizzo) una piccola recensione e i due pezzi che, durante le letture su Repubblica, più di ogni altro mi hanno fatto amare Mura.


nino58 - 15/10/2008 alle 19:26

Sono un po' indeciso se postare qui o su "Profumo di letteratura" negli OT. Però, siccome nel titolo del 3d c'è "libri vari", posto qui. E' pronto oggi il secondo libro che mi è stato pubblicato da Fara Editore di Rimini. Si intitola "Il primato della pietà" ed è una raccolta di quattordici racconti (sette autobiografici e sette inventati)ciascuno dei quali ha per titolo una delle quattordici opere di misericordia (dar da mangiare agli affamati ....ecc.ecc.)e per sottotitolo una sintesi della storia che narro in quel singolo racconto. I quattordici racconti, che possono essere letti indipendentemente l'uno dall'altro, hanno come filo conduttore il titolo del libro. Per ora ho in programma due presentazioni: la prima al mio paese (Pero, MI)la sera di sabato 8 novembre prossimo al Centro Civico di via Turati,21 e la seconda a Chiari (BS) il pomeriggio del giorno successivo, domenica 9 novembre alle 15.30,presso lo stand di Fara Editore,nell'ambito della Rassegna della Microeditoria che si tiene a Villa Mazzotti. Mi farebbe ovviamente piacere che qualcuno tra i forumisti intervenisse all'una o all'altra. Grazie e scusate per la carpita attenzione. nicola di paolo.


elisamorbidona - 15/10/2008 alle 19:37

tante felicitazioni, nino. Scusa, perchè non ci dici qualcosa di più sul libro? Ti sarai preparato un discorso per la presentazione, no? Da dove viene l'ispirazione? A chi vorresti che parlasse il tuo libro? Dove sono ambientati i racconti?.... :clap::clap::clap:


Abajia - 15/10/2008 alle 20:09

Le mie più sincere felicitazioni, Nino! :) :clap: Complimenti!


nino58 - 15/10/2008 alle 20:10

Cara Elisa, provo a ripondere alle domande che hai posto incominciando dall' "a chi vorrei che parlasse il libro" . Vorrei, soprattutto, che parlasse a chi ha quindici, diciotto o vent'anni oggi. Anche se l'impalcatura del libro l'ho costruita attorno ai miei trent'anni, dunque vent'anni fa quando questi destinatari non erano neppure nati. I racconti, però, li ho scritti tutti tra il luglio 2007 ed il luglio di quest'anno. L'ispirazione era venuta da una mia necessità di mostrare gli aspetti di quell'atteggiamento "contro natura" che è, appunto, la pietà. In un mondo in cui la normalità naturale è la sopraffazione e l'eliminazione del più debole, normalità della quale siamo pure prigionieri, la pietà ( o misericordia, o carità) è un valore eretico, oggi più che mai. E dalla necessità di affermare che l'unico senso da dare al nostro passaggio è proprio quello di non essere schiavi della normalità naturale della sopraffazione, di rifiutare la nostra natura. Le ambientazioni sono le più varie: la scuola, la fabbrica,la campagna, Milano e l'Abruzzo, l'Argentina e l'Etiopia, gli ambienti sanitari,il carcere, ogni storia ne ha uno diverso, . Non so se ti ho incuriosito o confuso di più le idee ma sono contento di aver suscitato, per ora, domande.


Bazzia - 16/10/2008 alle 15:22

Qualcuno è a conoscenza di qualche testo riguardante il Pro Tour?


pitoro - 16/11/2008 alle 16:22

Con il permesso del moderatore Mario, mi permetto di segnalare che domani uscirà un mio manuale dedicato ai viaggi low-cost. Il libro, circa 200 pagine, tratta ogni genere di viaggio e mezzo di trasporto rigorosamente in versione basso prezzo (alberghi, B&B, scambio casa, house-sitting, traghetti, navi, treni, bus, auto a noleggio), eccetto i voli a cui sarà dedicato un successivo volume della collana. Due interi capitoli sono dedicati alle prenotazioni on line e ai modi di risparmiare acquistando pacchetti di viaggio nelle agenzie (last minute, advance booking, formula roulette, vacanze a rate ecc). Inoltre si parla di pacchetti di viaggio da acquistare all'asta (tradizionale o al ribasso) e di city-card, le carte che per pochi euro permettono di visitare una città quasi a costo zero. Il volumetto sarà allegato da domani al Sole 24 Ore (che ne è l'editore) e alla Gazzetta, resterà in edicola una settimana, poi si potrà acquistare online sul sito del Sole. Anche il prezzo è low cost: 4.90 euro più il prezzo del quotidiano. Per chi volesse saperne di più, domani presenterò per un'ora il lavoro su Radio24 dalle 12 alle 13 Il consiglio è disinteressato, non sono pagato a copia. Grazie per l'attenzione, ettore


Donchisciotte - 23/11/2008 alle 00:45

Un pomeriggio libero, da stare in casa, con la pioggia e le raffiche di vento fuori, è una rarità preziosa e non volevo sprecarla. Avevo da leggere da qualche giorno il libro “ Il primato della pietà” di Nino Di Paolo, Edizioni Faraeditore. Nino è Nino58 del forum. Non so se qualcuno ne ha già parlato, né so se Nno58 ha piacere che io ne parli pubblicamente. Da leggere da qualche giorno perché ero un po’ frenata dall’idea che fosse un libro troppo cattolico, dato il momento di assoluta insofferenza per tutto ciò che è cattolico. Sbagliavo e non avrei dovuto sbagliare perché ho letto anche il primo libro di Nino. Non sono una critica letteraria e non giudico i libri come una critica, li giudico per quello che mi danno, per quanto mi prendono, per quanto mi coinvolgono, per quanto mi fanno pensare ecc. Il libro di Nino mi ha coinvolto moltissimo, abbiamo la stessa età più o meno, le cose che racconta ( sia pure considerate le tante differenze ) sono “familiari” per tutti quelli della nostra generazione. Mi ha colpito lo spessore umano di Nino, la densità del suo riflettere sulle esperienze di ogni giorno, mi ha commossa ripensare agli anni in cui ogni decisione ( un lavoro, lo studio, andare a un funerale, pensare a chi aveva scelto altre forme di lotta ecc.) era una scelta epocale, che coinvolgeva la coerenza e il modo di stare al mondo. Mi ha colpita l’idea del “ primato della pietà” di fronte agli ultimi ( il ladro massacrato che ricorda un’immagine dello sceneggiato su Boezio) e il rigore politico, culturale, morale di fronte allo sfruttamento, all’organizzazione del lavoro che conculca l’umanità del lavoratore. Mi è piaciuta tantissimo la coerenza intellettuale e la partecipazione umana di chi vede benissimo cosa sia la lotta di classe ( quella dei “ padroni” contro i lavoratori), mi sono sentita riconciliata con un’idea di religione ( che c’è in questo libro, intensissima) tanto diversa da quella delle istituzioni e delle gerarchie. Un afflato religioso in cui “ io c’entro”. La memoria è il nucleo dei primi racconti autobiografici ( i migliori del libro, secondo me), la memoria che dà senso, che costruisce un senso anche là dove è difficile rintracciarlo. Perché noi non saremmo gli stessi se non avessimo visto quella TV, se non avessimo fatto quelle lotte,se non avessimo tanto parlato, se non avessimo dentro di noi i nodi irrisolti di Pinelli, delle stragi, della complessità delle situazioni e dei momenti che abbiamo attraversato. Ho passato un bellissimo pomeriggio, finendo di leggere, d’un fiato, il libro di Nino che racconta di sé in un esercizio non narcisistico, non solipsistico, non compiaciuto, molto intenso ( è la parola che ho pensato più volte, leggendo), che chiede un’eco, una condivisione. Un libro da leggere, che non esprime solo il primato della pietà ma anche quello della ragione, della passione esistenziale, della capacità di pensare, dell’onestà intellettuale, del disinteresse ( mai, mai, un pensiero al denaro o alla carriera), della religiosità ( molto pasoliniana) che vede il sacro in ogni uomo e che esercita il rigore del giudizio ma mai sul peccatore. E quello che si impara è che “ là si produceva il pane per tutti e il companatico per pochi”. La meglio gioventù, Nino, ( sì, ogni generazione lo pensa di sé, in fondo), forse per questo è così difficile pensarci davvero adulti.


nino58 - 24/11/2008 alle 10:22

Ringrazio pubblicamente Maria Rita Donchi per la sua recensione. E sono felicissimo che l'abbia postata nel forum.


Monsieur 40% - 27/11/2008 alle 02:44

Riceviamo da Giorgio Viberti e volentieri pubblichiamo: ********************** [b]"L'ULTIMO AVVERSARIO"[/b] di Giorgio e Paolo Viberti prefazione di Gianni Petrucci editrice SEI Torino Perché Fausto Coppi, il Campionissimo, continuò ad arrancare in fondo al gruppo lungo il viale del tramonto? A quale geniale e definitivo “scacco matto” avrà pensato Bobby Fischer, il gigante degli scacchi ormai estraneo a se stesso e al mondo, nei suoi ultimi giorni islandesi? Perché Nadia Comaneci, la bambina prodigio della ginnastica rumena, “bruciò” la sua giovinezza tra ambigui rapporti politici e violenti rapporti sentimentali? Quale salita impossibile obbligò Marco Pantani, il “Pirata” del ciclismo, a confessare: “Nessuno mi ha capito. Nemmeno la bici”? Perché Agostino Di Bartolomei, campione di calcio, nel decennale della “sua” finale di Coppa dei Campioni decise di uccidersi per “uscire dal buco” in cui era finito? E poi, tutti gli altri. Vite pubbliche piene di successi sportivi ed esistenze private affollate dallo spirito della solitudine, della sconfitta umana. Un particolarissimo viaggio nella storia dello sport attraverso il racconto delle gesta di cinquanta campioni quasi invincibili nelle loro pratiche agonistiche ma poi sorpresi e a volte battuti dal destino nella sfida con la vita. Da Marco Pantani a Lou Gherig, da Fausto Coppi a George Best, da Josè Maria Jimenez ad Arthur Ashe, da Joe Louis a Eugenio Monti: una carrellata di emozioni e sentimenti tra l’apoteosi del personaggio e la crisi dell’uomo. Con l’impressione che all’improvviso qualcosa possa ancora succedere, ribaltando e sconvolgendo tutto quello che era stato acquisito sul campo. Il libro è stato pubblicato dalla Sei (Società Editrice Internazionale) di Torino e sarà nelle librerie fra pochi giorni al prezzo di 12 euro. E' stata una scommessa e anche una bella avventura, senza però fini di lucro, almeno per quanto riguarda gli autori: gli eventuali guadagni verranno devoluti a "Specchio dei Tempi", fondazione onlus de La Stampa. "L'ULTIMO AVVERSARIO" verrà presentato mercoledì 17 dicembre p.v. alle ore 11,30 presso il Circolo della Stampa Sporting, corso Giovanni Agnelli 45, Torino.


Donchisciotte - 28/11/2008 alle 00:05

Sì, l’avevo letta anche su www.tuttobiciweb.it la notizia di questo libro. Viberti e Tuttosport ( da tifosa del Panta) li rispetto assolutamente, ma, sommessa domanda: era proprio necessaria la prefazione di Petrucci? Sono incerta se prenderlo, queste commedie delle parti mi hanno stufato.


mattia8781 - 28/11/2008 alle 16:53

Qualcuno di voi mi potrebbe dare dei consigli su libri di ciclismo che trattino del rapporto ciclismo televisione??? Perchè mi piacerebbe fare la mia tesi di laurea su questa materia e collegarla al ciclismo, solo che la mia prof di radio e tv mi ha guardato un pò strano x l'argomento e mi ha già detto che da lei non avrò grande aiuto. Ma dato che sn capoccione io x ora continuo e chiedo anche il vostro aiuto. Grazie. ;)


Monsieur 40% - 28/11/2008 alle 17:21

[quote][i]Originariamente inviato da mattia8781 [/i] Qualcuno di voi mi potrebbe dare dei consigli su libri di ciclismo che trattino del rapporto ciclismo televisione??? Perchè mi piacerebbe fare la mia tesi di laurea su questa materia e collegarla al ciclismo, solo che la mia prof di radio e tv mi ha guardato un pò strano x l'argomento e mi ha già detto che da lei non avrò grande aiuto. Ma dato che sn capoccione io x ora continuo e chiedo anche il vostro aiuto. Grazie. ;) [/quote] Puoi dare una prima scremata qui: http://www.cicloweb.it/biblioteca.html


Raf Benson - 28/11/2008 alle 18:19

Scusa Mario, guardando nell'elenco mi sono accorto di un refuso: il libro Miguel y Marco di Maurizio Ruggeri edito da Limina è del 1995 e non del 2005.


cancel58 - 19/12/2008 alle 07:21

Venerdì 2 gennaio 2009 alle ore 15.30 presso la Sala Conferenze del Museo dei Campionissimi Beppe Conti presenterà il nuovo libro fresco di stampa. In occasione del centenario del Giro d’Italia, il giornalista di Tuttosport, grande sostenitore del Museo dei Campionissimi, ha realizzato un volume interamente dedicato a imprese, retroscena, drammi, segreti della leggendaria corsa a tappe celebrando un secolo di straordinarie sfide sulle strade d’Italia. Quale occasione migliore per ospitare questa presentazione se non il giorno del ricordo del campionissimo, Fausto Coppi, giorno in cui si riuniscono tutti coloro che hanno ancora freschi alla memoria le sue imprese sportive e coloro che, pur non potendo ricordarlo perchè non ancora nati nel 1960, lo conoscono attraverso immagini e racconti. Il libro di Beppe Conti si addentra nella leggenda e il mito di Coppi e Bartali, cui si uniscono Binda, Merckx, sino a Pantani, Contador, all’insegna delle imprese sportive più belle. Non solamente i trionfi: anche le folli avventure dei pionieri, nel cuore della notte all’inizio del novecento, la leggenda di Bottecchia nata da un rifiuto, il sabotaggio al tedesco Buse in rosa, il giallo di Guerra, il mistero della Cuneo-Pinerolo di Coppi, nonché il tradimento dello Stelvio. Il Bondono ed il Gavia, le lacrime di Massignan e le pazzie di Venturelli, le avventure di Taccone ed il genio di Zavoli, il cuore malato di Merckx, i litigi tra Moser e Saronni, quelli tra Vicentini e Rochi, la grandezza di Hinault e la saggezza di Indurain, la favola amara di un grande Pantani. Beppe Conti, inviato speciale di Tuttosport, da più di trent’anni segue il grande ciclismo per il quotidiano sportivo torinese, oltre al calcio e allo sci in brevi e felici esperienze, dallo scudetto del Toro del ’76 ai trionfi di Alberto Tomba. Scrittore d’una serie di libri di successo, ha vinto il premio Coni 2006 con Storie e Leggenda del Grande Ciclismo. fonte:www.agenfax.it


yashin1917 - 01/02/2009 alle 15:08

Vi segnalo questo libro che a me è piaciuto molto, sarà perchè lega due mie passioni. Molto interessante la parte introduttiva sul rapporto tra i movimenti socialisti di fine '800- inizio '900 e la bicicletta, e la paura che questo mezzo aveva diffuso tra i governanti. Belle le biografie di chi aveva utilizzato la bicicletta come "arma" per affermare i propri diritti. Un posto speciale lo hanno le donne nella resistenza, per loro la bici fu probabilmente la principale "arma". Probabilmente spesso leggendo il libro la bici può sembrare solo un pretesto per raccontare delle storie, storie di resistenza..allora ben venga il pretesto se serve a "disotterrare asce di guerra". Nella parte finale si parla di ciclisti più o meno famosi che collaborarono con la Resistenza, da chi come Ganna donò delle biciclette a una divisione della Brigata Garibaldi a chi in prima persona si unì alle bande partigiane. -------------------------------------------------------------------------- [img]http://www.arterigere.it/copertine/_1/La_bicicletta_nella_Resistenza.jpg [/img] [i]La bicicletta nella resistenza Storie partigiane Sin dalle sue origini la bicicletta fu ampiamente usata dagli strati popolari, non soltanto per motivi di lavoro, ma anche in funzione politica e, nel corso della lotta di Liberazione, per compiere azioni di vario tipo, contro i nazifascisti. In Italia la paura della bicicletta da parte dei reazionari ha una data certa e molto antica e una firma tanto famosa quanto odiata dalle forze popolari: quella del generale Fiorenzo Bava Beccaris, nelle vesti di Regio Commissario Straordinario, durante i moti del maggio del 1898 a Milano. Oltre ad ordinare una sanguinosa repressione, il generale fece affiggere un manifesto che decretava il divieto nell'intera provincia di Milano della «circolazione delle Biciclette, Tricicli e Tandems e simili mezzi di locomozione». Più o meno con gli stessi termini, oltre alla minaccia della fucilazione, i nazifascisti proibiranno durante la loro dominazione sul territorio italiano, in funzione anti-partigiana, l'uso della bicicletta. Quel divieto, però, avrebbe significato in città come Milano o Torino, il blocco della produzione, giacché la maggior parte degli operai la usava per recarsi al lavoro e così, persino i nazisti, spietati nelle loro decisioni, dovettero fare marcia indietro. Nell'immediato dopoguerra, la bicicletta fu molto diffusa, specialmente nelle campagne. Per i braccianti era l'unico mezzo di locomozione, usato, oltre che per il lavoro, in occasione di grandi manifestazioni o degli scioperi indetti dalla Lega dei braccianti. In quelle giornate di lotta, masse imponenti si radunavano per impedire ai crumiri di recarsi nei posti di lavoro. Contro le biciclette, appoggiate nelle sponde dei fiumi, si accanivano con particolare durezza, schiacciandole e rendendole inutilizzabili, le camionette della "Celere" di Scelba, una polizia di pronto intervento, utilizzata soprattutto in occasione degli scioperi operai. Questa furia devastatrice non arrestò però lo svilupparsi di grandi battaglie per ottenere migliori forme di vita. Una storia di sacrifici, di miseria, di lotte, che sarebbe importante far meglio conoscere alle nuove generazioni. In questo libro vengono narrate, tramite le interviste che gli autori hanno raccolto negli anni, le storie partigiane, in bicicletta, di Quinto e Tiziana Bonazzola, Onorina Brambilla, Arrigo e Bianca Diodati, Anna Gentili, Alfredo Macchi, Renato Morandi, Giovanni Pesce, Gillo Pontecorvo, Bruno Trentin, Stella Vecchio e don Raimondo Viale (quest'ultima tratta tratta dal libro di Nuto Revelli, Il prete giusto, Einaudi, Torino 1998 e 2004). Sono ammirevoli personaggi che, in ogni parte d'Italia e in ogni ruolo, militare e civile, non hanno esitato a rischiare la loro vita durante la feroce stagione dell'occupazione nazifascista. Questo non dovrebbe mai essere dimenticato. Purtroppo alcuni di loro, nel frattempo, sono scomparsi. A loro va il nostro affettuoso e grato ricordo. Alla Resistenza presero parte, in forme diverse, con gesti modesti ma anche con imprese rilevanti, spesso a rischio della loro vita, accanto ai combattenti partigiani, ai gappisti, ai sappisti, alle collegatrici e alle staffette, numerosi atleti del ciclismo agonistico, campioni celebrati ma anche figure minori. Uomini che, orfani dal 1941 del Giro d'Italia, liberi dagli impegni agonistici a causa del conflitto in corso, non ebbero esitazione nel decidere da che parte stare e che uso fare della bicicletta, il loro normale strumento di lavoro. Nell'introduzione del libro viene descritto l'appoggio dato alla Resistenza da Bartali, Bevilacqua, Bottecchia, Ganna, Lorenzini, Martini, Pasotti, Pezzi, Romagnoli, Po, Zanelli, Zanzi e altri. [/i] [b] BICICLETTA NELLA RESISTENZA - STORIE PARTIGIANE GIANNANTONI FRANCO PAOLUCCI IBIO * ISBN: 9788889666234 * Pagine: 256 * Dimensioni: 11 X 17 * Anno di pubblicazione: 2008 * Edizioni Artigere [/b] -------------------------------------------------------------------------


cancel58 - 22/04/2009 alle 18:27

Il libro del Centenario UN SECOLO DI PASSIONI Rizzoli Giro d’Italia 1909-2009 Il libro uffi ciale del centenario Frutto della collaborazione fra la redazione de La Gazzetta dello Sport e la Rizzoli Libri, da giovedì 23 aprile in edicola e in libreria è possibile trovare un volume - di 256 pagine a grande formato arricchito da 289 foto (da una selezione di oltre 7 milioni dell’archivio Gazzetta!) – che celebra un pezzo della storia d'Italia. Forse non tutti sanno che fu proprio la Gazzetta a inventare il Giro d’Italia, lanciandolo il 24 agosto 1908 sulla prima pagina, e fatto partire da Milano nella notte fra il 12 e il 13 maggio 1909. Candido Cannavò, storico “Direttore” della Gazzetta, lo ha definito un pezzo di storia del Novecento che si affaccia nel XXI secolo. Proprio Cannavò, poco prima di lasciarci improvvisamente, ne ha suggerito il titolo, "Un secolo di passioni", facendo in tempo a scrivere una prefazione inedita, e purtroppo postuma, che impreziosisce questo lavoro. Questo libro – presentato in anteprima la scorsa settimana a Fidenza dai curatori Pier Bergonzi ed Elio Trifari - non è un semplice excursus storiografico ma ripercorre i 100 anni della corsa rosa attraverso un approccio tematico, per argomenti. Pertanto, accanto alle irrinunciabili cronache di tutte le edizioni e ai numeri della corsa (tutte le tappe e i loro vincitori, le classifiche finali, le caratteristiche di ciascuna edizione, i record e le cifre più significative), il volume si sviluppa secondo i seguenti macroargomenti: 1) le Origini; 2) le Grandi Rivalità (Girardengo contro Binda, Bartali contro Coppi, Gimondi all'assalto di Merckx, gli scontri di Moser e Saronni con Hinault, fino ai protagonisti dell'era moderna); 3) gli Specialisti (gli scalatori e le montagne, i velocisti e le loro volate, i cronomen, i discesisti e i grandi stilisti, senza dimenticare i più umili e i più importanti, i gregari); 4) il Mondo del Giro (gente, emozioni, le grandi figure del Giro, i media, giornalisti e scrittori che hanno voluto raccontarlo, il doping). 5) i Numeri: appendice statistica con tutti i vincitori di tappa e i primi dieci della classifica generale di ogni edizione. Sponsorizzato da Skoda – auto ufficiale del Giro d’Italia – il libro si avvale di un’importante campagna di comunicazione su La Gazzetta dello Sport, Sport Week, Corriere della Sera, Corriere della Sera Magazine, gazzetta.it e sportweek.it. “Un secolo di passioni” – in vendita sia in edicola che in libreria a € 14.99 – seguirà la corsa rosa in partenza da Venezia il 9 maggio e sarà disponibile on field lungo tutto il percorso fino all’arrivo a Roma il 31 maggio. Ufficio stampa RCS Sport fonte:www.gazzetta.it


pitoro - 24/04/2009 alle 00:26

Vi propongo il comunicato di presentazione di un libro scritto da un mio conoscente. Uscirà il 5 maggio per gli Oscar Mondadori al prezzo di € 10,50. Non l'ho ancora ricevuto, ma credo sia qualcosa di molto diverso da una semplice celebrazione. L'autore, Paolo Colombo, è professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica di Milano, dove insegna anche Storia contemporanea; da tempo si occupa, tra l’altro, del rapporto fra storia e narrazione. Credo che il suo approccio al tema sia originale e interessante e non solo celebrativo LA CORSA DEL SECOLO CENT’ANNI DI STORIA ITALIANA ATTRAVERSO UN LIBRO CHE RACCONTA IL GIRO Sono passati cento anni dal 13 maggio 1909 quando, davanti all’albergo Loreto di Milano, 127 ciclisti partirono per il primo Giro d’Italia organizzato dalla «Gazzetta dello Sport». Cent’anni – e quasi altrettanti Giri – nei quali l’Italia e il mondo intero sono profondamente cambiati. E di quei mutamenti nell’economia, nella politica, nella cultura, nella società e nel costume la corsa in rosa è stata specchio e testimone. Ecco perché raccontare la storia del Giro significa anche raccontare la storia dell’ultimo secolo del nostro Paese. Lo fanno in questo libro due studiosi che, partendo dalle fonti più disparate – canzoni, testi letterari, articoli di giornale, ricordi e testimonianze, raccontano i protagonisti dell’epopea del Giro e della storia italiana: da Alfredo Binda a Girardengo, da Giolitti a Mussolini, dai mitici Coppi e Bartali a Eddy Merckx e Gimondi, da De Gasperi e Togliatti a Moro e Berlinguer, fino a Moser, Saronni, Craxi, Berlusconi e Pantani. Ma soprattutto gli autori, mentre rendono omaggio a una corsa che compie un secolo, offrono una panoramica originale ed efficace del Novecento, un secolo che è andato davvero di corsa.

 

[Modificato il 24/04/2009 alle 00:28 by pitoro]


cancel58 - 28/04/2009 alle 18:14

[img]http://img504.imageshack.us/img504/3464/scansione0001s.jpg [/img] Il Giro d'Italia è alle porte e si moltiplicano le iniziative editoriali, mai numerose come quest'anno. recentemente ho letto l'ultimo lavoro di paolo facchinetti, dedicato al Giro del 1914. Agile e coinvolgente , è un tuffo nel ciclismo che fu. Edito da Bradipo, costa 13 euro.


cancel58 - 28/04/2009 alle 18:21

[img]http://img172.imageshack.us/img172/2855/scansione0002y.jpg [/img] Durante l'inverno ho anche letto il libro di beppe conti. Cento capitoli, uno per ogni edizione del giro.Un utile compendio per rivivere la storia della corsa rosa. 255 pagine , 16 euro.


cancel58 - 28/04/2009 alle 18:30

[img]http://img257.imageshack.us/img257/8720/scansione0003h.jpg [/img] imperdibile il libro ,dedicato a Bruno Raschi,che raccoglie anche numerosi articoli scritti dal grande giornalista. 15 euro , editvallardi.


Bitossi - 28/04/2009 alle 18:36

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Durante l'inverno ho anche letto il libro di beppe conti. Cento capitoli, uno per ogni edizione del giro. Un utile compendio per rivivere la storia della corsa rosa. 255 pagine , 16 euro. [/quote] L'ho letto anch'io appena uscito, qualche mese fa. La più bella secondo me è la storia di Balmamion al Giro 1964... :Od:


cancel58 - 28/04/2009 alle 18:39

[quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Durante l'inverno ho anche letto il libro di beppe conti. Cento capitoli, uno per ogni edizione del giro. Un utile compendio per rivivere la storia della corsa rosa. 255 pagine , 16 euro. [/quote] L'ho letto anch'io appena uscito, qualche mese fa. La più bella secondo me è la storia di Balmamion al Giro 1964... :Od: [/quote] :yes::cincin:


desmoblu - 28/04/2009 alle 18:52

Tre libri che non ho letto ma leggerò quanto prima (l'editore è lo stesso, ma non è per fare pubblicità e non mi pagano eh ;) ): Quel Giro d'Italia del '900: una corsa immaginaria, su strade reali, che vede tappa per tappa sfidarsi i migliori di sempre, dai Binda ai Pantani, da Girardengo a Merckx, da Hinault a Gaul, da Coppi a Moser, da Girardengo a Poulidor, da Bartali a Ocana, da.. I giudizi sono contrastanti, e per questo voglio leggerlo. C'è il rischio che sia un collage stupido e sterile, ma uno spiraglio aperto lo tengo sempre- di Gianni Rossi, ed. Ediciclo, 2007, euro 18 La coda del drago- il Giro d'Italia raccontato dagli scrittori Autori del calibro di Pratolini, Buzzati, Campanile, Testori (e altri) parlano del Giro, dei campioni ma anche della passione della gente a bordo strada. Ediciclo, 2007, euro 14 Il sogno interrotto di Miro Panizza. L'emozionante sfida con Hinault al Giro d'Italia La sfida del gregario per eccellenza, vecchio, al campione incontrastato (perchè nessuno voleva- o poteva- contrastarlo). Una sfida che dura finché..- di E. Bacci, sempre Ediciclo, 2008..


cancel58 - 28/04/2009 alle 19:01

[quote][i]Originariamente inviato da desmoblu [/i] Tre libri che non ho letto ma leggerò quanto prima (l'editore è lo stesso, ma non è per fare pubblicità e non mi pagano eh ;) ): Quel Giro d'Italia del '900: una corsa immaginaria, su strade reali, che vede tappa per tappa sfidarsi i migliori di sempre, dai Binda ai Pantani, da Girardengo a Merckx, da Hinault a Gaul, da Coppi a Moser, da Girardengo a Poulidor, da Bartali a Ocana, da.. I giudizi sono contrastanti, e per questo voglio leggerlo. C'è il rischio che sia un collage stupido e sterile, ma uno spiraglio aperto lo tengo sempre- di Gianni Rossi, ed. Ediciclo, 2007, euro 18 La coda del drago- il Giro d'Italia raccontato dagli scrittori Autori del calibro di Pratolini, Buzzati, Campanile, Testori (e altri) parlano del Giro, dei campioni ma anche della passione della gente a bordo strada. Ediciclo, 2007, euro 14 Il sogno interrotto di Miro Panizza. L'emozionante sfida con Hinault al Giro d'Italia La sfida del gregario per eccellenza, vecchio, al campione incontrastato (perchè nessuno voleva- o poteva- contrastarlo). Una sfida che dura finché..- di E. Bacci, sempre Ediciclo, 2008.. [/quote] Ho letto il primo e il terzo."quel Giro d'Italia del novecento" nasce da un'idea originale. Non mi ha entusiasmato, ma mi è piaciuto. Quello su Panizza è un doveroso omaggio al grande Miro. Nonpuò mancare nella biblioteca di chi lo ricorda ancora con affetto.


desmoblu - 28/04/2009 alle 19:44

Bene! Quindi me li consigli? Intanto grazie.. :)


desmoblu - 28/04/2009 alle 20:58

Un libro che NON voglio leggere: "Bartali e Coppi meglio di Merckx" di Cipollaro, dettato dalla solita miopia campanilista italica. Anche senza contare le vittorie, non si può sminuire un campione assoluto che ha avuto la 'sfortuna' di non essere italiano (nel qual caso tutti gli abitanti del Bel paese lo additerebbero come Campionissimo di tutti i tempi). Si paragonano due epoche storiche diverse dicendo che era più difficile vincere negli anni '40 e '50 perchè ad esempio le bici erano più pesanti. ok, questo magari influisce sulla VAM, ma negli anni '60 e '70 i miglioramenti c'erano PER TUTTI, avversari compresi. Si parla di mancanza di rivali credibili, ma è falso (basta vedere i partecipanti e quello che hanno fatto, ad esempio lo sfortunato volo di Ocana). Si parla dei gregari sacrificati, che evidentemente per l'autore non esistevano dieci o venti anni prima. Si dice che Merckx sarebbe meno campione perchè ha smesso a 34 anni anziché 40, e altre amenità del genere. Personalmente non capisco questa avversione per un corridore che (numeri alla mano o meno) è stato forse il più grande di sempre, e che apprezzo anche perchè ci ha ONORATI correndo- e vincendo- un numero impressionante di corse (anche 'minori') proprio in Italia, a differenza di molti altri che cercavano la gloria in patria o soltanto nei Giri più grandi. Ah, qui un link al vecchio comunicato stampa: http://www.consiglio.regione.toscana.it/agenzia-stampa/Comunicati-stampa/comunicato/testo_comunicato.asp?id=3828


cancel58 - 01/05/2009 alle 11:34

[quote][i]Originariamente inviato da pitoro [/i] Vi propongo il comunicato di presentazione di un libro scritto da un mio conoscente. Uscirà il 5 maggio per gli Oscar Mondadori al prezzo di € 10,50. Non l'ho ancora ricevuto, ma credo sia qualcosa di molto diverso da una semplice celebrazione. L'autore, Paolo Colombo, è professore ordinario di Storia delle istituzioni politiche presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Cattolica di Milano, dove insegna anche Storia contemporanea; da tempo si occupa, tra l’altro, del rapporto fra storia e narrazione. Credo che il suo approccio al tema sia originale e interessante e non solo celebrativo LA CORSA DEL SECOLO CENT’ANNI DI STORIA ITALIANA ATTRAVERSO UN LIBRO CHE RACCONTA IL GIRO Sono passati cento anni dal 13 maggio 1909 quando, davanti all’albergo Loreto di Milano, 127 ciclisti partirono per il primo Giro d’Italia organizzato dalla «Gazzetta dello Sport». Cent’anni – e quasi altrettanti Giri – nei quali l’Italia e il mondo intero sono profondamente cambiati. E di quei mutamenti nell’economia, nella politica, nella cultura, nella società e nel costume la corsa in rosa è stata specchio e testimone. Ecco perché raccontare la storia del Giro significa anche raccontare la storia dell’ultimo secolo del nostro Paese. Lo fanno in questo libro due studiosi che, partendo dalle fonti più disparate – canzoni, testi letterari, articoli di giornale, ricordi e testimonianze, raccontano i protagonisti dell’epopea del Giro e della storia italiana: da Alfredo Binda a Girardengo, da Giolitti a Mussolini, dai mitici Coppi e Bartali a Eddy Merckx e Gimondi, da De Gasperi e Togliatti a Moro e Berlinguer, fino a Moser, Saronni, Craxi, Berlusconi e Pantani. Ma soprattutto gli autori, mentre rendono omaggio a una corsa che compie un secolo, offrono una panoramica originale ed efficace del Novecento, un secolo che è andato davvero di corsa. [/quote] Preso ieri... [img]http://img53.imageshack.us/img53/2092/scansione.jpg [/img]


cancel58 - 01/05/2009 alle 12:50

Segnalo anche la riedizione di un libro che Ormezzano pubblicò nel 1983. all'epoca me l'ero perso. Ho rimediato oggi. 150 pagine, 12 euro [img]http://img383.imageshack.us/img383/3682/scansione0001.jpg [/img]


cancel58 - 01/05/2009 alle 12:55

SEgnalo ancora un simpatico volume scritto da un appassionato genovese . la storia del ciclismo attraverso domande sui campionissimi, le classiche, le salite e le fughe leggendarie... Simpatico, davvero! 184 pagine per euro 12,90 [img] http://img15.imageshack.us/img15/4513/scansione0002iba.jpg[/img]


cancel58 - 06/05/2009 alle 20:23

[img]http://img159.imageshack.us/img159/840/scansione0003a.jpg [/img] Da non perdere.


Raf Benson - 07/05/2009 alle 09:28

Anche Topolino in edicola questa settimana dedica un racconto al Giro del centenario: [b]Zio Paperone e il Centenario delle 100 Bici[/b] [img]http://www.komix.it/allegati/image/2009/05/83761.jpg[/img] (fonte: www.komix.it) A questo link la trama e la pagina con disegnato il direttore del Giro [b]Zumm E.Gnam[/b] [email]http://www.komix.it/page.php?idArt=8376[/email]


Raf Benson - 08/05/2009 alle 19:22

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [img]http://img159.imageshack.us/img159/840/scansione0003a.jpg [/img] Da non perdere. [/quote] Grazie per la segnalazione, me lo stavo proprio per per perdere e sarebbe stato un errore imperdonabile. L'ho preso oggi e l'ho solo sfogliato: ci sono delle foto spettacolari. :clap: :clap: :clap:


W00DST0CK76 - 15/05/2009 alle 01:29

[quote][i]Originariamente inviato da roberto79 [/i] Un Libro fotografico ben fatto dal punto di vista della qualità delle immagini, dalle statistiche, i riassuntini giro per giro e la storia... ma assolutamente eccessivo e denigratorio quando in un capitolo comincia a snocciolare elenchi di nomi di atleti coinvolti a torto o a ragione in storie di doping. Non mi è piaciuto quando hanno citato Pantani come positivo all' Epo cosa non vera peraltro.... bellissima la sessione dedicata a Coppi e Bartali e quella dedicata agli anni 70...:italia: [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Prezzo? [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da UribeZubia [/i] [quote][i]Originariamente inviato da super cunego [/i] Prezzo? [/quote] Euro 14,99 [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] Bene, non lo comprerò. Un libro che scrive cose false come Pantani positivo all'epo, per me può restare nello scaffale. [/quote] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] Ma perché lasciarlo sullo scaffale? Che finisca nel camino! [/quote]


Laura Idril - 25/05/2009 alle 12:21

[quote][i]Originariamente inviato da roberto79 [/i] qualcuno di voi lo ha comprato? Io si e ne ho pure regalato uno ad un amico che faceva il compleanno... Sono una raccolta di aneddoti di Davide Cassani con consigli sull' allenamento e qualche tabella, mi è piaciuto il suo solito modo di raccontare il ciclismo pedalato infarcito da nozioni di storia del ciclismo e episodi di vita vissuta. Niente di trascendentale ma sicuramente piacevole ! complimenti Davide! :cincin: [/quote]


Donchisciotte - 02/06/2009 alle 19:37

Lo metto qua anche se non si tratta di libri, ma è storia del ciclismo, comunque. Veramente l'avevo messo nel forum di Pantani ma lo metto anche qua perché i dvd sulla storia del Giro mi stanno piacendo, proprio come storia. Specifico che Vicennati è uno dei coordinatori di questi dvd e, come ha specificato lui stesso nel forum, non ha i poteri che aveva sui dvd di Pantani ( ma io se c'è qualcosa che non va lo dico a lui lo stesso). I dvd li sto vedendo vagolando da uno all’altro, una specie di film personale, a seconda degli umori, adesso li ho visto tutti ( quelli usciti), per ultima cosa ho visto il capitolo Pantani nel dvd dedicato agli scalatori ( ovviamente quasi mezzo è dedicato a Pantani). Devo dire che me li sto godendo come storia del ciclismo, quando uscivano quelli su Pantani vederli era impegnativo emozionalmente e anche razionalmente, tante cose da capire, da riscoprire o da scoprire e poi c’era il timore ( fiducia totale a Vicennati ma uscivano per la Gazzetta, quello su Campiglio come sarebbe stato, per esempio)? Questi, invece, sono puro piacere di vedere il ciclismo. E però… Due spinette nel dvd degli scalatori le ho trovate. 1) NOOOOOO!!!!! NON ME LO DOVEVI FARE, VICENNATI!!! Gli scatti di Cascata del Toce con la presentazione bislacca di Cuneghino. Nooooo!!!! Cascata del Toce è l’unica cosa che non avevo registrato in diretta ( per scaramanzia), me la devo conservare come una reliquia e ci sta Cuneghino. Vicennati, non me lo dovevi fare! 2) Simoni. Sgradevolissimo. Qualche tempo fa aveva chiesto scusa per Cascata del Toce, adesso dice: se era forte avrebbe vinto, io c’entro poco. Simoni sa benissimo che il Pantani del 2003 faceva quello che poteva ( tanto, per tutti noi), non doveva chiedere di vincere e non lo avrebbe gradito. ERA SIMONI, sua sponte, come Frigo e gli altri ,che doveva non andarlo a prendere. Perché tutti sapevano che aveva pagato per tutti. Per questo non dovevano avere la faccia tosta di andarlo a prendere, non per altro. Comunque quello degli scalatori è un dvd molto emozionante, Gaul, Bahamontes ma ,per me che lo ricordo quando correva, José Manuel Fuentes, una bella emozione della memoria ( che viene paragonato a Don Chisciotte per la visionarietà nella ricerca dell’impresa…) Però, molto mi è piaciuto il dvd su Coppi e Bartali. Anche se io avrei seguito di più la traccia di Vicennati nello scritto che accompagna il dvd ( un piccolo opuscoletto): quello di Bartali e Coppi, la loro rivalità, le loro vittorie, il mito che rappresentavano, come momenti di una ricostruzione del paese, la nuova appartenenza comune che si doveva creare dopo la guerra, la speranza e la fatica della rinascita in un paese che si rispecchiava in quei due perché non era diverso, tutti andavano in bicicletta, la bicicletta era una ricchezza ( Ladri di biciclette è di quel periodo). Quella traccia di Vicennati andava seguita di più. Infatti il racconto degli anni della guerra ( Bartali, in qualche modo, nella resistenza cattolica, staffetta utilissima perché in bicicletta andava fortissimo e se c’era urgenza era una fortuna avere Bartali) e quello delle vicissitudini private di Coppi ( la galera della dama bianca, il ritiro del passaporto a lui, lo scandalo inaudito) sono davvero molto belli, raccontati benissimo. Poi, certo, un altro ciclismo. Dove si racconta senza paura di Bartali avvelenato prima del Giro dagli scommettitori ( mi ricorda qualcosa…), della guerra per gli ingaggi che portava Bartali, per protesta verso la sua squadra, a favorire Coppi. Il segno che queste cose erano sciocchezze, che la moralità passava su altre questioni ( nemmeno per il doping passava). Era gente che aveva fatto la guerra, la fame, anni di stop per la guerra, aveva salvato ebrei mettendo a rischio la vita, sapeva che il coraggio e lo spessore umano si mostrano in ben altre circostanze che scommettitori, boicottaggi o doping. C’era un legame fatto da una storia pesante e comune che si mischiava alla rivalità. Era il ciclismo dell’impresa eroica ( la Cuneo Pinerolo del 1949 e quella di oggi, confronto da ridere), sì, certo, le strade sterrate, le squadre poco organizzate ( come dice un incongruo Basso magrissimo), il doping diverso da questo di oggi che non livellava, ma conta pure il coraggio, essere campioni e non bravi corridori, la capacità di mettersi in gioco, la voglia di impresa e la capacità di immaginarsela. E essere campioni. Gente piena di coraggio, altro che i tremebondi miliardari di adesso che si mettono paura di uno sciopero a Milano. Altra epoca, altre vite, altri spessori. Epoca dove a raccontare Bartali e Coppi si muovevano intellettuali ( e c’era già un certo impatto mediatico non trascurabile). Fatalmente mi è venuto in mente Pantani. L’ultimo esempio di quel ciclismo eroico, di quel ciclismo per cui “l’impresa è l’impresa”, la visione viene prima della prassi. E la fragilità interiore di Coppi mi ha molto ricordato Pantani. A un certo punto c’è Paolo Volponi ( scrittore, intellettuale) che parlando di Coppi e paragonandolo a Ettore nella guerra con Achille, dice che Coppi affermava se stesso in salita, nell’impresa sportiva e, insieme, perdeva se stesso. Pantani, appunto.Un filo sottile lega gli eroi ( giovani, belli e morti, eroi, per sempre). Vicennati ( e chi collabora con te), ti darei 10 ma quel Cuneghino…9, ci devi stare ( e darmi ragione).


Carrefour de l arbre - 02/06/2009 alle 20:55

[quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] ERA SIMONI, sua sponte, come Frigo e gli altri ,che doveva non andarlo a prendere. Perché tutti sapevano che aveva pagato per tutti. Per questo non dovevano avere la faccia tosta di andarlo a prendere, non per altro. [/quote] Vero, così come Garzelli non doveva avere la faccia tosta di andare a fare la volata per il secondo posto sul Blockhaus. Giusti i fischi, quindi. Che faccia tosta Simoni, quella volta, a fare la sua corsa.... P.S. Ma nel 2009 si è ancora a questi livelli?


nino58 - 02/06/2009 alle 21:18

[quote][i]Originariamente inviato da Carrefour de l arbre [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] ERA SIMONI, sua sponte, come Frigo e gli altri ,che doveva non andarlo a prendere. Perché tutti sapevano che aveva pagato per tutti. Per questo non dovevano avere la faccia tosta di andarlo a prendere, non per altro. [/quote] Vero, così come Garzelli non doveva avere la faccia tosta di andare a fare la volata per il secondo posto sul Blockhaus. Giusti i fischi, quindi. Che faccia tosta Simoni, quella volta, a fare la sua corsa.... P.S. Ma nel 2009 si è ancora a questi livelli? [/quote] E' che spesso sono le dichiarazioni seguite dalle controdichiarazioni che fanno casino (di proprio). I sillogismi ironici gratuiti (... giusti i fischi, dunque...)ne sono degno corollario.


EugeRambler - 02/06/2009 alle 21:59

Qualcuno possiede nella proria libreria il titolo "Uomini sul K2" di Achille Compagnoni, edito da Veronelli nel 1958? Mi interesserebbe reperirlo (su internet non si trova da nessuna parte) per completezza di letture, dopo aver letto quello di Desio, i vari di Bonatti e quello di Lacedelli.


Donchisciotte - 03/06/2009 alle 01:03

Ovviamente il fatto di Garzelli, che ha giustamente fatto la sua corsa , non c'entra ASSOLUTAMENTE niente con una tragedia come quella di Pantani che aveva pagato tutto per tutti. C'è la Storia e c'è la cronaca.


Carrefour de l arbre - 03/06/2009 alle 18:31

[quote][i]Originariamente inviato da Donchisciotte [/i] Ovviamente il fatto di Garzelli, che ha giustamente fatto la sua corsa , non c'entra ASSOLUTAMENTE niente con una tragedia come quella di Pantani che aveva pagato tutto per tutti. C'è la Storia e c'è la cronaca. [/quote] ci sono principalmente le corse. Il resto è avulso dall'aspetto agonistico.


Donchisciotte - 03/06/2009 alle 20:39

Admin, posso rispondere proprio, proprio come voglio? Ci sono i cartellini gialli come sul forum di Pantani? Me ne posso giocare 4/5?


fuente - 25/06/2009 alle 11:12

io ho comprai il book "un secolo di passini" et non me piace niente,Ÿ intrigante "il giro e la l´italia una storia di amore" tiene molti imageni di giro italia 1955-75?


Ottavio - 27/06/2009 alle 19:46

Gli ultimi libri di ciclismo che ho letto sono: "Un secolo di passioni" della Gazzetta dello Sport - Rizzoli. I testi non sono niente di che e ci sono anche alcuni errori ma le foto sono molto numerose e belle e c'è un'appendice statistica che mi sembra ottima. " La corsa del secolo" di Paolo Colombo e Gioacchino Lanotte della Mondadori. E' un'analisi sociologica del Giro d'Italia. Forse un pò superficiale ma interessante. "Coppi e Bartali" di Curzio Malaparte, Adelphi. Mah! Non ho mai capito se Malaparte è un genio o una "sola"! Scusate la mancanza di rispetto per il grande scrittore toscano, ma libri come "La pelle" e "Kaputt" son un misto di genio e banalità. Questo libretto (56 pagg.) è simile.


leo - 28/06/2009 alle 22:41

due libri sull'uso della bicicletta come filosofia di vita, entrambi di autori francesi: - Il bello della bicicletta di Marc Auge:abbastanza pubblicizzato ma meno bello secondo me - Piccolo trattato di ciclosofia di Didier Tronchet: Mi piace di questo libro l'ironia pungente che lo caratterizza, anche se e' forse un po' troppo estremista. Ciao a tutti


UribeZubia - 21/08/2009 alle 18:16

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Bitossi [/i] [quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Durante l'inverno ho anche letto il libro di beppe conti. Cento capitoli, uno per ogni edizione del giro. Un utile compendio per rivivere la storia della corsa rosa. 255 pagine , 16 euro. [/quote] L'ho letto anch'io appena uscito, qualche mese fa. La più bella secondo me è la storia di Balmamion al Giro 1964... :Od: [/quote] :yes::cincin: [/quote] L'ho letto durante le vacanze, mi è piaciuta la storia della lezione di Adorni a Dancelli nel Giro del 1965. :cincin: P.S. Durante le vacanze ho avuto modo di leggere anche Il piccolo diavolo nero di Gianfranco Manfredi, che intreccia la storia dei primi ciclisti all'inizio del novecento con la repressione dei moti da parte del generale Bava Beccaris. Molto bella la ricostruzione della Milano del periodo.

 

[Modificato il 21/08/2009 alle 18:31 by UribeZubia]


UribeZubia - 01/09/2009 alle 19:19

Complimenti a chi ha curato la realizzazione della Biblioteca del Ciclismo su Cicloweb (da me scoperta solo oggi...) :hammer: Gran bel lavoro ! :clap::clap::clap:


pitoro - 03/09/2009 alle 12:09

La biografia di Paolo Bettini COSÌ HO PEDALATO IN CIMA AL MONDO [abstract] E’ questo il titolo della biografia di Paolo Bettini in tutte le librerie dal prossimo 10 settembre. Un libro scritto a quattro mani dal campione olimpico e due volte iridato e dal giornalista Andrea Berton, voce del ciclismo dell’emittente satellitare Eurosport. Un libro che racconta la splendida carriera agonistica ma anche aneddoti della vita lontano dalla amata bicicletta. L’immagine ad alta risoluzione della copertina del libro è disponibile cliccando sulla fotografia all’interno del comunicato o al seguente link: http://www.ldlcom.it/public/allegati/BRIKO/briko_copertinalibrobettini.jpg Romentino (NO) 03.09.09 – Nel panorama del ciclismo internazionale degli anni a cavallo dei due millenni, Paolo Bettini ha rappresentato il ruolo del campione dotato di talento fisico e di grande carica agonistica. Qualità che, unite ad una naturalezza nei rapporti umani, lo hanno reso un vero e proprio personaggio stimato e amato. Ed il libro che ne racconta la vita “su e giù dalla bicicletta”, spazia proprio tra queste caratteristiche che, se da una parte gli hanno consentito di vincere due campionati mondiali e una Olimpiade, dall’altra non lo hanno mai allontanato dagli appassionati e dalla gente comune. Nel libro Paolo Bettini svela i retroscena della sua carriera in bicicletta e racconta non pochi aneddoti di una vita privata mai troppo lontana dal mondo dello sport. Paolo Bettini, considerato da tecnici ed esperti il più forte ‘predatore’ di classiche del ciclismo moderno, racconta la sua carriera e la sua vita, soffermandosi sui momenti più significativi. Si va dal primo titolo mondiale a lungo inseguito al grande dolore, pochi giorni dopo, per la morte del fratello Sauro in un incidente stradale. Passano solo quindici giorni e poi la vittoria, commovente, nel Giro di Lombardia, con la dedica più speciale. Si passa dall’Olimpiade di Atene nel 2004 all’iride di Stoccarda, il titolo più sofferto, il più meritato, dopo una settimana infernale, fatta di accuse e atteggiamenti ostili ai quali Paolo ha risposto con i fatti: vincendo! E ancora il rapporto, ad inizio carriera, con il capitano Michele Bartoli, poi divenuto rivale, e i retroscena degli scontri con i suoi avversari più forti: Oscar Freire, Davide Rebellin, Alejandro Valverde, Erik Zabel, solo per citarne alcuni. Gli autori e la casa editrice. Paolo Bettini ha raccontato la sua vita ad Andrea Berton, giornalista sportivo dal 1991 e telecronista di ciclismo per l’emittente satellitare Eurosport. Il libro nasce dal desiderio di Paolo Bettini di lasciare una traccia fresca della sua carriera, interrotta solo un anno fa dopo i Mondiali di Varese. L’editore Carlo Boroli, nonché presidente di Briko (azienda leader nel settore del ciclismo e degli sport invernali) ha raccolto con entusiasmo la volontà di Paolo di scrivere un libro che gli assomigliasse, brillante e divertente. Da questo incontro è nata un’iniziativa editoriale piacevole e avvincente che farà bella mostra di sé nella biblioteca dei ciclisti tifosi (e non) di Paolo Bettini. Presentazioni e incontri Intenso anche il programma di promozione del libro che vedrà la prima presentazione dell’iniziativa venerdì 25 settembre in occasione della conferenza stampa a Busto Arsizio della spedizione azzurra ai mondiali di Mendrisio. Lunedì 5 ottobre alle ore 18.30 Paolo Bettini e Andrea Berton saranno presenti al Mondadori Multicenter di via Marghera 28 a Milano. Non poteva mancare un incontro nella terra del campione toscano previsto giovedì 15 ottobre ore 18.30 presso la libreria Edison in Via Buontalenti 28 (teatro Lazzeri) di Livorno. Infine, a beneficio dei tifosi della capitale, il tour si concluderà giovedì 22 ottobre ore 18.30 alla libreria KOOB di via Poletti 2 a Roma. Scheda tecnica Titolo: Così ho pedalato in cima al mondo Autori: Paolo Bettini – Andrea Berton Casa editrice: "red!" Formato: 14 x 21 cm Confezione in brossura B/N, con 16 pagine a colori Pagine: 192 Info: www.borolieditore.it Prezzo: 14,00 euro (fonte: ufficio stampa Briko)


pitoro - 30/09/2009 alle 16:14

up per ricordare le presentazioni del libro con la presenza di Bettini. la prossima sarà il 5 ottobre a Milano


Ottavio - 27/10/2009 alle 16:03

Consiglio vivamente questo libro uscito da poco: "L'ombra del cannibale" di Marco Ballestracci per Instar Libri. E' un romanzo sulla carriera ciclistica di Merckx. Il libro è un pò discontinuo ma molto godibile. Sicuramente da leggere.


fuente - 08/11/2009 alle 12:32

io cerco pagina web in Italia di libre e riviste vecchi


Monsieur 40% - 18/12/2009 alle 16:26

[b]Con La Gazzetta dello Sport il grande libro illustrato “Chiedi chi era Coppi”[/b] [i]A cinquant’anni dalla morte del campione, un ritratto inedito e 170 foto dall’archivio Vito Liverani[/i] Dal 21 dicembre La Gazzetta dello Sport porta in edicola il prezioso libro fotografico Chiedi chi era Coppi, in ricordo del Campionissimo che morì di malaria il 2 gennaio 1960 al rientro da un viaggio in Africa. Il volume ripercorre per immagini e per grandi temi (l’uomo, il campione, gli avversari, i gregari, il mito) gli episodi rimasti nella memoria di ciascuno, rivelando però anche gli aspetti inediti e il privato della vita di quello che è diventato, per bravura e carisma, una delle icone della storia sportiva italiana. Tra le tante chicche, nel libro è presente la testimonianza di Vito Liverani che svela il retroscena di chi passò la famosa borraccia durante il Tour del 1952 tra Bartali e Coppi. Il direttore della Gazzetta, Carlo Verdelli, firma l’introduzione al volume, mentre Marco Pastonesi, Claudio Gregori e Pier Bergonzi delineano un ritratto di Coppi per tutte le persone che sono state spettatrici dei suoi successi, ma anche e soprattutto per chi non l’ha mai conosciuto. 170 foto dagli archivi di Vito Liverani, istituzione del fotogiornalismo sportivo, e della Gazzetta dello Sport, ripercorrono gli aspetti pubblici, ma anche i momenti più intimi dell’Airone, restituendo con ancora più forza, non solo l’immagine di Fausto Coppi, ma anche la sensazione di un epoca nella quale i più grandi ciclisti della storia si sfidavano con sportività e correttezza. Completa il libro un’imprescindibile sezione statistica con tutte le vittorie di Coppi. Il volume, di grande formato (22x32,5 cm), è composto da 164 pagine in preziosa carta patinata lucida da 130 g. che esaltano la qualità delle fotografie e rendono il libro un’opera da conservare. (ufficio stampa)


fuente - 22/12/2009 alle 10:16

do you like the books: 100 ANNI DI GIRO D'ITALIA LE IMPRESE LE CURIOSITA' FOTO GIRO D'ITALIA LE STORIE E FOTO PIU' BELLE LEGGENDA ROSA [img]http://img2.webster.it/BIT/024/9788887110241g.jpg [/img][img] http://www.libreriadellosport.it/data/cop/1/100_anni_di_giro_58133.jpg[/img]


UribeZubia - 29/12/2009 alle 17:23

[quote][i]Originariamente inviato da Ottavio [/i] Consiglio vivamente questo libro uscito da poco: "L'ombra del cannibale" di Marco Ballestracci per Instar Libri. E' un romanzo sulla carriera ciclistica di Merckx. Il libro è un pò discontinuo ma molto godibile. Sicuramente da leggere. [/quote] Ho appena finito di leggerlo e confermo quanto detto da Ottavio. Tra l'altro sulla questione doping, affrontata di striscio in alcuni capitoli, mi ha aiutato a capire molte cose (pur non essendo io un esperto in materia).


Ottavio - 30/12/2009 alle 10:37

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [b]Con La Gazzetta dello Sport il grande libro illustrato “Chiedi chi era Coppi”[/b] [i]A cinquant’anni dalla morte del campione, un ritratto inedito e 170 foto dall’archivio Vito Liverani[/i] Dal 21 dicembre La Gazzetta dello Sport porta in edicola il prezioso libro fotografico Chiedi chi era Coppi, in ricordo del Campionissimo che morì di malaria il 2 gennaio 1960 al rientro da un viaggio in Africa. Il volume ripercorre per immagini e per grandi temi (l’uomo, il campione, gli avversari, i gregari, il mito) gli episodi rimasti nella memoria di ciascuno, rivelando però anche gli aspetti inediti e il privato della vita di quello che è diventato, per bravura e carisma, una delle icone della storia sportiva italiana. Tra le tante chicche, nel libro è presente la testimonianza di Vito Liverani che svela il retroscena di chi passò la famosa borraccia durante il Tour del 1952 tra Bartali e Coppi. Il direttore della Gazzetta, Carlo Verdelli, firma l’introduzione al volume, mentre Marco Pastonesi, Claudio Gregori e Pier Bergonzi delineano un ritratto di Coppi per tutte le persone che sono state spettatrici dei suoi successi, ma anche e soprattutto per chi non l’ha mai conosciuto. 170 foto dagli archivi di Vito Liverani, istituzione del fotogiornalismo sportivo, e della Gazzetta dello Sport, ripercorrono gli aspetti pubblici, ma anche i momenti più intimi dell’Airone, restituendo con ancora più forza, non solo l’immagine di Fausto Coppi, ma anche la sensazione di un epoca nella quale i più grandi ciclisti della storia si sfidavano con sportività e correttezza. Completa il libro un’imprescindibile sezione statistica con tutte le vittorie di Coppi. Il volume, di grande formato (22x32,5 cm), è composto da 164 pagine in preziosa carta patinata lucida da 130 g. che esaltano la qualità delle fotografie e rendono il libro un’opera da conservare. (ufficio stampa) [/quote] Da comprare solo per l'ottimo prezzo. 12 euro per un libro fotografico è poco. C'è anche l'ennesima "definitiva" verità sul celeberrimo scambio di borraccia.


Laura Idril - 19/01/2010 alle 19:26

[quote][i]Originariamente inviato da lorenzofiori [/i] Mi permetto di segnale gran parte della Bibliografia tecnica del ciclismo non segnalata (mi pare) da Cicloweb: http://www.cinquantatredodici.it/index.php?p=libri&filter=5 C'è anche un libro sull'allenamento di Armstrong... [/quote]


Monsieur 40% - 16/02/2010 alle 15:34

Sabato 20 febbraio 2010 La Gazzetta dello Sport pubblica [b]‘Ciao Ballero’[/b] [i]Dalle Roubaix ai successi sull’ammiraglia azzurra le foto e i ricordi più belli di un uomo che è stato campione due volte[/i] La Gazzetta dello Sport presenta, da sabato 20 febbraio in edicola, il volume Ciao Ballero dedicato al C.T. della Nazionale di ciclismo Franco Ballerini, morto prematuramente a 45 anni il 7 febbraio scorso durante un rally in Toscana: 108 pagine a colori ricche di contributi, messaggi, testimonianze, foto e racconti ricordano la vita del grande sportivo. Il volume, a cura della redazione Ciclismo de La Gazzetta dello Sport e con le foto di Luca e Roberto Bettini, affronta con passione, calore e competenza il personaggio, l’atleta, il C.T. e la tragedia. Tra le pagine si snodano i ricordi di chi lo ha più conosciuto e amato, da Alfredo Martini – che lo considerava come un figlio – ad Alessandro Ballan passando per Paolo Bettini, Giuseppe Saronni e Mario Cipollini. Prima di una doverosa sezione statistica, un’ampia sezione fotografica ci restituisce il sapore di un vincente, da corridore (“l’uomo delle Roubaix”) e da Commissario Tecnico (4 Mondiali e 1 oro olimpico a d Atene 2004), ma anche, e soprattutto, di un grande uomo che ha saputo – citando Marco Pastonesi in uno dei momenti introduttivi del volume – rivoluzionare il ciclismo rendendolo uno ‘sport collettivo’, nel senso di <> Alla realizzazione del progetto non hanno fatto mancare il proprio sostegno la “sua” squadra, la Mapei, e la “sua” bicicletta, la Colnago. Gli autori e i fotografi che firmano questo libro hanno rinunciato a ogni compenso che – unitamente a parte del ricavato derivante dalla vendita del volume - andrà all’Associazione Onlus "Noi per voi" - Ospedale Meyer Firenze - reparto oncoematologia, lo stesso che curò Matteo, il secondogenito di Franco. Ciao Ballero sarà in edicola a partire da sabato 20 febbraio per 1 mese a € 9.90 oltre al prezzo del quotidiano. [IMG]http://i46.tinypic.com/2r6p6qh.jpg[/IMG] (ufficio stampa)


cancel58 - 15/03/2010 alle 18:39

Chi ha occasione di visitare la mostra dedicata a Michele Dancelli a Castenedolo ( lo ricordo: è aperta sino a domenica prossima! ) non si lasci scappare la nuova edizione del libro scritto da Giuseppe Bresciani Ripercorre con passione la carriera di Michele e contiene tante bellissime foto. [img] http://img139.imageshack.us/img139/9227/scansione0001r.jpg[/img]


leo - 16/07/2010 alle 10:57

siccome e' da un po che non vengono segnalati libri, ne segnalo 2 io: BIKE SNOB Manifesto per un nuovo ordine universale della bicicletta pp. 222 Prezzo di Copertina: euro 14,50 Giugno 2010 ISBN 9788861921368 Un pratico e ironico manuale dedicato alla bicicletta. «Un libro dal più strampalato e famoso blogger del momento» «THE NEW YORK TIMES» È il più importante mezzo di trasporto dai tempi del cavallo per due terzi della popolazione mondiale. Rappresenta un oggetto d’amore assoluto per milioni di appassionati e una fonte di speranza per tutti gli ambientalisti che l’hanno posta al centro della rivoluzione “verde”. Ma il culto della bicicletta può avere effetti devastanti. Infatti, molti di coloro che entrano a far parte della schiera dei devoti si trasformano nel tempo in veri maniaci dell’ultimo modello, dell’accessorio imprescindibile, del dettaglio fashion. In questo libro brillante e pieno d’amore per il mezzo, il blogger e ciclista americano BikeSnobNYC riassume il suo credo di purista delle due ruote e compone – con l’ausilio di numerose e divertentissime illustrazioni – un manuale completo e dettagliato di tutto quello che occorre sapere sulla bicicletta per poter essere un vero ciclista: la storia della bici, l’evoluzione dei modelli, le regole della strada, l’etichetta da rispettare e una descrizione irriverente dell’ampia gamma dei suoi bizzarri praticanti. A partire da se stesso, l’autore si fa beffe delle pretese e delle assurdità della cultura della bici, sempre però mantenendo un contagioso entusiasmo per ciò che di più autentico c’è nel pedalare. Riconoscere (e diventare) un vero ciclista Padroneggiare le regole della strada Governare l’ossessione, una volta diventati schiavi della due ruote Convivere con i ciclisti, in caso si faccia parte della schiera (numerosa) dei nemici. Claude Marthaler Il canto delle ruote 7 anni in bicicletta intorno al mondo Prezzo: € 16,50 Numero di pagine: 320 Dimensioni: 14X21 Rilegatura: brossura ISBN: 978-88-88829-73-9


perico - 30/07/2010 alle 14:01

Segnalo l'ultima fatica di Beppe Conti... "Ciclismo, inganni e tradimenti" (Ed. ECO) [img]http://www.memorabiliacalcio.com/img/libri/Ciclismo%20inganni%20e%20tradimenti.jpg[/img] Sto ultimando la lettura in questi giorni. Tanti aneddoti, alcuni inediti altri già raccontati da Conti in piu occasioni. comunque da leggere.