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Autore: Oggetto: crisi ciclismo francese

Livello Fausto Coppi




Posts: 2797
Registrato: Apr 2005

  postato il 19/07/2005 alle 12:33
La crisi del ciclismo francese è uno degli aspetti per me più clamorosi del ciclismo degli ultimi 20 anni.
E' dal 1985 infatti che un francese non vince il Tour, dal 1989 il Giro e dal 95 la vuelta. Ci sono state due vittorie mondiali nel 94 e nel 97 e Jalabert, Durand, Virenque hanno vinto delle classiche e si sono piazzati al Tour. E' veramente un bilancio pessimo per quello che è stato il più grande movimento del mondo (a livello amatoriale credo lo sia nacora).
In un altro thread avevamo avanzato alcune spiegazioni di questa crisi:
1) il gigantismo del Tour, che ha cannibalizzato la altre corse francesi e che spinge i corridori francesi a tentare di far bene in questa corsa tralasciando le altre e così scontrandosi con i più forti corridori al mondo (Jaja ha ottenuto i suoi migliori risultati fuori dalla Francia);
2) il maggiore uso di doping da parte dei non francesi dopo lo scandalo Festina e l'approvazione della severa legge antidoping in Francia (ma già prima del 98 il ciclismo francese era in grande crisi);
3) metodologie di allenamento, lo stesso Fignon ha detto che i corridori francesi a giugno si allenano 2,5 o 3 ore al giorno invece di 7 come Armstrong o Basso (quasi solo i ciclisti francesi che corrono all'estero ottengono alcuni risultati).
Sono tutte concause, e ve ne sono molte altre (il grande aumento dei praticanti di calcio negli ultimi anni per es.), ma quello che non capisco è come sia possibile che non nascano più fuoriclasse in Francia.
Voi cosa ne pensate?

 
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Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 19/07/2005 alle 13:47
La Francia e' una delle regine degli Sport, non come
da noi che esiste solo il calcio e "gli sport minori".
Concediamogli che abbiano lasciato un po' indietro il ciclismo!

Inoltre, mica che oggi il businness in Francia lo si fa con i diritti
alle TV ed agli sponsor americani e quindi non c'e' interesse in patria ?

 
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Livello Giuseppe Saronni




Posts: 685
Registrato: Jun 2005

  postato il 19/07/2005 alle 19:13
Le squadre Francesi mi hanno dato sempre l'impressione di essere più lassiste con i loro corridori, di lasciarli liberi di allenarsi quanto vogliono, senza assillarli. Corridori come Moncoutiè, Chavanel, Casar e lo stesso sbiadito Voeckler di quest'anno, hanno dato sempre l'impressione di avere dei buoni numeri, ma di accontentarsi di qualche vittoria o piazzamento intermedio. Sembra che manchi loro la cattiveria, anche se comunque dei fenomeni non sono di natura. Poi può darsi che sia anche una coincidenza del momento, una mancanza in questo momento di talenti. Sicuramente è un declino iniziato negli anni '90, perchè dietro Jaja e Virenque, ci sono stati si i due mondiali vinti da Leblanc e Brochard ma sono sembrati un pò casuali, e anche nella classiche oltre che nelle corse a tappe si è assistito ad un netto declino dei Francesi in termini di vittorie (Jaja escluso). Per il bene del ciclismo mi auguro che esca fuori un gruppo di talenti Francesi, perchè è un movimento così importante storicamente che va salvaguardato. E poi è semplicemente commovente vedere quanto il popolo Francese ami i corridori e il Tour de France, anche le strade sempre stracolme di gente rendono il Tour la corsa più romantica di tutte oltre che la più importante.
 
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Livello Jaques Anquetil




Posts: 996
Registrato: Apr 2005

  postato il 19/07/2005 alle 21:59
Milano-Sanremo 13 Brochard
Fiandre 22 Guesdon
Gand-Wevelgem 22 Auger
Parigi-Roubaix 7 Brard
Anstel Gold race 9 Pineau
Freccia Vallone 19 Brochard
Liegi-Bastogne-Liegi 14 Brochard
Questi sono i piazzamenti dei francesi nelle classiche .....
Penso che parlano da soli il vecchio Brochard è sempre il migliore con piazzamenti cmq di rincalzo il migliore il 7°di Brard Nella Parigi-Roubaix
complice una fuga...
Chiaramente dispiace che un movimento di vertice come quello francese non sforni un buon corridore....purtroppo anche all'orizzonte non si vede niente che faccia pensare che il periodo buio sia passato....i vari Pineau,Chavanel,Voeckler,Casar,Fedrigo Ecc......non mi sembrano piu che normali corridori......
Anche al Tour l'unico di classifica è il vecchio Moreau .....
Non mi stanno simpatici i francesi pero xil ciclismo sarebbe importante ritrovare un transalpino almeno decente...spariti Jalabert e Virenque...niente e poi chi è stato l'ultimo velocista francese degno di questo Nome?????????

 

____________________
esiste doping.... dove esiste
antidoping...

 
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Livello Miguel Poblet




Posts: 524
Registrato: Jun 2005

  postato il 20/07/2005 alle 09:24
Qualche motivo ci deve essere per forza, e' praticamente impossibile che una nazione come la francia, sempre stata tra le migliori nel ciclismo, non produca corridori ai massimi livelli per cosi' tanti anni.
 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 3270
Registrato: Jul 2005

  postato il 20/07/2005 alle 12:14
Io mi ricordo che dopo Lemond, De Zan si preoccupava + che non ci fosse un altro grande americano all'altezza che delle stesse malefatte degli italiani (all'epoca non si vinceva manco al giro - 92/93 Indurain 94 Berzin 95 Rominger 96 Tonkov) quindi pensiamo ai ns problemi! Una volta si diceva che l'erba del vicino è sempre + verde ma mi pare che in Italia non è così...
 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2797
Registrato: Apr 2005

  postato il 25/07/2007 alle 12:41
Riesumo questo 3d riportando i mei interventi sulla questione, presenti nel 3d Doping-Antipoding 2007.

"Mi sto sempre più convincendo che potremo considerare il fenomeno del doping superato quando i corridori francesi torneranno a vincere GT e classiche.
Non credo che sia un caso la coincidenza, o quanto meno la contiguità, tra l'esplosione del doping sistematico e la crisi del ciclismo francese."


"Torno sulla questione corridori francesi.

Il ciclismo francese a livello agonistico non propone grandi ciclisti dalla fine degli anni 80, ma almeno fino al 98, anno dello scandalo Festina, aveva corridori di ottimo livello: Virenque (podi al Tour), Brochard e Leblanc (un mondiale a testa) Guesdon, Gaumont, Durand (Paris Roubaix, Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre) ecc.

Non mi risulta, ma non ho dati certi, che ci sia stato un calo di giovani praticanti di ciclismo in Francia, nè che vi sia stata una crisi organizzativa o economica, visto che i francesi hanno il più alto numero di squadre pro-tour.
Dunque non vi sono delle ragioni oggettive che spieghino la mancanza di professionisti francesi ad altissimo livello.

Certo il gigantismo del Tour ha indubbiamente creato grossi danni al ciclismo francese: tutto il mondo vuole vincere al Tour e ad una squadra ciclistica francese una tappa al Tour basta a salvare un'intera stagione.
Ma queste ragioni non spiegano il perché la nazione dei Pellissier, Bobet, Anquetil e Hinault vinca meno della Danimarca e del Kazakistan!!
C'è forse stata qualche modifica genetica che ha reso i ciclisti francesi incapaci di vincere le grandi corse? Non credo.

Mi si dirà che Chavanel o Casar non sono fuoriclasse ma io mi chiedo:
se effettivamente non si dopano, come facciamo a dire che non sono fuoriclasse non potendo combattere ad armi pari con gli altri.

Alfredo Martini diceva che la crisi del ciclsmo francese era un problema più grave rispetto a quello del doping, io, modestamente, inizio a pensare che siano lo stesso problema."


 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 1835
Registrato: Sep 2006

  postato il 25/07/2007 alle 12:54
Dopo il caso Festina in Francia sono cambiate molte cose ... la legge antidoping che è in vigore in Francia è severissima.

I maggiori talenti del ultimi anni sono principalmente Spagnoli dove non esisteva ed esiste una legge antidoping adeguata. A ruota seguono America, paesi dell'est europa e australia.

Per quanto riguarda Olanda, Belgio anche qui assistiamo ad un rallentamento nello sfornare talenti, gli effetti di leggi severe contro il doping influiscono eccome.

L'Italia solo da pochissimo ha inasprito le pene, quindi gli effetti cominceranno a manifestarsi nei prossimi anni.

Quindi è indubbio, specie in nazioni ciclisticamente evolute (dove lo sport è molto popolare) il legame doping - talenti è direttamente proporzionale.

 
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Livello Gastone Nencini




Posts: 505
Registrato: Jun 2007

  postato il 25/07/2007 alle 12:55
Originariamente inviato da Ottavio

Riesumo questo 3d riportando i mei interventi sulla questione, presenti nel 3d Doping-Antipoding 2007.

"Mi sto sempre più convincendo che potremo considerare il fenomeno del doping superato quando i corridori francesi torneranno a vincere GT e classiche.
Non credo che sia un caso la coincidenza, o quanto meno la contiguità, tra l'esplosione del doping sistematico e la crisi del ciclismo francese."


"Torno sulla questione corridori francesi.

Il ciclismo francese a livello agonistico non propone grandi ciclisti dalla fine degli anni 80, ma almeno fino al 98, anno dello scandalo Festina, aveva corridori di ottimo livello: Virenque (podi al Tour), Brochard e Leblanc (un mondiale a testa) Guesdon, Gaumont, Durand (Paris Roubaix, Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre) ecc.

Non mi risulta, ma non ho dati certi, che ci sia stato un calo di giovani praticanti di ciclismo in Francia, nè che vi sia stata una crisi organizzativa o economica, visto che i francesi hanno il più alto numero di squadre pro-tour.
Dunque non vi sono delle ragioni oggettive che spieghino la mancanza di professionisti francesi ad altissimo livello.

Certo il gigantismo del Tour ha indubbiamente creato grossi danni al ciclismo francese: tutto il mondo vuole vincere al Tour e ad una squadra ciclistica francese una tappa al Tour basta a salvare un'intera stagione.
Ma queste ragioni non spiegano il perché la nazione dei Pellissier, Bobet, Anquetil e Hinault vinca meno della Danimarca e del Kazakistan!!
C'è forse stata qualche modifica genetica che ha reso i ciclisti francesi incapaci di vincere le grandi corse? Non credo.

Mi si dirà che Chavanel o Casar non sono fuoriclasse ma io mi chiedo:
se effettivamente non si dopano, come facciamo a dire che non sono fuoriclasse non potendo combattere ad armi pari con gli altri.

Alfredo Martini diceva che la crisi del ciclsmo francese era un problema più grave rispetto a quello del doping, io, modestamente, inizio a pensare che siano lo stesso problema."



Ti appoggio..quanti corridori francesi hanno fermato per doping negli ultimi 10 anni?

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 4189
Registrato: Jan 2007

  postato il 25/07/2007 alle 13:38
mi autoquoto dall'altro thread:

non vorrei dire, ma secondo me i corridori francesi corrono in francia perchè li strapagano. gli sponsor sono ricchi e i giovani appena vincono un paio di gare ricevono ingaggi che all'estero si sognerebbero.
chavanel, tanto per dirne uno, prende più o meno quanto di luca o simoni.

comunque nel 2004 c'è stato lo scandalo cofidis, quindi sulla pulizia dei francesi dopo il '98 non ci metterei la mano sul fuoco.

quanto ai corridori, non mi pare che i vari nocentini, moreni, caucchioli stiano avendo risultati così diversi rispetto a quando correvano in italia, voglio dire, magari andate a dare un'occhiata ai loro risultati.
quanto agli altri non francesi in squadre francesi, non mi sembra siano così scarsi come dite, hushovd, mc gee, nuyens, gilbert, o'grady che ha sempre corso il francia fino a 2 anni fa.

insomma, è una teoria che non mi convince nemmeno un po'.
più semplicemente, penso che non ci siano più ciclisti di altissimo livello.

 
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Livello Marco Pantani




Posts: 1476
Registrato: Mar 2005

  postato il 25/07/2007 alle 21:27
bravo Octave, bel trhead.
La protesta di oggi dei team francesi pare darti da ragione.
I gendarmi quando si arrabbiano, si arrabbiano. Che siano dunque effetti di una deterrenza?
ai posteri l'ardua sentenza, per ora la tua osservazione è quantomeno da registrare.
ciao caro
claudio

 

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“…..oh, ghè riàt Dancelli!....”


 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Apr 2005

  postato il 26/07/2007 alle 11:53
Claudio,
la mia è solo una teoria che si basa su poco più che sensazioni, ma che forse ha qualche profilo di verità.

Certo il doping di Moreni, che corre nella Cofidis, pare confutare la mia tesi, ma stiamo parlando di una corridore italiano, non francese.
Non vorrei esagerare, ma credo che ci sia proprio stato un cambio di mentalità nei ciclisti francesi dopo lo scandalo Festina del 98 al Tour.
Il fatto che questo, supposto cambio di mentalità, non ci sia stato in Italia dopo la sospensione di Pantani al Giro del 99, credo dica molto sulla natura, non solo dei ciclisti italiani, ma di noi italiani in generale.

Continuo a credere che, per fare un esempio, un Di Gregorio in mano a tecnici e medici italo/spagnoli farebbe faville.

La Francia è stata la prima nazione ad adottare una legge penale sul doping, l'Italia e, con grave ritado, la Spagna l'hanno seguita, ma l'applicazione delle leggi in Italia è inversamente proporzionale al numero delle leggi stesse.............e l'Italia ha un enorme numero di leggi!
Ciao

P.S.
E' da qualche anno che ho un bassissimo concetto di noi italiani.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/07/2007 alle 11:57
Originariamente inviato da Ottavio


P.S.
E' da qualche anno che ho un bassissimo concetto di noi italiani.


L'autocommiserazione è proprio ciò che ci distingue dai mangia...ops...dai francesi.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/07/2007 alle 11:59
Subsonico,
la mia non è autocommiserazione è convinzione!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/07/2007 alle 12:24
Originariamente inviato da Ottavio

Subsonico,
la mia non è autocommiserazione è convinzione!


chiamala come vuoi...è sempre ciò che ci distingue dai frog eaters.

 

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...E' il giudizio che c'indebolisce.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 26/07/2007 alle 19:28
Originariamente inviato da Ottavio

Riesumo questo 3d riportando i mei interventi sulla questione, presenti nel 3d Doping-Antipoding 2007.

"Mi sto sempre più convincendo che potremo considerare il fenomeno del doping superato quando i corridori francesi torneranno a vincere GT e classiche.
Non credo che sia un caso la coincidenza, o quanto meno la contiguità, tra l'esplosione del doping sistematico e la crisi del ciclismo francese."


"Torno sulla questione corridori francesi.

Il ciclismo francese a livello agonistico non propone grandi ciclisti dalla fine degli anni 80, ma almeno fino al 98, anno dello scandalo Festina, aveva corridori di ottimo livello: Virenque (podi al Tour), Brochard e Leblanc (un mondiale a testa) Guesdon, Gaumont, Durand (Paris Roubaix, Gand-Wevelgem, Giro delle Fiandre) ecc.

Non mi risulta, ma non ho dati certi, che ci sia stato un calo di giovani praticanti di ciclismo in Francia, nè che vi sia stata una crisi organizzativa o economica, visto che i francesi hanno il più alto numero di squadre pro-tour.
Dunque non vi sono delle ragioni oggettive che spieghino la mancanza di professionisti francesi ad altissimo livello.

Certo il gigantismo del Tour ha indubbiamente creato grossi danni al ciclismo francese: tutto il mondo vuole vincere al Tour e ad una squadra ciclistica francese una tappa al Tour basta a salvare un'intera stagione.
Ma queste ragioni non spiegano il perché la nazione dei Pellissier, Bobet, Anquetil e Hinault vinca meno della Danimarca e del Kazakistan!!
C'è forse stata qualche modifica genetica che ha reso i ciclisti francesi incapaci di vincere le grandi corse? Non credo.

Mi si dirà che Chavanel o Casar non sono fuoriclasse ma io mi chiedo:
se effettivamente non si dopano, come facciamo a dire che non sono fuoriclasse non potendo combattere ad armi pari con gli altri.

Alfredo Martini diceva che la crisi del ciclsmo francese era un problema più grave rispetto a quello del doping, io, modestamente, inizio a pensare che siano lo stesso problema."



Sono in parte d'accordo su quello che scrivi
Una parte degli scarsi risultati dei francesi è dovuta al doping
Il Resto è dovuto ad altri motivi
1) Il numero di praticanti a livello giovanile è notevolmente diminuito , dove una volta un club aveva 40-50 giovani adesso ne ha meno della metà
2) Il ciclismo (salvo il mese del tour) è stato scavalcato dal calcio e recentemente dal Rugby come sport di punta francese
3) A livello dilettantistico le società francesi come organizzazione sono lontanissime dalle nostre ma anche da quelle spagnole o dai top team belgi o olandesi
4) Si passa troppo presto pro , senza grandi risultati e dopo miseri piazzamenti si hanno buoni stipendi

Su Di gregorio sfondi una porta aperta , secondo me ha un enorme potenziale

 
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