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Autore: Oggetto: 14a TAPPA AGDE - AX 3 DOMAINES

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  postato il 16/07/2005 alle 18:00
Originariamente inviato da marco83

Dimenticavo: Monsieur... ieri mi hai detto che vinceva Totschnig: come caxxo hai fatto? Botta di cu..lo o combine ben orchestrata?


Leipheimer per la classifica, Totschnig che si stacca nelle prime settimane per farsi dare spazio. Un piazzato sicuro che ha capito che conta più una vittoria di tappa che tre piazzamenti dal sesto al dodicesimo.
Ovviamente sono stato anche fortunato...

Ma qualcuno mi sa dire chi era il CSC che attaccava oggi? Dai, non prendetemi in giro... quale Basso? Ivan non attacca mai...

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

CICLISTI
Si sta come
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sugli alberi
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/07/2005 alle 18:04
diamo i voti alla tappa di oggi

TOTSCHING 8:avevo detto che era in crescita e che poteva fare qualcosa di buono sui Pirenei,e oggi lo ha confermato
ARMSTRONG 8:per me e' meno forte dell'anno scorso,ma gli bastera' per vincere agevolmente il Tour.oggi non ha avuto bisogno della squadra,ma domani con molte salite gli servira':infatti Azevedo,Hincapie e Rubiera all'inizio della salita erano nel gruppo di Mazzoleni e Moreau e poi volutamente hanno rallentato per essere utili ad Armstrong domani.
BASSO 8:riecco il Basso al top,i suoi scatti erano un po' telefonati a dire il vero comunque se anche domani va cosi' e' il favorito per il secondo posto
ULLRICH 7,5:in netta crescita,del resto gli avviene sempre nella seconda parte del Tour ed e' stato favorito dal caldo.anche la sua squadra ha corso bene,ed e' candidato per il podio,Armstrong resta di un altro pianeta
LEIPHEIMER 7:solido e anche lui in crescita,inoltre corre bene non andando mai oltre il limite,candidato a un posto nei 5
LANDIS 7:vale per lui piu' o meno lo stesso discorso del connazionale
MANCEBO 6:come gli altri anni cala nella seconda parte del Tour.e' comunque un corridore resistente e ha limitato i danni come li limitera' domani,ma nell'ultima crono paghera' dazio
RASMUSSEN 5,5:giornata no se si considera che ha perso contatto non solo da scalatori ma anche da cronomen come Ullrich,Leipheimer e Landis,il podio per lui e' fortemente a rischio.e' un corridore di fondo e per questo domani dovrebbe tenere bene,ma anche per lui c'e' lo spettro della crono finale
KLODEN 6:benino,ma non e' lo stesso Kloden dell'anno scorso,comunque puo' dare ancora molto alla sua squadra
ZUBELDIA 7gni giorno meglio,e ha fatto anche un grande numero sul Col de Pailheres quando ha lasciato il gruppo di Moreau per portarsi su quello di Mancebo e Rasmussen;evidentemente Ax 3 Domaines gli porta bene visto che arrivo' terzo nel 2003 staccando Armstrong.un corridore ritrovato
VINOKOUROV 6:grande grinta come al solito,ma le gambe non lo hanno sorretto.domani comunque sara' protagonista,nel 2003 nella tappa simile a quella di domani ando' fortissimo
GARZELLI 6,5:ci ha provato a vincere una tappa nel giorno del suo compleanno,ma la condizione e' quella che e'.non gli resta che tentare nella tappa di Pau o nel Massiccio Centrale
JAKSCHE 6,5:sta facendo il suo miglior Tour e un posto nei primi 10 e' tutt'altro che utopia
EVANS 6:come a Courchevel e come anche nel Giro 2002 pecca di presunzione,ha tentato di stare con i primi ed e' andato in crisi nella salita finale,senza infamia e senza lode
BENETEAU 7:e' arrivato appena 40 secondi dietro a Garzelli,bella impresa se si considera che ha gia' disputato il Giro d'Italia e il Giro di Svizzera
POPOVYCH 5,5:ne' carne ne' pesce,magari prendera' la maglia bianca ma ci si aspettava di piu' da lui
MAZZOLENI 6:rispetto alle Alpi ha pagato il caldo e ha pagato il fatto che ci sono tanti corridori obiettivamente piu' forti di lui,ma si e' salvato,prosegue il suo bel Tour
PIEPOLI 5 domani attacca da lontano o e' spacciato,vedremo
BROCHARD 7:la sua migliore prestazione in salita negli ultimi 5 anni insieme a quella nella tappa vinta da Frigo nel 2002
KASCHECKIN 6,5:protagonista sul Col de Pailheres anche se era andato in difficolta' nel finale,anche lui perche' aveva peccato di presunzione;tuttavia il suo ds lo fa fermare per attendere Moreau e gli impedisce di prendere la maglia bianca
MOREAU 5:giornata davvero storta per lui che dice addio ai sogni di gloria,dovra' accontentarsi di lottare per un posto nei 10
ZANDIO,ASTARLOZA,IGLINSKY 7:tra i corridori relativamente sconosciuti sono quelli che stanno facendo meglio
SASTRE 5:nel 2003 qui vinse,ora e' il lontano parente di quel corridore
GARATE 5:lo vediamo sempre davanti all'inizio delle tappe,ci prova,ha voglia,ma le gambe non gli rispondono affatto
ROGERS,BOTERO,HERAS,GOUBERT 4:tutti questi sono crollati e devono dire addio all'idea di un buon piazzamento a Parigi
HORNER 5:vale per lui lo stesso discorso ma ha la scusante della grande fuga di ieri dove ha sfiorato la vittoria


 
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Livello Parigi-Roubaix




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  postato il 16/07/2005 alle 18:05
Con l'odiata Rai vi siete persi il rientro di Armstrong su Basso e gli altri, ma cavoli, io l'ho visto su eurosport! Ha fatto un rientro spaventoso, tutto sui pedali e ha recuperato tipo 20 secondi nel giro di mezzo chilometro, impressionante!!!
Ciao a tutti!

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/07/2005 alle 19:02
In effetti è stato mostruoso... In effetti sembrava messo male invece h fatto quel che voleva anche oggi...

 

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www.vcoazzurratv.it
...- --- .-.. .-
.--. ..- .--. .. .-.. .-.. .-
...- --- .-.. .- !!!!

LA CAROVANA VA..CONFINI NON NE HA..E TUTTE LE DISTANZE ANNULLERA'!!
"..Dinnanzi a me non fuor cose create se non etterne.. Ed io in etterno duro!!
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate...!!!

"C'è Bugno in testaaaa!!! è Bugnoooo!!! ed è campione del mondo Bugno su Jalabert!!!"

"...ma ti sollevero' tutte le volte che cadrai
e raccogliero' i tuoi fiori che per strada perderai
e seguiro' il tuo volo senza interferire mai
perche' quello che voglio e' stare insieme a te
senza catene stare insieme a te"...

"Cascata ha un pregio non da poco. ama il ciclismo e però lo riesce a guardare con l'occhio dello scienziato. informatissimo, sa sceglire personaggi sempre di levatira superiore, pur non "scadendo" nello scontato.
un bravo di cuore.
(post di Ilic JanJansen, nel Thread "Un ricordo: Pedro Delgado, il capitano di Indurain")

 
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Livello Amstel Gold Race




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  postato il 16/07/2005 alle 20:37
Continuo a non capire

Oggi Armstrong è strato "stracciato"?
Già! Dimenticavo: All'esordio su Rai3 Messia Bulba era tutto infervorato a raccontare la disfatta di Armstrong e...tutti a seguirlo.

Ma forse io sto vedendo tutt'altra gara!

Nella mia risulta che un signore, che scalatore non è, sarebbe in testa alla classifica proprio per merito degli arrivi in salita!


 
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Non registrato



  postato il 16/07/2005 alle 20:48
Armstrong fa il bello e il cattivo tempo...servirebbero un Kloden e un Vino anche in CSC...che oggi ha dimostrato notevoli limiti o non meno della Disney.
Basso buono o ottimo se si considera il fatto che le ha provate tutte a staccare il Tripode e ha tenuto la scia della Enterprise fino ai 50 metri.
Ullrich è (era?) uno dei miei idoli (Treviso '99 e Sidney '00 su tutte) ma oggi mi ha fatto venire il latte alle ginocchia...che cavolo chiudi su Ivannnnnn?
Fai chiudere al Cinese e poi parti in contropiede se ne hai...altrimenti stai a ruota.
Totschnig...sfrutta perfettamente la teoria che è meglio "un giorno da leone che cento da pecora"...stoico!...inoltre commuoventi le sue lacrime di gioia all'arrivo, roba da ciclismo d'altri tempi!
Leipheimer & Landis Co. evidentemente la fuga dalla NASA non comporta la migrazione tecnologica...un tira e molla continuo nel tentativo di tenere le ruote dell'ex capo missione...ehm capitano...alla fine si rivelerà deleterio anche se limitano i danni benone e arrivano pure assieme .
Rasmussen...probabilmente l'unico scalatore nei primi dieci...paga sicuramente le velocità siderali di approccio alla salita tenute dagli astronauti.
Kloden e Vino...avercene...spettacolo allo stato puro...cavalli di razza (?) e perciò pazzi...strategia buona al 50%...meglio utilizzabili all'inizio dell'ultima salita.
Garzelli...regia francese o peggio della Rai o troppo nazionalista...mai inquadrato nemmeno nel momento dell'aggancio, non sarà + adatto alle lunghe corse a tappe ma oggi è stato comunque un signore...tanti auguri Stefano, riprovaci.
Ciao

 

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Livello Marco Pantani




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  postato il 16/07/2005 alle 21:31
Originariamente inviato da dedalus

se non gli succede nulla tipo infortuni o malesseri,e sfodera ancora prestazioni da manuale tipo oggi, merita di vincere il tour anche se non dovesse vincere manco la crono.


Giunti a questo punto, se io fossi al posto suo, lo farei addirittura apposta a non vincere neanche una tappa. Ve lo immaginate: unica vittoria stagionale, la classifica finale del Tour de France! Se non é roba da guiness dei primati questa!
E poi, sarebbe pure un bello scherzo a chi afferma che "chi vince il Tour può vincere qualunque altra corsa".

Comunque, lasciando perdere le battute (acide, lo convengo) non so chi possa aver detto che oggi Armstrong é stato "stracciato" (Orsoold, dove lo hai letto o ascoltato?). E' palese che non é vero. Però non bisogna neanche esagerare in senso opposto dicendo, ad esempio, che sta vincendo il suo settimo Tour in montagna. Questo magari succederà domani, ma, per ora, é falso. Il vantaggio netto che ha in classifica é stato essenzialmente costruito a cronometro. Se fosse solo per la montagna il Tour sarebbe ancora apertissimo. Tanto più che proprio i distacchi realizzati a cronometro contribuiscono non poco ad annullare le velleità di certuni.

 
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Livello Amstel Gold Race




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  postato il 16/07/2005 alle 22:10
non ho detto che è stato stracciato! Tutt'altro!
E' la domanda che mi faccio e che faccio dopo aver letto certe analisi alla...Bulbarelli!
In quanto alle salite. Non ho conteggiato i distacchi ma prego fare una classifica tenendo conto solo delle tappe di montagna.

Con o senza crono oggi l'antipatico" sarebbe sempre nomber one.

Buona serata! Ciao!



 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 16/07/2005 alle 22:18
Caro Felice,
io invece dico che Armstrong sta vincendo il suo tour ANCHE in montagna (oltre ad avere una sicura supre. Mi spiego: finora abbiamo visto 3 tappe di montagna (Courchevel, Briancon, Ax 3 domanies), una crono individuale e una crono a squadre. La crono a squadre è stato un pareggio sostanziale fra Basso e Armstrong. Detto questo non possiamo spiegare il destino del Tour con una crono di 10 km corsa il primo giorno.
Se guardiamo infatti alle 3 tappe di montagna finora viste noteremo che a Briancon sono arrivati tutti assieme, a Courchevel nel gruppetto di testa c'erano Rasmussen, Valverde, Armstrong e Mancebo mentre oggi sono arrivati davanti Basso, Armstrong e diciamo pure Ullrich (per la verità staccato): in sostanza, rispetto alle Alpi, c'è solo un uomo in comune fra i due gruppetti: Lance Armstrong. Questo vuol dire che finora nella realtà dei fatti sia a cronometro (e di km contro il tempo se ne sono visti pochi finora), sia soprattutto in salita l'Americano ha sempre aumentato il suo vantaggio sui pretendenti.
Anche oggi alla fine Armstrong esce dalla tappa più forte di prima: Rasmussen è stato ricacciato indietro, Moreau è saltato, Ullric ha perso una trentina di secondi e anche Basso ha perso qualche spicciolo.
La cosa ironica è che l'americano anche in una tappa in cui sembrava solo e più appannato, quando si fanno a fare veramente i conti con i distacchi finali, risulta avere migliorato la sua posizione e questo è avvenuto oggi come settimana scorsa a Courchevel in salita.

 

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Livello Amstel Gold Race




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  postato il 16/07/2005 alle 22:21
A seguire:
Comunque non ritengo ancora finito il Tour.
E a parte domani c'è da ricordare che le "tappette" del massiccio centrale nascondono insidie oggi imprevedibili.
E la storia di un massacrante sport come il ciclismo insegna che le crisi arrivano quando meno te lo aspetti.
Ma, pocaccia miseria, sembra che Armstrong, sappia così ben preparare i suoi Tour con la misura del farmacista e sappia cautelarsi su tutto lasciando nulla al caso.

Complimenti a IVAN, mi piace sempre più e, meno male, che fa valere un pò della nostra "Italietta" davanti agli spocchiosi francesi che glorificheranno, ne sono certo, il loro primo francese anche se sarà il 15o assoluto!

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 16/07/2005 alle 22:24
Integro quanto ho detto con l'augurio comunque che una giornata di crisi possa cambiare le carte in tavola. Ci credo poco, ma la speranza in me non è ancora sopita del tutto.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/07/2005 alle 23:55
Ciao Felice, purtroppo è vero, il cronometro torna a far sentire la sua ombra lunga.
Questi sono i ritardi che gli avversari di Armstrong hanno subito contro il cronometro:
Rasmussen 5’ e 12"
Basso 1’ e 26"
Ullrich 1’ e 36"
Leipheimer 3’ e 11"
e mi fermo qui, trascurando i vari Landis, Mancebo e Kloden.

Questa è la classifica attuale:
1° Armstrong
2° Rasmussen 1’ 41"
3° Basso 2’ 46"
4° Ullrich 4’ 34"
5° Leipheimer 4’ 45"

Questa sarebbe stata la classifica senza il cronometro in mezzo ai piedi:
1° Rasmussen
2° Armstrong 3’ 31"
3° Basso 4’ 51" (cioè a 1’ e 20" da Armstrong)
4° Leipheimer 5’ 05" (cioè a 1’ e 34" da Armstrong)
5° Ullrich 6’ 29" (cioè a 2’ e 58" da Armstrong)

Ebbene, quando scrivi che senza questa prova la corsa sarebbe apertissima, altro non scrivi che la pura verità.
Certo, senza il cronometro a disposizione Rasmussen non avrebbe goduto di tutta quella libertà e Armstrong si sarebbe comportato diversamente.
Appunto, si sarebbe comportato diversamente, non è quello che vorremmo noi tutti appassionati?
Senza dimenticare, chiaramente, che quella spada di Damocle che è la crono di Saint Etienne potrebbe condizionare gli inseguitori non solo nei confronti di Armstrong, ma anche tra essi stessi, e il pericolo che saltino fuori le macchinette da ragioniere è fortissimo.
Ciao

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 16/07/2005 alle 23:56
Una tappa certo emozionante, che ha però sempre mantenuto un tasso d’attesa che ci deve far riflettere. Perfetto il disarcionamento della Discovery, voluto dalla T.Mobile: lì, per la prima volta nel Tour 2004 (ed una delle rare volte nelle ultime cinque edizioni), abbiamo visto il “re nudo” di guardie del corpo (Popovich ha dimostrato ancora una volta di aver fatto sforzi enormi, quando il ciclismo contava solo per Colnago) e un po’ “spaesato” ad aspettare l’improbabile ritorno del suo sceriffo ucraino.
Trovatosi staccato, il “re nudo” ha ragionato, ed ha pensato che una lotta di sole gambe, andava supportata da intelligenza e rifornimenti. Ha così approfittato della incapacità di Ullrich (uno dei corridori con meno cervello dell’intera storia del pedale), di attaccare, ed è ritornato sotto. Certo, il primo errore della giornata lo ha fatto il tedesco, non ponendosi deciso sulla testa del treno in fuga, quando il ritmo di Basso s’appannava. S’è rivisto il solito Jan…. voltarsi e guardare gli altri quando le circostanze lo ponevano in testa: evidentemente per lui non valgono nemmeno i suggerimenti delle radioline.
Con un ritmo a sprazzi dei fuggiaschi, il gruppetto dietro, dove nel frattempo Armstrong aveva iniziato a rinfrescarsi ed a bere con una costanza di nota (aspetto decisivo), stava rientrando, ed a quel punto l’americano ha rotto gli indugi e, di scatto, s’è riportato sul drappello dell’italiano e del tedesco. Una levata sui pedali che aveva pure la funzione di far capire che c’era. Poco dopo, sono rientrati anche Rasmussen (se un 31enne con 5 corse vinte in carriera può vincere il Tour, significa che il ciclismo sta diventando una sport con la mazza!) Mancebo ecc, a dimostrazione che era davanti “il difetto”, non dietro.
Superato questo “scalino”, Armstrong per tutta la bella e difficile prima salita di giornata, ha continuato a bere e rinfrescarsi, ed ha trovato “nell’orso privo di costrutto Ullrich”, un alleato involontario, più bravo dei suoi gregari messi assieme. Gli attacchi certo telefonati di Basso, l’unico vero credibile avversario dell’americano (un altro sarebbe Vinokourov, ma non ha gambe), hanno rimesso in crisi il “danese utile alle statistiche” e lo “sgangherato spagnolo”, ma non hanno inginocchiato il texano, perché a respingerli ci ha pensato per lui il “ghiottone tedesco”. Questo aspetto rappresenta il secondo errore, stavolta più grave, del capitano della T Mobile. Se Ullrich in tutti questi anni avesse imparato un grammo di ciclismo, avrebbe spinto la maglia gialla a chiudere su Basso e ciò gli avrebbe prodotto due effetti utili: i due si sarebbero entrambi stancati e l’italiano, pur nella fatica, avrebbe avuto ancor più voglia di provare. Poi, di fronte ai duellanti, al buon “zuccone” si sarebbero aperte le porte del contropiede.
Armstrong, che non ha mai corso di testa come oggi, ha ben presto capito di avere nell’ignoranza ciclistica del tedesco un alleato, ed ai continui rifornimenti al proprio motore, ha aggiunto un altro aspetto decisivo (completamente ignorato nei commenti televisivi): porsi sempre più sovente alla testa del drappello con lo scopo di abbassare l’andatura e dar l’impressione di grande forza agli avversari. Balle? Assolutamente no, bastava guardare i dati in sovra-impressione per capire che il drappello Rasmussen-Mancebo guadagnava quando davanti si poneva l’americano.
In tutto questo tempo, l’ammiraglia T.Mobile, non ci ha capito una sonora mazza e la dimostrazione ci è giunta da come è stata usata la carta di Nardello: una trenata inutile a cui non ha fatto seguito nessun tentativo di “mister sasso” Ullrich. Che la tappa non si mettesse male per Armstrong, lo si è intuito dal quasi ricongiungimento in cima alla Pailheres. Ciò che poi s’è visto in discesa, da parte della T.Mobile, ha dell’assurdo. Invece di moderare l’andatura affinché rientrasse e potesse ripartire Vinokourov, tiravano….Incredibile.
Ma il senso di attesa di cui ho fatto cenno all’inizio, s’è poi concretizzato pienamente sulla salita finale. I bianco-fuxia, dovevano provare a riproporre, senza errori, la tattica di quaranta chilometri prima, invece Kloden s’è messo in testa come qualsiasi gregario Discovery, ed ha, di fatto, impedito allo scatto di Basso di far più male. Alla fine si sono staccati i soliti e, rimasti in tre, ancora una volta Ullrich, non solo non ha attaccato, ma ha pagato gli sforzi inutili e stupidi svolti in precedenza. L’arrivo, nel ruolo valletto alla stoica impresa di Georg Totschnig, è stato veritiero, ma non sempre le gambe hanno il sopravvento se non sono supportate dalla testa, ed oggi le gambe di Armstrong non erano, né le migliori sue, nè le più forti fra i contendenti. Per la prima volta ho ammirato l’americano, forse perché da uomo come gli altri, ha avuto dalla sua un comportamento che, non potendo recitare il dispotico, ha pennellato intelligenza. Ed è proprio qui che si devono aprire domande e riflessioni in previsione del difficile arrivo di St Lary Soulan:
1) Quanto conterà sul recupero la perfetta tutela di se stesso portata avanti oggi dall’americano e quanto conteranno le più carenti di Basso e Ullrich?
2) Premesso che il tedesco con 5 chili in più di quando battagliava con Pantani, è così pollo in quanto a tattica e conoscenza ciclistica, da non costituire pericolo alcuno per Armstrong, quanto inciderà su Basso il movimento della T Mobile al servizio del crucco, e quanto inciderà costui nel rovinare gli attacchi dell’italiano ammesso che questo sia in grado di svolgerli?
3) Domani la squadra sarà fondamentale, perché ci sono troppe discese e fra la seconda e la terza salita anche un bel po’ di pianura, quale sarà la squadra più attrezzata per il proprio capitano visto che oggi la Discovery, dopo aver quasi subito perso le ruote, ha pensato bene di riposarsi per St Lary Soulan?
4) Dov’è lo squadrone CSC?
5) E che cos’è la T.Mobile senza Vinokourov?
Armstrong ha la vittoria a portata di mano, ma in salita non è il più forte, è come gli altri, distribuisce solo meglio gli sforzi. L’occasione per Basso è enorme e se il suo fisico nella tappa odierna s’è idratato bene (anche se l’apparenza era un po’ preoccupante), domani potrebbe fare davvero un colpaccio. Altrimenti sarà l’americano a dettar legge e mettere un sigillo (le premesse di oggi ci sono state tutte). Altri nomi oltre questi non ci sono. Ullrich, col suo “testone da tartaruga” e la sua squadra perennemente claudicante sul piano tattico (anche perché ha un capitano spuntato), possono solo giocare di confusione, ed il sottoscritto non crede alle favole degli anatroccoli diventati cigni a 31 anni. Una sola cosa è certa: domani vedremo i Discovery ben diversi da quelli di oggi.

Morris

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 17/07/2005 alle 00:18
Un plauso a morris per le sue riflessioni. Alcuni corollari e alcune riflessioni:
1) Ullrich ha fatto una grande cretinata a lasciare la Bianchi nel 2003: sicuramente sul piano tattico avrebbe aggiunto qualcosa in più ad Ullrich;
2) è vero che Armstrong non è il più forte in salita, ma è il più costante: a Courchevel era inferiore a Valverde, ma ha guadagnato su tutti gli altri pretendenti. Oggi soffriva ed era inferiore, però poi Ullrich ha perso 30" e Basso non ha tenuto la ruota dell'americano, perdendo una manciata di secondi oltre che l'abbuono per ils econdo posto. E' vero, Rasmussen è stato il migliore scalatore del tour stando ai dati di Davide, ma oggi è apparso in calo e ha perso le ruote di Santo Lance (e il margine accumulato nelle altre tappe era frutto della libertà concessa ad un corridore lontano in classifica). Alla fine Armstrong non dà l'impressione di essere il più forte in salita, ma non ha perso mai un metro sul traguardo (perchè contano i distacchi sul traguardo per la classifica generale) dagli avversari diretti.
3) alla fine della fiera, escludendo quella boiata immensa che è la crono a squadre (che ha penalizzato fortemente solo Rasmussen fra i supersitit), abbiamo visto finora solo 10 miserabili chilometri di cronometro individuale. Possibile che Basso, Ullrich e Vinokourov siano a diversi minuti solo per quei 10 km? Risposta: no, è perchè hanno perso anche in salita!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 17/07/2005 alle 00:27
Ciao Emiliano, ti faccio notare (solo come precisazioni) che per quanto sia una vaccata la cronosquadre c'è e sia Rasmussen che Leipheimer hanno perso due minuti in quell'occasione.
Altra questione: la cronometro non era un prologo di 10km come scrivi tu ma una vera e propria cronometro di 19,5 km resa particolarmente dura dal vento ostile.
Non aggiungo altro perchè non ho ancora letto bene gli interventi di Morris.
Ciao!

 

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Davide

 
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Livello Alfredo Binda




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  postato il 17/07/2005 alle 00:29
ok la memoria mi ha tradito, none rano 10 miserabili km..., ma 20 km...non un'enormità, ma cmq il doppio di 10!

 

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Elite




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  postato il 17/07/2005 alle 00:37
A guardarli in faccia dal video, oggi c'è stato un momento, a un paio di chilometri dalla vetta della penultima salita, in cui Basso mi è parso avere un viso "rilassato" mentre Fortebraccio aveva il "suffering mode" on... avete presente quando ha lo sguardo fisso e la faccia tutta sudata e scavata più del solito? Verso Ax invece sensazione opposta, basso con i denti in vista e E.T. rilassato, gli occhi fissi nel vuoto. Continuo a scongiurare che Rijs abbia fatto bere Ivan a dovere, sperem perchè altrimenti è grigia.

Il tedesco invece ha sommariamente 3 espressioni: magra, grassa e grassa quando si stacca. Mentre la prima ce la siamo dimenticata, oggi abbiamo visto le altre due con l'aggiunta della faccia smarrita quando si trova davanti e si chiede "cosa devo fare io con 'sto manubrio in mano? stavo sentendo le partite con la radiolina quando mi sono trovato qui....". Incommentabile.

Per quanto riguarda la CSC spero vivamente abbiano fatto la stessa cosa che ha fatto la Disney, ma è una speranza vana...


 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 17/07/2005 alle 00:49
Emiliano, Ullrich perde in salita con l'americano praticamente da sempre, ma non lo ha mai attaccato come si dovrebbe nemmeno quando, nel passato, ha avuto occasioni enormi. Non capisce un tubo di ciclismo e se a tutto ciò, aggiungiamo i 5 kg in più, tutto si spiega.

Basso, non ha lo scatto che fa male, non è uno scalatore puro, ma un passista scalatore con un fisico più da cronoman che da grimpeur. Tra l'altro è uno che paga sempre o quasi la prima salita, non a caso anche al Giro sul Sammomè, se non ricordo male, si beccò una trentina di secondi. A Courchevel ha preso un minuto, ma al suo distacco hanno contribuito altri e non solo Armstrong. Basso per staccare uno come il Santo texano, ha bisogno di una gara particolare che evidenzi l'unico punto, se non si è Pantani, in cui l'americano è vulnerabile: lo stress continuo da scatti, mossi da lontano. Bene, nessuno ha provato, a parte oggi, ad attaccare a molti chilometri dal traguardo e Basso, che era ben finito in mezzo a questi" intrepidi", s'è poi trovato a farsi spuntare i già non fulminanti suoi scatti, non già dalla maglia gialla, ma dal Ghiottone Ullrich.
Domani, anzi oggi, vedremo se attaccando ancora a scatti e da lontano, il Lance subirà quello che le sue gambe pare non possano parare come un tempo.
Gli altri non esistono, siamo sinceri. Valverde s'è ritirato, ed i vari Mancebo, Rasmussen, Kloden, Landis, Leipheimer, ecc. non valgono nemmeno la metà di un Rujano e sono inferiori anche al vecchio Simoni per non parlare del Di Luca visto al Giro. Ci sarebbe potuto essere Vinokourov, l'unico per testa, coraggio e gambe (quando sta bene), ma non ha fatto.... il ritiro spiritual-bionico con relativa sparizione per mesi allo scopo del Tour.

Emiliano, i chilometri a cronometro svolti fino ad oggi, cronosquadre a parte, non sono stati 10, ma più di 19, e se guardiamo le medie di quel prologo che prologo non era, c'è da .....dimenticare il ciclismo che vorremmo tutti. Qualcuno, grazie a questo "aggeggio", è partito con una zavorra di minuti da recuperare e con un peso molto forte in più sulla mente. Non è poco.

Ciao!

 

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"Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza".

 
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Livello Alfredo Binda




Posts: 1101
Registrato: May 2004

  postato il 17/07/2005 alle 01:02
Che dire? E' verissimo, solo una gara particolare può evidenziare un punto debole di Lance Armstrong e per evidenziare il punto debole bisogna attaccare da lontano.
Non è appunto detto che spunti il punto debole, ma per avere qualche chance bisogna essere aggressivi e prendere coraggio!
Molti di noi qui sperano la stessa cosa...
Buona notte

 

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"Un uomo solo è al comando; la sua maglia è bianco-celeste; il suo nome è Fausto Coppi", Mario Ferretti, Radiocronista Rai

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 17/07/2005 alle 02:15
Ciao Morris, sulla tappa vinta da Valverde, scherzando con Livio Salite, avevo detto per battuta che Mancebo, Basso e Valverde per paradosso rifiatavano quando la salita diventava più dura.
Le tue osservazioni mi hanno fatto ripensare che anche in quella circostanza, quando la strada si impennava di più, Lance cercava di mettersi in testa ma gli altri gli piombavano sul collo, perchè il suo scopo era proprio spezzare il ritmo, dando nello stesso tempo la sensazione di esserci, di poter controllare bene la corsa proprio come hai descritto tu, un deterrente psicologico di consumata astuzia.
E quando arriva un tratto appena appena più morbido, e gli avversari sperano di sgranchire anche solo per pochi secondi le gambe, ecco il trexiano piazzare l’accelerata che getta il panico nel cuore del "nemico", perchè non c’è sosta, non c’è tregua.
Abbiamo discusso a lungo sui mezzi del personaggio, solo su quelli però, e su come li ha ottenuti, ma sulla sua capacità di sfruttare ciò che le circostanze gli hanno messo a disposizione non si discute: è cinico, deciso, feroce, e furbo, scaltro (intelligente non ce la faccio a dirlo) , magistrale.
Condivido tutto quello che hai scritto e non potrei aggiungere nulla.
Ciao
PS però non bastonare così Rasmussen, è un out-sider e penso che il suo lavoro lo stia facendo alla grande.
Ciao ciao!

 

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Davide

 
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Livello Amstel Gold Race




Posts: 99
Registrato: Jun 2005

  postato il 17/07/2005 alle 10:57
Devo ripetermi:
Probabilmente ho visto un'altra corsa.
Quella che mi appare in alcuni post è la corsa di un signore "alla frutta" che riceve aiuti da un "crucco" senza cervello, che viene male attaccato e che ha tutte le fortune di questo mondo.

Due soli piccoli episodi:
-Dopo la pausa di riflessione susseguente all'ennesimo attacco di Basso (bravissimo) possibile che nessuno abbia notato come l'americano si sia riportato sugli attaccanti con 4 quattro pedalate (si usa dire due pedalate, ma lui usa rapporti piccoli). Questo però vale solo per chi ha visto il Tour su atre reti. La Rai non era ancora collegata e manco ha riproposto l'episodio.
-Uno che si sta difendendo riesce a sprintare come ha fatto lui sul traguardo?

E forse, perchè non si conosce bene l'americano, non mi si venga a dire che aveva una brutta cera. Tutt'altro!
Io sostengo sempre che con i se e i ma non si va da nessuna parte ma questo mi permetto di ipotizzarlo:
Quando sono rimasti in quattro se il Basso, l'Ulrich o il Landis si fossero mossi, sarebbe partito in contropiede come già verificato in passato. Quando Armstrong fa il bilanciere tra la prima posizione e l'ultima (relativa ai quattro) è assai pericoloso.
E questo Basso e Ulrich lo sapevano. E poi bisogna pur sempre "averne di più" per attaccare. Quindi inutile prendersela con il tedesco che sta facendo la sua generosa corsa. Sa di non poter vincere il Tour e cerca il podio.
Ultima considerazione: Vedo che Messia Bulba ha pure il suo seguito, ma come si può a lui dare ascolto quando dice che Ulrich è sovvrapeso di 5 Kg. Per favoreeee!
Al limite: 5 kg. in più li puoi avere alla partenza del Tour. Non adesso, quando caldo e fatica ti sciolgono anche l'ultima molecola di grasso. Alla 14a tappa sfido chiunque a trovare un corridore sovvrapeso.




 
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Livello Marco Pantani




Posts: 1409
Registrato: Nov 2004

  postato il 17/07/2005 alle 12:10
Originariamente inviato da Morris

Gli altri non esistono, siamo sinceri. Valverde s'è ritirato, ed i vari Mancebo, Rasmussen, Kloden, Landis, Leipheimer, ecc. non valgono nemmeno la metà di un Rujano e sono inferiori anche al vecchio Simoni per non parlare del Di Luca visto al Giro. Ci sarebbe potuto essere Vinokourov, l'unico per testa, coraggio e gambe (quando sta bene), ma non ha fatto.... il ritiro spiritual-bionico con relativa sparizione per mesi allo scopo del Tour.


Straquoto e rilancio per chi mette eternamente in dubbio la qualità dei partecipanti al Giro.

Per quanto riguarda le cronometro un'osservazione:
quando si é discusso della cronosquadre é stato detto che, in fin dei conti, non ha avuto un gran peso sulla classifica generale. Questo é vero solo se si assume che chi ha ambizioni di classifica generale corre necessariamente nella Discovery, nella CSC o nella T-Mobile. Se per caso corre nella Euskatel o in un'altra quadra di livello simile il discorso cambia completamente. Un Mayo, ad esempio, cominciava il Tour de France con un ritardo preventivabile nelle tre cronometro attorno ai 9 minuti. Ora Mayo sarà pure in un periodo nerissimo della carriera, ma fosse pur stato il Mayo del 2003 o il Mayo del Delfinato 2004, come faceva a repucuperarli tutti quei minuti? Quindi, le sole cronometro tagliano fuori a priori un certo numero di corridori, i quali partecipano sì al Tour de France, ma con motivazioni piuttosto debolucce.
Prendete il nostro Ivan Basso: senza cronometro dovrebbe recuperare oggi circa 1 minuto e 20". Con le cronometro, dovrebbe rifilare a Armstrong qualcosa come 6 minuti, impresa quasi impossibile, a meno che il Triplo Craxiano si becchi un colpo di sole. Quindi, secondo me, oggi Ivan tenterà sì qualche attacco, ma con una certa prudenza e, soprattutto, facendo attenzione a non mettere a rischio quello che ha già quasi in tasca (il podio) per qualcosa che solo un miracolo potrebbe dargli (la maglia gialla). Detto questo, spero proprio che Ivan mi smentisca alla grande!

 
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