violetta
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postato il 13/07/2005 alle 21:10 |
Ciao ragazzi sto facendo delle ricerche su questo atleta, chi può darmi una mano?Help! ____________________ http://ilmiociclismo.blog.excite.it
"La vita e la morte.La pace e la guerra.La repubblica e la monarchia.Infine Bartali e Coppi e la progressiva identificazione di un popolo, che ripartiva da zero, in una coppia di campioni."Leo Turrini
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Felice
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postato il 13/07/2005 alle 21:16 |
Se ben ricordo era un velocista degli anni 60. Non sono sicuro però di non confondermi con qualcun altro... |
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violetta
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postato il 13/07/2005 alle 21:22 |
si dovrebbe aver fatto bene una delle sanremo che vinse Merckx! ____________________ http://ilmiociclismo.blog.excite.it
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stress
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postato il 13/07/2005 alle 21:28 |
Sanremo:
1968 1°Rudi Altig (Germany) 2° Charly Grosskost 3° Adriano Durante
Ha vinto 3 Milano vignola 63 / 66 / 70
Trofeo Matteotti:
1966
1.
Vito Taccone (Ita)
2.
Felice Gimondi (Ita)
3.
Adriano Durante (Ita)
1969
1.
Marino Basso (Ita)
2.
Luigi Sgarbozza (Ita)
3.
Adriano Durante (Ita)
Mi spiace non ho trovato altro ____________________ "MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!
Articolo 27 della costituzione Italiana
La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte. |
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violetta
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postato il 13/07/2005 alle 21:33 |
Intanto grazie mille ragazzi! ____________________ http://ilmiociclismo.blog.excite.it
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stress
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postato il 13/07/2005 alle 21:34 |
Giro
1965 1° ADRIANO DURANTE (I)
Sono stati tre i precedenti arrivi del Giro d’Italia a Reggio Calabria con i successi di Adriano Durante nel 1965, un altre veneto nel 1972, Attilio Benfatto ed infine, nel 1981, Serge Parsani. (gazzetta.it) ____________________ "MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!
Articolo 27 della costituzione Italiana
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L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte. |
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maurofacoltosi
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postato il 13/07/2005 alle 21:39 |
Basta che inserisci "Adriano Durante" nel motore di ricerca di Google e ti si aprono un sacco di collegamenti a siti che riportano il palmares di questo corridore. ____________________ Mauro Facoltosi
www.ilciclismo.it |
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stress
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postato il 13/07/2005 alle 21:40 |
Quelli che ho scritto!!!! ____________________ "MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!
Articolo 27 della costituzione Italiana
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L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
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violetta
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postato il 13/07/2005 alle 21:41 |
si lo so sto guardando adesso, ma se qualcuno ha qualche aneddoto da raccontare....è quello che sto cercando! ____________________ http://ilmiociclismo.blog.excite.it
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maglianera
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postato il 13/07/2005 alle 22:43 |
so che negli anni '60 ha corso, fra l'altro, nella Salvarani con Gimondi. Nel 1970 era nella SCIC ed è nella lista dei partecipanti al Tour ____________________
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Morris
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postato il 13/07/2005 alle 22:51 |
Adriano Durante era velocista piccoletto, alto 1,70 m. x 67kg, ma molto potente, professionista dal 1963 (in maglia Legnano), fino al 1974 (in maglia Filcas). Nato a Treviso nel 1940, ed ivi residente, perlomeno l’ultima volta che lo vidi e mi colpì per essere un’autentica macchietta, abitava lì. Ricordo che ero con “Nane” Pinarello e l’amico Mario Posocco di Vittorio Veneto. Adriano giunse a noi come un mezzo barbone, ma questo non dice e conta nulla: l’aspetto importante stava nel mezzo, una vecchia e sgangherata bicicletta da donna e nella sua particolare fraseologia, tutta votata al mistico, senza un filo immediatamente logico. Sembrava un predicatore confuso nell’alcol, o un formidabile attore che prova ad interpretare un ruolo sul quale si cala oltre il logico, con stonature di recitazione, degne di un celebre personaggio del comico Francesco Paoloantoni. Il tutto con continui sorrisi che facevano diventare il suo volto abbronzato, come la versione marrognola della Luna. Uno spasso!
Come corridore, invece, nel profondo degli anni sessanta, fu un evidente.
Al suo attivo una ventina di vittorie. Di gran pregio il suo esordio, quando nell’anno vinse il Giro di Campania, il Giro del Piemonte, il Giro del Lazio e una tappa (Salsomaggiore) del Giro d’Italia. Nel 1964 vinse una tappa del Giro di Sardegna e il Giro di Romagna. Il suo anno d’oro fu il 1965, quando riuscì a mettere la sua ruota davanti a tutti in una tappa del Giro dell’Andalusia, nel Giro della Provincia di Reggio Calabria, in die tappe del Giro (Benevento e Reggio Calabria), in una del Tour (Montpellier) e nella Coppa Bernocchi. L’arrivo di due corregionali molto forti e veloci, quali Marino Basso e Dino Zandegù, gli impose un ridimensionamento degli obiettivi e, nel ’66, colse solo due successi di pregio: la frazione di Auxerre alla Parigi Nizza e la Milano Vignola, ma, soprattutto, fu beffato sul traguardo più importante, la Milano Sanremo, dove s’arrese allo sprint di un ragazzino di neanche 21 anni con la faccia da cinesino: Eddy Merckx. Dopo due settimane ancora una sconfitta bruciante, stavolta nel Giro delle Fiandre, dove superò tutti i velocisti fiamminghi, escluso il regale Edward Sels.
Adriano Durante, in una foto del 1966
Nel ’67 colse solo il successo in un circuito in Friuli, mentre nel ’68 tornò a ruggire vincendo una tappa della “4 Giorni di Dunkerque” e il GP Industria e Commercio. Fu però ancora beffato a Sanremo, stavolta dal tedesco Altig (1°) e dal francese Grosskost che anticiparono s’un soffio il suo sprint. E dire che nell’occasione era riuscito a battere il velocissimo Sels. Nel 1969 vinse la tappa della Tirreno Adriatico che si concluse a San Benedetto del Tronto. Nel 1970, il suo ultimo successo, nella Milano Vignola. A fine anno abbandonò il ciclismo, ma quattro anni dopo, ebbe un ripensamento, senza però ritrovare soddisfazioni.
Nella sua carriera ha vinto il Lombardia (1962) fra i dilettanti (in questa gara giunse 2° fra i prof, nel ’63), ha finito sei volte il Giro d’Italia e due volte il Tour. E’ poi stato azzurro fra i professionisti, in quel di Renaix nel ’63 (31°), ed a Sallanches nel ’64 (14°). Vanta una ventina di piazzamenti di prestigio in classiche o tappe di grandi giri. Anche da ciclista si distinse per la sua simpatia e per l’alone di sfortuna che l’ha sempre accompagnato: per queste sue caratteristiche fu un protagonista del “Processo alla Tappa” storico, quello condotto da Sergio Zavoli.
Le squadre professionistiche nelle quali ha militato sono: Legnano (’63-’64), Ignis (’65), Salvarani (’66-’67), Max Meyer (’68), Scic (’69-70)
Morris
N.B. Si tratta degli estratti di una puntata di Graffiti. Spero che gli scopiazzatori del Museo Gino Bartali, se intendono copiare anche questo ritratto, si ricordino di mettere la firma, almeno.... Senza polemica, ma visto che con me e Cicloweb sono alquanto recidivi.... ____________________ "Non discutere con gli stupidi, perchè scenderesti al loro livello e ti batterebbero per la loro esperienza". |
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violetta
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postato il 14/07/2005 alle 20:32 |
Grazie mille Morris, il tuo aiuto è fondamentale,poi ti spiegherò a che cosa mi servono tali informazioni....grazie mille veramente ti sono debitrice ____________________ http://ilmiociclismo.blog.excite.it
"La vita e la morte.La pace e la guerra.La repubblica e la monarchia.Infine Bartali e Coppi e la progressiva identificazione di un popolo, che ripartiva da zero, in una coppia di campioni."Leo Turrini
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Angian
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postato il 15/07/2005 alle 00:32 |
Però che tipo quel Durante... Quasi un tipo da film. Sempre a un passo dalla gloria, sempre fuori dagli schemi. Ottima ricostruzione, Morris, e molto dettagliata. |
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violetta
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postato il 15/07/2005 alle 17:44 |
anche in telecronaca se n'è parlato oggi...Bravi Grazie mille ancora ____________________ http://ilmiociclismo.blog.excite.it
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