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Ciclismo: meglio praticato o seguito?
cyclingchecco - 22/06/2005 alle 10:21

Dato per scontato che le corde del nostro vivere vibrano di puro ciclismo, vi faccio questa domanda: Preferite essere spettatori del ciclismo, quindi vedere il ciclismo in tv, magari inseguirlo in giro per l'Italia, aspettando a bordo strada in piedi per 5 ore sotto il sole o la tempesta... o fare la classica passeggiata e magari allenarvi e prepararvi voi stessi per le gare? Nasce la mia domanda da recenti riflessioni che mi hanno confermato come in fondo "leggere la notizia di un risultato di una corsa su Televideo" non mi dia niente di emozionante o tanto meno vedere una sintesi come quella che ci è stata propinata ieri in occasione della crono dopo la melevisione... Mentre invece mi basta una passeggiata a 20 km/h per tornare a casa e sentirmi davvero felice e rilassato e in pace col mondo. Insomma, la mia risposta è ovviamente "Ciclismo pedalato", anche se poi quando lo inseguo... vado per seguire quelle che sono "controfigure" del mio andare in bicicletta (ovvero, vado alle corse perché vedo 200 corridori che fanno quella stessa cosa che a me fa venire i brividi ogni volta, ma che poi si chiamino Tizio, Caio o Ciccio o abbiano pure la bici in titanio non mi cambia più di tanto. Respiro ciclismo alle corse e questo mi basta).


cyclingchecco - 22/06/2005 alle 11:10

piccoli problemi tecnici... Si visualizza una sola risposta e tra l'altro monca... :o :D


mont ventoux - 22/06/2005 alle 11:16

Ho sempre pensato che il nostro sport può essere meglio goduto televisivamente solo se lo si pratica in prima persona, ma per me è valida anche la cosa opposta, cioè il fatto di seguire le gare in TV o la lettura di Bs mi danno dei grandi stimoli per allenarmi e per fare la mia gara la domenica. Penso che una cosa aiuti l'altra. poi è anche chiaro che molto dipende dalla gare che viene trasmessa, perchè il tricolore a cronometro non è propriamente il massimo della vita a livello spettacolare...invece seguire le gare di ciclismo dal vivo, a meno che non siano professionistiche, mi fa stare "male", perchè in quel momento vedo altri gareggiare mentre io sto fermo.


ciclgian - 22/06/2005 alle 11:40

Vado in bici e percorro circa 8000 km all'anno e mi diverto tantissimo col "mio gruppo", ma vedere una corsa in Tv mi attira e mi diverte molto ma molto di più. Tant'è vero che quando c'è una corsa importante rinuncio all'uscita e mi appiccico al televisore. Ho seguito anche tante corse dal vivo, ma vederle in Tv con le telecamere mobili è tutta un'altra cosa, è il massimo per un appassionato di ciclismo. Non riuscirei a pedalare in scioltezza e con soddisfazione pensando che si sta correndo una classica o una tappa di montagna e stanno scorrendo le immagini in Tv.


ciclgian - 22/06/2005 alle 11:46

Certo "praticare" il ciclismo ti fa scoprire tante piccole cose che chi non è mai salito in sella non può capire.


Knightlake98 - 22/06/2005 alle 12:25

Son 2 cose che vanno a braccetto. Difficilmente si segue il ciclismo in TV senza anke praticarlo un po'. La gente non appassionata si domanda come si faccia a seguire una corsa che poi spesso non dice nulla fino agli ultimi km.... In effetti non han nemmeno tutti i torti... Ora è chiaramente piu' difficile anche per noi appassionati. Una volta era diverso. Più facile. Una volta c'erano le fughe di uomini che tentavano di far saltare il banco (rischiando poi di saltare loro stessi), oggi quando mai succede?? L'abbiamo visto anche al Giro. Oggi si aspetta, si aspetta... e poi non si fa nulla se non sperare in qualke rallentamento di qualkuno... Selezione da dietro e non da "davanti"....i treni..... Accontentiamoci, ma poi non ci lamentiamo se qualcuno si scoccia....fa calare lo share spengendo la TV e andando per la strada a macinare qualke km ritrova l'emozione che spesso la TV non è in grado di darci. robbo :Oo:


stress - 22/06/2005 alle 12:27

Io lo guardo. Troppa fatica farlo. Preferisco praticare altri sport tipo sci, tennis, trekking. Comunque W Tutti gli sport (pallone e pallonari esclusi). :clap::clap::clap::clap::cincin::cincin::cincin::cincin::yes::yes:


itammb - 22/06/2005 alle 12:55

Effettivamente lo spettacolo TV nel ciclismo non è il massimo quando i protagonisti giocano in difesa (ultimi anni a questa parte). Non ci sono iniziative.... fughe di omini di classifica che rischiano... tutto quando si risolve è agli ultimi km....la chiamano strategia...! ...Salva lo spettacolo dei paesaggi incontrati.... Meglio farsi una pedalata la domenica.


ciclgian - 22/06/2005 alle 14:03

Ecco tutte le corse del Pro-tour che ho visto sino ad ora : Parigi-Nizza, Tirreno-Adriatico, Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre, Gand-Wevelgen, Giro dei Paesi Baschi, Parigi-Roubaix, Amstel God Race (breve), Freccia Vallone, Liegi-Ba-Liegi, Giro di Romandia, Giro D'Italia, Giro del Delfinato (2 tappe), Giro della Svizzera. E mi sono sempre divertito tantissimo ed ho trovato tutte le corse avvincenti e interessanti e non mi sono mai annoiato. Ma ho visto un'altra miriade di corse in particolar modo spagnole e belghe e giuro che non mi sono mai stancato. Certo le corse non bisogna guardarle solo con gli occhi ma seguirle anche con il cuore, il cuore della passione.


cyclingchecco - 22/06/2005 alle 14:13

Ma infatti quando partirà il Tour io mi sintonizzerò dalle 2 sul canale francese che si vede in chiaro in Italia e seguirò la tappa in francese prima che dopo tutte le melevisioni di questo mondo anche in Italia sia concesso di vedere la Boucle. Non mi stanco mai... ma il discorso è sempre quello: non mi stanco perché quelle "[b][i]sagome colorate[/i][/b]"... fanno la stessa magica cosa che faccio io: semplicemente [b]pedalano![/b] E' la cosa più bella che ci sia


ciclgian - 22/06/2005 alle 14:16

Poi ho notato una stranezza : sono proprio gli amatori, quelli che vanno in bici i meno appassionati del ciclismo professionistico (in stragrande maggioranza). Quando se ne parla, preferiscono dissertare sulle loro gare, sulle loro tirate, sulle loro fughe, sui loro exploits. A loro interessa poco il ciclismo con la "C" maiuscola.


cyclingchecco - 22/06/2005 alle 14:24

Ma non credo che si tratti di C maiuscola o no... Il fatto è che ogni cicloamatore dà, per quanto l'allenamento glielo concede il massimo e quindi per loro, per me, per chi straparla dei propri exploit, il ciclismo con la C maiuscola è quello. Poi è chiaro che c'è un altro ciclismo, fatto di veri campioni a cui non si deve certo togliere nulla, ma il fatto è che è anche questione di scelte, di andare in bici o di vedere il ciclismo in un modo o nell'altro. Per me una corsa prof è espressione massima di quello che io stesso faccio nel mio piccolo, ma le sensazioni che ho quando sto in sella non le rivivo in televisione. Semplicemente direi così, ciclgian: appunto, sono amatori. Vanno in bici perché amano farlo, il resto è contorno, anche una corsa prof.


Knightlake98 - 22/06/2005 alle 14:28

Uè, ho visto il sito nuovo, ma come mai hai cambiato indirizzo?


cyclingchecco - 22/06/2005 alle 14:35

no, è solo un perfetto redirect creatomi gentilmente da Chepe, se guardi bene gli altri indirizzi son sempre quelli!!! Anzi, ho in mente di sviluppare la pagina iniziale, ho visto che ultimamente stanno crescendo i contatti... :cincin:


Knightlake98 - 22/06/2005 alle 14:43

Strabada, er redirect!! bella prova... a proposito domattina si va in giro a far qualke salita? sto ingrassando a vista d'okkio... fammi sapere QUI o per mail. robbo


Knightlake98 - 22/06/2005 alle 14:47

Franz, scusami se debbo "aprirti" gli okki, ma il "pedalare" NON E' la cosa migliore che ci sia. Al max può ambire al 2° posto.... Debbo dirti altro o lo capisci da te qual'è sta cosa??? Wake Up!!!:D:D:D (vabbuò, magari lo davi per sottinteso):o:hippy:


marc - 22/06/2005 alle 14:49

Il massimo, per me, è l'uscita in bici(sono un cicloamatore) che precede o segue una bella corsa da vedere in TV!!!! (anche perchè vuol dire che quel giorno sono in ferie....):Od::Od::Od: :pss::OO:


alu - 22/06/2005 alle 15:03

[quote][i]Originariamente inviato da ciclgian [/i] Certo "praticare" il ciclismo ti fa scoprire tante piccole cose che chi non è mai salito in sella non può capire. [/quote] quoto:OO:


cyclingchecco - 22/06/2005 alle 15:10

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] Franz, scusami se debbo "aprirti" gli okki, ma il "pedalare" NON E' la cosa migliore che ci sia. Al max può ambire al 2° posto.... Debbo dirti altro o lo capisci da te qual'è sta cosa??? Wake Up!!!:D:D:D (vabbuò, magari lo davi per sottinteso):o:hippy: [/quote] Ci sono tantissime cose oltre il ciclismo ma se dipendesse da me non me ne farei mancare [b]nessuna[/b]. Io parlo di cose migliori in quanto belle; poi ci sono cose necessarie o cose sicuramente più "utili" che fare un giro in bicicletta, ma qui siamo in un forum e parliamo di ciclismo. Quindi W il ciclismo! Ho già provveduto da me a dare una brutta immagine di me su questo forum e purtroppo anche nella vita reale, in passato; non serve una rinfrescata agli utenti vicini e lontani...


Knightlake98 - 22/06/2005 alle 18:06

Ma che kaiser dici Francè??? Ma quale brutta immagine??? Guarda che CHI ti ha conosciuto di persona NON PUO' che aver avuto la MIA stessa impressione. E cioè che sei una bravissima persona. BASTA COL VITTIMISMO. Hai troppe frecce al tuo arco per DEPRIMERTI cò ste storie. E poi già ne conosco uno che dice sempre che la vita è una m..d.! :D Non ti ci mettere anche tu!:) robbo


Subsonico - 22/06/2005 alle 18:22

praticarlo è tutta un'altra cosa, ragazzi...è molto affaticante però quando la sera torni a casa e pensi a quanti kilometri hai fatto e come li hai fatti, ti senti più che soddisfatto...e poi chi non pratica non può capire cosa soffrono i corridori...


Knightlake98 - 22/06/2005 alle 18:31

i corridori....e il soprasella dei corridori...:D:D


Bahamut - 22/06/2005 alle 20:55

Chi pratica il ciclismo a livello agonistico vede poi in modo diverso le gare in tv...forse perchè è in grado di immedesimarsi nelle situazione che vede!!


aresius - 22/06/2005 alle 21:02

decisamente praticarlo; a me poi piace non tanto l'aspetto agonistico, ma quello cicloturistico: il vedere cosa c'è oltre quella curva, oltre quel colle; la sfida che cerco è per lo più con me stesso e con l'orografia, non con gli altri. Meglio praticare qualsiasi sport in generale che seguirlo anche perché dove c'è un minimo di interesse economico c'è della sporcizia, e allora si rischia di vedere delle mascherate. Ecco perché io ogni partita, corsa, manifestazione sportiva ad alto livello la guardo con molto disincanto...e allora capite bene che per me qualsiasi sport è meglio praticarlo che seguirlo (oddio, forse la boxe...:P)


Vuelta Espana - 22/06/2005 alle 21:17

Confermo quanto detto da tutti....fino a due mesi fa il ciclismo lo seguivo e basta e credevo che praticarlo non avrebbe cambiato molto la mia visione e concezione di questo sport...ma da quando lo pratico, è tutta un'altra cosa, ci si rende conto davvero di cosa voglia dire soffrire in bicicletta


AntiTeam - 22/06/2005 alle 21:23

La mia risposta di comodo (da vero pigro) dovrebbe essere: meglio seguirlo. Ma, considerando che non c'è niente di meglio di un bel giro in bici per rilassarsi e pensare a tutto e a niente e a sentirti bene con te stesso... beh, viva anche quello praticato...


marco83 - 22/06/2005 alle 21:23

[quote][i]Originariamente inviato da Vuelta Espana [/i] Confermo quanto detto da tutti....fino a due mesi fa il ciclismo lo seguivo e basta e credevo che praticarlo non avrebbe cambiato molto la mia visione e concezione di questo sport...ma da quando lo pratico, è tutta un'altra cosa, ci si rende conto davvero di cosa voglia dire soffrire in bicicletta [/quote] Concordo con te Elisa, chi non conosce la fatica e il sacrificio di chi siede sulla sella di una bicicletta, non potrà mai conoscere e comprendere a pieno le emozioni e le sensazioni di questo sport! Della serie [i]"chi non sa fare, non sa capire ed apprezzare"[/i]... :cool:


Monsieur 40% - 23/06/2005 alle 02:11

Vi parlo da profano, da "poltrone" (indicato proprio come la doppia accezione pigro+sedile) della bici: contribuisce al mio stato anche il non-possesso di una bici da corsa (provo ad impietosirvi: chissà che non decidiate di regalarmela per il compleanno... :D) Soltanto che non condivido i vostri discorsi di tipo interventista ("soltanto chi pedala può capire"), magari volgendo lo sguardo anche in quello che accade negli altri ambiti della cultura, non solo sportiva: esistono i critici, e questi ultimi non sono necessariamente dei bravi "applicatori di criteri teorici". A qualcuno è mai venuto in mente di criticare Mogol perché le sue canzoni le cantava Battisti? Magari l'esempio non calza alla perfezione, ma si può imparare anche (e soprattutto, dico io) avendo l'umiltà di saper riconoscere i propri limiti e la curiosità di approfondire le cose che già si conoscono. Se io parlo di ciclismo con più corridori, mi farò senz'altro un'idea di quello che vuol dire soffrire in bicicletta, non perché ho sofferto, ma perché la mia sofferenza è indiretta, cioè veicolata attraverso i loro racconti. Tutti sanno che essere infilzati da una lama tagliente fa male (se non uccide), e per affermarlo non bisogna provarlo: si sa perché se ne hanno esempi. Anche a me piacerebbe praticare di più il ciclismo, invece che solo guardarlo, ma credo di capirne (almeno) quanto chi pedala, perché la mia visione del ciclismo non si ferma al mero gesto atletico (per quanto sia la visione più poetica di questo sport), né si sobbarca l'onere di visualizzare risultati, ma io vedo gare. Ascolto opinioni, leggo racconti, mi interesso. E' vero, ci sono critici che sono dei "protagonisti falliti" che si vendicano su i professionisti che non sono riusciti a raggiungere, ma ricordatevi che ci sono anche gli pseudo-guru che si professano tali solo perché hanno un sellino sotto le chiappe. E né l'uno né l'altro sono esempi da riportare. C'è chi conosce il ciclismo, chi no. Non sempre i primi corrispondono a chi pedala, e viceversa. Ciao!


stress - 23/06/2005 alle 10:16

:clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap: :clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap::clap:


27luglio - 01/07/2005 alle 17:24

Decisamente praticarlo. Mi sono visceralmente innamorato del ciclismo vedendo Pantani sul mortirolo nel 94, prima lo seguivo come tanti altri sport, ma dopo marco nessun altro ha saputo darmi emozioni neanche paragonabili e il mio interesse scema sempre di piu' per i pro, anche perche' e' sempre piu' specializzato ed esasperato, del resto il protagonista degli ultimi anni e' la piu' alta espressione di questa filosofia. Di contro la mia passione per bici intesa come attivita' amatoriale va aumentando continuamente.


WebmasterNSFC - 01/07/2005 alle 18:00

In egual misura!!! Amo suicidarmi in giri assurdi quanto stare 2-3 ore ad emozionarmi durante una gara sia dal vivo che in TV... Ma quando mai si vede una gara di 3 ore in TV??? :D