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Chiappucci: l'ultimo eroe del ciclismo antico?
El Diablo - 19/06/2005 alle 13:51

Negli aultimi 8-10 anni gli scalatori hanno provato ad attaccare solo nell'ulitma salita o al massimo nella penultima. Solo gli scalatori fuori-classifica attaccano fin dall'inizio delle tappe dure. Chiappucci (3 podi al Giro e 3 al Tour), da uomo di classifica, attaccava spesso da lontanissimo. Secondo me, se si vuole mettere in crisi i vari crono-scalatori come Armstrong si deve attaccare sin dall'inizio e rendere così più dure le tappe in salita. Può sembrare azzardato in un ciclismo in cui si arriva all'ultima salita con 40 corridori, ma credo che attaccare da lontano metterebbe in difficoltà i piani robotici di Armstrong. [img]http://www.dmsa.unipd.it/~mazzia/immagini/chiappucci.jpg[/img]

 

[Modificato il 20/07/2006 alle 14:20 by Monsieur 40%]


Pirata x sempre - 19/06/2005 alle 14:07

ciò che scrivi è sicuramente una grande verità,troppi tatticismi,troppe salite sprecate per attendere un finale dove nn si fa altro che mettere in carrozza il texano ed il suo squadrone! credo però che il ciclismo dove si attaccava,da soli,alla prima salita di tappe lunghissime nn esista più,e per certi versi nn è solo una sfortuna(...),ma di sicuro attacchi di squadre fortissime(penso alla T-Mobile e la CSC su tutte,visti i loro capitani),con corridori che potrebbero esser determinanti per il prosieguo della singola tappa ed anche dell'intera posta in palio(Vino,Kloden/Voigt,Julich tra gli altri),dovranno essere ripetuti e convinti se si vorrà mettere davvero in difficoltà uno squadrone quest'anno ancora più forte che in passato,come quello Discovery,e gli attacchi dei capitani nn dovranno di certo esser portati negli ultimi km delle salite finali di tappe che ne prevedono tantissime di ascese impegnative prima dell'arrivo! penso nello specifico al Roseland,al Galibier,al Pailheres,al Peyresourde ed il Val Louron e l'Aubisque. apprezzerò sempre tantissimo il tentatvo di Ullrich fatto l'anno scorso a quasi 50km dall'arrivo,e spero veda preso come esempio di combattività per affrontare da protagonisti e senza nessun timore reverenziale un Tour che è ormai veramente alle porte! p.s.seppur grande estimatore di Chiappucci,dico che gi attacchi,le imprese regalateci da Marco,pur se fatte come tu dici all'ultima e spesso alla penultima salita,avevano eccome il fascino del ciclismo eroico....


El Diablo - 19/06/2005 alle 14:27

[quote][i]Originariamente inviato da Pirata x sempre [/i] ciò che scrivi è sicuramente una grande verità,troppi tatticismi,troppe salite sprecate per attendere un finale dove nn si fa altro che mettere in carrozza il texano ed il suo squadrone! credo però che il ciclismo dove si attaccava,da soli,alla prima salita di tappe lunghissime nn esista più,e per certi versi nn è solo una sfortuna(...),ma di sicuro attacchi di squadre fortissime(penso alla T-Mobile e la CSC su tutte,visti i loro capitani),con corridori che potrebbero esser determinanti per il prosieguo della singola tappa ed anche dell'intera posta in palio(Vino,Kloden/Voigt,Julich tra gli altri),dovranno essere ripetuti e convinti se si vorrà mettere davvero in difficoltà uno squadrone quest'anno ancora più forte che in passato,come quello Discovery,e gli attacchi dei capitani nn dovranno di certo esser portati negli ultimi km delle salite finali di tappe che ne prevedono tantissime di ascese impegnative prima dell'arrivo! penso nello specifico al Roseland,al Galibier,al Pailheres,al Peyresourde ed il Val Louron e l'Aubisque. apprezzerò sempre tantissimo il tentatvo di Ullrich fatto l'anno scorso a quasi 50km dall'arrivo,e spero veda preso come esempio di combattività per affrontare da protagonisti e senza nessun timore reverenziale un Tour che è ormai veramente alle porte! p.s.seppur grande estimatore di Chiappucci,dico che gi attacchi,le imprese regalateci da Marco,pur se fatte come tu dici all'ultima e spesso alla penultima salita,avevano eccome il fascino del ciclismo eroico.... [/quote] Sicuramente anche Pantani ci ha provato a volte da lontano (es. Colle dell'Agnello-Giro'94 e in altre occasioni al Tour), ma Pantani non aveva bosogno di fughe lunghe: a lui bastavano 5 Km di salita per dare 2 minuti a tutti. Chiappucci è stato un grande scalatore, simpatico perché sempre combattivo e coraggiosissimo e tutti lo ricorderanno più di altri corridori che hanno vinto il triplo di lui; Pantani è stato il più grande scalatore degli ultimi 30 anni.


janjanssen - 19/06/2005 alle 18:18

Se fosse stato un grande, Chiappucci non si sarebbe fatto sfuggire il tour del 90.....era un forte corridore, attaccante nato, ma non un super. Pantani era altra categoria. j.m.o.


newbiker - 19/06/2005 alle 18:55

Chiappucci non era un vero scalatore. S'è inventato scalatore e ha sempre sopperito con la grinta a delle doti di scalatore che non aveva. Il confronto con il giovane Pantani ai tempi della Carrera, specie durante il Giro del '94, è stato impietoso. Marco aveva decisamente un altro passo.


mont ventoux - 19/06/2005 alle 20:03

no


gregorio - 19/06/2005 alle 20:12

qualcuno mi sa dire che risultati ha ottenuto prima del '90?


mont ventoux - 19/06/2005 alle 20:31

Il paragone tra Chiappucci e Pantani credo sia fuorviante rispetto al post di El Diablo, che invece pone una questione giusta. E chiaro che tutti i corridori, se avessero la capacità in salita di lasciere sul posto gli avversari come faceva Pantani, aspetterebbero gli ultimi KM. Ma visto che quella è una qualità di pochissimi nella storia del ciclismo, bisognerebbe che tutti gli altri si ingegnassero a inventare qualcosa, mamanca loro il coraggio e la grinta. Come non dare atto allora a corridori non scalatori puri come Chiappucci o Virenque, di essere sempre riusciti a cercare comunque l'attacco anche in condizioni difficili? Perchè se è vero che le corse conta soprattutto vincerle, non si può con la stessa certezza affermare tutto il resto della corsa non conta. Credo che interpretare in maniera spettacolare uno sport come il nostro sia altrettanto meritevole, proprio perchè in un attività fisica così impegnativa qual'è l'andare in bici, viene molto più facile gestirsi col misurino, e chi corre per dare spettacolo, lo fa sapendo che poi al 99%, questo atteggiamento gli impedirà di vincere. E tuttavia sa emozionare molto più del vincente-ragioniere.


japan - 19/06/2005 alle 21:49

sono d'accordo , era forte ma il Pirata era un'altro pianeta


Knightlake98 - 19/06/2005 alle 22:22

Carissimi amici, come vedete non potevo mancare a questo ennesimo thread sul grandissimo (lasciatemelo dire) Claudio Chiappucci. E' anche grazie a lui che ho iniziato a seguire il ciclismo, quindi non posso non avere profonda STIMA per EL DIABLO. E' falso che non fosse un grande scalatore. E' innegabilmente vero che era meno forte di Pantani. E' altrettanto innegabilmente VERO che Chiappucci ha vinto anche delle belle corse in linea che Pantani nemmeno si sognava. La Sanremo, la Tre Valli, San Sebastian. Marco era più uomo da tapponi, non a caso ha fatto l'accoppiata Giro-Tour. (Anzi per me sarebbe stata Giro-Tour-Giro-Tour). Però Claudio era indiscutibilmente più completo. Prima del '90 ha vinto poco e nulla, ma ha passato anni a farsi le ossa nel gregariato alla Carrera. Forse non aveva il talento di Marco, ma sopperiva a questo sfidando il mondo e vinceva gare impossibili. GRAZIE DIABLO


Knightlake98 - 19/06/2005 alle 22:23

"meno forte di Pantani in salita" intendevo.


koppenberg - 19/06/2005 alle 23:03

non credo che il senso del post fosse stabilire se chiappucci era piu' forte di pantani in salita, anche perchè la questione non si pone nemmeno. Sono invece perfettamente d'accordo nel ricordare chiappucci come l'ultimo guerriero di un ciclismo ormai di altri tempi, anche se non sono passati poi molti anni, uno che è riuscito a trovar posto tra i grandi della sua epoca usando grinta, coraggio e fantasia per colmare le sue lacune rispetto ad altri (bugno e indurain su tutti avevano dei numeri e una classe enormemente superiori al diablo) eppure lui era sempre li' pronto a far saltare il banco con azioni spericolate ed esaltanti, la milano sanremo vinta, la tappa del sestriere, la stoica e sconclusionata resistenza a lemond


Frank VDB - 20/06/2005 alle 09:34

Anche a me non importa un fico secco di valutare se Chiappucci era meglio o peggio di Pantani in salita (risposta tra l'altro scontata). Chiappucci perse il Tour del '90 perchè una squadra inesperta e scarsamente al suo servizio (il capitano era un altro, ma non ricordo chi) lo lasciò solo nell'imboscata di St. Etienne dove la tenaglia Lemond-Pensec (stessa squadra) gli fece dilapidare 4 dei 6 minuti che aveva di vantaggio. Ma rimase memorabile quando sul Tourmalet, sprezzante, offrì l'acqua datagli da uno spettattore a Lemond, che stizzito la gettò a terra. Nel 1992 firmò la più bella impresa degli ultimi 25 anni sul Sestriere e perse il Tour grazie a Bugno che con la scusa "come corridore ho una dignità" aiutò Indurain a riprenderlo. Indurain andò poi in crisi a un km dalla fine e se Bugno non lo avesse scortato lo spagnolo avrebbe buscato un bel distacco e Bugno avrebbe potuto fare ugualmente il podio... La generosità del varesino nei suoi attacchi è fuori di discussione. Certo non metteva in crisi Indurain ma almeno ci provava. Dopo sono arrivati i Berzin, i Rijs e quelli che lottavano per il secondo posto


Admin - 20/06/2005 alle 09:43

Ovviamente a Saint-Etienne non si poteva ancora immaginare che Chiappucci avrebbe potuto lottare fino alla fine per il successo nel Tour: in quel momento era niente più che un gregario andato in giallo grazie ad una fuga bidone. In quest'ottica lui inseguì Pensec, perché non voleva perdere subito la testa della classifica, e non si curò invece di Lemond, che a quel punto era ancora un avversario non del suo livello. Se avesse saputo che avrebbe tenuto fino a Parigi, probabilmente Chiappucci avrebbe lasciato fare Pensec, tenendo piuttosto la ruota di Lemond e salvando quei 9 (non 6) minuti di vantaggio sull'americano.


Cascata del Toce - 20/06/2005 alle 12:26

....Una squadra inesperta la Carrera??? Si scherza vero??? Si si scherza....Ma come si fa a dire una castroneria del genere... Ecco quelli del Tour 90 CHIAPPUCCI Claudio (Ita) BONTEMPI Guido (Ita) DA SILVA Acacio (Por) GHIROTTO Massimo (Ita) GIANELLI Alessandro (Ita) GIUPPONI Flavio (Ita) ab.14° MAECHLER Erich (Sui) PERINI Giancarlo (Ita) SCIANDRI Maximilian (Ita) Tutta gente di primissimo piano, se mi si viene a dire che i capitani erano Da Silva e Giupponi ok ma dire che una squadra che in quegli anni dominava era scarsa no...Eddaiii...:nonono::nonono::nonono::Old:


Alefederico - 20/06/2005 alle 12:34

Si, Admin, è vero. Ma in quel momento sarebbe servito il DS, l'ammiraglia, un fedele gragario per "allargare" la visione della corsa a Chiappucci. Invece fu tutta la squadra ad inseguire Pensec, mica solo lui. Al momento giusto la squadra non c'era più. Capisco che il corridore, perdipiù in maglia gialla, dopo anni che un italiano non la vestiva, potesse perdere la testa. Ma chi, in ammiraglia, doveva riflettere e studiare le tattiche quel giorno commise un grave errore. Saint Etienne fu un errore della squadra ancor prima che di Chiappucci. Tanto più che si era visto benissimo che Chiappucci era in grado di tenere il passo dei migliori. Sull'Alpe d'Huez, dopo una tappa combattutissima (con Madeleine e Glandon!) perse solo una quarantina di secondi dai primi. Rimaneva, come ostacolo imposto dal percorso, soltanto la tappa di Luz e la crono di Vassiviere.


mont ventoux - 20/06/2005 alle 12:40

Non era una squadra inesperta, ma non si può dire neanche che era una squadra a disposizione di Chiappucci, un pò perchè cocn Chiappucci non era facile andare d'accordo e un pò perchè probabilmente nessuno si rese conto fino in fondo che quel Tour era davvero alla portata, e di conseguenza non ci fu in impegno totale della squadra. Chiappucci tra l'altro ha sempre detto che avrebbe gradito un sostegno maggiore non solo dalla squadra, ma anche dall'ammiraglia perchè era allora un corridore inesperto per una simile occasione da affrontare. E comunque dice anche che con un paio di stagioni un più sulle spalle, avrebbe tenuto d'occhio solo Lemond.


Knightlake98 - 20/06/2005 alle 12:51

FRANCK VDB dice: Nel 1992 firmò la più bella impresa degli ultimi 25 anni sul Sestriere e perse il Tour grazie a Bugno che con la scusa "come corridore ho una dignità" aiutò Indurain a riprenderlo. Indurain andò poi in crisi a un km dalla fine e se Bugno non lo avesse scortato lo spagnolo avrebbe buscato un bel distacco e Bugno avrebbe potuto fare ugualmente il podio... ... BUGNO NON HA SCORTATO NESSUNO nell'ultimo km del sestriere se non se stesso. Indurain aveva già staccato Gianni. Semmai fu un'altro impavido italiano a prendersi il lusso di staccare Indurain in quel tratto. Giungendo secondo di tappa a circa 1'34" da Chiappucci. Trattasi del mitico Franco VONA. Miguel giunse a circa 1'45". Gianni se non ricordo male a oltre 2'30". Secondo più secondo meno. Robbo :OO::OO::OO:


alu - 20/06/2005 alle 13:48

cmq, si, chiappucci credo possa essere rappresentato come icona di un modo di intendere il ciclismo che non e´ piu´.il ciclismo di oggi e´ senza dubbio molto piu´ "robotico" di quello dei primi anni `90.gia´ allora , di certo, vi furono i primi esponenti. indurain, azzarderei, potrebbe ergersi ad icona contraria a quella di chiappucci. crono mostruose, contenimento in salita grazie all´ agilita´(precursore dell´ ammeregano?) ed alla grande capacita´ polmonare (leggasi motore).


Frank VDB - 20/06/2005 alle 14:13

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] BUGNO NON HA SCORTATO NESSUNO nell'ultimo km del sestriere se non se stesso. Indurain aveva già staccato Gianni. :OO::OO::OO: [/quote] Infatti non mi riferivo all'ultimo chilometro, BUgno fu staccato a 3 km dalla fine. Mi riferivo al comportamento del monzese durante l'ascesa al Monginevro e al successivo fondovalle prima di attaccare Sestriere. Bugno scattò con l'aiuto del suo Rondon, ottima scelta perchè Indurain rimase solo senza gregari. Solo che nel fondovalle, quando il vento contrario tormentava Chiappucci, Bugno dava cambi regolari allo spagnolo. Risulato: Bugno in crisi a -3 e Indurain a -1. Se il campione dalla poca malizia fosse stato a ruota, chissà che non sarebbe andato in crisi il navarro a -3. Tutto ciò per puntualizzare, ricordo bene anche il buon Vona, che fece un'ottima tappa anche il giorno dopo, così come un magistrale articolo di Gianni Mura su Repubblica.


Alefederico - 20/06/2005 alle 14:29

La vedo come VDB. Bugno mise la Gatorade a tirare sull'Iseran e successivamente scattò ai piedi del Moncenisio. L'azione fu perfetta. Con quelle mosse aveva isolato Indurain a 50km dalla fine. Via Bernard, via Delgado, via De Las Cuevas. L'operazione era perfetta. Una volta scollinato Bugno avrebbe dovuto mettersi sulla ruota di Indurain e... lasciar fare. Sarebbe stato imitato da Hampsten e Vona. Invece... Tutto sommato continuo a pensare che quel comportamento fece più male a Bugno che non a Chiappucci. Non credo che Chiappucci avrebbe mai potuto vincere quel Tour. Gianni invece aveva avuto una buona occasione per rientrare nei giochi.


cyclingchecco - 20/06/2005 alle 16:50

Adesso è raro vedere imprese titaniche come quella di Chiappucci. Mi vengono solo in mente tre indimenticabili azioni: 1) quella di Pantani quando lasciò Ullrich a 9 minuti sotto il diluvio andandosene a più di 50 km dall'arrivo; 2) quella di Cunego, il giorno che si andò a riprendere la maglia rosa lo scorso anno dopo la cronometro; 3) quella della Pulce dei Berici, Sella, quando vinse a Cesena dopo una fuga solitaria di quasi 50 km lungo le colline che hanno forgiato il campione di Cesenatico. Niente in confronto a quell'impresa, ma come si è detto, adesso il ciclismo è un po' cambiato. Forse rivedremo attacchi di quel tipo ma al momento non vedo nessuno in grado di fare azioni di quella portata.


Cascata del Toce - 20/06/2005 alle 19:23

Bugno era in classifica...doveva lasciare andare un rivale per la maglia gialla... ????....:boh:


Alefederico - 21/06/2005 alle 08:56

Scusa Cascata, ma sei troppo esperto per fare una domanda del genere. E' chiaro che quel giorno per Bugno si poneva una scelta. Inseguire Chiappucci, non rischiare e lottare per la seconda posizione oppure tentare di rientrare in gioco per la maglia gialla, sfruttare l'azione di Chiappucci rischiando però la seconda posizione. Scelse la seconda opzione, sbagliando, visto che perse la seconda posizione e rischiò anche la terza recuperata in extremis nell'ultima crono. La realtà è che nella testa di Gianni il Tour era già perduto in Lussemburgo e sulle Alpi giocò (malissimo) le carte che aveva per il secondo posto.


Cascata del Toce - 21/06/2005 alle 12:37

Ma lo sappiamo benissimo che in quei momenti nella testa del Gianni passavano chissà quali cose... Bugno in quell'edizione sulle grandi salite non era al top (ricordiamo comunque che la sua classe lo ha portato sul podio)e nella crono di Lussemburgo che doveva essere il suo primo momento topico pur 'andando forte' venne massacrato (come del resto gli altri) dal mostro navarro... Li la sua testa è finita e lo si capì soprtutto all'Alpe d'Huez... Comunque credo che Bugno abbia fatto bene a fare la sua corsa...


Frank VDB - 21/06/2005 alle 14:19

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Ma lo sappiamo benissimo che in quei momenti nella testa del Gianni passavano chissà quali cose... [/quote] sì, oramai la storia parla chiaro... anche durante le corse a tappe più massacranti Bugno pensava a altre cose (condivisibilissme);););) sta di fatto che Indurain andò in crisi e Bugno se non lo avesse aiutato avrebbe potuto trarne qualche piccolo beneficio, anzichè andare in crisi lui stesso. il punto è che a Bugno è sempre mancata la malizia e un pò di voglia di provarci. Ha sempre vinto quando era prepotentemente più forte ma con un pò di astuzia avrebbe vinto il doppio in quantità e qualità. Ma tant'è... ditemi voi quanti atleti (anche promettenti) hanno sfondato avendo come ds un auntentico incompetetente come Stanga... non per niente Cyrille Guimard a fine '91 (l'anno del primo Indurain e del Bugno super) disse a BS: con me Bugno avrebbe vinto il Tour.


Cascata del Toce - 21/06/2005 alle 16:10

Eh...L'avesse avuta Bugno ...quella Carrera... Parole di Stanga riportate nel 1991: 'Guarda Lemond che vince il Tour da Solo, senza bisogno della squadra' Infatti andate a vedere le ultime tappe alpine del Tour di quell'anno (in particolare Avoriaz): Bugno letteralmente accerchiato!!!! dalla Banesto...:Od::no:


Alefederico - 21/06/2005 alle 17:03

Vero. Il Tour del '91 fu magistralmente vinto dalla Banesto ancor prima che da Indurain. Nella tappa di Gap Indurain si fece sfuggire Bugno, Chiappucci e Fignon (!!!) e preso dall'ansia si mise assieme ai suoi gregari in testa al gruppo. Delgato, accortosi dell'errore lo sgridò duramente e lo fece rimettere a ruota. Il giorno l'Alpe d'Huez venne letteralmente spianata da un super Bernard. Non potè nulla neppure un Bugno ispiratissimo. Il giorno di Avoriaz con il Joux Plane nel finale invece fu un giorno un po' deludente. Troppo forte la Banesto e troppo remissivo l'atteggiamento di Bugno che ad onor del vero non amava le giornate di pioggia. Fantastica la Banesto di quegli anni con Delgado, Bernard, Ruè, De Las Cuevas, Philippot e chissà quanti ne dimentico.


Cascata del Toce - 22/06/2005 alle 12:23

Certo, d'accordissimo. Forse Miguel lo avrebbe vinto lo stesso qual Tour ma ricordiamo che Bugno aveva con se Giovannetti (e sta bene) ma anche gente come Schur(?)Kummer(?)....altro che Ghirotto e Perini... :(


El Diablo - 27/06/2005 alle 21:57

[quote][i]Originariamente inviato da newbiker [/i] Chiappucci non era un vero scalatore. S'è inventato scalatore e ha sempre sopperito con la grinta a delle doti di scalatore che non aveva. Il confronto con il giovane Pantani ai tempi della Carrera, specie durante il Giro del '94, è stato impietoso. Marco aveva decisamente un altro passo. [/quote] Dire che Chiappucci non era uno scalatore mi sembra sbagliato. Era uno scalatore forte, ma naturalmente nessuno osa dire che sia del livello di Pantani, cioè il più grande grimpeur degli ultimi 30 anni.


gabri59 - 27/06/2005 alle 22:52

Chiappucci è stato un corridore fantastico, pieno di coraggio, fantasia e imprevidibilità. La sua fantastica impresa del Sestriere rimane la più bella (e folle) che abbia mai visto. Ed è stato l' ultimo dei campioni a correre tutta la stagione da protagonista: peccato per lui che fosse coetaneo del primo passistone programmatore della storia... Ma è comunque riuscito a mandarlo in crisi con quell' attacco da lontanissimo al Sestriere nel '92, e se non fosse stato per Bugno magari sarebbe stato tutto un altro podio, in quel Tour... A proposito del Tour del '91, invece, volevo ricordarvi la tappa di Val Louron, dove Indurain attaccò lungo la discesa del Tourmalet: Chiappucci fu l' unico a rispondergli, e i due se ne andarono al traguardo, dove Chiappucci vinse la tappa e Indurain prese la maglia. Bugno arrivò a 1'29"... Bugno che anche il giorno pecedente a Jaca, sempre sui Pirenei, si era fatto staccare da Indurain... questo per dire che la sconfitta di Bugno al Tour non dipese dalla squadra, ma solo dal fatto che si fece staccare non solo a cronometro ma anche in salita.


frateroby - 28/06/2005 alle 00:21

Perchè non proporre in questo thread delle domande da sottoporre al Diablo, in esclusiva per www.cicloweb.it?


Pirata x sempre - 28/06/2005 alle 00:28

quello che scrivi caro Roberto è fantastico,credo che siano in tanti ad aver questo sogno fin da quando il diablo ha smesso di emozionarci con le sue imprese il suo coraggio,il suo emozionante modo di intendere il ciclismo! sarebbe davvero un regalo fantastico.... .....già sto pensando a qualche possibile domanda,curiosità da chiedergli,e credo come me si affretteranno a farlo in tantissimi che,come testimonia questo thread,nn l'hanno mai dimienticato e continuano ancora a tifarlo,ad amarlo!


Frank VDB - 28/06/2005 alle 09:04

A proposito di Val Louron 1991, bisogna però precisare che quel giorno Bugno non rispose a Indurain nella discesa del Tourmalet ma nell'ascesa finale guadagnò 50 secondi in pochi km al duo di testa. Ricordo ancora che Dezan e Conti su TMC si stavano mangiando le mani. Nei giorni successivi Bugno trionfò all'Alpe d'Huez, non sfruttò la fuga di Fignon sulle Alpi e prese solo 27 secondi da Indurain nell'ultima crono. Insomma Bugno volava quell'anno! Il punto è che a Val Louron faceva la sua corsa ancora sul vecchio Lemond, mentre sulle Alpi non seppe sfruttare al meglio la fuga di Fignon. E cioé: aveva un ds che è la negazione del ciclismo, Gianluigi Stanga, un rovina-campioni e uno che non ha mai vinto nulla. Ripeto, ha ragione Guimard: "con me Bugno avrebbe vinto quel Tour."


Cascata del Toce - 28/06/2005 alle 12:41

Ha ragione VDB. Intanto nella tappa di Jaca Indurain non ha staccato Bugno, a Val Louron se Bugno riusciva (o meglio qualcuno gli avesse detto di farlo...)a riprendere Indurain e Chiappucci probabilmente li staccava sull'ultima salita perchè quel giorno il più forte era lui, visto quel che ha fatto sull'ultima salita. Inutile, Bugno quell'anno valeva di gran lunga Indurain ed era certo più forte di Chiappucci. E' opinione comune... Ripeto, Bugno era senza squadra ed ha fatt un Tour strepitoso anche se il Navarro lo ha vinto. Pensate a Gap; Indurain ha chiuso sulla fuga con la sua squadra, se la Gatorade avesse rotto i cambi chi sa cos sarebbe successo... :Old::doh:


Morris - 03/07/2005 alle 23:25

Claudio Chiappucci, non è nato col talento atletico degli straordinari e tutta la sua carriera l’ha passata a sopperire con una tenacia da fuoriclasse, le sue distanze di nascita. Spesso c’è riuscito dipingendo pagine che resteranno indelebili come quelle dei più grandi. Qui, si è parlato tanto della sua impresa sul Sestriere, enorme certamente, ma meno rara, di quella a mio giudizio più grande: la Sanremo ‘92. Una mostruosità! Nessuno nell’era moderna aveva vinto una classicissima con un piglio antico come lui. E ne ha fatte altre. Al suo palmares vanno aggiunti i piazzamenti che sono sempre testimonianze di qualità, ma che l’immaginario collettivo cancella per una lettura sbagliata, o troppo alterata, o semplicemente superficiale dello sport e della vita: l’unicità della vittoria. Per apprezzare con grande intensità le vittorie è importante prima di tutto capire la cultura della sconfitta, ed i valori di chi l’ha subita per poco. Ci sono corridori con palmares superiore, che non valgono Chiappucci nella direzione dei significati dello sport. Certo, Claudio “El Diablo”, non sta fra i primissimi, ma ha insegnato col suo correre coraggioso, tenace e mai arrendevole anche di fronte ai malanni, a chi si applica nello sport, quali facoltà dei centri nervosi servano per dare benzina alle gambe. Un educatore, un divulgatore dei significati e dei valori dello sport, non lo può dimenticare. Ed oggi che la scuola, finalmente, apre licei in direzione sportiva, l’esempio di Claudio Chiappucci, serve ad ogni docente se questi avrà cultura sufficiente per trasmettere. Nel mio piccolo, di fronte ad un giovane che affronta una disciplina, ho sempre cercato di portare esempi raccontando il meglio dei loro riferimenti; spesso ho evidenziato a queste linfe in crescita chi, magari, come loro, ha cercato di correggersi armato sovente del solo istinto, sempre decisamente superiore, per purezza intellettiva, al ragionamento (ed anche l’istinto si trasmette almeno un poco se si sa parlare alle corde profonde d’ognuno). Il Diablo è stato e sempre sarà, un ottimo epigone per i processi d’apprendimento e d’imitazione. [img] http://www.cyclingnews.com/photos/2003/giro03/greats/cycling-chiapucci-wins-t-43.jpg[/img] Come corridore, era completo di quel tanto che piaceva e piacerà eternamente alla gente, gli mancava soprattutto il cronometro, che è un esercizio per lo più mentale, dove il corridore deve dimenticare, spesso, il suo normale di DNA di corsa. Soprattutto se è uno scalatore. La miglior preparazione verso le lancette sta nella testa e nella capacità dell’atleta di isolarsi, mettendo il motore automatico, se non si ha nel passo il proprio distinguo, altrimenti è solo doping, vergognoso e stupido doping ulteriore, proprio come urla il nostro caro Aranciata Bottecchia. Non sempre l’atleta non naturalmente proiettato al crono vi riesce, ma può farlo saltuariamente con risultati eclatanti, in particolare quando la stanchezza generale (fine Giro-Tour-Vuelta), incide assai, ed emergono i dati aerobici degli scalatori in particolare. Chiappucci era troppo proiettato su quell’istinto dell’arrembaggio che gli serviva sempre per stare coi primi e, magari, staccarli, per riuscire a discernere dal suo status un patrimonio nuovo: l’isolamento automatizzato sul pedalare stando composto. Parlando a lungo con Gaul, questi concetti hanno esaltato quegli studi, non necessariamente ricollegabili al solo cronometro ciclistico (ci sono infatti tante analogie, ad esempio, con la stessa maratona e lo sci di fondo), che mi hanno cementato su queste convinzioni. Chiappucci, era uno scalatore da scatto breve e da passo, non un grimpeur, diciamo un passista capace di cambiare ritmo alzandosi sui pedali, per questo e per quella tenacia suprema infastidiva Indurain, anche perché il comportamento di Claudio, era sempre lo stesso, sia sulla grande montagna e sia nelle tappe vallonate. Volendo confrontarlo con qualcuno, non era per intenderci simile a Pantani, o Gaul, o Bahamontes, o Jimenez, diciamo che assomigliava ad un Fuente con molta meno potenza nello scatto e nella durata dello stesso, ma con ben altro coraggio e resistenza alla fatica. Se ha vinto poco e nessun grande Giro, in parte si spiega con la presenza ingombrante del grande Miguelon Induran, un atleta che ha comunque saputo mettere in crisi, anche se più resistente di quel che si pensi agli attacchi da lontano. E che la lettura della storia possa servire anche nel ciclismo odierno, lo si capisce da come sull’esempio di Chiappucci a Sestriere e nel tentativo di Pantani nella tappa di Morzine 2000, si possano mettere in crisi i passisti. Proprio in questo modo va attaccato il Santo Americano, ma oggi non ci sono più interpreti in grado di praticare simili rischiose sortite, oppure sono rattrappiti dallo strapotere politico del texano. Un’altra parte dei motivi per i quali Claudio non ha vinto grandi Giri, ci vengono dalla sua foga e dalla scarsa lettura che il suo sodalizio ebbe sull’occasione più ghiotta capitata al Diablo in carriera: il Tour 1990. Vediamola un poco quell’edizione. Laurent Fignon, da persona intelligente quale è sempre stata, prima di ritirarsi, copiò quello che fece Anquetil a Poulidor. Nel suo mirino una vendetta verso Lemond, che gli aveva soffiato con una beffa il Tour dell’anno precedente. Anziché difendere la maglia del fedele compagno Thierry Marie, lasciò andare nella tappa di Futuroscope, una fuga composta da corridori bravi, o che vedeva in ascesa, anche per le corse a tappe: escludendo il vincitore di giornata, Frans Maassen (soprattutto bravo nelle classiche), Steve Bauer, era giunto quarto nel 1988 ed era un ardimentoso, Ronan Pansec, tra l’altro compagno dell’americano, era giunto sesto nel 1986 e settimo nel 1988 e poi quel Chiappucci, che il parigino vedeva come un folletto molto forte. Per Laurent, erano tre nomi fondamentali per impensierire o battere Lemond, se avessero accumulato un grande vantaggio, ed a Futuroscope, quel terzetto assieme a Maassen si prese 10 minuti e 35” di vantaggio, dunque il biondino poteva ritirarsi a posto con la sua volontà. Nei giorni successivi, a parte la storica e sempiterna cretinata della cronosquadre, dove la Carrera di Claudio pagò dazio, la difesa del varesino fu ottima, in particolare nella crono d’Epinal, dove Lemond deluse e Chiappucci, in una delle sue migliori performance nelle gare a tempo (fra gli altri battè Ekimov e Kelly), gli rese solo 38”. Nella tappa del Monte Bianco, vinta dal compianto Cleveyrolat, il canadese Bauer andò un po’ in crisi e la maglia gialla passò a Ronan Parsec, ma il Diablo non perse la ruota di Lemond. Un primo errore, comunque veniale, Chiappucci, o meglio chi lo guidava, lo compì nella tappa dell’Alpe d’Huez, dove, anziché pensare alla maglia gialla di Pansec, doveva cercare di andare del suo passo, senza innervosirsi, proprio per l’enorme vantaggio che aveva sul vero faro della corsa che era Lemond e per le prevedibili flessioni che avrebbero sicuramente accompagnato Ronan, sempre forte sulle prime salite, ma assai meno sulle ultime. In ogni caso, Claudio rese solo 1’26” ad duo Bugno (che vinse) e Lemond, e 38” a Pansec che rafforzò il suo primato in classifica. Il giorno dopo, nella dura cronometro di Villard de Lans, con la bella salita della Cote d’Engins, Claudio fu bravissimo, giungendo a 1’05 dal vincitore Breukink e a soli 9” da Lemond. Pansec crollò e il Diablo divenne maglia gialla. Quella sera il sottoscritto si convinse che Claudio aveva il Tour in mano. Il foglio giallo, infatti, vedeva il varesino in testa con 1’17” sul Pansec, 6’55” sul sempre incostante Breukink e 7’27” su un Lemond che non sembrava eccezionale. Cambiava però il quadro tattico della corsa, perché Ronan, a quel punto, poteva tornare gregario o specchietto per le allodole al servizio dell’americano. La Carrera, prima di un neofita per il vertice come Chiappucci, non poteva e non doveva cadere nell’eventuale tranello Pansec, anche perché la pericolosa tappa che attendeva i corridori, la Villard de Lans – St Etienne, era in grado di mettere in difficoltà Claudio, sicuramente in debito per gli sforzi sostenuti negli ultimi due giorni di gara. Ma nella città che ricorda al sottoscritto pagine belle e pure suggestivi scenari, oltre che un grande calciatore-gentiluomo come Dominique Rocheteau, avvenne un grave flop. La frazione, molto corta e vallonata, con un solo colle non durissimo, come “La Croix de la Chabouret”, vide Pansec svolgere il ruolo di specchietto, con la Carrera a disossare il meglio delle proprio forze o della propria indisponibilità e, nel momento topico, Lemond, per quanto di gran lunga non al meglio del tracciato in carriera si confuse nei tanti che se ne andavano in anarchia e riuscì a stendere un Chiappucci, frastornato ed in debito di forze. Con l’americano v’era anche l’olandese Breukink a dare il massimo, ed il Diablo lasciò ben 4’53” agli avversari. Lì, il varesino si giocò il Tour, nonostante il foglio giallo del pomeriggio di St Etienne, gli concedesse ancora un vantaggio di 2’02 su Breukink e 2’34” su Lemond. Nella successiva tappa di Millau, Claudio si difese bene, lasciando ai due avversari, solo una manciata di secondi, a dimostrazione che la condizione era sufficiente, per evitare la follia del giorno precedente. Lo spirito di lottatore del Diablo fece capolino nella tappa di Revel, dove si riprese qualche secondo sugli avversari, ma a Luz Ardiden, nella tappa pirenaica, ancora una volta malconsigliato, si lasciò andare ai suoi istinti gladiatori, passando primo sull’Aspen, percorrendo spavaldo il Tourmalet, fino a pagare dazio sull’ascesa della località d’arrivo. Vinse Indurain, che sbeffeggiò un Lemond comunque non trascendentale, ma Chiappucci si giocò quasi tutta l’eredità della fuga di Futuroscope. E dire che, come ci si immaginava, Breukink andò in crisi più di lui. Il foglio giallo di Luz Ardiden, segnò la firma del terzo Tour per l’americano: Chiappucci rimaneva maglia gialla con soli 5”, appunto, su Lemond, 3’42 su Delgado e 3’49 sull’olandese. Restava la tappa di Pau, non difficilissima e la formalità del passaggio della gialla a Lemond, nella tappa a cronometro di Lac de Vassiviere. E così fu. A Parigi, Chiappucci salì sul podio alla piazza d’onore, ma con molto amaro per come aveva perso il Tour, mentre Lemond vinse alla Balmamion, senza cogliere il successo in nessuna tappa e senza mai dare la dimostrazione di essere un imbattibile. [img]http://www.dedraai.nl/images/upload/1079959025chiappucci.jpg [/img] Nelle grandi corse a tappe successive, Il Diablo, lottò per il successo, ma non ebbe mai la vittoria così vicina come in quel Tour. Indurain era cresciuto a dismisura, soprattutto a cronometro, togliendo, grazie a questo terreno, gran parte delle velleità agli avversari. Ciononostante, Claudio ha sempre giocato le sue carte, inventando, dando tutto se stesso, ed è qui che ha cementato la sua impronta indelebile nella storia del ciclismo. Nel ’94, poté giocarsi il Mondiale, uno dei più duri, belli e colpevolmente dimenticati della storia consumatosi sullo stupendo scenario della Valle dei Templi. Si arrese ad un corridore giunto alla gara della vita, uno che ebbe un’annata di pregio e che poteva vincere, anche nei pronostici dei più attenti, Luc Leblanc, ovvero la parte migliore dei noti con quel cognome. Claudio, si lasciò dietro tutto il resto del mondo, compreso un tipo che staccò con facilità, l’iridato uscente, che poi diverrà, contro tutte le aspettative, i significati dell’osservazione e le logiche apparenti dei sopravvissuti al male del secolo, il corridore imbattibile del Tour: l’allora massiccio e tracagnotto Lance Armstrong. Chiappucci riuscì a sopravvivere sull’immaginario collettivo, anche alla crescita di notorietà e alle vittorie col piglio di uno che non si vedeva da lustri, di un compagno di squadra, Marco Pantani. Singolare un aspetto del loro rapporto contrastato, ma leale. L’onda mediatica, spesso superficiale oltre la misura del sempre possibile sorprendente, guardava e innalzava tanti giovani del ciclismo italiano, ma non il cesenaticense. Nemmeno le parole di Chiappucci, che sosteneva Marco come il netto più forte, venivano ascoltate. Quando il Pirata vinse a Merano, il Diablo si rivolse ai giornalisti col suo tono sempre sincero, anche se all’apparenza simile a quello di un ragazzo un po’ discolo: “Che vi avevo detto, voi non mi credete mai, ma Marco in salita è un mostro”. Il giorno dopo, Pantani stracciò tutti all’Aprica, ed il Diablo, giungendo secondo, completò un’opera che i due, magari, sognavano. Gli ultimi anni di Claudio furono un inferno, per malanni e disavventure, ma la sua presenza in corsa, fu sempre evidente. Erano gli echi dei suoi fascinosi tentativi, della sua incredibile dinamicità e di quel portamento di eterno ragazzino, che pareva sempre sorridere. E della sua smorfia, sul quel testone senza collo, nel gruppo di oggi si sente la mancanza. Come tutti i dipinti o reali “bad boys”, gli ho voluto bene e mi era simpatico. Un abisso, nello sport visto da dietro ed accanto all’atleta, divide gli istintivi dai programmatori. I primi, sono esempio di vita e poesia, i secondi, un segno di tempi matematici che odio con tutto me stesso. Onore al grande Diablo Chiappucci! Morris


Pirata x sempre - 04/07/2005 alle 02:14

e onore a te Morris per una dedica cosi speciale ad un campione che tanto ci ha emozionato ed entusiasmato col suo unico,come tu dici antico modo di intendere una corsa,di vedere il ciclismo,quello eroico,quello che oggi è troppo spesso solo un lontano ricordo.... :clap:

 

[Modificato il 04/07/2005 alle 02:17 by Pirata x sempre]


El Diablo - 04/07/2005 alle 16:06

Molto appassionante la ricostruzione della carriera di Chiappucci da parte di Morris. Anche nel 1995 Chiappucci fece una buona stagione. Quarto al Giro, tra i primi dieci (forse undicesimo) al Tour e soprattutto un Mondiale corso da protagonista, alla sua maniera: attaccando in stile Sestriere '92 o San Remo '91. In quel mondiale colombiano El Diablo era in una condizione incredibile. Attaccò da lontanissimo e il suo gruppetto aveva un buon ritmo. Ma la sfortuna ancora colpì il Chiappa che cadde in discesa con la pioggia e non riuscì più a rientrare. Il Mondiale del 1995 fu l'ultimo mondiale emozionante perché erano presenti tutti i più grandi protagonisti della stagione: Chiappucci, Indurain, Pantani... Dal '96 in poi il mondiale ha perso, secondo me, molto. E' diventata una corsa da "specialisti del fine-stagione". Qualcuno ricorderà i mondiali vinti da Freire? E il mondiale di Brochard? Credo proprio di no.


Knightlake98 - 04/07/2005 alle 19:52

Concordo col Diablo. Chiappucci un grande, e quel suo "modo di correre" l'ha fatto entrare nell'Olimpo dei più amati (anche se non nell'Olimpo dei più vincenti). :cool::clap:


gabri59 - 10/07/2005 alle 01:37

Grazie per il bellissimo pezzo, Morris... [i]Un abisso, nello sport visto da dietro ed accanto all’atleta, divide gli istintivi dai programmatori. I primi, sono esempio di vita e poesia, i secondi, un segno di tempi matematici che odio con tutto me stesso[/i] :clap: :clap: :clap: :clap:


LanceTheBest - 11/07/2005 alle 12:42

w 'el diablo' chiappucci


ashbishop - 11/07/2005 alle 13:19

come sempre, bellissimo pezzo di morris..... grande diablo, uno che faceva sognare per davvero....


Angian - 11/07/2005 alle 13:34

L'impresa di Rasmussen ha ricorda la memorabile impresa del Diablo al Giro del 1992 su Sestriere.:Od:


Knightlake98 - 11/07/2005 alle 16:10

purtroppo non ho visto la tappa, ma quella grande fuga (d'altri tempi) e quella maglietta a pois....beh...un po' avevano lo stile del Diablo. Solo che il Diablo quella fuga l'ha fatta quando era secondo in classifica. Non mi pare poco...:cool: complimentissimi cmq a Rassmussen:clap:


riddler - 11/07/2005 alle 16:40

Ciao sono nuovo di qui, vengo dal forum della rai praticamente morto, ma subito caschi male con me! Non ho mai amato Chiappucci e vorrei anche ricordarti i seguenti nomi: Chioccioli, Berzin, Gotti (2), Garzelli, Savoldelli (2), Simoni (2), Tonkov... tutti campioni (o soprattutto presunti tali) che hanno vinto almeno una volta il giro d'Italia e il grande (a tuo dire) Chiappucci mai... Come vedi ho escluso nomi come Indurain, Fignon, Bugno, Pantani e Rominger... ma quelli che ho citato prima come li spieghi?


aranciata_bottecchia - 11/07/2005 alle 18:03

Anche tu caschi male caro Riddler, le vittorie non si contano, si pesano, e bisogna saperle pesare.


riddler - 12/07/2005 alle 12:59

Si ma quelle di Chiappucci si contano sulle dita di una mano... [quote][i]Originariamente inviato da aranciata_bottecchia [/i] Anche tu caschi male caro Riddler, le vittorie non si contano, si pesano, e bisogna saperle pesare. [/quote]


Knightlake98 - 12/07/2005 alle 13:09

Mah! Chiappucci ha vinto 65 corse da prof , non mi sembrano poche. E' vero che si è piazzato innumerevoli volte nelle gare più importanti (Giro , Tour e mondiale ad Agrigento 94) ma è altresì vero che, come dice Aranciata Bottekkia, le corse non si contano ma si pesano. Per me conta più Chiappucci che vince la Sanremo (91) e poi arriva 2°al Giro e 3° al Tour, piuttosto che l'ammeregano che vince il Tour e poi ci saluta per 12 mesi. Nella storia ci sarà LANCE, nel mio cuore c'è EL DIABLO. Ragazzi, quanto era amato in Francia Claudio!!! Altro che l'ammeregano!!


riddler - 12/07/2005 alle 19:04

Però s'è fatto infinocchiare il tour del '90, l'avrebbe potuto vincere quello... [quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] Mah! Chiappucci ha vinto 65 corse da prof , non mi sembrano poche. E' vero che si è piazzato innumerevoli volte nelle gare più importanti (Giro , Tour e mondiale ad Agrigento 94) ma è altresì vero che, come dice Aranciata Bottekkia, le corse non si contano ma si pesano. Per me conta più Chiappucci che vince la Sanremo (91) e poi arriva 2°al Giro e 3° al Tour, piuttosto che l'ammeregano che vince il Tour e poi ci saluta per 12 mesi. Nella storia ci sarà LANCE, nel mio cuore c'è EL DIABLO. Ragazzi, quanto era amato in Francia Claudio!!! Altro che l'ammeregano!! [/quote]


Knightlake98 - 12/07/2005 alle 20:00

Forse avrebbe potuto, ma di certo NON L'AVREBBE MERITATO. L'inesperienza gli impedì la vittoria, ma forse è stato anche giusto così. Se LEMOND non avesse lasciato andare quella fuga di "carneadi" di giornata, Claudio non avrebbe nemmeno fatto il podio probabilmente. Diciamo che quella corsa è servita a Claudio per comprendere a fondo le sue potenzialità. E dal 91...iniziando con la SANREMO,non eravamo più davanti al gregario di Stephen Roche o di Visentini....ormai eravamo di fronte al LEADER della CARRERA JEANS TASSONI SODA.


Knightlake98 - 12/07/2005 alle 20:07

Riguardo la gente che hai nominato... In linea quante gare hanno vinto SAvoldelli, Gotti , Tonkov, Garzelli etc.?? Chiappucci ha vinto invece, e non erano nemmeno le corse più idonee al suo talento. SANREMO, 3 VALLI, JAPAN CUP più volte...e un casino di classiche italiane estive. ma sappiamo che sono i piazzamenti al Giro e Tour a rimanere nella memoria. Già, come eterno incompiuto... Ma volete mettere la GRINTA del kiappa contro quel sukkiaruote di Gotti?? Tutto un altro stile. Chiappucci era sempre NAZIONALE. Ci sarà un motivo...


yashin1917 - 19/07/2006 alle 17:36

...non ho trovato un post più adatto...poi il titolo di questo mi sembrava più che adatto :Od: spero che nessuno abbia riportato già questa bellissima notizia :hammer: http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/spettacoli_e_cultura/ isola-famosi-cast/isola-famosi-cast/isola-famosi-cast.html e io che pensavo che queste fossero cose da chiappucci un :clap: ironico [i](p.s. by Monsieur: link in 2 righe. Spaginava il thread)[/i]

 

[Modificato il 19/07/2006 alle 17:40 by Monsieur 40%]


Pirata x sempre - 19/07/2006 alle 20:27

[b] Il ritorno di CHIAPPUCCI...[/b] [quote] [i]originariamente inviato da Omar [/i] Chiappucci pronto a sbarcare sull'Isola del Famosi Claudio Chiappucci sta preparando le valigie: a settembe, infatti, il varesino si imbarcherà per partecipare all'Isola dei Famosi, alla corte di Simona Ventura. El Diablo non sarà l'unico sportivo che sbarcherà sull'isola caraibica: con lui ci saranno infatti la pallavolista Maurizia Cacciatori e il fantino Aceto, un nome storico del palio di Siena. (fonte: www.tuttobici.it) [/quote]


enzonen - 19/07/2006 alle 20:31

me lo ritroverò davanti tra 10 gg al giro del friuli Udace


miky70 - 19/07/2006 alle 21:19

Secondo me l'ultimo eroe del ciclismo antico è stato Marco Pantani. Chiappucci aveva la testa ma non aveva le gambe da campione, questo gli ha impedito di essere grande e lo ha costretto spesso ad accontentarsi del secondo posto. Quando è arrivato Marco Pantani, come si è comportato il diablo, come Simoni con Cunego oppure l'atteggiamento è stato un altro? Qualcuno se lo ricorda?


cancel58 - 19/07/2006 alle 21:45

Durante il Giro del 94 Chiappucci ebbe parole di elogio per Pantani e, nelle interviste successive alla corsa rosa fu prodigo di consigli per il più giovane compagno di squadra, che considerava un suo "discepolo"


paperina - 19/07/2006 alle 21:58

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] Secondo me l'ultimo eroe del ciclismo antico è stato Marco Pantani. Chiappucci aveva la testa ma non aveva le gambe da campione, questo gli ha impedito di essere grande e lo ha costretto spesso ad accontentarsi del secondo posto. Quando è arrivato Marco Pantani, come si è comportato il diablo, come Simoni con Cunego oppure l'atteggiamento è stato un altro? Qualcuno se lo ricorda? [/quote] Purtroppo è il contrario, El Diablo aveva le gambe, ma...poca testa. Ho fatto molti km in bici con lui. "leggendo" le sue corse è facile capire quante volte ha perso pur essendo il piu forte.


Admin - 19/07/2006 alle 22:03

[quote][i]Originariamente inviato da cancel58 [/i] Durante il Giro del 94 Chiappucci ebbe parole di elogio per Pantani e, nelle interviste successive alla corsa rosa fu prodigo di consigli per il più giovane compagno di squadra, che considerava un suo "discepolo" [/quote] Sì, il Diablo fu molto signorile, anche se all'Aprica aveva iniziato a sentire puzza di bruciato... Al Tour, nello stesso giorno Chiappucci andò a fondo e Pantani iniziò a eroderne la leadership in montagna: lì si consumò, nella testa del "vecchio" campione, la convinzione di essere stato soppiantato dal nuovo eroe.


Knightlake98 - 19/07/2006 alle 23:14

E' normale che Chiappucci abbia sofferto l'entrata in scena di Pantani nel '94. Lui era ancora un ottimo grimpeur (quell'estate arrivo' 2° ad Agrigento al mondiale, Marco si ritirò...) e non aveva voglia di lasciare al "ragazzino" la leadership della squadra. E' fuori discussione che Marco sia stato il più grande scalatore della sua epoca (e forse anche fra i migliori della storia), ma come CORRIDORE, CHIAPPUCCI è stato MOLTO PIU' COMPLETO. Chiappucci andava bene su tutti i terreni fuorchè a cronometro. Pantani era uno scalatore. E basta. Pantani ha vinto SOLTANTO tappe di montagna di grandi (o piccoli) giri a tappe. Ha raggiunto VETTE inavvicinabili in montagna, ma come COMPLETEZZA Chiappucci è stato di gran lunga superiore a Marco. Così come BUGNO (almeno il miglior Bugno) è stato superiore a Chiappucci.


miky70 - 19/07/2006 alle 23:23

A quel tempo avevo identificato Bugno come quello con grandi gambe e senza testa, Chiappucci come quello senza gambe e una gran testa. Non credo di essermi sbagliata. Se fosse nato un corridore con le qualità di entrambi, sarebbe stato il migliore in assoluto, imbattibile.


Subsonico - 20/07/2006 alle 01:01

Chiappucci senza gambe non credo proprio...uno che attaccava come lui, da lontano, deve comunque avere una resistenza fuori dal comune. Chiappucci è uno dei corridori più simpatici e allegroni che sono mai stati in gruppo, ero troppo piccolo per seguire le sue corse al tempo, ma, pedalandoci insieme, ho avuto l'idea di un uomo tranquillo, e cmq serio e professionale nel suo mestiere. Non sono in grado di dire che cosa sia mancato a chiappucci per vincere i grandi giri, ma non penso che, come atleta, avesse grandi lacune, fisiche e mentali. Ps avete sentito che ha partecipato a una corsa di biciclette sott'acqua in Liguria? E' arrivato 2°, battuto dal campione in carica....


ranma - 20/07/2006 alle 08:22

Forse riuscirà a vincere l'isola dei famosi...


Frank VDB - 20/07/2006 alle 10:01

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] E' normale che Chiappucci abbia sofferto l'entrata in scena di Pantani nel '94. Lui era ancora un ottimo grimpeur (quell'estate arrivo' 2° ad Agrigento al mondiale, Marco si ritirò...) e non aveva voglia di lasciare al "ragazzino" la leadership della squadra. E' fuori discussione che Marco sia stato il più grande scalatore della sua epoca (e forse anche fra i migliori della storia), ma come CORRIDORE, CHIAPPUCCI è stato MOLTO PIU' COMPLETO. Chiappucci andava bene su tutti i terreni fuorchè a cronometro. Pantani era uno scalatore. E basta. Pantani ha vinto SOLTANTO tappe di montagna di grandi (o piccoli) giri a tappe. Ha raggiunto VETTE inavvicinabili in montagna, ma come COMPLETEZZA Chiappucci è stato di gran lunga superiore a Marco. Così come BUGNO (almeno il miglior Bugno) è stato superiore a Chiappucci. [/quote] I tuoi ragionamenti sono incontrovertibili, Knight. Soltanto una precisazione, però, che potrebbe riaprire il discorso: Chiappucci e Pantani hanno corso in epoche diverse, il primo è stato uno degli ultimi ciclisti che correva tutto l'anno, il secondo - suo malgrado - è entrato in un ciclismo ultraspecializzato, dove contava andare forte per uno-due ristretti periodi della stagione. Nonostante ciò Pantani fece un gran mondiale a Duitama nel '95 e nel '99 fece un signor inizio di stagione con una Sanremo da protagonista e una grande primavera in Spagna. Al di là delle precisazioni, chapeau per Chiappucci, l'ultimo non finisseur, non sprinter, non passistone, non "vediamo cosa succede sul Poggio" che abbia sbancato a Sanremo. Ricordo il bellissimo titolo di BS di quell'anno: [i]"In fuga sul Turchino Solitario sul Poggio Vince per distacco una Sanremo da favola CHIAPPUCCI DIVINO"[/i]


riddler - 20/07/2006 alle 10:06

Secondo me ci possono essere delle similitudini con la maglia gialla di Pereiro e quella di Chiappucci nel '90... Ma la differenza, se vincerà lo spagnolo, 'ndo sta? Solo nel fatto che quest'anno non c'è Lemond oppure nel fatto che bisognava crederci fino alla fine?


tobia - 20/07/2006 alle 12:25

Nel fatto che non c'è Lemond... o più nel fatto che tutti i corridori forti non sono partiti e lui fino adesso è stato capace di giocarsi la carte grazie anche ai 30 minuti che gli hanno fatto prendere. se vince Pereiro la squadra del secondo non so quante imprecazioni...


spino_tk - 20/07/2006 alle 14:03

chiappucci proprio in quel tour dimostrò di avere grandi gambe e poca testa, se vi ricordate consumò un sacco di energie a rincorrere improbabili avversari..........poi lemond da grande volpe che era (lui si che aveva testa) se lo divorò nela crono finale. per quanto riguara il rapporto tra chiappucci e pantani, bisognerebbe sapere quale era il comportamento di pantani all'interno della squadra, mi ricordo che più di un "vecio" della CARRERA si era fatto sfuggire di bocca qualche parolina non amorevole nei confronti del giovanissimo pantani.


David Bowman - 20/07/2006 alle 14:56

[quote][i]Originariamente inviato da El Diablo [/i] Negli aultimi 8-10 anni gli scalatori hanno provato ad attaccare solo nell'ulitma salita o al massimo nella penultima. Solo gli scalatori fuori-classifica attaccano fin dall'inizio delle tappe dure. Chiappucci (3 podi al Giro e 3 al Tour), da uomo di classifica, attaccava spesso da lontanissimo. Secondo me, se si vuole mettere in crisi i vari crono-scalatori come Armstrong si deve attaccare sin dall'inizio e rendere così più dure le tappe in salita. Può sembrare azzardato in un ciclismo in cui si arriva all'ultima salita con 40 corridori, ma credo che attaccare da lontano metterebbe in difficoltà i piani robotici di Armstrong. [img]http://www.dmsa.unipd.it/~mazzia/immagini/chiappucci.jpg[/img] [/quote] Dimentichi un certo Pantani..che proprio con fughe da lontano ha vinto Giro e Tour...


luke - 20/07/2006 alle 16:38

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] E' normale che Chiappucci abbia sofferto l'entrata in scena di Pantani nel '94. Lui era ancora un ottimo grimpeur (quell'estate arrivo' 2° ad Agrigento al mondiale, Marco si ritirò...) e non aveva voglia di lasciare al "ragazzino" la leadership della squadra. E' fuori discussione che Marco sia stato il più grande scalatore della sua epoca (e forse anche fra i migliori della storia), ma come CORRIDORE, CHIAPPUCCI è stato MOLTO PIU' COMPLETO. Chiappucci andava bene su tutti i terreni fuorchè a cronometro. Pantani era uno scalatore. E basta. Pantani ha vinto SOLTANTO tappe di montagna di grandi (o piccoli) giri a tappe. Ha raggiunto VETTE inavvicinabili in montagna, ma come COMPLETEZZA Chiappucci è stato di gran lunga superiore a Marco. Così come BUGNO (almeno il miglior Bugno) è stato superiore a Chiappucci. [/quote] Caro Knightlake, mi sa che stai prendendo un granchio, anzi un granchione. Il Panta era ben più completo del Diablo: innanzitutto il Diablo non era un grimpeur, era un passista scalatore e si era inventato così, difatti apena ha incontrato uno scalatore vero la differenza si è vista. Inoltre ricordo che il Chiappa era tosto anche in discesa, ma Marco ben di più, difatti in discesa spesso incrementava il vantaggio dopo la scalata solitaria. In volata Marco si buttava anche negli arrivi di gruppo e spesso entrava nei primi dieci, a crono (a parte i primi anni, dove pagava alla grande) si migliorò tanto da limitare i danni nei confronti degli specialisti come Ullrich, addirittura riuscì a superare Tonkov. Sicuramente il Diablo ha fatto ottime cose anche nelle corse di un giorno, ma Marco non ci provò mai seriamente, a parte la campagna del Nord del '97 dove ottenne piazzamenti lusinghieri e la Sanremo del '99, dove fece capire che se avesse deciso di correre per vincere anche quelle gare, ci sarebbe riuscito (e magari alla Mapei questa cosa diede così fastidio che... beh, quello è un altro discorso). Io, prima di tifare Panta, stravedevo per il Diablo, davvero aveva una testa ed un coraggio eccezionali, trovava sempre nuovi stimoli e non aveva paura ad attaccare: quel giorno di Sestriere 1992, se Bugno non avesse aiutato Indurain, avrebbe fatto saltare il Tour. Prima del Panta, ha vivacizzato il ciclismo dell'era piatta di inizio anni '90, ma il Panta è stato un uragano. Inoltre, i risultati parlano per Marco: Giro e Tour nell'unico anno senza sfighe varie e con imprese da lontano. Il buon Diablo, più che ultimo eroe, lo definirei il vero protagonista dell'inizio anni '90: senza di lui sai che dormite davanti alla tv...... ciao Luca ;) PS: scusa l'ignoranza, ma la stupenda morettina che vedo al termine dei tuoi interventi, chi è? Veramente wonderful!!!


tobia - 20/07/2006 alle 18:06

ultimo eroe...da oggi il nuovo eroe c'è...LANDIS!!!!


David Bowman - 20/07/2006 alle 19:51

Complimenti davvero a Landis, è stato davvero favoloso...e che grinta!


Knightlake98 - 20/07/2006 alle 20:12

[quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] E' normale che Chiappucci abbia sofferto l'entrata in scena di Pantani nel '94. Lui era ancora un ottimo grimpeur (quell'estate arrivo' 2° ad Agrigento al mondiale, Marco si ritirò...) e non aveva voglia di lasciare al "ragazzino" la leadership della squadra. E' fuori discussione che Marco sia stato il più grande scalatore della sua epoca (e forse anche fra i migliori della storia), ma come CORRIDORE, CHIAPPUCCI è stato MOLTO PIU' COMPLETO. Chiappucci andava bene su tutti i terreni fuorchè a cronometro. Pantani era uno scalatore. E basta. Pantani ha vinto SOLTANTO tappe di montagna di grandi (o piccoli) giri a tappe. Ha raggiunto VETTE inavvicinabili in montagna, ma come COMPLETEZZA Chiappucci è stato di gran lunga superiore a Marco. Così come BUGNO (almeno il miglior Bugno) è stato superiore a Chiappucci. [/quote] Caro Knightlake, mi sa che stai prendendo un granchio, anzi un granchione. Il Panta era ben più completo del Diablo: innanzitutto il Diablo non era un grimpeur, era un passista scalatore e si era inventato così, difatti apena ha incontrato uno scalatore vero la differenza si è vista. Inoltre ricordo che il Chiappa era tosto anche in discesa, ma Marco ben di più, difatti in discesa spesso incrementava il vantaggio dopo la scalata solitaria. In volata Marco si buttava anche negli arrivi di gruppo e spesso entrava nei primi dieci, a crono (a parte i primi anni, dove pagava alla grande) si migliorò tanto da limitare i danni nei confronti degli specialisti come Ullrich, addirittura riuscì a superare Tonkov. Sicuramente il Diablo ha fatto ottime cose anche nelle corse di un giorno, ma Marco non ci provò mai seriamente, a parte la campagna del Nord del '97 dove ottenne piazzamenti lusinghieri e la Sanremo del '99, dove fece capire che se avesse deciso di correre per vincere anche quelle gare, ci sarebbe riuscito (e magari alla Mapei questa cosa diede così fastidio che... beh, quello è un altro discorso). Io, prima di tifare Panta, stravedevo per il Diablo, davvero aveva una testa ed un coraggio eccezionali, trovava sempre nuovi stimoli e non aveva paura ad attaccare: quel giorno di Sestriere 1992, se Bugno non avesse aiutato Indurain, avrebbe fatto saltare il Tour. Prima del Panta, ha vivacizzato il ciclismo dell'era piatta di inizio anni '90, ma il Panta è stato un uragano. Inoltre, i risultati parlano per Marco: Giro e Tour nell'unico anno senza sfighe varie e con imprese da lontano. Il buon Diablo, più che ultimo eroe, lo definirei il vero protagonista dell'inizio anni '90: senza di lui sai che dormite davanti alla tv...... ciao Luca ;) PS: scusa l'ignoranza, ma la stupenda morettina che vedo al termine dei tuoi interventi, chi è? Veramente wonderful!!! [/quote] Caro LUKE, granchi o criceti, qua ognuno può dire la sua. Io ribadisco i miei concetti e rispetto i tuoi. E' vero che Pantani si migliorò a crono (ma solo nelle crono di fine-corse a tappe) e cmq su avversari come Tonkov che a crono non sono mai stati mostri sacri. Con il miglior Rominger, il miglior Lemond, il miglior Indurain, sarebbe stato diverso... Anche Chiappucci se non erro a fine giro e fine tour faceva dei 5°-6° posti a crono cmq. Le VETTE raggiunte da Marco (anche e sopratutto l'accoppiata GIROTOUR nel medesimo anno) sono pressochè irraggiungibili, ci mancherebbe. Ma poi poco altro. Il ciclismo è fatto anche di gare in linea (e chi ti parla è cmq un appassionato principalmente di gare a tappe). In linea Chiappucci è nel palmares di molte gare. Piemonte, Tre Valli, Japan, Sanremo. Marco no. Credo che l'accoppiata '98 probabilmente sia più prestigiosa dei trofei di Claudio, ma lasciatemi ricordare con affetto quell'omino di ferro come diceva DeZan (Davide) che sfrecciava sul Sestriere dopo 200 km di fuga. Non era scalatore come Marco (hai ragione nel definirlo più passista-scalatore). Non era potente come Miguel, nè veloce e finisseur come BUGNO, ma c'ha fatto respirare mille emozioni, in anni in cui c'era sempre e solo uno spagnolo a salire sul gradino più alto del podio. Pantani ha vissuto da eroe (anche sfigato per tutti gli infortuni). Purtroppo è pure morto da "vittima del sistema". Chiappucci è stato uno scanzonato moschettiere in grado di andare molto oltre le sue qualità. Col cuore.:IoI p.s. la morettina è Julia Volkova delle TATU. Bonazza eh ??? :hippy:


cancel58 - 20/07/2006 alle 21:15

[quote]Chiappucci è stato uno scanzonato moschettiere in grado di andare molto oltre le sue qualità. Col cuore [/quote] Mi pare che Knightlake abbia azzeccato la definizione. Chiappucci è stato molto amato.c'erano clubs in ogni parte d'Italia. Piaceva il suo modo di correre:era un rompiscatole, faceva saltare gli schemi: la tappa del Sestriere resterà nella storia del ciclismo. Probabilmente non era troppo amato dai suoi stessi colleghi. Ha avuto il grosso merito(insieme a Bugno) di rilanciare l'interesse per il ciclismo nelle corse a tappe. Dall'87 in poi era notte fonda per i colori italiani al Giro. Non parliamo del Tour... Dopo la vittoria di Bugno al Giro non pareva vero che un italiano rischiasse di vincere la Grand Boucle nello stesso anno. Claudio ebbe poi il merito di confermarsi protagonista anche negli anni successivi. Pur avendo vinto maglie verdi e a pois, in salita non aveva lo scatto devastante.Sotto questo profilo non c'è confronto con Pantani. E' vero:è andato oltre le sue qualità , e ciò non può che fargli onore


falco46 - 20/07/2006 alle 23:35

[quote][i]Originariamente inviato da ranma [/i] Forse riuscirà a vincere l'isola dei famosi... [/quote] già oggi cassani aveva detto ke sarà protagonista di 1 grande trasmissione tv, ecco qual'era!!!


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Knightlake98 - 21/07/2006 alle 11:29

[quote][i]Originariamente inviato da falco46 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ranma [/i] Forse riuscirà a vincere l'isola dei famosi... [/quote] già oggi cassani aveva detto ke sarà protagonista di 1 grande trasmissione tv, ecco qual'era!!! [/quote] Sì, però che tristezza vedere i campioni (vedasi anche TOTO' SCHILLACI) finire tristemente in quelle trasmissioni melma. :boh: p.s. l'altro giorno ho dimenticato un appunto riguardo il rapporto tra Claudio e Marco. Credo che all'inizio non andassero poi così tanto in disaccordo. Tant'è che Marco si fece tatuare un diavoletto. Come a riconoscersi un giovane discepolo del "diablo" Chiappucci...

 

[Modificato il 21/07/2006 alle 11:32 by ]


miky70 - 21/07/2006 alle 13:23

e no! Knight!!! :nonono: Il tatuaggio del diavoletto è il simbolo del suo tifo per il Milan. Ricordo male o Chiappucci dovette rinunciare al suo ultimo Giro perchè escluso all'ultimo momento per ematocrito alto e dichiarò che era un complotto per non farlo partire? Se non ho sbagliato, a chi era indirizzato quel commento?


Knightlake98 - 21/07/2006 alle 17:16

[quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] e no! Knight!!! :nonono: Il tatuaggio del diavoletto è il simbolo del suo tifo per il Milan. Ricordo male o Chiappucci dovette rinunciare al suo ultimo Giro perchè escluso all'ultimo momento per ematocrito alto e dichiarò che era un complotto per non farlo partire? Se non ho sbagliato, a chi era indirizzato quel commento? [/quote] Beh, cmq se avesse avuto antipatia per il DIABLO, non se lo sarebbe fatto tatuare MAI. Ad ogni modo sembra fu lo stesso Chiappucci, all'inizio, a volerlo per la Carrera, anche se l'opzione su Marco, il DS, l'aveva già dall'anno prima. ... Circa il Giro, fu quello del '97 che Claudio saltò a causa dell'ematocrito. Correva per l'ASICS. Nel '98 invece corse (con la Rosmary Amica Chips) e lo completò (60°).


miky70 - 21/07/2006 alle 18:51

Credo che Pantani abbia sempre avuto rispetto per il suo capitano, mi sembra di ricordare tra l'altro che nella fuga del Mortirolo, fu addirittura spronato ad andarsene proprio dal Diablo. Oggi era in collegamento con Bulbarelli e mi è piaciuto moltissimo il suo intervento. Belle anche le parole per Indurain "in salita evitava di mostrare la sua vera forza", spesso i campioni si comprendono pienamente solo quando non corrono più.


Goodwood - 21/07/2006 alle 20:37

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da miky70 [/i] e no! Knight!!! :nonono: Il tatuaggio del diavoletto è il simbolo del suo tifo per il Milan.[/quote] Beh, cmq se avesse avuto antipatia per il DIABLO, non se lo sarebbe fatto tatuare MAI.[/quote] Knight, sono a grandi linee d'accordo con te sul discorso della maggior completezza di Chiappucci rispetto a Pantani...però il tatuaggio Pantani credo lo avesse prima del 93', ovvero prima di passare tra i prof;) e comunque sino al Tour del 94 i rapporti tra i due furono ottimi, mai uno screzio, con Chiappucci che prese il Panta sotto la sua ala prottetrice e con Marco ancora molto timido... poi ovviamente due galli nel pollaio non possono coesistere e ad un certo punto Chiappucci iniziò ad essere non proprio tenero nei confronti dell'ex figlioccio.


Monsieur 40% - 27/07/2006 alle 02:27

[b]Che delusione, ma tiferò per te...[/b] [quote][i]Originariamente inviato da HaWkSkAtE [/i] http://realityhouse.altervista.org/modules/news/article.php?storyid=1290 Se vi scocciate di leggere la notizia clamorosa è questa:Claudio Chiappucci quasi sicuramente parteciperà alla prossima edizione dell L'Isola dei Famosi...sono un po' deluso da questa notizia,non credevo che era il tipo che facesse sta tv spazzatura,in ogni caso tifero' x lui! [/quote]


ManuelDR - 27/07/2006 alle 13:30

[quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [b]Che delusione, ma tiferò per te...[/b] [quote][i]Originariamente inviato da HaWkSkAtE [/i] http://realityhouse.altervista.org/modules/news/article.php?storyid=1290 Se vi scocciate di leggere la notizia clamorosa è questa:Claudio Chiappucci quasi sicuramente parteciperà alla prossima edizione dell L'Isola dei Famosi...sono un po' deluso da questa notizia,non credevo che era il tipo che facesse sta tv spazzatura,in ogni caso tifero' x lui! [/quote] [/quote] Se per te andare a fare uno dei programmi più seguiti della tv, quindi fare un pò di pubblicità così grossa al ciclismo e a se stesso non è da uno in gamba...forse lo stupido sono io...:?


HaWkSkAtE - 27/07/2006 alle 15:36

[quote][i]Originariamente inviato da ManuelDR [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [b]Che delusione, ma tiferò per te...[/b] [quote][i]Originariamente inviato da HaWkSkAtE [/i] http://realityhouse.altervista.org/modules/news/article.php?storyid=1290 Se vi scocciate di leggere la notizia clamorosa è questa:Claudio Chiappucci quasi sicuramente parteciperà alla prossima edizione dell L'Isola dei Famosi...sono un po' deluso da questa notizia,non credevo che era il tipo che facesse sta tv spazzatura,in ogni caso tifero' x lui! [/quote] [/quote] Se per te andare a fare uno dei programmi più seguiti della tv, quindi fare un pò di pubblicità così grossa al ciclismo e a se stesso non è da uno in gamba...forse lo stupido sono io...:? [/quote] non no so dicendo questo,ben venga ke si faccia pubblicità al ciclismo,solo che non vedo Chiappucci come grande personaggio,avrei visto molto meglio che so,un Mario Cipollini


ManuelDR - 27/07/2006 alle 16:41

Mario ha rifiutato l'isola...


Dax - 27/07/2006 alle 22:49

[quote][i]Originariamente inviato da HaWkSkAtE [/i] [quote][i]Originariamente inviato da ManuelDR [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Monsieur 40% [/i] [b]Che delusione, ma tiferò per te...[/b] [quote][i]Originariamente inviato da HaWkSkAtE [/i] http://realityhouse.altervista.org/modules/news/article.php?storyid=1290 Se vi scocciate di leggere la notizia clamorosa è questa:Claudio Chiappucci quasi sicuramente parteciperà alla prossima edizione dell L'Isola dei Famosi...sono un po' deluso da questa notizia,non credevo che era il tipo che facesse sta tv spazzatura,in ogni caso tifero' x lui! [/quote] [/quote] Se per te andare a fare uno dei programmi più seguiti della tv, quindi fare un pò di pubblicità così grossa al ciclismo e a se stesso non è da uno in gamba...forse lo stupido sono io...:? [/quote] non no so dicendo questo,ben venga ke si faccia pubblicità al ciclismo,solo che non vedo Chiappucci come grande personaggio,avrei visto molto meglio che so,un Mario Cipollini [/quote] Perchè no? A me non dispiace vedere Claudio all'Isola Non prendersi troppo sul serio che male c'è? :)


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Knightlake98 - 27/07/2006 alle 23:02

C'è che è un programma assurdo. E con la "SOLA" partecipazione il buon Claudio INFANGA la sua più che onorevole carriera sportiva. Altro che processi al doping, io i processi li farei a quelli che fanno certi programmi E A QUELLI CHE SE LI VEDONO. Quand'è così, meglio i CARTONI ANIMATI. :yes: [img]http://www.cartonionline.com/gif/CARTOON/flinstone/fred03.gif[/img] [img]http://www.cartonionline.com/gif/CARTOON/robot/jeeg/immagini/Jeeg_robot_01.jpg[/img]

 

[Modificato il 27/07/2006 alle 23:05 by ]


yakuza - 28/07/2006 alle 21:22

[quote][i]Originariamente inviato da El Diablo [/i] Negli aultimi 8-10 anni gli scalatori hanno provato ad attaccare solo nell'ulitma salita o al massimo nella penultima. Solo gli scalatori fuori-classifica attaccano fin dall'inizio delle tappe dure. Chiappucci (3 podi al Giro e 3 al Tour), da uomo di classifica, attaccava spesso da lontanissimo. Secondo me, se si vuole mettere in crisi i vari crono-scalatori come Armstrong si deve attaccare sin dall'inizio e rendere così più dure le tappe in salita. Può sembrare azzardato in un ciclismo in cui si arriva all'ultima salita con 40 corridori, ma credo che attaccare da lontano metterebbe in difficoltà i piani robotici di Armstrong. [img]http://www.dmsa.unipd.it/~mazzia/immagini/chiappucci.jpg[/img] [/quote] un grande nel mio immaginario ho sempre desiderato avere il fisico di Bugno e la testa di chiappucci ( e il birillo di john holmes ma questo è un altro discorso)


aranciata_bottecchia - 28/07/2006 alle 23:23

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] [img]http://www.cartonionline.com/gif/CARTOON/robot/jeeg/immagini/Jeeg_robot_01.jpg[/img] [/quote] Hey, io questo dopato l'ho già visto giocare sui campi di calcio. Juventus? Inter? Barcellona?


Knightlake98 - 28/07/2006 alle 23:32

Hai visto giusto! Infatti è Gianluca Vialli subito dopo la cura Agricola...:D


aranciata_bottecchia - 29/07/2006 alle 10:46

[quote][i]Originariamente inviato da Knightlake98 [/i] Hai visto giusto! Infatti è Gianluca Vialli subito dopo la cura Agricola...:D [/quote] Vialli: "Agricola, lanciami i componenti!" In verità avevo pensato a Davids, ma avevo trascurato la calvizie di Jeeg Robot: vero, è Vialli. Ciao


Monsieur 40% - 02/08/2006 alle 15:14

[b]Chiappucci all'isola dei famosi?[/b] [quote][i]Originariamente inviato da volpe0084 [/i] Cosa ne pensate? Dico la mia: RIDICOLO! Immischiarsi con quei cretinetti che nella vita non hanno ancora combinato nulla se non fare i tronisti da Maria:nonono: [/quote]


volpe0084 - 02/08/2006 alle 16:27

ancora chiusa?:( io ne parlavo in altra maniera....:boh:


Monsieur 40% - 02/08/2006 alle 16:29

[quote][i]Originariamente inviato da volpe0084 [/i] ancora chiusa?:( io ne parlavo in altra maniera....:boh: [/quote] Niente di personale, Volpe, semplicemente seguiamo questi consigli dell'Admin: http://www.cicloweb.it/forum/viewthread.php?tid=1248


Vuelta Espana - 03/08/2006 alle 01:07

Oggi ho avuto il piacere di rivedere El Diablo alla partenza del Giro del Friuli per cicloamatori, abbiamo fatto quattro risate ricordando le sue prestazioni al triangolare di calcio di Parma, è stato davvero molto gentile e divertente. Quando gli ho chiesto come se la passava in questo periodo, cosa faceva di bello, eccetera, mi ha risposto: "Guarda, sono di ritorno da una gara di off shore, oggi corro qui fino a domenica, insomma, cerco di tenermi in forma...". Che personaggio...io ce lo vedo sull'Isola sapete? Sarebbe una pubblicità al ciclismo, se ne parlerebbe anche al di fuori dei soliti schemini, io penso che faccia bene ad andarci, e mi sa proprio che per la prima volta nella mia vita guarderò quell'orribile reality, solo per vedere come se la cava lui!


nino58 - 03/08/2006 alle 09:04

Un altro "ultimo eroe" del ciclismo antico è stato un coetaneo di Chiappucci, cioè Pascal Richard, uno che promuoveva fughe chilometriche (che spesso e volentieri andavano in porto )ma che, a differenza del Diablo, non si applicò mai in classifica, pur avendone le doti. Da segnalare che Richard, per qualificarsi come campione olimpico, corse quattro anni senza sponsor sulla maglia ma solo con i cinque cerchi (alla faccia di chi dice che ai professionisti di ciclismo, tennis e calcio delle Olimpiadi importa poco). Pirlo, Gilardino, Barzagli, Zaccardo (?), De Rossi sono campioni mondiali e medaglie olimpiche in carica.


Knightlake98 - 03/08/2006 alle 12:15

quasi coetanei. Richard è del 1964. Chiappucci è del '63. :pss:


nino58 - 03/08/2006 alle 12:38

Mi...., che pignolo. Coetaneo nel senso "della sua generazione". Altrimenti dicevo coscritto.


Knightlake98 - 03/08/2006 alle 12:54

Miiiii che permaloso!!! :D:cincin:


wooobinda - 07/08/2006 alle 16:48

........come tutti negl'anni 90 senza controllo di ematrochiti vari. D'altronde é arrivato quasi sempre secondo un gregario che si credeva campione


panta2 - 07/08/2006 alle 16:53

[quote][i]Originariamente inviato da wooobinda [/i] ........come tutti negl'anni 90 senza controllo di ematrochiti vari. D'altronde é arrivato quasi sempre secondo un gregario che si credeva campione [/quote] Benvenuto/a:cincin:... Ps: Si scrive ematocriti... Pps: Chiappucci era un GRAN CAMPIONE!!!


panta2 - 07/08/2006 alle 16:56

[img height=640 width=480]http://web.cecs.pdx.edu/~walpole/pics/Chiappucci_96.jpg[/img] (fonte: web.cecs.pdx.edu)

 

[Modificato il 10/08/2006 alle 20:31 by Monsieur 40%]


cyclingteam2001 - 10/08/2006 alle 18:39

ed intanto chiappucci il 13 settembre se ne va all'isola dei famosi....


Subsonico - 18/08/2007 alle 20:48

La sapete l'ultima su Chiappucci? Sta facendo il corteo storico a Giovinazzo (BA).... vado, non me lo posso perdere..:D


mattewhawk23 - 19/08/2007 alle 18:50

[quote][i]Originariamente inviato da Subsonico [/i] La sapete l'ultima su Chiappucci? Sta facendo il corteo storico a Giovinazzo (BA).... vado, non me lo posso perdere..:D [/quote] io l ho visto in autogrill dopo la tappa di Briançon..un pirla non sapeva nemmeno che i corridori non avrebbero fatto il tratto di pave che fece e indurain(lui c era) al giro del 93!!!


Cascata del Toce - 19/08/2007 alle 19:02

Giro 94 ; Comunque ..ma no ,,di Chiappucci non parlo...


barrylyndon - 20/08/2007 alle 08:59

[quote][i]Originariamente inviato da Cascata del Toce [/i] Giro 94 ; Comunque ..ma no ,,di Chiappucci non parlo... [/quote] come mai ?sempre se ti va di spiegarlo...


Salvatore77 - 16/09/2007 alle 13:49

Chiappucci era dotato di gran doti di fondo ma non era specializzato in nulla. Anche in salita aveva una posizione in bici che non mi piaceva molto. Poi correva a c. di cane. Non sapeva gestirsi tatticamente e spesso spendeva energie preziose in fasi della corsa inutili. Certe volte avevo l'impressione che correva più per essere secondo o terzo, purchè primo degli italiani. Nel gruppo era considerato come una sorta di guastatore. Infatti ho visto alla partenza di una tappa del giro di Puglia nei suoi ultimi anni di prof. che gli altri ciclisti non lo salutavano nemmeno, invece quando arrivava Bugno era come se arrivasse il papa. Tutto ciò credo che abbia una spiegazione che in parte l'ho data in questo post. Poi comunque quando correva era un ciclista che animava le corse allora i giornalisti scrivevano su di lui, ma credo che abbia sostanzialmente raccolto anche più di quello che meritava.


antonello64 - 16/09/2007 alle 15:19

[quote][i]Originariamente inviato da Salvatore77 [/i] Chiappucci era dotato di gran doti di fondo ma non era specializzato in nulla. Anche in salita aveva una posizione in bici che non mi piaceva molto. Poi correva a c. di cane. Non sapeva gestirsi tatticamente e spesso spendeva energie preziose in fasi della corsa inutili. [/quote] su questo non sono molto d'accordo. Le grandi qualità di Chiappucci erano il fondo e la resistenza: non era un cronoman, non era scattista come Argentin o Fondriest, e nemmeno velocissimo. L'unico modo che aveva per esaltare le sue doti era quello di rendere la corsa dura: correndo all'arrembaggio sprecava un mare di energie, ma anche gli altri erano costretti a farlo (anche se in misura minore) e alla fine emergevano le sue grandi doti di recupero e di fondo. Così facendo arrivava secondo o terzo, ma se avesse corso diversamente probabilmentenon sarebbe entrato nei primi 5.


sceriffo - 17/05/2008 alle 22:56

ma ha bevuto???? http://altrogirotv.gazzetta.it/engine.asp?IDCategoria=1&action_IDFilm=1662


Abajia - 17/05/2008 alle 23:21

[quote][i]Originariamente inviato da sceriffo [/i] ma ha bevuto????[/quote] Beh, se non l'ha fatto è preoccupante! Comunque, a giudicare dalla signorina che cercava di tirarsi indietro per evitare la fiatella di Chiappucci, direi di sì: ha trincato! :Od:


baluner - 18/05/2008 alle 14:36

[quote][i]Originariamente inviato da panta2 [/i] [img height=640 width=480]http://web.cecs.pdx.edu/~walpole/pics/Chiappucci_96.jpg[/img] (fonte: web.cecs.pdx.edu) [/quote] che bel trio...chiappucci abdu e boardman...qualcosa han combinato quei tre!


El Diablo - 31/07/2008 alle 15:54

Scusate se torno su questa discussione.... Secondo me, tecnicamente Chiappucci può essere definito uno "scalatore-fondista". Non è Pantani che in 5 Km riesciva ad infliggere 2 minuti agli altri, ma sicuramente in salita era fortissimo. Il discorso Chiappucci era un talento normale ma sopperiva con la combattività vale fino ad un certo punto.... Non si arriva a qeusti livelli senza aver un grande talento. Chiappucci ha vinto la Milano SanRemo, la San Sebastian, 6 podi nei grandi Giri, tappe nei grandi Giri, medaglie ai mondiali... Non era un mostro come Indurain né aveva quel talento di classe purissima alla Bugno, ma era comunque un campione.


Aug 82 - 31/07/2008 alle 16:38

Per me in gruppo corridori con le caratteristiche simili al Diablo non ce ne sono, l' ultimo corridore parzialmente paragonabile è stato Richard Virenque, molto più montato sia come corridore che come uomo.


panta2 - 31/07/2008 alle 17:06

Credo che Chiappucci sia stato un gran fondista e un ottimo scalatore. Purtroppo, in quegli anni, al Giro D'Italia e al Tour de France le cronometro erano di 60-70 km l'una e Indurain era un fenomeno della specialità. Se ci fosse stato un percorso montagnoso come quello di quest'anno, al Tour avrebbe dato non pochi problemi a Indurain...


g.alby - 31/07/2008 alle 17:23

Chiappucci è del 63 come me, e qualche volta lo trovo alle gare amatoriali. E' un grande personaggio, carogna quanto basta, con un temperamento fuori dal comune e questo lo ha portato a conseguire dei risultati eccezzionali per essere un gregario. Non è mai stato un grande talento ma un grande uomo con tanto coraggio. GRANDE CHIAPPA:Od::Od::Od::Od:


dietrich1779 - 31/07/2008 alle 17:30

Essendo tifosissimo di Bugno non e' che all'epoca vedessi Chiappucci proprio di buon occhio ma a distanza di anni credo di poter essere molto piu' obbiettivo nei suoi confronti, quindi secondo me Claudio era un corridore dotato di mezzi fisici non eccezzionali: molto buono in salita, cosi cosi sul passo (la cronometro la bestia nera) mentre non cosi male come si dice in volata aveva un discreto spunto, ma a tutto questo sopperiva con una grinta ed un coraggio mai visti era uno che moriva in bicicletta...ma questo e' stato in gran parte anche il suo limite proprio per la sua irruenza ha perso tante corse gia' vinte 2 Su tutte Tour 1990 e Lombardia 1994. Ha avuto ancher la sfortuna di capitare in un'epoca ricca di campioni, io sono fermamente convinto che il Chiappucci 1992 il Tour di quest'anno lo avrebbe vinto senza problemi. Detto tutto cio' Chiappucci fa parte di un ciclismo che non esiste piu', dalla Sanremo alla Lombardia sempre in prima linea, oggi si dice che non si pou' fare Giro e Tour nello stesso anno... A me manca molto l'epoca in cui correva Chiappucci, mi manca la rivalita' con Bugno l'ultima grande in Italia da marzo a novembre, in bici e sui giornali.... sembra passato un secolo...


luke - 31/07/2008 alle 21:15

[quote][i]Originariamente inviato da El Diablo [/i] Scusate se torno su questa discussione.... Secondo me, tecnicamente Chiappucci può essere definito uno "scalatore-fondista". Non è Pantani che in 5 Km riesciva ad infliggere 2 minuti agli altri, ma sicuramente in salita era fortissimo. Il discorso Chiappucci era un talento normale ma sopperiva con la combattività vale fino ad un certo punto.... Non si arriva a qeusti livelli senza aver un grande talento. Chiappucci ha vinto la Milano SanRemo, la San Sebastian, 6 podi nei grandi Giri, tappe nei grandi Giri, medaglie ai mondiali... Non era un mostro come Indurain né aveva quel talento di classe purissima alla Bugno, ma era comunque un campione. [/quote] Secondo me il Chiappa era un corridore completo, forte dappertutto (anche in discesa) ma senza il colpo del kappao. Non era come Pantani che, in salita, faceva il vuoto. Non era come Indurain che a crono mazzolava tutti, ma aveva qualcosa che altri non avevano: coraggio, voglia di osare, fantasia. La fuga del Sestriere '92 è stata il suo capolavoro, è il suo marchio di fabbrica: io, prima che arrivasse il Panta, starvedevo per lui, perchè regalava emozioni vere. Per i Bugno e gli Indurain non mi sono emozionato granchè, senza Chiappucci quel ciclismo sarebbe stato anche più noiso di quello di oggi. Fino al 5 giugno 1994, sia chiaro....


Salvatore77 - 31/07/2008 alle 21:26

Chiappucci a me non piaceva perchè non era dotato di classe, era poco accorto tatticamente. In sostanza era un corridore modesto che è stato nei piani alti del ciclismo senza averne le capacità ma solo grazie al suo coraggio.


dietrich1779 - 31/07/2008 alle 23:34

[quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] [quote][i]Originariamente inviato da El Diablo [/i] Scusate se torno su questa discussione.... Secondo me, tecnicamente Chiappucci può essere definito uno "scalatore-fondista". Non è Pantani che in 5 Km riesciva ad infliggere 2 minuti agli altri, ma sicuramente in salita era fortissimo. Il discorso Chiappucci era un talento normale ma sopperiva con la combattività vale fino ad un certo punto.... Non si arriva a qeusti livelli senza aver un grande talento. Chiappucci ha vinto la Milano SanRemo, la San Sebastian, 6 podi nei grandi Giri, tappe nei grandi Giri, medaglie ai mondiali... Non era un mostro come Indurain né aveva quel talento di classe purissima alla Bugno, ma era comunque un campione. [/quote] Secondo me il Chiappa era un corridore completo, forte dappertutto (anche in discesa) ma senza il colpo del kappao. Non era come Pantani che, in salita, faceva il vuoto. Non era come Indurain che a crono mazzolava tutti, ma aveva qualcosa che altri non avevano: coraggio, voglia di osare, fantasia. La fuga del Sestriere '92 è stata il suo capolavoro, è il suo marchio di fabbrica: io, prima che arrivasse il Panta, starvedevo per lui, perchè regalava emozioni vere. Per i Bugno e gli Indurain non mi sono emozionato granchè, senza Chiappucci quel ciclismo sarebbe stato anche più noiso di quello di oggi. Fino al 5 giugno 1994, sia chiaro.... [/quote]Piu' noioso di quello di oggi? Riguardati un po' la vittorie di Bugno in quel periodo prima di parlare.... come al solito la vediamo allo stesso modo...personalmente ritengo che neanche i tour di Armstrong siano stati piu' noiosi e scontati del Giro 99' dove si sapeva gia'che Pantani avrebbe staccato tutti quando e come voleva, secondo me invece quello e' stato anche grazie a Chiappucci un periodo molto spettacolare con corridori che correvano tutto l'annoe non solo 2 mesi...


Abajia - 01/08/2008 alle 00:00

Pantani noioso? :boh:


luke - 01/08/2008 alle 07:42

[quote][i]Originariamente inviato da dietrich1779 [/i] Piu' noioso di quello di oggi? Riguardati un po' la vittorie di Bugno in quel periodo prima di parlare.... come al solito la vediamo allo stesso modo...personalmente ritengo che neanche i tour di Armstrong siano stati piu' noiosi e scontati del Giro 99' dove si sapeva gia'che Pantani avrebbe staccato tutti quando e come voleva, secondo me invece quello e' stato anche grazie a Chiappucci un periodo molto spettacolare con corridori che correvano tutto l'annoe non solo 2 mesi... [/quote] I gusti son gusti, c'è anche chi mangia i coleotteri quindi non mi stupisco di nulla. Però questo tuo intervento spiega molte cose e toglie quei pochi dubbi che avevo su di te. Il Giro '99 per te è stato più noioso dei Tour di Armstrong, io ricordo invece il Giro 1995 come la corsa più pallosa della storia. Ma è risaputo che io capisca poco di ciclismo, mentre tu sei mooolto esperto.


dietrich1779 - 01/08/2008 alle 07:43

[quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Pantani noioso? :boh: [/quote]Non Pantani, Pantani era l'antitesi del ciclista noioso, ho detto il Giro 1999 pur con tutta la spettacolarita' dei suoi scatti era ormai prevedibile nel suo svolgimento e questo credo non si possa negare. Non mettetemi in bocca parole che non ho detto


luke - 01/08/2008 alle 07:51

[quote][i]Originariamente inviato da dietrich1779 [/i] secondo me invece quello e' stato anche grazie a Chiappucci un periodo molto spettacolare con corridori che correvano tutto l'annoe non solo 2 mesi... [/quote] Due mesi all'anno? Se ti riferisci a Lance hai ragione ma, visti i risultati, è difficile dargli torto se selezionava le corse. Se invece parli del Panta, mi spiace ma correva ben più di due mesi all'anno. Infatti correva a Murcia in primavera, ha corso anche la Sanremo, le Classiche del Nord con piazzamenti di valore, il Giro del Trentino, ha corso anche due Mondiali.... insomma, non correva tutto l'anno, ma il ciclismo lo ha onorato eccome.


dietrich1779 - 01/08/2008 alle 08:01

[quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] [quote][i]Originariamente inviato da dietrich1779 [/i] secondo me invece quello e' stato anche grazie a Chiappucci un periodo molto spettacolare con corridori che correvano tutto l'annoe non solo 2 mesi... [/quote] Due mesi all'anno? Se ti riferisci a Lance hai ragione ma, visti i risultati, è difficile dargli torto se selezionava le corse. Se invece parli del Panta, mi spiace ma correva ben più di due mesi all'anno. Infatti correva a Murcia in primavera, ha corso anche la Sanremo, le Classiche del Nord con piazzamenti di valore, il Giro del Trentino, ha corso anche due Mondiali.... insomma, non correva tutto l'anno, ma il ciclismo lo ha onorato eccome. [/quote]Non era un discorso finalizzato a nessuno dei due ma in generale, Chiappucci ha vinto la Sanremo ha fatto podio a Giro al Tour ed al Mondiale ed e' arrivato secondo a due Lombardia, ripeto non ero suo tifoso, ma questo per me e' onorare il ciclismo e piaccia o no l'ultimo a farlo e' stato Jalabert


luke - 01/08/2008 alle 08:17

[quote][i]Originariamente inviato da dietrich1779 [/i] Non era un discorso finalizzato a nessuno dei due ma in generale, Chiappucci ha vinto la Sanremo ha fatto podio a Giro al Tour ed al Mondiale ed e' arrivato secondo a due Lombardia, ripeto non ero suo tifoso, ma questo per me e' onorare il ciclismo e piaccia o no l'ultimo a farlo e' stato Jalabert [/quote] Ok, trovare corridori che corrono da gennaio/febbraio ad ottobre è sempre più raro, ma uno c'è: il grillo Bettini. Tornando a Chiappucci, il ciclismo lo onorava anche per lo spettacolo che offriva. Non aveva la classe dei migliori campioni, ma spesso li metteva dietro con il coraggio. Uno che me lo ricorda, per il modo coraggioso (o incosciente, bonariamente si intende) di correre, è Sella.


dietrich1779 - 01/08/2008 alle 08:28

[quote][i]Originariamente inviato da luke [/i] [quote][i]Originariamente inviato da dietrich1779 [/i] Non era un discorso finalizzato a nessuno dei due ma in generale, Chiappucci ha vinto la Sanremo ha fatto podio a Giro al Tour ed al Mondiale ed e' arrivato secondo a due Lombardia, ripeto non ero suo tifoso, ma questo per me e' onorare il ciclismo e piaccia o no l'ultimo a farlo e' stato Jalabert [/quote] Ok, trovare corridori che corrono da gennaio/febbraio ad ottobre è sempre più raro, ma uno c'è: il grillo Bettini. Tornando a Chiappucci, il ciclismo lo onorava anche per lo spettacolo che offriva. Non aveva la classe dei migliori campioni, ma spesso li metteva dietro con il coraggio. Uno che me lo ricorda, per il modo coraggioso (o incosciente, bonariamente si intende) di correre, è Sella. [/quote]E' vero e' rimasto Bettini e con risultati anche migliori direi....Sella si me lo ricorda pure a me anche se a parte il Giro e ogni tanto il Brixia Tour si vede molto poco, ma magari il Giro di quest'anno corso ad alti livelli puo' avere su di lui l'effetto che ebbe su Chiappucci il Tour 1990


El Diablo - 01/08/2008 alle 11:29

[quote][i]Originariamente inviato da g.alby [/i] Chiappucci è del 63 come me, e qualche volta lo trovo alle gare amatoriali. E' un grande personaggio, carogna quanto basta, con un temperamento fuori dal comune e questo lo ha portato a conseguire dei risultati eccezzionali per essere un gregario. Non è mai stato un grande talento ma un grande uomo con tanto coraggio. GRANDE CHIAPPA:Od::Od::Od::Od: [/quote] gregario? A inizio carriera sì....ma a 27 anni era già capitano


El Diablo - 01/08/2008 alle 11:32

[quote][i]Originariamente inviato da dietrich1779 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Pantani noioso? :boh: [/quote]Non Pantani, Pantani era l'antitesi del ciclista noioso, ho detto il Giro 1999 pur con tutta la spettacolarita' dei suoi scatti era ormai prevedibile nel suo svolgimento e questo credo non si possa negare. Non mettetemi in bocca parole che non ho detto [/quote] Ammetto nel 1999 di aver tifato Ivan Gotti....Pantani era troppo forte per tutti, allora scatta l'istinto di tifare per il secondo.


El Diablo - 01/08/2008 alle 11:36

Qualche filmato emozionante Chiappucci al Sestriere 1992 http://it.youtube.com/watch?v=rupI7Pq8jQQ http://it.youtube.com/watch?v=orMnutFbptQ&feature=related

 

[Modificato il 01/08/2008 alle 11:40 by El Diablo]


mont ventoux - 01/08/2008 alle 12:58

[quote][i]Originariamente inviato da dietrich1779 [/i] Sella si me lo ricorda pure a me anche se a parte il Giro e ogni tanto il Brixia Tour si vede molto poco, ma magari il Giro di quest'anno corso ad alti livelli puo' avere su di lui l'effetto che ebbe su Chiappucci il Tour 1990 [/quote] Ma anche no, o almeno, spero e credo proprio di no. Negli anni migliori della carriera di Chiappucci purtroppo ero troppo piccolo e non seguivo il ciclismo, mi sono avvicinato verso il 1995, quando purtroppo Claudio era già in fase calante. Eppure ricordo che lo tifavo in maniera esasperata, era veramente un mito per me, anche perchè, facendo mente locale, tornavo indietro di un pò di anni e ricordavo che il suo nome mi era comunque familiare, nei primissimi anni '90 lui e Bugno in Italia erano il CICLISMO, erano nomi che comunque entravano nella testa anche di chi non seguiva il ciclismo. Ho avuto anche il piacere di stare un pò con lui e farmi firmare un autografo dopo una delle sue ultime apparizioni da professionista, la tappa di Martina Franca al Giro di Puglia '98. Penso sempre a come sarebbe stata diversa la sua carriera se avesse vinto quel Tour del 1990 e il Mondiale di Agrigento. Degli altri podi fra Giro e Tour secondo me lui se ne è fatta facilmente una ragione, o perchè lo battevano avversari più forti o perchè al Sestriere, più di quello che ha fatto, cos'altro poteva fare? Però con una maglia gialla e una maglia iridata adesso staremmo parlando di uno dei più grandi italiani del dopo Coppi-Bartali...ma anche a Duitama ricordo che era fortissimo, anche lì, se avesse corso in maniera più accorta invece di andare subito all'attacco e poi rischiare come un matto in discesa, nel finale con Pantani e gli spagnoli ci sarebbe stato anche lui, e Olano non se lo sarebbe lasciato sfuggire. Solo Virenque era un corridore simile a lui, ma meno forte.

 

[Modificato il 01/08/2008 alle 20:56 by Seb]


Abajia - 01/08/2008 alle 16:46

[quote][i]Originariamente inviato da El Diablo [/i] Ammetto nel 1999 di aver tifato Ivan Gotti....Pantani era troppo forte per tutti, [b]allora scatta l'istinto di tifare per il secondo[/b]. [/quote] È la tipica alienazione del tifoso di Chiappucci, quella di tifare per il secondo (e/o il terzo). :Od: Io, ad esempio, che sono tifoso di Cunego, simpatizzo sempre per il quinto! :D


Dreams - 01/08/2008 alle 20:11

Mi piaceva perchè aveva coraggio a differenza di altri che correvano sulla difensiva o cmq osavano poco. Grande corridore di cuore. Uno degli ultimi ciclisti eroici, dopo di lui ci sono stati solo Richard Virenque e il pirata. Molto più simile a lui Virenque, anche se il francese è durato un tantino di più.


El Diablo - 02/08/2008 alle 17:09

Diciamo che il 1995 è l'ultimo vero anno da protagonista del Diablo. Poi nel 1996 è iniziata la discesa, dopo 6 anni di protagonismo continuo.

 

[Modificato il 12/08/2008 alle 04:14 by Monsieur 40%]


gregorio - 02/08/2008 alle 17:15

[quote][i]Originariamente inviato da dietrich1779 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Pantani noioso? :boh: [/quote]Non Pantani, Pantani era l'antitesi del ciclista noioso, ho detto il Giro 1999 pur con tutta la spettacolarita' dei suoi scatti era ormai prevedibile nel suo svolgimento e questo credo non si possa negare. Non mettetemi in bocca parole che non ho detto [/quote] Sono d'accordo. Io personalmente non mi esaltai neanche ad Oropa. Al contrario, ricordo quella del Ventoux nel 2000 come una delle tappe più emozionanti di sempre. Pantani era il più amato perchè risorgeva dalle proprie ceneri, perchè recuperava minuti in salita dopo averne persi altrettanti a cronometro. Il Pantani vincitore annunciato del '99 non era la stessa cosa. Almeno per me.


mont ventoux - 02/08/2008 alle 20:03

[quote][i]Originariamente inviato da gregorio [/i] [quote][i]Originariamente inviato da dietrich1779 [/i] [quote][i]Originariamente inviato da Abajia [/i] Pantani noioso? :boh: [/quote]Non Pantani, Pantani era l'antitesi del ciclista noioso, ho detto il Giro 1999 pur con tutta la spettacolarita' dei suoi scatti era ormai prevedibile nel suo svolgimento e questo credo non si possa negare. Non mettetemi in bocca parole che non ho detto [/quote] Sono d'accordo. Io personalmente non mi esaltai neanche ad Oropa. Al contrario, ricordo quella del Ventoux nel 2000 come una delle tappe più emozionanti di sempre. Pantani era il più amato perchè risorgeva dalle proprie ceneri, perchè recuperava minuti in salita dopo averne persi altrettanti a cronometro. Il Pantani vincitore annunciato del '99 non era la stessa cosa. Almeno per me. [/quote] Stra-mega-quotone per Gregorio.


mattewhawk23 - 03/08/2008 alle 17:43

[quote][i]Originariamente inviato da sceriffo [/i] ma ha bevuto???? http://altrogirotv.gazzetta.it/engine.asp?IDCategoria=1&action_IDFilm=1662 [/quote] il fatto che è sempre cosi:OIO per fortuna nelle cose che non ha mai vinto rientra anche il campionato italiano,sarebbe stato il primo con la maglia a non saperne la lingua