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Autore: Oggetto: ANTIPANTANI E GLI ALTRI

Livello Classica San Sebastian




Posts: 74
Registrato: Jun 2005

  postato il 16/06/2005 alle 14:57
Mi piacciono gli interventi pertinenti di aranciata bottecchia che considero ben informato e dentro questo sport.
Ma attenzione a frasi tipo "nessuno nel mondo dello sport è un santo" che equivale ad avere un atteggiamento venato da un sottofondo di "morbidezza" nei confronti del doping.
Il ciclismo è bello perchè è fatica, sudore, intelligenza, forza, strategia e coraggio.
E' lotta alla pari dove a volte il cuore vale più della forza e dove l'atto agonistico è universale e non appannaggio dei soli tifosi.
Laddove venissero a mancare le prerogative di lealtà e rispetto nei confronti dell'avversario (leggi doping) il ciclismo non sarebbe più lo stesso meraviglioso sport che amiamo.
alla prossima

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6922
Registrato: Jul 2004

  postato il 16/06/2005 alle 16:30
Ciao Raggio, quando Cannavaro si cala in vena la fosfocreatina non è un Santo.
Un farmaco NON dovrebbe essere usato per finalità terapeutiche differenti da quelle che sono state sperimentate nei laboratori o nelle università, etc etc.
La fosfocreatina in flaconi iniettabili non è un "farmaco da banco", richiede prescrizione medica.
Il MEDICO SPORTIVO non è una persona preposta a prescrivere farmaci, se non per le sole finalità terapeutiche, e non c’era alcuna finalità terapeutica nel rituale pre-partita cui si sottoponevano Cannavaro e Veron.
Il MEDICO SPORTIVO, in fase preparatoria e non terapeutica, è colui che dovrebbe indirizzare l’atleta verso le metodologie di allenamento più idonee secondo i casi, al fine di ottimizzare il rendimento e abbreviare i tempi di recupero.
Che il MEDICO SPORTIVO sia diventato il guru delle flebo di fosfocreatina e delle infiltrazioni di voltaren prima della partita costituisce un errore dal punto di vista etico, e siccome io ho parlato di "Santi", termine riferito ad un’etica religiosa, ma pur sempre etica, appare chiaro perchè si possa tranquillamente affermare che nel mondo dello sport Santi non ce ne sono, quindi non mi sembra una posizione morbida, ma se provi a considerare che queste pratiche sono del tutto lecite, capirai ancora di più perchè nello sport non ci sono Santi, dal momento che la legge permette di non esserlo, non trovi?

Alcune osservazioni, che non vogliono essere assolutamente polemiche:

Mi piacciono gli interventi pertinenti di aranciata bottecchia che considero ben informato e dentro questo sport.


Ti ringrazio, diciamo che mi limito a seguirlo con interesse, non sono tra i più informati ma nemmeno tra i più distratti, però non so cosa intendi con "dentro questo sport", forse ho capito male ma ti assicuro che sono proprio "fuori da questo sport", diversamente terrei a freno le mie opinioni.

Il ciclismo è bello perchè è fatica, sudore, intelligenza, forza, strategia e coraggio.


Si tratta di una verità parziale, incompleta. Il ciclismo è anche il dono della natura verso quei corridori che hanno le qualità dei campioni: ci sono degli abissi naturali tra corridori e corridori.
Indubbiamente il ciclismo è anche forza d’animo, coraggio, disposizione alla fatica e al sacrificio.
Indubbiamente il ciclismo, tranne quello a cronometro contemporaneo, è anche strategia, intelligenza, e nelle corse in linea è anche intuito fulminante consumato in una frazione di secondo.
Infine il ciclismo è anche fortuna e, seppure non necessariamente, elaborazione chimica. Sono aspetti da non trascurare, fenomeni da decifrare.

Laddove venissero a mancare le prerogative di lealtà e rispetto nei confronti dell'avversario (leggi doping) il ciclismo non sarebbe più lo stesso meraviglioso sport che amiamo.


Mah, ho la sensazione che nel ciclismo la questione sia differente.
Mi spiego meglio, lealtà e rispetto sono qualità morali e credo che nel ciclismo non abbiano peso.
Il ciclismo è dunque immorale? No, il ciclismo non è immorale, il ciclismo è a-morale, cioè senza morale, la questione moralità non se la pone nemmeno, perchè il ciclismo si comporta come una corporazione, una cupola se vogliamo, e i personaggi che risultano essere immorali sono quelli come Simeoni e Millar, rei confessi, mentre altri, che hanno ritrattato le proprie confessioni, asserendo che gli fossero state estorte dai carabinieri grazie a pressioni psicologiche, sono apprezzatissimi dall’ambiente come potrebbe esserlo solo il figliuol prodigo della famosa parabola.

Un saluto cordiale.

 

____________________
Davide

 
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Livello Classica San Sebastian




Posts: 74
Registrato: Jun 2005

  postato il 16/06/2005 alle 23:40
ciao aranciata bottecchia;
con l'espressione "dentro questo sport" indendevo solamente dire che mi sembri una persona competente, per quanto leggo, in materia.
A maggior ragione mi piacerebbe sentire da te una frase inequivocabile di condanna verso qualsiasi "interferenza" illecita, sia essa medicinale o "procedura" (terapia?) medica.
un saluto

 
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