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Autore: Oggetto: Purtroppo un'altra morte sulle strade del ciclismo

Livello Parigi-Tours




Posts: 88
Registrato: Jun 2005

  postato il 16/06/2005 alle 11:01
Daniele Colli e tutto il fansclub porge le più sentite condoglianze alla famiglia di Alessio.
Ciao campione

 

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Fansclub Daniele Colli

 
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Livello Marco Pantani




Posts: 1446
Registrato: Oct 2004

  postato il 16/06/2005 alle 12:13
Camminiamo continuamente su uno spartiacque che divide la vita dalla morte.
Basta un attimo ed è la fine.
Una preghiera per Galletti ed i suoi familiari.

 
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Livello Federico Bahamontes




Posts: 392
Registrato: Feb 2005

  postato il 16/06/2005 alle 15:15
Questa mattina, prima di muovere la prima pedalata, ho rivolto un pensiero al nostro amico scomparso. Nel mio piccolissimo, dedico i 113 km di oggi alla memoria di Alessio e a tutti coloro che prematuramente hanno lasciato un vuoto nelle loro famiglie e nel mondo del ciclismo.

 

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Crono-Campione-Nazionale 2005 US ACLI

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Livello Fausto Coppi




Posts: 2432
Registrato: Jan 2005

  postato il 16/06/2005 alle 19:13
anche io oggi, pedalando come quasi tutti i giorni, ho pensato a galletti...è veramente triste qnd qlc se ne va, se poi è qlc che pratica lo sport che ami, in circostanze così assurde, lo sgomento prende il sopravvento su tutte le altre emozioni. posso solo dedicare la fatica che ho fatto oggi ad alessio e a tutti i ragazzi che per questa passione corrosiva hanno pagato un prezzo troppo alto.
ciao alessio

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2475
Registrato: Sep 2004

  postato il 16/06/2005 alle 19:52
intanto la Naturino non ha preso il via nella Route du Sud
 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 6314
Registrato: Jun 2005

  postato il 16/06/2005 alle 20:42
postato il 15/06/2005 alle 17:05
Sono veramente dispiaciuto e anch'io esprimo le mie condoglianze
alla famiglia di Galletti.

Spero che adesso non esca il solito avvoltoio che specula sulla morte di qualcuno per sparlare ed attaccare tutto e tutti.

Un addio e un applauso a Galletti.

Mi sbagliavo. Non c'è un solo avvoltoio ma uno stormo.
Capodacqua anche oggi non si è smentito.

Di nuovo Condoglianze.
Un addio e un applauso a Galletti.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Federico Bahamontes




Posts: 392
Registrato: Feb 2005

  postato il 16/06/2005 alle 20:53
Anche su un altro forum che frequento c'è chi già fa l'avvoltoio. Ecco come gli ho risposto (parlava dell'ennesima macchia in uno sport sommerso dal doping):

"Macchia in uno sport sommerso dal doping??? Come al solito mi sento chiamato in causa in prima persona. C'è un ciclismo pulito, ci sono io e come me tanti altri che vanno in bici a pane e marmellata. Non è il ciclismo a essere sommerso dal doping... A limite sono i mediconzoli da strapazzo a sommergere e infangare il nostro amatissimo sport. E comunque, se vogliamo parlare di doping apri un thread a parte, qui dentro penso sia più giusto ricordare un corridore che ha... purtroppo letteralmente... dato la vita in corsa per aiutare i compagni; penso che sia giusto, per quanto ci è consentito, mostrarci vicini e porgere sentite condoglianze ai familiari.

Facciamolo almeno questa volta, in segno di rispetto per una persona che non c'è più... e per tutta la categoria dei corridori... di chi ogni giorno si mette in sella e fa una fatica che i non addetti ai lavori non possono neanche immaginare."

Più che altro leggevo televideo poco fa: l'autopsia ha stabilito che è deceduto per arresto cardiaco, ma ci vorranno 2-3 mesi per avere i risultati degli esami supplementari....

Premesso che se sono supplementari vorrei sapere se e da chi son stati richiesti. E comunque... cosa può cambiare?? La triste realtà rimane la morte del ragazzo, il resto non conta. O conta forse per chi pensa di dover infangare l'immagine di uno sport solo perché si chiama ciclismo...

(Ma ricordate il calciatore del Camerun morto in campo lo scorso anno?? Non mi sembra si siano fatte controanalisi, processi o prelievi supplementari... e si è parlato solo della tragedia in se).

 

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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Sep 2004

  postato il 16/06/2005 alle 20:56
io dico questo:doping o non doping,e' possibile che in uno sport di cosi' alto livello professionistico come il ciclismo nessun medico si sia accorto che Galletti aveva problemi cardiaci?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/06/2005 alle 21:06
Originariamente inviato da Guglielmo Tell

io dico questo:doping o non doping,e' possibile che in uno sport di cosi' alto livello professionistico come il ciclismo nessun medico si sia accorto che Galletti aveva problemi cardiaci?

Probabilmente lo sapevano eccome, ma l'interesse per la corsa e le vittorie spesso prevalica la salute dell'atleta, purtroppo...

Il fatto è che purtroppo questa poca efficienza da parte dei medici si verifica in moti sport, non solo nel ciclismo...
Faccio gli esempi dei calciatori Marc-Vivièn Foe (nazionale camerunense) e Miklos Fehèr (ungherese del Benfica), morti per attacco di cuore dopo che già in precedenza gli furono riscontrati problemi cardiaci.

La tristezza pervade tutto...

 

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Lo stupido sa molto, l'intelligente sa poco, il saggio non sa nulla... MA EL MONA EL SA TUTO!!! (copyright sconosciuto)

ADOTTA ANCHE TU UNA AMY WINEHOUSE!!! Mangia poco, non sporca... e aspira tutta la polvere che hai in casa!

 
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Livello Federico Bahamontes




Posts: 392
Registrato: Feb 2005

  postato il 16/06/2005 alle 21:07
Veramente se fino a 15 dall'arrivo era in gruppo, evidentemente stava bene... L'ho detto, la nostra è una macchina meravigliosa ma evidentemente anche molto fragile...

 

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Moderatore
Utente del mese Gennaio 2009




Posts: 3948
Registrato: Apr 2005

  postato il 17/06/2005 alle 11:04
Mi aggiungo al cordoglio per la morte di uno sportivo.

Secondo me il doping fa comodo a 3 categorie di persone:
- quelli che barano per vincere (spesso fallendo comunque)
- quelli che lo addebitano come calunnia verso chi regolarmente li batte
- quelli che, facendo dei luoghi comuni la loro cultura, pretendono di
giudicare tutto e tutti.

Al mondo ci sono anche queste persone.

 
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Livello Marco Pantani
Utente del mese Febbraio 2009
Utente del mese Agosto 2009




Posts: 2093
Registrato: Sep 2004

  postato il 17/06/2005 alle 14:44
Oggi Torquemada intervista un illustre cardiologo il quale gli spiega che , per la giustizia ordinaria, occorre che il doping sia l'unica ed esclusiva causa di morte per poter condannare qualcuno.
Io sono anni che lo scrivo, infatti sono anni che qualsiasi inchiesta finisce con tutti assolti o con condanne irrisorie ( spesso neanche detentive) di chi patteggia perché non ne può più.
Allora: il doping riguarda il 99,99% dello sport professionistico ( così chi vuole continuare a sognare può rifugiarsi in quello 0,1%), di questi alcuni ( molti ma molti meno che al petrolchimico di marghera, dove pure sono stati tutti assolti i dirigenti) muoiono.
Per questi morti le autopsie scoprono sempre qualche cardiopatia congenita che può essere stata aggravata dal doping ma che non permette di dire che il doping è la causa unica, cioè con un nesso causale univoco,della morte ( così è stato per ciclisti, calciatori ecc.).
Adesso su Galletti stanno tirando fuori che era coinvolto nell'inchiesta che ha portato al blitz del Giro 2004, l'inchiesta di cui si parla pochissimo sui giornali perché coinvolge qualche dirigente federale ( gestione precedente), qualche corirdore che ha animato il gran bel Giro di quest'anno e qualche compagno di squadra del ciclismo pulito della primavera di Praga ( oltre ad altri atleti di altri sport).
Però si dice anche che quest'anno Galletti ha faticato ad ottenere l'idoneità medica a correre, probabilmente, anche per lui, ci sarà qualche problema cardiaco.
Quindi parlare di doping nei termini in cui se ne sta parlando serve solo a sputtanarlo e a far finta di combattere il doping.
Prendiamo atto che il doping riguarda il 99,99% (diciamo così) dello sport professionistico, che è un business colossale e globale per multinazionali e malavita, che non crea campioni dal nulla ( alla fine i campioni vincono e i superdopati che scrivono memoriali non vincono nulla) e cominciamo a pensare qualche modo più serio di affrontarlo che lo sputtanamento sui giornali.
ma è pura utopia, tutto deve far finta di cambiare perché non cambi nulla.



 
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Livello Tour




Posts: 178
Registrato: Apr 2005

  postato il 17/06/2005 alle 16:01
Ho le letto che il povero Galletti era affetto da qualche disturbo di cuore,tanto da tenerlo monitorato anche con l' holder. Suppongo si sia preso lui la responsabilità di correre, se un medico glielo ha permesso è un folle... Dubito che la morte sia imputabile al doping, visto che per stare nel gruppetto in una corsa in linea alla quale non chiedi nulla, spero non si debba ricorrere a particolari trucchi.
Trovo inconcepibile che in una corsa di ottimo livello si debbano aspettare 40' per avere a disposizione un' ambulanza con medico e defribillatore, l' unica verità è che probabilmente sarebbe ancora vivo con soccorsi rapidi!

 
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Livello Franco Ballerini




Posts: 312
Registrato: May 2005

  postato il 17/06/2005 alle 16:20
Ho letto oggi sul televideo una cosa che mi ha lasciato davvero basito.
Un corridore di una squadra spagnola ha dichiarato che la prima ambulanza che ha soccorso Galletti era senza defribrillatore, mentre la seconda, più attrezzata è arrivata solo dopo 40 min. quando non c'era più niente da fare.
Ora io mi domando: se i soccorsi fossero stati il più tempestivi possibile si sarebbe potuto salvare la vita di questo Atleta con la A maiuscola?
E come si permette che corse secondarie vengano messe in calendario quando ci sono tali carenze a livello organizzativo?

 

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Carmine Coiro

 
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Livello Tour




Posts: 229
Registrato: Apr 2005

  postato il 17/06/2005 alle 18:26
mah...ho letto che ha avuto x ben DUE volte difficolta´ a farsi rilasciare il benestare medico x correre. mi domando, anch´ io. come si fa, sulla scorta di tali fatti, a far correre ancora x l´ ennesima stagione,un corridore.
 
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Livello Luison Bobet




Posts: 774
Registrato: Jan 2005

  postato il 17/06/2005 alle 18:32
X Kaisermax

Non puo essersi assunto lui la responsabilita' di correre.Per legge il medico deve rilasciare l'idoneita', e non puo farsi convincere da nessuno, nemmeno da l'atleta stesso a cambiare idea se pensa che non ci siano i requisiti per un' idoneita'

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 2258
Registrato: Feb 2005

  postato il 18/06/2005 alle 00:40
Originariamente inviato da Pantanì


Un corridore di una squadra spagnola ha dichiarato che la prima ambulanza che ha soccorso Galletti era senza defribrillatore, mentre la seconda, più attrezzata è arrivata solo dopo 40 min. quando non c'era più niente da fare.


Ho letto sulla Gazzetta di oggi che praticamente in corsa c'erano solo due ambulanze, quella con il defibrillatore era nella parte più avanzata del gruppo, che era molto allungato tanto da coprire circa 8 km, e quando Galletti, che si trovava in fondo al plotone, si è sentito male, per evitare di far fare l'inversione all'ambulanza e farla andare contromano, hanno fatto accorrere sul luogo della tragedia la seconda ambulanza che stava nella parte finale del gruppo, e che era senza defibrillatore, in attesa che una terza ambulanza fornita di defibrillatore sopraggiungesse da un vicino ospedale, ovviamente con tutta la comodità. Lo so, non ci sono parole, è una vergogna.

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

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Registrato: Jan 2005

  postato il 18/06/2005 alle 14:20
Originariamente inviato da marco83

Originariamente inviato da Guglielmo Tell

io dico questo:doping o non doping,e' possibile che in uno sport di cosi' alto livello professionistico come il ciclismo nessun medico si sia accorto che Galletti aveva problemi cardiaci?

Probabilmente lo sapevano eccome, ma l'interesse per la corsa e le vittorie spesso prevalica la salute dell'atleta, purtroppo...

Il fatto è che purtroppo questa poca efficienza da parte dei medici si verifica in moti sport, non solo nel ciclismo...
Faccio gli esempi dei calciatori Marc-Vivièn Foe (nazionale camerunense) e Miklos Fehèr (ungherese del Benfica), morti per attacco di cuore dopo che già in precedenza gli furono riscontrati problemi cardiaci.

La tristezza pervade tutto...


con galletti avevo scherzato per strada anche all'ultima granfondo citta' di lucca , io dico che oramai a 37 anni anche il fisico non era piu'a livelli eccezzionali.....poi la macchina umana e' un bel motore, ma quando il motore si inizia a truccare puo' andare anche fuori giri, nessuno si ricorda che fu' licenziato in tronco dalla saeco insieme ad un camionista sempre della stessa perche' trovato che trasportava sacche di sangue.....documentatevi se non vi ricordate

 
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Livello Tour




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Registrato: Mar 2005

  postato il 18/06/2005 alle 14:59
Condoglianze sentite a tutti i familiari.
Come sempre è difficile commentare la morte di un atleta mentre svolge la sua attività. Purtroppo (o per fortuna) nessuno di noi conosce quando arriverà il suo momento, per Alessio è arrivato mentre stava facendo quello che fa da sempre, andare in bicicletta. Difficile davvero trovare parole.

 
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