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Autore: Oggetto: DOPING, usciamo dai sogni

Livello Fausto Coppi




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  postato il 21/04/2006 alle 20:41
Che sia confermata o meno l'implicazione di Riccò, la sua parabola conferma che è in atto un cambiamento di mentalità, certamente progressivo, non esaustivo, nei corridori passati al professionismo dopo il 2001.
La nomea di Riccò stesso all'interno del plotone dei dilettanti è testimonianza epigrafica dell'opinione, e della cultura, di questi ragazzi (indipendentemente dagli sviluppi della vicenda Riccò).
Ancora una volta di più chi si trascina il fardello doping sin dal dilettantismo viene relegato nelle continentali esotiche, nelle granfondo, oppure viene smascherato all'interno del professionismo stesso.
I casi negativi fanno scalpore, ma non bisogna mai dimenticare il silenzio di numerosi ragazzi passati al professionismo senza essere mai stati sfiorati anche solo dal sospetto del doping, capaci di ritagliarsi spazi sempre più importanti nel ciclismo.
Questa è la mia opinione.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2006 alle 01:18
aranciata,
forse sei un po' ottimista, ma per quello che conta, anch' io la penso un po' come te.
credo che tra i giovani ci sia in atto un cambiamento di mentalità.
credo anche che ci sia gente che vince senza aiutarsi e/o stravolgere il proprio motore.

credo, cara don chisciotte, che sia diverso rubare una mela dal rapinare una vecchietta dopo averla picchiata.
quindi, ritengo diverso usare certe sostanze da certe altre.
la differenza non si pone tanto sul piano morale, che considerato la storia e la cultura del ciclismo mi interessa poco.
mi interessa di più rimarcare la differenza su due piani che più mi stanno cuore: quello della salute dei corridori, la nostra meglio gioventù , e quello dell' attendibilità dei risultati sportivi(la mia passione, il mio divertimento...)

ciao
mesty

 
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Livello Tour




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  postato il 22/04/2006 alle 09:03
Scusate la provocazione, ma veramente pensate che nel gruppo ci sia qualcuno che senza usare farmaci sia in grado di arrivare anche soltanto al rifornimento...?
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2006 alle 09:28
Originariamente inviato da Vuelta Espana

Anche lui tra l'altro è uno di quelli che hanno presentato un certificato medico per giustificare dei valori sballati...secondo me di questi dei certificati forse uno su tre ha davvero delle disfunzioni


Straquoto.
Poi ci sono quelli che hanno fatto fare le analisi pure a papà per dimostrare l'ereditarietà dei valori... sarebbe importante, non per fumus persecutionis ma per amore di verità, rifare oggi a sorpresa le analisi a quei papà e scacciare ogni dubbio.

 

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La mia squadra ciclistica:http://altalunigiana04.comyr.com

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2006 alle 10:39
Originariamente inviato da Frank VDB

Originariamente inviato da Vuelta Espana

Anche lui tra l'altro è uno di quelli che hanno presentato un certificato medico per giustificare dei valori sballati...secondo me di questi dei certificati forse uno su tre ha davvero delle disfunzioni


Straquoto.
Poi ci sono quelli che hanno fatto fare le analisi pure a papà per dimostrare l'ereditarietà dei valori... sarebbe importante, non per fumus persecutionis ma per amore di verità, rifare oggi a sorpresa le analisi a quei papà e scacciare ogni dubbio.


Io non credo che i casi come Cioni e Riccò siano legati a fenomeni di ereditarietà, che se non sbaglio dovrebbero associati a valori ematici stabili e poco mutevoli.
Però lascio la parola ai dottori per maggiore chiarezza.

 

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Davide

 
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  postato il 22/04/2006 alle 11:42
Originariamente inviato da Rob

Scusate la provocazione, ma veramente pensate che nel gruppo ci sia qualcuno che senza usare farmaci sia in grado di arrivare anche soltanto al rifornimento...?


No.
Purtroppo.
Rimpiango quando avevo 15 anni.
Seguivo il ciclismo in TV con la spensieratezza (e l'ingenuità)
di un bambino.
Mai avrei pensato a quello che sarebbe successo nel ciclismo
da lì a pochi anni.
Oggi non riesco più ad avere quella fiducia e seguo le corse
con un'ottica molto diversa.
Ritengo il doping, una pratica impossibile da asportare completamente.
Purtroppo.
Lo si può contenere un po', ma nulla di più.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2006 alle 12:07
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da Frank VDB

Originariamente inviato da Vuelta Espana

Anche lui tra l'altro è uno di quelli che hanno presentato un certificato medico per giustificare dei valori sballati...secondo me di questi dei certificati forse uno su tre ha davvero delle disfunzioni


Straquoto.
Poi ci sono quelli che hanno fatto fare le analisi pure a papà per dimostrare l'ereditarietà dei valori... sarebbe importante, non per fumus persecutionis ma per amore di verità, rifare oggi a sorpresa le analisi a quei papà e scacciare ogni dubbio.


Io non credo che i casi come Cioni e Riccò siano legati a fenomeni di ereditarietà, che se non sbaglio dovrebbero associati a valori ematici stabili e poco mutevoli.
Però lascio la parola ai dottori per maggiore chiarezza.


Quando mi riferisco a quelli che hanno fatto fare gli esami pure al papà non mi riferisco a Cioni e Riccò ma a altri più famosi.

 

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  postato il 22/04/2006 alle 13:05
Originariamente inviato da Rob

Scusate la provocazione, ma veramente pensate che nel gruppo ci sia qualcuno che senza usare farmaci sia in grado di arrivare anche soltanto al rifornimento...?


Rob, ti contro-provoco e ti chiedo: tu davvero pensi che esista un tennista in grado di arrivare al terzo set o un calciatore in grado di raggiungere l'agognato "thè caldo" senza usare farmaci...?

 

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Mario Casaldi - Cicloweb.it

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  postato il 22/04/2006 alle 14:22
In effetti no Mario, ma non credo che rob non lo sappia.
Sicuramente resta un grosso problema per tutti gli sport agonistici.
Ciò non toglie le responsabilità dei ciclisti, visto che di CICLISMO
si sta parlando.
Il sistema è corrotto.
Ma l' ESSERE UMANO è corrotto e sopratutto CORRUTTIBILE...

Ti basti pensare alla celebre frase che pronuncia Marlon Brando ne "IL PADRINO", quando afferma: "GLI FAREMO UN'OFFERTA CHE NON POTRA' RIFIUTARE"
Ecco cos'è lo sport oggi.
Tanti richiami che "non si posson rifiutare" e addio al buon caro vecchio spirito decoubertiano...

 

[Modificato il 22/04/2006 alle 14:24 by ]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2006 alle 15:08
Originariamente inviato da Frank VDB

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Originariamente inviato da Frank VDB

Originariamente inviato da Vuelta Espana

Anche lui tra l'altro è uno di quelli che hanno presentato un certificato medico per giustificare dei valori sballati...secondo me di questi dei certificati forse uno su tre ha davvero delle disfunzioni


Straquoto.
Poi ci sono quelli che hanno fatto fare le analisi pure a papà per dimostrare l'ereditarietà dei valori... sarebbe importante, non per fumus persecutionis ma per amore di verità, rifare oggi a sorpresa le analisi a quei papà e scacciare ogni dubbio.


Io non credo che i casi come Cioni e Riccò siano legati a fenomeni di ereditarietà, che se non sbaglio dovrebbero associati a valori ematici stabili e poco mutevoli.
Però lascio la parola ai dottori per maggiore chiarezza.


Quando mi riferisco a quelli che hanno fatto fare gli esami pure al papà non mi riferisco a Cioni e Riccò ma a altri più famosi.


Peccato, pensavo ti riferissi ai corridori che avevano problemi a farsi certificare gli sbalzi nei valori ematici.
Penso che nessuno abbia fatto fare gli esami al "papà", come dici tu.
Però, che so, si potrebbe anche fare che uno, quando passa i 55 orari nel settore di una crono in pianura viene squalificato, che ne dici?

 

[Modificato il 22/04/2006 alle 15:10 by aranciata_bottecchia]

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2006 alle 15:18
Originariamente inviato da mestatore

aranciata,
forse sei un po' ottimista, ma per quello che conta, anch' io la penso un po' come te.


Rispetto per tutti, ma è chiaro che la tua opinione, anche quando discordante dalla mia, ha per me un valore speciale.
In questo caso mi fa piacere che la pensi un po' come me.
Non capisco però cosa c'entra l'ottimismo.
Mi spiego: l'ottimismo è una reazione emotiva, dunque tu, giudicandomi ottimista, ti poni dalla parte dei pessimisti, ovvero esprimi una reazione altrettanto emotiva quanto la mia, anzi, ancora più emotiva, dal momento che il pessimismo è un atteggiamento irrazionale assai più diffuso che l'ottimismo.
Io in verità ho colto dei segnali e ne ho dato la mia interpretazione, condivisibile o meno, dopo avere comunque soppesato questi segnali.
Avrò sbagliato? Penso che ci voglia del tempo per valutare un periodo storico, dunque io non spaccio per verità le mie opinioni, ma ritengo anche che, allo stesso modo, non possono venire messe in seria discussione adesso, in questo istante.
Le ritengo ipotesi plausibili che solo il tempo può smentire.
Ciao carissimo.

 

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Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2006 alle 15:37
caro arancia,
ti ringrazio dele parole gentili, innanzitutto.
i segnali , come sai , li ho colti anch'io e credo di averli segnalati in altri post.
la differenza non è emotiva, in questo caso; semplicemente ritengo che questo cambiamento sia lento e parziale, per ora molto parziale.
ma è importante che il pendolo cominci ad oscillare verso la parte giusta.
ciao
mesty

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 22/04/2006 alle 15:45
Originariamente inviato da mestatore

caro arancia,
ti ringrazio dele parole gentili, innanzitutto.
i segnali , come sai , li ho colti anch'io e credo di averli segnalati in altri post.
la differenza non è emotiva, in questo caso; semplicemente ritengo che questo cambiamento sia lento e parziale, per ora molto parziale.
ma è importante che il pendolo cominci ad oscillare verso la parte giusta.
ciao
mesty


Senza dubbio non saprei quantificare il fenomeno, però ho notato che tra i dilettanti ci sono alcune squadre che sono state messe all'indice, usando un termine da Santa Inquisizione.
I ragazzi che corrono per queste squadre ricevono il disprezzo dei colleghi e, anche approdando tra i professionisti, non trovano spazio nelle squadre più importanti ma spesso si accontentano di quelle dove bisogna avere lo sponsor mecenate o il genitore munifico.
E queste squadre non sono tante, direi che basta una mano per contarle...
Lungi da me l'idea che altrove siano tutte colombe, tra le altre cose anche io come te penso che non esistano le due fazioni di chi fa ricorso al doping e di chi è integralmente pulito, ma c'è chiaramente una fascia intermedia dove il doping è un fenomeno più o meno occasionale oppure più o meno metodico.
Ciao

 

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Davide

 
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  postato il 22/04/2006 alle 17:12
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Rob

Scusate la provocazione, ma veramente pensate che nel gruppo ci sia qualcuno che senza usare farmaci sia in grado di arrivare anche soltanto al rifornimento...?


Rob, ti contro-provoco e ti chiedo: tu davvero pensi che esista un tennista in grado di arrivare al terzo set o un calciatore in grado di raggiungere l'agognato "thè caldo" senza usare farmaci...?


Monsieur, per simpatia e stima mi permetto una garbata polemica con te. Ma in questo forum non siamo tutti appassionati di ciclismo? Dobbiama parlare in questa sede dei proplemi del calcio o del tennis? Io personalmente amo il ciclismo e gli altri spor no li seguo neanche.
Poi, non ti sembra il luogo comune di sempre tirare in ballo il mondo intero per evitare il problema? L'pocrisia e l'omertà imperante in un universo chiuso come quello del gruppo è inaccettabile. Per quanto riguarda il calcio od il tennis se ne occuperanno nei forum a loro dedicati, non credi?
Adesso però ti saluto cordialmente e ti incito a continuare il tuo apprezzabilissimo lavoro

 

[Modificato il 22/04/2006 alle 17:17 by Rob]


 
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Non registrato



  postato il 23/04/2006 alle 20:37
Inanzitutto ciao a tutti Cos'è Doping? - Per alcune sostanze non ci sono dubbi (vedi EPO), ma è fuori discussione che anni fa qualcosa era ammesso e di uso comune ed ora è vietato; pensate solo al caso banale della caffeina (considerata doping a dosi elevate):
uno che la assume, anche solo bevendo caffè, sa che sta assumendo una sostanza che lo può aiutare durante lo sforzo per vari effetti benefici; ma sa anche che non deve superare certe dosi. Allora la caffeina a dosi elevate, ma appena al di sotto del limite non è doping???
E siamo sicuri che fra qualche anno non venga vietato il Ginseng che tanto imperversa nei prodotti naturali stimolanti??? Già adesso è fortemente sconsigliato in gravidanza, in allattamento e in caso di scompensi cardiaci di una certa entità... questo significa che qualche effetto negativo deve averne pure lui!?!?
Creatina, Carnitina, Amminoacidi ramificati e le stesse vitamine (l'ipervitaminosi è una seria patologia con esiti gravi in alcuni casi) sono/saranno da vietare???
E la aspirina per favorire il recupero dalla "carne greva" dopo una maratona è doping???
Non per banalizzare ma anche la pastasciutta con olio, aglio e peperoncino è un toccasana per gli sportivi, ma mangiarne 4 piatti, può decisamente avere degli effetti collaterali - le prugne secche danno enormi benefici ma sapete bene che effetti ci sono per chi ne mangia troppe.
Questo per dire che anche una nutrizione studiata scientificamente migliora enormemente le prestazioni: è quindi doping??? La questione è seriamente complessa e non di facili soluzioni.
Io tendo a non demonizzare il progresso, i farmaci, gli studi sulla nutrizione. Ci vuole preparazione e buon senso critico nel valutare le cose. Già nel 1500 Paracelsus (1493-1541, noto medico, ma a quell'epoca erano allo stesso tempo farmacisti, chimici, filosofi, etc) diceva:
Tutte le sostanze sono veleni. Non vi è nulla che non lo sia.
SUL GRADINO PIU ALTO DEL PODIO X SEMPRE MARCO. bye Mao
www.fabbricadelleidee.splinder.com @Forum (insieme xil Pirata)

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 24/05/2006 alle 20:55
Ho sentito parlare di uno qui della mia zona Veneto, che da Juniores vinceva abbastanza e che appena passato di categoria tutt'a un tratto lui e quelli che prima vincevano hanno cominciato a prendere minuti da chi arrivava da loro staccato.

Voi che ne pensate?

Inoltre ho un amico che corre e ogni tanto mi racconta di scene incredibili, ha 16-17 anni e già li fanno alcuni test antidoping, appena dopo di questi vede i dottori avvicinarsi fare una punturina (sicuramente un vaccino...) e questi cominciano a correre, staccare tutti e vincere senza sentir il dolore, poi alla fine tutto in un colpo al termine della gara lo sentono e qui cominciano a stare molto male.

La fonte non è sicura al 100% però certe cose fanno riflettere.

 

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  postato il 24/05/2006 alle 21:35
Degli strani "medici" (io li chiamerei stregoni) che si
vedono nelle gare dei ragazzi, avevo parlato anch'io tempo fa,
non ricordo in quale thread.
Non ho nulla da aggiungere se non che sono schifato
da certa gente.

 

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Livello Tour




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  postato il 25/05/2006 alle 10:44
Finalmente hanno beccato lo stregone degli stregoni, quel Manolo Saiz che tutto pote... Il destino di tanti ragazzi è stato nelle sue mani per troppo tempo. Caruso dovrebbe riflettere su questo...
Spero che gli attacchi di panico non gli diano più pace da ora in poi...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2006 alle 11:26
Non sono un medico e nemmeno uno scienziato, però penso di potere dire che il doping nel ciclismo ci sia e sia diffusissimo.

(intendendo per doping l'uso di epo, ormoni, vasodilatatori e quant'altro + varie porcherie che li coprono, non la flebo di zuccheri per recuperare dopo avere speso 4000 calorie, perchè a me dei deficenti mi hanno dato del dopato quando mi hanno visto usare il Polase!)

Ritengo però pericoloso attribuire al doping o alla cessazione del doping la spiegazione di cresciti o decrescite improvvise dei corridori. E questo secondo me è quanto più vero quanto minore è l'età dell'atleta.

A 16, 17 o 18 anni ci sono tanti fattori che trasformano un ragazzo mediocre in un campione o viceversa. Innanzitutto nel periodo adolescenziale la maturazione fisica (crescita muscolare, fisica, ormonale) non avviene per tutti alla stessa età e con la stessa velocità. I fattori psichici e ambientali contano un sacco: c'è chi perde la testa dietro una ragazzina o perchè viene lasciato, chi decide di investire di più o di meno nello studio, chi ha una famiglia che lo sostiene nella scelta ciclistica più o meno. C'è chi è più concentrato sui sacrifici e chi invece vuole andare in disco e tutti i sabati. C'è anche chi ha una vita sessuale più o meno intensa.
Certo, poi c'è la medicina, è vero. Ma elementi come quelli che ho citato contano, ma nessuno ne parla.

Elementi come questi, si ripercuotono anche in età più avanzate, dove per giunta a volte si paga lo scotto del passaggio al professionismo, dove le carte in tavola cambiano. Quanti under23 sono passati tra squilli di tromba e hanno fatto flop nei prò?

Pensate al povero Casartelli, a Giordani, a Sironi, Sgambelluri, Malberti: gente finita sui podi mondiali senza avere fatto niente di eclatante dopo. Solo perchè hanno smesso di doparsi? Non penso.
Al contrario pensiamo a Garzelli e Simoni: carriera anonima tra i dilettanti, esplosione tra i prof... tutto merito del doping? Non penso.

Insomma, il doping c'è eccome, ma non spiega tutto. La crescita di Basso, ad esempio, è stata palese dopo il cambiamento di DS. Anche caratterialmente non è più lo stesso. Poi, se sotto ci fosse dell'altro, sarà il tempo e la medicina a dircelo.

Al contrario, l'attuale crisi di Cunego, in base a certi modi "forzati" di ragionare, sarebbe spiegabile solo con il fatto che nel 2004 era pieno come un uovo. Non so se ciò corrisponda a verità, sappiamo però tutti che attualmente, in Cunego si è inceppato qualcosa nella testa, più che nelle gambe. E questo è palese.

Occhio dunque ad attribuire con facilità al doping tutte le crisi e le crescite dei ciclisti.

 

[Modificato il 25/05/2006 alle 11:29 by Frank VDB]

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 25/05/2006 alle 11:34
Mi associo a quanto scritto da Frank.
Aggiungo due tasselli sul dilettantismo
1) Tra gli juniores ci sono già esempi di esasperazione atletica, senza chiamare necessariamente in causa il doping. Questa esasperazione spesso esaurisce precocemente le risorse nervose dell'atleta e talvolta, come spiegato in passato da Morris, blocca il completamento dello sviluppo psicofisico.
2) Tra gli juniores corrono ragazzi che al massimo hanno una differenza d'età pari ad un anno. Tra gli "under" un ragazzetto di diciannove anni si trova a fronteggiare atleti anche di 25 anni, ci sono poi squadre letteralmente costruite attorno a professionisti mancati di 24 o 25 anni, tutto ciò crea un forte impatto, un attrito mostruoso per chi compie il balzo di categoria giungendo dagli juniores.
Può essere una distorsione del sistema, ma non è necessariamente una questione di doping (senza negarne la presenza, ovviamente).

 

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Davide

 
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Livello Tour




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  postato il 25/05/2006 alle 11:39
Al contrario pensiamo a Garzelli e Simoni: carriera anonima tra i dilettanti, esplosione tra i prof...


verissimo per Garzelli ma non per Simoni. Il trentino fu un autentico dominatore tra i dilettanti (l'ultimo anno le corse se le spartivano lui e Bertolini). Al contrario ebbe un lungo e travagliato adattamento nei prof, fino addirittura a auto-ridursi lo stipendio per scarso rendimento.

Per il resto è sicuramente vero che certamente non puo' essere solo il doping a spiegare le altalene di rendimento di certi corridori, le variabili sono infinite, tantopiu' quando si parla di categorie giovanili.
E' anche vero che quando vedi gente che hai messo dietro per anni e che di colpo da un anno all'altro ti toglie di ruota a tutte le corse...beh certi sospetti vengono...

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2006 alle 09:56
Originariamente inviato da criab in un thread monotematico

Doping e ciclismo
Basso citato in una telefonata
Nel caso di doping che coinvolge Gutierrez, in un'intercettazione di parla di Ivan

MILANO — «Hay que mandar comida al Bufalo». «Bisogna mandare il pasto al Bufalo». Il Bufalo del ciclismo spagnolo è José Enrique Gutierrez Cataluña, secondo classificato del Giro d'Italia, terminato domenica a Milano. La frase, intercettata al telefono del dottor Eufemiano Fuentes nell'ambito dell'inchiesta spagnola contro il doping iniziata la scorsa settimana a Madrid, è una richiesta, fatta in codice al medico, usando il soprannome. La «comida», il pasto, potrebbe essere contenuto in una delle duecento sacche di sangue sequestrate mercoledì scorso proprio al dottor Fuentes. Nelle intercettazioni (pubblicate oggi dal settimanale Interviù, diretto da Manuel Cerdan, uno dei più famosi giornalisti investigativi spagnoli) è citato anche il nome del vincitore del Giro, Ivan Basso.

LA DOMANDA — Manolo Saiz, arrestato assieme al dottor Fuentes, è il direttore sportivo della Liberty Seguros- Wurth, che partecipava al Giro. In una telefonata, Saiz fa una domanda al dottor Fuentes, i cui trattamenti erano quotatissimi: «Lo porti anche a Basso?». La risposta non c'è. E nemmeno il complemento oggetto, che secondo gli investigatori è il sangue. Il nome di Basso era già stato tirato in ballo nei giorni scorsi. La magistratura spagnola sta infatti indagando i rapporti tra Fuentes e il dottor Luigi Cecchini, che in passato è stato preparatore di Basso (e ora lo è di Ullrich e di altri corridori italiani di vertice) ed è rimasto amico di Bjarne Riis, team manager della squadra del corridore varesino. In altre intercettazioni, clienti diversi chiedono a Fuentes se porta il sangue anche ad Alejandro Valverde, stella del ciclismo spagnolo, vincitore dell'ultima Liegi-Bastogne-Liegi.
L'AUTOEMOTRASFUSIONE — La Guardia Civil ha trovato negli appartamenti del dottor Fuentes e del dottor Merino, sacche di sangue con nomi in codice, oltre a steroidi e anabolizzanti. Le sacche di sangue servono per la pratica dell'autoemotrasfusione: all'atleta viene prelevato del sangue, che viene riossigenato e quindi nuovamente trasfuso. È una pratica piuttosto costosa e l'incidenza sulle prestazioni è notevole. Non esistono macchinari antidoping capaci di scovarla. Al punto che la Wada, l'agenzia mondiale antidoping, ha indetto un bando di ricerca per la creazione di uno strumento utile alla causa. Se l'antidoping non può nulla, va ricordato che basta un errore in una trasfusione per causare la morte.
LA MINACCIA — Alcuni dei nomi in codice sulle sacche di sangue da 450 millilitri sequestrate sarebbero stati identificati. Si tratta dei corridori della Liberty Seguros-Wurth e degli ex ciclisti della Kelme che ora gareggiano in altre squadre. In una intercettazione si percepisce l'irritazione di uno dei dottori nei confronti di Manolo Saiz. All'interlocutore viene chiesto di minacciare Saiz per i mancati pagamenti per i servizi precedenti e di dirgli di pagare se vuole «fare qualcosa» al Tour de France. Alcuni corridori della Liberty, come Angel Vicioso, sono stati filmati mentre si recavano dal dottor Merino. Nelle intercettazioni compaiono anche i nomi di due corridori della Liberty in gara al Giro d'Italia. Uno è chiamato «Zapatero» e secondo la Guardia Civil si tratta di Michele Scarponi (Zapata in spagnolo significa scarpa). Ma nel dialogo fra i medici si dice semplicemente «che si è lamentato coi compagni perché non l'hanno aiutato». Scarponi si è ritirato dal Giro il giorno dopo l'inizio dello scandalo in Spagna. L'altro corridore della Liberty citato nelle conversazioni telefoniche col soprannome «Uno» sarebbe Unai Osa, diciottesimo a 48'52'' nella classifica finale del Giro. Di lui si dice nelle telefonate che «non va troppo bene».
LAVORO INTENSO — I giorni tra il 12 e il 15 maggio sono stati molti intensi negli appartamenti messi sotto osservazione dagli investigatori. La Guardia Civil ha registrato decine di visite e appurato che il dottor Fuentes ha lavorato quasi 72 ore consecutive prima di lasciare Madrid per tornare alle Canarie, dove vive. L'ipotesi è che il sangue fosse destinato ad alcuni ciclisti impegnati proprio al Giro. In un'altra intercettazione, uno dei dottori sotto inchiesta esprime soddisfazione perché dopo una tappa di montagna del Giro «i nostri sono arrivati tra i primi trenta». Tra i clienti di Fuentes e di Merino è stato identificato il colombiano della Phonak (la stessa squadra del Bufalo Gutierrez), Santiago Botero, vincitore di tre tappe al Tour e due alla Vuelta, e campione del mondo a cronometro nel 2002. Con lui c'è pure Roberto Heras, squalificato per due anni dopo aver vinto nello scorso settembre la quarta Vuelta di Spagna della sua carriera: anche il suo nome, assieme a quello di Oscar Sevilla della T-Mobile, figura nelle indagini in corso.
IMPUNITI — Ma cosa rischiano i ciclisti coinvolti nella «Operacion Puerto»? La legge spagnola antidoping deve ancora entrare in vigore e non è attualmente così severa come quella italiana o quella francese. Paradossalmente le indagini sono scattate troppo presto. Solo medici e «spacciatori» di sangue e di sostanze proibite sono punibili.
Paolo Tomaselli
30 maggio 2006


Originariamente inviato da lapis

L'aver vinto al giro probabilmente implichera' di essere citato anche se si parla di aumento del biglietto del tram.
Questi articoli gettano solo fango sull'operato di Basso, bisognerebbe avere qualche certezza in piu' in mano prima di associarlo a quel che e' accaduto in spagna.

 

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Chi non indossa il casco non ha nulla nella testa che valga la pena proteggere.
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2006 alle 09:59
Originariamente inviato da Andrea_Web

In altre intercettazioni, clienti diversi chiedono a Fuentes se porta il sangue anche ad Alejandro Valverde, stella del ciclismo spagnolo, vincitore dell'ultima Liegi-Bastogne-Liegi.



Su altri giornali nei giorni scorsi si diceva che Valverde fosse l'unico a non essere coinvolto. Boh.

 

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  postato il 30/05/2006 alle 10:02

Originariamente inviato da lapis

L'aver vinto al giro probabilmente implichera' di essere citato anche se si parla di aumento del biglietto del tram.
Questi articoli gettano solo fango sull'operato di Basso, bisognerebbe avere qualche certezza in piu' in mano prima di associarlo a quel che e' accaduto in spagna.


Sì ma Basso non è mica un calciatore. Per cui giù fango a vagonate. Mentre ieri la Gazzetta (stessa proprietà del Corriere) in prima pagina titolava di una lunga intervista a Capello in cui lanciava la volata al salvataggio della Juventus e alla teoria della persecuzione della Juve come quella del PSI nel '93.
Insomma, fango sul ciclismo e salvataggio del calcio anche se il materiale probatorio è lo stesso, ossia le intercettazioni.

 

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  postato il 30/05/2006 alle 10:05
mamma mia spero non si alzi un polverone...purtroppo le premesse ci sono tutte!!!!!

 

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  postato il 30/05/2006 alle 10:07
Originariamente inviato da robby

mamma mia spero non si alzi un polverone...purtroppo le premesse ci sono tutte!!!!!


Se ci son le prove è giusto che si faccia pulizia...e che la polvere venga tolta...la tua speranza caro Robby equivarrebbe ad un comportamento omertoso che tanto male fa al ciclismo.

 

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  postato il 30/05/2006 alle 10:13
forse mi sono spiegato male andre (anzi sicuramente mi sono spiegato male ) spero che non venga fuori nessun polverone nel ssenso che queste non siano cose vere, ma se c'è polvere è ovvio che sono il primo a dire che serve fare pulizia!!!!!!

SORRY PER IL FRAINTENDIMENTO!!!

 

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  postato il 30/05/2006 alle 10:23
penso che siamo tutti d'accordo che quando si è in presenza di marciume questo vada eliminato, ma quando viene gettato del fango gratuitamente solo per vendere qualche copia di giornale in più o per fare scandalo non avendo nessuna prova ma solo per sentito dire è meglio che qualche pseudo giornalista non scriva più anche perchè il "titolone" d'accusa ti macchia all'infinito quello d'assoluzione lo leggono sempre in pochi e si dimentica in fretta

 

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  postato il 30/05/2006 alle 10:59
Ora il calcio è in crisi. Bisogna distogliere l'attenzione. Lo scandalo doping nel ciclismo, quando Zeman parlò di doping nel calcio? Lo scandalo doping nel ciclismo, quanto la Juventus (e Moggi) sono nell'occhio del ciclone? A me sta roba puzza, e noi, purtroppo, stiamo tutti abboccando... non ne posso piu.

W il Ciclismo!

 

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  postato il 30/05/2006 alle 11:06
Originariamente inviato da Rob

Scusate la provocazione, ma veramente pensate che nel gruppo ci sia qualcuno che senza usare farmaci sia in grado di arrivare anche soltanto al rifornimento...?


Lo penso e ne sono sicuro.

 
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  postato il 30/05/2006 alle 11:11
.

Originariamente inviato da FDB

A 16, 17 o 18 anni ci sono tanti fattori che trasformano un ragazzo mediocre in un campione o viceversa. Innanzitutto nel periodo adolescenziale la maturazione fisica (crescita muscolare, fisica, ormonale) non avviene per tutti alla stessa età e con la stessa velocità. I fattori psichici e ambientali contano un sacco: c'è chi perde la testa dietro una ragazzina o perchè viene lasciato, chi decide di investire di più o di meno nello studio, chi ha una famiglia che lo sostiene nella scelta ciclistica più o meno. C'è chi è più concentrato sui sacrifici e chi invece vuole andare in disco e tutti i sabati. C'è anche chi ha una vita sessuale più o meno intensa.
Certo, poi c'è la medicina, è vero. Ma elementi come quelli che ho citato contano, ma nessuno ne parla.

Elementi come questi, si ripercuotono anche in età più avanzate, dove per giunta a volte si paga lo scotto del passaggio al professionismo, dove le carte in tavola cambiano. Quanti under23 sono passati tra squilli di tromba e hanno fatto flop nei prò?

Pensate al povero Casartelli, a Giordani, a Sironi, Sgambelluri, Malberti: gente finita sui podi mondiali senza avere fatto niente di eclatante dopo. Solo perchè hanno smesso di doparsi? Non penso.
Al contrario pensiamo a Garzelli e Simoni: carriera anonima tra i dilettanti, esplosione tra i prof... tutto merito del doping? Non penso.

Insomma, il doping c'è eccome, ma non spiega tutto. La crescita di Basso, ad esempio, è stata palese dopo il cambiamento di DS. Anche caratterialmente non è più lo stesso. Poi, se sotto ci fosse dell'altro, sarà il tempo e la medicina a dircelo.

Al contrario, l'attuale crisi di Cunego, in base a certi modi "forzati" di ragionare, sarebbe spiegabile solo con il fatto che nel 2004 era pieno come un uovo. Non so se ciò corrisponda a verità, sappiamo però tutti che attualmente, in Cunego si è inceppato qualcosa nella testa, più che nelle gambe. E questo è palese.

Occhio dunque ad attribuire con facilità al doping tutte le crisi e le crescite dei ciclisti.


Frank, solo oggi leggo questo tuo post (e la risposta di Davide piu' sotto che, purtroppo, causa la mia maldestrezza, non riesco a quotare): ci si dovrebbe fare un manifesto sulle vostre parole. Questo argomento si collega naturalmente al thread sulle maturazioni tardive: sono infatti dell'avviso che l'attività fino all'età di 18/20 anni dovrebbe essere ridotta drasticamente, sia con una forte limitazione nell'uso dei rapporti, sia nelle distanze, nel numero e nella lunghezza delle salite sui percorsi di gara (ah la pista,...la pista...). Da sempre sostengo che un giovane dovrebbe iniziare lavori specifici sulle salite solo dopo i vent'anni. Non sono un medico ma mi sento di affermare che la maturazione che avviene nel fisico di un ciclista tra i 20 e i 25 sia quella fondamentale. Se poi il suo fisico non ha già subito un processo di sfruttamento troppo intensivo, i margini di miglioramento delle proprie prestazioni sono addirittura inimmaginabili e tali spesso da stravolgere le caratteristiche e le attitudini fino a quel momento dimostrate.

Fondamentale del pari poi è la qualità dei maestri: come si fa a non riconoscere la povertà della nostra scuola ? La maggior parte dei ds in circolazione è costituita da ex prof (non parliamo poi della classe dirigente del nostro ciclismo, Adorni, Moser etc. etc.). Costoro, nella maggioranza dei casi, non tutti per carità, sono cresciuti nell'ambito di una cultura (o, meglio, subcultura) che era già altamente esecrabile ai loro tempi: siamo qui al cieco che sorregge lo zoppo ed insieme finiscono nel fosso. E' vero che sovente il tecnico conta poco nel mondo del professionismo ma purtroppo conta ancora tanto nel mondo giovanile: in ogni caso, proprio a causa della pochezza intellettuale e culturale di tanti, troppi tecnici, esistono enormi margini di miglioramento per il movimento intero.

Uscire dalle panetterie per prendere il Palazzo d'Inverno ?

Se penso che vi è ancora chi pensa che "i tecnici d'ammiraglia devono venire dal movimento", mi si raggela il sangue.

Ciao, un abbraccio
Alberto

 
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  postato il 30/05/2006 alle 11:16
Originariamente inviato da prof

Se penso che vi è ancora chi pensa che "i tecnici d'ammiraglia devono venire dal movimento", mi si raggela il sangue.



Scusate, volevo scrivere "i tecnici dell'ammiraglia devono venire dal gruppo" (non dal movimento come scritto erroneamente)

 

[Modificato il 30/05/2006 alle 11:24 by Andrea_Web]


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2006 alle 11:34


Originariamente inviato da criab in un thread monotematico

Doping e ciclismo
Basso citato in una telefonata
Nel caso di doping che coinvolge Gutierrez, in un'intercettazione di parla di Ivan

MILANO — «Hay que mandar comida al Bufalo». «Bisogna mandare il pasto al Bufalo». Il Bufalo del ciclismo spagnolo è José Enrique Gutierrez Cataluña, secondo classificato del Giro d'Italia, terminato domenica a Milano. La frase, intercettata al telefono del dottor Eufemiano Fuentes nell'ambito dell'inchiesta spagnola contro il doping iniziata la scorsa settimana a Madrid, è una richiesta, fatta in codice al medico, usando il soprannome. La «comida», il pasto, potrebbe essere contenuto in una delle duecento sacche di sangue sequestrate mercoledì scorso proprio al dottor Fuentes. Nelle intercettazioni (pubblicate oggi dal settimanale Interviù, diretto da Manuel Cerdan, uno dei più famosi giornalisti investigativi spagnoli) è citato anche il nome del vincitore del Giro, Ivan Basso.

LA DOMANDA — Manolo Saiz, arrestato assieme al dottor Fuentes, è il direttore sportivo della Liberty Seguros- Wurth, che partecipava al Giro. In una telefonata, Saiz fa una domanda al dottor Fuentes, i cui trattamenti erano quotatissimi: «Lo porti anche a Basso?». La risposta non c'è. E nemmeno il complemento oggetto, che secondo gli investigatori è il sangue. Il nome di Basso era già stato tirato in ballo nei giorni scorsi. La magistratura spagnola sta infatti indagando i rapporti tra Fuentes e il dottor Luigi Cecchini, che in passato è stato preparatore di Basso (e ora lo è di Ullrich e di altri corridori italiani di vertice) ed è rimasto amico di Bjarne Riis, team manager della squadra del corridore varesino. In altre intercettazioni, clienti diversi chiedono a Fuentes se porta il sangue anche ad Alejandro Valverde, stella del ciclismo spagnolo, vincitore dell'ultima Liegi-Bastogne-Liegi.
L'AUTOEMOTRASFUSIONE — La Guardia Civil ha trovato negli appartamenti del dottor Fuentes e del dottor Merino, sacche di sangue con nomi in codice, oltre a steroidi e anabolizzanti. Le sacche di sangue servono per la pratica dell'autoemotrasfusione: all'atleta viene prelevato del sangue, che viene riossigenato e quindi nuovamente trasfuso. È una pratica piuttosto costosa e l'incidenza sulle prestazioni è notevole. Non esistono macchinari antidoping capaci di scovarla. Al punto che la Wada, l'agenzia mondiale antidoping, ha indetto un bando di ricerca per la creazione di uno strumento utile alla causa. Se l'antidoping non può nulla, va ricordato che basta un errore in una trasfusione per causare la morte.
LA MINACCIA — Alcuni dei nomi in codice sulle sacche di sangue da 450 millilitri sequestrate sarebbero stati identificati. Si tratta dei corridori della Liberty Seguros-Wurth e degli ex ciclisti della Kelme che ora gareggiano in altre squadre. In una intercettazione si percepisce l'irritazione di uno dei dottori nei confronti di Manolo Saiz. All'interlocutore viene chiesto di minacciare Saiz per i mancati pagamenti per i servizi precedenti e di dirgli di pagare se vuole «fare qualcosa» al Tour de France. Alcuni corridori della Liberty, come Angel Vicioso, sono stati filmati mentre si recavano dal dottor Merino. Nelle intercettazioni compaiono anche i nomi di due corridori della Liberty in gara al Giro d'Italia. Uno è chiamato «Zapatero» e secondo la Guardia Civil si tratta di Michele Scarponi (Zapata in spagnolo significa scarpa). Ma nel dialogo fra i medici si dice semplicemente «che si è lamentato coi compagni perché non l'hanno aiutato». Scarponi si è ritirato dal Giro il giorno dopo l'inizio dello scandalo in Spagna. L'altro corridore della Liberty citato nelle conversazioni telefoniche col soprannome «Uno» sarebbe Unai Osa, diciottesimo a 48'52'' nella classifica finale del Giro. Di lui si dice nelle telefonate che «non va troppo bene».
LAVORO INTENSO — I giorni tra il 12 e il 15 maggio sono stati molti intensi negli appartamenti messi sotto osservazione dagli investigatori. La Guardia Civil ha registrato decine di visite e appurato che il dottor Fuentes ha lavorato quasi 72 ore consecutive prima di lasciare Madrid per tornare alle Canarie, dove vive. L'ipotesi è che il sangue fosse destinato ad alcuni ciclisti impegnati proprio al Giro. In un'altra intercettazione, uno dei dottori sotto inchiesta esprime soddisfazione perché dopo una tappa di montagna del Giro «i nostri sono arrivati tra i primi trenta». Tra i clienti di Fuentes e di Merino è stato identificato il colombiano della Phonak (la stessa squadra del Bufalo Gutierrez), Santiago Botero, vincitore di tre tappe al Tour e due alla Vuelta, e campione del mondo a cronometro nel 2002. Con lui c'è pure Roberto Heras, squalificato per due anni dopo aver vinto nello scorso settembre la quarta Vuelta di Spagna della sua carriera: anche il suo nome, assieme a quello di Oscar Sevilla della T-Mobile, figura nelle indagini in corso.
IMPUNITI — Ma cosa rischiano i ciclisti coinvolti nella «Operacion Puerto»? La legge spagnola antidoping deve ancora entrare in vigore e non è attualmente così severa come quella italiana o quella francese. Paradossalmente le indagini sono scattate troppo presto. Solo medici e «spacciatori» di sangue e di sostanze proibite sono punibili.
Paolo Tomaselli
30 maggio 2006



ma solo a me sta cosa fa gelare il sangue???

 

[Modificato il 30/05/2006 alle 11:39 by MDL]


 
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  postato il 30/05/2006 alle 11:39
Ragazzi occhio a non cancellare i QUOTE quando li utilizzate

 

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  postato il 30/05/2006 alle 11:41
ALLEGO ARTICOLO www.tgcom.it


Proseguono le indagini della Guardia Civil spagnola sulla rete di dirigenti e medici che trafficavano farmaci e sangue. La magistratura sta indagando sui rapporti tra il medico Eufemiano Fuentes e il dottor Luigi Cecchini che in passato è stato preparatore di Ivan Basso. Proprio il nome del vincitore del Giro d'Italia, insieme a quello del secondo classificato, Josè Gutierrez, spunta da una serie di intercettazioni.

Dopo le polemiche con Gilberto Simoni, ecco una nuova e pesante accusa per l'ultimo vincitore del Giro d'Italia, alle prese con le notizie che provengono dalla Spagna teatro, nell'ultima settimana, di una vasta operazione antidoping che ha portato all'arresto di due medici, Fuentes e Merino, poi rilasciati su cauzione, e del direttore sportivo del team Liberty Seguros, Manolo Saiz. La Guardia Civil iberica ha registrato decine di visite e appurato che il dottor Fuentes ha lavorato quasi 72 ore consecutive prima di lasciare Madrid per tornare alle Canarie dove vive. Alcuni dei nomi in codice sulle sacche di sangue sequestrate nei giorni scorsi sarebbero stati identificati. Si tratta di corridori della stessa Liberty e di ex ciclisti della Kelme che ora gareggiano in altre squadre. Nelle indagini sono uscite alcune intercettazioni telefoniche nelle quali compaiono i nomi di due corridori presenti al Giro: uno sarebbe Michele Scarponi, soprannominato 'Zapatero' perchè Zapata in spagnolo significa scarpa (questa è la versione della Guardia Civil). L'altro è Unai Osa, citato col soprannome di 'Uno'. Tra i clienti di Fuentes e di Merino è stato identificato il colombiano della Phonak Santiago Botero, Roberto Heras, già squalificato per due anni per doping e Oscar Sevilla.

Ma sono spuntati anche i nomi di Ivan Basso e Josè Gutierrez, rispettivamente primo e secondo nell'ultimo Giro: il dialogo intercettato riguarda il dottor Fuentes che segnala al suo interlocutore di mandare 'il pasto' anche al 'Bufalo', soprannome di Gutierrez. Secondo gli inquirenti il pasto potrebbe essere contenuto in una delle duecento sacche di sangue sequestrate mercoledì scorso proprio allo stesso medico. In un'altra telefonata Saiz chiede a Fuentes: "Lo porti anche a Basso?'. Non c'è nè la risposta, nè il complemento oggetto che per gli investigatori è il sangue. Il nome di Basso era uscito anche nei giorni scorsi quando la magistratura spagnola ha iniziato ad indagare sui rapporti tra Fuentes e il dottor Luigi Cecchini, che in passato è stato il preparatore di Basso e ora lo è di Ian Ullrich. In altre intercettazioni, infine, diversi clienti chiedono al medico spagnolo se porta il sangue anche ad Alejandro Valverde, speranza del ciclismo iberico e recente vincitore dell'ultima Liegi-Bastogne-Liegi.


 
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  postato il 30/05/2006 alle 11:44
Non abbiamo qualche lettore spagnolo che può comprare Interviu di oggi e ce le leggiamo, ste benedette intercettazioni? Io non ci faccio troppo affidamento ai giornalisti...

 

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  postato il 30/05/2006 alle 11:45
Originariamente inviato da Tiziano

Originariamente inviato da Rob

Scusate la provocazione, ma veramente pensate che nel gruppo ci sia qualcuno che senza usare farmaci sia in grado di arrivare anche soltanto al rifornimento...?


Lo penso e ne sono sicuro.


Io non posso esserne sicuro, però lo penso.
Tuttavia quando esprimo questo pensiero mi viene detto che ho questa opinione perchè sono estraneo all'ambiente del ciclismo, perchè non ho mai partecipato ad una corsa di professionisti, perchè non ho un cugino o un fratello che ha corso tra i dilettanti, etc etc
Fai un po' tu, ciao

 

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Davide

 
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  postato il 30/05/2006 alle 12:11


Originariamente inviato da Rob

Scusate la provocazione, ma veramente pensate che nel gruppo ci sia qualcuno che senza usare farmaci sia in grado di arrivare anche soltanto al rifornimento...?


Scusa l'impertinenza ma prima di tutto dobbiamo metterci d'accordo sulla definizione di "farmaco". Il ferrograd è un farmaco ma con questo non me la sento di dire che uno che fa 3.800 km in tre settimane non deve usarlo. Non per niente non mi risulta faccia parte delle sostanze proibite. Idem per il polase. O per le fiale di Benexol.
Diverso è il discorso per Epo, Nesp e ormoni vari.
Insomma, almeno noi che siamo gli appassionati non cerchiamo di fare di ogni erba un fascio.

 

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  postato il 30/05/2006 alle 12:20
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

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Originariamente inviato da Rob

Scusate la provocazione, ma veramente pensate che nel gruppo ci sia qualcuno che senza usare farmaci sia in grado di arrivare anche soltanto al rifornimento...?


Lo penso e ne sono sicuro.


Io non posso esserne sicuro, però lo penso.
Tuttavia quando esprimo questo pensiero mi viene detto che ho questa opinione perchè sono estraneo all'ambiente del ciclismo, perchè non ho mai partecipato ad una corsa di professionisti, perchè non ho un cugino o un fratello che ha corso tra i dilettanti, etc etc
Fai un po' tu, ciao


Come si fa ad essere sicuri ? La provocazione ci sta pure, ma di qui a dire che si è sicuri ce ne passa un po'. Boh...
Pensarlo ? E chi non lo ha mai pensato almeno una volta ?
Ma anche qui, come si fa a tranciare giudizi come polli su voci, intercettazioni e quant'altro. Aspettiamo un attimo. Non mi piacerebbe un altro caso Pantani (mi riferisco a Basso).

Sono dell'avviso che dovrebbero invece essere proprio gli estranei al mondo delle corse come te (come dici di essere) che dovrebbero prendersi sto' cavolo di Palazzo d'Inverno: ammesso tu voglia uscire da quel buco di panetteria, perbacco.
Ti prometto che non diro' mai piu' quelle cose là (anche se Frank ha capito perfettamente che non ho dubitato un istante che fosse un ciclista...).

Ciao,
Alberto

 
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  postato il 30/05/2006 alle 12:25
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

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Scusate la provocazione, ma veramente pensate che nel gruppo ci sia qualcuno che senza usare farmaci sia in grado di arrivare anche soltanto al rifornimento...?


Lo penso e ne sono sicuro.


Io non posso esserne sicuro, però lo penso.
Tuttavia quando esprimo questo pensiero mi viene detto che ho questa opinione perchè sono estraneo all'ambiente del ciclismo, perchè non ho mai partecipato ad una corsa di professionisti, perchè non ho un cugino o un fratello che ha corso tra i dilettanti, etc etc
Fai un po' tu, ciao


Forse non hai corso tra i dilettanti-professionisti-preti-monache-celibi-nubili-ammogliati-scapoli, ma basta un po di allenamento in bici per avere un'idea dei margini di miglioramento.
Io mi alleno da poco piu di un anno, saltuariamente, e in pianura tengo senza grossi problemi i 30 all'ora con una bici di fascia bassa e faccio uscite da 60-70 chilometri.
Che ci vorrà mai, per uno che lo fa di professione, con mezzi tecnici di ben altro livello, a farne 140-200 a 40 all'ora di media?

 

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  postato il 30/05/2006 alle 12:45
Originariamente inviato da prof
Come si fa ad essere sicuri ? La provocazione ci sta pure, ma di qui a dire che si è sicuri ce ne passa un po'. Boh...


Tiziano è campione italiano in carica, per la categoria under 23, specialità cronometro.
Attualmente è un corridore professionista con la Ceramiche Panaria.
Se intende esprimersi in questo modo significa che ha le proprie ragioni, quantomeno non teme di esporsi.
Poi ciascuno maturi le proprie opinioni, come è naturale che sia.

Pensarlo ? E chi non lo ha mai pensato almeno una volta ?
Ma anche qui, come si fa a tranciare giudizi come polli su voci, intercettazioni e quant'altro. Aspettiamo un attimo. Non mi piacerebbe un altro caso Pantani (mi riferisco a Basso).


Guarda, l'unico figuro sul quale io mi sia mai sbilanciato è Armstrong, perchè la portata del suo caso era mostruosa.
Mi rendo conto che equivaleva a sparare sulla Croce Rossa, del resto quando gli esami sulle provette del '99 misero in evidenza il suo stato particolare io non ho fatto nessuna danza indiana attorno al totem per celebrare la vittoria, al limite sono stato tirato per la giacchetta da qualche nostalgico del miracolato, con lo scopo di riattizzare la polemica, e ci sono cascato.
Su tutti gli altri corridori mi sono sforzato di tenere una posizione neutrale, forse non sempre riuscendoci, magari lasciandomi andare a qualche frecciatina, funzionale al bisticcio tra forumisti piuttosto che ad una accusa precisa.
Quindi, se ti riferisci a me per quanto riguarda i giudizi col trinciapolli...boh, non so cosa dirti, penso che tu ti stai sbagliando ma se mi porti degli esempi concreti potremmo anche discuterne tranquillamente.

Sono dell'avviso che dovrebbero invece essere proprio gli estranei al mondo delle corse come te (come dici di essere)


Fidati.

che dovrebbero prendersi sto' cavolo di Palazzo d'Inverno: ammesso tu voglia uscire da quel buco di panetteria, perbacco.


Semplicemente non capisco il significato di questa frase, non so cosa intendi con Palazzo d'inverno, e non capisco perchè dovrei smettere di ricamare e romanzare le mie simpatie e antipatie, è la cosa che mi piace di più.
Ciao


 

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Davide

 
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  postato il 30/05/2006 alle 13:18
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Semplicemente non capisco il significato di questa frase, non so cosa intendi con Palazzo d'inverno, e non capisco perchè dovrei smettere di ricamare e romanzare le mie simpatie e antipatie, è la cosa che mi piace di più.
Ciao




Guarda Davide che non ero affatto polemico nei tuoi confronti, tutt'altro. Tante volte (questa compresa) esprimi opinioni che mi trovano assolutamente consenziente e d'accordo. Ti riconosco, oltre ad una simpaticissima vis polemica, anche un acume che è raro trovare in questo mondo di amanti del pedale ed è per questa ragione che ho espresso voti affinchè siano persone come te (mi pare tu sia decisamente piu' giovane del sottoscritto) ad occuparsi in futuro, a qualche titolo, del mondo del ciclismo (Palazzo d'inverno - c'è un mio post piu' sopra, credevo l'avessi letto).
Puo' darsi abbia fatto un po' di confusione perchè mentre scrivo mi occupo anche del mio lavoro.

Per quanto attiene a Tiziano, beh l'hai detto tu, è un under 23; non sarebbe male per un giovane essere prudente, soprattutto con la lingua: magari fra qualche anno, completamente acclimatatosi trai pro, dara' e riceverà grandi soddisfazioni (che cosi' sia, in bocca al lupo Tiziano) e allora cosa faremo ? cosa diremo ?

Comunque, pazienza...finita li'.

Ciao
Alberto

 
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Originariamente inviato da Tiziano

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Scusate la provocazione, ma veramente pensate che nel gruppo ci sia qualcuno che senza usare farmaci sia in grado di arrivare anche soltanto al rifornimento...?


Lo penso e ne sono sicuro.


Tiziano, sono lieto che tu abbia motivi per pensarlo ed esserne sicuro. Io sarei felice di avere buoni motivi per poterlo pensare. Se puoi, ti prego, dacci qualche indicazione...
Dico questo perchè amo questo sport e sono arcistufo di vedere questi tizi che salgono sul Bondone o sull'Alpe Duez a 100 pedalate al minuto...(!)

Ho si cerca di porre rimedio, tutti quanti insieme, ciascuno per la propria parte, oppure sarebbe più onesto, per il futuro, attribuire la maglia rosa ai vari "preparatori". Il giro lo vince il "fattucchiere" più furbo e non il corridore...!!!
Che ne pensate?

 

[Modificato il 30/05/2006 alle 13:40 by Rob]


 
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Livello Gino Bartali




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Originariamente inviato da Tiziano

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Scusate la provocazione, ma veramente pensate che nel gruppo ci sia qualcuno che senza usare farmaci sia in grado di arrivare anche soltanto al rifornimento...?


Lo penso e ne sono sicuro.


Anchio lo penso,ci sarebbe una sola differenza,distacchi abissali tra i veri campioni e i non e soprattutto medie più basse,non dico tanto ,penso non più di un km/h in meno.

Tutto qui.

Mi ributto nella mischia del caso Saiz,non riesco a capire come molti di voi suano sorpresi,era ovvio,voi pensate che in futuro non escano ancora nuovi casi del genere?
Lo sappiamo come vanno le cose,certo in quest'ultimi anni le cose sono migliorate,ma ricordatevi che le persone si sono anche fatte più furbe,semplicemente le cose si fanno meno alla luce del sole...la lotta è ancora lunga

 

[Modificato il 30/05/2006 alle 22:40 by Monsieur 40%]

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Dico questo perchè amo questo sport e sono arcistufo di vedere questi tizi che salgono sul Bondone o sull'Alpe Duez a 100 pedalate al minuto...(!)



Io mi preoccuperei di piu di quelli che salgono a 60 pedalate al minuto !!!!!!!

 
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