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Autore: Oggetto: È stato un bene per damiano cunego fare un giro così?

Livello Fausto Coppi




Posts: 1771
Registrato: Jan 2005

  postato il 28/05/2005 alle 22:38
ora a bocce ormai ferme poniamoci questa questione.
secondo il mio modestissimo parere è stato un errore e vi elenco le motivazioni.
1 La pressione sul ragazzo era enorme ed egli la sentiva come un macigno sulle spalle perchè era conscio della propria condizione nonostante il buon viso a cattivo gioco
2il detentore del giro che si limita a fare qualche volata la prima settimana e poi le busca nei tapponi o fa il gregario nemmeno paragonabile al mazzoleni dello scorso anno mi pare che più che onorare la rosa l'abbia disonorata(nemmeno una salita all'attacco)
3dal punto di fista psicofisico visti i tanti pensieri(pargolo in arrivo) non penso l'abbia vissuta come una semitranquilla preparazione al tour
4 la lampre poteva dirlo dopo il duran e ortisei che il giro non era il culmine della stagione così lo si lasciava tranquillo
5 il dualismo con simoni è dannoso per il piccolo principe a mio modo di vedere
6 la lampre non ha vinto alcuna tappa e ha catturato solo il secondo posto
7 damiano dovrà dimostrare di essere ancora quello del giro e del lombardia al tour speriamo davvero con tutto il cuore che ciò accada se no la sua carriera avrà una piccola svolta negativa
voi che ne pensate premesso che ogni mia opinione non vuole essere assolutamente "dogmatica"?

 

____________________
http://www.controcopertina.it

 
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Posts: -1
Registrato: Aug 2006

  postato il 28/05/2005 alle 22:45
Credo d'essere abbastanza d'accordo con te.
La LAMPRE come squadra non è esistita.
Cunego a tirare in salita x Gibo....si son visti i risultati
Il Gibo che ha sperato nel crollo dei suoi avversari senza fare nulla perchè ciò accadesse.
Ha perso un giro per 28 secondi, è vero, ma non ha mai attaccato con vera convinzione (e condizione).
Gli altri gli son terminati alle spalle più per demeriti che per meriti del Gibo stesso secondo me.
Di Luca stellare, senza la primavera avrebbe fatto sicuramente il podio.
BASSO credo che senza il malore sarebbe stato il vincitore.
Savoldelli ha sfruttato un giro sottotono degli altri.
Uno che non corre a tappe da 3 anni e che vince il giro....qualke dubbio sulla forza degli avversari lo lascia.
Anche se il falketto bergamasco è molto intelligente ed ha dosato le forze alla grandissima (anche e sopratutto nel tappone di oggi), senza contare che ha vinto un'arrivo in salita stakkando il GIBO quel giorno fuori fase.
Oggi a momenti è RUJANO a spuntarla!!
Sto ragazzo è un grande.
A 23 anni correre un giro così!!!
GIANNI SAVIO THE BEST

 

____________________

 
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Livello Fausto Coppi




Posts: 1635
Registrato: Apr 2005

  postato il 28/05/2005 alle 23:22
cunego ha indubbiamente deluso. In modo netto direi. Mai un acuto, mai protagonista...e neanche buon gregario.
Vedremo al tour.............

 

____________________
pedala che fa bene.....

 
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Livello Tour




Posts: 229
Registrato: Apr 2005

  postato il 29/05/2005 alle 06:23
sottoscrivo superalvi.
come vado ripetendo da un po´ di post, nella lampre le magagne riescono a venire (certo, alla fine) sempre fuori..nonostante i teatrini montati ad arte..
certo , un cunego cosi in ribasso non me lo sarei mai aspettato..
ma, ripeto, c´e´ qualcosa, nel team, che non va..
simoni mi pare sia , seppur ancora valido, sulla via del bollimento..
credo che in questo giro abbia battutto i pugni sul tavolo, dopo aver valutato la condizione di cunego..snaturandolo..anche moralmente.
alla fine, un secondo posto e nessuna tappa vinta non pagano tutta questa strategia(?)
spero che x il tour possa, cunego, ridefinirsi in maniera totale. non ci credo molto..

non hanno saputo (o voluto) gestire un giovane campione..

 
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Livello Tour




Posts: 257
Registrato: Nov 2004

  postato il 29/05/2005 alle 07:58
Penso che Martinelli non sia un gran tecnico, non ha saputo gestire l' anno scorso il rapporto Cunego-Simoni dove Simoni, invece di difendere un Cunego che volava cercava di attaccarlo in ogni occasione. Quest' anno al Giro non è stato mai chiaro su chi fosse il capitano della squadra. Ha detto che se l' aspettava un Cunego del genere in quanto troppo giovane non poteva ripetersi. Poi ha tirato fuori l'esempio di Saronni che si è ripetuto solo dopo 4 anni al Giro. Poi ricordiamo tutti che non ha saputo gestire Pantani dopo Madonna di Campiglio, Pantani sicuramente una persona difficile da gestire, ma sicuramente Martinelli non ha il carisma di gestire atleti famosi.
 
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Livello Giro




Posts: 142
Registrato: Mar 2005

  postato il 29/05/2005 alle 09:15
Ragazzi guardiamo i fatti.
Cunego era chiaramente partito, a dispetto di quanto Martinelli voleva far credere, per vincere il Giro. Poi Martinelli, si è visto, aveva ragione nel puntare su Simoni.
D'altronde la sua prima settimana in corsa, tutta tesa a una vittoria di tappa atta a dimostrare che la squadra aveva sbagliato a non puntare su di lui, lo dimostra ampiamente.
Ha deluso eccome il Piccolo Principe.
Francamente non penso sia sufficiente parlare soltanto di pressioni e altro. Le gambe non giravano. Questo giro poi ha avuto un livello tecnico-tattico superiore a quello dello scorso anno, dove, vi ricordo, Honchar arrivò a un minutino e qualcosa. E nella vittoria dello scorso anno non possiamo dimenticare le trenate di Eddy Mazzoleni e addirittura di altri corridori di altre squadre (un Gerolsteiner..). Insomma quello dello scorso anno fu un Giro "in carrozza" per Cunego.
In questo Giro Cunego non solo ha fatto il gregario perchè chiaramente il Capitano non poteva esserlo, ma è stato un gregario/comprimario senza acuti, un corridore mediocre: a dispetto di quanto ho letto e sentito ad es. sul Foscagno la sua andatura consentiva a Parra di guadagnare e sul Colletto del Moro Honchar&altri vivacchiavano in fondo al gruppo ed era una salita al 21%.
E ditemi, dove era il corridore, già designato erede di Pantani solo tre mesi dopo la sua morte, con le mani basse sul manubrio???
Indubbio che il pompaggio mediatico è stato deleterio e forse Cunego non è stato in grado di volare basso cercando una sua personale reale dimensione. Non so se avete letto un'intervista di Cunego sul Corriere della Sera dove lo stesso parlava del Giro in chiave grande fratello 2...
Non ha entusiasmato, anzi, ha deluso e sono convinto che il regolamento di conti in casa Lampre -Simoni non ha vinto il Giro perchè Cunego non l'ha aiutato ieri, d'atronde possibile che il Piccolo Principe abbia finito il giro in calando??mah...- produrrà un Tour de France con scarsi risultati per Damiano.

 
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Livello Marco Pantani




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Registrato: Nov 2004

  postato il 29/05/2005 alle 10:03
A me sembra che il buon punto di partenza per analizzare la questione sia questo post tratto da un altro thread:

Originariamente inviato da motocycling

Si,é vero,Simoni davanti alle telecamere non riesce a essere molto simpatico a molti,per il suo modo di esporre le sue idee,specialmente l'Anno scorso.Oggi nel processo si é comunque limitato a dire che le disposizioni in squadra erano ben definite all'inizio del Giro[probabilmente in casa lampre sapevano dello stato di forma di Cunego],ma il Veronese ha deluso le sue aspettative,e non solo le sue.A me non sembra che abbia dato una grossa mano a Simoni,ma d'altronde,se non ne aveva.Un Cunego comunque molto deludente,a mia vista.


Se é vero che "le disposizioni in squadra erano ben definite all'inizio del Giro", e non c'é ragione di pensare il contrario, visto che anche Martinelli prima del Giro aveva parlato chiaro: "Simoni capitano unico...", per me il Giro di Cunego diventa trasparente. C'é il vincitore uscente, che viene al Giro sognando di ripetersi, lo aveva detto e ripetuto, e gli si dice: "tu non partirai capitano alla pari, tu in questo Giro partirai gragario", volete dirmi voi dove va a finire il morale? Si capisce anche quel suo affannarsi come "una falena impazzita" (riprendo l'espressione di Aranciata) per cercare di vincere qualcosa nelle prime tappe: tanto dopo non gli sarebbe stato consentito niente.
E si badi: la decisione in casa Lampre non é stata presa "perché forse sapevano dello scarso stato di forma" di Damiano come dice qualcuno. La decisione é stata presa perché non sapevano in quale altro modo gestire la situazione: non potevano piegare il coriaceo Gibo, e allora hanno piegato (spezzato?) il più giovane e docile Damiano. Punto. La forma di Damiano non era malaccio, si é visto al Romandia e sarebbe migliorata ancora se fosse stato libero di fare la sua corsa. Quanto visto al Giro, per quanto lo riguarda é nullo e non avvenuto.

E' stata ripetuta fino alla nausea la storia del Foscagno, "prova" della scarsa condizione di Cunego. "Ha perso un minuto rispetto ai primi...". Mi spiace, ma é un'analisi superficiale, si dimenticano completamente le motivazioni e il morale. Sei il vincitore in carica, sei in fuga con i primi, ti fermano per un'analisi tattica della situazione completamente sbagliata o (più probabilmente) perché in casa Lampre si pensa che un tuo ritorno in classifica compremetterebbe quelli che si pensano essere degli equilibri ormai trovati, ti mettona a fare una trenata davanti come l'ultimo dei gregari e poi? ... e poi c'é qualcuno che pensa che tu abbia sputato l'anima per non perdere terreno dai primi! Ma signori, riflettete, mettetevi nella situazione: vi dicono di tirare, OK tirate. Ma dar fondo alle riserve, questo proprio no! E poi, quel giorno, se c'era uno che aveva interesse a percorrere il Foscagno un minuto più alla svelta, quello caso mai era Simoni. Se non l'ha fatto e si é limitato a quell'attacchino nel finale é perché le gambe per andare su più alla svelta non le aveva!

Comunque, concordo con Alu: pessima la gestione fatta dalla Lampre. Per arrivare a questi punti era meglio non fare partecipare Cunego al Giro.
D'altronde i risultati di questa gestione si vedono: dall'inizio della stagione, quante sono le vittoria dei Lampre?

 
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Livello Giro




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  postato il 29/05/2005 alle 10:40
Felice mi vorresti far credere che Cunego sarebbe arrivato al traguardo con Parra??!!
Non sono un Simoniano, tutt'altro, non sono un Cuneghiano, sono un Pantaniano, e ho osservato la corsa senza farmi trascinare da sentimenti di tifo e affini.
Certamente è mancato Simoni nei momenti topici, in altri forum ho duramente criticamente la condotta di gara di Simoni, ad es. sul Foscagno con quell'inutile e per nulla emozionante scatto a un chilometro dal gpm del Foscagno. Evidentemente non ne aveva. D'altronde, pur preparando con un puntiglio il Giro, 34 primavare si fanno sentire.
Ma non si può non ammettere che la corsa di Cunego sia stata completamante deludente: anche quando di buona volontà si è piegato alla ragion di squadra la sua azione non faceva selezione, tutt'altro!
Dici bene quando ricordi la sua buona prestazione al Romandia -ma il vuoto comunque quest'anno non l'ha mai fatto in salita- ma è possibile che abbia finito il Giro adirrittura in calando???

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 29/05/2005 alle 10:58
Cunego ha deluso tantissimo lo si è visto e si è ridetto tante e tante volte...è chiaro che un'anno nn può essere come un'anno è chiaro anche che tutti i tifosid i Cunego vorrebbero vedere Cunego vincere ogni anno il G'iro D'Italia ma questo purtroppo nn avviene....cmq la situazione migliore (è evidente, inevitabile e nn lo scopro oggi) che uno dei due cambia squadra anche se ormai Simoni è vicino "all'età della pensione"...

 

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"Qui devi spingere con le tue gambe vecio" Davide Cassani a Gilberto Simoni alla ricognizione di Plan De Corones

"Signori non c'è ne sono più" Gilberto Simoni ad Aprica 2006

Il mio nome è Roberto che fa rima (guarda un pò che caso) con Gilberto

30 maggio 2007 ultima vittoria al giro sullo Zoncolan. 30 Maggio 2010 la fine di un lungo sogno duranto 15 anni fatto di tante gioie e tante delusioni, grazie di tutto Gibo!



 
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Livello Tour




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  postato il 29/05/2005 alle 11:09
per giudicare il giro di Cunego bisogna aspettare il Tour...secondo me è venuto al giro solo in preparazione,ha fatto da parafulmine perchè tutti lo aspettavano(ma sapendo di non essere in condizione a fatto solo finta di crederci per la vittoria,senza aver contraccolpi psicologici)lasciando Gibo tranquillo da pressioni fino a Zoldo. Sarà il tempo a giudicare!
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2005 alle 12:32
Ragazzi, dimentichiamo che Cunego ha 24 anni! Si può giustificare certo un Gio corso così... A parte il fatto che io sono sempre stato convinto che lui fosse quasi più adatto alle corse in linea rispetto a quelle a tappe... Ma comunque ha ancora tutto il tempo per crescere! Come ha detto giustamente lui: "Si impara più dalle sconfitte che dalle vittorie" E penso che in questa chiave di lettura questo Giro gli possa essere stato molto utile, anche perchè lo ridimensiona un po' e gli farà affrontare la stagione che resta con un po' di umiltà in più. Certo l'umiltà non gli è mai mancata, almeno a parole, ma questa dura lezione che ha preso in questo Giro non potrà certo fargli male...
 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 29/05/2005 alle 14:10
Caro sunsemperchi,

non perdere di vista l'oggetto della discussione. Qui non si tratta di sapere se il Giro di Cunego sia o non sia stato deludente: é ovvio che é stato deludente!!! Qui si tratta di sapere se c'erano le premesse perché così non fosse, ed io sostengo, alle luce delle informazioni che arrivano, che queste premesse non c'erano.
Contrariamente a quanto pensa kaisermax, io credo che Cunego abbia preparato il Giro per correrlo e vincerlo. Poco prima della vigilia del Giro però, in casa Lampre hanno fatto il punto e deciso le gerarchie e Damiano ha scoperto che non sarebbe stato un capitano (certo alla pari con Simoni), sarebbe stato un gregario, con possibilità di vittoria, quella vittoria per cui aveva lavorato, uguali a zero. Questo secondo me é accaduto all'incirca quando Martinelli ha fatto la sua uscita su Simoni capitano unico. Chiaro che Damiano a quel punto si é trovato con i piani sconvolti e il morale in fondo ai calzini.
Certo, questa sopra é solo una teoria, e le cose potrebbero anche essere andate diversamente. Però ha il vantaggio di essere una teoria plausibile e esplicativa, visto che alla sua luce si capisce benissimo l'accaduto, ivi comprese certe "stranezze" delle prime tappe del Giro.

Quanto alla tappa dello Stelvio, l'analisi che ne é stata fatta é stata estremamente superficiale. Del Foscagno ho già detto. Ma non finisce lì.
Si é detto ad esempio, che se Cunego non si fosse rialzato la fuga sarebbe stata riassorbita sotto l'impulso dei gregari di Savoldelli. E' falso. Che i fuggitivi avrebbero perso terreno primo dello Stelvio lo avrebbero capito anche i bambini: bastava guardare l'altimetria della tappa. Ma ormai si era sulle prime rampe dello Stelvio, la natura del terreno cambiava, diventando molto più favorevole ai fuggitivi che agli inseguitori. I gregari di Savoldelli quello che potevano fare l'avevano fatto e sarebbero rotolati inesorabilmente all'indietro, cosa che é d'altronde avvenuta. Sullo Stelvio a tirare é stata la Lampre, cosa che non avrebbe avuto ragione di essere se davanti ci fosse stato Cunego.

E veniamo a queste trenate dei Lampre sullo Stelvio e sul Foscagno. Che senso avevano? Quando mai si é visto che gli scalatori mettono davanti i compagni di squadra in salita a tenere alta l'andatura? Questa é la tattica dei corridori alla Armstrong, oppure dei passisti che vogliono prevenire gli scatti spezzagambe degli scalatori. Ecco, se Savoldelli avesse avuto una squadra decente, avrebbe fatto bene a metterla davanti a tenere alta l'andatura. Savoldelli la squadra non l'aveva, memo male che ci ha pensato Simoni!
Ad ogni modo per quanto riguarda la strategia e i tatticismi Lampre, i numeri parlano chiaro: Savoldelli primo, Simoni secondo. Numero di tappe vinte: zero.

Originariamente inviato da sunsemperchi

Felice mi vorresti far credere che Cunego sarebbe arrivato al traguardo con Parra??!!


Non ne ho la minima idea. Bisognerebbe tanto per cominciare sapere se Damiano ha cominciato a staccarsi a seguito degli ordini ricevuti o se non riusciva a tenere il ritmo dei sudamericani. Ad ogni modo, non c'era bisogno di arrivare con Parra per rientrare in classifica. Senza i Lampre a tirare il distacco poteva essere più grande e, se anche così non fosse stato, i vari pretendenti alla classifica generale avrebbero dovuto lavorare di più, il che avrebbe avvantaggiato Simoni.

Originariamente inviato da sunsemperchi

Non sono un Simoniano, tutt'altro, non sono un Cuneghiano, sono un Pantaniano, e ho osservato la corsa senza farmi trascinare da sentimenti di tifo e affini.


Certamente, ed é per questo che ti propongo la mia lettura degli eventi, che é una lettura ragionata, non certo improntata da tifo. Devo dirti però che mi é piaciuto poco il tuo primo post, in cui parli di Cunego come se fosse una mezza calzetta. Dicevi le stesse cose anche dopo il Lombardia?

Originariamente inviato da sunsemperchi

Certamente è mancato Simoni nei momenti topici, in altri forum ho duramente criticamente la condotta di gara di Simoni, ad es. sul Foscagno con quell'inutile e per nulla emozionante scatto a un chilometro dal gpm del Foscagno. Evidentemente non ne aveva. D'altronde, pur preparando con un puntiglio il Giro, 34 primavare si fanno sentire.
Ma non si può non ammettere che la corsa di Cunego sia stata completamante deludente: anche quando di buona volontà si è piegato alla ragion di squadra la sua azione non faceva selezione, tutt'altro!
Dici bene quando ricordi la sua buona prestazione al Romandia -ma il vuoto comunque quest'anno non l'ha mai fatto in salita- ma è possibile che abbia finito il Giro adirrittura in calando???


Dimmi un po' tu chi, a parte Parra e Rujano, in questo Giro ha fatto il vuoto in salita...

 
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Livello Tour




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  postato il 29/05/2005 alle 16:22
Senza dubbio il Giro di Cunego è stato molto deludente e sicuramente anche come gregario di Simoni non si è dimostrato all'altezza. Damiano è sicuramente un campione, come ha dimostrato nel 2004 ed a tratti in qualche gara dell'anno in corso (Romandia). Non credo che il Tour possa essere un obiettivo a breve raggiungibile per lui perchè ci sono troppe cronometro (compresa la cronosquadre dove penso proprio che la Lampre cederà molti secondi). Per lui sarebbe già buono un piazzamento nei 10 con magari un successo di tappa o due, ma il podio credo resterà lontano. Spero di sbagliarmi ma io la penso così.
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/05/2005 alle 16:41
l'impressione e' che Cunego abbia sbagliato preparazione.al Romandia andava fortissimo,al Giro bene nella prima settimana ma poi,crisi di Zoldo Alto a parte,sempre in calando via via che passavano i giorni fino ai 12 minuti persi ieri.non credo nemmeno che sia una scelta in vista del Tour,di solito chi prepara il Tour cresce nella terza settimana del Giro,come Virenque nel 1999,come Sastre nel 2002.forse Cunego farebbe meglio a lasciare perdere il Tour quest'anno e prepararsi per la Vuelta
 
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Livello Gand-Wevelvem




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  postato il 30/05/2005 alle 07:15
...Damiano si e' ritrovato a fare il giro in quella maniera ed e' stato importante finirlo in quanto un po si e' allenato in vista di altri appuntamenti come il Tour...
Il problema di Damiano e' solo di natura psicologica in quanto essendo un ragazzo di soli 23 anni nn e' riuscito a sopportare il peso della responsabilita' di riconferma,mentre l'anno scorso viveva all'ombra di Simoni...
Cmq io sono del parere che nn e' stato carino vedere Damiano affrontare il giro in quella maniera xro' anche i grandi corridori del passato si sono ritrovati ad aiutare compagni in classifica..
CREDO CHE A DAMIANO SIA SERVITO + FARE IL GIRO IN QUELLA MANIERA CHE NN DA VINCITORE,PERCHE' DOPO UNA DELUSIONE COSI' CI SAR' + VOGLIA DI RIFARSI SU TUTTI...
Ciao a presto e non mollare...

 
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Livello Giro




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  postato il 30/05/2005 alle 08:45
Originariamente inviato da Felice

Caro sunsemperchi,

non perdere di vista l'oggetto della discussione. Qui non si tratta di sapere se il Giro di Cunego sia o non sia stato deludente: é ovvio che é stato deludente!!! Qui si tratta di sapere se c'erano le premesse perché così non fosse, ed io sostengo, alle luce delle informazioni che arrivano, che queste premesse non c'erano.
Contrariamente a quanto pensa kaisermax, io credo che Cunego abbia preparato il Giro per correrlo e vincerlo. Poco prima della vigilia del Giro però, in casa Lampre hanno fatto il punto e deciso le gerarchie e Damiano ha scoperto che non sarebbe stato un capitano (certo alla pari con Simoni), sarebbe stato un gregario, con possibilità di vittoria, quella vittoria per cui aveva lavorato, uguali a zero. Questo secondo me é accaduto all'incirca quando Martinelli ha fatto la sua uscita su Simoni capitano unico. Chiaro che Damiano a quel punto si é trovato con i piani sconvolti e il morale in fondo ai calzini.
Certo, questa sopra é solo una teoria, e le cose potrebbero anche essere andate diversamente. Però ha il vantaggio di essere una teoria plausibile e esplicativa, visto che alla sua luce si capisce benissimo l'accaduto, ivi comprese certe "stranezze" delle prime tappe del Giro.

Quanto alla tappa dello Stelvio, l'analisi che ne é stata fatta é stata estremamente superficiale. Del Foscagno ho già detto. Ma non finisce lì.
Si é detto ad esempio, che se Cunego non si fosse rialzato la fuga sarebbe stata riassorbita sotto l'impulso dei gregari di Savoldelli. E' falso. Che i fuggitivi avrebbero perso terreno primo dello Stelvio lo avrebbero capito anche i bambini: bastava guardare l'altimetria della tappa. Ma ormai si era sulle prime rampe dello Stelvio, la natura del terreno cambiava, diventando molto più favorevole ai fuggitivi che agli inseguitori. I gregari di Savoldelli quello che potevano fare l'avevano fatto e sarebbero rotolati inesorabilmente all'indietro, cosa che é d'altronde avvenuta. Sullo Stelvio a tirare é stata la Lampre, cosa che non avrebbe avuto ragione di essere se davanti ci fosse stato Cunego.

E veniamo a queste trenate dei Lampre sullo Stelvio e sul Foscagno. Che senso avevano? Quando mai si é visto che gli scalatori mettono davanti i compagni di squadra in salita a tenere alta l'andatura? Questa é la tattica dei corridori alla Armstrong, oppure dei passisti che vogliono prevenire gli scatti spezzagambe degli scalatori. Ecco, se Savoldelli avesse avuto una squadra decente, avrebbe fatto bene a metterla davanti a tenere alta l'andatura. Savoldelli la squadra non l'aveva, memo male che ci ha pensato Simoni!
Ad ogni modo per quanto riguarda la strategia e i tatticismi Lampre, i numeri parlano chiaro: Savoldelli primo, Simoni secondo. Numero di tappe vinte: zero.

Originariamente inviato da sunsemperchi

Felice mi vorresti far credere che Cunego sarebbe arrivato al traguardo con Parra??!!


Non ne ho la minima idea. Bisognerebbe tanto per cominciare sapere se Damiano ha cominciato a staccarsi a seguito degli ordini ricevuti o se non riusciva a tenere il ritmo dei sudamericani. Ad ogni modo, non c'era bisogno di arrivare con Parra per rientrare in classifica. Senza i Lampre a tirare il distacco poteva essere più grande e, se anche così non fosse stato, i vari pretendenti alla classifica generale avrebbero dovuto lavorare di più, il che avrebbe avvantaggiato Simoni.

Originariamente inviato da sunsemperchi

Non sono un Simoniano, tutt'altro, non sono un Cuneghiano, sono un Pantaniano, e ho osservato la corsa senza farmi trascinare da sentimenti di tifo e affini.


Certamente, ed é per questo che ti propongo la mia lettura degli eventi, che é una lettura ragionata, non certo improntata da tifo. Devo dirti però che mi é piaciuto poco il tuo primo post, in cui parli di Cunego come se fosse una mezza calzetta. Dicevi le stesse cose anche dopo il Lombardia?

Originariamente inviato da sunsemperchi

Certamente è mancato Simoni nei momenti topici, in altri forum ho duramente criticamente la condotta di gara di Simoni, ad es. sul Foscagno con quell'inutile e per nulla emozionante scatto a un chilometro dal gpm del Foscagno. Evidentemente non ne aveva. D'altronde, pur preparando con un puntiglio il Giro, 34 primavare si fanno sentire.
Ma non si può non ammettere che la corsa di Cunego sia stata completamante deludente: anche quando di buona volontà si è piegato alla ragion di squadra la sua azione non faceva selezione, tutt'altro!
Dici bene quando ricordi la sua buona prestazione al Romandia -ma il vuoto comunque quest'anno non l'ha mai fatto in salita- ma è possibile che abbia finito il Giro adirrittura in calando???


Dimmi un po' tu chi, a parte Parra e Rujano, in questo Giro ha fatto il vuoto in salita...


Caro Felice,
anch'io sono dell'idea che Cunego fosse venuto a correre il Giro per vincerlo, basta guardare infatti la sua condotta di gara della prima settimana dove per l'appunto ha cercato la vittoria di tappa.
Ma vedi, si possano anche decidere le strategie, i ruoli e i compiti ma poi è sempre solo la strada a parlare..."fatti non pugnette" si potrebbe dire. E Cunego difatti sulla prima vera salita non c'era.
Sarà pure un'analisi superficiale quella relativa alla tappa del Foscagno ma sono certo che Cunego non sarebbe stato riassorbito per effetto del forcing (?) della Discovery, ma semplicemente la sua pedalata era tutto fuorchè rotonda, non era incisiva e mai lo è stata in questo Giro.
Non ritengo Cunego una mezza calzetta, semplicemente già l'anno scorso avevo storto il naso di fronte a un pompaggio mediatico innegabile (Pantacunego, scatta con le mani basse sul manubrio -e quest'anno??- ecc ecc...) e soprattutto di fronte a un Giro a mio parere mediocre, con protagonisti poco elettrici: mi viene in mente un Simoni arrogante presentatosi al Giro pensando di vincerlo a mani basse... Honchar secondo nella generale a un minuto e qualcosa e poi ancora, le indimenticabili trenate di Mazzoleni fin sotto ai piedi della salita... insomma avevo ben presente l'effettiva dimensione reale di quel Giro.
E bravo, hai citato la vittoria del Lombardia, quella che invece mi impressiò con Cunego che tornava da una settimana promozionale in USA e vinceva in riva al lago di Como!
In merito alla tua domanda ("Dimmi un po' tu chi, a parte Parra e Rujano, in questo Giro ha fatto il vuoto in salita...") non sto qui nemmeno a celebrare un Giro sì spettacolare nel percorso -eccetto l'arrivo in salita (?) a Limone Piemonte- ma che presentava big quasi tutti allo stesso livello. Ma francamente, finire il Giro come l'ha finito Cunego, adirittura in netto calo (possibile?), beh mi ha lasciato un pò basito, insomma ci credo poco e penso anche che Cunego nell'ultima tappa sapendo che la gamba non era tale per vincere la tappa, non abbia voluto dare una mano a Simoni, e, soggettivamente postando, di questo sono anche contento.
Onore al Falco, dunque, che ha vinto il Giro correndo praticamente da "privato".
Se poi devo pronosticare Cunego in chiave Tour, dopo questa mazzata, beh, ha una figlia in arrivo a fine luglio e poi sarà il suo primo Tour: per me farò poco, oltrettuto, al di là delle pressioni&affini nessuno ha spiegato perchè non gli girassero a 360° le gambe...

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 30/05/2005 alle 12:58
Mah, quello che potevo dire sulla questione io l'ho detto. Fra l'altro ho anche risposto alla domanda con cui era stato aperto il thread: per gestire così male le cose sarebbe meglio se a Cunego il Giro non lo avessero fatto correre. Se poi, bontà loro, glielo avessero detto a gennaio, sarebbe stato ancora meglio!

In merito a quanto dici tu, sunsemperchi, solo un paio di commenti.

Parli di un finale di Giro in calando. Può essere. Anzi, in apparenza é certamente così. Ma esiste anche un'altra semplicissima chiave di lettura...

Sono veramente stufo di questa consuetudine di sminuire il Giro dello scorso anno. Prenditi i primi 10 della generale di quest'anno e confrontali con quelli dell'anno scorso e vedrai che, Rujano a parte, la differenza non é un gran che. Quanto al tanto denigrato Honchar, la "prova" vivente del basso livello del Giro dello scorso anno, quest'anno é ancora lì, in quarta posizione, a 4 e 22 dalla maglia rosa, nonostante l'anno in più e le motivazioni in meno. L'anno scorso é finito a 2 minuti. Considerando che nella cronometro però ne aveva guadagnati 3, se ne deduce che in montagna ha beccato di più l'anno scorso che quest'anno.

Saluti

PS Sono sempre affascinato dalla capacità di osservare la "rotondità" della pedalata...

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 30/05/2005 alle 14:03
Ops... pardon... Honchar sesto non quarto, ma il resto vale tale e quale.
 
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Livello Giro




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  postato il 30/05/2005 alle 14:35
Originariamente inviato da Felice

Mah, quello che potevo dire sulla questione io l'ho detto. Fra l'altro ho anche risposto alla domanda con cui era stato aperto il thread: per gestire così male le cose sarebbe meglio se a Cunego il Giro non lo avessero fatto correre. Se poi, bontà loro, glielo avessero detto a gennaio, sarebbe stato ancora meglio!

In merito a quanto dici tu, sunsemperchi, solo un paio di commenti.

Parli di un finale di Giro in calando. Può essere. Anzi, in apparenza é certamente così. Ma esiste anche un'altra semplicissima chiave di lettura...

Sono veramente stufo di questa consuetudine di sminuire il Giro dello scorso anno. Prenditi i primi 10 della generale di quest'anno e confrontali con quelli dell'anno scorso e vedrai che, Rujano a parte, la differenza non é un gran che. Quanto al tanto denigrato Honchar, la "prova" vivente del basso livello del Giro dello scorso anno, quest'anno é ancora lì, in quarta posizione, a 4 e 22 dalla maglia rosa, nonostante l'anno in più e le motivazioni in meno. L'anno scorso é finito a 2 minuti. Considerando che nella cronometro però ne aveva guadagnati 3, se ne deduce che in montagna ha beccato di più l'anno scorso che quest'anno.

Saluti

PS Sono sempre affascinato dalla capacità di osservare la "rotondità" della pedalata...


Francamente non era pensabile e nemmeno auspicabile che il vincitore del Giro d'Italia in carica non prendesse parte al Giro a beneficio del Tour che, sottolineo, Cunego correrà per la prima volta.
Reputo Martinelli un tecnico oltre che vincente, preparato: evidentemente, se aveva deciso di puntare su Simoni era al corrente che Damiano non era al top: d'altronde al Romandia Cunego ha sì vinto una tappa ma senza fare il vuoto, in volata su Menchov... e poi ribadisco che è sempre e comunque la strada a indicare strategie e ruoli.
E qui entra in gioco allora la misteriosa "pedalata rotonda": dimmi Felice, hai forse visto Cunego quest'anno scattare a mani basse sul manubrio come l'anno scorso, quando a pompaggio mediatico a pieno regime, si era già parlato dell'erede di Marco Pantani?! No, tutt'altro, schiena bassa sul telaio, mani perpedicolari sul manubrio e una pedalata che si faceva, con la strada arcigna, sempre più legnosa e mai veramente sciolta.
Guarda, in merito al Giro dello scorso anno resto della mia idea; si è vero, e l'ho scritto: è stato un giro spettacolare, prima ancora che per il livello dei partenti quasi tutti sullo stesso livello, per le tappe ben disegnate. E aggiungo che l'elemento "elettrizzante" è stata questa sfida per la vittoria finale a suon di secondi incerta fino all'ultima; dunque il tic-tac dell'orologio!
Ma, mi spiace Felice, ricordo benissimo le trenate di Mazzoleni e Wegmann "in carrozza" che fecero guadagnare a Cunego su Popovich fino a un minuto e mezzo.
Quello che mi domando è: come mai Cunego non è mai stato in corsa come ci si poteva aspettare visto il suo indubbio talento? Può aver bruciato magari energie nervose nella prima settimana quando voleva dimostrare che il più forte in squadra era lui, ma a tuttoggi, al di là delle pressioni ecc..., non è stata fornita una reale spiegazione.
So benissimo che è difficilissimo ripetersi e che è giovane, ma il giro di Cunego è stato davvero deludente e non penso che sia calato solo apparentemente, quanto concretamente, forse prima fisicamente e poi anche mentalmente.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2005 alle 15:13
Sono d’accordo con Felice

Se é vero che "le disposizioni in squadra erano ben definite all'inizio del Giro", e non c'é ragione di pensare il contrario, visto che anche Martinelli prima del Giro aveva parlato chiaro: "Simoni capitano unico...", per me il Giro di Cunego diventa trasparente. C'é il vincitore uscente, che viene al Giro sognando di ripetersi, lo aveva detto e ripetuto, e gli si dice: "tu non partirai capitano alla pari, tu in questo Giro partirai gragario", volete dirmi voi dove va a finire il morale? Si capisce anche quel suo affannarsi come "una falena impazzita" (riprendo l'espressione di Aranciata) per cercare di vincere qualcosa nelle prime tappe: tanto dopo non gli sarebbe stato consentito niente.
E si badi: la decisione in casa Lampre non é stata presa "perché forse sapevano dello scarso stato di forma" di Damiano come dice qualcuno. La decisione é stata presa perché non sapevano in quale altro modo gestire la situazione: non potevano piegare il coriaceo Gibo, e allora hanno piegato (spezzato?) il più giovane e docile Damiano. Punto


Che bordello ne è venuto fuori.
Probabilmente hai ragione, il ragazzo ha preso una "scuffia", una "bollitura emotiva", non c’era proprio di testa, e le cause sono da ricercare probabilissimamente tra le righe che hai scritto.
Va detto che non era una situazione facile da gestire e forse, come dici tu, sarebbe stato meglio che Cunego addirittura al Giro non fosse nemmeno schierato.
Ipotizzo però che doveri contrattuali non abbiano permesso questa scelta (vedi la messinscena pugilistica voluta dalla Cannondale, esilarante perchè svoltasi mentre Basso spaccava il mondo e mentre Cunego già aveva perso colpi).
Condivido alla lettera la tua analisi su quanto accaduto lungo lo Stelvio (ma già si sapeva, ne avevamo parlato altrove).
Ovviamente noi non ci limitiamo a fare la conta dei cadaveri, cerchiamo di capire i prodromi e le cause che hanno scatenato la guerra.

Ti dirò, Felice, che se è vero che la faida familiare è stata gestita malissimo, buttando nello sciacquone un Giro che poteva benissimo vederli vincitori, ci sono alcune aspetti che mi fanno pensare che nella Lampre ci fossero due partiti che si sono proprio scavati la fossa, uno quello di Saronni e Galbusera, pro Simoni, che ha ottenuto che Gibo fosse il capitano, l’altro quello di Corti e Martinelli (ovvio), pro Cunego, che ha parato il colpo alla meno peggio, ottenendo carta bianca in vista del tour e facendo il vuoto attorno a Simoni, o almeno ho avuto l’impressione che l’unico gregario decente fose Vila, e credo che questa impressione l’abbiano avuta in molti, perchè il resto della squadra, non solo Cunego, si è visto veramente a spizzichi e bocconi, con i freni tirati.
Tra le altre cose, a conferma di ciò, quando Simoni ha detto che gli sarebbe piaciuto fare nuovamente il Tour de France, Martinelli ha risposto seccato affermando che non erano questi i piani.
Altro punto, vorrei far notare l’andamento stagionale di Cunego fino alla disfatta di Zoldo Alto:

3° nella quarta tappa di Murcia
3° nella classifica di Murcia
5° nella seconda tappa della Coppi e Bartali
3° nella quarta tappa della Coppi e Bartali
3° nella classifica della Coppi e Bartali
5° nella prima tappa del Paesi Baschi
6° nella seconda tappa del Paesi Baschi
6° nella quinta tappa del Paesi Baschi
9° nella classifica del Paesi Baschi
2° nella Clasica Primavera
9° nella Liegi Bastogne Liegi
1° nella terza tappa del Romandia
3° nella quarta tappa del Romandia
4° nella quinta tappa del Romandia (tipo cronoscalata)
2° nella classifica finale del Romandia
9° nella prima tappa del Giro d’Italia
2° nella terza tappa del Giro d’Italia
6° nella quinta tappa del Giro d’Italia
2° nella settima tappa del Giro d’Italia

A mio avviso si tratta di una grandissima regolarità, fino a quel momento seconda solo a quelle di Petacchi, Di Luca, Boonen e Freire.
Anche io penso che Cunego stesse preparando al meglio il Giro d’Italia per vincerlo, e che almeno fino al Romandia non era al corrente del fatto che il Giro non sarebbe stato capitano alla pari con Simoni, di qui il crollo emotivo, con conseguente crollo fisico, perchè entrambi gli aspetti (atletico e mentale) possono essere un formidabile collo di bottiglia per il rendimento, senza dimenticare che si trattava di gambe che avevano già corso tantissimo, come abbiamo visto (la stagione eccezionale di Di Luca non può essere un valido paragone).
Com’è possibile che un potenziale vincitore del Giro d’Italia si sbattesse con i migliori sulle strade del Paesi Baschi?
Evidentemente non sapeva di non essere più un potenziale vincitore del Giro, veniva esortato a impegnarsi in queste corsette di preparazione o nelle classiche delle Ardenne, probabilmente con lo stupore del ragazzino, che probabilmente si domandava se non fosse meglio risparmiarsi per il Giro.
Ha corso con il coltello tra i denti pure al Romandia.
La reazione alla notizia di "Gibo capitano unico" è stata quella che abbiamo visto: lotta strenua nelle prime tappe per cercare di fare suoi quei pochi traguardi che la strategia della squadra gli concedeva, quindi svacco totale.
Come pedina, sullo Stelvio, è stato "giocato" malissimo, come gregario di Simoni è stato inesistente.

A questo punto ci si deve domandare quali potrebbero essere le conseguenze.
Per un corridore che punta al Tour ci può stare un picco di forma coincidente con il Romandia, ma deve seguire un periodo di scarico per riprendere poi gradualmente verso la fine di maggio, ma in maggio Cunego ha corso il Giro, sicchè c’è da augurarsi che non arrivi a luglio in condizioni psicofisiche disastrose.
Altro punto: sarà rimasta inalterata la fiducia che Cunego riponeva nei vertici della squadra, Martinelli in particolare?
Altro punto: già è difficile immaginare Cunego come un corridore che possa salire sul podio del Tour (a meno che non ci sia una sterzata netta nei tracciati), è utile farlo arrivare all’appuntamento con tutta la tensione accumulata in seguito a questi accadimenti?

Le premesse per un’intera annata sottotono ci sono tutte (mi auguro almeno un bel colpo di coda).
Ciao

 

____________________
Davide

 
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Livello Giro di Lombardia




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  postato il 30/05/2005 alle 16:39

ottenendo carta bianca in vista del tour e facendo il vuoto attorno a Simoni, o almeno ho avuto l’impressione che l’unico gregario decente fose Vila, e credo che questa impressione l’abbiano avuta in molti, perchè il resto della squadra, non solo Cunego, si è visto veramente a spizzichi e bocconi, con i freni tirati.


In effetti, il miglior gregario in casa Lampre, nonchè l'anno scorso
l'uomo che si era schierato con Cunego e lo curava in ogni minuto della
corsa rosa, se non ricordo male, cioè Mazzoleni, non era al Giro ma
bensì sarà schierato al Tour.
Secondo me, Davide ha visto bene un'altra volta: in Lampre ci sono due
schieramenti e il colpo al cerchio e uno alla botte ha prodotto il
disastro di questo Giro impostato male e proseguito peggio.
Ma come?!?!?!
L'anno scorso la Saeco ha brillato per l'intelligenza tattica e quest'anno
ne hanno combinate di tutti i colori. Il cambiamento è così repentino
che non si può non chiedersi se il tutto non sia stato predisposto ad arte,
o perlomeno se non ci siano state forti incomprensioni a livello dirigenziale che hanno condotto alla Waterloo Lampre.
Ipotesi Fantaciclistica: Martinelli prepara Cunego per il Tour, e Cunego lo sa, ma gioca il ruolo di quello che partecipa al Giro per vincerlo. Non dimentichiamoci che alla Vuelta l'anno scorso arrivò 16° con un ritardo
di 29 minuti o giù di lì e che, qualche settimana dopo, il suo rendimento era in crescita (vittoria al Lombardia e secondo posto alla Japan Cup).
Cerca allora la vittoria di tappa in una tappa che sa essere alla sua portata perchè quelle dopo non lo saranno di certo (e in Spagna l'anno scorso aveva già imparato che se non in condizione in montagna non c'era nulla da fare). Simoni (che appartiene all'altro ramo della "famiglia" Lampre) va al Giro per vincerlo, convinto che anche Damiano lo faccia. Resta spiazzato dall'improvvisa crisi (?) di Damiano che, guarda caso, non ha nemmeno le forze di un Vila per aiutarlo: in questo senso questo Giro sembra proprio la fotocopia della Vuelta dell'anno scorso (Damiano sempre staccato in salita e sempre con il gruppo degli anonimi). Simoni resta praticamente con un gregario in meno e con il solo Vila a dare una mano in salita.
Questo potrebbe essere e probabilmente è fantaciclismo ma, vedi mai, non si può mai dire mai!
Un paio di domande restano aleggianti nell'aria:
Perchè Mazzoleni non era al Giro? Perchè la Lampre riteneva la squadra sufficientemente forte da permettersi di lasciare a casa il miglior gregario in squadra? O perchè l'uomo di fiducia di Damiano doveva essere dirottato al Tour?
Ai posteri l'ardua sentenza... o per meglio dire al Tour.
Ciao ciao,
Helios.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 30/05/2005 alle 17:56
Ciao Aranciata,

é effettivamente probabilissimo che in casa Lampre si siano create due fazioni anche a livello di dirigenza, con i risultati che si sono visti. Quello che mi lascia un certo rimpianto é che avrebbero potuto regolare i loro conti a gennaio, con grande beneficio per tutti. Cunego avrebbe potuto prepararsi per fare buone cose in primavera, concedersi un po' di riposo invece di fare il Giro e rilanciare la macchina della preparazione in vista del Tour. E Simoni avrebbe avuto la squadra tutta per lui al Giro.
Ora purtroppo le cose sono quelle che sono e non posso che concordare con l'analisi delle possibili conseguenze che fai tu:

Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

A questo punto ci si deve domandare quali potrebbero essere le conseguenze.
Per un corridore che punta al Tour ci può stare un picco di forma coincidente con il Romandia, ma deve seguire un periodo di scarico per riprendere poi gradualmente verso la fine di maggio, ma in maggio Cunego ha corso il Giro, sicchè c’è da augurarsi che non arrivi a luglio in condizioni psicofisiche disastrose.
Altro punto: sarà rimasta inalterata la fiducia che Cunego riponeva nei vertici della squadra, Martinelli in particolare?
Altro punto: già è difficile immaginare Cunego come un corridore che possa salire sul podio del Tour (a meno che non ci sia una sterzata netta nei tracciati), è utile farlo arrivare all’appuntamento con tutta la tensione accumulata in seguito a questi accadimenti?

Le premesse per un’intera annata sottotono ci sono tutte (mi auguro almeno un bel colpo di coda).
Ciao


Bisognerebbe che in casa Lampre facessero chiarezza IMMEDIATAMENTE, che evitassero ormai di far correre i due insieme e che ricostituissero quell'ambiente sereno che solo può permettere di ambire a fare risultati. Ne saranno capaci? Purtroppo ne dubito...

Ciao!

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 30/05/2005 alle 18:27
X sunsemperchi

Hai fatto benissimo a ripetermi ancora una volta che l'anno scorso Cunego é stato portato in carrozza a Milano da Mazzoleni. Repetita iuvant, é proprio vero! Mi é venuta un'idea geniale! Ma visto che tu ne sei all'origine, te ne faccio parte volentieri.

Che ne diresti se proponessimo di abolire le squadre nel ciclismo? Ciascuno per sé e Dio contro tutti! Non sarebbe più bello e più equo? Si potrebbe cominciare già dal prossimo Tour de France...

Armstrong che mette alla frusta i suoi gregari e si fa portare in carrozza fino a sei Km dalla cima dell'ultima salita dove puntualmente stacca tutti gli altri? Basta! Stop! A partire da adesso non si può più!

E i treni di Petacchi? Quelli verranno aboliti in nome della "par condicio". Forse che gli altri li hanno i treni? Treni, aerei, navi, tutta roba proibita! Non sono ciclisti? Che vadano in bicicletta allora!

Simoni che fa tirare i suoi gregari sullo Stelvio e sul Foscagno? No, no, e no! Come? Ah, dite che non lo ha fatto per interesse personale? Che voleva solo aiutare il suo amico Savoldelli e difenderlo dai soliti attacchi degli scalatori rompiscatole? Ma scusate Savoldelli non era suo avversario? Qui gatta ci cova: Di Pietro! Mani pulite! C'é aria di corruzione! Ci vuole una punizione esemplare, una bella squalifica, ecco quello che ci vuole!

D'ora in poi, bisogna fare come Savoldelli, si corre senza squadra. Come? Mi dite che i gregari di Savoldelli tiravano prima dello Stelvio per fargli recuperare lo svantaggio? Suvvia, quello che valgono i gregari di Savoldelli lo si é visto. Un po' di comprensione! Ah... non c'é niente da fare... la legge é uguale per tutti, bisogna squalificare pure lui...

Beh, sapete cosa vi dico? Con tutte le vostre squalifiche, son proprio contento: il Giro lo vince Rujano! In fondo, il giorno del Finestre facevo il tifo per lui... Come? Squalificato pure lui? E perché mai? Ora state proprio esagerando! Ha beneficiato per ben due volte dell'aiuto di Parra, é persino recidivo, la squalifica sarà pure accompagnata da un mese di sospensione, tanto per mettere i puntini sulle i.

Ma insomma, vuoi vedere che squalifica dopo squalifica, questo Giro finisce per vincerlo Honchar?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2005 alle 18:40
Squadre con due punte ci sono state spesso nella storia del ciclismo. A volte ha funzionato, a volte no. Funzionò ad esempio al giro del 65, 1° Adorni, trezo Gimondi, Al tour lo stesso anno, primo gimondi, al giro del 68, primo Merckx, secondo Adorni. Non funzionò al giro del 71, con Gimondi e Motta fatti fuori a vicenda.
per andare d'accordo ci vogliono caratteri compatibili ed una direzione ferma della squadra. Anno scorso , si può dire, ha funzionato...primo Cunego, terzo Simoni...quest'anno la strafavorita coppia Lampre ha ciccato, con Cunego inesistente (mi spiace, ma è così) e con Simoni in declino di forze.
Credo che la causa stia soprattutto nel percorso, nettamente più duro dell'anno scorso, che ha mostrato i limiti ancora presenti in Cuneghin....maturerà e forse li supererà, ma con salite troppo dure il bimbo d'oro si perde. Anche Basso, salute a parte, può avere lo stesso problema. Vedremo al Tour...
ora c'è la grande boucle...il caldo cambierà le carte in tavola, i percorsi più pedalasbili, ma selettivi faranno vedere la verità, ed il cronometro giocherà un peso forse eccessivo.
Non credo Cunego adatto al percorso del tour. Mi sbaglierò...ma ho questa sensazione. e se il tour respingerà damiano, mi chiedo se la stagione non cominci a diventare deludente per la grande speranza del ciclismo italiano.
Simoni può essere (e lo è senz'altro..) cattivo parlatore ed antipatico...ma non ha detto eresie. Ha espresso drammaticamente le sue speranze, non condite dalle gambe di una volta. Non ha detto, ad esempio che ha consegnato a Savoldelli il giro sullo stelvio, quando ha fatto il gragario del falco , facendolo perdere a....Rujano.
Poi si aspettava dal "topo" aiuto sulle finestre....tardi caro Simoni, tardi. Martinelli e Saronni dovranno riguardarsi la tattica, che il buon Saronnino ha dfinito "troppo astuta per essere compresa". Si troppo astuta. Non ha compreso neanche Savoldelli, che nella sua "non comprensione" , ringrazia e porta a casa.
Ciao.

 

____________________
pedala che fa bene.....

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 30/05/2005 alle 19:20
Ciao Helios, effettivamente potrebbe anche essere come dici tu, cioè che Martinelli e Cunego abbiano bleffato come giocatori di poker, perchè questo imponevano le circostanze.
L’ipotesi diventa allora che Cunego abbia fatto buon viso a cattivo gioco, accettando la strategia di Martinelli a livello razionale ma rigettandola sul piano emotivo (o inconscio se vogliamo), tanto da non riuscire mai a trovare la concentrazione necessaria per finalizzare con un successo (nelle classiche o nelle tappe del Giro) una condizione atletica che, alla luce della regolarità espressa, come minimo era molto buona.
L’aspetto positivo di questa ipotesi sarebbe l’integrità della fiducia che Cunego ripone in Martinelli, perchè sarebbero dunque stati d’accordo.
A questo punto mi verrebbe persino da dire che pure la tendinite di Mazzoleni è una mezza invenzione, cioè che il corridore avesse realmente un problemuccio al ginocchio, ma i suggerimenti del DS lo hanno indotto a tirarla per le lunghe, per farsi trovare in forma smagliante in vista del Tour.
Sulle strade del Giro hanno pesato come macigni le assenze (per motivi diversi) di Eddy e di Bertagnolli, e se ci si pensa bene ci si accorge che Vila era un uomo di Saronni, cioè un ex Lampre.
A me viene persino il dubbio che, sulla scorta dei due partiti in casa Lampre, le strategie sul Giro le abbia orchestrate Saronni, con Martinelli come rassegnato esecutore degli ordini (sarà che faccio fatica ad attribuirgli la pipperata sullo Stelvio).
Rimane il fatto che, se anche Cunego si facesse trovare in formissima per il Tour, se anche tutti i gregari ex Saeco si presentassero al via belli pimpanti, la grande boucle resta una competizione poco adatta per un corridore come il Piccolo Panettiere.

Ad ogni modo non riesco a voler male a Gibo Simoni, quando è sulla sella è uno dei miei corridori preferiti, con tutti i limiti del suo carattere e i suoi errori tattici, averne di gente come lui.

Un saluto anche ai mitici Felice e JanJan.

 

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Davide

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 31/05/2005 alle 00:10
Beh, SuperAlvi, è evidente che per Cunego è stato un male enorme questo Giro....
Condivido quasi in toto quanto scritto da Felice, e anche molte cose dette da Aranciata... E di sicuro sarebbe stato meglio che questo Giro proprio non lo corresse - anche se purtroppo era impossibile

Fatto sta che la notizia di “Simoni capitano unico al Giro e Cunego capitano unico al Tour” è uscita per la prima volta parecchi mesi fa, prima dell' inizio di stagione mi pare, ed era sembrata talmente incredibile da essere ritenuta una bufala. E' invece evidente che non lo era, vista l' evoluzione degli avvenimenti e le successive dichiarazioni dei vari protagonisti, Martinelli, Corti, Simoni stesso che diceva di volere l' aiuto di Damiano al Giro per poi ricambiare al Tour. L' unica voce fuori dal coro è sempre stata quella di Damiano, che logicamente e molto comprensibilmente continuava a ribadire che il suo obiettivo era la riconferma al Giro.
Damiano iniziava quindi la sua stagione, con le tensioni e le responsabilità della riconferma, e dopo un inverno pesante per impegni, sapendo che avrebbe dovuto rivivere al Giro la pessima situazione della precedente edizione. Il suo rendimento da Murcia al Romandia, e nella prima settimana del Giro, come ha fatto notare Aranciata, è stato molto costante ad alto livello; ed ha cercato la vittoria con ostinazione dall' inizio di stagione, evidentemente sia perchè voleva riconfermarsi, sia perchè voleva dimostrare che meritava più di Simoni il ruolo di capitano. E giungevano notizie di un Damiano sempre più nervoso e teso...
A peggiorare la situazione, due fatti: il primo che, evidentemente per evitare scomodi confronti, e anche probabilmente per confondere le idee agli avversari, Cunego e Simoni non hanno mai corso insieme prima del Giro; il secondo, questa “rivalità” montata dai media con Basso – e magari anche reale – per stabilire chi fosse il miglior italiano per le corse a tappe. E Damiano già sapeva di partire handicappato nei confronti del rivale, che avrebbe avuto una squadra tutta per sè, mentre lui avrebbe dovuto fronteggiare la rivalità interna con un ex capitano dal dente avvelenato, che rivendicava la leadership ed il suo aiuto.
Non so se realmente ci sia una spaccatura a livello dirigenziale nella squadra, è in effetti probabile che sia così; certo è che nella gestione di Damiano ci sono stati degli errori gravi, il primo dei quali è stato, da parte di Martinelli soprattutto, non capire quanto questa situazione (la riconferma, la rivalità interna e quella esterna) stesse logorando Damiano. Io credo che Martinelli (e magari non solo lui) pensasse di gestire la situazione come fece l' anno scorso, quando nonostante tutto gli andò bene, a livello di risultati se non altro, ma ha senz' altro sottovalutato sia gli avversari di quest' anno che appunto gli effetti della pressione su Damiano, che, non dimentichiamolo, ha appena 23 anni.
A livello di preparazione, Simoni ha senz' altro preparato il Giro come massimo (e unico) obiettivo, mentre Cunego ha messo in conto anche il Tour, e infatti fino al Romandia aveva corso esattamente lo stesso numero di giorni di Basso, che come lui ha in programma Giro e Tour.
Ed è probabilmente anche per questo che le gerarchie in casa Lampre erano state decise così: questo non vuol dire però che Damiano fosse felice della situazione e di una stagione impostata su “aiutare Simoni al Giro e andare al Tour ad imparare”, lui che era il vincitore uscente, uno dei massimi favoriti e che si è ritrovato impossibilitato a risalire in classifica, a fare la sua corsa per riscattarsi ed è stato trattato come abbiamo visto....

Fatto sta che Damiano è arrivato alla fine della prima settimana del Giro non ancora al 100%.
Avrebbe però dovuto crescere: ciò che è davvero inesplicabile è il suo calo negli ultimi giorni, una cosa che non si è mai verificata nei tre Grandi Giri finora disputati, dove al contrario nella terza settimana è sempre uscito fuori. In un' intervista uscita oggi su l' Arena Damiano parla di un inverno troppo pieno di impegni che ne avrebbe condizionato la preparazione, e questa potrebbe essere una spiegazione del calo, insieme all' assenza di motivazioni; o potrebbe essere semplicemente lo stress, o la fatica accumulata correndo due mesi davanti, o più probabilmente tutte e quattro le cose insieme. O appunto, visto che lo stesso crollo sul Finestre ha riguardato anche Basso, che pure ha ben quattro anni di più, potrebbe essere semplicemente una questione di preparazione finalizzata a Giro e Tour... O tutto quanto insieme...
Mi auguro sentitamente che alla Lampre ne vengano a capo e che riescano a presentare un Damiano in forma, motivato e soprattutto non sfiduciato alla partenza del Tour, nonostante quello che è successo: per dire che Damiano non è adatto al Tour ritengo che sia il caso di aspettare che lo corra per lo meno qualche volta... Certo che è difficile pensare che questo Giro non lasci strascichi, purtroppo...













 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/05/2005 alle 00:56
Ciao Gabri, il tuo quadro è decisamente realistico e credibile.
Una cosa però è innegabile: a Gibo Simoni è mancata quasi completamente la squadra, ridotta all’ex lampre Vila, quindi a mio avviso il partito "martinelliano" esiste davvero, ha ceduto il pallino del gioco ai "saronniani" sulle strade del Giro e dovrebbe assumerne il controllo su quelle della grande boucle, vedremo dunque a quale livello sapranno esprimersi i gregari, per trovare conferma a questi ragionamenti.
Condividendo l’importanza che per un corridore rivestono le motivazioni, quando affermo che Cunego non mi sembra adatto al Tour (con ovvio riferimento al podio) intendo dire che gli sarà difficile trovare grandissimi stimoli in una corsa con 140 Km a cronometro (se nel 1998 ci fosse stata una cronosquadre probabilmente Pantani non avrebbe vinto il Tour, e stiamo parlando di Pantani, il numero uno su tutte le salite).
Tuttavia, se non ci fossero vincolanti capestri commerciali (che chiaramente ci sono), io manderei il ragazzo in vacanza per un paio di mesi, gli farei saltare il Tour, gli permetterei di godersi la nascita della bimba e ci si rivede per Zurigo, Emilia e Lombardia (non lo manderei neppure in quel tritacarne che è la Vuelta, non ce l’avrei mandato neppure lo scorso anno, o almeno lo avrei fatto ritirare a metà percorso).
Stiamo a vedere come andranno le cose (con un filo d’inquietudine).
Ciao.

 

____________________
Davide

 
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Livello Giro




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  postato il 31/05/2005 alle 13:51
Aranciata, i risultati che hai postato di Cunego sono significativi senza dubbio, ma alla luce del risultato al Giro d'Italia (18° a 24'05'') sono, allo stesso tempo, vuoti.
E ti dirò, tutti quei piazzamenti a mio parere testimoniano il fatto che qualcosa nella preparazione è stata sbagliata: per esempio, a vantaggio della crono, Cunego ha perso, a mio parere, lo spunto veloce che aveva nelle volate ristrette.
A dir la verità, la strategia Lampre-Caffitta, che magari sembrava fittizia, era chiara ben prima del Giro di Romandia. Adirittura, ricordo che a fine Giro 2004 Martinelli, per stemperare gli animi, aveva accennato l'idea che Simoni sarebbe potuto essere il Capitano del Giro edizione 2005. Se poi andiamo a vedere la preparazione di avvicinamento dei due Lampre al Giro, beh, a me parse subito chiaro che Simoni fosse in "pole": già a gennaio in gara e a febbraio la vittoria sul Mont Faron..mentre le gare di avvicinamento di Cunego non erano sempre sicure o ben programmate: Sanremo si Sanremo no, Campagna delle Ardenne si Campagna no..
Si possono fare tutte le supposizioni sui dissidi in casa Lampre e la conseguente malgestione, ma se Cunego avesse avuto la gamba i ruoli si sarebbero subito invertiti.
D'altronde lo scorso anno un Simoni presuntuoso e arrogante fu spazzato via da un ventiduenne Cunego.


Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Sono d’accordo con Felice

Se é vero che "le disposizioni in squadra erano ben definite all'inizio del Giro", e non c'é ragione di pensare il contrario, visto che anche Martinelli prima del Giro aveva parlato chiaro: "Simoni capitano unico...", per me il Giro di Cunego diventa trasparente. C'é il vincitore uscente, che viene al Giro sognando di ripetersi, lo aveva detto e ripetuto, e gli si dice: "tu non partirai capitano alla pari, tu in questo Giro partirai gragario", volete dirmi voi dove va a finire il morale? Si capisce anche quel suo affannarsi come "una falena impazzita" (riprendo l'espressione di Aranciata) per cercare di vincere qualcosa nelle prime tappe: tanto dopo non gli sarebbe stato consentito niente.
E si badi: la decisione in casa Lampre non é stata presa "perché forse sapevano dello scarso stato di forma" di Damiano come dice qualcuno. La decisione é stata presa perché non sapevano in quale altro modo gestire la situazione: non potevano piegare il coriaceo Gibo, e allora hanno piegato (spezzato?) il più giovane e docile Damiano. Punto


Che bordello ne è venuto fuori.
Probabilmente hai ragione, il ragazzo ha preso una "scuffia", una "bollitura emotiva", non c’era proprio di testa, e le cause sono da ricercare probabilissimamente tra le righe che hai scritto.
Va detto che non era una situazione facile da gestire e forse, come dici tu, sarebbe stato meglio che Cunego addirittura al Giro non fosse nemmeno schierato.
Ipotizzo però che doveri contrattuali non abbiano permesso questa scelta (vedi la messinscena pugilistica voluta dalla Cannondale, esilarante perchè svoltasi mentre Basso spaccava il mondo e mentre Cunego già aveva perso colpi).
Condivido alla lettera la tua analisi su quanto accaduto lungo lo Stelvio (ma già si sapeva, ne avevamo parlato altrove).
Ovviamente noi non ci limitiamo a fare la conta dei cadaveri, cerchiamo di capire i prodromi e le cause che hanno scatenato la guerra.

Ti dirò, Felice, che se è vero che la faida familiare è stata gestita malissimo, buttando nello sciacquone un Giro che poteva benissimo vederli vincitori, ci sono alcune aspetti che mi fanno pensare che nella Lampre ci fossero due partiti che si sono proprio scavati la fossa, uno quello di Saronni e Galbusera, pro Simoni, che ha ottenuto che Gibo fosse il capitano, l’altro quello di Corti e Martinelli (ovvio), pro Cunego, che ha parato il colpo alla meno peggio, ottenendo carta bianca in vista del tour e facendo il vuoto attorno a Simoni, o almeno ho avuto l’impressione che l’unico gregario decente fose Vila, e credo che questa impressione l’abbiano avuta in molti, perchè il resto della squadra, non solo Cunego, si è visto veramente a spizzichi e bocconi, con i freni tirati.
Tra le altre cose, a conferma di ciò, quando Simoni ha detto che gli sarebbe piaciuto fare nuovamente il Tour de France, Martinelli ha risposto seccato affermando che non erano questi i piani.
Altro punto, vorrei far notare l’andamento stagionale di Cunego fino alla disfatta di Zoldo Alto:

3° nella quarta tappa di Murcia
3° nella classifica di Murcia
5° nella seconda tappa della Coppi e Bartali
3° nella quarta tappa della Coppi e Bartali
3° nella classifica della Coppi e Bartali
5° nella prima tappa del Paesi Baschi
6° nella seconda tappa del Paesi Baschi
6° nella quinta tappa del Paesi Baschi
9° nella classifica del Paesi Baschi
2° nella Clasica Primavera
9° nella Liegi Bastogne Liegi
1° nella terza tappa del Romandia
3° nella quarta tappa del Romandia
4° nella quinta tappa del Romandia (tipo cronoscalata)
2° nella classifica finale del Romandia
9° nella prima tappa del Giro d’Italia
2° nella terza tappa del Giro d’Italia
6° nella quinta tappa del Giro d’Italia
2° nella settima tappa del Giro d’Italia

A mio avviso si tratta di una grandissima regolarità, fino a quel momento seconda solo a quelle di Petacchi, Di Luca, Boonen e Freire.
Anche io penso che Cunego stesse preparando al meglio il Giro d’Italia per vincerlo, e che almeno fino al Romandia non era al corrente del fatto che il Giro non sarebbe stato capitano alla pari con Simoni, di qui il crollo emotivo, con conseguente crollo fisico, perchè entrambi gli aspetti (atletico e mentale) possono essere un formidabile collo di bottiglia per il rendimento, senza dimenticare che si trattava di gambe che avevano già corso tantissimo, come abbiamo visto (la stagione eccezionale di Di Luca non può essere un valido paragone).
Com’è possibile che un potenziale vincitore del Giro d’Italia si sbattesse con i migliori sulle strade del Paesi Baschi?
Evidentemente non sapeva di non essere più un potenziale vincitore del Giro, veniva esortato a impegnarsi in queste corsette di preparazione o nelle classiche delle Ardenne, probabilmente con lo stupore del ragazzino, che probabilmente si domandava se non fosse meglio risparmiarsi per il Giro.
Ha corso con il coltello tra i denti pure al Romandia.
La reazione alla notizia di "Gibo capitano unico" è stata quella che abbiamo visto: lotta strenua nelle prime tappe per cercare di fare suoi quei pochi traguardi che la strategia della squadra gli concedeva, quindi svacco totale.
Come pedina, sullo Stelvio, è stato "giocato" malissimo, come gregario di Simoni è stato inesistente.

A questo punto ci si deve domandare quali potrebbero essere le conseguenze.
Per un corridore che punta al Tour ci può stare un picco di forma coincidente con il Romandia, ma deve seguire un periodo di scarico per riprendere poi gradualmente verso la fine di maggio, ma in maggio Cunego ha corso il Giro, sicchè c’è da augurarsi che non arrivi a luglio in condizioni psicofisiche disastrose.
Altro punto: sarà rimasta inalterata la fiducia che Cunego riponeva nei vertici della squadra, Martinelli in particolare?
Altro punto: già è difficile immaginare Cunego come un corridore che possa salire sul podio del Tour (a meno che non ci sia una sterzata netta nei tracciati), è utile farlo arrivare all’appuntamento con tutta la tensione accumulata in seguito a questi accadimenti?

Le premesse per un’intera annata sottotono ci sono tutte (mi auguro almeno un bel colpo di coda).
Ciao

 
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Livello Giro




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  postato il 31/05/2005 alle 14:07
Felice, ti comunico che sei "felicemente" fuoristrada.
Perchè estremizzare "ai massimi sistemi" quanto ho esposto in altra maniera?
Mani pulite, Di Pietro, aboliamo le squadre e le squalifiche...e che è? Quanti gradi facevano dalla tue parti? 50° all'ombra? Un sombrero ti ci vuole...
Senti, sul Giro dello scorso anno, premiato dagli ascolti e dall'auditel (sinonimo di qualità al 100%?), ne ho sentite di tutti i colori: Cunego scatta a mani basse sul manubrio, è lui è lui sembra lui è l'erede di Marco Pantani, è il Pirata, ce l'ha mandato Pantani dal cielo ecc... Siccome, come mi capita spesso, osservo le corse in televisione in maniera distaccata -eccetto quando sono "sul percorso" che sono un vero ultrà- ricordo tra le altre cose, oltre agli scatti di Cunego ben diversi da quelli messi in atto al Giro 2005, anche le trenate di un Mazzoleni che non l'ha portato in carrozza a Milano, ma l'ha proprio scarrozzato.
Detto questo, che significa soltanto ridimensionare il corridore alla sua reale dimensione (non a quella pantaniana, ma a una sua personale dimensione ancora in via di definizione che lo potrebbe portare a grandi cose perchè è fuor di dubbio il suo talento), che centra quanto postato da te qua sotto?

Originariamente inviato da Felice

X sunsemperchi

Hai fatto benissimo a ripetermi ancora una volta che l'anno scorso Cunego é stato portato in carrozza a Milano da Mazzoleni. Repetita iuvant, é proprio vero! Mi é venuta un'idea geniale! Ma visto che tu ne sei all'origine, te ne faccio parte volentieri.

Che ne diresti se proponessimo di abolire le squadre nel ciclismo? Ciascuno per sé e Dio contro tutti! Non sarebbe più bello e più equo? Si potrebbe cominciare già dal prossimo Tour de France...

Armstrong che mette alla frusta i suoi gregari e si fa portare in carrozza fino a sei Km dalla cima dell'ultima salita dove puntualmente stacca tutti gli altri? Basta! Stop! A partire da adesso non si può più!

E i treni di Petacchi? Quelli verranno aboliti in nome della "par condicio". Forse che gli altri li hanno i treni? Treni, aerei, navi, tutta roba proibita! Non sono ciclisti? Che vadano in bicicletta allora!

Simoni che fa tirare i suoi gregari sullo Stelvio e sul Foscagno? No, no, e no! Come? Ah, dite che non lo ha fatto per interesse personale? Che voleva solo aiutare il suo amico Savoldelli e difenderlo dai soliti attacchi degli scalatori rompiscatole? Ma scusate Savoldelli non era suo avversario? Qui gatta ci cova: Di Pietro! Mani pulite! C'é aria di corruzione! Ci vuole una punizione esemplare, una bella squalifica, ecco quello che ci vuole!

D'ora in poi, bisogna fare come Savoldelli, si corre senza squadra. Come? Mi dite che i gregari di Savoldelli tiravano prima dello Stelvio per fargli recuperare lo svantaggio? Suvvia, quello che valgono i gregari di Savoldelli lo si é visto. Un po' di comprensione! Ah... non c'é niente da fare... la legge é uguale per tutti, bisogna squalificare pure lui...

Beh, sapete cosa vi dico? Con tutte le vostre squalifiche, son proprio contento: il Giro lo vince Rujano! In fondo, il giorno del Finestre facevo il tifo per lui... Come? Squalificato pure lui? E perché mai? Ora state proprio esagerando! Ha beneficiato per ben due volte dell'aiuto di Parra, é persino recidivo, la squalifica sarà pure accompagnata da un mese di sospensione, tanto per mettere i puntini sulle i.

Ma insomma, vuoi vedere che squalifica dopo squalifica, questo Giro finisce per vincerlo Honchar?

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 31/05/2005 alle 14:48
Originariamente inviato da aranciata_bottecchia


Una cosa però è innegabile: a Gibo Simoni è mancata quasi completamente la squadra, ridotta all’ex lampre Vila, quindi a mio avviso il partito "martinelliano" esiste davvero, ha ceduto il pallino del gioco ai "saronniani" sulle strade del Giro e dovrebbe assumerne il controllo su quelle della grande boucle, vedremo dunque a quale livello sapranno esprimersi i gregari, per trovare conferma a questi ragionamenti.
Condividendo l’importanza che per un corridore rivestono le motivazioni, quando affermo che Cunego non mi sembra adatto al Tour (con ovvio riferimento al podio) intendo dire che gli sarà difficile trovare grandissimi stimoli in una corsa con 140 Km a cronometro (se nel 1998 ci fosse stata una cronosquadre probabilmente Pantani non avrebbe vinto il Tour, e stiamo parlando di Pantani, il numero uno su tutte le salite).
Tuttavia, se non ci fossero vincolanti capestri commerciali (che chiaramente ci sono), io manderei il ragazzo in vacanza per un paio di mesi, gli farei saltare il Tour, gli permetterei di godersi la nascita della bimba e ci si rivede per Zurigo, Emilia e Lombardia (non lo manderei neppure in quel tritacarne che è la Vuelta, non ce l’avrei mandato neppure lo scorso anno, o almeno lo avrei fatto ritirare a metà percorso).
Stiamo a vedere come andranno le cose (con un filo d’inquietudine).
Ciao.


Ciao Davide,
la squadra in effetti non era mostruosa nemmeno l' anno scorso...quest' anno c'erano squadre più forti, e per di più sono mancati per vari motivi Mazzoleni (infortunio), Bertagnolli (emigrazione presso altra squadra) e il nuovo acquisto Figueras (infortunio). Gli altri hanno fatto ciò che potevano. Non credo sia quindi una questione di partiti, ma semplicemente una questione tecnica, fermo restando che non credo che Simoni sia particolarmente amato dai compagni, con il carattere che si ritrova, il compagno di stanza Vila a parte, naturalmente.
Fatto sta che comunque Simoni ha potuto contare per l' appunto su Vila e Damiano, che è molto di più di quanto abbia avuto Savoldelli (il quale però ha spesso beneficiato anche lui di Vila e di Damiano...
In ogni caso concordo sul fatto che esistano delle fazioni in Lampre: non sono però così sicura che si tratti (o che si tratti soltanto) di "saronniani" vs. "martinelliani".
Questo per vari motivi: innanzitutto, coloro che l' anno scorso permisero a Simoni di attaccare Damiano in rosa erano alla Saeco, mica alla Lampre...poi, Corti e Saronni erano dati come gli ideatori del piano "Simoni al Giro, Cunego al Tour", cui Martinelli si era inizialmente ribellato pubblicamente, per poi evidentemente piegarsi.
Insomma, magagne in squadra ce ne sono eccome, e molte centrate attorno a Simoni, ma la situazione mi sembra meno netta di quanto tu pensi. Chiaro, la mia è solo un' impressione, e può darsi che semplicemente, ritrovandosi per vari motivi di nuovo con i due in squadra, due che sono chiaramente incompatibili sotto qualsiasi punto di vista e difficilmente gestibili, ognuno abbia cercato di gestire la situazione a suo modo, prima e strada facendo, creando un gran casino e partorendo i risultati che si sono visti.

Riguardo la partecipazione di Damiano al Tour, sarei d' accordo con te solo se la sua condizione sia fisica che psicologica fosse pessima, cosa che francamente non credo: a mio parere Damiano ha solo bisogno di staccare, liberarsi dello stress e delle negatività residue, ritrovare motivazioni, lavorare bene e con tranquillità.
In caso contrario, privarlo di quello che è l'obiettivo principale della sua stagione, dell' unica corsa a tappe in cui potrà fare interamente la sua corsa e nel contempo potrà farlo senza pesi e responsabilità, in un momento delicato in cui ha bisogno di riscattarsi, sarebbe un errore gravissimo a mio parere. Anche alla luce del fatto che ha veramente bisogno di fare esperienza. L' errore è stato fargli correre il Giro a quelle condizioni, piuttosto, ma ormai purtroppo è fatto ed è inutile recriminare a posteriori.
Piuttosto, è fondamentale che i patti siano rispettati e che al Tour non ci sia traccia di Simoni in squadra.

 
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Livello Tour




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  postato il 31/05/2005 alle 14:55
Invece Simoni ha dichiarato che vorrebbe fare il Tour per vincere qualche tappa e che Cunego al Tour non combinerà nulla perchè inesperto
 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 31/05/2005 alle 15:21
x sunsemperchi

Vedo che i paragoni con Pantani che sono stati fatti ti hanno irritato parecchio . Ti dirò che hanno sempre irritato parecchio anche me, perchè qualsiasi campione che sboccia ha il diritto di essere se stesso e di trovare la propria dimensione, e di non portare sulle spalle il fardello di paragoni che sono sempre limitanti ed esagerati al contempo.
Purtroppo però questa è la tendenza dei media, soprattutto di quelli italiani, e la cosa si sta ripetendo con Basso, come avrai potuto vedere. "Il nuovo Indurain", mapperfavore! Senza parlare dei fantomatici attacchi ad Armstrong di cui favoleggiavano i cronisti l'anno scorso...
Io vorrei che questi talenti fossero lasciati appunto liberi di correre, senza caricarli di immense pressioni, che come si è visto a questo Giro (anche per Basso) si pagano salate, ma so che purtroppo è impossibile...come è impossibile evitare il meccanismo per il quale si creano e si distruggono idoli per le folle - visto in quanti sono stati pronti a sbranare Damiano?
Mi fa però imbufalire che un meccanismo esagerato che finora avevo visto solo nel calcio si applichi anche ad atleti che, se non altro per la fatica che fanno e per i guadagni immensamente inferiori a quelli di un calciatore meriterebbero più rispetto

Per quanto riguarda il pezzo di Felice sui gregari, ha ragione lui: non ha senso che tu continui a citare l' apporto di Mazzoleni per sminuire la vittoria di Cunego l' anno scorso.
Eddy è stato senz' altro, insieme a Tonti, fondamentale a Falzes nel supplire alle deficienze di un percorso che altrimenti non avrebbe mai permesso ad un attaccante solitario di guadagnare terreno; ed è stato senza dubbio un "angelo custode", come ha detto Cunego stesso. Ma il Furcia e la salita finale Damiano li ha fatti da solo, così come da solo ha corso tutti i finali delle tappe di montagna.
Mazzoleni è stato preziosissimo, esattamente così come tanti altri uomini sono preziosissimi per i loro capitani. E se l' apporto di Mazzoleni ti fa ritenere sminuita la vittoria di Cunego, così allora dovrebbe essere per tutte le altre vittorie altrui....
Ciao.


 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 31/05/2005 alle 15:28
Originariamente inviato da Gibo

Invece Simoni ha dichiarato che vorrebbe fare il Tour per vincere qualche tappa e che Cunego al Tour non combinerà nulla perchè inesperto


Simoni è davvero un b******. I patti erano chiari, ed i programmi definiti. CUNEGO CAPITANO UNICO AL TOUR, SIMONI A CASA.
E ora, dopo aver piegato Damiano alle proprie esigenze al Giro, Simoni sta facendo pressioni, usando il podio che Damiano l' ha aiutato a raggiungere, per andare al Tour a fare la sua corsa.
A questo punto, vedremo cosa succederà, ma se la Lampre non è in grado di tutelarlo, dopo il casino che ha già combinato, Damiano se ne deve andare!!!

 
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  postato il 31/05/2005 alle 15:46
Originariamente inviato da gabri59

Simoni sta facendo pressioni, usando il podio che Damiano l' ha aiutato a raggiungere, per andare al Tour a fare la sua corsa.


Ah si? Cunego ha contribuito per il raggiungimento del podio da parte di Simoni?
O Gabri59 è troppo tifoso e questo gli fa perdere il lume della razionalità, come è già accaduto in troppi suoi interventi, o io nelle ultime tre settimane ho guardato un'altra corsa.
Per gentilezza opto per la seconda spiegazione.

 

____________________

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 31/05/2005 alle 16:10
Oh tondani, guarda che i ringraziamenti di Simoni a Cunego non me li sono mica inventati io!
La corsa evidentemente non l' hai vista bene...

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 31/05/2005 alle 16:31
Dai sunsemperchi, scrivendo il precedente post me la sono spassata un po'! Cosa ci vuoi fare, ognuno si diverte come può... Scherzavo no? Non era chiaro? O pensavi veramente che io velessi denunciare Simoni alla magistratura per corruzione?

Ora però ridivento serio e ti dò due buoni consigli.

Io ho forse bisogno di un sombrero, ma tu hai certamente bisogno di una buona iniezione di fantasia. E' la terza volta che mi ripeti esattamente le stesse cose. Ma come li scrivi i tuoi posts? Col taglia e incolla? E che Cunego é stato scarrozzato da Mazzoleni; e che scatta con le mani basse sul manubrio; e che non é Pantani; e dagli e ridagli... E vabbeh, sono certamente duro di comprendonio, ma adesso basta, ho capito. Guarda che qui stiamo banalmente discutendo di ciclismo, non stiamo mica leggendo Kant e nemmeno stiamo sudando sulle equazioni della relatività generale. Esiste pure la possibilità che chi ti legge capisca alla prima...
Quindi, consiglio numero 1: non ripetere sempre le stesse cose, alla fine ci si annoia.

Consiglio numero 2: non avercela tanto con Cunego. D'accordo che lo hanno paragonato a Pantani e che questo é per te un imperdonabile peccato di lesa maestà. Ma guarda che non é mica colpa sua se tanti (te compreso) sono incapaci di parlare di Cunego senza tirare fuori a sproposito Pantani!

Ciao

PS1: e così tu ti ritieni capace di giudicare "la reale dimensione" di un corridore di 23 anni. Quale presunzione da parte tua!

PS2: nel mio post post precedente, pur scherzando, ti ricordavo che le squadre son fatte apposta per correre in appoggio ai capitani e che tutti, chi in un modo, chi nell'altro, beneficiano dell'aiuto dei gregari. Almeno questo era chiaro?

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/05/2005 alle 19:44
Ciao Gabri, la mia è chiaramente solo un’ipotesi/opinione, ma sono sempre più convinto che i due partiti siano nettamente distinti e in conflitto.
Non bisogna dimenticare che la fusione tra Lampre ed ex Saeco è stata messa in dubbio fino all’ultimo secondo disponibile prima dello scadere dei limiti per l’adesione al Pro-Tour.
Ipotizzo davvero che si siano spartiti il controllo sulla stagione, magari in virtù di un equivalente apporto finanziario tra Galbusera da una parte e Cannondale/Zappella dall’altra (e gli eccessi delle campagne promozionali della Cannondale, cominciate quest’autunno e protrattesi fin dentro al Giro stesso, più che nel mero istinto del lucro del team manager potrebbero trovare ragione nella necessità di bilanciare l’apporto economico della Lampre).
Ricordo anche un’intervista di Martinelli dove, in via del tutto ipotetica, non escludeva che un domani Zappella riproponesse uno dei propri marchi come sponsor principale, e si sa che queste dichiarazioni, più che semplici pour parler, sono messaggi nemmeno troppo subliminali, sono strategie diplomatiche, magari destinate a far capire ai soci Lampre che il patrimonio ciclistico della squadra, leggasi Cunego, ha dei colori precisi, e non sono quelli blu fucsia.
Al più è da rivedere la posizione di Corti, ma ai bluff non c’è limite, potrebbe trattarsi pure questo di un gioco delle parti, Martinelli fa il gatto e Corti la volpe.
Hanno però finito per rimetterci i corridori, Simoni rimasto con solo un gregario e mezzo a disposizione (Vila più mezzo Cunego), Cunego con la concentrazione e il morale sotto i tacchi.
Chiaramente ciò non significa che la posizione di Gibo e del Piccolo Panettiere sia identica: il primo è attore protagonista di questo frazionamento di natura politica, ed è in una certa misura artefice anche del proprio danno, il secondo ne ha solo subito le conseguenze.

Riguardo alla partecipazione al Tour, che dire, forse hai ragione tu, bisognerebbe però sapere quale è la vera condizione psicofisica del corridore, capire se la sua è stata una "scuffia" colossale o una vera e propria crisi.
Chiaramente Cunego al Tour ci andrà eccome, anche per necessità economiche.
A questo punto, come te, spero che il secondo partito metta in tavola le proprie carte e sappia far valere i patti stabiliti, perchè di un Simoni in mezzo ai marroni non ce n’è bisogno, specialmente dopo la benzina che ha buttato sul fuoco attreverso le dichiarazioni delle ultime ore.

 

____________________
Davide

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 31/05/2005 alle 19:48
Simoni fa bene a non andare al Tour.non perche' sia piu' scarso di quelli che arrivano alle prime posizioni della Grande Boucle,il trentino e' sicuramente superiore a Mancebo,Sastre o Leipheimer tanto per dirne qualcuno,ma perche' semplicemente non e' la sua corsa,quando ci e' andato non ha mai fatto bene,una vittoria di tappa,qualcosina a livello di classifica l'anno scorso ma poco per uno come lui.e poi se anche lui come Cunego fa il Tour chi fa la Vuelta in casa Lampre?si rischia che alla Vuelta la Lampre faccia una figura simile a quelle della FDJ e della Boygues al Giro.Cunego invece fa bene ad andare al Tour,puo' anche arrivare 80° in classifica ma non importa,basta che faccia esperienza
 
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  postato il 01/06/2005 alle 09:43
Originariamente inviato da gabri59

Oh tondani, guarda che i ringraziamenti di Simoni a Cunego non me li sono mica inventati io!
La corsa evidentemente non l' hai vista bene...


Si vabbè, Simoni ha detto tutto e il contrario di tutto in questo giro e anche in passato, parlando spesso a sproposito come oramai gran parte della stampa segnala palesemente.
Se Simoni ha ringraziato Cunego per il contributo al podio buon per lui (a meno che non fosse una frecciata che tifosi troppo accaniti non capiscono), rimane il fatto che tutti gli opinionisti segnalino l'inesistenza di Cunego in questa corsa da dopo Pistoia.

In sincera amicizia, vorrei dirti che non fa bene nè a te nè al tuo pupillo un tifo così accanito e questa tua tendenza degli ultimi 30 giorni a denigrare altri ciclisti (Basso in primis, che non si capisce cosa ti abbia fatto di male e cosa abbia fatto a Cunego, se non fare la sua corsa) talvolta assume toni più sgradevoli che ridicoli.

Guarda che qui non c'è nessuno che gode quando Cunego fa male, c'è solo gente che dice la sua opinione.

Personalmente penso che Cunego è stato sovraccaricato di aspettative per essere un 23enne e questo gli sta facendo male (come segnalato in parte da Pozzato in BS di maggio), se messo assieme alle sue complicazioni personali e al dovere convivere in squadra con un rancoroso, ciarlatano e vendicativo come Simoni (le dichiarazioni di fair play dettate da Martinelli lasciano il tempo che trovano)

Ma è altrettanto vero che quando le cose gli giravano bene, a Cunego essere caricato di aspettative piaceva eccome (es. Mondiale) e questo gli ha dato un pò alla testa (come segnalato da Bettini nello stesso articolo in cui parla Pozzato).

Ora il ragazzo ha solo bisogno di crescere e di maturare con calma, vada al Tour, a costo di uscirne a pezzi, ma vada perchè è tutta esperienza che domani verrà fuori. Impari a misurarsi con la fatica, con la vita che gli cambierà e con gli avversari (anche quelli in squadra) e allora tra qualche anno avremo uno che farà parlare di sè, positivamente.

 

____________________

 
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Livello Giro




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  postato il 01/06/2005 alle 14:43
Felice, Felice...sarò noioso ma mi tocca ripetermi...se avessi letto quanto io ho postato possibilmente sotto le 100 pedalate al minuto, avresti letto che, per l'appunto, a mio parere, la dimensione di Cunego è "in via di definizione". Ma quale presunzione d'Egitto...
Semmai analizzo la prestazione di Cunego in questo Giro.
Sulla vicenda Pantani...beh guarda che fino a poco prima che il gruppone imboccasse la salita del Passo Duran, di Cunego si parlava in questi termini!
Senza dubbio, ci sono capitani e gregari, resto dell'idea che l'apporto di Mazzolenni&C. sia stato molto molto significativo; quanto vado dicendo non vuole essere un semplice sminuire, quanto una mia certamente personale constatazione.
Ad esempio ritengo ben ben più difficile la corsa di Savoldelli che ha corso da "privato" anni '30 e che ha intessuto rapporti e alleanze, in corsa pedalando, o addirritura via radiolina!

Originariamente inviato da Felice

Dai sunsemperchi, scrivendo il precedente post me la sono spassata un po'! Cosa ci vuoi fare, ognuno si diverte come può... Scherzavo no? Non era chiaro? O pensavi veramente che io velessi denunciare Simoni alla magistratura per corruzione?

Ora però ridivento serio e ti dò due buoni consigli.

Io ho forse bisogno di un sombrero, ma tu hai certamente bisogno di una buona iniezione di fantasia. E' la terza volta che mi ripeti esattamente le stesse cose. Ma come li scrivi i tuoi posts? Col taglia e incolla? E che Cunego é stato scarrozzato da Mazzoleni; e che scatta con le mani basse sul manubrio; e che non é Pantani; e dagli e ridagli... E vabbeh, sono certamente duro di comprendonio, ma adesso basta, ho capito. Guarda che qui stiamo banalmente discutendo di ciclismo, non stiamo mica leggendo Kant e nemmeno stiamo sudando sulle equazioni della relatività generale. Esiste pure la possibilità che chi ti legge capisca alla prima...
Quindi, consiglio numero 1: non ripetere sempre le stesse cose, alla fine ci si annoia.

Consiglio numero 2: non avercela tanto con Cunego. D'accordo che lo hanno paragonato a Pantani e che questo é per te un imperdonabile peccato di lesa maestà. Ma guarda che non é mica colpa sua se tanti (te compreso) sono incapaci di parlare di Cunego senza tirare fuori a sproposito Pantani!

Ciao

PS1: e così tu ti ritieni capace di giudicare "la reale dimensione" di un corridore di 23 anni. Quale presunzione da parte tua!

PS2: nel mio post post precedente, pur scherzando, ti ricordavo che le squadre son fatte apposta per correre in appoggio ai capitani e che tutti, chi in un modo, chi nell'altro, beneficiano dell'aiuto dei gregari. Almeno questo era chiaro?

 
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  postato il 01/06/2005 alle 14:48
Aranciata Bottecchia sei straordinariamente bravo nel carpire schieramenti, fazioni, guelfi, ghibellini e piccanti retroscena ,ma se Cunego avesse avuto la gamba vera beh...sul Foscagno e sul Colletto del Moro a tirare il gruppetto ci sarebbe stato Simoni.
Si è parlato di analisi superficiali e affini, ma mi vorreste far credere che Cunego sia crollato unicamente sotto il peso delle pressioni e perchè magari ci era rimasto male, col morale sotto i tacchetti??!!
Ma avete visto il Giro dello scorso anno come spazzò via con grande personalità Simoni, che aveva 10 anni in più di lui??
Suvviaaa!!!!!!


Originariamente inviato da aranciata_bottecchia

Ciao Gabri, la mia è chiaramente solo un’ipotesi/opinione, ma sono sempre più convinto che i due partiti siano nettamente distinti e in conflitto.
Non bisogna dimenticare che la fusione tra Lampre ed ex Saeco è stata messa in dubbio fino all’ultimo secondo disponibile prima dello scadere dei limiti per l’adesione al Pro-Tour.
Ipotizzo davvero che si siano spartiti il controllo sulla stagione, magari in virtù di un equivalente apporto finanziario tra Galbusera da una parte e Cannondale/Zappella dall’altra (e gli eccessi delle campagne promozionali della Cannondale, cominciate quest’autunno e protrattesi fin dentro al Giro stesso, più che nel mero istinto del lucro del team manager potrebbero trovare ragione nella necessità di bilanciare l’apporto economico della Lampre).
Ricordo anche un’intervista di Martinelli dove, in via del tutto ipotetica, non escludeva che un domani Zappella riproponesse uno dei propri marchi come sponsor principale, e si sa che queste dichiarazioni, più che semplici pour parler, sono messaggi nemmeno troppo subliminali, sono strategie diplomatiche, magari destinate a far capire ai soci Lampre che il patrimonio ciclistico della squadra, leggasi Cunego, ha dei colori precisi, e non sono quelli blu fucsia.
Al più è da rivedere la posizione di Corti, ma ai bluff non c’è limite, potrebbe trattarsi pure questo di un gioco delle parti, Martinelli fa il gatto e Corti la volpe.
Hanno però finito per rimetterci i corridori, Simoni rimasto con solo un gregario e mezzo a disposizione (Vila più mezzo Cunego), Cunego con la concentrazione e il morale sotto i tacchi.
Chiaramente ciò non significa che la posizione di Gibo e del Piccolo Panettiere sia identica: il primo è attore protagonista di questo frazionamento di natura politica, ed è in una certa misura artefice anche del proprio danno, il secondo ne ha solo subito le conseguenze.

Riguardo alla partecipazione al Tour, che dire, forse hai ragione tu, bisognerebbe però sapere quale è la vera condizione psicofisica del corridore, capire se la sua è stata una "scuffia" colossale o una vera e propria crisi.
Chiaramente Cunego al Tour ci andrà eccome, anche per necessità economiche.
A questo punto, come te, spero che il secondo partito metta in tavola le proprie carte e sappia far valere i patti stabiliti, perchè di un Simoni in mezzo ai marroni non ce n’è bisogno, specialmente dopo la benzina che ha buttato sul fuoco attreverso le dichiarazioni delle ultime ore.

 

[Modificato il 01/06/2005 alle 15:36 by Admin]


 
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  postato il 01/06/2005 alle 14:56
Sono d'accordo con te, Tondani. Cunego, semmai, non ha aiutato Simoni a vincere il giro! Mi sovviene in mente la salita del Colletto del Moro: Cunego a tirare il gruppo su una salita al 20%, e almeno una ventina a vivacchiare, tra questi: Honchar, su una salita al 20%.
E sai cosa penso? Siccome il Tour è tutt'altra corsa rispetto al Giro e Cunego lo correrà per la prima volta, io se fossi Martinelli, valutando attentamente il livello dell'incompatibilità tra i due (Cune-Simo), metterei in squadra anche in Simoni pee non caricare troppo Cunego.

Originariamente inviato da tondani

Originariamente inviato da gabri59

Simoni sta facendo pressioni, usando il podio che Damiano l' ha aiutato a raggiungere, per andare al Tour a fare la sua corsa.


Ah si? Cunego ha contribuito per il raggiungimento del podio da parte di Simoni?
O Gabri59 è troppo tifoso e questo gli fa perdere il lume della razionalità, come è già accaduto in troppi suoi interventi, o io nelle ultime tre settimane ho guardato un'altra corsa.
Per gentilezza opto per la seconda spiegazione.

 
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Livello Fausto Coppi




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Registrato: Jul 2004

  postato il 01/06/2005 alle 15:55
Ciao Sunsemperchi, ti ringrazio per l’apprezzamento, anche tu sei una bella lenza.
Mi fa piacere che tu abbia capito che ho ragione ragione senza che dovessi ripetere le cose due o tre volte, come è toccato a Felice.
Per fortuna il mondo è a colori e non in bianco e nero.
Salutoni

 

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Davide

 
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Livello Marco Pantani




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Registrato: Nov 2004

  postato il 01/06/2005 alle 17:53
Originariamente inviato da sunsemperchi

Felice, Felice...sarò noioso ma mi tocca ripetermi...se avessi letto quanto io ho postato possibilmente sotto le 100 pedalate al minuto, avresti letto che, per l'appunto, a mio parere, la dimensione di Cunego è "in via di definizione". Ma quale presunzione d'Egitto...


E invece non ce n'era proprio bisogno: leggo (quasi) sempre attentamente quello che scrivono gli altri... E in quello che hai scritto tu c'é una palese contraddizione: come vuoi fare a riportare qualcuno alla sua "reale dimensione" se ignori quale essa sia? Ad ogni modo, visto che accondiscendi sul fatto che questa "dimensione" é in via di definizione, armati di Santa Pazienza, stai a vedere quello che il Piccolo Panettiere avrà da mostrare nei prossimi anni e poi se ne riparla. Magari fra 5 o 10 anni. OK?

 
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Livello Ottavio Bottecchia




Posts: 548
Registrato: Jul 2004

  postato il 02/06/2005 alle 08:52
Come mai non c'è più il mio post?

 

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