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Autore: Oggetto: Giornalisti BRA

Livello Fausto Coppi




Posts: 2863
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  postato il 07/02/2006 alle 09:16
Grazie, Vuelta.

Direi che a questo punto il capo(dacqua) di imputazione potrebbe essere il "delitto passionale".

Originariamente inviato da claudiodance
Vueltina, come si dice, massimo rispetto per Te, carissima. Si può essere in accordo o disaccordo, ma se vedo un opinione espressa fuori dal coro, con coraggio e autonomia, non posso che essere compiaciuto.
Grazie per un punto di vista “altro” sul personaggio e….fortunello quel Ramblerino…..

QIT

 
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  postato il 16/03/2006 alle 10:21
Vomito

Originariamente inviato da Paz&Caz in un thread simile

Scusate il nome che ho scelto per il THREAD ma sinceramente non mi veniva altro in mente per riassumere il mio stato d'animo sempre che si può considerare metaforicamente parlando Vomitevole ...

Leggendo un messaggi di M40% ho letto che faceva riferimento ad un sito la questione Dekke/Cecchini e così mi sono imbattuto nel sito sportpro.it

Ragazzi, l'editore E.C. è allucinante. Credo che abbiamo un odio nei confronti dello sport che non ha eguali!
Io non dico che non esistono corridori, calciatori, sciatori ecc dopati però mi sembra un accanimento verso il mondo!

Per me questo non tromba da secoli per essere così acido! Se fosse una donna direi che è sempre nei giorni di pioggi nel leggere quello che scrive! pesante!

Pap


Originariamente inviato da WebmasterNSFC

E' suo, ci scrive quello che vuole...poi noi possiamo non condividere quello che dice...e non solo noi


Originariamente inviato da cassius

Condivido in pieno.
Già in altri thread avevo segnalato le sue prodezze.
Un giornalista odioso, oltre al fatto di occuparsi solo dello sport in chiave doping (esistono molti PM che lo fanno, senza bisogno del nostro eroe), si esercita spesso in dietrologie che meriterebbero querele da parte degli interessati, salvo poi perorare la causa di altri, a suo dire delle specie di verginelle...
MA MI FACCIA IL PIACERE!!


Originariamente inviato da Paz&Caz

Se ci ripenso mi viene ancora da v....


Originariamente inviato da Morris

Bèh....Paz&Caz e Cassius, le vostre opinioni un certo personaggio le ha lette....eccome se le ha lette!


Originariamente inviato da robby

proprio bello e coraggioso il post di Vuelta

 

[Modificato il 16/03/2006 alle 20:00 by Monsieur 40%]

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  postato il 16/03/2006 alle 20:01
Originariamente inviato da Paz&Caz

[...]Leggendo un messaggi di M40% ho letto che faceva riferimento ad un sito la questione Dekke/Cecchini e così mi sono imbattuto nel sito[...]


Preciso che il post era di ProfRoubaix (che parlava di Dekker/Cecchini)... e così riporto anche in alto il thread...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 16/03/2006 alle 20:21
Originariamente inviato da Monsieur 40%

Originariamente inviato da Paz&Caz

[...]Leggendo un messaggi di M40% ho letto che faceva riferimento ad un sito la questione Dekke/Cecchini e così mi sono imbattuto nel sito[...]


Preciso che il post era di ProfRoubaix (che parlava di Dekker/Cecchini)... e così riporto anche in alto il thread...


Originariamente inviato da ProfRoubaix

Anche Capodacqua chiude l'articolo di oggi su Repubblica segnalando che Dekker è seguito dal discusso Cecchini.

Colpisce la trasparenza di Dekker nel dichiarare chi è il suo preparatore (e che preparatore!).
In sè (su tutto il resto non ho opinioni) questa trasparenza mi sembra da apprezzare.


Preciso che il mio riferimento era a Repubblica e non al sito

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 09:02
Non sono sicuro che questo sia il thread più adatto ma non mi va di aprirne altri.

Oramai sono diventato un "protestante della tv" di professione, ma certe cose a me non vanno giù.
Vi giro la mail che questa mattina ho inviato a Antonello Piroso (piroso@la7.it), direttore del telegiornale de LA7. Leggetela e capirete i fatti.


Gentile Antonello Piroso,
sebbene da diversi mesi segua il vostro tg serale perchè secondo me il più imparziale, obiettivo e anche originale, devo dire, da appassionato e praticante di ciclismo, che l'edizione serale di ieri 31 maggio del TG è stata un chiaro esempio di malainformazione.

Mi spiego. E' appena terminato il Giro d'Italia, uno degli eventi sportivi più popolari della tradizione italiana. Il vostro TG non ha mai fatto un solo servizio, non ha mai dato una sola notizia a voce su questo evento. Sono lontani i tempi in cui TMC proponeva più ciclismo che la RAI... ma non è questo il punto.

Dopo 23 giorni di silenzio assoluto sul Giro, ieri sera, unico tra i TG nazionali da me verificati (TG1, TG2, TG5) avete infranto il muro parlando di ciclismo. Ovviamente, e c'era da aspettarselo, in chiave doping.

Il titolo parlava già di un coinvolgimento di Basso nell'inchiesta spagnola. Il servizio è stato qualcosa di allucinante. Si cita una rivista spagnola ("Interviù") senza specificare se sia un settimanale di gossip o di informazione o di sport. Si dice che nel servizio della sedicente rivista si parla di Basso e Gutierrez Catalunia, primi e secondi al Giro. Si dice che c'è la possibilità che il terzo, Simoni, potrebbe rivincere il Giro. Che Basso è stato l'extraterrestre della corsa (con tutto ciò che comporta l'uso allusivo di questo termine). E che il ciclismo è ancora una volta nell'occhio del ciclone. Che Basso potrebbe fare la fine di Pantani del 99. Che Gutierrez va troppo forte in salita in relazione al suo peso. Che centinaia di ciclisti sono coinvolti. Molti hanno fatto il Giro.

Cerchiamo di ristabilire la verità dei fatti. La sedicente rivista Interviù cita una intercettazione telefonica in cui Manolo Sainz chiede a Fuente: "Hai anche Basso?". La risposta non viene pubblicata. Tutto qui. Beh, ottima fonte per un servizio! Oltretutto dall'intercettazione non si riesce a capire se si parli di sacche di sangue o altro. Inoltre: Gutierrez sarà pesante ma c'è stato un signore che ha vinto 7 tra Giri e Tour pesando 80 kg, e non un secolo fa. Su Pantani si potrebbe dire dell'accanimento di 7 procure contro di lui mentre le stesse pratiche dopanti nel calcio erano considerate regolari... Infine: non si dice che oltre a un centinaio di ciclisti sono coinvolti un centinaio di calciatori...

Già il calcio. Diciamocelo, sig. Piroso: il suo editore di riferimento, la Telecom, ha forti interessi nel calcio. Possiede un pacchetto azionario di una squadra, l'Inter, e sponsorizza da anni campionato e Coppa Italia. Ora il calcio italiano è nel letame fino ai denti, e allora per sviare l'attenzione perchè non prendersela di nuovo con uno sport sempre molto popolare e sempre più praticato? Ed eccoti servito un pezzo denigratorio sul ciclismo. Infanghiamo le due ruote e dimentichiamoci degli scandali del calcio, dove si manda al mondiale una nazionale infarcita di collusi, a partire dal CT. Affondiamo il ciclismo, così nessuno parlerà più di Moggi, a settembre il campionato ripartirà regolare e la Telecom non perderà i suoi cospiqui investimenti.

Intendiamoci. Io sono contento se nel ciclismo si faccia pulizia dal doping, ma non accetto la giustizia sommaria e approssimativa con cui si condannano i ciclisti senza prove e senza appello.

Termino facendole notare che mentre il suo editore incentiva il bombardamento del ciclismo italiano, i suoi omologhi internazionali (il gigante tedesco T-Mobile, ma anche Bouygues Telecom, Euskaltel e altri) nel ciclismo ci credono e ci mettono soldi, credendo nella sua popolarità e nella sua bellezza più che nei (frequenti, ahimè) scandali che una certa informazione italiana tende sempre a ingigantire.

Spero in una sua cortese risposta in merito.
Cordialmente.

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Livello Hugo Koblet




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  postato il 01/06/2006 alle 09:11
Originariamente inviato da Frank VDB

Non sono sicuro che questo sia il thread più adatto ma non mi va di aprirne altri.

Oramai sono diventato un "protestante della tv" di professione, ma certe cose a me non vanno giù.
Vi giro la mail che questa mattina ho inviato a Antonello Piroso (piroso@la7.it), direttore del telegiornale de LA7. Leggetela e capirete i fatti.


Gentile Antonello Piroso,
sebbene da diversi mesi segua il vostro tg serale perchè secondo me il più imparziale, obiettivo e anche originale, devo dire, da appassionato e praticante di ciclismo, che l'edizione serale di ieri 31 maggio del TG è stata un chiaro esempio di malainformazione.

Mi spiego. E' appena terminato il Giro d'Italia, uno degli eventi sportivi più popolari della tradizione italiana. Il vostro TG non ha mai fatto un solo servizio, non ha mai dato una sola notizia a voce su questo evento. Sono lontani i tempi in cui TMC proponeva più ciclismo che la RAI... ma non è questo il punto.

Dopo 23 giorni di silenzio assoluto sul Giro, ieri sera, unico tra i TG nazionali da me verificati (TG1, TG2, TG5) avete infranto il muro parlando di ciclismo. Ovviamente, e c'era da aspettarselo, in chiave doping.

Il titolo parlava già di un coinvolgimento di Basso nell'inchiesta spagnola. Il servizio è stato qualcosa di allucinante. Si cita una rivista spagnola ("Interviù") senza specificare se sia un settimanale di gossip o di informazione o di sport. Si dice che nel servizio della sedicente rivista si parla di Basso e Gutierrez Catalunia, primi e secondi al Giro. Si dice che c'è la possibilità che il terzo, Simoni, potrebbe rivincere il Giro. Che Basso è stato l'extraterrestre della corsa (con tutto ciò che comporta l'uso allusivo di questo termine). E che il ciclismo è ancora una volta nell'occhio del ciclone. Che Basso potrebbe fare la fine di Pantani del 99. Che Gutierrez va troppo forte in salita in relazione al suo peso. Che centinaia di ciclisti sono coinvolti. Molti hanno fatto il Giro.

Cerchiamo di ristabilire la verità dei fatti. La sedicente rivista Interviù cita una intercettazione telefonica in cui Manolo Sainz chiede a Fuente: "Hai anche Basso?". La risposta non viene pubblicata. Tutto qui. Beh, ottima fonte per un servizio! Oltretutto dall'intercettazione non si riesce a capire se si parli di sacche di sangue o altro. Inoltre: Gutierrez sarà pesante ma c'è stato un signore che ha vinto 7 tra Giri e Tour pesando 80 kg, e non un secolo fa. Su Pantani si potrebbe dire dell'accanimento di 7 procure contro di lui mentre le stesse pratiche dopanti nel calcio erano considerate regolari... Infine: non si dice che oltre a un centinaio di ciclisti sono coinvolti un centinaio di calciatori...

Già il calcio. Diciamocelo, sig. Piroso: il suo editore di riferimento, la Telecom, ha forti interessi nel calcio. Possiede un pacchetto azionario di una squadra, l'Inter, e sponsorizza da anni campionato e Coppa Italia. Ora il calcio italiano è nel letame fino ai denti, e allora per sviare l'attenzione perchè non prendersela di nuovo con uno sport sempre molto popolare e sempre più praticato? Ed eccoti servito un pezzo denigratorio sul ciclismo. Infanghiamo le due ruote e dimentichiamoci degli scandali del calcio, dove si manda al mondiale una nazionale infarcita di collusi, a partire dal CT. Affondiamo il ciclismo, così nessuno parlerà più di Moggi, a settembre il campionato ripartirà regolare e la Telecom non perderà i suoi cospiqui investimenti.

Intendiamoci. Io sono contento se nel ciclismo si faccia pulizia dal doping, ma non accetto la giustizia sommaria e approssimativa con cui si condannano i ciclisti senza prove e senza appello.

Termino facendole notare che mentre il suo editore incentiva il bombardamento del ciclismo italiano, i suoi omologhi internazionali (il gigante tedesco T-Mobile, ma anche Bouygues Telecom, Euskaltel e altri) nel ciclismo ci credono e ci mettono soldi, credendo nella sua popolarità e nella sua bellezza più che nei (frequenti, ahimè) scandali che una certa informazione italiana tende sempre a ingigantire.

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 09:27
Complimenti per il coraggio Frank

Pensi che l'Inter abbia più o meno possibilità di Simoni di ottenere la vittoria a tavolino?

 

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http://www.nicolascattolin.com
Chi non indossa il casco non ha nulla nella testa che valga la pena proteggere.
If you don't have the balls to brake late then that is your problem. L.H. to K.R.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 12:49
Grandissimo Frank...tanto di cappello!!

 

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"Se hai la fortuna clamorosa di diventare un cronista di ciclismo, non puoi fare a meno di essere coinvolto, trascinato in una passione infinita, irrinunciabile, che ti segna per sempre" - Pietro Cabras

"C'è una salita? Vai su, arriva in cima, e vedrai che sarai sempre vincitore" - Giordano Cottur

 
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  postato il 01/06/2006 alle 13:12
Originariamente inviato da Frank VDB

Non sono sicuro che questo sia il thread più adatto ma non mi va di aprirne altri.

Oramai sono diventato un "protestante della tv" di professione, ma certe cose a me non vanno giù.
Vi giro la mail che questa mattina ho inviato a Antonello Piroso (piroso@la7.it), direttore del telegiornale de LA7. Leggetela e capirete i fatti.


Gentile Antonello Piroso,
sebbene da diversi mesi segua il vostro tg serale perchè secondo me il più imparziale, obiettivo e anche originale, devo dire, da appassionato e praticante di ciclismo, che l'edizione serale di ieri 31 maggio del TG è stata un chiaro esempio di malainformazione.

Mi spiego. E' appena terminato il Giro d'Italia, uno degli eventi sportivi più popolari della tradizione italiana. Il vostro TG non ha mai fatto un solo servizio, non ha mai dato una sola notizia a voce su questo evento. Sono lontani i tempi in cui TMC proponeva più ciclismo che la RAI... ma non è questo il punto.

Dopo 23 giorni di silenzio assoluto sul Giro, ieri sera, unico tra i TG nazionali da me verificati (TG1, TG2, TG5) avete infranto il muro parlando di ciclismo. Ovviamente, e c'era da aspettarselo, in chiave doping.

Il titolo parlava già di un coinvolgimento di Basso nell'inchiesta spagnola. Il servizio è stato qualcosa di allucinante. Si cita una rivista spagnola ("Interviù") senza specificare se sia un settimanale di gossip o di informazione o di sport. Si dice che nel servizio della sedicente rivista si parla di Basso e Gutierrez Catalunia, primi e secondi al Giro. Si dice che c'è la possibilità che il terzo, Simoni, potrebbe rivincere il Giro. Che Basso è stato l'extraterrestre della corsa (con tutto ciò che comporta l'uso allusivo di questo termine). E che il ciclismo è ancora una volta nell'occhio del ciclone. Che Basso potrebbe fare la fine di Pantani del 99. Che Gutierrez va troppo forte in salita in relazione al suo peso. Che centinaia di ciclisti sono coinvolti. Molti hanno fatto il Giro.

Cerchiamo di ristabilire la verità dei fatti. La sedicente rivista Interviù cita una intercettazione telefonica in cui Manolo Sainz chiede a Fuente: "Hai anche Basso?". La risposta non viene pubblicata. Tutto qui. Beh, ottima fonte per un servizio! Oltretutto dall'intercettazione non si riesce a capire se si parli di sacche di sangue o altro. Inoltre: Gutierrez sarà pesante ma c'è stato un signore che ha vinto 7 tra Giri e Tour pesando 80 kg, e non un secolo fa. Su Pantani si potrebbe dire dell'accanimento di 7 procure contro di lui mentre le stesse pratiche dopanti nel calcio erano considerate regolari... Infine: non si dice che oltre a un centinaio di ciclisti sono coinvolti un centinaio di calciatori...

Già il calcio. Diciamocelo, sig. Piroso: il suo editore di riferimento, la Telecom, ha forti interessi nel calcio. Possiede un pacchetto azionario di una squadra, l'Inter, e sponsorizza da anni campionato e Coppa Italia. Ora il calcio italiano è nel letame fino ai denti, e allora per sviare l'attenzione perchè non prendersela di nuovo con uno sport sempre molto popolare e sempre più praticato? Ed eccoti servito un pezzo denigratorio sul ciclismo. Infanghiamo le due ruote e dimentichiamoci degli scandali del calcio, dove si manda al mondiale una nazionale infarcita di collusi, a partire dal CT. Affondiamo il ciclismo, così nessuno parlerà più di Moggi, a settembre il campionato ripartirà regolare e la Telecom non perderà i suoi cospiqui investimenti.

Intendiamoci. Io sono contento se nel ciclismo si faccia pulizia dal doping, ma non accetto la giustizia sommaria e approssimativa con cui si condannano i ciclisti senza prove e senza appello.

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Spero in una sua cortese risposta in merito.
Cordialmente.

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Complimenti grandissimo !!!!

 

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Fritz

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 13:23
Caro Frank una sola parola:
"BRAVO"


Ps: per me questo fa come Maffei della rai con le mie mail, non ti risponde.

 

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"MEGLIO NON ESSERE RICONOSCIUTO PER STRADA CHE ESSERLO ALL'OBITORIO.
IL CASCO SALVA LA VITA, LA CHIOMA VA BENE PER LA FOTO SULLA TOMBA"!!!


Articolo 27 della costituzione Italiana

La responsabilità penale è personale.
L'IMPUTATO NON E' CONSIDERATO COLPEVOLE SINO ALLA CONDANNA DEFINITIVA.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 14:42
Frank, standing
 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 16:46
Grazie a tutti ma non mi ha ancora risposto, il Piroso.

Peccato perchè è un giornalista che stimo.

 

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  postato il 01/06/2006 alle 16:55
Originariamente inviato da Frank VDB

Grazie a tutti ma non mi ha ancora risposto, il Piroso.

Peccato perchè è un giornalista che stimo.


Bè, se non ti risponde digli che una "l" tra la "r" e la "o" non ci starebbe poi così male...

Grande Frank!!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 17:35
Frank, chapeau.

 

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pedala che fa bene.....

 
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Livello Fausto Coppi
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  postato il 01/06/2006 alle 17:58
Grande!

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 01/06/2006 alle 22:45
ottimo Frank,
però non condivido la tua idea secondo la quale si parla male del ciclismo per coprire lo scandalo del calcio: neanche se beccassero positivi i primi 20 della generale si riuscirebbe a far dimenticare le malefatte di Moggi & c.

Secondo me il motivo è più semplice: questo signore non conosce e non ama il ciclismo, per cui lo tira in ballo solo quando questo sport offre aspetti torbidi o gossipari.
Il calcio non c'entra niente.


 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 10:27
Originariamente inviato da antonello64

Secondo me il motivo è più semplice: questo signore non conosce e non ama il ciclismo, per cui lo tira in ballo solo quando questo sport offre aspetti torbidi o gossipari.
Il calcio non c'entra niente.


io invece penso male e non è solo questione di non conoscere il ciclismo (impossibile per un 45enne italiano di oggi), o di non amarlo. Certi servizi non li fa o non li ordina il direttore. C'è una redazione che prende ordini da un comitato di redazione che prende ordini da un editore, che nel caso ha forti interessi in uno sport che sta perdendo popolarità, mentre il ciclismo acquista consenso ogni volta che un nuovo campione (Pantani, Cunego, Basso) entra nel cuore della gente. C'è un chiaro disegno preordinato perchè i mali del ciclismo facciano da capro espiatorio per tutti i mali degli altri sport più ricchi (=il calcio).

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 15:31
Originariamente inviato da Frank VDB

Originariamente inviato da antonello64

Secondo me il motivo è più semplice: questo signore non conosce e non ama il ciclismo, per cui lo tira in ballo solo quando questo sport offre aspetti torbidi o gossipari.
Il calcio non c'entra niente.


io invece penso male e non è solo questione di non conoscere il ciclismo (impossibile per un 45enne italiano di oggi), o di non amarlo. Certi servizi non li fa o non li ordina il direttore. C'è una redazione che prende ordini da un comitato di redazione che prende ordini da un editore, che nel caso ha forti interessi in uno sport che sta perdendo popolarità, mentre il ciclismo acquista consenso ogni volta che un nuovo campione (Pantani, Cunego, Basso) entra nel cuore della gente. C'è un chiaro disegno preordinato perchè i mali del ciclismo facciano da capro espiatorio per tutti i mali degli altri sport più ricchi (=il calcio).


Frank, probabilmente tu non conosci o non hai mai seguito il calcio (e i suoi tifosi), altrimenti non parleresti così: poter pensare che uno scandalo nel ciclismo possa far dimenticare uno scandalo del calcio, è come pensare che una lucertola possa far ombra ad un elefante.
C'è un abisso, a livello di interesse, tra i due movimenti; ti basti pensare che il record di ascolti di tutti i tempi per una corsa ciclistica (Courchevel, Tour 2000) è intorno ai 6 milioni di spettatori: ebbene l'altra sera in una partita insignificante, con tutto quello che è successo con Moggi & c., la nazionale ha fatto 9 milioni, e questo dice tutto.

 
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  postato il 02/06/2006 alle 15:33
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da Frank VDB

Originariamente inviato da antonello64

Secondo me il motivo è più semplice: questo signore non conosce e non ama il ciclismo, per cui lo tira in ballo solo quando questo sport offre aspetti torbidi o gossipari.
Il calcio non c'entra niente.


io invece penso male e non è solo questione di non conoscere il ciclismo (impossibile per un 45enne italiano di oggi), o di non amarlo. Certi servizi non li fa o non li ordina il direttore. C'è una redazione che prende ordini da un comitato di redazione che prende ordini da un editore, che nel caso ha forti interessi in uno sport che sta perdendo popolarità, mentre il ciclismo acquista consenso ogni volta che un nuovo campione (Pantani, Cunego, Basso) entra nel cuore della gente. C'è un chiaro disegno preordinato perchè i mali del ciclismo facciano da capro espiatorio per tutti i mali degli altri sport più ricchi (=il calcio).


Frank, probabilmente tu non conosci o non hai mai seguito il calcio (e i suoi tifosi), altrimenti non parleresti così: poter pensare che uno scandalo nel ciclismo possa far dimenticare uno scandalo del calcio, è come pensare che una lucertola possa far ombra ad un elefante.
C'è un abisso, a livello di interesse, tra i due movimenti; ti basti pensare che il record di ascolti di tutti i tempi per una corsa ciclistica (Courchevel, Tour 2000) è intorno ai 6 milioni di spettatori: ebbene l'altra sera in una partita insignificante, con tutto quello che è successo con Moggi & c., la nazionale ha fatto 9 milioni, e questo dice tutto.


Antonello, dice anche che l'Italia gioca di mercoledì sera alle 21 (abitualmente), mentre i tapponi di ciclismo sono di sabato o domenica alle 16:30 (punto cruciale).

Se uno "ci ha famiglia", magari è più facile stare davanti la tv il mercoledì sera.

 

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  postato il 02/06/2006 alle 17:39
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Antonello, dice anche che l'Italia gioca di mercoledì sera alle 21 (abitualmente), mentre i tapponi di ciclismo sono di sabato o domenica alle 16:30 (punto cruciale).

Se uno "ci ha famiglia", magari è più facile stare davanti la tv il mercoledì sera.


Mario, 6 milioni talvolta li fanno le amichevoli estive: del resto basta aprire un qualunque quotidiano sportivo e fare il rapporto tra le pagine dedicate al calcio e quelle dedicate al ciclismo.
Quanto sarà? 10-1, 15-1?
E' plausibile che uno scandalo in uno sport che occupa una pagina di un quotidiano sportivo, possa oscurare uno scandalo in uno sport che abitualmente ne occupa 10 o 15?

 
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  postato il 02/06/2006 alle 17:49
Ma sì, Antonello, in fondo io sono d'accordo con te, pur sposando l'invettiva di Frank VDB contro La7.

Però...
se una coppia di genitori (il pubblico) ha occhi solo - o in maggior rapporto di tempo - per il fratello maggiore (il calcio), è ovvio che qualora questo benedetto/maledetto fratello maggiore facesse una cazzata i genitori lo rimproverebbero.
Ma se il fratello minore (il ciclismo), nel frattempo, invece di stare molto più attento perché magari potrebbe farsi vedere con occhi più benevoli dai genitori (il pubblico), casca in una cazzata di proporzioni non simili ma comunque importanti, permetti che i genitori (il pubblico) pensino che - in fondo - cazzata per cazzata, tanto vale riaddrizzare il fratello maggiore (il calcio), e cioè quello per cui avevano già più occhi di riguardo, rispetto al povero - "calimero" - fratello minore (il ciclismo)?

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 17:52
Originariamente inviato da Frank VDB
io invece penso male e non è solo questione di non conoscere il ciclismo (impossibile per un 45enne italiano di oggi), o di non amarlo.


non darlo per scontato: ho conosciuto giornalisti sportivi della mia regione che sapevano vita, morte e miracoli di tutti i calciatori della serie C, ma a malapena sapevano chi fossero Vito Taccone e Danilo Di Luca.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/06/2006 alle 18:09
Mario, più di 20 anni fa ci fu il boom del basket: finale Milano-Roma, Peterson contro Bianchini, 15.000 persone al PaleEur per la finalissima, Larry Wright come Falcao, diretta televisiva in prima serata delle tre partite di finale (con audience molto alta, mi pare sui 7 milioni), la Nazionale che vince per la prima volta gli Europei, due squadre (Cantù e Milano) in finale di Coppa dei Campioni, e altri piccoli successi di contorno.
Sembrava che il basket dovesse riuscire ad avvicinare il colosso calcio, e invece passato quel boom estemporaneo come è finita?
Il calcio è rimasto al suo posto ed il basket anche; il calcio è su un piedistallo troppo elevato per preoccuparsi degli altri sport, c'è troppa distanza tra queste discipline: i successi di basket e ciclismo, o gli scandali nel calcio, possono accorciare questa distanza per un pò di tempo, ma mai in maniera veramente significativa.
Almeno da quando seguo lo sport, sono 30 anni e gli sport li ho seguiti più o meno tutti, questo non è mai successo.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 03/06/2006 alle 10:56
Una postilla alla discussione Frank-Antonello-(Monsieur), che va in direzione di quello che dice Frank: non si parla di oggi, o di domani, ma la popolarità degli sport si costruisce nel medio-lungo periodo. E in questo senso, un po' di "campagna preventiva" serve, anche contro i deboli (di oggi, cioè il ciclismo).
Poi, certo, il calcio raccoglie le opportunità. E il ciclismo ha fama di sport dopato (o comunque più dopato di altri) almeno dai tempi di Simpson, e ha continuato a fornire materiale. Ma questo non toglie che al calcio convenga di tanto in tanto, se ce n'è l'occasione, rafforzare un po' gli stereotipi sul ciclismo (oltre che, ovviamente, nascondere la propria polvere sotto il tappeto).

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/06/2006 alle 10:04
Originariamente inviato da ProfRoubaix

Una postilla alla discussione Frank-Antonello-(Monsieur), che va in direzione di quello che dice Frank: non si parla di oggi, o di domani, ma la popolarità degli sport si costruisce nel medio-lungo periodo. E in questo senso, un po' di "campagna preventiva" serve, anche contro i deboli (di oggi, cioè il ciclismo).
Poi, certo, il calcio raccoglie le opportunità. E il ciclismo ha fama di sport dopato (o comunque più dopato di altri) almeno dai tempi di Simpson, e ha continuato a fornire materiale. Ma questo non toglie che al calcio convenga di tanto in tanto, se ce n'è l'occasione, rafforzare un po' gli stereotipi sul ciclismo (oltre che, ovviamente, nascondere la propria polvere sotto il tappeto).


Prof, mi vengono i mente i nomi di due atleti che hanno avuto una popolarità pari, se non addirittura superiore ai divi del calcio: Adriano Panatta e Alberto Tomba.
Se fosse valida la teoria che il calcio macina tutto ciò che gli dà fastidio (e questi due qualche titolone sui giornali glielo hanno tolto), i suddetti avrebbero dovuto ricevere tra capo e collo guai a non finire.
Ti risulta una cosa del genere? a me no.

ciao

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/06/2006 alle 10:36
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da ProfRoubaix

Una postilla alla discussione Frank-Antonello-(Monsieur), che va in direzione di quello che dice Frank: non si parla di oggi, o di domani, ma la popolarità degli sport si costruisce nel medio-lungo periodo. E in questo senso, un po' di "campagna preventiva" serve, anche contro i deboli (di oggi, cioè il ciclismo).
Poi, certo, il calcio raccoglie le opportunità. E il ciclismo ha fama di sport dopato (o comunque più dopato di altri) almeno dai tempi di Simpson, e ha continuato a fornire materiale. Ma questo non toglie che al calcio convenga di tanto in tanto, se ce n'è l'occasione, rafforzare un po' gli stereotipi sul ciclismo (oltre che, ovviamente, nascondere la propria polvere sotto il tappeto).


Prof, mi vengono i mente i nomi di due atleti che hanno avuto una popolarità pari, se non addirittura superiore ai divi del calcio: Adriano Panatta e Alberto Tomba.
Se fosse valida la teoria che il calcio macina tutto ciò che gli dà fastidio (e questi due qualche titolone sui giornali glielo hanno tolto), i suddetti avrebbero dovuto ricevere tra capo e collo guai a non finire.
Ti risulta una cosa del genere? a me no.

ciao



beh non è che tomba sia stato trattato benissimo dall'opinione pubblica,anzi

 

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  postato il 04/06/2006 alle 13:28
Originariamente inviato da antonello64

Originariamente inviato da ProfRoubaix

Una postilla alla discussione Frank-Antonello-(Monsieur), che va in direzione di quello che dice Frank: non si parla di oggi, o di domani, ma la popolarità degli sport si costruisce nel medio-lungo periodo. E in questo senso, un po' di "campagna preventiva" serve, anche contro i deboli (di oggi, cioè il ciclismo).
Poi, certo, il calcio raccoglie le opportunità. E il ciclismo ha fama di sport dopato (o comunque più dopato di altri) almeno dai tempi di Simpson, e ha continuato a fornire materiale. Ma questo non toglie che al calcio convenga di tanto in tanto, se ce n'è l'occasione, rafforzare un po' gli stereotipi sul ciclismo (oltre che, ovviamente, nascondere la propria polvere sotto il tappeto).


Prof, mi vengono i mente i nomi di due atleti che hanno avuto una popolarità pari, se non addirittura superiore ai divi del calcio: Adriano Panatta e Alberto Tomba.
Se fosse valida la teoria che il calcio macina tutto ciò che gli dà fastidio (e questi due qualche titolone sui giornali glielo hanno tolto), i suddetti avrebbero dovuto ricevere tra capo e collo guai a non finire.
Ti risulta una cosa del genere? a me no.

ciao


Antonello, hai dimenticato un certo Marco Pantani...

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 04/06/2006 alle 13:53
Originariamente inviato da Monsieur 40%
Antonello, hai dimenticato un certo Marco Pantani...


ma scusate, allora come si muovono i poteri del calcio? picchiano in testa chi si e chi no? come funziona la questione?
danno addosso a Pantani e lasciano in pace Panatta, Tomba, Valentino Rossi e qualche altro?

i conti non mi tornano

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/06/2006 alle 00:23
I conti tornano se pensi che il ciclismo è uno sport molto più popolare rispetto a tennis e sci, perciò è più semplice ed efficace colpirne l'esponente di maggior spicco per danneggiare l'intero ambiente.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/06/2006 alle 09:10
Originariamente inviato da Andrea_Web

I conti tornano se pensi che il ciclismo è uno sport molto più popolare rispetto a tennis e sci, perciò è più semplice ed efficace colpirne l'esponente di maggior spicco per danneggiare l'intero ambiente.


non sono mica sicuro che all'epoca di Tomba e Panatta il ciclismo fosse più popolare di tennis (soprattutto) e sci.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 05/06/2006 alle 09:34
Originariamente inviato da antonello64


Prof, mi vengono i mente i nomi di due atleti che hanno avuto una popolarità pari, se non addirittura superiore ai divi del calcio: Adriano Panatta e Alberto Tomba.
Se fosse valida la teoria che il calcio macina tutto ciò che gli dà fastidio (e questi due qualche titolone sui giornali glielo hanno tolto), i suddetti avrebbero dovuto ricevere tra capo e collo guai a non finire.
Ti risulta una cosa del genere? a me no.

ciao


Quando Tomba e Panatta erano popolarissimi il calcio non era in crisi di credibilità, per cui andava bene che si prendessero una fetta degli ascolti. E poi al tempo il calcio non era invasivo come oggi con la pay-tv.
Nota bene però che una volta ritiratisi questi personaggi, la cdm di sci non esiste più sui nostri notiziari e il tennis da decenni va solo sulla pay.
L'unico sistema che regge il confronto con il pallone è quello dei motori, perchè le case auto-motoristiche hanno soldi a bizzeffe e in diversi casi controllano (ecco, siamo ancora lì! non siamo off-topic) giornali e TV. Per cui Valentino Rossi non è un esempio da riportare

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 06/06/2006 alle 00:34
Originariamente inviato da Frank VDB
Quando Tomba e Panatta erano popolarissimi il calcio non era in crisi di credibilità, per cui andava bene che si prendessero una fetta degli ascolti. E poi al tempo il calcio non era invasivo come oggi con la pay-tv.
Nota bene però che una volta ritiratisi questi personaggi, la cdm di sci non esiste più sui nostri notiziari e il tennis da decenni va solo sulla pay.
L'unico sistema che regge il confronto con il pallone è quello dei motori, perchè le case auto-motoristiche hanno soldi a bizzeffe e in diversi casi controllano (ecco, siamo ancora lì! non siamo off-topic) giornali e TV. Per cui Valentino Rossi non è un esempio da riportare


quando Panatta era popolarissimo, e l'Italia giocò la finale di Coppa Davis per la quarta volta in 5 anni, il calcio ebbe lo scandalo del calcioscommesse (1980), fino a ieri il più grave di sempre.

La crisi di credibilità, poi, nelle ultime stagioni il calcio ce l'ha un anno si e l'altro pure; dal 2000, con i passaporti falsi, fino ad oggi si è avuto di tutto e di più (fideiussioni, fallimenti, calendari fatti dai vari TAR ecc.), ma nonostante ciò ci sono state le grandi stagioni di Cipollini, Bettini, Cunego e Di Luca.
Boh!

 
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Livello Greg Lemond




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  postato il 26/06/2006 alle 21:52
Riesumo questo thread perchè nell' imminenza dei Tour mi è capitato di leggere delle vere chicche
La prima è qui: http://www.eurosport-it.com/ciclismo/tour-de-france/2006/sport_sto914473.shtml

Alcune frasi mitiche estrapolate dall'articolo (ma ce ne sono parecchie altre):

Ecco allora che tra gli addetti ai lavori scatta il "totovincitore": chi sarà la maglia "Amarillo" 2006? I favoriti sono pronti a darsi battaglia: i primi 20 della classifica generale della scorsa edizione hanno risposto all'appello, ad eccezione, come suddetto, del texano e dell'azzurro Alessandro Petacchi, infortunatosi al ginocchio nel corso della 3a tappa del Giro d'Italia.


Maglia amarillo? Petacchi tra i primi 20 della classifica dell' ultimo Tour?

Sicuramente il nostro Damiano Cunego tenterà il tutto per conquistare un successo di tappa: e lo farà sicuramente nelle crono.


Eh sì, sicuramente

E il nostro Ivan Basso, dominatore assoluto del Giro d'Italia? (...)Probabile quindi un podio del capitano della squadra spagnola sui Pirenei così come sulle Alpi


Spagnola?

Carina anche questa
( http://news.bbc.co.uk/sport2/hi/other_sports/cycling/5036594.stm )

Lampre - Prior to last year's start, all the talk was about the now departed Gilberto Simoni and current team leader Damiano Cunego, only for Eddy Mazzoleni to upstage them both.

Peccato che nè Simoni nè Cunego abbiano corso il Tour dell' anno scorso...

 

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Gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 28/06/2006 alle 20:30
Ma questa giornalista (Valeria Manzo) da dove sbuca fuori?
Dai, per scrivere delle cose del genere...
Il prossimo che parla male della Rai, facendo le lodi di Eurosport, si legga questo articolo!

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 28/06/2006 alle 20:45
Ho già spiegato in qualche altro thread come nascono certi articoli.

Riassumo: qualcuno decide di fare un "redazionale" (inserto di un giornale o di un sito web che esce, approfittando magari di un evento, solamente perché c'è della pubblicità in più da sistemare, grazie al buon lavoro di qualche promoter) e, un po' per risparmiare un po' perché le Grandi Firme hanno altro a cui pensare, viene affidato a un collaboratore che magari sa 'na sega lui. Per cui, prende un po' di qua e un po' di là. Poi succede che arriva un altro pinco palla a cui viene chiesto un redazionale dello stesso tipo. E fa il copia incolla. Ma lo fa male...
Per cui un errorino del primo collaboratore diventa un errore del secondo e un errorone del terzo. Ovviamente, trattandosi di redazionale, nessuno controlla in maniera adeguata.

Così va il giornalismo in Italia. Cosa fare? C'è poco da fare... non vi dovete sorprendere e mettetevi il cuore in pace!

Braccia rubate all'agricoltura? Andateci piano prima di esprimere giudizi. Nessuno è tuttologo, magari chi ha scritto cazzate sul ciclismo è un grande esperto di qualche altro settore, magari come copre lui la nera nella città di provincia dove abita non c'è nessuno. Spesso dietro chi scrive questi redazionali c'è un giovane a quattro o cinquecento euro al mese, che per guadagnare pochi euro in più è disposto a scrivere di cose che non conosce.

 
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  postato il 28/06/2006 alle 23:28
Originariamente inviato da effebi
Braccia rubate all'agricoltura? Andateci piano prima di esprimere giudizi. Nessuno è tuttologo, magari chi ha scritto cazzate sul ciclismo è un grande esperto di qualche altro settore, magari come copre lui la nera nella città di provincia dove abita non c'è nessuno. Spesso dietro chi scrive questi redazionali c'è un giovane a quattro o cinquecento euro al mese, che per guadagnare pochi euro in più è disposto a scrivere di cose che non conosce.

Scusa ma non trovo valide le tue scusanti alla categoria.
Allora facciamo scrivere questi articoli al pasticcere e poi
se vengono male diciamo: "vabbe' era pagatao poco e poi fa dei dolci....".
Specialmente un giovane non ancora affermato, se vuole intraprendere
questa carriera, ha il dovere (innanzitutto verso se stesso) di
studiare e verificare cio' che scrive.
Non si pretende un trattato, come dici tu sono articoli elementari,
quindi basta applicarsi o cercarsi un altro mestiere dove non e'
richiesta nessuna professionalita'.

 

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"Non esistono montagne impossibili, esistono uomini che non sono capaci di salirle", Cesare Maestri

"Non chiederci la parola che mondi possa aprirti, si` qualche storta sillaba e secca come un ramo...
codesto solo oggi possiamo dirti: cio` che non siamo, cio` che non vogliamo.", Eugenio Montale.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 28/06/2006 alle 23:45
Originariamente inviato da pedalando

Originariamente inviato da effebi
Braccia rubate all'agricoltura? Andateci piano prima di esprimere giudizi. Nessuno è tuttologo, magari chi ha scritto cazzate sul ciclismo è un grande esperto di qualche altro settore, magari come copre lui la nera nella città di provincia dove abita non c'è nessuno. Spesso dietro chi scrive questi redazionali c'è un giovane a quattro o cinquecento euro al mese, che per guadagnare pochi euro in più è disposto a scrivere di cose che non conosce.

Scusa ma non trovo valide le tue scusanti alla categoria.
Allora facciamo scrivere questi articoli al pasticcere e poi
se vengono male diciamo: "vabbe' era pagatao poco e poi fa dei dolci....".
Specialmente un giovane non ancora affermato, se vuole intraprendere
questa carriera, ha il dovere (innanzitutto verso se stesso) di
studiare e verificare cio' che scrive.
Non si pretende un trattato, come dici tu sono articoli elementari,
quindi basta applicarsi o cercarsi un altro mestiere dove non e'
richiesta nessuna professionalita'.


alberto ha ragione (e grazie del messaggio privato. l'ho letto. grazie ancora), se si fa informazioni bisogna farla bene. altrimenti è meglio non farla. perchè chi legge l'informazione ha il diritto di leggere delle cose scritte con cognizione di causa. non è ammissibile scrivere certe porcherie. e la colpa non è solo dell'autore di turno, ma anche di chi gli sta sopra. però un'informazione fatta in un certo modo è inutile e dannosa. se una persona non sa, e quindi non è capace di scrivere di ciclismo, ma magari scrive come nessun altro la cronaca cittadina, allora è giusto che faccia la cronaca cittadina e non il ciclismo.

 

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Eugenio Vittone, EROE DEL GAVIA

E' famosa la risposta che George Leigh Mallory diede ai giornalisti che gli domandavano perchè volesse andare sull'Everest. "Perchè c'è", disse semplicemente.

 
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Livello Marco Pantani




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  postato il 29/06/2006 alle 00:07
Mi associo ad Eugenio e a Lando. L'informazione é una cosa seria. Non si possono raccontare cavolate qualunque con il pretesto che non si é esattamente nel proprio campo di competenza. Aggiungo che esiste il concetto di serietà professionale. O si sa fare un certo lavoro, oppure se ne cerca un altro. Se non si segue questo principio elementare si arriva alle assurdità più palesi.

 

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E' la guerra che Madre Natura conduce contro la natura dell'uomo. Sarà una guerra senza quartiere, e sarà la grande guerra del XXI secolo

Ascoltato alla alla radio il 25/10/2007 a commento degli incendi che stavano devastando la California.

 
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Livello Fausto Coppi




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  postato il 29/06/2006 alle 00:17
anch' io mi associo a felice, lando e al discesista euge.
la serietà professionale è un valore irrinunciabile.
da fastidio che spesso i giornalisti, almeno in italia, non ne paghino mai il fio...
è giusto , caro effebi, educarli da piccoli...

ciao
mesty

 
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Livello Giuseppe Saronni




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  postato il 29/06/2006 alle 13:31
Originariamente inviato da effebi

Ho già spiegato in qualche altro thread come nascono certi articoli.

Riassumo: qualcuno decide di fare un "redazionale" (inserto di un giornale o di un sito web che esce, approfittando magari di un evento, solamente perché c'è della pubblicità in più da sistemare, grazie al buon lavoro di qualche promoter) e, un po' per risparmiare un po' perché le Grandi Firme hanno altro a cui pensare, viene affidato a un collaboratore che magari sa 'na sega lui. Per cui, prende un po' di qua e un po' di là. Poi succede che arriva un altro pinco palla a cui viene chiesto un redazionale dello stesso tipo. E fa il copia incolla. Ma lo fa male...
Per cui un errorino del primo collaboratore diventa un errore del secondo e un errorone del terzo. Ovviamente, trattandosi di redazionale, nessuno controlla in maniera adeguata.

Così va il giornalismo in Italia. Cosa fare? C'è poco da fare... non vi dovete sorprendere e mettetevi il cuore in pace!

Braccia rubate all'agricoltura? Andateci piano prima di esprimere giudizi. Nessuno è tuttologo, magari chi ha scritto cazzate sul ciclismo è un grande esperto di qualche altro settore, magari come copre lui la nera nella città di provincia dove abita non c'è nessuno. Spesso dietro chi scrive questi redazionali c'è un giovane a quattro o cinquecento euro al mese, che per guadagnare pochi euro in più è disposto a scrivere di cose che non conosce.


E allora, porcata per porcata, questo giornalista non può chiedere agli amici del bar sport? Fingendo di parlare del più e del meno, puoi scoprire che Petacchi può vincere al massimo una Tirreno Adriatico (ma quelle schifose, non l'edizione di quest'anno), e Cunego non vincerebbe una crono al Tour neanche se tutti gli altri corridori mangiassero la frittata di Basso. La "maglia amarillo" non richiedeva conoscenza del ciclismo, basta pensare che i francesi piuttosto che dire una parola straniera si fanno levare un rene senza anestesia.
"Un podio del capitano della squadra spagnola sui Pirenei così come sulle Alpi": cosa vuol dire?
Mi risulta che le Alpi siano divise fra un tot di Stati tra cui anche la Francia e l'Italia, qui anche la geografia fa cilecca.

E poi qui non si trattava del sito di un giornaletto di provincia, si tratta di Eurosport!!

Per evitare di leggere sciocchezze, cmq, io vado prima di tutto su Cicloweb
Eurosport ha una discreta diretta flash, che sfrutto per quei pomeriggi in cui non posso guardare la tappa alla tele.

 
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Livello Claudio Chiappucci




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  postato il 29/06/2006 alle 19:22
Mi scuso se rispondo solamente ora, ma oggi non ho avuto un attimo di respiro.
La mia non era una difesa della categoria (della quale, peraltro, non faccio più parte da qualche anno), ma semplicemente una spiegazione di come possono accadere certe cose.
Non giustifico nessuno.
Tuttavia:
1. prima di sparare giudizi cerchiamo di capire perché capitino certe cose, perché certi giornalisti o pubblicisti o apprendisti tali scrivano certe cazzate. Peraltro, la mia è un'ipotesi, perché non conosco la tizia che ha scritto l'articolo.
2. in Italia non esiste un giornalismo come ci piacerebbe che esistesse. Se così fosse, probabilmente il bubbone del calcio sarebbe venuto fuori prima, così come il bubbone di mani pulite nel 1992 e altri scandali. La categoria è questa e, nel breve-medio periodo, è irriformabile (fintanto che ci sarà un ordine, ma soprattutto fintanto che a fare carriera prevarranno i figli di giornalisti e quelli che vengono da uffici stampa di partito). L'unica cosa da fare è non comprare i quotidiani sui quali leggiamo articoli redazionali approssimativi (in genere, quelli locali) o visitare siti che pubblicano copia-incolla fatti male.
3. Senza giustificare nessuno vi invito a non sottovalutare il problema di parecchi giovani collaboratori di siti o giornali cartacei che guadagnano poche centinaia di euro al mese dopo aver scritto magari 40-50 pezzi al mese (alla Nazione di Firenze, 250 euro mensili per i collaboratori pubblicisti) e che sono consapevoli di mandare a quel paese la professionalità quando scrivono su argomenti di cui sanno poco o niente. Purtroppo, non si vive di sola gloria.
C'entra poco, ma lo segnalo: quando vedete dei giornali che escono nei giorni di sciopero (eccezion fatta per il Manifesto) è perché dei giovani collaboratori sono stati costretti e ricattati a scrivere servizi che, a cose normali, avrebbero scritto i redattori scesi in sciopero. Il ricatto consiste in questo: o lavori nel giorno di sciopero, oppure te lo sogni di continuare a scrivere per noi (o fare lo stage ecc.). Per cui, come vedete, c'è gente che baratta la professionalità anche per altro (e, purtroppo, non mi sento di giudicarla negativamente).

P.S. - Non so che lavoro voi facciate. Ma se lavorate in una piccola azienda penso che sia successo pure a voi di fare attività che non rientrano nelle vostre competenze normali (magari per sostituire un collega malato). Ebbene, è possibile che - per quanto impegno ci abbiate messo - il risultato sia stato mediocre. Questo senza che nessuno mettesse in dubbio la vostra professionalità.

 

[Modificato il 29/06/2006 alle 19:45 by effebi]


 
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Livello Hugo Koblet




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  postato il 29/06/2006 alle 21:27
non so se qualcuno lo ha già fatto notare...

ma non vi sembra strano che il prode moralizzatore capodacqua sulla sua testata on-line pubblicizzi con bel banner la mapei e il suo metodo d'allenamento... se non ricordo male non è che sia stata una squadra completamente immune da vicende doping...bella coerenza il nostro eugenio..

...non potete capire ( o forse si ) il vomito e il sangue alla testa che mi venga ogni volta che apro il sito di capodacqua che spaccia come testata on-line di ciclismo e non c'è una notizia su un risultato di ciclismo ma solo- SOLO - notizie sul doping...ma quest'uomo pensa di far un buon servizio al ciclismo?... e non immagino , come ho già detto in un altro post, il suo (immancabile) articolo domani su repubblica...

p.s. avete notato come repubblica.it dopo aver pubblicato un primo articolo in cui dava per certo il coinvolgimento di basso nell'ultimo scandalo, ora fa un passo indietro mettendolo in forse, sottolineando come el-pais non lo metta dentro? che ciò si debba a qualche mail di solerte ciclowebbista?
appartengo da poco a questa comunità ma mi piace sempre più

 

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  postato il 29/06/2006 alle 23:25
Originariamente inviato da effebi
P.S. - Non so che lavoro voi facciate. Ma se lavorate in una piccola azienda penso che sia successo pure a voi di fare attività che non rientrano nelle vostre competenze normali (magari per sostituire un collega malato). Ebbene, è possibile che - per quanto impegno ci abbiate messo - il risultato sia stato mediocre. Questo senza che nessuno mettesse in dubbio la vostra professionalità.


Non confondiamo professionalita' con eccellenza.
Professionalita' significa impegnarsi in quello che si fa,
facendolo al meglio delle proprie possibilita'.
Un copia ed incolla non e' professionale gia' di per se',
la mancanza di verifiche dimostra l'inadeguatezza nella
professione scelta. Non vedo come tali persone potrebbero
fare carriera.

Scusami per i miei giudizi lapidari ma non vedo per quale
motivo i giornalisti (seppur apprendisti) dovrebbero essere
esentati dalle critiche (e poi proprio loro che ad imbastire
processi sommari non ci mettono molto!).
Se vado in pizzeria giudico la qualita' della pizza,
se acquisto un giornale pretendo lo stesso diritto di poter giudicare.

 

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Livello Fausto Coppi




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  postato il 02/07/2006 alle 20:37
Sul sito di sportitalia c'è un sondaggio su chi vincerà il tour tra le opzioni ci sono Millar e Cancellara (che non è neanche al via)


 
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Livello Freddy Maertens




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  postato il 02/07/2006 alle 20:40
Millar è alla partenza, ha il dorsale 146

 

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